Il futuro dei pagamenti in Europa. Single Euro Payments Area (SEPA). Estonia Latvia Russia Lithuania UK France Contenuti Poland Germany Czech Republic Austria Slovakia Ukraine Hungary Slovenia Romania Croatia Serbia Bosnia & Hezegovina Italy Bulgaria Turkey Azerbaijan CHINA JAPAN HONG KONG SINGAPORE UniCredit è uno dei principali gruppi bancari in Europa con presenza diretta in 22 Paesi con 9.000 filiali e un network internazionale che copre 50 Paesi nel mondo. Il Global Transaction Banking (GTB) di UniCredit è specializzato nel supportare le Imprese e le istituzioni finanziarie con prodotti e soluzioni di Cash Management, di Trade Finance, di Clearing e Settlement oltre alle soluzioni strutturate per il finanziamento alle esportazioni. Esso coniuga la profonda conoscenza dei mercati domestici di oltre 2000 specialisti con le competenze e l’esperienza di un granda banca internazionale. UniCredit nel Global Transaction Banking è presente in: Austria, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Rep. Ceca, Estonia, Germania, Italia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Turchia, Ucraina, Ungheria e opera nel resto del mondo attraverso filiali estere e uffici di rappresentanza. Per ulteriori informazioni: SEPA END DATE ALLEGATI 4 1.1 Introduzione a SEPA 23 1.a Strumenti a supporto 8 1.2 Principali impatti sulla Clientela della migrazione 25 1.b Linguaggio XML USA SEPA CREDIT TRANSFER 26 1.c AOS SEDA 10 2.1 Sintesi delle funzionalità 30 2.a Riferimenti normativi e link utili 12 2.2 Comparazione SCT vs BON 31 2.b Glossario e definizioni SEPA DIRECT DEBIT 13 3.1 Sintesi delle funzionalità 18 3.2 Comparazione RID vs SDD e migrazione RID vs SDD 20 3.3 Il mandato SEPA Direct Debit www.unicredit.it www.gtb.unicredit.eu 3 Single Euro Payments Area: panoramica dell’area SEPA in ambito geografico europeo e territori d’oltremare BIC-ISO IBAN-ISO Currency EU price code code code regulation PSD Area 1.1Introduzione a sepa L’iniziativa SEPA - Single Euro Payments Area - mira a realizzare un mercato integrato dei pagamenti in Euro senza distinzione tra operazioni “domestiche” e “cross border”. L’area unica dei pagamenti in Euro include 32 Paesi ed alcuni territori d’oltremare: i 17 Paesi dell’Unione Europea che utilizzano l’Euro, i 10 Paesi dell’Unione Europea che utilizzano una valuta diversa dall’Euro sul territorio nazionale ma effettuano comunque pagamenti in Euro, i 4 Paesi dell’EFTA, il Principato di Monaco, Mayotte, Saint Pierre e Miquelon. Un mercato costituito da 500 milioni di cittadini. In seguito all’introduzione dell’Euro nel 1999, i governi Europei, la Commissione Europea e la Banca Centrale Europea hanno promosso l’integrazione del mercato europeo dei pagamenti con l’obiettivo di: 4 Integrare gli schemi di pagamento nazionali in comuni schemi, utilizzabili da tutti i Clienti europei all’interno dell’area SEPA, al fne di garantire il corretto funzionamento del mercato interno Sviluppare servizi di pagamento comuni a livello paneuropeo, per sostituire gli attuali servizi di pagamento domestici Incentivare l’uso degli strumenti di pagamento elettronico, per ridurre i costi per la distribuzione e la gestione del contante Fornire ai cittadini e alle Imprese dell’Unione Europea servizi di pagamento sicuri, economici, user-friendly e affidabili In quest’area i pagamenti in Euro sono quindi considerati “domestici” (non esiste più alcuna differenza tra pagamenti nazionali e cross-border), e il Cliente può utilizzare prodotti aventi le medesime caratteristiche indipendentemente da quale luogo o presso quale Banca dell’area SEPA egli detenga il conto di pagamento. I soggetti coinvolti nella realizzazione della SEPA sono: PSP (Payments Service Provider): Banche e istituti di pagamento, sono responsabili per la messa a punto di prodotti e servizi di pagamento Clienti: sia le Imprese (grandi, medie e piccole, esercenti), in quanto partecipanti all’elaborazione di standard di colloquio Azienda-Banca ed in quanto utenti, sia i privati PA (Pubbliche Amministrazioni): in quanto grandi utilizzatori di strumenti di pagamento in area SEPA Banche Centrali: la Banca Centrale Europea e le Banche Centrali Nazionali per le funzioni proprie di regolamentazione e sorveglianza Legislatore europeo: gli Organi Legislativi Europei per la definizione del quadro normativo comune (Payment Services Directive e Regolamenti) Legislatore nazionale: gli Organi legislativi nazionali preposti a recepire le direttive europee per mezzo di decreti attuativi o altra normativa nazionale Infrastrutture: sistemi di scambio e compensazione che garantiscono la raggiungibilità dei Clienti attraverso le Banche e gli Istituti di Pagamento SEPA Åland Islands FI FI EUR q q q Albania1 AL AL ALL – – – Andorra AD AD EUR – – – Austria AT AT EUR q q q Belgium BE BE EUR q q q Bosnia and Herzegovina1 BA BA BAM – – – Bouvet Island BV – NOK – – – Bulgaria BG BG BGN q q q Croatia HR HR HRK – – – Cyprus CY CY EUR q q q Czech Republic CZ CZ CZK q q q 4 Denmark DK DK DKK q q q Estonia EE EE EUR q q q Faroe Islands FO FO DKK – – – Finland FI FI EUR q q q France FR FR EUR q q q French Guiana* GF/FR GF/FR EUR q q q French Polynesia* PF/FR PF/FR XPF – – – French Southern and Antarctic Lands* TF/FR TF/FR EUR – – – Germany DE DE EUR q q q Gibraltar GI GI GIP q q q Greece GR GR EUR q q q Greenland GL GL DKK – – – Guadeloupe* GP/FR GP/FR EUR q q q Guernsey GG GB/FR GBP – – – Hungary HU HU HUF q q Iceland IS IS ISK q q q Ireland IE IE EUR q q q Isle of Man IM GB GBP – – – Italy IT IT EUR q q q Jersey JE GB/FR GBP – – – Kosovo according to UNSCR 12441 – – (EUR) – – – Latvia LV LV LVL q q Liechtenstein LI LI CHF q q q Lithuania LT LT LTL q q q Luxembourg LU LU EUR q q q Macedonia (former Yugoslavian Republic of) MK MK MKD – – – Malta MT MT EUR q q q Martinique* MQ/FR MQ/FR EUR q q q Mauritius MU MU MUR – – – Mayotte* YT/FR YT/FR EUR q q5 q6 Monaco MC MC EUR – – q7 Montenegro2 ME ME EUR – – – Netherlands NL NL EUR q q q New Caledonia* NC/FR NC/FR XPF – – – 2 3 3 q q 5 Area BIC-ISO IBAN-ISO Currency EU price code code code regulation PSD SEPA Norway NO NO NOK q q3 q Poland PL PL PLN q q q Portugal (including the Azores, Madeira) PT PT EUR q q q Réunion* RE/FR RE/FR EUR q q q Romania RO RO RON q q q San Marino SM SM EUR – – – Serbia RS RS RSD – – – Slovakia2 SK SK EUR q q q Slovenia SI SI EUR q q q Spain (including Ceuta and Melilla, Canaries) ES ES EUR q q q Spitzbergen (Svalbard and Jan Mayen) SJ – NOK – – – St. Barthélemy* BL/FR BL/FR EUR q q q St. Martin* (French part) MF/FR MF/FR EUR q q q St. Pierre and Miquelon* PM/FR PM/FR EUR – – q6 Sweden SE SE SEK q q q Switzerland CH CH CHF – – q Turkey2 United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland TR TR TRY – – – GB GB/IE GBP q q q Vatican City VA – EUR – – – Wallis and Futuna* WF/FR WF/FR XPF – – – * The IBAN and BIC country codes do not have to match but can each use “FR”. 1) Is a potential candidate for accession to the European Union. 2) Is a candidate for accession to the European Union. 3) Has declared the adoption of the act of law as a state of the European Economic Area (or will declare this). 4) Is set to become a member of the European Union on 1 July 2013. 5) Part of the European Union since 31 March 2011. 6) According to the decision of the European Payments Council of June 2009. 