Decima Conferenza nazionale di statistica SCENARI Visualizzazione per la conoscenza Stefano De Francisci Istat – Direzione centrale per le esigenze degli utilizzatori, integrazione e territorio Quanta conoscenza c’è dentro i dati? 2 Intanto, come sono fatti i dati? Regioni 3 Anni Indicatori Valori 2009 ... 1999 TEMPO Multidimensionalità 4 .......... Sardegna Piemonte TERRITORIO Multidimensionalità ... TEMPO 2007 1999 .......... Sardegna Piemonte TERRITORIO “Possiamo legittimamente supporre che la conoscenza comporti in sé diversità e molteplicità. . . . . . La conoscenza è quindi proprio un fenomeno multidimensionale ” (E. Morin) 5 Tanto, troppo, anzi troppo poco “Ciò che succede qui è che si ha un'enorme massa di informazioni, anzi non soltanto una massa, un flusso di informazioni, ma un vero e proprio diluvio. Ho un amico, Royan Scott, che dice: stiamo vivendo il secondo diluvio. Il primo diluvio è stato di acqua, il secondo è il diluvio dell'informazione” Ci inondano e scivolano via, come un diluvio P. Lèvy, “Il diluvio informazionale” Jessica Hagy “Needles and haystacks and such.” Sono difficili da trovare, come un ago in un pagliaio http://thisisindexed.com/2009/10/needles-and-haystacks-and-such/ 6 Tanto, troppo, anzi troppo poco Sono troppi e ci intossicano, come il troppo mangiare “Gli intasamenti di informazione sono assai più gravi di quelli di macchine e utensili. . . . . .Le indigestioni di segni sono più gravi delle intossicazioni alimentari” (R. Ruyer) The term informavore characterizes an organism that consumes information. It is meant to be a description of human behavior in modern information society, in comparison to omnivore, as a description of humans consuming food. http://www.edge.org/3rd_culture/schirrmacher09/schirrmacher09_index.html 7 Non ci bastano mai, come una bulimia informativa Tanto, troppo, anzi troppo poco Forse ha ragione Gorgia O potremmo dire le parole di Atahualpa quando ricevette dagli spagnoli una cosa che non aveva mai visto… un libro 8 “Nulla c’è; se anche qualcosa c’è, non è conoscibile all’uomo; se anche è conoscibile, è incomunicabile all’altro” “A me non dice nulla. Non mi parla” Dati da raccontare, storie da vedere Ma allora la conoscenza cos’è? E cosa c’entra con la visualizzazione? Che succede quando le mettiamo insieme? Può uno strumento software dare una risposta a domande alle quali intere generazioni di pensatori e filosofi hanno dibattuto e stanno ancora dibattendo? Di certo non può rispondere ma altrettanto certamente può offrire un contributo… …se da una parte vediamo la produzione grafica come la possibilità di superamento di immagini cliché, di stereotipi e soprattutto di staticità informativa; …se dall'altra parte vediamo il racconto di storie come una delle basi tradizionali della trasmissione del sapere 9 Conoscenza Cominciamo con la conoscenza “La nozione di conoscenza ci sembra Una ed evidente. Ma non appena la si interroga, ecco che esplode, si diversifica, si moltiplica in innumerevoli nozioni, ognuna delle quali pone un nuovo interrogativo” (E. Morin) 10 Wordcloud della conoscenza 11 I rischi “Si può mangiare senza conoscere le leggi della digestione, respirare senza conoscere le leggi della respirazione, pensare senza conoscere le leggi e la natura del pensiero, conoscere senza conoscere la conoscenza. Ma mentre l’asfissie e l’intossicazione si fanno immediatamente sentire […] l’errore e l’illusione […] non si manifestano [e restano] errore e illusione” (E. Morin) 12 I punti di vista Accettiamo lo smembramento e la sclerotizzazione della conoscenza in punti di vista chiusi? Che ne fanno… un prodotto sociale (il sociologo) un prodotto psicologico (lo psicologo) un puro prodotto del cervello (il neuro-scienziato) una tecnica di indagine su un oggetto (il filosofo) l’arte del classificare e la classificazione come forma della conoscenza (il classificatore) una tecnica di deduzione… induzione, abduzione, ecc. (il logico) azione e informazione agita (l’ingegnere della conoscenza) 13 DIKW saggezza conoscenza informazioni dati G. Bellinger et al. Data, Information, Knowledge, and Wisdom http://www.systems-thinking.org/dikw/dikw.htm H. Cleveland "Information as Resource", The Futurist, December 1982 http://www.nwlink.com/~donclark/performance/understanding.html E oltre la saggezza? S. Wurman