Corso per la rimonta aziendale riproduttori di api mellifere ligustiche autoctone
IZSLT- Roma, 8 giugno 2012
PROGRAMMA FINALIZZATO AL MIGIORAMENTO DELLA PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEL MIELE – Annualità 2011-2012
REGIONE LAZIO
cofinanziato dalla
Unione Europea
Reg. CE 1234/07
ASSESSORATO ALLE POLITICHE AGRICOLE
E VALORIZZAZIONE PRODOTTI LOCALI
Tutela delle sottospecie autoctone
Importazioni di api regine da Paesi terzi:
rischi di importazione di specie ibride
Dottor Giovanni Formato
L’importazioni di api regine da Paesi terzi
comporta il rischio di importazione di
malattie esotiche…ma anche
l’introduzione di materiale genetico non
autoctono (razze diverse dalla ligustica o
comunque ibride)
Aethinosi (Aethina tumida)
Piccolo coleottero dell’alveare
(SHB- Small Hive Beetle)
Coleottero Nitidulide originario
dell’Africa meridionale il cui ciclo
biologico viene solitamente completato
nel nido di apoidei
(A. mellifera o Bombus spp.).
Attualmente è in USA C/E, Hawaii (2010),
Canada (2002), nord Africa (2000) ed Australia (2002).
Nel 2004 primo focolaio UE in Portogallo dal Texas, fortunatamente
chiuso tempestivamente con successo.
L’adulto
L’adulto è di forma ovale (5 - 7 mm x 3-4,5 mm largo)
pari a circa 1/3 di un’ape operaia
di colore dapprima bruno-giallastro,
poi marrone-rossastro;
diventa nettamente nero a maturazione completata.
Adulti:penetrano nell’alveare attraverso l’ingresso o
fessure arnie.
Svernano all’interno dell’alveare nutrendosi di polline,
miele e covata. In alveari infestati possono essere
osservati quasi dovunque.
Le femmine depongono masse irregolari di uova
in crepe/fessure dell'arnia
o nelle cellette
1,5 x 0,25 mm
di covata/polline.
Le larve
Dalle uova, dopo 2-6 giorni nascono le larve, che
sono di color crema
Diagnosi
differenziale:
Galleria mellonella
Le larve (fino a diverse decine di migliaia/favo) scavano
tunnel nei favi alimentandosi di covata, miele e polline.
Parassitano e alterano i favi che diventano viscidi ed
assumono un odore nauseabondo di arance andate a male.
Dopo 14 giorni, le larve (c.a. 1 cm) di notte si lasciano
cadere all’esterno dell’arnia per impuparsi nel terreno (da 5
a 60 cm) e compiere la loro metamorfosi in adulti.
Tropilaelaps spp.
Tropilaelaps clarae e T. mercedesae
sono acari patogeni per Apis mellifera
Diffusione: Asia ed Indonesia.
Vengono trasportati dalle api adulte attraverso i processi
naturali di nomadismo, saccheggio e sciamatura.
Oppure dall’uomo mediante scambi commerciali.
Causa danni simili alla Varroa (covata irregolare, adulti piccoli, ali deformi,
spopolamento fino al collasso degli alveari). Può dare fenomeni di sciamatura.
Diversamente dall’acaro della Varroa, il Tropilaelaps
non può nutrirsi sulle api adulte perché non riesce a
penetrare la cuticola delle api. La sua alimentazione
è quindi dipendente dalla presenza della covata; si
muovono anche sulle api adulte ma il periodo
foretico è molto più breve rispetto a quello della
Varroa e pari a 1-2 giorni.
Su 3.800 razze di diverse specie zootecniche
negli ultimi 100 anni :
16% estinte + 15% a rischio estinzione
Le razze autoctone: integrate armonicamente nell’ambiente
Importare api che non siano di pura razza ligustica comporta
una erosione genetica e rischio di estinzione delle api native.
Ridurre la biodiversità delle api: riduzione della rusticità
(variabilità genetica che assicura capacità di resistere a fattori ambientali avversi)
4.000 regine/anno in Italia
(dato ufficiale medio: api regine importate con regolare certificazione doganale)
Questo comporta una genetica ignota per:
4.000 alveari/anno e
1.000.000 di fuchi/anno (conseguenza: ogni annoregine
fecondate da fuchi derivanti dagli ibridi importati)
Commercio di api regine da Paesi terzi: rischio di
introduzione di api ibridate con le api africanizzate
Possibilità di ingresso nel nostro Paese di soggetti geneticamente "inquinati"
dalle popolazioni africanizzate.
Potenziale pericolo anche per l'incolumità degli operatori e di chiunque
venga a contatto con tali famiglie di api.
Commercio di api regine da Paesi terzi: rischio di
introduzione di malattie non esotiche ma da noi poco
presenti
Possibilità di ingresso nel nostro Paese di N. apis!