7) According to the decision of the European Payments Council of March 2009. Source: BDB banking association, 14 March 2012. Principali tappe per la realizzazione della SEPA dal 1999 al 2016 Introduzione della moneta unica ed avvio del sistema dei pagamenti di importo rilevante in Euro tra le Banche Centrali Europee (TARGET) Regolamento 2560/01 per il progressivo allineamento delle condizioni tra bonifici nazionali e cross-border UE Introduzione di banconote e monete in Euro nei primi 12 Paesi, in sostituzione delle divise nazionali e termine del periodo di dualità Lira ed Euro Approvazione della Direttiva 2007/64 del 13 novembre 2007 sui Servizi di Pagamento nel mercato interno (PSD, Payment Services Directive) che fornisce il quadro normativo di riferimento per la SEPA Attivazione del servizio SEPA Credit Transfer Regolamento 924/09: Raggiungibilità per Direct Debit ed allineamento delle commissioni interbancarie sul Direct Debit. Entrata in vigore della Direttiva sui servizi di pagamento (PSD) Attivazione del servizio SEPA Direct Debit CORE e SEPA Direct Debit B2B Approvato il Regolamento UE 260/2012 che sancisce l’End Date (1 febbraio 2014) Abbandono schemi domestici e migrazione a schemi SEPA Abbandono schemi domestici e migrazione a schemi SEPA e prodotti di nicchia - Imprese 1999 2001 2002 2007 28.1.2008 1.11.2009 1.11.2009 2.11.2009 30.3.2012 1.2.2014 1.2.2016 SEPA End Date: principali requisiti sull’utilizzo degli schemi ed implicazioni Entro il 1° febbraio 2014 le Banche dovranno eseguire bonifici e addebiti diretti conformemente ai requisiti tecnici stabiliti dal Regolamento sull’End Date Entro Il 1° febbraio 2016 le Imprese operanti in Italia dovranno istruire ordini di bonifico ed addebito diretto conformemente ai requisiti tecnici stabiliti dal Regolamento sull’End Date SCHEMI ATTUALI Bonifici domestici Bonifici EURO Esteri Area SEPA RID ed altri addebiti diretti Addebiti diretti esteri Area SEPA SCHEMI TARGET PANEUROPEI SEPA DIRECT DEBIT CORE E B2B SEPA CREDIT TRANSFER I prodotti SEPA sostituiscono i prodotti domestici. Si introducono due nuove fattispecie di addebito diretto: l’addebito diretto cross border e l’addebito diretto tra privati 6 7 Gli impatti della migrazione a SEPA interesseranno sia i bonifici che gli addebiti diretti in modo differente a seconda del segmento di Clientela bancaria Bonifici 1.2 Principali impatti sulla clientela La migrazione SEPA introduce importanti opportunità che i diversi segmenti di Clientela delle Banche potranno cogliere. Per le Aziende di ogni dimensione c’è l’opportunità, e successivamente l’obbligo, di investire in nuovi moduli, tracciati e processi di pagamento SEPA dismettendo le versioni nazionali. Questo comporta una maggiore automazione dei processi di riconciliazione ed integrazione fra i processi dei pagamenti e quelli di fatturazione e finanziamento, con l’indispensabile supporto e consulenza delle proprie Banche di riferimento. I Clienti hanno l’opportunità di concentrare i propri rapporti bancari presso UniCredit, in quanto istituto fra i più innovativi in tema SEPA (in particolare per la parte cross-border). Per l’Azienda il bonifico SEPA richiederà un investimento per gli adeguamenti, ma comporterà: Clienti Family Aziende Possono utilizzare servizi di pagamento più semplici, con un’estensione a tutta l’eurozona del perimetro “domestico” Grazie a SEPA possono nascere con maggior facilità nuovi servizi per i Consumatori (e per le Imprese), offerti da operatori dinamici non limitati dalle vecchie barriere nazionali UniCredit può fare leva su una presenza estesa e capillare in Europa ed offrire livelli di servizio distintivi sulle transazioni interne al Gruppo Per i Privati e lo Small Business la migrazione al bonifico SEPA comporterà alcuni cambiamenti in termini di “esperienza Cliente”, per i quali UniCredit intende aiutare la Clientela rendendo la transazione più agevole (ad es. modifica causali interbancarie, nuovo riferimento operazione, introduzione dei campi “Ordinante e Beneficiario effettivo”, motivazione del pagamento (remittance information) limitata a 140 caratteri Opportunità, e successivamente obbligo, di investire in nuovi moduli, tracciati e processi di pagamento SEPA dismettendo le versioni nazionali Maggiore automazione dei processi di riconciliazione, maggiore integrazione fra i processi dei pagamenti e quelli di fatturazione e finanziamento con l’indispensabile supporto e consulenza della Banca I Clienti hanno l’opportunità di ridurre i propri rapporti bancari, affidandosi ad una Banca dalla forte vocazione europea come UniCredit una migliore gestione dei dati e delle attività di riconciliazione un utilizzo standard dei pagamenti all’interno dei Paesi UE Tre possibili scelte: Investire subito in nuovi moduli per generare bonifici SEPA e leggere estratti conto con i tracciati completi (XML) Rinviare l’investimento (max fino a 1/2/2016) e convertire i file con i convertitori offerti da UniCredit Lasciare che UniCredit converta gli ordini di bonifico domestico con vecchio formato in bonifici SEPA (è tenuta a farlo fino a 1/2/2016) Opportunità di SEPA Per le Aziende con presenza in più Paesi europei c’è infine la possibilità di un ulteriore consolidamento e razionalizzazione dei processi di pagamento, incasso, gestione contabile ed amministrativa, fatturazione e finanziamento, appoggiandosi anche in questo caso alla rete UniCredit, presente in 22 Paesi europei. Aziende Paneuropee e Multinazionali Addebiti diretti Per questi segmenti di Clientela la migrazione all’addebito diretto SEPA avrà degli impatti rilevanti, considerando che nella sottoscrizione di nuovi mandati (deleghe) il Debitore è sempre il titolare del conto di pagamento. Inoltre dovranno essere gestiti i seguenti impatti: IMPATTI LATO DEBITORE assumono maggiore rilevanza tutti gli strumenti di protezione da addebiti non autorizzati (in quanto il SDD core non richiede la verifica preliminare del mandato da parte della Banca del Debitore) IMPATTI LATO CREDITORE reperimento IBAN e dati anagrafica Debitore Scelta dello schema SDD coerente con la classificazione PSD del conto di pagamento del Debitore Invio dell’informativa ai propri Debitori circa l’adozione del nuovo addebito SDD in sostituzione del RID Gestione degli incassi RID presentati con data scadenza oltre “End Date” Gestione del richiamo incasso SDD già presentato in funzione della variazione dell’IBAN del Debitore Per l’Azienda l’addebito diretto SEPA richiederà un investimento e un cambio dei processi interni ma comporterà: una migliore gestione dei dati la possibilità di raggiungere i Debitori in tutti i Paesi SEPA, ampliando la raggiungibilità delle controparti italiane (es. Bancoposta) FAMILY Due possibili scelte: PMI Investire subito in nuovi moduli ERP e modificare i processi per generare addebiti diretti SEPA XML, gestire i mandati e gli IBAN dei Clienti e leggere estratti conto XML CORPORATE & MULTINATIONAL Rinviare l’investimento (max fino a 1/2/2016) e delegare alla Banca la gestione dei mandati, IBAN clienti e conversione tracciati1 1 I contenuti specifici dei servizi di gestione del mandato / conversione dei tracciati sono in via di definizione a livello di sistema bancario 8 9 2.1 Sepa credit transfer: sintesi delle funzionalità Lo schema SEPA Credit Transfer consente di effettuare bonifici in Euro all’interno dell’area SEPA tramite l’interazione fra diversi attori. SEPA Credit Transfer: introduzione allo schema e descrizione degli attori coinvolti 1. Il Beneficiario comunica al Pagatore le proprie coordinate bancarie (IBAN e BIC) 1. Il Beneficiario richiede il pagamento (fattura) 1 ORDINANTE 2. Disposizione di bonifico BANCA DELL’ORDINANTE BENEFICIARIO 2 5 B B 3 4 3. Addebito del conto e invio del bonifico al sistema di compensazione e regolamento SISTEMA DI COMPENSAZIONE E REGOLAMENTO BANCA DEL BENEFICIARIO 4. Inoltro della disposizione e regolamento dell’importo di trasferimento Ogni Banca è tenuta, in quanto tale, ad assumere nello schema sia il ruolo di Banca dell’Ordinante che di Banca del Beneficiario: non si può aderire parzialmente assumendo solo uno dei due ruoli. 