ENRICO MELASECCHE GERMINI CURRICULUM VITAE Nato a Perugia nel 1948, coniugato con tre figli Alessia, Giulia e Nicolò, è nonno di due nipotine Chiara e Vittoria. Laureato in economia con il massimo dei voti e la lode matura importanti esperienze professionali nei settori dell’industria (ufficio personale della Perugina S.p.a.), del credito ordinario (Monte dei paschi di Siena a Bologna e Città di Castello) ed in Banca d’Italia dove viene assunto come funzionario quale vincitore di apposito concorso pubblico per una borsa di studio. Frequenta con profitto l’apposito corso selettivo presso i Servizi dell’Amministrazione Centrale in Via Nazionale, viene assunto prima a Perugia, poi inviato quale titolare del settore cassa a Matera. Chiede infine come nuova sede di lavoro Terni dove si trasferisce con la famiglia nel 1980, a trentadue anni, pochi giorni prima della nascita del terzo figlio, abitando nel Palazzo della Banca in Piazza Tacito, 1, quale responsabile della custodia e della movimentazione dei valori custoditi nei caveau. Impegno civico e volontariato. Particolarmente attivo nell’impegno civile, nel volontariato, nella scuola. Contribuisce a fondare il Gruppo donatori di sangue della locale Banca d’Italia ed è medaglia d’argento dell’AVIS quale donatore. Presidente nel 1992 del Lions Club Terni Host, segue personalmente vari services a favore della cultura e della storia come il restauro dell’antico organo Aldobrando Fedeli in quel di Portaria e la collocazione di decine di targhe in bronzo nelle facciate dei più antichi edifici della città. Inizia nel 1992 il suo impegno politico diretto quale reazione al disorientamento che lo scoppio della locale tangentopoli provoca in città con le dimissioni anticipate della giunta di sinistra e l’arrivo di un commissario governativo. Viene eletto consigliere comunale, poi capogruppo di “Alleanza per Terni” a Palazzo Spada, la formazione civica che contribuisce a formare e che porta il liberale Prof. Gianfranco Ciaurro a Sindaco della città. Dopo la prima giunta, durata circa un anno e mezzo, viene chiamato dal Sindaco a far parte della successiva, resa necessaria dall’esigenza di dare vivacità e concretezza all’azione amministrativa. Dal novembre 1994 è Assessore ai LL PP, Edilizia Privata, Arredo Urbano, Trasporti, Protezione Civile. Rendendosi conto che Terni, prostrata dalle vicende giudiziarie ancora in corso, necessita di un impegno amministrativo particolare, animato da una non indifferente passione civile, decide di dedicarsi a tempo pieno a quell’obiettivo rinunciando agli emolumenti di funzionario della Banca e trasferendo di conseguenza la propria famiglia, dopo sedici anni, dalla residenza istituzionale ad un appartamento in locazione. Dedica al rilancio della città un impegno totale, animando con convinzione quella esperienza, ad oggi l’unica liberaldemocratica nella storia di Terni, innovando il metodo nell’azione amministrativa, la riorganizzazione nelle procedure, conseguendo risultati unanimemente riconosciuti, con un rilancio delle prospettive cittadine e delle speranze dopo il lungo blocco politico amministrativo. Innumerevoli sono le iniziative di cui è ideatore e motore. E’animatore di un progetto di comunicazione televisiva in diretta, presso l’emittente Canale 58, per l’epoca del tutto originale, con la possibilità di accesso da parte di tutti i cittadini ottenendo livelli di audience e di interattività particolari. Rieletto nel 1997 con un numero di preferenze mai eguagliato (preferenza unica) è il Sindaco Ciaurro in persona che gli chiede di coprire anche le deleghe di Assessore al Bilancio e Vice Sindaco con apposito incarico di “Coordinamento dell’azione amministrativa” per amalgamare e rendere più efficace l’attività di tutti gli assessorati. Un lavoro enorme che ha segnato in positivo il rilancio della Terni di quegli anni, permeata da uno spirito nuovo di ripresa morale ed economica, basata su valori essenziali quali la tutela dell’interesse generale rispetto a logiche di parte, un deciso riformismo volto alla modernizzazione della città a partire dalla sua macchina amministrativa, premiando il merito e non l’appartenenza politica, perseguendo l’efficienza, il rigore, i risultati. Ponti, Parcheggi, Infrastrutture Stradali, Aree Industriali Dà impulso anche alla progettazione interna ed alla realizzazione, a tempo di record, del Ponte Maratta Sabbioni con la relativa strada di collegamento fra le due più grandi aree industriali della città, appunto Maratta e Sabbioni, prima connesse solo tramite il periplo di Ponte Allende, conferendo alle stesse uno sviluppo che, grazie a quell’opera, negli anni successivi raggiunge livelli eccezionali. Segue da vicino i lavori di realizzazione da parte dell’ANAS del II lotto della ex Terni Rieti (il primo come cronologia realizzativa) con il sovrappasso della Strada Marattana sollecitando la stazione appaltante a renderlo almeno parzialmente funzionale con lo svincolo di uscita sul Raccordo Autostradale Terni Orte, per quel momento possibile solo verso il Passo della Somma e Spoleto, migliorando la permeabilità di quella vasta