QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO
Fondato nel 1984 da Ben Jorillo
Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected]
sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore: BRUNO JORILLO
COPIA
OMAGGIO
Anno XXXI N.22 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016
TUMORI SOPRA LA MEDIA: I PRIMI DATI
ALLARMANTI DELLA ASL SU APRILIA
servizio a pag. 10-12
IL GIORNALE DEL LAZIO
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È stato presentato in occasione del 25° Anniversario dell’attività della Facoltà di Economia a Latina, venerdì 11 dicembre
“SOSPESI. RACCONTO FOTOGRAFICO DEL ROSSI LONGHI,
DA CAMPO PROFUGHI A CAMPUS UNIVERSITARIO”
Un prezioso libro fotografico di Tonino Mirabella, edito da Gangemi editori
di Nicola Gilardi
e Gianfranco Compagno
Per i suoi 25 anni di attività a
Latina, venerdì 11 dicembre
scorso, la Facoltà di Economia
ha scelto di dare un segnale
importante: ha scelto di guardare al futuro ricordando il passato. Troppo spesso si è pronti a
costruire il proprio muro dentro
il quale si rischia di rimanere
sospesi e oltre il quale difficilmente si vuole andare. Con questo spirito è avvenuta la presentazione del volume Sospesi:
Racconto fotografico del “Rossi
Longhi” da Campo Profughi a
Campus Universitario di Tonino
Mirabella che è dedicato alla
memoria del Campo Profughi
“Rossi Longhi” e di tutti i profughi transitati lì dove oggi
sorge la Facoltà di Economia
dell’Università “Sapienza” di
Latina.
In questa occasione è stata inaugurata la Mostra “Sospesi”
donata dall’autore alla Facoltà
di Economia, e realizzata con il
contributo di Janssen, Stim e
Ferdifin, con l’augurio a tutti gli
studenti di credere ancora in un
futuro fondato sull’integrazione
e sulla conoscenza. Il Centro di
Assistenza Profughi Stranieri di
Latina viene istituito nel 1957
nei locali delle caserme dell’ex
82° reggimento di fanteria,
spazi che avevano già ospitato
dal 1943 centinaia di sfollati e
profughi di guerra, e in seguito i
tanti italiani provenienti dall’Istria e dalla Dalmazia. Nato con
fondi del Governo italiano,
insieme alle sovvenzioni degli
Stati Uniti, dell’High Commissioner for Refugees e del CIME
(Comitato Intergovernativo per
le Migrazioni Europee), è stato, insieme ai
Campi di Padriciano
(Trieste) e Capua
(Caserta), il crocevia di
un’umanità varia e
semiclandestina. Dedicato a Roberto Rossi
Longhi, presidente del
CIME morto tragicamente, il Campo di
Latina poteva ospitare
fino a 1.700 persone.
Era il Centro deputato
alla
finalizzazione
delle pratiche per l’emigrazione; qui i profughi, dopo l’acco-
Tonino Mirabella
glienza, la registrazione, la verbalizzazione e l’esame delle
domande di asilo, sceglievano la
loro destinazione fra i paesi che
lavorare all’interno del Campo
ed erano liberi di uscire in città,
che non potevano lasciare senza
il permesso della Direzione.
L’attesa per la tanto sperata
“Intervista” nell’Ambasciata di
riferimento variava da uno a
cinque mesi. I tempi si allungarono fino a raggiungere e superare l’anno nei periodi di maggiore affluenza, specie negli
anni ’80, quando al Campo
giungono moltissimi polacchi in
seguito al colpo di Stato del
Generale Jaruzelski. L’assistenza a rifugiati e richiedenti asilo
passa nel 1977 dall’Amministrazione per gli Aiuti Internazionali (AAI) al Ministero dell’Interno italiano, mentre la
gestione rimane di competenza
diretta della Prefettura di Latina.
Solo dal 1957 al 1979 transitano
nel Campo 60.000 persone. Fino
alla sua chiusura, nel 1989,
Jugoslavi, Ungheresi, Rumeni,
caro – ha detto la professoressa
Donatella Strangio -. L’obiettivo
della mostra è quella di trasferire alle nuove generazioni la
conoscenza del passato. Questo
testo ha dato vita alla storia di
questo luogo, resuscitando quello che è stato, che oggi è la porta
verso il futuro». La parola è passata poi all’autore del lavoro,
Tonino Mirabella: «Non so
quante persone di Latina hanno
avuto l’occasione di vedere questo luogo, anche abbastanza
opprimente. Abbiamo avuto
l’importante occasione di raccontare questa storia. Ho sempre visto con curiosità il muro di
cinta del campo dei “SOSPESI”. Gli sguardi di quei profughi
valevano più di mille parole in
quegli spazi così precari, trascu-
rati maleodoranti, veri e propri
luoghi di detenzione. Ma era lì
che cercavano di mantenere, a
volte con fatica, la loro dignità.
Mentre scattavo, cercavo di non
perdere l’opportunità di parlare
con loro: dovevo comprendere
quel microcosmo, una dimensione di vita troppo lontana da
chi come me la sera aveva la
fortuna di tornare a casa, in
famiglia». L’autore ha sottolineato l’importanza della memoria per le nuove generazioni,
anche per questo è stata allestita
la mostra permanente che permetterà a tutti di vedere con i
propri occhi quelle immagini,
alcune molto forti, che raccontano una storia spesso dimenticata. Tonino Mirabella è un fotogiornalista, docente di fotografia presso la Libera Università
del Cinema di Roma e collabora
con l’Università di Roma Tor
Vergata realizzando importanti
reportage in Italia e negli USA.
Inizia la sua carriera alla metà
degli anni ’70 lavorando per
quotidiano come Il Messaggero,
ma anche con riviste come
Vogue e programmi televisivi
della Rai. Da molti anni si occupa di comunicazione e immagine. Dal 2007 è direttore creativo
di Fiori di Zucca, società di
comunicazione. ISBN 978-88492-3173-1.
www.toninomirabella.com
Foto di G.Compagno - Foto d’epoca: autore Tonino Mirabella
IL GIORNALE DEL
LAZIO
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DIRETTORE RESPONSABILE: Bruno Iorillo
avevano sottoscritto la Convenzione di Ginevra, principalmente Stati Uniti, Canada, Australia
e Nuova Zelanda. Ai profughi
veniva assegnato l’alloggio e il
necessario per il vitto. Durante
la loro permanenza potevano
Bulgari, Cecoslovacchi, e persino Cubani e Vietnamiti, hanno
vissuto sospesi nel “Rossi Longhi”. A moderare gli interventi è
stata la giornalista Sabrina Biraghi, condirettore de Il Tempo.
«Il libro riprende un tema molto
La riproduzione di testi e immagini deve essere autorizzata dall’editore.
La collaborazione ad articoli o servizi è da considerarsi del tutto gratuita e non
retribuita. Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati non si restituiscono
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Messaggio di Mons. Marcello Semeraro
in occasione del Santo Natale 2015
di mons. Marcello Semeraro*
Tra le storie, si potrebbe
distinguerne di due tipi: quelle fatte dai potenti e le altre
fatte dagli umili. Le prime
sono storie che ci incapsulano, ci gettano dentro eventi
più grandi di noi e ci sopraffanno; ci violentano con la
forza, con la ricchezza, col
dominio di ideologie subdole
e noi lì diventiamo come
delle pedine, numeri per le
statistiche. Qui, chi non ha
voce non ha posto; chi non
affolla i pubblici scenari
della cronaca, dei video, dei
nuovi media non ha posto. Ci
sono però altre storie che
sono fatte dagli umili, da
quelli che quotidianamente si
rimboccano le maniche e iniziano il loro lavoro e queste,
benché senza clamore, hanno
la capacità di essere storie
salvifiche. Sono le sole storie
che gli occhi di Gesù riconoscono. Ed è quando egli dice:
avevo fame e sete e mi avete
ristorato; era nel bisogno e vi
siete preso cura di me (cfr Mt
25,31-46). Sono le storie sconosciute che sono recuperate
dallo sguardo di Gesù e che
alla fine valgono. La storia
che comincia col Natale è il
fondamento di tutte queste
storie tolte dall’oblio e riscattate. La storia che comincia a
Natale è storia di salvezza.
Maria, la madre di Gesù così
la canta: «ha innalzato gli
umili; ha ricolmato di beni
gli affamati ricordandosi
della sua misericordia». Con
Natale, la storia della misericordia di Dio, che è una storia eterna (eterna è la sua
misericordia) giunge ad una
svolta. La misericordia di
Dio non è più soltanto una
sua opera, per quanto grande
e magnifica. Da Natale la
misericordia di Dio ha un
volto. È Gesù: Misericordiae
Vultus. La misericordia di
Dio è ormai una persona. In
questo Anno Santo appena
iniziato sentiamoci chiamati
a realizzare la storia degli
umili, dei poveri, dei piccoli.
Sant’Ambrogio dice che
«solidale con Cristo è l’uomo
che consola con sentimenti di
partecipazione al dolore chi è
nel pianto; l’uomo che non
rifiuta i suoi servizi a chi si
trova impedito; l’uomo che
sta al capezzale dell’ammalato, non per tendere la rete che
cattura l’eredità, ma per alleviare il dolore della malattia
con un’assistenza premurosa
e con una parola affettuosa;
l’uomo che dà da vestire ai
nudi, che dà ristoro agli affamati. In questi poveri – conclude – spesso c’è Cristo».
(Pagina e foto a cura di
Gianfranco Compagno)
*Vescovo della diocesi suburbicaria di Albano - Chiesa cattolica
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Pubblichiamo la tabella quasi completa
APRILIA - QUASI TUTTI HANNO CONSEGNATO LA
LORO DICHIARAZIONE DEI REDDITI
Il dirigente Giannini: “mancano solo due dichiarazioni. Alcune per essere rese pubbliche devono essere completate. Ma il lavoro ormai sta per finire”
di Riccardo Toffoli
Ci siamo. Ormai l’elenco delle
dichiarazioni dei redditi è stato
quasi depositato nella sua interezza. “Mancano ancora due
dichiarazioni nella sua completezza –ci dice il dirigente del
settore affari generali Rocco
Giannini- e alcune che prima di
essere caricate sul sito e rese
pubbliche, devono essere completate”. Insomma la tabella che
forniamo è quasi tutta completata. Sono anni che Il Giornale del
Lazio porta avanti la battaglia
della trasparenza delle cariche
istituzionali politiche e anche
quest’anno l’ha fatta con spirito
di trasparenza. Le leggi ci sono
ma fino a due anni fa non erano
quasi mai rispettate perché di
fronte ad una imposizione, non
c’era la sanzione. Fu la legge
441/82 a disciplinare il deposito
della dichiarazione dei redditi di
sindaco, consiglieri e assessori.
Legge quasi sempre inevasa a
causa dell’assenza di una sanzione in caso di inottemperanza.
E così si è pensato negli anni:
“se non mi fanno nulla, perché
devo depositare?”. Un primo
impulso fu dato dal sindaco
Calogero Santangelo che, dando
l’esempio, annualmente depositava la sua dichiarazione dei
redditi. Quindi il nuovo sindaco
Domenico D’Alessio pretese
che tutti i consiglieri e i suoi
assessori facessero questo atto
di trasparenza. Nel programma
elettorale del sindaco D’Alessio
c’era la costituzione di un’anagrafe degli eletti che però, non è
mai giunta a compimento.
Anche perché con legge 213 del
2012 è stato introdotto nel Tuel
l’articolo 41 bis che prevede che
tutte le cariche elettive e di
governo sono tenute a depositare non solo la dichiarazione dei
redditi, ma anche lo stato patrimoniale, le partecipazioni in
società e le azioni possedute. La
legge obbliga gli enti locali con
popolazione superiore ai 15
mila abitanti a regolamentare
questa modalità di trasparenza
che dovrà essere pubblicata sul
sito internet del Comune. E
finalmente comminava anche la
pena. Per chi non provvede sia
completamente o anche sia parzialmente, si commina una sanzione amministrativa che va da
due mila a venti mila euro. In
aggiunta potrebbe esserci per
chi non ottempera anche una
comunicazione all’Anac. Con
decreto legislativo n.33 del 14
marzo 2013 si rivoluziona anche
l’accesso agli atti, dando ai cittadini la motivazione “civica”
per farlo. La nuova normativa
regolamenta ulteriormente il
deposito anche per i congiunti.
Chi non ottempera, avrà una
sanzione da 500 a 10 mila euro.
Il lavoro viene seguito con
molta cura dal dirigente del settore affari generali Rocco Gian-
nini.
Ps. Si ringrazia per la preziosa
collaborazione il dottore commercialista Giorgio Cardella
I DATI SONO STATI ESTRAPOLATI ALLE ORE 16,30
DEL 16 NOVEMBRE 2015
DAL SITO DEL COMUNE.
AGGIORNAMENTI
DEL
29/11/2015 ORE 7,00 DEL
1212/2015 ORE 21,07 ED
ALTRI FORNITI DALLA
SEGRETERIA COMUNALE
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IL MESSAGGIO DEL PARROCO
DELLA CHIESA S. MICHELE
ARCANGELO E SANTA MARIA
GORETTI DI APRILIA
“DON FRANCO MARANDO
“Un bambino in fasce giace in una mangiatoia”(Lc2,12).
Natale:evento che si presenta in una piccolezza estrema: nasce un
bambino( cosa vi e’ di più’ fragile di un bambino?), in un ricovero di
fortuna da genitori colti in un momento di precarietà’ e assoluto bisogno! Quel bambino pero’ vince la morte, quella famiglia e’ fatta di
cuori pieni di amore, il cuore di Maria di Nazareth e di Giuseppe! Che
non sia la “piccolezza” la chiave per interpretare la vita? Auguri cari
di Natale”piccolo” cioè’ vero per l’intera nostra città’. Possa Aprilia
attingere da quel Bambino le energie necessarie per affrontare le sfide
della coesione sociale,della cittadinanza responsabile di tutti per tutti,
e da quella famiglia possa trarre ispirazione ogni nostra famiglia nel
tessere ogni giorno una trama di amore che renda più’ forti di ogni
avversità’.
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GLI AUGURI DEL SINDACO DI
APRILIA ANTONIO TERRA
Al direttore responsabile, alla redazione, al personale e a tutti i lettori del Giornale del Lazio, mi è gradito formulare i migliori auguri di
Buon Natale e Felice Anno Nuovo.
La Città di Aprilia si avvicina consapevole al 2016, anno durante il
quale l’Amministrazione intende celebrare l’80esimo Anniversario
della Fondazione valorizzando le eccellenze culturali ed artistiche del
territorio, dando spessore e sostegno alla vivacità espressa in particolar modo dai più giovani.
Al Giornale del Lazio, inoltre, giungano i migliori auspici di un nuovo
anno di lavoro all’insegna del pluralismo, con lo stile puntuale, indipendente e sopra le parti che ha sempre contraddistinto questa esperienza editoriale.
Il Sindaco di Aprilia
Antonio Terra
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Il progetto presentato dall’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci
APRILIA - 2 MILIONI 700 MILA EURO PER FOSSIGNANO
Chiesto il finanziamento allo Stato in base al decreto Renzi
di Riccardo Toffoli
2 milioni 700 mila euro per riqualificare Fossignano. È il progetto che l’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci ha presentato nel corso di
una conferenza stampa fissata per mercoledì 2 dicembre negli uffici di piazza
Roma. “Si tratta di un progetto per
accedere ai finanziamenti della presidenza del Consiglio dei Ministri –ha
spiegato l’assessore- che permetterà
una riqualificazione di tutto il quartiere.
Per questo progetto ringrazio innanzitutto gli uffici comunali, in particolare
il geometra Enrico Di Marco e l’Assinarch, l’associazione ingegneri e architetti di Aprilia che ha lavorato molto
per arrivare a questo importante risultato”. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 ottobre 2015,
ha dato il via al bando che permetterà ai
Comuni di accedere a 2 milioni di euro,
fondi statali, per riqualificare le aree
urbane degradate. “La scelta è caduta
su Fossignano –spiega Spallacci- perché, da uno studio effettuato, questo
quartiere presenta le maggiori criticità
che vengono richieste dal bando. Un
quartiere, nato spontaneamente, dove
vivono oggi 6 mila persone, circa l’8%
di tutta la popolazione apriliana”. Il
progetto si chiama Fossignano Urban e
prevede una richiesta di finanziamento
per 2 milioni di euro allo Stato e 700
mila euro ripartiti tra fondi privati e
fondi comunali. Sono quattro le aree di
intervento. La prima riguarda la valorizzazione e il recupero delle tombe
rutule del III e IV secolo a.C. presenti
ai margini della zona di Valle Carniera.
Pochi sanno che a Valle Carniera è presente una necropoli già scavata e studiata nel 1932 dall’archeologo svedese
L’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci
Axel Boethius. Attualmente è ignorata
e abbandonata, sede di scarichi di
immondizie. Le tombe a camera non
attestano solo la cultura rutula (ben presente anche ad Ardea), ma anche un’influenza etrusca caratterizzata dall’inumazione dei morti in ambienti scavati
in banchi tufacei. Un po’ quello che si
può vedere a Tarquinia o Cerveteri,
potrebbe essere un punto di attrattiva
proprio a Fossignano. Il progetto prevede, oltre alla valorizzazione delle
tombe in accordo con la Soprintendenza, la realizzazione di un nodo di scambio con parcheggio ed Info-Point dotato di locale per il ristoro. Il costo previsto è di 660 mila euro. Il secondo punto
prevede la realizzazione di un incubatore di impresa per incentivare le start up
e l’imprenditoria giovanile da realizza-
re tramite la demolizione di un immobile preesistente abusivo ed acquisito a
patrimonio comunale e ricostruzione di
un nuovo immobile con criteri ecosostenibili. “Assicuro –ha detto l’assessore in conferenza stampa- che il locale,
sito in via delle Pernici, attualmente è
completamente disabitato. Il progetto
prevede la demolizione del manufatto
esistente e la ricostruzione con materiali ecosostenibili e sarebbe anche un
segnale chiaro ai cittadini e ai giovani”.
L’edificio sarà sviluppato su un unico
piano, per la direzione e la segreteria
sarà provvisto di un ufficio di 20mq, 8
uffici destinati alle imprese di 14 mq
ciascuno e di una sala polifunzionale di
40 mq. Il costo è di 555 mila euro Iva
inclusa. Il terzo step prevede la realizzazione di un’area sportiva-ricreativa
presso la nuova chiesa di Santa Maria
della Speranza del Borgo di Fossignano
a potenziamento dell’intervento in
corso da parte della Curia. Il progetto
prevede la divisione in due parti dell’area posteriore alla chiesa di circa 7 mila
mq dove sarà possibile realizzare un
campo da calcetto, un capo misto
basket-pallavolo e un campo da bocce.
In più si realizzerà uno spogliatoio e
un’area verde attrezzata, giochi per
bambini e percorsi pedonali interni. Il
costo si ipotizza in 655 mila euro di cui
150 mila a carico della Curia. L’ultima
fase riguarda il depuratore di Fossignano. L’intervento in questo caso sarebbe
del privato. Infatti grazie alla concessione termominerale, la società Santo
Stefano Terme S.p.A. ha proposto l’attuazione di un programma di intervento
che prevede la costruzione di uno stabilimento di imbottigliamento e confezionamento di acqua minerale e un
complesso termale integrato. La conferenza dei servizi dei 13 marzo 2014 ha
dato esito favorevole. “Santo Stefano
quindi –ha proseguito l’assessore Spallacci- ha garantito che avrebbe realizzato per il quartiere, avendo interesse a
riqualificare l’intera area, un depuratore che andrà a servire gran parte della
zona”. Il costo del depuratore è di 830
mila euro di cui 400 mila saranno a
carico di Santo Stefano Terme. Il progetto si completa di una pista ciclabile
che collega la chiesa con l’area archeologica e gli impianti sportivi. Questo
intervento però, non è inserito nella
richiesta di finanziamento ma, garantisce l’assessore, “è impegno dell’amministrazione realizzarlo”. Il costo della
pista ciclabile si aggira sul milione e
400 mila euro.
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16% in più rispetto al dato provinciale per il tumore maligno del polmone per gli uomini, 28% per il tumore della tiroide nelle donne
TUMORI SOPRA LA MEDIA: I PRIMI DATI ALLARMANTI DELLA ASL SU APRILIA
Primo step il 10 dicembre in aula consiliare dell’indagine epidemiologica sullo stato di salute degli apriliani
di Riccardo Toffoli
Tumori: il male di Aprilia. I dati
emersi giovedì 10 dicembre e
presentati in aula consiliare,
primo step dell’indagine epidemiologica fortemente voluta dal
Comune, non lasciano dubbi:
eccesso di casi di tumore maligno del polmone (+16%) e dello
stomaco per gli uomini rispetto
al resto della provincia, tasso
maggiore per il tumore della
tiroide (+28%) e per il mieloma
per le donne. Il Comune ha stanziato 20 mila euro per uno studio
epidemiologico su Aprilia. La
prima richiesta alla Asl è datata
13 gennaio 2013 ma solo a febbraio di quest’anno si è definito
il progetto e i gruppi di lavoro. Il
lavoro, come già anticipato sul
Giornale del Lazio qualche
numero fa, è proseguito interrottamente nei mesi di ottobre e
novembre per la raccolta dei
primi dati e terminerà a giugno
del 2016. L’amministrazione
comunale ha voluto capire se la
mortalità per determinati tipi di
malattia, sia collegabile a specifiche situazioni ambientali,
come l’inquinamento dell’aria o
del suolo. A far chiarezza è stato
subito il dottor Fabio Pannozzo
(responsabile del registro tumori
di Latina) che ha spiegato:
“l’ambiente può influire negativamente sulla salute umana, ma
di solito è molto difficile identificare chiare relazione di causaeffetto, perché la maggior parte
delle malattie croniche ha un’eziologia multipla. La genetica, la
dieta, lo stile di vita, l’occupazione e lo status socio-economico possono giocare un ruolo
importante sia a livello di espo-
sizione che nello sviluppo della
malattia”. Insomma non solo
l’ambiente influisce sulla malattia, ma anche lo stile di vita, la
nutrizione, il nostro fisico. Alla
conferenza ha preso parte il
Direttore Generale dell’Asl di
Latina, dottor Michele Caporos-
si. In rappresentanza dell’Amministrazione Comunale sono
intervenuti il Sindaco Antonio
Terra e l’Assessore con deleghe
alla Sanità Eva Torselli. Sono
seguite quindi le relazioni di
natura tecnica del dottor Fabio
Pannozzo, della dottoressa Carla
Ancona di DEP Lazio, dei dottori Susanna Busco e Antonio Carraturo dell’UOC Epidemiologia,
del dottor Roberto Lupelli, della
dottoressa Silvia Iacovacci, dei
dottori Aldo Pastore e Paola Fioravanti, dei dottori Marilena
Rocchi e Angelo Fracassi.
All’incontro ha preso parte
anche il dottor Francesco Fora-
stiere, Direttore dell’UOC Epidemiologia Eziologica ed Occupazione del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale. L’analisi dello
stato dei residenti nel Comune di
Aprilia nel periodo 2001-2011
(effettuata utilizzando i dati del
Registro Regionale di Mortalità,
del Sistema Informativo Ospedaliero e del Registro Tumori
della provincia) ha evidenziato
che la popolazione residente nel
Comune di Aprilia presenta un
quadro di mortalità in eccesso
rispetto a quello della regione sia
per i maschi che per le femmine.
Per gli uomini si osserva una
mortalità maggiore all’atteso per
tutti i tumori, soprattutto per i
tumori di trachea, bronchi e polmoni e tumori della vescica,
mentre tra le donne la mortalità
per sede tumorale non evidenzia
situazioni differenti dalla media
regionale tranne che per il tumo-
re dello stomaco. I dati di
incidenza
mostrano
un
eccesso, rispetto al dato provinciale, negli
uomini per il
polmone e per
il tumore dello
stomaco. Per le
donne l’incidenza del tumore della tiroide nel periodo considerato (2000-2011) è superiore
sia rispetto alla provincia che al
resto delle aree nazionali coperte da Registri Tumori. Complessivamente, l’analisi dei ricoveri
ha mostrato un tasso di ospedalizzazione sovrapponibile a
quello del Lazio per gli uomini e
più alto dell’atteso per le donne.
Per quanto riguarda le malattie
cerebro-vascolari in entrambi i
sessi si è osservata una mortalità
superiore all’atteso. I dati che
emergono dalla valutazione
delle patologie croniche (diabete
e bronchite cronica) sono legati
alla modificazione della struttura della popolazione di Aprilia,
che negli anni ha visto aumentare la quota di persone con oltre
65 anni; infatti queste patologie
aumentano in proporzione con
l’aumentare dell’età. I dati, riferiti al 2012 forniti dalla Regione
Lazio ed in corso di aggiornamento evidenziano come il 22%
delle donne ed il 27% degli
uomini sopra i 65 anni siano
affetti da diabete, mentre il 22%
degli uomini ed il 18% delle
donne sopra i 65 anni sia affetto
da bronco pneumopatia cronica.
Sempre nella relazione del dot-
tor Pannozzo si evidenzia come
negli anni, l’incidenza del tumore al polmone non è stata costante negli anni. Dal 2000 al 2004 si
evidenzia un calo dell’incidenza
per poi risalire fino al 2007 e
scendere nuovamente nel 2008.
Attualmente la linea è in salita
per gli uomini e in discesa per le
donne. La mortalità subisce un
simile andamento, anche se nelle
donne è in crescita. Lo stile di
vita influisce su alcune malattie,
in particolare quelle cardiovascolari. Ad esempio ad Aprilia il
32% degli adulti (18-69 anni) è
un fumatore, l’11% beve alcol
abitualmente a quantità elevate o
fuori pasto. Il 44% degli apriliani è sovrappeso e il 32% sono
sedentari. Il prossimo obiettivo
sarà quello di calare i dati nelle
aree apriliane. “Siamo soddisfatti – ha commentato il Sindaco di
Aprilia Antonio Terra – di aver
avviato questo importante lavoro
che allo stato è a buon punto,
tenuto conto che tutti i soggetti
coinvolti stanno collaborando al
fine di convogliare i dati necessari per la buona riuscita del progetto, che oggi attende i dati
della Provincia e dell’Arpa
Lazio”.
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La delusione del Presidente del Comitato per la “Città degli alberi” Gianni Battistuzzi, che ci invia una nota
“STUDIO EPIDEMIOLOGICO SUL TERRITORIO COMUNALE,
L’AMMINISTRAZIONE PRESENTA PUBBLICAMENTE I RISULTATI”
Il convegno giovedì 10 dicembre 2015 in aula consiliare, presente il Direttore Generale dell’Asl di Latina, dottor Michele Caporossi
“Finalmente si saprà qualcosa mi sono detto! Nutrivo speranze in merito, ma sono state sopite”
stesse conclusioni.
Sarebbe
curioso sapere quanto della cifra
delibera rata è stato speso ad
oggi perché è servita unicamente
ad impostare la metodologia
nella costruzione di 6 gruppi di
lavoro. Ora l’obbiettivo dichiarato è di verificare se il dato è
omogeneo nell’intera città, o ci
sono delle aree o zone dove si ha
una maggiore mortalità, verificarne il motivo per poter prendere delle necessarie misure a
di Gianni Battistuzzi*
Giovedì 10 dicembre nel pomeriggio ho assistito nell’aula
magna del Comune di Aprilia al
Convegno sullo indagine epidemiologica voluta dal Comune.
Avevo letto il Comunicato stampa del 30 novembre dove il Sindaco annunciava che nell’occasione saranno stati resi pubblichi
i risultati della indagine epidemiologica voluta dall’Amministrazione e finanziandola con
20.000,00 Euro.. Finalmente si
saprà qualcosa mi sono detto !
Nutrivo speranze in merito, ma
sono state sopite quando il giorno 10 un ho letto al mattino un
altro Comunicato stampa che
non parlava di “Risultati”, ma di
un convegno sullo studio epidemiologico dello stato di salute
dei cittadini di Aprilia. Era
scomparsa magicamente la parola “Risultati”. La cosa mi ha
allarmato e allora sono andato a
sentire anche perché viviamo in
un territorio dove si abbatte in
continuazione il migliore depuratore dell’aria esistente che
sono i grandi alberi e come presidente del Comitato per la
“Città degli alberi” era mio
dovere. In effetti non sono stati
portati dei risultati di uno studio
effettuato, ma delle elaborazioni
di dati più o meno noti e la presentazione di una metodologia
per uno studio epidemiologico
da tenere !!!! Di per se, va bene
la cosa, sia chiaro, però anche in
questo caso si può tranquillamente dire che , se in buonafede,
il Comune aveva commissionato
con superficialità lo studio; se
in cattiva fede, come al solito, di
aver venduto fumo, con il tentativo di vendere “risultati” che
non c’erano. Di positivo c’è
comunque un avvio di una attività che spero continui, perché
sicuramente, anche se tutti gli
operatori effettuano il lavoro
gratuitamente perché tutti impiegati a vari livelli nella pubblica
amministrazione, i costi non
saranno sufficienti per una indagine seria e completa …..e non
sono poi così tanto sicuro che si
deliberi nuovamente anche perché il Sindaco si aspettava dei
risultati con i 20.000,00€ deliberati (traducendo il contenuto del
comunicato del 30 novembre !) I
dati noti: per gli uomini la mortalità per tumore ai bronchi-polmoni e alla vescica maggiore
rispetto sia alla provincia di Latina che alla Regione Lazio; per le
donne una ospedalizzazione
maggiore per tiroide. Questi dati
li avevo già resi noti io ad un
convegno sulla salute tenuto in
sala Manzù
un anno fa
(13.11.2014) prelevandoli dal
sito web del Dipartimento di epidemiologia della Regione Lazio
( a dir la verità la mia ricerca si
era fermata allo strato di LT1!
non avendo accesso allo strato
inferiore per Comune), ma sono
sovrapponibili e giungono alle
garanzia della salute. Essendo
nato ad Aprilia, da sempre residente ad Aprilia (ora per 800 mt
in altro comune), conoscendo
bene il territorio, senza fare
molte analisi, mi permetto suggerire di verificare le seguenti
aree: (VEDI TABELLE ALLEGATE). Sono le aree da bonifica
ambientale ad altissima e alta
priorità censite al 2010 nel territorio di Aprilia. Da notare che
per l’intera Regione Lazio per
l’altissima priorità occupiamo il
Gianni Battistuzzi
terzo, quarto e sesto posto !!!! e
fra quelle ad alta priorità l’INTERO borgo di Campoverde !!!
Suggerirei anche l’area intorno
alla EX AVIR, intorno alla Caffaro, ecc…. Sperando che i maggiori costi vengano deliberati
auguro a tutti gli operatori un
buon lavoro. http://www.deplazio.net
*Presidente del Comitato per la
“Città degli alberi”
(Pagina a cura di Gianfranco
Compagno)
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Commemorato l’evento ad Ardea in una tre giorni dal 4 al 6 dicembre
75° ANNIVERSARIO DELL’INSEDIAMENTO PONTINO DELLA COMUNITÀ TRENTINA
Sono state consegnate 101 pergamene ai discendenti dei poderi Onc. Un gran numero residenti ad Aprilia
di Riccardo Toffoli
Trentini in festa. La Comunità trentina che vive nei poderi della bonifica pontina, ha
voluto festeggiare il 75°
anniversario del proprio insediamento nel territorio che
una volta apparteneva alla
mitologica città di Ardea.
Queste terre occupate dai
rimpatriati di Mahovljani in
Bosnia, oggi appartengono ai
tre comuni di Aprilia, di
Ardea e di Pomezia. Venerdì
4, sabato 5 e domenica 6
dicembre, i trentini residenti
nella grande campagna
romana, ultima propaggine
delle antiche paludi bonificate, si sono riuniti in Via Laurentina, presso il locale dell’ex “Club 2000” per socializzare, ricordare e raccontare le loro storie, la loro vita e
la loro integrazione nei nuovi
comuni di appartenenza.
