Caritas Ambrosiana Uno sguardo sull’immigrazione. Nuovi scenari e trasformazioni in atto I diversi scenari e le trasformazioni in atto • • • • • Italia paese di migrazione Italia paese di immigrazione Il primo decennio del terzo millennio. L’ultimo quadriennio • Flussi migratori diversificati per provenienza e motivazioni • Dramma della migrazione forzata • Migrazione economica: calo e tendenze. Immigrazione odierna Fare Memoria: l’Altra Italia, 1870 - 1970 30 milioni di italiani sono emigrati verso: Sud America Nord America Australia Paesi Europei 27 milioni di oriundi (figli e parenti) Circa 60 milioni di italiani hanno vissuto in altri paesi Oggi sono quasi 4 milioni gli italiani che risiedono all’estero per lavoro e sono iscritti all’AIRE. Dinamismo esponenziale dei flussi migratori. n. persone immigrate 2013 5,0 milioni 3,8, milioni 2010 2005 2,5 milioni 2002 1,6 milioni 700 mila 144 mila 1970 1990 2000 2010 Presenze - Provenienze 5,2 milioni di persone immigrate regolarmente soggiornanti in Italia (oltre 1 milione i minori): ● Lombardia: 1,2 milioni (170 mila minori) ● Provincia di Milano: ● Milano città: 380 mila 250 mila In Europa la stima di immigrati regolarmente soggiornanti vede alcuni paesi maggiormente coinvolti e precisamente: Germania: Francia: Regno Unito: Spagna: 10,5 milioni 7.2 milioni 7.8 milioni 6,5 milioni Presenze per Nazionalità Romania Albania Marocco Cina Ucraina Filippine 950 mila 470 440 210 200 160 Macedonia - India - Polonia – MoldovaEgitto: Nazionalità presenti in misura superiore alle 100 mila persone Presenze continente Latino-americano: circa 300 mila Migrazioni Economiche A fronte dell’aumento esponenziale di flussi migratori economici registrati nel primo decennio del secolo si contrappone il calo di nuovi M.E. nell’ultimo quadriennio. L’Italia non più paese di particolare attrazione. I flussi migratori dai paesi latino americani si sono arrestati, mentre si rileva invece l’incremento di flussi migratori economici da parte di alcuni paesi dell’oriente del mondo. Migrazioni Economiche Si assiste, seppur in misura ancora circoscritta, ai percorsi migratori di ritorno resi possibili dall’evolversi delle condizioni economiche e sociali di alcuni paesi. Al momento tale fenomeno è riconducibile principalmente ad alcuni paesi latino americani. Migrazioni Forzate • • A fronte di una media, di flussi migratori forzati verso l’Italia, di circa 19 mila persone/anno tra il 1997 ed il 2010 nel triennio 2011 2013 la migrazione forzata è stata di oltre 120 mila persone e nel solo 2014 di 170 mila persone Nell’ultimo anno il paese con maggior numero di M.F. è stato la Siria (43mila) seguito dall’ Eritrea (34mila) Migrazioni Forzate • 27 guerre in atto • Oltre 1000 ‘viaggi’ nel 2014 • Dei 170 mila M.F accolti nel 2014 sono tuttora in Italia 65 mila M.F. accolti e rimasti nelle diverse strutture di prima e seconda accoglienza. Problematiche Sociali La società ricevente, o meglio accogliente, che figura di immigrato incontra o sostiene di incontrare? Immigrato: espressione di bisogni Immigrato: portatore di rischio sociale Immigrato: abbruttito dal disagio L’impatto e il dialogo ristretto a tali credenziali genera l’idea della disperazione, debolezza, incapacità. Occorre pensare, scorgere ed apprezzare la persona immigrata quale portatore di valori aggiunti, tradizioni e saperi diversi. Problematiche Sociali Si assiste a fenomeni di impoverimento repentino che conducono le persone/nuclei familiari all’impossibilità di assolvere bisogni prima gestiti in autonomia. La debolezza conclamata del mercato lavorativo e l’esasperazione dovuta all’insuccesso induce a non cercare più occupazione. La richiesta di orientamento alla ricerca lavorativa si trasforma in richiesta di sostegno al disagio, abitativo/economico Problematiche Sociali L’abitare e l’ accoglienza Il lavoro e la formazione Disorientamento e informazione di qualità La tutela dei diritti e la consulenza legale L’accesso ai Servizi e i doveri dell’ente pubblico L’assenza di mezzi di sostentamento e il sostegno relativo ai bisogni non assolvibili in autonomia. Chi è il Migrante? Chi è l’Immigrato? I paesi caratterizzati da forte emigrazione sono sempre contraddistinti da forti squilibri economici, sociali e politici. Il livello salariale oscilla in quasi tutti i paesi tra gli 80 e i 200 dollari mensili. Il costo della vita è in realtà sproporzionato al reddito pro-capite. Il migrante crede nella possibilità di creare ben-essere di ritorno ai propri cari. La famiglia, il clan, la comunità credono in egual modo al verificarsi di tale possibilità. L’EMIGRAZIONE ECONOMICA E’ UN INVESTIMENTO FONDAMENTALE PER LA SOCIETA’ DI APPARTENENZA TUTTAVIA EMIGRARE SIGNIFICA AFFRONTARE UNA PERDITA IMMEDIATA: AFFETTIVA CULTURALE ECONOMICA IL PERCORSO MIGRATORIO GENERA UNA PERDITA EFFETTIVA. L’IMPEGNO ECONOMICO E’ STIMATO IN CIRCA 3000 – 5000 $ CHI PARTE E AFFRONTA TALI PERDITE E’ IL SOGGETTO PIU’ FORTE, NON IL PIU’ DEBOLE L’IMMIGRAZIONE NON E’ UN PROCESSO FRUTTO DELLA DISPERAZIONE MA UNA CONSAPEVOLE SCELTA. Dinamismo Migratorio: Accoglienza e Integrazione. Laddove il rapporto tra società accogliente e società immigrata è sempre più convergente il presupposto della sola accoglienza si rivela insufficiente. Quale possibilità di coinvolgimento progettuale di tutte le componenti della città? CONOSCENZA DELLA DIVERSA IMMIGRAZIONE DIALOGO MULTICULTURALE TRASVERSALITA’ Presenza multietnica: 170 etnie Silenzio e clamore etnico COSTRUZIONE DI ESPERIENZE e CONTENITORI DI INTEGRAZIONE TRASVERSALE