10 5. Accredito del conto del Beneficiario 2. L'Ordinante (chi effettua il pagamento) compila la disposizione di bonifico e la trasmette alla propria Banca secondo le modalità concordate 3. La Banca dell'Ordinante riceve e verifica l'ordine, respinge le disposizioni errate o addebita il conto corrente dell'Ordinante, e quindi invia il bonifico al sistema di compensazione e regolamento 4. Il sistema di compensazione e regolamento inoltra la disposizione alla Banca del Beneficiario e regola l'importo del trasferimento 5. La Banca del Beneficiario verifica il messaggio di bonifico e accredita il conto del Cliente La Banca del Pagatore e del Beneficiario possono coincidere (transazione interna). Nello schema SCT il flusso dispositivo è caratterizzato da una serie di caratteristiche specifiche: Il SEPA Credit Transfer è lo schema di riferimento unico per i bonifici nazionali e infra-UE in Euro all’interno dell’area SEPA L’IBAN è l’unico identificativo da utilizzare nell’esecuzione dei pagamenti nazionali e SEPA Nessun limite di importo (fino ad euro 999.999.999,99). Tuttavia, è ammesso che limiti di importo siano posti in essere a livello bilaterale o multilaterale (es. Partecipanti a CSM), allo scopo di limitare i rischi di controparte; la Banca dell’Ordinante ha quindi facoltà di porre limiti di importo ai prodotti e servizi offerti (ad es. bonifici superiori a 500.000 euro) Il limite massimo della motivazione del pagamento è fissato a 140 caratteri È possibile indicare nel flusso dispositivo Ordinante e Beneficiario “effettivi” Sono previsti campi aggiuntivi nei quali il Cliente può indicare riferimenti utili alla riconciliazione, sua e della sua controparte Sono previsti campi nei quali il Cliente può dare istruzioni (standardizzate e valide per tutta l’area SEPA), per la gestione particolare del proprio ordine da parte della Banca (ad es.: SALA, PENS, INTC, SECU) Il codice identificativo univoco della transazione è il TRN (Transaction Reference Number) Sono previsti messaggi automatizzati per la gestione degli R-message (recall, reject, return), descritti di seguito Lo schema SCT prevede una serie di messaggi di ritorno, ovvero le cosiddette R-Transaction od R-message, ciascuno con caratteristiche specifiche proprie. SEPA Credit Transfer: R-Transaction ammesse nello schema Reject (Rifiuto) Utilizzabile per errori ‘tecnici’ (BIC invalido, IBAN invalido, invio fuori cut off, pagamento doppio, ecc) prima del regolamento interbancario E’ trasmesso dalla Banca del Pagatore al suo Cliente, ovvero dal CSM (Clearing and Settlement Mechanism) alla Banca del Pagatore Deve essere trasmesso nella stessa giornata di ricezione del messaggio, o al massimo entro il giorno lavorativo bancario successivo Return (Storno) Utilizzabile per ragioni varie (conto bloccato, conto chiuso, IBAN non valido o inesistente, BIC non valido, Beneficiario deceduto, per ordine del Beneficiario, conto non abilitato al bonifico, ecc.) dopo il regolamento interbancario E’ trasmesso dalla Banca del Beneficiario al CSM entro i tre giorni bancari lavorativi successivi al regolamento dell’operazione originaria Non è prevista compensazione per la tenuta fondi tra i due regolamenti Non sono previste spese: l’importo del return è pari a quello dell’operazione originaria Il return di un bonifico già accreditato si può effettuare solo a seguito di un recall; negli altri casi, il Cliente deve istruire un nuovo ordine Recall (Richiamo) Utilizzabile quando la Banca del Pagatore richiede di cancellare un SCT. La richiesta di cancellazione può avvenire entro 10 giorni lavorativi dal regolamento del bonifico originario La Banca del Pagatore può attivare il recall solo se causato da un invio doppio, problemi tecnici che hanno determinato SCT errati oppure in caso di frodi; UniCredit consente alla Clientela di utilizzare i servizio per qualsiasi ragione Se l’operazione originaria era già stata accreditata, la Banca del Beneficiario deve chiedere l’autorizzazione all’addebito al suo Cliente. Pertanto, l’esito della richiesta di recall può essere favorevole (con regolamento di segno opposto e importo eventualmente ridotto), o sfavorevole Non è prevista compensazione per la tenuta fondi I fondi restituiti a seguito di un recall possono subire una deduzione dell’importo ad opera della Banca del Beneficiario 11 2.2 Comparazione sct vs bonifico Principali differenze tra SCT e Bonifico domestico Italiano SEPA Credit Bonifico domestico Transfer Italiano Tempo massimo di esecuzione: 1 giorno1 5 5 La data valuta di addebito sul conto di pagamento è uguale alla data di esecuzione1 La Banca del Beneficiario accredita il proprio Cliente nella stessa data (stessa valuta) in cui riceve l’operazione (D+1)1 L’importo del bonifico è trasferito al Beneficiario senza deduzioni di spese1 5 5 5 5 5 5 L’IBAN del Beneficiario e il BIC della Banca del Beneficiario devono essere indicati2 5 BIC non richiesto Fino a 140 caratteri Oltre 500 caratteri 5 Limite massimo della motivazione Antergazioni tecniche X X 3 giorni (spiazzati) 45 giorni (accred.) 5 Causali interbancarie Causali SCT / ISO Causali ABI Immissione della disposizione anticipata rispetto la data di regolamento3 X Fino a 3 giorni lavorativi Messaggi di storno e richiamo automatici 5 X Indicazione di Ordinante e Beneficiario effettivo Termine massimo per l’invio del messaggio di storno della disposizione Campi aggiuntivi con riferimenti utili alla riconciliazione (ad es. Originator identification code, Beneficiary identification code, Originator’s reference of the Credit Transfer Transaction ) Gestione dei bonifici per cassa Codice di riferimento dell’operazione 3 giorni (spiazzati) 5 X 5 (con limitazioni) 5 TRN (35 ctr.) CRO (16 ctr.) NOTE: 1) Regola derivante dalla direttiva europea sui servizi di pagamento (PSD) e pertanto applicabile anche agli attuali pagamenti domestici; 2) Il regolamento UE 260/2012 sull’End Date sancisce la non obbligatorietà del BIC sulla tratta Cliente – Banca a partire dal 1 Febbraio 2014 per i pagamenti nazionali, ed a partire dal 1 Febbraio 2016 anche per i pagamenti internazionali; 3) Ai sensi dell’art. 15, c. 2, D.Lgs. 11/2010, Cliente e Banca possono concordare l’esecuzione dell’ordine in un giorno determinato. 