La festa, promossa dall’Amministrazione comunale di
Ardea ed organizzata dalla
sua Pro Loco e dal Circolo
Trentino Pontino, ha coinvolto i tre Comuni, l’Associazione “Trentini nel Mondo”,
il sindaco Luca Di Fiori, i
due assessori alla cultura di
Aprilia, Francesca Barbaliscia, e di Ardea, Riccardo
Iotti, oltre all’ex sindaco di
Pomezia Attilio Bello. Il Presidente della Trentini nel
Mondo Alberto Tafner ed il
suo vice Aldo Degaudenz,
già Senatore della Repubblica, hanno vissuto insieme
alla Comunità Trentina, ogni
minuto del programma di
sabato e domenica, rendendo
onore con la propria presenza, alla gente che era emigrata in Bosnia nel lontano 1883
e che era tornata in patria nel
1940. La manifestazione è
stata culturalmente qualifica-
ta dalla presentazione del
libro “Nella Terra Dell’Airone” di Paolo Perotto, avvenuta nell’Aula del Consiglio
Comunale di Ardea, alla presenza delle Autorità Comu-
Ardea Luca Di Fiori ha detto
che il libro di Perotto, oltre
ad essere un evento straordinario, racconta momenti
significativi delle famiglie
che sono prima andate in
nali, di Alberto Tafner, di
Aldo Degaudenz e dei relatori Giovanni Papi e Antonio
Sessa e allietata da un intervento veramente qualificato
dei Rutuli Cantores. Il programma è proseguito con la
cena a base di ricette trentine,
alla quale hanno partecipato
oltre 200 persone, che hanno
potuto ammirare la mostra di
fotografie d’epoca curata dal
Circolo Trentino Pontino e le
stampe su teli, realizzate da
Giacomo De Angelis. Durante il pranzo sociale di domenica, sempre a base di prodotti tradizionali trentini, con
l’immancabile polenta e
luganeghe, strangolapreti,
crauti, gulasch e strudel, sono
state consegnate le pergamene ai tanti discendenti dei
101 poderi dell’O.N.C., per
ricordare il 75° Anniversario
dell’arrivo in terra pontina,
dei loro padri. Il sindaco di
Bosnia e poi rientrate in
patria per costruirsi qui, le
proprie case. “E’ una storia di
uomini e donne che hanno
saputo creare comunità nel
territorio ardeatino. “Nella
Terra dell’Airone” racconta
aneddoti ed eventi che rendono la città vivace protagonista di storie meravigliose”. Il
Presidente Tafner ha voluto
ricordare e sottolineare che
chi non ha memoria non ha
futuro e chi lavora per non
far perdere la memoria dei
nostri emigranti, non fa che
rendere indelebili le nostre e
le loro storie. Aldo Degaudenz si è augurato che questi
libri possano superare le
soglie delle scuole per far si
che i giovani imparino a
conoscere la storia dell’uomo
e del suo territorio. Un
appuntamento si terrà anche
ad Aprilia, probabilmente il
prossimo anno.
direttore
Bruno Jorillo
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TERMINA TRA GLI APPLAUSI L’AVVENTURA DEI MOSEEK AD XFACTOR
APRILIA E I MOSEEK: UNA CITTA CON IL SUO FIORE ALL’OCCHIELLO
GRANDE PLAUSO DALL’AMMINISTRAZIONE E MIGLIAIA DI MI PIACE SUI SOCIAL: I MOSEEK DOPO XFACTOR
di Antonello D’Alessandro
I Moseek: Elisa, Davide e
Fabio. Partiti in modo super con
una skin sofisticata ed un sound
molto orecchiabile, hanno concluso la loro avventura ad
XFactor posizionandosi, come
si suol dire, nella rosa dei semifinalisti issando ben in alto la
bandiera di Aprilia. Hanno salutato la loro avventura con un
nuovo singolo, Elliot, regalato
alla platea del pubblico. Sensazionali scenografie, tanta grinta
da vendere, tranquillità e soddisfazione. La band riparte:
Elliott ha già incontrato il favore del pubblico raggiungendo il
settimo posto sulla classifica di
iTunes, sui social impazzano i
mi piace ed i messaggi di supporto da parte dei fan. Il percorso dei Moseek è stato emozionante sin dalla prima presentazione di Fedez con un grande
applauso alla fine della canzone. In seguito Fedez assegnava i
pezzi e poi eravamo loro a fare
il riarrangiamento e la messa in
atto, il tutto in un tempo relativamente breve. La loro eliminazione ha causato l’annullamento del concerto previsto ad Aprilia: le telecamere di Sky sarebbero infatti potute arrivare ad
Aprilia sabato 5 Dicembre. Nei
giorni scorsi la produzione di X
Factor aveva anche effettuato il
sopralluogo in piazza Roma per
riprendere l’eventuale concerto
e trasmetterne le immagini
durante la finalissima (Tutti e
quattro i finalisti andranno nelle
proprie città e terranno concerti
nelle piazze principali sostenuti
dai rispettivi concittadini e fan).
I complimenti arrivano anche
dall’amministrazione cittadina che afferma in una nota
“interpretando il pensiero della
comunità apriliana, rivolge loro
le più vive congratulazioni per
essere riusciti a far sognare tanti
apriliani ad immaginare una
possibile vittoria finale e
comunque ad imporsi arrivando
alle semifinali quale uno dei
gruppi pop rivelazione della stagione che ha destato curiosità e
ammirazione in tutta Italia, in
particolar modo nella fascia più
giovane del pubblico”. Il
Comune ci tiene comunque a
far sapere che c’è la volontà di
promuovere un concerto della
band apriliana, conciliando gli
impegni professionali degli
stessi musicisti, anche nell’am-
bito delle festività natalizie o
alla prima occasione utile. I
Moseek , parlando della loro
esperienza a XFactor, hanno
dichiarato “La prima sensazio-
ne è un senso di soddisfazione,
un senso di serenità perché
comunque abbiamo lavorato
molto. L’esperienza ha lasciato
un sacco di bei momenti
impressi a partire dalle persone
che abbiamo conosciuto. La
cosa bella è stata esserci messi
alla prova ed aver avuto comunque una crescita musicale poichè la preparazione dei brani è
da fare in un tempo ristretto e
ciò ci ha permesso di sviluppare
un senso di efficienza e concretezza nella nostra attività. È
andata molto bene con gli altri
ragazzi, abbiamo legato molto
sin dal primo giorno, la cosa si
è vista dal momento che anche
gli autori stessi hanno detto che
quest’anno c’era il miglior cast,
l’atmosfera più bella. La carbonara è stata la cosa più pesante
di XFactor. L’alimentazione in
generale è stata una grande
prova fisica anche perché poi le
cose più pesanti (giudizi, prove
tecniche) fanno parte del gioco.
Anche laddove può sembrare
più pesante era la cosa più figa
da fare nel momento in cui la
superavamo.
L’esibizione
Revolusion, è stata proprio la
puntata più bella, quella in cui
ci siamo divertiti di più. Anche
l’esibizione della semifinale,
avremmo pagato il biglietto per
riviverla. Con Fedez abbiamo
legato molto. Lui ci ha ringraziato ed ha ringraziato le band
in generale per tutto quello che
è stato condiviso durante questo
percorso. Noi ringraziamo lui
visto che ci ha dato tanto.
Siamo molto soddisfatti del percorso, non cambieremmo nulla.
Tifiamo ancora per Fedez, quindi vogliamo vedere gli Urban
Strangers vincitori. Ora torneremo a Roma e rimetteremo mani
al disco che avevamo iniziato a
registrare prima di iniziare a
XFactor. Qui ci sono venute
delle idee e vogliamo cambiare
delle cose. Poi allestiremo il
concerto live. Ci piace molto
curare le scenografie e le luci
per le esperienze dei concerti
Torneremo in studio con i nostri
produttori, metteremo a punto il
nuovo concerto e riprenderemo
da qui. Ci vediamo <in furgone
in moto perpetuo>” Grande
soddisfazione dunque e grandi
risultati raggiunti dai Moseek.
La band Apriliana che ha fatto
sognare Aprilia e tutti i suoi cittadini. Grandi ragazzi!
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Sono stati due i convegni organizzati dai circoli del Pd di Aprilia il 4 e il 9 dicembre 2015 sul tema dell’immigrazione
“VERSO UNA CITTADINANZA RESPONSABILE, FATTA DI DOVERI
E PARTECIPAZIONE: DISCUTIAMO INSIEME AL PARTITO DEMOCRATICO”
Mercoledì 9 ha partecipato tra gli altri l’ex ministro Livia Turco, attuale presidente della Fondazione Nilde Iotti
di Noemi Reali
L’Italia è oggi a tutti gli effetti
un Paese multiculturale. Ma è
pronta ad esserlo? L’ultimo episodio dell’attentato avvenuto a
Parigi, ha riacceso la paura verso
“l’altro”. Ha rimesso in discussione l’accettare l’altro pacificamente. Sempre più spesso si
parla del fenomeno dell’immigrazione, ma nella maggior dei
casi se ne parla attraverso banali
luoghi comuni. Il partito democratico ha organizzato due dibattiti al riguardo: “Verso una cittadinanza responsabile, fatta di
doveri e partecipazione: discutiamo insieme al partito democratico”. Il primo è stato svolto
venerdì 4 dicembre presso il teatro dell’Istituto Comprensivo
“Giovanni Pascoli” e il secondo
mercoledì 9 dicembre, alle ore
18:00, presso la sala conferenze
della sede del Comitato Quartiere Aprilia Nord. A quest’ultima è
intervenuta l’onorevole Livia
Turco. Colei che per prima nel
2000 presentò una proposta di
legge per la riforma della cittadinanza; quando parlare di ius soli
(dal latino «diritto del suolo»)
era uno scandalo, mentre oggi
grazie all’iniziativa del Partito
Democratico e dopo un lavoro,
lungo e difficile, durato anni, ci
si accinge ad arrivare all’approvazione di un provvedimento
voluto da tutto il mondo del
volontariato e dalla società civile. L’iniziativa è stata presa da
Tiziano Alderini e Marco Sacchetti, rispettivamente presidenti dei Circoli Pd: Aprilia Centro
e Aprilia Borghi. Ad introdurre il
convegno è stato Alessandro
Mammucari; il quale tiene a
sottolineare l’importante ruolo
del PD nel dare uno strumento a
tutti per cogliere il fenomeno
dell’immigrazione. Passa poi la
parola a tre giovani democratici:
Alessio Zanini, Matteo Melai e
Andrea Guardati. Zanini introduce il discorso sull’immigrazione; sulle cause che spingono
queste persone a lasciare il proprio Paese per raggiungere il
nostro, nella speranza di trovare
possibilità migliori. Su questo
punto riprende il collega Melai:
“Si scappa da questi paesi per
poter dire il proprio pensiero
senza la paura di poter essere
uccisi o arrestati. L’ immigrazione è un problema che non può
avere una soluzione immediata.
Le soluzioni concrete non possono venire da un paese che ha
dimenticato di trovarsi davanti
ad altre persone.” Aggiunge in
seguito che questa fede nella
speranza, l’associa ad un’attività
di resistenza. Questo lo porta a
citare Piero Calamandrei, uno
dei fondatori della costituzione,
il quale scrisse sui partigiani che
lottando nella resistenza morirono senza retorica, ma con semplicità. Come se fosse il loro
compito. Il compito dei fondatori della costituzione, così come
oggi dovrebbe essere il nostro, è
di trarre da questi eventi delle
norme che garantiscano i diritti
fondamentali per cui altri, al
posto nostro, hanno combattuto.
La parola viene successivamente
passata a Guardati che illustra i
grafici dell’Istat ai presenti per
cogliere al meglio il fenomeno
dell’immigrazione. “Nel primo
grafico notiamo che vi è stato un
incremento di immigrati a livello locale di oltre 6mila persone.
La popolazione residente in Italia dal 2005 al 2015 è passata da
2,2 a 5 milioni di persone.” Tra
le cause, che spingono le famiglie e gruppi di persone a lasciare il proprio Paese d’origine, è
da ricordare l’esplosione demografica di molti Paesi del Sud
del mondo. Negli ultimi quarant’anni la popolazione dei Paesi
in via di sviluppo ha avuto un
incremento di 2,4 miliardi di
persone, quello dei paesi sviluppati di 400 milioni. I giovani,
che nella maggior parte delle
volte hanno un titolo di studio,
sono motivati dal ricercare maggior sicurezza. Vi sono poi motivazioni di tipo catastrofi
ambientali e zone di guerra,
nasce così una nuova categoria
di emigranti chiamati “rifugiati”, destinati ad aumentare sempre più. Il nostro Paese è stato
toccato dal fenomeno dell’immigrazione molto più tardi rispetto
ad alte nazioni dell’Unione
Europea. La normativa europea
prevede che i cittadini comunitari che intendano stabilirsi in Italia o in altro stato dell’UE, non
hanno più l’obbligo di chiedere
la carta di soggiorno, ma trascorsi tre mesi dall’ingresso, è
necessario iscriversi all’anagrafe
del comune di residenza; per i
soggiorni inferiori a tre mesi non
è più richiesta alcuna formalità.
Non sono ammessi in Italia gli
stranieri segnalati per gravi
motivi di ordine pubblico e sicurezza nazionale, e di tutela delle
relazioni internazionali. In pratica è considerato irregolare: il
cittadino extracomunitario che
entra in Italia senza documenti e
che, entrato in Italia regolarmente, ha perso i requisiti necessari
per il soggiorno. Il dibattito è
stato moderato dalla giornalista
Graziella Di Mambro (Latina
oggi). É lei ad informare che il
6% degli studenti nelle scuole è
formato da stranieri. “Sugli
indiani va detto qualcosa in più.
Sono loro ad occupare gran
parte del settore ortofrutticolo
nella nostra provincia.” Passa
poi a sottolineare come le noti-
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zie nei giornali o al telegiornale
vengano passate in modo diverso. Se a commettere un reato è
un immigrato, questo interessa
subito a livello nazionale; mentre se a commetterlo è un italiano, nella maggior parte dei casi,
resta a livello locale. L’esempio
viene dato dalla tragica vicenda
del maggio scorso: i due ragazzi
indiani investiti da un autobus,
guidato da un italiano. La notizia
rano nel comparto agricolo, vengono sfruttati con due / tre euro
all’ora e lavorano 11/14 ore al
giorno. Come PD a livello provinciale stiamo discutendo il
progetto che risolverà questo
fenomeno. Verrà fatto un marchio di riconoscimento con valore aggiunto per le aziende perché le distinguerà dalle altre che
continuano con lo sfruttamento.” Il Consigliere comunale del
ha avuto diffusione solo a livello
locale. Successivamente interviene, Marco Pacciotti, responsabile del Forum Immigrazione
del PD Nazionale. “Quello che
vogliamo fare qui come partito
democratico, è affrontare il tema
partendo dalla verità dei fatti, se
ne parla spesso con dati imprecisi. Per il PD la prima grande
operazione da fare è raccontare
la verità, come hanno fatto i giovani democratici prima con i
dati dell’ ISTAT.” Il Consigliere
provinciale del PD,Vincenzo
Giovannini,spiega l’importanza
del parlare per affrontare i problemi. “Gli immigrati che lavo-
PD, Monica Tomassetti, incentra la questione partendo da noi
italiani; dalla nostra cittadinanza. Quanto ci sentiamo cittadini
italiani? Il senso di cittadini, per
lei, non è così sentito; nonostante la nostra costituzione ci parli
di cittadini e riserva diritti ai cittadini e dei diritti alle altre persone. Ius sanguinis (dal latino
diritto di sangue) o è preferibile
ius soli? Nel Partito Democratico va sempre di più consolidandosi la convinzione che il processo di progressivo radicamento e integrazione degli immigrati vada sostenuto e incentivato
innanzitutto attraverso la nuova
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normativa in materia come il
recente testo dello ius soli
approvato dalla Camera dei
Deputati e ora all’approvazione
del Senato. Intervento della rappresentante dell’Assoiciazione
Senza Confine, Adriana Rotili,
ha dimostrato come la convivenza sia possibile. “L’ultimo progetto che abbiamo fatto racchiude un percorso di esperienze di
convivenza. Trenta donne di
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quindici nazionalità si sono
incontrate e per sette mesi hanno
convissuto. Il progetto partiva da
qualcosa che accumunava le
donne, come la passione per la
cucina. Si sono raccontate e
sono state insieme, convivendo
momenti di gioia e di dolore.
Hanno dimostrato che si può
convivere pacificamente anche
con i conflitti, che si possono
superare.” Salvatore La Penna,
segretario provinciale del PD di
Latina,racconta della politica
che si pone il problema del territorio che ha davanti . “Bisogna
usare i poteri istituzionali in
modo positivo. Questa è una
provincia che ha un grande problema, ma grandi risorse per
risolverlo.” Infine l’intervento
l’ex ministro Livia Turco, attuale presidente della Fondazione
Nilde Iotti (www.fondazionenildeiotti.it): “Abbiamo ascoltato
un partito impegnato a tutti i
livelli ad affrontare un tema difficilissimo. Avete rappresentato
qual è l’Italia della convivenza.
L’ Europa e i paese europei sono
di fronte a un quesito: come stiamo insieme noi e loro? Nella
vicenda del terrorismo c’ è anche
questo problema,ci si domanda:
il modello del multiculturalismo
ha fallito? Dobbiamo ideare un
nuovo modello d’integrazione
che a me piace chiamare convivenza e non integrazione. Dobbiamo dotarci di un serio sistema di accoglienza dei rifugiati.
È questo il passaggio chiave per
coniugare integrazione ed emergenza.” Conclude augurandosi
che l’Europa sia in grado di mettere in atto un piano di solidarietà per i rifugiati.Il primo passo è
riconoscere l’altro come persona, quale siamo noi e dare applicazione al cosiddetto “diritto
meticcio” per cui non ci devono
essere leggi speciali per gli
immigrati, perché sarebbe applicare ugualmente una distinzione
tra noi e loro. In quanto persone
devono vedersi riconosciuti i
nostri stessi diritti fondamentali.
Il dibatto molto partecipato ed
interessante durato oltre due ore
è stato alleggerito con intermezzi di parole e musica a cura di
Claudio di Lelio al violino e
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Delibera sul risanamento igienico sanitario delle borgate rinviata al 17 dicembre. I cittadini protestano in aula
APRILIA - NIENTE PROROGA SUGLI SCARICHI
Bocciata la mozione sulla proroga della scadenza fissata per il 22 dicembre. Accolta l’istituzione di un tavolo tecnico per modificare il regolamento
di Riccardo Toffoli
Il consiglio comunale del 10
dicembre si è incentrato in particolare sul risanamento igienico-sanitario delle periferie. Un punto fondamentale che, a parte le mozioni
presentate dal Partito Democratico, è stato rinviato per dei motivi
tecnici al prossimo consiglio
comunale del 17 dicembre prossimo. I punti all’ordine del giorno
erano molti e abbastanza importanti tanto che, per dare seguito al
convegno pomeridiano sui dati
dell’indagine epidemiologica, si è
dovuto aggiornare al giorno dopo
11 dicembre. La mattinata è iniziata con una conferenza dei capigruppo nella quale il presidente
del Consiglio Bruno Di Marcantonio ha detto che la proposta di
delibera del Pd sul risanamento
igienico-sanitario non poteva
andare in discussione perché presentata con 4 ore di ritardo rispetto a quanto previsto dal regolamento. Si è convenuto così che il
punto venisse ritirato per motivazioni tecniche e rinviato al prossimo consiglio comunale del 17
dicembre. La proposta prevede,
“per portare a termine nel più
breve periodo di tempo, un percorso che attraverso interventi infrastrutturali sia in grado di assicurare un effettivo risanamento igienico sanitario e legare tra loro le
varie parti del territorio apriliano
in un unico tessuto urbano” e che
possa adottare: “a livello comunale un quadro di norme in grado di
promuovere la costituzione di consorzi di autorecupero e riqualificazione del territorio in grado di
provvedere all’organizzazione
delle fasi amministrative e tecniche, dei rapporti con il Comune e
con i residenti nel territorio perimetrato e promuovere la cultura e
la pratica della partecipazione sviluppando un rapporto originale tra
cittadini ed amministrazione”. Per
questo si propone di istituire un
registro comunale dei consorzi di
autorecupero e di riqualificazione
del territorio regolarmente costituiti nel territorio apriliano con
determinati prerequisiti e di istituire un tavolo unico di coordinamento delle politiche di intervento
del Comune di Aprilia nelle periferie con i consorzi di autorecupero e di riqualificazione del territorio regolarmente costituiti ed
iscritti nel registro comunale. Questo punto verrà discusso il 17
dicembre prossimo in Consiglio
comunale. Quando il punto è stato
ritirato, c’è stata una grande contestazione del pubblico che aspettava che il Consiglio discutesse proprio del risanamento igienicosanitario e della proroga. Il Partito
Democratico ha inoltre presentato
due mozioni, entrambe discusse il
giorno dopo 11 dicembre. La
prima mozione chiede la modifica
del regolamento sugli scarichi.
Secondo la mozione nel regolamento ci sono diverse incongruenze ad esempio sulle deroghe e, in
particolare, sulla distanza dell’impianto di scarico dall’abitato
aggiornamento del Piano di Tutela
delle Acque Regionale (PTAR)
quello di prorogare il termine del
23 dicembre 2015. Proroga che
viene concessa per quanto riguarda l’articolo 22 delle norme di
attuazione del PTAR ovvero per
gli agglomerati urbani superiori a
2.000 abitanti equivalenti, mentre
per quanto riguarda quelli inferiori a 2.000 abitanti equivalenti si sta
valutando l’opportunità di modificare le disposizioni tecniche al
fine di ridurre i costi per i cittadini”. Il nodo sugli scarichi è stato
rilanciato proprio su queste colonne da un’intervista che sullo scor-
secondo il Pd eccessivamente elevato. Inoltre è prevista l’istituzione di un tavolo tecnico con l’associazione geometri e l’associazione
Ingegneri e Architetti di Aprilia
per porre delle modifiche al regolamento più possibilmente tecniche e fattibili. La mozione è stata
accolta dal Consiglio comunale
all’unanimità mentre il centrodestra è uscito al momento della
votazione. La seconda mozione,
sempre discussa l’11 dicembre,
chiedeva una proroga alla regione
rispetto alla data del 22 dicembre
per la regolarizzazione degli scarichi. Secondo il Partito Democratico ci sarebbero delle novità che
potrebbero far propendere per una
proroga. “La questione della proroga viene affrontata dall’articolo
77, comma 6 del D.Lgs. 152/2006
che riconoscere alla Regione di
valutare l’opportunità di prorogare
il termine del 23 dicembre 2015
quando ricorrono determinate condizioni, -spiega il Pd- tanto che la
Regione Lazio con Delibera di
Giunta Regionale n. 440 del 04
agosto 2015 espressamente richiama tra gli obiettivi del processo di
so numero è stata rilasciata dall’assessore all’urbanistica Franco
Gabriele. Gabriele diceva che la
Regione, più volte interpellata,
non è disposta a concedere alcuna
proroga e che tutti dovranno adeguarsi alle normative, ossia per chi
non è allacciato in pubblica fognatura, munirsi di un impianto di
depurazione. I cittadini si stanno
consorziando, una bozza di regolamento è già negli uffici comunali,
ma il termine del 22 dicembre
ormai incalza. La mozione è stata
respinta, anche questa volta il centrodestra è uscito al momento del
voto. “Noi avevamo sostenuto la
richiesta di un consiglio straordinario sul risanamento igienico
sanitario –spiega il consigliere
Vincenzo La Pegna di Aprilia
Valore Comune- poi ci siamo trovati una mozione che praticamente usava le stesse parole della proposta di delibera. Sono giochi che
non accettiamo. Si era detto che si
faceva un consiglio sul risanamento e in quella occasione si dovevano portare gli atti. Non abbiamo
condiviso neppure la mozione
sulle modifiche al regolamento
perché sono argomenti che avevamo già portato a conoscenza del
Consiglio e dell’opinione pubblica
e non abbiamo bisogno di mettere
bandierine”. Passa il punto per la
creazione di un ambito territoriale
nostrano per i rifiuti. I Comuni
aderenti sono Aprilia, Cori, Bassiano, Sermoneta, Anzio, Ardea e
Pomezia. Questo nuovo ambito
dovrà passare all’approvazione
della Regione che sta definendo un
nuovo piano sui rifiuti. Il ciclo dei
rifiuti quindi, dovrà chiudersi
all’interno di questo ambito. “Noi
siamo contrari a questo percorso
–ha spiegato Monica Tomassetti
del Pd- perché attualmente vige
ancora il piano Polverini che prevede dei grandi ambiti territoriali.
Si può creare un sub ambito ma
questo è limitato solamente alla
raccolta dei rifiuti, non quindi allo
smaltimento. Pertanto, se così
rimarrà la situazione, il ciclo rifiuti non sarà chiuso qui”. Altra
modifica apportata riguarda il
regolamento del centro anziani. Il
Pd ha votato il nuovo regolamento
dopo che la maggioranza ha accolto l’emendamento presentato dal
partito di Renzi sulla integrazione
dei cittadini non italiani. “E’ un
emendamento che noi come Pd
sentiamo in modo particolare –ci
spiega Monica Tomassetti- soprattutto dopo aver fatto due convegni
proprio sul tema. E’ un primo atto,
concreto, di intervento per l’integrazione ed è un modo di fare integrazione sul territorio coinvolgendo le associazioni”.
APRILIA NELL’AREA
METROPOLITANA DI
ROMA?
L’idea rilanciata dal sindaco nel
corso del Consiglio comunale
Il Consiglio comunale ha votato,
come precedentemente annunciato
su queste colonne, la collaborazio-
ne con il comune di Pomezia per
la stazione unica appaltante. Ogni
appalto che supera i 40 mila euro,
dovrà essere seguito da una commissione unica di tecnici tra
Comune di Aprilia e Comune di
Pomezia. L’occasione è servita per
ribadire la vicinanza di Aprilia
all’area metropolitana romana.
“Abbiamo fatto un convegno un
anno e mezzo fa con i massimi
vertici della giunta Zingaretti e del
Pd regionale. –ha detto il sindaco
Antonio Terra- Abbiamo discusso,
forse non ve ne siete accorti, delle
proposte di riforma in piedi, in una
delle quali Aprilia viene addirittura inserita in una macroregione
della Campania. Siccome noi
vogliamo essere liberi, autonomi e
protagonisti delle nostre scelte,
stiamo cercando di trovare l’assetto migliore per il nostro territorio e
la nostra città. Questo territorio e
tutte le sue peculiarità sono attratte dall’area metropolitana di
Roma. La stessa Confindustria
disse di aprire qui una sede locale,
nonostante ci sia già a Latina, perché le imprese apriliane guardano
da tutt’altra parte rispetto a Latina.
La scelta di Pomezia sta in piedi
da un anno. Prima si è tentato un
accordo con Cisterna. Poi il
Comune di Cisterna ha preferito
accordarsi con Cori. Questa ipotesi non è andata a buon fine e ora il
presidente della provincia ci ha
chiesto la disponibilità ad una stazione appaltante provinciale. Siccome riteniamo che le province le
stanno smantellando, e crediamo
che non sia possibile un’unica stazione appaltante per tutti i Comuni della provincia, abbiamo preferito dare un aspetto più fluido alla
vicenda. La provincia è una provincia immobile. Anche il personale della provincia è andato tutto
al sud perché sono tutti del sud
della provincia”.
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Il ricovero notturno provvisorio ha aperto il 10 dicembre e chiuderà “orientativamente” il 10 aprile 2016
APRILIA - EMERGENZA FREDDO INVERNO 2015 - 2016
Il dormitorio è stato allestito il campo tende all’interno dei capannoni dell’autoparco comunale di viale Europa
Il centro permanente di accoglienza della Caritas di via Milano era il punto di riferimento per le emergenze sociali. È stato chiuso nel 2013
di Gianfranco Compagno
Anche quest’anno l’Amministrazione comunale ha allestito il
campo tende all’interno dei capannoni dell’autoparco comunale di
viale Europa. Niente da dire sul’iniziativa, anzi lo riteniamo un
dovere civico. Siamo giunti alla
quarta stagione, dopo la prima
esperienza più che positiva dell’inverno 2012/2013 presso la comunità Raggio di Sole di via Aldo
Moro, in pieno centro cittadino,
improvvisamente in situazioni di
emarginazione sociale. Alla carenza atavica delle amministrazioni
comunali di Aprilia, una volta sopperiva il Centro don Milani, proprietà della Parrocchia di San
Michele, gestito dalla Caritas.
Questo sino 2013, quando l’allora
parroco don Giovanni Cassata dal
“pulpito”, durante il concerto di
sabato 14 settembre (2013), a lui
dedicato in occasione dell’imminente partenza, annunciò la chiu-
mo contestata sin dalla seconda
stagione (1^ in viale Europa) ovvero inverno 2013/2014. L’Amministrazione comunale si giustificò
che doveva contenere i costi. In
quella stagione furono impegnati
46.000,00 (di cui 30mila per l’acquisto delle tende), 20mila in più
della stagione precedente, allestita
presso la Comunità Raggio di
Sole, in un appartamento con
quattro stanze e due bagni, e un
ufficio accoglienza,. L’impegno di
gestito dall’AGPHA onlus. Meglio
poco che niente. Ormai si dovrebbe andare oltre la fase sperimentale. Una città come Aprilia dovrebbe avere un centro di accoglienza
di emergenza sociale tutto l’anno
come si è dotata Latina, assicurando un letto, un pasto, una doccia e
qualche vestito a chi si trova
sura, ma assicurava: “Una chiusura
temporanea. Guardiamo il futuro
con speranza. Non una speranza
vaga, ma con impegno”. Al
momento la speranza è rimasta
vaga, non ci sono notizie di un’eventuale riapertura. La scelta
“politica” di allestire il dormitorio
in un luogo così periferico l’abbia-
spesa del 2012/2013 comprendeva
tutto (consumo di luce, gas, lavanderia, pulizie e quant’altro). A
seguito di un nostro servizio del 10
aprile 2014 dal titolo: “Aprilia Emergenza freddo: quest’anno è
stato chiuso prima e si è speso di
più” a firma del collega Nicola
Gilardi. Ci contestarono che i
30mila euro spesi per le tende,
sarebbero stati ammortizzati negli
anni. Allora siamo andati a vedere
i dettagli dell’impegno di spesa
per l’emergenza freddo inverno
2015. In un comunicato stampa
pervenuto dal “Comune di Aprilia
VIII Settore Staff dei Servizi ed
Uffici del Gabinetto del Sindaco”
del 30 novembre scorso veniva
dato l’annuncio sulle “linee operative del progetto indirizzato a contrastare il fenomeno dell’emergenza freddo, sono state approvate
dalla Giunta Terra con deliberazione n. 292 del 27 novembre 2015.”
L’ impegno di spesa è stato fissato
in 27.620 euro. Nel comunicato
non si specificava il periodo di
apertura ne i posti disponibili, ma
un semplice riferimento all’anno
precedente (ospitate mediamente
21 persone). Lo dobbiamo confessare, per realizzare questo servizio,
vista l’imminenza della chiusura
del numero, abbiamo avuto qualche difficoltà. La delibera annunciata non veniva pubblicata in
“tempo reale”, ma dormiva nei vari
uffici per “La Firma”. Mercoledì 9
dicembre scorso non vedendola
pubblicata mi sono recato presso la
segreteria del Comune, mi confermarono che la delibera in oggetto
stava alla firma. Ma per le solite
strane coincidenze, prima della
chiusura degli uffici è “apparsa”
finalmente sull’albo online del sito
istituzionale del comune di Aprilia.
Con la delibera di giunta n. 292 del
27 novembre 2015, viene approvata “L’iniziativa promossa dall’Assessorato ai Servizi Sociali in collaborazione con le associazioni di
Protezione civile del territorio
comunale per l’attuazione di misu-
re eccezionali e temporanee al fine
di poter fronteggiare congiuntamente la problematica relativa
delle persone senza fissa dimora,
nel periodo invernale orientativamente, compreso tra il 10 dicembre
(2015) al 10 aprile (2016)” , presso
l’area interna dell’autoparco di
viale Europa. Le associazioni coinvolte sono: l’ Alfa (coordinamento
e fornitura bagni chimici) contributo euro 4.500,00, Associazione
Nazionale Carabinieri (coordinamento - € 1.500,00), Cb Rondine
(coordinamento - € 1.500,00),
Associazione R2 Executive Team
(mensa sociale -10.12.201510.2.2016 - € 3.000,00), Fondazione Come Noi (mensa sociale 10.02.2016-10.4.2016
€1.500,00), Associazione Principe
Eventi N.P.M. (sorveglianza notturna e servizio d’ordine - €
12.900,00), Croce Rossa Italiana
(trasposto accoglienza e fornitura
medicinali da banco - € 1.000,00),
Caritas comitato locale di Aprilia
(accoglienza vestiario - € 500,00),
Centro di Solidarietà San Benedetto (fornitura prodotti alimentari- €
500.00), Agpha (lavanderia€720,00). Alla luce dei fatti la scelta è stata sbagliata.
Foto repertorio 2013 archivio di
G.Compagno
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Il convegno al San Michele Hospital di Aprilia venerdì 4 dicembre
PARKINSON ED EPILESSIA
Illustrate le ultime novità sulla ricerca e sugli ultimi trattamenti terapeutici. Tutti i medici concordano
che la presenza della famiglia è fondamentale nelle aspettative di vita dell’anziano “fragile”
di Riccardo Toffoli
Parkinson ed epilessia. Questi i due temi che sono stati
affrontati in un approfondito e accurato convegno promosso dalla Rsa (residenza sanitaria assistita) accreditata
San Michele Hospital lo scorso venerdì 4 dicembre. Il Parkinson e l’epilessia del resto, sono due malattie neurologiche che sia nella fase di diagnosi che di trattamento prevedono un’attenzione specifica sul soggetto anziano. Il
corso, aperto a medici chirurghi, psicologi e tecnici della
neuro fisiopatologia, aveva come obiettivo l’applicazione
di procedure specifiche per la prima fase di valutazione
del paziente e per la corretta diagnosi. I relatori sono stati
medici e specialisti dell’ ospedale S.Eugenio di Roma e
dell’ ospedale Santa Maria Goretti di Latina da anni in
prima linea nella lotta contro il Parkinson e l’epilessia. Il
tutto è durato un’intera giornata. La mattina si è parlato
del Parkinson con i medici Raffaele Bove, Livia Brusa, la
neuropsicologa Maria Carla Massimetti e ha moderato
Peppino Nicolucci. Dopo un break, la ripresa dei lavori si
è concentrata sull’epilessia con i medici Roberto De
Simone, Maria Teresa Lazzaro e Raffaele Bove come
moderatore. L’ultimo step ha riguardato i casi clinici con
la neuropsicologa Maria Carla Massimetti, la dott.ssa
Maria Teresa Lazzaro, il tecnico della neuro fisiopatologia
Simone Di Bello e la dott.ssa Valentina Pavino come
moderatore. Nelle malattie del cervello, come il parkinson
e l’ epilessia, di notevole rilevanza sono i disturbi cognitivi ed emotivo-comportamentali di cui oggi poco si parla
ma che inficiano notevolmente la qualità di vita dei
pazienti e dei loro familiari. Numerosi studi scientifici ad
oggi hanno dimostrato l’ efficacia dei trattamenti non farmacologici come gli interventi psicoeducativi rivolti ai
familiari, condotti da psicoterapeuti ovviamente esperti
nella valutazione e trattamento dei disturbi emotivo-comportamentali secondari a malattie del cervello. Ecco perché la presenza della famiglia diviene fondamentale nella
gestione dell’ anziano “fragile”. Quello che i relatori
hanno auspicato per tanto è una vera rivoluzione culturale
in cui ci sia la presa in carico integrata del paziente da
parte di una vera equipe multidisciplinare che comprenda
non solo il medico ed il paziente ma anche la figura del
neuropsicologo/ psicoterapeuta e del familiare. Il dott.
