PATOLOGIA DELLA COLECISTI Cellule coinvolte nella produzione e nella modificazione della bile DOTTI BILIARI Intraepatici CANALICOLO BILIARE COLANGIOCITI EPATOCITI COLECISTI COLANGIOCITI DOTTI BILIARI Extraepatici COLANGIOCITI Colangiociti=2-5% del volume epatico Composizione e funzioni della bile La bile e' composta principalmente da acqua, colesterolo, sali biliari, fosfatidilcolina (lecitina), bilirubina (quasi esclusivamente coniugata), proteine ed elettroliti favorisce i meccanismi di digestione ed assorbimento intestinale di nutrienti, vitamine liposolubili e calcio (micellizzazione, attivazione enzimi pancreatici) regola l’eliminazione dall'organismo ed il pool corporeo di: colesterolo, bilirubina, sali biliari (circolazione enteroepatica) elimina farmaci e cataboliti ormonali il cui accumulo sarebbe dannoso azione batteriostatica La calcolosi biliare o colelitiasi da sola costituisce il 90% delle malattie delle vie biliari RISCONTRO OCCASIONALE DI COLELITIASI Revisione anamnestica COLELITIASI ASINTOMATICA COLELITIASI SINTOMATICA •RISCONTRO OCCASIONALE DI COLELITIASI La diagnosi di colelitiasi potrà essere posta durante esami eseguiti per altri motivi; questa patologia è presente nel 10 - 15 % della popolazione adulta COLELITIASI ASINTOMATICA Il 60 - 80% dei portatori di colelitiasi è asintomatico; ogni anno anno il 3% diventerà sintomatico (20-40% in 10 anni). Un altro 5-18% richiederà una colecistectomia d’urgenza per complicanze della colelitiasi. Se un’attenta revisione anamnestica conferma l’assenza di sintomatologia, non è indicato nessun trattamento (eventuale sorveglianza ecografica periodica). Tipi di calcoli biliari 1. I calcoli puri di colesterolo hanno un contenuto di colesterolo, in peso secco, maggiore del 75 %; sono sempre radiotrasparenti e si formano quasi sempre nella colecisti. 2. I calcoli misti di colesterolo hanno un contenuto di colesterolo, in peso secco, compreso tra il 25 % ed il 75 %; contengono colesterolo, bilirubina e calcio, sono quasi sempre radiotrasparenti e si formano quasi sempre nella colecisti. Tipi di calcoli biliari 3. I calcoli pigmentari neri hanno un contenuto di colesterolo, in peso secco, inferiore al 10 %, mentre sono costituiti principalmente di bilirubinato, carbonato e fosfato di calcio; possono essere sia radiotrasparenti (40 %) che radioopachi (60 %) e si formano quasi sempre nella colecisti. 4. I calcoli pigmentari marroni infine, hanno un contenuto di colesterolo, in peso secco, inferiore al 25 %, mentre sono costituiti principalmente di bilirubinato e palmitato di calcio; sono generalmente radiotrasparenti e si formano generalmente nelle vie biliari al di fuori della colecisti. Sabbia biliare (Biliary Sludge) • E’ costituita da Sali di calcio, cristalli di colesterolo e mucina • All’esame ecografico viene rappresentata come echi di bassa ampiezza senza attenuazione posteriore e stratificati per gravità nella porzione più declive della colecisti • Può rappresentare uno stadio precoce della formazione dei calcoli – 18 % scompare – 14 % esita in calcoli – 19 % provoca una colecistite alitiasica Patogenesi dei calcoli Bile litogena Nucleazione Stasi Formazione dei calcoli Patogenesi dei calcoli di colesterolo Hepatic bile acid hyposecretion Nucleation factors Loss of entero-hepatic circulation of bile acids Calcoli pigmentari • Possono essere marroni o neri • Condividono gli stessi momenti patogenetici della litiasi colesterolica – Bile litogena – Nucleazione – Stasi • Un momento patogenetico fondamentale è la deconiugazione e la precipitazione della bilirubina Calcoli pigmentari neri Calcoli pigmentari marroni Frequenza dei vari tipi di calcoli biliari La maggior parte (75 %) dei calcoli biliari e’, nei paesi occidentali, del tipo colesterolo misto. Una minoranza sono pigmentari (15 %) e di colesterolo puro (10 %). Relazione tra