Criteri di Progettazione
Del Magazzino
Nozioni di base
A cura dell’Ing. Claudio TRAINI
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Trade System Srl - Viale Gran Sasso 7 - 64013 - Corropoli (TE)
Tel: 0861 851885 - Fax: 0861 851885 - email: [email protected]
CRITERI DI PROGETTAZIONE
DEL MAGAZZINO
Impiegare le unità di carico più adatte
Utilizzare lo spazio nel modo migliore
(soppalchi, larghezza e numero delle corsie, eliminare merci
obsolete ecc.)
Ridurre al minimo la movimentazione
(avvicinare le aree di deposito, separare lo stock di prelievo da
quello di riserva, utilizzo di attrezzature che eviti lo spostamento di
personale, ecc.)
Controllare il trasferimento e la locazione
delle merci
Garantire la sicurezza del personale e delle
merci
Ridurre il costo complessivo
SISTEMI DI MAGAZZINAGGIO
Imballaggio
Unità di carico
Sistemi di stoccaggio
Sistemi di movimentazione
IMBALLAGGIO
L’imballaggio deve possedere caratteristiche
tali da favorire il processo distributivo e non
ostacolarlo. Questo può essere definito come
un mezzo per assicurare la consegna intatta
e al costo più basso del prodotto al
consumatore finale.
L’imballaggio pertanto deve proteggere il
prodotto da fattori di origine meccanica
(vibrazioni, cadute, schiacciamento),
ambientale (acqua, temperatura, pressione)
e altro (muffe, batteri, radioattività).
UNITA’ DI CARICO
Viene definita quale ‘assemblaggio’
di articoli o di confezioni singole, in
genere dello stesso prodotto, per
rendere conveniente la
movimentazione composita.
Consente quindi di raggruppare le
confezioni e di maneggiarle e
movimentarle con maggiore
efficienza usando attrezzature
meccaniche
VANTAGGI OFFERTI
DALL’UNITA’ DI CARICO
Trasferimento di una maggiore quantità di merce
per ogni viaggio, riducendo il numero dei viaggi
necessari e, quindi, il tempo e il costo di
movimentazione
Migliora l’impiego dello spazio in magazzino
Rende possibile l’uso di attrezzature standard di
movimentazione e di stoccaggio
Velocizza il carico e lo scarico dei mezzi di
trasporto
Riduce al minimo il rischio di danni e furti
ESEMPI:
Le palette sono delle piattaforme di carico formate da
due ripiani separati tra loro da una struttura portante
PALETTA A DUE VIE
Più economica
Più robusta
PALETTA A QUATTRO VIE
Maggiore flessibilità
ESEMPI
PALETTA CON SPONDE MOBILI
Protegge e trattiene la merce sulla
paletta con l’impiego di sponde
che si montano una su l’altra fino
a raggiungere l’altezza voluta:
maggiore resistenza
BOX PALLET
Resistenti
Buona stabilità (piedi con effetto
di auto-centraggio)
ESEMPI
GABBIA IN RETE
Resistenti
Buona stabilità
ROLLCONTAINER
costosi
flessibili
SISTEMI DI STOCCAGGIO
Si tratta della ricerca di un
compromesso fra la massima
utilizzazione delle superfici e la
necessità di garantire un facile e rapido
accesso ai prodotti in giacenza.
Pertanto, scegliere un sistema di
stoccaggio significa verificare che le
caratteristiche delle attrezzature
adottate rispondano alle esigenze di
stoccaggio e movimentazione.
PROGETTAZIONE DEL
SISTEMA DI STOCCAGGIO
REQUISITI
Buon uso delle volumetrie: uso di soppalchi,
accurato layout, ecc.
Facile accesso ai prodotti, ridurre al minimo i
percorsi e facilitare la movimentazione delle merci
Comprendere i sistemi per gestire la qualità e le
locazioni delle merci, per controllare i movimenti e
per effettuare il ripristino
Garantire la sicurezza contro incendi, danni e
furti
Assicurare condizioni ambientali atte a prevenire
il deterioramento o la contaminazione dei prodotti
STOCCAGGIO A BLOCCHI
VANTAGGI
L’investimento è contenuto
Non è richiesta alcuna
attrezzatura di stoccaggio
L’utilizzo delle superfici è
buono anche se non in altezza
Il controllo è semplice
E’ adatto per un elevato livello
di attività
SVANTAGGI
Limitata altezza delle pile
La presa è libera soltanto per
la paletta più alta
Forti rischi in caso d’incendio
STOCCAGGIO A BLOCCHI
Corsia per il carrello a forche
SCAFFALE PALETTIZZANTE
A doppia profondità
VANTAGGI
SVANTAGGI
accesso a soli due fronti
pavimenti particolarmente piani
Resistenti
Regolazione delle distanze
Smontabili
Accesso casuale alle palette
Sistema semplice e preciso di codifica
delle locazioni
SCAFFALE DRIVE-IN
Consente l’accesso per
un solo prodotto per corsia
È usato quando i
prodotti sono pochi ma
in grandi quantità
Criterio FILO
STOCCAGGIO DINAMICO
STOCCAGGIO DINAMICO
VANTAGGI
Buono per prodotti ad
elevata movimentazione
SVANTAGGI
Costosi
Utilizzo del spazio interno
non buono
Necessario ricorso a palette
speciali o di supporto
Sistemazione e controllo
con particolare attenzione
SCAFFALE A CASELLE
Usato per articoli di una
certa lunghezza
(tappeti, tubi, profilati).
