ISTITUTO COMPRENSIVO MARINA DI GIOIOSA JONICA – MAMMOLA : [email protected] - [email protected] 0964 415158 Via F.lli Rosselli, 22 - 89046 – MARINA DI GIOIOSA JONICA (RC) ) C.F.: 90011450807 - Cod. Mecc.: RCIC81300V – www.icmarinadigioiosamammola.gov.it PTOF Piano Triennale dell’Offerta Formativa AA. SS. 2016 – 2019 Approvato Con delibera del Collegio dei Docenti n.2 del 13.01.2016 Con delibera del Consiglio d’Istituto n.6 del 14.01.2016 1 PRESENTAZIONE DEL PROGETTO Il PTOF Piano Triennale dell’Offerta Formativa elaborato dall’Istituto Comprensivo di Marina di Gioiosa Jonica-Mammola, per rispondere ai bisogni dell'utenza, pone la massima attenzione agli articoli 3, 33, 34 della nostra Carta Costituzionale, entrata in vigore il 1° gennaio 1948. Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociali e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando, di fatto, la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Art. 33 L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo stato. La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali. E’ prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale. Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato. Art. 34 L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso 2 Caratteristiche del (D.P.R. 275/99 art.3 – Legge 107/2015 art.1 c.14) Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa comunemente chiamato PTOF, annualmente, è stato introdotto per effetto della Legge 107/2015. rivedibile Documento fondamentale costitutivo identità culturale e progettuale istituzioni scolastiche (c. 14) Esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa (c. 14) E’ coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi (c. 14) Riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale (c. 14) Tiene conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa (c. 14) Riconosce le diverse opzioni metodologiche e valorizza le relative professionalità (c. 14) Mette in atto il Piano di Miglioramento elaborato nel RAV (c. 14) Elabora il potenziamento dell’Offerta Formativa (cc. 7, 16, 22, 24) Promuove finalità, princìpi e strumenti previsti nel Piano Nazionale Scuola Digitale (c. 5657) Programma le attività formative rivolte al personale Docente e ATA (cc. 12, 124) Presenta il fabbisogno (c. 14) · dei posti comuni e di sostegno dell’Organico dell’Autonomia (cc. 63-85) · dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa · relativo ai posti del personale ATA · di infrastrutture e attrezzature materiali (c.14, 56) Si allegano al documento: Atto di Indirizzo del D.S., Piano di Miglioramento, Piano Animatore Digitale, Orari di ricevimento, Piano annuale delle attività, Patto di Corresponsabilità educativa. Pur nella molteplicità delle azioni didattiche e degli indirizzi di studio, l’intero PTOF si caratterizza come progetto unitario ed integrato, elaborato professionalmente nel rispetto delle reali esigenze dell’utenza e del territorio, con l’intento di formare persone in grado di pensare ed agire autonomamente e responsabilmente all’interno della società. 3 Contesto socio economico e culturale MARINA DI GIOIOSA JONICA Cenni storici e analisi del territorio Marina di Gioiosa Jonica, comune italiano della provincia di Reggio Calabria, 6636 abitanti, è situato sulla costa del mar Ionio, ovvero sulla Costa dei Gelsomini e a sinistra della foce del fiume Torbido. Le antichissime origini di Marina di Gioiosa Jonica sono confermate dai vari reperti archeologici. Infatti il territorio gioiosano offre ancora oggi tracce di una raffinata civiltà pre-ellenica. Fu certamente una civiltà molto potente specialmente dal punto di vista marittimo, tanto da poter fornire ai romani nel XVII sec. a.c. in occasione della spedizione contro Perseo, re di Macedonia, ben quattro triremi contro reggini e locresi. Quando Locri cominciò a perdere la sua floridezza anche il territorio gioiosano cominciò a decadere e per Marina di Gioiosa subentrò una nuova era che ci tramanda il centro del paese. L’epoca romana si rivela, infatti, tra le più felici per Marina di Gioiosa; in essa si intensificano le vie di comunicazione, in particolar modo l’antica strada denominata “Dromo”. La indubbia grandezza raggiunta dal paese è testimoniata anche dalle vestigia di un meraviglioso teatro romano, dalle terme, dal porto situato nella parte orientale del paese e dalla necropoli in contrada Romanò. Tutte queste testimonianze fanno parte di quella floridissima città che fu Misthia ma, dopo tanto splendore, durante la dominazione bizantina che va dal 794 al 1044 d.c., anche il centro civico di Mysthia ebbe una decadenza. In questo periodo Mysthia fu saccheggiata e rasa al suolo dai saraceni che con le loro frequenti irruzioni costrinsero gli abitanti a rifugiarsi nell’entroterra. Pare che un esiguo numero di mysthiani avesse deciso di non allontanarsi, trovando scampo sull’alta rupe a picco sul Gallizzi. Le boscose pendici della roccia diedero agli scampati un sicuro rifugio e la gente poté vivere al riparo dalle razzie arabe, meritandosi l’appellativo di “gioiosa” dando vita ad un borgo chiamato Mocta Geolosia. Nei secoli successivi, in Calabria, si registrarono il succedersi di diverse dominazioni, Normanna, Sveva, Angioina, Aragonese; questo periodo vede il territorio gioiosano feudo prima dei Carafa e dopo dei Caracciolo. Sulla costa calabra, nel XVI secolo, si verificò una ripresa di incursioni piratesche, da parte dei turchi. Per difesa si costruirono una serie di torri di avvistamento ma queste incursioni determinarono il totale spopolamento delle coste. A testimonianza di tutto ciò rimangono tuttora, a Marina di Gioiosa, torre Borraca e torre 4 Galea. E’ solo con il XVIII sec. che sulla costa ricominciarono i primi insediamenti con casupole costruite da pescatori e residenze estive da parte dei nobili dell’epoca . E’ nel 1875, però, che Marina di Gioiosa registra un evidente sviluppo di ripopolamento, ovvero in seguito alla costruzione della ferrovia Jonica, diventando, così, centro di scambi commerciali di tutto il territorio a ridosso della vallata del Torbido. Nel secondo dopo guerra la popolazione vive il fenomeno dell’emigrazione condizionando la crescita demografica del territorio; è solo con gli anni settanta che Marina di Gioiosa assiste al flusso migratorio interno, ovvero spostamento della popolazione dall’entroterra verso località poste a ridosso della costa che determinerà una apprezzabile crescita demografica. Marina di Gioiosa J. presenta i caratteri tipici delle trasformazioni avvenute nel comprensorio della Locride nella prima metà del 900, con alcune singolarità dovute a due fattori peculiari della sua collocazione: è il terminale della Valle del Torbido e punto di partenza - arrivo di una fra le prime dorsali aspromontane (la SS 281 del Passo della Limina). Tali fattori hanno facilitato la mobilità degli abitanti dei comuni della Valle del Torbido (Gioiosa J., Martone, Mammola, Grotteria, S.Giovanni di Gerace) in forme spesso reversibili ma, tuttavia, incidenti sull'organizzazione insediativa. Tutto ciò dal finire degli anni ’80 ha subito una forte accelerazione con la costruzione della strada a scorrimento veloce Jonio –Tirreno ( Marina di Gioiosa – Rosarno), tanto che la mobilità si estende anche ai comuni della Piana facendo diventare la cittadina punto di riferimento nel sistema viario locale. Dal punto di vista geologico, il territorio presenta, soprattutto nella parte collinare, forti elementi di rischio ambientale; su di esso si è insediata una comunità di circa 6573 abitanti, distribuiti nel centro urbano (76%) e nelle contrade e frazioni (34%). Si registra anche la presenza di cittadini extracomunitari residenti e nuclei ormai stabili di “nomadi”. La popolazione continua ad invecchiare e si rileva un modesto aumento della popolazione attiva, nonostante permanga un alto tasso di disoccupazione e di occupazione sommersa Il paese da parecchi anni è condizionato nei suoi processi di aggregazione dal continuo fenomeno di immigrazione dai paesi dell’entroterra. Nel territorio comunale sono distribuite circa 870 attività economiche e commerciali e si registra un costante incremento nel settore terziario. In atto il paese sta vivendo uno dei periodi più bui della sua storia essendo assurto agli “onori” della cronaca nera per vicende legate ad inchieste dell’antimafia, che oltre ad aver coinvolto un numero molto consistente di famiglie ha visto l’amministrazione comunale sciolta e commissariata. Attualmente è retta da una triade di commissari prefettizi. Tale situazione ha fatto si che il comune, e quindi la scuola, siano stati inseriti nell’apposito elenco regionale delle “aree a rischio”. Il che comporta attenzioni e privilegi da parte dell’assessorato regionale alla cultura ma anche notevole impegno per i docenti della scuola costretti a fare i conti e dare delle risposte in positivo ai condizionamenti che questa nuova situazione inevitabilmente riverbera sugli alunni. CONTESTO SOCIO ECONOMICO CULTURALE L’Istituto Comprensivo opera all’interno di un contesto sociale 5 caratterizzato da una recente urbanizzazione, con conseguente pluralismo di comportamenti e stentata amalgamazione del tessuto sociale, che, tra l’altro, registra la frequenza di alunni appartenenti ad ogni fascia sociale (figli di operai, impiegati e commercianti, artigiani, professionisti ecc…). Una buona parte di essi proviene da famiglie particolarmente attente e sensibili alle problematiche della crescita dei propri figli e in grado di sostenere economicamente e culturalmente proposte di apprendimento integrative a quelle del percorso scolastico; altri, invece, provengono da famiglie che non sempre sono in grado di offrire stimoli culturali per il loro processo formativo, anzi trascurano di seguire lo sviluppo evolutivo dei figli e delegano alla scuola il totale compito della formazione ingenerando fenomeni di dispersione scolastica che evolvono talvolta in comportamenti caratterizzati dalla mancata presa di coscienza della legalità nei suoi vari aspetti. Si tratta però di un ambiente che può essere definito socialmente e culturalmente nella media anche se vi sono famiglie con difficoltà economiche e si comincia a notare la presenza di studenti stranieri appena arrivati nel nostro paese. In tale situazione ambientale le nostre scuole si sforzano di assumere un ruolo di promozione umana, sociale e culturale, favorendo iniziative che promuovano le relazioni dentro la scuola e con l’ambiente esterno. Tale complessa eterogeneità determina una pressante richiesta di alfabetizzazione, di formazione e di riqualificazione professionale anche da parte degli adulti che la scuola si è attivata, da alcuni anni, a soddisfare con l’istituzione di un Centro Territoriale Permanente di educazione degli adulti Sul territorio sono presenti varie strutture per il tempo libero: è presente un oratorio, un centro di volontariato, una palestra privata per la danza ritmica, una scuola di calcio, una scuola di basket, due palazzetti dello sport comunali, campi di calcetto privati, un’associazione ambientalista, una biblioteca comunale, gruppi vari con diverse finalità, ma, nonostante la presenza di questi centri di aggregazione giovanile organizzati, alcuni preferiscono frequentare bar e ambienti all’aperto (piazzette, giardinetti ecc.) come luoghi d’incontro assorbendo un’influenza negativa su atteggiamenti e comportamenti scolastici. La realtà socioeconomica risulta quindi composita e vivace e alla scuola chiede servizi, cultura, qualificazione sociale, ma soprattutto, la garanzia di un processo educativo adeguato. MAMMOLA Cenni storici e analisi del territorio L’origine dell’odierna Mammola risale al periodo nefasto che va dal 950 al 986, quando, scorrerie saracene costrinsero gli abitanti delle marine a rifugiarsi nell’entroterra. I profughi, così lentamente, edificarono i loro villaggi nelle zone interne dedicandosi all’agricoltura e alla pastorizia. Culla del movimento monastico fu Mammola dove San Nicodemo, Abate basiliano, eresse il suo romitorio sul monte Cellerano. Grazie ai basiliani inizia un periodo fervido per la cultura umanistica: questi umili monaci eccellevano nella calligrafia, nella miniatura, nelle lettere, nelle scienze, ma anche nel campo della bonifica agraria che ha avuto ampi riflessi nella vita 6 economico-sociale delle famiglie che man mano popolavano le zone adiacenti al monastero. Purtroppo nulla è rimasto dell’antico splendore. Al posto dei vecchi monasteri sono state erette, nel tempo, altre chiese per continuare nel presente e proiettare nel futuro la fiaccola della fede. Così è stato per il Santuario di San Nicodemo e per quello di Santa Barbara. Il nome Mammola appare per la prima volta tra XI e XII secolo in un documento che faceva parte dei beni del monastero di San Fantino. Nel periodo feudale Mammola appartiene a diverse famiglie (Ruffo - De Luca – Caracciolo Caraffa) fino al 1806, anno della soppressione della feudalità. Dopo l’unità d’Italia, difficoltà economiche e sociali diedero vita a rivolte popolari e al brigantaggio. Inizia così il fenomeno dell’emigrazione che durerà fino alla fine del secolo scorso. CONTESTO SOCIO ECONOMICO CULTURALE Mammola è un comune italiano della provincia di Reggio Calabria che conta circa 2500 abitanti. La cittadina è posta sul versante Jonico della Calabria tra l’Aspromonte e le Serre, al centro tra il mare e la montagna lungo la Strada grande comunicazione Jonio-Tirreno. Gli studenti che frequentano i tre ordini di scuola del Plesso di Mammola vivono per la maggior parte nel centro urbano ma, una buona parte, risiede nelle diverse frazioni circostanti: Borgo Chiusa, San Todaro, Aspalmo, Neblà, Russo, Acone, Celano, Malafrinà, Cerasara, San Filippo, Sansone, Piani di Canolo. La cittadina di Mammola confina con Agnana Calabra, Canolo, Cinquefrondi, Galatro, Giffone, Grotteria, San Giorgio Morgeto e Siderno. Il paese, grazie alle sue viuzze, piccole case e casette addossate le une alle altre, ai portali e alle pittoresche piazzette, conserva quasi intatta la straordinaria bellezza di un borgo medievale. Con il passare del tempo Mammola, paese prettamente agricolo, ha subito un radicale cambiamento dovuto a fattori negativi e positivi; tra i primi va menzionato il fenomeno dell’emigrazione che ha indotto molti mammolesi, per la mancanza di attività industriali, ad emigrare in Europa e oltre oceano; il fattore positivo è stato, invece, la realizzazione e l’apertura, intorno agli anni Novanta, della Strada di Grande Comunicazione “IonioTirreno” che ha permesso al Paese di essere facilmente raggiungibile sia dalla zona Ionica, sia da quella Tirrenica e di stabilire legami sociali ed economici con i paesi limitrofi, dove spesso molti mammolesi si recano per svolgere le loro attività professionali. Nonostante la grave crisi economica, che ha investito il territorio, si possono ravvisare alcune potenzialità positive nella vocazione turistica di Mammola e del suo territorio, legato soprattutto al suggestivo paesaggio montano e alla produzione-lavorazione dello stoccafisso, che ha reso il Comune noto in tutta la Regione. Nel campo prettamente scolastico esistono: Riluttanza, in qualche caso, all'assolvimento dell'obbligo scolastico nel passaggio dalla Scuola Secondaria di I Grado a quella di II grado; Difficoltà espositive e comunicative degli alunni in lingua italiana; 7 Disagio di trasporto per discenti che a causa della strada dissestata e non facilmente percorribile perdono ore di studio e di applicazione; Scarsa partecipazione di alcune famiglie alla vita scolastica dei figli; Disagio socio-ambientale causato dal fatto che gli studenti provengono da zone particolarmente svantaggiate, da un territorio in ritardo per quanto riguarda lo sviluppo socio-economico-culturale e con un accentuato decremento demografico. Frustrazioni dovute alle crisi esistenziali e fisiologiche dell’età adolescenziale. Per delimitare quanto esposto la scuola, accanto alle competenze disciplinari, ha sempre messo in atto diversi progetti, sia per i genitori, sia per gli alunni, per inculcare loro come la presenza di pregiudizi incida negativamente sui ragazzi e, nello stesso tempo, puntualizza come tutte le tradizioni religiose e civili non debbano essere sepolte ma valorizzate e contestualizzate in maniera che non siano in contrasto con i valori della nuova società globale. Negli ultimi anni la scolarizzazione, si è abbastanza elevata, infatti, il numero dei discenti che consegue la licenza e che si iscrive alla Scuola Secondaria di Secondo Grado, è fortemente aumentato, anche se è opportuno sottolineare che alcuni ragazzi abbandonano gli studi dopo i primi mesi o per le pressanti necessità della famiglia o perché desiderano inserirsi nel mondo del lavoro; altri, invece, grazie alla passione per lo studio e all’aspirazione di diventare cittadini preparati e responsabili, continuano a conseguire risultati brillanti ed eccellenti. Altre Istituzioni /associazioni territoriali In uno scenario sociale in continua evoluzione è necessario che l’Istituto, nell’iter educativo di ogni discente, coinvolga tutte le agenzie educative del territorio. La famiglia “La scuola, nel quadro della propria autonomia funzionale, favorisce, attraverso la partecipazione democratica prevista dalle norme sugli organi collegiali, l’interazione formativa con la famiglia, quale sede primaria dell’educazione”. Apprezzabile ed elevata l’utenza proveniente da nuclei familiari particolarmente sensibili ed attenti alla crescita dei propri figli, pronti a supportarla con interventi integrativi. Un’ altra parte dell’utenza proviene, invece, da famiglie non sempre in grado di offrire stimoli adeguati al processo formativo dei propri figli e tendono a delegare all’ente scolastico il compito di formazione. La scuola si sforza di creare un clima di accoglienza e collaborazione finalizzato ad accorciare le distanze tra le due istituzioni educative attraverso incontri con le famiglie, non solo come momento di riferimento dell’andamento didattico e valutativo, ma soprattutto per ascoltare, riferire, interagire e collaborare per la crescita del futuro cittadino. La Parrocchia L’operato dei parroci e delle suore testimoniano, sia a Mammola che a Marina di Gioiosa, come l’attività religiosa contribuisca all’azione educativa dei giovani ed, in particolare, degli studenti. Infatti, sia Don Alfredo Valenti a Mammola che Don Giuseppe Albanese a Marina di Gioiosa, in stretta sinergia con la scuola e con l’aiuto di catechisti e volontari, sostengono molteplici attività che guidano e preparano i ragazzi a ricevere il Sacramento della Comunione e della Cresima. 