aspetto radiologico e composizione chimica dei calcoli biliari Il 10 % dei calcoli e’ radioopaco. Di questo, il 75 % e’ pigmentario, mentre solo il 25 % e’ di colesterolo misto. Il 90 % dei calcoli e’ radiotrasparente. Di questo, l’80 % e’ di colesterolo, mentre solo il 20 % e’ pigmentario. La Calcolosi della colecisti E’ un problema che frequentemente al medico si presenta Implica altissimi costi sanitari (visite specialistiche, ecografie, colecistectomie) E’ spesso errate oggetto di scelte terapeutiche Epidemiologia (Concetti chiave) Per prevalenza di una patologia si intende la sua frequenza percentuale in una data popolazione in un dato momento Per incidenza di una patologia o di una complicanza si intende il numero di nuovi casi della patologia o della complicanza che si presentano in un dato tempo in una popolazione inizialmente priva di tale patologia o della complicanza. Per fattori associati ad una determinata patologia si intendono i parametri quantitativi o qualitativi che risultano piu’ elevati o piu’ frequenti (in modo statisticamente significativo) nei soggetti con quella patologia rispetto ai soggetti sani. Per fattori di rischio di una determinata patologia si intendono i parametri quantitativi o qualitativi che si associano ad una maggiore incidenza della stessa Epidemiologia della Colelitiasi La prevalenza della calcolosi aumenta progressivamente con l’eta’ e, nell’insieme, in Italia il 10% degli uomini ed il 20% delle donne ha i calcoli o e’ gia’ stato colecistectomizzato. L’ incidenza della malattia: ogni anno in Italia 4 - 6 persone ogni 1000 formano i calcoli e circa 2 ogni 1000 sono sottoposte a colecistectomia. L’incidenza annua di cancro della colecisti e’, nei calcolotici, dello 0,015 - 0,02%. In Italia ogni anno muoiono per cancro della colecisti circa 500 persone. Fattori Associati alla Colelitiasi di Colesterolo eta’ sesso femminile (in particolare in eta’ premenopausale) familiarita’ numero di gravidanze, obesita’ contraccettivi orali (?) ipertrigliceridemia ipocolesterolemia (basse HDL) diabete alcuni farmaci ipocolesterolemizzanti (fibrati) diete dimagranti, basso contenuto di fibre, alto consumo carboidrati, assenza di uno spuntino, digiuno notturno > 12 ore. di Colelitiasi: storia naturale • La probabilità che un soggetto affetto da colelitiasi inizialmente asintomatico sviluppi una colica è del 2.9 % all’anno. • La probabilità che lo stesso soggetto asintomatico sviluppi una complicanza (colecistite, pancreatite, etc) è dello 0.3 % all’anno. • Nei soggetti sintomatici la probabilità di sviluppare una complicanza è dell’ 1 % all’anno. Colelitiasi non complicata: sintomi • La maggior parte dei soggetti con colelitiasi (75 – 90 %) sono asintomatici cioe’ non hanno mai avuto sintomi specifici della colelitiasi • Unico sintomo specifico e’ la colica biliare • La dispepsia (flatulenza, eruttazioni, gonfiore, nausea, vomito) non e’ specifica (pazienti dispeptici con colelitiasi spesso lo sono per altre cause!) La Colica Biliare • Forte dolore di intensita’ rapidamente crescente (una volta raggiunto rapidamente il massimo e’ stabile) in ipocondrio destro o epigastrio irradiantesi posteriormente o alla spalla destra • Puo’ essere accompagnato da nausea e vomito • Dura più di mezzora, fino a 3 – 6 ore • Generalmente non si accompagna a febbre • I sintomi sono in genere ricorrenti con intervalli anche di anni tra un episodio e l’altro La calcolosi biliare: diagnosi • Esame di primo livello: – Ecografia • Esami di secondo livello: – Colecistografia – RMN delle vie Colangio-RMN biliari o • Esami di terzo livello – Colangio-pancreatografia retrograda endoscopica (CPRE) – Colangiografia transepatica – Eco-endoscopia La calcolosi biliare: diagnosi Colecistografia EUS Colangio - RMN CPRE La calcolosi biliare: terapia • Calcolosi della colecisti – Terapia medica: calcoli