Offre buone possibilità
di accesso e di protezione
dello stock
Ridotto utilizzo dello spazio
globale delle superfici
SISTEMI DI MOVIMENTAZIONE
Riguarda l’impiego di carrelli e trasportatori
nell’attività di magazzinaggio, per trasportare le
merci su distanze relativamente brevi, per
sollevarle nelle operazioni di stoccaggio e per
caricarle e scaricarle dai veicoli.
L’impiego dei carrelli facilita la formazione delle
unità di carico e di carichi più consistenti,
riducendo così la frequenza dei trasferimenti e
rendendo possibile una movimentazione più
rapida nonché lo stoccaggio in altezza.
ALIMENTAZIONE E PORTATA DI
SOLLEVAMENTO DEI CARRELLI
I carrelli elevatori, retraibili, per grandi altezze,
senza conducente, sono azionati da motore
elettrico. Si tratta di un motore pulito, silenzioso e
compatto che consente un’elevata accelerazione
iniziale
La portata di un carrello a forche viene
normalmente misurata dal peso massimo che può
sollevare quando il centro di carico si trova in una
determinata distanza dal gomito della forca
CARRELLO A FORCHE
Carico del carrello a forche
Esempio di sterzata
di un carrello a forche
ESEMPI DI CARRELLI
Carrello per sacchi
Transpalet manuale
Carrello per prelievo
ESEMPI DI CARRELLI
a. Trasportatore a trazione manuale
b. Trasportatore a trazione elettrica
c. Trasportatore con caricamento frontale
ESEMPI DI TRASPORTATORI
Slitte
Trasportatori
a rulli liberi
Trasportatori
a rulli liberi
a gravità controllata
TRASLOELEVATORI
OPERAZIONI DI SCARICO
Assali anteriori
Banchina sopraelevata
con accostamento
perpendicolare
Banchina sopraelevata
con accostamento
obliquo
OPERAZIONI DI PRELIEVO
stock di riserva
stock di riserva
stock di riserva
Suddivisione
in altezza
stock di prelievo
PIANTA DELLE SCAFFALATURE
Suddivisione
in orizzontale
stock di riserva
stock di prelievo
SISTEMI DI TRASPORTO
Si tratta di dover scegliere considerando un
insieme di fattori operativi:
Economie di costi
Flessibilità
Disponibilità
Tempestività
Doppia movimentazione
Ritardi
Danneggiamenti
le modalità secondo cui effettuare il trasporto
fisico delle merci, bilanciando esigenze di costo e
di servizio al cliente.
CONTROLLO:
STRUMENTI DI
COST MANAGEMENT
ABC
ABM
BENCHMARKING
ABC
Costituisce un metodo di calcolo dei costi
che ha quale presupposto fondamentale la
scelta delle attività che assorbono, per il
loro espletamento, risorse materiali e
immateriali.
Individuate le singole attività del processo
logistico-distributivo, se ne imputano i
relativi costi e si calcola l’impatto che
ciascuna ha sull’economicità del processo
logistico-distributivo.
ABM
È un sistema di gestione del processo logisticodistributivo, in grado di evidenziare i collegamenti fra
le attività che lo compongono in un’ottica di
processo, ossia distinguendo attività con e senza
valore aggiunto.
Rispetto all’ABC, l’ABM fornisce informazioni circa il
processo logistico-distributivo sia sulla dinamica della
creazione di valore per i clienti destinatari
dell’output, sia sulla valutazione complessiva del
livello di efficacia del processo, ottenendo, allo
stesso tempo, utili indicazioni per il miglioramento
delle performance conseguite dal processo in esame.
BENCHMARKING
Si tratta di una metodologia che permette di
confrontare le performance di processo con
quelle di aziende concorrenti e non, in modo da
determinare il gap di prestazioni. Questo facilita al
management aziendale, la comprensione dei
fattori critici di successo su cui le imprese
“migliori” si focalizzano. Pertanto, individuate le
modalità con cui le aziende migliori svolgono il
processo oggetto di confronto, si traggono utili
indicazioni sul livello di risorse e di competenze
necessarie per dare luogo a risultati di processo in
grado soddisfare le richieste e le attese del cliente.
CONTROLLO:
SISTEMI DI PIANIFICAZIONE
PFM (pianificazione del fabbisogno di materiali) – tecnica di
controllo delle scorte studiata per determinare
il fabbisogno di produzione.
PFMII – sistema di pianificazione delle
risorse di produzione con l’obiettivo di
migliorare la produttività.
PED (pianificazione delle esigenze distributive) –
applicazione delle tecniche del PFMII alla
gestione del flusso delle scorte e dei materiali
in sede distributiva.
Information & Communication
Technology: tecnologia a supporto della
LOGISTICA INTEGRATA
DPP (Direct Product Profit) – opera analizzando il
flusso di materiali, dalle fonti di rifornimento,
attraverso la rete di depositi, secondo le diverse
modalità di trasporto.
EDI (Electronic Data Interchange) – rientra tra i servizi
telematici a valore aggiunto e permette a più
aziende, collegate attraverso una rete di
telecomunicazione, di trasferire, tramite
computer una serie di documenti e informazioni,
sulla base di determinati standard di
comunicazione.
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