http://www.jonkolko.com/projectFiles/scad/IACT370_04_I nformationAnxiety.pdf 14 Oltre il DIKW “Information is not knowledge. Knowledge is not wisdom. Wisdom is not truth. Truth is not beauty. Beauty is not love. Love is not music. Music is THE BEST.” 15 Il mondo perduto dell’informazione “L’informazione diviene informazione solo in rapporto ad una computazione ed è, altrimenti, solo un segno o una traccia” “Il sapere può circolare nei nuovi canali solo, e divenire operativo, solo se si tratta di conoscenza traducibile in quantità di informazione ” (E. Morin) (J-F. Lyotard) “Our networks are awash in data. A little of it is information. A smidgen of this shows up as knowledge. Mix in experience, context, compassion, discipline, humor, tolerance, and humility, and perhaps knowledge becomes wisdom” (Jonathan G. Koomey) 16 “Dov’è la saggezza che abbiamo perduto nella conoscenza, dov’è la conoscenza che abbiamo perduto nell’informazione?” (T. S. Eliot) Il trattamento grafico dell’informazione 1786: Il primo (forse) grafico statistico della storia (W. Playfair) 1983: Il primo (o meglio il secondo) teorico della grafica statistica Small multiple 1990 17 Grafici in miniatura 2003 (E.Tufte) 2003: L’era (estinta) dei cruscotti (Axiom Systems) Il trattamento grafico dell’informazione http://www.visual-literacy.org/periodic_table/periodic_table.html 18 Chartjunk, ovvero come non fare i grafici 19 Statistics eXplorer: GAV e Storytelling GAV = GeoAnalytics Visualization Framework …it is a component toolkit for dynamically exploring timevarying, geographically referenced and multivariate attributes simultaneously AND to enable the capture of the interactive visual process into information packages that allow the analysts to communicate their discovery and decision recommendations http://vita.itn.liu.se/gav?l=en 20 Statistics eXplorer: Storytelling e Vislet Cartografia interattiva Grafica dinamica Grafici integrati Storytelling Vislet 21 Statistics eXplorer 23 Alla base dei GAV Ciò che può fare delle tecnologie per il trattamento grafico dell’informazione, in particolare nel campo dei tool di visualizzazione geo-analitica, strumenti per produrre conoscenza, può essere ritrovato attingendo ad aree disciplinari diverse. Se lo si fa, si scoprono connessioni sorprendenti 25 Linguaggio della visione (rappresentazioni del mondo) Analisi vs. sintesi Storytelling, agire comunicativo, la crisi delle metanarrazioni Realtà e virtualità, materialità e immaterialità, dinamismo e interazione Il nodo semiotico La semiotica è lo studio del linguaggio in termini di 26 comunicazione Il linguaggio visivo “La mente umana abita il linguaggio, vive di linguaggio e si nutre di rappresentazioni” “Si possono quindi individuare due sensi della rappresentazione: - un senso indicativo e strumentale in cui predomina l’idea di segno - un senso evocatorio e concreto in cui predomina l’idea di simbolo” 27 “Le parole e le immagini sono a un tempo indicatori, che designano le cose, ed evocatori, che suscitano la rappresentazione della cosa indicata” (E. Morin) Il linguaggio visivo “Il linguaggio è uno strumento che ci permette di ordinare la nostra esperienza, combinando i dati dal fluire della realtà circostante con unità linguistiche: parole, frasi, proposizioni” “Questi sistemi di astrazioni, prodotti della nostra mente, li chiamiamo spiegazioni o filosofie quando sono verbali, rappresentazioni del mondo quando sono visivi.” 28 “Ciò che è vero per i linguaggi verbali lo è anche per i linguaggi visuali: combiniamo i dati derivanti dall’esperienza visiva con immaginiclichés, con stereotipi di un tipo o dell’altro a seconda del modo in cui ci è stato insegnato a vedere.” (s. i. hayakawa) Vedere l’invisibile “Nella visione vi è molto di più di quanto non colpisca l’occhio” (N. R. Hanson) “Prima che ci partiamo dal ragionamento del veder l’imagine pendente nell’aria, insegnaremo come si possa fare che veggiamo le imagini pendenti nell’aria di qualsivoglia cosa; il che sarà cosa mirabile più di tutte le meravigliose,principalmente senza specchio, e senza l’ogetto visibile” (G. B. Della Porta, 1589) Diagrammi in serie storica 29 Scatter plot Cartografia tematica La lezione di Bertin L’informazione è una relazione 30 L’informazione utile alla decisione è quella ricavata dall’esame delle relazioni intercorrenti dentro l’insieme da analizzare per generare una riduzione pertinente della dimensione dell’insieme Non è un aumento della quantità di informazione ma al contrario una riduzione di questa quantità in raggruppamenti pertinenti La lezione di Bertin Grafica d’arte? Graphic design? Di cosa parliamo? Visual communication? Trattamento grafico dell’informazione? 