3.1 Sepa direct debit: sintesi delle funzionalità Il SEPA Direct Debit prevede una serie di caratteristiche peculiari tra le quali un rapporto esclusivo nella gestione del mandato tra Debitore e Creditore, e il ruolo centrale di quest’ultimo Caratteristiche generali Il SEPA Direct Debit è una disposizione di addebito in Euro attivata dal Creditore in virtù di un mandato sottoscritto dal debitore Lo schema SDD è utilizzato sia per operazioni di natura ricorrente (ad es. il pagamento di utenze), che “one-off” / una-tantum (ad es. per il pagamento di fatture commerciali) Il SEPA Direct Debit prevede due schemi distinti SDD “CORE”, che è un addebito pre-autorizzato rivolto ai Consumatori e a non Consumatori / microimprese SDD “B2B”, destinato esclusivamente a non Consumatori / microimprese Logica dello schema Il processo di gestione dei SDD è basato su una logica di Creditor Mandate Flow (CMF), in cui non è prevista la raccolta del mandato presso la Banca del Debitore e l’intero processo è attivato su iniziativa del Creditore Autorizzazione all’addebito Il “mandato” è sottoscritto in un rapporto esclusivo tra Creditore e Debitore, in cui il Creditore è totalmente responsabile della conservazione, gestione e modifica del mandato Il Pagatore indicato nel mandato deve essere l’intestatario del conto di addebito. Il Mandato deve essere sottoscritto, sotto la responsabilità del Beneficiario, dalla persona fisica intestataria del conto oppure da una persona che ha il potere di operare sul conto (es. legale rappresentante di una persona giuridica) I dati del mandato sono trasmessi sempre all’interno della disposizione di incasso Identificazione del Creditore Il codice identificativo del Creditore è lo Unique Creditor Identifier (“CID”) ed in Italia, su richiesta delle Imprese, è stato basato sul codice fiscale/partita IVA (sostituisce il “codice SIA”) 12 13 SEPA Direct Debit − Principali caratteristiche distintive dei due schemi “CORE” e “B2B” SDD “Core” Target Clienti Controlli sugli addebiti Rimborso SDD “B2B” È destinato sia a Consumatori che a non Consumatori / Microimprese. È orientato esclusivamente a non Consumatori e Microimprese. È un addebito “pre-autorizzato”: salvo diversa indicazione del Debitore, la Banca del Debitore addebita il suo Cliente sulla base delle informazioni del mandato contenute nella disposizione di incasso, senza alcuna responsabilità di sorta. Al primo addebito SDD (unico se one-off ovvero di una serie recurrent) la Banca del Debitore deve ottenere dal Debitore stesso la conferma che questi ha dato l’autorizzazione all’addebito e verificare per ogni disposizione di incasso ricevuta la coerenza con il mandato sottoscritto dal Debitore. È prevista la facoltà di rimborso per il Debitore: i SDD possono essere stornati dal Debitore: Entro 8 settimane dalla data di addebito, senza obbligo di giustificazione nel caso di una transazione autorizzata (operazione contestata nell’ambito di un mandato valido). Non è prevista la facoltà di rimborso per il Debitore. In ragione dell’esclusione, lo schema B2B prevede (oltre alla verifica di coerenza con il mandato per ogni singola disposizione) l’obbligo per il Debitore di comunicare prontamente ogni variazione o cancellazione del mandato alla sua Banca, che è tenuta a registrare tali informazioni allo scopo di prevenire addebiti non autorizzati. Lo schema SEPA Direct Debit consente di effettuare addebiti diretti in Euro all’interno dell’area SEPA tramite l’interazione fra diversi attori. SEPA Direct Debit Introduzione allo schema e descrizione degli attori coinvolti 2. Il creditore spedisce il preavviso dell’addebito 2 1 5. Addebito conto Entro 13 mesi dalla data di addebito, nel caso di una transazione non autorizzata (operazione contestata per mandato non più valido o non esistente) o eseguita in modo inesatto. Revoca 1. Mandato tra Debitore e Creditore DEBITORE BANCA DEL DEBITORE È prevista la revoca da parte del Debitore entro la giornata operativa precedente il giorno concordato per l’addebito dei fondi. 7. Accredito conto 5 B 4. Messaggio interbancario CREDITORE 6 4 6. Messaggio interbancario 7 3 B 6 SISTEMA DI COMPENSAZIONE E REGOLAMENTO 4 3. Collection inclusiva dei dati del mandato BANCA DEL CREDITORE 4. Messaggio interbancario 1. Il Debitore sottoscrive il mandato SDD proposto dal Creditore il quale ha l’obbligo di raccogliere tutte le informazioni obbligatoriamente previste, non ultimo il consenso espresso e l’autorizzazione all’addebito da parte del Debitore 2. Il Creditore ha l’obbligo di raccogliere e conservare il mandato e di smaterializzare i dati necessari per completare la transazione di addebito SEPA (i dati del mandato sono infatti necessariamente presenti in ogni transazione di addebito). Il Creditore invia una pre-notifica al Debitore per informarlo della data ed importo dell’addebito SEPA che riceverà. Il preavviso da rispettare è di almeno 14 giorni di calendario. 3. Il Creditore avvia la richiesta di addebito tramite la sua Banca (Banca del Creditore) 4. La Banca del Creditore invia la richiesta di incasso alla Banca del Debitore attraverso il CSM 5. La Banca del Debitore effettua l’addebito sul conto di pagamento del Debitore, se lo stato del conto consente tale operazione, altrimenti 6. in caso di mancato addebito, la Banca del Debitore invia il messaggio di storno alla Banca del Creditore attraverso il CSM di riferimento 7. La Banca del Creditore provvede ad effettuare l’accredito a data scadenza convenuta. Il SDD prevede delle regole specifiche in termini di valuta e disponibilità dei fondi al Creditore 14 L’importo delle disposizioni viene accreditato al Cliente sul conto di pagamento nella stessa giornata operativa e con la stessa valuta in cui le somme sono accreditate sul conto della banca, e cioè entro la giornata di scadenza. Nel caso in cui la scadenza coincida con un giornata non operativa, la stessa, agli effetti del regolamento, verrà considerata come prorogata alla prima giornata operativa successiva Le eventuali disposizioni insolute saranno addebitate al Cliente, con valuta pari a quella dell’accredito, di norma entro la quinta giornata operativa successiva alla data di scadenza (originaria o prorogata), per le disposizioni di SEPA DD Core; la seconda giornata operativa successiva alla data di scadenza (originaria o prorogata), per le disposizioni di SEPA DD B2B. 15 Le R-transaction ammesse in entrambi gli schemi “CORE” e “B2B” sono il reject, il return, il refusal, il reversal, il refund e la revocation. SEPA Direct Debit – R-Transaction ammesse negli schemi CORE e B2B Reject (Rifiuto-Scarto) Richiesta d’incasso scartata dalla Banca del Creditore, dal CSM o dalla Banca del Debitore nel normale ciclo di elaborazione prima del regolamento interbancario Può occorrere per errori ‘tecnici’ quali: BIC invalido, IBAN invalido, invio fuori cut off time, pagamento doppio, IBAN / BIC non valido o inesistente Return (Storno-Insoluto) Richieste di incasso scartate dalla Banca del Debitore nel normale ciclo di elaborazione dopo il regolamento interbancario Può occorrere per ragioni quali: conto non abilitato, bloccato, chiuso, mancanza fondi Refusal (Revoca del Pagatore) Opposizione all’addebito prima del regolamento sul conto Il Debitore per qualsiasi motivo chiede alla propria Banca, prima della scadenza, di non pagare la richiesta di incasso La migrazione del RID allo schema SDD presenta diversi punti di attenzione e comporta una serie di opportunità per la Clientela Punti di attenzione Adeguamento lato Cliente Creditore al modello CMF (Creditor Mandate Flow) ◦◦La migrazione a SEPA comporterà il passaggio da un modello DMF (Debtor Mandate Flow) ad un modello CMF (Creditor Mandate Flow) che