Notizie Convegni V Florum a San Marino di A. Croci e A. Colombo 20 22 Risvegliare l'olfatto (25); L'acqua è vita al museo dei bonsai; Federfiori (40); Sviluppi internazionali di MPS; IPM 2009 (57); Chelsea Flower Show; Premio Grinzane giardini botanici Hanbury (66); Conaflor (78); Corso di laurea (80); Al mercato in Fiera di Sanremo; Tree Climbing (81); GAL Terra degli ulivi (83); Monumento ai caduti di Nassiriyah (84); TVerde novità Flormart 2008; Spoga + Gafa 2008 (85); FloraHolland; Accordo RP Soft - OKI Colour Partner (93); Sun ottobre 2008 (95). 24 Comprare - Vendere English Summary 4 Fiere La macchina di Flora si è rimessa in moto 14 Manifestazioni Porte Aperte in Alto Adige di A. Colombo 16 Persone Ricordo di Stefano di B. De Lucia Ricordo di Sirio Bindi di T. Schiva, G. Zizzo, G. Burchi Brevetti Sentenza sul caso Gypsophila Bambino 2008 7/8 di Dan Danziger 96 96 Associazioni Meeting Hortimedia 2008 a Oslo di A. Colombo 26 Fitopatologia Nuova avversità fungina del bosso 28 di A. Tantardini e M. Calvi pag 40 Ricerca Nuova avversità fungina del bosso 30 di A. Tantardini e M. Calvi pag 22 Il Vivaista Il giardino di Villa Le Balze a FiesoleIII Chelsea Flower Show VI Plantarium 2008 XII Rose Meilland XIV Macchia mediterranea Piante mediterranee: qualche riflessione sul concetto di C. Cervelli 58 Statistica I valori del commercio estero di M. Gallina 68 Paesaggismo Villa Della Porta Bozzolo di M. G. Bellardi 72 Mercati UcFlor premia la qualità 92 Pubblicità Ass. Agr. Gelso 23; Bassiflor XIII; Cibra 79; Clamerinforma.it 95; Compagnia del Lago II; Container Centralen 57; Danziger 35; Dujndam 75; Esposito 38; E.T. Srl 81; Flora 67; Floragard 19; Flormart III Cop; Flormercati 87; Florsistemi 77; Gilardelli XVI; GreenHouse 59; Gruppo Albani II Cop; La Verde Oasi 15; Luppi Daniele XV; Melani 83; Organizzazione Orlandelli 17 - 63; Padovaflor 91; Pisapia 25; Selvaggio 38; Torsanlorenzo VIII-IX; Ufficio Olandese dei Fiori 13; Zurel 9. 7/8.2008 Flortecnica 1 Editore/Publisher Redazione/Editorial staff Ace2 di Aldo Giulio Colombo Viale Europa 4/A I-23870 Cernusco Lombardone (LC) Italia tel: 039-9900545 - Fax: 039 9718912 e-mail: [email protected] Skype: Flortecnica P.Iva/Vat N° IT- 03012230136 C.F. CLMLGL55A25F704G Direttore responsabile/Managing editor Arturo Croci tel. 039 9910719 Pubblicità/Advertising: Cesare Bonomini tel. 349 0520826 [email protected] Internet: http://www.flortecnica.it www.flortecnica.net - www.flortecnica.org Flortecnica 7/8 - 2008 Barbara De Lucia; Tito Schiva; Gianvito Zizzo; Gianluca Burchi; Dan Danziger; Andrea Tantardini; Marica Calvi; Alessandro Ballarin, Domenico Prisa; Fernando Pierandrei; Gianluca Burchi; Tiziana Grifoni; Tito Schiva; Andrea Minuto, Giovanni Minuto; Cinzia Bruzzone; Massimiliano Gallina; Carlo Borrelli; A. Zechini D’Aulerio, A. Asirelli, P. Pasotti, F. Piattoni. Fotografo ufficiale/Official Photograph Fotomar Calco Stampa/Printed by La Grafica - Molteno (LC) Grafica e impaginazione Elena Cattaneo Distribuzione/Circulation Nacor Bobbio (PC) Organo Ufficiale G.F.A. Convenzione con Arca SpA; Toscoflora, FloraToscana; Cama. Spedizioni casuali sono da intendersi omaggio. Flortecnica, periodico mensile registrato presso il Tribunale di Piacenza al N.275 del 8/3/1977 Registro Operatori Comunicazione (ROC) n. 15/171 Prezzo della rivista/Price per copy € 5,00 (abroad € 6,00) Un numero arretrato/One back issue € 6,50 (abroad € 7,50) Abbonamento annuo/Annual subscription € 50,00 (abroad surface € 60,00); extra U.E. air mail 150 US $. Iva a carico dell'editore. 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Saluto di Marino Riccardi, Segretario di Stato per l'Agricoltura della Repubblica di San Marino Apertura dei lavori da parte di Vincenzo Ciccolella e di Doeke Faber, presidente dell'AIPH (Association Internationale des producteurs de l'Horticulture) e della VBN (Associazione delle Aste Olandesi). Presentazione della Festa dei nonni 2008 da parte di Charles Lansdorp. Consegna di un riconoscimento ad Elvezio Briccolani, Coop. Rose&Fiori. Presentazione del bando di concorso per un'opera scultorea dedicata alla Festa dei nonni da parte di Lina Stefanelli, Presidente Club Soroptimist. 16.00 Le tendenze della produzione nel prossimo decennio Chanochi Zaks, Direttore dell’azienda di ibridazione e propagazione Dan Flower Farm. Traduzione di Fabio Verbena. Il parere degli operatori della filiera Hanno condotto: Arturo Croci e Valter Pironi Relatori: – Rappresentanti dei Vivaisti: Mario Margheriti e Paolo Zacchera – Rappresentante dei Floricoltori: Lucio Pisapia e Antonio Pagano – Rappresentante delle Cooperative: Walter Incerpi e Enrico Delucchi – Rappresentante della Ricerca e Formazione: Prof. Dott. Giovanni Serra – Rappresentante dei Garden Center: Ugo Orlandelli – Rappresentante dei Commercianti: Claudio Bagnoli – Rappresentante dei Fioristi: Chicco Pastorino – Rappresentante della nuova generazione: Jaap Kras Presentazione del nuovo Thermopallet a refrigerazione passiva® DS -TP-001-00 da parte dell'Ing. Alberto Ghiraldi, Nomos srl 18.30 Conclusioni da parte di Franco Cereda, importatore-esportatore di piante e fiori, nonchè consigliere della SOGEMI e presidente di Angroflora. 