MAGAZINE
Home&Building Automation - Audio&Video Solutions - Digital Signage - Energy Saver - Educational
PARTNER DI
02
Ottobre
2014
Giugno
2014
ISSN 2384-9649
ATTUALITÀ
DATASAT
Le elettroniche
per professionisti esigenti
BTICINO
MyHome Pro,
il programma per diventare
protagonisti della domotica
B&W
CT700: la proposta B&W
per le sale cinema
RISPARMIO ENERGETICO
Nave De Vero: a Marghera, un ambizioso progetto "green"
CANON
Le nuove soluzioni
per la videosorveglianza
e il monitoraggio dei flussi
ELAN
I controller più veloci
e potenti mai prodotti
dal marchio statunitense
VIDEOPROIEZIONE
Da Barco il primo
videoproiettore HDBaseT
AUDIO PRO
CONFERENZE
Le proposte Beyerdynamic
per le sale congresso
Sennheiser LSP 500 Pro,
il sistema audio wireless pronto all'uso
®
DIGITAL SIGNAGE
Le soluzioni di Datapath,
Samsung e Gefen
STUDIO MONITOR
KRK Rokit: ancora più potenti
gli speaker della terza
generazione!
Sottile come nessuna.
Vantaggiosa come non mai.
Air. LA RIVOLUZIONE SOTTILE DI BTICINO. Con soli 3,5 mm di
spessore minimo, Axolute Air e Livinglight Air sono le uniche
ultrasottili sul mercato. I tuoi clienti vogliono il massimo:
scegli per loro il numero uno.
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09/07/14 09.34
www.simmagazine.it
In questo numero...
Editoriale
ATTUALITÀ
ALTRO CHE
JOBS ACT...
04 Expo
Le manifestazioni del settore
08 Training/Formazione
I corsi dei prossimi mesi
Su questo secondo numero di System Integrator Magazine, presentiamo un focus approfondito
sul mondo del risparmio energetico, osservato però dal punto di vista delle aziende, come
opportunità in grado di ridurre considerevolmente i costi di gestione imprenditoriale forse in
modo più efficace di tante altre iniziative politico-economiche di cui si fa un gran parlare in questi
ultimi tempi. Tra gli esempi che riportiamo, la spettacolare realizzazione del centro commerciale
"Nave de Vero" di Marghera, dove un sapiente uso di tecnologie "green" permette un importante
risparmio in termini energetici, oltre che una considerevole riduzione delle emissioni. Se le grandi
industrie prendessero il centro commerciale veneto come riferimento per una rimodernizzazione
dei propri sistemi, la richiesta di energia nel nostro paese calerebbe fortemente nel giro di pochi
anni, a tutto vantaggio del sistema economico e dell'ambiente. Secondo Luca Zingale, direttore
scentifico di Solarexpo - The Innovation Cloud, installare un impianto fotovoltaico è oggi molto
conveniente per le piccole-medie imprese, che possono accedere a finanziamenti e ottenere
un contributo pari all’ammontare degli interessi, beneficiando della garanzia del Fondo, fino
all'80% del finanziamento (vedi pag. 64). Un'opportunità importante che consente di realizzare un
investimento a costi molto bassi, con benefici effetti sul bilancio aziendale.
Cambiando settore, ma restando sempre nell'ambito aziendale, su questa seconda edizione
di System Integrator Magazine, presentiamo, tra l'altro, un'iniziativa firmata Canon e Discovery
Reply, dedicata al monitoraggio dei flussi in luoghi aperti al pubblico. Si tratta di "Business
Imaging Intelligence", una soluzione di video analisi e business intelligence che fornisce diverse
informazioni di carattere quantitativo e qualitativo, riuscendo a offrire molteplici applicazioni utili
per le diverse realtà commerciali, come il conteggio in tempo reale del flusso di persone che
entrano ed escono da una determinata area o l’analisi dei flussi di persone rilevati in intervalli di
tempo prestabiliti. Massimiliano Ceravolo, di Canon Italia, spiega nel dettaglio la nuova tecnologia
ai lettori di System Integrator Magazine.
Per finire, due parole su un'altra interessante iniziativa che apre le porte del web al mondo
dell'installazione professionale, grazie a BTicino. Si tratta del portale MyHome Pro, il primo
programma BTicino basato su piattaforma web che consente di diventare professionisti della
domotica attraverso un percorso stimolante e impegnativo, progettato per premiare gli installatori
più attivi con promozioni, premi, corsi, visibilità sul sito, ecc. Ne abbiamo parlato con Mattia
Buletto, responsabile del nuovo progetto, che ci ha descritto nel dettaglio il funzionamento.
Non mi resta che augurare a tutti buona lettura, dando appuntamento al prossimo mese di
gennaio per il terzo numero di System Integrator Magazine.
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Luxury Media Solutions s.r.l.
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Collaborano con
System Integrator Magazine
NICOLA DE BELLO, MARCO GALLONI,
SARA POLETTO, ROBERTO PULITO,
PAOLO RADICE, CARLO VINCENZI
36 Digital Audio
Datasat: le elettroniche
per i professionisti più
esigenti
42 Studio Monitor
10 Training/Formazione
Il programma MyHome Pro
di BTicino: a colloquio con
Mattia Buletto
12 Aziende
KRK Rokit: la terza
generazione
43 Building Automation
I controller Elan Home System
Canon Business Imaging
Intelligence; a colloquio con
Massimiliano Ceravolo
44 Custom installation
18 Aziende
Beyerdynamics Orbis
e Quinta
Panasonic Smart Technology
Show: le ultime novità
20 Aziende
Le riceventi radio Clonix BFT
24 News
51 A/V Distribution
Le novità dal mercato
Atlona presenta la matrice
video AT-UHD-CLSO-612
26 Bulding Automation
Hsyco firma lo stabilmento
“Co.Fa.A.V.” in provincia di
Trento
30 Audio Distribution
Un'installazione K-Array/Ecler
32 Audio Pro
Sistema integrato wireless
Sennheiser LSP-500 Pro
L'installazione dei display
secondo Future Automation
Traffico mezzi
MARINA NICOLUCCI - 06.97.841.178
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49 Videoproiezione
50 Automazione
PRODOTTI
Pubblicità
PAOLO DE PETRIS - 335.8089.552
[email protected]
SABRINA GALEOTTI - 389.6469.895
[email protected]
BRUNO PERINO - 329.2174.323
[email protected]
46 Sistemi per conferenze
Arriva il barco RLM-W14
con HDbaseT
Comm-tec: a colloquio
con Stefano Capitani
34 Custom Installation
La serie CT 700 di B&W
TECNOLOGIA
52 Digital Signage
Le soluzioni di Datapath,
Samsung e Gefen
58 Risparmio energetico
Soluzioni e tecnologie
64 Risparmio energetico
Le nuove frontiere
del fotovoltaico:
a colloquio con Luca Zingale
di Solarexpo
Stampa, allestimento e confezione
ARTI GRAFICHE AGOSTINI,
Via Decollatura, 64 - 00118 Morena
Testata in corso di registrazione presso
il Tribunale di Roma
Spedizione in abbonamento postale
Finito di stampare nel mese di ottobre 2014
ISSN 2384-9649
La Luxury Media Solutions srl
è iscritta al ROC con il n. 23846
Marketing e Comunicazione
SABRINA GALEOTTI
389.6469.895
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SYSTEM
INTEGRATOR
MAGAZINE
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03
Attualità Expo - Sicurezza 2014 Pre-Show
L'innovazione
tecnologica è di scena
Alla vigilia dell'edizione 2014, un'anteprima sui prodotti
che alcune aziende presenteranno a Sicurezza, la Biennale
internazionale di Security & Fire Prevention che avrà luogo
dal 12 al 14 novembre a Fiera Milano (Rho)
di Sara Poletto
Ancora deve aprire i battenti e già Sicurezza 2014 registra numeri in crescita
rispetto all'edizione precedente: +15% dello spazio espositivo e +50% degli
exhibitor esteri (con un +60% di superficie occupata). Complice di questo
trend lo sviluppo del settore in Italia (+1% nel 2013) e all’estero, che coinvolge
luoghi pubblici, private abitazioni, esercizi commerciali, banche e persino città
e centri abitati di ogni dimensione. La seccurity è, dunque, il core business
della manifestazione e le aziende che scelgono di esporvi mettono in scena
professionalità e innovazione tecnologica per garantire il funzionamento delle
cosiddette “infrastrutture critiche” e dei loro utenti ma anche, più semplicemente, la sicurezza domestica. La rassegna presentata in queste pagine è,
DIAS
Sette colori per
un solo touchscreen
Consente di gestire l’impianto di allarme in modo intuitivo grazie al menu
guidato, con la possibilità di personalizzare le zone, le aree, i codici utenti
e le uscite programmabili. La tastiera touchscreen da 5 pollici TM50 di
Paradox (distribuita da Dias) permette di caricare fino a 32 planimetrie e
foto a colori dei locali protetti e di visualizzare al loro interno ogni porta,
finestra o rivelatore di movimento attivi, consentendo di vedere in tempo
reale l’intero sistema su un unico schermo. Può essere impiegata anche
per attivare e disattivare fino a otto dispositivi domestici. E' disponibile in
7 colori tramite la semplice sostituzione della cover.
www.dias.it
dunque, un'anteprima di quanto alcune aziende specializzate mostreranno nel
corso di Sicurezza 2014, una vetrina sulle novità di prodotto e di sistema che
il mercato aspetta di testare. E mentre si attende l'apertura di questa edizione,
già sono sul banco le novità della prossima Biennale Internazionale Security &
Fire Prevention: Fiera Milano ha infatti annunciato che dal 2015 Sicurezza, da
trent’anni biennale negli anni pari, si terrà negli anni dispari, scelta questa fatta
nell'ottica di un miglior posizionamento nel calendario internazionale. Appuntamento 2015, dunque, dal 16 al 18 settembre con uno spazio sempre più ampio
dedicato alla domotica, agli edifici intelligenti e alla cyber security.
www.sicurezza.it
AVS ELECTRONICS
Tra centinaia
di funzioni
La gamma di centrali per i sistemi di sicurezza
XTREAM è improntata sulla facilità d'utilizzo
in quanto interamente gestibile via web grazie
al'app My AVS Alarm. Studiata con una
particolare attenzione al risparmio energetico
e proposta in un’ampia gamma di modelli
per tutte le esigenze della sicurezza civile e
industriale, nella versione XTREAM640 (con
certificazione IMQ Grado 3 Classe II) è il sistema flessibile con la possibilità di una gestione
completa dell’impianto da remoto. Oltre alle
centinaia di funzioni di queste centrali, l’App
My AVS Alarm è l'unica in commercio capace
di fornire informazioni utili al monitoraggio del
livello di comfort abitativo, grazie al dialogo
con i dispositivi di rilevamento meteorologico
della NETATMO®.
www.avselectronics.com
HESA
I numeri dell'integrazione
e dell'antintrusione
Disponibile per barra DIN, il sistema integrato Protegé WX è espandibile fino a 512 zone e 32 aree;
consente la gestione di 10.000 utenti ed è una soluzione avanzata per l’integrazione di antintrusione,
controllo accessi e building automation. Il tutto gestito da un'interfaccia browser intuitiva, basata su una
multipiattaforma che consente l'accesso al sistema da remoto, tramite smartphone, tablet o PC. Proprio
come un modulo “plug and play”, Protegé WX non richiede l’installazione di alcun software di programmazione e rappresenta una soluzione di “uso immediato” innovativa.
www.hesa.com
04 /
SYSTEM
INTEGRATOR
MAGAZINE
www.simmagazine.it
CAME
TORNELLO
INTELLIGENTE
Un innovativo sistema di controllo accessi progettato per gestire i passaggi pedonali e carrabili dell’Expo 2015, in grado di mettere in atto sorveglianza, comando e regolazione dei dispositivi di automazione degli ingressi pedonali e veicolari,
dei parcheggi, dei padiglioni e delle altre infrastrutture del sito espositivo. Fulcro
della piattaforma tecnologica Came è il nuovo tornello a tripode in acciaio Inox, in
grado di gestire la grande complessità di dati e di variabili connesse alla lettura di
tutti i tipi di titoli d’ingresso, all’elevato numero di periferiche e di visitatori.
www.came.com
KBLUE
Abitazioni sempre
sotto controllo
GESCO
Apriti sesamo
con le impronte digitali
Il lettore di impronte digitali tacto
K33 utilizza un sensore ottico ad alta
risoluzione, per garantire la massima
precisione nel riconoscimento: può
memorizzare 200 impronte, l'identificazione richiede meno di 2 secondi
e il tasso di errore è trascurabile. I
dati memorizzati non permettono di
riprodurre l'immagine delle impronte
e non è possibile conoscere l'identità
dell'utente. Riconosce anche le chiavi
elettroniche di prossimità Securekey
K30: contengono un codice univoco
che viene comunicato tramite radiofrequenza, senza contatti elettrici, avvicinandole al lettore. Tutte le operazioni hanno conferma acustica e sono
segnalate tramite led. Due processori
ARM a 32 bit provvedono all'elaborazione dei dati. www.gesco.it
DAITEM
Protezione moderna
senza fili
Due nuove linee dedicate alla protezione residenziale: Daitem e-square
(nell'immagine), riservata alla rete degli Istallatori Partner Daitem, e Daitem
e-nova per tutto il mercato della sicurezza. Totalmente senza fili, sono caratterizzate da un design moderno e tecnologie innovative. Sono gestibili a
distanza tramite la nuova APP che sarà presentata ufficialmente durante la
manifestazione. Non è necessaria nessuna specifica configurazione IP perché
è sufficiente il collegamento all’ADSL di casa, questo grazie a e-Daitem, il
cloud a supporto che garantisce la connessione in qualunque situazione.
www.daitem.it
Kult è la nuova gamma di interfacce utente e applicazioni web per
il controllo dell’abitazione dal design innovativo e con una grafica
molto intuitiva. Tra queste ETH - KTAST: un display TFT a colori touch
screen 2,8”, con menù ad icone grafiche programmabili la rendono
adatta al controllo dell’impianto, di luci, automazioni, scenari domotici
e temporizzazioni. Garantisce anche il controllo della climatizzazione
fino a 6 zone del sistema ETH di Kblue, con funzione termostato e
cronotermostato, grazie ad una sonda di temperatura e di umidità
integrate. E’ installabile a parete o in scatola da incasso 503. Inoltre,
la tastiera multifunzione ETH-KTAST funziona da tastiera d’allarme del
sistema antintrusione ETH-AL01 Kblue, per un’integrazione sempre più
completa ed efficiente. www.kblue.it
SYSTEM
INTEGRATOR
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05
Attualità Expo - Sicurezza 2014 Pre-Show
MOBOTIX
L'occhio lungo
del calore
Nuovi moduli sensore termici per la S15D, la prima termocamera ad impiegare la tecnologia cavo video Dual Flexmount, disponibile per tutta la linea S15D aggiornata alla versione
software MX-V4.2.1.43. La flessibilità dei cavi di collegamento
video, l'assetto resistente alle intemperie e le dimensioni
ridotte consentono di installare i due moduli sensore termici
in qualsiasi posizione, fino ad un massimo di due
metri di distanza da una singola unità di base S15D.
Il vantaggio risiede nella capacità di rappresentare
l'irraggiamento di calore emanato da veicoli e persone, allo scopo di rilevare con accuratezza
anche i movimenti fino a 400 metri di
distanza dalla telecamera persino nelle
peggiori condizioni ambientali e di illuminazione. Inoltre, è possibile installare
su un'unica telecamera anche moduli
sensore ottici.
www.mobotix.com/it
URMET
Monitorare gli spazi
anche da remoto
Urmet Cloud è un sistema di videosorveglianza
semplice da utilizzare, veloce da installare,
economico e sicuro, con il quale è possibile
gestire una o più telecamere IP WiFi, installate
anche in luoghi diversi, senza l’ausilio di cavi
e senza configurazioni di rete (nell'immagine,
la telecamera da esterno con risoluzione HD e
funzione Night Vision. Plug & Play Wi-Fi). L’installazione delle
telecamere IP Urmet Cloud si effettua semplicemente seguendo
le indicazioni che si trovano sulla guida inclusa nella confezione. È poi
sufficiente alimentarle e scegliere la connessione per collegarle: WiFi o cavo di
rete. Ciascuna telecamera riconosce la rete in automatico ed è subito on line.
Si accede quindi al portale www.cloud.urmet.com, o più semplicemente si
scarica l’App Urmet Cloud per registrare le telecamere.
Al termine di questi passaggi si possono già visualizzare gli ambienti che si è
scelto di monitorare dal proprio smartphone, tablet o PC.
www.urmet.com
PANASONIC
Visione
a 360 gradi
WV-SFV481 è la nuova telecamera intelligente da videosorveglianza a 360°, con
risoluzione 4K ultra-elevata. Progettata per rispondere alle esigenze di sicurezza
e protezione di luoghi esposti a maggiore rischio, come istituti bancari, punti
vendita al dettaglio e reti della logistica, questa telecamera acquisisce un livello
superiore di dettagli su un'area molto più ampia di quella raggiungibile con le
tradizionali telecamere di sicurezza. Assicura colori brillanti e naturali e ottime
prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione (il sensore
1/1,7” raggiunge lo 0,05 lux in bianco e nero, con una
reale commutazione Day/Night), creando una soluzione di videosorveglianza 24/7 idonea a qualsiasi
esigenza. È la prima telecamera Day/Night 4K
con visione a 360° con Auto Back Focus (ABF)
– un dispositivo che si installa rapidamente e
consente di risparmiare su costi e manutenzione. Inoltre, essendo impermeabile e antivandalo,
può essere installata sia in interni che in esterni.
http://business.panasonic.it/telecamereprofessionali/
06 /
SYSTEM
INTEGRATOR
MAGAZINE
GEWISS
Sistemi domotici
contro i pericoli interni
Tra i dispositivi del sistema domotico Chorus per la sicurezza domestica ci sono
i rilevatori gas e acqua: grazie ad appositi sensori rilevano fughe di gas, allagamenti, principi di incendio che vengono segnalati anche quando in casa non
c’è nessuno. I rivelatori di gas (nell'immagine) verificano la presenza di sostanze
pericolose (metano/GPL) e, in caso di allarme, permettono l'azionamento di
un'elettrovalvola tramite un contatto di uscita. Provvisti di segnalazione
ottica e acustica di allarme, sono predisposti alla remotizzazione del segnale
tramite SMS. Il rivelatore d'acqua
verifica la presenza d’acqua o altri
liquidi attraverso uno o più sensori, connessi in radiofrequenza
e, in caso di allarme, permette
l'azionamento di una elettrovalvola tramite un contatto di uscita.
provvisto di segnalazione ottica e
acustica di allarme.
www.gewiss.com
CANON
Network camere
ad alta risoluzione
Otto nuovi modelli di network camera Full HD e da 1,3 MP che uniscono sviluppi nella
progettazione hardware, come una migliore accuratezza PTRZ, robustezza e controllo
avanzato, con le recenti capacità di analisi e di dual streaming. La nuova serie H (Full
HD) comprende VB-H43 PTZ, VB-H630VE dome contro gli atti vandalici, VB-H630D
dome fisso e VB-H730F fixed box (nell'immagine), mentre la serie M (da
1,3 MP) comprende VB- M42 PTZ, VB-M620VE dome contro
gli atti vandalici, VB-M620D dome fisso e VB-M720F fixed
box. Sono state concepite per un’ampia varietà di
usi, tra cui la sorveglianza delle città, del traffico e
il monitoraggio delle infrastrutture critiche, così
come di ambienti interni, tra cui aeroporti
e banche. Con la serie H e M è possibile
monitorare una vastissima gamma di ambienti, sia in interni che in esterni, offrendo
un'elevata qualità d’immagine.
www.canon.it
Attualità Expo - Le manifestazioni del settore
www.simmagazine.it
DOMOTICA E BUILDING A VERONA, IL 28 E 29 OTTOBRE
È in programma a Verona il 28
e 29 ottobre la sesta edizione
di Home and Building Mostra
Convegno della Domotica e
delle Building Technologies,
l’appuntamento più atteso e
specifico riservato agli specialisti di sistemi e componenti
per l’automazione domestica
e degli edifici. Organizzata da
EIOM, la due giorni scaligera e
torna a Verona per fare il punto
sullo stato dell’arte del settore,
illustrare le novità della Domotica, presentare nuovi prodotti e
applicazioni e le più importanti
soluzioni. Aggiornamenti normativi, efficienza energetica,
sviluppi tecnologici, soluzioni
per domotica, smart home ed
edificio intelligente, integrazione
dei più diffusi standard di
comunicazione, prospettive
SIEC 2014: APPUNTAMENTO
AL MICO IL 19 E 20 NOVEMBRE
Nella sessione
plenaria di apertura
sono previsti
interventi di relatori
internazionali di
grande rilievo:
Godwin Demicoli, Regional Director
Europe di InfoComm
International,
presenterà l’ultima
indagine sull’andamento del mercato globale e
europeo; Mike Blackman, Managing Director di ISE
esporrà esperienze e strategie di un evento fieristico
in continua crescita; Krys Hogg, Chairman di CEDIA
EMEA, parlerà della rivoluzione tecnologica nelle
abitazioni. Carla Conca, Presidente di SIEC, interverrà
infine sulle tematiche legate alla Prassi di Riferimento e
alla futura certificazione, un percorso di valorizzazione
e orientamento delle realtà professionali fortemente
voluto dalla nostra associazione.
Il pomeriggio del 19 novembre è prevista una prima
sessione del Forum Video su un argomento oggi
molto dibattuto circa le tecnologie per la video
proiezione: “Laser, fosfori o lampade?”. Il Forum
Video continuerà la mattina del 28 novembre con una
sessione dal titolo “4K, 8K and Beyond” dedicata al
futuro dell’Ultra High Definition nei settori cinema,
conferencing, sicurezza e broadcast: dalla produzione
dei contenuti alla loro riproduzione. Di tutto rilievo
la partecipazione delle aziende all’area espositiva.
Hanno già confermato la loro presenza importanti
marchi e integratori che si distinguono per l’eccellenza
dei loro servizi. Esporranno 3P Technologies, BenQ,
Comm-Tec, Crestron, Epson, Essedi, Euromet, Exhibo,
Extron, Kennel Digital Distribution, Integrated Systems
Europe, Lightware, Lindy, Mediacom Digital Evolution,
Prase Engineering, Satnet, SCM, Screenline, STS
Engineering, Tagliabue Sistemi. La partecipazione è
gratuita previa registrazione al link.
www.sieconline.it
IL SETTORE
IN MOSTRA
OTTOBRE 2014
5/8
Plasa
future ed opportunità concrete
del settore, sono alcune delle
tematiche che saranno trattate
nelle due intense giornate,
che sia per i temi affrontati
che per la presenza di relatori
particolarmente qualificati
fanno di Home and Building la
più autorevole manifestazione
dedicata del settore. C’è quindi
fermento intorno alla nuova
edizione, che continua il suo
cammino di crescita, a livello di
espositori e visitatori, e anche
per il 2014 prevede un’edizione
ricca di iniziative e un fitto
programma di convegni, dibattiti, aggiornamenti, seminari e
momenti di formazione, studiati
con la collaborazione di importanti partner e associazioni di
riferimento, tra cui ricordiamo
ANIPLA (Associazione Nazio-
Gli appuntamenti dei prossimi mesi
da non perdere
29/31
Trade Show ISE
Mosca - Russia
Londra, UK
www.plasashow.com
NOVEMBRE 2014
13/16
InfoComm MEA 2014
04/08
Energy Show
Dubai Emirati
infocomm-mea.com/
Shangai - Cina
22/23
Infocomm Trade Show
12/14
Fiera Sicurezza
Philadelphia - USA
28/29
Home & Building
Verona
Italia
www.expohb.eu.it
nale Italiana per l’Automazione),
CEI (Comitato Elettrotecnico
Italiano), il Consorzio KNX
Italia e altri ancora. I maggiori
player del settore hanno già
confermato la loro adesione
all’appuntamento di Verona, che
si preannuncia un evento imperdibile; l’appuntamento si rivolge
a tutti gli operatori di settore
- quali progettisti, integratori di
sistema, prescrittori, impiantisti,
studi tecnici, distributori, architetti, imprese edili, installatori
qualificati e molti altri ancora.
Home and Building vi aspetta
a Veronafiere il 28 e 29 ottobre
2014 per la sua sesta edizione,
in contemporanea con SAVE
(Automazione, Strumentazione,
Sensori), e MCM (Manutenzione
Industriale e Asset Management).
www.expohb.eu
Milano - Italia
www.sicurezza.it
19/20
SIEC 2014
Milano - Italia
www.sieconline.it.it
22/23
Elettroexpo
Verona - Italia
www.elettroexpo.it
GENNAIO 2015
29 GENNAIO / 01 FEBBRAIO
Klimahouse
Bolzano - Italia
ww.klimahouse.it
FEBBRAIO 2015
10/12
ISE
Amsterdam
Olanda
ww.iseurope.org
SYSTEM
INTEGRATOR
MAGAZINE
/
07
Attualità Training - I corsi del periodo ottobre-dicembre 2014
I CORSI FINO A DICEMBRE 2014
CAME
www.came.it
Le attività di training hanno svolgimento presso la sede
di Came Service a Dosson di Cassier, in provincia di
Treviso. Per maggiori informazioni consultare l’area
riservata agli installatori nel sito www.came.it
10 Ottobre: Antintrusione
13 Ottobre: Domotica di base
14 Ottobre: Sistemi di domotica avanzata
21 Ottobre: Normative
03 Novembre: Domotica di base
05 Novembre: Barriere - Chiusure Ind.li
07 Novembre: Normative
10 Novembre: Antintrusione
14 Novembre: Sist. Controllo Accessi Veicolare
21 Novembre: Normative
24 Novembre: PS-One
01 Dicembre: Antintrusione
05 Dicembre: Normative
09 Dicembre: Domotica di base
COMM-TEC
www.comm-tec.it
16 Ottobre - Onelan
23 - 24 Ottobre/27-28 Novembre
Training tecnologie RTI e Home Automation
Il corso si divide in 2 giorni completi comprendenti.
Primo giorno:
Presentazione Aziende e panoramiche prodotti.
Integration Design: installazione e configurazione
apparati. Integration Design: Grafica e
programmazione.
Integration Design: programmazione e grafica APP
Secondo giorno:
Differenze dalla concorrenza e punti di forza di RTI.
ABB: DALMINE APRE
LE PORTE AI GIOVANI
Dalmine (Bergamo), 29 settembre 2014 – Si
chiamano rispettivamente” Electrical Engineer
Day 2014” e “ITIS Day 2014” i due eventi che
ABB Italia ha organizzato presso la sua Unità
Operativa di Dalmine rispettivamente il 29 e
30 settembre. Il primo si è rivolto ai laureandi
in ingegneria elettrotecnica e elettronica delle
università di Milano, Torino, Brescia, Padova,
Bergamo e Genova accompagnati dai loro
docenti e prevede una presenza di circa 180
persone mentre il secondo ha interessato
i diplomandi a indirizzo elettrotecnico ed
elettronico degli istituti di Bergamo e Provincia
con una presenza di circa 220 persone tra
studenti e docenti.
Nel fitto calendario di iniziative che in questi
mesi l’Unità sta organizzando per consolidare
le relazioni con i clienti, non potevano mancare
momenti come questi, dedicati esclusivamente
ai giovani. «Tra le varie iniziative che abbiamo
preparato» dichiara Fabio Tagliaretti, responsabile
della Divisione Italiana Power Products, «che
08 /
SYSTEM
INTEGRATOR
MAGAZINE
Panoramica prodotti integrabili con RTI
Integration Design: interfacciamento verso terzi
Test di certificazione Dealer autorizzato.
11 Dicembre RTI livello 2
(approfondimento integrazione Konnex )
12 Dicembre RTI livello 2B
(approfondimento driver e comandi Tcp-Ip)
CRESTRON
www.crestron.eu
06-07 ottobre Livello 4
15-16-17 Ottobre Livello 2
10-11 Novembre - Livello 1
12 Novembre - DMCD (Digital Media "Designer”)
13-14 Novembre - DMCE
(Digital Media “Engineer”)
24-25 Novembre - Livello 3
01-02 Dicembre Livello 1
03 Dicembre - DMCD (Digital Media "Designer”)
04 Dicembre - FRV (Fusion RoomView)
15-16-17 Dicembre - Livello 2
INTERMARK SISTEMI
www.intermark.it
07 Ottobre - Philips Dynalite Day
08 Ottobre - Intermark Day
21-22-23 Ottobre
AMX Programmer 1 (corso)
24 Ottobre - AMX Programmer 1 (certificazione)
04 Novembre - Philips Dynalite Day
05 Novembre - Intermark Day
PIXEL ENGINEERING
www.pixelengineering.it
comprendono anche alcuni importanti eventi
dedicati ai clienti, abbiamo colto l’occasione
per fornire al mondo accademico e della scuola
un’opportunità speciale per avvicinare gli studenti
al mondo ABB. In questo modo potranno capire
che cosa significa lavorare in un Gruppo come
ABB, certificato “Top Employer Italia 2014” e quali
prospettive si aprano per un giovane con le giuste
competenze e motivazioni».
«Offriamo ai ragazzi l’opportunità di conoscere
da vicino un‘azienda leader mondiale nel campo
dei sistemi energetici, la cui tecnologia sta
contribuendo a costruire le smart grid del futuro
grazie a prodotti, software e soluzioni applicati
in ogni fase della catena dell‘energia» spiega
Paolo Perani, responsabile Strategia e Business
Development dell’Unità Operativa di Dalmine.
Di particolare interesse la visita dello Smart
Lab per l’attualità e il ruolo di punta che le
reti intelligenti continuano ad assumere nella
distribuzione elettrica di media tensione.
Allestito con le più moderne tecnologie nel
campo della comunicazione, nello Smart Lab
è possibile simulare il comportamento dei
sistemi di protezione e automazione per rilevare
e selezionare i tratti di linea interessati da un
guasto, riconfigurare la rete e convogliare i
Ricordiamo che l’azienda pixel Engineering,
distributore tra gli altri dei marchi wyrestorm, elan,
xantech, niles, organizza corsi e training su prodotti
in funzione delle necessità dei propri rivenditori.
I responsabili tecnici e commerciali dell’azienda
sono disponibili per seguire personalmente i propri
rivenditori prestando supporto e informazioni.
Per informazioni: tel.: 0331/781872
VANTAGE
www.vantageitalia.it
06-10 Ottobre
(Corso di certificazione, 1 giornata hardware, 3
giornate software,
1 giornata formazione commerciale)
3-7 Novembre
(Corso di certificazione, 1 giornata hardware, 3
giornate software,
1 giornata formazione commerciale)
VIMAR
www.vimar.com
Frequentare i corsi di formazione proposti da Vimar
Group consente di affacciarsi con sicurezza alle
tecnologie dei sistemi integrati. Pensati per offrire
la possibilità di ampliare le proprie conoscenze,
arricchendole con le competenze tipiche dei moderni
sistemi di home&building automation, videocitofonia
e TVCC i corsi sono strutturati in modo da fornire
nozioni teoriche, esercitazioni pratiche e competenze
precise su questi sistemi e sul loro funzionamento.
Corso avanzato By-me automazione e antintrusione.
