IL TEAM
GIUSEPPE FREDDIANI
E' il capitano del club. Anche quando non c'è, c'è, nel senso che lavoro, famiglia e talora salute a
volte (spesso!) ne provocano assenze, ma egli segue costantemente i nostri eventi, impagina e
spedisce i bollettini ed è pure l'autore di questo nostro sito.
Inoltre, e non è poco, ha in mano tutto l'aspetto burocratico ed amministrativo del club del
quale è il rappresentante legale.
Quelli come lui si usano denominare “le colonne”.
E' assai preciso; se ad esempio tardate a farvi la visita medica e vi fischiano le orecchie, è lui
che sta riordinando le carte, vede che tale documento manca e si incacchia...
Giuseppe è uno dei veterani del nostro club.
In verità però imparò a giocare da teenager a Latera, in Tuscia, terra d'origine dei suoi genitori.
Sul dritto usa top e smash, sul rovescio sporca il gioco. Ha un servizio letale per chi non è un
giocatore almeno buonino.
Per il poco, anzi pochissimo che si allena può esser definito un notevole match-winner, un
“rapina-partite”: tale sua capacità di concentrarsi e andare a risultato ci è tornata utile in
parecchie giornate di campionato lungo tutti questi anni.
BARBARA PICCINI
E' la più esperta del club, vince contro tutte le donne o quasi, e pure contro uomini abbastanza
quotati...iniziò da ragazzina vincendo tutti i tornei estivi di Fregene e dintorni, dimostrando
particolare attitudine. Per questo venne tesserata, conseguì molti grossi risultati anche
“ufficiali”e addirittura entrò in prima categoria ad inizio anni'70. Quindi mollò nientemeno che
per un trentennio in cui divenne una stimata avvocato...
Ha ripreso nel 2003...ridivenendo in pochi mesi, nonché 50enne, la campionessa laziale!
I suoi punti forti sono il gran tocco di palla – nel block è davvero un muro – e la tenacia. Se si
hanno pochi colpi, con lei non si passa. Se invece trova un pallettaro/a, il match va all'infinito
perchè, sebbene si alleni con impegno anche in attacco (la foto riprende una preparazione di
topspin), in partita ufficiale – e questo è un suo grave difetto- non tira mai!
Comunque le sue correttezza e tenuta nervosa, e i risultati agonistici che ne conseguono, sono
un esempio per tutti.
ROBERTO IANNUZZI
Pimpante over 60, è anche “il Man Ray”, cioè l'artistico autore di quasi tutte queste fotografie.
E' un ex specialista del settore farmaceutico, ma possiede una cultura enciclopedica. Però il suo
vocabolario interiore è strappato alla parola “topspin”...
Gioca seriamente solo da un paio d'anni: quando iniziò da noi nel 2006, in pochi mesi, usando
con lucido opportunismo tattico la famigerata gomma dr Neubauer, divenne uno spauracchio. Ma
la successiva “messa fuori legge” di tale prezioso supporto l'ha mandato alquanto in crisi...ancor
oggi è alla disperata ricerca di una seconda racchetta filosofale.
Figura comunque tra i titolari del club e, se è in giornata, i suoi secchissimi dritti come quello
che prepara nella foto e i suoi block spiazzanti fanno vittime. Se non è in giornata, la vittima è
lui.
PAOLO GONELLA
Topspinner mancino con rovescio impestato da gomma quasi vetrificata, il leccese Gonella, cl.
'62, ha iniziato un paio d'anni fa e sta progredendo tecnicamente al punto che, superati i Trials,
figura nei titolari della nostra terza squadra capitanata nientemeno che dal conte Iannuzzi. Il
suo problema è la desuetudine al forte stress agonistico, ma forse ci si abituerà disputando
campionato e qualche torneo individuale, che lo tempreranno. Mal che vada, ai prossimi saldi il
presidente Freddiani lo svenderà alla Asd Tennistavolo Lecce in cambio di qualche chilo di
specialità culinarie locali.