19.30 Aperitivo 20.30 Cena di gala con premiazione del Dott. Carlo Calì, fondatore premio “Garofano d’Argento” Domenica 1 giugno 09.30 Visita guidata alle aiuole di fiori e piante allestite dagli sponsor nelle Contrade del centro storico di San Marino e battesimo con il nome di Repubblica di San Marino di un nuovo ibrido di Rosa di Nirp International. 15.00 Grande Happening floreale con i migliori maestri fioristi italiani nell’antica Cava dei Balestrieri, ogni maestro fiorista ha realizzato un tema relativo a una contrada di San Marino. Per ulteriori informazioni: Mara Verbena tel.: 0549/907005-335/377578 [email protected] - www.fiordacqua.com - www.rerospo.com Arturo Croci tel.: 338/6025161-039/9910719 - [email protected] PERSONE convegni di Arturo Croci e Aldo Colombo V Florum a San Marino: un successo S abato 31 maggio, si è svolto a San Marino, presso il Centro Congressi Kursaal, il FLORUM, Convegno Internazionale di florovivaismo, giunto per l’occasione alla sua quinta edizione. Come ricordato sui numeri precedenti, il primo Forum ebbe i suoi natali a Bordighera nel lontano 1984, al quale seguirono quelli di Forte dei Marmi, Desenzano del Garda e Mantova. Anche in questa occasione FLORUM è riuscito ad essere un evento esclusivo, diverso dai soliti convegni. Arturo Croci, Valter Pironi e la padrona di casa, Mara Verbena (coadiuvata dal suo team di collaboratori e in special modo da Fabio Verbena, Sara Taddei e Fabio Marinaro) hanno saputo organizzare al meglio una manifestazione unica nel panorama nazionale e internazionale. Si è quindi trattato di un momento di incontro e confronto tra le personalità più rappresentative dei vari segmenti operativi del settore florovivaistico nazionale ed internazionale. Particolarmente indovinata la Valter Pironi con Arturo Croci e Mara Verbena, gli organizzatori della manifestazione. 4 Flortecnica 7/8.2008 Al centro del Florum la tavola rotonda con gli operatori della filiera florovivaistica. formula: una sola relazione, poi l’intervento dei personaggi per ognuna delle categorie della filiera commerciale, ‘provocati’ con domande più o meno piccanti da Arturo Croci e Valter Pironi. Questo fa sì che a ciascuno potesse sviluppare un tema particolare in linea con quello principale, tenendo così sempre desta l’attenzione del pubblico. E anche a livello di eventi collaterali, il FLORUM ha saputo distinguersi: l’idea di premiare il Dott. Carlo Calì, nel corso di una memorabile serata di gala. La presentazione di una nuova varietà di rosa, avvenimento che ha saputo interessare anche persone che passavano per caso. Il coinvolgimento delle principali autorità, dai Capitani Reggenti al Segretario di Stato per l’Agricoltura, che a loro volta hanno ottenuto di ornare luoghi e palazzi suggestivi con piante e composizioni floreali realizzati da grandi maestri floreali. Un grazie quindi a Valter, a Mara e a tutto il suo staff, e a tutti coloro che hanno dato il loro contributo a un evento di cui si è continuato (e si con- tinuerà a parlare per molto tempo, apportando suggerimenti e stimoli a coloro che sono preposti alle decisioni). Il V Florum è stato aperto dagli organizzatori, Mara Verbena, Arturo Croci e Valter Pironi; in particolare, quest’ultimo ha tratteggiato un breve ricordo di Franco Locatelli, completato poi da Charles Lansdorp (Ufficio Olandese dei Fiori) per la parte relativa alla Festa dei Nonni. Il Dott. Lansdorp ha consegnato a Elvezio Briccolani, direttore della Cooperativa Rose e Fiori di Bagnacavallo, che sin dall’inizio si è impegnata e ha collaborato alla Festa dei Nonni, in segno di riconoscimento, il libro con la favola “Il giorno dei nonni” dedicato a Franco Locatelli e al comitato della festa dei nonni (Wim van Meeuwen, Arturo Croci e Roberto Alborghetti), nonché un simpatico certificato (un disegno tratto dal libro che raffigura un bambino con un fiore e un nonno). La signora Lina Stefanelli, Presidente del Club Soroptimist di San Marino, convegni ha quindi annunciato la pubblicazione di un bando di concorso riservato ad artisti sammarinesi per la realizzazione di un’opera scultorea dedicata ai nonni, che poi sarà installata in un’aiuola di San Marino il 2 ottobre prossimo, in occasione appunto della loro festa. Introducendo il primo intervento della giornata, Mara ha ricordato come il convegno per la prima volta si svolgesse ‘fuori’ dall’Italia, a San Marino, una Repubblica caratterizzata da Libertà e Culto della Storia. Le autorità sanmarinesi erano rappresentate dal Segretario di Stato all'agricoltura Marino Riccardi. Vincenzo Ciccolella, Presidente del Consorzio Conaflor, ha aperto ufficialmente il V Florum, ricordando come il florovivaismo italiano, dopo un periodo d’oro, si trovi