8 Associazioni sportive Lo scopo fondamentale delle associazioni sportive non è solamente quello di far praticare lo sport ai ragazzi, ma coinvolgerli in un percorso di crescita sociale in un’epoca in cui molti valori hanno perso la loro importanza, pertanto è necessario che tutte le agenzie educative (famiglia, scuola, chiesa) cooperino per formare i ragazzi, abituandoli a comprendere i sani valori dell’attività sportiva, i quali, insieme al rispetto reciproco delle regole e della legalità, permettano ad ogni educando di divenire uomo maturo e responsabile, impedendo di intraprendere diverse strade sbagliate/negative, che possono sfociare in comportamenti deviati. La scuola calcio di Mammola L’A.S.D. ( Associazione Sportiva Dilettantistica) “Nicodemo Barillaro” costituita a Mammola il 03/09/08 è una società sportiva affiliata alla F.I.G.C ( Federazione Italiana Gioco Calcio), partecipa agli incontri agonistici organizzati dalla F.I.G.C. -Comitato Locri- con le categorie Piccoli Amici, Pulcini ed Esordienti. Le attività sportive si svolgono presso il campo sportivo Barone Francesco Macrì di Mammola con la presenza di personale medico. Le partite si disputano di domenica per la categoria Pulcini e durante la settimana per la categoria esordienti. Associazione “Il Girotondo” – A.I.C.S L’associazione “Il Girotondo” è un centro diurno educativo – didattico di promozione sociale, fondato il primo ottobre 2012, che si avvale di personale qualificato, educatori, pedagogisti e psicopedagogisti. Essa fa capo all’Associazione Italiana Cultura e Sport e si occupa di fornire ai fanciulli e agli adolescenti il sostegno adeguato per lo svolgimento dei compiti scolastici, intercalando, alle attività didattiche, laboratori educativo - ricreativi, con lo scopo di stimolare momenti di crescita cognitiva, sociale e culturale. In particolare, propone ai ragazzi iscritti attività sportive, teatrali e pittoriche oltre che progetti educativi di educazione ambientale e alimentare. Polisportiva Basket Marina di Gioiosa Jonica La polisportiva basket è stata costituita al fine di promuovere e praticare attività sportiva a livello dilettantistico senza fine di lucro. Dal 1979, la presente società è affiliata alla Federazione Italiana Pallacanestro e partecipa ai vari campionati nazionali e regionali di basket, sia nel settore femminile che in quello maschile. Oltre alla normale attività agonistica che comprende anche numerosi campionati giovanili, la società gestisce anche un centro di formazione fisicosportiva e di avviamento alla pratica della pallacanestro e, avvalendosi di quattro istruttori in possesso delle necessarie abilitazioni professionali, cura l’attività di 150 bambini dai cinque ai dodici anni. Comune I rapporti tra l’Istituzione Scolastica e l’Amministrazione Comunale mirano a: Promuovere e a realizzare un impiego efficace ed integrato delle risorse umane e finanziarie. Promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori degli orari di lezione. 9 Associazioni di volontariato Le associazioni di volontariato, coinvolgono e sensibilizzano i cittadini affinché essi si impegnino ad affrontare i problemi più impellenti. L’obiettivo principale è quello di sensibilizzarli per la costruzione di una società umana responsabile e solidale, considerando che in molte realtà locali tende a prevalere la cultura dell’individualismo e della devianza, soprattutto tra adolescenti. Associazione Don Milani L’associazione opera in località Torre Galea (Marina di Gioiosa) con progetti finalizzati con i fondi “Bando 2008 Perequazione per la progettazione sociale Regione Calabria”. Il progetto intende creare uno spazio protetto, che si pone come laboratorio permanente di incontri finalizzati all’educazione alla legalità, alla socializzazione per i giovani dai sei ai diciassette anni dei comuni della Vallata del Torbido. Il percorso prevede una serie di attività specifiche che vengono svolte ogni pomeriggio dal lunedì al venerdì. Comunità Montana della Limina e dell’Allaro- Stilaro Le comunità montane sono enti territoriali locali italiani istituite con legge 3/12/1971 per consentire ai comuni di una stessa area montana di unire le risorse per poter affrontare meglio i problemi condivisi, con particolare riguardo alla gestione del territorio e di alcuni servizi per la popolazione. La Comunità Montana promuove e persegue i seguenti obiettivi: Tutela ambientale, conservazione e valorizzazione del patrimonio forestale. Conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e delle tradizioni locali. Promozione delle attività economiche. Dinamica demografica e sociale. Gestione associata dei servizi pubblici locali. Promozione e progettazione delle attività artigianali e industriali. Associazione musicale “Armonie dal Chiaro” L'associazione musicale Armonie dal Chiaro nasce il 12 Agosto 2012, come nuova realtà musicale e aggregativa di Mammola, diretta dal maestro prof. Antonio Salaris, con l'obiettivo di far crescere i numerosi componenti di ogni fascia d'età attraverso lo studio della musica eseguendo le tradizionali marce sinfoniche dei grandi autori di musiche per banda e alcune rielaborazioni dei classici della musica italiana e non solo. L'associazione fin dal suo esordio si è dotata di un direttivo che viene rinnovato ogni due anni, che aiuta e agevola il percorso e la crescita della banda "Città di Mammola". 10 Piano di Miglioramento (RAV) Offerta Formativa Potenziamento OF Piano Sviluppo Digitale PTOF Formazione del Personale Organico Autonomia Infrastrutture 11 Individuazione degli obiettivi formativi correlati alle priorità Del RAV per la scelta di tutte le attività didattiche e dei progetti di arricchimento e ampliamento dell’offerta formativa: Come previsto dalla legge 107/15 ogni scuola deve individuare delle priorità d'intervento per il raggiungimento degli obiettivi formativi che ovviamente non possono prescindere da quanto formulato nel RAV dell’istituto. Le priorità e i traguardi individuati nel RAV sono in sintesi: aumentare il numero degli alunni ammessi alla classe successiva con valutazioni migliori anche nell’ottica del recupero di quella che viene definita dispersione aumentare il numero degli studenti che proseguono gli studi con successo. Pertanto si intende migliorare Le competenze linguistiche e l’uso della metodologia CLIL (Content language integrated learning) (c. 7) Le competenze matematico-logiche e scientifiche (c. 7) Le competenze digitali (cc. 7, 56-59) Le competenze musicali, artistiche, cinematografiche, delle tecniche e dei media (c. 7) Le competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica (con particolare attenzione alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici e culturali(c. 7); all’educazione all'alimentazione e all'educazione fisica e allo sport (c. 7), all’educazione alla parità tra i sessi, alla prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni (c. 16) Le conoscenza delle tecniche di primo soccorso (c. 10) L’alfabetizzazione e perfezionamento italiano come L2 (c. 7) Il miglioramento delle competenze si attuerà anche attraverso articolazione modulare monte ore annuale discipline e insegnamenti interdisciplinari (c. 3) potenziamento tempo scolastico (c. 3) articolazione del gruppo classe (c. 3) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di studenti per classe o gruppi di classi (cc. 7, 84) percorsi formativi individualizzati e individuazione di percorsi per la valorizzazione del merito degli studenti (cc. 7, 28-31) Le modalità con cui si intendono raggiungere gli obiettivi formativi prefissati nel RAV includono adozione di prove di verifica strutturate per classi parallele di entrambi gli ordini di scuola; formazione del personale docente in tema di metodologie didattiche e di valutazione degli studenti metodologie laboratoriali e attività di laboratorio (cc. 7, 56-59) contrasto dispersione scolastica, discriminazione e bullismo (c. 7) inclusione scolastica e diritto allo studio degli alunni con BES (c. 7) insegnamento studenti con disabilità anche attraverso riconoscimento differenti modalità di comunicazione (c. 24) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva (c. 7) definizione di un sistema di orientamento (cc. 7, 29, 32) 12 LA SCUOLA ASSICURA una “didattica orientativa” volta a far emergere le potenzialità dell'alunno; percorsi didattici personalizzati; flessibilità didattica ed organizzativa con un approccio laboratoriale; una comunicazione trasparente degli obiettivi, della metodologia e della valutazione; l’uso di strumenti multimediali e di adeguate attrezzature; un sistema organizzativo che cura il miglioramento continuo; l'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso OFFERTA FORMATIVA PIANO DELLE ATTIVITÀ Il piano delle attività prevede un progetto unitario ed integrato nel rispetto delle reali esigenze dell’utenza e del territorio per una proposta formativa organica e sistematica. Il Piano si articola in Curricolo Attività integrative e/o aggiuntive facoltative di ampliamento dell’offerta formativa Piano integrato PON Iniziative di orientamento scolastico Iniziative di continuità Iniziative di formazione Iniziative di sostegno e integrazione Iniziative per la prevenzione della dispersione scolastica Sono strumentali al PTOF le seguenti aree: Area FSE: Competenze per lo sviluppo Area FESR: Ambienti per l’apprendimento finalizzato al raggiungimento degli obiettivi formativi programmati Il curricolo descrive il percorso formativo che lo studente compie, nel quale si intrecciano e si fondano i processi cognitivi e relazionali. Esso è il risultato dell’integrazione delle esigenze che la scuola ha saputo far emergere nel dialogo con la realtà di appartenenza e le richieste che la comunità nazionale esprime. La nostra scuola ha inteso costruire un curricolo finalizzato allo sviluppo delle competenze legate alla specificità delle discipline. La progettazione, l’organizzazione e la gestione dell’attività didattica spetta ai docenti che definiscono le conoscenze e le competenze da raggiungere al termine della scuola dell’Infanzia, della classe V della scuola Primaria e della classe III della scuola Secondaria di I grado e i criteri di valutazione per accertare il livello delle stesse. 13 AUTONOMIA Saper fare AUTOSTIMA Saper credere in se stessi SOCIALIZZAZIONE Saper fare con gli altri INDIVIDUALIZZAZIONE Saper fare in modo personale APPARTENENZA Il saper fare per e attraverso gli altri 14 Una solida preparazione culturale. Un patrimonio di abilità, atteggiamenti e valori funzionali all’inserimento nella comunità sociale. Una forte attenzione ai” nuovi” saperi, ma anche e soprattutto Una formazione integrale della personalità, realizzata in un ambiente accogliente e stimolante. Progettazione formativa Condivisione Comunicazione BISOGNI Partecipazione Formazione Culturale Integrazione Per promuovere il successo scolastico, è fondamentale partire dai bisogni dei ragazzi e dare risposte ai nuovi saperi che la società pone. L’Istituzione Scolastica, come primo luogo privilegiato dell’incontro tra società e minori, vive l’esperienza dei grandi cambiamenti culturali che si riflettono sui comportamenti giovanili. Di conseguenza la scuola dovrà adoperarsi per non perdere studenti lungo tracciati lontano da essa e tenerli dentro percorsi istituzionali rendendo più attraente e gratificante l’offerta formativa. 15 Tutte le scelte educative saranno significative nella misura in cui vedranno integrate: le risposte da dare ai bisogni educativi e formativi posti dalle tendenze socio- economico-culturali della società e dell’ambiente in cui la scuola opera; le risposte rispondenti alle inclinazioni personali degli alunni, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ciascuno; le risposte da dare per promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità dove la scuola, nel valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni alunno, abbina al compito dell’insegnare ad apprendere quello dell’insegnare ad essere. 16 (Rinnovato annualmente) Decreto del Presidente della Regione Calabria N. 28 del 19.03.2015. In conformità alle disposizioni vigenti e all’adattamento deliberato dal Consiglio di Istituto in data 11 settembre 2015 verbale n.16, il calendario scolastico è determinato come segue: INIZIO LEZIONI: 14 settembre 2015 TERMINE LEZIONI: 30 giugno 2016 (Scuola dell’infanzia) 08 giugno 2016 ( Scuola Primaria e Scuola Secondaria I Grado) FESTIVITA’ Tutte le domeniche; 1° Novembre, Festa di tutti i Santi; 2 Novembre, Commemorazione dei defunti; 6 Dicembre, San Nicola ( Santo Patrono di Marina di Gioiosa Ionica); 7 Dicembre, ponte 8 Dicembre, Immacolata Concezione; Dal 23 Dicembre al 6 gennaio, vacanze di Natale; 8 e 9 febbraio, lunedì e martedì di Carnevale; 12 marzo, San Nicodemo (Santo Patrono di Mammola); Dal 24 Marzo al 29 Marzo, vacanze Pasquali; 25 Aprile, anniversario della liberazione; 1° Maggio, festa del lavoro; 2 Giugno, Festa Nazionale della Repubblica 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 SET OTT G V S D L M M G V S D L M L M M G M V G S V D S L D M L M M G M V G S V D S L D M L M M G M V S SET 0TT NOV D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L DIC M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G NOV DIC GEN V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D GEN FEB L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L FEB MAR M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G MAR APR V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S MAG D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M APR MAG GIU M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G GIU Venerdì 17 Giugno 2016: INVALSI prova scritta, a carattere nazionale, esame di stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione (prove suppletive 22 Giugno 2016 e 2 settembre 2016). 17 Organizzazione amministrativo-funzionale dell’istituto L’istituto Comprensivo Marina di Gioiosa Jonica-Mammola sito web www.icmarinadigioiosamammola.it e-mail istituto [email protected] è costituito dai seguenti plessi Scuola dell’infanzia Marina di Gioiosa Jonica Via F.lli Rosselli Tel.0964-411586 Scuola primaria Marina di Gioiosa Jonica Via F.lli Rosselli,22 Sede degli uffici Amministrativi Tel. 0964-415158 Scuola secondaria di 1°grado Marina di Gioiosa Jonica Via Calvario Tel. 0964-415113 Scuola primaria C.da Possessione Tel.0964-418020 Scuola dell’infanzia C.da Spilinga Tel.0964-415298 Scuola dell’infanzia C. da Possessione Tel. 0964-4152873 Scuola dell’infanzia Mammola Largo Magenta Tel. 0964-414024 Scuola primaria C.da Spilinga Tel. 0964-415298 Scuola primaria Mammola Largo Magenta Tel. 0964-414024 Scuola secondaria di 1°grado “Scuola ad Indirizzo Musicale” Mammola Largo Magenta, 1 Tel. 0964-414024 UFFICI Dirigente Scolastico Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Via F.lli Rosselli,22 Marina di Gioiosa Jonica 18 Organizzazione degli Organi Collegiali Il Consiglio d’Istituto La Giunta Esecutiva Il Collegio dei Docenti Il Consiglio di Intersezione Il Consiglio di Interclasse Il Consiglio di Classe Gli Organi Collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche. Fatta eccezione del Collegio dei Docenti, prevedono la rappresentanza dei genitori. Introdotti con i decreti delegati del 31 maggio 1974, entrarono in vigore il 12 novembre di quello stesso anno, da quel momento hanno avviato una svolta democratica nella vita e nella gestione della scuola in quanto fino allora le decisioni venivano prese esclusivamente dall’alto senza coinvolgere i genitori, gli alunni, il personale scolastico e gli insegnanti stessi. E’ il massimo organo collegiale dell’Istituto, in quanto riunisce i rappresentanti dei docenti, del personale ATA e dei genitori. Delibera su molte questioni importanti di carattere amministrativo ed organizzativo (programma annuale, acquisti, adattamento del calendario scolastico, ecc). E’ composto da rappresentanti dei genitori, dei docenti, del personale ATA appositamente eletto, dura in carica tre anni ed è presieduto da uno dei rappresentanti dei genitori. E’ membro di diritto il Dirigente Scolastico. 