Nella pagina a fianco riportiamo l'elenco completo
dei corsi organizzati da Vimar dedicati ai
professionisti previsti per i prossimi mesi.
flussi di energia, in una manciata di millisecondi,
per garantire sempre la massima continuità
di servizio. Queste due importanti giornate
confermano una volta di più l’impegno di ABB
Italia verso il mondo giovanile sia a livello
accademico che a livello di istituti secondari. La
Società vanta infatti importanti collaborazioni con
primari atenei italiani come, ad esempio, quelli
di Milano (SDA Bocconi, Politecnico), Bergamo,
Padova e Genova. Tra il 2011 e il 2014 ABB Italia
ha attivato 31 progetti di Ricerca e Sviluppo con
varie università italiane,134 stage e dottorati
presso le proprie sedi, ha incontrato studenti in
oltre 60 eventi su tutto il territorio nazionale e
assegnato 6 borse di studio su progetti innovativi
di efficienza energetica.Ultima iniziativa in ordine
di tempo, la recente adesione alla costituzione
di un ITS (Istituto Tecnico Superiore) finalizzato
alla formazione di giovani diplomati per la
specializzazione nel campo della Meccatronica.
Nel prossimo biennio, l’Istituto formerà 50 tecnici
altamente qualificati realizzando 1.000 ore di
formazione in aula presso le scuole aderenti
alternati a stage nelle aziende. L’inizio dei corsi è
previsto per ottobre presso due istituti tecnici di
Milano e Bergamo.
www.abb.com
www.simmagazine.it
I CORSI VIMAR DEI PROSSIMI MESI
CORSO EASYTOOL PROFESSIONAL
Programmare un impianto Domotico
con Easytool Professional. Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano
apprendere la programmazione e la gestione di un impianto domotico ByMe attraverso i software Easy Draw ed Easy Tool Professional.
Inizio 25/11/2014 10/12/2014 Durata 2 giorni 2 giorni Città Marostica Marostica Provincia
VI
VI
CORSO AVANZATO BY-ME AUTOMAZIONE E ANTINTRUSIONE
Programmare e gestire un impianto domotico.
Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano approfondire la
programmazione e gestione di un impianto domotico By-Me attraverso
la centrale.
Inizio 02/12/2014 Durata 2 giorni Città Marostica Provincia
VI
CORSO SUPERVISIONE E CONTROLLO
Controllare tramite Web Server
Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano apprendere la configurazione e
la supervisione da remoto di un impianto domotico By-Me tramite Web Server.
Inizio 27/11/2014 Durata 1 giorni Città Marostica Provincia
VI
CORSO WELL-CONTACT PLUS
Programmare e gestire un impianto alberghiero attraverso il sistema Well
Contact Plus
Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano apprendere la programmazione
e gestione di un impianto alberghiero attraverso sistema Well Contact Plus.
La seconda giornata è dedicata in particolare alla programmazione e gestione
dell’impianto con software di supervisione Well Contact Suite.
Inizio 28/10/2014 Durata 2 giorni Città Marostica Provincia
VI
CORSO BASE BY-ME
Corso By-me Entry Level
Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti e/o sistemi che si
approcciano alla domotica per la prima volta.
Inizio 08/10/2014 10/10/2014 24/10/2014 25/10/2014 04/11/2014 07/11/2014 07/11/2014 13/11/2014 22/11/2014 23/11/2014 03/12/2014 05/12/2014 05/12/2014 12/12/2014 13/12/2014 Durata 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni Città Campodarsego Milano Palermo Catania Campodarsego Torino Milano Pescara Palermo Catania Campodarsego Torino Milano Palermo Catania Provincia
PD
MI
PA
CT
PD
TO
MI
PE
PA
CT
PD
TO
MI
PA
CT
CORSO BASE VIDEOCITOFONIA
Corso Videocitofonia Entry Level
Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti e/o sistemi che si
affacciano per la prima volta alla videocitofonia 2 Fili.
Inizio 10/10/2014 11/10/2014 13/10/2014 16/10/2014 Durata 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni Città Provincia
Palermo PA
Catania CT
Casalnuovo di N. NA
Milano MI
17/10/2014 24/10/2014 29/10/2014 08/11/2014 09/11/2014 21/11/2014 21/11/2014 25/11/2014 05/12/2014 06/12/2014 12/12/2014 19/12/2014 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni Torino Torino Campodarsego Palermo Catania Torino Milano Campodarsego Palermo Catania Milano Campodarsego TO
TO
PD
PA
CT
TO
MI
PD
PA
CT
MI
PD
CORSO BASE TVCC
Corso TVCC Entry Level
Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti e/o sistemi che si
approcciano per la prima volta ai sistemi di videosorveglianza.
Inizio 10/10/2014 10/10/2014 11/10/2014 22/10/2014 08/11/2014 09/11/2014 10/11/2014 14/11/2014 18/11/2014 05/12/2014 06/12/2014 12/12/2014 16/12/2014 Durata 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni Città Provincia
Torino TO
Palermo PA
Catania CT
Campodarsego PD
Palermo PA
Catania CT
Casalnuovo di N. NA
Torino TO
Campodarsego PD
Palermo PA
Catania CT
Torino TO
Campodarsego PD
CORSO AVANZATO VIDEOCITOFONIA
Programmare un impianto videocitofonico 2 fili e gestirlo con Save Prog.
Il corso affronta la programmazione di un impianto di videocitofonia 2 fili
attraverso la targa e successivamente la gestione avanzata con software
Save Prog.
Inizio 23/10/2014 26/11/2014 02/12/2014 Durata 1 giorni 1 giorni 1 giorni Città Campodarsego Campodarsego Campodarsego Provincia
PD
PD
PD
CORSO AVANZATO TVCC
Programmare e gestire un impianto TVCC analogico
Il corso affronta la programmazione di un impianto TVCC Analogico
Inizio 30/10/2014 21/11/2014 18/12/2014 Durata 1 giorni 1 giorni 1 giorni Città Campodarsego Campodarsego Campodarsego Provincia
PD
PD
PD
CORSO AUTOMAZIONI
Conoscere e programmare un sistema di automazioni
Il corso è destinato agli installatori che vogliano approfondire la conoscenza
e la programmazione di un sistema di automazioni Elvox.
Inizio 10/10/2014 11/10/2014 21/10/2014 08/11/2014 09/11/2014 28/11/2014 28/11/2014 05/12/2014 06/12/2014 17/12/2014 Durata 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni 1 giorni Città Palermo Catania Campodarsego Palermo Catania Torino Campodarsego Palermo Catania Campodarsego Provincia
PA
CT
PD
PA
CT
TO
PD
PA
CT
PD
SYSTEM
INTEGRATOR
MAGAZINE
/
09
Attualità Training - Il programma MyHome Pro di BTicino
Professionisti
si diventa
MyHome Pro è il primo programma BTicino basato su piattaforma web
che consente di diventare professionisti della domotica attraverso un
percorso stimolante e impegnativo, progettato per premiare gli installatori
più attivi con promozioni, premi, corsi, visibilità sul sito www.bticino.it,
ecc. Abbiamo parlato con Mattia Buletto, responsabile del progetto, che
ci ha spiegato cosa è e come funziona la nuova piattaforma e quali sono i
vantaggi per i professionisti che aderiscono
di Luigi Nicolucci
Luigi Nicolucci - Da cosa è
nata l’idea che sta alla
base del programma
MyHome Pro?
Mattia Buletto – Molto
semplicemente è nata dal
fatto che sempre più
installatori elettrici stanno
approcciando la tematica
della domotica grazie al fatto
che BTicino, ancora negli anni
2000, si è presentato con un
prodotto pensato per
l’installatore elettrico, che
permettesse con semplicità di
realizzare un arricchimento in
chiave domotica dell’impianto
base. Per fare questo
percorso, l’installatore ha
bisogno di essere informato,
vivere, professionalmente
parlando, un proprio percorso
di crescita; in altre parole,
dare la possibilità ai
professionisti di fare
formazione direttamente in
cantiere o in ufficio,
affiancando i tradizionali
strumenti formativi che
BTicino da sempre propone.
Abbiamo notato che i nostri
installatori sono sempre più
portati ad utilizzare
smartphone, PC, tablet e
perché allora non sfruttare
queste tecnologie per poterli
supportare nel momento in
cui devono fare
autoformazione?
Il punto di forza di MyHome e
YSTEM
010 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
di BTicino è che tanti clienti si
sono appassionati a questo
prodotto e il sopraggiungere
della passione porta a una
continua ricerca e desiderio
di approfondire. Secondo me
è importante che un’azienda
come BTicino possa offrire
l’opportunità a un cliente di
poter alimentare la propria
passione, di arricchirsi
professionalmente. Oggi
BTicino, facente parte del
gruppo Legrand, può contare
su un’ampiezza di catalogo
enorme, e uno degli obiettivi
che mi sono posto
relativamente a MyHome Pro
è quello di semplificare
l’accesso alle informazioni.
Creare un programma di
fidelizzazione come MyHome
Pro, basato su una
piattaforma web dove
vengano forniti servizi,
strumenti, ecc. vuol dire
aiutare i nostri installatori
a sapere che c’è un punto
di riferimento dove è
possibile trovare tutte le
informazioni legate al
mondo della domotica.
L.N. - A chi si rivolge nello
specifico il programma
MyHome Pro, ai vostri attuali
partner oppure anche ad
aziende non partner che
vogliano avvicinarsi alla
domotica di BTicino?
A colloquio con... Mattia Buletto,
responsabile programma
MyHome Pro di BTicino
"Uno degli obiettivi
che mi sono posto
relativamente a
MyHome Pro è quello di
semplificare l’accesso
alle informazioni"
"MyHome Pro è un
progetto che si basa su
una piattaforma web,
perciò esiste una sorta
di “selezione naturale"
www.simmagazine.it
M. B. - MyHome Pro si rivolge
all’installatore elettrico;
BTicino è un’azienda leader
nel mercato elettrico che ha
fatto la storia di questo
settore e con la nascita nel
2001 del progetto MyHome
ancora una volta ha portato
un’innovazione importante
sul mercato. MyHome Pro è
un progetto che si basa su
una piattaforma web, perciò
esiste una sorta di “selezione
naturale”; proprio per il fatto
di essere accessibile sul web;
MyHome Pro si rivolge quindi
a quei professionisti più
dinamici che già utilizzano
internet per il proprio lavoro.
L. N. - Formalmente
esistono dei requisiti che
bisogna possedere per
aderire al programma?
M. B. - Più che possedere
requisiti specifici, è
sufficiente loggarsi all’interno
del sito professionisti BTicino.
MyHome Pro è pensato per
quei clienti che in BTicino
sono identificati come
installatori elettrici, i quali
possono entrare nella
piattaforma e partecipare alle
diverse attività che il
programma prevede.
MyHome Pro è nato nel 2012
e grazie al confronto con i
nostri installatori e al
contatto con questi abbiamo
cercato di evolverlo
rendendolo una piattaforma
sempre più dinamica, sempre
più vicina alle esigenze dei
clienti. Una novità che stiamo
lanciando con questa release
che è partita a giugno è il
rilascio di una nuova App
MyHome Pro: la piattaforma
era inizialmente soltanto
un’area web che rientrava
all’interno degli strumenti
web del sito professionisti
di BTicino, ma adesso,
proprio per garantire una
fruibilità ancora più facile e
diretta, abbiamo ricreato
una piccola applicazione
che permette di accedere
all’area per vedere le
novità ed essere informati
a 360° sul mondo della
domotica BTicino.
L. N. - Esiste anche un
e-commerce attraverso
l’app MyHome Pro?
M. B. - No, oggi BTicino è un
produttore che lavora
attraverso una distribuzione
di grossisti che sono presenti
sul territorio e andare a
creare un e-commerce non fa
parte della natura
dell’azienda; tuttavia posso
svelarvi un’anteprima che si
concretizzerà nelle prossime
settimane: nel caso in cui
l’installatore abbia la
necessita impellente di
doversi confrontare con
qualcuno per risolvere un
problema tecnico urgente,
potrà direttamente, senza
passare per il call-center,
prenotarsi e richiedere un
supporto che gli consentirà di
essere ricontattato dai nostri
tecnici ad orari consoni alle
proprie esigenze. Nel caso
invece l’installatore si trovi di
fronte a un problema
impellente, da risolvere
subito quindi, e necessiti del
supporto immediato
dell’azienda, potrà effettuare
una chiamata d’emergenza,
naturalmente nel rispetto di
determinate regole che
abbiamo prefissato (ad
esempio un numero massimo
di chiamate nel corso
dell’anno, ecc). In questo
modo l’installatore bypassa la
normale attesa riuscendo a
comunicare direttamente con
i tecnici. Questa è una nuova
modalità di comunicazione:
invece di utilizzare la via
telefonica è possibile inviare
la richiesta di supporto
sfruttando l’app.
L.N. - Quali sono i tempi
previsti per l’intervento dei
vostri tecnici in caso di
richiesta di assistenza?
M. B. - Come dicevo poc’anzi, i
tempi possono essere stabiliti
in accordo con il cliente
attraverso la prenotazione di
un appuntamento, oppure, in
un limitato numero di casi, è
possibile avere una risposta
di assistenza in tempi molto
ristretti, inviando la richiesta
tramite l’app.
L.N. - Come funziona la
gestione dei “crediti”
prevista sul sito; è possibile
crearsi un piccolo portafoglio
di crediti per avere maggiori
servizi?
M. B. - Il progetto MyHome
Pro si basa su questa regola:
noi come produttori riusciamo
a ottenere il risultato migliore
dal punto di vista di
soddisfazione del cliente se il
cliente finale, perciò l’enduser, contatta un installatore
che ha quella passione, ha
fatto quel percorso di crescita
e sta seguendo la domotica
con spirito costruttivo.
Nell’area dedicata ai clienti
finali del sito www.bticino.it
diamo la possibilità al cliente
finale di vedere qual è
l’installatore più vicino alla
zona di suo interesse; questi
installatori sono visibili su una
classifica che viene generata
e aggiornata da MyHome Pro
sulla base della formazione
fatta e delle installazioni di
prodotti realizzate. Riteniamo
che questo modo di
valutazione sia molto efficace
perché unisce due aspetti
svincolati che sono quello
della formazione e
dell’esperienza diretta
realizzata dall’installatore
attraverso le installazioni.
Quindi il nostro obiettivo con
MyHome Pro è quello di dare
visibilità agli installatori che
maggiormente si sono
impegnati premiandoli con
una vetrina importante come
quella del sito BTicino e
anche su Facebook.
perché lavorano in entrambe
le aree, anche se il
programma non si rivolge
direttamente a loro.
L.N. - Il programma
MYHome Pro è già attivo?
M.B. - Il programma
MYHome Pro è partito il 15
aprile 2012, ogni anno
abbiamo realizzato una
release, già l’anno scorso
avevamo fatto una release
grafica che presentava delle
novità legate al concetto di
puntare sempre più
sull’arricchimento del
sistema. Il nostro progetto,
con la meccanica dei bonus,
ha proprio l’obiettivo di
incentivare l’installatore
elettrico a installare funzioni
diverse, a realizzare,
appunto, un sistema e non
limitarsi all’installazione dei
singoli componenti.
L.N. - Possono rientrare
anche i vostri installatori
Alto Automation in questo
programma, oppure sono in
qualche modo al di sopra di
tutto questo?
M.B. - Gli installatori Alto
Automation potremmo
definirli un po’ i papà nobili
della domotica, hanno
partecipato al progetto My
Home Pro, sono entrati nello
spirito della gara. Quindi
moltissimi installatori Alto
Automation sono presenti
anche nell’area MyHome Pro,
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
011
Attualità Soluzioni - Il monitoraggio dei flussi firmato Canon
Una soluzione
“intelligence”
Business Imaging Intelligence è la nuova soluzione per la sicurezza e il
monitoraggio dei flussi ambientali sviluppata da Canon congiuntamente a
Discovery Reply. Abbina le caratteristiche delle videocamere di sicurezza Canon
a quelle di uno strumento di analisi e raccolta di dati statistici. Massimiliano
Ceravolo, Professional Imaging Director di Canon Italia, spiega ai lettori di
System Integrator Magazine come è nata e come funziona la nuova tecnologia
"Professional Imaging
Group nasce in Italia
circa 12 mesi fa, e si
sono completate le fasi di
definizione della struttura
a metà 2013"
"Ci siamo resi conto
che quello che stavamo
progettando avrebbe
potuto trovare delle
applicazioni utili non solo
al mondo del retailer"
di Luigi Nicolucci
C
anon Italia, in partnership con Discovery Reply, società del gruppo Reply
specializzata nel Digital Asset Management, annuncia una nuova soluzione
destinata a rivoluzionare le modalità di monitoraggio degli ambienti, in
particolare in ambito GDO e Retail. Grazie alla grande esperienza acquisita nel
mercato della videosorveglianza e delle Network Camera ad alta definizione,
Canon è oggi in grado di offrire un’opportunità unica per analizzare
aree ad alta densità di traffico, come ad esempio scuole,
negozi, aeroporti, chiese, stadi, ospedali, banche e
centri commerciali, aumentarne la sicurezza e studiare i
comportamenti degli utenti.
UN’ANALISI DETTAGLIATA
Proteggere beni e persone, monitorare e analizzare aree sensibili,
prevenire crimini o incidenti sono esigenze che riguardano molte
realtà; la possibilità di adottare una soluzione che garantisca la
sicurezza e al contempo fornisca l’analisi dei flussi di persone e
degli approcci comportamentali e di fruizione di questi ambienti è
fondamentale per i responsabili delle attività. Canon Professional
Imaging Group ha messo a punto una soluzione di video analisi e
Business Intelligence specificatamente studiata per il settore retail e
per tutti gli ambienti in cui si renda necessario monitorare l’affluenza di
pubblico in grado di abbinare le caratteristiche di una videocamera di
sicurezza a quelle di uno strumento destinato all’analisi video per la raccolta
di dati statistici. Il sistema di video analisi e business intelligence fornisce diverse
informazioni di carattere quantitativo e qualitativo e offre molteplici applicazioni utili
per le diverse realtà commerciali, come il conteggio in tempo reale del flusso di
persone che entrano ed escono da un’area specifica o l’analisi dei flussi di persone
rilevati in determinati intervalli di tempo; il sistema è poi in grado di stimare il numero
di persone presenti all’interno di uno spazio commerciale a partire dalla somma
degli ingressi e uscite per tutti i varchi di accesso, nonché calcolare in tempo reale
il numero di persone presenti in una delimitata area, reparto, vetrina, scaffale, e il
loro tempo di permanenza; un altro dato interessante fornito dalla soluzione Canon
YSTEM
012 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
è la stima della percentuale di occupazione di aree virtuali da parte di soggetti di
interesse e per ciascuna area la segnalazione in caso di superamento di una certa
soglia percentuale; è poi possibile effettuare una stima e una mappatura delle zone
calde e zone fredde,ovvero le zone con maggiore o minore presenza di persone
in un determinato intervallo di tempo all’interno di aree virtuali; le strutture
commerciali possono utilizzare queste informazioni per
analizzare in modo sistematico il livello di affollamento
all’interno di un’area specifica piuttosto che per
visualizzare su mappa grafica le aree con maggior
presenza di persone in un intervallo temporale
stabilito; in questo modo sarà possibile ottimizzare
anche le risorse dedicate ai singoli reparti, personale,
energia elettrica, climatizzazione e così via. Ma il sistema
è anche in grado di restituire attraverso una dashboard
personalizzabile tutte le informazioni statistiche relative ai
comportamenti delle persone all’interno di precise aree virtuali,
offrendo analisi preziose ai fini delle strategie di marketing; i dati
e le strategie messe a disposizione da Canon possono avere un
forte impatto a livello di strategie di merchandising: capire quali
sono i percorsi più battuti, analizzare come i clienti si avvicinano
ai prodotti esposti, esaminare l’efficacia dei punti display, valutare
visivamente l’impatto delle attività promozionali, esposizioni, test
di prodotto, può aiutare ad apportare le corrette modifiche al layout
di uno store e ottimizzare l’esperienza di acquisto. La soluzione Canon è un
importante strumento potenzialmente utilizzabile anche ai fini della sicurezza, se
implementata in base a queste specifiche è in grado di calcolare il percorso delle
persone all’interno di aree virtuali, un movimento anomalo o improvviso di un singolo
o di una folla potrebbe significare un pericolo e il sistema intelligente di Canon è in
grado di garantire interventi tempestivi e risolutivi. Di tutto ciò abbiamo parlato con il
responsabile italiano di questa nuova iniziativa: Massimiliano Ceravolo, Professional
Imaging Director di Canon Italia, che ci ha spiegato nel dettaglio come funziona e
quali sono le prospettive della nuova soluzione.
www.simmagazine.it
A colloquio con... Massimiliano Ceravolo,
Professional Imaging Director
di Canon Italia
Luigi Nicolucci - Come
nasce e da quale idea si è
sviluppato il gruppo
Professional Imaging?
Massimiliano Ceravolo
– Professional Imaging
Group nasce in Italia circa 12
mesi fa, e si sono completate
le fasi di definizioni della
struttura alla fine del primo
semestre 2013; Pro Imaging
Group fa parte della strategia
dell’Head Quarter di Canon di
focalizzare maggiormente
rispetto al passato quella che
è la nostra offerta, capacità e
competenza nell’ambito del
mondo professionale e
dell’imaging in generale,
dedicando una struttura alla
vendita di prodotti, soluzioni
e servizi per un target B2B
più allargato rispetto a
quello che avevamo preso in
considerazione negli anni
precedenti. Il nostro pubblico
di riferimento si è esteso e
oggi non ci rivolgiamo più
solo a fotografi, videomaker
e case di produzione, ma
raggiungiamo anche altre
industry, dall’editoria al
fashion, dal mondo
dell’educational al
government, polizie,
municipalità, perché
l’imaging oggi è veramente
al centro della
comunicazione di tanti enti e
aziende. In altre parole, la
richiesta di imaging è
drasticamente aumentata,
molte aziende si stanno
dotando di quelli che sono i
cosiddetti sistemi Mama
- Media Asset Management
- però si stanno rendendo
anche conto, mentre
implementano queste
infrastrutture, che la
realizzazione dei contenuti è
altrettanto importante. Se si
parla infatti di contenuti
nell’ambito del multimediale,
si deve per forza parlare di
immagini video e di
fotografia. Quindi, la
domanda che un'azienda B2B
dovrebbe porsi quando
affronta questi cambiamenti è
se le scelte che sta facendo e
le attrezzature che sta
acquistando faranno parte o
meno di un format valido, non
solo oggi ma anche in futuro.
Ed è proprio per aiutare le
aziende in questa scelta che
Canon ha creato la divisione
Professional Imaging Group in
Italia e contemporaneamente
in altri 3 paesi europei
(Francia, Regno Unito e
Germania) con l'obiettivo di
affiancare i clienti in scelte
strutturali che siano adeguate
non solo oggi e domani, ma
anche negli anni a venire.
Il nostro modello di vendita si
basa su dealer o rivenditori
certificati nell’ambito delle
capacità professionali che
sono in grado di mettere in
campo, tanto nell’ambito
foto-video che nel visualcommunication, con
un’espansione recente dei
system integrator che
possono trattare le nostre
soluzioni.
Il team Pro Imaging Group
affianca al team di vendita un
gruppo di business-consultant
guidato da Franco Palleni che
è stato inizialmente
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
013
Attualità Soluzioni - Il monitoraggio dei flussi firmato Canon
impostato per "direttrici di
offerta" ma che oggi si
organizza per "industry di
riferimento", individuate in
base ad esigenze e priorità in
termini di imaging: da qui
stanno nascendo diverse idee
e, nei prossimi mesi, di nuovi
progetti che seguiranno il
recente lancio di Business
Imaging Intelligence. Questo
gruppo, che nasce sotto la
bandiera del professionale,
conserva quindi una
“tridimensionalità”,
occupandosi del prodotto, del
canale e dell’utente.
L.N. - A un anno dalla nascita
di Professional Imaging
Group qual è il vostro
bilancio?
M. C. - Il bilancio è
estremamente positivo,
perché insieme a Canon UK
abbiamo portato i due migliori
risultati europei, parlando di
crescita sugli anni precedenti,
quindi in termini di business
realizzato; ottenere in un
periodo di tempo così ristretto
un risultato positivo per noi è
un segnale che la strada che
abbiamo intrapreso è quella
giusta da seguire.
L.N. - Passiamo a parlare
nello specifico della
tecnologia Business Imaging
Intelligence. Quando e da
cosa ha avuto origine l’idea
di proporre una soluzione se
vogliamo inedita per Canon
come la gestione analitica
dei dati?
M. C. - Business Imaging
Intelligence nasce dalla
lettura di un’esigenza
riscontrata nel mercato
retailer. L’esperienza
derivata dalla conoscenza di
questi mercati nel settore
foto e video consumer ci ha
permesso di capire la
necessità che le grandi realtà
hanno di parametrare
l’efficienza della superficie
del punto vendita, ossia della
redditività al metro quadrato:
ovvero quanto un metro
quadrato della mia superficie
mi porta in termini di
fatturato e di profitto. I
retailer si sono resi conto che
il valore dello scontrino come
unico strumento concreto di
informazione non era più
sufficiente per parametrare
la circolazione del pubblico e
monitorare il traffico di clienti
in una determinata area del
punto vendita. Abbiamo
quindi interpretato questa
esigenza e valutato cosa
avevamo a disposizione per
rispondere al mercato e
abbiamo coinvolto un
partner complementare alle
capacità di Canon, allo
spirito e alla voglia di
innovazione dell’azienda. È
così che abbiamo scelto
Discovery Reply, guardando
proprio a una concreta
prospettiva di sviluppo.
L.N. - Quali sono le
applicazioni di riferimento al
quale la vostra soluzione si
rivolge?
M. C. - Siamo partiti dal
retailer per tracciare quelle
che erano le richieste da fare
a Reply, poi piano piano ci
siamo resi conto, lavorando
insieme a loro, che quello
che stavamo progettando
avrebbe potuto trovare delle
applicazioni che non fossero
utili soltanto al mondo del
retailer, ma in tutti quegli
spazi dove vi sia una forte
pedonabilità, una esigenza di
controllo di determinati
assembramenti o di
determinate funzionalità
con Reply, con le capacità di
imaging delle nostre network
camera perché non è
soltanto l’elettronica la parte
fondamentale di questa
soluzione, ma anche tutta
l’esperienza acquisita da
Canon in 70 anni di attività
nell’ambito dell’ottica.
L.N. - L’aspetto della
sicurezza può essere uno
degli elementi determinanti
per scegliere la vostra
"Nei prossimi mesi è prevista
la nascita di nuovi progetti, uno dei
quali è stato appunto il Business
Imaging Intelligence"
degli spazi; quindi abbiamo
subito ampliato il numero dei
prospect per la nostra
soluzione: retailer
sicuramente, ma anche il
mondo congressuale, gli enti
fiera, le aziende che
organizzano convegni, ecc,
ecc. Tutto questo per
certificare con degli analitici
nuovi dei numeri importanti.
Analizzando queste singole
prospettive, abbiamo
allargato il target sfidandoci
fin dall’inizio su strutture
importanti come aeroporti,
stazioni ferroviarie, dove
un’efficienza di traffico
pubblico può fare la
differenza. Senza
dimenticare che
continueremo a coniugare la
soluzione di video analitici,
come stiamo proponendo
soluzione? In altre parole,
quali sono le applicazione
previste in termini di
sicurezza per la Business
Imaging Intelligence?
M. C. - Partiamo con una
soluzione standard che
implementa 4-5 algoritmi ma
customizzabile fino a 15
diverse funzionalità; una è
proprio quella delle aree
virtuali: si parametra una
specifica area da mappare e
si definisce che raggiunto un
certo livello di affollamento
scatterà un determinato
allarme che viene poi
interfacciato con quelli che
sono gli standard
dell’azienda. Se l’esigenza
specifica è quella di andare a
lavorare nella sicurezza in
senso lato, questa soluzione
può restituire quegli
indicatori che permettono poi
al gestore dell’azienda di
effettuare tutte le procedure
del caso.
L.N. - Questo sistema può
funzionare anche in
concomitanza di tradizionali
installazioni di
videosorveglianza?
M. C. - Assolutamente sì, il
sistema lavora su uno stream
video senza registrare
immagini; quello che ritorna
sono essenzialmente dati
statistici. Al netto di alcune
inquadrature che alcuni
algoritmi richiedono, le
camere che vengono
utilizzate per la Business
Intelligence possono essere
comunque integrate in un
tradizionale sistema di
videosorveglianza. In questo
momento c’è un forte
impegno nella nostra
corporation nell’espansione
della gamma di network
camera che abbiamo a
disposizione e la spiccata
tendenza nel venire incontro
al più alto numero possibile
di standard per poter operare
senza limiti in qualsiasi
assetto o infrastruttura già
definita.
L.N. - Come funziona il
monitoraggio degli ambienti
e come vengono elaborati i
dati acquisiti dalle
videocamere?
M. C. - Abbiamo un primo
livello che è quello base
(quello della videoanalitics):
una tecnologia di base che
I “NUMERI” DI CANON
Fondata nel 1937 per produrre fotocamere di altissimo livello, Canon,
multinazionale giapponese con sede a Tokyo, è leader mondiale nella fornitura di
innovative soluzioni di imaging per le aziende e i consumatori. Attualmente,
l’azienda sviluppa, produce e vende un’ampia gamma di prodotti che spaziano dalle
fotocamere compatte alle reflex digitali, dai dispositivi per radiografie agli obiettivi
broadcast, dalle stampanti ai multifunzione di produzione, tutti coadiuvati da
un’ampia gamma di servizi a valore aggiunto. Il marchio Canon è conosciuto e
stimato in tutto il mondo da clienti, famiglie, aziende e settori industriali,
confermato dal terzo posto nella classifica Interbrand nella graduatoria dei
migliori marchi giapponesi per l’anno 2012. Il fatturato complessivo di Canon Inc.
nel 2013 ammonta a circa 3.731,4 miliardi di yen, al quale Canon Europa
YSTEM
014 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
contribuisce per circa un terzo, vendendo in 116 paesi tra Europa, Medio Oriente e
Africa. L’Azienda investe costantemente in Ricerca & Sviluppo, nel 2013 circa l’8%
del fatturato, per fornire soluzioni all’avanguardia e servizi che soddisfino le
esigenze dei propri clienti. Nel 2013 con 3.825 brevetti depositati si è classificata al
terzo posto negli USA e negli ultimi 28 anni è sempre stata nelle prime cinque
posizioni. A professionisti, appassionati di fotografia, professionisti della stampa,
Canon consente di soddisfare ogni esigenza legata all’imaging. Ritiene, inoltre, che
essere sensibili agli interessi della società e dell’ambiente sia parte integrante di
una buona attività commerciale. Questo concetto è racchiuso nella filosofia Kyosei:
“Vivere e lavorare assieme per il bene comune”.
www.canon.it
www.simmagazine.it
CHI È DISCOVERY REPLY
Discovery Reply è la società del gruppo Reply specializzata in
soluzioni di Digital Asset Management, per la gestione
dell’intero ciclo di vita degli asset digitali aziendali come
video, immagini, audio, documenti grafica. Basate sulla
piattaforma proprietaria di Digital Asset Management,
Discovery Reply sviluppa applicazioni verticali per i
broadcaster e per primarie aziende nei diversi settori
industriali internazionali, fornendo modelli di gestione ed
esperienze visuali innovative. Discovery Reply integra la
propria offerta con servizi di Consulenza e System Integration
nell’area della revisione e dell’ingegneria dei processi, degli
aggiornamenti tecnologici, della selezione delle tecnologie e
dei fornitori, nell’ambito della gestione, della produzione e
della distribuzione dei contenuti digitali.
www.discoveryreply.it
ci permette attraverso
quattro algoritmi di ricevere
alcune informazioni, in
questo caso si tratta di
informazioni grezze,
informazioni di “area
counting” (quante sagome
ci sono in una determinata
area, in quale lasso di
tempo e con quali tempi di
permanenza queste sagome
restano in questa area,
ecc); disponiamo poi di un
algoritmo che è il cosiddetto
“gate flow” cioè il
monitoraggio dei flussi
attraverso cancelli virtuali;
abbiamo un algoritmo che
si chiama “occupancy rate”
che integra dal punto di
vista statistico le funzioni di
occupazione di un’area con
un dato meno puntuale
rispetto all’area counting
ma più efficace nel
momento in cui
l’affollamento raggiunge
una certa soglia; infine c’è
l’algoritmo “Hot-zone”, in
cui gli spazi vengono
monitorati con un processo
di similitudine verso la
temperatura degli ambienti
(viene data una temperatura
più calda agli ambienti con
più affollamento e una
temperatura più fredda agli
ambienti con meno
affollamento), in modo da
avere una sorta di “heat
map” che mostra
visivamente quali sono le
zone più frequentate di
un’area selezionata. Questi
quattro algoritmi creano dei
dati grezzi; c’è poi un
secondo livello di
aggregazione del dato che è
quello delle aree, in cui i
dati ricavati da questi
algoritmi vengono inseriti in
tabelle OLAP (On-Line
Analytical Processing).
