Comune di Osilo
Percorsi di
inclusione
Il progetto per gli
inserimenti lavorativi ai
sensi della L.R. 20/97
Un progetto che viene
da lontano
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Il progetto per l’inserimento lavorativo delle persone con
disturbo mentale nasce quasi “per caso” nel 1997.
Il Comune di Osilo stipula una convenzione con un assistente
sociale-musicista che possiede competenze in materia di
musicoterapia, e che propone l’inserimento nel programma dei
servizi sociali di un progetto di musicoterapia a favore dei
portatori di disagio psichico.
La proposta viene recepita dall’amministrazione comunale, e
finanziata con risorse proprie in attesa dell’eventuale
finanziamento del progetto obiettivo presentato alla Regione.
Quel primo tentativo “in economia” diventa un progetto
obiettivo che viene presentato alla Regione per il finanziamento.
E proprio in vista di quel finanziamento veniamo convocati a
Cagliari, presso gli uffici regionali, e veniamo convinti a
sperimentare gli inserimenti lavorativi.
…E’ l’avvio del nostro progetto…
Nel frattempo è stata approvata la L.R. n. 20/97, che ne
costituisce il quadro normativo di riferimento.
Le difficoltà iniziali…
• L’avvio non fu per niente facile, per lunghi mesi, nonostante
pubblici avvisi, contatti diretti, allettanti proposte in merito
alla convenienza di poter fruire dell’apporto di mano
d’opera “gratis”, non si riuscì a trovare un’azienda che desse
la propria disponibilità ad accogliere nessuno degli utenti
del servizio. Finché, sull’orlo della disperazione e quasi in
procinto di deporre le armi, non si pensò ad un ultimo
tentativo per aprire uno spiraglio per l’avvio del progetto.
Forzandogli un po’ la mano - e procurandogli anche degli
attacchi politici in merito ai presunti interessi privati in atti
d’ufficio - si convinse l’allora Assessore al Turismo ad
accogliere uno degli utenti presso l’azienda avicola di cui
era uno dei titolari.
• …E fu l’inizio di una lunga storia che dura ancora...
…e i primi risultati
• Nel primo anno di sperimentazione vennero
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inseriti 4 utenti, poi si arrivò a una media di 8
inserimenti negli anni successivi.
Le aziende erano le più diverse: avicola,
alimentari, pasticceria, autocarrozzeria, agricola,
falegnameria, ecc.;
Gli operatori: Assistente Sociale, Psicologa,
Educatori Professionali si sperimentarono in un
progetto nuovo e impegnativo, di cui trovarono il
punto di equilibrio, di elaborazione delle
difficoltà, di spinta per un impegno sempre più
convinto, nella équipe multiprofessionale
I punti di forza…
• Innovatività, in quanto propone un approccio non
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convenzionale alla sofferenza mentale;
Sperimentazione da parte degli utenti di capacità/abilità
spesso a loro stessi sconosciute;
Interazione e integrazione fra servizi, utenti, aziende,
famiglie, comunità locale;
Forte integrazione socio-sanitaria (forse per la prima volta
si sperimenta un rapporto di grande collaborazione fra il
CSM e l’Ente Locale);
Apertura di spiragli per un reale inserimento nel mondo del
lavoro;
Costante sostegno da parte della R.A.S., che ha sempre
rifinanziato il progetto obiettivo (fino allo scorso anno!);
Ruolo decisivo degli educatori professionali e dell’équipe
che presiedeva al progetto.
…e le criticità
• le aziende che non si trovano;
• le crisi delle persone inserite;
• …e gli abbandoni (di norma seguiti dai
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ritorni);
le crisi degli operatori;
le incertezze dei finanziamenti;
le assunzioni (vere) che non arrivano;
percorsi assistenziali che non evolvono e
creano dipendenza con le istituzioni;
frustrazioni negli utenti e familiari
Il progetto evolve…
• Nel 2003 al Comune di Osilo si associa il
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Comune di Olmedo, e per alcuni anni il
progetto viene condotto in sinergia,
consentendo l’inserimento lavorativo di
utenti di entrambi e Comuni;
Sul finire del 2005 il progetto diventa “Il
lavoro per l’inclusione”, e si estende a 15
Comuni;
Con la rimodulazione richiesta dalla
Regione sul finire del 2006, i Comuni
coinvolti diventano 18
…e si colgono i
risultati
• Sul finire del 2007 la RAS finanzia con 675.415,80 euro, il progetto
obiettivo “Il lavoro per l’inclusione”, che comprende 18 Comuni, consente
l’inserimento lavorativo di n. 64 utenti, coinvolge n. 66 aziende del
territorio;
• Nel maggio 2008, l’Assessorato Regionale dell’Igiene, Sanità e Assistenza
Sociale premia il progetto con 30.000 euro e una targa che recita: “Al
Comune di Osilo per l’attività d’inserimento sociale delle persone con
disturbo mentale ritenuta una delle sei migliori buone prassi nel sociale”;
• Sul finire dello stesso 2008, con il premio della Regione, viene organizzato
il convegno “Ri/Conosciamoci”, dove il progetto incontra il mondo delle
imprese, e viene pubblicato il volume “Percorsi di inclusione”, che narra, a
più voci, la storia del progetto;
• Nel 2009 il progetto viene rifinanziato dalla RAS con un ulteriore
contributo di € 348.000,00 che ci consente di portare avanti le attività fino
al Novembre 2010.