19 Visti i verbali e i risultati dei seggi elettorali delle operazioni di voto tenutesi nei giorni 22 e 23 novembre 2015 presso i vari Plessi il Dirigente Scolastico ha decretato che sono stati proclamati componenti del Consiglio d’Istituto i seguenti: Componente Docenti Partecipazione di diritto Dirigente Scolastico Caracciolo Loredana Futia Rossella Guarnieri Mimma Lombardo Adriana Marando Maria Teresa Sidoti Adele Alberta Taliano Rosetta Veneto Caterina Componente genitori Componente ATA Barbuto Francesca Catalano Giulia Barbara Costa Vincenzo Melia Maurizio Napoli Antonia Panetta Giuseppe Romeo Domenico Antonio Teti Maria Grazia Mulè Antonio 20 Il compito principale della giunta esecutiva è quello di preparare i lavori per il Consiglio d’Istituto e di curare la corretta esecuzione delle delibere del Consiglio Stesso. E’ presieduta dal Dirigente Scolastico, mentre svolge funzione di segretario il DSGA. Componenti: Sidoti Adele Alberta, Panetta Giuseppe, Romeo Domenico Antonio, Mulè Antonio, Laganà Maddalena, Musolino Francesca Tiziana. Assicura la gestione unitaria dell’istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare il dirigente scolastico organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza ed è titolare delle relazioni sindacali. Promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologico - didattica, per l’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni. Nell’ambito delle funzioni attribuite alle istituzioni scolastiche, adotta i provvedimenti di gestione delle risorse e del personale ( Art. 25 bis d.lgs. n.29/93 ). Il Collegio dei docenti è composto dal Dirigente scolastico (che lo presiede) e dal personale insegnante in servizio nell’Istituto Si insedia all’inizio dell’anno scolastico e si riunisce ogni qualvolta il Capo d’istituto ne ravvisi la necessità oppure quando un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta; si riunisce comunque, almeno una volta per ogni quadrimestre. Fra le sue funzioni principali il Collegio docenti: elabora il Piano triennale dell’offerta formativa; regolamenta lo svolgimento delle attività inerenti all’ampliamento dell’offerta formativa; identifica le funzioni strumentali, in coerenza con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, con delibera che, contestualmente, ne definisce i criteri di attribuzione, il numero e i destinatari delle funzioni; approva gli accordi con altre scuole relativi ad attività didattiche, di formazione e aggiornamento; formula proposte al capo d’istituto per la formazione e la composizione delle classi e per la formulazione dell’orario delle lezioni; valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli obiettivi programmati, provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i Consigli di classe; elabora le proposte delle attività aggiuntive da svolgere; elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio D’Istituto; elegge nel suo seno i docenti che fanno parte del Comitato per la valutazione del servizio del personale insegnante; 21 delibera la suddivisione dell’anno scolastico in periodi, ai fini della valutazione degli alunni; individua nel rispetto della normativa nazionale, le modalità e i criteri di valutazione degli alunni; determina i criteri da seguire per lo svolgimento degli scrutini per assicurare omogeneità nelle decisioni dei Consigli di classe; definisce gli obiettivi e le modalità organizzative per la realizzazione e la verifica delle attività di aggiornamento da esso deliberate nonché i criteri per la partecipazione dei docenti alle attività medesime; programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni portatori di handicap; valuta ed approva le iniziative riservate agli alunni (concorsi a premi, borse di studio, distribuzioni di opuscoli, rappresentazioni teatrali) proposte da enti ed associazioni pubbliche o private. Il Consiglio di intersezione per la Scuola dell’Infanzia è composto da tutti i docenti e da un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni; è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un docente da lui delegato. Il Consiglio di interclasse per la Scuola Primaria è composto da tutti i docenti e da un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate; è presieduto dal Dirigente scolastico o da un docente da lui delegato. Il Consiglio di classe per la Scuola Secondaria di primo grado è composto da tutti i docenti della classe e da quattro rappresentanti dei genitori; è presieduto dal Dirigente scolastico o da un docente, da lui delegato. Il Consiglio di classe ha fra le sue funzioni: - l’analisi delle condizioni di partenza della classe; - attuare ed individuare attraverso un’attenta programmazione educativa e didattica le effettive esigenze di ciascuno alunno, nella diversità del contesto socio-culturale e delle situazioni di partenza; - la valutazione degli apprendimenti e del comportamento. Inoltre esprime parere, non vincolante, sull’adozione di libri di testo e sulla scelta dei sussidi didattici. I Consigli summenzionati sono Organi Collegiali composti da: Docenti (componente ordinaria) Rappresentanti dei genitori (componente elettiva) 22 RAPPRESENTANTI DEI GENITORI (Rinnovati annualmente) Consigli di Intersezione Scuola dell’Infanzia Marina di Gioiosa Jonica Sezione I II III IV Cognome MAZZONE VINCI BERNARDO CIMADORO Nome MARIA GIUDITTA ROSA MARIA IDA MARGHERITA Scuola dell’Infanzia di Possessione Sez. unica ANGILLETTA DEBORA Scuola dell’Infanzia di Spilinga Sez. unica MURDOCCA TIZIANA Scuola dell’Infanzia di Mammola I II SPATARI MUIA’ NENSI SILVANA Consigli di Interclasse Scuola Primaria Marina di Gioiosa Jonica Classe 1ª A 1ª B 2ª A 2ª B 3ª A 3ª B 3ª C 4ªA 4ª B 4° C 5ªA 5ªB Cognome DEMASI DICHIERA LUP ROMEO RIZZUTI NAPOLI ALBANESE BOMBARDIERI FEMIA AQUINO FUDA CARCIONE Nome MORENA ANTONELLA VIRGINIA DOMENICO MAFALDA ROSANNA EMANUELA ANTONELLA BIANCAMARIA ROMINA LOREDANA VINCENZA ROSALBA Scuola Primaria Possessione 1ª-2ªD 3ª D 4ª-5ª D BEVILACQUA FEMIA LOCCISANO ANTONELLA DONATELLA SILVANA Scuola Primaria Spilinga 1ª E 2ª E 3ª E - 4ª E 5ª E CORDI’ STILLISANO VILLAGRA SALAS FEMIA ROSA MARIA ANNUNZIATA MARIELA DEL CARMEN TIZIANA Scuola Primaria Mammola 1ª A 2ª A 3ª A 4ª A 5ª A ZAVAGLIA AGOSTINO RASCHELLA’ CATALANO MANFREDI VINCENZO MILENA ELISA FRANCA GIULIA BARBARA ROSALIA 23 Consigli di Classe Scuola Secondaria di I grado “P. Brugnano” Marina di Gioiosa Jonica Classe 1ª A 1ª A 1ª B 1ª B 1ª C 1ª C 2ªA 2ª B 2ª B 2ªC 2ªC 3ª A 3ªA 3ª B 3ª B 3ª C 3ª C Cognome CINANNI LOMBARDO CALACOCI ROMEO ANGILLETTA BELCASTRO IRITANO LUPO TORRE COMMISSO SASSO FRASCA’ ROMEO FEMIA RESTAGNO JERINO’ ZAVAGLIA Nome MARIA STELLA FRANCESCA STEFANIA LUCIANA DEBORA LOREDANA GRAZIA CINZIANA DANIELA VINCENZO SANTA DAIANA VINCENZA STEFANIA LOREDANA TIZIANA SIMONA MARIA ANTONIETTA Scuola Secondaria di I grado Mammola Classe 1ª A 1ª A 1ª A 1ª B 1ª B 1ª B 2ªA 2ª A 2ª B 2ªB 3ªA 3ªA 3ªA 3ªB 3ªB 3ªB Cognome BARACCATO FERRARO RAO CHINDAMO MACRI’ SCALI GIURLEO IACONIS DECISO VINCI MUIA’ RAPPOCCIOLO ZANGARI GALLO MUZIO VINCI Nome MONICA MARIANNA MARIA ANTONELLA CHIARA FABRIZIO ANGELO COSTANZA ROSA RITA MARCELLA MARIA TERESA ROSALBA IMMACOLATA NICODEMO PATRIZIA MARIA TERESA I collaboratori del Dirigente Scolastico sono docenti che partecipano, con il Dirigente Scolastico, alla conduzione organizzativa della scuola. Uno di essi lo sostituisce normalmente in caso di assenza o impedimento. Le Funzioni Strumentali, corresponsabili con il Dirigente Scolastico dell’attuazione del POF, sono di stimolo e di guida ai docenti e al personale. Il Personale di Segreteria, con l'ausilio dei mezzi informatici, cura l'aspetto amministrativo in modo celere, trasparente e preciso. 24 Il direttore dei servizi generali e amministrativi- DSGA- è responsabile del Personale non docente e garante del buon funzionamento della segreteria. Il Personale Ausiliario rappresenta una risorsa importante per la vita scolastica in quanto collabora e contribuisce a garantire il buon funzionamento dell’organizzazione scolastica ai fini della sicurezza, dell'igiene e del benessere degli utenti. 25 Dirigente Scolastico: Dott.ssa Maddalena Laganà Collaboratore vicario del D.S.: Gioconda Saraco Secondo collaboratore: Daniela Adornato I DOCENTI DELL’ISTITUTO Scuola dell’Infanzia di Marina di Gioiosa Coordinatrice-Responsabile di plesso: Ins. Lo Presti Antonia N. Cognome Nome Coniglio Vittoria 1 De Cesare Elena 2 Ientile Giuseppina 3 Logozzo Teresa 4 Lombardo Rita 5 Lo Presti Antonia 6 Mercuri Silvana 7 Nappi Speranza 8 Prestia Rosa 9 Scuola dell’Infanzia Mammola Coordinatrice didattica – Responsabile di plesso: Ins. Loredana Caracciolo 1 2 3 4 5 Caracciolo Loredana Cataldo Cuzzola Lucà Tassone Irene Irene Maria Rosaria Rosanna Scuola dell’Infanzia Spilinga (Marina di Gioiosa Ionica) Coordinatrice didattica – Responsabile di plesso: Ins. Bruzzese Patrizia 1 Bruzzese Patrizia 2 Logozzo Teresa 3 Mollica Lucia Scuola dell’Infanzia Possessione (Marina di Gioiosa Ionica ) Coordinatrice didattica- Responsabile di plesso: Ins. Englen Rita Fortunata Cognome Nome 1 Englen Rita Fortunata 2 Logozzo Teresa 3 Tuccio Anna Maria 26 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 Scuola Primaria di Marina di Gioiosa Ionica Coordinatrice didattica-Responsabile di plesso: Taliano Rosetta Cognome Nome Agostino Nicodemo Alì Maria Rosa Callegari Silvia Caruso Nicolina Cavallo Bianca Congiusta Paola Femia Giulietta Fuda Emanuela Larosa Elvira Lombardo Maria Grazia Lucà Anna Maria Macrì Brunella Macrì Carmela Macrì Francesca Macrì Gloria Marando Anna Marando Elsa M. Mazzà Carla Maria Mosca Benedetta Nizza Maria Luisa Pachì Giuseppina Passarelli Renato Pasquino Daniela Pugliese Maria Rosa Romeo Maria Grazia Saraco Gioconda Scali Caterina Sidoti Adele Alberta Sposari Elisabetta Taliano Rosetta Tredici Maria Teresa Ubaldino Cinzia Veneto Benedetta Veneto Caterina Zecca Antonella 27 Scuola Primaria Spilinga ( Marina di Gioiosa Ionica) Coordinatrice didattica – Responsabile di plesso: Ins. Aquino Maria 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Cognome Nome Aquino Errigo Femia Greco Ieranò Jerinò Lombardo Macrì Macrì Macrì Marando Ripolo Sgrò Sposari Tassone Veneto Maria Liliana Giulietta Teresa Anna Ornella Maria Grazia Brunella Gloria Rose Marie Maria Teresa Maria Carmela Teresa Maria Giuseppina Patrizia Benedetta 1 2 3 4 Scuola Primaria Possessione ( Marina di Gioiosa Ionica ) Coordinatrice didattica- Responsabile di plesso: Taverniti Rosa Alba Cognome Nome Lucà Anna Maria Piscioneri Angela Taverniti Rosa Alba Totino Geltrude 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Scuola Primaria Mammola Coordinatore didattico - Responsabile di plesso: Vinci Elio Francesco Cognome Nome Agostino Caterina Calderazzo Antonella Callegari Silvia Cristallo Carmela Della Torre Carmela Jeraci Silvia Ornella Falcone Ines Muià Stefania Pezzano Anna Prologo Carmela Romeo Viviana Sainato Norma Vinci Elio Francesco 28 Scuola Secondaria di I Grado Mammola Coordinatrice Didattica: Daniela Adornato A043: Lettere Fragomeni Margherita Furfaro Michele Racco Maria Raschellà Vincenzo Spatari Maria Francesca A345:Inglese Galati Paola A028: Arte e Immagine Rullo Santa A033: Tecnologia Zizzi Caterina Sostegno Cordì Giuseppina Cristiano Francesca Tino Alexandra A059: Matematica Adornato Daniela Ferraro Silvana Angela Futia Rossella A245: Francese Stilo Leonardo A 032: MUSICA Sgambelluri Antonio A030: Educazione Fisica Luciano Francesco Religione Famiglietti Maria Teresa A077: Strumento Musicale Anghelone Loredana: pianoforte Calipari Antonio : clarinetto Gramuglia Carmelo: tromba Rao Pasquale: percussioni 29 Scuola secondaria di I Marina di Gioiosa Coordinatrice Didattica: Lombardo Adriana A043: Lettere Cama Paola Casile Pasquale Certomà Maria Teresa Guarnieri Mimma Lazzari Barbara Ursino Caterina A345:Inglese Bumbaca Marina Mazzone Catherine A. A028: Arte e Immagine Carteri Domenico A059: Matematica Ambrogio Maria Rosaria Lombardo Adriana Lucà Caterina Maiolo Rosa A245: Francese Mazzà Milva A032: Musica Menga Maria A033: Tecnologia Raspa Damiano A030: Educazione Fisica Belcastro Vincenzo Sostegno Cagliuso Concetta Commisso Loredana Cristiano Francesca Macrì Elisabetta Maria Macrì Lisa Maria Napolitano Anna Rita Nicita Annuziata Panetta Corrado Panetta Salvatore Rodà Lucrezia Scarfò Maria Antonietta Villari Mirella Religione Daniele Teresa 30 ORGANICO DELL’AUTONOMIA Ai sensi della L.107/2015 art.1 c.5-7, “al fine di dare piena attuazione al processo di realizzazione dell’autonomia e di riorganizzazione dell’intero sistema di istruzione, è istituito per l’I.C. … l’organico dell’autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle istituzioni scolastiche…”. Organico di Potenziamento Sulla base dell’Atto di Indirizzo del D.S. per la redazione del PTOF, delle aree da potenziare emerse dal RAV e dagli esiti delle prove Invalsi a livello di scuola, delle richieste e dei bisogni dell’utenza, dell’elevato numero di alunni con handicap frequentanti e della consistenza numerica di alcune classi, per l’elevato livello di dispersione scolastica e per la collocazione dell’I.C. in un’area a rischio e a forte processo immigratorio, il Collegio dei Docenti ha deliberato di richiedere al MIUR i posti dell’organico potenziato per il perseguimento degli obiettivi formativi inerenti alle sotto indicate aree definite secondo il seguente ordine di priorità: 1. Potenziamento scientifico; 2. Potenziamento linguistico; 3. Potenziamento laboratoriale; 4. Potenziamento umanistico; 5. Potenziamento motorio; 6. Potenziamento artistico-musicale. Successivamente sono stati assegnati all’I.C. i seguenti posti: N. 3 posti Scuola Primaria N. 2 posti Scuola Secondaria di I grado (A345, A043) Pertanto, per gli anni a venire, in base a tutte le esigenze già evidenziate, l’I.C. richiede: N. 3 docenti su posto comune per la Scuola Primaria (1 Potenziamento scientifico, 1 Potenziamento linguistico, 1 Potenziamento umanistico comprensivo della copertura per il semiesonero del collaboratore vicario del DS) N. 1 Potenziamento motorio (per la Scuola Primaria) N. 3 docenti per la Scuola Secondaria di I grado (1 Potenziamento scientifico, 1 Potenziamento linguistico, 1 Potenziamento umanistico) Nella Scuola primaria si prevede di utilizzare l’organico di potenziamento in via prioritaria come supporto alle classi nelle aree sopraindicate. 31 Fabbisogno di Organico Posti comuni e di sostegno SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA Annualità Scuola dell’infanzia a.s. 2016-17: n. Fabbisogno triennio Posto comune 20 docenti per il Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….) Posto di sostegno 1 posto EH Religione 15 ore Per l’anno scolastico 2016/17, in base al numero dei possibili iscritti secondo i dati acquisiti dagli EELL e al numero delle conferme ( alunni già iscritti nel corrente anno scolastico) si prevede la formazione di 10 sezioni così distribuite: 5 sezioni scuola dell’ infanzia capoluogo Marina di Gioiosa Jonica 1 Sezione scuola dell’infanzia Spilinga 1 Sezione scuola dell’infanzia Possessione 3 Sezioni scuola dell’infanzia Mammola È stato indicato 1 posto EH sulla base di due richieste di certificazioni. a.s. 2017-18: n. 20 docenti 1 posto EH Religione 15 ore a.s. 2018-19: n. 20 docenti 1 posto EH Religione 15 ore Scuola primaria a.s. 2016-17: n. 41 docenti (di cui 2 docenti specialisti Inglese con un residuo di nove ore). Religione: 2 docenti + 10 ore EH 15 docenti + 12 ore DH 1 docente + 12 ore Si conferma, in linea di massima, il fabbisogno determinato in via presuntiva per l’a.s. 2016/2017, sulle base delle necessità attualmente rilevate. Lo stesso sarà, successivamente, suscettibile di modifiche ed integrazioni in relazione alle effettive future iscrizioni ed ai bisogni formativi dell’utenza. Si conferma, in linea di massima, il fabbisogno determinato in via presuntiva per l’a.s. 2016/2017, sulle base delle necessità attualmente rilevate. Lo stesso sarà, successivamente, suscettibile di modifiche ed integrazioni in relazione alle effettive future iscrizioni ed ai bisogni formativi dell’utenza. Tot 26 classi: -18 TN a 30 ore ( di cui 2 pluriclassi) -8 a tempo pieno (di cui 1 pluriclasse) POSTO COMUNE In relazione alle probabili iscrizioni alle classi prime ed ai posti assegnati in organico di fatto a.s. 2015/2016 si ritiene che il fabbisogno minimo necessario dei posti di tipo comune sia quello indicato in tabella. I posti comuni sono stati calcolati per un totale di 18 classi funzionanti a 30 ore settimanali e 8 classi funzionanti a tempo pieno (di cui già 5 operative). Delle 18 classi a T.N. 2 sono pluriclassi. Le classi sono ubicate in plessi diversi: 3 plessi insistenti nel territorio del comune di Marina di Gioiosa Jonica e 1 plesso insistente nel Comune di 32 Mammola. Molte classi, soprattutto del plesso E. Rodinò, accolgono un numero di alunni al limite massimo consentito dai parametri normativi, tenuto conto dell’alta percentuale di alunni BES, anche in condizioni di gravità. Per tali situazioni sarebbe necessario derogare al limite numerico massimo di alunni presenti in classe, soprattutto in quelle in cui coesistono più casi certificati di handicap, le cui esigenze formative non possono essere pienamente soddisfatte in classi numerose. Il numero