QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO Fondato nel 1984 da Ben Jorillo Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected] sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore: BRUNO JORILLO COPIA OMAGGIO Anno XXXI N.22 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 TUMORI SOPRA LA MEDIA: I PRIMI DATI ALLARMANTI DELLA ASL SU APRILIA servizio a pag. 10-12 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 2 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 È stato presentato in occasione del 25° Anniversario dell’attività della Facoltà di Economia a Latina, venerdì 11 dicembre “SOSPESI. RACCONTO FOTOGRAFICO DEL ROSSI LONGHI, DA CAMPO PROFUGHI A CAMPUS UNIVERSITARIO” Un prezioso libro fotografico di Tonino Mirabella, edito da Gangemi editori di Nicola Gilardi e Gianfranco Compagno Per i suoi 25 anni di attività a Latina, venerdì 11 dicembre scorso, la Facoltà di Economia ha scelto di dare un segnale importante: ha scelto di guardare al futuro ricordando il passato. Troppo spesso si è pronti a costruire il proprio muro dentro il quale si rischia di rimanere sospesi e oltre il quale difficilmente si vuole andare. Con questo spirito è avvenuta la presentazione del volume Sospesi: Racconto fotografico del “Rossi Longhi” da Campo Profughi a Campus Universitario di Tonino Mirabella che è dedicato alla memoria del Campo Profughi “Rossi Longhi” e di tutti i profughi transitati lì dove oggi sorge la Facoltà di Economia dell’Università “Sapienza” di Latina. In questa occasione è stata inaugurata la Mostra “Sospesi” donata dall’autore alla Facoltà di Economia, e realizzata con il contributo di Janssen, Stim e Ferdifin, con l’augurio a tutti gli studenti di credere ancora in un futuro fondato sull’integrazione e sulla conoscenza. Il Centro di Assistenza Profughi Stranieri di Latina viene istituito nel 1957 nei locali delle caserme dell’ex 82° reggimento di fanteria, spazi che avevano già ospitato dal 1943 centinaia di sfollati e profughi di guerra, e in seguito i tanti italiani provenienti dall’Istria e dalla Dalmazia. Nato con fondi del Governo italiano, insieme alle sovvenzioni degli Stati Uniti, dell’High Commissioner for Refugees e del CIME (Comitato Intergovernativo per le Migrazioni Europee), è stato, insieme ai Campi di Padriciano (Trieste) e Capua (Caserta), il crocevia di un’umanità varia e semiclandestina. Dedicato a Roberto Rossi Longhi, presidente del CIME morto tragicamente, il Campo di Latina poteva ospitare fino a 1.700 persone. Era il Centro deputato alla finalizzazione delle pratiche per l’emigrazione; qui i profughi, dopo l’acco- Tonino Mirabella glienza, la registrazione, la verbalizzazione e l’esame delle domande di asilo, sceglievano la loro destinazione fra i paesi che lavorare all’interno del Campo ed erano liberi di uscire in città, che non potevano lasciare senza il permesso della Direzione. L’attesa per la tanto sperata “Intervista” nell’Ambasciata di riferimento variava da uno a cinque mesi. I tempi si allungarono fino a raggiungere e superare l’anno nei periodi di maggiore affluenza, specie negli anni ’80, quando al Campo giungono moltissimi polacchi in seguito al colpo di Stato del Generale Jaruzelski. L’assistenza a rifugiati e richiedenti asilo passa nel 1977 dall’Amministrazione per gli Aiuti Internazionali (AAI) al Ministero dell’Interno italiano, mentre la gestione rimane di competenza diretta della Prefettura di Latina. Solo dal 1957 al 1979 transitano nel Campo 60.000 persone. Fino alla sua chiusura, nel 1989, Jugoslavi, Ungheresi, Rumeni, caro – ha detto la professoressa Donatella Strangio -. L’obiettivo della mostra è quella di trasferire alle nuove generazioni la conoscenza del passato. Questo testo ha dato vita alla storia di questo luogo, resuscitando quello che è stato, che oggi è la porta verso il futuro». La parola è passata poi all’autore del lavoro, Tonino Mirabella: «Non so quante persone di Latina hanno avuto l’occasione di vedere questo luogo, anche abbastanza opprimente. Abbiamo avuto l’importante occasione di raccontare questa storia. Ho sempre visto con curiosità il muro di cinta del campo dei “SOSPESI”. Gli sguardi di quei profughi valevano più di mille parole in quegli spazi così precari, trascu- rati maleodoranti, veri e propri luoghi di detenzione. Ma era lì che cercavano di mantenere, a volte con fatica, la loro dignità. Mentre scattavo, cercavo di non perdere l’opportunità di parlare con loro: dovevo comprendere quel microcosmo, una dimensione di vita troppo lontana da chi come me la sera aveva la fortuna di tornare a casa, in famiglia». L’autore ha sottolineato l’importanza della memoria per le nuove generazioni, anche per questo è stata allestita la mostra permanente che permetterà a tutti di vedere con i propri occhi quelle immagini, alcune molto forti, che raccontano una storia spesso dimenticata. Tonino Mirabella è un fotogiornalista, docente di fotografia presso la Libera Università del Cinema di Roma e collabora con l’Università di Roma Tor Vergata realizzando importanti reportage in Italia e negli USA. Inizia la sua carriera alla metà degli anni ’70 lavorando per quotidiano come Il Messaggero, ma anche con riviste come Vogue e programmi televisivi della Rai. Da molti anni si occupa di comunicazione e immagine. Dal 2007 è direttore creativo di Fiori di Zucca, società di comunicazione. ISBN 978-88492-3173-1. www.toninomirabella.com Foto di G.Compagno - Foto d’epoca: autore Tonino Mirabella IL GIORNALE DEL LAZIO Editore D.P.R. di Bruno Iorillo Iscritto al R.O.C. (Registro degli Operatori della Comunicazione) Registrazione Tribunale di Latina 20/1/1977 n. 284 REDAZIONE : Via Fermi n. 18 - 04011 Aprilia (Latina) Tel. e Fax 06.9275019 - 335.8059019 e-mail: [email protected] - [email protected] sito: www.giornaledellazio.it DIRETTORE RESPONSABILE: Bruno Iorillo avevano sottoscritto la Convenzione di Ginevra, principalmente Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda. Ai profughi veniva assegnato l’alloggio e il necessario per il vitto. Durante la loro permanenza potevano Bulgari, Cecoslovacchi, e persino Cubani e Vietnamiti, hanno vissuto sospesi nel “Rossi Longhi”. A moderare gli interventi è stata la giornalista Sabrina Biraghi, condirettore de Il Tempo. «Il libro riprende un tema molto La riproduzione di testi e immagini deve essere autorizzata dall’editore. La collaborazione ad articoli o servizi è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati non si restituiscono PUBBLICITA’: Via E. Fermi n. 18 - Aprilia (Latina) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 STAMPA: Pignani Printing s.r.l ASSOCIATO ALL’UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 3 Messaggio di Mons. Marcello Semeraro in occasione del Santo Natale 2015 di mons. Marcello Semeraro* Tra le storie, si potrebbe distinguerne di due tipi: quelle fatte dai potenti e le altre fatte dagli umili. Le prime sono storie che ci incapsulano, ci gettano dentro eventi più grandi di noi e ci sopraffanno; ci violentano con la forza, con la ricchezza, col dominio di ideologie subdole e noi lì diventiamo come delle pedine, numeri per le statistiche. Qui, chi non ha voce non ha posto; chi non affolla i pubblici scenari della cronaca, dei video, dei nuovi media non ha posto. Ci sono però altre storie che sono fatte dagli umili, da quelli che quotidianamente si rimboccano le maniche e iniziano il loro lavoro e queste, benché senza clamore, hanno la capacità di essere storie salvifiche. Sono le sole storie che gli occhi di Gesù riconoscono. Ed è quando egli dice: avevo fame e sete e mi avete ristorato; era nel bisogno e vi siete preso cura di me (cfr Mt 25,31-46). Sono le storie sconosciute che sono recuperate dallo sguardo di Gesù e che alla fine valgono. La storia che comincia col Natale è il fondamento di tutte queste storie tolte dall’oblio e riscattate. La storia che comincia a Natale è storia di salvezza. Maria, la madre di Gesù così la canta: «ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati ricordandosi della sua misericordia». Con Natale, la storia della misericordia di Dio, che è una storia eterna (eterna è la sua misericordia) giunge ad una svolta. La misericordia di Dio non è più soltanto una sua opera, per quanto grande e magnifica. Da Natale la misericordia di Dio ha un volto. È Gesù: Misericordiae Vultus. La misericordia di Dio è ormai una persona. In questo Anno Santo appena iniziato sentiamoci chiamati a realizzare la storia degli umili, dei poveri, dei piccoli. Sant’Ambrogio dice che «solidale con Cristo è l’uomo che consola con sentimenti di partecipazione al dolore chi è nel pianto; l’uomo che non rifiuta i suoi servizi a chi si trova impedito; l’uomo che sta al capezzale dell’ammalato, non per tendere la rete che cattura l’eredità, ma per alleviare il dolore della malattia con un’assistenza premurosa e con una parola affettuosa; l’uomo che dà da vestire ai nudi, che dà ristoro agli affamati. In questi poveri – conclude – spesso c’è Cristo». (Pagina e foto a cura di Gianfranco Compagno) *Vescovo della diocesi suburbicaria di Albano - Chiesa cattolica IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 4 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 Pubblichiamo la tabella quasi completa APRILIA - QUASI TUTTI HANNO CONSEGNATO LA LORO DICHIARAZIONE DEI REDDITI Il dirigente Giannini: “mancano solo due dichiarazioni. Alcune per essere rese pubbliche devono essere completate. Ma il lavoro ormai sta per finire” di Riccardo Toffoli Ci siamo. Ormai l’elenco delle dichiarazioni dei redditi è stato quasi depositato nella sua interezza. “Mancano ancora due dichiarazioni nella sua completezza –ci dice il dirigente del settore affari generali Rocco Giannini- e alcune che prima di essere caricate sul sito e rese pubbliche, devono essere completate”. Insomma la tabella che forniamo è quasi tutta completata. Sono anni che Il Giornale del Lazio porta avanti la battaglia della trasparenza delle cariche istituzionali politiche e anche quest’anno l’ha fatta con spirito di trasparenza. Le leggi ci sono ma fino a due anni fa non erano quasi mai rispettate perché di fronte ad una imposizione, non c’era la sanzione. Fu la legge 441/82 a disciplinare il deposito della dichiarazione dei redditi di sindaco, consiglieri e assessori. Legge quasi sempre inevasa a causa dell’assenza di una sanzione in caso di inottemperanza. E così si è pensato negli anni: “se non mi fanno nulla, perché devo depositare?”. Un primo impulso fu dato dal sindaco Calogero Santangelo che, dando l’esempio, annualmente depositava la sua dichiarazione dei redditi. Quindi il nuovo sindaco Domenico D’Alessio pretese che tutti i consiglieri e i suoi assessori facessero questo atto di trasparenza. Nel programma elettorale del sindaco D’Alessio c’era la costituzione di un’anagrafe degli eletti che però, non è mai giunta a compimento. Anche perché con legge 213 del 2012 è stato introdotto nel Tuel l’articolo 41 bis che prevede che tutte le cariche elettive e di governo sono tenute a depositare non solo la dichiarazione dei redditi, ma anche lo stato patrimoniale, le partecipazioni in società e le azioni possedute. La legge obbliga gli enti locali con popolazione superiore ai 15 mila abitanti a regolamentare questa modalità di trasparenza che dovrà essere pubblicata sul sito internet del Comune. E finalmente comminava anche la pena. Per chi non provvede sia completamente o anche sia parzialmente, si commina una sanzione amministrativa che va da due mila a venti mila euro. In aggiunta potrebbe esserci per chi non ottempera anche una comunicazione all’Anac. Con decreto legislativo n.33 del 14 marzo 2013 si rivoluziona anche l’accesso agli atti, dando ai cittadini la motivazione “civica” per farlo. La nuova normativa regolamenta ulteriormente il deposito anche per i congiunti. Chi non ottempera, avrà una sanzione da 500 a 10 mila euro. Il lavoro viene seguito con molta cura dal dirigente del settore affari generali Rocco Gian- nini. Ps. Si ringrazia per la preziosa collaborazione il dottore commercialista Giorgio Cardella I DATI SONO STATI ESTRAPOLATI ALLE ORE 16,30 DEL 16 NOVEMBRE 2015 DAL SITO DEL COMUNE. AGGIORNAMENTI DEL 29/11/2015 ORE 7,00 DEL 1212/2015 ORE 21,07 ED ALTRI FORNITI DALLA SEGRETERIA COMUNALE 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 5 pagina 6 IL GIORNALE DEL LAZIO IL MESSAGGIO DEL PARROCO DELLA CHIESA S. MICHELE ARCANGELO E SANTA MARIA GORETTI DI APRILIA “DON FRANCO MARANDO “Un bambino in fasce giace in una mangiatoia”(Lc2,12). Natale:evento che si presenta in una piccolezza estrema: nasce un bambino( cosa vi e’ di più’ fragile di un bambino?), in un ricovero di fortuna da genitori colti in un momento di precarietà’ e assoluto bisogno! Quel bambino pero’ vince la morte, quella famiglia e’ fatta di cuori pieni di amore, il cuore di Maria di Nazareth e di Giuseppe! Che non sia la “piccolezza” la chiave per interpretare la vita? Auguri cari di Natale”piccolo” cioè’ vero per l’intera nostra città’. Possa Aprilia attingere da quel Bambino le energie necessarie per affrontare le sfide della coesione sociale,della cittadinanza responsabile di tutti per tutti, e da quella famiglia possa trarre ispirazione ogni nostra famiglia nel tessere ogni giorno una trama di amore che renda più’ forti di ogni avversità’. 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 GLI AUGURI DEL SINDACO DI APRILIA ANTONIO TERRA Al direttore responsabile, alla redazione, al personale e a tutti i lettori del Giornale del Lazio, mi è gradito formulare i migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo. La Città di Aprilia si avvicina consapevole al 2016, anno durante il quale l’Amministrazione intende celebrare l’80esimo Anniversario della Fondazione valorizzando le eccellenze culturali ed artistiche del territorio, dando spessore e sostegno alla vivacità espressa in particolar modo dai più giovani. Al Giornale del Lazio, inoltre, giungano i migliori auspici di un nuovo anno di lavoro all’insegna del pluralismo, con lo stile puntuale, indipendente e sopra le parti che ha sempre contraddistinto questa esperienza editoriale. Il Sindaco di Aprilia Antonio Terra 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 7 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 8 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 Il progetto presentato dall’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci APRILIA - 2 MILIONI 700 MILA EURO PER FOSSIGNANO Chiesto il finanziamento allo Stato in base al decreto Renzi di Riccardo Toffoli 2 milioni 700 mila euro per riqualificare Fossignano. È il progetto che l’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci ha presentato nel corso di una conferenza stampa fissata per mercoledì 2 dicembre negli uffici di piazza Roma. “Si tratta di un progetto per accedere ai finanziamenti della presidenza del Consiglio dei Ministri –ha spiegato l’assessore- che permetterà una riqualificazione di tutto il quartiere. Per questo progetto ringrazio innanzitutto gli uffici comunali, in particolare il geometra Enrico Di Marco e l’Assinarch, l’associazione ingegneri e architetti di Aprilia che ha lavorato molto per arrivare a questo importante risultato”. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 ottobre 2015, ha dato il via al bando che permetterà ai Comuni di accedere a 2 milioni di euro, fondi statali, per riqualificare le aree urbane degradate. “La scelta è caduta su Fossignano –spiega Spallacci- perché, da uno studio effettuato, questo quartiere presenta le maggiori criticità che vengono richieste dal bando. Un quartiere, nato spontaneamente, dove vivono oggi 6 mila persone, circa l’8% di tutta la popolazione apriliana”. Il progetto si chiama Fossignano Urban e prevede una richiesta di finanziamento per 2 milioni di euro allo Stato e 700 mila euro ripartiti tra fondi privati e fondi comunali. Sono quattro le aree di intervento. La prima riguarda la valorizzazione e il recupero delle tombe rutule del III e IV secolo a.C. presenti ai margini della zona di Valle Carniera. Pochi sanno che a Valle Carniera è presente una necropoli già scavata e studiata nel 1932 dall’archeologo svedese L’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci Axel Boethius. Attualmente è ignorata e abbandonata, sede di scarichi di immondizie. Le tombe a camera non attestano solo la cultura rutula (ben presente anche ad Ardea), ma anche un’influenza etrusca caratterizzata dall’inumazione dei morti in ambienti scavati in banchi tufacei. Un po’ quello che si può vedere a Tarquinia o Cerveteri, potrebbe essere un punto di attrattiva proprio a Fossignano. Il progetto prevede, oltre alla valorizzazione delle tombe in accordo con la Soprintendenza, la realizzazione di un nodo di scambio con parcheggio ed Info-Point dotato di locale per il ristoro. Il costo previsto è di 660 mila euro. Il secondo punto prevede la realizzazione di un incubatore di impresa per incentivare le start up e l’imprenditoria giovanile da realizza- re tramite la demolizione di un immobile preesistente abusivo ed acquisito a patrimonio comunale e ricostruzione di un nuovo immobile con criteri ecosostenibili. “Assicuro –ha detto l’assessore in conferenza stampa- che il locale, sito in via delle Pernici, attualmente è completamente disabitato. Il progetto prevede la demolizione del manufatto esistente e la ricostruzione con materiali ecosostenibili e sarebbe anche un segnale chiaro ai cittadini e ai giovani”. L’edificio sarà sviluppato su un unico piano, per la direzione e la segreteria sarà provvisto di un ufficio di 20mq, 8 uffici destinati alle imprese di 14 mq ciascuno e di una sala polifunzionale di 40 mq. Il costo è di 555 mila euro Iva inclusa. Il terzo step prevede la realizzazione di un’area sportiva-ricreativa presso la nuova chiesa di Santa Maria della Speranza del Borgo di Fossignano a potenziamento dell’intervento in corso da parte della Curia. Il progetto prevede la divisione in due parti dell’area posteriore alla chiesa di circa 7 mila mq dove sarà possibile realizzare un campo da calcetto, un capo misto basket-pallavolo e un campo da bocce. In più si realizzerà uno spogliatoio e un’area verde attrezzata, giochi per bambini e percorsi pedonali interni. Il costo si ipotizza in 655 mila euro di cui 150 mila a carico della Curia. L’ultima fase riguarda il depuratore di Fossignano. L’intervento in questo caso sarebbe del privato. Infatti grazie alla concessione termominerale, la società Santo Stefano Terme S.p.A. ha proposto l’attuazione di un programma di intervento che prevede la costruzione di uno stabilimento di imbottigliamento e confezionamento di acqua minerale e un complesso termale integrato. La conferenza dei servizi dei 13 marzo 2014 ha dato esito favorevole. “Santo Stefano quindi –ha proseguito l’assessore Spallacci- ha garantito che avrebbe realizzato per il quartiere, avendo interesse a riqualificare l’intera area, un depuratore che andrà a servire gran parte della zona”. Il costo del depuratore è di 830 mila euro di cui 400 mila saranno a carico di Santo Stefano Terme. Il progetto si completa di una pista ciclabile che collega la chiesa con l’area archeologica e gli impianti sportivi. Questo intervento però, non è inserito nella richiesta di finanziamento ma, garantisce l’assessore, “è impegno dell’amministrazione realizzarlo”. Il costo della pista ciclabile si aggira sul milione e 400 mila euro. 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 9 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 10 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 16% in più rispetto al dato provinciale per il tumore maligno del polmone per gli uomini, 28% per il tumore della tiroide nelle donne TUMORI SOPRA LA MEDIA: I PRIMI DATI ALLARMANTI DELLA ASL SU APRILIA Primo step il 10 dicembre in aula consiliare dell’indagine epidemiologica sullo stato di salute degli apriliani di Riccardo Toffoli Tumori: il male di Aprilia. I dati emersi giovedì 10 dicembre e presentati in aula consiliare, primo step dell’indagine epidemiologica fortemente voluta dal Comune, non lasciano dubbi: eccesso di casi di tumore maligno del polmone (+16%) e dello stomaco per gli uomini rispetto al resto della provincia, tasso maggiore per il tumore della tiroide (+28%) e per il mieloma per le donne. Il Comune ha stanziato 20 mila euro per uno studio epidemiologico su Aprilia. La prima richiesta alla Asl è datata 13 gennaio 2013 ma solo a febbraio di quest’anno si è definito il progetto e i gruppi di lavoro. Il lavoro, come già anticipato sul Giornale del Lazio qualche numero fa, è proseguito interrottamente nei mesi di ottobre e novembre per la raccolta dei primi dati e terminerà a giugno del 2016. L’amministrazione comunale ha voluto capire se la mortalità per determinati tipi di malattia, sia collegabile a specifiche situazioni ambientali, come l’inquinamento dell’aria o del suolo. A far chiarezza è stato subito il dottor Fabio Pannozzo (responsabile del registro tumori di Latina) che ha spiegato: “l’ambiente può influire negativamente sulla salute umana, ma di solito è molto difficile identificare chiare relazione di causaeffetto, perché la maggior parte delle malattie croniche ha un’eziologia multipla. La genetica, la dieta, lo stile di vita, l’occupazione e lo status socio-economico possono giocare un ruolo importante sia a livello di espo- sizione che nello sviluppo della malattia”. Insomma non solo l’ambiente influisce sulla malattia, ma anche lo stile di vita, la nutrizione, il nostro fisico. Alla conferenza ha preso parte il Direttore Generale dell’Asl di Latina, dottor Michele Caporos- si. In rappresentanza dell’Amministrazione Comunale sono intervenuti il Sindaco Antonio Terra e l’Assessore con deleghe alla Sanità Eva Torselli. Sono seguite quindi le relazioni di natura tecnica del dottor Fabio Pannozzo, della dottoressa Carla Ancona di DEP Lazio, dei dottori Susanna Busco e Antonio Carraturo dell’UOC Epidemiologia, del dottor Roberto Lupelli, della dottoressa Silvia Iacovacci, dei dottori Aldo Pastore e Paola Fioravanti, dei dottori Marilena Rocchi e Angelo Fracassi. All’incontro ha preso parte anche il dottor Francesco Fora- stiere, Direttore dell’UOC Epidemiologia Eziologica ed Occupazione del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale. L’analisi dello stato dei residenti nel Comune di Aprilia nel periodo 2001-2011 (effettuata utilizzando i dati del Registro Regionale di Mortalità, del Sistema Informativo Ospedaliero e del Registro Tumori della provincia) ha evidenziato che la popolazione residente nel Comune di Aprilia presenta un quadro di mortalità in eccesso rispetto a quello della regione sia per i maschi che per le femmine. Per gli uomini si osserva una mortalità maggiore all’atteso per tutti i tumori, soprattutto per i tumori di trachea, bronchi e polmoni e tumori della vescica, mentre tra le donne la mortalità per sede tumorale non evidenzia situazioni differenti dalla media regionale tranne che per il tumo- re dello stomaco. I dati di incidenza mostrano un eccesso, rispetto al dato provinciale, negli uomini per il polmone e per il tumore dello stomaco. Per le donne l’incidenza del tumore della tiroide nel periodo considerato (2000-2011) è superiore sia rispetto alla provincia che al resto delle aree nazionali coperte da Registri Tumori. Complessivamente, l’analisi dei ricoveri ha mostrato un tasso di ospedalizzazione sovrapponibile a quello del Lazio per gli uomini e più alto dell’atteso per le donne. Per quanto riguarda le malattie cerebro-vascolari in entrambi i sessi si è osservata una mortalità superiore all’atteso. I dati che emergono dalla valutazione delle patologie croniche (diabete e bronchite cronica) sono legati alla modificazione della struttura della popolazione di Aprilia, che negli anni ha visto aumentare la quota di persone con oltre 65 anni; infatti queste patologie aumentano in proporzione con l’aumentare dell’età. I dati, riferiti al 2012 forniti dalla Regione Lazio ed in corso di aggiornamento evidenziano come il 22% delle donne ed il 27% degli uomini sopra i 65 anni siano affetti da diabete, mentre il 22% degli uomini ed il 18% delle donne sopra i 65 anni sia affetto da bronco pneumopatia cronica. Sempre nella relazione del dot- tor Pannozzo si evidenzia come negli anni, l’incidenza del tumore al polmone non è stata costante negli anni. Dal 2000 al 2004 si evidenzia un calo dell’incidenza per poi risalire fino al 2007 e scendere nuovamente nel 2008. Attualmente la linea è in salita per gli uomini e in discesa per le donne. La mortalità subisce un simile andamento, anche se nelle donne è in crescita. Lo stile di vita influisce su alcune malattie, in particolare quelle cardiovascolari. Ad esempio ad Aprilia il 32% degli adulti (18-69 anni) è un fumatore, l’11% beve alcol abitualmente a quantità elevate o fuori pasto. Il 44% degli apriliani è sovrappeso e il 32% sono sedentari. Il prossimo obiettivo sarà quello di calare i dati nelle aree apriliane. “Siamo soddisfatti – ha commentato il Sindaco di Aprilia Antonio Terra – di aver avviato questo importante lavoro che allo stato è a buon punto, tenuto conto che tutti i soggetti coinvolti stanno collaborando al fine di convogliare i dati necessari per la buona riuscita del progetto, che oggi attende i dati della Provincia e dell’Arpa Lazio”. 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 11 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 12 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 La delusione del Presidente del Comitato per la “Città degli alberi” Gianni Battistuzzi, che ci invia una nota “STUDIO EPIDEMIOLOGICO SUL TERRITORIO COMUNALE, L’AMMINISTRAZIONE PRESENTA PUBBLICAMENTE I RISULTATI” Il convegno giovedì 10 dicembre 2015 in aula consiliare, presente il Direttore Generale dell’Asl di Latina, dottor Michele Caporossi “Finalmente si saprà qualcosa mi sono detto! Nutrivo speranze in merito, ma sono state sopite” stesse conclusioni. Sarebbe curioso sapere quanto della cifra delibera rata è stato speso ad oggi perché è servita unicamente ad impostare la metodologia nella costruzione di 6 gruppi di lavoro. Ora l’obbiettivo dichiarato è di verificare se il dato è omogeneo nell’intera città, o ci sono delle aree o zone dove si ha una maggiore mortalità, verificarne il motivo per poter prendere delle necessarie misure a di Gianni Battistuzzi* Giovedì 10 dicembre nel pomeriggio ho assistito nell’aula magna del Comune di Aprilia al Convegno sullo indagine epidemiologica voluta dal Comune. Avevo letto il Comunicato stampa del 30 novembre dove il Sindaco annunciava che nell’occasione saranno stati resi pubblichi i risultati della indagine epidemiologica voluta dall’Amministrazione e finanziandola con 20.000,00 Euro.. Finalmente si saprà qualcosa mi sono detto ! Nutrivo speranze in merito, ma sono state sopite quando il giorno 10 un ho letto al mattino un altro Comunicato stampa che non parlava di “Risultati”, ma di un convegno sullo studio epidemiologico dello stato di salute dei cittadini di Aprilia. Era scomparsa magicamente la parola “Risultati”. La cosa mi ha allarmato e allora sono andato a sentire anche perché viviamo in un territorio dove si abbatte in continuazione il migliore depuratore dell’aria esistente che sono i grandi alberi e come presidente del Comitato per la “Città degli alberi” era mio dovere. In effetti non sono stati portati dei risultati di uno studio effettuato, ma delle elaborazioni di dati più o meno noti e la presentazione di una metodologia per uno studio epidemiologico da tenere !!!! Di per se, va bene la cosa, sia chiaro, però anche in questo caso si può tranquillamente dire che , se in buonafede, il Comune aveva commissionato con superficialità lo studio; se in cattiva fede, come al solito, di aver venduto fumo, con il tentativo di vendere “risultati” che non c’erano. Di positivo c’è comunque un avvio di una attività che spero continui, perché sicuramente, anche se tutti gli operatori effettuano il lavoro gratuitamente perché tutti impiegati a vari livelli nella pubblica amministrazione, i costi non saranno sufficienti per una indagine seria e completa …..e non sono poi così tanto sicuro che si deliberi nuovamente anche perché il Sindaco si aspettava dei risultati con i 20.000,00€ deliberati (traducendo il contenuto del comunicato del 30 novembre !) I dati noti: per gli uomini la mortalità per tumore ai bronchi-polmoni e alla vescica maggiore rispetto sia alla provincia di Latina che alla Regione Lazio; per le donne una ospedalizzazione maggiore per tiroide. Questi dati li avevo già resi noti io ad un convegno sulla salute tenuto in sala Manzù un anno fa (13.11.2014) prelevandoli dal sito web del Dipartimento di epidemiologia della Regione Lazio ( a dir la verità la mia ricerca si era fermata allo strato di LT1! non avendo accesso allo strato inferiore per Comune), ma sono sovrapponibili e giungono alle garanzia della salute. Essendo nato ad Aprilia, da sempre residente ad Aprilia (ora per 800 mt in altro comune), conoscendo bene il territorio, senza fare molte analisi, mi permetto suggerire di verificare le seguenti aree: (VEDI TABELLE ALLEGATE). Sono le aree da bonifica ambientale ad altissima e alta priorità censite al 2010 nel territorio di Aprilia. Da notare che per l’intera Regione Lazio per l’altissima priorità occupiamo il Gianni Battistuzzi terzo, quarto e sesto posto !!!! e fra quelle ad alta priorità l’INTERO borgo di Campoverde !!! Suggerirei anche l’area intorno alla EX AVIR, intorno alla Caffaro, ecc…. Sperando che i maggiori costi vengano deliberati auguro a tutti gli operatori un buon lavoro. http://www.deplazio.net *Presidente del Comitato per la “Città degli alberi” (Pagina a cura di Gianfranco Compagno) 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 13 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 14 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 Commemorato l’evento ad Ardea in una tre giorni dal 4 al 6 dicembre 75° ANNIVERSARIO DELL’INSEDIAMENTO PONTINO DELLA COMUNITÀ TRENTINA Sono state consegnate 101 pergamene ai discendenti dei poderi Onc. Un gran numero residenti ad Aprilia di Riccardo Toffoli Trentini in festa. La Comunità trentina che vive nei poderi della bonifica pontina, ha voluto festeggiare il 75° anniversario del proprio insediamento nel territorio che una volta apparteneva alla mitologica città di Ardea. Queste terre occupate dai rimpatriati di Mahovljani in Bosnia, oggi appartengono ai tre comuni di Aprilia, di Ardea e di Pomezia. Venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 dicembre, i trentini residenti nella grande campagna romana, ultima propaggine delle antiche paludi bonificate, si sono riuniti in Via Laurentina, presso il locale dell’ex “Club 2000” per socializzare, ricordare e raccontare le loro storie, la loro vita e la loro integrazione nei nuovi comuni di appartenenza. La festa, promossa dall’Amministrazione comunale di Ardea ed organizzata dalla sua Pro Loco e dal Circolo Trentino Pontino, ha coinvolto i tre Comuni, l’Associazione “Trentini nel Mondo”, il sindaco Luca Di Fiori, i due assessori alla cultura di Aprilia, Francesca Barbaliscia, e di Ardea, Riccardo Iotti, oltre all’ex sindaco di Pomezia Attilio Bello. Il Presidente della Trentini nel Mondo Alberto Tafner ed il suo vice Aldo Degaudenz, già Senatore della Repubblica, hanno vissuto insieme alla Comunità Trentina, ogni minuto del programma di sabato e domenica, rendendo onore con la propria presenza, alla gente che era emigrata in Bosnia nel lontano 1883 e che era tornata in patria nel 1940. La manifestazione è stata culturalmente qualifica- ta dalla presentazione del libro “Nella Terra Dell’Airone” di Paolo Perotto, avvenuta