Raffaele Bove ha parlato dello stretto legame che c’è tra il
Parkinson che tutti conoscono per il tremore alle mani, e
il sistema cognitivo. Ha tenuto a precisare, quindi, che la
malattia non colpisce solamente il sistema muscolare, ma
anche il cervello. Ad esempio, su diversi studi citati, sono
stati dimostrati sintomi, disturbi cognitivi ed emozionali
che precedono quelli motori. È il caso dei disturbi d’ansia.
Correlati al Parkinson anche la depressione che ha un
ruolo critico nella malattia come è stato dimostrato da
Mayberg, l’apatia e il disturbo della nutrizione. Presenti
anche molti disturbi psichici come allucinazioni visive e
deliri. Inoltre il dott. Bove ha illustrato i nuovi studi nei
quali viene collegata una personalità con tanto autocontrollo, rigida, molto moralistica come possibile predisposizione al Parkinson. Ma questo punto, ha detto, non è
scientificamente provato. La dottoressa Livia Brusa è
entrata nello specifico del piano terapeutico del Parkinson,
affrontando le nuove scoperte e ricerche in corso. Ha detto
che nella fase iniziale della malattia, non ci sono grossi
problemi nel trattamento farmaceutico. Il problema principale riguarda la capacità dell’organismo di assorbire il
farmaco somministrato. Su questo punto, negli ultimi anni
si è concentrata la sperimentazione che ha permesso di
creare le condizioni necessarie per il massimo rendimento
dei farmaci tuttora in commercio contro il Parkinson. I
farmaci devono essere somministrati distanti dai pasti ad
esempio. La gastrite, in particolare l’Helicobacter Pylori,
è in grado di ridurre l’assorbimento del farmaco del 20%.
Quindi si consiglia di curare tempestivamente la malattia
per non ridurre l’assorbimento del farmaco contro il Par-
kinson. Ha anche annunciato che nel 2016 inizierà la sperimentazione di un nuovo farmaco contro il Parkinson che
ha dato risultati positivi. L’ultima parte dell’intervento ha
riguardato gli interventi chirurgici che interessano anche il
cervello, ma che devono essere ben calibrati e comunque,
dopo un’accurata analisi della situazione di ogni singolo
paziente. Il Parkinson rimane per l’uomo ancora un nemico da sconfiggere, anche se molti sono stati i progressi
degli ultimi anni. La dott.ssa Maria Carla Massimetti ha
tratteggiato la scheda dell’”anziano fragile”: persona
sopra i 75 anni che presenta una patologia cronica invalidante e disabilità, comorbilità (ossia presenza di più
malattie). Ha spiegato quanto sia necessario un profilo
neuropsicologico per una corretta diagnosi della malattia,
perché molto spesso è difficile distinguere una depressione da una demenza senile. Il San Michele hospital ha promosso il convegno anche per far conoscere la struttura e
superare le barrire nei confronti di chi crede che non è mai
corretto avvalersi di una struttura come una Rsa per il pregiudizio dell’istituzionalizzazione dei pazienti anziani.
Nel convegno è stato detto che spesso i familiari, non ade-
guatamente informati sulle malattie neurologiche, portano
gli anziani in pronto soccorso senza nessun beneficio anzi
peggiorando lo stato di crisi del paziente, semplicemente
perche non sanno cosa fare.
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Convegno organizzato dal Circolo Sel “Gino Donè” di Aprilia e dall’Associazione “Possibile”, sabato 28 novembre
“ACQUA PUBBLICA, FACCIAMO IL PUNTO”
Hanno partecipato tra gli altri Tonino Mancino del Forum italiano per l’acqua pubblica
e Alberto De Monaco del comitato acqua pubblica di Aprilia
di Maurizio Marinozzi*
Sabato 28 novembre si è svolto un dibattitto organizzato dal
locale circolo di Sinistra ecologia libertà e dalla locale Associazione “possibile” sul tema:
“Acqua, facciamo il punto”.
Invitati a partecipare la consigliera regionale di Sel Daniela
Bianchi (risultata poi assente
per motivi di salute), Tonino
Mancino esponente del Forum
Nazionale per l’acqua e Alberto De Monaco rappresentante
del Comitato cittadino per
l’acqua. Presenti inoltre Maurizio Marinozzi coordinatore
di Sel Aprilia e Filippo Treiani per Possibile Introdotto da
una breve introduzione di
Marinozzi che illustrava i
motivi alla base di tale iniziativa che prendeva spunto da una
sollecitazione fatta alla politica
locale e non, a riprendere l’iniziativa e l’attenzione rispetto
tale fondamentale e sentito
problema. Prendeva la parola
poi, Alberto de Monaco che
denunciava l’assenza e la poca
incisività dei partiti e delle istituzioni nonostante gli impegni
presi e le dichiarazioni di principio. Assenza e ambiguità che
hanno portato all’attuale situazione di impasse e che, secondo lui, può essere superata soltanto da una massiccia adesione ad azioni di disobbedienza
civile, (il non pagamento delle
Maurizio Marinozzi, Alberto de Monaco Tonino Mancino,
Filippo Treiani (Foto Gianfranco Compagno)
bollette), che obblighi la politica e il gestore ad andare oltre
gli impegni generici e sterili
adottati sino ad oggi. Denunciava, altresì, la scarsa chiarez-
za nell’elargizione di finanziamenti pubblici ad Acqualatina
a carico della collettività ,
anziché del gestore, come nel
caso dell’approvvigionamento
idrico delle isole pontine.
Seguivano numerosi interventi
dei partecipanti che mettevano
sotto accusa principalmente
l’assenza dei partiti e della
politica denunciando il senso
d’abbandono avvertito dai cittadini, soprattutto quelli con
maggiori difficoltà economiche. Interventi cui rispondeva,
prendendo la parola, Filippo
Treiani mettendo in guardia
da atteggiamenti miranti a colpevolizzare tutta la politica
indistintamente e invitando a
riflettere sulle conseguenze
che avrebbe la rinuncia a gestire politicamente i processi
della cosa e dei beni pubblici.
Soprattutto a fronte di un
colosso finanziario ed economico come Veolia (di fatto
proprietario di Acqualatina).
Concludeva Tonino Mancino
del Forum nazionale per l’ac-
NOTA A MARGINE DEL CONVEGNO
A richiesta De Monaco non risponde sui rimborsi idrici, va via irritato prima della fine del convegno
Ho partecipato alla fase finale del convegno a causa di un altro impegno concomitante (alle
17.00 ero presente), ero andato esclusivamente per porgere qualche domanda ad Alberto De
Monaco del Comitato Acqua Pubblica di Aprilia, soprattutto per fare il punto sui rimborsi idrici da parte del comune ai cittadini, che sono stati indotti a pagare, con una campagna mediatica
massiccia sin dal 2005, da parte del Comitato (a cui ho sempre dato grande spazio), che ha ricalcolato le cifre da pagare (ridotte rispetto a quanto richiesto da Acqualatina) sul conto corrente
comunale anziché ad Acqualatina, unico gestore titolato alla riscossione. Ho aspettato pazientemente la fine della relazione di Tonino Mancino, mentre De Monaco si alzava per andar via (un
malcostume di molti relatori che parlano, ma non ascoltano gli altri). Ho invitato De Monaco a
rimane per porgergli qualche domanda, invito risultato vano. C’è stato qualche momento di tensione, è volata qualche parola fuori luogo, ma De Monaco irritato se ne è andato, invitando gli
organizzatori a cacciarmi dalla sala. Gianfranco Compagno
qua, facendo un resoconto del
percorso di privatizzazione e
delle iniziative messe in atto, a
livello nazionale e locale, per
contrastarlo.
Sottolineava,
anche lui, quanto fosse deleterio un giudizio sommario
rispetto l’azione dei partiti e
della politica, evidenziando la
necessità di saper distinguere
tra buona e cattiva politica e
che, comunque, come dimostrato da iniziative come questa, l’azione e la presenza della
politica fosse estremamente
necessaria anche se sempre
criticabile. Purtroppo il dibattito è andato oltre i tempi previsti, per cui le suddette conclusioni sono state ridotte e gli
impegni che avrebbero dovuto
essere presi sono stati rimandati ad altri momenti di confronto sul tema, ribadendo,
comunque, che la sinistra locale sul problema c’è e continuerà ad esserci.
*Coordinatore circolo Sinistra Ecologia e Libertà
“Gino Donè” di Aprilia
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Dopo il nostro servizio pubblicato nel numero 17 dell’8 ottobre scorso
APRILIA - RIMBORSI IDRICI, CIFRE IN SALITA
PORCELLI: “IL RISULTATO DELLA MIA CAMPAGNA INFORMATIVA”
Rimborsati 336.447,90 euro sino a novembre 2015, prima della “denuncia” poco più di 100mila. In 30 giorni impegnati oltre 200mila euro
di Carmen Porcelli*
Quasi centocinquantamila euro
in una sola determina: nell’ultimo mese, i cittadini di Aprilia
che hanno chiesto di riavere
indietro le somme versate a titolo di consumo idrico al Comune
sono stati davvero tanti. Soprattutto se guardiamo i numeri dei
precedenti atti dirigenziali con i
quali si stanziavano i rimborsi,
in ragione delle richieste pervenute all’Ufficio Tributi. Le
richieste debbono essere avanzate da chiunque ne abbia diritto
perché chi ha pagato al Comune
di Aprilia la bolletta dell’acqua
rischia di perdere per sempre i
suoi soldi. La maggioranza del
sindaco Terra ha infatti stabilito
che dopo dieci anni, senza presentare una richiesta di restituzione, i legittimi proprietari di
quelle somme perderanno per
sempre quei soldi, commettendo
anche l’atto gravissimo di non
avvisare adeguatamente i cittadini del rischio che ancora corrono: il denaro accantonato fino
ad oggi ammonta ad un milione
di euro. Certamente ritengo questa una vittoria mia, una battaglia personale quasi condotta in
solitaria contro tutti e tutto perché, fatta eccezione per il supporto che in consiglio comunale
ho ricevuto dai colleghi dell’opposizione, la campagna pubblicitaria rivolta ai cittadini per
informarli sulla possibilità di
ottenere indietro le somme per il
consumo idrico, versate al
Comune e non ad Acqualatina,
l’ho affrontata contando solo
sulle mie sole forze. La ritengo
anche la cartina di tornasole dell’importanza della trasparenza
amministrativa, l’unico strumento che rende i cittadini consapevoli dei meccanismi di funzionamento della macchina
amministrativa, che li mette a
conoscenza dei loro diritti e dei
loro doveri. Difendere il diritto
di informare ed essere informati
dovrebbe essere garanzia del
funzionamento di tutte le istituzioni democratiche: lì dove non
c’è la trasparenza non ci può
essere una cittadinanza informata e consapevole. Chi non è
informato correttamente non
può esprimere pienamente e
indipendentemente la propria
volontà e finisce per abbeverarsi
di sola propaganda. Basta osservare la tabella sulle determine
prodotte nel solo 2015 per comprendere come a due mesi di
distanza dalla campagna infor-
mativa i cittadini abbiano sentito
suonare la sveglia ed abbiano
esercitato il loro sacrosanto
diritto di chiedere in restituzione
le somme di denaro di cui il
Comune si era appropriato indebitamente. A partire dalla campagna informativa, che si è
mossa durante i festeggiamenti
di San Michele, attraverso manifesti pubblici affissi su spazi a
pagamento, ho cominciato a
ricevere numerose richieste da
parte dei cittadini all’oscuro di
poter esercitare il loro diritto di
vedersi restituite le somme versate in questi anni. Questo rimborso record può commentari
anche politicamente: dimostra, a
mio avviso, la totale sfiducia
degli apriliani verso le istituzioni che in questi anni non hanno
affatto garantito l’utente, piuttosto hanno utilizzato il Comitato
come bacino elettorale per una
battaglia, quella contro Acqualatina, il cui esito viene definitiva-
mente smentito dai diversi
accordi, raggiunti con il gestore
del servizio idrico integrato, ai
quali sono giunti i cittadini convinti in questi anni a “ribellarsi”.
Questa volta, invece, i cittadini
hanno fatto di testa loro e, a differenza degli anni precedenti,
quando cioè le richieste di rimborso che venivano inoltrate
dopo le sentenze sfavorevoli
emesse dal tribunale di Latina
ammontavano a poche migliaia
di euro, oggi viene chiesta la
liquidazione di ben 148mila
euro e più. A questo punto mi
aspetto che nel conto corrente
postale istituito dal Comune di
Aprilia per accogliere il pagamento delle bollette dell’acqua
nessuno più verserà il corrispettivo del consumo idrico. I cittadini in questi anni hanno caramente pagato la battaglia contro
Acqualatina, rimettendoci di
tasca propria. Adesso è la politica che deve avviare la vera battaglia contro Acqualatina, senza
più populismi e propaganda: nei
confronti del gestore il sindaco
Terra deve rivendicare il mancato versamento dei ratei per i
mutui necessari a realizzare le
opere della rete idrica.
*Consigliere comunale di
opposizione (Pagina e foto a cura di
Gianfranco Compagno)
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Aprilia - Rimborsi delle tariffe per il servizio
idrico, l’intervento dell’Amministrazione
In merito alle dichiarazioni del Consigliere Comunale Carmela Porcelli, l’Amministrazione precisa :
Gli atti relativi alla restituzione delle somme per il servizio idrico versate dai cittadini direttamente al Comune, come l’ultima determina pubblicata in questi giorni sull’Albo Pretorio On Line, a cui fa riferimento detto Consigliere che se ne attribuisce il merito politico, sono procedimenti d’ufficio cui il Settore Finanze provvede puntualmente ogni mese.
È dunque del tutto fuorviante quanto affermato dallo stesso Consigliere, secondo
il quale solo grazie al suo intervento l’Amministrazione avrebbe sbloccato le
somme da restituire ai cittadini.
Al contrario, questa Amministrazione in proposito ha sempre operato a tutela dei
cittadini, e proprio al fine di evitare la prescrizione al diritto di riottenere le somme
versate, ha dato le informazioni necessarie e snellito l’iter burocratico. Va dato
atto, tra l’altro, dell’importante collaborazione del Comitato per la difesa dell’acqua pubblica, che ha operato e continua a farlo in costante e capillare impegno nel
dare supporto ai cittadini interessati.
ACQUALATINA DÀ IL VIA A UN NUOVO, IMPORTANTE
SERVIZIO DI INFORMAZIONE: L’INVIO DI SMS AGLI UTENTI
Da alcuni mesi, infatti,
Acqualatina ha sviluppato un
nuovo sistema informatico,
di basso impatto economico
ma di grande utilità per un
pubblico servizio, in grado di
inviare email, PEC ed SMS
al fine di informare,tempestivamente e in modo puntuale,
interlocutori interni ed esterni in merito alle novità aziendali e ai lavori sulla rete.
Il sistema prevede anche l’invio di SMS agli Utenti, in
caso di disservizi.
Acqualatina ha deciso di
anticipare la sperimentazione
di questo servizio allo scopo
di informare gli Utenti in
merito ai prossimi importanti
lavori di manutenzione programmata sulla condotta
adduttrice in Via Migliara 46,
che, il prossimo martedì 15
dicembre, comporteranno
un’interruzione del servizio
dalle 14:00 alle 20:00, nei
Comuni di Latina, Pontinia,
Sezze, San Felice Circeo,
Sabaudia e Terracina.
Acqualatina,
dunque,
aggiunge questo strumento di
informazione a
quelli già in
uso, che vedevano l’invio di
comunicati ad
organi di stampa e mass
media, nonché
la distribuzione
di volantini nei
Comuni interessati
dai
lavori. Strumenti questi
che, seppur validi, non avevano il carattere di capillarità
che caratterizza, invece, l’invio di SMS al singolo Utente.
Come accennato, però, il servizio è ancora in fase sperimentale.
Per tale motivo, Acqualatina
si scusa sin da ora per eventuali invii errati di SMS, o
eventuali mancati recapiti. Al
momento, i tecnici informatici sono al lavoro per ottimizzare la banca dati relativa ai
numeri di cellulare forniti
dagli Utenti al momento
della sottoscrizione del contratto, per ottimizzare le pre-
Concerto con maestri e allievi venerdì 18 dicembre
alle ore 20 presso la chiesa Ss Pietro e Paolo
APPUNTAMENTO NATALIZIO
PER L’ARCHÈ
stazionidel nuovo servizio.
Pertanto, si chiede a tutti gli
Utenti di comunicare eventuali errori, scrivendo all’indirizzo email [email protected]
<mailto:comunicazione@ac
qualatina.it> .
Grazie a questo nuovo software, Acqualatina può ora
fornire, alle Utenze dell’Ato4, un servizio innovativo
che solo pochissimi altri
Gestori di settore, in Italia,
possono garantire.
Servizio Comunicazione
Acqualatina S.p.A.
Si terrà venerdì 18 dicembre
presso la chiesa dei Ss. Pietro e Paolo in via La Malfa il
concerto dell’associazione
Archè, associazione che da
anni opera nell’insegnamento dello strumento musicale
ai più piccoli in collaborazione con l’Ic comprensivo
Matteotti. Il tradizionale
concerto natalizio che vede
impegnati i maestri dell’associazione, quest’anno si
arricchisce di un’importante
novità. Ad esibirsi oltre ai
maestri: Claudio Di Lelio
(violino), Alessandra Salciccia (flauto), Simone Salvatori (chitarra), Anna Casale
(soprano), Mariangela Cafaro (soprano) e Riccardo Toffoli (pianoforte), ci saranno
anche i più piccoli. Sia i bambini che hanno iniziato a studiare da
poco lo strumento, sia i ragazzi più maturi e anche le voci dei due
soprani. Anche quest’anno il concerto è un modo per dare l’augurio di Natale alle famiglie nel segno della musica. Per questo
accanto a pezzi del repertorio classico, si avranno prevalentemente canti natalizi appositamente riarrangiati. Una carrellata tra brani
conosciutissimi e altri meno conosciuti, con arrangiamenti particolari che riflettono ancora di più l’aria natalizia e l’imminente
arrivo del Natale. Inoltre un augurio al prossimo anno che possa
essere guidato sempre dal potere della musica. L’ingresso è gratuito.
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Aprilia - Regolamento del Corpo di Polizia Locale,
la commissione approva la bozza. Convocato il Consiglio Comunale
Il 14 Dicembre è stata convocata in Aula Consiliare una seduta
della IV Commissione Consiliare Permanente, Affari Generali,
per discutere la bozza del Regolamento del Corpo di Polizia
Locale.
Alla riunione, presieduta da Luana Caporaso, hanno preso parte
anche il Sindaco Antonio Terra, il Comandante della Polizia
Locale Massimo Marini e il Capo di Gabinetto Massimo Giannantonio, estensore della proposta in veste di Comandante nel
2012.
Il Regolamento in discussione è stato oggetto di ampio confronto
tra l’Amministrazione e le rappresentanze sindacali e la bozza
approdata all’attenzione dei commissari è il risultato anche del
recepimento delle istanze delle parti sociali. Al termine della
commissione, il testo definitivo è stato licenziato positivamente e
sarà sottoposto al voto del Consiglio Comunale per la definitiva
adozione nella seduta convocata dal Presidente Bruno Di Marcantonio alle ore 15.30 del 17 dicembre.
“Il nuovo Regolamento del Corpo di Polizia Locale – ha commentato il Sindaco Antonio Terra – è un testo snello che finalmente assicura chiarezza di ruoli e competenze all’interno dell’organico della Polizia Locale e riteniamo che sia uno strumento
di stimolo professionale”.
Arte presepiale, artigianato,
concerti e solidarietà, prosegue il
calendario di eventi e
manifestazioni del Natale Apriliano
È trascorso un altro
fine settimana ricco di
appuntamenti
ed
eventi nell’ambito del
Natale Apriliano, la
manifestazione lunga
un mese promossa dal
Comune di Aprilia e
dal Comitato Grandi
Eventi e che proseguirà fino al prossimo 6
gennaio.
In piena attività il villaggio a tema natalizio allestito in Piazza
Roma, con al centro la
casa di Babbo Natale,
mentre altri artisti di
strada hanno animato
le vie dove sono stati
allestiti
mercatini
merceologici e di artigianato a tema.
Diverse, poi, sono state le manifestazioni promosse
dalle associazioni e dalle scuole d’arte e musica cittadine. Alle 11 di ieri, presso il Centro Sada di Via delle
Margherite, si è tenuto il Concerto di Solidarietà a sostegno del Centro Alzheimer, a cura delle associazioni Alzheimer Aprilia Onlus e Diapason, con la partecipazione
del Coro e Insieme Tatini, del Coro Elisir e dell’Insieme
Strumentale Diapason. All’iniziativa hanno preso parte
il Consigliere Regionale Rosa Giancola e, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, il Sindaco Antonio Terra e gli Assessori Eva Torselli e Francesca Barbaliscia.
Ha avuto luogo l’inaugurazione della ormai tradizionale rassegna di arte presepiale presso la biblioteca comunale “Giacomo Manzù” a cura della sezione locale dell’Associazione Italiana Amici del Presepio. La Rassegna “Presepi...amo in Aprilia”, che quest’anno dedica
molte opere ancora inedite al Giubileo e alla rievocazione del centenario dello scoppio della Prima Guerra
Mondiale, nel 2016 celebrerà la quindicesima edizione
in concomitanza con l’80esimo della Fondazione di
Aprilia.
La mostra sarà aperta al pubblico, ad ingresso gratuito,
fino al 6 gennaio, giorno in cui è prevista la cerimonia
di arrivo dei Re Magi, a cura delle Associazione Aps
Verso la Saggezza e Lo Scrigno.
Due eventi hanno caratterizzato infine la serata di ieri. Il
primo, presso la Chiesa Arcipretale di San Michele
Arcangelo Arcangelo e Santa Maria Goretti, era la quindicesima edizione di Candlelight, il Concerto di Natale
a cura del Coro Polifonico Liberi Cantores, con la partecipazione dei cori giovanili degli istituti “Giovanni
Pascoli” e Menotti Garibaldi”. Il secondo, presso il locale Smaila’s di Campoverde, era la decima edizione del
Concerto “Canti Natalizi e Melodie del Mondo” a cura
del Gruppo Corale San Pietro in Formis.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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Il convegno organizzato dallo Studio Parenti di Roma, giovedì 3 dicembre all’Enea Hotel
“ABUSIVISMO EDILIZIO. PROFILI
PENALI E AMMINISTRATIVI”
Relatore il dottore Gregorio Capasso, sostituto procuratore della Repubblica di Latina
di Nicola Gilardi
“Abusivismo Edilizio. Profili
penali e amministrativi” è
stato il tema del convegno
che si è svolto giovedì 3
dicembre presso l’Enea
Hotel di Aprilia. Ad organizzare l’evento è stato lo studio
legale Parenti di Roma. Presente il cavaliere avvocato
Luigi Parenti,patrocinante
innanzi a le Giurisdizioni
Superiori, nonché titolare
dello studio omonimo, presenti anche alcuni collaboratori di studio che sono stati
protagonisti nell’organizzare
l’evento, ma anche correlatori, ognuno specialista della
materia: avvocato Federica
Cacchione, avvocato Gian
Maria Pallottini, la dottoressa Daniela Romoli e l’apriliano dottor Giulio Tomasi. Lo studio Parenti ha aperto una sede distaccata ad
Aprilia in via delle Margherite. Il convegno si è snodato in
interventi principali, curati
da tre relatori, introdotti dall’avvocato dello studio
Parenti, Federica Cacchione:
il dottor Gregorio Capasso,
sostituto procuratore della
Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Latina, che ha
parlato di “Analisi delle più
rilevanti fattispecie di reato
in materia edilizio-urbanistica. Profili sanzionatori e
aspetti sananti dell’abuso
edilizio”. Poi l’avvocato
Luigi Parenti, cassazionista
del Foro di Roma, che ha parlato di “Difesa del privato
attraverso i provvedimenti
della P.A., focus sul regolamento del Comune di Aprilia
degli impianti di scarico”. È
intervenuto l’avvocato Gian
Maria Pallottini ed infine il
dottor Giulio Tomasi che ha
trattato di “Attività edilizia
libera: DIA e SCIA”.
I REATI URBANISTICI.
Sui pericoli di acquisto di
beni immobili viziati da abusivismo edilizio si è espresso
il dottor Capasso, che ad
Aprilia ha ancora parte della
sua Famigli: «Coloro che
comprano una casa frutto di
un illecito urbanistico non
sono tutelati. La DIA è uno
Studio Parenti - Roma - foto sito studio
dottore Gregorio Capasso
17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016
strumento che si utilizza soltanto per costruzioni temporanee che possono essere
rimosse entro 30 giorni».
Durante il convegno sono
emersi molti spunti di discussione con i partecipanti. L’
Avvocato Gian Maria Pallottini ha parlato delle possibilità dei cittadini di far valere
i propri diritti nei confronti
due presupposti per agire
contro l’efficacia del provvedimento amministrativo: il
primo è la ragionevole fondatezza della probabilità di
accoglimento, il secondo è il
pericolo di un danno irreparabile qualora il singolo cittadino si adegui al provvedimento amministrativo». Prettamente giuridico è stato l’in-
IL GIORNALE DEL LAZIO
è stato emanato il regolamento sulle acque reflue». Dalla
discussione è emersa la difficoltà dei cittadini di provvedere a proprie, nelle zone non
servite da impianto fognario
pubblico, di realizzare degli
impianti a norma. «C’è una
possibilità di non far spendere cifre elevate ai cittadini»
ha detto il dottor Tomasi. Per
Avv. Luigi Parenti, dr. Gregorio Capasso, dr. Giulio Tomasi, avv. Gian Maria Pallottini
della Pubblica Amministrazione: «La tutela cautelare è
quello strumento che l’ordinamento fornisce e consente
di ottenere in via anticipata
gli effetti definitivi del ricorso. È necessario che ci siano
tervento dell’avvocato Luigi
Parenti: «Ad Aprilia c’è
stato un forte incremento
demografico, che ha provocato un’estensione a macchia
di leopardo. Nel 2014, adempiendo alle normative statali,
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questo è stato chiamato in
causa l’assessore ai Lavori
Pubblici, Mauro Fioratti
Spallacci: «Abbiamo dato la
possibilità a quelle zone dove
sono in realizzazione i lavori
di costruzione di impianti, di
attestare di avere una fossa
biologica e di farla svuotare
periodicamente».
Al termine del convegno
abbiamo intervistato il dottor
Giulio Tomasi, nato ad Aprilia nel 1988 e vive a Campoleone dove ha frequentato le
scuole elementari presso la
scuola Gianni Rodari, medie
presso la scuola Menotti
Garibaldi prima del Liceo
Scientifico Meucci. La laurea
è arrivata presso l’Università
Tor Vergata, in corso. Poi la
pratica forense che lo ha portato, dopo varie esperienze, a
lavorare presso lo studio
Parenti. «Con questa occasione abbiamo presentato lo
studio ad Aprilia. Qui ci
occupiamo soprattutto di rapporti con la Pubblica Amministrazione» ha detto Tomasi. Un evento che ha portato
una figura come Gregorio
Capasso ad Aprilia, suo
luogo di nascita: «Abbiamo
rapporti lavorativi, lo abbiamo informato ed ha deciso di
partecipare con piacere». Il
centro della discussione è
stato proprio il nuovo regolamento sulle acque reflue
fognarie che entrerà in vigore
a breve e che sta mettendo in
allarme i cittadini: «Aprilia è
un territorio critico sotto l’aspetto dell’edilizia, ma anche
sotto l’aspetto urbanistico –
ha detto Tomasi -. A livello
giuridico c’è il rischio della
sanzione pecuniaria dell’amministrazione, ma anche dal
punto di vista penale con il
reato penale. La proroga è
improbabile perché il comune e la regione hanno recepito una normativa europea
della quale non hanno titolarità».
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Mozione votata all’unanimità per installare un presepe in un luogo pubblico
APRILIA SI SCHIERA A FIANCO DEL PRESEPE
Il consigliere La Pegna: “le scuole che non fanno il presepe per un falsato rispetto all’integrazione, stanno in verità censurando”.
La circolare del Miur parla chiaro: “la celebrazione del Natale è un punto di riferimento culturale per la loro valenza educativa”
di Riccardo Toffoli
Aprilia si schiera a fianco del
“presepe”. Con una mozione
presentata in consiglio
comunale dal consigliere
Vincenzo La Pegna (Aprilia
Valore Comune), la città di
Aprilia si schiera nella polemica emersa negli ultimi
giorni, per la difesa delle
radici cristiane. E’ stato proprio il consigliere La Pegna a
leggerla nella massima assise: “Diverse scuole hanno
cancellato alcune iniziative
legate alla celebrazione del
Natale per non turbare la
sensibilità delle famiglie non
cattoliche. Le nostre tradizioni culturali, artistiche e
religiose sono elemento
costitutivo della nostra identità nazionale ed europea.
Negli ultimi decenni la popolazione italiana si è arricchita
della presenza di migliaia di
cittadini provenienti da altri
paesi, anche extraeuropei, in
cui la popolazione professa
una fede diversa da quella
cristiana o cattolica. L’integrazione passa attraverso
l’affermazione e il rispetto
delle proprie tradizioni e non
si basa su ipocrite rinunce,
inutili e dannose. La nostra
cultura occidentale è fondata
sui valori dell’Umanesimo e
della tradizione cristiana e il
presepe rappresenta oltre che
elemento di cultura e tradizione, uno straordinario messaggio di pace, serenità, civile convivenza tra i popoli e
proiezione nel futuro in particolar modo per le giovani
generazioni. La previsione
dell’esposizione di simbologie religiose in pubblici
spazi e locali non contrasta
con la diversa concezione
della laicità e che non preclude il riconoscimento del
valore e del rilievo del fenomeno religioso nella sfera
pubblica e tali simbologie
non costituiscono elemento
di offesa nei confronti di
appartenenti ad altre confessioni religiose”. Il consiglio
ha votato la mozione (firmata anche dai consiglieri
Bafundi, Romualdi, Galanti,
Porcelli, Tomassetti e Giovannini) all’unanimità. Si
impegna il sindaco e la giunta ad allestire un presepe in
uno spazio pubblico, fornendo delle statuitine e gli
addobbi pagati dagli amministratori per non gravare
sulle casse comunali. Una
posizione forte e un messaggio chiaro. Le ultime polemiche sollevate sul festeggiare
il Natale nelle scuole hanno
posto l’accento su due temi:
la laicità e l’integrazione. La
laicità è bene ricordarlo, è
stata una conquista sociale
che affonda le sue radici nel
1400. Per tutto il Medioevo,
la scuola e ogni disciplina
anche scientifica, traevano i
loro postulati dal messaggio
biblico. Basti pensare, uno
per tutti, al sistema geocentrico, o aristotelico-tolemaico che ha durato per millen-
ni, teoria sostituita dal sistema eliocentrico grazie alle
scoperte di Galileo Galilei.
La laicità porta nella scuola
il criterio scientifico nelle
discipline che traggono la
loro lezione, dall’osservazione e dalla ricerca. Nello
Stato, la laicità conquista
dell’Italia liberale, comporta
una netta separazione tra la
sfera politica e quella religiosa. Nella costituzione italiana, il principio di laicità
emerge dagli articoli 7 e 8:
“lo Stato e la Chiesa Cattolica sono, ciascuno nel proprio
ordine, indipendenti e sovrani» e «tutte le confessioni
religiose sono egualmente
libere davanti alla legge». La
scuola però, non deve censurare o censurarsi, né limitarsi. Il sentimento religioso
non può scomparire dalla
scuola perché la formazione
non passa solo attraverso le
discipline scientifiche. Anzi,
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la scuola ha come principale
obiettivo la formazione dell’uomo, il suo inserimento
nella società, la sua civilizzazione. E per formare l’uomo
serve interrogarsi su ciò che
è veramente umano: la filo-
il bellissimo Stabat Mater di
Rossini, il requiem di Verdi,
la Missa solemnis di Beethoven. L’elenco è sterminato.