degli alunni iscritti e frequentanti, peraltro, non può definirsi stabile ma è suscettibile di essere incrementato anche ad anno scolastico avviato e ciò in quanto la scuola ricade in un’area a forte processo immigratorio. POSTI DI SOSTEGNO Il fabbisogno dei docenti di sostegno nella scuola primaria viene determinato in base al numero degli alunni H che si ritiene frequenteranno la scuola primaria nell’ a.s. 2016/2017 e alle diagnosi già formulate. Il fabbisogno così determinato è suscettibile di variazione in aumento per le probabili nuove certificazioni e/ aggravamento della patologia. a.s. 2017-18: n. 41 docenti 18 docenti Religione: 2 docenti + 10 ore a.s. 2018-19: n. 41 docenti 18 docenti Religione: 2 docenti + 10 ore Si conferma, in linea di massima, il fabbisogno determinato in via presuntiva per l’anno scol. 2016/2017, sulle base delle necessità attualmente rilevate. Lo stesso sarà, successivamente, suscettibile di modifiche ed integrazioni in relazione alle effettive future iscrizioni ed ai bisogni formativi dell’utenza. Si conferma, in linea di massima, il fabbisogno determinato in via presuntiva per l’anno scol. 2016/2017, sulle base delle necessità attualmente rilevate. Lo stesso sarà, successivamente, suscettibile di modifiche ed integrazioni in relazione alle effettive future iscrizioni ed ai bisogni formativi dell’utenza. SCUOLA SECONDARIA “P. BRUGNANO” MARINA DI GIOIOSA JONICA Classe di a.s. 2016-17 concorso/ sostegno A043 ITALIANOSTORIAGEOGRAFIA A059 MATEMATICA SCIENZE A345 INGLESE A245 FRANCESE A033 TECNOLOGIA A028 ARTE IMMAG A032 MUSICA a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche 6 DOCENTI 6 DOCENTI 4 DOCENTI 4 DOCENTI (RESIDUO DI 9 ORE) 2 DOCENTI 2 DOCENTI (RESIDUO DI 9 ORE) 1 DOCENTE 1 DOCENTE 4 DOCENTI 1 DOCENTE 1 DOCENTE 1 DOCENTE 1 DOCENTE 1 DOCENTE 1 DOCENTE 1 DOCENTE 1 DOCENTE 1 DOCENTE 6 DOCENTI 2 DOCENTI 1 DOCENTE In relazione alle probabili iscrizioni alle classi prime ed ai posti assegnati in organico di fatto si ritiene che il fabbisogno minimo necessario dei posti di tipo comune sia quello indicato in tabella. Nella scuola secondaria P. Brugnano di Marina di Gioiosa Jonica è già attivo un intero corso (il corso C) a tempo prolungato e 6 classi sono funzionanti a tempo normale. In tutte la classi sono presenti più alunni D.A. e spesso si tratta di disabilità grave, circostanza che consentirebbe una deroga al limite numerico massimo di alunni previsto in una classe. Si precisa, tuttavia, che già in alcune classi, formate da un numero di alunni superiore a 20, sono presenti alunni con handicap le cui esigenze formative sono 33 A032 ED.FISICA AD00 Sostegno AJ77 Pianoforte AC77 Clarinetto AL77 Tromba AI77 Percussioni Religione 1 DOCENTE 1 DOCENTE EH 21 docenti + 9 24 ore DH 2 docenti 1 DOCENTE 24 1 docente 1 docente 1 docente 1 docente 1 docente 1 docente 1 docente 1 docente 1 docente 1 docente 1 docente 1 docente 9 ore 9 ore 9 ore tali che non possono essere pienamente soddisfatte in classi numerose. Il numero degli alunni iscritti e frequentanti, peraltro, non può definirsi stabile ricadendo la scuola in un’area a forte processo immigratorio. Relativamente agli anni scolastici 2017/18 e 2018/19 si conferma, in linea di massima, il fabbisogno determinato in via presuntiva per l’a.s.. 2016/2017, sulle base delle necessità attualmente rilevate. Lo stesso sarà, successivamente, suscettibile di modifiche ed integrazioni in relazione alle effettive future iscrizioni ed ai bisogni formativi dell’utenza. Il fabbisogno dei docenti di sostegno viene determinato in base al numero degli alunni H che si ritiene frequenteranno la sec. I Brugnano nell’a.s. 2016/2017 (alunni V primaria uscenti e alunni che passeranno alle classi successive stesso ordine di scuola) e alle diagnosi già formulate. Il fabbisogno così calcolato è suscettibile di variazione in aumento per le probabili nuove certificazioni e/ aggravamento della patologia. Relativamente agli anni scolastici 2017/18 e 2018/19 si conferma, in linea di massima, il fabbisogno determinato in via presuntiva per l’a.s. 2016/2017, sulle base delle necessità attualmente rilevate. Lo stesso sarà, successivamente, suscettibile di modifiche ed integrazioni in relazione alle effettive future iscrizioni ed ai bisogni formativi dell’utenza. La determinazione del fabbisogno di strumento musicale è puramente indicativa e subordinata all’effettiva approvazione da parte dell’A.T. dell’attivazione del corso ad indirizzo musicale che sarà richiesto. SCUOLA SECONDARIA MAMMOLA Classe di a.s. 2016-17 concorso/ sostegno A043 ITALIANOSTORIAGEOGRAFIA A059 MATEMATICA SCIENZE A345 INGLESE A245 FRANCESE DOCENTI 5 docenti (residuo 3 ore per docente) 3 docenti (residuo 9 ore) 1 DOCENTE (residuo di 3 ore) 1 DOCENTE a.s. 2017-18 a.s.2018-19 Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche DOCENTI 5 docenti DOCENTI 5 docenti 3 docenti 3 docenti 1 DOCENTE 1 DOCENTE 1 DOCENTE 1 DOCENTE 5 classi a tempo prolungato In relazione alle probabili iscrizioni alle classi prime ed ai dati dell’organico di fatto si ritiene che il fabbisogno minimo necessario dei posti di tipo comune sia quello indicato in tabella. Nella scuola secondaria di Mammola tutte le classi funzionano a tempo prolungato e in tutte sono presenti più alunni D.A., alcuni con disabilità grave, circostanza che consentirebbe una deroga al limite numerico massimo di alunni presenti una classe. 34 A033 TECNOLOGIA A028 ARTE IMMAG A032 MUSICA AD00 Sostegno (residuo 8 ore) 1 DOCENTE 1 DOCENTE (residuo 8 ore) 1 DOCENTE 1 DOCENTE (residuo 8 ore) 1 DOCENTE 1 DOCENTE (residuo di 8 ore) EH 3 docenti + 9 5 docenti ore DH 1 docente 1 DOCENTE 1 DOCENTE 1 DOCENTE 5 docenti Le esigenze formative degli alunni DA sono tali da non poter essere pienamente soddisfatte in classi numerose; si ritiene inoltre che il mantenimento da parte dei docenti dell’intero orario di cattedra sia necessario per garantire la piena integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali e per contrastare fenomeni di dispersione scolastica particolarmente significativi. Relativamente agli anni scolastici 2017/18 e 2018/19 si conferma, in linea di massima, il fabbisogno determinato in via presuntiva per l’a.s. 2016/2017, sulla base delle necessità attualmente rilevate. Lo stesso sarà, successivamente, suscettibile di modifiche ed integrazioni in relazione alle effettive future iscrizioni ed ai bisogni formativi dell’utenza. Il fabbisogno dei docenti di sostegno viene determinato in base al numero degli alunni H che si prevede frequenteranno la sec. I Mammola nell’ a.s. 2016/2017 (alunni V primaria uscenti e alunni che passeranno alle classi successive stesso ordine di scuola) e alle diagnosi già formulate. Si è tenuto conto, in tale fase, anche delle nuove richieste di accertamento sebbene gli alunni interessati non siano stati ancora sottoposti a visita dalla competente Commissione Medica. Il fabbisogno così determinato è suscettibile di variazione in aumento per le probabili nuove certificazioni e/ aggravamento della patologia. Relativamente agli anni scolastici 2017/18 e 2018/19 si conferma, in linea di massima, il fabbisogno determinato in via presuntiva per l’anno scol. 2016/2017, sulle base delle necessità attualmente rilevate. Lo stesso sarà, successivamente, suscettibile di modifiche ed integrazioni in relazione alle effettive future iscrizioni ed ai bisogni formativi dell’utenza. A032 ED.FISICA AJ77 Pianoforte AC77 Clarinetto AL77 Tromba AI77 Percussioni Religione 1 DOCENTE 1 DOCENTE (residuo di 8 ore) 1 docente 1 docente 1 DOCENTE 1 docente 1 docente 1 docente 1 docente 1 docente 1 docente 1 docente 1 docente 1 docente 5 ore 5 ore 5 ore 1 docente La richiesta delle cattedre di strumento musicale è concretamente fondata sul funzionamento del predetto corso ad indirizzo musicale ormai consolidato. 35 Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015 Tipologia Assistente amministrativo Collaboratore scolastico n. n. 6 Attualmente all‘I.C. sono assegnate n. 5 unità riferite al profilo di assistente amministrativo. Per il triennio 2016/2019 se ne chiede l’incremento di 1 unità per le seguenti motivazioni: - Complessità organizzativa dell’I.C. (4 plessi di scuola dell’infanzia, 4 plessi di scuola primaria, 2 plessi di scuola secondaria di I grado dislocati sul territorio di due comuni) - In ciascuna sede funzionano sezioni e classi a tempo normale e a tempo pieno, con la previsione di incrementare già dal prossimo anno scolastico il numero di quelle a TP, con conseguente necessità di estendere l’orario di funzionamento e di apertura degli uffici amministrativi. n. 18 La richiesta è motivata da: - Alto numero di alunni diversamente abili con necessità documentata di provvedere all’assistenza di base di alunni diversamente abili in situazione di gravità; - Significativa consistenza di laboratori - Complessità organizzativa dell’I.C.; - Difficoltà a sostituire i collaboratori scolastici che usufruiscono dei benefici previsti dalla L. 104/92 (1 collaboratore usufruisce della riduzione oraria; n. 2 collaboratori usufruiscono dei permessi mensili L 104 per l’assistenza al familiare disabile; n. 5 collaboratori hanno un grado d’invalidità compresa tra il 45% e il 70%) 36 FUNZIONI STRUMENTALI E COMPITI Nel Collegio Docenti del 29 settembre 2015, delibera n.6, sono state attribuite le seguenti aree strumentali Gestione del piano dell’offerta formativa 1. Stesura del POF e della brochure informativa per le famiglie; cura della divulgazione di detti documenti. 2. Revisione e aggiornamento del POF in corso d’anno. 3. Autovalutazione d’istituto (sui servizi offerti e sulla funzionalità organizzativa). Galati Paola Area 2 Supporto docenti 1. Gestione del sito web 2. Supporto ai docenti per le attività informatiche 3. Promozione dell’innovazione tecnologica a scuola Sgambelluri Antonio Area 3 Supporto alunni 1. Coordinamento/progettazione viaggi di istruzione, visite guidate, uscite didattiche. 2. Progettazione/coordinamento attività di accoglienza e continuità tra i vari ordini di scuola, orientamento. Iniziative contrasto dispersione scolastica 3. Coordinamento iniziative attività inerenti l’integrazione, la disabilità e l’inclusione. Area 1 Area 4 Rapporti con il territorio 1. Coordinamento e gestione contatti con Enti e Associazioni territoriali, con E.E.L.L. e istituzioni 2. Promozione dei rapporti con le famiglie e loro coinvolgimento nelle attività scolastiche Totino Geltrude Taliano Rosetta Villari Mirella Marando M.Teresa Tutti i docenti incaricati di funzione strumentale, oltre ai compiti sopra descritti, dovranno: 1. Predisporre un piano delle attività inerenti alla propria funzione per la durata dell’intero anno scolastico. 2. Coordinare i gruppi di lavoro di docenti impegnati nella progettazione e/o svolgimento di attività connesse con la propria area 3. Curare i monitoraggi inviati da E.E.L.L. e Ministero in collaborazione con gli uffici di segreteria 37 LA BUONA SCUOLA La Legge 107/2015 è stata promulgata per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini, la presente legge da' piena attuazione all'autonomia delle istituzioni scolastiche (art.1 c.1). Per i fini appena menzionati, le istituzioni scolastiche garantiscono la partecipazione alle decisioni degli organi collegiali e la loro organizzazione è orientata alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico, nonché all'integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all'introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale. In tale ambito, l'istituzione scolastica effettua la programmazione triennale dell'offerta formativa per il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per l'apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali. La piena realizzazione del curricolo della scuola e il raggiungimento degli obiettivi di cui ai commi da 5 a 26 della Legge 107/2015, la valorizzazione delle potenzialità e degli stili di apprendimento nonché della comunità professionale scolastica con lo sviluppo del metodo cooperativo, nel rispetto della libertà di insegnamento, la collaborazione e la progettazione, l'interazione con le famiglie e il territorio sono perseguiti mediante le forme di flessibilità dell'autonomia didattica e organizzativa previste dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, e in particolare attraverso: a) l'articolazione modulare del monte orario annuale di ciascuna disciplina, ivi compresi attività e insegnamenti interdisciplinari; b) il potenziamento del tempo scolastico anche oltre i modelli e i quadri orari, nei limiti della dotazione organica dell'autonomia di cui al comma 5, tenuto conto delle scelte degli studenti e delle famiglie; c) la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo del curricolo e di quello destinato alle singole discipline, anche mediante l'articolazione del gruppo della classe. CULTURA SCUOLA PERSONA Le Indicazioni Nazionali rappresentano la cornice entro la quale si svolge l’azione di programmazione e l’attività didattica dell’Istituto Comprensivo. L’orizzonte territoriale della scuola si allarga e anche ogni singola persona, nella sua esperienza quotidiana, deve tener conto di informazioni sempre più numerose ed eterogenee e si deve confrontare con la pluralità delle culture. Nel suo itinerario formativo ed esistenziale lo studente si trova ad interagire in situazioni diverse. Pertanto l’obiettivo della scuola è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, fornendo, al contempo, supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta e possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri. La scuola può e deve realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti, nonché valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno. La scuola deve offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base; deve far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere e selezionare le informazioni; deve promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e strategie; deve favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, a partire dai concreti bisogni formativi. 38 Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, devono sempre tener conto della singolarità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue capacità e delle sue fragilità nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali. Particolare cura deve essere contemporaneamente posta alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi tra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola deve fornire le chiavi per apprendere ad apprendere, perseguendo una doppia linea formativa: verticale ed orizzontale. La prima esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita; la seconda indica la necessità di un’attenta collaborazione tra la scuola e gli attori extra-scolastici, in primis la famiglia, con funzioni educative a vario titolo. La scuola perseguirà costantemente gli obiettivi di: costruire un’alleanza educativa con i genitori, aprirsi alle famiglie e al territorio circostante, generare una diffusa relazione di proficua convivenza, promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La scuola deve affiancare al compito “dell’insegnare ad apprendere“ anche quello “dell’insegnare ad essere”. Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite per perseguire la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni studente. Per educare a questa cittadinanza unitaria e pluralistica ad un tempo, una via privilegiata è proprio la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni e memorie nazionali e a tal fine sarà indispensabile una piena valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio nazionale, proprio per arricchire l’esperienza quotidiana dello studente con culture materiali, espressioni artistiche, idee, valori che sono il lascito vitale di altri tempi e di altri luoghi. LINEE GUIDA Per linea guida s’intende un valore formativo che si vuole sviluppare nei ragazzi attraverso l’acquisizione di un comportamento e con il sostegno di una strategia conforme. Dunque nell’espressione linea guida è inclusa la compresenza di tre aree di significato: Come finalità indica un valore che è importante per la crescita integrale della persona; Come obiettivo comporta l’appropriazione di contenuti e abilità; Come strategia indica il modo in cui il processo di apprendimento è accompagnato e curato. Le sette linee guida condivise nelle tre classi della Scuola Secondaria di Primo Grado hanno come base di riferimento quanto è espresso dalla Sintesi del PECUP e quanto viene ripreso dai documenti ministeriali più recenti. Esse includono: 1. Sviluppo armonico della persona: ciascun allievo, in relazione alla propria età, riconosce e gestisce in modo consapevole le varie esperienze (motorie,emotive,affettive e razionali, ecc); ne individua le interazioni e i collegamenti; le riconduce all’unità della persona e alla sua unicità. 