31 La lezione di Bertin “Contrariamente al grafismo, la grafica non è un arte: è un insieme di segni, rigoroso, semplice e facile da imparare, che permette di capire meglio per decidere meglio.” “La grafica di comunicazione è un mezzo per fissare e per dire agli altri ciò che si è scoperto... Il suo imperativo è la semplicità” “La grafica di elaborazione serve per trovare le relazioni in un insieme di dati – ancora sconosciute – ‘per scoprire cosa si deve dire e fare’” (J. Bertin) 32 La lezione di Bertin Informazione esterna (la natura del problema e le relazioni che l’informazioni interna ha con tutto il resto esterno) In un grafismo tutta l’informazione utile è percepita senza la necessità di una decodifica esplicita 33 Informazione interna (relazioni interne che l’immagine rivela) metadati e contesto Cosa manca qui? W. Kandinsky, 9 punti in ascesa I linguaggi visivi Isotype (International System of Typographic Picture Education) è un sistema basato su pittogrammi. Ideato da Otto Neurath come un vero e proprio linguaggio visivo internazionale è stato alla base dei metodi formativi visuali e delle moderne icone al tratto. 34 Analisi - sintesi Sono quindi le qualità organizzatrici (stabilità, coerenza, costanza) che permettono allo sguardo, cioè alla mente, […] di effettuare a ogni istante delle analisi (distinzioni, selezioni, focalizzazioni) e delle sintesi (totalizzazione, globalizzazione, contestualizzazione) (E. Morin) 35 Il mantra dell’analista dati “Overview first, zoom and filter, then details-on-demand” (Ben Shneiderman) 36 Lo storytelling Arendt e la condizione umana Lyotard e il postmoderno Habermas e l’agire comunicativo 37 Lo storytelling, o la tessitura di una narrazione “Io spero che ogni cortese uomo leggendo il libro non mancherà di riconoscere, che l'Autore può affermare col buon Petrarca: Io parlo per ver dir, Non per odio d'altrui ne per disprezzo“ (Stefano Franscini, Statistica della Svizzera, 1827) “Originariamente la scienza è in conflitto con le narrazioni. Misurate col suo metro, la maggior parte di queste si rivelano favole. Il sapere non si identifica con la scienza e non si riduce alla scienza, né alla conoscenza, in esso convergono le idee di saper fare, saper vivere, saper ascoltare.” (J-F. Lyotard) 38 Lo storytelling, o la tessitura di una narrazione “Lo storytelling, o la tessitura di una narrazione fuori dell’azione degli individui, è parte del senso stesso dell’azione, perché consente l’articolazione retrospettiva della sua significazione e importanza” 39 “…dietro la scena c’è lo storyteller, ma dietro lo storyteller c’è una comunità di memorie” (H. Arendt) Lo storytelling, o la tessitura di una narrazione Hans Rosling e Gapminder Istat e NoiItalia “La condizione decisiva perché un’analisi dinamica sia buona, è che in essa ogni problema venga continuamente e sistematicamente riferito allo stato del sistema considerato come una totalità” Oecd e Young people and the jobs crisis in numbers 40 (Talcott Parsons) Every picture tells a story Ipercubi TEMPO Data Warehouse TERRITORIO Estrazione dati spaziotemporali Indicatori Valori Regioni Anni Grafici Percorsi di analisi (storie) 41 NoiItalia.eXplorer Conclusioni “I dati non sono intrinsecamente noiosi. Né intrinsecamente interessanti.” (S. Few) Authoring tool Storytelling Vislet La Storia di un Emigrante Ready-made “Overview first, zoom and filter, then details-on-demand” 42 Joseph Cornell, Cassiopea (assemblage) Conclusioni Dove risiede la vera democrazia della conoscenza? Negli hard-disk? Nelle biblioteche? Nella società? Nella storia? “La cosa più straordinaria sta nel constatare che il cervello, che ci sembra essere il governatore autocratico dell’organismo, è, come dice Von Foerster, un “organo democratico”. … Tutto si produce e di decide per assemblee di neuroni” (E. Morin) 43 Conclusioni “Dobbiamo entrare nel regno del pensiero complesso e abbandonare lo sguardo semplificatore che acceca la conoscenza”. (E. Morin) 44 Conclusioni 45 “ “