In ogni composizione c’è
quella grande umanità, quel
sempreverde anelito di spiri-
Il consigliere comunale Vincenzo La Pegna
sofia, il sentimento, l’amore,
il senso della vita e della
morte, la religione. Chiudere
questi messaggi (che si apre
laicamente a tutte le confessioni, le tradizioni, le umanità), significa mortificare un
parte fondamentale della formazione. Quella che ha ispirato pittori come Giotto,
Mantegna, Della Francesca
in un elenco infinto fino ai
nostri giorni, con la bellissima facciata della natività di
Gaudì o la crocifissione di
Guttuso. La stessa che ha
ispirato i più grandi musicisti: Palestrina, i fiamminghi,
tualità, che ne fa un capolavoro d’arte. Vorrei citare
inoltre una recente circolare
della direzione generale del
Usr del Veneto, braccio operativo del Miur. Il diretto
generale Daniela Beltrame
ripercorre le tappe normative
in merito: “è appena il caso
di ricordare che la presenza
del crocifisso e degli altri
simboli della cultura cattolica e degli atti di culto (presepio, celebrazione Ss. Messa,
benedizioni pasquali, ecc.)
non solo non è mai stata
limitata da disposizioni
interne all’Amministrazione
IL GIORNALE DEL LAZIO
scolastica, ma è anzi prevista
da norme con valore di legge
(art.118 del R.D. 30 aprile
1924 n.965 recante disposizioni sull’ordinamento interno degli istituti di istruzione
media; art.119 del R.D. 26
aprile 1928 n.1297 e relativa
tabella allegata, recante il
regolamento generale sul
servizio dell’istruzione elementare) che, sebbene anteriori
alla
Costituzione
Repubblicana non sono mai
state abrogate. Il Ministero
dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, tramite la
circolare e la direttiva del 3
ottobre 2002, aveva fornito
assicurazioni in tal senso”.
Dopo aver ripercorso anche
le tappe giuridiche che hanno
avvalorato la presenza del
crocifisso in classe, il dirigente conclude che: “il principio di laicità dello Stato,
risulta compatibile con la
presenza dell’insegnamento
religioso cattolico nella
scuola pubblica, che anzi ne
costituisce un elemento
importante in quanto evidenzia l’attitudine laica dello
Stato-comunità, che si “pone
al servizio di concrete istanze della coscienza civile e
religiosa dei cittadini” e
riflette l’identità storica e
religiosa del paese (Corte
cost. sent. n. 203/1989). Tale
principio, nella sua valenza
garantista, comporta altresì
che “in nessun caso il compimento di atti appartenenti,
nella loro essenza, alla sfera
della religione, possa essere
pagina 33
l’oggetto di prescrizioni
obbligatorie derivanti dall’ordinamento
giuridico
dello Stato” (Corte cost.
sent. n. 334/1996)”. Il direttore generale quindi: “auspico che le iniziative di celebrazione del Natale, in quanto profondamente radicate
nell’identità delle persone,
assumano un sicuro punto di
riferimento culturale per la
loro valenza educativa in un
quadro pluralistico come
quello che deve caratterizzare la scuola statale. In occasione della festività del Natale mi è gradito rivolgere a
tutti Voi un messaggio di
serenità ad accogliere ed
organizzare, nel rispetto dell’autonomia scolastica, le
simboliche rappresentazioni
del messaggio pacificatore
del Natale, che tradizionalmente si declinano in allestimenti, recite, cori ed eventi
musicali. Sono questi i sim-
boli della pace, della dolcezza, della fratellanza di cui è
veicolo il messaggio cristiano, che caratterizzano la cultura e l’identità spirituale, sia
religiosa che laica, della
civiltà italiana ed europea,
alla quale la scuola pubblica
non può e non deve rinunciare, in coerenza con un progetto educativo che valorizzi
l’apertura all’integrazione e
all’accoglienza delle altre
identità”. E questo è il punto
relativo
all’integrazione.
L’integrazione è collaborazione e confronto di culture
dove ognuno si mantiene su
uno stesso piano. “Nei prossimi giorni farò un giro per le
scuole per capire se ci sono
casi anche ad Aprilia in cui
non si è fatto il presepe per
scelta –spiega La Pegna- le
scuole che fanno questo, non
fanno integrazione, ma fanno
censure”.
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Venerdì 4 dicembre è stato convocato il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica
GIUBILEO DELLA MISERICORDIA
Il prefetto di Latina Pierluigi Faloni: «Sinergia con le forze centrali»
Venerdì 18 dicembre l’apertura della Porta Santa della Cattedrale di San Marco a Latina
di Nicola Gilardi
Anche la provincia di Latina
si prepara al Giubileo della
Misericordia, indetto da Papa
Francesco, in occasione del
Cinquantesimo della chiusura
del Concilio Vaticano II, un
evento di grande importanza
religiosa, ma anche critico
per la situazione mondiale,
inaugurato il giorno dell’Immacolata con l’apertura della
Porta Santa della Basilica di
San Pietro a Roma, che si è
aperto a Roma l’8 dicembre
scorso, con un prologo dell’apertura della porta Santa
della cattedrale di BanguiCentrafrica il 29 novembre
scorso, e si concluderà il 20
novembre 2016.
Il prefetto di Latina Pierluigi
Faloni, venerdì 4 dicembre,
ha riunito il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Per la Prefettura
erano presenti il dottor Luigi
Scipioni, viceprefetto vicario;
la dottoressa Monica Perna,
capo di gabinetto e il dottor
Domenico Talani dirigente
Area I - Ordine e Sicurezza
Pubblica. All’incontro hanno
Ten.col. Giuseppe Urbano, col. Eduardo Calvi, dottor Giuseppe De Matteis, prefetto Pierluigi Faloni,
col.Gianluca Gaetano Piccolomini, col.Giovanni Reccia, dottor Giuseppe Persi
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Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica
(foto Prefettura)
partecipato, i vertici provinciali della sicurezza e Forze armate: il
dottor Giuseppe De Matteis polizia, questore di Latina, il col.
Eduardo Calvi , comandante provinciale dei carabinieri, il
col.Giovanni Reccia, comandante provinciale della Guardia di
Finanza, il col. pilota Gianluca Gaetano Piccolomini, comandante dell’Aeroporto di Latina “E.Comani”, il ten.col. Giuseppe
Urbano del 70° Stormo aeronautica, il dottor Giuseppe Persi,
primo dirigente del CFS, il dottor Francesco Passaretti, comandante della Polizia locale di latina . Inoltre monsignor Mariano Crociata, vescovo
diocesi di Latina Terracina-Sezze-Priverno; il presidente della Provincia Eleonora
Della Penna (anche coime sindaco di
Cisterna); il commissario straordinario
del Comune di Latina Giacomo Barbato; i
sindaci di Sezze e Gaeta: Andrea Campoli e Cosmo Mitrano; i commissari straordinari dei comuni di Priverno e Terracina:
Andrea Polichetti e Erminia Ocello,
accompagnati dai comandanti della polizia locale dei rispettivi comuni, il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco
Maurizio Liberati; il Comandante Polizia
Penitenziaria Vice Commissario Pierluigi
Rizzo; il Comandante Polizia Stradale
Alfredo Magliozzi; la dottoressa Tomacelli del compartimento Polfer Lazio.
Nella provincia di Latina, infatti, saranno
22 gli avvenimenti che hanno dato l’avvio
all’anno giubilare. Il primo con l’apertura
della Porta Santa del Campanile della
Basilica della Cattedrale di Gaeta il 13
dicembre. Il 18 poi con l’apertura della
Porta Santa della Cattedrale di San Marco
a Latina. «Abbiamo parlato degli eventi
giubilari e degli eventi relativi al Natale di
Latina – ha detto il prefetto Faloni -.
Dovremo stare un pochino più attenti.
Cercheremo di mantenere la nostra
coesione tra le forze in campo anche nel
prossimo anno. Per affrontare l’anno giubilare abbiamo cercato di mettere in
comune gli strumenti operativi del sistema sicurezza. Tutto quello che stiamo
facendo è all’unisono con gli organi centrali. Tuteleremo la sicurezza dei cittadini
anche curando lo spazio aereo». I controlli saranno intensificati soprattutto nei
luoghi di culto, nelle zone recettive come
ostelli ed alberghi e nelle zone di passaggio come le stazioni ferroviarie. Un
occhio di riguardo sarà rivolto verso i luoghi di aggregazione, non solo religiosi,
che porteranno grandi assembramenti di
persone e soprattutto per le vie di fuga da
tenere sempre pronte all’utilizzo. «Voglio
complimentarmi con le forze di polizia –
ha detto il prefetto -. La loro attività è
stata encomiabile. Hanno dato un cenno
di tangibile sicurezza per le persone». La
vicinanza a Roma rende la provincia di
Latina connessa con le problematiche che
la Capitale dovrà affrontare. Essere pronti significa dare maggiore sicurezza ai cittadini che parteciperanno alle celebrazioni. Come ha detto Papa Francesco, infatti,
ogni città vivrà il suo Giubileo presso le
cattedrali che hanno sul territorio.
Foto di Gianfranco Compagno
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dottor Luigi Scipioni, dottoressa Monica Perna, dottor Domenico Talani
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Appuntamento per giovedì 17 ore 20 presso la chiesa San Michele
“CONCERTO DI NATALE” DEL CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE IC GRAMSCI
Quest’anno l’indirizzo compie 25 anni di attività
di Riccardo Toffoli
Nuovo
appuntamento
musicale con il “Concerto
di Natale” degli allievi del
Corso G ad Indirizzo
Musicale
dell’Istituto
Comprensivo “A. Gramsci” di Aprilia. Il repertorio musicale spazierà
come sempre per ogni
genere di musica: dalla
rinascimentale al periodo
barocco alla musica contemporanea. Gli allievi
eseguiranno brani di musica d’insieme da camera,
per orchestra e per coro e
orchestra. E per l’occasione non mancheranno le
musiche tradizionali natalizie. L’evento si terrà giovedì 17 dicembre, alle ore
20, presso la Chiesa Arci-
pretale di San Michele
Arcangelo e Santa Maria
Goretti. L’Istituto Comprensivo Gramsci ha un
corso ad indirizzo musicale istituzionalizzato dal
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della
Ricerca nel 1991. Nel
2016 ricorrono i 25 anni
dalla nascita del corso. In
tutti questi anni si è distinto per i premi vinti nei
concorsi nazionali attraverso la sua orchestra gio-
vanile. I corsi di strumento
rientrano nelle materie
curriculari, le lezioni sono
totalmente gratuite e si
svolgono in orario pomeridiano. Gli alunni sono
seguiti dai docenti di strumento Proff. Roberta Barbera (Flauto traverso e
coordinatrice del corso),
Stefano Catena (Tromba),Elena Folchi (Pianoforte)e Federico Vozzella
(violino).
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La sezione ad indirizzo musicale si esibirà a San Michele il 20 dicembre alle ore 21
APRILIA - L’ISTITUTO MATTEOTTI IN CONCERTO
Parteciperà il coro “Matteotti Junior” e il coro delle quinte della scuola primaria Deledda
di Riccardo Jorillo
Appuntamento musicale per la
sezione ad indirizzo musicale dell’Ic Matteotti. Domenica 20
dicembre alle ore 21 presso la
chiesa di San Michele Arcangelo
in piazza Roma si terrà il concerto
della sezione E ad indirizzo musicale dell’Ic Matteotti che è stata
autorizzata dal Miur due anni fa.
Si tratta della seconda sezione ad
indirizzo musicale della città di
Aprilia. I ragazzi si cimenteranno
in tre brani orchestrali: Sister Act,
Agrifoglio e Inno. Quest’ultimo
brano è stato composto dal prof. di
violino Pio Spiriti appositamente
per la scuola e sarà l’inno ufficiale
della scuola Matteotti. Quindi sarà
eseguito in prima assoluta per
l’occasione. Inoltre i più piccoli,
di prima media, dimostreranno
quanto hanno imparato in questi
pochi mesi di studio. Un grande
sforzo per i ragazzi reggere un
repertorio difficile e complesso e
l’impegno è stato molto. Sono,
infatti, solo due le classi dell’indirizzo musicale. Il prossimo anno,
si completerà il ciclo con la terza
classe. Durante il concerto si esibirà il coro “Matteotti Junior”, nato
per dare continuità musicale dalla
scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado. Il coro è nato
ufficialmente quest’anno e ha iniziato le lezioni ad ottobre. Si è esibito già in occasione della rassegna “messaggi di pace” promossa
dall’Istituto e ora è già stato chiamato a partecipare nella rassegna
nazionale ideata dal maestro Alessia Calcagni di compositori contemporanei per voci bianche che si
terrà a Roma per Stefano Guaccero insieme a prestigiosi cori di
voci bianche come il coro del teatro dell’Opera di Roma. Il coro è
aperto a tutti gli iscritti della primaria di Campoverde e Deledda
dalla terza alla quinta elementare e
attualmente annovera 55 bambini.
Inoltre come ogni anno, si esibiranno le classi quinte della scuola
Deledda in un insieme corale che
porterà il pubblico ad assaporare
ancor di più l’aria natalizia. E’ un
modo per dare continuità tra la pri-
È NATO FRANCESCO
PETRELLA - DI SARRO
Venerdì 4 dicembre 2015 alle ore 10:45 presso il
reparto maternità della Casa di Cura Città di Aprilia
È nato Francesco Petrella, venerdì 4 dicembre 2015
alle ore 10:45, presso il reparto maternità della Casa di
Cura Città di Aprilia. Francesco, nome in omaggio a
Papa Bergoglio, è nato alla vigilia del Grande Giubileo della Misericordia. Alla nascita pesava 4 chili 370
grammi, un “peso massimo” ,per una lunghezza di 54
centimetri. Dopo sette anni mamma Adriana (Di
Sarro) e papà Alessandro hanno dato un fratellino a
Gaia. Francesco è il numero 9 della Famiglia di Gino
Petrella e Ilda Compagno e numero 27 della Grande
Famiglia Compagno - Chiappini, il cui capostipite e
Serafino. Benvenuto al nuovo arrivato augurandogli
un mondo di felicità e serenità, da sua sorella Gaia,
mamma e papà, i nonni Gino, Ilda, Lino e Claudia, i
bisnonni, gli zii, i cugini ed il cagnolino Birillo. Buona
fortuna. Francesco, tramite i suoi genitori si è complimentato con tutti gli operatori del reparto maternità
della Casa di Cura Città di Aprilia.
maria e la secondaria di
primo grado. Saranno
oltre 200 i ragazzi
impegnati in questo
appuntamento che avrà
la musica come collante. Il tutto coordinato
dalla professoressa di
educazione musicale
Gabriella Vescovi. Nell’indirizzo
musicale
della Matteotti si può
imparare a suonare uno
strumento tra quattro
proposti: chitarra, violino, clarinetto e pianoforte. Le lezioni sono
curriculari, cioè fanno
parte del percorso scolastico dell’alunno, e
avvengono in orario
pomeridiano. Gli insegnanti sono quattro: Pio
Spiriti (violino), Riccardo Toffoli
(pianoforte), Giuseppe Balassone
(chitarra) e Rocco Palazzo (clarinetto). Il concerto sarà in collaborazione con l’associazione Kammermusik che da anni collabora
con l’Ic Matteotti. Molti ragazzi
dell’associazione supporteranno i
ragazzi della sezione ad indirizzo
musicale nei brani orchestrali.
Inoltre sosteranno il concerto i
maestri Claudio Di Lelio (violino), Simone Salvatori (chitarra),
Alessandra Salciccia (flauto traverso) e Mariangela Cafaro
(soprano) che è l’insegnante di
tecnica vocale del coro “Matteotti
Junior” e che canterà Happy
Xstmas con il coro.
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La mostra è stata inaugurata a Roma martedì 3 novembre presso Fondazione Museo “Venanzo Crocetti”
“PERCORSI DEL NOVECENTO: ALBERTO CHIANCONE E LELIO
GELLI, DUE MAESTRI NELL’ISTITUTO D’ARTE NAPOLETANO”
L’evento è stato realizzato dall’Arch. Francesco Tetro, con la collaborazione dello Scultore Vincenzo Gaetaniello,
allievo di Lelio Gelli, nonché membro del CDA della Fondazione Crocetti
di Francesco Tetro*
La
Fondazione
Museo
“Venanzo Crocetti”, via Cassia n. 492, Roma, nel mese di
novembre scorso ha ospitato
la mostra: “Percorsi del
Novecento: Alberto Chiancone e Lelio Gelli, due maestri
nell’Istituto d’Arte napoletano”, a cura di Francesco
Tetro (catalogo Palombi Editori, Roma). Le opere esposte, scelte sul tema della figura, ben rappresentano la strada intrapresa dai due artisti
fin dal loro esordio (anni ‘20
del secolo scorso). Alberto
Chiancone e Lelio Gelli
hanno più aspetti in comune
di quanto non appaia osservando le opere esposte, disegnate, dipinte, scolpite o plasmate. Entrambi hanno una
forte vocazione figurativa
che per Chiancone guarda
alla grande stagione naturalistica napoletana, senza mai
però scadere nel bozzettismo
e nel neo realismo, inverata
in quel senso europeo del
‘Ritorno all’ordine’, e per
Gelli ‘scende’ più indietro
nel tempo, dalle suggestioni
romaniche, al Pisano del
Campanile di Giotto, alla fertilissima stagione del ‘400
toscano. Non pittura storicistica ma attenzione all’eredità dell’arte italiana. Qualcuno ha ravvisato una forma
letteraria nei due artisti, non
solo per la partecipazione ai
movimenti culturali e lettera-
Artieri, Massimo Bontempelli, Libero Bovio, Salvatore di
Giacomo, Francesco Flora,
etc. per Chiancone, e Carlo
Emilio Gadda, Tommaso
Landolfi, Riccardo Bacchelli, Carlo Bo, Eugenio Monta-
ri (per Firenze gli ambienti di
’Solaria’, di ‘La Voce’, del
Premio letterario dell’ ‘Antico Fattore’; per Napoli la
presenza della ‘Compagnia
degli Artisti’, un’associazione letteraria interessata
all’arte, della Libreria del
‘900, della rivista ‘Volumi’,
etc.), senza contare la frequentazione di Giovanni
le, Salvatore Quasimodo, etc.
per Gelli; come per entrambi
di Vasco Pratolini, docente
nella loro stessa scuola.
‘Riattualizzazione’ dell’arte
quindi, ‘approvata’ da letterati e poeti, storici e critici
d’arte. Per Gelli, in particolare, ci fu anche il suggerimento degli archeologi, che invitarono fin dalla fine degli
anni ’10 del ‘900 a guardare
all’ ‘umanità’ degli Etruschi,
ad influenzare perfino sulla
scelta del materiale povero
(tufo, argilla, pietra dal colore ‘impuro’, superfici scabre,
etc.). Per Chiancone sarà la
‘riattualizzazione’ della grande stagione di decorazione
parietale (da Pompei agli
affreschi quattrocentesci di
Ferrara, etc.) ad accompa-
gnare la realizzazione a
Napoli degli affreschi della
Stazione Marittima di Napoli
e del fronte del Teatro alla
Mostra d’Oltremare. In
comune hanno avuto buoni
maestri, Lionello Balestrieri
e Francesco Galante per
Chiancone, Libero Andreotti
per Gelli, dai quali proviene
quel guardare all’Europa, a
quel moderno che ripudia le
17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016
avanguardie, nella continuità della tradizione umanistica e con una forte adesione alle esigenze del
‘vero’, perseguendo una sorta di resistenza figurativa, perché tesi ad una possibilità di sviluppo di
una tradizione in cui prevalesse la rappresentazione umana. Da Francesco Galante Chiancone
deriverà uno sguardo alle Secessioni d’Oltralpe, al colore schiarito; da Lionello Balestrieri l’impianto compositivo che fin dai
suoi esordi concorderà con la fisicità, quasi
architettonica delle sue scelte, successivamente sottolineata da un segno espressionista
marcato. Da Libero Andreotti Gelli deriverà
non solo la scelta figurativa e la negazione
delle avanguardie, ma anche un guardare alla
statuaria francse e tedesca. I due artisti poi
riproporranno nella didattica l’esperienza
acquisita dai loro amestri: il rifiuto della
distinzione fra arti maggiori e minori, il rapportarsi agli insegnamenti legati alle tecniche
incisorie e alle arti decorative (curavano
ceramica e metalli, rispettivamente, oltre alla
pittura e alla scultura), di cui i Musei ‘Industriali’ annessi agli Istituti d’Arte di Napoli e
di Firenze conservano prove esemplari (Gelli
dal 1938 sarà a Napoli nello stesso Istituto
d’Arte dove aveva studiato ed insegnava
Chiancone). Dalla metà degli anni ’30,
entrambi gli artisti dividono il loro ‘fare’ artistico e professionale in prove pubbliche e private, le prime, evidentemente, legate ad un
‘Ritorno all’ordine’ di stampo novecentista,
caratterizzate da impianti volumetrici ‘raggelati’, memori di prove cèzanniane, sironiane,
ma anche tangenti a certo ‘Realismo magico’, come a richiami a Carrà; alla stagione
Novecentista che però non esclude il ‘raggelamento’ della matrice quattrocentesca,
coerentemente perseguita dal Gelli che però
comincia ad essere più attento all’interesse
per forme pure, per così dire ‘alla tedesca’; le
seconde più legate a quella forma di dissenso
che privilegiò le scelte intimiste del ritratto,
del paesaggio, della natura morta. Nel catalogo che affronta la vita intellettuale ed artistica delle due personalità, ho scelto di anticipare all’analisi delle opere esposte un contributo sulla vicenda formativa, gli ambienti
napoletani e fiorentini, i contatti con gli intellettuali, i compagni di strada, il Premio dell’Antico Fattore, in cui artisti premiavano letterati e poeti (Gelli fu nella giuria che premiò
Eugenio Montale) e il Premio della Mostra
dei Nove a Napoli che vide invece letterati
premiare pittori e scultori, ma anche l’attività polemica degli artisti che sottoscrissero
‘manifesti’ (nel 1935 Chiancone partecipò
alla stesura del ‘Manifesto di un gruppo di
pittori napoletani’). Nei tre contributi del
catalogo si dà conto dei loro allievi e della
partecipazione a rassegne nazionali e internazionali, mentre gli apparati iconografici
affrontano sia il tema del rapporto dei due
artisti con la didattica, sia delle opere non
presenti, sia della schedatura delle opere
esposte.
Foto G.Compagno
*Architetto, curatore della mostra e del
catalogo
IL GIORNALE DEL LAZIO
Lo scultore Vincenzo Gaetaniello(al centro) Gelli e Signora
pagina 39
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 40
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25° ANNIVERSARIO
DELLA FACOLTÀ DI ECONOMIA A LATINA
ANNO ACCADEMICO 2015-2016
Presente il Magnifico Rettore dell’ Università di Roma “La Sapienza” professor Eugenio Gaudio
di Nicola Gilardi
e Luigi Cirillo
La facoltà di Economia di
Latina festeggia il quarto di
secolo di attività. La cerimonia si è svolta lo scorso
venerdì 11 dicembre presso
la Sala Conferenze che si
trova all’interno del Campus
Universitario di viale XXIV
Maggio e dove si svolge l’attività didattica. Un evento di
grande importanza per l’istruzione e la cultura del territorio Pontino, che sottoli-
nea ancora una volta l’importanza del polo universitario
di Latina. La giornata è iniziata con i saluti istituzionali
delle maggiori cariche universitarie: innanzitutto il
Magnifico Rettore Eugenio
Gaudio; il Presidente del
Consiglio Area Didattica in
Economia dell’Università La
Sapienza di Roma, prof. Bernardino Quattrociocchi; il
Direttore del Dipartimento di
Management, prof. Fabrizio
D’Ascienzo; il Direttore del
CeRSITeS, prof. Giuseppe
Bonifazi; il Preside della
Facoltà di Economia, prof.
Giuseppe Ciccarone; il Sottosegretario alla Presidenza
del Consiglio, l’On. Sesa
Amici e il Prefetto di Latina
Pierluigi Faloni. Nella seconda parte della mattinata sono
intervenuti: la professoressa
Donatella Strangio, il General Manager di Janssen Latina Luca Russo e Tonino
Mirabella che nell’occasione
ha presentato il volume fotografico e la mostra permanente sul “Rossi Longhi. Da
campo profughi a campus
universitario”. A moderare
gli interventi è stata la giornalista Sabrina Biraghi, condirettore del quotidiano Il
Tempo. Importante l’intervento del professor Bernardino Quattrociocchi che nell’introdurre e nel ringraziare
gli ospiti presenti ha voluto
17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016
sottolineare quanto le mura
di questa struttura, che ospita
la facoltà di economia dal
2005 prima ubicata altrove,
abbiano tanto da raccontare,
lanciando soprattutto un
messaggio positivo e attuale
per il periodo storico. Infatti,
come racconta il presidente,
lo stabile dapprima ospitò il
ghi dell’Est. «L’Università è
un soggetto complesso – ha
detto Quattrociocchi -, un
continuo divenire di persone,
idee, conoscenze che si
incontrano e si contagiano, si
uniscono e si separano.
Ripensando a quel che erano
questi luoghi, guardando le
immagini di Tonino Mirabel-
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 41
sensibile, una lezione forte
per i nostri giorni, pervasi da
grandi migrazioni umane».
Soddisfatto dell’esperienza il
Magnifico Rettore Gaudio:
«La presenza della struttura
universitaria corona il percorso degli studi che ogni territorio può offrire. La presenza de La Sapienza è uno stru-
Il Magnifico Rettore dell’ Università di Roma “La Sapienza”
professor Eugenio Gaudio
reggimento di soldati che
partì per la Russia ed ebbe
fortuna in guerra, per poi
diventare un ricovero per gli
sfollati della Seconda Guerra
Mondiale, fino al essere il
punto nevralgico della Città
dove arrivarono gli esuli di
Dalmazia e il fiume di profu-
la che in maniera tanto efficace ci mostrano quel che
era, viene naturale confrontarle con quel che è oggi questo spazio, e viene spontaneo
ringraziare tutti coloro che
hanno reso possibile questa
trasformazione. Un ricordo
che diventa, per chi ha animo
mento utile per migliorare la
già elevata capacità di attrarre attività economiche di alto
valore aggiunto. Questo deve
essere il luogo dove nuove
generazioni di giovani
costruiscano un nuovo futuro». Mentre l’incontro del
pomeriggio ha dato modo di
poter vivere le testimonianze
e performance sul campo
profughi di Latina, con
proiezioni, foto di archivio e
la partecipazione diretta
anche della cittadinanza con
la presentazione tra l’altro
del progetto documentario
“Da Est a Ovest – Campo
profughi di Latina”. La presenza della struttura universitaria, spiega durante la conferenza il Magnifico Rettore,
rappresenta un punto di arrivo per la storia e la cultura
della Città, in una realtà complessa. In questa fase pomeridiana hanno partecipato: il
prof. Quattrociocchi che ha
sottolineato il ruolo dell’Università nella riqualificazione
dei locali; Auelia Klimkievicz e Mihai Babeanu che
hanno portato la testimonianza del periodo nel quale
erano rifugiati nel campo;
Clemente Pernarella e Melania Maccaferri che hanno
letto alcuni testi e mostrato
alcune foto di archivio; il
giornalista Emilio Drudi che
ha fatto una riflessione sul
tema: “Migranti di ieri e di
oggi” ed infine Emanuela
Gasbarroni che ha presentato
il progetto del documentario
“Da Est a Ovest – Campi
profughi di Latina”. Questa
celebrazione si ancora all’attualità in maniera molto
forte, suscitando una riflessione sul tema della migrazione e della guerra che ci
ricorda come anche il popolo
italiano abbia vissuto sulla
propria pelle quanto oggi
stanno vivendo le migliaia di
rifugiati che arrivano nel
nostro paese.
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
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17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016
Due importanti eventi pensati e realizzati dal patron di Eataly Oscar Farinetti
“SOLIDARIETÀ ENOGASTRONOMICA ALLA REGIONE ABRUZZO”
Mercoledì 2 dicembre è stato consegnato un assegno di euro 87.500,00 al sindaco di L’Aquila Massimo Cialente
di Noemi Reali
“Solidarietà enogastronomica
alla regione Abruzzo” è l’evento che si è svolto mercoledì
2 dicembre alle ore 18:00 presso Eataly, Roma piazzale XXI
Ottobre 1492. A seguire la presentazione del nuovo libro di
Oscar Farinetti, “Migliorare
si può - 300 consigli dai
migliori”. Oscar Farinetti, è il
Massimo Cialente.” spiega
Farinetti. La parola viene di
seguito passata a Cialente che
spiega come verrà utilizzata
questa cifra. “Innanzi tutto
tengo a dire che sono molto
contento di essere tornato qui,
ringrazio ancora una volta
Oscar,il quale venne una volta
in abruzzo e, in quell’occasione, gli abbiamo fatto assaggiare
dei nostri prodotti tipici.” Nel
Oscar Farinettie Massimo Cialente sindaco di L’Aquila
primo ad intervenire e a spiegare l’iniziativa che Eataly ha
intrapreso per L’Aquila. “Ci
siamo chiesti cosa potesse fare
Eataly per L’Aquila. L’ Abruzzo ha prodotti straordinari, così
abbiamo deciso di darle il 20%
degli incassi provenienti dalla
vendita dei prodotti abruzzesi.
Consegnerò oggi stesso l’assegno di 87500 euro al sindaco
1703 L’Aquila fu distrutta da
un terremoto, al seguito del
quale, per incentivare gli aquilani a rimanere, vennero murate le porte della città. Inoltre
venne costruita, a ricordo del
terremoto, la Chiesa di Santa
Maria del Suffragio. Oggi si
vuole fare lo stesso, perciò l’assegno verrà impiegato nel progetto di costruire un parco della
memoria con una fontana
all’interno. A spiegare i dettagli
del progetto sono l’ingegnere
Manfredo Gaeta e l’architetto
Annalisa Di Luzio. Sono questi
due giovani ad aver vinto il
bando del concorso nel 2013. “
La fontana deve ricordare l’evento traumatico del sisma e
vogliamo anche sia un’opera
che possa auspicare la ripresa
della città. Il Piazzale Pauli è
l’area di intervento. I contenuti
simbolici sottolineano che il
progetto tiene conto anche della
parte sentimentale, tragica dell’
evento. Si è deciso di fare una
fontana perché l’acqua è il simbolo della vita. Il 18 dicembre
di ogni anno, l’acqua della fontana smetterà di sgorgare e
ripartirà il 6 aprile. Le date
coincidono con I primi sismi e
con la conclusione della catastrofe.” spiegano ai presenti. Si
è passato alla presentazione del
libro “Migliorare si può - 300
consigli dai migliori”di Oscar
Farinetti a cui hanno contribuito alla realizzazione molti dei
più importanti protagonisti
della cultura e dell’imprenditoria italiana. Erano presenti,
Oscar Farinetti Pupi Avati, Pietrangelo Buttafuoco, Aldo Cazzullo, Paolo Crepet, Myrta
Merlino, Paolo Mieli, Ferzan
Ozpetek, Francesco Piccolo,
Debora Serracchiani e Paolo
Virzì. Il volume raccoglie per la
prima volta il meglio degli
interventi dei più grandi perso-
Ing. Manfredo Gaeta
naggi della cultura, della socie- li superare. Saranno i migliori
tà e della politica italiana, che ad aiutarci a cambiare, a riprennegli anni si sono avvicendati dere il percorso verso il miglioalla Fondazione Mirafiore di ramento. La fondazione MiraSerralunga d’ Alba per impara- fiore dal 2010 ha incominciato
re a migliorarci. Oscar Farinetti ad invitare i migliori a racconsi è domandato come tornare a tare come la pensano, a spiegamigliorare le cose. La risposta è re i loro valori. Tra i presenti, a
semplice:
“Ascoltiamo
i seguito dell’introduzione di
migliori. Sì, perché in qualsiasi Farinetti, interviene la giornaliepoca, anche la più oscura, di sta Myrta Merlino: “Invito a
migliori ce ne sono sempre. leggere e comprare questo libro
Ascoltiamoli, parliamo con perché aiuterebbe l’ associazioloro, facciamo domande. I ne Mirafiore, in più perché
migliori ci aiuteranno a cam- scritto da diverse persone con
biare, a riprendere il percorso senilità diversa, che compiono
verso il miglioramento. È un lavori diversi; ma che allo stescontagio: i valori positivi sono so tempo, me compresa,abbiacontagiosi quanto quelli negati- mo affrontato nello stesso
vi.” Lo scopo della fondazione modo. Io ho parlato della fiduMirafiore è proprio questo: cia, che va conservata trattata
migliorare. Perchè anche dopo con cura per mantenerla.” Il
tempi bui, l’uomo è sempre regista Pupi Avati nel libro ha
riuscito a migliorarsi per poter- scritto“il successo non coglie di
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Ed è stato presentato il libro i cui proventi andranno alla Fondazione Mirafiore
“MIGLIORARE SI PUÒ - 300 CONSIGLI DAI MIGLIORI”
Presenti alcuni autori: Pupi Avati, Pietrangelo Buttafuoco, Aldo Cazzullo, Paolo Crepet, Myrta Merlino, Paolo Mieli,
Ferzan Ozpetek, Francesco Piccolo, Debora Serracchiani e Paolo Virzì.
sorpresa l’ uomo, ma raggiunge
chi prima l’ha sognato”. Nello
spiegare questa sua affermazione, parte con il dire che i giovani di oggi sono monitorati di
continuo. “Produciamo nei giovani una vicenda molto complicata psicologicamente per loro.