GIUSEPPE TOMASI
16enne, è assai progredito anche lui dopo essersi allenato tutta la stagione, con puntiglio. Ormai
se la gioca quasi alla pari coi migliori. Ha concluso benissimo l'annata divenendo il campione del
Calamandrei (iniziò 2 anni fa coi tornei per i ragazzini di tale scuola, in cui egli studia) e
vincendo il nostro tradizionale Torneino di fine anno.
Taciturno,compassato ed occhialuto, a volte sfodera insospettabile humour e si deprime solo
quando perde contro la sua bestia nera che è, ohilui, il Baronetto.
AMADOU DIOP
E' una gran brava persona, gentile e paziente nonché con una sua notevole filosofia di vita e una
cultura diverse dalla nostra, e per questo ancor più interessanti.
Non è un membro della squadra, bensì ne allena i componenti.
Giunto a Roma nel 2002 dal Senegal, nazione della quale come atleta era stato pluricampione,
ha iniziato ben presto a fare lo sparring partner in varie società capitoline, tra cui la nostra.
Ottimo giocatore ancor oggi a quasi 40 anni (se gareggiasse sarebbe tra i primi del Lazio in
assoluto), il sogno dei nostri eroi è batterlo, ma non ci riescono mai nemmeno da lontano.
Il suo difetto è che è troppo buono e dice a tutti che sono bravi: invece con qualche allievo
testone dovrebbe usare il gatto a nove code!
STEFANO SAUVE
Ha conservato un ottimo fisico in barba alle sue 52 primavere, e nel pingpong dispone di qualche
servizio avvelenato, di un potente drittaccio in topspin e di un fastidioso rovescio di puntinata
lunga. Solo che è entrato da poco nel pingpong “serio” e, a livello sia emotivo che tattico, a
volte sotto stress agonistico si ingrippa e non riesce ad esprimersi come potrebbe...
Può comunque sperare di migliorare ancora parecchio anche perchè, da buon meticoloso
ingegnere qual è, dimostra serietà e si allena con impegno.
ROBERT VAN OTTERDIJK
E' dipendente FAO ed è a Roma da un paio d'anni dopo aver lavorato in
varie
nazioni
africane.
Ha
ripreso
il
pingpong
dopo
4
lustri.
Si
vede
che un tempo si allenò, ma gli serve tempo per riacquisire la forma
perduta. Il Baronetto è la sua bestia nera nelle sfide interne.
SIMONA TADDEI
Vivace brianzola (monzese) da anni a Roma per lavoro, ex tennista ora jogger, ha trovato un
nuovo flirt (o sarà lunga love-story?) nel pingpong. In ottima forma fisica, sta rapidamente
acquisendo padronanza tecnica con la determinazione propria dei lombardi. Ad una recente
intervista a Rai e Mediaset unificate ha dichiarato: "Sto diventando iperfortissima, la mia prima
vittima sarà Alessandra Malizia e poi tanti altri - ohiloro - seguiranno!".
GERARDO FIORLETTA
Ingegnere cl. '78, è da poco che si dedica alla nostra noble art. Pur giocando troppo eretto, sa
già esprimere un perentorio smash di dritto e "tiene abbastanza di concentrazione". Ha quindi
certi numeri per divenire un osso duro nel nostro contesto.
DAVIDE AMABILE
Classe 1966, viareggino, gioca da tanto ma dal '90 al 2011 la sua racchetta è rimasta appesa al
chiodo. Vanta esperienze formative: ai Giochi Gioventù dell'Era Neozoica gli capitò di trovarsi
davanti il futuro asso Nannoni, ed in seguito giocò in C. Possiede colpi penetranti, perentori, ma
– per la lunghissima pausa - è ancora arrugginito e ne sbaglia molti. Oggi, ingegnere, lavora in
Finmeccanica, abita a Roma vicino al nostro club e vuole rimanere “forever young” a forza di tiri
piatti ed effettati.
FRANCESCO CUTRUZZULA’
Esperto di informatica classe '72, ha praticato altri sports che gli hanno conferito mentalità e
comportamento in campo da lottatore, per cui tiene duro ed è anche self-controlled.
Tecnicamente sta però ai primordi e quindi deve assai affinarsi lavorando sui fondamentali. Non
si sa se, con la sua impugnatura da tennista convertito al pingpong (ma anche i sommi Hasegawa,
Neale, Bengtsson e Dvoracek avevano grips iper-atipici!), farà passi da gigante o si fermerà
presto; noi prevediamo una pur soddisfacente via di mezzo.