nell’Aula del Consiglio Comunale di Ardea, alla presenza delle Autorità Comu- Ardea Luca Di Fiori ha detto che il libro di Perotto, oltre ad essere un evento straordinario, racconta momenti significativi delle famiglie che sono prima andate in nali, di Alberto Tafner, di Aldo Degaudenz e dei relatori Giovanni Papi e Antonio Sessa e allietata da un intervento veramente qualificato dei Rutuli Cantores. Il programma è proseguito con la cena a base di ricette trentine, alla quale hanno partecipato oltre 200 persone, che hanno potuto ammirare la mostra di fotografie d’epoca curata dal Circolo Trentino Pontino e le stampe su teli, realizzate da Giacomo De Angelis. Durante il pranzo sociale di domenica, sempre a base di prodotti tradizionali trentini, con l’immancabile polenta e luganeghe, strangolapreti, crauti, gulasch e strudel, sono state consegnate le pergamene ai tanti discendenti dei 101 poderi dell’O.N.C., per ricordare il 75° Anniversario dell’arrivo in terra pontina, dei loro padri. Il sindaco di Bosnia e poi rientrate in patria per costruirsi qui, le proprie case. “E’ una storia di uomini e donne che hanno saputo creare comunità nel territorio ardeatino. “Nella Terra dell’Airone” racconta aneddoti ed eventi che rendono la città vivace protagonista di storie meravigliose”. Il Presidente Tafner ha voluto ricordare e sottolineare che chi non ha memoria non ha futuro e chi lavora per non far perdere la memoria dei nostri emigranti, non fa che rendere indelebili le nostre e le loro storie. Aldo Degaudenz si è augurato che questi libri possano superare le soglie delle scuole per far si che i giovani imparino a conoscere la storia dell’uomo e del suo territorio. Un appuntamento si terrà anche ad Aprilia, probabilmente il prossimo anno. direttore Bruno Jorillo 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 15 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 16 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 TERMINA TRA GLI APPLAUSI L’AVVENTURA DEI MOSEEK AD XFACTOR APRILIA E I MOSEEK: UNA CITTA CON IL SUO FIORE ALL’OCCHIELLO GRANDE PLAUSO DALL’AMMINISTRAZIONE E MIGLIAIA DI MI PIACE SUI SOCIAL: I MOSEEK DOPO XFACTOR di Antonello D’Alessandro I Moseek: Elisa, Davide e Fabio. Partiti in modo super con una skin sofisticata ed un sound molto orecchiabile, hanno concluso la loro avventura ad XFactor posizionandosi, come si suol dire, nella rosa dei semifinalisti issando ben in alto la bandiera di Aprilia. Hanno salutato la loro avventura con un nuovo singolo, Elliot, regalato alla platea del pubblico. Sensazionali scenografie, tanta grinta da vendere, tranquillità e soddisfazione. La band riparte: Elliott ha già incontrato il favore del pubblico raggiungendo il settimo posto sulla classifica di iTunes, sui social impazzano i mi piace ed i messaggi di supporto da parte dei fan. Il percorso dei Moseek è stato emozionante sin dalla prima presentazione di Fedez con un grande applauso alla fine della canzone. In seguito Fedez assegnava i pezzi e poi eravamo loro a fare il riarrangiamento e la messa in atto, il tutto in un tempo relativamente breve. La loro eliminazione ha causato l’annullamento del concerto previsto ad Aprilia: le telecamere di Sky sarebbero infatti potute arrivare ad Aprilia sabato 5 Dicembre. Nei giorni scorsi la produzione di X Factor aveva anche effettuato il sopralluogo in piazza Roma per riprendere l’eventuale concerto e trasmetterne le immagini durante la finalissima (Tutti e quattro i finalisti andranno nelle proprie città e terranno concerti nelle piazze principali sostenuti dai rispettivi concittadini e fan). I complimenti arrivano anche dall’amministrazione cittadina che afferma in una nota “interpretando il pensiero della comunità apriliana, rivolge loro le più vive congratulazioni per essere riusciti a far sognare tanti apriliani ad immaginare una possibile vittoria finale e comunque ad imporsi arrivando alle semifinali quale uno dei gruppi pop rivelazione della stagione che ha destato curiosità e ammirazione in tutta Italia, in particolar modo nella fascia più giovane del pubblico”. Il Comune ci tiene comunque a far sapere che c’è la volontà di promuovere un concerto della band apriliana, conciliando gli impegni professionali degli stessi musicisti, anche nell’am- bito delle festività natalizie o alla prima occasione utile. I Moseek , parlando della loro esperienza a XFactor, hanno dichiarato “La prima sensazio- ne è un senso di soddisfazione, un senso di serenità perché comunque abbiamo lavorato molto. L’esperienza ha lasciato un sacco di bei momenti impressi a partire dalle persone che abbiamo conosciuto. La cosa bella è stata esserci messi alla prova ed aver avuto comunque una crescita musicale poichè la preparazione dei brani è da fare in un tempo ristretto e ciò ci ha permesso di sviluppare un senso di efficienza e concretezza nella nostra attività. È andata molto bene con gli altri ragazzi, abbiamo legato molto sin dal primo giorno, la cosa si è vista dal momento che anche gli autori stessi hanno detto che quest’anno c’era il miglior cast, l’atmosfera più bella. La carbonara è stata la cosa più pesante di XFactor. L’alimentazione in generale è stata una grande prova fisica anche perché poi le cose più pesanti (giudizi, prove tecniche) fanno parte del gioco. Anche laddove può sembrare più pesante era la cosa più figa da fare nel momento in cui la superavamo. L’esibizione Revolusion, è stata proprio la puntata più bella, quella in cui ci siamo divertiti di più. Anche l’esibizione della semifinale, avremmo pagato il biglietto per riviverla. Con Fedez abbiamo legato molto. Lui ci ha ringraziato ed ha ringraziato le band in generale per tutto quello che è stato condiviso durante questo percorso. Noi ringraziamo lui visto che ci ha dato tanto. Siamo molto soddisfatti del percorso, non cambieremmo nulla. Tifiamo ancora per Fedez, quindi vogliamo vedere gli Urban Strangers vincitori. Ora torneremo a Roma e rimetteremo mani al disco che avevamo iniziato a registrare prima di iniziare a XFactor. Qui ci sono venute delle idee e vogliamo cambiare delle cose. Poi allestiremo il concerto live. Ci piace molto curare le scenografie e le luci per le esperienze dei concerti Torneremo in studio con i nostri produttori, metteremo a punto il nuovo concerto e riprenderemo da qui. Ci vediamo <in furgone in moto perpetuo>” Grande soddisfazione dunque e grandi risultati raggiunti dai Moseek. La band Apriliana che ha fatto sognare Aprilia e tutti i suoi cittadini. Grandi ragazzi! 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 17 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 18 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 Sono stati due i convegni organizzati dai circoli del Pd di Aprilia il 4 e il 9 dicembre 2015 sul tema dell’immigrazione “VERSO UNA CITTADINANZA RESPONSABILE, FATTA DI DOVERI E PARTECIPAZIONE: DISCUTIAMO INSIEME AL PARTITO DEMOCRATICO” Mercoledì 9 ha partecipato tra gli altri l’ex ministro Livia Turco, attuale presidente della Fondazione Nilde Iotti di Noemi Reali L’Italia è oggi a tutti gli effetti un Paese multiculturale. Ma è pronta ad esserlo? L’ultimo episodio dell’attentato avvenuto a Parigi, ha riacceso la paura verso “l’altro”. Ha rimesso in discussione l’accettare l’altro pacificamente. Sempre più spesso si parla del fenomeno dell’immigrazione, ma nella maggior dei casi se ne parla attraverso banali luoghi comuni. Il partito democratico ha organizzato due dibattiti al riguardo: “Verso una cittadinanza responsabile, fatta di doveri e partecipazione: discutiamo insieme al partito democratico”. Il primo è stato svolto venerdì 4 dicembre presso il teatro dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Pascoli” e il secondo mercoledì 9 dicembre, alle ore 18:00, presso la sala conferenze della sede del Comitato Quartiere Aprilia Nord. A quest’ultima è intervenuta l’onorevole Livia Turco. Colei che per prima nel 2000 presentò una proposta di legge per la riforma della cittadinanza; quando parlare di ius soli (dal latino «diritto del suolo») era uno scandalo, mentre oggi grazie all’iniziativa del Partito Democratico e dopo un lavoro, lungo e difficile, durato anni, ci si accinge ad arrivare all’approvazione di un provvedimento voluto da tutto il mondo del volontariato e dalla società civile. L’iniziativa è stata presa da Tiziano Alderini e Marco Sacchetti, rispettivamente presidenti dei Circoli Pd: Aprilia Centro e Aprilia Borghi. Ad introdurre il convegno è stato Alessandro Mammucari; il quale tiene a sottolineare l’importante ruolo del PD nel dare uno strumento a tutti per cogliere il fenomeno dell’immigrazione. Passa poi la parola a tre giovani democratici: Alessio Zanini, Matteo Melai e Andrea Guardati. Zanini introduce il discorso sull’immigrazione; sulle cause che spingono queste persone a lasciare il proprio Paese per raggiungere il nostro, nella speranza di trovare possibilità migliori. Su questo punto riprende il collega Melai: “Si scappa da questi paesi per poter dire il proprio pensiero senza la paura di poter essere uccisi o arrestati. L’ immigrazione è un problema che non può avere una soluzione immediata. Le soluzioni concrete non possono venire da un paese che ha dimenticato di trovarsi davanti ad altre persone.” Aggiunge in seguito che questa fede nella speranza, l’associa ad un’attività di resistenza. Questo lo porta a citare Piero Calamandrei, uno dei fondatori della costituzione, il quale scrisse sui partigiani che lottando nella resistenza morirono senza retorica, ma con semplicità. Come se fosse il loro compito. Il compito dei fondatori della costituzione, così come oggi dovrebbe essere il nostro, è di trarre da questi eventi delle norme che garantiscano i diritti fondamentali per cui altri, al posto nostro, hanno combattuto. La parola viene successivamente passata a Guardati che illustra i grafici dell’Istat ai presenti per cogliere al meglio il fenomeno dell’immigrazione. “Nel primo grafico notiamo che vi è stato un incremento di immigrati a livello locale di oltre 6mila persone. La popolazione residente in Italia dal 2005 al 2015 è passata da 2,2 a 5 milioni di persone.” Tra le cause, che spingono le famiglie e gruppi di persone a lasciare il proprio Paese d’origine, è da ricordare l’esplosione demografica di molti Paesi del Sud del mondo. Negli ultimi quarant’anni la popolazione dei Paesi in via di sviluppo ha avuto un incremento di 2,4 miliardi di persone, quello dei paesi sviluppati di 400 milioni. I giovani, che nella maggior parte delle volte hanno un titolo di studio, sono motivati dal ricercare maggior sicurezza. Vi sono poi motivazioni di tipo catastrofi ambientali e zone di guerra, nasce così una nuova categoria di emigranti chiamati “rifugiati”, destinati ad aumentare sempre più. Il nostro Paese è stato toccato dal fenomeno dell’immigrazione molto più tardi rispetto ad alte nazioni dell’Unione Europea. La normativa europea prevede che i cittadini comunitari che intendano stabilirsi in Italia o in altro stato dell’UE, non hanno più l’obbligo di chiedere la carta di soggiorno, ma trascorsi tre mesi dall’ingresso, è necessario iscriversi all’anagrafe del comune di residenza; per i soggiorni inferiori a tre mesi non è più richiesta alcuna formalità. Non sono ammessi in Italia gli stranieri segnalati per gravi motivi di ordine pubblico e sicurezza nazionale, e di tutela delle relazioni internazionali. In pratica è considerato irregolare: il cittadino extracomunitario che entra in Italia senza documenti e che, entrato in Italia regolarmente, ha perso i requisiti necessari per il soggiorno. Il dibattito è stato moderato dalla giornalista Graziella Di Mambro (Latina oggi). É lei ad informare che il 6% degli studenti nelle scuole è formato da stranieri. “Sugli indiani va detto qualcosa in più. Sono loro ad occupare gran parte del settore ortofrutticolo nella nostra provincia.” Passa poi a sottolineare come le noti- 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 zie nei giornali o al telegiornale vengano passate in modo diverso. Se a commettere un reato è un immigrato, questo interessa subito a livello nazionale; mentre se a commetterlo è un italiano, nella maggior parte dei casi, resta a livello locale. L’esempio viene dato dalla tragica vicenda del maggio scorso: i due ragazzi indiani investiti da un autobus, guidato da un italiano. La notizia rano nel comparto agricolo, vengono sfruttati con due / tre euro all’ora e lavorano 11/14 ore al giorno. Come PD a livello provinciale stiamo discutendo il progetto che risolverà questo fenomeno. Verrà fatto un marchio di riconoscimento con valore aggiunto per le aziende perché le distinguerà dalle altre che continuano con lo sfruttamento.” Il Consigliere comunale del ha avuto diffusione solo a livello locale. Successivamente interviene, Marco Pacciotti, responsabile del Forum Immigrazione del PD Nazionale. “Quello che vogliamo fare qui come partito democratico, è affrontare il tema partendo dalla verità dei fatti, se ne parla spesso con dati imprecisi. Per il PD la prima grande operazione da fare è raccontare la verità, come hanno fatto i giovani democratici prima con i dati dell’ ISTAT.” Il Consigliere provinciale del PD,Vincenzo Giovannini,spiega l’importanza del parlare per affrontare i problemi. “Gli immigrati che lavo- PD, Monica Tomassetti, incentra la questione partendo da noi italiani; dalla nostra cittadinanza. Quanto ci sentiamo cittadini italiani? Il senso di cittadini, per lei, non è così sentito; nonostante la nostra costituzione ci parli di cittadini e riserva diritti ai cittadini e dei diritti alle altre persone. Ius sanguinis (dal latino diritto di sangue) o è preferibile ius soli? Nel Partito Democratico va sempre di più consolidandosi la convinzione che il processo di progressivo radicamento e integrazione degli immigrati vada sostenuto e incentivato innanzitutto attraverso la nuova IL GIORNALE DEL LAZIO normativa in materia come il recente testo dello ius soli approvato dalla Camera dei Deputati e ora all’approvazione del Senato. Intervento della rappresentante dell’Assoiciazione Senza Confine, Adriana Rotili, ha dimostrato come la convivenza sia possibile. “L’ultimo progetto che abbiamo fatto racchiude un percorso di esperienze di convivenza. Trenta donne di pagina 19 quindici nazionalità si sono incontrate e per sette mesi hanno convissuto. Il progetto partiva da qualcosa che accumunava le donne, come la passione per la cucina. Si sono raccontate e sono state insieme, convivendo momenti di gioia e di dolore. Hanno dimostrato che si può convivere pacificamente anche con i conflitti, che si possono superare.” Salvatore La Penna, segretario provinciale del PD di Latina,racconta della politica che si pone il problema del territorio che ha davanti . “Bisogna usare i poteri istituzionali in modo positivo. Questa è una provincia che ha un grande problema, ma grandi risorse per risolverlo.” Infine l’intervento l’ex ministro Livia Turco, attuale presidente della Fondazione Nilde Iotti (www.fondazionenildeiotti.it): “Abbiamo ascoltato un partito impegnato a tutti i livelli ad affrontare un tema difficilissimo. Avete rappresentato qual è l’Italia della convivenza. L’ Europa e i paese europei sono di fronte a un quesito: come stiamo insieme noi e loro? Nella vicenda del terrorismo c’ è anche questo problema,ci si domanda: il modello del multiculturalismo ha fallito? Dobbiamo ideare un nuovo modello d’integrazione che a me piace chiamare convivenza e non integrazione. Dobbiamo dotarci di un serio sistema di accoglienza dei rifugiati. È questo il passaggio chiave per coniugare integrazione ed emergenza.” Conclude augurandosi che l’Europa sia in grado di mettere in atto un piano di solidarietà per i rifugiati.Il primo passo è riconoscere l’altro come persona, quale siamo noi e dare applicazione al cosiddetto “diritto meticcio” per cui non ci devono essere leggi speciali per gli immigrati, perché sarebbe applicare ugualmente una distinzione tra noi e loro. In quanto persone devono vedersi riconosciuti i nostri stessi diritti fondamentali. Il dibatto molto partecipato ed interessante durato oltre due ore è stato alleggerito con intermezzi di parole e musica a cura di Claudio di Lelio al violino e IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 20 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 Delibera sul risanamento igienico sanitario delle borgate rinviata al 17 dicembre. I cittadini protestano in aula APRILIA - NIENTE PROROGA SUGLI SCARICHI Bocciata la mozione sulla proroga della scadenza fissata per il 22 dicembre. Accolta l’istituzione di un tavolo tecnico per modificare il regolamento di Riccardo Toffoli Il consiglio comunale del 10 dicembre si è incentrato in particolare sul risanamento igienico-sanitario delle periferie. Un punto fondamentale che, a parte le mozioni presentate dal Partito Democratico, è stato rinviato per dei motivi tecnici al prossimo consiglio comunale del 17 dicembre prossimo. I punti all’ordine del giorno erano molti e abbastanza importanti tanto che, per dare seguito al convegno pomeridiano sui dati dell’indagine epidemiologica, si è dovuto aggiornare al giorno dopo 11 dicembre. La mattinata è iniziata con una conferenza dei capigruppo nella quale il presidente del Consiglio Bruno Di Marcantonio ha detto che la proposta di delibera del Pd sul risanamento igienico-sanitario non poteva andare in discussione perché presentata con 4 ore di ritardo rispetto a quanto previsto dal regolamento. Si è convenuto così che il punto venisse ritirato per motivazioni tecniche e rinviato al prossimo consiglio comunale del 17 dicembre. La proposta prevede, “per portare a termine nel più breve periodo di tempo, un percorso che attraverso interventi infrastrutturali sia in grado di assicurare un effettivo risanamento igienico sanitario e legare tra loro le varie parti del territorio apriliano in un unico tessuto urbano” e che possa adottare: “a livello comunale un quadro di norme in grado di promuovere la costituzione di consorzi di autorecupero e riqualificazione del territorio in grado di provvedere all’organizzazione delle fasi amministrative e tecniche, dei rapporti con il Comune e con i residenti nel territorio perimetrato e promuovere la cultura e la pratica della partecipazione sviluppando un rapporto originale tra cittadini ed amministrazione”. Per questo si propone di istituire un registro comunale dei consorzi di autorecupero e di riqualificazione del territorio regolarmente costituiti nel territorio apriliano con determinati prerequisiti e di istituire un tavolo unico di coordinamento delle politiche di intervento del Comune di Aprilia nelle periferie con i consorzi di autorecupero e di riqualificazione del territorio regolarmente costituiti ed iscritti nel registro comunale. Questo punto verrà discusso il 17 dicembre prossimo in Consiglio comunale. Quando il punto è stato ritirato, c’è stata una grande contestazione del pubblico che aspettava che il Consiglio discutesse proprio del risanamento igienicosanitario e della proroga. Il Partito Democratico ha inoltre presentato due mozioni, entrambe discusse il giorno dopo 11 dicembre. La prima mozione chiede la modifica del regolamento sugli scarichi. Secondo la mozione nel regolamento ci sono diverse incongruenze ad esempio sulle deroghe e, in particolare, sulla distanza dell’impianto di scarico dall’abitato aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque Regionale (PTAR) quello di prorogare il termine del 23 dicembre 2015. Proroga che viene concessa per quanto riguarda l’articolo 22 delle norme di attuazione del PTAR ovvero per gli agglomerati urbani superiori a 2.000 abitanti equivalenti, mentre per quanto riguarda quelli inferiori a 2.000 abitanti equivalenti si sta valutando l’opportunità di modificare le disposizioni tecniche al fine di ridurre i costi per i cittadini”. Il nodo sugli scarichi è stato rilanciato proprio su queste colonne da un’intervista che sullo scor- secondo il Pd eccessivamente elevato. Inoltre è prevista l’istituzione di un tavolo tecnico con l’associazione geometri e l’associazione Ingegneri e Architetti di Aprilia per porre delle modifiche al regolamento più possibilmente tecniche e fattibili. La mozione è stata accolta dal Consiglio comunale all’unanimità mentre il centrodestra è uscito al momento della votazione. La seconda mozione, sempre discussa l’11 dicembre, chiedeva una proroga alla regione rispetto alla data del 22 dicembre per la regolarizzazione degli scarichi. Secondo il Partito Democratico ci sarebbero delle novità che potrebbero far propendere per una proroga. “La questione della proroga viene affrontata dall’articolo 77, comma 6 del D.Lgs. 152/2006 che riconoscere alla Regione di valutare l’opportunità di prorogare il termine del 23 dicembre 2015 quando ricorrono determinate condizioni, -spiega il Pd- tanto che la Regione Lazio con Delibera di Giunta Regionale n. 440 del 04 agosto 2015 espressamente richiama tra gli obiettivi del processo di so numero è stata rilasciata dall’assessore all’urbanistica Franco Gabriele. Gabriele diceva che la Regione, più volte interpellata, non è disposta a concedere alcuna proroga e che tutti dovranno adeguarsi alle normative, ossia per chi non è allacciato in pubblica fognatura, munirsi di un impianto di depurazione. I cittadini si stanno consorziando, una bozza di regolamento è già negli uffici comunali, ma il termine del 22 dicembre ormai incalza. La mozione è stata respinta, anche questa volta il centrodestra è uscito al momento del voto. “Noi avevamo sostenuto la richiesta di un consiglio straordinario sul risanamento igienico sanitario –spiega il consigliere Vincenzo La Pegna di Aprilia Valore Comune- poi ci siamo trovati una mozione che praticamente usava le stesse parole della proposta di delibera. Sono giochi che non accettiamo. Si era detto che si faceva un consiglio sul risanamento e in quella occasione si dovevano portare gli atti. Non abbiamo condiviso neppure la mozione sulle modifiche al regolamento perché sono argomenti che avevamo già portato a conoscenza del Consiglio e dell’opinione pubblica e non abbiamo bisogno di mettere bandierine”. Passa il punto per la creazione di un ambito territoriale nostrano per i rifiuti. I Comuni aderenti sono Aprilia, Cori, Bassiano, Sermoneta, Anzio, Ardea e Pomezia. Questo nuovo ambito dovrà passare all’approvazione della Regione che sta definendo un nuovo piano sui rifiuti. Il ciclo dei rifiuti quindi, dovrà chiudersi all’interno di questo ambito. “Noi siamo contrari a questo percorso –ha spiegato Monica Tomassetti del Pd- perché attualmente vige ancora il piano Polverini che prevede dei grandi ambiti territoriali. Si può creare un sub ambito ma questo è limitato solamente alla raccolta dei rifiuti, non quindi allo smaltimento. Pertanto, se così rimarrà la situazione, il ciclo rifiuti non sarà chiuso qui”. Altra modifica apportata riguarda il regolamento del centro anziani. Il Pd ha votato il nuovo regolamento dopo che la maggioranza ha accolto l’emendamento presentato dal partito di Renzi sulla integrazione dei cittadini non italiani. “E’ un emendamento che noi come Pd sentiamo in modo particolare –ci spiega Monica Tomassetti- soprattutto dopo aver fatto due convegni proprio sul tema. E’ un primo atto, concreto, di intervento per l’integrazione ed è un modo di fare integrazione sul territorio coinvolgendo le associazioni”. APRILIA NELL’AREA METROPOLITANA DI ROMA? L’idea rilanciata dal sindaco nel corso del Consiglio comunale Il Consiglio comunale ha votato, come precedentemente annunciato su queste colonne, la collaborazio- ne con il comune di Pomezia per la stazione unica appaltante. Ogni appalto che supera i 40 mila euro, dovrà essere seguito da una commissione unica di tecnici tra Comune di Aprilia e Comune di Pomezia. L’occasione è servita per ribadire la vicinanza di Aprilia all’area metropolitana romana. “Abbiamo fatto un convegno un anno e mezzo fa con i massimi vertici della giunta Zingaretti e del Pd regionale. –ha detto il sindaco Antonio Terra- Abbiamo discusso, forse non ve ne siete accorti, delle proposte di riforma in piedi, in una delle quali Aprilia viene addirittura inserita in una macroregione della Campania. Siccome noi vogliamo essere liberi, autonomi e protagonisti delle nostre scelte, stiamo cercando di trovare l’assetto migliore per il nostro territorio e la nostra città. Questo territorio e tutte le sue peculiarità sono attratte dall’area metropolitana di Roma. La stessa Confindustria disse di aprire qui una sede locale, nonostante ci sia già a Latina, perché le imprese apriliane guardano da tutt’altra parte rispetto a Latina. La scelta di Pomezia sta in piedi da un anno. Prima si è tentato un accordo con Cisterna. Poi il Comune di Cisterna ha preferito accordarsi con Cori. Questa ipotesi non è andata a buon fine e ora il presidente della provincia ci ha chiesto la disponibilità ad una stazione appaltante provinciale. Siccome riteniamo che le province le stanno smantellando, e crediamo che non sia possibile un’unica stazione appaltante per tutti i Comuni della provincia, abbiamo preferito dare un aspetto più fluido alla vicenda. La provincia è una provincia immobile. Anche il personale della provincia è andato tutto al sud perché sono tutti del sud della provincia”. 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 21 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 22 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 Il ricovero notturno provvisorio ha aperto il 10 dicembre e chiuderà “orientativamente” il 10 aprile 2016 APRILIA - EMERGENZA FREDDO INVERNO 2015 - 2016 Il dormitorio è stato allestito il campo tende all’interno dei capannoni dell’autoparco comunale di viale Europa Il centro permanente di accoglienza della Caritas di via Milano era il punto di riferimento per le emergenze sociali. È stato chiuso nel 2013 di Gianfranco Compagno Anche quest’anno l’Amministrazione comunale ha allestito il campo tende all’interno dei capannoni dell’autoparco comunale di viale Europa. Niente da dire sul’iniziativa, anzi lo riteniamo un dovere civico. Siamo giunti alla quarta stagione, dopo la prima esperienza più che positiva dell’inverno 2012/2013 presso la comunità Raggio di Sole di via Aldo Moro, in pieno centro cittadino, improvvisamente in situazioni di emarginazione sociale. Alla carenza atavica delle amministrazioni comunali di Aprilia, una volta sopperiva il Centro don Milani, proprietà della Parrocchia di San Michele, gestito dalla Caritas. Questo sino 2013, quando l’allora parroco don Giovanni Cassata dal “pulpito”, durante il concerto di sabato 14 settembre (2013), a lui dedicato in occasione dell’imminente partenza, annunciò la chiu- mo contestata sin dalla seconda stagione (1^ in viale Europa) ovvero inverno 2013/2014. L’Amministrazione comunale si giustificò che doveva contenere i costi. In quella stagione furono impegnati 46.000,00 (di cui 30mila per l’acquisto delle tende), 20mila in più della stagione precedente, allestita presso la Comunità Raggio di Sole, in un appartamento con quattro stanze e due bagni, e un ufficio accoglienza,. L’impegno di gestito dall’AGPHA onlus. Meglio poco che niente. Ormai si dovrebbe andare oltre la fase sperimentale. Una città come Aprilia dovrebbe avere un centro di accoglienza di emergenza sociale tutto l’anno come si è dotata Latina, assicurando un letto, un pasto, una doccia e qualche vestito a chi si trova sura, ma assicurava: “Una chiusura temporanea. Guardiamo il futuro con speranza. Non una speranza vaga, ma con impegno”. Al momento la speranza è rimasta vaga, non ci sono notizie di un’eventuale riapertura. La scelta “politica” di allestire il dormitorio in un luogo così periferico l’abbia- spesa del 2012/2013 comprendeva tutto (consumo di luce, gas, lavanderia, pulizie e quant’altro). A seguito di un nostro servizio del 10 aprile 2014 dal titolo: “Aprilia Emergenza freddo: quest’anno è stato chiuso prima e si è speso di più” a firma del collega Nicola Gilardi. Ci contestarono che i 30mila euro spesi per le tende, sarebbero stati ammortizzati negli anni. Allora siamo andati a vedere i dettagli dell’impegno di spesa per l’emergenza freddo inverno 2015. In un comunicato stampa pervenuto dal “Comune di Aprilia VIII Settore Staff dei Servizi ed Uffici del Gabinetto del Sindaco” del 30 novembre scorso veniva dato l’annuncio sulle “linee operative del progetto indirizzato a contrastare il fenomeno dell’emergenza freddo, sono state approvate dalla Giunta Terra con deliberazione n. 292 del 27 novembre 2015.” L’ impegno di spesa è stato fissato in 27.620 euro. Nel comunicato non si specificava il periodo di apertura ne i posti disponibili, ma un semplice riferimento all’anno precedente (ospitate mediamente 21 persone). Lo dobbiamo confessare, per realizzare questo servizio, vista l’imminenza della chiusura del numero, abbiamo avuto qualche difficoltà. La delibera annunciata non veniva pubblicata in “tempo reale”, ma dormiva nei vari uffici per “La Firma”. Mercoledì 9 dicembre scorso non vedendola pubblicata mi sono recato presso la segreteria del Comune, mi confermarono che la delibera in oggetto stava alla firma. Ma per le solite strane coincidenze, prima della chiusura degli uffici è “apparsa” finalmente sull’albo online del sito istituzionale del comune di Aprilia. Con la delibera di giunta n. 292 del 27 novembre 2015, viene approvata “L’iniziativa promossa dall’Assessorato ai Servizi Sociali in collaborazione con le associazioni di Protezione civile del territorio comunale per l’attuazione di misu- re eccezionali e temporanee al fine di poter fronteggiare congiuntamente la problematica relativa delle persone senza fissa dimora, nel periodo invernale orientativamente, compreso tra il 10 dicembre (2015) al 10 aprile (2016)” , presso l’area interna dell’autoparco di viale Europa. Le associazioni coinvolte sono: l’ Alfa (coordinamento e fornitura bagni chimici) contributo euro 4.500,00, Associazione Nazionale Carabinieri (coordinamento - € 1.500,00), Cb Rondine (coordinamento - € 1.500,00), Associazione R2 Executive Team (mensa sociale -10.12.201510.2.2016 - € 3.000,00), Fondazione Come Noi (mensa sociale 10.02.2016-10.4.2016 €1.500,00), Associazione Principe Eventi N.P.M. (sorveglianza notturna e servizio d’ordine - € 12.900,00), Croce Rossa Italiana (trasposto accoglienza e fornitura medicinali da banco - € 1.000,00), Caritas comitato locale di Aprilia (accoglienza vestiario - € 500,00), Centro di Solidarietà San Benedetto (fornitura prodotti alimentari- € 500.00), Agpha (lavanderia€720,00). Alla luce dei fatti la scelta è stata sbagliata. Foto repertorio 2013 archivio di G.Compagno 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 23 Il convegno al San Michele Hospital di Aprilia venerdì 4 dicembre PARKINSON ED EPILESSIA Illustrate le ultime novità sulla ricerca e sugli ultimi trattamenti terapeutici. Tutti i medici concordano che la presenza della famiglia è fondamentale nelle aspettative di vita dell’anziano “fragile” di Riccardo Toffoli Parkinson ed epilessia. Questi i due temi che sono stati affrontati in un approfondito e accurato convegno promosso dalla Rsa (residenza sanitaria assistita) accreditata San Michele Hospital lo scorso venerdì 4 dicembre. Il Parkinson e l’epilessia del resto, sono due malattie neurologiche che sia nella fase di diagnosi che di trattamento prevedono un’attenzione specifica sul soggetto anziano. Il corso, aperto a medici chirurghi, psicologi e tecnici della neuro fisiopatologia, aveva come obiettivo l’applicazione di procedure specifiche per la prima fase di valutazione del paziente e per la corretta diagnosi. I relatori sono stati medici e specialisti dell’ ospedale S.Eugenio di Roma e dell’ ospedale Santa Maria Goretti di Latina da anni in prima linea nella lotta contro il Parkinson e l’epilessia. Il tutto è durato un’intera giornata. La mattina si è parlato del Parkinson con i medici Raffaele Bove, Livia Brusa, la neuropsicologa Maria Carla Massimetti e ha moderato Peppino Nicolucci. Dopo un break, la ripresa dei lavori si è concentrata sull’epilessia con i medici Roberto De Simone, Maria Teresa Lazzaro e Raffaele Bove come moderatore. L’ultimo step ha riguardato i casi clinici con la neuropsicologa Maria Carla Massimetti, la dott.ssa Maria Teresa Lazzaro, il tecnico della neuro fisiopatologia Simone Di Bello e la dott.ssa Valentina Pavino come moderatore. Nelle malattie del cervello, come il parkinson e l’ epilessia, di notevole rilevanza sono i disturbi cognitivi ed emotivo-comportamentali di cui oggi poco si parla ma che inficiano notevolmente la qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari. Numerosi studi scientifici ad oggi hanno dimostrato l’ efficacia dei trattamenti non farmacologici come gli interventi psicoeducativi rivolti ai familiari, condotti da psicoterapeuti ovviamente esperti nella valutazione e trattamento dei disturbi emotivo-comportamentali secondari a malattie del cervello. Ecco perché la presenza della famiglia diviene fondamentale nella gestione dell’ anziano “fragile”. Quello che i relatori hanno auspicato per tanto è una vera rivoluzione culturale in cui ci sia la presa in carico integrata del paziente da parte di una vera equipe multidisciplinare che comprenda non solo il medico ed il paziente ma anche la figura del neuropsicologo/ psicoterapeuta e del familiare. Il dott. Raffaele Bove ha parlato dello stretto legame che c’è tra il Parkinson che tutti conoscono per il tremore alle mani, e il sistema cognitivo. Ha tenuto a precisare, quindi, che la malattia non colpisce solamente il sistema muscolare, ma anche il cervello. Ad esempio, su diversi studi citati, sono stati dimostrati sintomi, disturbi cognitivi ed emozionali che precedono quelli motori. È il caso dei disturbi d’ansia. Correlati al Parkinson anche la depressione che ha un ruolo critico nella malattia come è stato dimostrato da Mayberg, l’apatia e il disturbo della nutrizione. Presenti anche molti disturbi psichici come allucinazioni visive e deliri. Inoltre il dott. Bove ha illustrato i nuovi studi nei quali viene collegata una personalità con tanto autocontrollo, rigida, molto moralistica come possibile predisposizione al Parkinson. Ma questo punto, ha detto, non è scientificamente provato. La dottoressa Livia Brusa è entrata nello specifico del piano terapeutico del Parkinson, affrontando le nuove scoperte e ricerche in corso. Ha detto che nella fase iniziale della malattia, non ci sono grossi problemi nel trattamento farmaceutico. Il problema principale riguarda la capacità dell’organismo di assorbire il farmaco somministrato. Su questo punto, negli ultimi anni si è concentrata la sperimentazione che ha permesso di creare le condizioni necessarie per il massimo rendimento dei farmaci tuttora in commercio contro il Parkinson. I farmaci devono essere somministrati distanti dai pasti ad esempio. La gastrite, in particolare l’Helicobacter Pylori, è in grado di ridurre l’assorbimento del farmaco del 20%. Quindi si consiglia di curare tempestivamente la malattia per non ridurre l’assorbimento del farmaco contro il Par- kinson. Ha anche annunciato che nel 2016 inizierà la sperimentazione di un nuovo farmaco contro il Parkinson che ha dato risultati positivi. L’ultima parte dell’intervento ha riguardato gli interventi chirurgici che interessano anche il cervello, ma che devono essere ben calibrati e comunque, dopo un’accurata analisi della situazione di ogni singolo paziente. Il Parkinson rimane per l’uomo ancora un nemico da sconfiggere, anche se molti sono stati i progressi degli ultimi anni. La dott.ssa Maria Carla Massimetti ha tratteggiato la scheda dell’”anziano fragile”: persona sopra i 75 anni che presenta una patologia cronica invalidante e disabilità, comorbilità (ossia presenza di più malattie). Ha spiegato quanto sia necessario un profilo neuropsicologico per una corretta diagnosi della malattia, perché molto spesso è difficile distinguere una depressione da una demenza senile. Il San Michele hospital ha promosso il convegno anche per far conoscere la struttura e superare le barrire nei confronti di chi crede che non è mai corretto avvalersi di una struttura come una Rsa per il pregiudizio dell’istituzionalizzazione dei pazienti anziani. Nel convegno è stato detto che spesso i familiari, non ade- guatamente informati sulle malattie neurologiche, portano gli anziani in pronto soccorso senza nessun beneficio anzi peggiorando lo stato di crisi del paziente, semplicemente perche non sanno cosa fare. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 24 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 Convegno organizzato dal Circolo Sel “Gino Donè” di Aprilia e dall’Associazione “Possibile”, sabato 28 novembre “ACQUA PUBBLICA, FACCIAMO IL PUNTO” Hanno partecipato tra gli altri Tonino Mancino del Forum italiano per l’acqua pubblica e Alberto De Monaco del comitato acqua pubblica di Aprilia di Maurizio Marinozzi* Sabato 28 novembre si è svolto un dibattitto organizzato dal locale circolo di Sinistra ecologia libertà e dalla locale Associazione “possibile” sul tema: “Acqua, facciamo il punto”. Invitati a partecipare la consigliera regionale di Sel Daniela Bianchi (risultata poi assente per motivi di salute), Tonino Mancino esponente del Forum Nazionale per l’acqua e Alberto De Monaco rappresentante del Comitato cittadino per l’acqua. Presenti inoltre Maurizio Marinozzi coordinatore di Sel Aprilia e Filippo Treiani per Possibile Introdotto da una breve introduzione di Marinozzi che illustrava i motivi alla base di tale iniziativa che prendeva spunto da una sollecitazione fatta alla politica locale e non, a riprendere l’iniziativa e l’attenzione rispetto tale fondamentale e sentito problema. Prendeva la parola poi, Alberto de Monaco che denunciava l’assenza e la poca incisività dei partiti e delle istituzioni nonostante gli impegni presi e le dichiarazioni di principio. Assenza e ambiguità che hanno portato all’attuale situazione di impasse e che, secondo lui, può essere superata soltanto da una massiccia adesione ad azioni di disobbedienza civile, (il non pagamento delle Maurizio Marinozzi, Alberto de Monaco Tonino Mancino, Filippo Treiani (Foto Gianfranco Compagno) bollette), che obblighi la politica e il gestore ad andare oltre gli impegni generici e sterili adottati sino ad oggi. Denunciava, altresì, la scarsa chiarez- za nell’elargizione di finanziamenti pubblici ad Acqualatina a carico della collettività , anziché del gestore, come nel caso dell’approvvigionamento idrico delle isole pontine. Seguivano numerosi interventi dei partecipanti che mettevano sotto accusa principalmente l’assenza dei partiti e della politica denunciando il senso d’abbandono avvertito dai cittadini, soprattutto quelli con maggiori difficoltà economiche. Interventi cui rispondeva, prendendo la parola, Filippo Treiani mettendo in guardia da atteggiamenti miranti a colpevolizzare tutta la politica indistintamente e invitando a riflettere sulle conseguenze che avrebbe la rinuncia a gestire politicamente i processi della cosa e dei beni pubblici. Soprattutto a fronte di un colosso finanziario ed economico come Veolia (di fatto proprietario di Acqualatina). Concludeva Tonino Mancino del Forum nazionale per l’ac- NOTA A MARGINE DEL CONVEGNO A richiesta De Monaco non risponde sui rimborsi idrici, va via irritato prima della fine del convegno Ho partecipato alla fase finale del convegno a causa di un altro impegno concomitante (alle 17.00 ero presente), ero andato esclusivamente per porgere qualche domanda ad Alberto De Monaco del Comitato Acqua Pubblica di Aprilia, soprattutto per fare il punto sui rimborsi idrici da parte del comune ai cittadini, che sono stati indotti a pagare, con una campagna mediatica massiccia sin dal 2005, da parte del Comitato (a cui ho sempre dato grande spazio), che ha ricalcolato le cifre da pagare (ridotte rispetto a quanto richiesto da Acqualatina) sul conto corrente comunale anziché ad Acqualatina, unico gestore titolato alla riscossione. Ho aspettato pazientemente la fine della relazione di Tonino Mancino, mentre De Monaco si alzava per andar via (un malcostume di molti relatori che parlano, ma non ascoltano gli altri). Ho invitato De Monaco a rimane per porgergli qualche domanda, invito risultato vano. C’è stato qualche momento di tensione, è volata qualche parola fuori luogo, ma De Monaco irritato se ne è andato, invitando gli organizzatori a cacciarmi dalla sala. Gianfranco Compagno qua, facendo un resoconto del percorso di privatizzazione e delle iniziative messe in atto, a livello nazionale e locale, per contrastarlo. Sottolineava, anche lui, quanto fosse deleterio un giudizio sommario rispetto l’azione dei partiti e della politica, evidenziando la necessità di saper distinguere tra buona e cattiva politica e che, comunque, come dimostrato da iniziative come questa, l’azione e la presenza della politica fosse estremamente necessaria anche se sempre criticabile. Purtroppo il dibattito è andato oltre i tempi previsti, per cui le suddette conclusioni sono state ridotte e gli impegni che avrebbero dovuto essere presi sono stati rimandati ad altri momenti di confronto sul tema, ribadendo, comunque, che la sinistra locale sul problema c’è e continuerà ad esserci. *Coordinatore circolo Sinistra Ecologia e Libertà “Gino Donè” di Aprilia IL GIORNALE DEL LAZIO 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 pagina 25 Dopo il nostro servizio pubblicato nel numero 17 dell’8 ottobre scorso APRILIA - RIMBORSI IDRICI, CIFRE IN SALITA PORCELLI: “IL RISULTATO DELLA MIA CAMPAGNA INFORMATIVA” Rimborsati 336.447,90 euro sino a novembre 2015, prima della “denuncia” poco più di 100mila. In 30 giorni impegnati oltre 200mila euro di Carmen Porcelli* Quasi centocinquantamila euro in una sola determina: nell’ultimo mese, i cittadini di Aprilia che hanno chiesto di riavere indietro le somme versate a titolo di consumo idrico al Comune sono stati davvero tanti. Soprattutto se guardiamo i numeri dei precedenti atti dirigenziali con i quali si stanziavano i rimborsi, in ragione delle richieste pervenute all’Ufficio Tributi. Le richieste debbono essere avanzate da chiunque ne abbia diritto perché chi ha pagato al Comune di Aprilia la bolletta dell’acqua rischia di perdere per sempre i suoi soldi. La maggioranza del sindaco Terra ha infatti stabilito che dopo dieci anni, senza presentare una richiesta di restituzione, i legittimi proprietari di quelle somme perderanno per sempre quei soldi, commettendo anche l’atto gravissimo di non avvisare adeguatamente i cittadini del rischio che ancora corrono: il denaro accantonato fino ad oggi ammonta ad un milione di euro. Certamente ritengo questa una vittoria mia, una battaglia personale quasi condotta in solitaria contro tutti e tutto perché, fatta eccezione per il supporto che in consiglio comunale ho ricevuto dai colleghi dell’opposizione, la campagna pubblicitaria rivolta ai cittadini per informarli sulla possibilità di ottenere indietro le somme per il consumo idrico, versate al Comune e non ad Acqualatina, l’ho affrontata contando solo sulle mie sole forze. La ritengo anche la cartina di tornasole dell’importanza della trasparenza amministrativa, l’unico strumento che rende i cittadini consapevoli dei meccanismi di funzionamento della macchina amministrativa, che li mette a conoscenza dei loro diritti e dei loro doveri. Difendere il diritto di informare ed essere informati dovrebbe essere garanzia del funzionamento di tutte le istituzioni democratiche: lì dove non c’è la trasparenza non ci può essere una cittadinanza informata e consapevole. Chi non è informato correttamente non può esprimere pienamente e indipendentemente la propria volontà e finisce per abbeverarsi di sola propaganda. Basta osservare la tabella sulle determine prodotte nel solo 2015 per comprendere come a due mesi di distanza dalla campagna infor- mativa i cittadini abbiano sentito suonare la sveglia ed abbiano esercitato il loro sacrosanto diritto di chiedere in restituzione le somme di denaro di cui il Comune si era appropriato indebitamente. A partire dalla campagna informativa, che si è mossa durante i festeggiamenti di San Michele, attraverso manifesti pubblici affissi su spazi a pagamento, ho cominciato a ricevere numerose richieste da parte dei cittadini all’oscuro di poter esercitare il loro diritto di vedersi restituite le somme versate in questi anni. Questo rimborso record può commentari anche politicamente: dimostra, a mio avviso, la totale sfiducia degli apriliani verso le istituzioni che in questi anni non hanno affatto garantito l’utente, piuttosto hanno utilizzato il Comitato come bacino elettorale per una battaglia, quella contro Acqualatina, il cui esito viene definitiva- mente smentito dai diversi accordi, raggiunti con il gestore del servizio idrico integrato, ai quali sono giunti i cittadini convinti in questi anni a “ribellarsi”. Questa volta, invece, i cittadini hanno fatto di testa loro e, a differenza degli anni precedenti, quando cioè le richieste di rimborso che venivano inoltrate dopo le sentenze sfavorevoli emesse dal tribunale di Latina ammontavano a poche migliaia di euro, oggi viene chiesta la liquidazione di ben 148mila euro e più. A questo punto mi aspetto che nel conto corrente postale istituito dal Comune di Aprilia per accogliere il pagamento delle bollette dell’acqua nessuno più verserà il corrispettivo del consumo idrico. I cittadini in questi anni hanno caramente pagato la battaglia contro Acqualatina, rimettendoci di tasca propria. Adesso è la politica che deve avviare la vera battaglia contro Acqualatina, senza più populismi e propaganda: nei confronti del gestore il sindaco Terra deve rivendicare il mancato versamento dei ratei per i mutui necessari a realizzare le opere della rete idrica. *Consigliere comunale di opposizione (Pagina e foto a cura di Gianfranco Compagno) IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 26 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 Aprilia - Rimborsi delle tariffe per il servizio idrico, l’intervento dell’Amministrazione In merito alle dichiarazioni del Consigliere Comunale Carmela Porcelli, l’Amministrazione precisa : Gli atti relativi alla restituzione delle somme per il servizio idrico versate dai cittadini direttamente al Comune, come l’ultima determina pubblicata in questi giorni sull’Albo Pretorio On Line, a cui fa riferimento detto Consigliere che se ne attribuisce il merito politico, sono procedimenti d’ufficio cui il Settore Finanze provvede puntualmente ogni mese. È dunque del tutto fuorviante quanto affermato dallo stesso Consigliere, secondo il quale solo grazie al suo intervento l’Amministrazione avrebbe sbloccato le somme da restituire ai cittadini. Al contrario, questa Amministrazione in proposito ha sempre operato a tutela dei cittadini, e proprio al fine di evitare la prescrizione al diritto di riottenere le somme versate, ha dato le informazioni necessarie e snellito l’iter burocratico. Va dato atto, tra l’altro, dell’importante collaborazione del Comitato per la difesa dell’acqua pubblica, che ha operato e continua a farlo in costante e capillare impegno nel dare supporto ai cittadini interessati. ACQUALATINA DÀ IL VIA A UN NUOVO, IMPORTANTE SERVIZIO DI INFORMAZIONE: L’INVIO DI SMS AGLI UTENTI Da alcuni mesi, infatti, Acqualatina ha sviluppato un nuovo sistema informatico, di basso impatto economico ma di grande utilità per un pubblico servizio, in grado di inviare email, PEC ed SMS al fine di informare,tempestivamente e in modo puntuale, interlocutori interni ed esterni in merito alle novità aziendali e ai lavori sulla rete. Il sistema prevede anche l’invio di SMS agli Utenti, in caso di disservizi. Acqualatina ha deciso di anticipare la sperimentazione di questo servizio allo scopo di informare gli Utenti in merito ai prossimi importanti lavori di manutenzione programmata sulla condotta adduttrice in Via Migliara 46, che, il prossimo martedì 15 dicembre, comporteranno un’interruzione del servizio dalle 14:00 alle 20:00, nei Comuni di Latina, Pontinia, Sezze, San Felice Circeo, Sabaudia e Terracina. Acqualatina, dunque, aggiunge questo strumento di informazione a quelli già in uso, che vedevano l’invio di comunicati ad organi di stampa e mass media, nonché la distribuzione di volantini nei Comuni interessati dai lavori. Strumenti questi che, seppur validi, non avevano il carattere di capillarità che caratterizza, invece, l’invio di SMS al singolo Utente. Come accennato, però, il servizio è ancora in fase sperimentale. Per tale motivo, Acqualatina si scusa sin da ora per eventuali invii errati di SMS, o eventuali mancati recapiti. Al momento, i tecnici informatici sono al lavoro per ottimizzare la banca dati relativa ai numeri di cellulare forniti dagli Utenti al momento della sottoscrizione del contratto, per ottimizzare le pre- Concerto con maestri e allievi venerdì 18 dicembre alle ore 20 presso la chiesa Ss Pietro e Paolo APPUNTAMENTO NATALIZIO PER L’ARCHÈ stazionidel nuovo servizio. Pertanto, si chiede a tutti gli Utenti di comunicare eventuali errori, scrivendo all’indirizzo email [email protected] <mailto:comunicazione@ac qualatina.it> . Grazie a questo nuovo software, Acqualatina può ora fornire, alle Utenze dell’Ato4, un servizio innovativo che solo pochissimi altri Gestori di settore, in Italia, possono garantire. Servizio Comunicazione Acqualatina S.p.A. Si terrà venerdì 18 dicembre presso la chiesa dei Ss. Pietro e Paolo in via La Malfa il concerto dell’associazione Archè, associazione che da anni opera nell’insegnamento dello strumento musicale ai più piccoli in collaborazione con l’Ic comprensivo Matteotti. Il tradizionale concerto natalizio che vede impegnati i maestri dell’associazione, quest’anno si arricchisce di un’importante novità. Ad esibirsi oltre ai maestri: Claudio Di Lelio (violino), Alessandra Salciccia (flauto), Simone Salvatori (chitarra), Anna Casale (soprano), Mariangela Cafaro (soprano) e Riccardo Toffoli (pianoforte), ci saranno anche i più piccoli. Sia i bambini che hanno iniziato a studiare da poco lo strumento, sia i ragazzi più maturi e anche le voci dei due soprani. Anche quest’anno il concerto è un modo per dare l’augurio di Natale alle famiglie nel segno della musica. Per questo accanto a pezzi del repertorio classico, si avranno prevalentemente canti natalizi appositamente riarrangiati. Una carrellata tra brani conosciutissimi e altri meno conosciuti, con arrangiamenti particolari che riflettono ancora di più l’aria natalizia e l’imminente arrivo del Natale. Inoltre un augurio al prossimo anno che possa essere guidato sempre dal potere della musica. L’ingresso è gratuito. 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 27 pagina 28 IL GIORNALE DEL LAZIO 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 Aprilia - Regolamento del Corpo di Polizia Locale, la commissione approva la bozza. Convocato il Consiglio Comunale Il 14 Dicembre è stata convocata in Aula Consiliare una seduta della IV Commissione Consiliare Permanente, Affari Generali, per discutere la bozza del Regolamento del Corpo di Polizia Locale. Alla riunione, presieduta da Luana Caporaso, hanno preso parte anche il Sindaco Antonio Terra, il Comandante della Polizia Locale Massimo Marini e il Capo di Gabinetto Massimo Giannantonio, estensore della proposta in veste di Comandante nel 2012. Il Regolamento in discussione è stato oggetto di ampio confronto tra l’Amministrazione e le rappresentanze sindacali e la bozza approdata all’attenzione dei commissari è il risultato anche del recepimento delle istanze delle parti sociali. Al termine della commissione, il testo definitivo è stato licenziato positivamente e sarà sottoposto al voto del Consiglio Comunale per la definitiva adozione nella seduta convocata dal Presidente Bruno Di Marcantonio alle ore 15.30 del 17 dicembre. “Il nuovo Regolamento del Corpo di Polizia Locale – ha commentato il Sindaco Antonio Terra – è un testo snello che finalmente assicura chiarezza di ruoli e competenze all’interno dell’organico della Polizia Locale e riteniamo che sia uno strumento di stimolo professionale”. Arte presepiale, artigianato, concerti e solidarietà, prosegue il calendario di eventi e manifestazioni del Natale Apriliano È trascorso un altro fine settimana ricco di appuntamenti ed eventi nell’ambito del Natale Apriliano, la manifestazione lunga un mese promossa dal Comune di Aprilia e dal Comitato Grandi Eventi e che proseguirà fino al prossimo 6 gennaio. In piena attività il villaggio a tema natalizio allestito in Piazza Roma, con al centro la casa di Babbo Natale, mentre altri artisti di strada hanno animato le vie dove sono stati allestiti mercatini merceologici e di artigianato a tema. Diverse, poi, sono state le manifestazioni promosse dalle associazioni e dalle scuole d’arte e musica cittadine. Alle 11 di ieri, presso il Centro Sada di Via delle Margherite, si è tenuto il Concerto di Solidarietà a sostegno del Centro Alzheimer, a cura delle associazioni Alzheimer Aprilia Onlus e Diapason, con la partecipazione del Coro e Insieme Tatini, del Coro Elisir e dell’Insieme Strumentale Diapason. All’iniziativa hanno preso parte il Consigliere Regionale Rosa Giancola e, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, il Sindaco Antonio Terra e gli Assessori Eva Torselli e Francesca Barbaliscia. Ha avuto luogo l’inaugurazione della ormai tradizionale rassegna di arte presepiale presso la biblioteca comunale “Giacomo Manzù” a cura della sezione locale dell’Associazione Italiana Amici del Presepio. La Rassegna “Presepi...amo in Aprilia”, che quest’anno dedica molte opere ancora inedite al Giubileo e alla rievocazione del centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, nel 2016 celebrerà la quindicesima edizione in concomitanza con l’80esimo della Fondazione di Aprilia. La mostra sarà aperta al pubblico, ad ingresso gratuito, fino al 6 gennaio, giorno in cui è prevista la cerimonia di arrivo dei Re Magi, a cura delle Associazione Aps Verso la Saggezza e Lo Scrigno. Due eventi hanno caratterizzato infine la serata di ieri. Il primo, presso la Chiesa Arcipretale di San Michele Arcangelo Arcangelo e Santa Maria Goretti, era la quindicesima edizione di Candlelight, il Concerto di Natale a cura del Coro Polifonico Liberi Cantores, con la partecipazione dei cori giovanili degli istituti “Giovanni Pascoli” e Menotti Garibaldi”. Il secondo, presso il locale Smaila’s di Campoverde, era la decima edizione del Concerto “Canti Natalizi e Melodie del Mondo” a cura del Gruppo Corale San Pietro in Formis. 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 29 Aprilia - C.so G.XXIII,32 tel. 06.97650344 - 335.8059019 www.teatroeuropadiaprilia.com TENDAGGI E ARTICOLI PER LA CASA Aprilia - Via Fiume 22 (dopo il PAM di Via Foscolo) IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 30 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 Il convegno organizzato dallo Studio Parenti di Roma, giovedì 3 dicembre all’Enea Hotel “ABUSIVISMO EDILIZIO. PROFILI PENALI E AMMINISTRATIVI” Relatore il dottore Gregorio Capasso, sostituto procuratore della Repubblica di Latina di Nicola Gilardi “Abusivismo Edilizio. Profili penali e amministrativi” è stato il tema del convegno che si è svolto giovedì 3 dicembre presso l’Enea Hotel di Aprilia. Ad organizzare l’evento è stato lo studio legale Parenti di Roma. Presente il cavaliere avvocato Luigi Parenti,patrocinante innanzi a le Giurisdizioni Superiori, nonché titolare dello studio omonimo, presenti anche alcuni collaboratori di studio che sono stati protagonisti nell’organizzare l’evento, ma anche correlatori, ognuno specialista della materia: avvocato Federica Cacchione, avvocato Gian Maria Pallottini, la dottoressa Daniela Romoli e l’apriliano dottor Giulio Tomasi. Lo studio Parenti ha aperto una sede distaccata ad Aprilia in via delle Margherite. Il convegno si è snodato in interventi principali, curati da tre relatori, introdotti dall’avvocato dello studio Parenti, Federica Cacchione: il dottor Gregorio Capasso, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Latina, che ha parlato di “Analisi delle più rilevanti fattispecie di reato in materia edilizio-urbanistica. Profili sanzionatori e aspetti sananti dell’abuso edilizio”. Poi l’avvocato Luigi Parenti, cassazionista del Foro di Roma, che ha parlato di “Difesa del privato attraverso i provvedimenti della P.A., focus sul regolamento del Comune di Aprilia degli impianti di scarico”. È intervenuto l’avvocato Gian Maria Pallottini ed infine il dottor Giulio Tomasi che ha trattato di “Attività edilizia libera: DIA e SCIA”. I REATI URBANISTICI. Sui pericoli di acquisto di beni immobili viziati da abusivismo edilizio si è espresso il dottor Capasso, che ad Aprilia ha ancora parte della sua Famigli: «Coloro che comprano una casa frutto di un illecito urbanistico non sono tutelati. La DIA è uno Studio Parenti - Roma - foto sito studio dottore Gregorio Capasso 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 strumento che si utilizza soltanto per costruzioni temporanee che possono essere rimosse entro 30 giorni». Durante il convegno sono emersi molti spunti di discussione con i partecipanti. L’ Avvocato Gian Maria Pallottini ha parlato delle possibilità dei cittadini di far valere i propri diritti nei confronti due presupposti per agire contro l’efficacia del provvedimento amministrativo: il primo è la ragionevole fondatezza della probabilità di accoglimento, il secondo è il pericolo di un danno irreparabile qualora il singolo cittadino si adegui al provvedimento amministrativo». Prettamente giuridico è stato l’in- IL GIORNALE DEL LAZIO è stato emanato il regolamento sulle acque reflue». Dalla discussione è emersa la difficoltà dei cittadini di provvedere a proprie, nelle zone non servite da impianto fognario pubblico, di realizzare degli impianti a norma. «C’è una possibilità di non far spendere cifre elevate ai cittadini» ha detto il dottor Tomasi. Per Avv. Luigi Parenti, dr. Gregorio Capasso, dr. Giulio Tomasi, avv. Gian Maria Pallottini della Pubblica Amministrazione: «La tutela cautelare è quello strumento che l’ordinamento fornisce e consente di ottenere in via anticipata gli effetti definitivi del ricorso. È necessario che ci siano tervento dell’avvocato Luigi Parenti: «Ad Aprilia c’è stato un forte incremento demografico, che ha provocato un’estensione a macchia di leopardo. Nel 2014, adempiendo alle normative statali, pagina 31 questo è stato chiamato in causa l’assessore ai Lavori Pubblici, Mauro Fioratti Spallacci: «Abbiamo dato la possibilità a quelle zone dove sono in realizzazione i lavori di costruzione di impianti, di attestare di avere una fossa biologica e di farla svuotare periodicamente». Al termine del convegno abbiamo intervistato il dottor Giulio Tomasi, nato ad Aprilia nel 1988 e vive a Campoleone dove ha frequentato le scuole elementari presso la scuola Gianni Rodari, medie presso la scuola Menotti Garibaldi prima del Liceo Scientifico Meucci. La laurea è arrivata presso l’Università Tor Vergata, in corso. Poi la pratica forense che lo ha portato, dopo varie esperienze, a lavorare presso lo studio Parenti. «Con questa occasione abbiamo presentato lo studio ad Aprilia. Qui ci occupiamo soprattutto di rapporti con la Pubblica Amministrazione» ha detto Tomasi. Un evento che ha portato una figura come Gregorio Capasso ad Aprilia, suo luogo di nascita: «Abbiamo rapporti lavorativi, lo abbiamo informato ed ha deciso di partecipare con piacere». Il centro della discussione è stato proprio il nuovo regolamento sulle acque reflue fognarie che entrerà in vigore a breve e che sta mettendo in allarme i cittadini: «Aprilia è un territorio critico sotto l’aspetto dell’edilizia, ma anche sotto l’aspetto urbanistico – ha detto Tomasi -. A livello giuridico c’è il rischio della sanzione pecuniaria dell’amministrazione, ma anche dal punto di vista penale con il reato penale. La proroga è improbabile perché il comune e la regione hanno recepito una normativa europea della quale non hanno titolarità». Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 32 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 Mozione votata all’unanimità per installare un presepe in un luogo pubblico APRILIA SI SCHIERA A FIANCO DEL PRESEPE Il consigliere La Pegna: “le scuole che non fanno il presepe per un falsato rispetto all’integrazione, stanno in verità censurando”. La circolare del Miur parla chiaro: “la celebrazione del Natale è un punto di riferimento culturale per la loro valenza educativa” di Riccardo Toffoli Aprilia si schiera a fianco del “presepe”. Con una mozione presentata in consiglio comunale dal consigliere Vincenzo La Pegna (Aprilia Valore Comune), la città di Aprilia si schiera nella polemica emersa negli ultimi giorni, per la difesa delle radici cristiane. E’ stato proprio il consigliere La Pegna a leggerla nella massima assise: “Diverse scuole hanno cancellato alcune iniziative legate alla celebrazione del Natale per non turbare la sensibilità delle famiglie non cattoliche. Le nostre tradizioni culturali, artistiche e religiose sono elemento costitutivo della nostra identità nazionale ed europea. Negli ultimi decenni la popolazione italiana si è arricchita della presenza di migliaia di cittadini provenienti da altri paesi, anche extraeuropei, in cui la popolazione professa una fede diversa da quella cristiana o cattolica. L’integrazione passa attraverso l’affermazione e il rispetto delle proprie tradizioni e non si basa su ipocrite rinunce, inutili e dannose. La nostra cultura occidentale è fondata sui valori dell’Umanesimo e della tradizione cristiana e il presepe rappresenta oltre che elemento di cultura e tradizione, uno straordinario messaggio di pace, serenità, civile convivenza tra i popoli e proiezione nel futuro in particolar modo per le giovani generazioni. La previsione dell’esposizione di simbologie religiose in pubblici spazi e locali non contrasta con la diversa concezione della laicità e che non preclude il riconoscimento del valore e del rilievo del fenomeno religioso nella sfera pubblica e tali simbologie non costituiscono elemento di offesa nei confronti di appartenenti ad altre confessioni religiose”. Il consiglio ha votato la mozione (firmata anche dai consiglieri Bafundi, Romualdi, Galanti, Porcelli, Tomassetti e Giovannini) all’unanimità. Si impegna il sindaco e la giunta ad allestire un presepe in uno spazio pubblico, fornendo delle statuitine e gli addobbi pagati dagli amministratori per non gravare sulle casse comunali. Una posizione forte e un messaggio chiaro. Le ultime polemiche sollevate sul festeggiare il Natale nelle scuole hanno posto l’accento su due temi: la laicità e l’integrazione. La laicità è bene ricordarlo, è stata una conquista sociale che affonda le sue radici nel 1400. Per tutto il Medioevo, la scuola e ogni disciplina anche scientifica, traevano i loro postulati dal messaggio biblico. Basti pensare, uno per tutti, al sistema geocentrico, o aristotelico-tolemaico che ha durato per millen- ni, teoria sostituita dal sistema eliocentrico grazie alle scoperte di Galileo Galilei. La laicità porta nella scuola il criterio scientifico nelle discipline che traggono la loro lezione, dall’osservazione e dalla ricerca. Nello Stato, la laicità conquista dell’Italia liberale, comporta una netta separazione tra la sfera politica e quella religiosa. Nella costituzione italiana, il principio di laicità emerge dagli articoli 7 e 8: “lo Stato e la Chiesa Cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani» e «tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge». La scuola però, non deve censurare o censurarsi, né limitarsi. Il sentimento religioso non può scomparire dalla scuola perché la formazione non passa solo attraverso le discipline scientifiche. Anzi, 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 la scuola ha come principale obiettivo la formazione dell’uomo, il suo inserimento nella società, la sua civilizzazione. E per formare l’uomo serve interrogarsi su ciò che è veramente umano: la filo- il bellissimo Stabat Mater di Rossini, il requiem di Verdi, la Missa solemnis di Beethoven. L’elenco è sterminato. In ogni composizione c’è quella grande umanità, quel sempreverde anelito di spiri- Il consigliere comunale Vincenzo La Pegna sofia, il sentimento, l’amore, il senso della vita e della morte, la religione. Chiudere questi messaggi (che si apre laicamente a tutte le confessioni, le tradizioni, le umanità), significa mortificare un parte fondamentale della formazione. Quella che ha ispirato pittori come Giotto, Mantegna, Della Francesca in un elenco infinto fino ai nostri giorni, con la bellissima facciata della natività di Gaudì o la crocifissione di Guttuso. La stessa che ha ispirato i più grandi musicisti: Palestrina, i fiamminghi, tualità, che ne fa un capolavoro d’arte. Vorrei citare inoltre una recente circolare della direzione generale del Usr del Veneto, braccio operativo del Miur. Il diretto generale Daniela Beltrame ripercorre le tappe normative in merito: “è appena il caso di ricordare che la presenza del crocifisso e degli altri simboli della cultura cattolica e degli atti di culto (presepio, celebrazione Ss. Messa, benedizioni pasquali, ecc.) non solo non è mai stata limitata da disposizioni interne all’Amministrazione IL GIORNALE DEL LAZIO scolastica, ma è anzi prevista da norme con valore di legge (art.118 del R.D. 30 aprile 1924 n.965 recante disposizioni sull’ordinamento interno degli istituti di istruzione media; art.119 del R.D. 26 aprile 1928 n.1297 e relativa tabella allegata, recante il regolamento generale sul servizio dell’istruzione elementare) che, sebbene anteriori alla Costituzione Repubblicana non sono mai state abrogate. Il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, tramite la circolare e la direttiva del 3 ottobre 2002, aveva fornito assicurazioni in tal senso”. Dopo aver ripercorso anche le tappe giuridiche che hanno avvalorato la presenza del crocifisso in classe, il dirigente conclude che: “il principio di laicità dello Stato, risulta compatibile con la presenza dell’insegnamento religioso cattolico nella scuola pubblica, che anzi ne costituisce un elemento importante in quanto evidenzia l’attitudine laica dello Stato-comunità, che si “pone al servizio di concrete istanze della coscienza civile e religiosa dei cittadini” e riflette l’identità storica e religiosa del paese (Corte cost. sent. n. 203/1989). Tale principio, nella sua valenza garantista, comporta altresì che “in nessun caso il compimento di atti appartenenti, nella loro essenza, alla sfera della religione, possa essere pagina 33 l’oggetto di prescrizioni obbligatorie derivanti dall’ordinamento giuridico dello Stato” (Corte cost. sent. n. 334/1996)”. Il direttore generale quindi: “auspico che le iniziative di celebrazione del Natale, in quanto profondamente radicate nell’identità delle persone, assumano un sicuro punto di riferimento culturale per la loro valenza educativa in un quadro pluralistico come quello che deve caratterizzare la scuola statale. In occasione della festività del Natale mi è gradito rivolgere a tutti Voi un messaggio di serenità ad accogliere ed organizzare, nel rispetto dell’autonomia scolastica, le simboliche rappresentazioni del messaggio pacificatore del Natale, che tradizionalmente si declinano in allestimenti, recite, cori ed eventi musicali. Sono questi i sim- boli della pace, della dolcezza, della fratellanza di cui è veicolo il messaggio cristiano, che caratterizzano la cultura e l’identità spirituale, sia religiosa che laica, della civiltà italiana ed europea, alla quale la scuola pubblica non può e non deve rinunciare, in coerenza con un progetto educativo che valorizzi l’apertura all’integrazione e all’accoglienza delle altre identità”. E questo è il punto relativo all’integrazione. L’integrazione è collaborazione e confronto di culture dove ognuno si mantiene su uno stesso piano. “Nei prossimi giorni farò un giro per le scuole per capire se ci sono casi anche ad Aprilia in cui non si è fatto il presepe per scelta –spiega La Pegna- le scuole che fanno questo, non fanno integrazione, ma fanno censure”. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 34 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 Venerdì 4 dicembre è stato convocato il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica GIUBILEO DELLA MISERICORDIA Il prefetto di Latina Pierluigi Faloni: «Sinergia con le forze centrali» Venerdì 18 dicembre l’apertura della Porta Santa della Cattedrale di San Marco a Latina di Nicola Gilardi Anche la provincia di Latina si prepara al Giubileo della Misericordia, indetto da Papa Francesco, in occasione del Cinquantesimo della chiusura del Concilio Vaticano II, un evento di grande importanza religiosa, ma anche critico per la situazione mondiale, inaugurato il giorno dell’Immacolata con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro a Roma, che si è aperto a Roma l’8 dicembre scorso, con un prologo dell’apertura della porta Santa della cattedrale di BanguiCentrafrica il 29 novembre scorso, e si concluderà il 20 novembre 2016. Il prefetto di Latina Pierluigi Faloni, venerdì 4 dicembre, ha riunito il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Per la Prefettura erano presenti il dottor Luigi Scipioni, viceprefetto vicario; la dottoressa Monica Perna, capo di gabinetto e il dottor Domenico Talani dirigente Area I - Ordine e Sicurezza Pubblica. All’incontro hanno Ten.col. Giuseppe Urbano, col. Eduardo Calvi, dottor Giuseppe De Matteis, prefetto Pierluigi Faloni, col.Gianluca Gaetano Piccolomini, col.Giovanni Reccia, dottor Giuseppe Persi 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica (foto Prefettura) partecipato, i vertici provinciali della sicurezza e Forze armate: il dottor Giuseppe De Matteis polizia, questore di Latina, il col. Eduardo Calvi , comandante provinciale dei carabinieri, il col.Giovanni Reccia, comandante provinciale della Guardia di Finanza, il col. pilota Gianluca Gaetano Piccolomini, comandante dell’Aeroporto di Latina “E.Comani”, il ten.col. Giuseppe Urbano del 70° Stormo aeronautica, il dottor Giuseppe Persi, primo dirigente del CFS, il dottor Francesco Passaretti, comandante della Polizia locale di latina . Inoltre monsignor Mariano Crociata, vescovo diocesi di Latina Terracina-Sezze-Priverno; il presidente della Provincia Eleonora Della Penna (anche coime sindaco di Cisterna); il commissario straordinario del Comune di Latina Giacomo Barbato; i sindaci di Sezze e Gaeta: Andrea Campoli e Cosmo Mitrano; i commissari straordinari dei comuni di Priverno e Terracina: Andrea Polichetti e Erminia Ocello, accompagnati dai comandanti della polizia locale dei rispettivi comuni, il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Maurizio Liberati; il Comandante Polizia Penitenziaria Vice Commissario Pierluigi Rizzo; il Comandante Polizia Stradale Alfredo Magliozzi; la dottoressa Tomacelli del compartimento Polfer Lazio. Nella provincia di Latina, infatti, saranno 22 gli avvenimenti che hanno dato l’avvio all’anno giubilare. Il primo con l’apertura della Porta Santa del Campanile della Basilica della Cattedrale di Gaeta il 13 dicembre. Il 18 poi con l’apertura della Porta Santa della Cattedrale di San Marco a Latina. «Abbiamo parlato degli eventi giubilari e degli eventi relativi al Natale di Latina – ha detto il prefetto Faloni -. Dovremo stare un pochino più attenti. Cercheremo di mantenere la nostra coesione tra le forze in campo anche nel prossimo anno. Per affrontare l’anno giubilare abbiamo cercato di mettere in comune gli strumenti operativi del sistema sicurezza. Tutto quello che stiamo facendo è all’unisono con gli organi centrali. Tuteleremo la sicurezza dei cittadini anche curando lo spazio aereo». I controlli saranno intensificati soprattutto nei luoghi di culto, nelle zone recettive come ostelli ed alberghi e nelle zone di passaggio come le stazioni ferroviarie. Un occhio di riguardo sarà rivolto verso i luoghi di aggregazione, non solo religiosi, che porteranno grandi assembramenti di persone e soprattutto per le vie di fuga da tenere sempre pronte all’utilizzo. «Voglio complimentarmi con le forze di polizia – ha detto il prefetto -. La loro attività è stata encomiabile. Hanno dato un cenno di tangibile sicurezza per le persone». La vicinanza a Roma rende la provincia di Latina connessa con le problematiche che la Capitale dovrà affrontare. Essere pronti significa dare maggiore sicurezza ai cittadini che parteciperanno alle celebrazioni. Come ha detto Papa Francesco, infatti, ogni città vivrà il suo Giubileo presso le cattedrali che hanno sul territorio. Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 35 dottor Luigi Scipioni, dottoressa Monica Perna, dottor Domenico Talani IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 36 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 Appuntamento per giovedì 17 ore 20 presso la chiesa San Michele “CONCERTO DI NATALE” DEL CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE IC GRAMSCI Quest’anno l’indirizzo compie 25 anni di attività di Riccardo Toffoli Nuovo appuntamento musicale con il “Concerto di Natale” degli allievi del Corso G ad Indirizzo Musicale dell’Istituto Comprensivo “A. Gramsci” di Aprilia. Il repertorio musicale spazierà come sempre per ogni genere di musica: dalla rinascimentale al periodo barocco alla musica contemporanea. Gli allievi eseguiranno brani di musica d’insieme da camera, per orchestra e per coro e orchestra. E per l’occasione non mancheranno le musiche tradizionali natalizie. L’evento si terrà giovedì 17 dicembre, alle ore 20, presso la Chiesa Arci- pretale di San Michele Arcangelo e Santa Maria Goretti. L’Istituto Comprensivo Gramsci ha un corso ad indirizzo musicale istituzionalizzato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nel 1991. Nel 2016 ricorrono i 25 anni dalla nascita del corso. In tutti questi anni si è distinto per i premi vinti nei concorsi nazionali attraverso la sua orchestra gio- vanile. I corsi di strumento rientrano nelle materie curriculari, le lezioni sono totalmente gratuite e si svolgono in orario pomeridiano. Gli alunni sono seguiti dai docenti di strumento Proff. Roberta Barbera (Flauto traverso e coordinatrice del corso), Stefano Catena (Tromba),Elena Folchi (Pianoforte)e Federico Vozzella (violino). IL GIORNALE DEL LAZIO 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 pagina 37 La sezione ad indirizzo musicale si esibirà a San Michele il 20 dicembre alle ore 21 APRILIA - L’ISTITUTO MATTEOTTI IN CONCERTO Parteciperà il coro “Matteotti Junior” e il coro delle quinte della scuola primaria Deledda di Riccardo Jorillo Appuntamento musicale per la sezione ad indirizzo musicale dell’Ic Matteotti. Domenica 20 dicembre alle ore 21 presso la chiesa di San Michele Arcangelo in piazza Roma si terrà il concerto della sezione E ad indirizzo musicale dell’Ic Matteotti che è stata autorizzata dal Miur due anni fa. Si tratta della seconda sezione ad indirizzo musicale della città di Aprilia. I ragazzi si cimenteranno in tre brani orchestrali: Sister Act, Agrifoglio e Inno. Quest’ultimo brano è stato composto dal prof. di violino Pio Spiriti appositamente per la scuola e sarà l’inno ufficiale della scuola Matteotti. Quindi sarà eseguito in prima assoluta per l’occasione. Inoltre i più piccoli, di prima media, dimostreranno quanto hanno imparato in questi pochi mesi di studio. Un grande sforzo per i ragazzi reggere un repertorio difficile e complesso e l’impegno è stato molto. Sono, infatti, solo due le classi dell’indirizzo musicale. Il prossimo anno, si completerà il ciclo con la terza classe. Durante il concerto si esibirà il coro “Matteotti Junior”, nato per dare continuità musicale dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado. Il coro è nato ufficialmente quest’anno e ha iniziato le lezioni ad ottobre. Si è esibito già in occasione della rassegna “messaggi di pace” promossa dall’Istituto e ora è già stato chiamato a partecipare nella rassegna nazionale ideata dal maestro Alessia Calcagni di compositori contemporanei per voci bianche che si terrà a Roma per Stefano Guaccero insieme a prestigiosi cori di voci bianche come il coro del teatro dell’Opera di Roma. Il coro è aperto a tutti gli iscritti della primaria di Campoverde e Deledda dalla terza alla quinta elementare e attualmente annovera 55 bambini. Inoltre come ogni anno, si esibiranno le classi quinte della scuola Deledda in un insieme corale che porterà il pubblico ad assaporare ancor di più l’aria natalizia. E’ un modo per dare continuità tra la pri- È NATO FRANCESCO PETRELLA - DI SARRO Venerdì 4 dicembre 2015 alle ore 10:45 presso il reparto maternità della Casa di Cura Città di Aprilia È nato Francesco Petrella, venerdì 4 dicembre 2015 alle ore 10:45, presso il reparto maternità della Casa di Cura Città di Aprilia. Francesco, nome in omaggio a Papa Bergoglio, è nato alla vigilia del Grande Giubileo della Misericordia. Alla nascita pesava 4 chili 370 grammi, un “peso massimo” ,per una lunghezza di 54 centimetri. Dopo sette anni mamma Adriana (Di Sarro) e papà Alessandro hanno dato un fratellino a Gaia. Francesco è il numero 9 della Famiglia di Gino Petrella e Ilda Compagno e numero 27 della Grande Famiglia Compagno - Chiappini, il cui capostipite e Serafino. Benvenuto al nuovo arrivato augurandogli un mondo di felicità e serenità, da sua sorella Gaia, mamma e papà, i nonni Gino, Ilda, Lino e Claudia, i bisnonni, gli zii, i cugini ed il cagnolino Birillo. Buona fortuna. Francesco, tramite i suoi genitori si è complimentato con tutti gli operatori del reparto maternità della Casa di Cura Città di Aprilia. maria e la secondaria di primo grado. Saranno oltre 200 i ragazzi impegnati in questo appuntamento che avrà la musica come collante. Il tutto coordinato dalla professoressa di educazione musicale Gabriella Vescovi. Nell’indirizzo musicale della Matteotti si può imparare a suonare uno strumento tra quattro proposti: chitarra, violino, clarinetto e pianoforte. Le lezioni sono curriculari, cioè fanno parte del percorso scolastico dell’alunno, e avvengono in orario pomeridiano. Gli insegnanti sono quattro: Pio Spiriti (violino), Riccardo Toffoli (pianoforte), Giuseppe Balassone (chitarra) e Rocco Palazzo (clarinetto). Il concerto sarà in collaborazione con l’associazione Kammermusik che da anni collabora con l’Ic Matteotti. Molti ragazzi dell’associazione supporteranno i ragazzi della sezione ad indirizzo musicale nei brani orchestrali. Inoltre sosteranno il concerto i maestri Claudio Di Lelio (violino), Simone Salvatori (chitarra), Alessandra Salciccia (flauto traverso) e Mariangela Cafaro (soprano) che è l’insegnante di tecnica vocale del coro “Matteotti Junior” e che canterà Happy Xstmas con il coro. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 38 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 La mostra è stata inaugurata a Roma martedì 3 novembre presso Fondazione Museo “Venanzo Crocetti” “PERCORSI DEL NOVECENTO: ALBERTO CHIANCONE E LELIO GELLI, DUE MAESTRI NELL’ISTITUTO D’ARTE NAPOLETANO” L’evento è stato realizzato dall’Arch. Francesco Tetro, con la collaborazione dello Scultore Vincenzo Gaetaniello, allievo di Lelio Gelli, nonché membro del CDA della Fondazione Crocetti di Francesco Tetro* La Fondazione Museo “Venanzo Crocetti”, via Cassia n. 492, Roma, nel mese di novembre scorso ha ospitato la mostra: “Percorsi del Novecento: Alberto Chiancone e Lelio Gelli, due maestri nell’Istituto d’Arte napoletano”, a cura di Francesco Tetro (catalogo Palombi Editori, Roma). Le opere esposte, scelte sul tema della figura, ben rappresentano la strada intrapresa dai due artisti fin dal loro esordio (anni ‘20 del secolo scorso). Alberto Chiancone e Lelio Gelli hanno più aspetti in comune di quanto non appaia osservando le opere esposte, disegnate, dipinte, scolpite o plasmate. Entrambi hanno una forte vocazione figurativa che per Chiancone guarda alla grande stagione naturalistica napoletana, senza mai però scadere nel bozzettismo e nel neo realismo, inverata in quel senso europeo del ‘Ritorno all’ordine’, e per Gelli ‘scende’ più indietro nel tempo, dalle suggestioni romaniche, al Pisano del Campanile di Giotto, alla fertilissima stagione del ‘400 toscano. Non pittura storicistica ma attenzione all’eredità dell’arte italiana. Qualcuno ha ravvisato una forma letteraria nei due artisti, non solo per la partecipazione ai movimenti culturali e lettera- Artieri, Massimo Bontempelli, Libero Bovio, Salvatore di Giacomo, Francesco Flora, etc. per Chiancone, e Carlo Emilio Gadda, Tommaso Landolfi, Riccardo Bacchelli, Carlo Bo, Eugenio Monta- ri (per Firenze gli ambienti di ’Solaria’, di ‘La Voce’, del Premio letterario dell’ ‘Antico Fattore’; per Napoli la presenza della ‘Compagnia degli Artisti’, un’associazione letteraria interessata all’arte, della Libreria del ‘900, della rivista ‘Volumi’, etc.), senza contare la frequentazione di Giovanni le, Salvatore Quasimodo, etc. per Gelli; come per entrambi di Vasco Pratolini, docente nella loro stessa scuola. ‘Riattualizzazione’ dell’arte quindi, ‘approvata’ da letterati e poeti, storici e critici d’arte. Per Gelli, in particolare, ci fu anche il suggerimento degli archeologi, che invitarono fin dalla fine degli anni ’10 del ‘900 a guardare all’ ‘umanità’ degli Etruschi, ad influenzare perfino sulla scelta del materiale povero (tufo, argilla, pietra dal colore ‘impuro’, superfici scabre, etc.). Per Chiancone sarà la ‘riattualizzazione’ della grande stagione di decorazione parietale (da Pompei agli affreschi quattrocentesci di Ferrara, etc.) ad accompa- gnare la realizzazione a Napoli degli affreschi della Stazione Marittima di Napoli e del fronte del Teatro alla Mostra d’Oltremare. In comune hanno avuto buoni maestri, Lionello Balestrieri e Francesco Galante per Chiancone, Libero Andreotti per Gelli, dai quali proviene quel guardare all’Europa, a quel moderno che ripudia le 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 avanguardie, nella continuità della tradizione umanistica e con una forte adesione alle esigenze del ‘vero’, perseguendo una sorta di resistenza figurativa, perché tesi ad una possibilità di sviluppo di una tradizione in cui prevalesse la rappresentazione umana. Da Francesco Galante Chiancone deriverà uno sguardo alle Secessioni d’Oltralpe, al colore schiarito; da Lionello Balestrieri l’impianto compositivo che fin dai suoi esordi concorderà con la fisicità, quasi architettonica delle sue scelte, successivamente sottolineata da un segno espressionista marcato. Da Libero Andreotti Gelli deriverà non solo la scelta figurativa e la negazione delle avanguardie, ma anche un guardare alla statuaria francse e tedesca. I due artisti poi riproporranno nella didattica l’esperienza acquisita dai loro amestri: il rifiuto della distinzione fra arti maggiori e minori, il rapportarsi agli insegnamenti legati alle tecniche incisorie e alle arti decorative (curavano ceramica e metalli, rispettivamente, oltre alla pittura e alla scultura), di cui i Musei ‘Industriali’ annessi agli Istituti d’Arte di Napoli e di Firenze conservano prove esemplari (Gelli dal 1938 sarà a Napoli nello stesso Istituto d’Arte dove aveva studiato ed insegnava Chiancone). Dalla metà degli anni ’30, entrambi gli artisti dividono il loro ‘fare’ artistico e professionale in prove pubbliche e private, le prime, evidentemente, legate ad un ‘Ritorno all’ordine’ di stampo novecentista, caratterizzate da impianti volumetrici ‘raggelati’, memori di prove cèzanniane, sironiane, ma anche tangenti a certo ‘Realismo magico’, come a richiami a Carrà; alla stagione Novecentista che però non esclude il ‘raggelamento’ della matrice quattrocentesca, coerentemente perseguita dal Gelli che però comincia ad essere più attento all’interesse per forme pure, per così dire ‘alla tedesca’; le seconde più legate a quella forma di dissenso che privilegiò le scelte intimiste del ritratto, del paesaggio, della natura morta. Nel catalogo che affronta la vita intellettuale ed artistica delle due personalità, ho scelto di anticipare all’analisi delle opere esposte un contributo sulla vicenda formativa, gli ambienti napoletani e fiorentini, i contatti con gli intellettuali, i compagni di strada, il Premio dell’Antico Fattore, in cui artisti premiavano letterati e poeti (Gelli fu nella giuria che premiò Eugenio Montale) e il Premio della Mostra dei Nove a Napoli che vide invece letterati premiare pittori e scultori, ma anche l’attività polemica degli artisti che sottoscrissero ‘manifesti’ (nel 1935 Chiancone partecipò alla stesura del ‘Manifesto di un gruppo di pittori napoletani’). Nei tre contributi del catalogo si dà conto dei loro allievi e della partecipazione a rassegne nazionali e internazionali, mentre gli apparati iconografici affrontano sia il tema del rapporto dei due artisti con la didattica, sia delle opere non presenti, sia della schedatura delle opere esposte. Foto G.Compagno *Architetto, curatore della mostra e del catalogo IL GIORNALE DEL LAZIO Lo scultore Vincenzo Gaetaniello(al centro) Gelli e Signora pagina 39 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 40 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 25° ANNIVERSARIO DELLA FACOLTÀ DI ECONOMIA A LATINA ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Presente il Magnifico Rettore dell’ Università di Roma “La Sapienza” professor Eugenio Gaudio di Nicola Gilardi e Luigi Cirillo La facoltà di Economia di Latina festeggia il quarto di secolo di attività. La cerimonia si è svolta lo scorso venerdì 11 dicembre presso la Sala Conferenze che si trova all’interno del Campus Universitario di viale XXIV Maggio e dove si svolge l’attività didattica. Un evento di grande importanza per l’istruzione e la cultura del territorio Pontino, che sottoli- nea ancora una volta l’importanza del polo universitario di Latina. La giornata è iniziata con i saluti istituzionali delle maggiori cariche universitarie: innanzitutto il Magnifico Rettore Eugenio Gaudio; il Presidente del Consiglio Area Didattica in Economia dell’Università La Sapienza di Roma, prof. Bernardino Quattrociocchi; il Direttore del Dipartimento di Management, prof. Fabrizio D’Ascienzo; il Direttore del CeRSITeS, prof. Giuseppe Bonifazi; il Preside della Facoltà di Economia, prof. Giuseppe Ciccarone; il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, l’On. Sesa Amici e il Prefetto di Latina Pierluigi Faloni. Nella seconda parte della mattinata sono intervenuti: la professoressa Donatella Strangio, il General Manager di Janssen Latina Luca Russo e Tonino Mirabella che nell’occasione ha presentato il volume fotografico e la mostra permanente sul “Rossi Longhi. Da campo profughi a campus universitario”. A moderare gli interventi è stata la giornalista Sabrina Biraghi, condirettore del quotidiano Il Tempo. Importante l’intervento del professor Bernardino Quattrociocchi che nell’introdurre e nel ringraziare gli ospiti presenti ha voluto 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 sottolineare quanto le mura di questa struttura, che ospita la facoltà di economia dal 2005 prima ubicata altrove, abbiano tanto da raccontare, lanciando soprattutto un messaggio positivo e attuale per il periodo storico. Infatti, come racconta il presidente, lo stabile dapprima ospitò il ghi dell’Est. «L’Università è un soggetto complesso – ha detto Quattrociocchi -, un continuo divenire di persone, idee, conoscenze che si incontrano e si contagiano, si uniscono e si separano. Ripensando a quel che erano questi luoghi, guardando le immagini di Tonino Mirabel- IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 41 sensibile, una lezione forte per i nostri giorni, pervasi da grandi migrazioni umane». Soddisfatto dell’esperienza il Magnifico Rettore Gaudio: «La presenza della struttura universitaria corona il percorso degli studi che ogni territorio può offrire. La presenza de La Sapienza è uno stru- Il Magnifico Rettore dell’ Università di Roma “La Sapienza” professor Eugenio Gaudio reggimento di soldati che partì per la Russia ed ebbe fortuna in guerra, per poi diventare un ricovero per gli sfollati della Seconda Guerra Mondiale, fino al essere il punto nevralgico della Città dove arrivarono gli esuli di Dalmazia e il fiume di profu- la che in maniera tanto efficace ci mostrano quel che era, viene naturale confrontarle con quel che è oggi questo spazio, e viene spontaneo ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questa trasformazione. Un ricordo che diventa, per chi ha animo mento utile per migliorare la già elevata capacità di attrarre attività economiche di alto valore aggiunto. Questo deve essere il luogo dove nuove generazioni di giovani costruiscano un nuovo futuro». Mentre l’incontro del pomeriggio ha dato modo di poter vivere le testimonianze e performance sul campo profughi di Latina, con proiezioni, foto di archivio e la partecipazione diretta anche della cittadinanza con la presentazione tra l’altro del progetto documentario “Da Est a Ovest – Campo profughi di Latina”. La presenza della struttura universitaria, spiega durante la conferenza il Magnifico Rettore, rappresenta un punto di arrivo per la storia e la cultura della Città, in una realtà complessa. In questa fase pomeridiana hanno partecipato: il prof. Quattrociocchi che ha sottolineato il ruolo dell’Università nella riqualificazione dei locali; Auelia Klimkievicz e Mihai Babeanu che hanno portato la testimonianza del periodo nel quale erano rifugiati nel campo; Clemente Pernarella e Melania Maccaferri che hanno letto alcuni testi e mostrato alcune foto di archivio; il giornalista Emilio Drudi che ha fatto una riflessione sul tema: “Migranti di ieri e di oggi” ed infine Emanuela Gasbarroni che ha presentato il progetto del documentario “Da Est a Ovest – Campi profughi di Latina”. Questa celebrazione si ancora all’attualità in maniera molto forte, suscitando una riflessione sul tema della migrazione e della guerra che ci ricorda come anche il popolo italiano abbia vissuto sulla propria pelle quanto oggi stanno vivendo le migliaia di rifugiati che arrivano nel nostro paese. Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 42 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 Due importanti eventi pensati e realizzati dal patron di Eataly Oscar Farinetti “SOLIDARIETÀ ENOGASTRONOMICA ALLA REGIONE ABRUZZO” Mercoledì 2 dicembre è stato consegnato un assegno di euro 87.500,00 al sindaco di L’Aquila Massimo Cialente di Noemi Reali “Solidarietà enogastronomica alla regione Abruzzo” è l’evento che si è svolto mercoledì 2 dicembre alle ore 18:00 presso Eataly, Roma piazzale XXI Ottobre 1492. A seguire la presentazione del nuovo libro di Oscar Farinetti, “Migliorare si può - 300 consigli dai migliori”. Oscar Farinetti, è il Massimo Cialente.” spiega Farinetti. La parola viene di seguito passata a Cialente che spiega come verrà utilizzata questa cifra. “Innanzi tutto tengo a dire che sono molto contento di essere tornato qui, ringrazio ancora una volta Oscar,il quale venne una volta in abruzzo e, in quell’occasione, gli abbiamo fatto assaggiare dei nostri prodotti tipici.” Nel Oscar Farinettie Massimo Cialente sindaco di L’Aquila primo ad intervenire e a spiegare l’iniziativa che Eataly ha intrapreso per L’Aquila. “Ci siamo chiesti cosa potesse fare Eataly per L’Aquila. L’ Abruzzo ha prodotti straordinari, così abbiamo deciso di darle il 20% degli incassi provenienti dalla vendita dei prodotti abruzzesi. Consegnerò oggi stesso l’assegno di 87500 euro al sindaco 1703 L’Aquila fu distrutta da un terremoto, al seguito del quale, per incentivare gli aquilani a rimanere, vennero murate le porte della città. Inoltre venne costruita, a ricordo del terremoto, la Chiesa di Santa Maria del Suffragio. Oggi si vuole fare lo stesso, perciò l’assegno verrà impiegato nel progetto di costruire un parco della memoria con una fontana all’interno. A spiegare i dettagli del progetto sono l’ingegnere Manfredo Gaeta e l’architetto Annalisa Di Luzio. Sono questi due giovani ad aver vinto il bando del concorso nel 2013. “ La fontana deve ricordare l’evento traumatico del sisma e vogliamo anche sia un’opera che possa auspicare la ripresa della città. Il Piazzale Pauli è l’area di intervento. I contenuti simbolici sottolineano che il progetto tiene conto anche della parte sentimentale, tragica dell’ evento. Si è deciso di fare una fontana perché l’acqua è il simbolo della vita. Il 18 dicembre di ogni anno, l’acqua della fontana smetterà di sgorgare e ripartirà il 6 aprile. Le date coincidono con I primi sismi e con la conclusione della catastrofe.” spiegano ai presenti. Si è passato alla presentazione del libro “Migliorare si può - 300 consigli dai migliori”di Oscar Farinetti a cui hanno contribuito alla realizzazione molti dei più importanti protagonisti della cultura e dell’imprenditoria italiana. Erano presenti, Oscar Farinetti Pupi Avati, Pietrangelo Buttafuoco, Aldo Cazzullo, Paolo Crepet, Myrta Merlino, Paolo Mieli, Ferzan Ozpetek, Francesco Piccolo, Debora Serracchiani e Paolo Virzì. Il volume raccoglie per la prima volta il meglio degli interventi dei più grandi perso- Ing. Manfredo Gaeta naggi della cultura, della socie- li superare. Saranno i migliori tà e della politica italiana, che ad aiutarci a cambiare, a riprennegli anni si sono avvicendati dere il percorso verso il miglioalla Fondazione Mirafiore di ramento. La fondazione MiraSerralunga d’ Alba per impara- fiore dal 2010 ha incominciato re a migliorarci. Oscar Farinetti ad invitare i migliori a racconsi è domandato come tornare a tare come la pensano, a spiegamigliorare le cose. La risposta è re i loro valori. Tra i presenti, a semplice: “Ascoltiamo i seguito dell’introduzione di migliori. Sì, perché in qualsiasi Farinetti, interviene la giornaliepoca, anche la più oscura, di sta Myrta Merlino: “Invito a migliori ce ne sono sempre. leggere e comprare questo libro Ascoltiamoli, parliamo con perché aiuterebbe l’ associazioloro, facciamo domande. I ne Mirafiore, in più perché migliori ci aiuteranno a cam- scritto da diverse persone con biare, a riprendere il percorso senilità diversa, che compiono verso il miglioramento. È un lavori diversi; ma che allo stescontagio: i valori positivi sono so tempo, me compresa,abbiacontagiosi quanto quelli negati- mo affrontato nello stesso vi.” Lo scopo della fondazione modo. Io ho parlato della fiduMirafiore è proprio questo: cia, che va conservata trattata migliorare. Perchè anche dopo con cura per mantenerla.” Il tempi bui, l’uomo è sempre regista Pupi Avati nel libro ha riuscito a migliorarsi per poter- scritto“il successo non coglie di IL GIORNALE DEL LAZIO 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 pagina 43 Ed è stato presentato il libro i cui proventi andranno alla Fondazione Mirafiore “MIGLIORARE SI PUÒ - 300 CONSIGLI DAI MIGLIORI” Presenti alcuni autori: Pupi Avati, Pietrangelo Buttafuoco, Aldo Cazzullo, Paolo Crepet, Myrta Merlino, Paolo