area produttiva. Convinto che un collegamento funzionale verso le grandi vie di comunicazione possa favorire lo sviluppo e l’insediamento di nuove attività imprenditoriali, prende accordi con i vertici dell’ANAS e dà personalmente impulso alla progettazione di due lotti funzionali della ex Superstrada Terni-Rieti, sostituendo, cosa del tutto eccezionale, il Comune all’ANAS, condizione posta all’epoca dall’Ente di Stato per procedere al successivo finanziamento e relativa realizzazione. Ottiene l’approvazione dei progetti da parte del cda dell’ANAS ed il finanziamento delle due opere. Il primo stralcio, costituito dal complesso svincolo sotto Sangemini sul Raccordo Autostradale Terni-Orte verrà realizzato dall’ANAS negli anni seguenti dopo un lungo contenzioso con le imprese. Il terzo, Marattana-Ponte S. Lorenzo, non è stato più costruito per scelta delle successive amministrazioni dirottandone il relativo finanziamento per la realizzazione del tracciato attuale della Terni-Rieti verso S. Carlo. Realizza quattro nuove aree PAIP adiacenti il Ponte Maratta Sabbioni, di qua e di là dal Nera, per favorire l’insediamento e lo sviluppo di centinaia di imprese artigianali e industriali oltre a quelle diffuse nel territorio comunale (S. Carlo, ecc) Utilizza in gran parte fondi comunitari per la riqualificazione di quelle esistenti (Via degli Artigiani, Voc. Pantano) nate spesso da lottizzazioni private senza un progetto organico, mancanti all’epoca di tutto, dalle fognature (funzionavano con fosse imhof, disperdendo i liquami nel sottosuolo) alle aree di sosta, agli impianti di illuminazione e di sollevamento delle acque piovane che le allagavano di frequente, creando ex novo l’attuale organizzazione generale alfanumerica, con relativa segnaletica, che ha riportato facilità di individuazione e di accesso rispetto alla babele precedente. Fra le altre opere il completamento dell’anello della Strada dei Quartieri con la progettazione, realizzazione, apertura al traffico: - del tratto Via Bramante-Via Piemonte (oggi Via Proietti Divi); - del Ponte sul Nera all’interno della Pineta Centurini, acquisita questa dall’AST e resa fruibile unitamente al tratto Viale Brin-Via Gramsci; l’intera progettazione del tratto Via Piemonte-Via Romagna, appaltato poi dalle amministrazioni successive. In collaborazione con il Prof. Croci, ordinario presso la Facoltà di Ingegneria della Sapienza, fa predisporre il progetto e relativa realizzazione del consolidamento del Ponte sul Lungonera Cimarelli il cui progetto precedente prevedeva la demolizione, la costruzione provvisoria di un ponte Bailey in collaborazione con il Genio Militare, la ricostruzione in toto di un nuovo ponte. Quell’opera fortemente innovativa consente una realizzazione celere, il flusso continuo del traffico pur se a senso alternato, e , cosa non trascurabile, un forte risparmio enorme di risorse pubbliche e di tempo. Constatata la pericolosità del vecchio ponticello in mattoni realizza accanto al primo il Ponte di Via Breda sul Tescino e riqualifica Via Vulcano per consentire in sicurezza il traffico degli automezzi pesanti in uscita e in ingresso dalle acciaierie. Nuove iniziative di recupero e rilancio della città. Segue personalmente l’avvio del progetto congiunto fra Comune, Provincia, Regione ed Azienda ospedaliera per realizzare la nuova sede del triennio biologico della Facoltà di Medicina che vuole a Colle Obito, all’interno del Polo Ospedaliero sanitario, rispetto alla ipotesi già avanzata di acquisto della dismessa ex Caserma della Polizia Stradale in Piazza Enrico Fermi ed insedia i tecnici comunali nel gruppo di progettazione preliminare. Firma su delega del Sindaco l’accordo con gli altri Enti per l’avvio di tale opera che verrà inaugurata, peraltro incompiuta, solo tredici anni più tardi. A Collescipoli, in accordo con l’Università di Perugia completa la ristrutturazione di Palazzo Catucci Gelasi ed vi insedia il Corso di Laurea in Economia, dopo aver realizzato l’adiacente passaggio pedonale attraverso le mura, decisione questa che porta a tutta una serie di impegni su quel borgo che viene ristrutturato completamente e torna a vivere dopo decenni di abbandono. In pieno accordo con il Sindaco, provvede all’acquistato dall’ENI, con apposito preliminare a proprio nome, condizionato, dell’ex Stabilimento del carburo di calcio di Papigno, acquisto poi ratificato dal consiglio comunale, trasformandolo in un centro per la cinematografia, con la prima esperienza di Roberto Benigni che dette notorietà mondiale alla città con il Film dei tre Oscar “La Vita è Bella”. Inutili furono i suoi tentativi di coinvolgere nella progettazione l’Arch. Renzo Piano, nonostante i viaggi al suo studio di Genova e contatti incessanti. Nel frattempo l’Assessorato completa i lavori di ristrutturazione delle Ex Officine Bosco che diventano la sede operativa di quel Centro Multimediale che, con la partecipazione societaria della Telecom, allora indiscusso gestore monopolista delle telefonia nazionale e delle telecomunicazioni, sotto la Presidenza di Sergio Zavoli, crea a Terni un centro propulsivo di molte