L.N. - Il problema della
privacy diventa primario
quando si effettuano
riprese in luoghi pubblici o
aperti al pubblico; come si
pone la vostra soluzione da
questo punto di vista?
M. C. - È bene sottolineare
che la soluzione Business
Imaging Intelligence
produce solamente dati
statistici senza alcuna
necessità di registrazione
video, l'analisi video avviene
"in diretta streaming" e
nessuna clip video viene
registrata. Vengono prodotti
solo dati numerici non
Sopra, la rappresentazione grafica dei dati rilevati dalla tecnologia Business Imaging Intelligence
messa a punto da Canon Italia con la collaborazione di Discovery Reply.
associabili in alcun modo a
persone fisiche. Tutto
questo è chiarito fin
dall’inizio nel rapporto che
si stabilisce con il main
contractor, tra Canon e
l’azienda specifica o tra
Discovery Reply e l’azienda
specifica. Gli altri temi
legati normalmente a
quello che dice il
legislatore sulle video
riprese sono disciplinati da
regole chiare, che dicono
che nel caso in cui un
utente entri in una
superficie pubblica dove
siano in atto registrazioni di
immagini, questo deve
essere avvisato della
possibilità di ripresa. In
ogni caso, riassumendo, la
nostra soluzione tratta dati,
non video, che sono
anonimi e scindono dalla
corrispondenza della
fisicità o della identità della
persona, tanto che da
questo punto di vista
abbiamo deciso di non
utilizzare algoritmi che
identifichino le persone
anche dal punto di vista
demografico, proprio per
evitare di dare
preoccupazioni normative
alle aziende.
L.N. - Questa scelta tuttavia
non va a limitare i campi di
utilizzo del sistema?
M. C. - In realtà, abbiamo
capito che questa più che
essere una limitazione
potrebbe apportare un
vantaggio: un software
molto orientato
all’identificazione di figure
umane ha dei limiti, mentre
con la nostra soluzione noi
tracciamo delle sagome,
quindi nulla vieta di
estendere le funzionalità
anche a un concetto di
smart city, in cui le sagome
che vogliamo tracciare non
sono più sagome umane
ma ad esempio essere
veicoli (ad esempio
automobili); quindi se da un
lato potrebbe essere una
limitazione poter fornire
solo dati, allo stesso tempo
potrebbe essere un
vantaggio perché ci
permette di utilizzare gli
stessi algoritmi con i
medesimi modelli di
differenza che abbiamo
descritto per applicazioni
più verticali verso altri
mercati.
L.N. - Come vi state
muovendo per quanto
riguarda la diffusione di
questa tecnologia? Quali
sono i canali e soprattutto
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
015
Attualità Soluzioni - Il monitoraggio dei flussi firmato Canon
La rappresentazione delle presenze nel tempo in un determinato punto dello store e quella
dei flussi divisi per hot zone, una sorta di “heat map” che mostra visivamente le zone più
frequentate di un’area selezionata.
avete già previsto la
realizzazione di corsi per i
system integrator che
vogliano avvicinarsi a queste
soluzioni?
M. C. - La soluzione fin
dall’inizio è stata definita e in
accordo con Discovery Reply
affinché entrambi si possa
operare come maincontractor della stessa
proposta. Entrambi
proporremo al mercato la
medesima offerta e gli stessi
parametri operativi. I system
integrator saranno ingaggiati
da Canon Italia che interviene
nella progettualità con il team
“pre-sales” guidato da Franco
Palleni. Siamo pronti ad
affiancare nei progetti di una
certa valenza il system
integrator nella sua
operazione di dialogo e di
costruzione del business.
L’esperienza dei primi
YSTEM
016 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
allestimenti ci aiuterà ad
avere maggiore agilità nelle
esecuzioni successive.
L.N. - È prevista una
certificazione per i system
integrator che vorranno
utilizzare e proporre queste
soluzioni?
M. C. - Esiste un programma
di certificazione europeo per
il canale Visual
Communication, in
particolare parlando di
network camera abbiamo già
avviato il processo con una
nuova politica di canale che è
iniziata a gennaio di
quest’anno; siamo partiti da
una fase di intervista,
reclutamento, selezione delle
aziende anche con l’aiuto dei
nostri clienti diretti, ovvero i
distributori specializzati,
verticalizzati nell’ambito della
sicurezza e della
videosorveglianza. Questi
hanno proposto una parte di
system integrator, noi ne
abbiamo contattati degli altri;
attualmente abbiamo
certificato 15 realtà sul
territorio italiano, il nostro
obiettivo è quello di arrivare
entro la fine del 2014 a 40
unità totali, in modo da
coprire con almeno due
system integrator ogni
regione italiana; queste realtà
avranno accesso a condizioni
particolari, ma non soltanto
dal punto di vista economico:
potranno richiedere un
interlocutore diretto
all’interno di Canon dal punto
di vista commerciale, un
interlocutore diretto Canon
dal punto di vista progettuale
(studio e fattibilità del
progetto) oltre a una serie di
altre operazioni di cobranding con le quali
supportiamo questo canale
privilegiato. Bisogna però
considerare che il canale
system integrator ha una
valenza straordinaria per
noi, ma altrettanto
importante è il canale che
Canon Italia ha all’attivo da
tanti anni che è quello che
segue la parte di sviluppo
del business office
documentale; negli anni
questo ci ha fornito la
possibilità di maturare
rapporti diretti e indiretti con
imprese piccole, medie e
grandi, quindi come Canon
siamo già dentro queste
aziende con progettualità
importanti e le
affiancheremo a quelle
relative all’Imaging
Communication.
Tutto questo, senza
disdegnare ovviamente le
vendite che possono derivare
dagli operatori appassionati
del prodotto Canon, della
qualità Canon, che pur non
essendo certificati
potrebbero voler proporre
alla loro clientela la
soluzione. Quindi anche il
rivenditore non certificato
che vorrà accedere tramite
la distribuzione verrà
contemplato nel
programma.
L.N. - Quando pensate di
essere pronti a entrare sul
mercato con la nuova
soluzione?
M. C. - Fin da subito, siamo
già pronti.
L.N. - Sono previsti dei
pacchetti studiati sulla base
di diverse esigenze dei
clienti?
M. C. - Per ora partiamo
sulla base di vendita
progetto, ma ciò non esclude
che si arrivi alla definizione
di pacchetti diversi,
attraverso i quali in maniera
semplificata si possano
fornire soluzioni ad hoc per
determinate tipologie di
aziende. Stiamo anche
ipotizzando non solo di
vendere questa soluzione
ma anche di aprire un
capitolo nuovo nell’ambito
del rental.
L.N. - I futuri sviluppi della
soluzione?
M. C. - Vendere la soluzione
come servizio, poi la
possibilità di archiviare i
contenuti su un cloud, un
repository unico,
centralizzato e destinato al
singolo cliente che apre una
serie di importanti possibilità,
non ultima quella di poter
sostanzialmente concentrare
in un unico punto di valore
per il cliente dati provenienti
da file multipli; da qui,
ovviamente, la possibilità per
noi di non limitarci a fornire
degli analitycs a livello di
traffico di una determinata
zona, ma di avere una
prospettiva molto più
allargata grazie alla
possibilità di fare crossmatching tra differenti
installazioni. Infine, sempre
relativamente ai futuri
sviluppi della soluzione, una
riflessione va fatta sulle
capacità della parte ottica
delle macchine che mettiamo
in campo in questa
operazione: oggi queste
soluzioni sono tarate sulla
prospettiva di una superficie
a corto raggio da monitorare,
ma con le capacità acquisite
da Canon in campo ottico si
può pensare in futuro a delle
soluzioni con le quali sia
possibile monitorare zone
remote con zooming
importanti che potrebbero
aprire nuovi campi di
applicazioni.
Hanno fornito il
proprio contributo
all'intervista
pubblicata su queste
pagine
Gaetano Torrisi,
partner di Discovery
Reply, Gianluca
Codina e Franco
Palleni di Canon
Italia, ai quali
va il nostro
ringraziamento
www.simmagazine.it
LAVORARE PER IL BENE COMUNE
In un appuntamento con gli operatori,
lo scorso settembre l'AD e Presidente di
Canon Italia Deluchi ha svelato quali saranno
le prossime mosse per rivoluzionare
il mondo dei servizi in ambito business
Che il momento fosse importante, si è capito da subito, appena
arrivati all’appuntamento per i media: a presenziare la
conferenza indetta per il 18 settembre, infatti, vi era il neo
Amministratore Delegato e Presidente, Enrico Deluchi, che ha
brillantemente aperto il dibattito con un intervento piuttosto
smart e informale; a fargli da spalla e a proseguire nella
conferenza, poi, c’erano i responsabili di alcuni tra i reparti
operativi più importanti di Canon Italia. Tra questi Teresa
Esposito e Marco Di Lernia (rispettivamente Marketing Director
B2B e B2C) e Michele Cutillo (Canon Business Services
Director). È stato lo stesso Deluchi, nel suo discorso iniziale, a
ripercorrere velocemente le tappe – ma soprattutto a ribadire
lo spirito – che hanno portato Canon ad essere oggi un’azienda
leader indiscussa nel digital imaging. Così si è parlato di
“Kyosei”, ovvero la filosofia che guida il brand dalla sua nascita
negli anni ’30, e degli sforzi che l’intero management effettua
costantemente per rispettare la definizione del termine, ovvero
“vivere e lavorare insieme per il bene comune”. Il brand
nipponico dunque continua a perseguire l’obiettivo di
contribuire alla prosperità globale e al benessere del genere
umano, per garantirgli una continua crescita in termini di
qualità della vita; e per fare questo dialoga non solo con i clienti
ma anche con i governi, i paesi, nel pieno rispetto dell’ambiente.
A tale proposito, lo stesso Presidente ha sottolineato quali siano
– sul piano pratico – alcune scelte che l’azienda ha effettuato
ormai da anni: oltre dunque a ricordarci lo sviluppo di
componenti fatti il più possibile con plastiche riciclate, a dirci
della massima severità nel non utilizzare materiali nocivi e a
spiegarci della merce che per lo più arriva via nave da
oltreoceano, Deluchi ha anche ironicamente dichiarato che il
parco vetture aziendali a disposizione dei dipendenti che ne
hanno diritto è esageratamente ristretto, per via delle
limitazioni sull’emissione di CO2 che secondo la casa madre
deve stare sotto una soglia estremamente bassa. Proseguendo,
l’Amministratore Delegato ha sostanzialmente indicato ai
presenti quale sarà la strada che Canon intende seguire per i
prossimi anni: in linea di massima, cambierà il modo di
comunicare, attraverso canali media completamente
riprogettati, ma cambierà soprattutto l’interesse verso il mondo
business e nel settore quindi B2B: nuove piattaforme di servizi e
maggiori investimenti nel mercato industriale, che fino a oggi
ha ricoperto per l’azienda giapponese poco più dell’11% del
totale introiti. In merito al reparto R&D, Canon concentrerà la
proprie risorse su progetti prioritari, accelerando la creazione
di prodotti innovativi; mentre le attività di produzione trarranno
vantaggio dall’ulteriore rafforzamento dei sistemi automatizzati
e dalle tecnologie robotiche nell’ambito del proprio piano di
ottimizzazione della produzione globale. Questa dunque è la
Fase IV, che secondo il business plan dei vertici del marchio
dovrebbe giungere a termine, portando i suoi frutti, proprio il
prossimo anno.
LE PARTNERSHIP
A testimonianza della grande esigenza di cambiare e della voglia
di dare al marchio una nuova immagine sempre più legata non
solo ai prodotti ma anche alle soluzioni e all’adempimento di
servizi innovativi, vanno ricordate alcune mosse strategiche che
nel corso di quest’anno Canon ha stretto con altre aziende leader
nei rispettivi settori.
A parte la strategica alleanza con Discovery Reply, di cui abbiamo
parlato nelle pagine precedenti, segnaliamo in primis
l’acquisizione della società danese Milestone Systems A/S (leader
mondiale nel software open source per la gestione video IP), che
nel giro di poco tempo dovrebbe garantire a Canon di essere tra i
protagonisti a livello mondiale nel mercato della
videosorveglianza di rete. La videosorveglianza di rete è infatti per
Canon un’importante area strategica, che rientra negli obiettivi di
diversificazione dell’offerta rivolta al mercato business.
L’integrazione di Milestone permetterà di cogliere le differenti
opportunità che emergeranno nel settore, rafforzando
significativamente la presenza di Canon.Ricordiamo poi il
completo supporto per le network camera Canon - inclusa l’ultima
serie ultra compatta Full HD - del software di gestione video
Netavis Observer, che garantirà compatibilità anche ai prodotti
futuri, con nuove ed avanzate funzionalità di analisi e di
sorveglianza. Grazie alla collaborazione con Netavis miglioreranno
la compatibilità e le prestazioni derivanti dall’integrazione delle
due soluzioni, offrendo agli utenti maggiore flessibilità e
adattabilità nell’utilizzo. La partnership europea consentirà inoltre
alle due aziende di sviluppare offerte ad hoc per soddisfare le
esigenze specifiche di alcuni segmenti verticali del mercato.
Canon e Netavis forniranno un servizio di assistenza unificata che
risponderà a quesiti hardware e software attraverso un unico
Team. I clienti di Netavis che utilizzano la piattaforma Observer
per la gestione video, potranno infine integrare le network camera
Canon come estensione delle loro attuali soluzioni di
videosorveglianza.
Queste sono solo le prime mosse annunciate, ma dobbiamo
aspettarci molto altro da un costruttore così dinamico e
universalmente apprezzato. Da subito, intanto, è facile capire che
la musica è cambiata: sul sito ufficiale un emblematico link riporta
a sfide epocali, vissute attraverso adrenaliniche manifestazioni
storiche piene di agonismo e carattere. “Come and see”, ci
invitano. E dubitiamo che qualcuno possa non dar loro credito.
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
017
Attualità Aziende - Panasonic Smart Technology Show
Sicurezza
in quattro tappe
In dieci giorni, attraverso un tour che ha toccato quattro città, Panasonic ha mostrato
agli operatori le ultime novità in tema di sicurezza, tra cui l'NVR-WJNV300
di Paolo Radice
U
na delle più importanti fiere in tema di security a livello mondiale è il
celebre IFSEC di Londra, che all’inizio di ogni estate raduna i principali
attori del settore inerente alla videosorveglianza, ai sistemi antintrusione,
ai servizi e alle tecnologie rivolte alla sicurezza degli edifici: system integrator,
installatori, costruttori e distributori sono così chiamati a raccolta per sfruttare
al massimo quest’opportunità d’incontro. Panasonic, che da qualche tempo ha
deciso di puntare molto su questo ramo di prodotti (lo avevamo già anticipato
in una nostra precedente intervista al Country Manager, Salvatore Palillo) ha
naturalmente colto l’attimo e presentato al pubblico la sua nuova line-up 2014.
Per chi all’IFSEC non è riuscito o non è potuto andare, il management italiano ha
dunque presto organizzato uno speciale roadshow, sviluppato su quattro tappe
in altrettante città (Firenze, Padova, Roma e Milano), che dal 2 all’11 settembre
hanno soddisfatto le aspettative degli operatori italiani. Lo Smart Technology
Show è stato dunque una ghiotta occasione per esporre le principali novità
dell’azienda e mostrare ai visitatori gli ultimi apparecchi entrati in catalogo,
passando attraverso 6 isole (o aree tematiche) che rappresentavano i singoli
punti di forza dello sviluppo tecnologico dell’azienda. In particolare, è stato
mostrato per la prima volta in Italia il nuovo NVR WJ-NV300, videoregistratore su
disco di rete a 32 canali, così come le nuove telecamere IP SmartHD Serie 6 e
Serie 3, il Face Server Software, le telecamere termiche con tecnologia RainWash coating (anche questa già descritta nel nostro precedente numero), alcune
soluzioni per il Retail, come le telecamere con visione a 360° e 104° di dimensioni
contenute, e, per chiudere, il Sistema di Video Intercom.
IL NUOVO REGISTRATORE
Il WJ-NV300 è un registratore multiformato H.264 e JPEG, che nella versione
PAL permette di registrare da 9 telecamere IP (anche audio a 32kbps) e
collegarne fino a 32. Facile da configurare e utilizzabile senza l’ausilio di un PC
(basta un semplice mouse) grazie alla nuova interfaccia grafica, il WJ-NV300
supporta il formato video full HD (via HDMI) ed è estremamente flessibile:
registra gli allarmi, invia le notifiche via e-mail, ha un controllo completo
sulle telecamere (con pan/tilt, zoom, messa a fuoco, luminosità, posizione
preselezionata). Ideale per istituti finanziari, per il retail e per l’area educational,
la memoria da 64TB è abbastanza ampia per archiviare più di 50 giorni di
registrazione video con qualità Full HD, proveniente da tutte le telecamere
connesse al sistema, in RAID 5.
Il registratore presenta anche una funzione di ricerca rapida, filtrata per ora/
data, tipo di evento, numero della telecamera. Il software specifico, invece,
permette la visualizzazione di immagini singole (spot) o fino a 32 riquadri in
simultanea e fino a 8 client possono gestire e controllare il recorder.
Accanto ad esso, Panasonic ha inoltre presentato l’EBL512, un innovativo
sistema di protezione antincendio multisensore, capace di soddisfare le
specifiche EN54 e in grado di gestire fino a 512 punti di allarme. Il prodotto, già
disponibile in altri paesi europei, sarà lanciato ufficialmente sul mercato italiano
a ottobre, nel corso del Forum di Prevenzione Incendi.
YSTEM
018 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
Sopra e sotto, due immagini della tappa dello Smart Technology Show di Milano. La
stanza adibita all'esposizione era all'interno della sede di Panasonic Italia; tanti i prodotti in
mostra, collegati soprattutto al settore della videosorveglianza. Tra questi, le nuove
telecamere IP della Serie 3.
www.simmagazine.it
E
CASDY
STU
Per Billa
la videosorveglianza
è Panasonic
Da oltre un anno la divisione B2B
Panasonic ha deciso di puntare su
specifici mercati verticali, con prodotti
realizzati ad hoc destinati alle aziende.
Tra questi settori l'azienda presta
particolare attenzione al mondo retail
al quale fornisce soluzioni altamente
tecnologiche (soprattutto in tema di
videosorveglianza e sicurezza) al
servizio delle esigenze particolari di
punti vendita, supermercati, centri
commerciali ecc…
Nella videosorveglianza, il prodotto di
punta è la telecamera con ottica
fisheye da 3 megapixel, che integra
prestazioni altamente avanzate in
un’unica macchina dall’aspetto
accattivante, caratteristica da non
sottovalutare in un settore in cui il
prodotto deve sapersi integrare
perfettamente nel design
dell’ambiente a disposizione.
Recentemente, dunque, il frutto di
questo solido know-how ha trovato
ulteriori conferme con l’accordo
stretto insieme a Billa, catena di
supermercati austriaca operante in
10 paesi europei, facente parte del
tedesco Rewe Group.
SCELTA MOTIVATA
Successivamente all’acquisto
di uno spazio commerciale – in
zona Sesto San Giovanni - da
destinarsi all’apertura di un nuovo
supermercato (compravendita
avvenuta nella primavera del
2013) e contestualmente all’avvio
dei lavori di ristrutturazione, il
management Billa ha sentito forte la
necessità di installare un sistema di
videosorveglianza all’avanguardia,
che si discostasse dagli impianti già
utilizzati in altri punti vendita (con
prodotti di altri brand), a causa degli
scarsi risultati ivi ottenuti.
Così Panasonic (e nello specifico
Luca Pari, Project Sales Developer
dell’azienda giapponese) ha
avuto l’occasione di incontrare il
Responsabile della Sicurezza Billa,
Marco Garbagnati, e pianificare una
soluzione pensata appositamente per
il settore.
Il primo approccio con il cliente
è stato di mostrare dal vivo i più
recenti e innovativi prodotti di
videosorveglianza Panasonic,
particolarmente adatti al settore del
retail. A questo incontro è seguita
la possibilità di far testare, in una
reale situazione di punto vendita,
le funzionalità e le prestazioni
delle nuovissime telecamere con
visione a 360° e con sistema di
registrazione embedded. Il sistema
così progettato ha rappresentato
per Billa un’assoluta novità se
paragonato alle “tradizionali”
installazioni di videosorveglianza,
attraverso il quale si è potuto notare
un significativo miglioramento
qualitativo delle immagini rispetto
ai precedenti standard. Si è quindi
iniziato con un impianto pilota
su tutto il punto vendita (che ha
visto la totale assistenza on site
da parte di Panasonic, fino alla
messa in posa finale), che è poi
diventato un’installazione definitiva e
attualmente in funzione.
LE SOLUZIONI
Nel punto vendita Billa, come del
resto nell’ambito retail in generale,
il design e la forma hanno la stessa
importanza delle prestazioni
tecniche richieste ai prodotti scelti,
e quindi entrambi gli aspetti devono
essere tenuti in considerazione:
è importante che le soluzioni si
integrino nell’arredo e nel layout del
negozio. I tecnici Panasonic hanno
dunque analizzato le premesse per
proporre un progetto su misura, che
prevedesse di minimizzare il numero
totale delle telecamere utilizzando
dei modelli che garantissero
comunque la copertura completa del
supermercato.
“Le particolari esigenze del
supermercato ci hanno portato ad
optare per 16 telecamere, di cui
10 indoor con ottica “fisheye” da
360° - posizionate soprattutto negli
incroci tra corsie - e 6 da esterno (5
con ottica da 104°, 1 da 360°) tutte
con Standard IP 66 Antivandalo collocate in modo da riprendere
punti strategici quali ingresso, area
carrelli, parcheggio, ecc” ha spiegato
Marco Garbagnati.
Oggi la registrazione di tutte le
immagini catturate dalle camere di
videosorveglianza viene garantita
da un Network Video Recorder
Panasonic da 16 canali video IP in
High Definition (HD), mentre per
la gestione e la visualizzazione
delle immagini direttamente dal
punto vendita è stata allestita una
postazione con monitor e mouse.
Nel dettaglio l’impianto risulta
essere così composto:
• n° 11 Telecamere 3 MPx ad ottica
fish-eye 360° da interno/esterno
• n° 5 Telecamere 1.3 MPx con
ottica da 104° da esterno
• n° 1 Registratore Digitale 16 ch
Dal punto di vista tecnologico, la
peculiarità dei modelli scelti da
Billa sta nella loro capacità di
simulare “a bordo” l’esistenza
di più telecamere assieme. “A
partire da un’unica telecamera
installata, infatti - spiega Luca Pari
di Panasonic – si possono ottenere 4
diverse “viste”, come se si avessero
a disposizione 4 telecamere fisse
ciascuna orientata su un diverso
punto di ripresa. Inoltre, la
medesima telecamera può anche
essere programmata per ottenere
delle viste “panoramiche” ossia a
180°. È inoltre possibile, utilizzando
un software proprietario Panasonic,
effettuare una navigazione virtuale
nell’ambiente 3D, a partire dalla
visione a 360°”.
Trattandosi di un prodotto multiview, per ogni singola telecamera
sono state programmate 4 aree di
visualizzazione secondo le esigenze
del Direttore del Punto Vendita;
così facendo le 10 telecamere sono
in grado di simulare all’operatore
la visione di 40 telecamere fisse.
L’installazione ha coinvolto
direttamente il personale Panasonic
che, insieme al Direttore del
Supermercato Billa e all’installatore
ha definito quali viste programmare
per ciascuna delle telecamere
posizionate in interno che in esterni
(ingresso, area carrelli, area
parcheggio, etc…).
PROMESSE MANTENUTE
Il test svolto a Sesto San Giovanni
ha avuto esiti assolutamente positivi
per Billa, che quindi ha scelto
di procedere con l’installazione
definitiva con prodotti Panasonic.
Garbagnati ha così concluso: “Per
Billa si è trattato non solo della
prima implementazione di soluzioni
di tipo 360° fisheye, ma anche della
prima esperienza di installazione di
un impianto di videsorveglianza a
marchio Panasonic.
La scelta ha del tutto soddisfatto
le nostre aspettative ed esigenze
di garantire la sicurezza del pdv,
soprattutto in termini di versatilità
del prodotto - che ha permesso
ad esempio di usare la singola
telecamera per riprendere più
postazioni contemporaneamente
- di qualità delle immagini, di
efficienza della registrazione e di
avanguardia della tecnologia alla
base di tutto il sistema”.
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
019
Attualità Aziende - Comm-Tec Italia
Il segreto del nostro
successo
Con un portfolio prodotti di marchi ben affermati, Comm-Tec è uno dei punti di
riferimento per tutti i professionisti del settore AVC residenziale e professionale
di Paolo Radice
Q
uando si parla di “gruppo aziendale”, si tende spesso a pensare che
dietro varie sedi localizzate in più Paesi ci sia un cervello centrale
che comanda e controlla il tutto, stabilendo delle ferree linee guida.
Nel caso di Comm-Tec, solida realtà nel campo dell’audio/video distribution
e dei sistemi di controllo (destinati sia al mercato residenziale che a quello
industriale), questo concetto non calza proprio a dovere. La holding ha in effetti
una casa madre in Germania e i marchi distribuiti da ognuna sono in gran parte
YSTEM
020 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
"Abbiamo un portafoglio
prodotti molto variegato,
di marchi di fascia medioalta che indiscutibilmente
vantano un solido
background"
"Non siamo semplici
distributori di materiali da
rivendere sul nostro territorio.
Ci rivolgiamo ai system
integrator e intendiamo
essere per loro sempre un
punto di riferimento"
gli stessi, ma le sue sedi distaccate (in Italia, Francia e Spagna) godono di
ampia autonomia e potere decisionale. Ciò che accomuna i vari distaccamenti
sono sostanzialmente lo spirito e la competenza di base, nonché il servizio
verso i clienti, considerati partner. Per scoprire meglio quali sono le chiavi
del successo del distributore italiano, abbiamo dunque intervistato il General
Manager di Comm-Tec Italia, Stefano Capitani, e dialogato con lui a proposito
del futuro del settore AVC.
www.simmagazine.it
A tu per tu con... Stefano Capitani,
General Manager di Comm-Tec Italia srl
System Integrator
Magazine - Come
distributori di materiale
professionale, voi siete tra
i leader sul nostro
territorio. Quali sono i
vostri punti di forza?
Stefano Capitani – Ce ne
sono diversi e insieme ci
danno molte soddisfazioni.
Innanzitutto abbiamo un
portafoglio prodotti molto
variegato, di marchi di fascia
medio-alta che
indiscutibilmente vantano un
solido background,
affidabilità e qualità. Poi,
l’esclusività per il territorio
italiano della loro
distribuzione ci permette di
avere una voce autorevole.
Da ultimo, indicherei
sicuramente la nostra
capacità nel fornire costante
supporto tecnico e
commerciale, per proporre
la migliore soluzione ai
nostri clienti-partner.
SIM – Mi parli della vostra
filosofia “Think Solutions”.
S.C. – Mi aggancio a quanto
appena detto sopra, ovvero
alla nostra competenza nel
progettare dei pacchetti
completi cha favoriscano il
raggiungimento
dell’obiettivo richiesto dal
committente. Inoltre,
abbiamo cercato di
mantenere un panorama
prodotti che non si
sovrapponessero tra loro,
proprio per dare il meglio in
ogni settore merceologico.
SIM – Che rapporti avete
con la Holding europea?
S.C. – Ottimi direi. Con la
Germania c’è un dialogo
aperto e diretto e loro
fungono da supervisori; ma
nonostante questo, abbiamo
mantenuto un’ampia
autonomia nella possibilità
di scelta di ulteriori brand
da distribuire nel nostro
Paese. Pensiamo per
esempio a TV One: i primi
siamo stati noi, poi loro
sono venuti in seguito.
SIM – E con i costruttori?
S.C. – Anche qui operiamo
direttamente e
costantemente. Puntiamo
molto sulla nostra presenza
senza altre intermediazioni
e non ci piace essere dei
semplici “box mover”,
ovvero importatori di
prodotti che poi rivendiamo.
Teniamo molto alla nostra
professionalità, che deve
essere un valore aggiunto
per chi ci contatta.
SIM – In che cosa pensate
di essere differenti dagli
altri vostri competitor?
S.C. – Ribadisco che non
siamo semplici
distributori di materiali
da rivendere sul nostro
territorio. Ci rivolgiamo
ai system integrator,
essenzialmente, e
intendiamo essere per
loro sempre un punto
di riferimento per il
supporto, la
consulenza, la
gestione dei
problemi. Con noi il
professionista deve
essere sicuro di aver
trovato la soluzione
alle proprie esigenze.
SIM – Passando adesso
ad ipotetiche previsioni
dell’immediato futuro che
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
021
Attualità Aziende - Comm-Tec Italia
citato. Ovvero, da una parte
mancano i dovuti
investimenti (che in questo
periodo sono
completamente assenti o
arrivano a singhiozzo, vista
la situazione economica
delle aziende); dall’altra, il
mercato italiano – e quindi
chi lo guida – si deve
adeguare ai tempi. Secondo
me c’è una vera mancata
consapevolezza di ciò che,
nel mondo corporate, si
potrebbe ottenere con i
giusti mezzi. La tecnologia
è già presente, bisogna
solamente diffonderla e
tutti ne trarrebbero
vantaggio.
Qui sopra e nella pagina precedente, in apertura, i locali della Comm-Tec di Faenza, distributore
di apparecchiature e sistemi di comunicazione audiovisiva e impianti di automazione.
ci aspetta: secondo lei,
quali sono le potenzialità
del mercato
dell’integrazione? Ci sono
margini di crescita, e a che
livello?
S.C. – Se parliamo di
potenzialità, direi
assolutamente ottime, dal
momento che stiamo
assistendo a una confluenza
del mercato IT verso quello
dell’integrazione A/V e ora
più che mai bisognerebbe
insistere sull’acceleratore
per spiegare i veri vantaggi
della tecnologia già
disponibile.
SIM – Ecco concordo con
lei, quindi a questo punto
mi sorge spontaneo
chiederle se il mancato
incremento sensibile dei
sistemi d’integrazione cui
assistiamo (che dovrebbe
appunto essere naturale),
è dovuto solamente alla
seria débacle del sistema
finanziario occidentale o è
questione di cultura e
adattamento ai tempi che
cambiano?
S.C. – Purtroppo
individuerei le ragioni in
entrambi i punti che mi ha
SIM – Come pensa che si
potrebbe dare un
maggiore slancio a tutto il
settore? Da chi dovrebbe
partire la spinta?