Mieli, Ferzan Ozpetek, Francesco Piccolo, Debora Serracchiani e Paolo Virzì. sorpresa l’ uomo, ma raggiunge chi prima l’ha sognato”. Nello spiegare questa sua affermazione, parte con il dire che i giovani di oggi sono monitorati di continuo. “Produciamo nei giovani una vicenda molto complicata psicologicamente per loro. Sapere di andare a pensione a 75 anni è una di queste. Le cose sono diverse rispetto a quando ero giovane io. Così come fare il cinema. Ad un vecchio come ad un bambino il concetto di ‘per sempre’ torna necessario, le persone anziane sanno che si fa ritorno alla nostra giovinezza. Ci si chiede attraverso quale sentimento diventiamo migliori. Perché i giovani e gli anziani sono migliori? Perché siamo dotati della vulnerabilità che fa sì, che gli altri ti siano molto più vicini. Per questo ho portato con me l’elenco degli alunni presenti alla mia ultima lezione di cinema a Milano. Erano presenti un ragazzo devastato dall’ alcol , due donne di 54 anni, una ragazza di 14 e tre che venivano da un corso per som- melier. Ho capito che dovevo dire loro cos’ era il cinema, perché avevano il diritto ad avere un sogno e questa cosa la puoi capire solo se sei anziano. Noi la vita la conosciamo meglio degli altri e solitamente non ce la fanno dire. Perciò grazie dell’invito di oggi.” Merlino annuncia il premio Forbes per Eataly. Infatti, come ogni anno la rivista americana ha pubblicato la classifica dei 25 marchi più originali nel mondo. I “disruptive brands” sono i marchi che sanno coinvolgere i consumatori, che anticipano le mode e fanno sentire il cliente parte dell’azienda. Sono dirompenti e originali, in grado di sfidare e cambiare gli schemi della comunicazione e del mercato. A rappresentare l’Italia in questa speciale graduatoria c’è Eataly, il brand alimentare che ha contribuito alla diffusione del cibo nostrano nel mondo, che si piazza al 23esimo posto. Farinetti conclude parlando dell’ imprecisione cosmica della vita. È questa, secondo lui, che ci permette di essere felici; dato che noi non siamo a conoscenza di quando dobbia- mo nascere o morire. I popoli più fortunati della storia sono quelli che sono nati in corrispondenza della nascita di una novità, una nuova invenzione. Un esempio del passato è segnata dalla fortuna di chi è vissuto nel periodo in cui è stato scoperto il fuoco. Oggi noi viviamo nell’era della scoperta di internet. Grazie ad internet possiamo comprare e fare tantissime altre cose online. Andando così ad eliminare il lavoro svolto dall’uomo. Non siamo ancora stati in grado di gestire e tenere sottocontrollo questa potente invenzione che così toglie lavoro. Bisogna capire come poterla utilizzare per far sì, che vengano assunti più lavoratori possibili. Foto : di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 44 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 Villa Meravigliosa di Borgo Grappa è stata la magnifica location che ha ospitato l’evento venerdì 4 dicembre “LA MIA NUOVA BANCA SETTORE FINANZIARIO CHE PASSIONE” IL NUOVO PERCORSO PROFESSIONALE DI STEFANIA GATTA Un’operatrice del settore bancario - finanziario dal 1992 ad Aprilia Al convegno si è parlato di un tema di attualità, la sicurezza dei depositi bancari di Veronica Alessandrini Quello organizzato a Villa Meravigliosa, in località Borgo Grappa, è stato un evento che Stefania Gatta, bancaria che lavora ad Aprilia da 24 anni, ha organizzato per spiegare ai suoi clienti, acquisiti e potenziali, le ragioni dietro le proprie scelte lavorative. Dall’inizio della sua carriera, infatti, Stefania ha lavorato in quella che, nel tempo, si è trasformata nella banca Unicredit. Ad agosto 2015, invece, dopo quasi 25 anni, ha lasciato il suo incarico per entrare nella divisione private banking di banca Mediolanum. “Ho capito che per le banche tradizionali, le dinamiche sono sempre le stesse, perciò ho capito che, se volevo un cambiamento, dovevo rivolgermi ad un gruppo indipendente che, in quanto tale, mette il cliente al primo posto” ci ha spiegato. Così, per trasparenza nei confronti di chi l’ha sempre vista operare in un contesto diverso, ha deciso di organizzare con le sue forze una serata nella splendida cornice di Villa Meravigliosa, lo scorso 4 dicembre. All’evento sono stati invitati tutti i suoi clienti, quelli già acquisiti e quelli che Stefania vorrebbe la seguissero in questa sua scelta. Nata a Roma, ha iniziato la sua carriera proprio ad Apri- Stefania Gatta Tamara Petrini, Stefania Gatta, Giuseppe Petronzio, Vanni Condoluci lia (dove poi è venuta a vivere), come ci ha spiegato prima dell’evento: “ Sono entrata in banca nel 1991 grazie a mio padre, che ha lavorato 40 anni all’ex Banco di Santo Spirito, che nel ’92 si è fuso con la Cassa di Risparmio di Roma dando vita, poi, ad Unicredit nel 2007. Sono stata prima in piazza Roma, poi nella sede di Toscanini. Mi sono sempre occupata del retail, della vendita di prodotti/servizi, e, successivamente, sono diventata consulente personal”. Nell’aprire la serata del 4 dicembre, Stefania ha detto ai suoi clienti: “Vi ho invitati qui per parlarvi di un cambiamento importante nella mia vita. Tutti i voi siete stati abituati a vedermi in un altro luogo, oggi voglio essere qui, in banca Mediolanum, l’unica banca che si è mossa bene in questi ultimi anni, crescendo sempre. Sono una figlia d’arte, papa era un bancario e io ho sempre desiderato fare questo lavoro, trattare bene il cliente. Banca Mediolanum è una banca che gratifica, i collaboratori ed i clienti di riflesso. Mediola- Villa Meravigliosa num informa i clienti in modo chiaro, non fuorviante e collabora con tutti per offrire il maggior numero di prodotti/servizi”. All’evento erano presenti, inoltre, Vanni Condoluci Financial Family Banker e supervisore di Stefania Gatta, Giuseppe Petronzio, area manager e Tamara Petrini, senior executive manager . Proprio quest’ultima ha spiegato ai presenti la storia e la struttura peculiare di Banca Mediolanum: “Si tratta di una banca nata nel 1997 e che, in meno di 20 anni, è diventata rilevante per l’Italia. Siamo tra le top per capitalizzazione. È una banca europea, presente in Spagna, Germania, Irlanda che ha fatto accordi con le più grandi case di investimento al mondo. Ovviamente abbiamo un asset management nostro, il comparto Vita ed Assicurazione, più partecipazioni in Mediobanca e in Banca Experia. Abbiamo anche un’azienda nell’azienda, Mediolanum Comunicazione, che si occupa di comunicare verso l’esterno ma anche verso l’interno, per formare i nostri professionisti sul territorio”. Petrini ha poi continuato: “Il modello pensato da Banca Mediolanum, ancora oggi, è unico nel sistema bancario. È pensato per offrire ai propri clienti un rapporto in cui ci sia un professionista dedicato. Mentre nelle banche tradizionali il modello distributivo sono le filiali, per noi il centro del modello è il professionista. Con la tecnologia abbiamo fatto sì che il cliente possa entrare in banca in qualsiasi momento. Mediolanum ha puntato molto sull’innovazione e, contemporaneamente, è la banca più tradizionale che c’è poiché è basata sul rapporto umano”. In chiusura dell’evento c’è stato anche un focus su un argomento estremamente attuale, ossia il bailin. Come ha spiegato Petrini dal 1 gennaio entrerà in vigore questa nuova normativa, che si contrappone al bail-out. Prima, infatti, di fronte alla crisi di una banca l’aiuto arrivava direttamente dall’esterno, dal mercato. Con il bail-in, invece, si opera dall’interno: i soggetti presi in considerazione, infatti, saranno le azioni, le obbligazioni e i correntisti con somme depositate che superano i 100mila euro. 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 45 Diario di un pendolare E rieccomi a raccontare per l'ennesima volta una giornata tipica da pendolare, oggi ci sono state varianti a dir poco comiche, non starò a raccontarvi dalla mattina perché riscriverei quello che già vi raccontai qualche mese fa. Stasera alla stazione di Roma Termini aveva detto che quello sarebbe partito prima e tutti gli altri viaggiatori dietro che lo seguivano, gli ultimi non sapevano neanche il perché lo facessero, poi ritornavano indietro per risalire sul primo treno e così svariate volte. I Capitreno che davano informazioni Ma poi all'improvviso è arrivata lei, la vocina che preannunciava la partenza, nessuno ci credeva ormai e quando le porte si sono chiuse, qualcuno e rimasto fregato perché rimasto fuori, il treno è partito e i viaggiatori (del tempo) hanno si è rasentata la comicità, ma solo perché l'abbiamo voluta prendere a ridere. Dagli altoparlanti della stazione era un continuo annuncio di partenze, come sempre, ma del nostro treno per Nettuno nessuno sapeva niente, i Capitreno (poveretti) erano presi d'assalto dai viaggiatori, sembrava un film stile “Amici miei”. Poi ho capito che in realtà i treni fermi ai binari 16 e 14 erano entrambi diretti a Nettuno, tutti e due con porte e luci accese, entrambi pronti alla partenza, ma nessuno sapeva quale sarebbe partito prima, così è cominciata la pantomima ! Chi scendeva da un treno per salire sull'altro perché “qualcuno” gli alla meglio, si trovavano spiazzati loro stessi dagli annunci in continua evoluzione, e così in un delirio generale degno da girone dantesco, abbiamo cominciato a giocarci su, dando informazioni a chi arrivava in quel momento del tipo “ metta un piede su un treno ed uno sull'altro, il primo che parte lo prende”. Certo ! Cosa potevamo fare ? Ormai eravamo alla frutta, anzi al caffè, che non sarebbe stato male vista l'attesa che si prolungava, almeno potevamo starcene seduti ad un tavolino di un bar invece che girare come zombi da un treno all'altro in cerca di umani da sbranare al primo accenno di informazione. applaudito, come quando un aereo atterra e tutti tirano un sospiro di sollievo perché sono ancora vivi. Ma poi , penso, ma non siamo nel 2015 ? non c'è il Giubileo ? Ma siamo a Roma o a Bangkok ? Mi scuoto e ricordo che siamo davvero nel 2015 a Roma ed è cominciato il Giubileo. Poveri turisti, penso, chissà che diranno di questa capitale così mal organizzata, di questi autobus, metro e treni super affollati, taxi cari che se ti fai un mutuo è meglio (almeno te lo compri il taxi), col car sharing stile Topolinia, la città di Miky Mouse. Spero che se a qualcuno di questi turisti venisse in mente di noleggiare una bicicletta, almeno gli venga spiegato che a Roma non ci sono piste ciclabili e quindi è a loro rischio e pericolo addentrarsi nel traffico che a Roma è a tratti bloccato e a tratti degno di un autostrada a 8 corsie, dove le auto vanno anche a 150 Km/h. Che poi a pensarci bene, non è che a piedi sia meglio, provate ad attraversare SULLE STRISCE a passo normale, se non vi affrettate scatta il rosso e le auto partono come ad un Gran Premio, anche perché se ci fosse qualcuno disposto ad aspettare che compiate il viaggio della speranza, statene certi che dietro ci sarà il solito strombazzatore. Che altro dire ? A' MARONNA V'ACCUMPAGNA. Luciano Santelli pagina 46 IL GIORNALE DEL LAZIO LA MEMORIA DELLA CAMPAGNA DI RUSSIA AD APRILIA Nuovo progetto di raccolta testimonianze e documentazioni dell’Associazione “Un ricordo per la pace” Nuovo progetto dell’Associazione “Un ricordo per la pace” sulla memoria della campagna di Russia, l’operazione militare voluta da Mussolini per affiancare l’alleata Germania che aveva attaccato la Russia nel giugno 1941. Il progetto, che sarà accompagnato dalla realizzazione di un filmato e di una conferenza, prevede una raccolta di foto, documentazioni e testimonianze riservata nello specifico ai militari il reduce di Russia Armando Giorgi “LAST FLIGHT HOME” DAL MICHIGAN UN REGALO PER GLI AMICI DI APRILIA FLIP COLMER HA INVIATO IL DOCUMENTARIO DELLA “BENTPROP PROJECT” L’ ORGANIZZAZIONE STATUNITENSE SVOLGE RICERCHE SUI DISPERSI NELLE OPERAZIONI MILITARI (MIAs) di Elisa Bonacini unricordoperlapace.blogspot.it unricordoperlapace@gmai l.com Dante Bonacini 1921-1943 S.Tenente 6°Rgt. Bersaglieri Divisione Celer che combatterono in Russia durante la seconda guerra mondiale i cui familiari risiedano attualmente ad Aprilia. Particolare attenzione sarà data alle storie dei soldati le cui famiglie risiedano ad Aprilia dalla sua fondazione. L’Associazione quindi rivolge un appello ai cittadini di Aprilia affinché emergano le storie dei loro familiari e sia resa loro memoria per quello che con tanta sofferenza hanno vissuto sulla propria pelle nelle gelide steppe russe. La presidente dell’Associazione apriliana commenta l’iniziativa: “ Si dice ironicamente che tutte le famiglie italiane “vantino” a proprio onore un bersagliere o... un caduto in Russia. Questo per testimoniare quanto la tragedia di Russia abbia colpito capillarmente tutto il popolo italiano. Con il passare degli anni sono sempre più rare le testimonianze di reduci ancora viventi. Sta alla nostra generazione il compito di perpetuare la memoria del sacrificio dei nostri soldati in Russia, affinché tali tragedie non si verifichino mai più”. Ad Aprilia abbiamo ancora un reduce vivente, il signor Armando Giorgi; nato 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 nel 1922 a Cingoli (Macerata) partì per il fronte russo nel maggio 1942 e fece parte del 1° Reggimento Artiglieri. Combatté sul fiume Don. L’Associazione “Un ricordo per la pace” ha realizzato qualche anno fa una video- intervista nella quale Armando ha raccontato i tragici momenti della ritirata nel dicembre 1942 e di come fosse riuscito a salvarsi miracolosamente in diverse situazioni. Meno fortunato, come riferisce Elisa Bonacini, fu lo zio Dante Bonacini che morì in Russia all’ età di soli 21 anni. I sui resti pare si trovino in una fossa comune presso Oranki. Dante, primogenito della famiglia Bonacini, aveva “scelto” la carriera militare come il padre Giuseppe. Partì per la Russia nel settembre 1942 nel 6° reggimento Bersaglieri Divisione Celere e morì in prigionia, precisamente in una tradotta ferroviaria da lager a lager a causa delle gravi ferite riportate nei combattimenti sul fiume Don. La sua fine ha causato un vuoto incolmabile nella famiglia, un dolore inconsolabile nel padre Giuseppe che nel ruolo di Comandante del Distretto militare di Reggio Emilia ne aveva disposto la partenza per il temibile fronte russo. E’ quindi in preparazione il convegno tematico sulla Campagna di Russia che l’Associazione “Un ricordo per la pace” realizzerà in collaborazione con l’U.N.I.R.R. ((Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia) sezione di Aprilia. Gli interessati possono rivolgersi alla email dell’Associazione “Un ricordo per la pace” : [email protected] Nei giorni scorsi è arrivato ad Aprilia un regalo inaspettato, alcuni pacchi provenienti dal Michigan. Lo scorso 13 ottobre Flip Colmer dell’importante Organizzazione Statunitense “BENTPROP PROJECT” con la moglie Rebecca Sharp avevano fatto visita ad Aprilia. Accompagnati dall’Associazione “Un ricordo per la pace” e dai Generali Massimo Coltrinari e Luigi Marsibilio si erano recati nei luoghi dei combattimenti del 1944, ai memoriali ai caduti senza sepoltura ed all’esposizione “Un ricordo per la pace” sul tema “APRILIA IN GUERRA : LA BATTAGLIA DI APRILIA” presso il Liceo”Meucci”. Al rientro dalla vacanza in Italia Flip ha voluto esprimere dal Michigan i suoi ringraziamenti ai nuovi “amici di Aprilia” con l’invio del video rappresentativo dell’organizzazione di cui dirige la squadra operativa. Alla partenza per l’America il simpatico Flip Colmer infatti si era preoccupato di chiedere alla scrivente Elisa Bonacini nomi e indirizzi di tutte le persone conosciute nella visita alla nostra Città. Nella lettera pervenutami si è nuovamente congratulato per l’attività dell’Associazione “Un ricordo per la pace e dell’impegno della Città per mantenere il ricordo delle vittime della guerra nel territorio. “Siete stati dei magnifici 13 ottobre 2015 presso Liceo Meucci Elisa Bonacini Generale Luigi Marsibilio Flip Colmer Rebecca Sharp padroni di casa !- FLIP COLMER in azione nelle acque di Palau ha detto Flip nella lettera che ha accompagnato il pacco- Spero ci si possa incontrare di nuovo !” . “Il nostro film “LAST FLIGHT HOME” (L’ultimo volo a casa) - ha Organizzazione vuole esseaggiunto nella nota – può re un modo per raccontare farvi capire l’attività del la loro storia e mantenerne nostro gruppo fondato dal la memoria”. mio amico ricercatore Pat Finalità condivise in pieno Scannon che è finalizzata dalla nostra Associazione e alla ricerca dei dispersi che potrebbero essere i nelle operazioni militari presupposti per una futura (MIAs ) con particolare collaborazione con l’imsensibilità per le loro fami- portante Organizzazione glie, che hanno subito que- Statunitense nelle ricerche ste gravi perdite. La nostra dei dispersi in guerra alleati in Italia . 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 47 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 48 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 I denti visti come elemento estetico: la mostra degli allievi di Guadagnuolo Il Maestro Francesco Guadagnuolo, ricercatore nel mondo della Scuola, ha inteso diffondere la sua passione ed il suo talento per l’arte fra i suoi allievi, in modo tale da far conoscere ed apprezzare l’arte alle future generazioni. Lo scopo del suo insegnamento è quello di aiutare gli alunni, che hanno la fortuna di capitare nelle sue classi, a sviluppare la loro creatività e ad accrescere il loro amore ed interesse per l’arte tramite l’uso del segno e del colore. I mezzi di cui si serve per insegnare sono vari: dai libri di storia dell’arte a tutte le tecniche di arte figurativa e non, con speciale attenzione rivolta soprattutto alla realizzazione di disegni, dipinti e collage sia in classe, sotto la sua supervisione, che come compiti assegnati per casa. Con gli insegnamenti di Guadagnuolo, gli allievi prendono coscienza di quanto l’arte, come metodo per esprimere i propri sentimenti e stati d’animo, sia stata ed è tuttora importante per l’uomo non solo dal punto di vista estetico, come “dolce per gli occhi”, ma anche dal punto di vista emotivo come massima espressione dell’io interiore e come testimonianza del passato. Il Professor Guadagnuolo, spiega come, per caso può venire fuori una mostra interessante com’è stato da un suo normale mal di denti. Recandosi in Clinica, il professore ha avuto un’il- luminazione per aver fatto produrre dai suoi allievi delle opere atte a far capire l’importanza dei denti nella vita e nella storia dell’essere umano. L’occasione ci è stata data dal Centro Odontoiatrico di Villa Silvana nella mattinata del 1° dicembre 2015, presso l’Aula Magna “Duilio Cambellotti” dell’Istituto “Giacomo Matteotti” di Aprilia, il cui personale medico ha effettuato un incontro formativo per gli alunni di tutte le classi sulle patologie orali e la corretta igiene. Sono intervenuti il Direttore Sanitario Dott. Siro Simeoni, il Dott. Robero Spina - Chirurgo Dentista, il Dott. Simone Alessandri Odontoiatra-Ortodonzista e la Dott.ssa Manuela Fantauzzi Igienista Dentale. I denti accomunano tutti gli uomini di tutte le razze e di tutti i sessi, sono lo strumento con cui si mastica il cibo, e a volte i denti servono anche a trasferire emozioni: non siete mai stati rapiti da un sorriso? I denti riflettono anche l’igiene delle persone, se una persona tiene alla pulizia e a se stessa, porrà anche molta attenzione alla cura dei denti stessi. Nelle opere esposte si possono notare una varietà di denti: molari, incisivi, canini e arcate dentarie dal forte impatto inventivo. Nonostante i denti siano in “dotazione” a tutti gli esseri umani, e ci rendano tutti così simili, in realtà ci rendono anche diversi, proprio dal calco dentale si può risalire ad una determinata persona, poiché non esistono denti standard! Ognuno pos- siede la sua dentatura! proprio perché dal calco dentale si può risalire all’identikit del singolo individuo. Il Prof. Guadagnuolo ha dimostrato la capacità di “riformattare” il corpo fisico – il dente - (sottoposto a trattamento odontoiatrico) trasformandolo in arte, con la sua innata capacità di giocare con varie tecniche esaltando i colori, elogiando la bellezza dell’arte. 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 49 VIAGGIO NEL TEMPO: FANTASCIENZA O SOGNO REALIZZABILE? CE LO SPIEGA JOHN TITOR UOMINIVENUTI DAL FUTURO E CRONONAUTICA: BUFALE O POSSIBILITA CONCRETE? LA LEGGENDA CHE HA FATTO IMPAZZIRE IL WEB…CHE FORSE LEGGENDA NON È di Antonello D’Alessandro Tutti, soprattutto i ragazzi, almeno una volta hanno sentito parlare del sedicente crononauta John Titor. Correva l’anno 2000 quando in alcuni forum cominciarono a circolare strane storie di un viaggiatore del tempo. Il crononauta, il soldato John Titor, affermava di provenire dal 2036 e di essere stato mandato indietro nel passato con una missione ben precisa: recuperare un computer Ibm 5100. Secondo il piano originale lo avrebbe dovuto recuperare direttamente dalle mani del nonno ingegnere nel 1975, anno della sua commercializzazione. Completata la sua missione, con la macchina del tempo descritta da lui precisamente come l’“unità di distorsione gravitazionale per la dislocazione temporale” il militare fece un salto e si mise, come missione secondaria, a cercare conforto tra i nerd dell’anno 00. Dopo aver elargito la sua quota di profezie, tra cui quelle relative a una guerra civile che sarebbe dovuta cominciare in America nel 2004, nel 2001 Titor lascia l’alba del nuovo millennio e se ne ritorna nel 2036, o almeno questo è quello annuncia nel suo ultimo post datato 24 marzo 2001. Da allora, se escludiamo gli imitatori e un certo Ethan Jensen proveniente dal 2118 che nel 2005 ci ha informato su come John sarebbe stato punito al suo ritorno per aver rivelato troppo senza permesso, di Titor la grande rete non ha avuto più notizie. Ancor prima che si arrivasse alla data delle profezie la storia del cronosoldato era letteralmente incredibile, e molto carica di contraddizioni, ma non si poteva che essere affascinati dai suoi meticolosi dettagli. In particolare era ricca di elementi da cui trasparivano conoscenze fisiche e tecnologiche notevolmente sopra la media rispetto al classico lunatico mitomane cospirazionista. Inoltre, come affermato da molti, le descrizioni che Titor fornisce sulle peculiarità dell’Ibm 5100 sono veritiere e alcune di queste, anche se non propriamente “segrete”, non sono mai state molto pubblicizzate ed erano quindi note solo agli addetti ai lavori e ai veri appassionati. Il minicomputer in questione sarebbe inoltre necessario in futuro perché “il sistema operativo per computer UNIX avrà un problema nel 2038 . Ed è lo stesso Titor che stuzzicava in proposito prima di andarsene per sempre scrivendo “quello che mi sconcerta è perché nessuno qui si chiede come mai non siete stati colpiti dal Y2K (Millenium Bug)”. Ora immaginiamoci che, per assurdo, Titor non fosse solo il carismatico protagonista di una bufala ben progettata ma un vero crononauta. Assumiamo anche che il nostro John sia un po’ più avveduto sul rivelare i suoi piani e che ci siano altri come lui qui, ai giorni nostri: come faremmo ad accorgerci della sua presenza? Un simile esperimento mentale ha impegnato il professor Robert J. Nemiroff e la sua dottoranda Teresa Wilson della Michigan Te c h n o l o g i c a l U n i v e r s i t y. Lasciando quasi totalmente in disparte la plausibilità dal punto di vista fisico (se sia possibile o no viaggiare nel tempo) i due studiosi hanno condotto una ingegnosa ricerca di viaggiatori nel tempo nella rete. Hanno cercato cioè informazioni su eventi futuri che al momento in cui sono state lasciate non potevano assolutamente essere note. Per il loro lavoro i due scienziati hanno deciso analizzare il periodo compreso tra gennaio 2006 a settembre 2013 e di concentrarsi in particolare su due eventi: la cometa Ison (scoperta a dicembre 2012) e l’elezione di Papa Francesco (marzo 2013). La scelta potrebbe apparire un po’ limitante, ma entrambi gli eventi sono stati giudicati non solo storicamente rilevanti, ma con pochissime possibilità di generare dei falsi positivi: difficile cercare per caso il nome di una cometa che deve ancora essere scoperta dagli astronomi. Decisi gli argomenti, bisognava decidere dove cercare. La scelta è ricaduta su Twitter data l’inefficienza di Google e Facebook. La ricerca è stata completamente vana. Gli autori però ci tengono a specificare che di per sé i risultati non possono dimostrare l’inesistenza di viaggiatori del tempo, e sottolineano comunque la novità della ricerca. Anche se è improbabile che i loro sforzi vengano premiati, i due scienziati devono essersi senz’altro divertiti, ma forse non tanto quando Sir Stephen Hawking chenel 2011 organizzò un party a base di champagne per viaggiatori nel tempo. Fatto sta che la vicenda di John Titor, assieme allo strascico di storie crononatiche che ha portato, ha fatto e fa ancora parlare di se. Vera o falsa, la storia è indubbiamente abbastanza accattivante, con il suo misto di catastrofismo con possibilità di redenzione (che molto prende le mosse, va detto, da film come Terminator o L’esercito delle 12 scimmie), accattivante al punto addirittura da attirare persino la curiosità di Hollywood. Bufala già demolita o verità da scoprire? Lo scopriremo, appunto, nel futuro! IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 50 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 L’AVVOCATO RISPONDE CHI PAGA I DANNI SE SI ROMPONO LE TUBATURE CONDOMINIALI? Per porre domande scrivere e-mail: [email protected] Avv. Margherita Corneli Gentile Avvocato, sono proprietario di un appartamento posto al primo piano di un condominio e, circa due settimane fa ho ricevuto la visita dell’amministratore il quale mi ha informato che, nel locale commerciale sottostante la mia proprietà, sono presenti infiltrazioni di acqua provenienti probabilmente dalla mia cucina. Lo stesso amministratore è tornato poi nei giorni scorsi insieme ad un idraulico il quale, dopo aver rotto alcune mattonelle della mia cucina, nonostante io non fossi d’accordo a farlo, ha stabilito che detta perdita è causata dalla rottura della braga che collega il mio impianto di scarico a quello condominiale. Volevo sapere a questo punto di chi è la responsabilità per l’accaduto e, soprattutto, chi dovrà sopportare l’onere delle riparazioni? Io oppure il condominio? Grazie della risposta che vorrà darmi. Giovanni Caro Giovanni, Innanzi tutto è necessario precisare, per coloro che non lo sapessero, che la braga è una raccordo che mette in collegamento le tubazioni idrauliche verticali con quelle orizzontali. Difatti gli scarichi delle acque reflue condominiali si dividono in orizzontali (reti di scarico poste, normalmente, presso le fondamenta dell’edificio e, sicuramente, condominiali) e verticali (colonne di scarico che, dall’ultimo piano, raccolgono le acque reflue dalle singole unità immobiliari, fino a confluire nella rete orizzontale). Per quanto attiene la braga in passato la Cassazione riteneva sosteneva la non condominialità della braga difatti riteneva che: “ la braga, quale elemento di raccordo fra la tubatura orizzontale di pertinenza del singolo appartamento e la tubatura verticale, di pertinenza condominiale, è strutturalmente posta nella diramazione, essa non può rientrare nella proprietà comune condominiale, che è tale perché serve all’uso (ed al godimento) di tutti i condomini; e, nella specie, la braga qualunque sia il punto di rottura della stessa, serve soltanto a convogliare gli scarichi di pertinenza de singolo appartamento, a differenza della colonna verticale che, raccogliendo gli scarichi, di tutti gli appartamenti, serve all’uso di tutti i condomini” (Cass. 3 settembre 2010 n. 19045). Dopo varie oscillazioni, nel 2012 la Cassazione con la sentenza n. 778, ha mutato orientamento stabilendo che “ la que- Allo scultore apriliano Ignazio Colagrossi il “Premio Antonio de Curtis (Totò)” Lo scultore Ignazio Colagrossi è stato ancora una volta premiato ricevendo il premio per la scultura, nella XVIIIª EDIZIONE CONCORSO INTERNAZIONALE “ANTONIO DE CURTIS” (Toto’) 2015, dall’Associazione “Amici di Totò” a prescindere?” ONLUS e l’Associazione “Eurweb tv5” il 9 Dicembre scorso presso presso la prestigiosa BIBLIOTECA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI Con il premio indetto in onore di Totò, inaspettatamente giunto proprio a 20 anni, dall’inizio dell’espressione artistica, attraverso LA POESIA, PITTURA E SCULTURA, la soddisfazione di Colagrossi è ancora più grande. Fra i premiati delle varie sezioni, alcuni noti personaggi come Lino Banfi, Maurizio Mattioli, Paola Comin. stione riguarda nella sostanza la qualificazione o meno di bene condominiale della parte della colonna di scarico che, all’altezza dei singoli piani dell’edificio condominiale, funge da raccordo tra la colonna di scarico e lo scarico individuale dei singoli appartamenti. Al riguardo appare opportuno evidenziare che il Tribunale ha ritenuto di considerare condominiale la braga in questione in relazione alla sua funzione, ritenuta prevalente, di raccordo tra le singole parti e la conduttura verticale di scarico. E’ appena il caso di osservare che, in assenza della braga in questione, non vi sarebbe raccordo tra le tubazioni di scarico verticale poste in corrispondenza dei singoli piani dell’edificio condominiale. Occorre anche considerare che l’intervento su detto raccordo deve essere operato sulla condotta verticale, mentre qualsiasi intervento sui tubi di scarico delle singole unità immobiliari fino al raccordo in questione può essere effettuato senza sostanzialmente impegnare lo scarico condominiale” (Cass. 19 gennaio 2012 n. 778). Pertanto le tubazioni dell’edificio in condominio, siano esse condotti fognari o di acque bianche ovvero canali di scarico, appartengono alla proprietà comune nella parte destinata al servizio di tutte le unità immobiliari e ciò fino al punto di raccordo con i singoli appartamenti; sono invece oggetto di proprietà esclusiva le parti che, ramificandosi dalla colonna comune, convogliano alle singole unità abitative. Va da sé che il condominio potrà essere ritenuto responsabile, ex art. 2051 c.c., sono nel caso di rottura della tubazione d’uso comune (cd. colonna montante), in caso contrario, chiamato a rispondere degli eventuali danni cagionati dalle infiltrazioni sarà il proprietario/condomino del singolo appartamento nel quale insiste la tubazione lesionata. 