nuove imprese, in gran parte locali, che lavoravano nel settore dell’informatica e della multimedialità. Vi insedia i propri corsi sugli effetti speciali in cinematografia Carlo Rambaldi mitico vincitore di ben tre Oscar, con i film King Kong, Alien ed E.T. il famosissimo personaggio extraterrestre. In quei modernissimi teatri di posa Roberto Benigni gira in quei mesi le scene a cavallo de “La vita è bella”. Scelte dettate da ben diversi interessi portano negli anni successivi la partecipazione societaria privata in mano a Luigi Agarini che, venduta la propria partecipazione in AST, aveva in città interessi nel settore dell’incenerimento dei rifiuti e della Ternana Calcio. Un lavoro fortemente impegnativo porta alla ristrutturazione complessiva della Cascata delle Marmore, con la nuova illuminazione dei tre salti a carico dell’ENEL, l’illuminazione della galleria realizzata dall’ANAS. Piazzale Byron, eliminate le baracche di lamiera, asportate dal corso del Nera tonnellate di rifiuti di ogni genere, acquista nuova dignità. Realizza, a servizio della Cascata, il nuovo parcheggio nel verde a Collestatte Piano ed il relativo centro direzionale di promozione turistica, bonificando l’area completamente degradata con l’eliminazione di centinaia di baracche e superfetazioni abusive superando con coraggio e determinazione difficoltà e tentennamenti ultradecennali delle precedenti amministrazioni. Impegna il Comune nella prima riqualificazione del Belvedere Superiore, tratta con la Regione e fa inserire il percorso meccanizzato a cremagliera Belvedere Superiore-Collestatte Piano nel progetto in fase di realizzazione del consolidamento delle pendici rocciose, opera poi stralciata e ad oggi non più realizzata. Dedica un impegno particolare alla progettazione e realizzazione dell’Aviosuperficie, concretizzando il progetto relativo e rivoluzionando, dopo attenti studi sui venti, la precedente previsione urbanistica che lo prevedeva perpendicolare alla Marattana per farlo diventare non solo un punto di collegamento del trasporto aereo minore e della protezione civile ma, con le aree circostanti, un parco a tema incentrato sugli sports ed il tempo libero, obiettivi ad oggi quasi completamente mancati. Fondamentale è il recupero strutturale ed architettonico del Convento di S. Valentino, allora “casa per gli sfrattati”, utilizzando in extremis i fondi statali dei mondiali Italia ’90, per farne il centro del culto di S. Valentino nel mondo, in stretta collaborazione con la Comunità Incontro di Don Pierino Gelmini e la riqualificazione, con fondi giubilari, dell’intero complesso di S. Valentino con la realizzazione del parcheggio, del sovrappasso pedonale, della ristrutturazione e ripavimentazione qualificata della via e del sagrato, con la piantumazione del solenne viale di cipressi. Segue personalmente il recupero della Chiesa di S. Michele Arcangelo a Cesi con annesso Palazzo Contelori che, grazie a fondi statali e comunali acquistano nuova dignità, diventando un bellissimo auditorium con annessa una struttura panoramica, ricettiva e di ristorazione, di proprietà comunale da assegnare questa a privati in gestione con gara. Trasferito il Carcere a Vocabolo Sabbioni fa progettare e trasformare l’Ex Carcere in Via Carrara in struttura da adibire ad edilizia popolare ed associativa e completa i lavori di riqualificazione di Piazza Clai. Arredo urbano, monumenti, fontane. Legate al suo impegno diretto sono la collocazione dell’Obelisco di Pomodoro in Corso del Popolo, inaugurato il 3 dicembre 1995, grazie ad un rapporto diretto con Arnaldo Pomodoro che convince poi a progettare anche la tomba di Elia Rossi Passavanti al cimitero urbano. Viene al contempo organizzata la Mostra delle opere dell’artista in Piazza della Repubblica e nella Bibliomediateca, la cui ristrutturazione complessiva era stata da poco completata. In amichevole collaborazione con l’ing. Gino Papuli, appassionato docente di Archeologia Industriale, è particolarmente attivo nel salvataggio della Pressa da 12.000 t. e nella sua collocazione in Piazza della Stazione, creando e dirigendo presso l’Assessorato LLPP un gruppo di lavoro di puro volontariato cui chiamò a collaborare fra gli altri, oltre all’ing. Gino Papuli e all’ing. Domenico Mascio, capi operai della Società delle Fucine, professionisti esterni, imprese locali specializzate, dirigenti e funzionari dei vari settori del Comune. La Pressa venne inaugurata il giorno dell’Epifania del 1999, con una Piazza Dante gremita fino all’inverosimile di cittadini commossi da quella impresa, tecnica, organizzativa e finanziaria, costata infatti al Comune soltanto per la parte relativa al rimontaggio. Segue direttamente i lavori di riqualificazione della Fontana di Piazza Tacito, finanziati in parte dalla Fondazione CARIT, che torna a splendere e viene inaugurata il 1 marzo 1995. Nonostante gli appelli, gli atti formali presentati alle giunte che si sono succedute, la mancata manutenzione nel decennio successivo porta ad un degrado indicibile ed alla necessaria attuale riqualificazione con un notevole spreco di risorse. In pochi anni il volto