S.C. – Tutti i principali attori
della scena – costruttori,
distributori, installatori,
persino i media – devono
cooperare per cambiare la
cultura attualmente
arretrata e indurre il
cosiddetto utente finale
(che può essere il privato
così come l’amministratore
delegato di una grande
azienda) a fare il passo
verso i sistemi
d’integrazione. Ci
vorrebbero più eventi,
appuntamenti aperti a tutti,
maggiore impegno nello
spiegare e svelare queste
tecnologie a chi oggi non le
conosce neanche.
SIM – A proposito di
spiegazioni, mi dice come
funziona il vostro servizio
di formazione per i
professionisti?
S.C. – Comm-Tec Italia
organizza periodicamente
(e frequentemente, anche
più appuntamenti al mese)
corsi di approfondimento
gratuiti, effettuati
all’interno della sede
stessa; a volte ci sono
persino dei responsabili
delle case costruttrici a
presenziarli. A questi si
aggiungono, poi, i corsi
tecnici veri e propri, che
terminano con il rilascio di
una certificazione a tutti gli
effetti, contribuendo a
consolidare il know-how
del system integrator.
SIM – E come è
organizzato il servizio di
assistenza post-vendita?
S.C. – Noi forniamo
assistenza in tre modalità
ben distinte: quella
telefonica, quella sul campo
e il servizio di riparazione
vero e proprio. Per quanto
riguarda la prima (che
assolve a circa il 70% dei
problemi che ci vengono
segnalati) abbiamo in sede
un referente tecnico, che a
orari di ufficio risponde a un
preciso numero interno. Per
i problemi che non
LA FORZA DEL GRUPPO
Il gruppo Comm-Tec è una realtà commerciale ben consolidata in tutto il
centro Europa, con tre importanti sedi localizzate in Germania, Spagna e
Italia, naturalmente; in più ha degli uffici di vendita in Olanda, Francia,
Polonia, Svizzera e Repubblica Ceca che portano l’azienda a ricoprire,
praticamente, la maggior parte delle aree europee con il mercato più in
fermento.
Da noi Comm-Tec ha sede a Faenza (RA) ed è distributore leader di
apparecchiature e sistemi di comunicazione audiovisiva e impianti
d’automazione (sia residenziale che industriale); fornisce, oltre alla
vendita di prodotti, soluzioni complete nel mondo della communication
technology, senza dimenticare i corsi di formazione e aggiornamento
riservati ai propri dealer e clienti commerciali. La mission aziendale, in
gran parte ribadita nello slogan stesso “think solutions” è incentrata
sullo sviluppo e sull’offerta di una gamma di soluzioni video e di
YSTEM
022 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
controllo, cercando di accomodare al meglio le esigenze dei clienti e di
aiutarli a potenziare il loro business. Il supporto tecnico continuo,
l’assistenza alla progettazione e alla programmazione, nonché le
informazioni e prodotti sempre all’avanguardia, sono i servizi che
rafforzano il concetto.
Chi si rivolge a Comm-Tec, inoltre, può sempre contare su un
ricco programma di corsi e seminari di aggiornamento che
contribuiscono a dare valore aggiunto nell'affidarsi al distributore.
Tra i marchi distribuiti sul nostro territorio ricordiamo Barco, Chief,
Gefen, Middle Atlantic, RTI, per offrire sempre le migliori scelte in tema
di signal management, controllo a/v, presentazioni business, sistemi di
montaggio.
COMM-TEC Italia, via Proventa, 90 – Faenza (RA)
www.comm-tec.it
www.simmagazine.it
MIDDLE ATLANTIC
Middle Atlantic (dal 1979, USA) è un
marchio della divisione AV di Legrand
ed è specializzato nella produzione di
rack e armadi per un’ampia gamma di
applicazioni nel settore conference,
broadcast, security e residential.
Progettati e sviluppati negli Stati
Uniti, sono quasi tutti a scorrimento e
ruotabili, per una maggiore facilità di
accesso e di installazione, con ripiani
personalizzati per adeguarsi ai vari
dispositivi utilizzati. Tutti i rack,
inoltre, sono progettati con
particolare attenzione alla gestione
termica affinché le apparecchiature
possano operare nelle migliori
condizioni ambientali. Persino la
gestione dei cavi, che solitamente
impensierisce gli operatori, è stata
studiata in modo che la messa in posa
del cablaggio sia effettuata in modo
efficiente e gestita con efficacia anche in un secondo
tempo. Tra i modelli oggi in catalogo, prendiamo ad
esempio la serie BGR, composta da armadi a profondità
differenti (da 27” fino a 42”, passando per 32” e 38”) e
altezze fino a quasi 83”. Questi rack consentono
l’alloggiamento di elettroniche anche molto pesanti e
grazie al sistema proprietario Lever Lock, permettono un
facile controllo del cablaggio. Inoltre, sono a disposizione
vari accessori, come le rotelle per lo spostamento e le
ventole per un continuo raffreddamento dei sistemi stipati.
Nella foto in alto, il rack BGR-4532, uno dei più grandi
della serie cui appartiene: misura 32" di profondità e
82" di altezza, ma si può scegliere tra varie misure
intermedie. Qui sopra, invece, il modulo di
raffreddamento specifico per la serie BGR.
riusciamo a risolvere al
telefono, poi, concordiamo
un intervento sul posto e
nel giro di uno/due giorni
sciogliamo la matassa.
Altro discorso va fatto,
infine, per la riparazione di
prodotti danneggiati o
guasti: qui ritiriamo la
merce e la spediamo
generalmente direttamente
al costruttore, con tempi che
si allungano ma è naturale
che questo avvenga.
SIM – E la vostra rete
commerciale? Siete
presenti in tutta Italia?
Qui Sopra, i componenti del Barco ClickShare introdotto sul mercato a inizio anno: il sistema
permette una condivisione dei documenti da più sorgenti nel corso di una riunione aziendale.
S.C. – Ora come ora abbiamo
un sistema “misto”, cioè
operiamo sia con personale
diretto (nord Italia) che con
agenti sul territorio (centrosud). Stiamo tutt’ora
potenziando il nostro
network, visto che i marchi
distribuiti aumentano con il
passare dei mesi, così come
i nostri partner.
SIM – Tornando un attimo
sui vostri corsi: come
stanno andando? Trovate
un adeguato feedback
presso gli installatori e
operatori del settore? E i
professionisti che ricevete
vengono poi seguiti per
ulteriori sviluppi?
S.C. – Oltre le nostre
aspettative, direi, nel senso
che ultimamente abbiamo
sempre assistito a un
overbooking. La nostra sala
corsi è a numero chiuso
molto ristretto (abbiamo
fatto questa scelta per
offrire un servizio migliore)
e già adesso stiamo
pianificando le date di
novembre e dicembre.
SIM – Avete un portfolio di
brand molto nutrito e ben
variegato. Ce ne sono altri
in arrivo di cui ci può dare
un’anteprima (senza far
nomi, scaramanticamente?
S.C. – Per il momento non
abbiamo intenzione di
allargare ulteriormente il
nostro portfolio di aziende;
pensiamo, invece, a
consolidare quello attuale,
con marchi importanti e molto
attivi dal punto di vista
produttivo, che ogni
pochissimo tempo
introducono ricche novità dal
punto di vista dell’innovazione.
SIM – Mi dice di quale
marchio è veramente fiero
di essere distributore
ufficiale per il mercato
italiano? E perché?
S.C. – Gliene posso dire più di
uno: TV One e Gefen, del
gruppo Nortek, che insieme
ci permettono di offrire la
migliore soluzione ai nostri
clienti interessati
all’integrazione. A chi opera
nel settore delle
presentazioni e ha a che fare
con il mondo corporate,
invece, possiamo offrire la
qualità e l’affidabilità di
Barco, che con il suo nuovo
ClickShare sembra aver
veramente gettato le basi per
un modo totalmente
innovativo di gestire le
riunioni e la condivisione dei
documenti.
SIM – Il vostro prodotto di
maggior successo?
S.C. – Sono costretto a
ripetermi: Barco
ClickShare e i TV One della
serie Corio, entrambi
leader nelle loro nicchie di
riferimento.
SIM – Per chiudere, provi
a convincermi
nell’acquisto di un
prodotto… Mi dia
una solida motivazione.
S.C. – Ammettiamo che lei
sia un top manager di
un’azienda e abbia bisogno
di condividere
dei documenti con alcuni
suoi colleghi - ognuno
dal proprio laptop - durante
una riunione.
Generalmente,
l’architettura che permette
questo tipo di scambi
multimediali è complessa
ed è necessario ricorrere
alla presenza di un IT
manager, per fare le cose
seriamente.
Con il Barco ClickShare,
invece, è possibile farlo
molto semplicemente,
senza alcuna
configurazione, grazie allo
scambio bidirezionale di
quattro sorgenti
contemporaneamente.
Non c’è nessun altro
che lo fa oggi e solo
questo meriterebbe
un acquisto immediato.
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
023
Prodotti News - Le novità dal mercato
ELVOX
Arriva la telecamera
Dome 1000 TVL
Ultima nata nel ricco catalogo del marchio Elvox
dedicato alla videosorveglianza è la telecamera
Dome 1000 VTL ad altissima risoluzione, per
installazioni da parete e soffitto. Realizzata
in un contenitore di alluminio sferico con
grado di protezione IP66, questo nuovo
prodotto consente una migliore definizione
dell’immagine in bianco e nero in condizioni di
ripresa notturna.
È dotata di obiettivo varifocale da 2,8 a 12
millimetri, di menu OSD per le regolazioni
e attivazioni delle varie funzioni, di filtro IR
performante di tipo meccanico. Sono inoltre
disponibili funzioni 2D DNR/3D DNR per la riduzione
digitale del rumore.
www.elvox.com
CRESTRON
Un nuovo
touchscreen
TSD-2020 è il nuovo touchpanel Crestron
progettato per essere abbinato al motore
grafico DGE-2 o al videoprocessore DVPHD ed
essere integrato con i sistemi DigitalMedia. TSD-2020
supporta Smart Graphics, una doppia finestra video HD, streaming H.264, browser web,
audio feedback ed annotazione video real time permettendo di essere utilizzato come
strumento di presentazione multimediale per sale riunioni o conferenze, anche incassato
nel podio. L'unità dispone di uno stativo per l'installazione desktop oppure può essere
installata a parete con un supporto Vesa.
www.crestron.it
EPSON
Presentazioni
sempre più facili
Epson presenta il primo videoproiettore portatile per
l'ufficio con connettività basata su codice QR[1].
Progettata per condividere all'istante i contenuti dai
dispositivi mobili, l'innovativa funzionalità di lettura dei
codici QR integrata nel videoproiettore 3LCD portatile
EB-W28 di Epson assicura un'esperienza di proiezione
interattiva ancora più coinvolgente. La connettività
basata su codice QR è solo una delle funzioni di EB-W28,
che si contraddistingue per la sua eccezionale flessibilità
e facilità di connessione. Grazie all'ingresso HDMI
compatibile con la tecnologia MHL, è anche possibile
collegare via cavo uno smartphone o un tablet, per una
scelta di opzioni di connettività ancora più ampia.
Il nuovo videoproiettore EB-W28 consente di proiettare
immagini di alta qualità e può essere posizionato in
modo flessibile grazie alla correzione trapezoidale e allo
zoom ottico, per presentazioni aziendali di forte impatto.
La funzione Split Screen di cui è dotato permette di
visualizzare contenuti provenienti da sorgenti diverse
durante le riunioni, mentre l'aggiornamento del firmware
e le funzioni di copia del menu OSD (On Screen Display)
riducono i tempi di inattività, semplificando l'installazione
di più videoproiettori. Progettato specificamente per l'uso
in uffici e aziende di piccole dimensioni, EB-W28 è anche
molto leggero (2,4 kg) e può essere spostato con facilità
da una sala riunioni all'altra.
www.epson.it
BTICINO
PANASONIC
Il sistema domotico MyHome è sempre più aperto all'interazione con sistemi terzi. BTicino ha infatti sviluppato una nuova piattaforma di integrazione denominata “Driver Manager”. La piattaforma,
basata sul webserver F454 permette di utilizzare, senza alcuna modifica, i dispositivi MyHome
per gestire e/o controllare prodotti e sistemi di aziende terze. Oggi ad esempio, tramite il sistema
di termoregolazione a zone MyHome è possibile gestire sistemi VRV, VRF e di climatizzazione dei
principali produttori presenti sul mercato come Mitsubishi Electric, Daikin, Hitachi o Samsung.
“Driver Manager” consente il collegamewnto del sistema MyHome con sistemi terzi attraverso il
caricamento di driver specifici, resi disponibili da BTicino, sviluppati e testati in collaborazione con
i produttori dei dispositivi da gestire o controllare. Per il controllo dei sistemi di termoregolazione
è possibile impiegare la nuova sonda con display che permette la misura
ed il controllo della temperatura nella singola zona del
sistema MyHome. Utilizzata con i driver d’integrazione,
questa sonda funge da interfaccia utente per il controllo
delle macchine VRV/VRF delle aziende terze.
www.professionisti.bticino.it/my_home_domotica
Progettata per rispondere alle esigenze di
sicurezza e protezione di luoghi esposti a maggiore
rischio, la WV-SFV481 4K a 360° acquisisce un livello
superiore di dettagli su un’area molto più ampia di quella
raggiungibile con le tradizionali telecamere di sicurezza.
La telecamera è indicata sia per scopi di sicurezza che di
marketing. Grazie a strumenti integrati di mappatura termica
e conteggio, infatti, è possibile identificare le persone che si
spostano o si fermano in una stanza; ciò risulta molto utile
nei punti vendita per valutare l’efficacia delle promozioni.
la WV-SFV481 assicura colori brillanti e naturali e offre alte
prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione.
business.panasonic.it
La domotica integrata di BTicino
YSTEM
024 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
La telecamera
intelligente
www.simmagazine.it
GEFEN
L'extender HDMI
ll GefenToolBox 4K Ultra HD ELR Extender HDMI utilizza la tecnologia
HDBaseT® che permette di estendere i segnali HDMI fino a 150 metri
utilizzando un cavo CAT-5e. Supporta risoluzioni fino a 4K Ultra HD con 7.1
canali audio, RS-232 e IR bidirezionale. Gli impulsi RS-232 e IR possono
essere utilizzati per controllare sorgenti A\V poste vicino al trasmettitore e per
inviare comandi ad un display o ad un'altro dispositivo posto in prossimità del
ricevitore. La tecnologia Gefen POL (Power Over Line) permette al ricevitore
di essere alimentato dal trasmettitore, usando lo stesso cavo che estende il
segnale HDMI. Questa caratteristica elimina la necessità di un alimentatore
esterno per il ricevitore e semplifica l'installazione.
www.comm-tec.it
CAME
L'automazione sicura
Came pensa alla sicurezza di tutti gli impianti di automazione con RIO System,
l’innovativa serie di dispositivi wireless, basata su tecnologia transceiver, studiata
per rispondere alle esigenze di chi deve mettere a norma cancelli e porte garage
esistenti o automatizzarne di nuovi, in tempi rapidi e senza opere murarie
invasive. Ideale per migliorare la sicurezza e valorizzare impianti esistenti, il nuovo
sistema senza fili di Came si compone di una gamma completa di dispositivi
quali fotocellule, profili di rilevazione dell’ostacolo e lampeggiatori di segnalazione
del movimento, apparecchiature indispensabili in un impianto di automazione
secondo le vigenti normative. Con il Sistema RIO non si rendono più necessari
interventi strutturali, come ad esempio fori su colonne in marmo o in pietra
per il passaggio dei cavi, contribuendo a preservare l’estetica del cancello e
l’architettura del contesto in cui viene installato.
Il cuore del sistema è RIO Control, un dispositivo che, abbinato al quadro
comando dell’automazione, controlla e gestisce simultaneamente fino a 10
accessori wireless, con una portata radio di 30 metri, ed effettua l’autodiagnosi
dei dispositivi di sicurezza prima di ogni manovra del cancello. Il lampeggiatore
a LED ad alta luminosità, RIO Lux, offre la massima visibilità e consente, grazie
al lampeggio asincrono, di catturare l’attenzione di chi sta attraversando il
passaggio carraio. Grazie alla peculiarità del collegamento wireless, il punto di
fissaggio del lampeggiatore non è condizionato da predisposizioni e può quindi
essere installato in funzione delle esigenze di visibilità da parte dell’utente.
RIO Edge, invece, in abbinamento a uno o due bordi sensibili fissati sulle ante
del cancello, ha il compito di rilevare l’eventuale contatto del cancello con un
ostacolo ed invertirne automaticamente il movimento.
Il sistema viene completato dalla coppia di fotocellule wireless, RIO Cell,
composta da ricevitore e trasmettitore che garantiscono la rilevazione
dell’ostacolo su passaggi fino a 10 metri. RIO System è una soluzione
innovativa estremamente flessibile, capace di integrarsi con qualsiasi sistema di
automazione e con i relativi dispositivi di sicurezza esistenti.
www.came.it
EVOKO
Una nuova era con Minto
Dite addio ai “vecchi” sistemi per
conferenza. Con il nuovo Minto
di Evoko, infatti, via Bluetooth o via cavo sarà facile
avviare una conferenza da
qualsiasi dispositivo: tablet,
laptop o smartphone, grazie
ai quali è anche possibile gestirlo
e configurarlo. Con i suoi quattro
microfoni direzionali, inoltre, viene
catturata solo la voce di chi parla, limitando così le distrazioni per chi
ascolta e lasciando da parte le interferenze o le consuete eco d’ambiente. Ma non è tutto, perché anche in fase di riproduzione il nuovo
sistema Evoko offre un audio di eccellente qualità, grazie alle costanti
migliorie applicate nel settore dal marchio. C’è la possibilità di avviare
il mute – con il LED che passa da azzurro a rosso – e il relatore è libero
di parlare senza essere ascoltato; Minto, infine, funziona con batterie
ricaricabili (con un’autonomia di 8 ore in modalità operativa e la base è
in dotazione) ed è installabile persino a parete. Il design? Ovviamente
all’avanguardia, a conferma delle grandi ambizioni del brand svedese.
www.comm-tec.it
NEC
NEC
a Venezia
NEC è sponsor tecnico della
mostra "AZIMUT/H Continuità
e Nuovo" presso la Collezione
Peggy Guggenheim di Venezia. NEC partecipa a questo importante
progetto mettendo a disposizione un’originale parete videowall composta da tre monitor da 46 pollici con cornice ultra-sottile, modello
MultiSync® X464UN installati in orizzontale, in modo da formare una
lunga striscia video sulla quale mandare in onda contenuti inerenti
la mostra. Concepiti appositamente per questo tipo di applicazioni, i
display da 46 pollici NEC si contraddistinguono per la cornice ultrasottile: la distanza tra le immagini di due NEC MultiSync® X464UN
installati l'uno accanto all'altro è, infatti, di soli 5,7 mm. www.nec.it
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
025
Prodotti Building Automation - HSYCO firma lo stabilimento “Co.Fa.A.V.” (TN)
Produzione
semplificata
INSTALLATORE
E
CASDY
STU
Giacca srl
Costruzioni Elettriche
Via Kempten, 34 - 38121
Trento
www.giaccasrl.it
tel. 0461.960950
Persona di riferimento:
Mauro Giacca
Grazie ai sistemi d’automazione integrati con il supervisore
HSYCO, la sede di un importante consorzio agricolo trentino può
vantare sicurezza ed efficienza ai massimi livelli
di Paolo Radice
L'
automazione in
un capannone
industriale non è
cosa di tutti i giorni, se non
altro per i molti fattori che
interagiscono tra loro e i
rigidi canoni di sicurezza da
rispettare (sia per normative
da seguire, sia per rendere
la produzione efficiente ed
aumentare di conseguenza
i potenziali ritmi di vendita).
Eppure, anche in ambienti di
questo genere, un sistema
d’integrazione tra i vari
apparati (antintrusione,
videosorveglianza, gestione
YSTEM
026 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
temperature in primis) si
rende necessario proprio
per agevolare il piano
operativo di ogni reparto
nonché la sua efficienza
energetica. E l’occasione
per noi di vederne uno da
vicino – completamente
automatizzato secondo le
più moderne tecnologie a
disposizione - ci è arrivata
tramite una “vecchia”
conoscenza, Giacca
Costruzioni, di cui in passato
abbiamo pubblicato altre
realizzazioni nel campo
residenziale sulla rivista HC.
I tecnici di Giacca, questa
volta, ci hanno portato in
Valsugana, a poche centinaia
di metri dalle rive del Lago
di Caldonazzo, area in cui
risiede il magazzino Co.F.A.V.
- Consorzio Frutticoltori Alta
Valsugana s.c.a. – che vede
nella raccolta delle mele di
fine estate/inizio autunno la
propria principale attività.
Il Consorzio in questione è
una realtà agricola molto
importante e ben conosciuta
nella zona, cui aderiscono
circa 300 aziende e la cui
produzione complessiva
di mele (per due terzi della
qualità Golden) si aggira
intorno alle 30 mila tonnellate
annue. Noi siamo capitati
proprio nel bel mezzo
dell’attività di raccolta e
abbiamo potuto così vedere
la maggior parte dei reparti
in funzione e alcuni di essi in
preparazione per la stagione
in arrivo (come gli ambienti
destinati alle celle frigorifere).
Il lavoro di Giacca, in
realtà, è partito in sordina,
con i tecnici che in
primo acchito dovevano
intervenire solamente
Sopra, una foto dello
stabilimento Co.F.A.V. di
Caldonazzo (TN), scattata in una
bella giornata di settembre
quando il personale dipendente
era in piena attività.
HSYCO CONTROLLA...
Qui sopra, due degli enormi compressori utilizzati per il sistema di conservazione della frutta.
L'efficienza energetica totale sviluppata è di 30kW/h, con tre unità che lavorano in cascata. Nella
stessa stanza, anche il grande serbatoio di azoto utilizzato per saturare l'atmosfera delle celle frigorifere.
nell’area uffici per realizzare
un sistema di controllo e
gestione principalmente
sull’antintrusione e la
videosorveglianza. Ma una
volta entrati tra i corridoi del
Consorzio, non hanno saputo
resistere nel proporre la totale
integrazione di tutti gli apparati
industriali connessi, annuendo
a un sistema di gestione a
360 gradi dell’azienda. Con
il loro lavoro, in sostanza,
oggi non soltanto i sistemi
di videocitofonia VoIP,
sorveglianza, antintrusione
e antincendio sono stati
integrati, ma il totale processo
produttivo, compresi gli allarmi
per i vari malfunzionamenti,
sono controllabili e gestibili
da un solo responsabile
manutentore.
stabilimento ha naturalmente
subito varie trasformazioni
e lavori di ampliamento,
per far posto all’incremento
di materie prime in arrivo
dai terreni circostanti,
grazie anche all’aumento di
agricoltori che hanno aderito
alla cooperativa. Insieme al
continuo bisogno di maggiore
spazio in cui locare la frutta
raccolta, il capannone ha
ovviamente visto negli
anni l’implementazione
di nuove tecnologie; in
particolare, trattandosi di
un centro di stoccaggio e
confezionamento delle mele,
grande attenzione è sempre
stata data a sofisticati sistemi
di conservazione della frutta,
basati soprattutto sulla
generazione di aria fredda.
Questa necessità rappresenta
tutt’ora il fattore di maggior
consumo energetico della
struttura e negli anni sono stati
utilizzati diversi adattamenti:
dall’ammoniaca, ai gas freon
R22, R404 e R507, per finire
(oggi e da qualche decennio
a questa parte) a un sistema
di tipo “misto” che prevede
un abbassamento della
temperatura a +1,5°C e una
riduzione del valore di O2
L’utilizzo di HSYCO come server di controllo ha
permesso di integrare i seguenti protocolli e
dispositivi sotto un’unica interfaccia:
• Bus MyHome
• Bus Modbus (Idrosistemi, Analizzatori di rete)
• Centrale Antintrusione Paradox
• Seconda centrale Antintrusione Paradox (gestione
allarmi tecnici)
• Telecamere IP
• Citofoni VoIP
• Modem GSM bi-direzionale
• Interfaccia contatti Ethernet Arteco
• connessa a flussometro a impulsi per misurare
l’aria compressa dei macchinari
• comando pompe macchinari secondo schedulatore
• Sistema antincendio Notifier (via Modbus)
• Decoder Axis per visualizzazione pubblicità (in corso
di realizzazione)
• Videoproiettore Epson (tramite una tastiera esterna
SNOM, via Ethernet vengono convertiti i comandi VoIP
nei comandi seriali per il proiettore)
Qui sopra, la centrale antincendio Notifier (Honeywell) controllata
via modbus e situata nella stanza dei quadri elettrici principali.
LO STABILIMENTO
Il magazzino frutta di
Caldonazzo oggetto della
nostra visita è nato nel 1968
grazie all’accordo tra alcuni
imprenditori del paese, che
all’epoca fondarono una
cooperativa allo scopo di
commercializzare la frutta
(essenzialmente mele, in
piccola parte anche pere)
coltivata localmente. Col
passare del tempo lo
Le schermate "rubate" dall'iPad configurato con il sistema HSYCO ci mostrano le possibilità di intervento sui vari impianti: sono quattro
gli ambienti principali, visibili nell'immagine a sinistra.
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
027
Prodotti Building Automation - HSYCO firma lo stabilimento “Co.Fa.A.V.” (TN)
GIACCA COSTRUZIONI SRL
L’AUTOMAZIONE AD HOC
Giacca Srl Costruzioni Elettriche è un’azienda che
offre flessibilità, competenza e qualità dei servizi
tenendo sempre in considerazione gli aspetti
innovativi del settore dell’illuminazione industriale e
cercando le migliori soluzioni ecosostenibili per
migliorare la qualità della vita. Il titolare Mauro
Giacca denota un particolare amore per la
professione e per il proprio territorio e, attraverso la
sua azienda, è attivamente impegnato nella tutela e
nel rispetto dell’ambiente. Lo staff qualificato di
Giacca Costruzioni progetta e realizza impianti
d’automazione e d’illuminazione sia civili che
industriali, ma anche fotovoltaici e fornisce la
necessaria manutenzione ordinaria e straordinaria
nelle fasi successive. Tra i cantieri storicamente più
importanti per l’azienda trentina, ricordiamo la
ristrutturazione della Chiesa dell’Immacolata
Concezione (Milano), i sistemi di sorveglianza e
controllo nei punti vendita dei supermercati Poli
(Trentino Alto Adige), l’illuminazione del parcheggio
multipiano presso l’Ospedale Civile S. Chiara (Trento).
Sopra, l'impianto di videosorveglianza composto da telecamere
IP interne e dai posti esterni videocitofonici, che sorvegliano
l'area. Sotto, invece, il database contatti creato per l'invio
semplificato di messaggi SMS di allerta.
Sopra e qui a fianco, al primo
piano dell'area uffici c'è
un'attrezzatissima sala riunioni,
nella quale il videoproiettore
Epson è comandabile tramite
la tastiera esterna SNOM,
collegata via Ethernet.
YSTEM
028 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
all’1% (quando nella normale
aria che respiriamo ce n’è
più o meno il 20%). Giusto
per avere un’idea dell’energia
richiesta, attualmente
nel magazzino vengono
consumati all’incirca tre 3,5
milioni di kW/h, con picchi in
ottobre che superano i 500
mila kW/h.
UN SISTEMA COMPLESSO
Il progetto definitivo, alla fine,
ha consentito il controllo
di luci e loro automazione,
la gestione dell’impianto di
riscaldamento/raffrescamento
via modbus (con regolazioni
di temperature dei vari
ambienti e cronotermostati),
la misurazione e
rappresentazione
grafica dei consumi
(costantemente monitorati),
la videosorveglianza,
l’integrazione del sistema
antintrusione, di quello
antincendio, il servizio di
videocitofonia IP, un servizio
di messaggistica SMS per
segnalazioni ai dipendenti/
collaboratori e la totale
supervisione tramite server
HSYCO. Inoltre, l’interfaccia
di controllo, che con HSYCO
è web-based, permette ora
un accesso facilmente agibile
sia da locale che in remoto
attraverso PC, Smart TV o
dispositivi 3G mobile (nello
specifico, un computer con
sistema operativo Windows
e un iPad sono i due elementi
più comunemente usati dal
responsabile interno).
Entrando nei dettagli,
osserviamo che l’integrazione
del controllo dei diversi
sistemi di campo è altamente
innovativa: l’accesso remoto
viene effettuato tramite una
connessione sicura con
autenticazione con password
a più livelli direttamente
al server HSYCO, mentre
l’interfaccia è identica a
quella dell’accesso locale.
La schermata di controllo
riproduce la pianta in 2D delle
varie sezioni della struttura,
con localizzazione automatica
della posizione utente e
selezione automatica della
pagina di controllo della zona
interessata. L’elenco delle
funzioni è molto lungo ma
doveroso per capire le reali
potenzialità messe in opera:
• Illuminazione interna ed
esterna tramite MyHome
BTicino (su 200 punti luce)
• Automazione 4 cancelli
• Irrigazione (elettrovalvole
controllate dal sistema di
supervisione con attuatori
MyHome: in corso di
realizzazione)
• Misurazione consumi
elettricità (8 analizzatori di
rete/conta impulsi)
• Videocitofonia IP (4 unità)
• Controllo clima
(riscaldamento e
condizionamento) tramite
MyHome BTicino a 8 zone e
Idrosistemi a 10 zone
• Integrazione 2 centrali
antintrusione Paradox
• Videosorveglianza (3
telecamere IP)
• Integrazione bidirezionale
modem GSM Sierra
FXT009 per invio allarmi,
interrogazione di emergenza
del sistema
Produzione in sicurezza
Riepilogando, nel Consorzio
di Caldonazzo i tecnici Giacca
sono riusciti a integrare tutti
i sistemi industriali e civili
con l’ausilio del supervisore
HSYCO, che si è potuto
avvalere di un cablaggio
completo su cavi Cat6 e reti
separate protette da firewall,
nonché poter contare su una
copertura integrale dell’area
con rete wireless (tramite
access point esterni).
A riprova di tutto quanto
abbiamo visto, citiamo
alcuni esempi pratici che
rientrano nelle misure
ordinarie di sicurezza: i
posti esterni videocitofonici
(ovvero le pulsantiere)
2N emettono annunci
vocali per confermare
l’inserimento dell’allarme
antintrusione e antincendio;
gli stati di allarme della
centrale antincendio, poi,
vengono inviati via GSM
al manutentore e loggati
sul server di HSYCO.
Quest’ultimo, a sua volta,
fa un “ping” dei server (4 in
totale) di controllo delle celle
frigo ogni ora.
O ancora, un caso
d’incendio, il manutentore
può attivare manualmente
le pompe delle torrette
antincendio dall’interfaccia
di controllo. E sono solo
alcuni esempi, ai quali non
vogliamo aggiungere altro,
se non che, di fronte a
impianti così, viene naturale
usare l’espressione… “a
regola d’arte”.
IL SUPER-SUPERVISORE
Home Systems Consulting S.p.A., fondata nel 2007 e
con sede a Milanofiori, è una società d’ingegneria
specializzata nello sviluppo di soluzioni avanzate per
la home&building automation, basate
sull’integrazione delle tecnologie disponibili sul
mercato, per consentire il controllo facile – anche da
remoto – di sistemi pur complessi.