di diametro fino a 10 mm, radiotrasparenti, situati in una colecisti normofunzionante, in paziente asintomatico • Acido Ursodesossicolico: 10 mg/Kg/die per almeno 6 mesi • Successo nel 50 % dei casi. • Tasso di recidiva elevato (10 % per anno) – Terapia chirurgica (solo pazienti sintomatici ?): • Colecistectomia laparoscopica • Colecistectomia laparotomica – Litotripsia extracorporea (ESWL) • Calcolosi delle vie biliari: – CPRE – Colangioscopia percutanea Complicanze della colelitiasi • Colecistite acuta • Pancreatite acuta: – Migrazione di calcoli e/o cristalli di colesterolo nella via biliare principale • Colestasi extraepatica: – Migrazione di calcoli nella via biliare principale – Sindrome di Mirizzi: In alcuni pazienti con ittero e febbre un calcolo impattato nel dotto cistico o nel fondo della colecisti può simulare una coledocolitiasi ma la diagnosi preoperatoria per mezzo dell'ERCP dimostra una compressione estrinseca nota come Sindrome di Mirizzi. Colecistite acuta • In genere segue una colica biliare • Fisiopatologia – Il calcolo incuneato nel dotto cistico (presente in più del 96 % dei casi) determina una riduzione dell’assorbimento dei liquidi endoluminali ed un danno ischemico per la compressione dei vasi arteriosi. – La mucosa della colecisti libera fosfolipasi che trasforma la lecitina in lisolecitina. La lisolecitina e l’arricchimento della bile in acidi biliari deidrossilati (più lipofili) danneggiano la mucosa – La stasi biliare favorisce la proliferazione dei batteri (Escherichia coli, Klebsiella, Streptococchi, Stafilococchi e Clostridi) normalmente presenti nella bile che, a loro volta, producono fosfolipasi, formano lisolecitina e danneggiano la mucosa COLICA BILIARE La colica biliare è il quadro tipico della colelitiasi: dolore crampiforme costante all’epigastrio o all’ipocondrio destro; irradiato al dorso o alla spalla, che compare nelle ore notturne o 30-60’ dopo i pasti e risponde bene agli antispastici. FEBBRE, DOLORE IPOCONDRIO DX, LEUCOCITOSI COLICA BILIARE Ecografia (Rx colecistografia) COLELITIASI SINTOMATICA ALTRE PATOLOGIE COLECISTITE ACUTA PANCREATITE BILIARE COLECISTITE ACUTA La presenza di febbre, dolore costante all’ipocondrio destro e provocato dalla palpazione (segno di Murphy) e di leucocitosi è suggestiva per una colecistite acuta, con possibile evoluzione ad empiema, ittero, colangite, pancreatite. Transaminasi e bilirubina possono essere normali; l’ecografia può evidenziare una distenzione della colecisti con ispessimento delle pareti. E’ indicata una terapia medica (idratazione; antibiotici; sondino nasogastrico; analgesici). Se il quadro non si risolve entro 24 h o se compaiono segni settici occorre procedere ad una colecistectomia d’urgenza (anche per via laparoscopica), altrimenti si programmerà l’intervento in elezione dopo 23 mesi. La colecistite alitiasica (5%) rappresenta spesso una complicanza in corso di patologie gravi, e in alcuni costituisce uno degli eventi costituenti un’insufficienza multiorgano (MOF). Un possibile rischio della colecistite acuta, associata o meno a colelitiasi, è la perforazione. Colecistite acuta: Clinica • Sintomi – Dolore localizzato in ipocondrio destro e/o epigastrio – Nausea e Vomito – Febbre preceduta da brivido – Polipnea • Segni – Difesa addominale – Massa palpabile in ipocondrio destro – Manovra di Murphy positiva Colecistite acuta: Indagini • Indagini biochimiche – Leucocitosi neutrofila – Puo’ essere presente modesto aumento degli indici di citolisi (transaminasi) e di colestasi (gamma-GT Fosfatasi alcalina) – Aumento della VES • Ecografia della colecisti e delle vie biliari – Aumento delle dimensioni della cistifellea – Ispessimento delle pareti – Presenza di gas nelle pareti della colecisti – Presenza di calcoli nel lume, spesso incarcerati a livello del dotto cistico – Coesistenza di materiale