della città si trasforma con il completamento di Piazza Solferino, aggiornando il precedente progetto dell’Arch. Aymonino, la ripavimentazione e la riqualificazione di Corso Tacito fino a quei tempi semibuio ed asfaltato alla meno peggio e, in stile ridolfiano (in collaborazione con l’Arch. Paolo Portoghesi) il recupero di Piazza Europa, sottratta al traffico, ripavimentata, illuminata, parzialmente alberata, creando ex novo la fontana romboidale illuminata, con possibilità futura di dare movimento ai getti d’acqua in sintonia con la musica. L’intero Quartiere Duomo, anche in collaborazione con la Telecom che posava i cavi per la banda larga, viene completamente ripavimentato con porfido ed illuminato, da Via Roma a Via dell’Arringo (a carico questa completamente della Telecom quale contributo ai lavori), da Piazza Duomo a Via Fratini, un lavoro immane di recupero dell’intero centro storico quale nuovo prestigioso biglietto da visita della intera città. Segue i lavori di ristrutturazione ad iniziativa della Soprintendenza dell’antichissima Chiesa di S. Tommaso, di proprietà del Comune che diventa sede di un piccolo Museo di paleontologia. A lato della stessa fa realizzazione la nuova Fontana di S. Tommaso, su vecchio progetto dell’arch. Franco Maroni, con un angolo di verde fra i palazzi, in luogo di quella che era una discarica di quartiere, restituendo dignità e qualità urbana a quei luoghi. Lo slargo antistante il Liceo Classico Tacito viene completamente riqualificato, ripavimentato e pedonalizzato con una teoria di panchine a disposizione degli studenti e la creazione dei due angoli verdi a destra e sinistra dell’edificio. L’abitato di Piediluco vede un impegno particolare, dalla riqualificazione di Piazza Bonanni progettato in precedenza, alla illuminazione e ripavimentazione del corso, alla realizzazione ex novo della Passeggiata Lungolago, superando indicibili resistenze private, con l’acquisizione in proprietà dalla Provincia di lotti di terreno da integrare in quel percorso, ai complessi lavori di sollevamento e dirottamento delle fognature che per molto tempo percolavano liquami all’interno del bacino lacustre e costituivano una delle ragioni della eutrofizzazione delle acque. Viene ripresa la progettazione del completamento del breve tratto della Panoramica successivamente abbandonata. La Scuola Elementare il cui progetto di ristrutturazione come piccolo albergo ebbe resistenze assurde, a distanza di quindici anni, dopo vari tentativi di svendita vede ancor oggi quella struttura abbandonata. Il ristorante sulla Spiaggia dell’Eco viene valorizzato, con fondi privati grazie ad un piccolo project financing, rimane di proprietà comunale ma tenuto in funzione dal concessionario. Viene completata e messa in funzione la Piscina olimpionica. Riqualificazione ed ampliamento dei cimiteri cittadini. Fra le opere cui conferisce una concretezza inusitata è la risposta, particolarmente celere, ad una domanda arretrata ultradecennale relativamente all’ampliamento dei cimiteri cittadini: - il cimitero urbano vede la realizzazione in poco tempo del I stralcio dell’ampliamento, in base al progetto “La buona terra”, capofila il Prof. Arch, Strappa (Università la Sapienza) vincitore di un vecchio concorso abbandonato nei cassetti ed il primo progetto di recupero delle tombe monumentali nella parte antica del cimitero cittadino abbandonate da decenni; - l’ampliamento del cimitero di Papigno con l’ arch. Sergio Giorgini; - l’ampliamento di quello di Collescipoli, recuperando e rivedendo il vecchio progetto Baldi Margheriti, vincitore di un precedente bando pubblico; - ma anche di quelli di Cesi, Rocca S. Zenone, Piediluco con progettazioni interne; - costituisce in Assessorato un gruppo di lavoro di giovani a supporto della enorme e poliedrica attività in corso anche per superare le difficoltà burocratiche relative alla stipula di centinaia e centinaia di contratti relativi alle assegnazioni di loculi e cappelle dando una risposta inusitata alle migliaia di richieste giacenti. Piano quadriennale per la pubblica illuminazione. La città nei primi anni ’90 si mostrava ancora, persino in centro storico, buia e mal servita. C’erano ancora numerosi pali in legno, residuo di impianti prebellici ormai obsoleti e moltissime lampade ad incandescenza, inefficienti e dispendiose. Grazie ad un accordo con l’ASM e le nove Circoscrizioni allora esistenti inizia un lavoro intenso e capillare di sostituzione di impianti obsoleti e poco sicuri, di realizzazione di nuovi tratti e la sostituzione generalizzata dei vecchi corpi illuminanti con quelli moderni al sodio, molto più efficienti e dal consumo limitato. Migliaia di nuove lampade cambiano in poco tempo il volto di Terni che, osservata dalle colline circostanti, appare con un volto ben diverso. Il tutto finanziato grazie agli introiti garantiti dall’operazione di azzeramento del condono edilizio e dal settore edilizia in forte espansione grazie ad una città che riprende a credere in se stessa. Verde Pubblico. Quali opere di riqualificazione del verde pubblico, delega assessorile assegnata in seguito ad una