ora in un periodo di difficoltà e per superarlo occorre trovare nuove vie. I consumi, secondo Ciccolella, sono rimasti invariati da qualche anno a 40 € pro-capite, però le produzioni nazionali sono in notevole regresso. E’ necessario trovare nuove motivazioni e darsi da fare su tre fronti, competitività, logistica e innovazione. Per migliorare la competitività, in particolare, un’enorme importanza ha l’aspetto energetico: Occorre puntare su forme alternative di energia termica, come la cogenerazione e per farlo ci si deve mettere in rete. Per quanto riguarda la logistica, Ciccolella ha fatto un confronto con l’Olanda e ha ricordato come molti suoi prodotti sono venduti in Italia dalle sue aziende olandesi passando fisicamente dall’Olanda. Il concetto di innovazione di prodotto è ormai ‘fritto e rifritto’ e secondo Ciccolella, bisogna puntare alle innovazioni ‘immateriali’: processi decisionali, valorizzazione delle risorse umane, internazionalizzazione. Spesso, in mancanza di queste innovazioni, le novità di prodotto non possono essere immesse sul mercato, vanificandone così le potenzialità. E’ intervenuto poi Doeke Faber, Presi- Sul palco i fioristi che hanno contribuito a ornare la sala del Kursaal con splendide composizioni floreali. dente dell’AIPH, l’Associazione Internazionale dei Produttori Orticoli, che riunisce attualmente 26 Paesi nonché Presidente della VBN, Associazione delle Aste Olandesi. Nella sua veste, Faber visita spesso molti paesi produttori, anche emergenti. Fino al 1958 si poteva parlare di produzione locale, ora questo termine non ha più significato, tutto è globalizzato. La produzione si svolge in Africa, Asia (in particolare Cina e India) e America Latina, ma poi tutti i fiori viaggiano verso il mercato europeo. Con l’innalzamento dei costi (soprattutto energia e manodopera) è difficile contrastare i paesi terzi. Quindi la strada per continuare a produrre in Europa è quella di produrre qualità elevata e in modo socialmente sostenibile. Con il recente ampliamento della UE, i consumi stanno aumentando e aumenteranno ancora. Con i nostri prodotti si contribuisce a salute e benessere: per questo stanno assumendo un’importanza sempre maggiore iniziative come Plants for People e Green City, grazie alle quali si dà qualcosa di più ai consumatori. A questo punto è molto importante coinvolgere gli enti pubblici, e in particolare i comuni, per rendere migliori gli ambienti in cui viviamo. Faber ha concluso salutando e ringraziando i produttori, che fanno del loro meglio per rendere migliore questo nostro mondo. La relazione principale è stata quindi svolta da Chanochi Zaks, Direttore commerciale della Danziger Flower Farm, una delle più importanti case di ibridazione di fiori e piante al mondo. Chanochi ha iniziato ricordando come si trovasse a San Marino grazie a due persone in particolare: Uzi Cairo, che grazie alla sua abilità e alla forza di volontà ha reso i fiori di Gypsophila della Danziger più bianchi e, facendo riferimento a un’immagine proiettata, più alti dell’Etna. E Arturo Croci, che è ‘tornato’ dall’aldilà grazie a spirito e fede. Il tema della sua relazione era ‘I cambiamenti del settore florovivaistico nel Mondo’. Alcuni aspetti erano già stati accennati negli interventi di apertura, ad esempio la globalizzazione. Può capitare che un manager di un’azien- Charles Lansdorp consegna un premio a Elvezio Briccolani (Coop Rose e Fiori di Bagnacavallo) a nome del comitato della Festa dei Nonni. Fabio Verbena (a sinistra) ha fatto da interprete a Chanochi Zaks, relatore principale del convegno. 7/8.2008 Flortecnica 5 convegni da newyorkese debba prenotare una camera nell’Hotel Sheraton che sta a fianco al suo ufficio: quando effettua la prenotazione, senza saperlo, parla con un operatore che si trova fisicamente in India. Lo stesso se vuol prenotare un volo dell’American Airlines: i Call Center si trovano in Cina o ancora in India. Quindi non esiste più un ‘mercato locale’: tutto il mondo si trova in un unico mercato. Il dollaro sta perdendo di valore, mentre l’euro ne sta acquistando, e questo fa sì che l’inflazione negli USA stia salendo e che, contrariamente a qualche anno fa, siano i turisti italiani ad andare negli Stati Uniti a fare shopping. E fiori e piante? Stanno facendo esattamente il percorso opposto: se prima i fiori dell’Ecuador andavano negli USA, ora vanno proprio verso l’Europa, ‘attirati’ dalla moneta forte. Ormai nessuno è solo: non è sola l’Italia, non è solo il Kenya, non è sola l’Olanda. E le valute potrebbero in un prossimo futuro diventare una sola. Il prezzo dei combustibili, poi, è ormai un problema di tutti. E la manodopera? Da noi arrivano albanesi o polacchi, in Inghilterra e Olanda i bulgari, così come negli USA i messicani. Dopo la globalizzazione, Chanochi ha considerato un secondo fattore: la sincronizzazione. Ormai, quando un cliente fa un ordine a un fornitore quasi sempre è on-line, non solo, quasi tutti i sistemi