Sapere di andare a pensione a
75 anni è una di queste. Le cose
sono diverse rispetto a quando
ero giovane io. Così come fare
il cinema. Ad un vecchio come
ad un bambino il concetto di
‘per sempre’ torna necessario,
le persone anziane sanno che si
fa ritorno alla nostra giovinezza. Ci si chiede attraverso quale
sentimento diventiamo migliori. Perché i giovani e gli anziani sono migliori? Perché siamo
dotati della vulnerabilità che fa
sì, che gli altri ti siano molto
più vicini. Per questo ho portato con me l’elenco degli alunni
presenti alla mia ultima lezione
di cinema a Milano. Erano presenti un ragazzo devastato dall’
alcol , due donne di 54 anni,
una ragazza di 14 e tre che
venivano da un corso per som-
melier. Ho capito che dovevo
dire loro cos’ era il cinema,
perché avevano il diritto ad
avere un sogno e questa cosa la
puoi capire solo se sei anziano.
Noi la vita la conosciamo
meglio degli altri e solitamente
non ce la fanno dire. Perciò grazie dell’invito di oggi.” Merlino
annuncia il premio Forbes per
Eataly. Infatti, come ogni anno
la rivista americana ha pubblicato la classifica dei 25 marchi
più originali nel mondo. I “disruptive brands” sono i marchi
che sanno coinvolgere i consumatori, che anticipano le mode
e fanno sentire il cliente parte
dell’azienda. Sono dirompenti
e originali, in grado di sfidare e
cambiare gli schemi della
comunicazione e del mercato.
A rappresentare l’Italia in questa speciale graduatoria c’è
Eataly, il brand alimentare che
ha contribuito alla diffusione
del cibo nostrano nel mondo,
che si piazza al 23esimo posto.
Farinetti conclude parlando
dell’ imprecisione cosmica
della vita. È questa, secondo
lui, che ci permette di essere
felici; dato che noi non siamo a
conoscenza di quando dobbia-
mo nascere o morire. I popoli
più fortunati della storia sono
quelli che sono nati in corrispondenza della nascita di una
novità, una nuova invenzione.
Un esempio del passato è
segnata dalla fortuna di chi è
vissuto nel periodo in cui è
stato scoperto il fuoco. Oggi
noi viviamo nell’era della scoperta di internet. Grazie ad
internet possiamo comprare e
fare tantissime altre cose online. Andando così ad eliminare
il lavoro svolto dall’uomo. Non
siamo ancora stati in grado di
gestire e tenere sottocontrollo
questa potente invenzione che
così toglie lavoro. Bisogna
capire come poterla utilizzare
per far sì, che vengano assunti
più lavoratori possibili.
Foto :
di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Villa Meravigliosa di Borgo Grappa è stata la magnifica location che ha ospitato l’evento venerdì 4 dicembre
“LA MIA NUOVA BANCA SETTORE FINANZIARIO CHE PASSIONE”
IL NUOVO PERCORSO PROFESSIONALE DI STEFANIA GATTA
Un’operatrice del settore bancario - finanziario dal 1992 ad Aprilia
Al convegno si è parlato di un tema di attualità, la sicurezza dei depositi bancari
di Veronica Alessandrini
Quello organizzato a Villa Meravigliosa, in località Borgo Grappa, è
stato un evento che Stefania
Gatta, bancaria che lavora ad
Aprilia da 24 anni, ha organizzato
per spiegare ai suoi clienti, acquisiti e potenziali, le ragioni dietro le
proprie scelte lavorative. Dall’inizio della sua carriera, infatti, Stefania ha lavorato in quella che, nel
tempo, si è trasformata nella banca
Unicredit. Ad agosto 2015, invece,
dopo quasi 25 anni, ha lasciato il
suo incarico per entrare nella divisione private banking di banca
Mediolanum. “Ho capito che per
le banche tradizionali, le dinamiche sono sempre le stesse, perciò
ho capito che, se volevo un cambiamento, dovevo rivolgermi ad
un gruppo indipendente che, in
quanto tale, mette il cliente al
primo posto” ci ha spiegato. Così,
per trasparenza nei confronti di chi
l’ha sempre vista operare in un
contesto diverso, ha deciso di
organizzare con le sue forze una
serata nella splendida cornice di
Villa Meravigliosa, lo scorso 4
dicembre. All’evento sono stati
invitati tutti i suoi clienti, quelli
già acquisiti e quelli che Stefania
vorrebbe la seguissero in questa
sua scelta. Nata a Roma, ha iniziato la sua carriera proprio ad Apri-
Stefania Gatta
Tamara Petrini, Stefania Gatta, Giuseppe Petronzio,
Vanni Condoluci
lia (dove poi è venuta a vivere),
come ci ha spiegato prima dell’evento: “ Sono entrata in banca nel
1991 grazie a mio padre, che ha
lavorato 40 anni all’ex Banco di
Santo Spirito, che nel ’92 si è fuso
con la Cassa di Risparmio di
Roma dando vita, poi, ad Unicredit nel 2007. Sono stata prima in
piazza Roma, poi nella sede di
Toscanini. Mi sono sempre occupata del retail, della vendita di prodotti/servizi, e, successivamente,
sono diventata consulente personal”. Nell’aprire la serata del 4
dicembre, Stefania ha detto ai suoi
clienti: “Vi ho invitati qui per parlarvi di un cambiamento importante nella mia vita. Tutti i voi siete
stati abituati a vedermi in un altro
luogo, oggi voglio essere qui, in
banca Mediolanum, l’unica banca
che si è mossa bene in questi ultimi anni, crescendo sempre. Sono
una figlia d’arte, papa era un bancario e io ho sempre desiderato
fare questo lavoro, trattare bene il
cliente. Banca Mediolanum è una
banca che gratifica, i collaboratori
ed i clienti di riflesso. Mediola-
Villa Meravigliosa
num informa i clienti in modo
chiaro, non fuorviante e collabora
con tutti per offrire il maggior
numero di prodotti/servizi”. All’evento erano presenti, inoltre,
Vanni Condoluci Financial
Family Banker e supervisore di
Stefania Gatta, Giuseppe Petronzio, area manager e Tamara
Petrini, senior executive manager . Proprio quest’ultima ha spiegato ai presenti la storia e la struttura peculiare di Banca Mediolanum: “Si tratta di una banca nata
nel 1997 e che, in meno di 20 anni,
è diventata rilevante per l’Italia.
Siamo tra le top per capitalizzazione. È una banca europea, presente
in Spagna, Germania, Irlanda che
ha fatto accordi con le più grandi
case di investimento al mondo.
Ovviamente abbiamo un asset
management nostro, il comparto
Vita ed Assicurazione, più partecipazioni in Mediobanca e in
Banca Experia. Abbiamo anche
un’azienda nell’azienda, Mediolanum Comunicazione, che si occupa di comunicare verso l’esterno
ma anche verso l’interno, per formare i nostri professionisti sul territorio”. Petrini ha poi continuato:
“Il modello pensato da Banca
Mediolanum, ancora oggi, è unico
nel sistema bancario. È pensato
per offrire ai propri clienti un rapporto in cui ci sia un professionista
dedicato. Mentre nelle banche tradizionali il modello distributivo
sono le filiali, per noi il centro del
modello è il professionista. Con la
tecnologia abbiamo fatto sì che il
cliente possa entrare in banca in
qualsiasi momento. Mediolanum
ha puntato molto sull’innovazione
e, contemporaneamente, è la
banca più tradizionale che c’è poiché è basata sul rapporto umano”.
In chiusura dell’evento c’è stato
anche un focus su un argomento
estremamente attuale, ossia il bailin. Come ha spiegato Petrini dal 1
gennaio entrerà in vigore questa
nuova normativa, che si contrappone al bail-out. Prima, infatti, di
fronte alla crisi di una banca l’aiuto arrivava direttamente dall’esterno, dal mercato. Con il bail-in,
invece, si opera dall’interno: i
soggetti presi in considerazione,
infatti, saranno le azioni, le obbligazioni e i correntisti con somme
depositate che superano i 100mila
euro.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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Diario di un pendolare
E rieccomi a raccontare per l'ennesima
volta una giornata tipica da pendolare,
oggi ci sono state varianti a dir poco
comiche, non starò a raccontarvi dalla
mattina perché riscriverei quello che
già vi raccontai qualche mese fa.
Stasera alla stazione di Roma Termini
aveva detto che quello sarebbe partito
prima e tutti gli altri viaggiatori dietro
che lo seguivano, gli ultimi non sapevano neanche il perché lo facessero, poi
ritornavano indietro per risalire sul
primo treno e così svariate volte.
I Capitreno che davano informazioni
Ma poi all'improvviso è arrivata lei,
la vocina che preannunciava la partenza, nessuno ci credeva ormai e
quando le porte si sono chiuse,
qualcuno e rimasto fregato perché
rimasto fuori, il treno è partito e i
viaggiatori (del tempo) hanno
si è rasentata la comicità, ma solo perché l'abbiamo voluta prendere a ridere.
Dagli altoparlanti della stazione era un
continuo annuncio di partenze, come
sempre, ma del nostro treno per Nettuno nessuno sapeva niente, i Capitreno
(poveretti) erano presi d'assalto dai
viaggiatori, sembrava un film stile
“Amici miei”.
Poi ho capito che in realtà i treni fermi
ai binari 16 e 14 erano entrambi diretti
a Nettuno, tutti e due con porte e luci
accese, entrambi pronti alla partenza,
ma nessuno sapeva quale sarebbe partito prima, così è cominciata la pantomima ! Chi scendeva da un treno per salire sull'altro perché “qualcuno” gli
alla meglio, si trovavano spiazzati loro
stessi dagli annunci in continua evoluzione, e così in un delirio generale
degno da girone dantesco, abbiamo
cominciato a giocarci su, dando informazioni a chi arrivava in quel momento del tipo “ metta un piede su un treno
ed uno sull'altro, il primo che parte lo
prende”.
Certo ! Cosa potevamo fare ? Ormai
eravamo alla frutta, anzi al caffè, che
non sarebbe stato male vista l'attesa che
si prolungava, almeno potevamo starcene seduti ad un tavolino di un bar invece che girare come zombi da un treno
all'altro in cerca di umani da sbranare al
primo accenno di informazione.
applaudito, come quando un aereo
atterra e tutti tirano un sospiro di sollievo perché sono ancora vivi.
Ma poi , penso, ma non siamo nel 2015
? non c'è il Giubileo ? Ma siamo a
Roma o a Bangkok ? Mi scuoto e ricordo che siamo davvero nel 2015 a Roma
ed è cominciato il Giubileo.
Poveri turisti, penso, chissà che diranno
di questa capitale così mal organizzata,
di questi autobus, metro e treni super
affollati, taxi cari che se ti fai un mutuo
è meglio (almeno te lo compri il taxi),
col car sharing stile Topolinia, la città
di Miky Mouse. Spero che se a qualcuno di questi turisti venisse in mente di
noleggiare una bicicletta, almeno gli
venga spiegato che a Roma non ci sono
piste ciclabili e quindi è a loro rischio e
pericolo addentrarsi nel traffico che a
Roma è a tratti bloccato e a tratti degno
di un autostrada a 8 corsie, dove le auto
vanno anche a 150 Km/h.
Che poi a pensarci bene, non è che a
piedi sia meglio, provate ad attraversare SULLE STRISCE a passo normale,
se non vi affrettate scatta il rosso e le
auto partono come ad un Gran Premio,
anche perché se ci fosse qualcuno disposto ad aspettare che compiate il viaggio della speranza, statene certi che dietro ci sarà il solito strombazzatore.
Che altro dire ? A' MARONNA V'ACCUMPAGNA.
Luciano Santelli
pagina 46
IL GIORNALE DEL LAZIO
LA MEMORIA DELLA CAMPAGNA DI
RUSSIA AD APRILIA
Nuovo progetto di raccolta testimonianze
e documentazioni dell’Associazione “Un ricordo per la pace”
Nuovo progetto dell’Associazione “Un
ricordo per la pace” sulla memoria della
campagna di Russia, l’operazione militare
voluta da Mussolini per affiancare l’alleata Germania che aveva attaccato la Russia
nel giugno 1941. Il progetto, che sarà
accompagnato dalla realizzazione di un
filmato e di una conferenza, prevede una
raccolta di foto, documentazioni e testimonianze riservata nello specifico ai militari
il reduce di Russia Armando Giorgi
“LAST FLIGHT HOME”
DAL MICHIGAN UN REGALO PER GLI AMICI DI APRILIA
FLIP COLMER HA INVIATO IL DOCUMENTARIO
DELLA “BENTPROP PROJECT”
L’ ORGANIZZAZIONE STATUNITENSE SVOLGE RICERCHE SUI
DISPERSI NELLE OPERAZIONI MILITARI (MIAs)
di Elisa Bonacini
unricordoperlapace.blogspot.it
unricordoperlapace@gmai
l.com
Dante Bonacini 1921-1943 S.Tenente
6°Rgt. Bersaglieri Divisione Celer
che combatterono in Russia durante la
seconda guerra mondiale i cui familiari
risiedano attualmente ad Aprilia. Particolare attenzione sarà data alle storie dei soldati le cui famiglie risiedano ad Aprilia
dalla sua fondazione.
L’Associazione quindi rivolge un appello
ai cittadini di Aprilia affinché emergano le
storie dei loro familiari e sia resa loro
memoria per quello che con tanta sofferenza hanno vissuto sulla propria pelle nelle
gelide steppe russe.
La presidente dell’Associazione apriliana
commenta l’iniziativa: “ Si dice ironicamente che tutte le famiglie italiane “vantino” a proprio onore un bersagliere o... un
caduto in Russia. Questo per testimoniare
quanto la tragedia di Russia abbia colpito
capillarmente tutto il popolo italiano.
Con il passare degli anni sono sempre più
rare le testimonianze di reduci ancora
viventi.
Sta alla nostra generazione il compito di
perpetuare la memoria del sacrificio dei
nostri soldati in Russia, affinché tali tragedie non si verifichino mai più”.
Ad Aprilia abbiamo ancora un reduce
vivente, il signor Armando Giorgi; nato
17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016
nel 1922 a Cingoli (Macerata) partì per il
fronte russo nel maggio 1942 e fece parte
del 1° Reggimento Artiglieri. Combatté
sul fiume Don. L’Associazione “Un ricordo per la pace” ha realizzato qualche anno
fa una video- intervista nella quale Armando ha raccontato i tragici momenti della
ritirata nel dicembre 1942 e di come fosse
riuscito a salvarsi miracolosamente in
diverse situazioni.
Meno fortunato, come riferisce Elisa
Bonacini, fu lo zio Dante Bonacini che
morì in Russia all’ età di soli 21 anni. I sui
resti pare si trovino in una fossa comune
presso Oranki. Dante, primogenito della
famiglia Bonacini, aveva “scelto” la carriera militare come il padre Giuseppe.
Partì per la Russia nel settembre 1942 nel
6° reggimento Bersaglieri Divisione Celere e morì in prigionia, precisamente in una
tradotta ferroviaria da lager a lager a causa
delle gravi ferite riportate nei combattimenti sul fiume Don. La sua fine ha causato un vuoto incolmabile nella famiglia,
un dolore inconsolabile nel padre Giuseppe che nel ruolo di Comandante del
Distretto militare di Reggio Emilia ne
aveva disposto la partenza per il temibile
fronte russo.
E’ quindi in preparazione il convegno
tematico sulla Campagna di Russia che
l’Associazione “Un ricordo per la pace”
realizzerà
in
collaborazione
con
l’U.N.I.R.R. ((Unione Nazionale Italiana
Reduci di Russia) sezione di Aprilia.
Gli interessati possono rivolgersi alla email dell’Associazione “Un ricordo per la
pace” : [email protected]
Nei giorni scorsi è arrivato
ad Aprilia un regalo inaspettato, alcuni pacchi provenienti dal Michigan.
Lo scorso 13 ottobre Flip
Colmer dell’importante
Organizzazione Statunitense “BENTPROP PROJECT” con la moglie
Rebecca Sharp avevano
fatto visita ad Aprilia.
Accompagnati dall’Associazione “Un ricordo per la
pace” e dai Generali Massimo Coltrinari e Luigi
Marsibilio si erano recati
nei luoghi dei combattimenti del 1944, ai memoriali ai caduti senza sepoltura ed all’esposizione “Un
ricordo per la pace” sul
tema
“APRILIA
IN
GUERRA : LA BATTAGLIA DI APRILIA” presso il Liceo”Meucci”.
Al rientro dalla vacanza in
Italia Flip ha voluto esprimere dal Michigan i suoi
ringraziamenti ai nuovi
“amici di Aprilia” con l’invio del video rappresentativo dell’organizzazione di
cui dirige la squadra operativa.
Alla partenza per l’America il simpatico Flip Colmer
infatti si era preoccupato di
chiedere alla scrivente
Elisa Bonacini nomi e indirizzi di tutte le persone
conosciute nella visita alla
nostra Città. Nella lettera
pervenutami si è nuovamente congratulato per
l’attività dell’Associazione
“Un ricordo per la pace e
dell’impegno della Città
per mantenere il ricordo
delle vittime della guerra
nel territorio.
“Siete stati dei magnifici
13 ottobre 2015 presso Liceo Meucci Elisa Bonacini
Generale Luigi Marsibilio Flip Colmer Rebecca Sharp
padroni di casa !- FLIP COLMER
in azione nelle acque di Palau
ha detto Flip nella
lettera che ha
accompagnato il
pacco- Spero ci si
possa incontrare
di nuovo !” .
“Il nostro film
“LAST FLIGHT
HOME” (L’ultimo volo a casa) - ha Organizzazione vuole esseaggiunto nella nota – può re un modo per raccontare
farvi capire l’attività del la loro storia e mantenerne
nostro gruppo fondato dal la memoria”.
mio amico ricercatore Pat Finalità condivise in pieno
Scannon che è finalizzata dalla nostra Associazione e
alla ricerca dei dispersi che potrebbero essere i
nelle operazioni militari presupposti per una futura
(MIAs ) con particolare collaborazione con l’imsensibilità per le loro fami- portante Organizzazione
glie, che hanno subito que- Statunitense nelle ricerche
ste gravi perdite. La nostra dei dispersi in guerra alleati in Italia .
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I denti visti come elemento estetico:
la mostra degli allievi di Guadagnuolo
Il Maestro Francesco Guadagnuolo, ricercatore nel mondo
della Scuola, ha inteso diffondere la sua passione ed il suo talento per l’arte fra i suoi allievi, in
modo tale da far conoscere ed
apprezzare l’arte alle future
generazioni.
Lo scopo del suo insegnamento
è quello di aiutare gli alunni, che
hanno la fortuna di capitare nelle
sue classi, a sviluppare la loro
creatività e ad accrescere il loro
amore ed interesse per l’arte tramite l’uso del segno e del colore.
I mezzi di cui si serve per insegnare sono vari: dai libri di storia dell’arte a tutte le tecniche di
arte figurativa e non, con speciale attenzione rivolta soprattutto
alla realizzazione di disegni,
dipinti e collage sia in classe,
sotto la sua supervisione, che
come compiti assegnati per casa.
Con gli insegnamenti di Guadagnuolo, gli allievi prendono
coscienza di quanto l’arte, come
metodo per esprimere i propri
sentimenti e stati d’animo, sia
stata ed è tuttora importante per
l’uomo non solo dal punto di
vista estetico, come “dolce per
gli occhi”, ma anche dal punto di
vista emotivo come massima
espressione dell’io interiore e
come testimonianza del passato.
Il Professor Guadagnuolo, spiega come, per caso può venire
fuori una mostra interessante
com’è stato da un suo normale
mal di denti. Recandosi in Clinica, il professore ha avuto un’il-
luminazione per aver fatto produrre dai suoi allievi delle opere
atte a far capire l’importanza dei
denti nella vita e nella storia dell’essere umano. L’occasione ci è
stata data dal Centro Odontoiatrico di Villa Silvana nella mattinata del 1° dicembre 2015, presso l’Aula Magna “Duilio Cambellotti” dell’Istituto “Giacomo
Matteotti” di Aprilia, il cui personale medico ha effettuato un
incontro formativo per gli alunni
di tutte le classi sulle patologie
orali e la corretta igiene. Sono
intervenuti il Direttore Sanitario
Dott. Siro Simeoni, il Dott.
Robero Spina - Chirurgo Dentista, il Dott. Simone Alessandri Odontoiatra-Ortodonzista e la
Dott.ssa Manuela Fantauzzi Igienista Dentale.
I denti accomunano tutti gli
uomini di tutte le razze e di tutti
i sessi, sono lo strumento con cui
si mastica il cibo, e a volte i
denti servono anche a trasferire
emozioni: non siete mai stati
rapiti da un sorriso?
I denti riflettono anche l’igiene
delle persone, se una persona
tiene alla pulizia e a se stessa,
porrà anche molta attenzione
alla cura dei denti stessi.
Nelle opere esposte si possono
notare una varietà di denti:
molari, incisivi, canini e arcate
dentarie dal forte impatto inventivo. Nonostante i denti siano in
“dotazione” a tutti gli esseri
umani, e ci rendano tutti così
simili, in realtà ci rendono anche
diversi, proprio dal calco dentale si può risalire ad una determinata persona, poiché non esistono denti standard! Ognuno pos-
siede la sua dentatura! proprio
perché dal calco dentale si può
risalire all’identikit del singolo
individuo.
Il Prof. Guadagnuolo ha dimostrato la capacità di “riformattare” il corpo fisico – il dente -
(sottoposto a trattamento odontoiatrico) trasformandolo in arte,
con la sua innata capacità di giocare con varie tecniche esaltando i colori, elogiando la bellezza
dell’arte.
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VIAGGIO NEL TEMPO: FANTASCIENZA O SOGNO REALIZZABILE? CE LO SPIEGA JOHN TITOR
UOMINIVENUTI DAL FUTURO E CRONONAUTICA: BUFALE O POSSIBILITA CONCRETE?
LA LEGGENDA CHE HA FATTO IMPAZZIRE IL WEB…CHE FORSE LEGGENDA NON È
di Antonello D’Alessandro
Tutti, soprattutto i ragazzi, almeno una volta hanno sentito parlare del sedicente crononauta John
Titor. Correva l’anno 2000 quando in alcuni forum cominciarono
a circolare strane storie di un
viaggiatore del tempo. Il crononauta, il soldato John Titor,
affermava di provenire dal 2036
e di essere stato mandato indietro nel passato con una missione
ben precisa: recuperare un computer Ibm 5100. Secondo il
piano originale lo avrebbe dovuto recuperare direttamente dalle
mani del nonno ingegnere nel
1975, anno della sua commercializzazione. Completata la sua
missione, con la macchina del
tempo descritta da lui precisamente come l’“unità di distorsione gravitazionale per la dislocazione temporale” il militare
fece un salto e si mise, come
missione secondaria, a cercare
conforto tra i nerd dell’anno 00.
Dopo aver elargito la sua quota
di profezie, tra cui quelle relative a una guerra civile che sarebbe dovuta cominciare in America nel 2004, nel 2001 Titor
lascia l’alba del nuovo millennio
e se ne ritorna nel 2036, o almeno questo è quello annuncia nel
suo ultimo post datato 24 marzo
2001. Da allora, se escludiamo
gli imitatori e un certo Ethan
Jensen proveniente dal 2118 che
nel 2005 ci ha informato su
come John sarebbe stato punito
al suo ritorno per aver rivelato
troppo senza permesso, di Titor
la grande rete non ha avuto più
notizie. Ancor prima che si arrivasse alla data delle profezie la
storia del cronosoldato era letteralmente incredibile, e molto
carica di contraddizioni, ma non
si poteva che essere affascinati
dai suoi meticolosi dettagli. In
particolare era ricca di elementi
da cui trasparivano conoscenze
fisiche e tecnologiche notevolmente sopra la media rispetto al
classico lunatico mitomane
cospirazionista. Inoltre, come
affermato da molti, le descrizioni che Titor fornisce sulle peculiarità dell’Ibm 5100 sono veritiere e alcune di queste, anche se
non propriamente “segrete”, non
sono mai state molto pubblicizzate ed erano quindi note solo
agli addetti ai lavori e ai veri
appassionati. Il minicomputer in
questione sarebbe inoltre necessario in futuro perché “il sistema
operativo per computer UNIX
avrà un problema nel 2038 . Ed è
lo stesso Titor che stuzzicava in
proposito prima di andarsene per
sempre scrivendo “quello che mi
sconcerta è perché nessuno qui
si chiede come mai non siete
stati colpiti dal Y2K (Millenium
Bug)”. Ora immaginiamoci che,
per assurdo, Titor non fosse solo
il carismatico protagonista di
una bufala ben progettata ma un
vero crononauta. Assumiamo
anche che il nostro John sia un
po’ più avveduto sul rivelare i
suoi piani e che ci siano altri
come lui qui, ai giorni nostri:
come faremmo ad accorgerci
della sua presenza? Un simile
esperimento mentale ha impegnato il professor Robert J.
Nemiroff e la sua dottoranda
Teresa Wilson della Michigan
Te c h n o l o g i c a l U n i v e r s i t y.
Lasciando quasi totalmente in
disparte la plausibilità dal punto
di vista fisico (se sia possibile o
no viaggiare nel tempo) i due
studiosi hanno condotto una
ingegnosa ricerca di viaggiatori
nel tempo nella rete. Hanno cercato cioè informazioni su eventi
futuri che al momento in cui
sono state lasciate non potevano
assolutamente essere note. Per il
loro lavoro i due scienziati
hanno deciso analizzare il periodo compreso tra gennaio 2006 a
settembre 2013 e di concentrarsi
in particolare su due eventi: la
cometa Ison (scoperta a dicembre 2012) e l’elezione di Papa
Francesco (marzo 2013). La
scelta potrebbe apparire un po’
limitante, ma entrambi gli eventi
sono stati giudicati non solo storicamente rilevanti, ma con
pochissime possibilità di generare dei falsi positivi: difficile cercare per caso il nome di una
cometa che deve ancora essere
scoperta dagli astronomi. Decisi
gli argomenti, bisognava decidere dove cercare. La scelta è ricaduta su Twitter data l’inefficienza di Google e Facebook. La
ricerca è stata completamente
vana. Gli autori però ci tengono
a specificare che di per sé i risultati non possono dimostrare l’inesistenza di viaggiatori del
tempo, e sottolineano comunque
la novità della ricerca. Anche se
è improbabile che i loro sforzi
vengano premiati, i due scienziati devono essersi senz’altro
divertiti, ma forse non tanto
quando Sir Stephen Hawking
chenel 2011 organizzò un party
a base di champagne per viaggiatori nel tempo. Fatto sta che
la vicenda di John Titor, assieme
allo strascico di storie crononatiche che ha portato, ha fatto e fa
ancora parlare di se. Vera o falsa,
la storia è indubbiamente abbastanza accattivante, con il suo
misto di catastrofismo con possibilità di redenzione (che molto
prende le mosse, va detto, da
film come Terminator o L’esercito delle 12 scimmie), accattivante al punto addirittura da attirare persino la curiosità di
Hollywood. Bufala già demolita
o verità da scoprire? Lo scopriremo, appunto, nel futuro!
IL GIORNALE DEL LAZIO
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17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016
L’AVVOCATO RISPONDE
CHI PAGA I DANNI SE SI ROMPONO LE TUBATURE CONDOMINIALI?
Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]
Avv. Margherita Corneli
Gentile Avvocato,
sono proprietario di un appartamento posto al primo piano
di un condominio e, circa due
settimane fa ho ricevuto la
visita dell’amministratore il
quale mi ha informato che, nel
locale commerciale sottostante
la mia proprietà, sono presenti
infiltrazioni di acqua provenienti probabilmente dalla
mia cucina.
Lo stesso amministratore è
tornato poi nei giorni scorsi
insieme ad un idraulico il
quale, dopo aver rotto alcune
mattonelle della mia cucina,
nonostante io non fossi d’accordo a farlo, ha stabilito che
detta perdita è causata dalla
rottura della braga che collega
il mio impianto di scarico a
quello condominiale.
Volevo sapere a questo punto
di chi è la responsabilità per
l’accaduto e, soprattutto, chi
dovrà sopportare l’onere delle
riparazioni? Io oppure il condominio?
Grazie della risposta che vorrà
darmi.
Giovanni
Caro Giovanni,
Innanzi tutto è necessario precisare, per coloro che non lo
sapessero, che la braga è una
raccordo che mette in collegamento le tubazioni idrauliche
verticali con quelle orizzontali.
Difatti gli scarichi delle acque
reflue condominiali si dividono
in orizzontali (reti di scarico
poste, normalmente, presso le
fondamenta dell’edificio e, sicuramente, condominiali) e verticali (colonne di scarico che, dall’ultimo piano, raccolgono le
acque reflue dalle singole unità
immobiliari, fino a confluire
nella
rete
orizzontale).
Per quanto attiene la braga in
passato la Cassazione riteneva
sosteneva la non condominialità
della braga difatti riteneva che:
“ la braga, quale elemento di
raccordo fra la tubatura orizzontale di pertinenza del singolo
appartamento e la tubatura verticale, di pertinenza condominiale, è strutturalmente posta nella
diramazione, essa non può rientrare nella proprietà comune
condominiale, che è tale perché
serve all’uso (ed al godimento)
di tutti i condomini; e, nella specie, la braga qualunque sia il
punto di rottura della stessa,
serve soltanto a convogliare gli
scarichi di pertinenza de singolo
appartamento, a differenza della
colonna verticale che, raccogliendo gli scarichi, di tutti gli
appartamenti, serve all’uso di
tutti i condomini” (Cass. 3 settembre 2010 n. 19045).
Dopo varie oscillazioni, nel
2012 la Cassazione con la sentenza n. 778, ha mutato orientamento stabilendo che “ la que-
Allo scultore apriliano Ignazio Colagrossi il
“Premio Antonio de Curtis (Totò)”
Lo scultore Ignazio Colagrossi è stato ancora una volta
premiato ricevendo il premio
per la scultura, nella XVIIIª
EDIZIONE
CONCORSO
INTERNAZIONALE
“ANTONIO DE CURTIS”
(Toto’) 2015, dall’Associazione “Amici di Totò” a prescindere?” ONLUS e l’Associazione “Eurweb tv5” il 9
Dicembre scorso presso presso la prestigiosa
BIBLIOTECA DELLA CAMERA
DEI DEPUTATI
Con il premio indetto in onore di Totò, inaspettatamente giunto proprio a 20 anni, dall’inizio dell’espressione artistica, attraverso LA
POESIA, PITTURA E SCULTURA, la soddisfazione di Colagrossi è ancora più grande.
Fra i premiati delle varie sezioni, alcuni noti personaggi come Lino
Banfi, Maurizio Mattioli, Paola Comin.
stione riguarda nella sostanza la
qualificazione o meno di bene
condominiale della parte della
colonna di scarico che, all’altezza dei singoli piani dell’edificio
condominiale, funge da raccordo tra la colonna di scarico e lo
scarico individuale dei singoli
appartamenti. Al riguardo appare opportuno evidenziare che il
Tribunale ha ritenuto di considerare condominiale la braga
in questione in relazione alla
sua funzione, ritenuta prevalente, di raccordo tra le singole parti e la conduttura verticale di scarico. E’ appena il
caso di osservare che, in assenza
della braga in questione, non vi
sarebbe raccordo tra le tubazioni
di scarico verticale poste in corrispondenza dei singoli piani
dell’edificio
condominiale.
Occorre anche considerare che
l’intervento su detto raccordo
deve essere operato sulla condotta verticale, mentre qualsiasi
intervento sui tubi di scarico
delle
singole
unità immobiliari
fino al raccordo
in questione può
essere effettuato
senza sostanzialmente impegnare
lo scarico condominiale” (Cass.
19 gennaio 2012
n. 778).
Pertanto le tubazioni dell’edificio in condominio, siano esse
condotti fognari
o di acque bianche ovvero canali di scarico,
appartengono alla proprietà
comune nella parte destinata al
servizio di tutte le unità immobiliari e ciò fino al punto di raccordo con i singoli appartamenti; sono invece oggetto di proprietà esclusiva le parti che,
ramificandosi dalla colonna
comune, convogliano alle singole unità abitative.
Va da sé che il condominio potrà
essere ritenuto responsabile, ex
art. 2051 c.c., sono nel caso di
rottura della tubazione d’uso
comune (cd. colonna montante),
in caso contrario, chiamato a
rispondere degli eventuali danni
cagionati dalle infiltrazioni sarà
il proprietario/condomino del
singolo appartamento nel quale
insiste la tubazione lesionata.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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Aprilia - E’ nata l’Associazione
“Passione Vivente Aprilia”
Si è costituita l’Associazione
“Passione Vivente Aprilia”, il cui
consiglio Direttivo è formato da:
Francesco Vuturo – Presidente,
Giovanni Ubertini – Vicepresidente, Mina Modugno – Segretario/TesorierePatrizia Matilde
Pavia – Consigliere Ilvo Silvi –
Consigliere.I due Consiglieri
ricoprono, in seno all’Associazione, la carica di addetti alle
pubbliche relazioni.
L’intento di costituire una Associazione della Passione Vivente
era già nata sin dall’edizione
dello scorso anno, grazie al
grande riscontro ottenuto da
parte della cittadinanza Apriliana che ha partecipato in maniera
entusiasta e plebiscitaria all’evento.
Determinante è stato, inoltre, il
sostegno offertoci dall’Amministrazione Comunale che ha
patrocinato e finanziato l’evento
ed in particolare ci ha incoraggiato l’immediato entusiasmo
che l’Assessore Francesca Barbaliscia ha saputo trasmetterci
nella realizzazione del nostro
progetto, animata, sicuramente
dalla stessa fede che ci accomuna.
