DEFICIT GEMELLI DISAVANZI SIMULTANEI DEL BILANCIO E DEL SALDO DELLE PARTITE CORRENTI STATUNITENSI Alice Balbo e Stefania Bidoli La presidenza Reagan inaugura una politica di svolta rispetto alle tendenze precedenti, caratterizzata dalla riduzione dell’imposizione fiscale e dell’intervento statale in economia ECONOMIC RECOVERY ACT (1981): taglio delle imposte sul reddito delle persone fisiche per i 3 anni seguenti, tagli però non furono accompagnati da riduzioni proporzionali della spesa pubblica (aumento del disavanzo di bilancio accompagnato da un disavanzo commerciale vista anche la diminuzione del risparmio ed un contestuale aumento dei consumi) Poiché il bilancio del governo federale e il saldo delle partite correnti registrarono un disavanzo quasi simultaneo, da allora vengono indicati con l’espressione deficit gemelli (vedi Ferguson: possibili cause del deficit delle partite correnti USA Come richiede l’identità contabile del reddito nazionale (Y=C+I+G+NX), il disavanzo della bilancia commerciale USA ha dovuto essere finanziato indebitandosi all’estero o vendendo attività statunitensi a non residenti. Questo ha determinato il passaggio degli Stati Uniti dalla condizione di più grande creditore a quella di più grande debitore del mondo Possibili spiegazioni del deficit delle partite correnti USA Tre si focalizzano su DINAMICHE INTERNE: 1) Deficit fiscale 2) Riduzione dei tassi di risparmio privato 3) Aumento della produttività Due si basano invece su DINAMICHE ESTERNE: 3) Diminuzione della domanda estera Bernanke e l’eccesso di risparmio globale Secondo Bernanke la teoria dei deficit gemelli secondo cui il deficit di bilancio provocherebbe quello della bilancia commerciale si rivela una spiegazione semplicistica e solo parzialmente vera (andamenti discordanti nel periodo 19962000 con surplus del bilancio USA); Al contrario per l’attuale presidente della FED il deficit delle partite correnti USA è determinata in gran parte da eventi esterni agli Stati Uniti ed in particolare dalla sovrabbondanza di risparmio globale degli ultimi 10 anni. Tale eccesso di risparmio a livello internazionale è essenzialmente il risultato di una serie di sviluppi: La propensione al risparmio dei paesi ricchi con popolazioni sempre più anziane Il passaggio dei paesi in via di sviluppo dalla condizione di debitori a quella di creditori internazionali (con surplus della bilancia commerciale investono in un’economia solida come quella statunitense finanziandone il debito) La sostenibilità dei deficit gemelli nel lungo periodo Gli squilibri globali delle partite correnti stanno aumentando invece che diminuire. Nella maggior parte delle aree del mondo si registra un surplus delle partite correnti con il quale viene finanziato il deficit Usa. Nuovo regime di Bretton Woods (BW II) in cui Asia ha sostituito l’Europa: ancoraggio valute al dollaro politica mercantilistica mediante una svalutazione volta ad incrementare le esportazioni. Il surplus delle partite correnti genera una aumento delle riserve in valuta estera da utilizzare per finanziare il debito Usa. Problema della SOSTENIBILITA’ del debito Approccio “Happy go lucky” (Hausmann, Sturzenegger) Sostenibilità dei trend globali: dollaro apprezzato nel corso del 2005 bassi tassi d’interesse a lungo termine. Non serve preoccuparsi: Usa continuano a guadagnare di più con le attività internazionali di quello che devono pagare sulle passività. Debito su cui non devo pagare interessi PASTO GRATUITO (Gros) Il problema del finanziamento del debito (Roubini) EQUILIBRIO DEL TERRORE FINANZIARIO (Summers) Quasi 100% del debito finanziato da non residenti e autorità monetarie straniere Maggiori finanziatori: Cina, Russia, Arabia Saudita stati ostili e possibili rivali geopolitici Preferenze investitori stranieri si sono spostate da buoni del tesoro a basso rendimento ad azioni di aziende statunitensi Investitori stranieri potrebbero decidere di non voler più finanziare il deficit Usa L’entità dei flussi di capitali stranieri necessari a finanziare il deficit Usa dipende dalle scelte di investimento dei singoli paesi. Rischi di lungo periodo (Frankel) Rallentamento della crescita Usa non possono più contare con certezza sul supporto delle banche centrali straniere, non possono continuare a restare in balia degli interessi economici degli altri paesi Emergere di un rivale credibile per diventare la nuova valuta di riserva internazionale: l’EURO Se questa ipotesi si avverasse gli Usa perderebbero i privilegi connessi al loro ruolo di banchieri del mondo e, se combinata ad altri sviluppi politici, ciò potrebbe portare alla fine dell’egemonia politica ed economica degli Stati Uniti BIBLIOGRAFIA (fonti: articoli scientifici) Roubini, N. (2006) “The unsustainability of the U.S. twin deficits”, Cato Journal, vol. 26, n. 2 Frankel, J. (2006) “Could the twin deficits jeopardize US hegemony?”, Journal of Policy Modeling, vol. 28 Gros, D. (2006) “Why the US current account deficit is not sustainable”, International Finance, vol. 9, n. 2 Ferguson, R. (2005) “US current account deficit – causes and consequences” BIS Review, vol. 27 Bernanke, B. (2005) “The global saving glut and the US current account deficit” BIS Review, vol.16 Salvatore, D. (2006) “Twin deficits, growth and stability of the US economy – Editor’s Modeling, vol. 28 introduction” Journal of Policy