sono collegati tra di loro. Un esempio? Un rappresentante di Danziger negli USA va a trovare un cliente e grazie al suo computer portatile e a un collegamento remoto, fa la prenotazione e l’ordine. E cosa succede? La disponibilità dell’articolo è aggiornata in 6 Flortecnica 7/8.2008 tempo reale a tutti i rappresentanti di Danziger in tutto il mondo. Non solo, visto che la Ball Seeds utilizza la stessa rete, se un articolo di Danziger fosse esaurito, il rappresentante potrebbe offrire subito al cliente un prodotto della Ball in alternativa, o anche di un’altra ditta, purché sia in rete: sincronizzazione. Se non sei sincronizzato, non esisti. La terza tendenza osservata da Chanochi è quella del cosiddetto Instant Gardening. Una volta quando si acquistava una casa, il cliente era disposto ad aspettare il tempo necessario, anche anni, per disporre di un bel giardino. Ora, non più: è sempre più richiesto il ‘pronto effetto’ e questo fa sì che i vivaisti abbiano più lavoro, che i garden centre debbano apparire sempre diversi, cambiando molto più spesso. E Chanochi ha dato credito agli italiani ad aver capito questa tendenza. Il quarto fattore importante è costituito dalla grande distribuzione, che sta prendendo il sopravvento sugli altri canali commerciali. Ad esempio, negli USA tre grandi catene hanno circa il 70% delle quote di mercato (la sola Lowe’s ha il 50%). Analogamente, in Inghilterra, catene come Homebase, B&Q, Tesco o Sainsbury hanno una quota analoga. Questo significa un aumento del loro potere. La grande distribuzione detterà le proprie condizioni sul prezzo e progressivamente si andrà anche verso il ‘conto vendita’, con l’invenduto che resterà accollato al produttore. Avrà il sopravvento l’attuale politica praticata da Walmart: sempre il prezzo più basso. Questo però non va nell’interesse dei produttori o anche degli ibridatori, si tratta solo di un vantaggio (teorico) Da sinistra - Mara Verbena, Arturo Croci, Valter Pironi, il Segretario di Stato Marino Riccardi, Vincenzo Ciccolella e Doeke Faber. per il consumatore finale. Già ora però lo stesso consumatore che paga da Walmart 1,99 dollari per una Saintpaulia, nello stesso centro commerciale si trova a pagare 3,99 dollari da Starbucks per un caffè! Quindi, dov’è la convenienza? Quinto e ultimo argomento toccato da Chanochi, la confusione sul mercato: non si capisce più chi è il fornitore e chi è il cliente. Ad esempio, è il produttore che vende alla grande distribuzione o è quest’ultima che affitta una certa quantità di metri quadrati di scaffali al produttore. In questo caso i ruoli si invertono, con il fornitore che risulta la GDO e il cliente che risulta il produttore. E allora chi dovrebbe dettare i prezzi di mercato? Il cliente? Riassumendo, i cinque punti esposti da Chanochi come sfide per il futuro del settore sono Globalizzazione, Sincronizzazione, Instant Gardening, Grande Distribuzione e confusione dei ruoli. Chanochi è poi passato a esaminare quale sarà il futuro dell’ibridazione. A questo proposito, la visione della Danziger è sempre stata indirizzata verso la ricerca e l’eccellenza, ma con un grande rispetto per la natura. Bisogna guardare al mondo, perché è dal mondo e dai suoi problemi che arrivano le nuove esigenze per l’ibridazione. C’è il problema del riscaldamento globale? Occorre ibridare ricercando piante che richiedano meno acqua e la utilizzino meglio. Bisogna Da sinistra - Mario Margheriti, Paolo Zacchera, Antonio Pagano e Lucio Pisapia, Walter Incerpi e Enrico De lucchi. convegni tutelare alcuni equilibri del pianeta? Si devono ricercare piante che resistano meglio alle temperature estreme e che resistano di più agli attacchi di malattie e parassiti, richiedendo sempre meno le somministrazioni di insetticidi e fungicidi. Oltre al riscaldamento globale, Chanochi Zaks ha considerato altri problemi di oggi in cui le piante possono avere un ruolo importante, come la produzione di ossigeno o la diversificazione delle fonti di energia. Fino a poco tempo fa si diceva che le piante erano importanti per la qualità della vita. Ora si deve far comprendere il concetto che le piante sono necessarie per la vita. Per quanto riguarda l’Italia, Chanochi ha ricordato che abbiamo eccellenti possibilità: il nostro clima è eccellente e grazie alla geografia e all’orografia abbiamo la possibilità di produrre di tutto. Dobbiamo sempre ricordare che con i nostri prodotti portiamo gioia. Consigli per i produttori italiani? Tenere sempre alti i prezzi, quindi non produrre per la grande distribuzione. E poi, come insegna Danziger, essere sempre corretti. E, infine cercare di combinare le qualità dei due personaggi citati all’inizio, Uzi e Arturo: con materialismo e con spirito, assieme con la fede, possiamo cambiare il mondo. Valter Pironi e Arturo Croci hanno quindi chiamato sul palco, uno a uno, i partecipanti al dibattito in rappresentanza dei diversi anelli della filiera floricola. I primi sono stati Mario