corpuscolato nel lume della colecisti Colecistite acuta: Complicanze • Sepsi da gram negativi • Perforazione libera nel cavo peritoneale • Fistolizzazione con il duodeno o con colon trasverso – Ileo meccanico PANCREATITE BILIARE L’amilasemia è spesso elevata in corso di colecistite acuta. I valori ritornano prontamente alla norma nella maggior parte dei pazienti. In una minoranza dei casi, la migrazione di un calcolo nella via biliare causa una pancreatite sintomatica. Complicanze della colelitiasi • Colecistite acuta • Pancreatite acuta: – Migrazione di calcoli e/o cristalli di colesterolo nella via biliare principale • Colestasi extraepatica: – Migrazione di calcoli nella via biliare principale – Sindrome di Mirizzi Pancreatite acuta • E’ una infiammazione acuta del pancreas dovuta alla attivazione intraparenchimale degli enzimi pancreatici. • Presentazione clinica – Forme lievi (pancreatite edematosa) • E’ la forma più frequente: 80 % dei casi • In genere autolimitante in 7 – 15 giorni – Forme gravi (pancreatite necrotico – emorragica) • Comportano il coinvolgimento di altri organi e si associano ad elevata mortalità Complicanze della colelitiasi • Colecistite acuta • Pancreatite acuta: – Migrazione di calcoli e/o cristalli di colesterolo nella via biliare principale • Colestasi extraepatica: – Migrazione di calcoli nella via biliare principale – Sindrome di Mirizzi COLESTASI: CLASSIFICAZIONE Canalicolo Biliare EPATOCITI DOTTI BILIARI Intraepatici DOTTI BILIARI Extraepatici Colestasi INTRAEPATICA Colestasi EXTRAEPATICA COLESTASI EXTRAEPATICA: DEFINIZIONE • E’ una Colestasi causata da una ostruzione più o meno completa a livello dei Dotti Biliari Extraepatici (Colelitiasi, parassiti, Stenosi, Compressione ab estrinseco) • Ritenzione sistemica di tutti i soluti biliari (sempre aumento della bilirubina coniugata = sempre subittero o ittero!) Nella Colestasi Extraepatica aumenta la Bilirubina Coniugata nel sangue e compare l’ittero. Canalicolo Biliare EPATOCITI DOTTI BILIARI Intraepatici ? Sangue DOTTI BILIARI Extraepatici Coledocolitiasi • I calcoli della via biliare principale: – Possono passare spontaneamente nel duodeno – Rimanere silenti per lunghi periodi di tempo – Ostruire il dotto biliare provocando una dilatazione a monte • Può determinare : – Colangite (batteri gram negativi) – Pancreatite biliare – Cirrosi biliare secondaria • I calcoli della via biliare principale debbono essere sempre rimossi. Colestasi extraepatica da calcolosi delle vie biliari: Sintomatologia 1.Sintomi e segni: Dolore epigastrico colico o continuo con dolorabilita’ alla palpazione superficiale Prurito Ittero a iperbilirubinemia diretta Puo’ coesistere Pancreatite Se perdura si instaura una Cirrosi Biliare Secondaria Colangite Acuta • La gran parte dei pazienti ha avuto sintomi premonitori • Nell’ 85 % dei casi sono presenti calcoli della via biliare • Nel 70 % dei casi è presente la cosiddetta triade di Charcot • Colica biliare • Ittero • Febbre • I batteri più comunemente presenti sono: – – – – – E. Coli Klebsiella pneumonia Streptococcus pneumonia Enterococci Anaerobi (15 %) Coledocolitiasi • Ecografia – Esame di primo livello – Sensibilità 50 % • ColangioRMN – Esame di secondo livello nei pazienti con probabilità pre – test di presenza di calcoli nelle vie biliari non elevata – Sensibilità 81 – 97 % • Colangiopancreatografia • retrograda (CPRE) – Esame di secondo livello nei pazienti con elevata probabilità pre – test di presenza di calcoli nelle vie biliari – Sensibilità 90 – 97 % Il carcinoma della colecisti rappresenta la forma più frequente fra le neoplasie delle vie biliari, e la quinta tra quelle del tratto gastro-enterico. L'incidenza varia a seconda delle aree geografiche, e raggiunge i livelli più elevati tra gli Indiani americani del Sud-Ovest e nelle popolazioni dell'Europa del Nord-Est. Alcune