2. Autonomia di giudizio: avere un quadro di riferimento di valori condivisi e assunti responsabilmente, per poter valutare criticamente le proprie azioni ed esprimere giudizi personali su fatti ed eventi socialmente significativi, su comportamenti individuali e collettivi rilevanti ai fini della convivenza civile (giudizio); assumere e utilizzare criteri per capire e decidere in merito alle azioni da compiere nello svolgimento delle varie attività a scuola, nella vita di tutti i giorni e nell’affrontare in modo logico i vari argomenti di studio e/o di interesse e curiosità personali (discernimento); prendere delle decisioni sulla base di un habitus mentale di riflessione critica su quanto viene affermato, detto, scritto, divulgato, per accettarne la verità e l’affidabilità e per verificarne, se possibile, le fonti e l’attendibilità (spirito critico). 3. Progettazione consapevole: riconoscere i propri bisogni e prevedere quali risultati potrebbero soddisfarli attraverso percorsi operativi e creativi e modalità praticabili (dentro e fuori la scuola); riconoscere e analizzare bisogni propri e altrui (umani e sociali, di sviluppo e di conservazione, ecc.) ed esaminare le soluzioni realizzate (progetti) per il loro soddisfacimento; progettare iniziative nell’ambito scolastico e nella vita di tutti i giorni con la consapevolezza dello scarto esistente tra concezione e attuazione, tra risultati attesi e ottenuti, valorizzando la creatività personale e ottimizzando le risorse disponibili. 39 4. Etica: agire in coerenza con i valori responsabilmente assunti in famiglia, nella scuola, nelle esperienze di tutti i giorni e sapersi orientare nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e civili; scoprire le dimensioni etiche nei fatti e nei fenomeni umani e sociali, negli eventi e nelle regole che caratterizzano la vita della famiglia, della scuola o di altre comunità; leggere in chiave etica le scelte fatte o da farsi per valutare la propria coerenza verso i valori assunti o per constatare i cambiamenti, consapevoli o meno, avvenuti nel tempo. 5. Disponibilità alla collaborazione: prendersi cura dell’altro, esprimere operativamente e affettivamente l’atteggiamento di accoglienza verso l’altro, contribuire allo sviluppo del valore della solidarietà dentro e fuori della scuola; assumere precise responsabilità nello svolgimento di compiti nei vari contesti vitali e rispettare gli impegni assunti verso gli altri; porre attenzione all’altro nella gestione delle relazioni interpersonali. 6. Progetto di vita: avere consapevolezza dei propri limiti e delle proprie potenzialità e sulla base di valutazioni personali, in rapporto all’età, sapersi “proiettare in avanti”, immaginando il proprio futuro nella scuola, nella famiglia, nel lavoro, nella formazione, nell’impegno sociale e politico, nel tempo libero, ecc; perseguire degli ideali in relazione alle scelte di vita, prefigurandosi anche precise responsabilità da assumere nei vari momenti e contesti. 7. Senso e significato: sapersi chiedere il perché di quanto accade a ciascuno di noi e agli altri; porsi in atteggiamento di osservazione, di ascolto, di ricerca per scoprire o tentare di trovare (se possibile) risposte ai perché di fatti, fenomeni, eventi, comportamenti individuali e sociali; interrogarsi sui significati del proprio e dell’altrui agire nel contesto della società attuale anche in comparazione con altri momenti storici dell’evoluzione dell’Uomo; cogliere nella complessità della società attuale il o i valori che possono dare senso, legittimazione e/o giustificazione a quanto avviene attorno a noi, vicino o lontano, comunque in una società mondiale, interdipendente ma non in equilibrio di forze e di prospettive di sviluppo. RACCORDO FRA SCUOLA DELL’INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il raccordo fra i tre ordini scolastici è realizzato attraverso degli incontri nel mese di settembre, prima dell’inizio delle attività didattiche, tra un team di docenti appartenenti all’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia e al primo anno della Scuola Primaria e tra i docenti dell’ultimo anno della Scuola Primaria e delle prime classi della Scuola Secondaria di Primo grado. Il team misto si riunisce per accertare le conoscenze pregresse degli allievi e il loro profilo. Seguiranno incontri con le famiglie per conoscere l’ambiente educativo di appartenenza e altre sfaccettature della personalità degli allievi. P.T.O.F. 40 Per ogni bambino o bambina, la scuola dell’Infanzia si pone le finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza” Imparare a stare bene Imparare a sentirsi sicuri nell’ affrontare esperienze in un ambiente sociale allargato IDENTITA’ Imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile Sperimentare diversi ruoli e diverse forme d’identità: femmina- maschio; compagnoalunno; abitante di un territorioappartenenza ad una comunità. 41 La metodologia educativa e le finalità principali La Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria operano sinergicamente per fornire un insegnamento di qualità, stimolando nel bambino la motivazione ad apprendere e a compiere scelte ottimali per garantire la continuità del processo educativo. La Scuola dell’Infanzia si delinea come parte integrante del sistema di istruzione e formazione, finalizzato alla crescita e alla valorizzazione della persona umana. Il punto di partenza del nuovo schema di organizzazione e progettazione delle attività educative e didattiche è rappresentato dagli Obiettivi generali del processo educativo, che sono determinati a livello ministeriale. La Scuola dell’Infanzia, concorre all’educazione armonica e integrale delle bambine e dei bambini che, attraverso la famiglia, scelgono di frequentarla dai due anni e mezzo fino all’ingresso nella Scuola Primaria. La Scuola dell'Infanzia deve promuovere: La formazione di una personalità ricca e armoniosa del bambino; Favorire la curiosità verso il mondo che lo circonda; La motivazione ad apprendere; La fiducia nelle proprie competenze / capacità; La capacità di costruire in maniera collaborativa competenze e conoscenze nuove; Il rispetto delle norme sociali. Le finalità educative della Scuola dell'Infanzia si basano su un percorso educativo attraverso il quale l'insegnante deve accompagnare e sostenere il bambino in un itinerario di curiosità, di esplorazione, di apprendimento in conformità con quelli che sono gli obiettivi scaturiti dalle Indicazioni Nazionali, che trovano la loro strutturazione nei così detti "campi di esperienza". La Scuola dell'Infanzia, contesto educativo realizzato appositamente per i bambini in età prescolare, costituisce l'inizio di un lungo e nuovo cammino che coinvolge contemporaneamente e sinergicamente tre soggetti principali: il bambino, la scuola, la famiglia. A tal proposito essa, attraverso l’accoglienza,la centralità del gioco,l’osservazione sistematica e la continuità educativa deve promuovere, la curiosità del bambino, verso una nuova realtà e verso nuove competenze da acquisire in maniera collaborativa e nel rispetto di determinate regole di comportamento della vita di gruppo. Il percorso educativo che si vuole attuare si realizza tramite: L’accoglienza: E’ importante che gli insegnanti assumano un atteggiamento empatico, sorridente e disponibile per il bambino affinché quest’ultimo possa trovare anche a scuola le sicurezze affettive prima sperimentate solo nella sua famiglia. Da quanto detto scaturisce come tra la famiglia e la scuola debba crearsi un’atmosfera d’incontro perché è proprio la famiglia, “in primis”, che fornisce preziose opportunità di conoscenza reciproca e di collaborazione. L’osservazione Uno degli strumenti principali che il Team delle docenti mette in atto è l’osservazione sistematica, considerata da pedagogisti, psicologi e da tutti coloro che operano nel campo dell’ educazione uno dei pilastri fondamentali, in quanto osservare direttamente il bambino durante lo svolgimento di diverse attività,consente di prestare attenzione e rispondere ai segnali che i bambini comunicano e nel contempo vengono considerati non passivi destinatari dell’attività educativa ma attivi protagonisti. La continuità educativa Essa pone le basi per una fattiva collaborazione tra scuola-famiglia, da un lato facilita il processo di "separazione" dall'adulto, particolarmente delicato per i più piccoli, dall’altro consolida il processo di "distanziamento", condizione indispensabile e preliminare affinché ogni bambino possa avviarsi alla socializzazione per poi divenire un adulto maturo e responsabile con un proprio status sociale. 42 La centralità del gioco Nella Scuola dell’Infanzia il gioco costituisce il cuore dell’apprendimento. Le maestre, infatti, tramite esperienze, giocose e coinvolgenti promuovono attività che: favoriscono in tutti i bambini il contatto con sé stessi e con la propria dimensione interiore; consolidano legami con i coetanei per vivere esperienze di gruppo e per condividere sensazioni ed emozioni; potenziano nei bambini la capacità di comunicare e di esprimersi attraverso spazi di creatività per la crescita e l’autostima; favoriscono e stimolano lo sviluppo delle capacità espressive, attentive e manipolative. L’itinerario educativo e didattico della Scuola dell’Infanzia, tenendo presente gli elementi posti dallo specifico contesto in cui è inserita (risorse a disposizione, vincoli strutturali ed organizzativi) mette al centro l’educando nella sua globalità, valuta il contesto culturale e territoriale dal quale ogni bambino proviene al fine di raggiungere specifici traguardi di sviluppo in quanto la scuola dell’infanzia non è un mero luogo di apprendimento di discipline mirate ad anticipare contenuti tipici della scuola primaria, né segue un programma rigido, ma adatta l’azione educativa alle reali possibilità del bambino, nel rispetto della persona e delle sue caratteristiche. Per evitare precoci didatticismi parte dai campi di esperienza, i quali, non sono recinti di sapere, tanto meno abbozzi di discipline, ma permettono ai bambini di giocare di ascoltare e di svolgere tante attività prima di avviarli alle conoscenze vere e proprie, nel senso che non possono essere organiche e sistematiche. Si considera il bambino nella sua globalità e lo si pone al centro di un processo di insegnamentoapprendimento attraverso quattro grandi dimensioni: Dimensione socio-affettiva Dimensione psico-motoria Dimensione espressiva Dimensione cognitiva Dimensione socio-affettiva ( “Il sé e l’altro”). Il bambino viene aiutato dall’insegnante: a sperimentare una variegata rete di rapporti per scoprire l’esistenza dell’altro; a superare il proprio punto di vista; a vivere in modo equilibrato e positivo i propri stati affettivi, esprimendoli, controllandoli; a costruire una buona immagine di sé; e ad acquisire regole e comportamenti condivisi dal gruppo sezione. Dimensione psico-motoria ( “Il corpo e movimento”). 43 L’esperienza motoria ha un ruolo importante nello sviluppo del bambino, per il quale il movimento è il primo mezzo di espressione e di esplorazione dello spazio. Le proposte del gruppo docente permettono di integrare l’esperienza corporea e quella grafica, musicale e verbale. Dimensione espressiva ( “Immagini, suoni, colori”). Nell’insieme delle finalità della Scuola dell’Infanzia, l’educazione all’espressività e in particolare quella grafico-pittorica occupa un posto di grande rilievo, perché è proprio attraverso il disegno che il bambino manifesta il proprio mondo interiore. Sul piano dell’espressività va data molta attenzione all’educazione ritmico musicale. Le finalità che si vogliono raggiungere attraverso l’attività musicale è quella di mettere il bambino di fronte ad una nuova realtà, di educare la voce, il senso del ritmo, sviluppare le capacità di ascolto e di concentrazione, di interpretazione di un brano musicale. Dimensione cognitiva ( “i discorsi e le parole”, “la conoscenza del mondo”). Mezzo di comunicazione e di esposizione è la lingua acquisita dal bambino fin dai primi anni di vita. Compito della scuola è di proseguire questo apprendimento, permettendogli di esprimersi a livello verbale e di poter comprendere quello che gli viene detto, saper ascoltare, verbalizzare e rappresentare graficamente. Alle quattro dimensioni succitate compartecipa: a) l’insegnamento della religione cattolica per trasmettere ai bambini il messaggio dell’amore, della fratellanza e della pace. b) l’educazione logico-matematica tramite: Giochi con le forme: Attraverso questi giochi il bambino vive tante opportunità di esperienza di costruzione, di piastrella tura, di colorazione, trasformazione e classificazione. Scopre e distingue forme dell’ambiente che lo circonda. L’insegnante deve cogliere e valorizzare queste esperienze. I percorsi: La conoscenza dell’ambiente, effettuare i percorsi, saperli rappresentare graficamente e descriverli oralmente; Attività con i numeri: Il mondo è pieno di numeri, quindi è importante valorizzare le precedenti esperienze del bambino nel contare e nel riconoscere simboli numerici svolti nei contesti di gioco. Infine l’itinerario didattico di questo viaggio si completa e si arricchisce di esperienze con lo sviluppo della curiosità scientifica che può portare il bambino a vivere il quotidiano come un’avventura, dove piante, animali, oggetti inanimati, fenomeni naturali, sono fonte di esplorazione e scoperte che toccano non solo la conoscenza, ma anche gli aspetti affettivi della personalità. Il funzionamento complessivo della scuola è di 8 ore giornaliere, dalle 08:00 alle 16:00. La scuola dell’Infanzia, oltre alle aule, dispone di un salone centrale prevalentemente usato per l’accoglienza, le attività ludiche e ritmiche musicali collettive o di gruppo; di materiale ludico (diversi tipi di costruzioni ad incastro); di strumenti audiovisivi: un televisore, un registratore e un impianto con amplificazione che consentono di arricchire le esperienze educative e didattiche. Valutazione e Verifica Dopo una fase iniziale di accertamento delle capacità e delle competenze possedute dai bambini, la verifica 44 avrà scansione mensile e sarà effettuata mediante l’uso di griglie e dell’osservazione sistematica per valutare l’efficacia del lavoro programmato e, se opportuno, modificarne i contenuti. Alla fine di ogni quadrimestre, i genitori saranno informati sui livelli di apprendimento conseguiti dai propri figli. Alla fine dell’anno scolastico, ai bambini in uscita saranno somministrate prove oggettive di verifica finale (uguali per tutti i plessi dell’I.C.), elaborate e condivise con la scuola primaria. Per i piani di lavoro, secondo le “indicazioni del curricolo”, i campi di esperienza vengono raggruppati in cinque grandi ambiti che sono: Il sé e l’altro ( le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme) Il corpo e il movimento ( identità, autonomia, salute ) Linguaggi, creatività, espressioni ( gestualità, arte, musica, multimedialità ) I discorsi e le parole ( comunicazione, lingua, cultura ) La conoscenza del mondo ( ordine, misura, spazio, tempo, natura ) PIANO DI LAVORO Il piano di lavoro intende proporre unità di apprendimento che costituiscono lo strumento flessibile, dinamico e modificabile per raggiungere gli obiettivi formativi e trasformarli in competenze personali dei bambini. I principi di base che convergono nello scopo comune di promuovere lo sviluppo della personalità delle bambine e dei bambini, in una graduale presa di coscienza di sé, dei propri bisogni e mezzi espressivi sono: Il riconoscimento del valore della persona vista nella sua globalità e unicità; L’integrazione tra corpo e mente con la valorizzazione delle diverse intelligenze che si riflette e si traduce in un approccio interdisciplinare e trasversale degli ambiti d’esperienza; L’utilizzo di tutti i linguaggi. Il piano delle attività scaturisce dall’attenzione di portare ciascun bambino ad individuare: L’immagine di sé (i bambini e le bambine raccontano sé stessi); L’atteggiamento corporeo ( da questo deriverà, da adulto il suo atteggiamento verso la realtà); La storia della sua vita (coscienza dell’identità personale e sessuale, conoscenza del proprio mondo interiore, consapevolezza dei propri orientamenti). 