GOVERNANCE Una definizione Ambito economico Si parla di corporate governance in riferimento al sistema delle regole che disciplina le relazioni di responsabilità e di potere tra gli azionisti, il management ed i principali stakeholder di un’impresa L’uso politico della governance un inquadramento generale POLITICS Potere, alleanze, dinamiche istituzionali POLICY Politiche di settore: sanità, ambiente, cultura, turismo MODELLI DI GOVERNO GOVERNMENT GOVERNANCE Decisioni solo pubbliche Logica TOP-DOWN Decisioni e Gestione pubblico-private Logica BOTTOM-UP GOVERNMENT: indica le strutture di governo e il loro funzionamento (nella classica tripartizione tra potere legislativo,esecutivo, e giudiziario) GOVERNMENT: fa riferimento ad attività che sono sostenute da una autorità formale per assicurare l’implementazione di politiche debitamente costituite Governance Nuovo stile di governo diverso dal modello gerarchico top-down e caratterizzato da un maggiore grado di cooperazione e di interazione tra Stato e attori non statuali all’interno di reti decisionali miste pubblico private, con la previsione di una logica di governo dello sviluppo dal basso (bottom-up) Ambito politico Processo di elaborazione, determinazione e attuazione di azioni di policies, condotto secondo criteri di concertazione e partenariato tra soggetti pubblici , soggetti privati e/o del terzo settore, in cui tutti i soggetti partecipano al processo conferendo risorse, assumendo responsabilità, esercitando poteri e, di conseguenza, usufruendo per quota parte dei benefici attesi dall’esito delle stesse policies GOVERNANCE: indica il political management che include non solo le strutture pubbliche ma anche i soggetti che interagiscono con lo stato GOVERNANCE: fa riferimento ad attività sostenute da obiettivi condivisi che possono anche non implicare responsabilità legali formalmente prescritte. Governance Nuovi modelli istituzionali e di regolazione politica: 1. Dislocazione delle relazioni sociali, socio-politiche ed economiche 2. La loro crescente interdipendenza Governance Maggiore attenzione alla dimensione locale del governo Maggiore coordinamento nelle relazioni tra amministrazioni poste a livelli territoriali differenti insieme ad una più forte integrazione intersettoriale (multilevel governance) Evidenzia la centralità della dimensione locale del governo e della comunità amministrata La scala locale è il terreno in cui le interdipendenze settoriali prendono corpo ed in cui le relazioni sociali dislocate si ricollocano in forme nuove Governance Rafforzamento delle relazioni tra attori pubblici e privati, Maggiore e più forte condivisione delle funzioni pubbliche Sposta l’attenzione sulla tendenza (oltre la privatizzazione e l’outsourcing) di nuova formulazione delle politiche pubbliche esplicitata: 1. Policy making interattivo 2. Co-produzione delle politiche 3. Contrattualizzazione delle politiche Governance Le basi della governance sarebbero deboli se non si promuovesse una più estesa e forte partecipazione dei cittadini e delle loro forme associate Libro bianco sulla governance Europea Approvato dalla Commissione Europea il 25/7/2001 Propone una maggiore apertura nel processo di elaborazione delle politiche dell’Unione Europea ai cittadini, alle istituzioni regionali e locali così da garantire una partecipazione più ampia e politicamente significativa alla definizione e presentazione delle scelte di fondo, incoraggiando una maggiore apertura e responsabilizzazione delle parti in causa Principi di base per una buona governance 1. 2. 3. 4. 5. Apertura Efficacia Responsabilità Partecipazione Coerenza Apertura Le regioni devono operare in modo più aperto, l’ente pubblico deve adoperarsi per spiegare meglio che cosa fa l’ente e in che cosa consistono le decisioni che esso adotta Efficacia Le politiche delle regioni devono essere efficace e tempestive producendo i risultati richiesti in base a obiettivi chiari, alla valutazione del loro impatto futuro e, ove possibile, delle esperienze acquisite in passato Responsabilità I ruoli all’interno dei processi legislativi ed esecutivi vanno definiti con maggiore chiarezza. Ogni istituzione definisce il suo ruolo e ne definisce le relative responsabilità Partecipazione La qualità, la pertinenza e l’efficacia delle politiche della Regione dipendono dall’ampia