Italian regions
Nosema
apis
North
Italy
Central
Italy
Nosema apis
0%
South
Italy
Veneto
Prov. Auton. Bolzano
Prov. Auton. Trento
Liguria
Emilia Romagna
Toscana
Marche
Lazio
Abruzzo
Umbria
Sardegna
Molise
Campania
Basilicata
Puglia
Calabria
Sicilia
Nosema
ceranae
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Negative
samples 42%
Nosema ceranae
58%
campioni
positivi
Parassiti riscontrati
•Tarma della cera
•Varroa
UE ed il Ministero della Salute
Applicazione di ben precise misure cautelari
nei casi d’importazione di api regine da Paesi terzi
-Decisione 1979/542/CE e successive modifiche
- Ordinanza del Ministero della Salute del 20 aprile 2004
- Regolamento UE 206/2010
Al fine di ridurre il rischio sanitario
di importazione e diffusione delle malattie esotiche
Imenotteri appartenenti alla famiglia Apidi,
specie Apis mellifera e Bombus spp.
possono essere introdotte in UE unicamente:
da Paesi terzi o territori elencati nell’allegato II, parte 1 Reg (UE) n. 206/2010
Paesi o territori ove la presenza della Peste americana (Paenibacillus larvae),
Aethina tumida e Tropilaelaps spp. sono soggetti a notifica obbligatoria
Le partite: gabbiette contenenti 1 regina
(Apis mellifera) con al massimo 20 accompagnatrici
devono essere scortate dal certificato sanitario (modello QUE)
Il certificato veterinario deve essere firmato da un
ispettore ufficiale del Paese Terzo esportatore
(Allegato V del regolamento (UE) 206/2010)
Le partite di animali vivi possono essere introdotte nell’Unione solo se giungono
al PIF di introduzione nell’Unione entro dieci giorni
dalla data del rilascio dell’idoneo certificato veterinario.
In caso di trasporto via mare, il termine di dieci giorni è prorogato di un ulteriore
periodo corrispondente alla durata del viaggio via mare, certificata da una dichiarazione
sottoscritta dal comandante della nave, redatta secondo il modello: allegato I, parte 3 del Reg (UE) N.
206/2010 ed allegata in originale al certificato veterinario.
Prima dell’arrivo della partita
gli interessati sono tenuti a comunicare l'intenzione di effettuare tali importazioni
all’Ufficio VIII della DGSAFV ( fax 06. 59946555)
La preventiva comunicazione dell'importatore deve essere corredata
da una attestazione della ASL territorialmente competente circa:
la sussistenza e la consistenza degli alveari destinati a ricevere le api
dall'indicazione del Paese terzo di provenienza degli animali
del PIF cui gli stessi saranno presentati per I'effettuazione dei previsti controlli
per autorizzarne l'importazione
Una volta giunti sul territorio nazionale
tramite porto/aeroporto
il PIF autorizzato effettua i controlli documentali
e fisici inviandole, sotto procedura di vincolo sanitario
con obbligo di campionamento a destino, all’indirizzo di consegna.
Una volta giunte presso la sede di destinazione le api regine vengono mantenute in isolamento
in attesa degli esiti di laboratorio del materiale da esaminare.
Le gabbie, le nutrici e tutto il materiale che accompagna le api regine
devono essere inviati al laboratorio IZS competente per territorio che procederà alle analisi necessarie.
IN ITALIA IL MINISTERO DELLA SALUTE HA MODIFICATO QUESTA PROCEDURA, MIGLIORANDOLA
I controlli a destino …. (1)
I controlli a destino…..(2)
Modifica alla procedura di importazione nazionale di
api regine
provenienti da Paesi terzi
Per ridurre il rischio sanitario di importazione e diffusione
di patologie esotiche
INDICAZIONI GESTIONALI COMUNI PER TUTTI GLI OPERATORI SANITARI
COINVOLTI (Ministero, PIF, IZS, Regione, Azienda ASL):
Una volta che le api regine giungono sul territorio nazionale tramite porto od
aeroporto
il PIF autorizzato provvede ai controlli documentali e fisici inviandole all’indirizzo di
destinazione
sotto procedura di vincolo sanitario a destino
con impegno di sosta presso il più vicino IZS dove effettuare gli esami richiesti dalla
norma da parte di personale appositamente addestrato
Apicoltore provvede ad assicurare il trasferimento
delle api in sicurezza dall’aeroporto sino ai laboratori IZS.
Le api regine saranno qui sottoposte agli accertamenti previsti.
Nel caso di non rinvenimento di parassiti esotici: le api regine,
pur permanendo in vincolo sanitario, proseguiranno il viaggio
verso l’indirizzo di destinazione ed il Servizio Veterinario ASL di
competenza provvederà, una volta acquisiti gli estratti delle
prove di laboratorio, a revocare il vincolo sanitario.