malattie associate al carcinoma della colecisti sono: - la colecisti “a porcellana”; - l’adenoma della colecisti; - le cisti del coledoco; - la presenza di anomalie della giunzione bilio-pancreatica. L’associazione tra il carcinoma della colecisti e la colelitiasi, manca di una dimostrazione certa. La presenza di calcoli è stata riportata tra il 70 e il 98% dei casi di carcinoma della colecisti. Probabilmente i calcoli causano all'interno della colecisti una flogosi cronica, su base traumatica, che determina a lungo andare la comparsa di fenomeni di displasia. La displasia può a sua volta evolvere fino alla neoplasia. Il rischio aumenterebbe quanto più frequenti sono gli episodi di colecistite. Tuttavia questi dati non giustificano, al momento, la necessità di colecistectomia nei pazienti con colelitiasi asintomatica, il rischio di sviluppare il cancro è infatti molto basso: circa lo 0.5-2%. La maggior parte dei carcinomi della colecisti sono adenocarcinomi (circa l’80%). Più rari sono il carcinoma squamoso, il carcinoma adenosquamoso, le forme indifferenziate e quelle mesenchimali. I sintomi sono spesso aspecifici e tardivi. Nel 10% dei casi la diagnosi è solo occasionale, all’esame istologico della colecisti asportata per i calcoli. Sono questi i casi che hanno la prognosi migliore. In alcuni casi, l’ostruzione del cistico può determinare la comparsa di coliche biliari. In fase avanzata compaiono astenia e calo ponderale. Nei casi in cui ci sia l’infiltrazione della via biliare principale, si associa spesso la comparsa di ittero: in circa il 60-70% dei casi con ittero non è più possibile eseguire l'asportazione del tumore. Gli esami di laboratorio non sono dirimenti. Talvolta si può riscontrare un innalzamento degli indici di colestasi (fosfatasi alcalina e gamma-GT), anche in assenza di ittero, ed un aumento dei livelli di CEA e Ca 19-9. L’ecografia può rilevare la presenza di una massa all’interno della colecisti, con ispessimento delle pareti ed eventuale infiltrazione del parenchima epatico. La TC è l’esame più importante per la stadiazione. Nei pazienti itterici è consigliabile eseguire una colangiografia percutanea (PTC) per valutare il grado di infiltrazione della via biliare principale e per posizionare un drenaggio biliare esterno. Se le vie biliari non sono dilatate può essere utile l’esecuzione di una CPRE per visualizzare il coledoco e valutare la presenza di un’infiltrazione della via biliare. E' in ogni caso necessario eseguire una colangiografia durante l'intervento chirurgico, per visualizzare l’anatomia e l’eventuale invasione dell’albero biliare ed effettuare successivamente un’esame istologico estemporaneo del dotto cistico. Stadio I, tumore limitato alla tonaca mucosa della colecisti. Stadio II, il tumore si estende alla muscolaris mucosae fino alla sierosa, senza infiltrazione del parenchima epatico. Stadio III, il tumore si estende oltre la sierosa ed infiltra il parenchima epatico circostante per un tratto inferiore ai 2 cm. Stadio IV, in questi casi il tumore infiltra il parenchima epatico per un tratto superiore ai 2 cm. Il tumore della colecisti ha la tendenza ad invadere le strutture adiacenti: -il fegato - la via biliare principale (il coledoco) - il duodeno e/o il colon trasverso. Tipica è inoltre la diffusione del tumore ai linfonodi, al tessuto linfatico e a quello perineurale (i tessuti che rivestono i vasi che arrivano al fegato). Successivamente il tumore diffonde attraverso il sangue (via ematica) al resto del corpo. Il tumore della colecisti appare spesso come una massa che, partendo dalla colecisti, infiltra il fegato circostante. Lo spessore dell'infiltrazione del fegato da parte del tumore determina lo stadio della malattia. Cancer that arises in the gallbladder is uncommon. The most common symptoms caused by gallbladder cancer are jaundice, pain, and