La sua più importante creatura è il supervisore
HSYCO, un ambiente di sviluppo completo che
consente il controllo integrato di KNX, Modbus,
BACnet, Dali, DMX, Duemmegi Domino/Contatto,
BTicino/Legrand MyHome, Arduino, Tridonic,
Airzone, Daikin, Mitsubishi, Fcc Planterm, Messana
Ray Magic, Giakoclima, Advantech, Atop, Arteco,
Electrex, Elsner, Erco-Gener. HWGroup, IME,
Legrand, Schneider Electric, Sierra Wireless,
Socomec, Teleorigin, Enttec, Kissbox, Axis,
Panasonic, Mobotix, Sony, Samsung, Vivotek, Aritech,
Bentel, Bosch, El.Mo., Guardall, Honeywell Galaxy
Dimension, Inim, Paradox, Tecnoalarm, T-Lab,
Honeywell Notifier, Interlogix, Hephais SD3, Oikos
Fragrances, Squeezebox, NetStreams, NuVo, Aton,
AMX, Denon, Epson, Rotel, Yamaha, Atlona, Octava,
Wyrestorm, Samsung Smart TV, irTrans, Power One,
Carlo Gavazzi, Ekahau, HID, 2N, Snom, Teldat.
HSYCO permette di gestire in locale e da remoto
tutte le funzioni di automazione tramite un'unica
interfaccia Web facile da utilizzare, personalizzabile
ed accessibile da qualsiasi PC Windows, Mac e
Linux, Smart TV, touchscreen, telefoni cellulari,
smartphone e tablet iOS, Android o Windows 8,
dando origine a una soluzione estremamente
all’avanguardia; l’innovativa e potente funzionalità
di sintesi vocale, inoltre, ne ha implementato la
versatilità, rendendola unica. Il supervisore mette a
disposizione un set completo di strumenti di
configurazione Web-based che consente di creare le
pagine dell’interfaccia di controllo in modo semplice
e immediato, da PC o da qualsiasi dispositivo
portatile abilitato. È anche disponibile, infine, un
potente modulo di diagnostica che può essere
utilizzato in modo facile, veloce e sicuro sia in locale
che da remoto.
Qui a destra, altre schermate
dell'impianto Co.F.A.V.
relative al monitoraggio e
controllo consumi energetici
sull'intero arco dell'anno e alla
gestione delle temperature
stanza per stanza.
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
029
Prodotti Audio Distribution - Un’installazione con K-Array / Ecler
Un impianto
da 10 piani
COSTRUTTORE
E
CASDY
STU
K-Array s.r.l.
Via P. Romagnoli 17
S. Piero a Sieve - 50037
www.k-array.com
Ecler
Motors, 166-168
08038 Barcelona, Spain
DISTRIBUTORE
Nel cuore di Milano, a Piazza S. Babila, il Brian&Barry Building
ristrutturato in primavera sfrutta la tecnologia K-array ed Ecler
per portare la musica nei suoi 12 piani di tendenza chic
Exhibo spa
via L. Da Vinci, 6 - 20057
Vedano al Lambro (MB)
tel. 039.49841
www.exhibo.it
di Paolo Radice
M
ilano conferma la
propria leadership
nell’essere
capitale del design e
della moda in Italia. E
a suggellare questa
vocazione è stata
l’inaugurazione, nello
scorso mese di marzo, del
Brian & Barry Building; un
intero palazzo di più di 10
piani, ai quali si aggiunge
un livello interrato,
destinato a ridefinire il
concetto di shopping nel
centro del capoluogo
lombardo.
Il palazzo di via Durini 28
(proprio a ridosso di Piazza
San Babila), progettato
negli anni ‘50 dall’architetto
Giovanni Muzio, con i
lavori di ristrutturazione
ha comunque mantenuto
inalterato il proprio aspetto
esteriore; ora solo i
giganteschi videowall sulle
vetrate del primo piano
lasciano trapelare il vero
contenuto tecnologico
presente all’interno della
struttura.
Il Brian&Barry Building
offre dunque oggi una
ricca varietà di boutique
e griffe simbolo del
gusto, del design, della
cosmetica, della gioielleria:
complessivamente seimila
metri quadrati lordi, che
vedono oltre 200 persone
impiegate al suo interno
per mettere in vendita “il
meglio del made in Italy
con il meglio di quanto
viene prodotto nel resto
del mondo”, come afferma
l’amministratore delegato
di BBB, Carlo Zaccardi.
A fronte di tanta cura
nella selezione dei marchi
da esporre, non poteva
essere da meno la scelta
sulle apparecchiature da
inserire per dare voce ai
12 piani di questo nuovo
tempio dello shopping.
Molte le zone da
coprire con l’impianto
audio richiesto: spazi
commerciali dedicati
all’abbigliamento (Brian
& Barry), al beauty
(Sephora), alla gioielleria,
alla ristorazione (Eataly
e RossoPomodoro), così
come la VIP Lounge
all’ultimo piano, richiedono
soluzioni personalizzate
e, vista la collocazione,
necessariamente in linea
con le esigenze di design.
La scelta è dunque
ricaduta su due marchi
professionali di grande
Qui sopra, un'inquadratura su alcuni degli Ecler Nest 106 installati a soffitto all'interno dell'edificio. In
tutto ne sono stati posizionati ben 64.
YSTEM
030 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
Il Brian&Barry Building (BBB,
foto sotto) è stato di recente
completamente ristrutturato e
propone il meglio della
produzione "made in Italy" con
una severa selezione su
marchi stranieri. Al suo interno
anche le proposte
gastronomiche di Eataly.
INSTALLATORE
Elemedia Sistemi
Elettronici Integrati srl
Via Valle Olona,18
21052 Busto Arsizio
Varese Italy
[email protected]
www.elemediaonline.com
Qui sopra, uno dei 36 diffusori
Vyper KV50 di K-array al piano
abbigliamento. Questi speaker
sono composti da 8 trasduttori
da 1" al neodimio, inseriti in
uno chassis di alluminio.
prestigio: il made in
Italy trova conferme
con K-array; a condire il
tutto, gli ispanici Ecler si
amalgamano perfettamente
con gli ambienti più
raffinati.
“Abbiamo scelto
questi prodotti perché
consideriamo la loro
qualità un'eccellenza per
la colonna sonora del
nostro nuovo contenitore”
ha commentato Cristiano
De Lillo, General Manager
del Brian&Barry Building.
E muovendosi all’interno
del palazzo, solo un occhio
veramente attento può
accorgersi delle decine
di KV50 Vyper, installati
sulle pareti che sono stati
integrati alla perfezione
con la merce esposta. Ben
nascosti tra le scaffalature
sono invece i sub KKS50,
utilizzati per il rinforzo alle
basse frequenze.
Nell’area riservata
all’abbigliamento per i
giovani sono presenti
invece alcune Kobra KK52
rinforzate da subwoofer
KMT12; questa soluzione è
stata adottata per ottenere
un adeguato “sound” in
alcune situazioni, come
ad esempio eventi o
presentazioni di prodotti.
Per gli ambienti dedicati
alla ristorazione si
è preferito ricorrere
ad un'installazione a
soffitto, senza però
rinunciare ai requisiti
di qualità e di potenza
richiesti dal progetto.
Ideali in questo caso i
diffusori a due vie Ecler
Nest 106, configurati a
gruppi di quattro, che
formano delle eleganti
plafoniere disposte sul
soffitto. Sempre per
questioni di design sono
state rimosse le griglie
frontali; in questo modo
il cluster acquista un
aspetto moderno, dove
viene mostrata tutta la
tecnologia racchiusa
in questi particolari
diffusori.
I diffusori K-array sono
pilotati da un discreto
numero di amplificatori
finali KA10-10, con pre-set
dedicato, capaci di pilotare
carichi fino a 500W/ch, in
classe D.
Kobra (KK52 e KKS50 in
questo caso) sono speaker
ad alte prestazioni e
bassissimo impatto visivo,
perfetti per sonorizzare
la maggior parte delle
tipologie di ambienti. La
ridotta distanza tra i centri
acustici dei coni fornisce
un’estrema coerenza
nell'emissione sonora e
permette la riproduzione
di un'ampia gamma di
frequenze riducendo al
minimo le distorsioni.
La linea di amplificatori KA
permette di ottimizzare
l'utilizzo dei sistemi
Kobra, grazie ad una
scelta di 16 diversi preset
di equalizzazione. Ogni
elemento Kobra può essere
implementato insieme ad
altri apparecchi in un unico
line-array, sia in senso
verticale, che in orizzontale
( 3D-array).
I cluster di Nest sono poi
pilotati dai nuovissimi
finali modulari a 4 canali
Ecler HZA4-120F,
dotati di tecnologia
Flexipower, che permette
di combinare le uscite in
potenza, sommandole
tra loro per ottenere
moduli di diversa potenza.
Grazie ad essi è possibile,
per esempio, ottenere
2x100W più 1x240W,
oppure 2x240W, o anche
4x120W, sempre con
tensione di uscita di 100 V.
Tutti gli impianti
distribuiti nei vari
livelli del Brian&Barry
Building, infine, sono
gestiti da matrici digitali
programmabili Ecler
MIMO88, 13 unità in totale
collegate a 14 pannelli
WP-TOUCH per il controllo
remoto delle funzioni.
La progettazione e
l’installazione dei diffusori
e delle elettroniche
audio sono state curate
da Daniele Colzani,
della Elemedia Sistemi
Elettronici Integrati srl di
Busto Arsizio.
IL SISTEMA NEL DETTAGLIO
K-ARRAY
ECLER
4 KK52 Kobra
(diffusore acustico miniaturizzato)
2 KMT12 (subwoofer 12”)
36 KV 50 Vyper (diffusore acustico ultraminiaturizzato)
22 KKS50 Kobra (subwoofer)
9 KA10-10 (amplificatori a 4 canali)
64 Nest 106 (diffusori a due vie)
13 MIMO 88 (matrici digitali programmabili)
14 WP-TOUCH
(pannello digitale per il controllo remoto
delle MIMO88)
5 HZA4-120F
(amplificatori multicanale)
CARATTERISTICHE
DEI COMPONENTI
IMPIEGATI
K-ARRAY KKS50
Tenuta in potenza: 300 watt
(600 watt di picco)
Impedenza: 32 - 8 Ohm
selezionabile
Risp. in frequenza:
60Hz - 1300Hz (±3dB)
SPL (1W/1m): 92dB (SPL
max: 117dB continui
123dB di picco)
Altoparlanti: 4 x driver da 4”
al neodimio a lunga
escursione con bobina
da 1,5”
Trasduttori: 8 driver da 1”
Dimensioni: 110x200x500 mm
Ecler Nest 106
Tenuta in potenza: 60 watt
RMS (120 watt di picco)
Altoparlanti: woofer da 6,5”
con tweeter coassiale
orientabile di ±15º
Risp. in frequenza:
110Hz - 20kHz (-6dB)
SPL (1 W/1 m): 93dB
Dimensioni: 330x230x197 mm
Ecler HZA4-120F
Tipo: amplificatore a 4 canali
Configurazioni (su 100V):
4x120W – 2x120W + 1x240W
- 2x240W – 1x120W + 1x360
W - 1x480W
Risposta in frequenza:
30Hz – 55kHz (-3dB)
Rapporto S/N: >90dB
Note: 4 ingressi bilanciati
– tensione di 100V in uscita
ottenuta senza l’uso di
trasformatori raffreddamento per
convezione per garantire la
massima silenziosità –
stand-by automatico –
protezioni termica
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
031
Prodotti Audio Pro - Sistema integrato wireless Sennheiser LSP-500 Pro
In aula si va
senza fili
COSTRUTTORE
Sennheiser
Electronic Gmbh
(Germania)
DISTRIBUTORE
Exhibo,
Grazie alla connettività wireless nonché alle batterie da 6 ore di durata,
i Sennheiser LSP 500 Pro permettono presentazioni e conferenze con
audio di alta qualità senza il pensiero di cavi e installazioni
di Paolo Radice
L
a scena potrebbe
essere quella “solita”
per un system
integrator già esperto in
materia di eventi istituzionali:
c’è una conferenza in
programma e bisogna
allestire l’impianto audio
per dare voce al relatore;
oppure, similarmente,
serve collegare il laptop
(da cui deve partire il
YSTEM
032 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
filmato di presentazione)
con un amplificatore e
un paio di diffusori di
adeguate performance, per
consentire ai partecipanti
di ascoltare il discorso
e l'eventuale sottofondo
sonoro della presentazione
al meglio. Ecco, dunque, di
fronte a queste situazioni
è necessario dotarsi di
diversi apparecchi, nonché
prepararsi a passare
del tempo per la dovuta
configurazione e posa di
collegamenti e cavi; non che
sia impossibile, ma a volte i
vincoli strutturali e il tempo
pressano con veemenza
sul lavoro dell’installatore,
costringendolo ad operare
con una sensibile dose
di ansia e a faticare oltre
misura. Sennheiser, in
questo senso, corre in aiuto
dei system integrator e
propone una soluzione che
torna loro estremamente
utile proprio quando si
vuole semplificare il lavoro: i
diffusori amplificati LSP 500
Pro, infatti, permettono un
collegamento in tempi record
senza cavi e rappresentano
l’ideale negli impianti
professionali e/o rental.
via Leonardo
da Vinci, 6
20854 Vedano
al Lambro MB
www.exhibo.it
www.simmagazine.it
COLLEGAMENTI
NO PROBLEM
Il concetto "user-friendly" su
cui questi speaker si basano
è piuttosto semplice,
trattandosi di modelli con
batterie agli ioni di Litio
integrate e connettività
wireless, sia Bluetooth
che Wi-Fi 802.11b/g;
tramite i due protocolli di
trasmissione senza fili, ci si
può perciò connettere da
qualsiasi sorgente (notebook
o tablet, principalmente) e
avviare la presentazione
immediatamente.
Gli LSP 500 Pro sono
costruiti con robusti
pannelli di legno lamellare e
rivestimento in poliuretano
e hanno configurazione a
due vie, ovvero composti
da un midwoofer da 8” di
diametro e un tweeter da 19
mm. Tra gli ingressi troviamo
un USB 2.0, uno microfonico
e uno di linea, affiancati da
un’uscita audio ausiliaria.
Ma non è tutto, in quanto
Sennheiser fornisce di serie
anche un'app per iPad che
permette di gestire fino a
20 diffusori in wireless e
di controllarli a distanza
contemporaneamente. Ogni
diffusore LSP 500 Pro è poi
configurabile come master
e connesso in modalità
wireless agli altri; inoltre è
compatibile con i microfoni
senza fili Sennheiser serie
Evolution 100, 300 e 500.
Secondo Andrea Gottardo,
Product Manager del
marchio tedesco per
l'importatore e distributore
Exhibo S.p.A. “il diffusore
Gli LSP 500 Pro possono comunicare con qualsiasi dispositivo
portatile (computer o mobile) attraverso Bluetooth
o WLAN 802.11b/g: il riconoscimento è facile e pressoché
immediato.
wireless LSP 500 Pro
riesce a comprimere
significativamente il tempo
necessario per installare
e rendere operativo qualsiasi
sistema della P.A. In più
l’applicazione specifica
per i dispositivi mobili
permetterà di utilizzare gli
LSP 500 senza fili in tutti gli
eventi, a prescindere dalla
loro dimensione, come
congressi, meeting, serate di
gala e conferenze stampa.”
Grazie alle loro
caratteristiche, dunque,
questi diffusori Sennheiser si
rivelano quasi indispensabili
per gli impieghi temporanei
ma soprattutto in quegli
ambienti dall’architettura
complessa che
notoriamente sono un bel
cruccio per ogni installatore.
CARATTERISTICHE
DICHIARATE
LSP 500 Pro
Potenza:
55 W continui;
120 W di picco
Altoparlanti: woofer da
20,3cm di diametro;
tweeter da 19 mm
Risposta in frequenza:
65Hz – 18kHz (-10dB)
SPL: 110dB
Note: amplificatore in
classe D; batterie
ricaricabili agli ioni di
Litio (14,4V e 4,4Ah,
6 ore di autonomia);
file riproducibili
via USB: mp3, wav, aac,
flac; Bluetooth A2DP
con aptX, WLAN IEEE
802.11b/g
Dimensioni (lxaxp):
290x550x320 mm
Peso: 13,6 kg
(senza ricevitore)
Sopra, attraverso dei semplici schemi, possiamo capire meglio il funzionamento del sistema TeamConnect. Per una normale conferenza telefonica (scenario 1), l’unità
centrale sarà collegata alle linee di rete; da qui si collegano fino a 8 microfoni e, con un computer e un tablet, si avvia il meeting. Se si vuole sfruttare la web-conference,
invece (scenario 2), basterà collegare alla CU1 il Combox e, via USB, un pc portatile; il gioco è fatto. Se la web-conference si effettua tramite dispositivi mobile (scenario
3), allora al posto del pc metteremo – collegati con un normalissimo cavo audio con jack da 3,5mm – un tablet e uno smartphone. Niente ci impedisce, infine, di ricorrere
a tutti i sistemi contemporaneamente (scenario 4), con tutti gli elementi collegati tra loro.
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
033
Prodotti Custom Installation- Le soluzioni firmate Future Automation
Scomparsa
totale
COSTRUTTORE
Future
Automation (UK)
DISTRIBUTORE
Gammalta srl
Via Santa Maria, 19/21
56126 Pisa
www.gammalta.it
Occultare completamente alla vista un flat TV è possibile, grazie alle soluzioni
Future Automation e ai suoi "Sliding Panel Mechanism"
di Paolo Radice
I
n tema d’installazioni
custom, Future
Automation è leader
nelle soluzioni per
maxischermi da integrare
a parete. Nelle fiere di
settore, infatti, non è difficile
fermarsi a guardare gli
eleganti e funzionali prodotti
progettati dall’azienda d’oltre
Manica - che giacciono
all’interno di stand ben
curati dal punto di vista
del design e che ricreano
YSTEM
034 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
“situazioni tipo” quali un
comune salotto o una zona
living persino di estrazione
yachting – sempre piene
di curiosi ed interessati,
a conferma dell’unicità
dei dispositivi presentati.
Ai system integrator più
attenti, dunque, non sarà
certamente sfuggito il brand
inglese e non vi è dubbio
che magari abbiano già
utilizzato uno dei pannelli
motorizzati in qualche
installazione di rilievo, nel
loro percorso professionale.
Ve ne sono di tutti i tipi,
che in sostanza offrono
la soluzione giusta per
ogni occasione: bracci
particolarmente robusti in
grado di supportare pesi
oltre il quintale, carrelli
motorizzati che spariscono
all’interno di mobili o nel
controsoffitto e persino
pannelli a scomparsa da
integrare in una parete.
Proprio di uno di questi
parliamo, preso dal
catalogo dei Moving
Panel Mechanism, tra cui
individuiamo nella famiglia di
Sliding Panel Systems (SPS)
i modelli ideali per chi ha
bisogno di una soluzione da
considerarsi effettivamente
integrata nell’ambiente.
IL RIFERIMENTO
Come afferma la
stessa azienda, i bracci
In questa pagina e a destra,
in alto: se si vuole nascondere
completamente alla vista uno
schermo, la soluzione Future
Automation è l'ideale. Il display
viene rivelato solamente al
comando dell'utente.
CARATTERISTICHE
DICHIARATE
SPS800SA
Peso max: 50 kg
Dimensioni schermo:
37”-55”
Opzioni controllo:
RS-232, IR
Dimensioni (shipping):
800x1200x500 mm
Peso (shipping): 60 kg
Note: movimento
meccanico con tre motori
meccanizzati SPS sono
il riferimento in tema
d’installazione a scomparsa
e, dato un buon muro su
cui intervenire con i lavori
di messa in opera, l’effetto
shocking sarà realmente
provato. La tecnica qui
utilizzata consiste nel
tenere il tv in posizione
arretrata rispetto alla
superficie frontale; al
comando dell’utente, la
sezione di parete antistante
lo schermo (delle stesse
dimensioni di quest’ultimo)
slitta all’indietro e si va
a nascondere dietro
una porzione di muro
soprastante. A questo punto
il televisore viene spostato
in avanti, attraverso i
bracci meccanici, e non
lascia nulla del telaio che
lo sorregge scoperto alla
vista. Effettivamente, siamo
di fronte al massimo in
termini di efficacia, estetica
e funzionalità, oltretutto
coadiuvate dalla massima
silenziosità in azione. I
sistemi SPS, dunque,
permettono la totale libertà
di progettazione per quanto
riguarda anche le pareti,
mettendo a disposizione
molti materiali e molteplici
A destra, due scatti che
lasciano capire il "prima" e il
"dopo". Con gli SPS non si
vedono buchi o parti scoperte.
soluzioni di design. Tra le
opzioni che arricchiscono
l’offerta, troviamo inoltre
la possibilità di renderli
compatibili nel settore
nautico (con speciali
accorgimenti su materiali
e finiture), bracci specifici
per prodotti B&O o Loewe,
nonché sistemi a due
pannelli, sia orizzontali
che verticali. Nel catalogo
sono tre i modelli SPS che
differiscono tra loro per
la capacità di sostegno:
il più piccolo (SPS800)
è utilizzabile con tv
fino a 55”; gli altri due,
invece, possono gestire
maxischermi esagerati fino
anche a 80” e 120 kg di
peso. Con gli SPS di Future
Automation, dunque,
l’integrazione è
garantita.
Disponibili in diverse misure,
gli SPS hanno telai
estremamente robusti e
caoaci di sopportare fino a
120 kg di peso.
Nei due schemi qui sopra, la
sezione del telaio incastonato
a parete per uno degli SPS di
Future Automation.
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
035
Prodotti Digital Audio - Datasat Digital Entertainment
Dalla parte
dei professionisti
PRODUTTORE
Datasat (UK)
www.datasatdigital.
com
DISTRIBUTORE
Gammalta,
Via S. Maria 19/21,
56126 – Pisa
tel. 050 2201042
www.gammalta.it
di Marco Galloni
di Marco Galloni
Se per voi l’home cinema è essenzialmente svago e disimpegno, allora
smettete pure di leggere questo articolo. Qui si parla di Datasat, un’azienda
inglese che produce elettroniche per professionisti molto esigenti.
O comunque per gente che prende l’home cinema tremendamente sul serio...
I
produttori di
apparecchiature per
home cinema, di solito,
ragionano con la testa dello
spettatore, si mettono nei
panni dell’«utente finale»
per cercare di soddisfarne
le esigenze, indovinarne i
gusti, semplificargli la vita
con dispositivi intuitivi e
facili da usare. L’approccio
di Datasat è diverso,
diciamo pure opposto:
l’azienda inglese pensa
con la forma mentis dei
professionisti della filiera
del cinema, gli ingegneri
YSTEM
036 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
del suono impegnati
nelle fasi di produzione
e postproduzione, i
progettisti dei sistemi di
riproduzione, i gestori di
sale pubbliche.
Questo non significa che lo
spettatore sia dimenticato
o messo da parte, tutt’altro:
solo che lo si chiama a
uno sforzo di crescita, gli
si chiede di abbandonare
la comoda posizione di
consumatore un po’ viziato
per diventare un operatore
più maturo, preparato e
consapevole.
DALLA BORSA DI LONDRA
A JURASSIC PARK
Il gruppo Datasat – perché
in realtà si tratta di tre
distinte compagnie, la
Datasat Communications
(comunicazioni satellitari),
la Datasat Technologies
(reti wireless outdoor) e la
Datasat Digital Entertainment
– viene fondato nel 1987
da Phil Emmel, un signore
inglese che aveva iniziato
la carriera fornendo servizi
tecnologici alla London Stock
Exchange, la borsa valori di
Londra. All’inizio degli anni
’90 il gruppo contribuisce
alla nascita del dts e alla
realizzazione del primo film
codificato con l’innovativo
formato audio, "Jurassic
Park" (1993). Nel 2008,
la dts vende la divisione
cinema al gruppo Datasat e
nasce così la Datasat Digital
Entertainment. Questa pur
sintetica storia aziendale fa
capire meglio le parole che
Giacomo Degl’Innocenti,
amministratore delegato di
Gammalta, la società che
distribuisce Datasat in Italia,
ha pronunciato durante la
conferenza di presentazione
del nuovo marchio nella
primavera scorsa (vedi SIM
n.1, pag. 31): «I film prodotti
dalle major cinematografiche
vengono realizzati con
queste apparecchiature e da
questi ingegneri: utilizzare
elettroniche Datasat è
pertanto il modo migliore per
decodificare e ascoltare le
loro colonne sonore».
La gamma Datasat home
cinema consta di due
linee di prodotti: la linea
di punta Reference Series
e la più abbordabile (ma
SE 544 BANDE DI EQUALIZZAZIONE VI SEMBRAN POCHE
Progettato dagli ingegneri
che hanno realizzato
l'AP20, il Datasat RS20i è
uno dei decoder/processori
per home cinema più
versatili in commercio. Ha
16 canali, ciascuno dei
quali dotato di
equalizzatore grafico a
terzi d’ottava (31 bande), di
equalizzatore parametrico
a 3 bande e di filtri
passa-basso, passa-alto e
passa-banda. L’RS20i dispone
di 20 locazioni di memoria
nelle quali si possono
immagazzinare livelli audio,
configurazioni di ingresso/
uscita ed equalizzazioni.
Lanciato sul mercato nel
2012, il processore Datasat
supporta il sistema di
equalizzazione Dirac Live ed è
compatibile con i più innovativi
formati audio, inclusi il DTS
Neo:X e l’Auro-3D.
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
037
Prodotti Digital Audio - Datasat Digital Entertainment
Il Datasat LS10 (nella foto) è per il momento l’unico componente della Luxury Series: si tratta di un
processore/decoder a 15 canali compatibile con Auro-3D, un innovativo formato sonoro che
garantisce effetti surround tridimensionali. Ciascun canale dell’LS10 dispone di equalizzatore
parametrico a 10 bande; il processore è inoltre dotato di bass management con filtri passa-basso e
passa-alto per due subwoofer.
Figura 1: Posizioni del microfono di rilevamento del sistema Dirac Live Room Correction all’interno di una
sala di grandi dimensioni: sono necessari 27 rilevamenti (contrassegnati dalle crocette rosse), ciascuno
dei quali genera un «sample» che viene elaborato dai DSP dei processori Datasat; per sale di dimensioni
più piccole sono sufficienti dai 9 ai 18 rilevamenti.
sempre tecnologicamente
avanzatissima) Luxury
Series. Della Reference
Series, concepita per
applicazioni hi-end, fanno
parte il processore/decoder
RS20i, l’amplificatore a 7
canali RA7300 e il finale
stereofonico RA2400,
mentre la Luxury Series
comprende al momento
solo il processore LS10.
Impossibilitati ad analizzare
nel dettaglio tutti i prodotti
dell’azienda inglese (ci
YSTEM
038 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
limitiamo a una sintetica
descrizione di due di essi,
vedi box), preferiamo
concentrarci sull’analisi di
due tecnologie impiegate nei
processori Datasat: si tratta
del sistema di equalizzazione
Dirac Live Room Correction
e del formato audio surround
Auro-3D.
EQUALIZZARE NEI DOMINI
DELLA FREQUENZA
E DEL TEMPO
Sviluppato dalla svedese
Dirac Research e disponibile
sui processori Datasat AP20,
RS20i e LS10, il Dirac Live
Room Correction consente
di equalizzare l’acustica
ambientale in termini sia
di risposta in frequenza
sia di risposta all’impulso:
ciò garantisce sensibili
miglioramenti in termini di
stabilità della scena sonora,
chiarezza e intelligibilità
dei dialoghi, profondità e
precisione dei bassi. Il Dirac
Live, che utilizza del rumore
Il pannello posteriore del processore LS10: i 15 canali audio (vedi
fila di connettori in basso) escono tutti su linee bilanciate, a
testimonianza della natura professionale delle elettroniche Datasat.
Numerosi anche i connettori digitali, che permettono di controllare
l’LS10 via RS-232, Ethernet e dispositivi iOS e Android.
rosa immesso nel sistema di
amplificazione e poi ripreso
attraverso un microfono
di misura, richiede una
previa, laboriosa procedura
di rilevamento di cui Andy
Tait, «director engineering»
Datasat, ha dato
dimostrazione durante la
conferenza di presentazione
organizzata da Gammalta.
La procedura (vedi figura 1)
consiste in numerose riprese
microfoniche effettuate in
diversi punti della sala: la
zona da equalizzare è quella
delimitata dal quadrato
rosso. Per determinare
la posizione del primo
rilevamento microfonico
occorre individuare la fila
di poltrone che si trova a
1/4 (25%) della profondità
della sala, misurata a partire
dallo schermo: in questo
caso si tratta della quarta
fila di poltrone. Individuata
la fila, si colloca il microfono
sulla terza poltrona a
partire dal corridoio di
sinistra e si effettua un
primo rilevamento. Poi si
sposta il microfono di circa
1,8 metri verso destra,
rimanendo sulla medesima
fila, e si effettua un secondo
rilevamento. Seguendo
la stessa procedura si
fa un terzo rilevamento,
poi un quarto e così via:
per ciascuna fila occorre
effettuare almeno quattro
rilevamenti microfonici.
Fatto questo ci si sposta
verso il centro della sala di
uno spazio non superiore
a due file di poltrone e
si ripetono le operazioni
descritte, avendo cura di
collocare il microfono in
posizioni sfalsate rispetto
a quelle della prima fila: il
primo rilevamento si farà
quindi sul secondo sedile
(dal corridoio di sinistra)
della sesta fila di poltrone, il
secondo sul quarto sedile,
eccetera. Si procede
in modo analogo fino a
raggiungere la fila di poltrone
situata a 3/4 (75%) della
profondità della sala, fila che
definisce il limite posteriore
dell’area di misura. La figura
1 si riferisce a una sala di
grandi dimensioni, per la
quale sono necessari 27
rilevamenti microfonici;
per sale più piccole è
sufficiente un minor numero
di rilevamenti, tipicamente
compreso tra 9 e 18.
Ciascun rilevamento genera
un «sample» che viene
elaborato dai DSP Dirac Live
Room Correction contenuti
nei processori Datasat.
CURVE REALI
E CURVE IDEALI
Memorizzati tutti i sample,
si passa alla fase di
ottimizzazione. Il processore
mostra una schermata
iniziale del tipo visibile
in figura 2: nella finestra
superiore sono visualizzate la
risposta in ampiezza media
del sistema (in blu) e la curva
ideale (in rosso), mentre la
finestra inferiore rimane in
un primo momento vuota.
L’AMPLIFICATORE PIÙ
SILENZIOSO DEL MONDO
Accreditato di un rapporto segnale/rumore superiore a 127
dB (pesato A, massima potenza), il Datasat RA7300 ha tutte
le carte in regola per aspirare al titolo di amplificatore più
silenzioso del mondo: «It just may be the industry’s quietest
amplifier», così il costruttore inglese. Il merito di simili
prestazioni è innanzitutto della configurazione interamente
bilanciata, che riduce il rumore del 50% e raddoppia lo slew
rate; poi della struttura modulare con alimentatori separati
per ciascuno dei 7 canali, che minimizza crosstalk, rumore e
distorsioni; quindi dei sensori termici che controllano le
ventole, riducendone l’intervento allo stretto indispensabile.
La potenza non manca al Datasat RA7300, accreditato di 7 x
300 watt RMS su 8 ohm e di 7 x 450 watt su 4 ohm.
Fig. 2: La schermata iniziale del Dirac Live Room Correction: nella finestra superiore compaiono la risposta
in ampiezza media del sistema (curva di colore blu), ottenuta elaborando i «sample» ripresi attraverso il
microfono di misura, e la «curva target» (in rosso), vale a dire la risposta in frequenza ideale.
