$TTlqI n)&h rsrl.H rJtu ""-:-i3:11:-L*RlFhi\r't$f tlnts* *e*t*t il.'ffit'Àdffiú;. $*t $$lfisg& Vte $, ti*pùt*Ètt- ì}t'$$* tP"xxu ds,t {ierù} fthiprlf denaro.it Arto xx - t'lill nrnmuot 8r rAnzo 2oro Giornale dell' Europa Mediterranea POSIF ITATIANE 8.PA SPfOI/IONf IN ABBONAMENTO. POSTATE.. DÉCRETO LEGISLATIVO 353/2003 ICONV. IN L, I Htno Denaro + Almanacco 2010 euro 27.02.20A4, N. +01 ART|C0L0. 1, C0MMA l, 1 1,00 DCB {NAP0Lt} rom FEIDERBIOTOGI Argenziano: Ci battiamo per tutelare la categoria Gonta circa 2 mila I I ! iscritti sul territorio nazionale e, soprattutto in questi ultimi anni, calandosi. sempre fino in fondo nei problemi che agitano il pianeta sanità, Federb i o I o g i, I'org a n izzazlone sindacale dei biologi titolari di laboratori di analisi sia in forma singola che associata, ha fatto sentire forte la sua voce per tutelare gli, interessi della, categoria. La segreteria nazionale è atfidata a Elisabetta Argenziano, avellinese doc, fino al 2000 presidente del Gonsiglio Nazionale dei Biologi, del quale oggi è tesoriere. Elisabetta Ar{enziano Ia rappresentatività presso il Ministero del Lavoro. Per quanto riguarda la Campania, sicurare elevate e complesse nia, la perdita del posto di la- tipologie di test, garagrtire E per cos'altro ancora si sta battendo il sindacato? propri rappresentanti ai ta- Innanzitutto contro la ridu- volitecniói di tutte zione del numero delle strut- te AÉ1. battendo presso il com- missar to Zuccatelli per privi - comparto situazioni di dis- vinciali, incrementando ficit della sanità in Campa- controllo. Federbiologi è presente al tavolo tecnico regionale e con pi? ver re$o operative e aver ampliato le sedi regionali e pro- Camplnia, e che per ridbtte dimensioni non possono as- analitiche relative all'auto- vitraguardi raggiunti da Federbiologi negli ultimi tem- vo impulso alla Segreteria Nazionale del sindacato, I'a- a causa delle conseguenze del piano di rientro del de- voro. E ancora' Federbiologi si sta impegnando per otte chia. nere un aggiornamento ro, trasparente e pienamente rispettoso della normativa dell'elenco regionale dei Laboratori di Analisi, non annessi alle industrie alimentari, che effettuano prove legiare la soluzione del "tetto di struttura" come unico percorso certo che eviterà al Irlnanzitutto, I'aver dato nuo- alcune regioni, tra cui la no, Si sta Dottoressa Argenziano, quali sono i più significati- ratori privati, che rischiava- agio e soffetertr.a,, scongiurando motivi di contenzioso e la sospensione delle attività in regime di accreditamento. Intervenendo presso I'asses sorato regionale competente, ha ottenuto Ia Cassa Integrazione in Deroga per 84 dipendenti campani dci labo- ture laboratoristiche private. Lo scorso febbraio, il Ministero della Salute ha licertzrato i "Criteri per la Riorgan;Lz' Reti di offerta di diagnostica di laboratorio". In tale documento, si zazLorte delle sottolinea che ogni futura opeqaz"ione di razi onaltzzazro,rte del settore e di rivalutazione del tariffario non potrà presc'indere da una riduzione del numero delle strutture che determinano una situazione di "ridondanza" in lt il mantenimento di requisiti richiesti per I' accreditamento istituzionale e elevate per- , formance di qualità I1 documento sembra essere ispirato solo a criteri e obiettivi economici e il laboratorio nel settore privato viene identificato come centro di costo, causa di spreco di danaro pubblico e non come risorsa. Si dimentica che il Zo per cento dell'attività di diagnostica è supportato dai servizio di labouatorio. Cosa propone a riguardo? Secondo Federbiologi, una ,l ,\l 't S.No.Bi.L.P. - FEDERBIOLOGI Sindocoto Nozionole Biologi Liberi Professionisti Segreterio Nozionole e Ufficio Amministrolivo Vio S. Giocomo 32 80133 Nopoli zione dell'occupazione. Federbiolos punta piuttosto a un futuro modello di rinno- razion altzzazione vincol ata a vato servizio assistenziale sul territorio, in cui non si potrà limiti di prestazioni produrrebbe un modello semplici- non considerare, in regime di libera scelta, una coesi- stico di accorpamento ope legis di strutture più piccole in stenza e collaborazione 'osen- strutture più grandi, comporterebbe la perdita della funzione territoriale dei la- boratori, declassando gli stessi a punto prelievo, ridurrebbe i direttori tecnici a semplici prelevatori e ingenererebbe una forte diminu- di esecuzione di prestazioríi" tra strutture za vi:r-coli pubbliche e private, nella de- finizione di una continuità assistenziale che sia efficiente ed efficace e che coniughi i bisogni assistenziali e i criteri di programmazione fi- nanziaria.