Si è concretizzata, quindi, l’esigenza di creare un’associazione
che si occupasse esclusivamente
della Passione Vivente, e potere
dare modo, a chi avesse il desiderio di aderire a questo suggestivo evento di vivere questa
esperienza da protagonista e non
solo da spettatore.
Un’adesione che può avvenire
nella maniera più soggettiva
possibile che va dalla
semplice contribuzione economica al
sostegno logistico tramite prestazioni di
servizi vari, secondo
la propria competenza (falegnami, tecnici
e operai di vario
genere, attori, semplici figuranti ecc.) per
rendere questa manifestazione, che diventerà uno degli appuntamenti fissi di Aprilia, sempre più grande
e unica nel suo genere.
Questo evento, è già
alla sua terza edizione
e così, come esistono
altre realtà similari in
altri comuni limitrofi
(Maenza, Sezze, Alatri) che danno lustro
alle loro città attraverso la sacra rappresentazione con una notevole esperienza maturata nel corso degli anni, anche
noi desideriamo che la nostra
città abbia la possibilità di avere
la sua “Passione Vivente”, attraverso una suggestiva rievocazione storico-religiosa degli ultimi
30 gg. della vita e morte di
nostro Signore Gesù Cristo.
E’ vero la nostra è una Passione
ancora giovane ma è nata già
adulta sia per la ricchezza e
durata delle scene, attualmente
rappresentata da circa 70 figuranti, che per la qualità dei
costumi, curati nei minimi parti-
colari dalla nostra responsabile
di sartoria Giulia Caracci,
coadiuvata da Silvia Troiani,
dell’Associazione Lo Scrigno.
Siamo certi però, che con l’appoggio dei nostri concittadini,
dell’Amministrazione Comunale e chiunque volesse offrire il
proprio aiuto sotto qualunque
forma, arriverà ad essere un
appuntamento culturale/religioso di una certa imponenza ed
importanza, che tra l’altro, cade
in un delicato periodo storico in
cui gruppi di estremisti e fanatici religiosi uccidono in nome di
Ascolta la radio anche dal tuo
Smartphone/Tablet. Scarica l’App.
gratuita Radio Lazio Sud su Google Play
Dio e, quindi, è importante testimoniare l’adesione al messaggio
evangelico di Gesù “Amate i
vostri nemici e pregate per loro”.
E questo è lo spirito comune di
tutti noi e dei nostri partecipanti.
Anche quest’anno la Sacra rappresentazione avverrà in occasione della Domenica delle
Palme ma, previo accordo con
Don Franco Marando titolare
della Parrocchia di San Michele,
l’inizio è stato stabilito per le
15.00 e terminerà alle ore 18.30,
evitando, quindi, l’umidità ed il
freddo serale che non ha consentito a buona parte del pubblico
della scorsa edizione di seguire
l’intero evento.
Per la prossima edizione la
manifestazione sarà sempre
accompagnata da un commento
parlato e da una base sonora.
Tutte le scene dei quadri saranno
recitate da interpreti locali non
professionisti, che amano profondamente i loro ruoli storici e
che sono animati sempre da
un’esigenza di rinnovare e
migliorare quanto è già stato
realizzato con molto impegno e
sacrificio.
Inoltre, contiamo di presentare
un’edizione più ricca sia dal
punto di vista scenografico che
partecipativo, e di avere a disposizione un maxi schermo che
darà a tutti la possibilità di
seguire le scene della rappresentazione senza alcuna difficoltà
indipendentemente dalla posizione in cui si trovino.
Pertanto, desideriamo rivolgere l’invito a tutti i nostri concittadini, a partecipare a questo suggestivo evento, per renderlo ancora più grande, unico
ed importante per la nostra
città.
Non occorre essere necessariamente attori professionisti , ma
semplicemente avere buona
volontà per calarsi nelle vesti di
attori, e semplici figuranti,
oppure come collaboratori per
prestazioni d’opera.
Le iscrizioni sono già iniziate e
chiunque avesse intenzione di
unirsi a noi può telefonare alla
nostra segretaria Mina Modugno: 347/0530821 o al fisso
06/92730424.
Il Presidente
Francesco Vuturo
IL GIORNALE DEL LAZIO
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17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016
SOS CRESCITA
EDUCAZIONE FAMIGLIA e SCUOLA
Ma Babbo Natale esiste?
Dott.ssa Cinzia De Angelis
Per porre domande alla
dott.ssa Cinzia De Angelis
inviare una e-mail al seguente
indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
Gentile dottoressa,
Mi chiamo Teresa e ho 42
anni. Ho un bambino che frequenta la terza elementare.
Giorni fa mentre lo accompagnavo a scuola, ho ascoltato
inavvertitamente i suoi compagni che lo deridevano perché
Davide, mio figlio, crede ancora a Babbo Natale. Lui non mi
ha raccontato l’episodio ma
temo il momento in cui mi
chiederà spiegazioni. Cosa
faccio? Cosa gli dico?
Cara Teresa,
pubblico volentieri la sua lettera perché ogni anno puntualmente molti genitori si pongono la stessa domanda: cosa
bisogna rispondere ad un
bambino che ci chiede se esiste Babbo Natale?
Prima di rispondere a questa
domanda mi piacerebbe riflettere insieme a tutti quei
momenti magici e irripetibili
in cui, complici e solidali con i
nostri figli, abbiamo atteso
l’arrivo di Babbo Natale. Vi
ricordate i dolcetti e il latte
caldo, preparati insieme per
aspettarlo? E ve li ricordate i
passi cauti e lenti dei nostri
bambini per intravederlo, mentre adagiava i regali sotto l
‘albero? E, ancora…. Vi ricordate quegli occhi pieni zeppi di
gioia? E i loro sospiri per non
far rumore? e, infine… quel
momento tanto atteso in cui le
manine paffute di nostro figlio
aprono il regalo tanto desiderato? Si. Lo ricordate perfettamente. E, con molta probabilità, è uno dei ricordi più dolci
che custodite nel cuore. Per i
bambini non tutto è semplice e
comprensibile e per spiegarsi
alcuni eventi ricorrono spesso
al pensiero magico. Poi ad un
certo punto i bambini crescono
e alcune cose iniziano a sembrare bizzarre e illogiche… E’
proprio questo il momento che
il bambino inizia a chiederci
qualche “chiarimento” su
Babbo Natale. Ma prima di
vuotare il sacco … procedete
con calma. Forse qualche amichetto ha parlato … forse desidera soltanto essere rassicurato. Non tutti i bambini sono
pronti per affrontare la verità e non tutti, a volte, vogliono sapere davvero. Ascoltate
bene … fate domande ….
Alcuni di loro vogliono ancora essere bambini. Ricordatevi che Babbo Natale esiste
finché esiste l’infanzia. Per
noi adulti Babbo Natale è solo
un signore un po’ in sovrappeso che non si fa la barba. Ma
non siamo più scaltri adesso
che lo sappiamo. Forse siamo
solo più tristi. È bello, meravigliosamente bello, per i nostri
bambini sapere che nel mondo
c’è un uomo buono che la
notte di Natale impiega il suo
tempo per rendere felici i bambini e non soltanto se stesso.
C’è un momento in cui il bambino capirà la verità … e sarà
ugualmente felice di sapere
che quel signore tanto buono
lui lo conosce già … Cara
Teresa le racconto un piccolo
aneddoto buffo e tenero capitato ad una mia amica per sorridere e riflettere un po’.
Una volta un bambino che
aveva perso il dentino chiese
alla sua mamma:
“Mamma lo sai che Lorenzo
mi ha detto che non è il topino
a portare i soldini?”
“Ah no? E allora chi è?” rispose la mamma
“E’ la mamma …” Continuò il
bambino tutto soddisfatto.
La mamma allora chiese nuovamente:” La mamma? “
Si. Rispose il bambino: “La
mamma del topino.”
Questo per dire che alcuni
bambini anche se messi di
fronte alla realtà …. Continuano a credere nella magia!
Buon Natale Teresa
Cara dottoressa,
Sono una zia di due nipoti bellissimi e molto intelligenti di 7
e 10 anni. Loro vogliono il cellulare. Ma io non sono d’accordo. Che altri regali mi consiglia?
Carissima zia …
Ci sono dei regali che non si
scartano, che non sono fatti
solo di lustrini … e se lei mi
ha fatto questa domanda sicuramente già lo sa. Regali ai
suoi nipoti una giornata da trascorrere insieme a lei, magari a
passeggio tra le bellezze di
Roma o per assistere ad uno
spettacolo divertente a teatro.
Regali loro qualcosa da non
buttare via, insieme alla carta,
e rinunci alla tentazione di
acquistare il giocattolo più
pubblicizzato e costoso in televisione. Rischierebbe di vederlo ammucchiato in una cesta
qualche giorno dopo il Natale.
Con molta probabilità non
apprezzeranno immediatamente il regalo. Ma non importa …
lasci a loro il tempo di gustarsi
la sua compagnia e questo
regalo così insolito. Sono certa
che dopo una giornata trascorsa insieme a ridere e a scherzare cambieranno idea …. A
volte … bisogna rischiare un
po’ … Coraggio …. E buon
Natale.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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pagina 53
“APRILIA SI…CURA”
IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI
IN ITALIA È ARRIVATO IL MOMENTO DI PROPORRE UN MODELLO DI INTEGRAZIONE. DA
APRILIA NASCE UN TAVOLO DI PROPOSTE, INSIEME AL NOSTRO FORUM “POLITICHE DI
INTEGRAZIONE E NUOVI CITTADINI DI APRILIA” CHE SI RIUNISCE A CADENZA MENSILE
PRESSO IL NOSTRO CENTRO INTERCULTURALE IN VIA CATTANEO 4
La prima occasione di incontro pubblico del FORUM è fissata il giorno 18 Dicembre alle ore 18,00 in occasione
della Giornata Mondiale dei Migranti dal titolo “Cosa vuol dire convivenza: come si costruisce l’integrazione”
a cura di Sihem Zrelli
Care lettrici e lettori,
questi ultimi giorni sono stati
molto intensi per noi Referenti
delle Comunità immigrate di
Aprilia, già Mediatori culturali e
Presidenti di Associazioni che si
occupano di Immigrazione su
questo territorio. Il motivo? Finalmente qualcosa sta cambiando
veramente nel panorama politico
nazionale, addirittura nel contesto
europeo, con il quale dobbiamo
imparare a confrontarci come cittadini europei. E lentamente le
cose si stanno muovendo pure a
livello locale. Si sta acquisendo
consapevolezza che l’Immigrazione è una questione che va affrontata, non più in una logica di
emergenza, ma strutturalmente
essa va pianificata e programmata
con interventi che vanno dal controllo della legalità all’educazione, alla socializzazione. Ma con
quale modello di integrazione?
Si parla, infatti, in questo caso di
scegliere tra diversi modelli di
integrazione ovvero di quegli elaborati teorici che hanno lo scopo
di gestire le problematiche di integrazione dei migranti nella società d’accoglienza. Una prima classificazione è quella che distingue
tre fondamentali modelli di integrazione socio-culturale: il
modello dell’assimilazione, il
modello pluralista, il modello
dello scambio culturale. Il modello dell’assimilazione. In questo
modello la priorità consiste nell’adattamento alla cultura della
società ospitante. I migranti debbono quindi conformarsi quanto
più possibile ad essa, mettendo in
atto processi di desocializzazione,
di cancellazione delle culture d’origine e di risocializzazione
rispetto ai costumi e alle norme di
quella d’arrivo.
Il modello d’integrazione italiano
è ancora oggi in via di costruzione. I Paesi mediterranei infatti
hanno raggiunto molto lentamente
la consapevolezza del loro nuovo
ruolo nel sistema migratorio internazionale e dell’esistenza di un
fabbisogno di manodopera di
importazione. In Italia, un ritardo
di comprensione di questo tipo, ha
rallentato l’elaborazione di un
modello di politica migratoria,
lasciando spazio per contro a un
alternarsi di politiche incerte, con
una forte delega della gestione
agli enti locali e istituzioni religiose e laiche della società civile.
D’altra parte c’è chi considera l’Italia come un paese che, con alcune sue leggi (in particolare con la
legge Turco-Napolitano, n.40, del
1998), ha anticipato, o meglio si è
trovata in sintonia con le politiche
migratorie di integrazione “caldeggiate” dalla Commissione
europea, in particolar modo con il
Trattato di Amsterdam, e teso a
“comunitarizzare” progressivamente la materia al riguardo di
visti, asilo, immigrazione e altre
politiche connesse con la libera
circolazione delle persone. La
prima normativa organica in
materia è stata elaborata nel 1998
con il primo Testo Unico sull’immigrazione (Legge Turco-Napolitano, n. 40, 1998, e D.Lgs. n.
286, 1998) ispirato dalla visione
dell’immigrazione come elemento
ormai strutturale della società
contemporanea. Essa riconosce la
presenza, accanto ai fattori espulsivi, di fattori attrattivi che hanno
a che fare con il fabbisogno di
manodopera di importazione da
parte dell’economia italiana, prevedendo un preciso meccanismo
di determinazione annuale di
quote di ingressi per “motivi di
lavoro” e istituendo per la prima
volta in Italia centri di permanenza temporanea per gli stranieri
sottoposti a provvedimenti di
espulsione. La legge prefigura un
modello di integrazione basato su
quattro tasselli: interazione basata
sulla sicurezza; tutela dei diritti
della persona atti ad assicurare un
minimo di integrità ai regolari,
con la sua estensione agli irregolari; integrazione dei regolari;
interazione basata sul pluralismo
e comunicazione. La legge prevede infine di attuare le proprie politiche utilizzando anche l’intermediazione del privato sociale, mettendo in campo così una sorta di
strategia di integrazione indiretta.
Questo modello ha ricevuto giudizi per lo più positivi da parte degli
esperti in virtù dell’apertura sui
diritti sociali. Per contro, e ciò ne
costituisce un limite fondamentale, essa manca di qualsiasi apertura sui diritti politici (es., diritto di
voto alle amministrative, prima
previsto poi stralciato per consentire l’approvazione in Parlamento). Uno degli aspetti negativi più
rilevanti della normativa riguarda
la sua concreta attuazione, che
viene sistematicamente ostacolata
dall’ inefficienza della burocrazia
italiana, da un’inadeguata informazione degli attori istituzionali
chiamata ad applicarla e da un’eccessiva discrezionalità amministrativa e diversificazione territoriale nella sua applicazione. La
legge successiva, la cd. Legge
Bossi-Fini del 2002, ha introdotto
integrazioni e modifiche. Essa
non ha assolutamente semplificato la precedente architettura istituzionale, ma ha solamente avuto
l’effetto di rivedere in senso più
restrittivo l’ingresso e la permanenza in Italia per motivi di lavoro. Questa legge ha generato non
poca preoccupazione per l’accesso alle procedure di asilo, per la
detenzione dei richiedenti asilo in
violazione degli standard previsti
dalla normativa internazionale e
per la violazione del principio del
non-refoulement (non respingimento) che vieta di rimpatriare ed
espellere forzatamente i richiedenti asilo verso Paesi in cui
potrebbero essere a rischio di
gravi abusi dei diritti umani .
Quali prospettive per il futuro
in Italia? Quello che noi chiediamo oggi, come cittadini immigrati, che stanno costruendo con la
partecipazione attiva alla vita pubblica, attraverso l’associazionismo e l’impegno professionale, è
di partecipare alla costruzione del
modello di integrazione italiano,
partendo dalle conquiste che dal
basso abbiamo ottenuto, partendo
dalla dimensione locale, dall’esempio di quelle Amministrazioni “illuminate” che hanno già
aperto la strada alle Consulte
degli Immigrati ed ai Tavoli interistituzionali per l’integrazione,
fino ad arrivare al livello regionale e nazionale, affinchè poi l’Italia
possa effettivamente essere d’esempio per gli altri Stati Europei.
Le leve di questo modello di integrazione sono essenzialmente tre:
conoscenza, scambio, dialogo per
conoscere e riconoscersi come cittadini che appartengono ad una
sola ed unica comunità civile,
nella quale gli immigrati possano
portare il loro contributo, le loro
proposte per migliorare la qualità
della vita di ognuno di noi, senza
distinzione di lingua, sesso, religione, nel pieno rispetto dei principi e dei valori della Costituzione italiana. Il contributo che noi
immigrati possiamo dare, è sicuramente molto importante, bisogna superare insieme l’idea dell’immigrato come semplice forza
lavoro o chiuso nella sua dimensione privata e cominciare a pensarlo coinvolto nella dimensione
pubblica della polis. In conclusione, ringrazio il Deputato PD Khalid Chaouki, il Dirigente Nazionale PD Livia Turco e tutta la Dirigenza PD sia a livello nazionale,
regionale e locale che stanno
affrontando, in maniera sistematica, la questione dell’Integrazione
in Italia, partendo dal dato di
fatto che si tratta di un argomento
non più rimandabile perché
riguarda la vita di tutti i cittadini,
perché solo affrontando la questione, anche se difficile ed elettoralmente complicata, possiamo
migliorare la qualità della vita
sociale di tutti, aumentando la
coesione sociale, rendendoci più
forti di fronte all’Europa ed al
Mondo. Nel nostro piccolo, noi
continueremo a far sentire la
nostra voce ed oggi ci sentiamo
sicuri di poter dire di aver fatto un
altro grande passo avanti, dopo la
risposta del Presidente del Consiglio italiano Renzi, ci stiamo confrontando con la Dirigenza politica italiana, alla quale abbiamo
cominciato a rivolgere le nostre
proposte di un possibile modello
di integrazione. Per facilitare il
dibattito ed il confronto, presso il
Centro Interculturale di Aprilia è
stato costituito il Forum “Politiche di integrazione e nuovi cittadini di Aprilia”: un’occasione
di incontro e d’informazione per
proporre idee per il nostro territorio sui temi dell’immigrazione ed
integrazione. Le riunioni sono a
cadenza mensile nella sede di Via
Cattaneo 4 presso il Palazzo dell’
Immigrazione. Chi è interessato a
partecipare al Forum può compilare il modulo di iscrizione che si
trova sul nostro sito www.lacasadegliimmigratiaprilia.org e consegnarlo alla Segreteria del nostro
Centro o spedirlo via mail a [email protected]. La prima occasione
di incontro pubblico del
FORUM è fissata il giorno 18
Dicembre alle ore 18,00 in occasione della Giornata Mondiale
dei Migranti dal titolo “Cosa
vuol dire convivenza: come si
costruisce l’integrazione”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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L’Italia è consegnata
di Salvatore Lonoce
Cari amici lettori, quanti di voi
sanno che cos’è una obbligazione subordinata?!
Cari amici, quanti di voi sapevano che le obbligazioni subordinate esponevano i risparmiatori, in caso di fallimento della
banca, a creditori di serie B e
quindi con il diritto di essere
risarciti dopo altri soggetti
come i dipendenti, i correntisti e
anzi concorrevano a ripianare le
perdite del fallimento.
Cari amici, ma quanti di voi
sanno quante ce ne sono ancora
in circolazione?!
E, soprattutto, quante e quali
sono le banche, oltre a quelle
già tristemente conosciute, che
rischiano di far saltare per aria i
risparmi degli italiani?!
Una?! Nessuna?! Centomila
risparmiatori!
Cari amici questo è un Paese
che non conosce pace, in cui c’è
chi lotta per mezzo pane e chi
gestisce, giocando, centinaia di
milioni di euro, i risparmi degli
italiani che muoiono per la perdita dei loro sacrifici; tutto questo nell’indifferenza di un Paese
comandato dalla casta bancaria
ed impaurito dalle azioni di
questi che ignorano la Costituzione.
Cari amici, considerate se questo non è un Paese consegnato
alle banche ed ai loro luridi
aguzzini, un Paese che le aveva
eletto come speranza di vita e
prospettiva di futuro e si è ritrovata con dei volgari mentitori
assurti al titolo di istituti invece
che di buffoni finanziari.
Queste banche che, hanno operato nel peggiore dei modi e
non si scusano, ma ci irridono
come risparmiatori pronti ai
“piagnistei”.
Cari amici lettori, vi presento la
“potente lobby dei nostri istituti
bancari”, che vengono accompagnati nel salvataggio da quasi
tutto l’arco politico, con la
scusa di voler salvare il sistema,
i lavoratori, e dei risparmiatori?! Per i risparmiatori è la fine
di un sogno è l’inizio di un
incubo! Che termina con un
cappio.
Cari amici, quando tocchi i
poteri forti come le banche, i
poteri economici, vengono
fuori le solite storie sull’occupazione, sui posti di lavoro, sul
sistema creditizio da salvare,
uno scudo a protezione dalle
tragedie di noi povere pecore o
meglio, mucche da continuare a
mungere.
Oggi, più che mai, le banche
fanno vittime, piccole e grandi
tragedie italiane in tutte le parti
dello stivale e in ogni ceto
sociale.
Le banche non chiedono scusa,
ti comunicano i cambiamenti in
maniera unilaterale e se questo
non ti sta bene hanno una legge
ad hoc che li sostiene e garantisce, sono brave a sbandierarlo
quando li conviene.
Cari amici lettori, bisogna
ammettere che le banche non
sono più conformi al “pensiero
dei cittadini, dei risparmiatori”
e questa non è una affermazione
coraggiosa, è un fatto.
Cari amici lettori, bisogna
ammettere che il mito delle
banche, come promotrici di
benessere, oggi è stato, ancora
una volta, fortemente intaccato.
Certamente non è da tutti criticare direttamente gli atteggiamenti di questi generosi elargitori di denaro, gli stessi che
compiono da oltre 60 anni e si
Invito alla lettura
“L’amante giapponese” di Isabel Allende
L’ultimo libro di Isabel Allende
è un inno alla vita anche se la
protagonista è una signora
ormai anziana che vive in un
pensionato.
La figura di Anna Belasco
appassiona il lettore per la storia della sua vita che non sempre è stata facile: molti avvenimenti tristi ed alcuni lieti si
sono alternati durante la sua
esistenza ed hanno contribuito
a renderla sempre più sensibile
ed a farle esprimere quella
creatività che la porterà a
diventare una donna di successo. Decide di studiare disegno
e pittura dopo aver ascoltato
una conferenza di Vera Neumann ma, mentre l’artista
aveva messo la sua arte alla
portata della gente comune
dipingendo lenzuola, tovaglie,
stoviglie, capi di abbigliamento, Anna Belasco si propone di
dipingere solo alcuni capi di
abbigliamento e sempre su
seta, ogni pezzo con la sua
firma così le sue creazioni
sarebbero state accolte solo da
un pubblico più esigente e culturalmente più elevato. Per
tutta la sua vita la protagonista
di questo romanzo ha dipinto
sempre per passione e i suoi
tanti viaggi le hanno permesso
di trovare nuovi spunti per le
sue creazioni.
La sua storia d’amore con il
giardiniere giapponese Ichimei
si svolge in un lungo periodo di
tempo che va dalla seconda
guerra mondiale in Polonia
fino alla San Francisco dei
nostri giorni. Un amore che
durerà tutta la vita anche se la
protagonista sposerà il cugino
Nathaniel. Sono bellissime le
lettere che Ichimei le scrive in
un periodo di tempo nel quale
ognuno di loro ha fatto scelte
diverse. “Mi hai spiegato che
dalla quiete nasce l’ispirazione
e che dal movimento scaturisce
la creatività. La pittura è movimento, Alma, ecco perché mi
piacciono così tanto i tuoi dise-
gni recenti, sembrano eseguiti
senza sforzo, benché sappia di
quanta quiete interiore ci sia
bisogno per raggiungere quella tua padronanza del pennello. Mi piacciono particolarmente i tuoi alberi autunnali
che lasciano cadere le foglie
con grazia. Ed è proprio così
che desidero liberarmi delle
mie foglie in questo autunno
della vita……Perché attaccarsi
a qualcosa che comunque perderemo…..” Un amore quello
di Alma ed Ichimei che è durato una vita perché anche nei
periodi di allontanamento ha
continuato a rimanere dentro di
loro.
Una storia di un’altra donna si
lega a quella di Alma Belasco
ed è quella di Irina Bazili, nel
libro s’intrecciano le due esistenze che durante la narrazione si svelano al lettore per
quanto riguarda il passato e si
legano affettivamente proprio
grazie al Pensionato Lark
House dove Irina, donna giovane lavora come accompagnatrice ed Alma, ormai anziana e
sempre più fragile, si è volontariamente rifugiata in un
appartamento del primo livello
dove vivono come inquilini
persone anziane ancora efficienti.
Anche Irina ha un passato tragico da dimenticare, le due
donne trovano sostegno l’una
nell’altra, Alma ama Irina
come una figlia e cerca di aiutarla a ricostruire la propria esistenza dimenticando i torti subiti durante la sua infanzia ed
Irina cerca di fare per Alma
quello che una figlia fa con
amore per una madre.
Il libro è un mosaico dove ogni
tassello è una parte di vita o
dell’una o dell’altra, possiamo
quindi notare leggendolo che
due sono le protagoniste anche
se la figura di Alma Belasco è
predominante.
L’amore vive in tutto il romanzo: quello di Alma per Ichimei
e Nathaniel, quello di Irina per
i suoi nonni lasciati quando era
bambina e per Seth, il nipote
prediletto di Alma.
È un libro che non ci rattrista,
anzi ci fa comprendere quanto
sia importante vivere mettendo
al centro della nostra esistenza
l’amore verso gli altri. Isabel
Allende, infatti, così scrive
“Credo sia una reazione
sana,il riaffermarsi della vita,
del piacere e dell’amore dopo
aver percorso per molto tempo
i sentieri della morte”. L’amore è, infatti, il motore che
anima la vita di tutti noi e che
ci permette di convivere in
armonia con le persone con le
quali veniamo in contatto,
manifestare poi questo sentimento nei confronti di tutta l’umanità ci offre la possibilità di
essere felici.
Isabel Allende ha scritto moltissimi libri; La casa degli spiriti è stato il suo primo romanzo, pubblicato a Buenos Aires
nel 1982 e tradotto e pubblicato in Italia l’anno dopo. Importantissimo per comprendere la
sofferenza della sua anima,
quello scritto per la figlia
Paula, morta giovanissima. Nel
2014 Barack Obama l’ha premiato con la Medaglia presidenziale della libertà.
CarlaGinanneschi
nascondono dietro l’ignoranza
di noi correntisti per evitare le
accuse dei più e darsi sempre
l’aria di vittima anche quando i
propri dirigenti svolgono il
ruolo di ammaliatori, persecutori e aguzzini della popolazione
del
risparmio.
Cari amici, in questo Paese si
può criticare il Papa, il Presidente, tutti i Santi, mettere in
dubbio lo Spirito Santo e la
Madonna Santissima ma diventa un peccato mortale criticare o
mettere in dubbio i “dogmi”
delle banche.
Si rischia di incorrere in scomuniche finanziarie o peggio di
essere oggetto di provvedimenti restrittivi come il CRIF previ-
sto dalle leggi liberticide fatte
approvare
dal
“partito
unico”della sinistra /destra parlamentare.
Voglio sperare che, dopo questa
ulteriore vicenda, si voglia dare
una svolta ed attaccare direttamente il vero potere di questa
bella Nazione, quello delle centrali finanziarie, delle grandi
banche, delle offerte finanziarie
capestro, della oligarchia tecno
finanziaria e fare una scelta
netta senza limitarsi alla demolizione della casta dei “camerieri” di questo vero potere.
Cari amici, voglio sperare che
ci sia almeno un tentativo di
forzare il muro di questo sistema bancario; Voglio sperare?!
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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La convenienza
del fotovoltaico
U
n impianto fotovoltaico possiamo ormai considerarlo un sinonimo di risparmio, in particolare per due motivi: l’accumulo di energia elettrica e lo “scambio sul posto”. Facendoci aiutare dalla Energy System Project srl analizzeremo
tutti i benefici di questo rivoluzionario sistema di produzione di energia.
Il primo segreto lo troviamo nel concetto di accumulo di energia. Esso ci permette di immagazzinare il surplus di energia del nostro impianto fotovoltaico,
per poi prelevare nella notte tale energia, quando non c’è luce e dunque l’impianto non produce. Infatti maggiore sarà la quota di autoconsumo e maggiore
saranno i benefici in termini di redditività. La parte di energia prodotta dall’impianto e auto-consumata ci permetterà di ricevere un doppio beneficio: 1)
il risparmio sulla bolletta elettrica per il mancato acquisto dell’energia dalla
rete; 2) il rimborso sull’energia di scambio (SSP). La soluzione, per sfruttare al
massimo l’energia prodotta dal fotovoltaico e per aumentare la redditività del
nostro impianto, si trova nei sistemi di accumulo dell’energia. Tali sistemi permettono di mettere da parte l’energia che non serve rispetto alle necessità
immediate di auto-consumo, per poi restituirla all’utenza quando l’impianto
solare è inattivo, ad esempio nei momenti di scarsa produzione o nelle ore notturne. In questo modo si massimizza l’auto-consumo di energia prodotta dal
fotovoltaico, lasciando la rete elettrica come risorsa ultima di scorta.
Tra l’altro esistono anche incentivi economici per questo genere di sistemi. “Sì
– conferma Danilo Boggian, titolare dell’Energy System Project – basta scegliere l’opzione lo Scambio sul posto. E’ un’ulteriore fonte di valorizzazione
economica dell’energia prodotta dall’impianto. Tale beneficio è abbinabile alla
detrazione fiscale del 50% su base IRPEF in 10 anni”.
Il servizio di scambio sul posto è regolato su base economica dal GSE in forma
di contributo associato alla valorizzazione a prezzi di mercato dell’energia
scambiata con la rete. L’energia prodotta dall’impianto può essere auto consumata, in tutto o in parte, riducendo così il peso della bolletta elettrica; oppure
può essere reimmessa in rete la parte di energia non consumata, determinando
una fonte di ricavo esplicita con il contributo in conto scambio.
In questo senso la Energy System Project srl presenta l’inverter SCHUCO
POWER ROUTER (3 kw, 3,75 kw e 5 kw). Tale inverter permette, oltre al normale funzionamento come qualsiasi altro, l’immagazzinamento dell’energia
prodotta in più dall’impianto fotovoltaico in batterie apposite, che questo mese
sono in promozione. Inoltre potendo contare anche sulla detrazione fiscale al
50% in 10 anni è ridotto anche il costo totale dell’impianto stesso.
Energy System Project
Via Nettunense 185 - Aprilia
Tel. 06.92014493
Danilo Boggian
IL GIORNALE DEL LAZIO
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LA PSICOLOGA RISPONDE
Dott.ssa Anna De Santis
(Psicologa - Psicoterapeuta)
LA VIOLENZA
PSICOLOGICA
Ogni giorno sul posto dove
lavoro con il mio ragazzo, lui
mi critica senza riserve e anche
in presenza di altre persone. Io
non riesco a parlare in quel
momento e mi sento una stupida
senza capacità. Mi fa sentire
inutile e inadeguata; è come se
mi facesse un piacere a tenermi
là. Invece io sono molto pronta
a lavorare in ogni parte dove
lui mi mette, ma non è mai soddisfatto di me. Le sue continue
critiche da un po’ di tempo mi
stanno dando fastidio, e quello
che prima mi sembrava gelosia,
quando parlavo con le altre
persone, specialmente con i
ragazzi, ora mi sembra una
forma di violenza psicologica,
così come mi ha fatto osservare
un mio amico. Cosa fare?
Lasciarlo? Non ci riesco. Mi
può aiutare?
MARTINA
Quando si parla di violenza,
spesso tendiamo immediatamente a pensare a percosse e ad
aggressioni fisiche. La violenza, in realtà, può avere molte
altre forme e può essere agita a
diversi livelli: possiamo infatti
fare riferimento a violenza economica, culturale, psicologica,
ecc. Questa forma di violenza
viene sottovalutata, in quanto
difficilmente
identificabile
dalle vittime stesse che non la
riconoscono come tale, ma di
per sé è causa di sofferenza e
disagio in chi la subisce. Con il
termine “violenza psicologica”
ci riferiamo ad una serie di
atteggiamenti e discorsi volti
direttamente a denigrare l’altra
persona e il suo modo di essere.
Rientrano in questa definizione
tutte quelle parole e quei gesti
che hanno lo scopo di rendere
l’altro insicuro, così da poterlo
controllare e sottomettere. Violare i principi etici e morali di
una persona significa relegarla
nell’angolo della insicurezza e
della paura, nel quale si rifugia
rinunciando letteralmente alla
propria libertà di espressione.
Purtroppo questo tipo di violenza la possono subire maggiormente i bambini, in quanto
dipendenti dai genitori che, a
volte esagerando negli atteggiamenti educativi, li terrorizzano
al punto da renderli timidi,
chiusi e introversi. Questa chiusura, però, può sfociare in
aggressività e bullismo all’interno del contesto scolastico. Il
bullo inizialmente attacca le vittime con insulti e svalorizzazioni, per poi passare alle mani.
La violenza psicologica è costituita dalle critiche avvilenti
volte a minare l’autostima della
persona, a mostrarle che è priva
di valore; per esempio la persona può essere denigrata per
quello che fa, può essere accusata di pazzia, criticata rispetto
al suo aspetto fisico o alle sue
capacità intellettuali. Umiliare,
svilire, ridicolizzare, costituiscono atti peculiari della violenza psicologica. Cadono in queste trappole di violenza, persone che da bambini sono stati
schiacciati e resi insicuri da
parte dei genitori che li accusavano di incapacità e di codardia.