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 51 Aprilia - E’ nata l’Associazione “Passione Vivente Aprilia” Si è costituita l’Associazione “Passione Vivente Aprilia”, il cui consiglio Direttivo è formato da: Francesco Vuturo – Presidente, Giovanni Ubertini – Vicepresidente, Mina Modugno – Segretario/TesorierePatrizia Matilde Pavia – Consigliere Ilvo Silvi – Consigliere.I due Consiglieri ricoprono, in seno all’Associazione, la carica di addetti alle pubbliche relazioni. L’intento di costituire una Associazione della Passione Vivente era già nata sin dall’edizione dello scorso anno, grazie al grande riscontro ottenuto da parte della cittadinanza Apriliana che ha partecipato in maniera entusiasta e plebiscitaria all’evento. Determinante è stato, inoltre, il sostegno offertoci dall’Amministrazione Comunale che ha patrocinato e finanziato l’evento ed in particolare ci ha incoraggiato l’immediato entusiasmo che l’Assessore Francesca Barbaliscia ha saputo trasmetterci nella realizzazione del nostro progetto, animata, sicuramente dalla stessa fede che ci accomuna. Si è concretizzata, quindi, l’esigenza di creare un’associazione che si occupasse esclusivamente della Passione Vivente, e potere dare modo, a chi avesse il desiderio di aderire a questo suggestivo evento di vivere questa esperienza da protagonista e non solo da spettatore. Un’adesione che può avvenire nella maniera più soggettiva possibile che va dalla semplice contribuzione economica al sostegno logistico tramite prestazioni di servizi vari, secondo la propria competenza (falegnami, tecnici e operai di vario genere, attori, semplici figuranti ecc.) per rendere questa manifestazione, che diventerà uno degli appuntamenti fissi di Aprilia, sempre più grande e unica nel suo genere. Questo evento, è già alla sua terza edizione e così, come esistono altre realtà similari in altri comuni limitrofi (Maenza, Sezze, Alatri) che danno lustro alle loro città attraverso la sacra rappresentazione con una notevole esperienza maturata nel corso degli anni, anche noi desideriamo che la nostra città abbia la possibilità di avere la sua “Passione Vivente”, attraverso una suggestiva rievocazione storico-religiosa degli ultimi 30 gg. della vita e morte di nostro Signore Gesù Cristo. E’ vero la nostra è una Passione ancora giovane ma è nata già adulta sia per la ricchezza e durata delle scene, attualmente rappresentata da circa 70 figuranti, che per la qualità dei costumi, curati nei minimi parti- colari dalla nostra responsabile di sartoria Giulia Caracci, coadiuvata da Silvia Troiani, dell’Associazione Lo Scrigno. Siamo certi però, che con l’appoggio dei nostri concittadini, dell’Amministrazione Comunale e chiunque volesse offrire il proprio aiuto sotto qualunque forma, arriverà ad essere un appuntamento culturale/religioso di una certa imponenza ed importanza, che tra l’altro, cade in un delicato periodo storico in cui gruppi di estremisti e fanatici religiosi uccidono in nome di Ascolta la radio anche dal tuo Smartphone/Tablet. Scarica l’App. gratuita Radio Lazio Sud su Google Play Dio e, quindi, è importante testimoniare l’adesione al messaggio evangelico di Gesù “Amate i vostri nemici e pregate per loro”. E questo è lo spirito comune di tutti noi e dei nostri partecipanti. Anche quest’anno la Sacra rappresentazione avverrà in occasione della Domenica delle Palme ma, previo accordo con Don Franco Marando titolare della Parrocchia di San Michele, l’inizio è stato stabilito per le 15.00 e terminerà alle ore 18.30, evitando, quindi, l’umidità ed il freddo serale che non ha consentito a buona parte del pubblico della scorsa edizione di seguire l’intero evento. Per la prossima edizione la manifestazione sarà sempre accompagnata da un commento parlato e da una base sonora. Tutte le scene dei quadri saranno recitate da interpreti locali non professionisti, che amano profondamente i loro ruoli storici e che sono animati sempre da un’esigenza di rinnovare e migliorare quanto è già stato realizzato con molto impegno e sacrificio. Inoltre, contiamo di presentare un’edizione più ricca sia dal punto di vista scenografico che partecipativo, e di avere a disposizione un maxi schermo che darà a tutti la possibilità di seguire le scene della rappresentazione senza alcuna difficoltà indipendentemente dalla posizione in cui si trovino. Pertanto, desideriamo rivolgere l’invito a tutti i nostri concittadini, a partecipare a questo suggestivo evento, per renderlo ancora più grande, unico ed importante per la nostra città. Non occorre essere necessariamente attori professionisti , ma semplicemente avere buona volontà per calarsi nelle vesti di attori, e semplici figuranti, oppure come collaboratori per prestazioni d’opera. Le iscrizioni sono già iniziate e chiunque avesse intenzione di unirsi a noi può telefonare alla nostra segretaria Mina Modugno: 347/0530821 o al fisso 06/92730424. Il Presidente Francesco Vuturo IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 52 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 SOS CRESCITA EDUCAZIONE FAMIGLIA e SCUOLA Ma Babbo Natale esiste? Dott.ssa Cinzia De Angelis Per porre domande alla dott.ssa Cinzia De Angelis inviare una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] Gentile dottoressa, Mi chiamo Teresa e ho 42 anni. Ho un bambino che frequenta la terza elementare. Giorni fa mentre lo accompagnavo a scuola, ho ascoltato inavvertitamente i suoi compagni che lo deridevano perché Davide, mio figlio, crede ancora a Babbo Natale. Lui non mi ha raccontato l’episodio ma temo il momento in cui mi chiederà spiegazioni. Cosa faccio? Cosa gli dico? Cara Teresa, pubblico volentieri la sua lettera perché ogni anno puntualmente molti genitori si pongono la stessa domanda: cosa bisogna rispondere ad un bambino che ci chiede se esiste Babbo Natale? Prima di rispondere a questa domanda mi piacerebbe riflettere insieme a tutti quei momenti magici e irripetibili in cui, complici e solidali con i nostri figli, abbiamo atteso l’arrivo di Babbo Natale. Vi ricordate i dolcetti e il latte caldo, preparati insieme per aspettarlo? E ve li ricordate i passi cauti e lenti dei nostri bambini per intravederlo, mentre adagiava i regali sotto l ‘albero? E, ancora…. Vi ricordate quegli occhi pieni zeppi di gioia? E i loro sospiri per non far rumore? e, infine… quel momento tanto atteso in cui le manine paffute di nostro figlio aprono il regalo tanto desiderato? Si. Lo ricordate perfettamente. E, con molta probabilità, è uno dei ricordi più dolci che custodite nel cuore. Per i bambini non tutto è semplice e comprensibile e per spiegarsi alcuni eventi ricorrono spesso al pensiero magico. Poi ad un certo punto i bambini crescono e alcune cose iniziano a sembrare bizzarre e illogiche… E’ proprio questo il momento che il bambino inizia a chiederci qualche “chiarimento” su Babbo Natale. Ma prima di vuotare il sacco … procedete con calma. Forse qualche amichetto ha parlato … forse desidera soltanto essere rassicurato. Non tutti i bambini sono pronti per affrontare la verità e non tutti, a volte, vogliono sapere davvero. Ascoltate bene … fate domande …. Alcuni di loro vogliono ancora essere bambini. Ricordatevi che Babbo Natale esiste finché esiste l’infanzia. Per noi adulti Babbo Natale è solo un signore un po’ in sovrappeso che non si fa la barba. Ma non siamo più scaltri adesso che lo sappiamo. Forse siamo solo più tristi. È bello, meravigliosamente bello, per i nostri bambini sapere che nel mondo c’è un uomo buono che la notte di Natale impiega il suo tempo per rendere felici i bambini e non soltanto se stesso. C’è un momento in cui il bambino capirà la verità … e sarà ugualmente felice di sapere che quel signore tanto buono lui lo conosce già … Cara Teresa le racconto un piccolo aneddoto buffo e tenero capitato ad una mia amica per sorridere e riflettere un po’. Una volta un bambino che aveva perso il dentino chiese alla sua mamma: “Mamma lo sai che Lorenzo mi ha detto che non è il topino a portare i soldini?” “Ah no? E allora chi è?” rispose la mamma “E’ la mamma …” Continuò il bambino tutto soddisfatto. La mamma allora chiese nuovamente:” La mamma? “ Si. Rispose il bambino: “La mamma del topino.” Questo per dire che alcuni bambini anche se messi di fronte alla realtà …. Continuano a credere nella magia! Buon Natale Teresa Cara dottoressa, Sono una zia di due nipoti bellissimi e molto intelligenti di 7 e 10 anni. Loro vogliono il cellulare. Ma io non sono d’accordo. Che altri regali mi consiglia? Carissima zia … Ci sono dei regali che non si scartano, che non sono fatti solo di lustrini … e se lei mi ha fatto questa domanda sicuramente già lo sa. Regali ai suoi nipoti una giornata da trascorrere insieme a lei, magari a passeggio tra le bellezze di Roma o per assistere ad uno spettacolo divertente a teatro. Regali loro qualcosa da non buttare via, insieme alla carta, e rinunci alla tentazione di acquistare il giocattolo più pubblicizzato e costoso in televisione. Rischierebbe di vederlo ammucchiato in una cesta qualche giorno dopo il Natale. Con molta probabilità non apprezzeranno immediatamente il regalo. Ma non importa … lasci a loro il tempo di gustarsi la sua compagnia e questo regalo così insolito. Sono certa che dopo una giornata trascorsa insieme a ridere e a scherzare cambieranno idea …. A volte … bisogna rischiare un po’ … Coraggio …. E buon Natale. IL GIORNALE DEL LAZIO 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 pagina 53 “APRILIA SI…CURA” IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI IN ITALIA È ARRIVATO IL MOMENTO DI PROPORRE UN MODELLO DI INTEGRAZIONE. DA APRILIA NASCE UN TAVOLO DI PROPOSTE, INSIEME AL NOSTRO FORUM “POLITICHE DI INTEGRAZIONE E NUOVI CITTADINI DI APRILIA” CHE SI RIUNISCE A CADENZA MENSILE PRESSO IL NOSTRO CENTRO INTERCULTURALE IN VIA CATTANEO 4 La prima occasione di incontro pubblico del FORUM è fissata il giorno 18 Dicembre alle ore 18,00 in occasione della Giornata Mondiale dei Migranti dal titolo “Cosa vuol dire convivenza: come si costruisce l’integrazione” a cura di Sihem Zrelli Care lettrici e lettori, questi ultimi giorni sono stati molto intensi per noi Referenti delle Comunità immigrate di Aprilia, già Mediatori culturali e Presidenti di Associazioni che si occupano di Immigrazione su questo territorio. Il motivo? Finalmente qualcosa sta cambiando veramente nel panorama politico nazionale, addirittura nel contesto europeo, con il quale dobbiamo imparare a confrontarci come cittadini europei. E lentamente le cose si stanno muovendo pure a livello locale. Si sta acquisendo consapevolezza che l’Immigrazione è una questione che va affrontata, non più in una logica di emergenza, ma strutturalmente essa va pianificata e programmata con interventi che vanno dal controllo della legalità all’educazione, alla socializzazione. Ma con quale modello di integrazione? Si parla, infatti, in questo caso di scegliere tra diversi modelli di integrazione ovvero di quegli elaborati teorici che hanno lo scopo di gestire le problematiche di integrazione dei migranti nella società d’accoglienza. Una prima classificazione è quella che distingue tre fondamentali modelli di integrazione socio-culturale: il modello dell’assimilazione, il modello pluralista, il modello dello scambio culturale. Il modello dell’assimilazione. In questo modello la priorità consiste nell’adattamento alla cultura della società ospitante. I migranti debbono quindi conformarsi quanto più possibile ad essa, mettendo in atto processi di desocializzazione, di cancellazione delle culture d’origine e di risocializzazione rispetto ai costumi e alle norme di quella d’arrivo. Il modello d’integrazione italiano è ancora oggi in via di costruzione. I Paesi mediterranei infatti hanno raggiunto molto lentamente la consapevolezza del loro nuovo ruolo nel sistema migratorio internazionale e dell’esistenza di un fabbisogno di manodopera di importazione. In Italia, un ritardo di comprensione di questo tipo, ha rallentato l’elaborazione di un modello di politica migratoria, lasciando spazio per contro a un alternarsi di politiche incerte, con una forte delega della gestione agli enti locali e istituzioni religiose e laiche della società civile. D’altra parte c’è chi considera l’Italia come un paese che, con alcune sue leggi (in particolare con la legge Turco-Napolitano, n.40, del 1998), ha anticipato, o meglio si è trovata in sintonia con le politiche migratorie di integrazione “caldeggiate” dalla Commissione europea, in particolar modo con il Trattato di Amsterdam, e teso a “comunitarizzare” progressivamente la materia al riguardo di visti, asilo, immigrazione e altre politiche connesse con la libera circolazione delle persone. La prima normativa organica in materia è stata elaborata nel 1998 con il primo Testo Unico sull’immigrazione (Legge Turco-Napolitano, n. 40, 1998, e D.Lgs. n. 286, 1998) ispirato dalla visione dell’immigrazione come elemento ormai strutturale della società contemporanea. Essa riconosce la presenza, accanto ai fattori espulsivi, di fattori attrattivi che hanno a che fare con il fabbisogno di manodopera di importazione da parte dell’economia italiana, prevedendo un preciso meccanismo di determinazione annuale di quote di ingressi per “motivi di lavoro” e istituendo per la prima volta in Italia centri di permanenza temporanea per gli stranieri sottoposti a provvedimenti di espulsione. La legge prefigura un modello di integrazione basato su quattro tasselli: interazione basata sulla sicurezza; tutela dei diritti della persona atti ad assicurare un minimo di integrità ai regolari, con la sua estensione agli irregolari; integrazione dei regolari; interazione basata sul pluralismo e comunicazione. La legge prevede infine di attuare le proprie politiche utilizzando anche l’intermediazione del privato sociale, mettendo in campo così una sorta di strategia di integrazione indiretta. Questo modello ha ricevuto giudizi per lo più positivi da parte degli esperti in virtù dell’apertura sui diritti sociali. Per contro, e ciò ne costituisce un limite fondamentale, essa manca di qualsiasi apertura sui diritti politici (es., diritto di voto alle amministrative, prima previsto poi stralciato per consentire l’approvazione in Parlamento). Uno degli aspetti negativi più rilevanti della normativa riguarda la sua concreta attuazione, che viene sistematicamente ostacolata dall’ inefficienza della burocrazia italiana, da un’inadeguata informazione degli attori istituzionali chiamata ad applicarla e da un’eccessiva discrezionalità amministrativa e diversificazione territoriale nella sua applicazione. La legge successiva, la cd. Legge Bossi-Fini del 2002, ha introdotto integrazioni e modifiche. Essa non ha assolutamente semplificato la precedente architettura istituzionale, ma ha solamente avuto l’effetto di rivedere in senso più restrittivo l’ingresso e la permanenza in Italia per motivi di lavoro. Questa legge ha generato non poca preoccupazione per l’accesso alle procedure di asilo, per la detenzione dei richiedenti asilo in violazione degli standard previsti dalla normativa internazionale e per la violazione del principio del non-refoulement (non respingimento) che vieta di rimpatriare ed espellere forzatamente i richiedenti asilo verso Paesi in cui potrebbero essere a rischio di gravi abusi dei diritti umani . Quali prospettive per il futuro in Italia? Quello che noi chiediamo oggi, come cittadini immigrati, che stanno costruendo con la partecipazione attiva alla vita pubblica, attraverso l’associazionismo e l’impegno professionale, è di partecipare alla costruzione del modello di integrazione italiano, partendo dalle conquiste che dal basso abbiamo ottenuto, partendo dalla dimensione locale, dall’esempio di quelle Amministrazioni “illuminate” che hanno già aperto la strada alle Consulte degli Immigrati ed ai Tavoli interistituzionali per l’integrazione, fino ad arrivare al livello regionale e nazionale, affinchè poi l’Italia possa effettivamente essere d’esempio per gli altri Stati Europei. Le leve di questo modello di integrazione sono essenzialmente tre: conoscenza, scambio, dialogo per conoscere e riconoscersi come cittadini che appartengono ad una sola ed unica comunità civile, nella quale gli immigrati possano portare il loro contributo, le loro proposte per migliorare la qualità della vita di ognuno di noi, senza distinzione di lingua, sesso, religione, nel pieno rispetto dei principi e dei valori della Costituzione italiana. Il contributo che noi immigrati possiamo dare, è sicuramente molto importante, bisogna superare insieme l’idea dell’immigrato come semplice forza lavoro o chiuso nella sua dimensione privata e cominciare a pensarlo coinvolto nella dimensione pubblica della polis. In conclusione, ringrazio il Deputato PD Khalid Chaouki, il Dirigente Nazionale PD Livia Turco e tutta la Dirigenza PD sia a livello nazionale, regionale e locale che stanno affrontando, in maniera sistematica, la questione dell’Integrazione in Italia, partendo dal dato di fatto che si tratta di un argomento non più rimandabile perché riguarda la vita di tutti i cittadini, perché solo affrontando la questione, anche se difficile ed elettoralmente complicata, possiamo migliorare la qualità della vita sociale di tutti, aumentando la coesione sociale, rendendoci più forti di fronte all’Europa ed al Mondo. Nel nostro piccolo, noi continueremo a far sentire la nostra voce ed oggi ci sentiamo sicuri di poter dire di aver fatto un altro grande passo avanti, dopo la risposta del Presidente del Consiglio italiano Renzi, ci stiamo confrontando con la Dirigenza politica italiana, alla quale abbiamo cominciato a rivolgere le nostre proposte di un possibile modello di integrazione. Per facilitare il dibattito ed il confronto, presso il Centro Interculturale di Aprilia è stato costituito il Forum “Politiche di integrazione e nuovi cittadini di Aprilia”: un’occasione di incontro e d’informazione per proporre idee per il nostro territorio sui temi dell’immigrazione ed integrazione. Le riunioni sono a cadenza mensile nella sede di Via Cattaneo 4 presso il Palazzo dell’ Immigrazione. Chi è interessato a partecipare al Forum può compilare il modulo di iscrizione che si trova sul nostro sito www.lacasadegliimmigratiaprilia.org e consegnarlo alla Segreteria del nostro Centro o spedirlo via mail a [email protected]. La prima occasione di incontro pubblico del FORUM è fissata il giorno 18 Dicembre alle ore 18,00 in occasione della Giornata Mondiale dei Migranti dal titolo “Cosa vuol dire convivenza: come si costruisce l’integrazione”. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 54 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 L’Italia è consegnata di Salvatore Lonoce Cari amici lettori, quanti di voi sanno che cos’è una obbligazione subordinata?! Cari amici, quanti di voi sapevano che le obbligazioni subordinate esponevano i risparmiatori, in caso di fallimento della banca, a creditori di serie B e quindi con il diritto di essere risarciti dopo altri soggetti come i dipendenti, i correntisti e anzi concorrevano a ripianare le perdite del fallimento. Cari amici, ma quanti di voi sanno quante ce ne sono ancora in circolazione?! E, soprattutto, quante e quali sono le banche, oltre a quelle già tristemente conosciute, che rischiano di far saltare per aria i risparmi degli italiani?! Una?! Nessuna?! Centomila risparmiatori! Cari amici questo è un Paese che non conosce pace, in cui c’è chi lotta per mezzo pane e chi gestisce, giocando, centinaia di milioni di euro, i risparmi degli italiani che muoiono per la perdita dei loro sacrifici; tutto questo nell’indifferenza di un Paese comandato dalla casta bancaria ed impaurito dalle azioni di questi che ignorano la Costituzione. Cari amici, considerate se questo non è un Paese consegnato alle banche ed ai loro luridi aguzzini, un Paese che le aveva eletto come speranza di vita e prospettiva di futuro e si è ritrovata con dei volgari mentitori assurti al titolo di istituti invece che di buffoni finanziari. Queste banche che, hanno operato nel peggiore dei modi e non si scusano, ma ci irridono come risparmiatori pronti ai “piagnistei”. Cari amici lettori, vi presento la “potente lobby dei nostri istituti bancari”, che vengono accompagnati nel salvataggio da quasi tutto l’arco politico, con la scusa di voler salvare il sistema, i lavoratori, e dei risparmiatori?! Per i risparmiatori è la fine di un sogno è l’inizio di un incubo! Che termina con un cappio. Cari amici, quando tocchi i poteri forti come le banche, i poteri economici, vengono fuori le solite storie sull’occupazione, sui posti di lavoro, sul sistema creditizio da salvare, uno scudo a protezione dalle tragedie di noi povere pecore o meglio, mucche da continuare a mungere. Oggi, più che mai, le banche fanno vittime, piccole e grandi tragedie italiane in tutte le parti dello stivale e in ogni ceto sociale. Le banche non chiedono scusa, ti comunicano i cambiamenti in maniera unilaterale e se questo non ti sta bene hanno una legge ad hoc che li sostiene e garantisce, sono brave a sbandierarlo quando li conviene. Cari amici lettori, bisogna ammettere che le banche non sono più conformi al “pensiero dei cittadini, dei risparmiatori” e questa non è una affermazione coraggiosa, è un fatto. Cari amici lettori, bisogna ammettere che il mito delle banche, come promotrici di benessere, oggi è stato, ancora una volta, fortemente intaccato. Certamente non è da tutti criticare direttamente gli atteggiamenti di questi generosi elargitori di denaro, gli stessi che compiono da oltre 60 anni e si Invito alla lettura “L’amante giapponese” di Isabel Allende L’ultimo libro di Isabel Allende è un inno alla vita anche se la protagonista è una signora ormai anziana che vive in un pensionato. La figura di Anna Belasco appassiona il lettore per la storia della sua vita che non sempre è stata facile: molti avvenimenti tristi ed alcuni lieti si sono alternati durante la sua esistenza ed hanno contribuito a renderla sempre più sensibile ed a farle esprimere quella creatività che la porterà a diventare una donna di successo. Decide di studiare disegno e pittura dopo aver ascoltato una conferenza di Vera Neumann ma, mentre l’artista aveva messo la sua arte alla portata della gente comune dipingendo lenzuola, tovaglie, stoviglie, capi di abbigliamento, Anna Belasco si propone di dipingere solo alcuni capi di abbigliamento e sempre su seta, ogni pezzo con la sua firma così le sue creazioni sarebbero state accolte solo da un pubblico più esigente e culturalmente più elevato. Per tutta la sua vita la protagonista di questo romanzo ha dipinto sempre per passione e i suoi tanti viaggi le hanno permesso di trovare nuovi spunti per le sue creazioni. La sua storia d’amore con il giardiniere giapponese Ichimei si svolge in un lungo periodo di tempo che va dalla seconda guerra mondiale in Polonia fino alla San Francisco dei nostri giorni. Un amore che durerà tutta la vita anche se la protagonista sposerà il cugino Nathaniel. Sono bellissime le lettere che Ichimei le scrive in un periodo di tempo nel quale ognuno di loro ha fatto scelte diverse. “Mi hai spiegato che dalla quiete nasce l’ispirazione e che dal movimento scaturisce la creatività. La pittura è movimento, Alma, ecco perché mi piacciono così tanto i tuoi dise- gni recenti, sembrano eseguiti senza sforzo, benché sappia di quanta quiete interiore ci sia bisogno per raggiungere quella tua padronanza del pennello. Mi piacciono particolarmente i tuoi alberi autunnali che lasciano cadere le foglie con grazia. Ed è proprio così che desidero liberarmi delle mie foglie in questo autunno della vita……Perché attaccarsi a qualcosa che comunque perderemo…..” Un amore quello di Alma ed Ichimei che è durato una vita perché anche nei periodi di allontanamento ha continuato a rimanere dentro di loro. Una storia di un’altra donna si lega a quella di Alma Belasco ed è quella di Irina Bazili, nel libro s’intrecciano le due esistenze che durante la narrazione si svelano al lettore per quanto riguarda il passato e si legano affettivamente proprio grazie al Pensionato Lark House dove Irina, donna giovane lavora come accompagnatrice ed Alma, ormai anziana e sempre più fragile, si è volontariamente rifugiata in un appartamento del primo livello dove vivono come inquilini persone anziane ancora efficienti. Anche Irina ha un passato tragico da dimenticare, le due donne trovano sostegno l’una nell’altra, Alma ama Irina come una figlia e cerca di aiutarla a ricostruire la propria esistenza dimenticando i torti subiti durante la sua infanzia ed Irina cerca di fare per Alma quello che una figlia fa con amore per una madre. Il libro è un mosaico dove ogni tassello è una parte di vita o dell’una o dell’altra, possiamo quindi notare leggendolo che due sono le protagoniste anche se la figura di Alma Belasco è predominante. L’amore vive in tutto il romanzo: quello di Alma per Ichimei e Nathaniel, quello di Irina per i suoi nonni lasciati quando era bambina e per Seth, il nipote prediletto di Alma. È un libro che non ci rattrista, anzi ci fa comprendere quanto sia importante vivere mettendo al centro della nostra esistenza l’amore verso gli altri. Isabel Allende, infatti, così scrive “Credo sia una reazione sana,il riaffermarsi della vita, del piacere e dell’amore dopo aver percorso per molto tempo i sentieri della morte”. L’amore è, infatti, il motore che anima la vita di tutti noi e che ci permette di convivere in armonia con le persone con le quali veniamo in contatto, manifestare poi questo sentimento nei confronti di tutta l’umanità ci offre la possibilità di essere felici. Isabel Allende ha scritto moltissimi libri; La casa degli spiriti è stato il suo primo romanzo, pubblicato a Buenos Aires nel 1982 e tradotto e pubblicato in Italia l’anno dopo. Importantissimo per comprendere la sofferenza della sua anima, quello scritto per la figlia Paula, morta giovanissima. Nel 2014 Barack Obama l’ha premiato con la Medaglia presidenziale della libertà. CarlaGinanneschi nascondono dietro l’ignoranza di noi correntisti per evitare le accuse dei più e darsi sempre l’aria di vittima anche quando i propri dirigenti svolgono il ruolo di ammaliatori, persecutori e aguzzini della popolazione del risparmio. Cari amici, in questo Paese si può criticare il Papa, il Presidente, tutti i Santi, mettere in dubbio lo Spirito Santo e la Madonna Santissima ma diventa un peccato mortale criticare o mettere in dubbio i “dogmi” delle banche. Si rischia di incorrere in scomuniche finanziarie o peggio di essere oggetto di provvedimenti restrittivi come il CRIF previ- sto dalle leggi liberticide fatte approvare dal “partito unico”della sinistra /destra parlamentare. Voglio sperare che, dopo questa ulteriore vicenda, si voglia dare una svolta ed attaccare direttamente il vero potere di questa bella Nazione, quello delle centrali finanziarie, delle grandi banche, delle offerte finanziarie capestro, della oligarchia tecno finanziaria e fare una scelta netta senza limitarsi alla demolizione della casta dei “camerieri” di questo vero potere. Cari amici, voglio sperare che ci sia almeno un tentativo di forzare il muro di questo sistema bancario; Voglio sperare?! 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 55 pagina 56 IL GIORNALE DEL LAZIO 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 La convenienza del fotovoltaico U n impianto fotovoltaico possiamo ormai considerarlo un sinonimo di risparmio, in particolare per due motivi: l’accumulo di energia elettrica e lo “scambio sul posto”. Facendoci aiutare dalla Energy System Project srl analizzeremo tutti i benefici di questo rivoluzionario sistema di produzione di energia. Il primo segreto lo troviamo nel concetto di accumulo di energia. Esso ci permette di immagazzinare il surplus di energia del nostro impianto fotovoltaico, per poi prelevare nella notte tale energia, quando non c’è luce e dunque l’impianto non produce. Infatti maggiore sarà la quota di autoconsumo e maggiore saranno i benefici in termini di redditività. La parte di energia prodotta dall’impianto e auto-consumata ci permetterà di ricevere un doppio beneficio: 1) il risparmio sulla bolletta elettrica per il mancato acquisto dell’energia dalla rete; 2) il rimborso sull’energia di scambio (SSP). La soluzione, per sfruttare al massimo l’energia prodotta dal fotovoltaico e per aumentare la redditività del nostro impianto, si trova nei sistemi di accumulo dell’energia. Tali sistemi permettono di mettere da parte l’energia che non serve rispetto alle necessità immediate di auto-consumo, per poi restituirla all’utenza quando l’impianto solare è inattivo, ad esempio nei momenti di scarsa produzione o nelle ore notturne. In questo modo si massimizza l’auto-consumo di energia prodotta dal fotovoltaico, lasciando la rete elettrica come risorsa ultima di scorta. Tra l’altro esistono anche incentivi economici per questo genere di sistemi. “Sì – conferma Danilo Boggian, titolare dell’Energy System Project – basta scegliere l’opzione lo Scambio sul posto. E’ un’ulteriore fonte di valorizzazione economica dell’energia prodotta dall’impianto. Tale beneficio è abbinabile alla detrazione fiscale del 50% su base IRPEF in 10 anni”. Il servizio di scambio sul posto è regolato su base economica dal GSE in forma di contributo associato alla valorizzazione a prezzi di mercato dell’energia scambiata con la rete. L’energia prodotta dall’impianto può essere auto consumata, in tutto o in parte, riducendo così il peso della bolletta elettrica; oppure può essere reimmessa in rete la parte di energia non consumata, determinando una fonte di ricavo esplicita con il contributo in conto scambio. In questo senso la Energy System Project srl presenta l’inverter SCHUCO POWER ROUTER (3 kw, 3,75 kw e 5 kw). Tale inverter permette, oltre al normale funzionamento come qualsiasi altro, l’immagazzinamento dell’energia prodotta in più dall’impianto fotovoltaico in batterie apposite, che questo mese sono in promozione. Inoltre potendo contare anche sulla detrazione fiscale al 50% in 10 anni è ridotto anche il costo totale dell’impianto stesso. Energy System Project Via Nettunense 185 - Aprilia Tel. 06.92014493 Danilo Boggian IL GIORNALE DEL LAZIO 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 LA PSICOLOGA RISPONDE Dott.ssa Anna De Santis (Psicologa - Psicoterapeuta) LA VIOLENZA PSICOLOGICA Ogni giorno sul posto dove lavoro con il mio ragazzo, lui mi critica senza riserve e anche in presenza di altre persone. Io non riesco a parlare in quel momento e mi sento una stupida senza capacità. Mi fa sentire inutile e inadeguata; è come se mi facesse un piacere a tenermi là. Invece io sono molto pronta a lavorare in ogni parte dove lui mi mette, ma non è mai soddisfatto di me. Le sue continue critiche da un po’ di tempo mi stanno dando fastidio, e quello che prima mi sembrava gelosia, quando parlavo con le altre persone, specialmente con i ragazzi, ora mi sembra una forma di violenza psicologica, così come mi ha fatto osservare un mio amico. Cosa fare? Lasciarlo? Non ci riesco. Mi può aiutare? MARTINA Quando si parla di violenza, spesso tendiamo immediatamente a pensare a percosse e ad aggressioni fisiche. La violenza, in realtà, può avere molte altre forme e può essere agita a diversi livelli: possiamo infatti fare riferimento a violenza economica, culturale, psicologica, ecc. Questa forma di violenza viene sottovalutata, in quanto difficilmente identificabile dalle vittime stesse che non la riconoscono come tale, ma di per sé è causa di sofferenza e disagio in chi la subisce. Con il termine “violenza psicologica” ci riferiamo ad una serie di atteggiamenti e discorsi volti direttamente a denigrare l’altra persona e il suo modo di essere. Rientrano in questa definizione tutte quelle parole e quei gesti che hanno lo scopo di rendere l’altro insicuro, così da poterlo controllare e sottomettere. Violare i principi etici e morali di una persona significa relegarla nell’angolo della insicurezza e della paura, nel quale si rifugia rinunciando letteralmente alla propria libertà di espressione. Purtroppo questo tipo di violenza la possono subire maggiormente i bambini, in quanto dipendenti dai genitori che, a volte esagerando negli atteggiamenti educativi, li terrorizzano al punto da renderli timidi, chiusi e introversi. Questa chiusura, però, può sfociare in aggressività e bullismo all’interno del contesto scolastico. Il bullo inizialmente attacca le vittime con insulti e svalorizzazioni, per poi passare alle mani. La violenza psicologica è costituita dalle critiche avvilenti volte a minare l’autostima della persona, a mostrarle che è priva di valore; per esempio la persona può essere denigrata per quello che fa, può essere accusata di pazzia, criticata rispetto al suo aspetto fisico o alle sue capacità intellettuali. Umiliare, svilire, ridicolizzare, costituiscono atti peculiari della violenza