45 cAMPI DI ESPERIENZA/AMBITI DISCIPLINARI NEI TRE ORDINI DI SCUOLA SCUOLA DELL’INFANZIA Il sé e l’altro Il corpo e il movimento Linguaggi, creatività, Espressione I discorsi e le parole La conoscenza del mondo SCUOLA PRIMARIA AREA LINGUISTICO ARTISTICO – – ESPRESSIVA Italiano Lingua Inglese Musica Arte e immagine Educazione Fisica AREA STORICO – GEOGRAFICA Storia (Cittadinanza e Costituzione) Geografia AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO – TECNOLOGICA Matematica Scienze Tecnologia SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO AREA LINGUISTICO ARTISTICO – – ESPRESSIVA Italiano Lingua Inglese e Seconda lingua comunitaria (Francese) Musica Arte e immagine Educazione Fisica AREA STORICO – GEOGRAFICA Storia Cittadinanza e Costituzione Geografia AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO – TECNOLOGICA Matematica Scienze Tecnologia 46 SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La finalità di fondo della scuola è la formazione integrale della persona, attraverso un percorso unitario dell’alunno che, rispettando le diversità individuali, sviluppi in positivo tutte le sue potenzialità attraverso i vari linguaggi, valorizzi le sue capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo ed educhi ai principi fondamentali della convivenza. L’educazione alla convivenza civile costituisce il motivo di coesione fra i campi di esperienza e le varie discipline. Sono pertanto realizzate delle unità di apprendimento specifiche nella programmazione delle discipline storico/sociali comuni alle varie classi parallele. Questo obiettivo sarà anche trasversale alle varie discipline. L’attività è organizzata attraverso macro e microazioni. La scuola primaria, in riferimento alla L.53/2003 ed alle successive Indicazioni per i Piani di studio personalizzati, promuove l’attivazione, per gli alunni, di percorsi formativi personalizzati, tali da trasformare le capacità soggettive in competenze, che riguardano il sapere, le abilità, e il saper fare. Competente è chi sa, chi sa fare e chi sa essere. Questa scuola promuove l’acquisizione di tutti i linguaggi, partendo dal sapere comune e educa alla pratica condivisa dei valori di convivenza civile, quali la solidarietà, il rispetto, la collaborazione e la partecipazione. L’educazione alla convivenza civile costituisce, infatti, il macroprogetto al quale far riferimento nell’impostazione dell’azione didattica e si articola attraverso U.A. di: Educazione Ambientale, Educazione Alimentare, Educazione stradale, Educazione all’affettività; Educazione alla Salute, Educazione alla Cittadinanza. PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI (PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO) Nel contesto della progettazione, tenuto conto delle attitudini dei singoli allievi, saranno elaborati i piani di studio personalizzati, commisurati alle reali esigenze degli alunni e finalizzati alla piena valorizzazione delle potenzialità personali. Tali piani saranno elaborati per gruppi di livello omogenei e saranno articolati secondo il seguente iter: • Analisi degli Obiettivi di Apprendimento. • Trasformazione degli OA in obiettivi formativi, in riferimento al PECUP, al documento “Cultura, Scuola, Persona”, alle Linee Guida e ai traguardi generali del processo formativo • Definizione degli Obiettivi Formativi da parte dell’èquipe pedagogica • Predisposizione delle Unità di Apprendimento • Progettazione delle U.A. I piani saranno personalizzati nella progettazione, nello svolgimento e nella verifica, e consentiranno di operare <<dal particolare personale al generale culturale>>. I docenti, pertanto, desumeranno dagli obiettivi nazionali gli obiettivi mirati sul singolo alunno, tenendo conto del quadro di teorie pedagogiche di riferimento fornito dal Collegio; elaboreranno le unità di apprendimento e sulla loro base realizzeranno i piani di studio personalizzati, predisponendo gli strumenti di verifica interna. 47 AREA DEL CURRICOLO NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO L’I.C. intende Perfezionare la pianificazione curricolare tramite 1. l’introduzione del curricolo per lo sviluppo delle competenze trasversali (competenze di cittadinanza), 2. la promozione dell’innovazione didattico-educativa e della didattica per competenze. La definizione del curricolo per competenze, che costituirà il fulcro dell’offerta formativa dell’I.C., scaturisce dal dettato normativo della Legge 107/2005, dalle Indicazioni nazionali per il Curricolo (PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE) e dagli obiettivi di miglioramento scaturiti dal RAV. La cornice di riferimento sono le competenze chiave per l’apprendimento permanente così come definite dalla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 (2006/962/CE)Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, 30.12.2006. L’I.C., infatti, si pone come finalità, che identifica anche la sua mission, la formazione di cittadini capaci di partecipare attivamente alla vita sociale, civica e culturale del Paese, inteso nella dimensione particolare come contesto di vita ma anche nella dimensione nazionale e globale. L’educazione alla cittadinanza attiva e consapevole, come declinato dalle indicazioni Nazionali e dai Documenti Europei, invita a sostenere il percorso di maturazione e di crescita di tutti gli alunni favorendo l’acquisizione dei saperi disciplinari in un’ottica unitaria, orientata al progressivo sviluppo delle competenze–chiave europee. Infatti, “la competenza” presuppone il possesso delle conoscenze e delle abilità disciplinari esplicitate negli obiettivi di apprendimento e nei traguardi di sviluppo delle competenze, di cui alle indicazioni nazionali, che concorrono allo sviluppo di capacità trasversali, fortemente intrecciate tra loro e alla cui costruzione contribuiscono le diverse discipline o aree disciplinari. Si ritiene perciò fondamentale che il curricolo del I ciclo sia orientato a fornire agli alunni le “chiavi per apprendere ad apprendere”, “gli strumenti di conoscenza” imprescindibili per rendere i “saperi” coerenti con il rapido sviluppo delle conoscenza. FINALITA’ “Innalzare i livelli di istruzione e le competenze” degli allievi “rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le disuguaglianze socio- economiche e territoriali, per prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica” (art. 1 comma 1 Legge 107). OBIETTIVI con riferimento al RAV La scuola si prefigge di migliorare i livelli di prestazione degli alunni rendendo la progettazione educativa/didattica e i criteri di valutazione adottati coerenti alle previsioni contenute nelle indicazioni nazionali. 48 Competenze chiave Scuola Primaria INDICATORI DI COMPETENZA Scuola Secondaria I grado Imparare ad Imparare Riconoscere e valorizzare attitudini, capacità, potenzialità personali Acquisire la consapevolezza delle proprie attitudini, delle proprie capacità e dei propri limiti. Riconoscere ed accettare le difficoltà, la fatica, l’impegno e trovare strumenti e strategie per affrontarli. Imparare a leggere e a gestire le proprie emozioni. Comprendere le proprie emozioni e saperle gestire Ricercare autonomamente fonti e informazioni mediante vari supporti anche informatici Impegnarsi nel far bene il proprio lavoro Acquisire un metodo di studio e di lavoro autonomo ed efficace Acquisire gli strumenti di pensiero necessari per apprendere e selezionare le informazioni. Possedere un patrimonio di conoscenze adatto a ricercare nuove informazioni e ad impegnarsi in nuovi apprendimenti Competenze chiave Scuola Primaria INDICATORI DI COMPETENZA Scuola Secondaria I grado Spirito di iniziativa e imprenditorialità Elaborare e realizzare semplici prodotti di genere diverso utilizzando le conoscenze apprese Elaborare e realizzare prodotti di vario genere, riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio, utilizzando le conoscenze apprese, stabilendo autonomamente le fasi procedurali e verificare i risultati raggiunti. Competenze chiave Scuola Primaria INDICATORI DI COMPETENZA Scuola Secondaria I grado Comunicazione nella madrelingua Possedere buona padronanza della lingua italiana tale da comprendere enunciati e testi, di esprimere le proprie idee Aver acquisito gli elementi basilari della lingua inglese. Comprendere semplici messaggi di genere diverso anche mediante supporti cartacei e informatici. Utilizzare i linguaggi di base appresi per descrivere eventi, fenomeni, norme, procedure Aver acquisito padronanza nella lingua italiana per la comprensione di enunciati e testi, per esprimere correttamente le proprie idee ed adottare un registro linguistico appropriato alle diverse circostanze. Comunicazione nelle lingue Straniere Esprimersi a livello elementare in lingua inglese e, in comunicazioni essenziali in contesti quotidiani, in lingua francese. Utilizzare la lingua inglese nell’uso delle tecnologia della comunicazione e dell’informazione. Organizzare e accrescere conoscenze, abilità e competenze linguistiche, espressive, logico matematiche, scientifico tecnologiche, anche con l’uso di tecnologie informatiche. 49 Competenze chiave Competenza Digitale Scuola Primaria Scuola Secondaria I grado INDICATORI DI COMPETENZA Usare con consapevolezza le Possedere competenze digitali Usare con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati e tecnologie della comunicazione informazioni. Competenze chiave Scuola Primaria INDICATORI DI COMPETENZA Scuola Secondaria I grado Competenza Matematica Padroneggiare i concetti linguaggio matematico. Competenza Scientifica e tecnologia Formulare ipotesi di soluzione in situazioni problematiche e risolverle del Raccogliere e valutare dati Iniziare ad usare le metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi Ricercare informazioni utili al proprio apprendimento, anche in contesti diversi da quelli disciplinari e prettamente scolastici. Utilizzare consapevolmente i codici matematici e scientifici. Affrontare e risolvere situazioni problematiche analizzando e ragionando sui dati a disposizione Osservare, analizzare e interpretare dati, fatti, fenomeni, eventi della realtà Analizzare le informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni con senso critico. Competenze chiave Scuola Primaria INDICATORI DI COMPETENZA Scuola Secondaria I grado Consapevolezza ed espressione culturale Esprimersi in modo creativo utilizzando codici espressivi diversi Organizzare e accrescere conoscenze, abilità e competenze linguistiche, espressive, logico matematiche, scientifico tecnologiche, anche con l’uso di tecnologie informatiche Comprendere messaggi di vario genere trasmessi utilizzando linguaggi e supporti diversi (cartacei, informatici e multimediali) Orientarsi e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi; osservare e interpretare ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Competenze chiave Competenze sociali e civiche Scuola Primaria INDICATORI DI COMPETENZA Imparare ad avere cura di sé stessi, degli altri, degli oggetti, dell’ambiente. Comprendere la necessità delle regole per una convivenza rispettosa e osservarle Essere disponibili ad accogliere l’altro per ciò che è e ad instaurare nuovi Scuola Secondaria I grado Acquisire comportamenti responsabili nei confronti di sé stessi, degli altri, dell’ambiente. Esprimere le proprie idee e opinioni e saper ascoltare quelle degli altri in condizione di reciproco rispetto. Stabilire rapporti interpersonali di collaborazione e di amicizia 50 rapporti di amicizia. Confrontarsi e collaborare con gli altri nelle attività di gruppo e nelle discussioni, apportando il proprio contributo nel rispetto dei diritti di tutti. Assolvere gli obblighi scolastici con responsabilità. Rispettare le regole condivise Saper lavorare con gli altri in un’ottica di rispetto e di solidarietà. Assolvere gli obblighi scolastici con responsabilità rispettando le scadenze. Rispettare le regole condivise Dalle discipline alle competenze Gli ambiti (discipline) in cui si svolge in curricolo sono le strutture necessarie per far acquisire gli alfabeti della cultura, quale premessa per il conseguimento delle competenze chiave di cittadinanza. DISCIPLINARI Competenze di cittadinanza DEL PRIMO COMPETENZE DISCIPLINARI AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA ITALIANO COMPETENZE AL TERMINE CICLO ITALIANO 1. Interagire e comunicare verbalmente in contesti di diversa natura. 2. Leggere, analizzare e comprendere testi. 3. Produrre testi in relazione a diversi scopi comunicativi. 4. Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento. 1. Interagire e comunicare verbalmente in contesti di diversa natura. 2. Leggere, analizzare e comprendere testi. 3. Produrre testi in relazione a diversi scopi comunicativi. 4. Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento. Comunicazione nella madrelingua INGLESE INGLESE Comprendere brevi messaggi e brevi dialoghi Descrivere oralmente e per iscritto aspetti del proprio vissuto Interagire utilizzando frasi ed espressioni adatte alla situazione Comprendere e ricavare informazioni Interagire oralmente in situazioni di vita quotidiana anche attraverso l’uso degli strumenti digitali. Interagire per iscritto, per esprimere informazioni e stati d’animo. Stabilire relazioni tra semplici elementi linguistico–comunicativi propri delle lingue di studio e confrontare i risultati conseguiti in lingue diverse Comunicazione nelle lingue straniere 51 FRANCESE 1. Comprendere semplici messaggi orali relativi ad ambiti familiari e abituali. 2. Descrivere oralmente e per iscritto aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente 3. Leggere e comprendere semplici testi STORIA STORIA Riconoscere gli elementi significativi del passato e le tracce storiche presenti sul territorio. Comprendere l’importanza del patrimonio artistico e culturale. Organizzare le informazioni e le conoscenze utilizzando correttamente la linea del tempo; comprendere i testi storici proposti. Comprendere aspetti fondamentali che hanno caratterizzato la storia dell’umanità con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Comprendere che la storia è un processo di ricostruzione del passato che muove dalle domande del presente e perviene a una conoscenza di fenomeni storici ed eventi, condizionata dalla tipologia e dalla disponibilità delle fonti e soggetta a continui sviluppi. Utilizzare i procedimenti del metodo storiografico e il lavoro su fonti per compiere semplici operazioni di ricerca storica, con particolare attenzione all’ambito locale. Riconoscere le componenti costitutive delle società organizzate e le loro interdipendenze. Comprendere fenomeni relativi al passato e alla contemporaneità, saperli contestualizzare nello spazio e nel tempo, cogliere relazioni causali e interrelazioni. Operare confronti tra le varie modalità con cui gli uomini nel tempo hanno dato risposta ai loro bisogni e problemi, e hanno costituito organizzazioni sociali e politiche diverse tra loro, rilevando nel processo storico permanenze e mutamenti; Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel presente, per comprendere i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, per sviluppare atteggiamenti critici e consapevoli. GEOGRAFIA Rendersi conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, composto da elementi fisici e antropici interdipendenti e connessi Individuare nell’ambiente le progressive trasformazioni operate dall’uomo. Orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche. Utilizzare il linguaggio della geograficità e ricavare informazioni geografiche da una serie di fonti. Aver acquisito il concetto di regione geografica e utilizzarlo a partire dal contesto italiano. Consapevolezza ed espressione culturale (identità storica, patrimonio ambientale, musicale ed artistico, espressione corporea) GEOGRAFIA Leggere l’organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio, gli strumenti e i principi della Geografia Partendo dall’analisi dell’ambiente regionale, comprendere che ogni territorio è una struttura complessa e dinamica, caratterizzata dall’interazione tra uomo e ambiente: riconoscere le modificazioni apportate nel tempo dall’uomo sul territorio. Conoscere territori vicini e lontani e ambienti diversi, saperli confrontare, cogliendo i vari punti di vista con cui si 52 Individuare problemi relativi alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita. MUSICA 1. Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e/o strumentali di diversi generi e stili, avvalendosi anche di strumentazioni elettroniche. 2. Conoscere ed analizzare opere musicali, eventi, materiali, anche in relazione al contesto storicoculturale ed alla loro funzione sociale. ARTE E IMMAGINE Sperimentare, rielaborare, creare immagini e/o oggetti. Riconoscere ed analizzare elementi formali e strutturali costitutivi del linguaggio visuale facendo uso di un lessico appropriato Utilizzare conoscenze ed abilità percettivo-visive per leggere in modo consapevole e critico i messaggi visivi presenti nell’ambiente. Apprezzare il patrimonio artistico riferendolo ai diversi contesti storici, culturali e naturali. può osservare la realtà geografica (geografia fisica, antropologica, economica, politica, ecc.). Avere coscienza delle conseguenze positive e negative dell’azione dell’uomo sul territorio, rispettare l’ambiente e agire in modo responsabile nell’ottica di uno sviluppo sostenibile. MUSICA Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e/o strumentali di diversi generi e stili, avvalendosi anche di strumentazioni elettroniche. 2. Riconoscere ed analizzare elementi formali e strutturali costitutivi del linguaggio musicale facendo uso della notazione tradizionale e di altri sistemi di scrittura e di un lessico appropriato. 3. Conoscere ed analizzare opere musicali, eventi, materiali, anche in relazione al contesto storicoculturale ed alla loro funzione sociale. 4. Improvvisare, rielaborare, comporre brani vocali e/o strumentali, utilizzando sia strutture aperte, sia semplici schemi ritmico-melodici, integrando altre forme artistiche quali danza, teatro, arti plastiche e multimedialità. ARTE E IMMAGINE Sperimentare, rielaborare, creare immagini e/o oggetti utilizzando operativamente gli elementi, i codici, le funzioni, le tecniche proprie del linguaggio visuale ed audiovisivo. Riconoscere ed analizzare elementi formali e strutturali costitutivi del linguaggio visuale facendo uso di un lessico appropriato; utilizzare criteri base funzionali alla lettura e all’analisi sia di creazioni artistiche che di immagini statiche e multimediali. Utilizzare conoscenze ed abilità percettivo-visive per leggere in modo consapevole e critico i messaggi visivi presenti nell’ambiente. Apprezzare il patrimonio artistico riferendolo ai diversi contesti storici, culturali e naturali. 