Margheriti e Paolo Zacchera, in rappresentanza dei vivaisti. Il Gruppo Torsanlorenzo è in continua espansione e ha aperto di recente altre aziende, non solo in Italia. Se pure diversi mercati si stanno aprendo, d’altra parte il futuro si presenta incerto, dato che è sempre più difficile fare delle previsioni a medio e lungo termine. In Italia i problemi sono all’ordine del giorno: prezzi fermi, costi in aumento, burocrazia asfissiante, balzelli continui e logistica estremamente carente. Il gruppo ha aperto piattaforme per la distribuzione in Olanda e Francia, paesi sempre più importanti per i prodotti mediterranei. Margheriti ha auspicato una comunicazione ‘di prodotto’ e ha ricordato l’importanza sempre maggiore dell’informatica, cui però sono associati costi molto elevati. Paolo Zacchera è un produttore del Lago Maggiore, una produzione ‘tipica’. Gli è stato quindi chiesto se questa tipologia ha ancora un futuro, se ha ancora dei margini o se è destinata a un lento ma inesorabile declino. Secondo Paolo la risposta è complessa: per questo genere di produzione è necessaria molta tenacia, dato che i tempi sono molto lunghi e che le difficoltà sono sempre presenti, così oggi come ieri. Quella del Lago Maggiore è una produzione di nicchia per cui c’è un futuro legato a una notevole specializzazione. La concorrenza sulle ‘prime’ taglie è molto dura e bisogna quindi puntare su un prodotto evoluto, di qualità diversa, e sull’innovazione. Provocatoriamente, un esempio potrebbe essere la produzione di azalee a ‘cubo’. Le aziende di dimensioni medie e grandi devono adottare una filosofia di lungo periodo. Bisogna resistere per un futu- Da sinistra - Giovanni Serra, Ugo Orlandelli, Claudio Bagnoli, Chicco Pastorino, Jaap Kras, Franco Cereda. ro competitivo. In rappresentanza dei produttori di piante da interno c’erano Antonio Pagano e Lucio Pisapia. In primo luogo, Pagano ha fatto riferimento ai dati sui consumi pro-capite presentati da Vincenzo Ciccolella: se da noi ora sono di 40 euro, in alcuni paesi questo dato va moltiplicato per due e, in un recente passato, anche per tre. Pagano ha poi riassunto la storia della sua azienda, una storia simile a quella di diversi altri floricoltori: ha cominciato nel 1968 con 25 m2 in una soffitta, passando poi a 500 m2, in un periodo che ha definito ‘l’epoca della carriola’. Si è arrivati così agli anni ’80 con l’avvento dei primi computer, dei carrelli danesi e di altre innovazioni tecnologiche. Negli anni ’90 si è arrivati al ‘ciclo chiuso’, con vantaggi sui risparmi dei costi e con benefici per l’ambiente. Tra i problemi odierni, i prezzi bassi, praticamente impossibili da aumentare. Può essere importante puntare sui consumi quotidiani e c’è molto da fare sulla logistica. Pagano ha concluso con un richiamo alle Associazioni, che ha invitato a dialogare non solo orizzontalmente, come accade adesso, ma anche verticalmente. Lucio Pisapia ha ricordato l’importanza del passaggio generazionale. I giovani oggi vorrebbero tutto subito, mentre le generazioni precedenti hanno impiegato molto tempo per raggiungere i loro obiettivi. Ha poi ribadito l’importanza delle piattaforme di distribuzione. Anche Lucio è partito quasi dal nulla, come semplice operaio e in tutto il suo Da sinistra - Angiolino Alberti, Uzi Cairo, Lino Bloise, Maria Eva Giorgioni, Alessandro Zacchera. 7/8.2008 Flortecnica 7 convegni 8 Sopra - Il Dottor Carlo Calì attorniato da molti dei premiati col Garofano d'Argento. Sotto - Il Professor Francisco Bruno Gnisci, Premio Nobel 1985 per la Pace. Il Dottor Carlo Calì premiato con un "Super Garofano d'Argento" da Mara Verbena, Nancy Laws; sullo sfondo Silvano Frigo e Angelo Alberti. percorso ha cercato di creare buoni collaboratori. Arturo Croci gli ha chiesto come operava la sua azienda nel controllo dei costi. Pisapia ha risposto che sono state elaborate per ogni coltura delle schede dettagliate con tutti le voci di costo e che quindi la redditività di ogni singola coltura è sempre monitorata. Ha poi concluso invitando i floricoltori a non produrre merce in quantità eccessiva, determinando così un calo dei prezzi: è meglio produrre articoli più belli da vendere a prezzi più alti. Per le cooperative c’erano Walter Incerpi (Flora Toscana) ed Enrico Delucchi (Flormercati). La domanda per Incerpi era: “Ha ancora senso oggi una cooperativa? Se ci riallacciamo alla relazione di Chanochi Zacks, alcuni grossi produttori possono direttamente ‘acquistare’ spazi sui supermercati”. La risposta è stata che, come dimostrato in Ungheria con Viridarium, tutti insieme si riesce a diventare un punto di riferimento. Cooperare avrà ancora senso se ci sarà ancora produzione. Fino al 2000, quando il mercato era in buona salute, abbiamo fatto un po’ troppo le cicale: ora i momenti sono sicuramente più difficili, ma ci si deve dare da fare. Un tema da ‘cavalcare’ è quello dell’ambiente, ad esempio con etichette con un riferimento al contenuto di anidride