Premendo il pulsante «Edit
target» si ha la possibilità
di aggiustare graficamente
la curva blu (figura 3): è
sufficiente clickare sul punto
che si intende modificare
e trascinarlo verso il
corrispondente punto ideale
della curva rossa. È possibile
anche intervenire in modo
creativo, non si è rigidamente
vincolati alla curva ideale:
si può aggiungere qualche
dB in gamma bassa, per
esempio, oppure rendere
più ripido o blando il rolloff in gamma alta. Alla fine
del processo, del quale per
brevità non riportiamo tutti i
passaggi, basterà premere
il pulsante «Optimize» e
sulla finestra inferiore della
schermata di controllo
comparirà il risultato finale
(figura 4): la curva reale
ricalca praticamente alla
lettera la curva ideale.
Come anticipato, il Dirac
permette anche di effettuare
la correzione della risposta
all’impulso, o equalizzazione
temporale, allo scopo
di eliminare riflessioni,
riverberi e problemi
dovuti al disallineamento
tra woofer, midrange e
tweeter. Per effettuare
la correzione temporale
occorre selezionare
la funzione «Impulse
response», come mostrato
in figura 5: nella finestra
superiore compare una
cattiva risposta all’impulso
dovuta al disallineamento
dei trasduttori e allo scarso
controllo dei coni: premendo
il pulsante «Optimize»
si ottiene la correzione
desiderata, che compare
nella finestra inferiore.
AURO-3D,
«LA VOCE DI DIO»
Auro-3D, la seconda
tecnologia di cui intendiamo
parlare, è stata messa a
punto dalla società belga
Auro Technologies, fondata
nel 2010 dai fratelli Wilfried
e Guy Van Baelen e da
Alfred Schefenacker. Si
tratta di un nuovo formato
surround basato sugli
Fig. 3: Un’altra schermata del Dirac Live: premendo il pulsante «Edit target» è possibile intervenire
graficamente sulla curva da equalizzare: basta fare click su ciascuno dei punti critici, quelli che distano
maggiormente dalla curva ideale, e trascinarlo su una locazione più consona; con il doppio click si
possono sia cancellare i punti sia crearne di nuovi.
standard 5.1/7.1 e con
essi retrocompatibile. Alle
tradizionali due dimensioni
dei sistemi 5.1/7.1 (assi X e
Y) l’Auro-3D ne aggiunge
una terza verticale (asse
Z). L’azienda dei fratelli Van
Baelen parla di «approccio a
tre strati» (layer), strati sonori
denominati «lower», «height»
e «top» che generano un
campo tridimensionale
nel quale lo spettatore è
completamente immerso,
come si vede in figura 6: lo
strato (o canale) «top», quello
che si trova sopra la testa
dello spettatore, è chiamato
«la voce di Dio», il che la
dice lunga sulla capacità del
sistema di generare intense
suggestioni acustiche.
L’Auro-3D supporta un
numero di canali compreso
tra i 9.1 e i 13.1. I formati
9.1, 10.1 e 11.1 si basano
sullo standard 5.1 e sono
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
039
Prodotti Digital Audio - Datasat Digital Entertainment
strutturati secondo il
seguente schema:
9.1: 5.1 + quattro canali
«height»
10.1: 9.1 + canale «top»
11.1: 10.1 + canale centrale
«height»
I formati 11.1b e 13.1 sono
invece basati sullo standard
7.1 secondo quest’altro
schema:
11.1b: 7.1 + quattro canali
«height»
13.1: 11.1b + canale
centrale «height» + canale
«top»
L’Auro-3D, come sopra si
accennava, è compatibile
con i formati surround
standard, nel senso che
grazie alla funzione «upmix»
è possibile riprodurre
in Auro-3D qualsiasi
programma codificato in 5.1
o 7.1 canali. Per effettuare
il «panning» e l’«upmix»
è necessario usare dei
software specifici denominati
Auro-3D Authoring Tools e
Auro-Matic Pro 2D/3D (vedi
figura 8).
Datasat, e con questo
concludiamo, si vanta di aver
«fatto entrare per la prima
volta in casa» l’Auro-3D,
un formato concepito per
applicazioni professionali. In
questo senso le elettroniche
Datasat si confermano
apparecchiature di confine,
o meglio di interfaccia tra
due mondi che di solito non
comunicano granché: il
mondo del professionale e
quello dell’home cinema.
Una rappresentazione grafica del sistema Auro-3D. Lo spettatore si
trova immerso in un campo sonoro a tre strati (layer) denominati
«lower», «height» e «top»: il primo strato («lower») è situato tra il
mento e gli occhi dello spettatore, il secondo («height») tra gli occhi
e la sommità della testa, mentre il terzo («top») si trova al di sopra
della testa, a 90° rispetto al piano orizzontale definito dagli assi X e Y.
Fig. 4: La fase finale del processo di equalizzazione Dirac Live Room Correction: premendo il
pulsante «Optimize» si ottiene un’approssimazione pressoché perfetta della curva ideale; la
coincidenza tra le curve blu e rossa viene visualizzata sulla finestra in basso.
Questo rendering rappresenta una sala cinematografica dotata di
sistema Auro-3D a 11.1 canali. Il formato Auro-3D prevede tre
configurazioni basate sullo standard 5.1 (9.1, 10.1 e 11.1 canali)
e due configurazioni su base 7.1: la 11.1b (7.1 + quattro canali
«height») e la 13.1, ottenuta aggiungendo alla 11.1b un canale
centrale «height» e un canale «top».
Fig. 5: Correzione della risposta all’impulso, o equalizzazione temporale, effettuata mediante il sistema
Dirac Live: per correggere la cattiva risposta visibile nella finestra superiore occorre selezionare la funzione
«Impulse response» e poi premere il pulsante «Optimize»; il risultato è mostrato nella finestra inferiore.
YSTEM
040 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
Una schermata dell’Auro-Matic Pro 3D, uno dei software che
permettono di effettuare il «panning» e l’«upmix» all’interno del
formato Auro-3D. La finestra che compare più o meno al centro
della schermata mostra la configurazione impostata: 11.1 canali,
una delle configurazioni basate sullo standard 5.1.
pub pcs pro it.pdf
C
M
J
CM
MJ
CJ
CMJ
N
1
02/10/2014
13:35
Prodotti Studio Monitor - KRK Rokit Powered
Piccoli monitor
crescono
COSTRUTTORE
KRK System - USA
DISTRIBUTORE
MPI Electronic
DJ Point
via De Amicis 10,
Cornaredo (MI)
www.djpoint.net
La statunitense KRK può vantare un catalogo completo, tutto dedicato alla
sonorizzazione professionale: la terza generazione della serie Rokit Powered
è formata da tre modelli compatti e potenti...
di Nicola De bello
N
on ha certo
bisogno di
presentazioni il
marchio statunitense KRK
System, azienda fondata
nel 1986 da
Keith Klawitter, apprezzato
ingegnere del suono
e curatore di molte
pellicole famose, tra
cui "Brainstorm" e
"The Door", che ha
iniziato a costruire in
proprio i monitor da
studio da utilizzare
come riferimento per
le produzioni da lui
curate; attività che si
è via via sviluppata
nel tempo fino a
divenire un'importante
realtà industriale. Ultima
nata nell'ambito della
produzione KRK è la terza
generazione della serie
Rokit Powered, declinata
in tre modelli relativamente
compatti, a cui si affianca
il modello più grande
RP10-3, destinato ad
MAGAZINE
Rokit 5 G3:
Prezzo: 159,00 euro
(cadauna)
Potenza: 50 W
(classe A-B)
Risposta in frequenza:
45 - 35.000 Hz
Max SPL: 106 dB
Dimensioni (lxaxp):
18,5x28,2x23 cm
Peso: 6,4 kg
Rokit 6 G3:
Prezzo: 209,00 euro
(cadauna)
Potenza: 73 W
(classe A-B)
Risposta in frequenza:
38 - 35.000 Hz
Max SPL: 107 dB
Dimensioni (lxaxp):
22,4x33x27,6 cm
Peso: 8,8 kg
ambienti più grandi.
I tre modelli della serie Rokit,
rispettivamente 5-6-8, sono
dedicati a piccoli studi dove
si vogliano implementare
monitor compatti e non
particolarmente costosi,
senza tuttavia rinunciare a
una fedeltà della riproduzione
I monitor Rokit della terza
generazione sono dispinibili
anche in bianco, per un look
meno aggressivo, forse più
adatto ad applicazioni
multimediali. Da notare la
grande porta reflex situata
anteriormente che facilita
ulteriormente l'installazione.
YSTEM
042 / ISNTEGRATOR
CARATTERISTICHE
DICHIARATE
assoluta, che non fa
rimpiangere modelli più
impegnativi come prezzo
e installazione. Tutti i nuovi
monitor adottano woofer
di diversa grandezza con i
caratteristici coni in fibra gialli
e parapolvere neri e tweeter
a cupola morbida. Sono
disponibili sia in versione
attiva che passiva, con
potenze diverse a seconda
dei modelli: per gli attivi si va
dai 50 W totali (30+20) del
modello più piccolo, fino ai
100 W (75+25) del modello
8, passando per i 73 W totali
del modello intermedio (6).
A sinistra il pannello posteriore
del modello intermedio della
linea: da notare gli ingressi
bilanciati e sbilanciati e i tre
potenziometri per la
regolazione delle alte
frequenze, basse frequenze e
volume, quest'ultimo regolabile
da -30 a +6dB.
Rokit 8 G3:
Prezzo: 259,00 euro
(cadauna)
Potenza: 100 W
(classe A-B)
Risposta in frequenza:
35 - 35.000 Hz
Max SPL: 109 dB
Dimensioni (lxaxp):
27,5x39,4x29,8 cm
Peso: 12 kg
Prodotti Building Automation - I nuovi controller Elan Home Systems
Più veloci,
ora c’è Linux
COSTRUTTORE
Elan Home Systems
Stati Uniti
DISTRIBUTORE
Appena introdotti sul mercato, i nuovi controller Elan sono destinati all’utilizzo anche
commerciale e sono ancora più veloci e versatili
Pixel Engineering
via San Francesco, 4
21013 Gallarate (VA)
tel. 0331.781872
www.pixelengineering.it
di Paolo Radice
CARATTERISTICHE
DICHIARATE
G1
Ingressi: RS-232 (3,5
mm), Elan Sense (3,5
mm), IR, USB, Ethernet
Uscite IR: 3 jack da
3,5mm – 12V DC
Alimentazione: 12V DC;
PoE compatibile (48V DC)
Note: Wi-Fi 802.11 b/g/n
Dimensioni (LxAxP):
181x30x130 mm
L
a notizia è di poche
settimane fa, essendo
stati presentati al
CEDIA di metà settembre.
I nuovi controller gSC2 e
gSC10 prodotti da Core
Brands, cui appartiene
il marchio Elan Home
Systems, si preannunciano
come le più veloci (grazie al
sistema operativo Linux), più
versatili (la compatibilità con
device esterni è aumentata
notevolmente) e più facilmente
installabili centraline che
siano mai state disponibili
per Elan Home Systems e
i suoi sistemi basati sulla
piattaforma g!.
I nuovi controller integrano
la piena funzionalità che già
è presente sulla serie HC del
marchio americano e vantano
un’efficiente architettura
hardware con la presenza
on-board del processore
Freescale IMX, sicuramente
con performance migliorate
che in precedenza. Inoltre,
hanno ampliato sensibilmente
la lista dei prodotti di terze
parti con essi compatibili
e adesso, per i system
integrator, è ancora più facile
creare e chiudere senza
problemi un progetto di
automazione complesso.
Alimentati a 12V o tramite
l’innovativa tecnologia PoE,
sia il gSC2 che il gSC10 sono
stati sviluppati per i mercati
residenziale, commerciale
“leggero”, hospitality e
ambienti corporate. Possono
agire come master o come
extender a catena e sono
abilitati al controllo di
luci, clima, scuri, audio/
video, antintrusione,
videosorveglianza, irrigazione,
piscina/spa e altro ancora. Il
primo si presta ad essere il
cervello ideale di un sistema
non troppo variegato e
permette un controllo diretto
sugli apparecchi collegati
grazie alle sue connessioni di
ogni tipo. Il più grande gSC10,
invece, offre veramente
il massimo per via delle
molteplici connessioni seriali,
IR, RS-232 e praticamente
non pone limiti al progetto
d’integrazione.
G1: DOVE TUTTO
COMINCIA
Per entrare nel mondo
dell’automazione e iniziare
bene, invece, ecco che il
nuovo g1 (visibile qui sopra)
potrebbe essere la giusta
soluzione. Annunciato
anch’esso al Cedia, il
compatto processore/
controller è stato
progettato per ambienti di
piccole dimensioni e con
pochi sistemi da integrare tra
loro, ma potrebbe risultare
la migliore scelta nelle sale
audio/video, nelle seconde
case o come alternativa ai
vari telecomandi universali.
Accanto a un prezzo
contenuto (non ancora
ufficializzato in Italia, però),
il g1 offre 3 uscite IR (1
ingresso) e un ingresso
bidirezionale RS-232, oltre
all’HDMI out e all’uscita
audio. Per capire che cosa
GSC10
Ingressi: 8 RS-232 (via
RJ-45), 4 Elan Sense, 10
relay, USB, Ethernet
Uscite IR: 10 jack da
3,5mm – 12V DC
Alimentazione: 12V DC;
PoE compatibile (48V DC)
Note: Wi-Fi 802.11 b/g/n
Dimensioni (LxAxP):
432x57x356 mm
può permettere è presto
detto: gestire 16 zone col
sistema antintrusione, 32
display, 24 device per il
controllo luci (o 24 keypad
Elan), 3 termostati, 3
telecamere IP, 16 gruppi
di irrigazione su 256
zone. Infine, non manca
di scheda Wi-Fi integrata
e può essere alimentato
anche via PoE. Alla faccia
del “piccolo di casa”.
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
043
Prodotti Custom Installation - La serie CT700 di B&W
Custom
d'eccellenza
COSTRUTTORE
B&W, UK
DISTRIBUTORE
Audiogamma
via P. Calvi 16
20129 Milano
www.audiogamma.it
Si chiama CT700 ed è la serie che il noto marchio inglese B&W ha voluto
dedicare alla realizzazione di piccoli cinema, privati o pubblici, che intendano
dotarsi di un audio di livello assoluto
di Carlo Vincenzi
Il CT7.3LCRS è il top di gamma
della serie CT700. I due woofer
da 20 cm, abbinati a un mid in
kevlar lo candidano ad essere
un perfetto canale centrale, in
grado di prestazioni davvero
superiori. Perfetto anche per la
riproduzione del canali anteriori,
surdimensionato se sfruttato per
gli effetti, anche per il suo
ingombro, non certo modesto.
A
nche B&W, griffato
produttore inglese
di acustiche
d’eccellenza, è sbarcato
nel mercato custom. In
realtà lo ha fatto già da
qualche tempo, prima con
la serie CT800, ispirata al
riferimento 800 Diamond,
con prezzi e prestazioni
parimenti elevati, e poi
con questa CT700, più
compatta, economica, ma
soprattutto estremamente
declinata, così da venire
incontro a molte esigenze
installative.
YSTEM
044 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
Due sono le caratteristiche
estetiche e funzionali che
balzano subito all’occhio.
Da una parte la finitura
nera, tipica dei prodotti
professionali, estremamente
robusta e “anonima”, e
dall’altra la scarsa profondità
di tutti i diffusori (appena
26,5cm), chiaramente
progettati per essere
inseriti all’interno di nicchie
ricavate in ambiente, dietro
uno schermo, o a parete.
Anche il noto midrange in
kevlar giallo, distintivo dei
prodotti Bowers & Wilkins ha
cambiato colore, diventando
blu scuro, una colorazione
senza dubbio meno evidente
e quindi molto più adatta alle
esigenze delle sale cinema.
Ma un'altra peculiarità
importante (ma meno
evidente) balza all’occhio:
si tratta dell’efficienza dei
diffusori, molto più alta
della media, che si attesta
tra i 92 e i 94 dB, valore
estremamente elevato,
rispetto alla produzione
B&W in particolare e alla
media dei diffusori dinamici
in generale. Ciò significa
minore potenza necessaria
per il pilotaggio, o vista
da un altro punto di vista,
maggiore pressione sonora
a parità di potenza, il che
per gli effetti del cinema è
una vera panacea.
La gamma è costituita da
3 modelli di diffusori tutti
adatti a fungere sia da
canali principali che effetti
o centrale, da 3 subwoofer
passivi, e da un potente
amplificatore esterno ad
essi dedicato.
Si chiama CT7.3LCRS il
top di gamma, 92 dB di
efficienza, con 2 woofer
in carta/kevlar da 20 cm
caricati in bass-reflex, 1
midrange FST da 16 cm
in kevlar e un tweeter con
cupola in seta da 2,5 cm
comune a tutti i modelli.
Due woofer in kevlar da
CARATTERISTICHE
DICHIARATE
CT7.3LCRS
Altoparlanti:
2 woofer da 20cm; 1 mid in
kevlar da 16 cm; 1 tweeter
a cupola da 2,5cm
Risposta in frequenza:
42 Hz-22 kHz (+/- 3dB)
Efficienza: 92 dB
Dimensioni:
36x60,6x26,5 cm
Peso: 21,5 Kg
Prezzo: 1500 euro/cad
Molti modelli a disposizione della serie CT permettono di comporre la
combinazione più giusta, nel rispetto sia delle dimensioni della sala,
che del budget. Sopra, a sinistra, un'installazione realizzata con i
diffusori completamente a scomparsa e, a destra, il cono in kevlar
del modello CT7.4LCRS.
Sopra, il subwoofer CT-SW15, con driver da 38 cm, ma sono
disponibili unità più piccole, con woofer da 32 e 25 cm.
I subwoofer sono di tipo passivo, la sezione di amplificazione è
separata (unità SA1000, nell'immagine in basso a sinistra).
Sotto, uno schema che mette in evidenza tutte le dimensioni del
modello CT7.4LCRS.
16,5 cm sempre in bass
reflex e 1 tweeter per il
CT7.4LCRS, con 94 dB
di efficienza. Fanalino di
coda - per così dire - il
CT7.5LCRS, con un solo
woofer in kevlar da 16,5
cm, tweeter da 2,5 cm ed
efficienza di 92 dB. Tre - lo
dicevamo - i subwoofer
in cassa chiusa, che
mantengono la stessa
profondità degli altri
diffusori, differenziadosi
solo per il calibro del
woofer: 38 cm nel CT SW15,
32 cm nel CT-SW12 e 25
cm, infine, per il CT-SW10.
L’amplificatore per tutti è
l’ASW-1000, capace di ben
1000 W e in grado di pilotare
due unità alla volta, in modo
da sonorizzare pienamente
anche sale importanti
con un solo amplificatore
e due unità subwoofer.
L'ASW-1000 è dotato di
controlli di fase, livello,
equalizzazione, trigger per
l’accensione e power on/off
automatico alla presenza/
assenza del segnale.
CT7.4LCRS
Altoparlanti:
2 mid/woofer in kevlar
da 16,5cm; 1 tweeter a
cupola da 2,5cm
Risposta in frequenza:
49Hz-22kHz (+/- 3dB)
Efficienza: 94 dB
Dimensioni:
34,3x44,4x26,5cm
Peso: 15,75 Kg
Prezzo: 1.000 euro/cad
CT7.5LCRS
Altoparlanti:
1 mid/woofer in kevlar
da 16,5cm; 1 tweeter a
cupola da 2,5cm
Risposta in frequenza:
55Hz-22kHz (+/- 3dB)
Efficienza: 92 dB
Dimensioni:
30,5x44,4x26,5
Peso: 11,6 Kg
Prezzo: 600 euro/cad
CTSW10/12/15
Altoparlanti:
driver da 25/32/38 cm
Potenza massima: 1000W
Dimensioni:
CTSW10: 36x34x26 cm
CTSW12: 46,5x39,6x26 cm
CTSW15: 55x55x26 cm
Prezzi:
CTSW10: 750 euro
CTSW12: 1000 euro
CTSW15: 1250 euro
Sopra, il CT-7.4LCRS è il diffusore mediano della serie CT.
Adatto senza problemi a sonorizzare anche ambienti di grosse
dimensioni, può fungere sia da canale centrale che laterale o
canali effetti. L’efficienza molto alta che lo contraddistingue (94
dB) gli permette performance importanti anche se pilotato da
potenze relativamente modeste.
Amplificatore SA1000
Potenza: 1.000W RMS
Ingressi: 2xRCA, 1xLR,
3,5mm trigger
Uscite: 2xRCA, 1xLR
Rapporto S/N: >80dB
Dimensioni: 43x32,2x10 cm
Peso: 6,5 kg
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
045
Prodotti Sistemi per conferenze - Beyerdynamic Orbis e Quinta
Due sistemi
molto diplomatici
Presentato ufficialmente all’InfoComm di Las Vegas, Orbis è il nuovo
sistema cablato Beyerdynamic sviluppato per le grandi installazioni;
si affianca a Quinta, uno dei sistemi wireless più venduti in ambito istituzionale
di Paolo Radice
N
on che abbia
bisogno di
presentazioni,
Beyerdynamic, che in
novant’anni di storia,
infatti, si è sempre messa
in luce come una delle
aziende più attente nella
costruzione di sistemi
per la registrazione e
la riproduzione audio,
legate soprattutto alla
trasmissione/ricezione
dei segnali. E in effetti,
nelle grandi saleauditorium o negli ambienti
cattedratici utilizzati per gli
appuntamenti di rito, non
è difficile incappare in un
microfono o in un paio di
cuffie headset del marchio
di Heilbronn. Questo sta
a significare non soltanto
una certa autorevolezza
acquisita dopo decenni
di innovazioni e creazioni
oltre modo affidabili,
quanto semmai a ribadire
il consistente know-how,
capace di soddisfare le
esigenze più sofisticate,
che l’azienda tedesca
può vantare e mettere
sul piatto per pilotare e
gestire la comunicazione
tra vari organi politici e
istituzionali.
Nel corso dell'estate,
poi, Beyerdynamic ha
presentato la sua ultima
novità destinata proprio
alle sale più dense e
affollate di presenze,
trovando la congiuntura
tra design, versatilità
e prestazioni. Orbis è
YSTEM
046 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
COSTRUTTORE
Beyerdynamic Gmbh & Co.
KG - Germania
www.beyerdynamic.com
DISTRIBUTORE
Adeo Group spa
via della Zarga, 50
38015 Lavis (TN)
tel. 0461.248211
www.adeoproav.it
In apertura, un tavolo riunioni
con parate di postazioni
microfoniche MU31 (dedicate
ai delegati) Quinta, sistema
che ha avuto un enorme
successo commerciale per
Beyerdynamic.
dunque la nuova famiglia
di prodotti per le audio
conferenze, composta
da unità centrale CU,
microfoni MU23 e MU21
(rispettivamente per il
presidente e il delegato)
e le analoghe versioni da
incasso MU43 e MU41.
VERSATILE E POTENTE
Il nuovo sistema permette
la connessione via bus
digitale con le basi
microfoniche tramite 2
connettori RJ45, capaci
di viaggiare su 2 linee
indipendenti o ad anello
ridondante, gestendo fino
a un massimo di 8 basi
“chairman”, ovvero di
presidenti dell’assemblea.
Con Orbis possono essere
connesse quindi 100
basi microfoniche (con
connessione lineare, max
50 per linea), oppure 50
basi microfoniche con
connessione ad anello;
per comunicare tra loro,
l’unità centrale e i microfoni
utilizzano un cavo Cat5,
attraverso cui passano
sia i segnali audio non
compressi che il voltaggio,
senza alcun bisogno di
configurazioni complicate.
Una delle caratteristiche
più importanti di Orbis
è il basso consumo dei
microfoni, che si attesta
a meno di 1 W ciascuno
a ridotti livelli di volume,
mentre la CU ha bisogno
di solo 1,5W in standby. Da citare anche la
spiccata ergonomia dei
componenti e la qualità dei
materiali utilizzati (pulsanti
in morbido silicone
retroilluminati da LED,
pratico connettore cuffie,
pannelli in vetro e struttura
in acciaio inossidabile) che
soddisfano le specifiche
internazionali sui diritti
delle persone diversamente
abili.
L’unità centrale, installabile
anche su rack AV, è
stata progettata per un
utilizzo semplificato: la
retroilluminazione del
pannello frontale indica
la modalità operativa
(evitando di addentrarsi nei
menu), mentre grazie alla
possibilità di connettere
ulteriori microfoni on-therun, non è necessario
interrompere la conferenza
in corso. Tramite la
porta RS-232 è possibile
collegare e pilotare la CU
da un’unità di controllo
supervisore e la sua
flessibilità di utilizzo trova
riscontro nella possibilità di
utilizzare un canale per una
lingua straniera. Per merito
della registrazione audio
su scheda SD (1GB ogni
4 ore), inoltre, non serve
ricorrere a dispositivi di
archiviazione esterni.
I microfoni (sia delegato
che chairman), infine, sono
rifiniti con una speciale
vernice di provenienza
dal settore automotive,
particolarmente resistente
ai graffi; i raccordi
flessibili a collo d’oca
sono disponibili in quattro
differenti lunghezze e
facilmente sostituibili
grazie al connettore XLR
posto alla loro base,
mentre la tecnologia
proprietaria Scudio annulla
il problema di interferenze
con i telefoni cellulari in
prossimità del microfono.
CARATTERISTICHE
DICHIARATE
ORBIS CU
Risposta in frequenza:
20Hz-16kHz
Uscita audio: 1 XLR maschio
3 pin, 1 RCA;
Alimentazione: 100-240V AC,
alimentatore esterno
Tensione d’uscita: 48V DC
Ingresso audio: RCA
Lunghezza cavo max
CU-MU: 80 mt (Cat5 S/UTP)
Note: 2 RJ45 schermati per
basi microfoniche;
connessioni di controllo RS
232 D-Sub femmina 9 pin
Dimensioni (LxAxP):
194x73x184 mm
SPAZIO ALLA QUINTA
Ma c’è un altro
protagonista di cui è
necessario parlare,
sempre a proposito di
Beyerdynamic: il Quinta
non rappresenta una
novità (è nel catalogo del
distributore da circa un
anno), ma a differenza
dell’Orbis è un sistema
wireless (radio), nonché
attualmente uno tra i
più venduti nell’ambito
istituzionale. Anche questo
In basso, foto di fruppo per i
componenti del sistema Quinta:
le tre postazioni microfoniche
MU21, MU22 e MU23 (e
relative aste a collo d'oca),
vicino all'unità centrale CU.
ORBIS MU 23 (Chairman
Microphone Unit)
Risposta in frequenza:
20Hz-15kHz
Rapporto S/N: 80dB
Tensione d’uscita: 48V DC
Note: uscita cuffia 3,5 mm
stereo, 2 RJ-45 (non per
Ethernet, connettore XLR
Dimensioni (LxAxP):
135x42x140 mm
Peso: 1,5 kg
QUINTA CU (unità centrale)
Range di frequenze:
2400-2483,5MHz, 51505250MHz, 5725-5875MHz
Numero di stream audio: 4
canali per sistema (max)
Rapporto S/N: 80dB, tipico
Risposta in frequenza:
70Hz-22kHz (-3dB)
Ingressi di controllo: RS-232,
USB
Dimensioni (LxAxP):
440x44x239 mm
Peso: 3,2 kg
QUINTA MU 31
(Delegate Microphone Unit)
Range utile: >100 mt
Batteria: NiMh a 8 celle da
2080mAh
Impedenza min.: 16 Ohm
Note: tempo di carica 2,5 ore,
altoparlante integrato a due vie
Dimensioni (LxAxP):
300x82x96 mm
Peso: 1,06 kg
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
047
Prodotti Sistemi per conferenze - Beyerdynamic Orbis e Quinta
è composto da un’unità
centrale (Quinta CU), da
due basi microfoniche
presidente (MU33 e
MU23) e tre delegato
(MU31, MU22, MU21).
Coincidenza vuole che
quello attualmente in
produzione corrisponda
alla quinta generazione di
sistemi per conferenze di
tipo wireless e grazie alle
sue continue innovazioni
tecnologiche, oggi
soddisfa tutti i requisiti
di sicurezza, affidabilità
e stabilità operativa
nelle trasmissioni audio
necessari in certi ambienti.
Quinta opera infatti in
tribanda sulle frequenze
di 2,4/5,2/5,8GHz
(quest’ultima ISM, ad
uso libero senza licenze),
totalmente digitale (sia
audio che controlli) ed
ha una rice-trasmissione
bidirezionale a 4 canali
criptati a 128 bit, con
ulteriore PIN inseribile a
24 cifre. La centrale può
lavorare in due modalità:
"Conference System", che
gestisce fino a 150 basi
microfoniche presidente/i
più i delegati (tutti su
un unico canale) con
4 basi in trasmissione
contemporanea (per
esempio, 1 presidente
e 3 delegati); oppure
"Podium Discussion", che
con 9 centrali permette di
gestire teoricamente fino
a 36 basi microfoniche
(utilizzando tutti i canali
di tutte le bande, purché
I raccordi flessibili di Orbis e di Quinta sono
disponibili in diverse misure e offrono connessioni XLR,
per la massima versatilità e affidabilità.
Su Orbis, inoltre, la tecnologia Scudio risolve il problema di
interferenze con telefoni cellulari in prossimità.
liberi). La qualità trasmessa
è ineccepibile, con audio
campionato a 48kHz ed
una larghezza di banda
di 24kHz. Il sistema
wireless Beyerdynamic
adempie alle normative
dell’ETSI (European
Telecommunications
Standards Institute)
e può essere dunque
integrato in network
aderenti lo standard IEEE
802.1 IT (AVB), potendo
contare oltretutto su una
trasmissione-ricezione
digitale criptata, con
modulazione DSSS (Direct
Sequence Spread Spectrum),
che garantisce un'alta
immunità alle interferenze e
agli ascolti non autorizzati.
Per la configurazione si
può intervenire da PC (il
software per Windows
8 è in dotazione)
o da sistemi di
controllo di terze
parti. Da citare, infine,
alcune possibilità
operative: il sistema
offre la funzione Room
Combining (si possono
miscelare fino a 4
stanze, con una centrale
per stanza), mentre
le basi microfoniche
dispongono del PTT e
dell’opzione Override,
con il controllo del
livello di ascolto in cuffia
visibile sul pannello
frontale.
LA QUINTESSENZA DEL SUONO
Tutto è iniziato grazie all’ingegno di Eugen Beyer, che si prefisse il preciso
scopo di creare una nuova linea di prodotti altamente tecnologici nel settore
dell’elettronica audio professionale. Nel 1924 nacque così la
Elektrotechnische Fabrik Eugen Beyer, che presto è diventata un
riferimento a livello mondiale nel campo dei microfoni, delle cuffie e dei
sistemi di audioconferenza. A distanza di 90 anni, dunque, oggi il marchio si
è trasformato in “beyerdynamic GmbH & Co. KG” e gli eredi di Beyer
sono tutt’ora legati alla tradizione e ai suoi stessi valori: progresso
tecnologico, costante innovazione e standard di massima qualità continuano
ad essere i punti chiave della produzione, che ancora avviene nella città di
Heilbronn (Germania).
Molti i prodotti che hanno calcato le pagine di storia della trasmissione
YSTEM
048 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
audio professionale; tra questi ricordiamo le DT48, cuffie dinamiche entrate
in produzione nel 1937 e dismesse solo due anni fa (una carriera quindi di
ben 75 anni!); o le ET1000, le prime cuffie elettrostatiche sviluppate e
prodotte completamente in terra teutonica (1976); o ancora, nel 1996, il
microfono da studio più piccolo al mondo MCE7; per finire con le T50P, le
prime cuffie con tecnologia Tesla made in Germany, vincitrici di premi
internazionali e siamo già arrivati al 2010. La gamma attuale comprende
sistemi di conferenza e servizi d’interpretariato, microfoni per parlato e
cantato, radiomicrofoni, cuffie audio, cuffie per commentatori TV e piloti; la
maggior parte dei prodotti viene poi assemblata a mano da circa 180 operai
altamente qualificati. E in azienda sottolineano: "Per noi, la ricerca della
perfezione del suono è la naturale quintessenza”.
