Da Nietzsche a Kubrick In un tempo senza tempo, senza passato e futuro, l’uomo può trascendere i propri limiti e diventare oltreuomo? A cura di Gian Franco Saba 2001, odissea nello spazio "La verità di una cosa sta in come uno la sente, non in come uno la pensa“ S.Kubrick Una possibile chiave di lettura Partiamo dal relativismo secondo Nietzsche LA VERITA' E' UNA COSTRUZIONE FITTIZIA. OGNI NOSTRA CONOSCENZA E' INTERPRETAZIONE. NON CI SONO FATTI MA SOLO INTERPRETAZIONI, LE QUALI NASCONO DALL'INTENTO DI RESTRINGERE, LIMITARE, RIASSESTARE SECONDO GLI IMPULSI E LE NECESSITA' DELL'ESISTENZA. NEPPURE SI DA' UNA INTERPRETAZIONE GIUSTA, RISPETTO AD ALTRE, CI SONO MOLTE INTERPRETAZIONI, MOLTE PROSPETTIVE. F. N. E adesso il relativismo di kubrick "Ognuno è libero di speculare a suo gusto sul significato filosofico ed allegorico del film. Io ho cercato di rappresentare un’esperienza visiva, che aggiri la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell’inconscio." Il leader (ha ucciso per diventarlo) trova il coraggio di toccare il monolito. L’evoluzione è anche frattura, utopia, spinta verso il nuovo. L’osso-clava diventa astronave. Cerca una nuova espansione evolutiva Ora passiamo alla visione del film, In fase di discussione, proveremo a rispondere a queste domande • Che cos’è il monolite? • Perchè HAL “tradisce”? • Quale può essere una possibile spiegazione dell’arrivo su Giove? • Cosa rappresenta la scena dell’astronauta che invecchia? • Chi è il bambino? RIEPILOGHIAMO LA VICENDA 1) Nella preistoria (l’alba dell’uomo) un uomo scimmia influenzato da un monolite nero apparso improvvisamente impara a servirsi di un osso come arma e uccide i rivali. L’osso con un gesto di trionfo viene scagliato in aria e si trasforma in una astronave dove uno scienziato americano viene trasportato a Clavius dove è stato rinvenuto un monolito magnetico all’interno di un cratere. 2) Diciotto mesi dopo, in missione verso Giove; da questo pianeta provengono le radiazioni riscontrate sulla luna e nell’astronave Discovery ci sono due astronauti, Poole e Bowman, tre scienziati ibernati e il computer Hal, calcolatore perfetto, solo lui conosce lo scopo della missione. Sarà lui a provocare i due astronauti con un falso errore e a preparare un tranello per Poole. Bowman a stento si salva e disattiva Hal che reagisce in modo “umano”. La vicenda 2) Giove e oltre l’infinito Bowman è solo, passa attraverso un fluire spazio-temporale di immagini e visioni che rompono continuamente i rapporti con le dimensioni precedenti. Infine si trova in una camera settecentesca (ma potrebbe essere anche una camera d’albergo?) dove il volto e la figura dell’uomo cambiano e in poche inquadrature Bowman passa dalla maturità alla vecchiaia. Ora che sta per morire di fronte a lui s’innalza il monolito. Da qui spunta l’immagine di un feto, si vedono i lineamenti del neonato che guarda verso la sfera terrestre, quindi si volge verso lo spettatore. Proviamo a rispondere ora alle domande 1) Il monolito è forse Dio? L’intelligenza? Un extraterrestre? Rappresenta l’incognita della fede? L’anima? 2) Hal rappresenta la coscienza umana tormentata? Perché gli esperti lasciano sia lui a tenere il segreto? Hal non riesce a capire la natura della missione, non può capire l’ignoto. 