prevede una gestione del mandato interamente a carico del Creditore ◦◦Gestione dei mandati in essere per la presentazione di incassi SDD a valere su deleghe RID esistenti ◦◦Per dare continuità ai mandati RID in essere le Imprese e i PSP devono acquisire e gestire nei propri archivi, dati attualmente non presenti o codificati diversamente (numero univoco mandato, Creditor Identifier) ◦◦BIC obbligatorio nel mandato Migrazione del servizio di allineamento elettronico archivi ◦◦Non è prevista nello schema SEPA base la gestione preventiva del mandato come avviene invece per i RID tramite l’Allineamento Elettronico Archivi (AEA) Il servizio di allineamento SEDA è in fase di definizione; consentirà sia il modello CMF che DMF, con raccolta del mandato presso la Banca del Debitore Reversal (Riaccredito) Operazione di riaccredito incasso SEPA DD pervenuta dalla Banca del Ceditore su iniziative del Creditore, ad esempio nel caso in cui il Creditore intenda ritirare una collection a regolamento ormai avvenuto e restituire l’importo erroneamente addebitato, riaccreditandolo L’offerta del servizio di reversal non è obbligatoria per le Banche del Creditore, ma le Banche del Debitore devono comunque trattare le reversal Refund (Rimborso) Richiesta del Debitore per ottenere la restituzione di una somma dopo che è già stata addebitata Opportunità Opportunità generali del SEPA Direct Debit ◦◦Il SEPA Direct Debit permette al Creditore di incassare a scadenza certa su Debitori con rapporto di conto di pagamento radicato su Banche presenti nell’Area Unica dei Pagamenti Europei, utilizzando un solo conto di pagamento in uno degli stati membri ◦◦Inoltre, consente al Cliente Pagatore di utilizzare il proprio conto di pagamento per regolarizzare i pagamenti singoli o ricorrenti ricevuti da Banche presenti nell’Area Unica dei Pagamenti Europei e non richiede la necessità di aprire un conto di pagamento all’estero Opportunità specifiche dello schema B2B ◦◦Lo schema B2B si adatta perfettamente all’incasso di fatture “estere”, riducendo drasticamente il numero degli incassi Cross Border (Incoming Payments) da riconciliare ◦◦Ha tempi di presentazioni brevi e consente anche incassi singoli (“one-off”) Opportunità specifiche dello schema CORE ◦◦Il SEPA Direct Debit CORE può diventare una valida alternativa d’incasso rispetto ai bollettini pagati dal Debitore sul proprio conto “Banco Posta” ed ai RID “postali” Revocation & Request for cancellation (Richiami) Richiesta di revoca / cancellazione dell’incasso pervenuta dalla Banca del Creditore su iniziativa del Creditore stesso prima e non oltre la data di scadenza 16 17 3.2 Comparazione rid vs sdd e migrazione rid vs sdd Principali differenze tra SDD e RID SEPA Direct Debit CORE RID Ordinario SEPA Direct Debit B2B RID Veloce 5 5 5 5 Il modello CMF su cui si basa lo schema SDD è differente dal modello DMF, su cui si basa il RID e comporta importanti differenze di servizio tra i due prodotti. È utilizzato per richieste di incasso in euro sia ricorrenti sia una-tantum Differenze tra modello DMF e CMF & Principali differenze funzionali tra RID e SDD Termine massimo di presentazione da parte della Banca del Creditore1 in caso di richieste di addebito una-tantum o primo incasso di un mandato continuativo (gg. lav. = giorni lavorativi) 5 giorni 4 giorni 1 giorno 1 giorno Termine massimo di presentazione da parte della Banca del Creditore1 in caso di pagamenti successivi al primo (mandato continuativo) (gg.lav.) 2 giorni 4 giorni 1 giorno 1 giorno Termine massimo per ottenere un rimborso per un’operazione autorizzata 8 settimane 8 settimane2 X Entro il giorno di scadenza o escluso Termine massimo per ottenere un rimborso per un’operazione non-autorizzata 13 mesi 13 mesi 13 mesi 13 mesi Sono utilizzati l’IBAN del conto di pagamento di addebito e il BIC della Banca (tratta interbancaria) 5 X 5 X Ogni singolo o primo addebito di una ricorrenza deve essere autorizzato dal Debitore alla propria Banca X X 5 X Diritto di revoca da parte del Debitore 5 5 5 5 (con limitazioni) Differenze tra modello CMF e modello DMF Le caratteristiche interbancarie degli schemi disegnano un modello basato sulla gestione del mandato esclusivamente a cura del Beneficiario (es. Germania, Spagna, Olanda, Austria, ecc) e pone le basi per il superamento del modello opposto basato sulla gestione della Banca del Pagatore (es. Italia, Belgio, Grecia, Portogallo, Francia) L’analisi comparata fra il RID e l’addebito diretto descrive un servizio paneuropeo più semplice ed essenziale di quello nazionale, con tempi di esecuzione decisamente più contenuti, basato su una gestione centralizzata delle disposizioni e su logiche di massima automazione, con un onere di servizio e quindi una remunerazione molto ridotti per le Banche dei Pagatori Principali differenze di servizio fra gli schemi RID e SDD RID Attività in capo alla Banca del Debitore Funzioni AEA Gestione incassi 18 Nella maggior parte dei casi l’autorizzazione validamente sottoscritta è consegnata dal Pagatore presso la filiale della sua Banca che effettua i controlli di merito, carica nell’applicativo i dati del mandato e lo invia alle strutture deputate alla conservazione I dati del mandato sono trasmessi separatamente dalla Banca del Pagatore al Beneficiario tramite la procedura elettronica automatizzata di “Allineamento Elettronico Archivi” I dati della delega (e l’IBAN del conto) si comunicano solo in fase di allineamento, prima dell’avvio degli addebiti o in caso di gestione di modifica dei dati Le richieste di incasso successive contengono solo i riferimenti del mandato assegnati dal Beneficiario SDD SDD Core: la Banca del Debitore addebita il suo Cliente in base alle informazioni del mandato contenute nella disposizione di incasso senza effettuare controlli di sorta a proprio carico SDD B2B: la Banca del Debitore deve ottenere dal Debitore la conferma dell’autorizzazione all’addebito e verificare per ogni disposizione di incasso la coerenza con il mandato sottoscritto dal Debitore Non è prevista la gestione preventiva del mandato tramite AEA, ma il servizio di allineamento SEDA (ancora in fase di definizione) consente la raccolta del mandato presso la Banca del Pagatore NOTE: 1) Trattasi di termini interbancari; i termini per la Clientela dipendono dai cut-off time definiti per ciascun canale dispositivo. 