successivo rimpasto di Giunta, conferisce un nuovo approccio a tale settore. Potenzia la piantumazione di essenze vegetali ovunque si renda possibile, valorizza Piazza Solferino con prunus e tigli, Piazza Europa e Via Goldoni con le albizie. Crea il viale di prunus e tigli in Via Breda, realizzando la prima cerimonia, partecipatissima ed entusiastica, con cui dedica ad ogni bambino nato negli anni immediatamente precedenti uno specifico albero, posizionando una targhetta in rame su ogni fusto. Fa porre a dimora un solenne viale di cipressi nell’ambito della riqualificazione del Convento e del complesso circostante di S. Valentino (fatti poi segare, incredibile ma vero, dalla Giunta Raffaelli con la giustificazione che “gli alberi pizzuti, stanno nei cimiteri”…..in assoluta ignoranza della letteratura classica e latina, della poesia carducciana, della cultura e dell’architettura del bello che caratterizza i più bei viali, parchi storici e centinaia di antiche ville del nostro Paese). Riqualifica e recinta con una bassa cancellata i Giardini di Via I Maggio, dedicati a Furio Miselli e, convinto assertore della riqualificazione del Parco della Passeggiata, del percorso sotto le mura e della zona verde sottostante (in seguito dedicata a Gianfranco Ciaurro) come un unicum storico, naturalistico, archeologico ed architettonico dal valore inestimabile, partecipa alla raccolta di ventimila firme per impedirne il degrado conseguente all’utilizzo improprio per le feste di partito e riorganizza e recinta l’area del Parco di Viale Trento da adibire sia alla migliore fruizione del verde che proprio alla organizzazione di eventi anche politici. In antitesi rispetto alla “politica della motosega” che ha visto abbattere negli anni successivi interi viali cittadini di pini bellissimi imposta la politica del verde in quegli anni con potature corrette ed una nuova cultura che, diffondendo l’amore per la natura, impegna la cura degli esemplari secolari rispetto al loro abbattimento. I giardini dell’Ex Foresteria, in Corso Tacito, per oltre un secolo chiusi agli sguardi dei ternani ma riservati ai vertici delle acciaierie, riqualificati ed illuminati, aprono significativamente i tre cancelli al pubblico e diventano spazio verde aperto, inserendo nella nuova fontanella copia dell’adolescente con ocarina di Aurelio De Felice con cui ha aperto un rapporto fecondo di stima reciproca. Sviluppo e occupazione Favorisce in tutti i modi l’insediamento della Zeuna Starker che grazie all’impegno dell’ing. Gino Timpani, riesce a verticalizzare la filiera dell’acciaio, utilizzando il tubo inox lavorato dal Tubificio per la produzione in loco delle marmitte catalitiche, creando così centinaia di nuovi posti di lavoro. Cultura e manifestazioni. Organizza oltre a numerose iniziative culturali le due edizioni della Corsa al Bravio che hanno celebrato, con grande successo di pubblico, la storia di Terni unitamente ad una mostra in Bibliomediateca, in collaborazione con l’Archivio di Stato, dedicata alla documentazione storica inoppugnabile che dimostra come le origini di quella festa e di quella disfida cavalleresca siano più antiche del Palio di Siena. E’ fautore con i colleghi Cicchini e Parisi del ritorno a Terni di Umbria Jazz, la manifestazione musicale di respiro internazionale nata anche a Terni ma poi ripresa dalla Regione solo a Perugia. Terni, con la sezione Umbria Jazz Eastern diventa così uno dei tre appuntamenti annuali, con concerti memorabili assurti agli onori della cronaca internazionale di settore ed un afflusso di pubblico qualificato oggi purtroppo perduto per sempre con la decisione infausta di passare all’autarchica Terni in Jazz, non più esistente. Cerca in tutti i modi di valorizzare il Concorso Pianistico Casagrande, noto in tutto il mondo, contribuendo ad istituire il Premio del Lions Club Terni Host per l’esecuzione di un pezzo del maestro e divenendo con un contributo personale uno dei primi Amici del Casagrande. Un nuovo modo di amministrare. Attiva, in collaborazione con i colleghi, una nuova risposta nella prestazione dei servizi ai cittadini sollecitando la nuova gestione privatizzata della Piscina comunale in Viale dello Stadio, con un bando pubblico trasparente, cosa inusitata per quei tempi, migliorando le prestazioni e conseguendo un risparmio elevatissimo in termini di spesa corrente. Così avviene per la gestione del trasporto pubblico locale e per le forniture del calore e manutenzione degli impianti di riscaldamento di scuole ed uffici recuperando ingenti risorse da dedicare allo sviluppo. Lo stesso criterio viene introdotto per riqualificare il patrimonio comunale, non svendendolo, con il primo progetto per la riqualificazione del Parco di Cardeto (giunto solo oggi dopo quindici anni a soluzione). Forte incremento e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico. Crede fermamente nella funzione della cultura e nella necessità di dotare l’Istituto Briccialdi, nell’ottica di farlo assurgere a Conservatorio Statale di Musica, di una sede prestigiosa. Ristruttura a tal fine il centralissimo Palazzo Mariani in Via del