3) Perché nella sequenza finale saltano le coordinate spaziotemporali? a) Bowman ha già superato i limiti umani e le sue percezioni si sono ampliate, le barriere dello spazio e del tempo infrante. b) Non invecchia lui ma il suo pensiero, e nel suo pensiero l’umanità nel 2001 dovrà risorgere 4) Il bambino è un essere superiore, la nuova umanità a) è positivo b) è negativo c)il suo volto è enigmatico,inquietante 1) Nietzsche: Coraggio è la mazza più micidiale. Ma l’uomo è l’animale più coraggioso: perciò ha superato tutti gli altri animali. Allo squillare di fanfare egli ha superato anche tutte le sofferenze. Il coraggio ammazza anche la vertigine in prossimità degli abissi: e dove mai l’uomo non si trova vicino ad abissi! Non è la vista già di per sé un vedere abissi? Così parlò Z. La luna la terra il monolito Nel buio del cielo, tra la terra e la luna, s’interpone il monolito, in una circolarità illogica, dalla terra alla luna, da Giove alla stanza settecentesca. Il monolito si ripresenta. Dall’alba dell’umanità al futuro. Perché? Esaminiamo le immagini. Il cerchio e il perfetto parallelepipedo La circolarità del tempo e della natura Anziché lottare con le corna o con i morsi come gli animali feroci, gli uomini si conservano in vita grazie alla finzione, mettendo in scena il teatro delle parole. F.N. Dal primo uomo al feto, prototipo di un uomo “trasformato”. Un ciclo è compiuto. Il tempo e lo spazio si mescolano e si incontrano nell’attimo immenso in cui Bowman rinato può guardare, non guardato, il mondo. Uomo-scimmia, alba del mondo, l’uomo Si stacca dalla natura Crede di dominare l’universo con la tecnologia. Costruisce un uomo-macchina Infallibile Stanza del 700 e astronauta Al di là del tempo e dello spazio Può l’uomo affidarsi all’intelligenza? Heuristic-algoritmic. I due metodi di conoscenza e comunicazione. (IBM?). L’intelligenza umana ha prodotto una super intelligenza a cui è stato affidato il controllo dell’astronave, Hal non si lascia condizionare dagli istinti, dagli affetti o dalle emozioni. Ancora una volta di fronte al monolito l’uomo è messo alla prova. E’ sicuro di farcela perché ha affidato a una macchina infallibile la guida dell’astronave. David contro Hal. Davide contro Golia il monolito appare per la terza volta Hal tradisce, Bowman lo “uccide Hal regredisce All’infanzia Bowman può tuffarsi nell’infinito Hal e gli astronauti- l’uomo e il monolito Da quando l’uomo scopre il primo utensile e lo usa come arma appare il monolito e si ripresenterà alla fine a fare i conti con Bowman. I monoliti pur nella loro sfasatura temporale sono collegati tra loro? Comunicano? E gli astronauti come comunicano tra loro? Hal viene disconnesso da Bowman. La sua materia informatica, il suo cervello artificiale si configura come una fila di sottili barre rosse. Ma una volta sconfitto il computer Bowman è solo. Hal aveva ragione, il guasto stava nella comunicazione con il controllo a terra. Hal ha avuto paura dell’ignoto, di ciò che sfugge al suo controllo. Poole si allontana nello spazio e Bowman non può fare nulla per salvarlo. Ulisse> <bowman Ora Bowman si lancia nello spazio profondo, oltrepassa i limiti umani della conoscenza. Esiste solo lui e il Discovery, affronta la traversata dello spazio-mare assoluto. La fuga in avanti produce sensazioni visivo-sonore inedite. Ulisse-Bowman ritorna a casa Superati i limiti dell’infinito Bowman, di nuovo solo, può accettare la morte in una mutazione che ripete le tappe della vita umana ma…. Nella stanza Rococò il monolito esiste davvero oppure è solo un suo sogno? Il vero Bowman è colui che osserva o lui è l’uomo osservato? Il respiro affannoso è il tempo finito di un uomo che si appresta a compiere un nuovo