2) Dipende sia dalla natura del Debitore (consumatore o non consumatore) sia dalla tipologia di facoltà di storno. Per i SEPA Direct Debit i giorni sono espressi secondo il calendario TARGET, cioè secondo i giorni di operatività interbancaria. Dalla tabella sono esclusi i RID a importo fisso che beneficeranno di una deroga fino al 1° Febbraio 2016. I dati del mandato sono trasmessi sempre, in tutte le richieste di incasso L’IBAN del Debitore è trasmesso dalla Banca del Creditore in ciascuna collection 19 3.3 Il mandato sepa direct debit Esempio di mandato schema B2B Esempio di mandato schema CORE MANDATO PER ADDEBITO DIRETTO SEPA MANDATO PER ADDEBITO DIRETTO SEPA TRA IMPRESE [Nome e Logo del Creditore] [Nome e Logo del Creditore] Riferimento del Mandato (da indicare a cura del Creditore) Riferimento del Mandato (da indicare a cura del Creditore) La sotoscrizione del presente mandato comporta (A) l’autorizzazione a {NOME DEL CREDITORE} a richiedere alla banca del debitore l’addebito del suo conto e (B) l’autorizzazione alla banca del debitore di procedere a tale addebito conformemente alle disposizioni impartte da {NOME DEL CREDITORE}. Il debitore ha dirito di otenere il rimborso dalla propria Banca secondo gli accordi ed alle condizioni che regolano il rapporto con quest’ultma. Se del caso, il rimborso deve essere richiesto nel termine di 8 setmane a decorrere dalla data di addebito in conto. La sotoscrizione del presente mandato comporta (A) l’autorizzazione a {NOME DEL CREDITORE} a richiedere alla banca del debitore l’addebito del suo conto e (B) l’autorizzazione alla banca del debitore di procedere a tale addebito conformemente alle disposizioni impartte da {NOME DEL CREDITORE}. Il presente mandato è riservato esclusivamente ai rapport tra imprese. Il debitore non ha dirito al rimborso dalla propria banca successivamente all’addebito sul suo conto, ma ha dirito di chiedere alla propria banca che il suo conto non venga addebitato entro il giorno antecedente a quello in cui il pagamento è dovuto. (I campi contrassegnat con asterisco (*) sono obbligatori) (I campi contrassegnat con asterisco (*) sono obbligatori) Nome del Debitore (*) Cognome e Nome/ Ragione Sociale del Debitore Nome del Debitore (*) Indirizzo (*) Cognome e Nome/ Ragione Sociale del Debitore Via/P.zza/C.so/Largo/Strada e numero civico Indirizzo (*) Codice Postale – Località (*) Via/P.zza/C.so/Largo/Strada e numero civico Indicare CAP – località e Provincia Codice Postale – Località (*) Paese (*) Indicare CAP – località e Provincia Paese Paese (*) Conto di Addebito (*) Paese Indicare l’ IBAN del ttolare del conto di pagamento Conto di Addebito (*) Indicare l’ IBAN del ttolare del conto di pagamento SWIFT BIC (*) : SWIFT BIC (*) : Presso la Banca : Indicare il codice SWIFT (BIC) Presso la Banca : Indicare il codice SWIFT (BIC) (campi da indicare a cura del Creditore) (campi da indicare a cura del Creditore) Nome del Creditore (*) COMPANY Codice Identfcatvo del Creditore (*) 12345678901234500000 Ragione sociale del Creditore 12345678901234500000 Via e numero civico (*) COMPANY STREET Codice Postale (*) Località 12345 COMPANY CITY Paese (*) COMPANY COUNTRY Creditor Identfer Via/P.zza/C.so/Largo/Strada e numero civico 12345 COMPANY CITY Indicare il CAP e località Paese (*) Codice Identfcatvo del Creditore (*) COMPANY STREET Via/P.zza/C.so/Largo/Strada e numero civico Codice Postale (*) Località COMPANY Ragione sociale del Creditore Creditor Identfer Via e numero civico (*) Nome del Creditore (*) Indicare il CAP e località COMPANY COUNTRY Paese Paese Tipo del pagamento (*) Ricorrente [ ] Singolo [ ] Tipo del pagamento (*) Firma/e (*) Firmare qui Luogo e Data (*)di sotoscrizione Ricorrente [ ] Singolo [ ] Firma/e (*) Firmare qui Luogo e Data (*)di sotoscrizione Nota: I dirit del sotoscritore del presente mandato sono indicat nella documentazione otenibile dalla propria banca. Nota: I dirit del sotoscritore del presente mandato sono indicat nella documentazione otenibile dalla propria banca. Dat concernent il rapporto sotostante fra Creditore e Debitore. A mero scopo informatvo. Dat concernent il rapporto sotostante fra Creditore e Debitore. A mero scopo informatvo. Codice identfcatvo del debitore Indicare il codice di riferimento che si vuole che la Banca del debitore cit nell’addebito Soggeto per conto del quale viene efetuato il pagamento (se del caso) Codice identfcatvo del debitore Indicare il codice di riferimento che si vuole che la Banca del debitore cit nell’addebito Nome della controparte di riferimento del debitore: se si efetua un pagamento relatvo a un contrato tra {NOME DEL CREDITORE} e un altro soggeto diverso dal debitore indicato nel presente mandato (ad es. pagamento di fature intestate a terzi) indicare il nominatvo di tale soggeto. Se il pagamento concerne il sotoscritore lasciare in bianco. Codice identfcatvo della controparte di riferimento del debitore Soggeto per conto del quale viene efetuato il pagamento (se del caso) Codice identfcatvo della controparte di riferimento del debitore Nome della controparte di riferimento del creditore Il creditore deve compilare questo campo se richiede pagament per conto di altro soggeto Codice identfcatvo della controparte di riferimento del creditore Nome della controparte di riferimento del creditore Il creditore deve compilare questo campo se richiede pagament per conto di altro soggeto Codice identfcatvo della controparte di riferimento del creditore Riferiment del contrato: Riferiment del contrato: Numero identfcatvo del contrato sotostante Numero identfcatvo del contrato sotostante Descrizione del contrato Resttuire il Modulo compilato a: Descrizione del contrato Riservato al Creditore NOTA: Il Riferimento del Mandato ed il Riferimento del Contrato non possono eccedere i 35 carateri ciascuno ed i carateri ammessi sono: A-Z, a-z, 0-9 + / \ : 20 Nome della controparte di riferimento del debitore: se si efetua un pagamento relatvo a un contrato tra {NOME DEL CREDITORE} e un altro soggeto diverso dal debitore indicato nel presente mandato (ad es. pagamento di fature intestate a terzi) indicare il nominatvo di tale soggeto. Se il pagamento concerne il sotoscritore lasciare in bianco. Resttuire il Modulo compilato a: Riservato al Creditore NOTA: Il Riferimento del Mandato ed il Riferimento del Contrato non possono eccedere i 35 carateri ciascuno ed i carateri ammessi sono: A-Z, a-z, 0-9 + / \ : 21 In relazione alla migrazione al SDD a Febbraio 2014 si possono presentare differenti scenari operativi, sia in ottica di presentazione incassi che di servizi di allineamento e gestione dei mandati. Scenari operativi ipotizzati per la migrazione al SDD: SDD Core e B2B Servizio AOS SEDA CONTINUITà DELEGHE RID ESISTENTI CONFIGURAZIONE DI BASE-SUPPORTO AL CMF Al fine di garantire la continuità operativa degli addebiti sulle attuali deleghe in essere, sono stati ipotizzati alcuni interventi per completare il set informativo a disposizione del Creditore integrandolo tra l’altro con le seguenti informazioni, secondo quanto previsto dai Rulebook: Scambio dei messaggi tra Beneficiario e Banca del Pagatore, per la gestione delle informazioni del mandato SEDA nei processi di: Richiesta di modifica dei dati del mandato ad iniziativa del Beneficiario IBAN Comunicazione della revoca del mandato ad iniziativa del Beneficiario Termini del diritto di rimborso Sono state inoltre ipotizzate specifiche regole di valorizzazione della prima collection I nuovi rapporti di gestione degli incassi Direct Debit saranno effettuati in conformità a quanto previsto dai Rulebook considerando esclusivamente gli schemi SDD Core SDD B2B Comunicazioni sul mandato di iniziativa della Banca del Pagatore + Continuità operativa delle deleghe RID esistenti La continuità della delega RID per l’utilizzo in ambito SDD è garantita dalla presenza delle seguenti informazioni di base: Riferimento univoco del mandato Nome del Debitore Indirizzo del Debitore Account number (IBAN) del conto da addebitare BIC della Banca del Debitore Creditor Identifier Nome del Creditore Indirizzo del Creditore CONFIGURAZIONE AVANZATA-TERZA PARTE Il Regolamento “SEPA End Date” attribuisce la responsabilità della conservazione, modifica e cancellazione del mandato al Creditore, che ha la facoltà di incaricare un ‘terzo’ di svolgere per suo conto gli adempimenti