carbonica su tutti i nostri prodotti, aggiungendo così un certo valore ecologico. Bisogna inoltre ragionare in un’altra dimensione, anche produttiva, in cui il mercato di riferimento diventa l’Europa. E’ necessario caratterizzare maggiormente i prodotti, anche perché quelle che si considerano nicchie, se il mercato diventa tutto il mondo, possono assumere dimensioni molto grandi. Da questo punto di vista le cooperative, come strumenti associativi economici, fanno e possono ancora fare molto. Sara ... e Deborah Ghione. Franco Cereda con Miss Colombia 2006. Flortecnica 7/8.2008 Il riferimento a Viridarium è servito ad Arturo Croci per ‘provocare’ Enrico Delucchi: “Le cooperative hanno ‘fatto comunella’ per creare questa nuova realtà in Ungheria, che è poi una società di capitale?”. Delucchi ha risposto riassumendo la storia di Viridarium, nata dopo una riunione con diverse cooperative, constatando che molti problemi erano comuni e dovuti alla fatica di operare su mercati ‘maturi’: di quelle coinvolte all’inizio sono poi rimaste in quattro: Flora Toscana di Pescia, Ortofrutticola di Albenga, FlorCoop di Sanremo e Flormercati di Montichiari. Nella primavera del 2006 hanno formato Viridarium Italia, che poi, nel gennaio 2007, con il socio ungherese Andras Feldhofer, ha costituito la società Viridarium Hungary KFT. Il 26 novembre 2007 è stata posata la ‘prima pietra’ del nuovo magazzino, che ormai oggi è praticamente finito. Qualche polemica è nata in Italia per il contributo da parte dell’ICE e di 4 regioni (Piemonte, Lombardia, Liguria e Toscana), ma Delucchi ha voluto puntualizzare che questo non era inteso a finanziare direttamente Viridarium, ma solamente per la promozione, dato che si è portato nell’Est Europa il ‘Made in Italy’. La domanda al Professor Giovanni Serra (Scuola Superiore di Studi Universitari Sant’Anna di Pisa) riguardava la situazione della ricerca in Italia. Secondo Serra, chi fa da sé fa per tre, dato che è convegni Gian Guido e Deborah Ghione (Nirp International) con i reggenti, Mara Verbena e il Segretario di Stato Riccardi dopo il battesimo. Sopra - I reggenti di San Marino battezzano la rosa dedicata alla piccola Repubblica. Sotto - Rosa Zafferani e Fabio Pedini Amati, reggenti della Repubblica, con gli omaggi floreali a loro consegnati. molto importante non dover dipendere dagli altri. Comunque si può dire che questa non è solo la situazione in Italia: ad esempio Henk de Vries su un numero recente di Floraculture International si è scagliato contro chi decide in Olanda la distribuzione di 400 milioni di euro all’anno per la ricerca. Secondo il Professore, un grosso problema da noi è il valore legale del titolo di studio, che spinge gli studenti a studiare per il ‘pezzo di carta’ e non per imparare davvero qualcosa. In positivo, Serra ha citato la Cattedra Ellison (Ellison Chair) per la floricoltura internazionale. Ha poi ricordato come spesso i docenti si ‘vergognino’ di dire che lavorano nel settore della floricoltura, così poco considerato. Spesso ai concorsi si presentano candidati che non conoscono neppure l’Italiano. Chi ha bisogno di informazioni è spesso costretto al ‘fai-da-te’. Serra ha poi citato l’esempio di un’azienda sementiera che ha fatto andare un suo 10 Flortecnica 7/8.2008 ricercatore nei supermercati per un’indagine sul gradimento da parte dei clienti dei prodotti orticoli. Ha concluso affermando di non voler sembrare pessimista, ma che è necessario che la situazione si smuova. In rappresentanza dei garden centre, Ugo Orlandelli (Valle dei Fiori di Mantova) ha ricordato di essere un ‘figlio d’arte’, che arrivava da una famiglia di floricoltori. Nella grande distribuzione c’è molta confusione, ma anche nei garden centre manca molto spesso la professionalità necessaria assieme alla conoscenza proprio per evitarla. Ormai nei garden si può trovare di tutto: aghi, fili, candele e tra tutto, forse, anche qualche pianta. Anche lui ritiene di aver fatto degli errori, ma ora con delle contromisure è riuscito ad aumentare considerevolmente il fatturato legato ad alcune tipologie di piante. Ugo viene dalla ’povertà’ e senza ‘titoli di studio’ ma ha saputo sfruttare le conoscenze dei suoi dipendenti per colmare le lacune. Negli ultimi tempi, analizzando le vendite del suo garden, ha confrontato le percentuali dei gerani rispetto alle altre tipologie di merce: ha così deciso di vendere i gerani a 99 centesimi anche se li pagava 1 euro. In fondo Walmart vende 5 prodotti e Orlandelli 5000. Il risultato è stato un notevole aumento delle vendite tutti i giorni: e se i gerani rappresentavano il 6,75% dei prodotti venduti nella Valle dei Fiori, sono saliti al 7,50% del totale, consentendo così un maggiore guadagno di circa 100.000 euro in una settimana. Per far venire volentieri il pubblico, Orlandelli ha anche ingaggiato sei persone (otto nei week-end) per aiutare i clienti nel parcheggio. Secondo Orlandelli, la grande distribuzione non sa cosa sia il