RONDONE (Apus apus) CARATTERISTICHE GENERALI Ordine : Apodiformi Famiglia : Apodidi Il Rondone è un uccello simile alla Rondine, ma la vicinanza è unicamente il prodotto di una convergenza adattativa in quanto le due specie, affini per caratteristiche ecologico-etologiche sono filogeneticamente distanti in quanto proprie di ordini separati. E’ distribuito su tutta l’Europa arrivando alla Scandinavia esclusa l’Islanda, le isole britanniche del nord e l’arcipelago maltese. Il piumaggio è marrone-nerastro con gola e mento biancastri. Non esiste differenza di colorazione tra maschio e femmina, mentre il giovane presenta gola più chiara e piume della parte superiore del corpo con estremità bianche. Possiede ali lunghe dalla tipica forma a falce o mezza luna con coda corta e biforcuta. E’ lungo circa 16-17 cm, possiede un’apertura alare di 42-48 cm e pesa 36-50 g. Può vivere fino a 10 anni, mediamente circa 7 anni. Si nutre di insetti volanti. Una coppia con prole ne cattura ca. 50 g/giorno e per cacciare non rallenta la velocità, raggiungendo anche i 40-60 m/sec in volo planato. SPECIALIZZAZIONE I rondoni sono specializzati nella cattura di insetti in volo e presenta struttura corporea perfettamente aerodinamica. Il Rondone svolge quasi tutte le attività in aria, eccetto durante il periodo riproduttivo. Una delle conseguenze di questo adattamento estremo all’ambiente aereo è stata la progressiva perdita di funzionalità delle zampe, che sono di dimensione ridotta e quasi prive di mobilità. Sono utilizzate per aggrapparsi al nido ma non permettono al rondone di saltare per alzarsi in volo (per decollare preferisce involarsi da una posizione elevata). Quindi una volta involatosi il Rondone può volare anche per due / tre anni. non posandosi mai. E’ accertato che la specie si accoppia e riposa in volo a quote elevate tramite un sonno in stato di semincoscienza. Qualora si presentino situazioni meteorologiche avverse può ridurre le proprie attività e quindi il dispendio energetico. La denominazione scientifica Apus significa “privo di piedi”. Infatti in questa specie i muscoli delle zampe non sono sviluppati. Fotografia: Josef Hlasek RIPRODUZIONE Il Rondone torna alle colonie di nidificazione in Europa centrale intorno all’ultima decade di aprile, migrando dall’Africa subsahariana in cui sverna. E’ tra le prime specie a migrare ai quartieri di svernamento già dai primi di agosto. Nidifica in colonie, spostandosi in stormi che emettono acuti stridii chiassosi (scriiii, sirrrr). I rondoni nidificano originariamente in cavità di pareti rocciose e di alberi, adattandosi anche a vecchi nidi di altre specie. Attualmente occupano soprattutto cavità di sottotetti, spazi e intercapedini presso le grondaie e sotto le tegole degli edifici, essendosi adattati facilmente ai centri storici di città e paesi. Il nido è costruito con piume e materiale vegetale impastato con la saliva È fedele al sito di nidificazione, pulendo e riparando ogni anno lo stesso nido. E’ generalmente monogamo sostituendo il partner soltanto se questo perisce. La femmina depone 2 / 3 uova di solito in giugno curate da entrambi i genitori. L'incubazione si protrae per circa 20 giorni e i nidiacei rimangono nel nido per almeno 6 settimane. Da luglio i piccoli si involano, e imparano velocemente a destreggiarsi in aria, dal momento che intorno ai primi di agosto devono riprendere la rotta migratoria con i genitori per svernare in Africa. Il Rondone nidifica anche in cassette-nido artificiali e non soffre il disturbo antropico. Non è difficile posizionare una cassetta nido presso una finestra: l’apertura va posizionata in direzione di uno spazio aereo aperto. Le cassette devono misurare all’incirca 30x20 cm di lato e 15 cm di altezza. Il diametro dell’apertura misura 3-5 cm e si posiziona a circa 3 cm dal piano della cassetta e 5 cm da uno dei due lati. UTILITA’ E MINACCIE Essendo dei notevoli consumatori di invertebrati aerei eliminano elevate quantità di insetti fastidiosi per l’uomo e le attività agricole quali zanzare, afidi, etc. La maggiore minaccia al Rondone è procurata dall'ammodernamento dei tetti che sostituisce le tradizionali coperture a tegole con solette di cemento (magari coperte da tegole ornamentali) privando i rondoni dei loro siti di nidificazione; questo fenomeno colpisce altre specie biologiche quali i Chirotteri (pipistrelli). Anche il massiccio utilizzo di pesticidi in agricoltura riduce le disponibilità alimentari diminuendo la biomassa di invertebrati volanti e può essere causa di avvelenamento e fallimento delle covate per via dell’accumulo di sostanze chimiche nocive prelevate e accumulate attraverso gli invertebrati (bioaccumulo).