di competenza (Art. 5 (3) (a) (ii) del Regolamento UE n° 260/2012 “SEPA End Date”). Alla luce di tale previsione, le Banche Domiciliatarie potrebbero prestare il servizio di acquisizione e conservazione del mandato in qualità di “terzo” incaricato dal Creditore; il Creditore aggiungerebbe alle funzionalità della prima configurazione: il servizio di acquisizione e conservazione del mandato SEDA la comunicazione dell’acquisizione del mandato da parte della Banca Domiciliataria alla Banca di allineamento 22 Continuità delle Deleghe RID esistenti È regolata da principi contenuti nelle Linee Guida definite da European Payment Council (EPC) per gli schemi SDD. Richiesta di domiciliazione di un nuovo mandato ad iniziativa del Beneficiario Creditor identifier NUOVI SDD Allegato 1a: strumenti a supporto della migrazione Le disposizioni di incasso SDD a valere su deleghe RID, dovranno essere trasmesse dal Creditore con le seguenti regole: Nel Riferimento Univoco del Mandato vanno valorizzati i dati relativi alle coordinate aziendali del RID (codice Azienda, tipo codice individuale, codice individuale) Il Creditor Identifier (CID) potrà essere assegnato autonomamente dal Creditore ovvero ricavato dalla Banca L’indicazione dello schema CORE o B2B dovrà avvenire coerentemente alle scelte operate dal Creditore (informativa attivazione nuovo servizio SDD al Debitore) Solo per lo Schema B2B necessariamente dovrà essere esplicitatata la sequenza “FIRST” con il primo incasso SDD Nell’ambito dell’A.E.A. (Allineamento Elettronico Archivi RID) è stata introdotta una nuova funzionalità di inquiry per consentire al Creditore, tramite la propria Banca d’Allineamento, di chiedere alla Banca Domiciliataria le informazioni inerenti una specifica delega: in caso di risposta positiva e ad una precisa data, il Creditore dispone delle medesime informazioni memorizzate presso gli archivi della Banca Domiciliataria. Tale funzionalità viene attivata indipendentemente dalla modalità di adesione dell’Azienda e prevede tre nuove causali: 91211 – Richiesta informazioni delega 91210 – Comunicazione informazioni delega RID 91311 – Diniego alla comunicazione informazioni delega 23 Modalità di utilizzo di queste causali: Con l’utilizzo del messaggio 91211 l’Azienda creditrice può interrogare una o più deleghe RID. In caso di esito positivo la Banca Domiciliataria restituisce un messaggio 91210 contenente: il codice IBAN del conto di addebito; il “flag facoltà di storno” che specifica quale diritto di revoca e rimborso ha il soggetto Debitore su di una determinata delega; il codice correlato alla classificazione PSD attribuita dalla Banca Domiciliataria al conto di pagamento del soggetto Debitore: ‘1’ per la categoria ‘Consumatore’, ‘2’ per ‘Non Consumatore’ e ‘3’ per ‘MicroImpresa’ Il messaggio di esito negativo 91311 permette all’Azienda di conoscere la motivazione alla base del diniego fornito dalla Banca Domiciliataria. Appositi codici causali individuano le casistiche quali ‘Autorizzazione revocata’, ‘Mancanza autorizzazione’, ‘Posizione trasferita’, ‘Posizione trasferita per cessione sportelli bilaterale tra Banche’. 24 Il processo di interrogazione tramite messaggio 91211 è reiterabile e può essere utilizzato anche più volte sino alla cosiddetta ‘end date’. La funzionalità riveste notevole importanza ai fini della raccolta di informazioni per la determinazione dell’opportuno schema di addebito SEPA. Si riportano di seguito, per ogni causale, i tipi record necessari alla composizione della relativa disposizione e la compatibilità con la ‘modalità di adesione’ prescelta dall’Azienda. Causale 91211: Richiesta informazioni deleghe Tipo Record: 12, 70 Causale 91210: Comunicazione informazioni deleghe Tipo Record: 12, 30, 40, 70 Causale 91311: Diniego alla comunicazione informazioni deleghe Tipo Record: 12, 70 Allegato 1b: il linguaggio XML XML è l’acronimo di eXtensible Markup Language ed è un metalinguaggio che si è diffuso dopo l’HTML e che è alla base della messaggistica adottata per lo scambio delle istruzioni di pagamento e di incasso SEPA (SCT e SDD) e della loro rendicontazione. L’XML è un linguaggio di descrizione dei dati conciso, facile da comprendere, che separa contenuto, presentazione e struttura, rendendo i documenti disponibili per processi automatizzati. Per sintetizzare i vantaggi di XML si può dire che esso può rappresentare: una forte riduzione di codice per sviluppare una applicazione minori sforzi ai fini della manutenzione dell’applicazione migliore riutilizzo della programmazione esistente e della tecnologia una maggiore capacità di utilizzo su molteplici dispositivi possibilità di ridurre il numero di risorse dedicate alla implementazione di progetti. Esempio di struttura XML - Messaggio CBI contenente incassi SDD 25 Gli schemi di funzionamento delle principali funzioni SEDA 2) Definizione del flusso di rilascio e validazione dell’emissione di un mandato lato Beneficiario Allegato 1c: aos SEDA Il mandato SEDA, a differenza del mandato SEPA, prevede l’acquisizione del codice fiscale del sottoscrittore secondo le logiche AEA, mantenendo quei controlli a tutela del Creditore oggi svolti dalla Banca del Debitore. La comunità italiana ha deciso di realizzare uno specifico AOS (Additional Optional Service) per offrire ai Creditori funzionalità analoghe a quelle presenti nell’A.E.A. (Allineamento Elettronico Archivi) RID. L’offerta UniCredit prevede l’erogazione del servizio alle Aziende che ne faranno richiesta in linea con le tempistiche di rilascio previste dalla comunità bancaria Italiana. SEDA supporterà anche la raccolta e la conservazione del mandato presso gli sportelli della Banca del Debitore (modello DMF) costituendo così un reale complemento agli schemi SDD i quali operano esclusivamente con logica CMF – Creditor Mandate Flow. L’AOS SEDA prevede lo scambio di messaggi fra Beneficiario e Banca del Pagatore, per la gestione delle informazioni del mandato SEDA nei processi di: Richiesta di domiciliazione di un nuovo mandato presso il Beneficiario Richiesta di modifica dei dati del mandato ad iniziativa del Beneficiario Comunicazione della revoca del mandato ad iniziativa del Beneficiario Richiesta di domiciliazione di un nuovo mandato presso la Banca del Pagatore Comunicazioni sul mandato di iniziativa della Banca del Pagatore Controlli aggiuntivi sulle collection SDD a valere su mandati SEDA. Gli attori coinvolti nell’AOS SEDA 1) Schema di sintesi e attori coinvolti nell’AOS SEDA 6. solo B2B: la Banca del Pagatore ottiene conferma dei dati del mandato alla stregua di quanto previsto dal RB e con la modalità definite con il proprio cliente (ivi inclusa la consegna di copia del mandato subito dopo la sua sottoscrizione 5. controlli di congruità 7. attivazione domiciliare PAGATORE BENEFICIARIO 8. invio esito controlli effettuati 3. invio informazioni mandato BANCA DEL PAGATORE specifico contratto di servizio Non ha un ruolo specifico in SEDA 4. inoltro informazioni mandato out of scope flussi SEDA BANCA DEL ALLINEAMENTO conferma obbligatoria solo per B2B 3) Definizione del flusso di modifica di un mandato lato Beneficiario 6. solo B2B: la Banca del Pagatore ottiene conferma dei dati del mandato alla stregua di quanto previsto dal RB e con la modalità definite con il cliente (ivi inclusa la consegna di copia della variazione 2. archiviazione