MAX SCHIRALDI
Professore universitario di “gestione di impianti industriali” ad ingegneria, ad ottobre '11 ha
avuto la malaugurata idea (embè...all'inizio racchetta e pallina regalano poche gioie e molti
dolori, specie la frustrazione di buscarle contro emerite ma navigate pippe) di entrare nel nostro
gruppo. Fondamentali tutti da costruire ma notevole "botta piatta istintiva" di dritto e rovescio e
fighting spirit.
CALVIN MILLER
Originario del mitico Ohio e da anni a Roma come funzionario Fao, gioca con tecnica
"casereccia": in particolare gli viene contestato da parecchi, incacchiati neri, un servizio
irregolarissimo con cui sgraffigna punti...E' un tenace e, a dimostrazione della grinta che ci
mette, quello che nella foto esibisce pur in semplici tiri ufficiosi è "il ghigno meno ghignante"
fra le varie foto scattategli dal Man Ray de noantri cioè Iannuzzi che, da esteta, lo ha invano
supplicato di fare una faccia radiosa.
FRANCESCO MURTAS
Sardo come chiaramente si evince dal nome, oltre che un bravo "ragazzo ultraquarantenne"
nonchè paterfamilias è un "regolarista in ascesa", ascesa veloce essendo alle prime armi. Con (va
detto) cospicui vantaggi a suo favore ha già messo al tappeto più di un "forte", il quale gli ha
giurato tremenda vendetta.
LAURA TODESCHINI
Vive tra la campagna appena fuori Roma, la Sardegna e la Francia avendo sposato un
connazionale di Sarkò e Depardieu...nel pingpong è parecchio tenace, non regala ma deve
ancora potenziare, e di parecchio, la balistica offensiva. Notevole il fatto che riesca a prendere
molti servizi "cattivi" compresi quelli di capitan Sauve che hanno fama di arrotatissimi e
terrorizzano i principianti.
DAMIANO CASAMASSA
Contabile della zona "Cassia poco fuori G.r.a.", si è iscritto a novembre '11 dopo anni ed anni di
pingpongaccio approssimativo su tavoli mezzi storti, come del resto il 90% degli appassionati. In
fretta è però riuscito ad imparare un po' di nozioni "pro" che gli sono tornate utili per la finale
interna conquistata in doppio con Cutruzzulà a pochi giorni dal suo arrivo.
CLAUDIO CAMEO
Può dirsi un "semidifensore con 2 puntinate lunghe", già divenuto la bestia nera di parecchi perchè
sta duro, non regala e restituisce pallacce impestate ma ancora controlla male i topspin davvero
pesanti. Ha vinto i Trials ed è all'altezza dei nostri titolari. E' il marito della nostra ex-team-mate
Valentina Sauve che si vanta sempre di essere stata lei, grazie ad allenamenti sofisticati, a produrre
simile giocatorone.
IVANO BELLUCCI
Non è, come scritto più volte per scherzo, il fratello della famosa attrice...però ha una sorella che fa
un ottimo pan pepato. Pur essendo fornito di un fighting spirit grazie al quale è arrivato 2° nei
Trials, ha la mania di giocare tutto in lob senza chiamarsi J. Secretin e quindi vi è chi, munito di
bastonata di dritto, lo ramazza...ma prima o poi, se non altro per istinto di conservazione, si
ravvederà, abbasserà le traiettorie e vincerà di più.
PAOLA GUIDUCCI
Temporibus illis giocò al mitico circolo Marbert di via Castelfidardo, chiuso da decenni, e
conobbe "er Puma" Barsacchi e Giontella, che imperversavano al top-level italiano...ora ha
deciso di reimpugnare la racchetta e si sta impegnando per ritrovare rendimento. Abita a Nepi
ma in Puglia, assieme al marito, produce un ottimo olio d'oliva casalingo.
Seguiranno a breve foto di altri/e nostri fuoriclasse…
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Diapositiva 1 - ASD PING PONG MUNICIPIO XX Tennistavolo a