In caso contrario: anche le api regine saranno soppresse
direttamente presso il laboratorio IZS
ADEMPIMENTI SUCCESSIVI ALL’IMPORTAZIONE
Le partite di api regine sono trasferite senza indugio nel luogo
designato di destinazione finale in cui gli alveari sono posti
sotto il controllo dell’autorità competente e le api regine sono
trasferite in altre gabbiette prima di essere introdotte nelle
colonie locali.
Le gabbiette, le api accompagnatrici e altro materiale che ha
viaggiato con le api regine dal paese terzo di origine sono
inviati a un laboratorio designato dall’autorità competente
dove si procede agli esami per la ricerca:
a) del piccolo scarabeo dell’alveare (Aethina tumida), delle
sue uova o delle sue larve;
b) di segni dell’acaro Tropilaelaps (Tropilaelaps spp.).
Le gabbiette, le api accompagnatrici e tutto il materiale sono distrutti
dopo gli esami di laboratorio.
Principali Paesi esportatori di api:
Argentina, Australia, Cina, Nuova Zelanda, Uruguay,
Slovenia
(Fonte: Ministero della Salute, Direzione generale della sanità veterinaria e degli alimenti)
Controlli ufficiali sulle api importate
da Paesi Terzi
Importazioni di api regine da Paesi Terzi:
controlli IZSLT
2012
Anno
2006
2007
Numero di api
regine importate
dall’Argentina
2008
2009
2010
2011
885
446
1.457
Nessun
407
907
arrivo
2.572
Controllo sanitario
Api regine importate
Periodo: fine marzo - fine giugno
Provenienza: Argentina
Destinazione: Toscana e Puglia
Congelamento (-20 °C) delle api accompagnatrici
Trasferimento delle regine in nuove gabbiette con
accompagnatrici di provenienza nazionale
Parassiti/patogeni riscontrati
•Tarma della cera
•Varroa
•Virosi (IAPV)
Mai Aethina tumida o Tropilaelaps spp.
Grazie dell’attenzione!
ELENCO NORMATIVA PER L’IMPORTAZIONI DI API REGINE DA PAESI TERZI
D.P.R. 320/1954 (Regolamento di polizia sanitaria).Articolo 52 – V ( solo su cartaceo)- sottofascicolo storico
O.M. 31.03.1978: Norme per l’importazione dall’estero di api vive e di covate di api al fine della prevenzione
della varroasi ( solo su cartaceo ) - sottofascicolo storico
Nota 2366 del 07.05.1980 Divieto importazione da qualsiasi provenienza . Non più vigente. sottofascicolo
storico
D.Legislativo 12.11.1996 n. 633. Attuazione della direttiva 92/65/CEE che stabilisce norme sanitarie per gli
scambi e le importazioni nella Comunità di animali, sperma, ovuli ed embrioni non soggetti, per quanto
riguarda le condizioni di polizia sanitaria, alle normative comunitarie specifiche di cui all'allegato A, sezione I,
della direttiva 90/425/CEE.
GURI N. 296 del 18.12.1996 sottofascicolo scambi
Decisione 2003/881/CE relativa alle condizioni di polizia e di certificazione sanitaria per le importazioni di api
(Apis mellifera e Bombus spp.) in provenienza da paesi terzi e che abroga la decisione 2000/462/CE
GU L 328 del 17.12.2003, pag. 26
Modificata da Decisione 2005/60/CE della Commissione del 20 gennaio 2005
L 25 64 28.1.2005
Abrogata da Regolamento (UE) N. 206/2010 ( articolo 20) ( periodo transitorio sino al 30 novembre 2010 )
O.M. 20.04.2004.. Norme per la profilassi dell’Aethina tumida e del Tropilaelaps spp.
GURI N. 141 del 18.06.2004, pag 11
NOTA 3416/p -I.5 i.hI5- del 26 gennaio 2006 : Importazione api vive . Profilassi nei confronti dell’Aethina
tumida ( prenotifica d’importazione al Dipartimento)
D.M. 4.12.2009: Disposizioni per l’anagrafe apistica nazionale. sottofascicolo scambi
Nota 15.04.2010 : Importazione api vive (conferma applicazione nota 3416 del 26/01/2006)
Decisione 2010/270/UE del 6 maggio 2010 che modifica le parti 1 e 2 dell’allegato E della direttiva 92/65/CEE
del Consiglio relativamente ai modelli di certificati sanitari per animali provenienti da aziende e per api e
calabroni
GU L 118 del 12.5.2010, pag. 56
sottofascicolo scambi
Regolamento (UE) N. 206/2010 ( sunto)
MISURE RESTRITTIVE
NOTA 31316 del 14.10.2004: piccolo scarabeo dell’alveare da USA ( non più in vigore)
Nota 5 maggio 2010 Aethina tumida in api negli USA – Hawaii. – Importazioni sospese
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