Purtroppo, per loro, fanno fatica
a comprendere questo tipo di
violenza quando la subiscono,
per quanto quel tipo di atteggiamento gli sembra naturale e
normale, visto che fin da bambini lo hanno subito. Da adulti
la coppia che andranno a costituire sarà in funzione di quelle
emozioni che li hanno visti crescere in quel contesto svilente e
svalorizzante. Il partener scelto
ad hoc continuerà a farli vivere
tutto ciò al quale erano già abituati. Per uscire fuori da questa
situazione, la persona dovrebbe
accorgersi che c’è ben altro che
quel tipo di comportamento
sempre subito, solo così potranno accorgersi di quanto avranno
perso nella loro vita. Lei, Martina, ha capito finalmente quello
che stava subendo dal suo
fidanzato grazie all’incontro
con un altro ragazzo, che se
anche dal punto di vista di amicizia, le ha fatto capire con i
suoi modi educati e gentili
quanto vale. Ora, però, non
riesce a lasciare il suo ragazzo
anche se continua a svalorizzarla, ma tutto può accadere, basta
che lei da oggi in poi reagisca a
quel tipo di trattamento, così
potrà finalmente prendere la
decisione più giusta. Reagire
significa controbattere con l’indifferenza a tutto ciò che le procura disagio. All’inizio può
apparire difficile, ma usando
questa parola magica, che dirà a
se stessa, tutto risulterà più
semplice: “Tutto quello che mi
sta dicendo questa persona sono
solo sue proiezioni, praticamente si sta descrivendo. Sta, per
così, dire raccontandosi senza
accorgersene”. Se ascoltiamo
gli altri mentre ci criticano,
sapremo da loro stessi chi sono
nella massima sincerità possibile.
ALLA RICERCA DELLA
SERENITA’ INTERIORE
Sono una signora di 54 anni, e
purtroppo quando mia figlia
aveva 4 anni l’ho lasciata
pagina 57
esclusivamente alle cure del
padre, perché io me ne ero
andata. Oggi ho un discreto
rapporto con lei, nel senso che
ci frequentiamo, ma percepisco
sempre della tensione fra di noi.
Ogni volta che usciamo insieme
io lo vivo come un problema
enorme e spesso finiamo per
litigare. Forse sono troppo tesa
perché voglio cercare di non
sbagliare più con lei, ma alla
fine non ci riesco. Vorrei essere
più serena e più calma, cosa
posso fare?
GIUSEPPINA
Ansia, stress e preoccupazione
spesso sono scatenati dalla
nostra tendenza ad attribuire
un’importanza eccessiva a
situazioni in fondo non così
problematiche come siamo portati a credere. Le emozioni e le
sensazioni, così come i nostri
stati d’animo, sono intimamente collegati al nostro fisico. I
primi influenzano le condizioni
del secondo, ma è vero anche il
contrario. A volte riuscire a
riportare serenità, pace interiore
e tranquillità nelle nostre esistenze sembra un desiderio
vano e senza speranza. Se ci
concentriamo esclusivamente
sul problema, esisterà solo il
problema. La mente non ha la
capacità di guardare oltre il problema, perché ha bisogno di
essere stimolata con nuovi dati
e nuove prospettive. Aspettare
che il problema si risolva da
solo è solo un’illusione. Bisogna procedere per tentativi ed
errori, fino a quando troviamo
la soluzione. L’errore che si può
commettere nel tentativo di
risolvere il problema, è molto
utile a farci comprendere come
procedere diversamente per
raggiungere la soluzione. Uno
stato di calma è importante per
riordinare le idee, e questa si
può indurre su tutto il corpo
proprio con l’esercizio della
calma del Training Autogeno.
Allora, proceda così, signora
Giuseppina, si distenda sul suo
letto, o dove le fa più comodo, e
cominci a ripetersi con la voce
della sua mente le seguenti
parole: faccio profondi respiri;
chiudo lentamente gli occhi;
ritorno a respirare normalmente. Ed ora lascio scivolare il
pensiero lungo il corpo che si
distende, si rilassa, si abbandona, e in modo del tutto sereno
mi rappresento nella mente le
parole: IO SONO CALMA. La
parola calma continuerà a ripeterla per un bel po’ di volte. Si
eserciti senza crearsi aspettative
(altrimenti la tensione da prestazione non la farà rilassare)
tutti i giorni, fino a quando
comincerà a percepirsi più rilassata. Dopo un mese di allenamento le basterà semplicemente
ripetere, con la mente, la parola:
CALMA. In questo stato riuscirà a mettere a fuoco i risultati di
ogni problema. Anzi, si accorgerà di crearne sempre di meno.
E sì, anche se ci può apparire
incredibile siamo noi stessi a
crearci i problemi, anche se
spesso gli attribuiamo agli altri.
Impariamo a dare il giusto peso
ai nostri problemi, cerchiamo
sempre di valutarli in una prospettiva a lungo termine e,
soprattutto, non esasperiamoli
inutilmente.
porre domande alla dott.ssa
scrivi a- Dott.ssa Anna De
Santis ad Aprilia in via
Mozart 1 (di fronte Conforama) tel. 393.6465283 o inviare una e-mail al seguente
indirizzo di posta elettronica: a1 desantis @libero.it
Sono attivi gli incontri di
gruppo CODIP
Per informazioni
347.6465458
393.6465283
www.codip.org
e mail:[email protected]
ASPAL: SIAMO STATI L’UNICA RAPPRESENTANZA AGRICOLA AD AVER
SOSTENUTO DELLE SPESE,PER COMBATTERE LA BIOGAS DI LAZZARIA.
GIOVEDI 17 DICEMBRE,VOGLIAMO TANTI CITTADINI E AGRICOLTORI,
PRESENTI ALL’ATTO CONCLUSIVO
Dal direttivo dell’Aspal
Lazio,arriva un messaggio chiaro verso i cittadini ed agricoltori del nostro territorio :siamo
stati gli unici rappresentanti del
comparto agricolo,ad aver
messo a disposizione del comune di Velletri ed altri comuni
limitrofi, nonché alla regione
Lazio,dei documenti ufficiali,
riguardanti le certificazioni delle
aziende agricole, realizzando
un’accurata mappatura del territorio interessato con i nomi di
tutte le aziende agricole interessate,per avere un quadro più
chiaro sul danno che si farebbe a
tutto il nostro territorio,con la
realizzazione di questo ecomostro. Il direttivo dell’Aspal,ci
tiene a ricordare,che tra i documenti consegnati nelle varie sedi
istituzionali,vi è anche una copia
del decreto legislativo 228 del
2001,articolo 21.
Questo decreto,ancora in essere,obbliga le regioni e gli enti
locali,ad individuare le aree non
idonee alla localizzazione degli
impianto di smaltimento e trattamento dei rifiuti,tenendo conto e
rispettando soprattutto le caratteristiche alimentari e nutrizio-
nali e le tradizioni rurali di elaborazione dei prodotti agricoli e
alimentari con disciplinari di
produzioni
riconosciute
(
doc,dop,igt,igp,),ivi compreso
gli agriturismi ed aziende con
coltivazioni biologiche .
I
documenti
da
noi
consegnati,ricorda il presidente
dell’Aspal,Stefano Giammatteo,non danno alibi all’amministrazione comunale di Velletri e
a tutto il proprio consiglio
comunale sulla realizzazione di
questo impianto biogas .
Finalmente giovedi 17 dicembre
2015,presso il consiglio comunale di Velletri,sapremo le reali
intenzioni degli amministratori.
Ci aspettiamo da loro un forte
senso di responsabilità affinchè
si faccia un definitivo dietrofront sul progetto della biogas di
Lazzaria .
Al tempo stesso,conclude il presidente dell’Aspal,dopo aver
sostenuto delle spese per preparare i documenti da noi consegnati alla commissione rifiuti e
alla regione Lazio,presentando
anche le eventuali alternative al
progetto biogas,nella stessa
commissione rifiuti il 19 maggio
2015,senza che nessun dirigente
sindacale agricolo accredidato ci
abbia aiutato,dopo aver subito
anche offese da qualche dirigente sindacale del nostro territorio,
che ci ha definito dei millantatori,ci aspettiamo per giovedi 17
dicembre alle ore 15,nell’aula
consiliare,tantissimi cittadini e
agricoltori,ad assistere all’atto
conclusivo di questa vicenda,per
guardare in faccia a tutti coloro
che con l’eventuale voto favorevole alla realizzazione di questa
biogas,vorranno distruggere il
nostro territorio e la nostra agricoltura di estremo pregio. L’Aspal Lazio,la sua parte l’ha già
fatta,qualcun altro no. Adesso
vedremo il consiglio comunale
se farà la sua,nel rispetto della
legge e della nostra tradizione
rurale e contadina .!!!!!!!!!!!!!
IL DIRETTIVO ASPAL
IL GIORNALE DEL LAZIO
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17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016
“Storie di Donne”
Un colloquio creativo tra le
Arti per dare impulso ad una
nuova coscienza sociale condivisa. Questa e’ la mission della
kermesse “Storie di Donne”
alla sua prima edizione, che si e’
inaugurata il 25 Novembre
2015 all’Hotel Villa Eur di
Roma tra artisti, scrittori, giornalisti e poeti di diversa provenienza geografica e alcuni personaggi noti al grande pubblico.
La manifestazione, che vede
come filo conduttore una mostra
fotografica e pittorica nella hall
della location ospitante fino al
prossimo 8 Dicembre, avra’
anche nel periodo momenti ed
incontri dedicati a protagonisti
della Cultura e dello Spettacolo.
Almeno 250 gli ospiti intervenuti
all’inaugurazione per celebrare
con gli organizzatori questo
omaggio all’universo femminile
ed accolti da Andrea Starace,
direttore dell’Hotel Villa Eur, e
Lisa Bernardini, direttore artistico nonche’ presidente dell’Associazione Occhio dell’Arte
co-organizzanti l’evento. Impossibile citarli tutti: in ordine sparso e casuale, nomi come l’attore
Lando Buzzanca, il presentatore
Anthony Peth, il doppiatore e
regista Giovanni Brusatori, la
cantante Star Eliza, l’organizzatore Oscar Garavani, l’artista
Mike Calabro’, l’attrice Luciana
Frazzetto e il direttore di doppiaggio, regista e doppiatore
Massimo Milazzo, l’attrice
Adriana Russo, il critico Giorgio Palumbi, il Marchese De La
Roche alias Chicago, l’editore e
giornalista Giò Di Giorgio della
testata Inciucio.it, il giornalista
nonche’ Presidente dell’Italia dei
Diritti Antonello De Pierro, Kyra
Ruffo, Cinzia Hall, Lino Bon,
AnnaBruna Moda, Silvia
Fabi, il Professor Francesco
Petrino, Ugo Mainolfi, la
giornalista Federica Pansadoro, l’architetto e ricercatore
storico Ugo De Angelis, la
gallerista Sabina Fattibene,
la critica cinematografica
Sarah Panatta, la regista
Iolanda La Carrubba, il Presidente di Associazioni umanitarie Giorgio Ceccarelli, il
Direttore di Prima Pagina
News Maurizio Pizzuto, l’ex top
model Giuseppina Iannello, la
prima miss Sorda al Mondo Elisabetta Viaggi, Fefe’ D’Orsi dell’Associazione Un Mondo per
Amico, la regista argentina Graciela Saez, la regista italiana
Lucilla Colonna, il Presidente
A.I.S.L_O. Maria Grazia De
Angelis, Franca Pace, la mediatrice interculturale Susana
Mamani, Sorici Constantin a
capo della Associazione Genitori
Rumeni in Italia, il cantautore
Amedeo Morrone, la
cantante sudamericana
Gisela Josephina Lopez
Montilla, Tatev Hakobyan dell’Associazione
russa Matrioska, l’onorevole Antonio Paris,
Giovanni Pirri di Allinfo, la scrittrice Simonetta Bumbi, il violinista
RAI Gaspare Maniscalco, Elisa Pepe’
Sciarria in veste ufficiale “Una Ragazza
per il Cinema” 2015
con il responsabile
regionale del concorso
per il Lazio ed il Molise Massimo Meschino,
il regista e fotografo
Michele Conidi, Anna
Bianca vedova di Remo
De Angelis (…).Alcuni
ospiti fra i presenti sono
stati premiati con una
medaglia da parte degli
organizzatori.per la loro
importante presenza attiva/simbolica - nella diffusione
dell’evento “Storie di Donne”.
Contributo poetico della serata a
cura di: Eugenia Serafini, Anita
Napolitano, Iole Chessa Olivares,
Anita Tiziana Laura Napolitano,
Massimo Pacetti, Davide Cortese, Giuliana D’Annibale, e per
quello musicale a Amedeo Morrone.
Fotografi in esposizione (in ordine sparso): Gianfranco Giachetti,
Gaia Franciosi, Sara Motta,
Gianluca Posella, Barbara Marin,
Luigi Bilancio, Tiziana Illustrazione, Claudio Binnella, Davide
Capponi, Pietro Politi, Blondi,
Claudio Giuli ( artisti selezionati
dal network The Imaginarium),
Diocleziano Galella, Giorgia
Nofrini, Ilaria Di Giustili, Marina
Rossi, Donatella Francati, Martyna Ball, Elisabetta Floccari,
Angelo Facchini, Michela Giannotti, Francesco Oggianu, Francesco Trapasso (autori pervenuti
alla selezione del bando in
maniera
autonoma).
Pittori in esposizione : Sabrina
Falasca, Paola Grillo, Oria Strobino, Monica Cosimi, Giorgio
Soldi, Fabrizio Capoccioni, Emanuela De Franceschi, Davide
Damato, Daniele Del Sette, Anna
Stoyanova, Alessandra Fuligni
(nomi selezionati dal Trittico Art
Museum di Roma), Giorgio Ceccarelli, Tatyana Makarova, Patri-
zia Pisano, Francesca Splendore,
Lina Morici, Mario La Carrubba,
Maria Meraglia, Ester Campese
(Campey) e, provenienti dall’Associazione Arcobaleno di Roma,
i pittori Daniela Negrelli, Olga
Silivanchyk, Ingrid Alldritt, Marcella Baruti, Natascia Camapanelli, Anna Maria Campus,
Gabriella Tirincanti, Mapi.
Per la serie “Grandi Autori” in
mostra: il fotografo Francesco
Ciccotti e il compianto pittore
Remo
De
Angelis.
Collaboratori principali del giorno della inaugurazione di “Storie
di Donne” 2015: Trittico Art
Museum, Associazione Arcobaleno, network The Imaginarium, Agenzia MTM Events,
“Una Ragazza per il Cinema”,
Escamontage, A.I.S.L_O. , le
Associazioni “Figli Negati”e “I
love Papa’”, FotoDigital Discount
di
Anzio.
Video della giornata a cura del
network Allinfo.
Sponsor tecnici della giornata:
Pasta Molino Falco srl., Azienda vinicola Donato Giangirolami, Ristorante Il Gattopardo di
Anzio.
Outfit Luisa Lubrano Atelier
per Lisa Bernardini.
Credits foto: Flavio Di Properzio
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IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 59
dalla
Regione
di Bruno Jorillo
BILANCIO 2016: PIU’ SVILUPPO, LAVORO E SERVIZI
Va avanti l’impegno della Regione per sostenere lo sviluppo e il lavoro riducendo le
spese e la pressione fiscale e aumentando allo stesso tempo i servizi per i cittadini.
Ecco una carrellata di numeri per dare a tutti la possibilità di capire il lavoro e gli obiettivi che la Regione sta portando avanti:
Presentato il bilancio previsionale 2016/2018 e la Legge di Stabilità. Va avanti l’impegno della Regione per sostenere lo sviluppo e il lavoro riducendo le spese e la pressione fiscale e aumentando allo stesso tempo i servizi per i cittadini. I dati relativi
all'export diffusi dall'Istat indicano il Lazio come la seconda Regione in Italia per
esportazioni, quelli relativi al lavoro divulgati dall'Inps indicano invece un più 38% di
contratti a tempo indeterminato nel 2015 a fronte di un +30% a livello nazionale.
Bilancio 2016: più sviluppo, più lavoro, più servizi. Il Lazio cambia from RegioneLazio
Ecco una carrellata di numeri per dare a tutti la possibilità di capire il lavoro e gli obiettivi che la Regione sta portando avanti:
RISPARMI E QUALITÀ DELLA SPESA
Risparmi sulle spese per enti e società. Nel 2014 la spesa per enti e società era di 192
mln, nel 2015 di 176 mln, nel 2016 sarà di 170 mln fino ad arrivare a 154 mln nel 2018.
Con la riduzione dei fitti passivi e attraverso l’attuazione del Piano di razionalizzazione delle società la spesa per il funzionamento degli enti regionali e le società continua
a scendere. Si prevede, nell’immediato, la conclusione del percorso di fusione in un
unico soggetto delle due società che si occupano di sistemi informativi e funzioni
amministrative, Lazioservice e Lait e la conclusione dell’iter di fusione di Bic in Lazio
Innova.
Calano anche le spese per il personale e gli organi istituzionali. La spesa per il personale passa da 282 mln nel 2015 a 281,86 mln nel 2016 nonostante il costo aggiuntivo
di 6,7 mln per l’assorbimento del personale delle Province. Per quanto riguarda gli
organi istituzionali la spesa passa da 78,8 mln a 76,70 mln. Confermati i trasferimenti
per 60 mln al Consiglio regionali e minori spese per 1,6 mln da parte della Giunta.
SVILUPPO, AL LAVORO PER LA CRESCITA
Lazio prima regione italiana nel 2014 secondo Istat per crescita Pil, occupazione e consumi delle famiglie. Recenti dati diffusi dall’Istat dicono che il Lazio ha una crescita
dell'occupazione del 3%, contro una media nazionale dello 0,1%, un incremento del pil
dell'1,4% a fronte di una contrazione dello 0,4% registrata in Italia. E, infine, una spesa
per i consumi delle famiglie aumentata dell'1,3% contro una media italiana dello 0,4%.
Ecco alcuni dei principali strumenti per assecondare la crescita e lo sviluppo del territorio:
Fondi e risorse per leggi e riforme approvate . La Regione ha garantito la copertura
finanziaria per le leggi approvate con 114,56 milioni di euro complessivi tra parte corrente e parte capitale. Nel 2015 la copertura ammontava a 83,94 mln di euro. Cosa vuol
dire? Che la Regione non si limita ad applicare e ad approvare riforme o leggi, ma le
rende possibili grazie alle coperture. Un esempio? La legge per lo spettacolo dal vivo.
La programmazione europea 2014/2020.Sono già state avviate 35 delle 45 Azioni cardine. Il Bilancio 2016, in linea con la programmazione unitaria dei fondi europei, prevede nel 2016 l’attivazione di Bandi sui tre programmi operativi, Fesr (125 mln), Fse
(145 mln) e Psr (169 mln), per un totale di oltre 440 milioni di euro.
Infrastrutture, opere pubbliche e scuole. Nel triennio 2016-2018 sono previsti finanziamenti per 530 mln di euro anche con il supporto del Fondo di Sviluppo e Coesione
e 73,2 mln di mutui BEI. Abbiamo già dato copertura agli interventi di conclusione dei
cantieri per realizzare la strada statale Monti Lepini, la Rieti-Torano, la tangenziale dei
Castelli, il viadotto Biondi a Frosinone, la via Lungoliri a Pontecorvo e garantiamo
anche l’avvio del cantiere della Orte-Civitavecchia. Sul bilancio 2016-2018 si prevede
la copertura dei lavori relativi alla superstrada Orte-Civitavecchia (105,3 mln), alla Ferrovia Roma-Viterbo (150 mln), alla Linea C metropolitana di Roma (138,7 mln),
all’ampliamento della via Tiburtina (16 mln), all’ impianto di risalita del Terminillo
(13,9 mln) e alla funicolare di Rocca di Papa (5,3 mln).
Il Programma straordinario di Edilizia scolastica (81,6 mln), si tratta di opere che
potranno trovare attuazione appena il Governo indicherà i criteri di riparto del Fondo
Sviluppo e Coesione. Le altre possibili opere finanziabili con il FSC sono: la ferrovia
Roma Lido, il prolungamento linea B1metropolitana di Roma, il collegamento Canepina-Vallerano con la superstrada Orte-Civitavecchia, il secondo e ultimo lotto del collegamento stradale Rieti-Torano, l’adeguamento innesto della SS2 (Appia) a Comune
di Ariccia e nuovo Ospedale dei Castelli.
Formazione e lavoro. Nel 2016 sono previsti 128,9 mln di risorse di bilancio e 121 mln
di fondi strutturali FSE per garantire: il diritto allo studio, la formazione professionale, il coworking, i servizi per l’impiego, le scuole di alta formazione, gli LSU, i pro-
getti per le scuole, i green jobs, il contratto di ricollocazione.
L’assistenza agli alunni disabili. Con la soppressione delle Province, la Regione si fa
carico del 50% di quanto veniva garantito in passato dalle Province per l’assistenza
agli alunni disabili con 8,5 mln di euro. Si lavorerà per integrare queste risorse con il
Fondo sociale europeo.
Ricerca e innovazione tecnologica. Oltre a 25 mln di euro di fondi strutturali FESR,
sono previsti 25,5 mln di euro di investimenti per favorire l’innovazione e sostenere il
trasferimento tecnologico e il riposizionamento competitivo. Inoltre, da bilancio, 16
mln sono destinati alla ricerca di base e ai distretti tecnologici;
Cultura e turismo. 41,8 mln di euro di risorse di bilancio per sostenere lo spettacolo dal
vivo, la valorizzazione del patrimonio culturale, il fondo per il Cinema e l’audiovisivo
oltre a 5 mln del Fesr per produzioni audiovisive.
Interventi per la tutela dell’ambiente e del territorio. Anche qui tanti gli interventi: la
potabilizzazione dell’acqua dall’arsenico a Viterbo, l’approvvigionamento idrico Isole
Pontine, assetto idrogeologico, Valle del Sacco, interventi per la costa e le spiagge e per
la valorizzazione del fiume Tevere per un totale di 164 milioni di risorse a cui si aggiungono 16 mln in più del Fesr nel 2016 per l’assetto idrogeologico e 3 mln per le aree
produttive ecologicamente attrezzate (APEA).
Agricoltura. Nel 2016 sono previsti 37,4 mlnper fauna selvatica, calamità naturali,
imprese agricole, patrimonio florovivaistico, startup, agricoltura biologica, benessere
degli animali, formazione professionale, oltre a 169 mln di euro da Psr Lazio.
AL CENTRO LE ESIGENZE DEI CITTADINI E I SERVIZI
Più risorse per il trasporto pubblico locale. La quota regionale passa da 292,40 mln di
euro a334,80 mln oltre ai 574 mln del Fondo nazionale trasporti per un totale di 908
mln. L’amministrazione regionale compie uno sforzo in più per supportare il tpl di
Roma Capitale nell’anno del Giubileo.
Politiche sociali. Si passa da 140 mln di risorse libere di parte corrente per il sociale,
nel 2015, a 182 mln, complessivamente tra risorse libere e trasferimenti statali, nel
2016 oltre ai 25 mln previsti con fondi FSE.
Edilizia sanitaria. Nel bilancio 2016 sono previsti 32,6 mln per l’edilizia sanitaria, oltre
a 113,2 mln di trasferimenti statali nel 2016. In particolare, continua l’impegno della
Regione per la realizzazione delle Case della Salute con uno stanziamento previsto di
15,5 mln di euro nel triennio 2016/2018.
Rifiuti. Si conferma il piano di raccolta differenziata con 42,5 mln di euro.
Sicurezza. Nel 2016 sono previsti 6,2 mln di euro per rispondere alla crescente domanda di sicurezza dei cittadini. Sarà possibile realizzare importanti interventi per la sicurezza urbana, il contrasto all’usura, il riutilizzo dei beni confiscati, il contrasto alla violenza di genere e a sostegno dell’osservatorio sicurezza e legalità.
AL VIA IL PERCORSO PER LA RIDUZIONE DELLE TASSE
La Legge di Stabilità conferma l’esenzione dell’1,6% dell’Irpef per 2,3 milioni di cittadini.
In particolare, i soggetti interessati dall’esenzione sono:
- i contribuenti con reddito fino 35.000 euro;
- i nuclei familiari con reddito fino a 50 mila euro e con almeno tre figli a carico o almeno un figlio disabile a carico.
Nell’insieme, l’81,7% dei contribuenti del Lazio (2.350.000 su 2.834.000) è esentato
dall’aumento.
Sono inoltre previste altre esenzioni che riguardano:
- la tassa per le auto ibride (esenzione per 3 anni dall’immatricolazione);
- la tassa auto storiche (dal 2016 -10% rispetto alle tariffe ordinarie);
- la tassa di concessione regionale apparecchiature radiografiche;
- l’Irap per le startup (per 24 mesi dall’inizio dell’attività).
“È’ iniziato l'iter consiliare del bilancio, siamo molto contenti per aver vinto due sfide,
cioè quella del risanamento perché, ora possiamo lavorare con più serenità, e insieme
quella dello sviluppo- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: di
conseguenza aumentano gli investimenti sul sociale ma soprattutto grazie al lavoro
fatto con l'Europa ci sono 40 milioni di euro di investimenti per lo sviluppo che ci
auguriamo rafforzino la tendenza alla ripresa che si manifesta nella crescita del pil, dell'occupazione e che sono tutti segnali positivi che ora - ha concluso - vanno rafforzati
con politiche che continuano a scommettere su questo tema"- ha detto ancora Zingaretti.
“Minori spese, nuovi risparmi e più efficienza: in questo modo a migliorare i servizi,
assecondare la crescita, sostenere lo sviluppo e migliorare i servizi essenziali- è il commento di Alessandra Sartore, assessore al Bilancio Demanio e Patrimonio, che ha
aggiunto: L'amministrazione regionale ha proposto uno sforzo in più per supportare il
tpl di Roma Capitale nell’anno del Giubileo e per le politiche sociali si passa da 140 a
182 mln, con un incremento di oltre 40 milioni. È’ confermata, tra l’altro, l'esenzione
dell'1,6% dell'Irpef per 2,3 milioni di cittadini nella Legge di Stabilità approvata dalla
Giunta e ora all'attenzione del Consiglio regionale" – ha detto ancora Sartore.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 60
17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016
ARDEA Dopo 14 anni tornano le “signorine” della Mater Dei
Il sindaco Di Fiori: “Bentornate a casa, il nostro paese sarà sempre la vostra casa”
Bentornate a casa”. Cosi’ il sindaco di Ardea Luca Di Fiori ha
voluto dare oggi il saluto alla
nuova comunita’ delle suore dell’Opera Mater Dei che torna ad
Ardea dopo 14 anni di assenza.
E’ infatti dal 2001 che avevano
lasciato la comunita’ del centro
storico dopo una presenza ininterrotta iniziata nel 1950 e che
aveva visto le “signorine” (così
venivano, e vengono, chiamate
dai cittadini del borgo), far crescere i ragazzi ardeatini che
andavano a scuola nel centro e
poi nelle attività educative collaterali alla vita parrocchiale.
A vivere ad Ardea, da oggi, sono
suor Lourdes (che, tra l’altro, è
la superiora generale della Congregazione), suor Fausta (che
torna dopo 15 anni e che nella
Chiesa di San Pietro Apostolo è
stata accolta con particolare
commozione), suor Justine e
suor Giuseppina. L’opera Mater
Dei è particolarmente legata alla
comunità di Ardea, visto che
sulla Rocca è vissuta suor Maria
Bordoni, fondatrice della Congregazione. Ad accoglierle, questa mattina, durante la funzione
della domenica, don Aldo Anfuso, parroco di San Pietro Apostolo, e il sindaco Di Fiori oltre a
una nutrita rappresentanza di
fedeli che hanno conosciuto le
“signorine”
in
gioventù.
“Per 50 anni hanno servito la
comunità di Ardea anche con
attività di aggregazione sociale ha spiegato il primo cittadino Bentornate a casa, il nostro
paese sarà sempre la vostra casa.
Mi sembra di essere tornato
indietro nel tempo, visto anche il
lavoro straordinario che sta conducendo Don Aldo, il cui nome
per la città ricorda una presenza
importante”.
“Saluto le 4 sorelle che la provvidenza ha voluto portare qui ad
Ardea - ha spiegato Don Aldo
Anfuso - Qui oggi ci sono anche
due colonne della città, Maria
Bordoni e Don Aldo Zamponi ha aggiunto illustrando due
immagini delle due figure storiche del territorio - Questo è l’inizio di ciò che il Signore ci ha
preparato come un dono”.
L’Opera Mater Dei, ha spiegato
la superiora generale, suor Lourdes, è una piccola realtà che
oltre ad alcune sedi in Italia (la
Congregazione generale è a
Castel Gandolfo), è attiva in
Perù e in Ecuador. “Tutta Ardea
è un luogo sacro - ha detto la
suora - Siamo in poche ma ogni
evento per noi è grande. Abbiamo voglia di fare e tanto entusia-
smo. Ecco perché in tutte le
comunità, in questo momento,
anche in America Latina, si sta
festeggiando questo momento”.
Si sono svolti nella chiesa di San Paolo Apostolo i funerali di Padre Ennio Cannas
Alla cerimonia hanno partecipato tutti i sacerdoti della locale diocesi e amici che con lui hanno svolto vita pastorale in passato
Si sono svolti nella chiesa di
San Paolo Apostolo nella frazione dei “Tre Cancelli” del
comune di Nettuno i funerali
di Padre Ennio Cannas, uno
dei più amati parroci che
Ardea abbia mai avuto. Padre
Ennio Cannas fu destinato
dopo a Tre Cancelli dopo essere stato per anni parroco della
chiesa di Tor San Lorenzo.
L’intera popolazione di Tor
San Lorenzo per evitare che
inviato da Sua Eccellenza il
Vescovo della Diocesi di Albano Laziale assente perché
impegnato come segretario del
Santo Padre Papa Francesco. Il
Vescovo Sua Eccellenza Marcello Semeraro, ha fatto notare
come la sua morte è giunta
proprio con l’apertura del Giubileo della “Misericordia”, un
segno Divino per un sacerdote
come Padre Ennio.
Alla cerimonia hanno parteci-
fosse inviato a Tre Cancelli
organizzò una fiaccolata protestando addirittura contro le
autorità religiose. Padre Ennio
accetto’ con ubbidienza la
decisione del suo Vescovo.
Lungo
è
stato
il
cammino pastorale del buon
padre Ennio, dalla Sardegna
fino alle chiese dei quartieri
turbolenti di Roma, come Primavalle e Garbatella, successivamente in Liguria, in Campania per finire a Torvajanica e di
lì a Tor San Lorenzo e fermarsi nella sua opera pastorale a
Tre Cancelli.
Prima dell’omelia il sacerdote
ha letto un messaggio di lodi
pato tutti i sacerdoti della locale diocesi e amici che con lui
hanno svolto vita pastorale in
passato, sacerdoti giunti da
diverse parti d’Italia. Ovviamente in prima fila i familiari
ed una fiumara di parrocchiani della sua chiesa, oltre a
quelli giunti dai paesi vicini
come Torvaianica. Numerosa
la presenza dei cittadini della
frazione di Tor San Lorenzo di
Ardea guidata dall’assessore
Roberto Matricardi rampollo
di una delle più antiche famiglie di Tor San Lorenzo in rappresentanza dell’intero comune rutulo.
Tra questi i parroci della chie-
sa di Santa Caterina e di San
Gaetano da Thiene rispettivamente dei quartieri di Ardea
della Castagnetta e di Nuova
Florida, e della chiesa di Tor
San Lorenzo, chiesa caparbiamente fatta costruire proprio
da padre Cannas. Due ex sindaci di Ardea come Mariano
Amici, che ha avuto modo di
apprezzarne i consigli e le sue
“turbolente” prediche, richiami,
consigli,
sempre
per spronarlo ed incoraggiarlo a fare del bene
al paese ed oggi non è
mancato per salutarlo
con una carezza alla
cassa che conteneva le
sue mortali spoglie.
Del resto le omelie gridate dal pulpito, spesso a
certi politici facevano
perdere il sonno come
ricordano vecchi articoli
di giornale. Un sacerdote scomodo ma caritatevole un sacerdote che
potrebbe definirsi della
“Misericordia” ricordato
con commozione, sempre disponibile, sempre
pronto ad ascoltare ed a
perdonare, per tutti
aveva una parola di conforto.
Ha partecipato alla cerimonia
anche un altro sindaco Carlo
Eufemi, oltre all’ex comandante la stazione di Tor San
Lorenzo Walter Giustini e
Paolo
Colabello.
Padre Cannas non amava essere chiamato con il “don” tanto
che una parrocchiana di Ardea
nel ricordarlo scrive sul suo
profilo face book: “Che poi, lo
ricorderete, non gli piaceva
essere chiamato “don” così
tutti lo chiamavamo padre
Ennio, chi lo ha conosciuto sa
bene il perché... quel “don” gli
sembrava un appellativo da
mafioso e lui la mafia la com-
batteva!”
Altri hanno scritto di padre
Ennio: “Lui il grande padre
Ennio, era come don Gallo il
prete di strada il prete della
carità il prete che ti fa’ credere ancora nella chiesa non ce
ne sono molti così. Ho appreso
questa brutta notizia con un
dolore immenso . Mancherà a
tutti il nostro Ennio! Ciao don
Ennio sei nel mio cuore”.
“Un parroco di altri tempi, il
coraggio di combattere i
potenti, il Fra Cristoforo dei
tempi moderni, il parroco che
ha turbato il sonno di tanti
politici di malaffare”.