informazioni mandato modificato 1. gestione della modalità del mandato PAGATORE BENEFICIARIO 9. inoltro esito controlli effettuati 3. invio informazioni mandato modificato 8. invio esito controlli effettuati BANCA DEL PAGATORE specifico contratto di servizio BANCA DEL PAGATORE BENEFICIARIO 9. inoltro esito controlli effettuati 5. controlli di congruità 7. attivazione domiciliare PAGATORE 2. archiviazione informazioni mandato 1. acquisizione mandato da parte del Beneficiario 4. inoltro informazioni mandato modificato out of scope flussi SEDA BANCA DEL ALLINEAMENTO conferma obbligatoria solo per B2B BANCA DEL ALLINEAMENTO* BANCA DEL BENEFICIARIO Out of scope Flussi SEDA Flussi di collection *Deve coincidere con una delle banche assuntrici del Beneficiario 26 27 4) Definizione del flusso di cancellazione di un mandato lato Beneficiario 6) Definizione del flusso di comunicazione di variazione del mandato ad iniziativa della Banca del Pagatore 2. archiviazione informazioni di cancellazione del mandato 1. gestione della cancellazione del mandato PAGATORE BENEFICIARIO 8. inoltro flusso informativo solo nel caso di inesistenza del mandato BANCA DEL PAGATORE specifico contratto di servizio 4. inoltro informazioni di cancellazione del mandato out of scope 2. aggiornamento database BANCA DI ALLINEAMENTO 5) Definizione del flusso di richiesta di domiciliazione di un nuovo mandato presso la Banca del Pagatore PAGATORE BENEFICIARIO 7. invio risposta nel caso di esito negativo acquisizione del mandato BANCA DEL PAGATORE specifico contratto di servizio out of scope flussi SEDA 4. inoltro informazioni relative alla variazione 3. invio informazioni relative alla variazione out of scope flussi SEDA BANCA DI ALLINEAMENTO conferma obbligatoria solo per B2B 7) Definizione del flusso di comunicazione della revoca del mandato ad iniziativa della Banca del Pagatore 1. richiesta di revoca del mandato 2. aggiornamento database 8. inoltro risposta nel caso di esito negativo acquisizione mandato 5. archiviazione delle informazioni ricevute PAGATORE BENEFICIARIO 6. invio esito cancellazione del mandato, solo nel caso di inesistenza del mandato 5. archiviazione delle informazioni ricevute 4. inoltro informazioni relative alla revoca 7. inoltro esito cancellazione del mandato, solo nel caso di inesistenza del mandato 3. attivazione domiciliazione 4. archiviazione informazioni mandato BANCA DEL PAGATORE 6. inoltro informazioni mandato 5. invio informazioni mandato 2. controlli di congruità BENEFICIARIO 6. invio esito modifica del mandato solo nel caso di inesistenza del mandato specifico contratto di servizio flussi SEDA 1. acquisizione mandato da parte della Banca del Pagatore PAGATORE 7. inoltro esito modifica del mandato, solo nel caso di inesistenza del mandato 7. invio di flusso informativo solo nel caso in cui la Banca del Pagatore riscontra l’inesistenza del mandato 5. controlli di congruità 6. Cancellazione del mandato dal database 3. invio informazioni di cancellazione del mandato 1. richiesta di variazione del mandato BANCA DI ALLINEAMENTO BANCA DEL PAGATORE specifico contratto di servizio 3. invio informazioni relative alla revoca out of scope flussi SEDA BANCA DI ALLINEAMENTO conferma obbligatoria solo per B2B Immagini tratte da documentazione fonte ABI – AOS SEDA 28 29 Allegato 2a: riferimenti normativi e link utili European Payment Council (EPC) link to http://www.europeanpaymentscouncil.eu/ ◦◦SEPA Credit Transfer Scheme Rulebook ◦◦SEPA Credit Transfer Scheme Inter-Bank Implementation Guidelines ◦◦SEPA CORE Direct Debit Scheme Rulebook ◦◦SEPA CORE Direct Debit Scheme Inter-Bank Implementation Guidelines ◦◦SEPA CORE Direct Debit Scheme e-Mandate Service Implementation Guidelines ◦◦SEPA CORE Direct Debit Scheme Advance Mandate Information Service Implementation Guidelines ◦◦SEPA Business to Business Direct Debit Scheme Rulebook ◦◦SEPA Business to Business Direct Debit Scheme Inter-Bank Implementation Guidelines ◦◦SEPA Business to Business Direct Debit Scheme e-Mandate Service Implementation Guidelines ◦◦SEPA Business to Business Direct Debit Scheme Advance Mandate Information Service Implementation Guidelines EPC Newsletter Link to: http://www.europeanpaymentscouncil.eu/newsletter.cfm Riferimenti Ufficiali al SEPA Direct Debit European Central Bank (ECB) SEPA Indicators http://www.ecb.europa.eu/paym/sepa/about/indicators/html/index.en.html ◦◦Banca d’Italia: http://www.bancaditalia.it/sispaga/sms/sepa ◦◦Commissione Europea: http://ec.europa.eu/index_en.htm ◦◦Migrazione alla SEPA: http://ec.europa.eu/internal_market/payments/sepa/ec_en.htm Reg. 260 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:094:0022:0037:IT:PDF PSD http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:32007L0064:EN:NOT Reg. 924 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2009:266:0011:0018:it:PDF Altri Link Utili ◦◦Standard ISO 20022: http://www.iso20022.org/about_iso20022.page 30 Allegato 2b: glossario e definizioni Termini generali e abbreviazioni ACH Automated Clearing House AOS Additional Optional Services BIC o BIC SWIFT Business Identifier Code Clearing Il processo di trasmissione, riconciliazione e (in alcuni casi) conferma di ordini di pagamento prima del Settlement Collection Transazione Direct Debit dall’iniziazione del Creditore fino all’addebito del conto del Debitore o eventuale Reject, Return o Refund CSM Clearing and Settlement Mechanism (including a PE-ACH) EBA Euro Banking Association ECB European Central Bank EEA European Economic Area EPC European Payments Council EU European Union IBAN International Bank Account Number M-PEDD Multi-purpose Pan-European Direct Debit NCB National Central Bank PE-ACH Pan-European Automated Clearing House PSD Payment Services Directive RTGS Real-Time Gross Settlement SCT SEPA Credit Transfer SDD B2B SEPA Direct Debit Business-to-Business SDD CORE SEPA Direct Debit CORE SEDA SEPA-compliant Electronic Database Alignment SEPA Single Euro Payments Area Settlement Fase che conclude il trasferimento fondi tra Banca del Debitore e Banca del Creditore STEP2 Retail Clearing System of the EBA Clearing Company STP Straight-Through Processing SWIFT Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication TARGET Trans-European Automated Real-time Gross Settlement Express Transfer System TARGET2 Second generation of the TARGET system 31 TRN XML Transaction Reference Number eXtensible Markup Language VALUTE € o EUR BGN CZK DKK LVL LTL HUF PLN RON SEK GBP Euro Bulgarian Lev Czech Koruna Danish Krone Latvian Lats Lithuanian Litas Hungarian Forint Polish Zloty Romanian Leu Swedish Krona Pound Sterling DISCLAIMER Documento pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali dei prodotti e servizi illustrati e per quanto non espressamente indicato, è necessario fare riferimento ai relativi Fogli Informativi disponibili in tutte le Filiali della Banca e sul sito www.unicredit.it. I servizi ed i prodotti menzionati nel presente documento sono offerti da UniCredit S.p.A. tramite le filiali contraddistinte UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma e Banco di Sicilia. La Banca si riserva la valutazione dei requisiti necessari alla concessione del finanziamento e all’accensione dei prodotti. Aggiornamento al 30 aprile 2013. 32 Notes Notes Documento Pubblicitario www.unicredit.it www.gtb.unicredit.eu