…Il tempo della
delusione…
•Oggi, purtroppo, i fondi sono finiti, il progetto non è stato rifinanziato, e i
nostri 64 ragazzi sono tornati mestamente a casa.
•Una situazione di estrema gravità, che ha provocato forte delusione e gravi
crisi nei ragazzi, e che ci fa riflettere sul fatto che, un servizio interrotto, dopo
che le persone ci si sono abituate e ne hanno tratto benefici, è assai peggio di
un servizio che non è mai esistito, perché nelle persone coinvolte
l’interruzione delle attività rinforza i sentimenti di abbandono e di indifferenza
da parte delle istituzioni.
•Gli Amministratori dei nostri Comuni sono impegnati presso la Regione per
far ripristinare i finanziamenti. …Speriamo bene!
•Nel frattempo, la stessa Regione, quasi in controtendenza rispetto al
mancato rifinanziamento del progetto, d’intesa con il Ministero della Salute,
ha istituito un tavolo per la scrittura delle Linee guida per l’inserimento
lavorativo delle persone con disturbo psichico (di cui fa parte anche chi vi
parla). I lavori sono a buon punto. Anche in questo caso… speriamo bene.
Ma noi guardiamo
ancora avanti…
• Partendo dalle criticità rilevate, e in particolare dai
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percorsi assistenziali che non evolvono e creano
dipendenza con le istituzioni, e dalla discontinuità
degli interventi e delle azioni legate anche alle
tempistiche dei finanziamenti, stiamo per compiere
un ulteriore passo avanti, puntando alla creazione e
al sostegno di una impresa sociale.
L’obiettivo è quello di individuare e supportare un
numero di almeno sei utenti (tra i 64 coinvolti nel
progetto sovracomunale) che possano arrivare a
costituire una loro cooperativa, rendendosi in tal
modo autonomi e sempre più indipendenti dal
maternage istituzionale.
Il Progetto
“La serra di Gulliver”
• Nell’ambito del bando “Ad Altiora”, della Regione Sardegna, è stato
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presentato il progetto “La serra di Gulliver”, che mira a ottenere quei
risultati di stabilizzazione e di continuità nell’attività lavorativa che
gli altri interventi non hanno saputo offrire;
Il progetto è stato finanziato, a metà del 2010, con una somma di €
266.000,00, e ne sono state avviate le azioni preliminari;
E’ previsto l’acquisto di una serra (con fondi del PLUS di cui il
Comune di Osilo è ente capofila), da affidare in gestione ad una
cooperativa di tipo “B”;
Sono previsti, inoltre, un corso di formazione professionale e 18
borse lavoro per altrettanti utenti per un periodo di 12 mesi;
Secondo il business plan che ci ha predisposto la Facoltà di Agraria
dell’Università di Sassari (con stime estremamente prudenziali),
nell’arco di tre anni la gestione della serra dovrebbe produrre un
utile di circa 100mila euro, che la cooperativa potrà reinvestire per
estendere le sue attività;
I 18 Comuni sono i garanti dell’attività, e si impegnano ad assorbire
la produzione che non viene collocata sul mercato, assicurando in tal
modo la sicura sostenibilità dell’impresa.
Soggetti coinvolti
• 18 Comuni dell’ambito PLUS Anglona -
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Coros Figulinas
Centri di Salute Mentale 1 e 2 del D.S.M.
dell’A.S.L. n° 1 di Sassari
Facoltà di Agraria dell’Università di Sassari
AFARP (Associazione familiari per
l’attuazione della riforma psichiatrica)
Flora e Pietre - Azienda florovivaistica (di
Olmedo)
Risorse a disposizione
STRUMENTALI
• disponibilità di n° 1 serra di circa 1500 m2, sita
nel territorio di Sennori
• disponibilità di mezzi di trasporto derivanti da
altro progetto dei Comuni coinvolti, per la
mobilità degli utenti inseriti
UMANE
• Operatori sociali dei Comuni
• Operatori sanitari dei C.S.M
• Operatori convenzionati allo scopo
FINANZIARIE
• - Finanziamenti regionali
• - Risorse del PLUS
I tempi del progetto
Fase
"LA SERRA DI GULLIVER"
FSE 2007/2013
ATTIVITA'
1
sottoscrizione convenzione
2
selezione figure professionali
3
costituzione gruppo progetto
4
incontri collegiali con enti coinvolti
5
acquisizione serre e attrezzature
6
individuazione beneficiari
7
costituzione cooperativa di tipo B
8
formazione dei beneficiari
9
avviamento impresa e messa in produzione
(Borse lavoro 12 mesi)
10
Relazione finale e chiusura progetto
ANNUALITA' 2010/2011/2012
ago-10 set-10
MESI
ott-10 nov-10 dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11
ott-11 nov-11 dic-11 gen-12 feb-12 mar-12 apr-12
Risultati attesi
Benessere delle persone con
disturbo psichico attraverso :
- abbattimento dei ricoveri
ospedalieri
- riduzione del carico di lavoro
presso le strutture territoriali
- riduzione del consumo dei
farmaci
- acquisizione al diritto di
cittadinanza
- aumento grado di autostima
personale
- riduzione dello stigma
- uscita dal circuito assistenziale
- ingresso nel mercato
produttivo
- stimolo alla crescita di
comunità locali accoglienti ed
inclusive
Grazie per l’attenzione
Mario Bonu
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Progetto di inserimento lavorativo - dr. Mario Bonu