Tribunale, abbandonato con i relativi ponteggi da tempo immemorabile e vi trasferisce l’istituto musicale, dopo molte peripezie di ordine tecnico giudiziario con l’impresa. In questa ottica attiva un progetto di ristrutturazione e consolidamento dell’antico Palazzo Ex Sanità (già Collegio dei Gesuiti poi Palazzo del Tribunale) crollato decenni prima sul lato di Via Beccaria ed abbandonato a se stesso. Il progetto fortemente innovativo di collaborazione pubblicoprivato, all’epoca all’avanguardia, porta ben presto alla riqualificazione dell’intero complesso con la creazione del centro pubblico per convegni e mostre di Palazzo Primavera la cui sala è finalizzata anche ai concerti pubblici del vicino Istituto Musicale. Crede fermamente nella necessità di dotare l’Istituto Briccialdi di una sede prestigiosa e riprende la riqualificazione del centralissimo Palazzo Mariani in Via del Tribunale in cui trasferisce l’istituto musicale, superando non poche peripezie di ordine tecnico giudiziario. Realizza, grazie all’attivata collaborazione con l’ATC, il recupero in extremis dei fondi della Legge Tognoli per costruire il Parcheggio interrato S. Francesco, un’opera che ha ridato al centro città una notevole vivacità e funzionalità, la riscoperta e valorizzazione delle antiche mura urbiche, la realizzazione di spazi verdi ed una passeggiata di alta qualità architettonica in luogo della vecchia Via della Rinascita, completamente intasata da auto e bitumata alla meglio. Gli scavi e la struttura di tale opera, nonostante il blocco dei lavori ad iniziativa della Soprintendenza di Perugia ed i non pochi problemi creati dalle scosse telluriche del grave terremoto che colpì l’Umbria, grazie ad un intenso lavoro di coordinamento e rapporti con il Ministero Beni Culturali, viene completata a tempo di record in circa un anno e mezzo. Completa anche il Parcheggio di Largo Manni, allora bloccato dalle vicende tangentizie come una grande buca nel cuore della città. Nell’ottica della valorizzazione della storia dell’acciaio e della patrimonializzazione del Comune sostiene convintamente l’acquisto della ex Foresteria della Terni in Corso Tacito per farne il centro direzionale del nascente Polo Universitario. I parcheggi privati interrati su aree pubbliche. La città in quei cinque anni, tra le prime in Italia (a Roma li stanno realizzando quindici anni dopo) vive una operosità inusitata, grazie anche alla costruzione, attivando in toto finanziamenti privati, dei parcheggi interrati in concessione grazie alla legge Tognoli che, con una rivoluzione copernicana, consente di utilizzare per la prima volta nella storia urbanistica del Paese il sottosuolo delle aree pubbliche per sottrarrre la sosta delle auto da vie e piazze. Largo Giannelli, Piazza dell’Orologio, Piazza S. Giovanni Decollato, Piazza Tacito, Piazza Valnerina (lato ex concessionaria FIAT) cui seguiranno nel decennio successivo altre piazze cambiano volto. Tolte le auto dalla superficie, fra non poche polemiche e resistenze di piccolo cabotaggio, diventano pedonali, vengono arredate con materiali pregiati, con panchine, illuminate e consentono di conseguire un salto di qualità indiscutibile oltre che fornire a centinaia di richiedenti centinaia di box auto prima inesistenti. Progetti non realizzati Va detto anche, per amore di verità: che quella Giunta: - avvia il nuovo PRG della città insediando il gruppo di lavoro capitanato dall’Arch. Paolo Portoghesi; - segue intensamente la fase di confronto con la Regione per avviare il progetto dell’Arch. Frankl di ristrutturazione di Corso del Popolo; avvia, con la prima gara di appalto, la ristrutturazione del complesso dell’ex-Siri in cui oggi è insediato il CAOS; che l’Assessorato LLPP: - presenta in consiglio il progetto per la realizzzazione del Ciclodromo Perona, che viene bloccato per ragioni puramente politiche dalla maggioranza-opposizione, salvo essere ripreso dalla giunta poi insediata e realizzato tal quale; - riprogetta completamente il Minimetrò, che avrebbe dovuto realizzare la società “Terni mobilità alternativa”, ma che risulta completamente fuori dai parametri trasportistici e finanziari, nel percorso, nelle caratteristiche strutturali e nelle procedure amministrative, ottenendo il primo consistente finanziamento di 30 miliardi di lire dall’allora Ministero dei Trasporti, per realizzare a Terni ciò che circa dieci anni dopo è stato fatto identico a Perugia. L’obiettivo è quello di fare di Terni una città all’avanguardia nel mondo (analogamente a quanto accaduto vent’anni prima a Perugia con le scale mobili) abbattendo gran parte del traffico privato e pubblico esistente, collegando il grande parcheggio sulla Variante Nord (oggi Via Proietti Divi) la cui area viene appositamente acquistata ed il cui progetto viene redatto dall’Ufficio Tecnico, quale parcheggio di attestamento del traffico in entrata, da bloccare all’esterno sull’anello della Strada dei Quartieri. Viene prevista la passerella pedonale sopra i binari e la partenza del primo stralcio del Minimetrò da Piazza Dante fino a Via Gramsci. Questo progetto nonostante il forte impulso dato da quella