fever. In patients whose superficial cancer (T1 or confined to the mucosa) is discovered on pathological examination of tissue after gallbladder removal for other reasons, the disease is often cured without further therapy. In patients who present with symptoms, the tumor is rarely diagnosed preoperatively. In such cases, the tumor often cannot be removed completely by surgery and the patient cannot be cured, though palliative measures may be beneficial. For patients with T2 or greater disease, extended resection with partial hepatectomy and portal node dissection may be an option. Cholelithiasis is an associated finding in the majority of cases, but <1% of patients with cholelithiasis develop this cancer. This 3 month old child died with extrahepatic biliary atresia, a disease in which there is inflammation with stricture of hepatic or common bile ducts. This leads to marked cholestasis with intrahepatic bile duct proliferation, fibrosis, and cirrhosis. This liver was rock hard. The dark green color comes from formalin acting on bile pigments in the liver from marked cholestasis, turning bilrubin to biliverdin. Microscopically, extrahepatic biliary atresia leads to this appearance in the liver, with numerous brown-green bile plugs, bile duct proliferation (seen at lower center), and extensive fibrosis. If a large enough bile duct can be found to anastomose and provide bile drainage, then surgery can be curative This trichrome stain of the liver demonstrates extensive portal tract fibrosis with sclerosing cholangitis. The hepatocytes are normal. Ostacolato Deflusso Biliare prende il nome di Colestasi CALCOLOSI DELLA VIA BILIARE INTRA-EPATICA: Rara nei paesi occidentali. Nelle aree endemiche (Sud America e Sud-Est asiatico) ha eziologia parassitaria (Clonorchis). Talvolta è dovuta alla migrazione nell'albero biliare intraepatico di calcoli ad origine colecistica. L’ittero è una colorazione gialla della cute e delle mucose per un accumulo di bilirubina nel siero > a 2.5 mg/dl Il subittero è il colorito giallastro delle sclere e si osserva per valori di bilirubina superiori a 1.5 mg/dl Concentrazioni sieriche = Produzione (emocateresi) Metabolismo epatico Formazione 250 - 300 mg/in 24 ore: - 80% deriva dagli eritrociti invecchiati - 20% deriva dal catabolismo delle emoproteine (mioglobina, citocromi, catalasi, perossidasi) Emoglobina Fe++, Cobalamina, Biliverdina Rottura anello ferroprotoporfirinico Biliverdina Bilirubina biliverdina - reduttasi Bilirubina + Albumina BILIRUBINA INSOLUBILE BILIRUBINA SOLUBILE: bilirubina monoglucuronide bilirubina diglucuronide Glucuroniltransferasi + acido uridin-difosfoglicuronico MPR2 BILIRUBINA SOLUBILE: bilirubina monoglucuronide bilirubina diglucuronide Urobilinogeni Azione riduttrice batteri intestinali Circolazione entero-epatica Classificazione Fisiopatologica degli Itteri Iperproduzione di Bilirubina • Emolisi • Eritropoiesi inefficace Alterato Metabolismo Epatico della Bilirubina •Difetto di Coniugazione: s.di Crigler-Najjar •Difetti di Captazione e Coniugazione: s. di Gilbert •Difetto di Escrezione: s. di Dubin-Johnson, s. di Rotor Itteri Acquisiti • Difettosa captazione e trasporto (epatiti acute, croniche, da farmaci) • Difettosa coniugazione (latte materno, farmaci) Itteri da Ostacolato Deflusso • Intraepatico – colestasi gravidica III trimestre – Cirrosi Biliare Primitiva – Colangite sclerosante • Extraepatico – litiasi biliare – tumori della v. biliare, della papilla – tumori della testa del pancreas Colestasi Il flusso biliare è ridotto o assente Si accumulano nel plasma: acidi biliari, colesterolo, fosfolipidi, γGT, fosfatasi alcaline, bilirubina La Colestasi: i Sintomi Prurito Ittero ingravescente Feci acoliche Urine ipercromiche Esiste la colestasi senza ittero perché l’ittero nelle colestasi croniche può insorgere molto tardivamente