salto in avanti. DALL’ALBA DELL’UMANITA’ AL SUPERUOMO Nella dissolvenza finale la macchina da presa da David morente a letto si avvicina al monolito fino a quando l’inquadratura coincide col rettangolo nero che diventa cielo stellato sul quale si staglia il nuovo feto Bowman diventa una parte del monolito, un sottoprogramma, una porta delle stelle, un accesso del sistema utilizzato dai costruttori per raggiungere il resto del creato. A. Clarke E ora un cenno al montaggio formale Dalla tibia-clava all’astronave. Il primo anello della catena ha portato all’attuale civiltà tecnologica. L’uomo domina l’universo attraverso la tecnica. Possiamo ritenerci soddisfatti? Cos’è diventato quell’uomo che per prevalere doveva uccidere? Ha saputo utilizzare la sua intelligenza? Il dominio della ragione salverà l’uomo? La ragione ha prodotto una tecnologia che aiuta l’uomo a superare la condizione animale o a trastullarsi? L’Odissea, la ricerca di Bowman porta a superare il ciclo morte-rinascita? Il leone diventa Fanciullo, Bowman bambino Amo colui che vive per conoscere e che vuole conoscere perché viva un giorno il superuomo. F.N. Nietzsche-Kubrick Cos’è la scimmia per l’uomo? Uno zimbello o un penoso imbarazzo. E questo sarà l’uomo per il superuomo: uno zimbello o un penoso imbarazzo. L’uomo tecnologico ha sconfitto la scimmia. Bowman uccide il cervello infallibile, hal 9000, e uccide “il teatro delle parole”. Bowman ha avuto coraggio. TRE METAMORFOSI IO VI NOMINO DELLO SPIRITO: COME LO SPIRITO DIVENTA CAMMELLO E IL CAMMELLO LEONE E INFINE IL LEONE Fanciullo è colui che annienta la propria disperazione di fronte al nulla prodotto dalla scomparsa di qualunque verità e con innocenza realizza qualcosa di nuovo F. Nietzsche IL BAMBINO DELLE STELLE il bambino ha ucciso (incorporato e superato) Bowman. Cosa ci attende? Il nuovo bambino-Bowman sarà all’altezza? L’oltreuomo di Nietzsche avrà una nuova moralità. Sarà al di là del bene e del male. Il bambino di Kubrick avrà qualcosa di più del selvaggio che ha mostrato i primi segni d’intelligenza, avrà qualcosa di più del computer dichiarato perfetto e poi rivelatosi umano, ambizioso, ipocrita, violento. Nel 1968 il mondo vive ancora il pericolo atomico e nel 1967 un robot, il Viking 1 era atterrato sul suolo marziano. Bowman Ulisse-bambino scruta la nostra terra. Trasgredisce la regola cinematografica di base. Il monolito è Dio, intelligenza, ecc.? Riflettiamo insieme • L’uomo è cosciente della mutazione o è risucchiato in una spirale inarrestabile, un circuito vita morte dal quale non può liberarsi? • Il feto è dunque benefico o malefico, è come il monolito una figura immobile che ha risucchiato anche Bowman- Ulisse? • Kubrick: il cinema esprime ciò che le parole non arrivano a dire • Nietzsche: chi vede con più occhi vede meglio. L’uomo supremo è quello con la massima pluralità di istinti, l’uomo più vasto possibile L’occhio di Hal, gli occhi di Bowman Bowman esce dall’astronave e assiste alla sua trasformazione. Chi osserva è osservato. L’oggetto è il soggetto. L’essere è il pensiero. Lui è parte del monolito. Lui è il bambino che può guardare prima il mondo e poi noi. Il prospettivismo di Nietzsche Conoscere vuol dire “interpretare il mondo esterno per agirvi e dominarlo. La volontà di potenza spinge all’affermazione di sé, a realizzare al massimo le proprie potenzialità, ad andare sempre oltre, anche a costo di soffrire e rischiare la vita. La vita sacrifica anche l’autoconservazione. Volontà di potenza