verde, e finché rimane così è poitivo per i garden. Bisogna anche saper rischiare sempre; professionalità ed esperienza non si vendono e il nostro prodotto non si vende a chili o a metri ma a sensazioni. Per i commercianti ed esportatori di fiori recisi avrebbe dovuto partecipare Sandro Cepollina (Ciesse Flower Export), che per un importante impegno istituzionale è stato sostituito da Claudio Bagnoli, attualmente Direttore dell’Ancef (Associazione dei commercianti ed esportatori di fiori). Visto che la produzione va direttamente al consumo o alla GDO gli è stato chiesto se hanno ancora senso i mercati, le associazioni, gli stessi esportatori. Bagnoli ha voluto rispondere osservando il problema da un’altra prospettiva, riallacciandosi anche alla conclusione di Orlandelli sulla ‘vendita di sensazioni’. I mercati devono creare un punto di concentrazione del prodotto e di formazio- convegni ne del prezzo: in Italia i mercati sono tali se hanno l’autorizzazione del Comune. E il risultato è stato la creazione di mercati problematici, come si sono rivelati Sanremo, Pescia, Viareggio, Napoli. Secondo Bagnoli, comunque, lo spazio c’è, così come un futuro: è però necessario stabilire una graduatoria delle esigenze e delle priorità. Il mercato ormai ha una scala europea e per la logistica bisogna sempre di più considerare i costi del carburante per raggiungere le destinazioni. Per quanto riguarda le Associazioni, l’Ancef, che Bagnoli dirige, esiste dal 1949 e continuerà ad esistere finché gli operatori la giudicheranno necessaria. Una importante categoria rappresentata era quella dei fioristi, con Chicco Pastorino, del gruppo Pianeta Fiore e membro del Comitato Artistico di Euroflora. Pastorino ha ricordato che buona parte del mercato, nonostante l’ascesa della grande distribuzione, è ancora ‘fatto’ dai fioristi. Si parla spesso di ‘Arte’ floreale, ma l’Arte è una cosa seria; di per sé lui è contento di aver formato qualche buon professionista. E’ però necessario che le diverse scuole di arte floreale italiane convergano su percorsi formativi comuni. Forse, più del concetto di arte, verso il pubblico bisognerebbe spingere su quello di bellezza. Ai produttori consiglia di fare qualcosa per i supermercati e qualcosa d’altro per chi può aggiungere valore ai prodotti: prodotti di nicchia, indirizzati verso qualità e bellezza. Pastorino ha anche scherzato su quanto era emerso dalla relazione di Chanochi Zaks: “Ecco perché negli ultimi tempi ho guadagnato di meno: grazie al rapporto favorevole tra Euro e Dollaro possiamo acquistare a buon prezzo i fiori dell’Ecuador, ma i miei clienti sono a fare i turisti negli USA!”. E’ stato poi il turno di Jaap Kras, editore di Floraculture International, cui Arturo Croci ha fatto una domanda sulla minore presenza dei giovani in floricoltura: quando fu fondata la CEJH Le piante fornite dagli sponsor hanno ornato alcuni degli angoli più suggestivi della Rocca di San Marino. (Comunità Europea dei giovani florovivaisti) c’erano 15.000 giovani associati; ora con la contrazione nel numero delle aziende, cosa sta succedendo alle giovani generazioni? Prima di rispondere alla domanda, Kras ha voluto fare delle precisazioni sugli interventi precedenti. Ad esempio sulla globalizzazione: alcune aziende, ad esempio i propagatori, non sono e non saranno globalizzate, servendo essenzialmente i mercati locali. Nelle aziende olandesi, i coltivatori svolgono il 99% della loro attività nelle aziende e la vendita dei loro prodotti avviene quasi sempre nel loro paese. I grossisti hanno solo una visione locale e ormai molti produttori di una certa zona producono solo per un mercato, come avviene per i produttori di Kunming che producono solo per il mercato giapponese o quelli del Kenya che producono solo per l’Europa; o ancora il Brasile che produce solo per il mercato interno e per gli USA. Per rispondere alla domanda di Arturo, Kras ha ricordato che noi siamo dei ‘baby boomers’, ma tra dieci anni saremo già vecchi. La catena commerciale si va accorciando sempre di più: solo pochi anni fa, in Olanda c’erano 20.000 produttori, ora sono circa 5.000 e circa 1.000 di questi producono oltre il 50% del prodotto. I giovani sono sì presenti nelle aziende, ma non si vogliono più ‘sporcare le mani’ e scelgono di svolgere lavori gestionali in ufficio. Anche all’ingrosso, si tende ad arrivare a un prodotto più completo e finito per il dettaglio. A chiusura della tavola rotonda l’Ing. Alberto Ghiraldi ha presentato il nuovo Thermopallet a refrigerazione passiva DS – TP – 001 – 00 della Nomos srl di Olgiate Molgora (LC), un innovativo sistema di refrigerazione, in grado di trasferire in accumulatori termici ad alta efficienza, siano essi casse mobili ferroviarie, container, furgonature o celle frigo, le “frigorie” necessarie per il funzionamento autonomo per un periodo specificato che può andare da 2 a 20 e più giorni. Innumerevoli i vantaggi del sistema, in particolare per quanto