Prodotti Videoproiezione - Arriva il Barco RLM-W14
www.simmagazine.it
Integrato
alla grande
COSTRUTTORE:
Barco NV
Belgio
www.barco.com
DISTRIBUTORE:
Destinato ai grandi ambienti, ma non solo in ambito business, il nuovo proiettore
Barco è il primo dell’azienda capace di trasportare segnali video 3D via HDBaseT
COMM-TEC Italia s.r.l.
Via Proventa, 90
Faenza (RA)
www.comm-tec.it
di Paolo Radice
A
nche Barco ha
ceduto e alla fine
ha introdotto il suo
primo videoproiettore con
l’innovativa, oltre che efficace
tecnologia HDBaseT, quella
che permette di trasmettere
segnali audio/video non
compressi (fino a 10,2Gbps),
ethernet (100Mbps) e di
energia elettrica (fino a
100W) attraverso un comune
cavo di rete Cat5.
Il modello in questione è un
pezzo imponente di più di 30
kg di peso, facente parte della
cosiddetta categoria "large
venue" e pensato naturalmente
per le installazioni fisse di
piccola-media grandezza,
ma la sua destinazione non è
unicamente indirizzata verso il
mercato business. Grazie alla
potenza e resistenza all’utilizzo
prolungato, infatti, Barco lo
indica come modello ideale
anche per le sale museali o
per gli eventi tipici del settore
rental/staging, dove potrebbe
costituire il nuovo fulcro della
multimedialità dell’impianto.
“Con il lancio del nuovo
RLM-W14, non abbiamo
soltanto ampliato la nostra
offerta di proiettori a 3 chip
DLP – che adesso conta
modelli da 6.000 fino a 14.500
lumen – ma siamo anche
andati incontro alla domanda
di vpr più luminosi ad un
costo ancora abbordabile” ha
commentato Richard Marples,
Strategic Market Director
Venues & Hospitality di Barco.
“Con le sue caratteristiche
hardware, inoltre, l’RLM-W14
si adatta alla perfezione alle
installazioni nei musei, teatri,
hotel e sale conferenza, così
come è ideale per il mercato
del rental.”
BASTA UN CAVO
Sfruttando la tecnologia
HDBaseT, il proiettore Barco
elimina perciò il problema dei
cavi multipli, permettendo
di far transitare il video
attraverso un cavo Cat5/6
fino a 70 metri di distanza,
stando a quanto assicurano
i tecnici dell’azienda belga.
E questo è soltanto il primo
di una lunga serie di modelli
che verranno da qui in avanti
presentati sempre con
tecnologia HDBaseT.
Ma i pregi del nuovo RLM-W14
non si fermano certamente
al transito dei segnali video.
Infatti, al suo interno trovano
posto 3 chip DLP da 0,96”
ciascuno, che insieme
generano 35 trilioni di colori
e offrono immagini nitide e
cristalline come pochi altri
modelli riescono a fare.
Non da meno è la modalità
DICOM di cui si avvale (Digital
Imaging and Communications
in Medicine) sviluppata
per i settori medicale ed
educational, che assicura il
massimo dettaglio e precisione
sulla scala dei grigi. Altrettanto
rilevante è anche la tecnologia
Active Stereo 3D, che rende
compatibile questo proiettore
con i segnali stereoscopici.
Il telaio completamente
riprogettato consente
poi al vpr di minimizzare
i consumi e contenere la
rumorosità (che per trattarsi
di un apparecchio di queste
dimensioni e potenza, risulta
piuttosto bassa); in più, è
compatibile con altre lenti
già commercializzate da
Barco e permette pertanto
ai possessori di altri
videoproiettori del costruttore
di non dover acquistarne di
nuove. La dotazione non è
ancora finita e include, inoltre,
la tecnologia BarcoLink
(che rende possibile il
trasferimento di segnali a
60Hz tra processore video e
proiettore attraverso un cavo
BNC); per l’alimentazione,
poi, nessun problema in ogni
paese, grazie al sistema
di voltaggio compreso tra
110V e 240V. Infine, con
le applicazioni disponibili
iOS e Android, è pratico e
facile pilotare l’RLM-W14 in
modalità wireless e con le
impostazioni sulla posizione
della lente memorizzabili,
ritornare al formato voluto è
un gioco da ragazzi.
CARATTERISTICHE
TECNICHE
RLM-W14
Tipo:
3-chip DLP WUXGA
(1920x1200)
Rapporto di contrasto:
1.650:1 (standard);
2.400:1 (CE)
Luminosità: 13500 ANSI
Lumen (14500 center)
Lampade: 2x465W
Autonomia lampade:
2500 ore (max); 2000 ore
(tipico)
Lens Shift: verticale
-70%, +130%; orizzontale
±30%
Alimentazione: 90-240V
(50-60Hz); consumo
1140W a 240V (<2W in
stand-by)
Ingressi: HDMI 1.3
HDCP, HDBaseT, 5 BNC,
D-sub, component,
HSDI/3G-HSDI/SDI, 3D
Dual Link DVI, RS-232,
12V trigger, RJ-45
Rumorosità: 46dB (A),
normale; 42dB (A) eco
Note: funzione PiP, 3
anni garanzia standard,
app iOS/Android, varie
ottiche disponibili (fisse o
con zoom)
Dimensioni (lxaxp):
631x270x504 mm
Peso: 33,5 kg
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
049
Prodotti Automazione - Le nuove riceventi radio Clonix di Bft
Controllo
senza limiti
COSTRUTTORE/
DISTRIBUTORE
BFT, via Lago di Vico
36015 - Schio (VI)
tel. 0445 696511
Le nuove riceventi radio di Bft sono ispirate alla filosofia della massima
apertura e grazie al protocollo di comunicazione U-Link possono operare con
una vasta gamma di prodotti
di Manuela Carosi
L
a versatilità dei
prodotti rappresenta
spesso l'arma in
più per competere in
mercati dalla rapidissima
evoluzione come quelli
tecnologici.
Ben lo sa Bft, l'azienda
vicentina con oltre
trent'anni d'attività nel
campo dell'automazione,
che ha da poco presentato
due nuove riceventi
radio appartenenti alla
famiglia Clonix U-Link.
Si tratta di apparecchi
ad alto contenuto di
tecnologia, capaci di
assicurare un’elevata
compatibilità con il mondo
dell’automazione grazie alla
loro interconnettività, come
sottolineato dal claim: Mai
più confini fra gli impianti.
In particolare, le riceventi
sono ispirate alla filosofia
della massima apertura
e possono operare non
soltanto con tutti i prodotti
Bft, compresi quelli meno
recenti, ma anche con
quelli di altri competitor,
perché “sfruttano” tutte le
potenzialità del protocollo
di comunicazione U-Link.
Quest'ultimo è il linguaggio,
creato proprio da Bft, che
permette di far interagire le
automazioni e, sottolinea
l'azienda, "creare un
ecosistema tecnologico
sicuro, affidabile e
funzionale".
Le nuove riceventi
Bft lavorano su una
frequenza di 433,92 Mhz e
YSTEM
050 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
consentono di gestire fino
a 2048 telecomandi.
I due modelli sono Clonix
2E AC U-Link, dotata
di due uscite NO che
permette la classica
gestione di un impianto
con comandi di Start,
Open o Pedonale, e Clonix
UNI AC U-Link, dotata
di due uscite NO e una
configurabile NO/NC che
consentono di gestire
anche comandi di Stop,
tipicamente richiesti da
impianti centralizzati e di
domotica.
Entrambi i prodotti
montano a bordo tre slot
U-Link, che consentono di
installare diverse schede
di espansione B-EBA e
far comunicare quindi la
ricevente con il mondo Bft
– comprese le automazioni
che non utilizzano il
protocollo U-Link – e
anche, come detto, con i
prodotti di altre aziende
presenti sul mercato.
E ancora, grazie a queste
schede di espansione
B-EBA, le nuove riceventi
radio comunicano anche
con altre interfacce create
da Bft, come Blue Entry,
l’app che consente al
proprio smartphone di
interagire via Bluetooth
con cancelli e accessi di
casa, o come Magistro
(vedi disegno qui a fianco),
il sistema wireless di
controllo accessi che
utilizza tecnologia Cloud e
il protocollo Z-Wave.
Le riceventi Clonix U-Link (sopra l'interno), comunicano anche con altre interfacce Bft, come Magistro,
il sistema wireless di controllo accessi da remoto che utilizza tecnologia Cloud e il protocollo Z-Wave.
Prodotti A/V Distribution - Atlona presenta la matrice video AT-UHD-CLSO-612
Potere
all’HDBaseT
COSTRUTTORE
Atlona Inc. - USA
www.atlona.com
DISTRIBUTORE
La nuova matrice video di Atlona sfrutta la tecnologia HDBaseT per la trasmissione
di segnali 4K e per alimentare anche trasmettitori e ricevitori situati in remoto
Genesis Technologies
Italia
Via dei Cedri ,21/B
Melegnano (MI)
www.genesistechnologies.it
di Paolo Radice
T
ra i marchi di
assoluto riferimento
in tema di
distribuzione a/v, molti
conosceranno senza
dubbio Atlona, fervente
azienda la cui distribuzione
da qualche tempo ha visto
un passaggio di consegne
a favore di Genesis
Technologies. Tanti sono
i prodotti nel catalogo del
marchio americano e tra
questi ve ne sono alcuni
già pronti per il trattamento
dei segnali in 4K. Uno
degli ultimi arrivati è lo
scaler/switcher AT-UHDCLSO-612, che oltre a
disporre di funzionali
ingressi/uscite video
adatti a tutti gli utilizzi, fa
uso della tecnologia HDBaseT per inviare sia i dati
che la tensione elettrica
necessaria per alimentare
eventuali trasmettitori/
ricevitori collegati a
distanza.
LA SFIDA
Il principale obiettivo dei
tecnici Atlona, nel creare la
nuova matrice, era quello di
realizzare un apparecchio
capace di risolvere i
problemi di integrazione
tra una moltitudine di
dispositivi e sorgenti in un
ambiente quale un’aula
didattica o una sala riunioni
di una certa importanza:
videoregistratori, notebook,
lettori DVD/Blu-ray, tablet,
spesso complicano la
vita al relatore che così
necessita di grande
preparazione, comunque
non sempre sufficiente
a risolvere i problemi di
collegamento.
Con la soluzione progettata
da Atlona, invece, tutto
questo è possibile e facile,
grazie soprattutto alla
tecnologia HDBaseT che
riesce a trasmettere anche
a lunghe distanze, senza
il bisogno di ripetitori o
amplificatori di segnale.
La AT-UHD-CLSO-612
è quanto di più avanzato
ci possa essere oggi sul
mercato in tema di AVC:
questa infatti integra
uno scaler/switcher per
i segnali 4K, che così
vengono gestiti e reinviati
sul display prescelto alla
risoluzione
di 4096x2160@24/25/30Hz;
la matrice, quindi,
attraverso i due ingressi
HDMI, due HDBaseT e due
analogici a 15 pin, smista
verso la destinazione
voluta il miglior segnale
oggi ottenibile da qualsiasi
sorgente, fino a 70 metri
di distanza per merito
proprio dell’HDBaseT.
Inoltre, grazie agli in/out
audio analogici bilanciati,
permette l’embedding
e il de-embedding.
La CLSO-612 facilita le
operazioni di controllo
tramite la selezione della
sorgente, il controllo
volume master/sub, livelli di
linea ed EQ regolabili: tutte
funzioni gestibili tramite
IR, RS-232, IP o con i tasti
situati sul pannello frontale.
Da citare, inoltre,
la tecnologia PoCC
La nuova matrice AT-UHD-CLSO-612 integra uno scaler processore che rielabora ogni segnale
in ingresso fino alla risoluzione di 4096x2160 pixel, a frequenze di 24/25/30Hz.
(Power over Category
Cable) che consente di
alimentare un ricevitore
HDBaseT collegato al
display, a riprova della
semplificazione dei
componenti da utilizzare.
INTEGRAZIONE TOTALE
Con il mix di architettura
hardware e potenzialità
software in dotazione,
in sostanza, la nuova
matrice Atlona si presta
perciò ad essere una
delle migliori scelte per
gli ambienti sopra citati.
Ogni tipo di apparecchio
audio/video può essere
infatti gestito senza
problemi da questo
scaler, che a sua volta
inoltra il miglior segnale
verso la destinazione
più opportuna, molto
probabilmente
un maxischermo
(o videoproiettore) full HD,
se non addirittura Ultra
HD. Un unico apparecchio,
tanti prodotti intorno ad
esso facilmente pilotabili,
su più ambienti e fino a 70
metri di distanza: potere
dell’HDBaseT, potere di
Atlona.
Lo schema illustra una delle possibilità operative della matrice Atlona: con l'integrazione di pochi ulteriori
elementi - come un trasmettitore, un extender, un microfono wireless e un amplificatore audio - ci può
essere una comunicazione verso il proiettore da più sorgenti.
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
051
Tecnologia Digital Signage- Le soluzioni di Datapath, Samsung e Gefen
Punti di vista
Samsung, Datapath e Gefen propongono tre forme di digital signage
alquanto diverse, che potremmo definire commerciale, artistico/creativa
e hi-tech. Quest’ultima orientata decisamente verso il mondo dell’IP
e delle matrici virtuali
di Marco Galloni
L'impiego del digital signage
è in crescita in molti
settori dell’industria e del
terziario, in particolare nella
vendita al dettaglio e nella
distribuzione.
La Smart Signage TV
rivoluziona le soluzioni di
digital display destinate
ad attività di ristorazione e
agli ambienti SOHO (Sergio
Ceresa - Samsung Elect. It.)
I
l digital signage può essere
considerato come una
trasposizione in chiave
tecnologica del motto fordiano «la
pubblicità è l’anima del commercio».
Non a caso, stando alle ricerche
della IDC Insight Retails, una società
statunitense che offre consulenze di
carattere tecnologico a operatori del
commercio e dell’IT, l’impiego del
digital signage è in crescita in molti
settori dell’industria e del terziario, in
particolare nella vendita al dettaglio
e nella distribuzione. Oltre la metà
di chi opera in questi settori utilizza
già la segnaletica digitale e circa un
terzo sta considerando l’opportunità
di farlo, come si vede in figura
1. Sempre secondo la IDC, alla
fine del 2013 il fatturato mondiale
del digital signage, in termini di
apparecchiature, software, servizi
e contenuti mediatici, era di circa
13,9 miliardi di dollari. Nei prossimi
anni, prevede la società americana,
il giro d’affari crescerà di un tasso
compreso tra il 4,7% e il 5,6%,
per raggiungere nel 2017 la non
trascurabile cifra di 17,1 miliardi di
dollari (figura 2).
YSTEM
052 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
SAMSUNG SMART SIGNAGE TV,
DEDICATA AI SETTORI HORECA
E SOHO
Tra quanti già usano il digital
signage (vedi ancora figura
1) i commercianti al dettaglio
prevalgono nettamente sugli
operatori della distribuzione e del
trasporto. Proprio ai dettaglianti
è dedicata la Samsung Smart
Signage TV, un’innovativa soluzione
«tutto-in-uno» concepita per i
mercati HORECA (hotel, ristoranti,
caffè) e SOHO (Small Office Home
Office). La Smart Signage TV, in
estrema sintesi, è un display digitale
«splitted», suddiviso cioè in due
regioni: una è riservata ai contenuti
TV, l’altra al digital signage. A
loro volta queste due regioni
sono frazionate in sottoporzioni,
ciò che consente di visualizzare
contemporaneamente i contenuti
più diversi, dai banner promozionali
ai menù di bar e ristoranti, dai
programmi televisivi alle immagini.
Grazie alla Smart Signage TV
è così possibile diffondere le
informazioni inerenti all’attività
commerciale e nello stesso tempo
intrattenere i clienti con programmi
televisivi: «Fino a oggi» – dichiara
Sergio Ceresa, capo della sezione
enterprise business di Samsung
Electronics Italia – «i commercianti
si sono dovuti accontentare di TV
tradizionali per mostrare ai clienti
informazioni chiave. Smart Signage
TV rivoluziona le soluzioni di digital
display destinate ad attività di
ristorazione e agli ambienti SOHO».
Il principale problema di
questo «accontentarsi delle TV
tradizionali», per usare le parole di
Ceresa, sta nel fatto che i normali
televisori non sono concepiti per
gli usi intensivi richiesti in ambito
professionale: la Smart Signage TV,
www.simmagazine.it
invece, è progettata per lavorare
16 ore al giorno per 7 giorni a
settimana, e la sua affidabilità è
comprovata dai tre anni di garanzia
offerti dalla casa costruttrice.
Le applicazioni della Smart Signage
TV, in realtà, vanno oltre gli ambiti
HORECA e SOHO: la Samsung
può essere utilizzata nel settore
medical/farmaceutico, per esempio,
per informare e intrattenere i
pazienti, offrire prodotti aftercare e diffondere campagne di
informazione e prevenzione; la
Smart TV trova inoltre impiego nelle
palestre e nei centri benessere,
per intrattenere i clienti, illustrare
tecniche e metodi di allenamento,
promuovere pacchetti di servizi e
vendere prodotti specialistici.
Disponibile in due formati, con
display da 40 o 48 pollici, la
Smart Signage TV è offerta sotto
forma di pacchetto chiavi in mano
comprendente display a led con
sintonizzatore TV, media player,
interfaccia Wi-Fi, software di
gestione, telecomando e accessori
per il montaggio su tavolo o a
parete. Per quanto riguarda le
caratteristiche tecnico costruttive
meritano menzione la risoluzione di
1920 x 1080 (Full HD), la presenza
di connettori HDMI, USB, video
composito, RS-232 e audio
coassiali, e la disponibilità di un
banco di memoria da 256 MB.
Tra i punti di forza della Smart
Signage TV ci sono i software
MagicInfo Express e MagicInfo
Mobile. Facile da usare e nello
stesso tempo potente, il MagicInfo
Express dispone di oltre 200
template grazie ai quali è possibile
creare presentazioni professionali
complete di testi, video e immagini;
con il MagicInfo Mobile si possono
effettuare aggiornamenti rapidi e
download di immagini da dispositivi
mobili Android e iOS.
Fig. 1 - Secondo la statunitense IDC Insight Retails oltre la metà degli operatori della
distribuzione e del commercio già utilizza il digital signage, come si vede nelle prime due
bande colorate a sinistra: il commercio al dettaglio prevale sulla distribuzione. Le
proporzioni si invertono per quanto riguarda gli operatori che stanno valutando o
pianificando di utilizzare la segnaletica digitale (seconda e terza coppia di bande colorate):
in questo caso sono più gli operatori della distribuzione di quelli del commercio al
dettaglio. Pari merito, infine, per quelli che né usano il digital signage né hanno in
previsione di farlo (ultima coppia di bande colorate a destra).
Fig. 2 - Un altro grafico rilasciato dalla IDC Insight Retails: alla fine del 2013 il fatturato
mondiale del digital signage era di circa 13,9 miliardi di dollari; per i prossimi anni si
prevedere una crescita compresa tra il 4,7 e il 5,6 per cento; nel 2017 la cifra
dovrebbe raggiungere, sempre secondo le stime della IDC, i 17,1 miliardi di dollari.
IL DIGITAL SIGNAGE ARTISTICO DI
DATAPATH
Ma il digital signage non è
soltanto pubblicità e informazioni
commerciali. I Datapath x4 e
dL8, per esempio, si prestano a
impieghi più artistici, creativi. Il
loro digital signage è un po’ la
versione tecnologica degli antichi
mosaici, con monitor e display
utilizzati al posto delle tessere di
vetro. Si tratta rispettivamente
di un controller per display (x4)
e di un distributore amplificato
(dL8) capaci di pilotare videowall
costituiti da un numero pressoché
infinito di monitor. Ogni x4 può
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
053
Tecnologia Digital Signage- Le soluzioni di Datapath, Samsung e Gefen
RITAGLI, ROTAZIONI E SOVRAPPOSIZIONI
L’immagine mostra alcuni esempi di digital signage
creativo ottenuti pilotando con un Datapath dL8 otto
controller x4; ciascun x4, lo ricordiamo, può
controllare quattro display. Grazie alle funzioni di cui
il dL8 e l’x4 dispongono è possibile ritagliare su
misura la regione dei contenuti di ogni display,
effettuare la rotazione di immagine e inserire l’effetto
specchio (mirroring), impostare orientamenti multipli,
modificare la risoluzione d’ingresso e realizzare la
sovrapposizione d’immagine; in quest’ultimo caso
l’intero contenuto o parti di esso possono essere
replicati su uscite multiple.
Il controller per videowall Datapath x4, qui nella versione compatta
(235 x 175 x 44 mm): l’x4 accetta in ingresso segnali DVI singoli o Dual-Link
e li distribuisce su quattro uscite DVI o RGB che pilotano altrettanti display;
utilizzando uno specifico adattatore è possibile applicare al controller anche
segnali in formato HDMI.
infatti controllare quattro monitor,
mentre un singolo dL8 pilota fino a
otto x4, per un totale di 32 display.
Dal momento che più unità dL8
possono essere collegate in link,
ecco che il numero dei display e
quindi le dimensioni del videowall
possono diventare, almeno in
teoria, grandi quanto si vuole.
Vediamo nel dettaglio il Datapath
x4, controller stand-alone dotato di
ingressi DVI singoli o Dual-Link; per
mezzo di un adattatore il dispositivo
può accettare in ingresso anche il
formato HDMI. Ciascuna delle sue
quattro uscite fornisce segnali DVI
o RGB e può riprodurre una regione
arbitraria dell’immagine in ingresso;
la risoluzione di uscita e il «frame
rate» non devono essere riferiti al
La Samsung Smart Signage TV è dotata
di uno schermo a led da 40” o 48”
«splitted», cioè suddiviso in due aree:
un’area è riservata alla visualizzazione di
programmi televisivi, l’altra alle
presentazioni commerciali del digital
signage. A differenza dei comuni televisori
consumer, la Smart Signage TV è
progettata per i ritmi intensivi delle
applicazioni professionali: può lavorare 16
ore al giorno per 7 giorni alla settimana.
Il distributore amplificato Datapath dL8 (nella foto) è dotato di 8 uscite DVI
che possono pilotare altrettanti controller x4, per un totale di 32 display
in configurazione videowall; utilizzando più dL8 connessi in link è possibile
pilotare un numero almeno teoricamente infinito di monitor.
YSTEM
054 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
Il Datapath x4 è disponibile anche in versione rack 19” da una unità di altezza
(nella foto sopras); le caratteristiche costruttive e funzionali sono identiche a
quelle dell’x4 in formato compatto, con la differenza che la versione rack ha in
più un pulsante che attiva la funzione «output framelock»: lo vediamo sul
pannello anteriore, accanto ai led power, input e status.
www.simmagazine.it
Le interfacce Gefen EXT-HD2IRS-LAN-TX (a sinistra) ed EXT-HD2IRS-LAN-RX
permettono di distribuire su rete LAN segnali video con risoluzione fino a 1080
Full HD e 1920 x 1200 (WUXGA), segnali audio digitali a 7.1 canali, dati USB e
seriali RS-232, impulsi IR bidirezionali e altro ancora; unico requisito, una rete
Gigabit con Jumbo Frame di almeno 8K.
segnale in ingresso, dal momento
che l’x4 effettua l’upscaling e la
conversione di ogni porzione di
immagine ritagliata. Le immagini
fornite da ciascuna delle quattro
uscite, inoltre, possono essere
processate con l’effetto specchio
o ruotate di 90, 180 o 270 gradi.
Il Datapath x4 è dotato di un
equalizzatore attivo che compensa
le perdite di segnale provocate da
cavi troppo lunghi: il segnale DVI
ad alta risoluzione, normalmente,
non può essere trasferito a oltre
5 metri di distanza, ma grazie
all’equalizzatore dell’x4 è possibile
superare i 20 metri; se poi ci si
accontenta di risoluzioni più basse,
i cavi possono anche essere
più lunghi. Tra le caratteristiche
costruttivo/funzionali del Datapath
x4 sono inoltre da sottolineare
la correzione dell’immagine
(larghezza, altezza) per ogni tipo
di display, la compatibilità con il
sistema operativo Mac OS X 10.6,
l’EDID programmabile, l’autodetecting della risoluzione in
ingresso e della risoluzione nativa
dei monitor, e la configurazione
Le Gefen EXT-HD2IRS-LAN-TX ed EXT-HD2IRS-LAN-RX vanno collegate secondo la
classica configurazione sender/receiver, come si vede in questo schema: la sorgente ad
alta risoluzione è connessa via HDMI all’interfaccia trasmittente EXT-HD2IRS-LAN-TX; le
uscite di quest’ultima sono collegate alla rete LAN tramite un cavo di categoria 5e o
superiore (tratto verde) e, tramite cavo RS-232, a un dispositivo di automazione; al
termine della LAN l’unità EXT-HD2IRS-LAN-RX riceve i segnali e li assegna a un monitor
HD e a un automatismo controllato via seriale.
di uscita programmabile via PC;
funzioni grafiche garantiscono un
agevole controllo del ritaglio, della
scalatura, della rotazione e del
salto delle immagini. Il Datapath x4
è disponibile in due versioni, una
di dimensioni compatte (235 x 175
x 44 mm) e l’altra in formato rack
19” 1U; quest’ultima ha le stesse
funzioni della versione compatta,
con in più un pulsante per il
«framelock» di uscita. I Datapath x4
e dL8 sono coperti da una garanzia
di tre anni.
GEFEN E IL DIGITAL
SIGNAGE SU IP
A differenza della Smart Signage
TV e dei Datapath x4 e dL8,
l’extender Gefen EXT-HD2IRS-LAN
non è un dispositivo specialistico,
concepito esclusivamente per
il digital signage. Il suo impiego
si estende ben al di là della
segnaletica digitale: si tratta infatti
di un’interfaccia che consente di
distribuire su rete LAN grandezze
elettriche di diversa natura, come
segnali video con risoluzione fino
a 1080 Full HD e 1920 x 1200
(WUXGA), audio digitale a 7.1
canali, dati USB e seriali RS-232,
impulsi IR bidirezionali e altro;
l’interfaccia Gefen supporta inoltre
le funzioni HDCP, Deep Color e LipSync. Abbiamo detto «interfaccia»,
al singolare, ma è più corretto
usare il plurale, perché il sistema
Gefen è in realtà costituito da
PRODUTTORI
E DISTRIBUTORI
PRODUTTORE
Datapath Limited – UK
DISTRIBUTORE
AG Multivision,
Via Plinio, 43 – 20129 Milano
tel. 02/87166000
www.agmultivision.it
PRODUTTORE
Gefen, LLC – USA
DISTRIBUTORE:
Comm-Tec,
Via Proventa, 90
48018 – Faenza (RA)
tel. 0546/622.080
www.comm-tec.it
PRODUTTORE
Samsung Electronics
Corea
DISTRIBUTORE
Samsung Electronics Italia,
Via C. Donat Cattin, 5
20063 Cernusco sul Naviglio (MI)
tel. 02/921891
www.samsung.com/it
un’unità di trasmissione denominata
EXT-HD2IRS-LAN-TX e dall’unità
ricevente EXT-HD2IRS-LAN-RX; le
due unità vanno collegate secondo
la classica configurazione sender/
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
055
Tecnologia Digital Signage- Le soluzioni di Datapath, Samsung e Gefen
LUNGA VITA ALLA SMART SIGNAGE TV
Il disegno qui pubblicato illustra le
doti di durata, affidabilità e tenuta
della Samsung Smart Signage TV. I
dati sono stati ottenuti
sottoponendo la Smart TV a test
comparativi con televisori
Samsung di tipo consumer,
rispetto ai quali la Smart ha una
vita operativa due volte più lunga,
una resistenza alle elevate
temperature tre volte superiore,
una tenuta alla visualizzazione di
contenuti statici anch’essa tre
volte superiore, una resistenza alla
polvere di due volte maggiore e
una tenuta all’uso prolungato di
oltre il doppio delle ore.
receiver (vedi figura 3). Come unico
requisito si esige una rete Gigabit
con Jumbo Frame di almeno 8K,
una LAN oggi abbastanza diffusa;
nel caso una simile rete non sia
disponibile è possibile ovviare
mediante lo switch integrato
nell’unità ricevente Gefen. Sono
disponibili interfacce per segnali
VGA, DVI e HDMI, il che permette
di utilizzare le Gefen anche in
veste di convertitori di formato, o
adattatori di standard, come forse
è meglio dire: una volta immesso
il segnale su LAN, per esempio, si
possono ricevere in DVI i contenuti
trasmessi da un dispositivo VGA e
pilotare monitor di standard diversi.
I vantaggi della trasmissione di
segnale proposta dalla Gefen
(HD over IP, questo il nome)
sono evidenti: invece di utilizzare
singoli cavi HDMI, DVI o VGA, che
richiedono connessioni puntopunto e non consentono di utilizzare
cablaggi pre-esistenti, la interfacce
Gefen permettono di sfruttare la
rete LAN aziendale, con notevoli
risparmi di tempo e danaro.
Dotate di interfaccia Web, le Gefen
possono essere associate a un
unico indirizzo IP, così da consentire
la connessione di più trasmittenti
e riceventi all’interno della stessa
rete. A ogni EXT-HD2IRS-LAN-TX
è possibile collegare numerose
EXT-HD2IRS-LAN-RX, creando
matrici virtuali che comprendono
fino a 256 trasmittenti e oltre 65.000
riceventi (65.535, per l’esattezza); il
numero complessivo di interfacce
dipende dalla larghezza di banda
UNICAST & MULTICAST
Le interfacce Gefen EXT-HD2IRS-LAN-TX ed EXTHD2IRS-LAN-RX possono essere configurate in
modalità «unicast» o «multicast». Nella modalità
unicast un’interfaccia trasmittente può comunicare con
una sola unità ricevente alla volta; è possibile
assegnare il segnale in molti modi diversi, ma in ogni
caso vale la regola appena detta.
Nella modalità multicast che vediamo illustrata nel
disegno, invece, l’interfaccia trasmittente può
comunicare con più unità riceventi
contemporaneamente; il funzionamento del sistema, in
questo caso, è simile a quello di una matrice HDMI.
L’illustrazione mostra tre interfacce trasmittenti (S1,
S2, S3) e due unità riceventi (R1, R2) connesse nello
stesso network: l’unità S2 trasmette il segnale video
(tratto rosso) ai ricevitori R1 e R2; i numeri blu
identificano i canali video.
YSTEM
056 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
della rete e dalla quantità di
porte disponibili sugli switch.
Impostando sui trasmettitori diversi
indirizzi IP è possibile controllare
più personal computer attraverso
una o più postazioni di lavoro
(tastiera, mouse). Insomma: gli
impieghi delle interfacce Gefen
sono tanti, e vanno oltre l’ambito
del digital signage in senso
stretto. Luca Enea-Spilimbergo,
regional manager di Gefen Europa,
sottolinea alcuni importanti aspetti
tecnici del sistema HD over IP
dell’azienda per cui lavora. Per
non superare i limiti della LAN,
per esempio, i segnali vengono
compressi in modo che un singolo
flusso video non occupi più di
150 Mbps. Tale compressione,
assicura Enea-Spilimbergo, non
produce alterazioni visibili a
occhio nudo, e in ogni caso dalle
unità trasmittenti è possibile
selezionare due modalità
che migliorano la fluidità dei
movimenti (modalità video) e la
qualità delle immagini (modalità
picture). Il sistema Gefen,
aggiunge Enea-Spilimbergo, è
progettato per estensioni KVM
(Keyboard, Video, Mouse) e
ha un tempo di latenza molto
contenuto: 15 – 20 mS, quando
altri sistemi per la distribuzione
del segnale video hanno ritardi
medi di 500 mS. Il digital signage,
insomma, non è solo commercio,
pubblicità ed effetti speciali: è
anche un settore in cui si possono
raggiungere vette tecnologiche di
insospettabile altezza.