partecipazione che si saprà assicurare lungo tutto il loro percorso dalla prima elaborazione all’esecuzione. Una maggiore partecipazione aumenterà la fiducia nel risultato finale e nelle istituzioni da cui emanano le politiche Coerenza Le politiche e gli interventi della Regione devono essere coerenti e di facile comprensione. La coerenza richiede una leadership politica e una decisa assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni così da assicurare un’impostazione coerente all’interno di un sistema complesso Governance tecnocratica Il governo degli esperti, la competenza tecnica è oltre che la sua forza anche il suo elemento critico Rischio: eccessiva riduzione dei processi politici ad opzioni tecniche Governance concertativa 1. 2. 3. Il governo delle rappresentanze forti, la sua forza dipende dal consenso intorno alla rappresentanza RISCHIO: esclusione di interlocutori organizzativamente svantaggiati, marginali o emergenti mancanza di un consenso diffuso Distorsione dell’agenda delle priorità (attestata su equilibri preesistenti piuttosto che su fenomeni emergenti) Governance comunicativa Il governo della comunicazione Centrale è la comunicazione pubblica delle politiche e degli attori politici in un rapporto disintermediato tra istituzione e cittadini Il modello di comunicazione è asimmetrico, agenda temi ed interlocutori sono scelti dalle istituzioni che tuttavia assumono un maggiore attenzione al feedback dei cittadini (es. uso dei sondaggi) Governance comunicativa DEBOLEZZA: Necessità di disporre di una notevole competenza comunicativa da parte dei soggetti pubblici Perdita di interesse da parte dei cittadini politicamente più motivati verso esperienze che riducono il loro contributo al prendere parte ad un evento mediatico, ad una mera”rappresentazione simbolica” della partecipazione (Forum di discussione promossi da un attore pubblico e aperti solo a gruppi pre-selezionati di soggetti- sondaggi su scelta realizzata dall’istituzione pubblica) Governance deliberativa Il governo dell’ascolto, del confronto e del dialogo sociale esteso FORZA: 1. capacità di dare vita ed alimentare relazioni simmetriche 2. far emergere nuovi bisogni e soggetti 3. Costruire nuove sinergie Governance deliberativa DEBOLEZZA: Difficoltà (di metodo e di processo) di promuovere percorsi di partecipazione orizzontale e di dare loro uno sbocco decisionale effettivo Le cinque regole per una buona governance La 1. 2. 3. governance funziona quando: C’è una buona burocrazia pubblica I suoi strumenti sono snelli e flessibili I suoi obiettivi sono chiari e condivisi ed i risultati misurabili 4. A volerla non è solo l’attore pubblico 5. C’è una forte leadership sia pubblica che privata Come si costruisce un processo di governance: le 7 tappe 1. Presenza di presupposti di fondo 2. Partecipazione di attori pubblici, privati e della società civile 3. Definizione condivisa delle finalità 4. Formulazione di una diagnosi condivisa 5. Approvazione del Piano, con condivisione di strategie, obiettivi ed azioni 6. Attuazione del piano 7. Monitoraggio dell’attuazione del piano ed eventuali interventi correttivi Presupposti di fondo La disponibilità/volontà ad usare il metodo della concertazione La necessità/convincimento che con tale metodo si accresce la democrazia e si raggiungono meglio risultati di sistema Strumenti formali della concertazione Strumenti politici Intese istituzionali di programma Accordi di programma Contratti d’area Patti territoriali Piani di azione locale (PAL) Strumenti giuridici Bandi (con o senza richiesta di project financing) Convenzioni o contratti Partecipazione di attori pubblici, privati e della società civile La partecipazione dei soggetti privati o del terzo settore deve essere: 1. REALE E NON SOLO NOMINALE O FITTIZIA 2. INTEGRATIVA E NON COLLUSIVA 3. PREVISTA DALL’INIZIO DEL PROCESSO E IN TUTTE LE TAPPE SEGUENTI Partecipazione di attori pubblici, privati e della società civile I SOGGETTI PRIVATI TENDONO A PARTECIPARE CON: INTERVENTI COLLUSIVI (dividersi risorse pubbliche) PIUTTOSTO CHE CON INTERVENTI INTEGRATIVI (apportare risorse proprie) Definizione condivisa delle finalità Finalità le mete generali a cui tendere (es. Modernizzazione, internazionalizzazione del turismo) le finalità hanno bisogno di tradursi in obiettivi Per diventare operative