riguarda il trasporto di piante e fiori, che potranno essere effettuati con più mezzi, treno, nave ecc., rispetto al solo gomma, i costi di trasporto ridotti perché i mezzi di trasporto non sono refrigerati, un ridotto consumo di energia e un minor inquinamento per l’assenza di gruppi refrigeranti diesel o elettrici. Nel corso del dibattito, sono intervenuti Angelo Alberti, da sempre convinto associazionista, che ha auspicato che sulle ceneri delle vecchie associazioni possa nascere qualcosa di nuovo. Uzi Cairo si è soffermato sulla necessità di effettuare progetti che attirino l’attenzione dei giovani verso il settore del florovivaismo. Lino Bloise ha illustrato le attività dell’Organo Nazionale di Collegamento a favore della promozione del settore; la professoressa Maria Eva Giorgioni che ha polemizzato con il Professor Serra e ha sollecitato le aziende a guidare e sostenere la ricerca in Italia; Alessandro Zacchera che ha posto un’insidiosa domanda a Mario Margheriti sugli incentivi ai collaboratori e se in una azienda delle dimensioni del Gruppo Torsanlorenzo si effettuano comparazioni con 7/8.2008 Flortecnica 11 convegni Deborah Ghione consegna la scheda con le caratteristiche della rosa San Marino ai reggenti. quelle di altri settori. La domanda non era solamente riferita ai compensi economici ma e anche alle possibilità di carriera. Mario ha risposto che, in primo luogo lui ha in maggioranza dirigenti donne e che le loro retribuzioni sono adeguate e commisurate ai risultati ottenuti dalle aziende stesse, comprendendo anche una quota sugli utili conseguiti, ma certamente la possibilità di carriera nel florovivaismo, anche nelle aziende grandi, è ben diversa da quelle del settore industriale o finanziario. Le conclusioni sono state tratte da Franco Cereda, che ha brillantemente riassunto gli interventi dei relatori, contestando i dati sui consumi procapite illustrati da Vincenzo Ciccolella e portando poi un contributo interessante su quanto sta avvenendo al Mercato dei Fiori di Milano. I nostri fioristi hanno cominciato a disertare il mercato, preferendo la comodità delle consegne a domicilio con i furgoni della ‘tentata vendita’; questi però hanno un assortimento forzatamente limitato e non consentono una di quelle che è la caratteristiche dei mercati, la formazione del prezzo. Il posto dei fioristi è stato però preso dagli ambulanti extracomunitari, che non hanno problemi ad alzarsi molto presto pur di acquistare gli articoli al miglior prezzo possibile; di più, alcuni di loro hanno cominciato ad acquistare i posteggi liberi sul mercato e servono tutta una rete di sempre nuovi arrivati. La sera il Kursaal ha ospitato la cena di gala, durante la quale è stato premiato con un ‘Super Garofano d’Argento’ il Dott. Carlo Calì, fondatore e Presidente dell’Associazione Culturale “I fiori di Giarre e dell’Etna” che, in 33 anni ha conferito questo importante riconoscimento ad oltre 300 personalità italiane ed estere del mondo florovivaistico, 12 Flortecnica 7/8.2008 Foto di gruppo a Palazzo Valloni. economico e sociale. A consegnargli il premio il Dott. Silvano Frigo, Procuratore della IPM Essen in Italia, Michele Canale, florovivaista, il Dott. Gaspare Bonomo dell’ESA di Marsala, Lino Bloise, presidente dell’Organo Nazionale di Collegamento, tutti attorniati da molte delle personalità che hanno ricevuto i Garofani d’Argento nel corso degli anni. La consegna del Garofano è stata effettuata da Mara Verbena e Nancy Laws, consulente delle Nazioni Unite. Il Prof. Franco Bruno Gnisci, Premio Nobel per la Pace 1985, ha in quella occasione ricordato come fiori e piante portino al mondo un messaggio di pace, di bellezza e di emozioni. La mattina seguente, la cerimonia di presentazione della nuova rosa della Nirp International ‘Repubblica di San Marino’, che è stata tenuta a battesimo dai reggenti Rosa Zafferani e Fabio Pedini Amati, che hanno poi ricevuto una delegazione dei partecipanti nello splendido Palazzo Valloni. I Reggenti hanno anche seguito il tour attraverso le contrade del Centro Storico di San Marino che ha portato i partecipanti ad ammirare splendide aiuole realizzate con novità varietali di piante verdi e fiorite offerte da alcune grandi aziende Italiane di produzione e ibridazione e una bella collezione di ortensie della Vivai Nord. Nel pomeriggio, un grande happening di arte floreale nell’Antica Cava dei Bale- strieri, con gli insegnanti delle scuole di arte Floreale Italiane che, in precedenza, avevano adornato le sale del Kursaal per il Florum con bellissime composizioni che rappresentavano le varie contrade. Il Florum non era ovviamente solo questo, il messaggio di discutere dei problemi della floricoltura a San Marino, aldifuori dell’ambito nazionale – almeno simbolicamente – e dando la parola esclusivamente agli operatori ha avuto un grande successo. Il mondo del florovivaismo è stanco delle parole e delle persone che non rappresentano la base. Chi vuole intendere …