giunta, viene poi abbandonato dalla successiva Raffaelli che non ebbe il coraggio di osare, nonostante che l’Assessore ai LLPP poi subentrato facesse parte del precedente cda della “Terni Mobilità Alternativa” creata appositamente per costruire l’iniziale, impossibile impianto interrato. Rilancio dell’edilizia. Appena ricevuta la delega all’edilizia trova un settore con un arretrato enorme di lavoro da smaltire dovuto in parte dalle vicende giudiziarie e politiche. Nella convinzione che tale comparto è essenziale per ridare forza e sviluppo all’economia si impegna nel suo rilancio: - organizzando un tour de force della Commissione Edilizia da lui presieduta che passa a due sedute settimanali, con orario anche pomeridiano; nel breve volgere di qualche mese i tempi di rilascio delle concessioni vengono ridotti da sette/otto mesi e più ad un mese circa; - conferendo maggiore trasparenza, risparmio di risorse e velocizzazione nel rilascio delle autorizzazioni sugli impianti mediante l’anticipata conclusione di una consulenza esterna ed il migliore utilizzo del personale interno; - creando una task force per lo smaltimento di circa 12.000 pratiche del condono edilizio del 1985 con trentadue professionisti esterni, costituita da un terzo ciascuno di ingegneri, architetti e geometri i cui nominativi vengono richiesti con assoluta trasparenza ai rispettivi ordini professionali. L’operazione ha un successo incredibile: il Comune incassa circa 4 miliardi di lire di oneri concessori con i cittadini soddisfatti di pagarli, distribuisce circa 700 milioni di parcelle professionali ma soprattutto dà una risposta a circa diecimila cittadini i cui immobili, prima bloccati per le irregolarità non sanate, possono finalmente riprendere la potenziale commercializzazione. Impianti sportivi. Fra gli impianti sportivi numerosissimi interventi caratterizzano quel periodo, dalla prima importante riqualificazione dello Stadio Liberati che vede la totale impermeabilizzazione in colore delle gradinate, e, grazie a corpose opere imposte dalla normativa di settore, rivede l’ingresso dei Vigili del Fuoco, dopo un uso per molti anni che avveniva sotto la responsabilità del Sindaco. Dopo anni di rapporti incerti e canoni non pagati con le varie presidenze della Società Ternana Calcio viene concordata una nuova convenzione seria che la obbliga a contribuire alle notevoli spese di manutenzione fino a qual momento quasi completamente a carico delle casse cittadine e frutto di un continuo dissanguamento finanziario . La Piscina olimpionica di Piediluco, da scheletro impresentabile, viene completata con un impegno finanziario enorme imposto dalla onerosissima progettazione iniziale e dall’abbandono pluriennale di quel cantiere. Vengono dotati di manto erboso sia il campo di calcio di Piediluco che quello di Gabelletta oltre alla riqualificazione generale di quello di Borgo Rivo e Borgo Bovio. Politiche di bilancio. Nell’anno successivo alla rielezione del 1997 in cui dovette gestire per un anno su pressione del Sindaco anche la delega al Bilancio, con un impegno particolarmente gravoso, prosegue convintamente nella prima operazione di Recupero strutturale dell’evasione, all’epoca molto elevata, di molte tasse comunali, a cominciare dalla Tassa Rifiuti. Demagogia e populismo animano attacchi violenti di alcuni consiglieri ma i risultati sono superiori ad ogni aspettativa, introducendo un criterio di giustizia contributiva in una babele cinquantennale. Viene predisposto un programma di informazione capillare ed indetta una gara vinta da una impresa esperta nel settore informatico che, a costi bassissimi, consente il recupero, anche negli anni successivi, di decine di miliardi di lire di evasione. L’intento è quello far pagare tutti per pagare meno con l’abbattimento delle aliquote che negli anni successivi viene però a mancare con l’aumento a dismisura della spesa corrente. Molti e molto elevati furono i debiti fuori bilancio cui quella giunta dovette far fronte, dalla parcella per la progettazione del mai realizzato Palazzetto dello Sport in Via Bramante, a quelle relative alla progettazione del crollato Palazzo Ex Sanità in Via Beccaria ma con criteri decisamente fuori luogo rispetto al contesto storico di quegli anni. Ma il buco enorme cui deve trovare copertura è quello relativo al pagamento alla famiglia Bianchini Riccardi delle aree trent’anni prima mal espropriate per la realizzazione dello Stadio Libero Liberati e della Scuola di Via della Caserma in seguito ad una sentenza della Cassazione che obbliga il Comune a far fronte ad un indennizzo plurimiliardario. Istituto Autonomo Case Popolari In rappresentanza del Comune viene indicato dal Sindaco quale rappresentante dell’Amministrazione all’interno del Cda di quell’Istituto. E’ il periodo in cui si recupera mirabilmente Palazzo Gazzoli ed i suoi spazi convegnistici ed espositivi, vi si trasferisce la Pinacoteca Comunale (successivamente insediata all’Ex Siri) e si realizzano numerosi interventi di edilizia popolare. Contribuisce, pur se in minoranza politica in quell’ambito, a conferire quei principi di concretezza