53 EDUCAZIONE FISICA EDUCAZIONE FISICA 1. Essere consapevole del proprio processo di crescita e di sviluppo corporeo; 3. Partecipare a giochi di movimento, a giochi tradizionali, a giochi sportivi di squadra, rispettando le regole, imparando a gestire con equilibrio sia la sconfitta che la vittoria. 4. Gestire i diversi ruoli assunti nel gruppo e i momenti di conflittualità nel rispetto di compagni ed avversari. 5. Controllare il movimento e utilizzarlo anche per rappresentare e comunicare stati d’animo. 6. Assumere comportamenti rispettosi della salute e della sicurezza, proprie ed altrui. 1. Essere consapevole del proprio processo di crescita e di sviluppo corporeo; riconoscere inoltre le attività volte al miglioramento delle proprie capacità motorie. 2. Destreggiarsi nella motricità 3. Partecipare a giochi di movimento, a giochi tradizionali, a giochi sportivi di squadra, rispettando le regole, imparando a gestire con equilibrio sia la sconfitta che la vittoria. 4. Gestire i diversi ruoli assunti nel gruppo e i momenti di conflittualità nel rispetto di compagni ed avversari. 5. Controllare il movimento e utilizzarlo anche per rappresentare e comunicare stati d’animo. 6. Assumere comportamenti rispettosi della salute e della sicurezza, proprie ed altrui. MATEMATICA MATEMATICA Utilizzare con sicurezza i numeri naturali nel calcolo scritto e mentale Rappresentare e analizzare figure geometriche ed utilizzare gli strumenti per il disegno geometrico Ricercare dati per ricavare informazioni e costruire rappresentazioni Risolvere situazioni problematiche, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo sia sui risultati. Mostrare un atteggiamento positivo nei confronti della matematica. Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, scritto e mentale Rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone varianti, invarianti, relazioni, soprattutto a partire da situazioni reali. Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo. Riconoscere e risolvere problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate, giustificando il procedimento seguito e utilizzando in modo consapevole i linguaggi specifici. Competenze in Matematica Confrontare procedimenti diversi e produrre formalizzazioni utili per passare da un problema specifico ad una classe di problemi. Produrre argomentazioni in base alle conoscenze tecniche acquisite Aver acquisito un atteggiamento positivo nei confronti della matematica SCIENZE SCIENZE sviluppare atteggiamenti di curiosità per spiegare semplici fatti e fenomeni. Esplorare i fenomeni con un approccio scientifico, esaminarli, individuarne aspetti qualitativi e quantitativi. Produrre rappresentazioni grafiche e schemi. Conoscere le principali caratteristiche e modi di vivere degli organismi viventi. Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti della vita quotidiana, formulare e verificare ipotesi, utilizzando semplici schematizzazioni e modellizzazioni. 2. Riconoscere le principali interazioni tra mondo naturale e comunità umana, individuando alcune problematicità Competenze in campo scientifico e tecnologico. Competenze digitali 54 Avere consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo e conoscere il funzionamento dei suoi organi. Avere atteggiamenti di cura e di rispetto dell’ambiente. Esporre in forma chiara utilizzando un linguaggio appropriato. dell'intervento antropico negli ecosistemi. 3. Utilizzare il proprio patrimonio di conoscenze per comprendere le problematiche scientifiche di attualità e per assumere comportamenti responsabili in relazione al proprio stile di vita, alla promozione della salute e all’uso delle risorse. TECNOLOGIA TECNOLOGIA Orientarsi tra i diversi mezzi di comunicazione e farne un uso adeguato in relazione ai contesti. Riconoscere e identificare nell’ambiente elementi e fenomeni di tipo artificiale Conoscere e utilizzare oggetti e strumenti di uso quotidiano e saperne descrivere la struttura e il funzionamento. 1. Progettare e realizzare semplici manufatti e strumenti spiegando le fasi del processo. 2. Utilizzare con dimestichezza le più comuni tecnologie, in particolare quelle dell’informazione e della comunicazione, individuando le soluzioni potenzialmente utili ad un dato contesto applicativo, a partire dall’attività di studio. 3. Essere consapevoli delle potenzialità, dei limiti e dei rischi dell’uso delle tecnologie, con particolare riferimento al contesto produttivo, culturale e sociale in cui vengono applicate. RELIGIONE RELIGIONE Riflettere su Dio Creatore e Padre, sulla vita di Gesù, collegando i suoi insegnamenti alle tradizioni locali. Riconoscere che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e saperla distinguere da altre tipologie di testi. Indentificare nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento. Confrontarsi con la complessità dell’esistenza, dando valore ai propri comportamenti per relazionarsi positivamente con se stesso, gli altri ed il mondo. Individuare le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. Interagire con persone di differente religione, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo. Ricostruire consapevolmente i passaggi fondamentali della storia della Chiesa e confrontarli con le vicende della storia civile passata. Conoscere i linguaggi espressivi della fede e individuarne le tracce in ambito lovale, nazionale ed europeo, imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. Confrontarsi con la complessità dell’esistenza, dando valore ai propri comportamenti per relazionarsi positivamente con se stesso, gli altri ed il mondo. Tutte le discipline Progetti di miglioramento ed arricchimento dell’offerta formativa Tutte le discipline Progetti di miglioramento ed arricchimento dell’offerta formativa Consapevolezza ed espressione culturale COMPETENZE SOCIALI E CIVICHESPIRITO D’INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITA’ 55 Valutazione e certificazione delle competenze INDICATORI GENERALI Valutare per competenza significa prendere in considerazione tutte le dimensioni in cui la stessa viene “mobilitata” ed esercitata: dimensione cognitiva: conoscenze e abilità disciplinari; dimensione affettivo-motivazionale: motivazioni, interesse, partecipazione ed impegno; dimensione metacognitiva: consapevolezza del compito e delle strategie da adottare/adottate nell’affrontarlo Per cui la valutazione riguarderà: Ambito delle competenze trasversali e metacognitive Ambito comportamentale Ambito disciplinare Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire e interpretare l’informazione Frequenza e puntualità Interesse e impegno Svolgimento dei compiti assegnati Comportamento Rispetto di persone, dell’ambiente scolastico, delle regole Socializzazione e cooperazione nel gruppo Competenze disciplinari Capacità di comprensione, analisi e applicazione regole e procedure Capacità e correttezza espositiva Capacità di sintesi e rielaborazione personale e consapevole dei contenuti disciplinari STRUMENTO MUSICALE Una delle caratteristiche che contraddistingue l’Istituto Comprensivo è l’importanza attribuita allo Strumento Musicale. Uno studio condotto su un gruppo di studenti del Vanderbilt Blair Scool of Music ha messo in evidenza come la pratica musicale professionale contribuisca a risolvere i problemi quotidiani. Infatti, negli ultimi anni il connubio tra la musica e il cervello umano è diventato oggetto di studio di numerosi neuroscienziati che si sono posti la domanda di come la musica possa influenzare effettivamente il cervello, o viceversa, con la conseguenza di un quoziente intellettivo più elevato. Gli studiosi ritengono che ciò sia dovuta alla pratica musicale. Suonare uno strumento richiede, infatti, lo sviluppo di capacità come l’indipendenza di entrambe le mani e le dita oltre a precise e immediate risposte e sincronismi in seguito a stimoli visivi o uditivi. Queste funzioni normalmente collegate ad emisferi del cervello diversi nei musicisti sono invece integrate e rimangono collegate anche in risposta a situazioni non musicali nella vita di tutti i giorni. L’indirizzo musicale, nella scuola secondaria di I Grado di Mammola, è presente dall’anno 2005/2006 e si colloca nel quadro del progetto complessivo di formazione della persona secondo i principi generali espressi nel D.M.201/99 per la Scuola Secondaria di Primo Grado. 56 L’insegnamento dello strumento musicale: Integra ed arricchisce l’insegnamento obbligatorio dell’educazione musicale nel più ampio quadro delle finalità della scuola media e del progetto complessivo di formazione della persona. Partecipa, alla più consapevole appropriazione del linguaggio musicale che fornisce all’alunno preadolescente una piena conoscenza tecnico-pratica, teorica, lessicale,storica, culturale e interpretativa della musica. Offre all’alunno, attraverso l’acquisizione di capacità specifiche, nuovi momenti di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità e una più accorta coscienza di sé e del modo di rapportarsi al sociale. Consente di mettere in gioco la soggettività, ponendo le basi per lo sviluppo di capacità di valutazione criticoestetica. Permette l’accesso ad autonome elaborazioni del materiale sonoro (improvvisazione-composizione), sviluppando la dimensione creativa dell’alunno. Offre ulteriori possibilità di arricchimento, integrazione e crescita sociale agli allievi per mezzo della pratica della musica d’insieme. Struttura del corso Obiettivi di Apprendimento per lo strumento musicale. (Clarinetto- Pianoforte- Tromba- Percussioni) Nel campo della formazione musicale l’insegnamento strumentale persegue un insieme di obiettivi generali all’interno dei quali si individuano i seguenti traguardi: Il dominio tecnico del proprio strumento al fine di produrre eventi musicali tratti da repertori della tradizione scritta e orale con consapevolezza interpretativa, sia nella restituzione dei processi formali sia nella capacità di attribuzione di senso; La capacità di produrre autonome elaborazioni di materiali sonori, pur all’interno di griglie predisposte; L’acquisizione di abilità in ordine alla lettura ritmica e intonata e di conoscenze di base della teoria musicale; Un primo livello di consapevolezza del rapporto tra organizzazione dell’attività senso- motoria legata al proprio strumento e formalizzazione dei propri stati emotivi; Un primo livello di capacità performative con tutto ciò che ne consegue in ordine alle possibilità di controllo del proprio stato emotivo in funzione dell’efficacia della comunicazione. Clarinetto Acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio, Acquisizione della tecnica di emissione dei suoni fondamentali e del passaggio agli armonici naturali, Controllo dell’intonazione Acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed espressivi e loro realizzazione, Conoscenza delle posizioni cromatiche nella completa estensione dello strumento, Esplorazione e capacità di utilizzo delle diverse possibilità timbriche dello strumento, anche in relazione ad alcune delle moderne tecniche compositive. Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d’insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo di tecnica strumentale che l’allievo dovrà aver acquisito prevede i seguenti contenuti: Principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti Utilizzo di tutta l’estensione dello strumento con passaggi diatonici e cromatici staccato e legato variazioni dinamiche e agogiche. 57 Pianoforte Percussioni Tromba Tutte le abilità pianistiche sotto elencate vanno intese come comprensive degli aspetti dinamici, timbrici e delle varie modalità d’attacco e uso dei pedali. Mano chiusa (dita su gradi congiunti): scale, abbellimenti, cinque note consecutive, note ribattute, glissandi; Mano aperta (dita su gradi congiunti): arpeggi, passaggi per gradi disgiunti; Bicordi e accordi: terze, seste, ottave, altri bicordi, accordi, clusters; Salti: note singole, bicordi, ottave, accordi, clusters. Alla fine del triennio l’alunno dovrà: saper leggere musiche tratte dai primi metodi per pianoforte saper eseguire con consapevolezza interpretativa una composizione tratta dal repertorio solistico o d’insieme. Alla fine del triennio il discente dovrà essere in grado di eseguire: Primi rudimenti al tamburo con impostazione moderna; precisione ritmica nell’esecuzione dei gruppi irregolari e nei cambi di tempo; controllo tecnico nelle varie dinamiche e controllo della qualità sonora; facile lettura a prima vista. Impostazione allo xilofono per produrre semplici melodie tratte dal repertorio classico e moderno; controllo tecnico, agogico e interpretativo. Corretta impostazione e postura alla batteria, tecniche del rullo (Francese e americana); tecniche del pedale; indipendenza degli arti, riproduzioni di ritmi semplici tratti dai generi più famosi (pop, rock, jazz). Improvvisazione guidata. Acquisizione di una adeguata impostazione strumentale con particolare riguardo alla naturale impostazione del bocchino sulle labbra; Acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso l’uso del diaframma; Acquisizione della tecnica di emissione e controllo dei suoni; Acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed espressivi e loro realizzazione e interpretazione. Ampliamento dell’ estensione attraverso lo sviluppo degli armonici sulle sette posizioni. Conoscenza delle scale maggiori e minori fino a tre alterazioni. Esecuzione di brani solistici e di insieme nelle tonalità maggiori fino a tre alterazioni, esecuzioni di semplici brani a prima vista. Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d’insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso compiuto. Il Livello minimo di tecnica strumentale che l’allievo dovrà aver acquisito prevede i seguenti contenuti: -principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti -utilizzo di tutte le sette posizioni e relativi armonici nell’ambito dell’estensione di 2 ottave, -Staccato e legato, -Variazioni dinamiche e agogiche Parametri di valutazione per tutti gli strumenti VOTO 4 Conoscenze Competenze Abilità VOTO 5 Conoscenze Competenze Abilità VOTO 6 Conoscenze Competenze Abilità VOTO 7 Conoscenze Competenze Frammentarie e gravemente lacunose Si esprime in modo alquanto stentato. Se guidato arriva ad applicare le conoscenze minime commettendo errori nell’eseguire semplici esercizi ritmici e melodici. Effettua elaborazioni di strutture sonore e musicali solo parzialmente e in modo superficiale Frammentarie, superficiali e con errori. Applica le conoscenze minime senza commettere gravi errori ma talvolta con imprecisioni; non sempre è coerente e appropriata la pratica allo strumento. Elabora e rielabora semplici strutture sonore e musicali parzialmente. Complessivamente accettabili; con lacune non estese. Applica le conoscenze acquisite ed esegue semplici esercizi senza fare errori rilevanti; le esecuzioni allo strumento sono semplici ma adeguate. Elabora e rielabora semplici strutture sonore e musicali correttamente. Conoscenza degli elementi fondamentali. Esegue correttamente semplici brani melodici; affronta compiti più complessi, con alcune incertezze; l’utilizzo dello strumento è adeguato. 58 VOTO 8 Abilità Effettua elaborazioni e rielaborazioni di strutture sonore musicali più complesse con qualche difficoltà. Conoscenze Competenze Complete ed approfondite. Esegue brani complessi e sa applicare i contenuti e le procedure, ma commette qualche imprecisione; si esprime allo strumento in maniera abbastanza chiara ed appropriata. Elabora e rielabora strutture sonore e musicali in modo abbastanza autonomo. Complete, approfondite e coordinate. Affronta autonomamente anche compiti abbastanza complessi, applicando le conoscenze in modo corretto; si esprime allo strumento in modo efficace e abbastanza articolato. Complete, approfondite, coordinate, ampliate, personalizzate. Complete, approfondite, coordinate, ampliate, personalizzate. Affronta autonomamente anche esecuzioni complesse applicando le conoscenze in modo corretto e creativo. E’ autonomo e organizzato; analizza in modo critico e personale, cerca soluzioni adeguate per situazioni nuove, elabora e rielabora complesse strutture sonore e musicali. Abilità Voto 9 Conoscenze Competenze Abilità VOTO 10 Conoscenze Competenze Abilità 59 TEMPO PIENO Scuola Primaria Tempo scuola TEMPO PROLUNGATO Scuola secondaria di I grado La struttura di ordinamento e gli elementi fondanti del tempo pieno e del tempo prolungato da noi ipotizzato sono: unitarietà del progetto didattico – educativo, elaborato collegialmente dal Consiglio di classe, senza distinzione tra attività didattiche del mattino e attività didattiche del pomeriggio e adeguato ai singoli alunni attraverso un continuo reciproco confronto, garantito, oltre che dai momenti informali del quotidiano contatto, dalle periodiche riunioni dell’organo collegiale; azioni didattiche di uguale valore formativo che attengono sia all’apprendimento disciplinare sia, attraverso progetti didattici mirati, alla costruzione di competenze nelle varie dimensioni dello sviluppo umano (relazionale, sociale, emotiva, affettiva, cognitiva, dell’autonomia, ecc.); ritmi di lavoro adeguati all’età e ai bisogni psicofisici degli alunni e tempi di apprendimento maggiormente distesi e adeguati alla complessità del sapere contemporaneo; utilizzo di strategie differenziate e individualizzate; fruizione di momenti di socializzazione di qualità, tenendo presente che la mensa è un momento conviviale prezioso, in quanto occasione per vivere insieme tra ragazzi e adulti, e che essa è anche un’esperienza educativa importante, in quanto permette uno stile di vita per essere consumatori più responsabili e attenti; fruizione di momenti di pausa. La ricreazione e il dopo mensa rispondono ad un bisogno di distensione prima di riprendere le normali attività didattiche. E’ in tali momenti che il ragazzo impara a rapportarsi con i compagni e a rispettare le regole condivise; capacità di riscattare sul piano culturale quei ragazzi che a casa non avrebbero potuto usufruire di un’assistenza educativa per lo studio e i compiti. In tal senso, sarà evitato l’appesantimento degli impegni degli alunni e sarà favorito lo studio in classe e lo svolgimento dei compiti che sarebbero dovuti essere svolti a casa, con conseguente verifica immediata, da parte dell’insegnante, delle capacità di apprendimento degli alunni, controllo diretto del loro metodo di studio e acquisizione di elementi di valutazione utili sia per l’eventuale revisione ed aggiustamento degli interventi programmati e delle strategie messe in atto, sia per le iniziative di recupero o di potenziamento, che, in tal modo, possono essere calibrate sulle reali capacità e sui ritmi di apprendimento degli allievi; assegnazione dei compiti individuali da svolgere a casa prevalentemente nei giorni del non rientro pomeridiano e nel fine settimana. SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Tempo scuola di 38 ore, così articolato: 36 ore di lezione più 2 ore mensa con 2 rientri pomeridiani. Tempo scuola di 37 ore, così articolato: 35 ore lezioni più 2 ore mensa con 2 rientri pomeridiani. SCUOLA PRIMARIA Tempo scuola di 40 ore, così articolato: 36 ore più 4 ore di mensa con 3 rientri pomeridiani Tempo scuola di 30 ore, così articolato: 27 ore più 3 ore di laboratorio (linguistico/espressivo, matematico/scientifico, antropologico). 