Ora ai cittadini di Ardea, resta
soltanto la speranza che dall’alto dei Cieli dove già starà
per la sua opera in terra, possa
compiere un primo miracolo,
far diventare Ardea un paese
invidiabile”
Luigi Centore
17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016
ARDEA
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 61
Matricardi partecipa alla manifestazione davanti alla Regione contro le centrali Biogas
L’assessore all’Ambiente del
Comune di Ardea, Roberto
Matricardi, sensibile ai problemi ambientali e del territorio, ha partecipato questa
mattina a una manifestazione
organizzata dai comitati contro la realizzazione delle Centrali a Biogas nell’area tra
Pomezia, Ardea e i Castelli
Romani. “Siamo assolutamente contrari a questo genere di impianti - ha spiegato
L’Assessore: “Siamo assolutamente contrari a questo genere di impianti”
Matricardi - Ecco perché stiamo modificando il regolamento comunale per fare in
modo che si metta un freno a
quella tecnica per la quale,
grazie a disposizioni di leggi
nazionali, il Comune non può
che prendere atto di installazioni del genere. Gli enti locali è giusto che siano ascoltati e
la Regione deve sostenere
questa nostra iniziativa a
sostegno del territorio”.
INAUGURATI I NUOVI LOCALI DI FRANCʼORO
Si è tenuto domenica 13 Dic. a Tor San Lorenzo, l'inaugurazione del ristrutturato locale di oreficeria di FRANC'ORO questa oreficeria la più antica di Tor San Lorenzo sita proprio sul viale principale, per la nuova ristrutturazione dei locali, la stigliatura la disposizione degli
spazi è un fiore all'occhiello per il commercio della frazione di Ardea. A Franco D'Egidio, in arte Franc'oro ad
ai suoi collaboratori, giungano i nostri più sentiti auguri
di buon lavoro, buon Natale e Felice Anno Nuovo.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 62
17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016
Lo stabilimento chiude, 36 famiglie nella disperazione
POMEZIA Natale amaro per la ditta Elcograf di Pomezia
Natale amarissimo per i dipendenti della Elcograf di Pomezia,
che stanno per rimanere senza
un lavoro dopo che l’azienda è
stata trascinata in un gorgo senza
fine. Una crisi che affonda le sue
radici in tempi non poi così lontani: la aveva sostituito la Mondadori in molti degli stabilimenti storici, tra questi quello di via
Costarica. Un triste destino che
sembra inevitabile e che accomuna il sito pometino alle sedi
di Verona, Cles e Melzo. A
Pomezia saranno 36 i nuclei
familiari a doversi rimboccare le
maniche per trovare una nuova
occupazione, in un territorio
dove di certo non è facile avere
molte alternative per via delle
tante aziende che sono costrette
a chiudere i battenti per la situazione economica o anche per
mere logiche di mercato. I lavoratori hanno sottoscritto una lettera inviata ai vari organi di
informazione per far presente la
loro situazione. Una lettera che
sperano possa toccare le corde di
chi potrebbe fare qualcosa e che
al momento nulla ha fatto.
Eccone di seguito il testo; seppur lungo, riteniamo sia doveroso pubblicarlo integralmente
perché rappresenta il dramma
che questi lavoratori stanno
vivendo sulla propria pelle:
“Scrivo a nome di tutti i lavoratori dello stabilimento AGR di
Pomezia, per salutare tutti i
nostri colleghi e colleghe dei
vari siti del gruppo; alcuni li
abbiamo conosciuti in questo
lungo cammino, altri non abbiamo fatto in tempo e altri ancora
non li avremmo incontrati mai,
ma comunque vogliamo che il
nostro saluto sincero arrivi davvero a tutti, di cuore.
Speriamo che queste righe arri-
vino in tutte le bacheche sindacali del gruppo Elcograf anche
se teniamo a precisare che scriviamo come singoli lavoratori.
La nostra storia è arrivata al
capolinea; la proprietà ha deciso di staccare la spina, si perché
questo “cancro” che era diventato il sito di Pomezia, da anni
ormai veniva curato con l’Aspi-
cambiare, ma niente, noi non
eravamo capaci; che ci vuole,
aumenti la velocità, togli una
persona, diminuisci i tempi degli
avviamenti, ti tagli il salario a
cosa è servito? Pomezia ha
chiuso lo stesso e adesso? 36
famiglie le avete mandate a casa
ok, ma voi? Voi che sapevate
tutto, voi che avevate la soluzio-
Elcograf - foto del 2013, dipendenti di Pomezia
manifestano a Verona di fronte alla Mondadori
rina; noi continuavamo a dire, ne, voi che “vi vantate di essere
che no, non bastava, che ci vole- riusciti a chiudere Pomezia”?
va più oculatezza nelle scelte del Quando guardate i vs cari con i
farmaco e tutti a dire no, il “far- vostri sguardi vuoti e falsi,
maco è quello giusto”… peccato riuscite a vedere nei loro occhi
che a dirlo non fossero veri quelli dei nostri figli? Riuscite a
medici.
provare quella sensazione di
Questa metafora per dire che vergogna e quell’olezzo che,
alcuni si sono “divertiti” con quello si, vi appartiene? Voi,
noi,lavoratori, uomini, mariti, come noi, non vi svegliate di
padri… giocavano con noi come notte all’improvviso? Noi per la
fossimo cose, oggetti, e noi inge- paura del futuro dei nostri cari,
nui a crederci, a credere che ma voi, spero, speriamo, perché
puntavano su un nostro reale il sonno che state dormendo non
rilancio, a collaborare, gridan- è il sonno dei giusti… voi quindo aiuto consigliando risparmi e di?
modi di lavorare assurdi da Pagherete il prezzo del fallimen-
CRONACHE POMETINE
(a cura di Fosca Colli)
A TAVOLA AL TEMPO DELL’ANTICA ROMA
Lunedì 21 Dicembre 2015 (per gli antichi romani: ante diem duo decimum
kalendas mmdcclxviii ab urbe condita), alle ore 20.00, presso il ristorante
“La Bocca della Verità”, a Pomezia, in occasione del Solstizio d’Inverno,
avrà luogo la tradizionale “Cena dell’Antica Roma”. L’iniziativa, promossa
dall’Associazione Culturale Tyrrhenum e dal Gruppo Storico Lavinium, è
giunta alla sua XX edizione. Prenotazione e infondo al 331/7996787 o
06/86977752 o inviare una e-mail a [email protected]
TORVAIANICA, RESTYLING PER IL GIARDINETTO
Varato un progetto di riqualificazione dei giardini di via Gran Bretagna, a
Torvaianica. L’impegno di spesa è di 40mila euro, somma attinta dalle casse
comunali. Prevede anche la messa in sicurezza dell’area giochi per i bambini, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la realizzazione di un campo
da basket, la verniciatura della cancellata all’ingresso, il riposizionamento
delle panchine, il ripristino dei cigli in travertino e la realizzazione di un’area per cani con fontana.
ECO-COMPATTATORE A TORVAIANICA
Entrata in funzione a Torvaianica la prima macchina mangia-rifiuti. Si trova
presso il supermercato Todis, in Piazza Italia 24. Il macchinario è in grado di
compattare bottiglie in plastica e lattine di alluminio. Vengino dati in cambio
buoni spesa spendibili nelle attività convenzionate. Il Todis è stata la prima
attività commerciale a fare la convenzione con il Comune. La convenzione
con il supermercato prevede 1 euro di sconto ogni 20 pezzi tra bottiglie e lattine inserite a fronte di una spesa minima di 20 euro.
to o avrete un osso dal padrone?
E comunque anche a voi, che
avete “svuotate” Pomezia dei
lavori che portavano guadagno,
lasciandoci solo lavori di serie
B; a voi, noi lavoratori di Pomezia, auguriamo buone feste, ma
soprattutto auguriamo quello
che voi negli anni avete augurato a noi, anzi il doppio, di veri
cuore; augurandovi però che
prima o poi possiate sentire la
sensazione di vuoto, quella che
stiamo provando noi in questi
giorni, sperando che quando la
proverete siate soli, soli con voi
stessi, senza amici con cui sfogarvi, senza visi amici, soli con
persone “sole” come voi, inutili.
Non vogliamo fare di tutta
un’erba un fascio, perché pochi
dirigenti, hanno portato rispetto
alle nostre storie e alle nostro
persone e a loro non riusciamo,
anche se sarebbe facile, a volere
male, ma ad altri…
“Quando tutte le parole / sai che
non ti servon più / quando sudi il
tuo coraggio / per non startene
laggiù / quando tiri in mezzo
Dio / o il destino, o chissà che /
che nessuno se lo spiega / perché sia successo a te...”
Questo è quanto cantava Ligabue, non serve a nulla sia ben
chiaro, ma l’augurio che se vi
capitasse di ascoltarla vi ricordiate di noi, numeri, “cose” di
Pomezia. Ci dispiace solo che
non siamo riusciti a soddisfarvi
a dovere, perché non avete tolto
il cuore e il sorriso… Non sforzatevi di capire, sono due cose
che non avete mai avuto e che
non avrete mai.
Alcuni di noi si reinventeranno
mestieri e lavori, altri troveranno altro da fare, alcuni spero
pochissimi nulla, ma ognuno di
noi sarà una storia da raccontare ad altri, vita vissuta in una
fabbrica, con colleghi, tra
amici..
Buone feste a tutti voi che non
sarete mai niente, a quelli come
noi invece, Buon Natale e Buon
Anno, a voi e a tutti i vostri
cari”.
Fosca Colli
[email protected]
Si potrà “vedere” grazie a scritte esplicative in braille
Museo Lavinium, un percorso tattile
per disabili visivi
Le antica vestigia del passato sono un bene universale e come tali debbono
poter essere godute e
ammirate da tutti anche
da chi non è in grado di
poter vedere. Questo lo
spirito che ha dato il via
ad un progetto in essere
presso il Museo Lavinium
di Pomezia, dove è stato
predisposto un percorso
tattile per disabili visivi;
si tratta di un progetto
finanziato dalla Regione
Lazio per un ammontare
di 20mila euro. “Nel
Museo, dove per motivi di
conservazione e sicurezza
non è possibile toccare reperti e opere - hanno spiegato il Direttore scientifico del Museo Gloria Galante e l’assistente alla comunicazione tiflodidattica Rosanna D’Apolito - è stato ideato e
realizzato un apposito percorso di visita per non vedenti e ipovedenti, così da cogliere gli aspetti significativi delle opere esposte e ricostruire la storia dell’antica città di Lavinium attraverso
una serie di strumenti strutturati dotati di didascalia in braille: una tavola termoformata con
rappresentazione della statua di Minerva Tritonia; una riproduzione in scala ridotta della statua femminile con colomba; un plastico ricostruttivo di un altare del Santuario dei Tredici Altari; un plastico ricostruttivo della tomba a cassone dal tumulo trasformato in Heroon di Enea;
un video ingranditore portatile e due guide da utilizzare in maniera interattiva durante la visita”. Non nasconde la sua soddisfazione il vice sindaco Elisabetta Serra, la quale, in occasione
della presentazione ufficiale dell’evento ha sottolineato come si tratti di una iniziativa di grande
valore culturale e sociale che dimostra l’attenzione che il Museo Lavinium pone nei confronti
della divulgazione del patrimonio archeologico e della formazione culturale di ogni individuo
con le sue specificità.
Fosca Colli
[email protected]
IL GIORNALE DEL LAZIO
17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016
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ANZIO - NETTUNO Racconti di Portodanzio - Grande successo a Villa Sarsina per la presentazione
del libro di Ciro Spina edito dall’associazione culturale Trezeri42
I ricordi, le esperienze vissute
in prima persona, le storie
legate alla città neroniana
ascoltate da bambino e da
adulto, per strada o in casa
davanti ad un braciere acceso
nel freddo inverno o ad una
ricca tavola imbandita per le
feste. È questa l’essenza profonda del libro autobiografico
di Ciro Spina dal titolo “Racconti di Portodanzio”, che
raccoglie 35 racconti suddivisi
in quattro categorie: storie e
leggende, guerra e dopoguerra,
il mare e la pesca, la vita quotidiana. Nel testo si alternano
così le storie e gli spaccati
della vita quotidiana dei pescatori, che ogni giorno affrontavano il mare ed i pericoli per il
sostentamento della famiglia; i
ricordi del bombardamento di
Anzio durante la Seconda
Guerra Mondiale ed ancora i
momenti difficili vissuti dagli
sfollati a Bassiano, solo per
citarne
alcune.
Edito dall’Associazione culturale Trezeri42, il volume è
stato presentato venerdì 4
dicembre presso la sede di
Villa Sarsina, ad Anzio, alla
presenza del neo-presidente
della Trezeri42 Elisabetta
Civitan e di Andrea Mingiacchi, curatore del progetto e
moderatore della presentazione. Tra i presenti anche il giornalista de “Il Messaggero”
Giovanni Del Giaccio e l’assessore delle politiche culturali e della scuola Laura Nolfi.
Una sala gremita di gente ha
accolto con un grande applauso un emozionato Ciro Spina,
che ha esordito dicendo: “alcuni dei miei racconti evidenziano le attività tradizionali che
caratterizzano da sempre
Anzio, dalla salagione delle
alici alla vendemmia nelle
periodo così lontano da noi e
dalla mia generazione, dai
momenti tragici della guerra e
del dopoguerra, alle storie di
una cittadina semplice, solidale, legata alla famiglia e alle
vigne di periferia, con la produzione del tipico vino Cacchione. Le antiche usanze di
cui narro sono oggi purtroppo
quasi del tutto scomparse. Ne
rimangono solo i tanti ricordi
che porto nel cuore e che dono
alle giovani generazioni, per
far comprendere quanto amore
e quanti sacrifici sono stati
fatti nel tempo da tutti i portodanzesi”.
“Ciro Spina con questo libro ha dichiarato il Presidente
della Trezeri42 Elisabetta
Civitan - diventa il “Nonno”
per antonomasia, il nonno di
tutti noi, che con i suoi Racconti di Portodanzio ci fa vivere ed immaginare spaccati di
una società anziate e di un
tradizioni, capace di affrontare
con coraggio e determinazione
le tante difficoltà che la vita
presentava ogni giorno. Il suo
è un libro prezioso che ci permette di fare un viaggio alla
scoperta delle radici della città
neroniana, e ringraziandolo
per questo prezioso testo,
auguro a tutti buona lettura”.
Anche Andrea Mingiacchi,
curatore del progetto, ha ringraziato l’autore del libro:
“Con grande soddisfazione
ringrazio Ciro Spina e l’Associazione Culturale Trezeri42,
per aver rievocato e fissato su
carta leggende storie e racconti di vita quotidiana del nostro
territorio. La conoscenza
delle proprie radici è il primo
Manifestazione studentesca ad Anzio, contro l’Area
Metropolitana, per le problematiche nei Plessi degli
istituti Superiori . L’Assessore Nolfi: “All’Istituto
Polifunzionale di Anzio Due problematica risolta”
“Le problematiche relative al
funzionamento del sistema di
riscaldamento all’Istituto Polifunzionale di Anzio Due sono
state tutte risolte e colgo l’occasione per ringraziare il Consigliere dell’Area Metropolitana Danilo Fontana che, insieme alla sottoscritta, ha seguito
da vicino la vicenda”.
Lo ha affermato l’Assessore
alla Cultura e Pubblica Istruzione del Comune di Anzio, Laura
Nolfi, che questa mattina ha
incontrato gli studenti partecipanti alla manifestazione di
protesta, confluita in Piazza
Cesare Barristi, contro l’Area
Metropolitana per il mancato
funzionamento degli impianti
di riscaldamento nelle scuole
superiori e per alcuni problemi
strutturali in diversi Istituti.
“Al momento l’unico plesso ad
avere problemi con i riscaldamenti è il Colonna Gatti a Nettuno,
dove la Società che oggi fornisce
il gas si è rifiutata di erogare il
servizio a causa della mancata
certificazione di conformità dell’impianto. Su nostra pressante
sollecitazione l’Area Metropolitana ha assunto l’impegno di ultimare, in questi giorni, tutte le
verifiche necessarie. Ringrazio gli
studenti per il positivo confronto
di questa mattina ed il Commissariato di Polizia per il perfetto
coordinamento della manifestazione”.
L’Assessore Nolfi ed il Consigliere Fontana hanno concluso il loro
intervento invitando gli studenti a
stilare un breve elenco di criticità,
rilevate all’interno dei vari Istituti,
che verranno subito sottoposte
agli uffici preposti dell’Area
Metropolitana.
passo da condividere per poter
porre una fertile base per un
progetto civico, e più specificatamente per un progetto turistico sostenibile a beneficio
dell’intera
comunità”.
L’Associazione
Trezeri42,
impegnata da sempre nel rilancio culturale e turistico della
città neroniana attraverso pro-
poste e progetti culturali,
donerà una copia del libro
“Racconti di portodanzio” agli
istituti scolastici del territorio.
Per chi invece volesse regalare
una piacevole lettura a Natale,
può acquistare il libro presso la
libreria “Sparagna” in via
Aldobrandini o presso l’edicola di Via Gramsci.
La Corale Polifonica Città di Anzio
al Duomo di Napoli
Per la festa dell’Immacolata, la
Corale polifonica
Città di Anzio si è
recata in uno dei
luoghi simbolo
della religiosità
partenopea, cantando alla Messa
solenne al Duomo
di Napoli dove si
venerano, nella
ricchissima cappella, le reliquie
di S.Gennaro. Il
rito era officiato
dall’Arcivescovo
della diocesi campana;
numerosissimi i fedeli, tra i
quali molti turisti richiamati
dal vivace folclore natalizio
che aveva il suo culmine
nella adiacente via S.Gregorio Armeno, dove il Natale
trionfa nelle tante botteghe
artigiane con gli originali
presepi in mostra, dai più
diversi personaggi antichi e
moderni, dove convivono
serenamente Pino Daniele e
Papa Francesco. I brani che
la Corale ha intonato nell’antica Basilica appartenevano
al repertorio classico e popolare della tradizione: Noi
canteremo gloria a te di
Bourgeois, Signore pietà di
Palazòn, il Gloria della
Missa de Angelis, Benedetto
sei tu Signore, il Santo di
Bonfitto, l’Agnello di Dio di
Stefani, , l’Ave Verum di
Mozart, concludendo la cerimonia con È l’ora che pia,
l’inno alla Vergine più diffuso della tradizione popolare.
Il coro era diretto dal Maestro Michele Zanoni e
accompagnato al l’organo
dalla pianista Sofia Marocco.
Una giornata intensa e bellissima, ravvivata dai mille
colori e dalle tante voci di
Napoli, in un clima quasi primaverile, in un’atmosfera
festosa e dal calore umano
caratteristico di questa città,
che ha accolto, , con la sua
scenografica bellezza, la
corale anziate, che ha ricambiato trasmettendo a sua
volta con il canto la sua storia e la sua cultura, in una
continua crescita umana ed
artistica, grazie anche allo
zelo e alla creatività della sua
infaticabile Presidente Tina
Bellobono ed all’impegno e
la dedizione dei Maestri e dei
Coristi. La Corale Polifonica
Città di Anzio si esibirà in
Concerto, in occasione delle
prossime festività natalizie,
il 19 Dicembre p.v. alle ore
18.00, nella prestigiosa sala
consiliare di Villa Corsini
Sarsina,sede del Comune di
Anzio.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 64
CISTERNA
Conti in regola e più giustizia
fiscale. Questo, in sintesi, lo
spirito dell’assestamento di
bilancio presentato in aula
consiliare ieri dall’Assessore
Danilo Martelli.
Un bilancio che per far fronte ai tanti obblighi normativi,
alla drastica riduzione dei
trasferimenti erariali, alla
riduzione delle entrate da
imposte locali per la chiusura
di industrie e di aziende,
dichiara “guerra” agli evasori
e ai trasgressori delle norme.
“La nostra amministrazione
– afferma Martelli – è salita
al governo proprio nel
momento cruciale del cambiamento che sta investendo
in pieno la nostra città e tutto
17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016
Un bilancio “armonizzato” e anti evasori
Martelli: “Un difficile pareggio di bilancio che sopperisce ai drastici tagli delle entrate
con la lotta all’evasione fiscale e ai trasgressori del codice della strada”
il Paese. Un cambiamento
radicale che come tale comporta un grande sforzo di
gestione e un incremento
esponenziale degli adempimenti burocratici. Il patto di
stabilità interno imposto
dalla normativa per il rispetto
degli obiettivi europei pone
limiti alla spesa di investimento frenata oltretutto dalla
mancanza di liquidità monetaria, fenomeno del tutto
recente per l’ente.
E’ nostra ferma volontà tenere in regola i conti dell’Ente
senza incorrere in penalizzanti sanzioni. Per fare questo e garantire la copertura
del fabbisogno per l’anno in
corso e per i due successivi,
abbiamo deciso una forte
stretta contro l’evasione e l’elusione fiscale, come pure
contro i trasgressori del codice della strada.
Riteniamo che sia una forma
di giustizia verso coloro che
pagano puntualmente le tasse
e rispettano le regole non
gravare ulteriormente sulle
loro tasche. Come credo pure
che, pur nella dialettica politica, nessuno potrà dire che,
innalzando la guardia sui trasgressori della strada, questa
Amministrazione sta penalizzando i cittadini ma semmai
sta applicando una forma di
giustizia sociale dove, mai
come in questo caso, chi sbaglia paga”.
RIAPRONO GLI UFFICI DECENTRATI
AL S.VALENTINO
Da mercoledì 16 tornano l’Ufficio Anagrafe,
il Punto Acqualatina, il Punto INPS
Riapre il distaccamento degli uffici amministrativi del Comune di Cisterna di Latina nel quartiere San Valentino.
A partire da mercoledì prossimo, 16 dicembre, torneranno ad essere attivi alcuni dei servizi
che, per motivi di riorganizzazione, da tempo erano stati sospesi.
A seguito della volontà di questa amministrazione di voler riattivare un servizio importante
per i residenti del popolato quartiere e delle zone limitrofe, si è proceduto ad una riorganizza-
zione anche in vista di un possibile potenziamento attraverso l’uso di collegamenti telematici.
Due i giorni di apertura al pubblico e precisamente il mercoledì e il venerdì dalle ore 9,00 alle
ore 13,00 sempre nei locali siti in via Aldo Moro n.35.
All’interno degli uffici amministrativi decentrati saranno attivi lo sportello Anagrafe per la
richiesta e rilascio di certificati ed atti relativi al settore demografico, il Punto Acqua collegato con la banca dati del gestore idrico Acqualatina spa, oltre al Punto INPS che consentirà,
sempre attraverso un collegamento telematico alla banca dati dell’istituto di previdenza sociale, di poter usufruire di alcuni servizi come la visura e rilascio dell’estratto contributivo, del
CUD, variazione dei dati e comunicazioni varie.
La riapertura degli uffici comunali decentrati mira a dare maggiore autonomia e dignità al
popolato quartiere di San Valentino e ad alleviare, soprattutto a particolari fasce della popolazione, il disagio di dover raggiungere il centro urbano per il disbrigo di pratiche amministrative piuttosto frequenti.
Avviso d’asta pubblica, in vendita
un terreno edificabile in zona C8
L’Ente avvisa la cittadinanza dell’asta pubblica per la vendita
di un terreno edificabile ricadente in zona C8 di proprietà del
Comune di Cisterna.
L’asta avrà luogo il 23 dicembre prossimo, alle ore 9:00, presso gli uffici del Settore 3 Area Tecnica siti in via Zanella 2.
Il metodo sarà quello delle offerte segrete da confrontarsi con
il prezzo indicato nel bando pari ad € 14.524,00.
I plichi contenenti l’offerta e la relativa documentazione
dovranno pervenire entro e non oltre le ore 13:00 del 22
dicembre 2015.
L’aggiudicatario sarà tenuto al versamento del prezzo d’aggiudicazione incrementato del 22% dovuto a titolo di IVA.
Per la visione della documentazione a base d’asta, per il ritiro
dei modelli di autocertificazione da presentarsi per l’ammissione all’asta, del fac-simile d’offerta e per l’ottenimento delle
necessarie informazioni, gli interessati potranno rivolgersi al
Servizio Ambiente e Patrimonio del Settore 3 Area Tecnica 1
del Comune.
L’ufficio è aperto tutti i giorni lavorativi dalle 9.00 alle 13.00
(tel.0696834292).
Il bando d’asta e la relativa modulistica è integralmente pubblicata sull’Albo pretorio comunale nonché sul sito web istituzionale www.comune.cisterna.latina.it
IL GIORNALE DEL LAZIO
17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016
SPORT
A Roseto degli abruzzi, si sono
svolti dal 3 al 8 dicembre i
93^esimi Campionati italiani
assoluti di boxe ed ipartecipanti
nella categoria superwelter -al
limite dei 69 kg- erano 15, tutti i
campioni di ogni regione.
Dal sorteggio, il pugile apriliano,
che combatte per il gruppo sportivo della Polizia di Stato, le
Fiamme Oro, subito si scontrava
contro Mario De Nicola, il campione della Lombardia: il match
è stato tutto in crescendo – ci
dichiara Alessandro- come sempre, con precisi colpi al corpo ed
al volto seguiti da buoni spostamenti, è riuscito ad aggiudicarsi
la vittoria ed accedere ai quarti.
Nei quarti affrontava il campione
pugliese Giuseppe Fico che
aveva ottenuto il pass senza combattere agli ottavi. Dal boxer
pugliese, per niente tecnico ma
molto spigoloso, con un grande
cuore e foga (35 match disputati
di cui solo 4 sconfitte ed il resto
tutte vittorie, 9 prima del limite…quindi faceva male), il pugile
pontino doveva stare lontano ed
essere molto rapido negli spostamenti e nel contrattacco,e così è
Il pugile apriliano si distingue come ogni anno ai campionati italiani assoluti di pugilato
Boxe: Alessandro Marziali conquista l’argento ed è il vice campione d’Italia assoluto 2015
stato: nonostante durante la
prima ripresa avesse ricevuto una
testata allo zigomo, con conseguente ferita, è riuscito a domare
il nervosismo e a non pensarci,
portando anche questo match
anticipandolo sempre con i suoi
spostamenti e colpi di rimessa in
velocità.
Così, per il terzo anno di seguito,
il piugile apriliano conquistava il
pass per la finale ; questa lo rive-
dalla
sua
parte.
La semifinale lo vedeva
opposto al campione piemontese Samuel Zingarelli, un ragazzo che nei
match precedenti aveva
dimostrato di essere un
buon pugile, e che quindi
avrebbe richiesto molto
impegno a Marziali, per
portare a casa anche quest’altro incontro. Da sottolineare che, a due ore dalla
semifinale, involontariamente Alessandro riceveva
una brutta notizia… la
scomparsa della nonna
della moglie Serena: ” Vi
posso assicurare che non è stata
per niente facile salire sul ring e
tramutare quel dolore in forza,
ma ci sono riuscito, quasi sicuramente grazie a lei, diventata un
altro mio angelo” afferma Alessandro, che è riuscito a non far
capire niente al suo avversario,
deva opposto, come nel 2014,
contro lo stesso campione abruzzese, nonché titolare della nazionale, Alfonso Di Russo; Marziali avrebbe voluto riprendersi la
rivincita dell’anno scorso che,
come ben ricordiamo, aveva
perso 2-1 in un match molto contestato, ma purtroppo così non è
stato. Alessandro ha perso per
gli arbitri 29-28. “Se normalmente vinci un match” –come ci spiega- “ il punteggio è 30-27, quindi
l’incontro non è stato unanime
nelle riprese per i tre giudici. La
mia colpa forse è quella di non
essere stato incisivo subito dalla
prima ripresa, datami persa da
tutti e tre gli arbitri, ma dalla
seconda ho cominciato a pressarlo e mettere colpi su colpi ed
anche qui, però, solo un arbitro
su tre ha visto la mia vittoria, che
sinceramente i miei maestri ed io
credevamo essercela aggiudicata.”- Segue a raccontare Alessan-
GioVolley Aprilia- Luvo Barattoli Arzano 3-1
Inarrestabile GioVolley Aprilia
che con una prova maiuscola
ottiene un importante successo,
con il risultato di 3-1, contro la
temibile Arzano (Napoli). Le
amazzoni apriliane, ancora
imbattute davanti al proprio
caloroso pubblico, con questa
vittoria confermano le qualità
caratteriali e tecniche che hanno
permesso al club del presidente
Malfatti di essere tra i protagonisti del girone D del campionato
di B1. L’inizio gara delle pallavoliste pontine non è certo dei
migliori ma pur tra qualche tentennamento e qualche fallo sono
loro che staccano il primo vantaggio (8-6). L’Arzano è sempre
nei pressi e pur non brillando con
le attaccanti esterne con due
break si avvicina pericolosamente a David e compagne (16-15).
Con la battuta della David, entrata in campo in sostituzione della
Kranner, l’Aprilia conquista
qualche lunghezza di margine
(21-17) per poi mettere a segno
con Gioia il punto che assegna il
parziale ai colori apriliani. Il set
si chiude 25-21. Al ritorno in
campo la trama del match cambia completamente. L’Arzano è
concentrato, veloce e affamato
mentre le ragazze del coach
Federici sembrano aver momentaneamente perso la verve che
avevano mostrato fino a qualche
minuto prima. Senza particolari
patemi d’animo le pallavoliste
dell’Arzano ottengono il tempo
con il punteggio di 19-25. Emozionante, intenso e coinvolgente
il terzo set che vive di continue
pagina 65
alternanze di risultati con i due
sestetti che in campo si sfidano e
lottano strenuamente, consapevoli che forse quello che stanno
vivendo sarà il parziale che indirizzerà l’incontro. Il pubblico
catturato da siffatto spettacolo
agonistico si schiera a fianco
delle proprie beniamine. Le atlete avvolte da questa carica e
spinta psicologica recuperano
punti e mettono la freccia sulle
rivali (22-20). Successivamente
si erge a protagonista Emanuela
Gatto che riesce a trovare sbocchi offensivi per Caponi, Antonaci e Borelli mentre Gioia con
un perfetto muro chiude sul 2521 in favore della GioVolley
Aprilia. Nel parziale successivo
l’Aprilia parte forte e si porta
sull’8-5. Controlla la reazione
delle napoletane mantenendole
sempre ad una certa distanza
(20-16). Kranner con due punti e
Caponi con una fast realizzano i
punti finali che permettono alle
pontine di ottenere 25-21 set e
partita. Con questa vittoria la
GioVolley Aprilia si arrampica al
quarto posto della classifica.
<<Ovviamente ci fa molto piacere questa attuale posizione in
classifica che certifica il nostro
buon inizio di campionato ma
non ci facciamo coinvolgere e
stordire più di tanto da quando
sta avvenendo- commenta il
coach della GioVolley Aprilia
Tonino Federici- il nostro primo
e più importante obiettivo è quello di raggiungere quanto prima
quota 30 punti, che è quella stimata per la matematica salvez-
za>>. La neo promossa formazione apriliana cresce progressivamente sotto gli aspetti tattici,
caratteriali e di fluidità di
gioco.<<Le ragazze sono state
molto brave a far prendere alla
partita quella strada tattica che
avevamo preparato. Ci stiamo
amalgamando sempre di piùconclude l’allenatore Tonino
Federici- riusciamo tramite un
enorme lavoro e una grande
umiltà a superare le difficoltà
che troviamo lungo il nostro
cammino>>. Giovedì 17 oltre
500 persone parteciperanno al
ristorante Due Pini di Campoleone alla cena sociale della GioVolley Aprilia. L’ultimo impegno agonistico, prima della sosta
natalizia, è fissato per sabato 19
quando a Sabaudia l’Aprilia
incrocerà le braccia contro il Terracina.
Giovolley Aprilia: Mucciola,
Kranner, Antonaci, Caponi,
David, Gatto, Borelli, Mazzoni,
Lanzi (L), Gioia All. Federici
Luvo Barattoli Arzano: Campano, Longobardi, Vinaccia,
Coppola, Sallo, lauro, Russiello,
Seggiotti, Pinto, Moresca, Galiero, Rinaldi (L) All. Caliendo
Arbitri: Di Gregorio e Dell’Orso
dro nella sua intervista - “
In poche parole già avevo
perso, ma nel cuore di un
pugile bisogna combattere
fino all’ultimo suono della
campanella, quindi anche
nella terza ripresa ho dato
molto, il mio avversario
scappava solo e qui con tutto
che l’ho vinta, non tutti e tre
i giudici hanno visto la mia
vittoria(2 su 3)”.
Quindi match perso. Un po
di rammarico per Marziali
perchè se quella seconda
ripresa la vedevano a suo
favore avrebbe riportato il
titolo italiano ad Aprilia.
Sempre un argento nel campionato più importante d’Italia, non è
poco ma quando si è ad un passo
dalla vetta vuoi arrivarci, soprattutto ti rode se non si è perso nettamente.Le ultime parole di Alessandro sono riservate ai ringraziamenti: ”Ringrazio tutte le persone che come sempre mi sono
state al mio fianco e che mi
danno come sempre molta carica.
Volevo dedicare il titolo a mia
madre perchè non gli avevo mai
dedicato una mia vittoria, ma
soprattutto per dirgli che le
voglio un mondo di bene,perché
a volte non riesco a farglielo
capire; le dedico questa medaglia
d’argento perché essere i secondi
in Italia non è da tutti.
Un grazie particolare come sempre a mia moglie, mio padre, mio
fratello, gli amici, tutto il mio
team che alleno, il mio massaggiatore Giovanni Cocomazzi ed il
mio nutrizionista Giovanni De
Francesco perché se sono arrivato fin qui, è grazie anche a loro.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 66
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