245x335 SIM
20-08-2014
11:05
Pagina 1
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Biennale Internazionale di Security & Fire Prevention
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São Paulo - Brasil 08.10 Ottobre 2014
Tecnologia Risparmio Energetico - Green building certificato
Progettazione integrata
nel segno dell'efficienza
E
CASDY
STU
Il primo progetto italiano ufficialmente registrato LEED Italia 2009, oggi attestato al livello Gold; il nuovo
Centro Servizi del Gruppo Credito Valtellinese di Milano raggiunge risultati ambientali importanti tra cui
un risparmio di circa 600.000 KWh e circa 120.000 euro l’anno sulla bolletta energetica
di Sara Poletto
H
a appena ottenuto
il livello Gold nella
certificazione LEED
Italia Nuove Costruzioni e
Ristrutturazioni. Il Centro
Servizi del Gruppo Credito
Valtellinese di Milano in via
Feltre si presenta oggi come
un green building a tutti gli
effetti, raggiungendo non
solo un elevato standard
di qualità architettonica
ma anche una gestione
sostenibile, volta al rispetto
ambientale e al contenimento
dei consumi energetici
complessivi.
A dimostrazione di questa
sua vocazione ecologica,
l'edificio è stato insignito
del premio E.ON Energia
Awards 2013 per la
categoria “Efficienza negli
edifici”; ha ottenuto la
certificazione Valtellina
Eco Energy, protocollo che
premia le imprese locali
che applicano i principi di
risparmio energetico e di
sostenibilità ambientale
in edilizia, ed ha ricevuto
poche settimane fa dall'U.S.
Green Building Council’s
il riconoscimento Best of
Building nella categoria "Best
Regional Project: Europe".
Frutto dell’ampliamento
della struttura preesistente, il
complesso si distribuisce su
20.000 mq complessivi, di cui
circa 5.000 per uffici, 3.000
per sale formazione, 5.700
per parcheggio e 6.300 per
spazi generali e di servizio.
L’edificio, progettato dal team
di Stelline Servizi Immobiliari
YSTEM
058 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
(società del Gruppo Creval)
in collaborazione con la
società di consulenza
Deerns Italia, ha l’obiettivo di
accentrare in un'unica sede
diverse attività del Gruppo,
mettendo a disposizione
ambienti nuovi ed efficienti.
“Il Centro Servizi di Via Feltre
è stato il primo progetto
ad essere registrato per la
certificazione LEED Italia ed
uno dei primi a conseguire la
certificazione con un livello
Oro", ha spiegato Giuseppe
Dibari, Sustainability
Director Deerns Italia.
"Un risultato importante,
frutto non solo delle scelte
e soluzioni tecnologiche
implementate nel progetto
ma anche dell’approccio
integrato da parte del team
di progettazione, con un
importante coinvolgimento
degli utilizzatori finali.
Un aspetto interessante
del progetto è la sua
volontà di presentarsi come
case-study e veicolo di
diffusione della cultura della
sostenibilità in edilizia”.
I NUMERI
DEL RISPARMIO
I risultati ambientali del
Centro Servizi sono, dunque,
il frutto di una progettazione
integrata fra aspetti
architettonici, strutturali
ed impiantistici. Tutto ciò
consente di:
- ridurre di almeno il 25%
il fabbisogno di energia
primaria rispetto ad un
edificio standard delle
stesse dimensioni, con un
risparmio di circa 600.000
KWh e 120.000 € l’anno
sulla bolletta energetica, ed
evitando l’emissione di circa
300.000 kg di CO2;
www.simmagazine.it
all’avanguardia di regolazione
automatica dell’illuminazione
naturale ed artificiale e della
climatizzazione indoor in
funzione delle variazioni
climatiche esterne;
- integrare in copertura un
impianto fotovoltaico con
una produzione annua di
circa 42.000 KWh;
- impiegare materiali da
costruzione con almeno il
20% di contenuto riciclato
e a “filiera corta”;
- garantire che il 100%
dell’energia elettrica
acquistata sia certificata
G.O. (Garanzia di Origine),
ovvero sia prodotta da
fonti rinnovabili.
- ridurre del 40% il
fabbisogno di acqua
potabile, impiegando
sistemi evoluti di irrigazione,
una vasca per il recupero
dell’acqua piovana e
accessori idrosanitari a
risparmio idrico;
- massimizzare
l’illuminazione naturale
attraverso grandi superfici
vetrate;
- sviluppare sistemi
LA LUCE AL CENTRO
DELLA SCENA
Le scelte illuminotecniche
sono state fatte in funzione
dell’abbondanza di luce
naturale esistente e della
richiesta di ottenere sia
un elevato comfort visivo
negli spazi lavorativi che
il massimo risparmio
energetico. Sorgenti a
basso consumo (T5 e LED)
e apparecchi con elevati
rendimenti sono stati abbinati
ad un sistema
di gestione automatizzato
che, in funzione delle
condizioni esterne e della
presenza degli utenti,
permette una regolazione
puntuale dei valori di
illuminazione di tutto lo
stabile, inclusi corridoi e spazi
accessori.
Ogni area viene gestita
in modo differenziato,
utilizzando la sola
energia effettivamente
necessaria. Allo stesso
tempo, l’impianto è stato
studiato per consentire la
personalizzazione dei valori
d’illuminamento da parte
del singolo utente attraverso
pulsantiere installate negli
uffici. Il sistema di controllo
della luce, curato dall'azienda
Helvar, è intuitivo, efficiente
e facilmente implementabile.
Le singole sorgenti sono
collegate tra loro tramite bus
DALI, a loro volta connessi
L'edificio è costituito da due corpi collegati tra loro da uno spazio circolare che dalla hall si snoda per
i tre piani fuori terra. La caratteristica principale è l’elevata quantità di luce che entra dalle grandi
finestre, poste su entrambi i lati lunghi, che crea un collegamento immediato con l’esterno.
ad una rete più ampia i cui
snodi sono costituiti da router
DIGIDIM, che dialogano con il
pannello centrale. Un sistema
ramificato che consente
un controllo centralizzato
dell’intero impianto e la relativa
possibilità di variare gli
scenari. I sensori di presenza
e luminosità, installati in tutti
gli ambienti, raccolgono
le informazioni necessarie
alla gestione automatica
dell’impianto. Ancora più
sofisticato quanto previsto
per l'auditorium e la sala
consiglio, dove il sistema
di illuminazione può, grazie
alla componentistica Helvar,
interfacciarsi con il sistema
audio/video Crestron.
CENTRALE SMART
Permette di connettere in
modo semplice un grande
numero di reti DALI; il
Digidim Router di Helvar è
il cervello intelligente da
cui si dipartono, poi, i rami
di un sistema articolato ma
flessibile. Si tratta, infatti,
di un sistema scalabile,
veloce da installare, da
programmare e utilizzare.
E’ efficiente e permette
grossi risparmi in
termini di consumi
energetici e di gestione
degli impianti ad uso
professionale e
commerciale. Viene fornito
con una programmazione
di base che permette
l’utilizzo immediato del
prodotto. Per le
funzionalità più avanzate si
possono invece utilizzare
software di programmazione
in ambiente Window. Ogni
router è in grado di gestire
due reti DIGIDIM, ognuna
delle quali a sua volta può
contenere fino a 64
dispositivi. Per creare, poi,
sistemi ancora più grandi i
router possono essere
collegati tra loro tramite
switch Ethernet standard.
Questo consente di
espandere il sistema e
facilita altresì le attività
di programmazione e
monitoraggio del
sistema.
www.helvar.com
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
059
Tecnologia Risparmio Energetico - Un centro commerciale efficiente
Shopping a bordo
della "Nave" green
E
CASDY
STU
Una struttura architettonica originale che trae spunto dalla storia portuale della città che la ospita:
a Marghera è stato inaugurato Nave de Vero, un complesso commerciale realizzato con un'attenzione
particolare alla riduzione dei consumi che utilizza impianti tecnologici di ultima generazione
di Sara Poletto
U
na "nave" del volume
di 500.000 metri cubi
che ospita al suo
interno 55.000 metri quadri
di superficie commerciale,
con un ipermercato di 6.000
e gallerie per oltre 15.000;
120 unità commerciali, aree
di ristorazione, uffici e 2.400
posti auto. La simbologia
marittima domina Nave
de Vero - il nuovo centro
commerciale di Marghera
(in provincia di Venezia)
YSTEM
060 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
inaugurato in primavera - a
cominciare dal nome, quasi a
voler ricordare la storia della
città e del suo porto a chi si
imbatte in questo complesso
architettonico. L’edificio si
presenta, infatti, come una
grande nave, dal cui fianco
emerge un vascello in vetro
e acciaio che accoglie
l’ingresso principale,
composto da facciate
vetrate a tutta altezza,
racchiuse esternamente
da una struttura in acciaio
“a canestro”. Sovrastano
l'edificio grandi vele
realizzate con pannelli
fotovoltaici, primo elemento,
ma è semplicemente il più
visibile, di un percorso di
efficienza e sostenibilità che
si concluderà a fine anno
con il perfezionamento
della certificazione Breeam
(con un livello atteso pari a
Very Good). Si tratta di uno
tra i più esigenti protocolli
di valutazione ambientale
a livello internazionale che
stabilisce uno standard di
bioedilizia di alta qualità, i cui
criteri utilizzati per valutare
la performance ambientale
di un edificio comprendono
sia la fase di progettazione
e realizzazione che "l'entrata
in esercizio" dell'intera
costruzione, e Nave de Vero
è il primo edificio italiano in
assoluto a potersene fregiare.
Il progetto complessivo,
realizzato dallo studio di
architettura londinese
Design International
in collaborazione con
gi architetti italiani
Milanese&Modena, ha
un impatto forte, volendo
valorizzare al massimo
l'offerta commerciale
attravesro giochi di
trasparenze e luce naturale.
Ciascun negozio e ristorante
è pensato come un luogo
d'incontro vivace di cui
www.simmagazine.it
FUNZIONAMENTO
DELL'IMPIANTO
La sequenza di funzionamento dell’impianto è stata studiata
per massimizzare l’efficienza in ogni stagione e con qualsiasi
tipo di carico. In media stagione vengono fatti funzionare
preferibilmente i gruppi ad aria per la loro efficienza; se è
necessario più calore, è comunque sempre disponibile quello
di recupero. Al crescere della temperatura esterna vengono
preferiti i più efficienti gruppi raffreddati ad acqua di torre.
Solo in piena estate intervengo, ad integrazione, i gruppi
condensati ad aria. Inoltre, poiché per alcune utenze può
essere necessaria acqua calda anche in estate, le due tipologie
di macchine sono dotate di recupero di calore parziale. In
inverno, invece, è possibile azionare il free-cooling e garantire
così il raffrescamento delle gallerie. Al contrario, per il
raffreddamento invernale dei negozi, che non possono contare
sul free-cooling, è necessario mettere in funzione un’unità,
dando la precedenza a quelle ad aria, efficienti alle basse
temperature. Con una temperatura esterna di 5°C, infatti,
la potenza richiesta per il riscaldamento viene coperta da sole
due unità funzionanti in pompa di calore, lasciando la terza
libera di lavorare come refrigeratore. Le caldaie a
condensazione funzionano solo con temperature
estremamente rigide, quando le pompe di calore non sono cioè
energeticamente convenienti; il funzionamento delle caldaie e
delle pompe di calore non è quindi mai contemporaneo.
Infine, dati i bassi carichi paragonati alle potenze in gioco
dell’intero centro commerciale e data la possibile
contemporaneità nelle richiesta di acqua refrigerata ed acqua
calda, si è deciso di dotare gli uffici di un’unità polivalente
autonoma 4 tubi che è in grado di rispondere in modo più
accurato e puntuale alla domanda degli stessi.
In apertura un'immagine dell'esterno di Nave de Vero, sopra le vele fotovoltaiche che sovrastano
l'edificio e sotto un dettaglio dell'ingresso.
esaltare l'individualità, in
una fruizione che vuole
essere anche un'esperienza
multisensoriale da
raggiungere attraverso
la cura dei dettagli e la
scelta di finiture, materiali
e dotazioni impiantistiche.
Numerose le scelte
costruttive operate,
quindi, a garanzia della
sostenibilità ambientale:
dalla ventilazione
meccanica controllata
con recuperatore di calore
ad alto rendimento, alla
realizzazione di una vasca
per il recupero dell’acqua
piovana utilizzata per
l’irrigazione delle aree verdi
esterne e poi, ancora, un
impianto fotovoltaico e
pavimentazioni permeabili
fotocatalitiche in grado
di abbattere gli inquinanti
presenti nell’aria; inoltre,
le elevate prestazioni
energetiche hanno
permesso di ottenere la
classe A+. Strategica ai
fini della certificazione è
risultata la progettazione e
la realizzazione dell’impianto
di climatizzazione, che nei
moderni edifici pesa per
circa il 50% sia in termini di
consumi energetici che di
emissioni di CO2.
frigorifero raffreddato ad
aria e centrali trattamento
aria; il secondo di una
centrale termo frigorifera
composta da refrigeratori
ad elevata efficienza. Nel
dettaglio, l’impianto del
centro commerciale è
costituito da 3 refrigeratori
con condensazione ad aria
reversibili in pompa di calore
LE PRESTAZIONI
DELL'EDIFICIO
Il progetto di Manens-Tifs
rappreswenta, dunque,
una soluzione che vuole
raggiungere la migliore
prestazione energetica
possibile con un consumo di
acqua ridotto. L’ipermercato
e il centro commerciale
hanno impianti distinti e
indipendenti. Il primo si
compone di una centrale
termica con caldaie a
condensazione, gruppo
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
061
Tecnologia Risparmio Energetico - Un centro commerciale efficiente
In queste pagine, alcune immagini del centro commerciale Nave de Vero di Marghera. Gli esterni mettono in risalto la ricerca architettonica attorno alla simbologia
marittima, come dimostrano, ad esempio, i pannelli fotovoltaici installati che sembrano vele. Negli interni, l'individualità di negozi e ristoranti viene esaltata da giochi di luce.
di tipo FOCS-N/ SL-CA4822
di Climaveneta
(www.climaveneta.it)
e 3 refrigeratori con
condensazione ad acqua
di torre a circuito aperto
alimentata da acquedotto
FOCS2-W/ CA, sempre
Climaveneta. Tutti i chiller
sono dimensionati per
sopperire, in caso di
avaria di uno di essi, ad
un carico pari all’80% di
quello di massimo progetto.
L’impianto prevede, inoltre,
4 caldaie a condensazione
alimentate a gas metano,
in grado di fornire il 100%
dei carichi termici invernali,
come riserva completa alle
pompe di calore. Particolare
attenzione è stata data anche
alla distribuzione dell’aria
nella zona shopping del
livello superiore del centro
commerciale (generalmente
realizzata mediante diffusori
ad alta induzione del tipo
ad ugello), con differenti
YSTEM
062 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
caratteristiche di lancio
mediante l’introduzione
di elementi ad effetto
elicoidale, in funzione delle
caratteristiche geometriche
degli spazi serviti. Per il livello
inferiore, invece, vengono
utilizzati diffusori lineari
adatti all’installazione in
ambienti di altezza elevata.
Progettazione impiantistica
ed architettonica sono,
dunque, andate di pari
passo, in un'ottica di
ottimizzazione del comfort
termo-acustico e dei costi di
costruzione ed energetici. A
conferma di questo alcune
scelte progettuali come, ad
esempio, la copertura della
galleria; questa è composta
per un 50% da celle vetrate
ad alta prestazione solare e
per l'altro 50% da pannelli
opachi con funzione di
assorbimento acustico che,
pur garantendo un’ottima
quantità di luce naturale
anche al piano terra, sono in
grado di ridurre notevolmente
i carichi energetici solari.
Anche l’illuminazione
artificiale è stata progettata
per ridurre ulteriormente i
carichi interni della galleria;
questo è possibile attraverso
la tecnologia a LED e la
regolazione dell’intensità
luminosa in reazione alla
quantità di luce naturale
in ogni condizione della
giornata, misurata dai
sensori presenti all’interno.
Parallelamente, la scelta della
tipologia di centrale HVAC
è derivata dalle previsioni
di consumo energetico
globale dell’edificio nelle
varie opzioni analizzate,
ottimizzando i componenti
sulla base dell’analisi dei
costi energetici nell’intero
ciclo di vita LCCA e del
minor impatto in termini
di emissioni di CO2,
prediligendo tecnologie
capaci di sfruttare le fonti di
energia rinnovabile.
Le novità dal mercato
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CLIVET
Info sempre a portata
di mano
Una nuova applicazione dedicata al comfort sostenibile
nei settori industriale, commerciale e residenziale
Un'applicazione, scaricabile gratuitamente su iPad da App Store, dedicata ai professionisti del risparmio energetico firmata Clivet, azienda specializzata in sistemi di climatizzazione e trattamento aria basati sulla tecnologia della pompa di calore. ClivetAPP
2.0 è stata rinnovata sia nei contenuti che nella grafica, potenziandone le funzioni.
Sono tre, in particolar modo, le sezioni ampliate e potenziate: quella denominata
"Applicazioni", che raccoglie al suo interno app specifiche quali Hotel, Ospedali, Centri
commerciali e cinema, Uffici, ecc, ciascuna con utili strumenti quali il video e gli schemi
applicativi, nonché una serie di approfondimenti su case history; "Sistemi e prodotti",
con schede prodotto, bollettini tecnici, manuali d'uso, listini; e la sezione "Gruppo
Clivet", che presenta i valori aziendali e le tecnologie.
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PANASONIC
Sistema flessibile
Risultato da record
per soluzioni ad hoc
Firstbox Plus di Emmeti è il sistema modulare per
impianti termici ad alta-bassa temperatura, fondamentale nelle zone che necessitano di grandi portate
d'acqua. Il vantaggio sta proprio nella possibilità
di poter assemblare tra loro uno o più moduli in
base alle necessità impiantistiche. Inoltre, il modulo
collettore aperto, che funge da separatore idraulico,
consente l'alimentazione dei moduli con generatori di
calore dotati di circolatore e permette di evitare azioni
di disturbo tra il circuito primario e quello secondario.
www.emmeti.com
Con un'efficienza di conversione del 25,6%, le
celle solari HIT® Panasonic (dimensioni: 143,7 cm
quadrati) superano dello 0,6% il record mondiale
precedentemente raggiunto dalle celle solari a base
di silicio cristallino di superfici ridotte (cella: 4 cm2).
Successo reso possibile dai più recenti progressi nella tecnologia di eterogiunzione della quale Panasonic
detiene il brevetto, che consentono a queste celle
di ottenere una maggiore efficienza di conversione e proprietà superiori ad
alte temperature, ma anche dall'adozione di una struttura back contact che
prevede l’installazione degli elettrodi sulla parte posteriore della cella, così da
sfruttare la luce solare in modo più efficiente.
www.eu-solar.panasonic.net
Il patrimonio immobiliare pubblico del Belpaese è inefficiente: lo
dimostra, ancora una vvolta, uno studio RSE-Enea basato sui dati
Cresme. In Italia gli uffici pubblici sono oltre 13.500 e consumano 3,5
TWh, mentre le scuole sono circa 43mila con un consumo di 14,5
TWh; ma se si ipotizzasse la riqualificazione anche solo su di una
parte di questi edifici il risparmio energetico sarebbe considerevole.
L’ENEA stima, infatti, che con un intervento di quasi un miliardo e
700mila euro sugli uffici si otterrebbe una riduzione dei costi per il
consumo di energia pari a 91 milioni di euro all’anno, mentre investendo circa 6 miliardi e mezzo di euro sulle scuole si taglierebbe la
bolletta energetica di 328 milioni di euro ogni anno.
Un mercato dunque ampissimo, con grandi potenzialità di business,
che richiede alta professionalità e operatori costantemente aggiornati
sull’evoluzione di tecnologie e normative. E proprio per rilanciare gli
investimenti in Italia, il Consiglio dei Ministri ha approvato a luglio lo
stanziamento di 800 milioni di euro per promuovere la riqualificazione energetica degli immobili statali; inoltre, sempre in tema di
provvedimenti normativi sullo sviluppo e l’efficientamento energetico,
il Decreto Legge 91/2014 prevede finanziamenti agevolati di circa
350 milioni di euro per l’efficienza energetica di scuole e Università.
Lungo questa direttrice si muove la seconda edizione di Proenergy,
l’evento professionale di informazione e formazione dedicato all’efficienza energetica e alle energie rinnovabili (Fiera del Levante, 27-29
novembre), che darà, quindi, spazio all’aggiornamento degli operatori
sulle nuove tecnologie a disposizione e sulle direttive attualmente
in vigore. La scelta di organizzare Proenergy a Bari non è del resto
casuale: il capoluogo pugliese ha attivato una serie di interventi per
riqualificare il territorio urbano e il patrimonio edilizio cittadino, privato e
pubblico.
Un esempio virtuoso da
cui è certamente possibile
prendere spunto.
www.proenergybari.it
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
© mrgarry- Fotolia
IN FIERA
063
Tecnologia Risparmio Energetico - A colloquio con Luca Zingale
Le nuove frontiere
del fotovoltaico
A che punto è il mercato italiano e in che direzione si sta muovendo?
Quali sono le opportunità per chi sceglie di investire nel fotovoltaico?
Lo abbiamo chiesto a Luca Zingale, direttore scientifico di Solarexpo
- The Innovation Cloud, la mostra-convegno internazionale dedicata
all’integrazione delle tecnologie energetiche low carbon per edifici,
reti e città intelligenti. Ecco il quadro che ci ha mostrato
di Sara Poletto
A colloquio con... Luca Zingale,
direttore scientifico di Solarexpo-The Innovation Cloud
System Integrator Magazine
- L’edizione 2014 di
Solarexpo-The Innovation
Cloud ha avuto oltre 14mila
visitatori professionali e
6.000 partecipanti registrati
ai 50 convegni. Cosa è
emerso da quella edizione?
Luca Zingale - Credo che la
significativa affluenza di
visitatori nell’edizione 2014,
peraltro particolarmente
profilati dal punto di vista
professionale, sia un chiaro
segnale della fiducia in un
mercato in fase di ripresa.
Tuttavia sappiamo che le
aziende dovranno mantenere
un forte orientamento verso
l'estero, soprattutto in quei
paesi con una domanda di
energia rinnovabile in
crescita. Nell'edizione 2014
abbiamo ricevuto, sia dagli
espositori che dai visitatori, la
conferma che il concept
multi-tecnologico di
Solarexpo-The Innovation
Cloud riesce ancora ad
anticipare le tendenze di
mercato, oggi sempre più
orientate verso l'integrazione
di tutte le tecnologie
energetiche innovative. Per
questo nel 2015
YSTEM
064 / ISNTEGRATOR
MAGAZINE
conserveremo il concetto di
'ibridazione tecnologica', ma
con alcune novità.
SIM – Immaginiamo,
dunque, che il fotovoltaico
manterrà comunque un
ruolo primario nell’evento.
Quali sono oggi i numeri del
fotovoltaico italiano?
L.Z. – Sì, sarà sempre uno dei
focus dell’evento. Nei primi
cinque mesi del 2014 il nostro
Paese ha installato 223 MW di
nuova potenza, con oltre
24mila nuovi
impianti.
Un dato
piuttosto
basso
rispetto ad alcune
previsioni sull’intero
anno che stimavano in 1
GW la nuova potenza. Ma
se consideriamo che
questi ultimi mesi sono
tra i primi senza Conto
Energia, questo dato può
essere letto anche come un
segnale della solidità del
mercato italiano. Anzi,
potremmo dire che il dato sia
"L'edizione 2015 di SolarexpoThe Innovation Cloud si terrà
dall'8 al 10 Aprile al MiCo Fiera Milano Congressi e le
novità saranno molte"
"Il trend attuale conferma
lo spostamento, oserei dire
il ritorno, del fotovoltaico
italiano al mercato
residenziale"
www.simmagazine.it
tendenzialmente in crescita,
visto che nel 2013 il mercato
degli impianti non incentivati
aveva raggiunto nel
complesso 300 MW. Una
quota di oltre il 20% delle
installazioni totali che nel
2013 è stata di 1,45 GW.
Vorrei inoltre ricordare che
oggi il fotovoltaico copre
quasi l’8% della domanda
elettrica nazionale, una quota
inimmaginabile solo 5 o 6
anni fa.
SIM - Qual è il rapporto tra
installazioni commerciali e
residenziali e quale trend si
registra?
L.Z. – Per parlare solo di
quest’ultimo periodo,
possiamo dire che dei 24mila
impianti realizzati, quasi il
90% è di piccola taglia
piccola, soprattutto tra 3 e 6
kW di potenza, tipici
dell’utenza domestica.
Questo trend conferma lo
spostamento, oserei dire il
ritorno, del fotovoltaico
italiano al mercato
residenziale. Già nel 2013 la
potenza installata era
ascrivibile per il 39% al
segmento 1-20 kWp.
SIM - Nell’attuale fase
post-incentivi, come è
cambiato il settore italiano
del fotovoltaico?
L.Z. – Il fotovoltaico italiano si
sta reinventando, ma anche
l’utenza sta cambiando. Finita
la fase degli incentivi, oggi chi
decide di fare un impianto non
chiede più "quanto ci
guadagno", ma piuttosto
"quale sarà il mio risparmio?".
Grazie al forte calo del prezzo
degli impianti, oltre 40% in tre
anni, e alla combinazione tra
bollette salate e una buona
radiazione solare, in molte
parti del Paese si è raggiunta
la cosiddetta grid-parity. Oggi
è quindi più conveniente
produrre l'elettricità con il
solare rispetto all'acquisto
dalla rete, gravata dagli oneri
di sistema. Per questo la
parola d’ordine, sia per le
imprese che per le famiglie,
è "autoconsumo", ovvero
l’uso dell’energia elettrica
generata dal fotovoltaico
quando viene prodotta.
SIM - Ma ovviamente questo
non è sempre possibile visto
che il solare non produce di
notte…
L.Z. – Per questo diventerà
sempre più utile abbinare al
fotovoltaico una serie di
tecnologie, come i sistemi di
domotica, che gestiscono in
modo intelligente i carichi
elettrici, ad esempio per far
prelevare al frigorifero più
energia proprio quando
l'impianto fotovoltaico sta
producendo; oppure per il
riscaldamento e il
raffrescamento delle
abitazioni potranno servire
le pompe di calore
elettriche, che consentono di
risparmiare sul gas. E poi,
sempre nell'ottica di una
massimizzazione
dell'autoconsumo, c’è
grande attenzione verso le
batterie e gli inverter
integrati con sistemi di
accumulo, i cosiddetti
battery inverter, che
permettono di stoccare
l'energia dell'impianto che
non si consuma sul
momento, per poterla
utilizzare per esempio di
sera. Dal punto di vista
economico, si attende per
questi componenti un calo
dei prezzi tra il 30 e il 50%
entro 3-4 anni, anche se già
con i prezzi attuali
l'investimento ha tempi di
rientro accettabili. Non
dimentichiamo, poi, che
anche le batterie dei veicoli
elettrici potranno fungere da
accumulo.
SIM - Quali sono le nuove
opportunità per il settore?
L.Z. – Vorrei intanto
segnalare che con la delibera
del 12 dicembre 2013,
l’Autorità ha completato una
normativa che consente oggi
ad un operatore che installa
un impianto fotovoltaico sul
tetto di un cliente di vendere
direttamente a quest’ultimo
l’elettricità solare prodotta.
Parliamo dei Sistemi
Efficienti di Utenza o SEU.
In questo modo, invece di
vendere un impianto
fotovoltaico un'impresa del
solare può vendere il kWh
generato: l'impianto rimane
di proprietà della ditta che lo
ha installato, che si impegna
contrattualmente a cedere al
cliente l'energia prodotta
dall’impianto fotovoltaico per
un determinato periodo e a
un prezzo bloccato,
ovviamente inferiore a quello
che il cliente pagherebbe
comprandola dalla rete
pubblica. Da non
sottovalutare anche i
vantaggi delle detrazioni
Irpef per le ristrutturazioni
edilizie, che fino al 31
dicembre 2014 saranno del
50% e nel 2015 del 40%,
salvo nuove disposizioni
nella Legge di Stabilità. Per
le PMI che vogliono
installare un impianto FV c’è
poi la "Sabatini bis" grazie
alla quale è possibile
richiedere finanziamenti. Il
beneficio consiste
principalmente nella
possibilità di ottenere un
contributo pari
all’ammontare degli
interessi e beneficiare della
garanzia del Fondo per le
piccole e medie imprese, fino
all'80% del finanziamento.
Con queste agevolazioni,
installare pannelli
fotovoltaici resta ancora un
ottimo investimento.
SIM - Come si muove invece
il mercato europeo e
mondiale del fotovoltaico?
L.Z. – A livello mondiale
l'installato fotovoltaico totale a
fine 2013 aveva raggiunto
136,7 GW, con un incremento
del 35% rispetto all'anno
precedente, quasi il doppio di
due anni prima. L'Asia e i
Paesi emergenti hanno
conquistato per la prima volta
la leadership nella crescita del
solare fotovoltaico mondiale.
Sui 37 GW installati lo scorso
anno, 10 sono stati realizzati in
Europa, che comunque resta
un mercato potenzialmente
ancora molto importante.
SIM - Quali saranno le novità,
di cui accennava all’inizio,
della prossima edizione di
Solarexpo-The Innovation
Cloud che si terrà dall'8 al 10
Aprile 2015 a Fiera Milano
Congressi?
L.Z. – Riguardano molti
aspetti. Partirei dalla location,
che quest'anno sarà al MiCo
- Fiera Milano Congressi, nel
cuore di Milano, per passare
alle soluzioni espositive
pensate come veri e propri
"vestiti sartoriali" cuciti su
misura per ogni necessità
delle aziende. E’ nuovo anche
il focus tecnologico del
programma dei convegni.
Nella prossima edizione i
percorsi tematici saranno
quattro e si concentreranno
sulle tecnologie elettriche e
sulla loro dinamica di
innovazione: rinnovabili
elettriche, energy storage, reti
intelligenti, smart
technologies ed efficienza
energetica negli edifici e
nell’industria, ma anche
mobilità elettrica e ibrida. Su
queste tematiche si delineerà
un intenso calendario di
eventi convegnistici,
seminariali e di formazione
professionale.
I NUMERI
DELL' EDIZIONE 2014
- 300 imprese, marchi internazionali e player istituzionali
in rappresentanza di 26 Paesi europei ed extra europei;
- 14.200 visitatori professionali;
- 1.000 delegati e buyer esteri, provenienti da 61 Paesi;
- 300 giornalisti accreditati;
- 50 eventi convegnistici su stato dell’arte tecnologico,
novità normative, business intelligence;
- 400 relatori nazionali e internazionali intervenuti;
- 6.000 partecipanti registrati agli eventi convegnistici.
www.solarexpo.com
SYSTEM
INTEGRATOR /
MAGAZINE
065
133_bw_serie_600_pgp_hcm.qxp:-
9-06-2014
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Pagina 1
1995
1999
2001
2007
2014
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