e sana amministrazione applicati a Palazzo Spada. Rigore e trasparenza. Alla conclusione dei quasi cinque anni di una generosissima attività politico-amministrativa poliedrica quanto estesa in Comune, peraltro in coincidenza con i numerosi processi relativi alla precedente tangentopoli, subisce, anche in ragione della forte difesa degli interessi generali di cui è paladino che si contrappongono a quelli personali, politici, di casta, un’indagine della locale magistratura dalla matrice incerta, della durata di quasi due anni, anche con intercettazioni telefoniche nei confronti dei dirigenti apicali suoi diretti collaboratori. Mai rifiuta i confronti e gli approfondimenti, che anzi sollecita a testa alta. Chiede alla fine di essere rinviato a giudizio se ricorrano i minimi elementi per farlo. La pratica viene archiviata con la precisazione che non solo i fatti non sussistono ma che comunque la sua persona è assolutamente estranea a qualsiasi ipotesi di reato. Mai ha avuto, nonostante il ruolo di primissimo piano svolto in quegli anni un solo “invito a dedurre” da parte della Corte dei Conti. Gli anni successivi al governo diretto della città A fine del 1998, in sede di approvazione del tradizionale assestamento di bilancio, il ridotto numero di consiglieri dovuto al fenomeno dell’anatra zoppa, subisce un’ulteriore riduzione a causa del passaggio di alcuni eletti fra i banchi dell’opposizione, causando la caduta anticipata di quella Giunta e l’arrivo del Commissario Governativo. Ciaurro non può riproporsi avendo svolto due mandati per cui l’ex Vice Sindaco viene candidato a Sindaco a capo di una coalizione di liste civiche e di centro destra ma non riesce nell’intento. Il Parlamentare Raffaelli viene appositamente dirottato dalla Camera nel timore che l’impegno profuso in quegli anni potesse rinnovare la vittoria del prof. Ciaurro. La sinistra che ha dominato dall’ultima guerra si ricompatta in tutte le sue componenti e centri di potere consolidato e riconquista Palazzo Spada utilizzando pesantemente, nonostante tutto, la vulgata “chi non salta perugino è”. Chiamato a fine ‘99 a sostenere una impossibile candidatura alle suppletive per la Camera dei Deputati contro l’allora ministro dei Lavori Pubblici in carica del Governo D’Alema, Enrico Micheli, ex Direttore Generale dell’IRI e come tale braccio destro di Romano Prodi in quell’Ente, ma anche nipote di Filippo Micheli, storico parlamentare della D.C. ternana oltre che segretario amministrativo della D.C. per un lungo periodo, consegue comunque un risultato lusinghiero e mantiene con Micheli un rapporto di stima e frequentazione nato dai tempi in cui l’uno Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’altro Vice Sindaco hanno collaborato per ridare fiducia alla città. Nel 2000 è eletto consigliere regionale in Umbria ed è vice presidente della commissione attività economiche, infrastrutture e ambiente. Battaglie memorabili sono quelle fatte per dotare Terni di una autonomia produttiva di energia elettrica che garantisse negli decenni successivi la competitività in un mercato siderurgico sempre più difficile. Rieletto alle Regionali umbre nel 2005, assume le funzioni di Vice Presidente del Consiglio Regionale e successivamente Vice Presidente della Commissione Sanità, Cultura, Affari Sociali. Si è sempre battuto in Regione per difendere gli interessi di Terni in una Regione non sempre attenta a sviluppare tutto il territorio dell’Umbria, con battaglie in prima fila per l’abolizione della Tassa Tevere Nera che tutt’oggi penalizza solo una parte dell’Umbria centro meridionale mentre è sconosciuta a Perugia e territori circostanti. Dal 1999 ad oggi, rieletto consigliere comunale ininterrottamente per altre tre consiliature anima l’opposizione a Palazzo Spada perseguendo l’efficienza della pubblica amministrazione, trasparenza e rigore, rifuggendo dal clientelismo e dal consociativismo, con molte proposte di riforma purtroppo mai accolte a cominciare da quelle sulle società partecipate che per troppi anni accumulano perdite ingenti. Festeggia nel 2013 i vent’anni di presenza attiva a Palazzo Spada in contemporanea alle due legislature a Palazzo Cesaroni. Fa parte della I Commissione Urbanistica, LLPP, Edilizia e della III Commissione Bilancio. Data la sua formazione professionale e dei suoi interessi culturali si è sempre occupato di temi di tipo economico, finanziario, organizzativo, unendo competenze nel settore dei lavori pubblici, dell’edilizia, della finanza pubblica impegnandosi in Regione, nel secondo quinquennio, dell’elaborazione di testi legislativi in materia di sanità ed affari sociali. Continua a credere nella possibilità che Terni possa, nonostante tutto, ad onta della crisi gravissima di questi anni, riprendere con coraggio la strada della ripresa e dello sviluppo, solo se guidata da nuove competenze e professionalità che siano in grado come un tempo di entusiasmarla e difenderne gli interessi rispetto ad una classe dirigente troppo spesso succube di una Regione la cui politica ha sempre privilegiato altri territori. Terni, 30 settembre 2013 In fede Enrico Melasecche