psicologica. Cadono in queste trappole di violenza, persone che da bambini sono stati schiacciati e resi insicuri da parte dei genitori che li accusavano di incapacità e di codardia. Purtroppo, per loro, fanno fatica a comprendere questo tipo di violenza quando la subiscono, per quanto quel tipo di atteggiamento gli sembra naturale e normale, visto che fin da bambini lo hanno subito. Da adulti la coppia che andranno a costituire sarà in funzione di quelle emozioni che li hanno visti crescere in quel contesto svilente e svalorizzante. Il partener scelto ad hoc continuerà a farli vivere tutto ciò al quale erano già abituati. Per uscire fuori da questa situazione, la persona dovrebbe accorgersi che c’è ben altro che quel tipo di comportamento sempre subito, solo così potranno accorgersi di quanto avranno perso nella loro vita. Lei, Martina, ha capito finalmente quello che stava subendo dal suo fidanzato grazie all’incontro con un altro ragazzo, che se anche dal punto di vista di amicizia, le ha fatto capire con i suoi modi educati e gentili quanto vale. Ora, però, non riesce a lasciare il suo ragazzo anche se continua a svalorizzarla, ma tutto può accadere, basta che lei da oggi in poi reagisca a quel tipo di trattamento, così potrà finalmente prendere la decisione più giusta. Reagire significa controbattere con l’indifferenza a tutto ciò che le procura disagio. All’inizio può apparire difficile, ma usando questa parola magica, che dirà a se stessa, tutto risulterà più semplice: “Tutto quello che mi sta dicendo questa persona sono solo sue proiezioni, praticamente si sta descrivendo. Sta, per così, dire raccontandosi senza accorgersene”. Se ascoltiamo gli altri mentre ci criticano, sapremo da loro stessi chi sono nella massima sincerità possibile. ALLA RICERCA DELLA SERENITA’ INTERIORE Sono una signora di 54 anni, e purtroppo quando mia figlia aveva 4 anni l’ho lasciata pagina 57 esclusivamente alle cure del padre, perché io me ne ero andata. Oggi ho un discreto rapporto con lei, nel senso che ci frequentiamo, ma percepisco sempre della tensione fra di noi. Ogni volta che usciamo insieme io lo vivo come un problema enorme e spesso finiamo per litigare. Forse sono troppo tesa perché voglio cercare di non sbagliare più con lei, ma alla fine non ci riesco. Vorrei essere più serena e più calma, cosa posso fare? GIUSEPPINA Ansia, stress e preoccupazione spesso sono scatenati dalla nostra tendenza ad attribuire un’importanza eccessiva a situazioni in fondo non così problematiche come siamo portati a credere. Le emozioni e le sensazioni, così come i nostri stati d’animo, sono intimamente collegati al nostro fisico. I primi influenzano le condizioni del secondo, ma è vero anche il contrario. A volte riuscire a riportare serenità, pace interiore e tranquillità nelle nostre esistenze sembra un desiderio vano e senza speranza. Se ci concentriamo esclusivamente sul problema, esisterà solo il problema. La mente non ha la capacità di guardare oltre il problema, perché ha bisogno di essere stimolata con nuovi dati e nuove prospettive. Aspettare che il problema si risolva da solo è solo un’illusione. Bisogna procedere per tentativi ed errori, fino a quando troviamo la soluzione. L’errore che si può commettere nel tentativo di risolvere il problema, è molto utile a farci comprendere come procedere diversamente per raggiungere la soluzione. Uno stato di calma è importante per riordinare le idee, e questa si può indurre su tutto il corpo proprio con l’esercizio della calma del Training Autogeno. Allora, proceda così, signora Giuseppina, si distenda sul suo letto, o dove le fa più comodo, e cominci a ripetersi con la voce della sua mente le seguenti parole: faccio profondi respiri; chiudo lentamente gli occhi; ritorno a respirare normalmente. Ed ora lascio scivolare il pensiero lungo il corpo che si distende, si rilassa, si abbandona, e in modo del tutto sereno mi rappresento nella mente le parole: IO SONO CALMA. La parola calma continuerà a ripeterla per un bel po’ di volte. Si eserciti senza crearsi aspettative (altrimenti la tensione da prestazione non la farà rilassare) tutti i giorni, fino a quando comincerà a percepirsi più rilassata. Dopo un mese di allenamento le basterà semplicemente ripetere, con la mente, la parola: CALMA. In questo stato riuscirà a mettere a fuoco i risultati di ogni problema. Anzi, si accorgerà di crearne sempre di meno. E sì, anche se ci può apparire incredibile siamo noi stessi a crearci i problemi, anche se spesso gli attribuiamo agli altri. Impariamo a dare il giusto peso ai nostri problemi, cerchiamo sempre di valutarli in una prospettiva a lungo termine e, soprattutto, non esasperiamoli inutilmente. porre domande alla dott.ssa scrivi a- Dott.ssa Anna De Santis ad Aprilia in via Mozart 1 (di fronte Conforama) tel. 393.6465283 o inviare una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: a1 desantis @libero.it Sono attivi gli incontri di gruppo CODIP Per informazioni 347.6465458 393.6465283 www.codip.org e mail:[email protected] ASPAL: SIAMO STATI L’UNICA RAPPRESENTANZA AGRICOLA AD AVER SOSTENUTO DELLE SPESE,PER COMBATTERE LA BIOGAS DI LAZZARIA. GIOVEDI 17 DICEMBRE,VOGLIAMO TANTI CITTADINI E AGRICOLTORI, PRESENTI ALL’ATTO CONCLUSIVO Dal direttivo dell’Aspal Lazio,arriva un messaggio chiaro verso i cittadini ed agricoltori del nostro territorio :siamo stati gli unici rappresentanti del comparto agricolo,ad aver messo a disposizione del comune di Velletri ed altri comuni limitrofi, nonché alla regione Lazio,dei documenti ufficiali, riguardanti le certificazioni delle aziende agricole, realizzando un’accurata mappatura del territorio interessato con i nomi di tutte le aziende agricole interessate,per avere un quadro più chiaro sul danno che si farebbe a tutto il nostro territorio,con la realizzazione di questo ecomostro. Il direttivo dell’Aspal,ci tiene a ricordare,che tra i documenti consegnati nelle varie sedi istituzionali,vi è anche una copia del decreto legislativo 228 del 2001,articolo 21. Questo decreto,ancora in essere,obbliga le regioni e gli enti locali,ad individuare le aree non idonee alla localizzazione degli impianto di smaltimento e trattamento dei rifiuti,tenendo conto e rispettando soprattutto le caratteristiche alimentari e nutrizio- nali e le tradizioni rurali di elaborazione dei prodotti agricoli e alimentari con disciplinari di produzioni riconosciute ( doc,dop,igt,igp,),ivi compreso gli agriturismi ed aziende con coltivazioni biologiche . I documenti da noi consegnati,ricorda il presidente dell’Aspal,Stefano Giammatteo,non danno alibi all’amministrazione comunale di Velletri e a tutto il proprio consiglio comunale sulla realizzazione di questo impianto biogas . Finalmente giovedi 17 dicembre 2015,presso il consiglio comunale di Velletri,sapremo le reali intenzioni degli amministratori. Ci aspettiamo da loro un forte senso di responsabilità affinchè si faccia un definitivo dietrofront sul progetto della biogas di Lazzaria . Al tempo stesso,conclude il presidente dell’Aspal,dopo aver sostenuto delle spese per preparare i documenti da noi consegnati alla commissione rifiuti e alla regione Lazio,presentando anche le eventuali alternative al progetto biogas,nella stessa commissione rifiuti il 19 maggio 2015,senza che nessun dirigente sindacale agricolo accredidato ci abbia aiutato,dopo aver subito anche offese da qualche dirigente sindacale del nostro territorio, che ci ha definito dei millantatori,ci aspettiamo per giovedi 17 dicembre alle ore 15,nell’aula consiliare,tantissimi cittadini e agricoltori,ad assistere all’atto conclusivo di questa vicenda,per guardare in faccia a tutti coloro che con l’eventuale voto favorevole alla realizzazione di questa biogas,vorranno distruggere il nostro territorio e la nostra agricoltura di estremo pregio. L’Aspal Lazio,la sua parte l’ha già fatta,qualcun altro no. Adesso vedremo il consiglio comunale se farà la sua,nel rispetto della legge e della nostra tradizione rurale e contadina .!!!!!!!!!!!!! IL DIRETTIVO ASPAL IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 58 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 “Storie di Donne” Un colloquio creativo tra le Arti per dare impulso ad una nuova coscienza sociale condivisa. Questa e’ la mission della kermesse “Storie di Donne” alla sua prima edizione, che si e’ inaugurata il 25 Novembre 2015 all’Hotel Villa Eur di Roma tra artisti, scrittori, giornalisti e poeti di diversa provenienza geografica e alcuni personaggi noti al grande pubblico. La manifestazione, che vede come filo conduttore una mostra fotografica e pittorica nella hall della location ospitante fino al prossimo 8 Dicembre, avra’ anche nel periodo momenti ed incontri dedicati a protagonisti della Cultura e dello Spettacolo. Almeno 250 gli ospiti intervenuti all’inaugurazione per celebrare con gli organizzatori questo omaggio all’universo femminile ed accolti da Andrea Starace, direttore dell’Hotel Villa Eur, e Lisa Bernardini, direttore artistico nonche’ presidente dell’Associazione Occhio dell’Arte co-organizzanti l’evento. Impossibile citarli tutti: in ordine sparso e casuale, nomi come l’attore Lando Buzzanca, il presentatore Anthony Peth, il doppiatore e regista Giovanni Brusatori, la cantante Star Eliza, l’organizzatore Oscar Garavani, l’artista Mike Calabro’, l’attrice Luciana Frazzetto e il direttore di doppiaggio, regista e doppiatore Massimo Milazzo, l’attrice Adriana Russo, il critico Giorgio Palumbi, il Marchese De La Roche alias Chicago, l’editore e giornalista Giò Di Giorgio della testata Inciucio.it, il giornalista nonche’ Presidente dell’Italia dei Diritti Antonello De Pierro, Kyra Ruffo, Cinzia Hall, Lino Bon, AnnaBruna Moda, Silvia Fabi, il Professor Francesco Petrino, Ugo Mainolfi, la giornalista Federica Pansadoro, l’architetto e ricercatore storico Ugo De Angelis, la gallerista Sabina Fattibene, la critica cinematografica Sarah Panatta, la regista Iolanda La Carrubba, il Presidente di Associazioni umanitarie Giorgio Ceccarelli, il Direttore di Prima Pagina News Maurizio Pizzuto, l’ex top model Giuseppina Iannello, la prima miss Sorda al Mondo Elisabetta Viaggi, Fefe’ D’Orsi dell’Associazione Un Mondo per Amico, la regista argentina Graciela Saez, la regista italiana Lucilla Colonna, il Presidente A.I.S.L_O. Maria Grazia De Angelis, Franca Pace, la mediatrice interculturale Susana Mamani, Sorici Constantin a capo della Associazione Genitori Rumeni in Italia, il cantautore Amedeo Morrone, la cantante sudamericana Gisela Josephina Lopez Montilla, Tatev Hakobyan dell’Associazione russa Matrioska, l’onorevole Antonio Paris, Giovanni Pirri di Allinfo, la scrittrice Simonetta Bumbi, il violinista RAI Gaspare Maniscalco, Elisa Pepe’ Sciarria in veste ufficiale “Una Ragazza per il Cinema” 2015 con il responsabile regionale del concorso per il Lazio ed il Molise Massimo Meschino, il regista e fotografo Michele Conidi, Anna Bianca vedova di Remo De Angelis (…).Alcuni ospiti fra i presenti sono stati premiati con una medaglia da parte degli organizzatori.per la loro importante presenza attiva/simbolica - nella diffusione dell’evento “Storie di Donne”. Contributo poetico della serata a cura di: Eugenia Serafini, Anita Napolitano, Iole Chessa Olivares, Anita Tiziana Laura Napolitano, Massimo Pacetti, Davide Cortese, Giuliana D’Annibale, e per quello musicale a Amedeo Morrone. Fotografi in esposizione (in ordine sparso): Gianfranco Giachetti, Gaia Franciosi, Sara Motta, Gianluca Posella, Barbara Marin, Luigi Bilancio, Tiziana Illustrazione, Claudio Binnella, Davide Capponi, Pietro Politi, Blondi, Claudio Giuli ( artisti selezionati dal network The Imaginarium), Diocleziano Galella, Giorgia Nofrini, Ilaria Di Giustili, Marina Rossi, Donatella Francati, Martyna Ball, Elisabetta Floccari, Angelo Facchini, Michela Giannotti, Francesco Oggianu, Francesco Trapasso (autori pervenuti alla selezione del bando in maniera autonoma). Pittori in esposizione : Sabrina Falasca, Paola Grillo, Oria Strobino, Monica Cosimi, Giorgio Soldi, Fabrizio Capoccioni, Emanuela De Franceschi, Davide Damato, Daniele Del Sette, Anna Stoyanova, Alessandra Fuligni (nomi selezionati dal Trittico Art Museum di Roma), Giorgio Ceccarelli, Tatyana Makarova, Patri- zia Pisano, Francesca Splendore, Lina Morici, Mario La Carrubba, Maria Meraglia, Ester Campese (Campey) e, provenienti dall’Associazione Arcobaleno di Roma, i pittori Daniela Negrelli, Olga Silivanchyk, Ingrid Alldritt, Marcella Baruti, Natascia Camapanelli, Anna Maria Campus, Gabriella Tirincanti, Mapi. Per la serie “Grandi Autori” in mostra: il fotografo Francesco Ciccotti e il compianto pittore Remo De Angelis. Collaboratori principali del giorno della inaugurazione di “Storie di Donne” 2015: Trittico Art Museum, Associazione Arcobaleno, network The Imaginarium, Agenzia MTM Events, “Una Ragazza per il Cinema”, Escamontage, A.I.S.L_O. , le Associazioni “Figli Negati”e “I love Papa’”, FotoDigital Discount di Anzio. Video della giornata a cura del network Allinfo. Sponsor tecnici della giornata: Pasta Molino Falco srl., Azienda vinicola Donato Giangirolami, Ristorante Il Gattopardo di Anzio. Outfit Luisa Lubrano Atelier per Lisa Bernardini. Credits foto: Flavio Di Properzio 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 59 dalla Regione di Bruno Jorillo BILANCIO 2016: PIU’ SVILUPPO, LAVORO E SERVIZI Va avanti l’impegno della Regione per sostenere lo sviluppo e il lavoro riducendo le spese e la pressione fiscale e aumentando allo stesso tempo i servizi per i cittadini. Ecco una carrellata di numeri per dare a tutti la possibilità di capire il lavoro e gli obiettivi che la Regione sta portando avanti: Presentato il bilancio previsionale 2016/2018 e la Legge di Stabilità. Va avanti l’impegno della Regione per sostenere lo sviluppo e il lavoro riducendo le spese e la pressione fiscale e aumentando allo stesso tempo i servizi per i cittadini. I dati relativi all'export diffusi dall'Istat indicano il Lazio come la seconda Regione in Italia per esportazioni, quelli relativi al lavoro divulgati dall'Inps indicano invece un più 38% di contratti a tempo indeterminato nel 2015 a fronte di un +30% a livello nazionale. Bilancio 2016: più sviluppo, più lavoro, più servizi. Il Lazio cambia from RegioneLazio Ecco una carrellata di numeri per dare a tutti la possibilità di capire il lavoro e gli obiettivi che la Regione sta portando avanti: RISPARMI E QUALITÀ DELLA SPESA Risparmi sulle spese per enti e società. Nel 2014 la spesa per enti e società era di 192 mln, nel 2015 di 176 mln, nel 2016 sarà di 170 mln fino ad arrivare a 154 mln nel 2018. Con la riduzione dei fitti passivi e attraverso l’attuazione del Piano di razionalizzazione delle società la spesa per il funzionamento degli enti regionali e le società continua a scendere. Si prevede, nell’immediato, la conclusione del percorso di fusione in un unico soggetto delle due società che si occupano di sistemi informativi e funzioni amministrative, Lazioservice e Lait e la conclusione dell’iter di fusione di Bic in Lazio Innova. Calano anche le spese per il personale e gli organi istituzionali. La spesa per il personale passa da 282 mln nel 2015 a 281,86 mln nel 2016 nonostante il costo aggiuntivo di 6,7 mln per l’assorbimento del personale delle Province. Per quanto riguarda gli organi istituzionali la spesa passa da 78,8 mln a 76,70 mln. Confermati i trasferimenti per 60 mln al Consiglio regionali e minori spese per 1,6 mln da parte della Giunta. SVILUPPO, AL LAVORO PER LA CRESCITA Lazio prima regione italiana nel 2014 secondo Istat per crescita Pil, occupazione e consumi delle famiglie. Recenti dati diffusi dall’Istat dicono che il Lazio ha una crescita dell'occupazione del 3%, contro una media nazionale dello 0,1%, un incremento del pil dell'1,4% a fronte di una contrazione dello 0,4% registrata in Italia. E, infine, una spesa per i consumi delle famiglie aumentata dell'1,3% contro una media italiana dello 0,4%. Ecco alcuni dei principali strumenti per assecondare la crescita e lo sviluppo del territorio: Fondi e risorse per leggi e riforme approvate . La Regione ha garantito la copertura finanziaria per le leggi approvate con 114,56 milioni di euro complessivi tra parte corrente e parte capitale. Nel 2015 la copertura ammontava a 83,94 mln di euro. Cosa vuol dire? Che la Regione non si limita ad applicare e ad approvare riforme o leggi, ma le rende possibili grazie alle coperture. Un esempio? La legge per lo spettacolo dal vivo. La programmazione europea 2014/2020.Sono già state avviate 35 delle 45 Azioni cardine. Il Bilancio 2016, in linea con la programmazione unitaria dei fondi europei, prevede nel 2016 l’attivazione di Bandi sui tre programmi operativi, Fesr (125 mln), Fse (145 mln) e Psr (169 mln), per un totale di oltre 440 milioni di euro. Infrastrutture, opere pubbliche e scuole. Nel triennio 2016-2018 sono previsti finanziamenti per 530 mln di euro anche con il supporto del Fondo di Sviluppo e Coesione e 73,2 mln di mutui BEI. Abbiamo già dato copertura agli interventi di conclusione dei cantieri per realizzare la strada statale Monti Lepini, la Rieti-Torano, la tangenziale dei Castelli, il viadotto Biondi a Frosinone, la via Lungoliri a Pontecorvo e garantiamo anche l’avvio del cantiere della Orte-Civitavecchia. Sul bilancio 2016-2018 si prevede la copertura dei lavori relativi alla superstrada Orte-Civitavecchia (105,3 mln), alla Ferrovia Roma-Viterbo (150 mln), alla Linea C metropolitana di Roma (138,7 mln), all’ampliamento della via Tiburtina (16 mln), all’ impianto di risalita del Terminillo (13,9 mln) e alla funicolare di Rocca di Papa (5,3 mln). Il Programma straordinario di Edilizia scolastica (81,6 mln), si tratta di opere che potranno trovare attuazione appena il Governo indicherà i criteri di riparto del Fondo Sviluppo e Coesione. Le altre possibili opere finanziabili con il FSC sono: la ferrovia Roma Lido, il prolungamento linea B1metropolitana di Roma, il collegamento Canepina-Vallerano con la superstrada Orte-Civitavecchia, il secondo e ultimo lotto del collegamento stradale Rieti-Torano, l’adeguamento innesto della SS2 (Appia) a Comune di Ariccia e nuovo Ospedale dei Castelli. Formazione e lavoro. Nel 2016 sono previsti 128,9 mln di risorse di bilancio e 121 mln di fondi strutturali FSE per garantire: il diritto allo studio, la formazione professionale, il coworking, i servizi per l’impiego, le scuole di alta formazione, gli LSU, i pro- getti per le scuole, i green jobs, il contratto di ricollocazione. L’assistenza agli alunni disabili. Con la soppressione delle Province, la Regione si fa carico del 50% di quanto veniva garantito in passato dalle Province per l’assistenza agli alunni disabili con 8,5 mln di euro. Si lavorerà per integrare queste risorse con il Fondo sociale europeo. Ricerca e innovazione tecnologica. Oltre a 25 mln di euro di fondi strutturali FESR, sono previsti 25,5 mln di euro di investimenti per favorire l’innovazione e sostenere il trasferimento tecnologico e il riposizionamento competitivo. Inoltre, da bilancio, 16 mln sono destinati alla ricerca di base e ai distretti tecnologici; Cultura e turismo. 41,8 mln di euro di risorse di bilancio per sostenere lo spettacolo dal vivo, la valorizzazione del patrimonio culturale, il fondo per il Cinema e l’audiovisivo oltre a 5 mln del Fesr per produzioni audiovisive. Interventi per la tutela dell’ambiente e del territorio. Anche qui tanti gli interventi: la potabilizzazione dell’acqua dall’arsenico a Viterbo, l’approvvigionamento idrico Isole Pontine, assetto idrogeologico, Valle del Sacco, interventi per la costa e le spiagge e per la valorizzazione del fiume Tevere per un totale di 164 milioni di risorse a cui si aggiungono 16 mln in più del Fesr nel 2016 per l’assetto idrogeologico e 3 mln per le aree produttive ecologicamente attrezzate (APEA). Agricoltura. Nel 2016 sono previsti 37,4 mlnper fauna selvatica, calamità naturali, imprese agricole, patrimonio florovivaistico, startup, agricoltura biologica, benessere degli animali, formazione professionale, oltre a 169 mln di euro da Psr Lazio. AL CENTRO LE ESIGENZE DEI CITTADINI E I SERVIZI Più risorse per il trasporto pubblico locale. La quota regionale passa da 292,40 mln di euro a334,80 mln oltre ai 574 mln del Fondo nazionale trasporti per un totale di 908 mln. L’amministrazione regionale compie uno sforzo in più per supportare il tpl di Roma Capitale nell’anno del Giubileo. Politiche sociali. Si passa da 140 mln di risorse libere di parte corrente per il sociale, nel 2015, a 182 mln, complessivamente tra risorse libere e trasferimenti statali, nel 2016 oltre ai 25 mln previsti con fondi FSE. Edilizia sanitaria. Nel bilancio 2016 sono previsti 32,6 mln per l’edilizia sanitaria, oltre a 113,2 mln di trasferimenti statali nel 2016. In particolare, continua l’impegno della Regione per la realizzazione delle Case della Salute con uno stanziamento previsto di 15,5 mln di euro nel triennio 2016/2018. Rifiuti. Si conferma il piano di raccolta differenziata con 42,5 mln di euro. Sicurezza. Nel 2016 sono previsti 6,2 mln di euro per rispondere alla crescente domanda di sicurezza dei cittadini. Sarà possibile realizzare importanti interventi per la sicurezza urbana, il contrasto all’usura, il riutilizzo dei beni confiscati, il contrasto alla violenza di genere e a sostegno dell’osservatorio sicurezza e legalità. AL VIA IL PERCORSO PER LA RIDUZIONE DELLE TASSE La Legge di Stabilità conferma l’esenzione dell’1,6% dell’Irpef per 2,3 milioni di cittadini. In particolare, i soggetti interessati dall’esenzione sono: - i contribuenti con reddito fino 35.000 euro; - i nuclei familiari con reddito fino a 50 mila euro e con almeno tre figli a carico o almeno un figlio disabile a carico. Nell’insieme, l’81,7% dei contribuenti del Lazio (2.350.000 su 2.834.000) è esentato dall’aumento. Sono inoltre previste altre esenzioni che riguardano: - la tassa per le auto ibride (esenzione per 3 anni dall’immatricolazione); - la tassa auto storiche (dal 2016 -10% rispetto alle tariffe ordinarie); - la tassa di concessione regionale apparecchiature radiografiche; - l’Irap per le startup (per 24 mesi dall’inizio dell’attività). “È’ iniziato l'iter consiliare del bilancio, siamo molto contenti per aver vinto due sfide, cioè quella del risanamento perché, ora possiamo lavorare con più serenità, e insieme quella dello sviluppo- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: di conseguenza aumentano gli investimenti sul sociale ma soprattutto grazie al lavoro fatto con l'Europa ci sono 40 milioni di euro di investimenti per lo sviluppo che ci auguriamo rafforzino la tendenza alla ripresa che si manifesta nella crescita del pil, dell'occupazione e che sono tutti segnali positivi che ora - ha concluso - vanno rafforzati con politiche che continuano a scommettere su questo tema"- ha detto ancora Zingaretti. “Minori spese, nuovi risparmi e più efficienza: in questo modo a migliorare i servizi, assecondare la crescita, sostenere lo sviluppo e migliorare i servizi essenziali- è il commento di Alessandra Sartore, assessore al Bilancio Demanio e Patrimonio, che ha aggiunto: L'amministrazione regionale ha proposto uno sforzo in più per supportare il tpl di Roma Capitale nell’anno del Giubileo e per le politiche sociali si passa da 140 a 182 mln, con un incremento di oltre 40 milioni. È’ confermata, tra l’altro, l'esenzione dell'1,6% dell'Irpef per 2,3 milioni di cittadini nella Legge di Stabilità approvata dalla Giunta e ora all'attenzione del Consiglio regionale" – ha detto ancora Sartore. Dottor Luigi Gabellone specialista in dermatologia e venereologia riceve per appuntamento Aprilia - Tel 3391513020. Si eseguono controllo nei asportazione verruche e mesoterapia della cellulite IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 60 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 ARDEA Dopo 14 anni tornano le “signorine” della Mater Dei Il sindaco Di Fiori: “Bentornate a casa, il nostro paese sarà sempre la vostra casa” Bentornate a casa”. Cosi’ il sindaco di Ardea Luca Di Fiori ha voluto dare oggi il saluto alla nuova comunita’ delle suore dell’Opera Mater Dei che torna ad Ardea dopo 14 anni di assenza. E’ infatti dal 2001 che avevano lasciato la comunita’ del centro storico dopo una presenza ininterrotta iniziata nel 1950 e che aveva visto le “signorine” (così venivano, e vengono, chiamate dai cittadini del borgo), far crescere i ragazzi ardeatini che andavano a scuola nel centro e poi nelle attività educative collaterali alla vita parrocchiale. A vivere ad Ardea, da oggi, sono suor Lourdes (che, tra l’altro, è la superiora generale della Congregazione), suor Fausta (che torna dopo 15 anni e che nella Chiesa di San Pietro Apostolo è stata accolta con particolare commozione), suor Justine e suor Giuseppina. L’opera Mater Dei è particolarmente legata alla comunità di Ardea, visto che sulla Rocca è vissuta suor Maria Bordoni, fondatrice della Congregazione. Ad accoglierle, questa mattina, durante la funzione della domenica, don Aldo Anfuso, parroco di San Pietro Apostolo, e il sindaco Di Fiori oltre a una nutrita rappresentanza di fedeli che hanno conosciuto le “signorine” in gioventù. “Per 50 anni hanno servito la comunità di Ardea anche con attività di aggregazione sociale ha spiegato il primo cittadino Bentornate a casa, il nostro paese sarà sempre la vostra casa. Mi sembra di essere tornato indietro nel tempo, visto anche il lavoro straordinario che sta conducendo Don Aldo, il cui nome per la città ricorda una presenza importante”. “Saluto le 4 sorelle che la provvidenza ha voluto portare qui ad Ardea - ha spiegato Don Aldo Anfuso - Qui oggi ci sono anche due colonne della città, Maria Bordoni e Don Aldo Zamponi ha aggiunto illustrando due immagini delle due figure storiche del territorio - Questo è l’inizio di ciò che il Signore ci ha preparato come un dono”. L’Opera Mater Dei, ha spiegato la superiora generale, suor Lourdes, è una piccola realtà che oltre ad alcune sedi in Italia (la Congregazione generale è a Castel Gandolfo), è attiva in Perù e in Ecuador. “Tutta Ardea è un luogo sacro - ha detto la suora - Siamo in poche ma ogni evento per noi è grande. Abbiamo voglia di fare e tanto entusia- smo. Ecco perché in tutte le comunità, in questo momento, anche in America Latina, si sta festeggiando questo momento”. Si sono svolti nella chiesa di San Paolo Apostolo i funerali di Padre Ennio Cannas Alla cerimonia hanno partecipato tutti i sacerdoti della locale diocesi e amici che con lui hanno svolto vita pastorale in passato Si sono svolti nella chiesa di San Paolo Apostolo nella frazione dei “Tre Cancelli” del comune di Nettuno i funerali di Padre Ennio Cannas, uno dei più amati parroci che Ardea abbia mai avuto. Padre Ennio Cannas fu destinato dopo a Tre Cancelli dopo essere stato per anni parroco della chiesa di Tor San Lorenzo. L’intera popolazione di Tor San Lorenzo per evitare che inviato da Sua Eccellenza il Vescovo della Diocesi di Albano Laziale assente perché impegnato come segretario del Santo Padre Papa Francesco. Il Vescovo Sua Eccellenza Marcello Semeraro, ha fatto notare come la sua morte è giunta proprio con l’apertura del Giubileo della “Misericordia”, un segno Divino per un sacerdote come Padre Ennio. Alla cerimonia hanno parteci- fosse inviato a Tre Cancelli organizzò una fiaccolata protestando addirittura contro le autorità religiose. Padre Ennio accetto’ con ubbidienza la decisione del suo Vescovo. Lungo è stato il cammino pastorale del buon padre Ennio, dalla Sardegna fino alle chiese dei quartieri turbolenti di Roma, come Primavalle e Garbatella, successivamente in Liguria, in Campania per finire a Torvajanica e di lì a Tor San Lorenzo e fermarsi nella sua opera pastorale a Tre Cancelli. Prima dell’omelia il sacerdote ha letto un messaggio di lodi pato tutti i sacerdoti della locale diocesi e amici che con lui hanno svolto vita pastorale in passato, sacerdoti giunti da diverse parti d’Italia. Ovviamente in prima fila i familiari ed una fiumara di parrocchiani della sua chiesa, oltre a quelli giunti dai paesi vicini come Torvaianica. Numerosa la presenza dei cittadini della frazione di Tor San Lorenzo di Ardea guidata dall’assessore Roberto Matricardi rampollo di una delle più antiche famiglie di Tor San Lorenzo in rappresentanza dell’intero comune rutulo. Tra questi i parroci della chie- sa di Santa Caterina e di San Gaetano da Thiene rispettivamente dei quartieri di Ardea della Castagnetta e di Nuova Florida, e della chiesa di Tor San Lorenzo, chiesa caparbiamente fatta costruire proprio da padre Cannas. Due ex sindaci di Ardea come Mariano Amici, che ha avuto modo di apprezzarne i consigli e le sue “turbolente” prediche, richiami, consigli, sempre per spronarlo ed incoraggiarlo a fare del bene al paese ed oggi non è mancato per salutarlo con una carezza alla cassa che conteneva le sue mortali spoglie. Del resto le omelie gridate dal pulpito, spesso a certi politici facevano perdere il sonno come ricordano vecchi articoli di giornale. Un sacerdote scomodo ma caritatevole un sacerdote che potrebbe definirsi della “Misericordia” ricordato con commozione, sempre disponibile, sempre pronto ad ascoltare ed a perdonare, per tutti aveva una parola di conforto. Ha partecipato alla cerimonia anche un altro sindaco Carlo Eufemi, oltre all’ex comandante la stazione di Tor San Lorenzo Walter Giustini e Paolo Colabello. Padre Cannas non amava essere chiamato con il “don” tanto che una parrocchiana di Ardea nel ricordarlo scrive sul suo profilo face book: “Che poi, lo ricorderete, non gli piaceva essere chiamato “don” così tutti lo chiamavamo padre Ennio, chi lo ha conosciuto sa bene il perché... quel “don” gli sembrava un appellativo da mafioso e lui la mafia la com- batteva!” Altri hanno scritto di padre Ennio: “Lui il grande padre Ennio, era come don Gallo il prete di strada il prete della carità il prete che ti fa’ credere ancora nella chiesa non ce ne sono molti così. Ho appreso questa brutta notizia con un dolore immenso . Mancherà a tutti il nostro Ennio! Ciao don Ennio sei nel mio cuore”. “Un parroco di altri tempi, il coraggio di combattere i potenti, il Fra Cristoforo dei tempi moderni, il parroco che ha turbato il sonno di tanti politici di malaffare”. Ora ai cittadini di Ardea, resta soltanto la speranza che dall’alto dei Cieli dove già starà per la sua opera in terra, possa compiere un primo miracolo, far diventare Ardea un paese invidiabile” Luigi Centore 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 ARDEA IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 61 Matricardi partecipa alla manifestazione davanti alla Regione contro le centrali Biogas L’assessore all’Ambiente del Comune di Ardea, Roberto Matricardi, sensibile ai problemi ambientali e del territorio, ha partecipato questa mattina a una manifestazione organizzata dai comitati contro la realizzazione delle Centrali a Biogas nell’area tra Pomezia, Ardea e i Castelli Romani. “Siamo assolutamente contrari a questo genere di impianti - ha spiegato L’Assessore: “Siamo assolutamente contrari a questo genere di impianti” Matricardi - Ecco perché stiamo modificando il regolamento comunale per fare in modo che si metta un freno a quella tecnica per la quale, grazie a disposizioni di leggi nazionali, il Comune non può che prendere atto di installazioni del genere. Gli enti locali è giusto che siano ascoltati e la Regione deve sostenere questa nostra iniziativa a sostegno del territorio”. INAUGURATI I NUOVI LOCALI DI FRANCʼORO Si è tenuto domenica 13 Dic. a Tor San Lorenzo, l'inaugurazione del ristrutturato locale di oreficeria di FRANC'ORO questa oreficeria la più antica di Tor San Lorenzo sita proprio sul viale principale, per la nuova ristrutturazione dei locali, la stigliatura la disposizione degli spazi è un fiore all'occhiello per il commercio della frazione di Ardea. A Franco D'Egidio, in arte Franc'oro ad ai suoi collaboratori, giungano i nostri più sentiti auguri di buon lavoro, buon Natale e Felice Anno Nuovo. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 62 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 Lo stabilimento chiude, 36 famiglie nella disperazione POMEZIA Natale amaro per la ditta Elcograf di Pomezia Natale amarissimo per i dipendenti della Elcograf di Pomezia, che stanno per rimanere senza un lavoro dopo che l’azienda è stata trascinata in un gorgo senza fine. Una crisi che affonda le sue radici in tempi non poi così lontani: la aveva sostituito la Mondadori in molti degli stabilimenti storici, tra questi quello di via Costarica. Un triste destino che sembra inevitabile e che accomuna il sito pometino alle sedi di Verona, Cles e Melzo. A Pomezia saranno 36 i nuclei familiari a doversi rimboccare le maniche per trovare una nuova occupazione, in un territorio dove di certo non è facile avere molte alternative per via delle tante aziende che sono costrette a chiudere i battenti per la situazione economica o anche per mere logiche di mercato. I lavoratori hanno sottoscritto una lettera inviata ai vari organi di informazione per far presente la loro situazione. Una lettera che sperano possa toccare le corde di chi potrebbe fare qualcosa e che al momento nulla ha fatto. Eccone di seguito il testo; seppur lungo, riteniamo sia doveroso pubblicarlo integralmente perché rappresenta il dramma che questi lavoratori stanno vivendo sulla propria pelle: “Scrivo a nome di tutti i lavoratori dello stabilimento AGR di Pomezia, per salutare tutti i nostri colleghi e colleghe dei vari siti del gruppo; alcuni li abbiamo conosciuti in questo lungo cammino, altri non abbiamo fatto in tempo e altri ancora non li avremmo incontrati mai, ma comunque vogliamo che il nostro saluto sincero arrivi davvero a tutti, di cuore. Speriamo che queste righe arri- vino in tutte le bacheche sindacali del gruppo Elcograf anche se teniamo a precisare che scriviamo come singoli lavoratori. La nostra storia è arrivata al capolinea; la proprietà ha deciso di staccare la spina, si perché questo “cancro” che era diventato il sito di Pomezia, da anni ormai veniva curato con l’Aspi- cambiare, ma niente, noi non eravamo capaci; che ci vuole, aumenti la velocità, togli una persona, diminuisci i tempi degli avviamenti, ti tagli il salario a cosa è servito? Pomezia ha chiuso lo stesso e adesso? 36 famiglie le avete mandate a casa ok, ma voi? Voi che sapevate tutto, voi che avevate la soluzio- Elcograf - foto del 2013, dipendenti di Pomezia manifestano a Verona di fronte alla Mondadori rina; noi continuavamo a dire, ne, voi che “vi vantate di essere che no, non bastava, che ci vole- riusciti a chiudere Pomezia”? va più oculatezza nelle scelte del Quando guardate i vs cari con i farmaco e tutti a dire no, il “far- vostri sguardi vuoti e falsi, maco è quello giusto”… peccato riuscite a vedere nei loro occhi che a dirlo non fossero veri quelli dei nostri figli? Riuscite a medici. provare quella sensazione di Questa metafora per dire che vergogna e quell’olezzo che, alcuni si sono “divertiti” con quello si, vi appartiene? Voi, noi,lavoratori, uomini, mariti, come noi, non vi svegliate di padri… giocavano con noi come notte all’improvviso? Noi per la fossimo cose, oggetti, e noi inge- paura del futuro dei nostri cari, nui a crederci, a credere che ma voi, spero, speriamo, perché puntavano su un nostro reale il sonno che state dormendo non rilancio, a collaborare, gridan- è il sonno dei giusti… voi quindo aiuto consigliando risparmi e di? modi di lavorare assurdi da Pagherete il prezzo del fallimen- CRONACHE POMETINE (a cura di Fosca Colli) A TAVOLA AL TEMPO DELL’ANTICA ROMA Lunedì 21 Dicembre 2015 (per gli antichi romani: ante diem duo decimum kalendas mmdcclxviii ab urbe condita), alle ore 20.00, presso il ristorante “La Bocca della Verità”, a Pomezia, in occasione del Solstizio d’Inverno, avrà luogo la tradizionale “Cena dell’Antica Roma”. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Culturale Tyrrhenum e dal Gruppo Storico Lavinium, è giunta alla sua XX edizione. Prenotazione e infondo al 331/7996787 o 06/86977752 o inviare una e-mail a [email protected] TORVAIANICA, RESTYLING PER IL GIARDINETTO Varato un progetto di riqualificazione dei giardini di via Gran Bretagna, a Torvaianica. L’impegno di spesa è di 40mila euro, somma attinta dalle casse comunali. Prevede anche la messa in sicurezza dell’area giochi per i bambini, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la realizzazione di un campo da basket, la verniciatura della cancellata all’ingresso, il riposizionamento delle panchine, il ripristino dei cigli in travertino e la realizzazione di un’area per cani con fontana. ECO-COMPATTATORE A TORVAIANICA Entrata in funzione a Torvaianica la prima macchina mangia-rifiuti. Si trova presso il supermercato Todis, in Piazza Italia 24. Il macchinario è in grado di compattare bottiglie in plastica e lattine di alluminio. Vengino dati in cambio buoni spesa spendibili nelle attività convenzionate. Il Todis è stata la prima attività commerciale a fare la convenzione con il Comune. La convenzione con il supermercato prevede 1 euro di sconto ogni 20 pezzi tra bottiglie e lattine inserite a fronte di una spesa minima di 20 euro. to o avrete un osso dal padrone? E comunque anche a voi, che avete “svuotate” Pomezia dei lavori che portavano guadagno, lasciandoci solo lavori di serie B; a voi, noi lavoratori di Pomezia, auguriamo buone feste, ma soprattutto auguriamo quello che voi negli anni avete augurato a noi, anzi il doppio, di veri cuore; augurandovi però che prima o poi possiate sentire la sensazione di vuoto, quella che stiamo provando noi in questi giorni, sperando che quando la proverete siate soli, soli con voi stessi, senza amici con cui sfogarvi, senza visi amici, soli con persone “sole” come voi, inutili. Non vogliamo fare di tutta un’erba un fascio, perché pochi dirigenti, hanno portato rispetto alle nostre storie e alle nostro persone e a loro non riusciamo, anche se sarebbe facile, a volere male, ma ad altri… “Quando tutte le parole / sai che non ti servon più / quando sudi il tuo coraggio / per non startene laggiù / quando tiri in mezzo Dio / o il destino, o chissà che / che nessuno se lo spiega / perché sia successo a te...” Questo è quanto cantava Ligabue, non serve a nulla sia ben chiaro, ma l’augurio che se vi capitasse di ascoltarla vi ricordiate di noi, numeri, “cose” di Pomezia. Ci dispiace solo che non siamo riusciti a soddisfarvi a dovere, perché non avete tolto il cuore e il sorriso… Non sforzatevi di capire, sono due cose che non avete mai avuto e che non avrete mai. Alcuni di noi si reinventeranno mestieri e lavori, altri troveranno altro da fare, alcuni spero pochissimi nulla, ma ognuno di noi sarà una storia da raccontare ad altri, vita vissuta in una fabbrica, con colleghi, tra amici.. Buone feste a tutti voi che non sarete mai niente, a quelli come noi invece, Buon Natale e Buon Anno, a voi e a tutti i vostri cari”. Fosca Colli [email protected] Si potrà “vedere” grazie a scritte esplicative in braille Museo Lavinium, un percorso tattile per disabili visivi Le antica vestigia del passato sono un bene universale e come tali debbono poter essere godute e ammirate da tutti anche da chi non è in grado di poter vedere. Questo lo spirito che ha dato il via ad un progetto in essere presso il Museo Lavinium di Pomezia, dove è stato predisposto un percorso tattile per disabili visivi; si tratta di un progetto finanziato dalla Regione Lazio per un ammontare di 20mila euro. “Nel Museo, dove per motivi di conservazione e sicurezza non è possibile toccare reperti e opere - hanno spiegato il Direttore scientifico del Museo Gloria Galante e l’assistente alla comunicazione tiflodidattica Rosanna D’Apolito - è stato ideato e realizzato un apposito percorso di visita per non vedenti e ipovedenti, così da cogliere gli aspetti significativi delle opere esposte e ricostruire la storia dell’antica città di Lavinium attraverso una serie di strumenti strutturati dotati di didascalia in braille: una tavola termoformata con rappresentazione della statua di Minerva Tritonia; una riproduzione in scala ridotta della statua femminile con colomba; un plastico ricostruttivo di un altare del Santuario dei Tredici Altari; un plastico ricostruttivo della tomba a cassone dal tumulo trasformato in Heroon di Enea; un video ingranditore portatile e due guide da utilizzare in maniera interattiva durante la visita”. Non nasconde la sua soddisfazione il vice sindaco Elisabetta Serra, la quale, in occasione della presentazione ufficiale dell’evento ha sottolineato come si tratti di una iniziativa di grande valore culturale e sociale che dimostra l’attenzione che il Museo Lavinium pone nei confronti della divulgazione del patrimonio archeologico e della formazione culturale di ogni individuo con le sue specificità. Fosca Colli [email protected] IL GIORNALE DEL LAZIO 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 pagina 63 ANZIO - NETTUNO Racconti di Portodanzio - Grande successo a Villa Sarsina per la presentazione del libro di Ciro Spina edito dall’associazione culturale Trezeri42 I ricordi, le esperienze vissute in prima persona, le storie legate alla città neroniana ascoltate da bambino e da adulto, per strada o in casa davanti ad un braciere acceso nel freddo inverno o ad una ricca tavola imbandita per le feste. È questa l’essenza profonda del libro autobiografico di Ciro Spina dal titolo “Racconti di Portodanzio”, che raccoglie 35 racconti suddivisi in quattro categorie: storie e leggende, guerra e dopoguerra, il mare e la pesca, la vita quotidiana. Nel testo si alternano così le storie e gli spaccati della vita quotidiana dei pescatori, che ogni giorno affrontavano il mare ed i pericoli per il sostentamento della famiglia; i ricordi del bombardamento di Anzio durante la Seconda Guerra Mondiale ed ancora i momenti difficili vissuti dagli sfollati a Bassiano, solo per citarne alcune. Edito dall’Associazione culturale Trezeri42, il volume è stato presentato venerdì 4 dicembre presso la sede di Villa Sarsina, ad Anzio, alla presenza del neo-presidente della Trezeri42 Elisabetta Civitan e di Andrea Mingiacchi, curatore del progetto e moderatore della presentazione. Tra i presenti anche il giornalista de “Il Messaggero” Giovanni Del Giaccio e l’assessore delle politiche culturali e della scuola Laura Nolfi. Una sala gremita di gente ha accolto con un grande applauso un emozionato Ciro Spina, che ha esordito dicendo: “alcuni dei miei racconti evidenziano le attività tradizionali che caratterizzano da sempre Anzio, dalla salagione delle alici alla vendemmia nelle periodo così lontano da noi e dalla mia generazione, dai momenti tragici della guerra e del dopoguerra, alle storie di una cittadina semplice, solidale, legata alla famiglia e alle vigne di periferia, con la produzione del tipico vino Cacchione. Le antiche usanze di cui narro sono oggi purtroppo quasi del tutto scomparse. Ne rimangono solo i tanti ricordi che porto nel cuore e che dono alle giovani generazioni, per far comprendere quanto amore e quanti sacrifici sono stati fatti nel tempo da tutti i portodanzesi”. “Ciro Spina con questo libro ha dichiarato il Presidente della Trezeri42 Elisabetta Civitan - diventa il “Nonno” per antonomasia, il nonno di tutti noi, che con i suoi Racconti di Portodanzio ci fa vivere ed immaginare spaccati di una società anziate e di un tradizioni, capace di affrontare con coraggio e determinazione le tante difficoltà che la vita presentava ogni giorno. Il suo è un libro prezioso che ci permette di fare un viaggio alla scoperta delle radici della città neroniana, e ringraziandolo per questo prezioso testo, auguro a tutti buona lettura”. Anche Andrea Mingiacchi, curatore del progetto, ha ringraziato l’autore del libro: “Con grande soddisfazione ringrazio Ciro Spina e l’Associazione Culturale Trezeri42, per aver rievocato e fissato su carta leggende storie e racconti di vita quotidiana del nostro territorio. La conoscenza delle proprie radici è il primo Manifestazione studentesca ad Anzio, contro l’Area Metropolitana, per le problematiche nei Plessi degli istituti Superiori . L’Assessore Nolfi: “All’Istituto Polifunzionale di Anzio Due problematica risolta” “Le problematiche relative al funzionamento del sistema di riscaldamento all’Istituto Polifunzionale di Anzio Due sono state tutte risolte e colgo l’occasione per ringraziare il Consigliere dell’Area Metropolitana Danilo Fontana che, insieme alla sottoscritta, ha seguito da vicino la vicenda”. Lo ha affermato l’Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione del Comune di Anzio, Laura Nolfi, che questa mattina ha incontrato gli studenti partecipanti alla manifestazione di protesta, confluita in Piazza Cesare Barristi, contro l’Area Metropolitana per il mancato funzionamento degli impianti di riscaldamento nelle scuole superiori e per alcuni problemi strutturali in diversi Istituti. “Al momento l’unico plesso ad avere problemi con i riscaldamenti è il Colonna Gatti a Nettuno, dove la Società che oggi fornisce il gas si è rifiutata di erogare il servizio a causa della mancata certificazione di conformità dell’impianto. Su nostra pressante sollecitazione l’Area Metropolitana ha assunto l’impegno di ultimare, in questi giorni, tutte le verifiche necessarie. Ringrazio gli studenti per il positivo confronto di questa mattina ed il Commissariato di Polizia per il perfetto coordinamento della manifestazione”. L’Assessore Nolfi ed il Consigliere Fontana hanno concluso il loro intervento invitando gli studenti a stilare un breve elenco di criticità, rilevate all’interno dei vari Istituti, che verranno subito sottoposte agli uffici preposti dell’Area Metropolitana. passo da condividere per poter porre una fertile base per un progetto civico, e più specificatamente per un progetto turistico sostenibile a beneficio dell’intera comunità”. L’Associazione Trezeri42, impegnata da sempre nel rilancio culturale e turistico della città neroniana attraverso pro- poste e progetti culturali, donerà una copia del libro “Racconti di portodanzio” agli istituti scolastici del territorio. Per chi invece volesse regalare una piacevole lettura a Natale, può acquistare il libro presso la libreria “Sparagna” in via Aldobrandini o presso l’edicola di Via Gramsci. La Corale Polifonica Città di Anzio al Duomo di Napoli Per la festa dell’Immacolata, la Corale polifonica Città di Anzio si è recata in uno dei luoghi simbolo della religiosità partenopea, cantando alla Messa solenne al Duomo di Napoli dove si venerano, nella ricchissima cappella, le reliquie di S.Gennaro. Il rito era officiato dall’Arcivescovo della diocesi campana; numerosissimi i fedeli, tra i quali molti turisti richiamati dal vivace folclore natalizio che aveva il suo culmine nella adiacente via S.Gregorio Armeno, dove il Natale trionfa nelle tante botteghe artigiane con gli originali presepi in mostra, dai più diversi personaggi antichi e moderni, dove convivono serenamente Pino Daniele e Papa Francesco. I brani che la Corale ha intonato nell’antica Basilica appartenevano al repertorio classico e popolare della tradizione: Noi canteremo gloria a te di Bourgeois, Signore pietà di Palazòn, il Gloria della Missa de Angelis, Benedetto sei tu Signore, il Santo di Bonfitto, l’Agnello di Dio di Stefani, , l’Ave Verum di Mozart, concludendo la cerimonia con È l’ora che pia, l’inno alla Vergine più diffuso della tradizione popolare. Il coro era diretto dal Maestro Michele Zanoni e accompagnato al l’organo dalla pianista Sofia Marocco. Una giornata intensa e bellissima, ravvivata dai mille colori e dalle tante voci di Napoli, in un clima quasi primaverile, in un’atmosfera festosa e dal calore umano caratteristico di questa città, che ha accolto, , con la sua scenografica bellezza, la corale anziate, che ha ricambiato trasmettendo a sua volta con il canto la sua storia e la sua cultura, in una continua crescita umana ed artistica, grazie anche allo zelo e alla creatività della sua infaticabile Presidente Tina Bellobono ed all’impegno e la dedizione dei Maestri e dei Coristi. La Corale Polifonica Città di Anzio si esibirà in Concerto, in occasione delle prossime festività natalizie, il 19 Dicembre p.v. alle ore 18.00, nella prestigiosa sala consiliare di Villa Corsini Sarsina,sede del Comune di Anzio. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 64 CISTERNA Conti in regola e più giustizia fiscale. Questo, in sintesi, lo spirito dell’assestamento di bilancio presentato in aula consiliare ieri dall’Assessore Danilo Martelli. Un bilancio che per far fronte ai tanti obblighi normativi, alla drastica riduzione dei trasferimenti erariali, alla riduzione delle entrate da imposte locali per la chiusura di industrie e di aziende, dichiara “guerra” agli evasori e ai trasgressori delle norme. “La nostra amministrazione – afferma Martelli – è salita al governo proprio nel momento cruciale del cambiamento che sta investendo in pieno la nostra città e tutto 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 Un bilancio “armonizzato” e anti evasori Martelli: “Un difficile pareggio di bilancio che sopperisce ai drastici tagli delle entrate con la lotta all’evasione fiscale e ai trasgressori del codice della strada” il Paese. Un cambiamento radicale che come tale comporta un grande sforzo di gestione e un incremento esponenziale degli adempimenti burocratici. Il patto di stabilità interno imposto dalla normativa per il rispetto degli obiettivi europei pone limiti alla spesa di investimento frenata oltretutto dalla mancanza di liquidità monetaria, fenomeno del tutto recente per l’ente. E’ nostra ferma volontà tenere in regola i conti dell’Ente senza incorrere in penalizzanti sanzioni. Per fare questo e garantire la copertura del fabbisogno per l’anno in corso e per i due successivi, abbiamo deciso una forte stretta contro l’evasione e l’elusione fiscale, come pure contro i trasgressori del codice della strada. Riteniamo che sia una forma di giustizia verso coloro che pagano puntualmente le tasse e rispettano le regole non gravare ulteriormente sulle loro tasche. Come credo pure che, pur nella dialettica politica, nessuno potrà dire che, innalzando la guardia sui trasgressori della strada, questa Amministrazione sta penalizzando i cittadini ma semmai sta applicando una forma di giustizia sociale dove, mai come in questo caso, chi sbaglia paga”. RIAPRONO GLI UFFICI DECENTRATI AL S.VALENTINO Da mercoledì 16 tornano l’Ufficio Anagrafe, il Punto Acqualatina, il Punto INPS Riapre il distaccamento degli uffici amministrativi del Comune di Cisterna di Latina nel quartiere San Valentino. A partire da mercoledì prossimo, 16 dicembre, torneranno ad essere attivi alcuni dei servizi che, per motivi di riorganizzazione, da tempo erano stati sospesi. A seguito della volontà di questa amministrazione di voler riattivare un servizio importante per i residenti del popolato quartiere e delle zone limitrofe, si è proceduto ad una riorganizza- zione anche in vista di un possibile potenziamento attraverso l’uso di collegamenti telematici. Due i giorni di apertura al pubblico e precisamente il mercoledì e il venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 sempre nei locali siti in via Aldo Moro n.35. All’interno degli uffici amministrativi decentrati saranno attivi lo sportello Anagrafe per la richiesta e rilascio di certificati ed atti relativi al settore demografico, il Punto Acqua collegato con la banca dati del gestore idrico Acqualatina spa, oltre al Punto INPS che consentirà, sempre attraverso un collegamento telematico alla banca dati dell’istituto di previdenza sociale, di poter usufruire di alcuni servizi come la visura e rilascio dell’estratto contributivo, del CUD, variazione dei dati e comunicazioni varie. La riapertura degli uffici comunali decentrati mira a dare maggiore autonomia e dignità al popolato quartiere di San Valentino e ad alleviare, soprattutto a particolari fasce della popolazione, il disagio di dover raggiungere il centro urbano per il disbrigo di pratiche amministrative piuttosto frequenti. Avviso d’asta pubblica, in vendita un terreno edificabile in zona C8 L’Ente avvisa la cittadinanza dell’asta pubblica per la vendita di un terreno edificabile ricadente in zona C8 di proprietà del Comune di Cisterna. L’asta avrà luogo il 23 dicembre prossimo, alle ore 9:00, presso gli uffici del Settore 3 Area Tecnica siti in via Zanella 2. Il metodo sarà quello delle offerte segrete da confrontarsi con il prezzo indicato nel bando pari ad € 14.524,00. I plichi contenenti l’offerta e la relativa documentazione dovranno pervenire entro e non oltre le ore 13:00 del 22 dicembre 2015. L’aggiudicatario sarà tenuto al versamento del prezzo d’aggiudicazione incrementato del 22% dovuto a titolo di IVA. Per la visione della documentazione a base d’asta, per il ritiro dei modelli di autocertificazione da presentarsi per l’ammissione all’asta, del fac-simile d’offerta e per l’ottenimento delle necessarie informazioni, gli interessati potranno rivolgersi al Servizio Ambiente e Patrimonio del Settore 3 Area Tecnica 1 del Comune. L’ufficio è aperto tutti i giorni lavorativi dalle 9.00 alle 13.00 (tel.0696834292). Il bando d’asta e la relativa modulistica è integralmente pubblicata sull’Albo pretorio comunale nonché sul sito web istituzionale www.comune.cisterna.latina.it IL GIORNALE DEL LAZIO 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 SPORT A Roseto degli abruzzi, si sono svolti dal 3 al 8 dicembre i 93^esimi Campionati italiani assoluti di boxe ed ipartecipanti nella categoria superwelter -al limite dei 69 kg- erano 15, tutti i campioni di ogni regione. Dal sorteggio, il pugile apriliano, che combatte per il gruppo sportivo della Polizia di Stato, le Fiamme Oro, subito si scontrava contro Mario De Nicola, il campione della Lombardia: il match è stato tutto in crescendo – ci dichiara Alessandro- come sempre, con precisi colpi al corpo ed al volto seguiti da buoni spostamenti, è riuscito ad aggiudicarsi la vittoria ed accedere ai quarti. Nei quarti affrontava il campione pugliese Giuseppe Fico che aveva ottenuto il pass senza combattere agli ottavi. Dal boxer pugliese, per niente tecnico ma molto spigoloso, con un grande cuore e foga (35 match disputati di cui solo 4 sconfitte ed il resto tutte vittorie, 9 prima del limite…quindi faceva male), il pugile pontino doveva stare lontano ed essere molto rapido negli spostamenti e nel contrattacco,e così è Il pugile apriliano si distingue come ogni anno ai campionati italiani assoluti di pugilato Boxe: Alessandro Marziali conquista l’argento ed è il vice campione d’Italia assoluto 2015 stato: nonostante durante la prima ripresa avesse ricevuto una testata allo zigomo, con conseguente ferita, è riuscito a domare il nervosismo e a non pensarci, portando anche questo match anticipandolo sempre con i suoi spostamenti e colpi di rimessa in velocità. Così, per il terzo anno di seguito, il piugile apriliano conquistava il pass per la finale ; questa lo rive- dalla sua parte. La semifinale lo vedeva opposto al campione piemontese Samuel Zingarelli, un ragazzo che nei match precedenti aveva dimostrato di essere un buon pugile, e che quindi avrebbe richiesto molto impegno a Marziali, per portare a casa anche quest’altro incontro. Da sottolineare che, a due ore dalla semifinale, involontariamente Alessandro riceveva una brutta notizia… la scomparsa della nonna della moglie Serena: ” Vi posso assicurare che non è stata per niente facile salire sul ring e tramutare quel dolore in forza, ma ci sono riuscito, quasi sicuramente grazie a lei, diventata un altro mio angelo” afferma Alessandro, che è riuscito a non far capire niente al suo avversario, deva opposto, come nel 2014, contro lo stesso campione abruzzese, nonché titolare della nazionale, Alfonso Di Russo; Marziali avrebbe voluto riprendersi la rivincita dell’anno scorso che, come ben ricordiamo, aveva perso 2-1 in un match molto contestato, ma purtroppo così non è stato. Alessandro ha perso per gli arbitri 29-28. “Se normalmente vinci un match” –come ci spiega- “ il punteggio è 30-27, quindi l’incontro non è stato unanime nelle riprese per i tre giudici. La mia colpa forse è quella di non essere stato incisivo subito dalla prima ripresa, datami persa da tutti e tre gli arbitri, ma dalla seconda ho cominciato a pressarlo e mettere colpi su colpi ed anche qui, però, solo un arbitro su tre ha visto la mia vittoria, che sinceramente i miei maestri ed io credevamo essercela aggiudicata.”- Segue a raccontare Alessan- GioVolley Aprilia- Luvo Barattoli Arzano 3-1 Inarrestabile GioVolley Aprilia che con una prova maiuscola ottiene un importante successo, con il risultato di 3-1, contro la temibile Arzano (Napoli). Le amazzoni apriliane, ancora imbattute davanti al proprio caloroso pubblico, con questa vittoria confermano le qualità caratteriali e tecniche che hanno permesso al club del presidente Malfatti di essere tra i protagonisti del girone D del campionato di B1. L’inizio gara delle pallavoliste pontine non è certo dei migliori ma pur tra qualche tentennamento e qualche fallo sono loro che staccano il primo vantaggio (8-6). L’Arzano è sempre nei pressi e pur non brillando con le attaccanti esterne con due break si avvicina pericolosamente a David e compagne (16-15). Con la battuta della David, entrata in campo in sostituzione della Kranner, l’Aprilia conquista qualche lunghezza di margine (21-17) per poi mettere a segno con Gioia il punto che assegna il parziale ai colori apriliani. Il set si chiude 25-21. Al ritorno in campo la trama del match cambia completamente. L’Arzano è concentrato, veloce e affamato mentre le ragazze del coach Federici sembrano aver momentaneamente perso la verve che avevano mostrato fino a qualche minuto prima. Senza particolari patemi d’animo le pallavoliste dell’Arzano ottengono il tempo con il punteggio di 19-25. Emozionante, intenso e coinvolgente il terzo set che vive di continue pagina 65 alternanze di risultati con i due sestetti che in campo si sfidano e lottano strenuamente, consapevoli che forse quello che stanno vivendo sarà il parziale che indirizzerà l’incontro. Il pubblico catturato da siffatto spettacolo agonistico si schiera a fianco delle proprie beniamine. Le atlete avvolte da questa carica e spinta psicologica recuperano punti e mettono la freccia sulle rivali (22-20). Successivamente si erge a protagonista Emanuela Gatto che riesce a trovare sbocchi offensivi per Caponi, Antonaci e Borelli mentre Gioia con un perfetto muro chiude sul 2521 in favore della GioVolley Aprilia. Nel parziale successivo l’Aprilia parte forte e si porta sull’8-5. Controlla la reazione delle napoletane mantenendole sempre ad una certa distanza (20-16). Kranner con due punti e Caponi con una fast realizzano i punti finali che permettono alle pontine di ottenere 25-21 set e partita. Con questa vittoria la GioVolley Aprilia si arrampica al quarto posto della classifica. <<Ovviamente ci fa molto piacere questa attuale posizione in classifica che certifica il nostro buon inizio di campionato ma non ci facciamo coinvolgere e stordire più di tanto da quando sta avvenendo- commenta il coach della GioVolley Aprilia Tonino Federici- il nostro primo e più importante obiettivo è quello di raggiungere quanto prima quota 30 punti, che è quella stimata per la matematica salvez- za>>. La neo promossa formazione apriliana cresce progressivamente sotto gli aspetti tattici, caratteriali e di fluidità di gioco.<<Le ragazze sono state molto brave a far prendere alla partita quella strada tattica che avevamo preparato. Ci stiamo amalgamando sempre di piùconclude l’allenatore Tonino Federici- riusciamo tramite un enorme lavoro e una grande umiltà a superare le difficoltà che troviamo lungo il nostro cammino>>. Giovedì 17 oltre 500 persone parteciperanno al ristorante Due Pini di Campoleone alla cena sociale della GioVolley Aprilia. L’ultimo impegno agonistico, prima della sosta natalizia, è fissato per sabato 19 quando a Sabaudia l’Aprilia incrocerà le braccia contro il Terracina. Giovolley Aprilia: Mucciola, Kranner, Antonaci, Caponi, David, Gatto, Borelli, Mazzoni, Lanzi (L), Gioia All. Federici Luvo Barattoli Arzano: Campano, Longobardi, Vinaccia, Coppola, Sallo, lauro, Russiello, Seggiotti, Pinto, Moresca, Galiero, Rinaldi (L) All. Caliendo Arbitri: Di Gregorio e Dell’Orso dro nella sua intervista - “ In poche parole già avevo perso, ma nel cuore di un pugile bisogna combattere fino all’ultimo suono della campanella, quindi anche nella terza ripresa ho dato molto, il mio avversario scappava solo e qui con tutto che l’ho vinta, non tutti e tre i giudici hanno visto la mia vittoria(2 su 3)”. Quindi match perso. Un po di rammarico per Marziali perchè se quella seconda ripresa la vedevano a suo favore avrebbe riportato il titolo italiano ad Aprilia. Sempre un argento nel campionato più importante d’Italia, non è poco ma quando si è ad un passo dalla vetta vuoi arrivarci, soprattutto ti rode se non si è perso nettamente.Le ultime parole di Alessandro sono riservate ai ringraziamenti: ”Ringrazio tutte le persone che come sempre mi sono state al mio fianco e che mi danno come sempre molta carica. Volevo dedicare il titolo a mia madre perchè non gli avevo mai dedicato una mia vittoria, ma soprattutto per dirgli che le voglio un mondo di bene,perché a volte non riesco a farglielo capire; le dedico questa medaglia d’argento perché essere i secondi in Italia non è da tutti. Un grazie particolare come sempre a mia moglie, mio padre, mio fratello, gli amici, tutto il mio team che alleno, il mio massaggiatore Giovanni Cocomazzi ed il mio nutrizionista Giovanni De Francesco perché se sono arrivato fin qui, è grazie anche a loro. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 66 A F F I T TA S I A P PA RTA M E N TO ammobiliato mq. 60 in villetta zona Isole (Aprilia) a sola persona donna massima serietà. No animali - Contattare il numero 347/7960782 VENDO CITROEN SAXO 1.1 Benzina, 5 porte, colore rosso, unico proprietario, km.215.000 sedile lato guida bloccato. Da revisionare vendo ad euro 300,00 Tel. 334/3515744 PORTA TV color noce, seminuovo con 3 ripiani, passacavi e ruote euro 20,00. 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Via ....................................................................................................................................................Città ..........................................................................Tel. ........................................................... Firma............................................................................................................................. 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 67 direttore Bruno Jorillo Per ascoltarla vai su www.radiolaziosud.it - www.giornaledellazio.it - guidadiaprilia.it Ascolta la radio anche dal tuo Smartphone/Tablet. Scarica l’App. gratuita Radio Lazio Sud su Google Play IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 68 RE TEDESCO neri focati. disponibili a 60 giorni con doppia sverminazione,vaccini ,svezzati e con pedigree. Silvia 389/2861369 LAUREATA IMPARTISCE ripetizioni/aiuto compiti a elementari, medie e superiori, in inglese, francese e spagnolo. Zona di Aprilia. 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