60 La scuola si è adoperata per offrire all’utenza una organizzazione più distesa del tempo scuola fondata soprattutto su una didattica dell’accoglienza, dell’ascolto e del rispetto delle caratteristiche personali di ciascuno alunno (emozioni, sentimenti, intelligenze, comportamenti), da perseguire nel contempo in cui si trasmettono e si costruiscono le conoscenze. Non quindi un tempo-scuola “più lungo” ma un’offerta didattica frutto di un progetto, di una scuola che “si pensa” e si realizza, che riflette sulle problematiche e sui bisogni delle famiglie alle quali va incontro proponendo soluzioni concrete e funzionali alle loro necessità educative. Infatti, il problema della custodia pomeridiana dei figli dovuta alla carenza di strutture extrascolastiche sul territorio, i forti elementi di instabilità sociale, le disgregazioni familiari, il disadattamento e la scarsa socializzazione, la necessità di offrire luoghi sicuri dal punto di vista formativo ai minori, sono elementi che negli ultimi tempi si sono rivelati fortemente incidenti sul processo di sviluppo delle giovani generazioni. Caratteristiche dell’offerta formativa presenza, nella stessa classe, di due insegnanti con la medesima responsabilità educativa, che si alternano tra mattina e pomeriggio. Ciascun insegnante è responsabile del proprio ambito disciplinare. ore di compresenza dedicate alla realizzazione di: attività organizzate in piccoli gruppi di lavoro; laboratori linguistico- matematici con interventi individualizzati di recupero e potenziamento al fine di porre maggiore attenzione al singolo; laboratori di attività manipolative per il controllo della motricità fine, per la coordinazione oculomanuale e per lo sviluppo della creatività espressiva utile alla rimozione delle difficoltà relazionali e comunicative; laboratori di drammatizzazione, essenziale anch'essa per il superamento di tutti i problemi legati alla comunicazione verbale; giochi sensoriali e attività psicomotorie propedeutici all'apprendimento della lettura, della scrittura e della matematica; lavori di approfondimento, di ricerca, di osservazione dove gli alunni, divisi per gruppi potranno sperimentare in modo diverso la relazione con i compagni. Organizzazione didattica Ambiti disciplinari Linguistico espressivo – storico – sociale: Italiano, Storia, Geografia, Cittadinanza e Costituzione; Logico – matematico: Matematica, Scienze; N.B. Le altre discipline saranno aggregate al gruppo-base a dell’insegnante. seconda delle maggiori competenze Utilizzo delle compresenze: vigilanza degli alunni durante la mensa scolastica, supporto didattico o studio guidato, ovvero divisione del gruppo classe in sottogruppi di lavoro differenziato, alternandosi in attività di compensazione, ovvero svolgimento, per tutto il gruppo classe, di tematiche inter/pluridisciplinari o di attività integrative. 61 ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE SCUOLA PRIMARIA – TEMPO NORMALE DISCIPLINE OBBLIGATORIE ITALIANO STORIA-CITTADINANZA E COSTITUZIONE GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA INGLESE ARTE E IMMAGINE MUSICA EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE CATTOLICA LABORATORIO LING./ESPRESSIVO LABORATORIO MATEMATICO/SCIENT. LABORATORIO ANTROPOLOGICO MONTE ORE SETTIMANALE Classe I 9 2 2 5 2 1 1 1 1 1 2 1 1 1 30 Classe II 8 2 2 5 2 1 2 1 1 1 2 1 1 1 30 Classe III 7 2 2 5 2 1 3 1 1 1 2 1 1 1 30 Classe IV 7 2 2 5 2 1 3 1 1 1 2 1 1 1 30 Classe V 7 2 2 5 2 1 3 1 1 1 2 1 1 1 30 SCUOLA PRIMARIA – TEMPO PIENO DISCIPLINE OBBLIGATORIE ITALIANO STORIA-CITTADINANZA E COSTITUZIONE GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA INGLESE ARTE E IMMAGINE MUSICA EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE CATTOLICA MENSA E DOPO MENSA MONTE ORE SETTIMANALE Classe I 12 2 2 8 2 1 1 2 2 2 2 4 40 Classe II 11 2 2 8 2 1 2 2 2 2 2 4 40 Classe IV 10 2 2 8 2 1 3 2 2 2 2 4 40 Classe V 10 2 2 8 2 1 3 2 2 2 2 4 40 * Il collegio dei docenti delibera annualmente, sulla base di apposite analisi dei bisogni formativi, i tempi da dedicare alle discipline da ricondurre al monte ore settimanale obbligatorio di 40 ore. GIORNI LUNEDI’ MERCOLEDI’ VENERDI’ GIORNI MARTEDI’ GIOVEDI’ SABATO TEMPO PIENO SCUOLA PRIMARIA MARINA DI GIOIOSA ENTRATA USCITA 8,00 16,20 8,00 16,20 8,00 16,20 ENTRATA USCITA 8,00 13,00 8,00 13,00 8,00 12,00 Pausa mensa e dopo mensa ORE 13,00-ORE 14,20 GIORNI LUNEDI’ MERCOLEDI’ VENERDI’ GIORNI MARTEDI’ GIOVEDI’ SABATO TEMPO PIENO SCUOLA PRIMARIA MAMMOLA (Classe I) ENTRATA USCITA 8,00 16,00 8,00 16,00 8,00 17,00 ENTRATA USCITA 8,00 13,00 8,00 13,00 8,00 13,00 Pausa mensa e dopo mensa ORE 13,00-ORE 14,00 62 TEMPO PROLUNGATO SCUOLA SECONDARIA I GRADO AREA UMANISTICA Laboratorio di geografia: l'incontro tra storia – storia dell’arte e Territorio (Il laboratorio di geografia contribuirà ad arricchire, attraverso lo studio storico ed artistico, la conoscenza del proprio territorio. Si effettueranno, nel corso dell’anno, uscite didattiche allo scopo di visitare siti archeologici trattati nel corso delle attività laboratoriali) AREA SCIENTIFICA Laboratorio di informatica (Il laboratorio di informatica consentirà agli alunni di accostarsi allo studio della matematica e delle scienze in maniera innovativa e di potenziare le capacità logiche) TEMPO NORMALE MARINA DI GIOIOSA CLASSI 1 – 2 – 3 A e B GIORNI LUN-SAB ENTRATA 8,00 USCITA 13,00 TEMPO PROLUNGATO MARINA DI GIOIOSA CLASSI 1 - 2 – 3 C GIORNI LUNEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ SABATO GIORNI MARTEDI’ VENERDI’ ENTRATA 8,00 8,00 8,00 8,00 ENTRATA 8,00 8,00 USCITA 13,00 13,00 13,00 13,00 USCITA 17,00 17,00 Pausa mensa e dopo mensa ORE 13,00-ORE 14,00 TEMPO PROLUNGATO MAMMOLA GIORNI MERCOLEDI’ VENERDI’ GIORNI LUNEDI’ MARTEDI’ GIOVEDI’ SABATO TUTTE LE CLASSI ENTRATA 8,00 8,00 ENTRATA 8,00 8,00 8,00 8,00 USCITA 16,00 17,00 USCITA 13,00 13,00 13,00 13,00 Pausa mensa e dopo mensa ORE 13,00-ORE 14,00 GIORNI LUN-MAR-MERC-GIOV VENERDI’ Corso Musicale ENTRATA 13,00 13,00 USCITA 17,00 15,00 63 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Referente: prof.ssa Villari Mirella La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 dedicata agli “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” e le relative “Indicazioni operative”, dettate dalla Circolare n.8 del 6 marzo 2013 ufficializzano il termine“B.E.S.” alunni con Bisogni Educativi Speciali. Con l’acronimo“B.E.S.” ci si riferisce alle situazioni di alunni che si trovano, anche transitoriamente, in condizioni di difficoltà e/o svantaggio per i quali sono necessarie la predisposizione e la realizzazione di percorsi opportunamente tarati sul singolo. Sono individuate tre grandi sotto categorie dei Bisogni Educativi Speciali: - Disabilità - DSA e Disturbi Evolutivi Specifici - Svantaggio socio-economico, linguistico e culturale Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali hanno bisogno di un percorso individualizzato e/o personalizzato che includa una progettazione didattico-educativa, strategie di intervento idonee, criteri di valutazione degli apprendimenti ,che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. Per perseguire tale “ politica per l’inclusione “ è istituito il GLI – gruppo di lavoro per l’inclusione - i cui compiti si estendono alle problematiche relative a tutti i BES, che elabora il Piano Annuale per l’Inclusività – PAI - inteso come lo strumento per la progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, basato su un’attenta lettura del grado di inclusività e su obiettivi di miglioramento. DIVERSABILITA’ L’integrazione degli alunni con disabilità si configura come un’azione specifica all’interno del progetto formativo d’Istituto che ha come oggetto il benessere e gli apprendimenti di tutti gli alunni in una scuola di tutti e per tutti. Gli alunni diversamente abili vengono inseriti nelle classi e particolare attenzione è data al momento dell’accoglienza per favorirne l’inserimento e la valorizzazione nella classe. Pertanto la presenza di uno o più alunni in situazione di handicap nelle sezioni/classi è finalizzata alla piena integrazione di ognuno sia nel gruppo di appartenenza che nell’intera comunità scolastica e comporta, all’interno del quadro educativo, didattico ed organizzativo, una riformulazione dei parametri di interazione e comunicazione tale da coinvolgere l’intera classe ed estendere a tutti le ricadute positive. seguono piani educativi individualizzati con l’aiuto di insegnanti di sostegno specializzati. Detti alunni seguono piani educativi individualizzati col supporto di insegnanti di sostegno specializzati. La programmazione educativodidattica si basa sul profilo dinamico funzionale del bambino ed è concordata, valutata ed aggiornata dall’équipe psicopedagogia che lo segue. Tale programmazione seguirà, per quanto possibile, le programmazioni di classe al fine di favorire una reale integrazione degli alunni. A tutto questo si affianca un progetto di istituto che si pone come obiettivi primari l’accoglienza e l’integrazione dei ragazzi portatori di handicap all’interno del tessuto sociale scolastico. Costruendo un progetto educativo (pensato in collaborazione dagli insegnanti, dagli operatori dell’ASL e dei Servizi Sociali, dai genitori e da tutti gli adulti che vivono nel contesto prossimale degli alunni diversabili) attraverso cui offrire ogni possibile opportunità formativa, ci si propone di: 1. valorizzare le potenzialità cognitive, motorie e socio-relazionali; 2. sviluppare l’autonomia personale e sociale; 3. alfabetizzare, recuperare e potenziare le abilità di base. Scuola, sanità e famiglia pertanto costituiscono uno specifico Gruppo Operativo a tre voci che elabora per ciascun allievo in situazione di handicap un apposito progetto/percorso educativo individualizzato e 64 personalizzato che tiene conto delle difficoltà e delle potenzialità (accertate a livello sanitario), dei dati anamnestici e delle osservazioni sistematiche (registrate a livello scolastico) al fine di favorire la piena formazione della persona in funzione di un progetto di vita che coinvolge tutta la classe o tutto il gruppo in cui è inserito l’alunno e che preveda per tutti e per ciascuno: tempi spazi contesti ed esperienze di relazioni reciproca valorizzazione Iter Normativo Il D.P.C.M n. 185 del 23/02/06 all’art. 2 individua le modalità e i criteri per l’individuazione dell’alunno come soggetto in situazione di handicap. Le Aziende Sanitarie dispongono, su richiesta documentata dei genitori o degli esercenti la potestà parentale o la tutela dell’alunno medesimo, appositi accertamenti collegiali, nel rispetto di quanto previsto dagli articoli 12 e 13 della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Le richieste delle famiglie andranno predisposte sull’apposito modello ed inviate tramite raccomandata A/R, fax o presentate a mano dagli interessati all’Unità Multidisciplinare operante all’interno dell’A.S.P. di Locri. Gli accertamenti da effettuarsi entro i termini previsti dal decreto sono documentati attraverso la redazione di un verbale sottoscritto dai componenti il collegio che individua l’alunno come soggetto in situazione di handicap ai sensi dell’art. 3, comma 1 o comma 3 della legga 5 febbraio 1992, n. 104 e reca l’indicazione della patologia accertata con riferimento alle classificazioni internazionali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Questi accertamenti sono propedeutici alla redazione della diagnosi funzionale dell’alunno, cui provvede l’Unità Multidisciplinare. Il verbale di accertamento e il documento relativo alla diagnosi funzionale sono trasmessi ai genitori o agli esercenti la potestà parentale o la tutela dell’alunno e da questi all’Istituzione Scolastica presso cui l’alunno va iscritto, ai fini della tempestiva adozione dei provvedimenti conseguiti. Referente: Ins. Jerinò Ornella Premessa I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) sono disturbi che interessano in modo significativo, ma circoscritto, alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in assenza di problemi cognitivi, neurologici o sensoriali. Il nucleo del disturbo è la difficoltà a rendere automatico e facile il processo di lettura, di scrittura e di calcolo per cui l’alunno con DSA impiega molto tempo ed attenzione per leggere, scrivere e calcolare. Sulla base delle abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica: dislessia: è un disturbo nell’acquisizione della lettura, che risulta essere scorretta e non fluente; disgrafia: riguarda le difficoltà di riprodurre segni grafici, cioè le abilità esecutive della scrittura; disortografia: è il disturbo della competenza ortografica, cioè la difficoltà nel trasformare il linguaggio parlato nel linguaggio scritto; discalculia: si presenta come una difficoltà specifica nell’apprendimento del calcolo. 65 Legislazione In ottemperanza alle disposizioni della Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 e del recente Decreto Ministeriale del 12 luglio 2011, comprensivo delle Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento, codesta Istituzione Scolastica, dotata di una figura di referente DSA, al fine di supportare i docenti e gli alunni nelle loro attività didattiche, redige annualmente, il PDP Piano Didattico Personalizzato. Il fine ultimo del PDP è quello di perseguire il miglioramento dell’offerta formativa, della qualità dell'azione educativa e didattica e della professionalità negli interventi mirati, con una sempre maggiore attenzione alle specifiche difficoltà degli alunni e ai diversi stili cognitivi. Strumenti Secondo le ricerche attualmente più accreditate, i DSA sono modificabili attraverso interventi mirati. Per questo è fondamentale l'insieme delle azioni che la scuola mette in atto, per ridurre o compensare il disturbo, al fine di permettere il pieno raggiungimento del successo formativo all’alunno con DSA. Il nostro Istituto Comprensivo si impegna ad individuare e a progettare risorse per rispondere in modo efficace ai bisogni e alle esigenze degli alunni con DSA, tenendo conto delle abilità possedute dall’allievo e potenziando anche le funzioni non coinvolte nel disturbo. La famiglia, di propria iniziativa, o informata dalla scuola sulle persistenti difficoltà del proprio figlio, provvede a far valutare l’alunno da uno specialista; in seguito consegna la diagnosi al Dirigente Scolastico che avvisa i docenti. Tutti i docenti della classe elaborano un Piano Didattico Personalizzato (PDP) su modello unico per tutto l'Istituto, sottoscritto anche dai genitori, nel quale sono specificate le proposte di insegnamento per l’alunno e i criteri per le verifiche e la valutazione, coerenti con quanto definito , necessari definito,necessari a sostenere l’allievo nell’apprendimento. In modo particolare, nel PDP è stabilito l’utilizzo dei più opportuni provvedimenti compensativi dispensativi: gli strumenti compensativi: tutti gli strumenti didattici e tecnologici che sollevano l’alunno da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo; le misure dispensative: sono interventi che consentono all’allievo con DSA di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento. IL PDP è la programmazione educativa, lo strumento formale che documenta l’intervento didattico personalizzato, che i docenti attuano nei confronti degli alunni con disturbi specifici di apprendimento, e tiene conto delle loro specifiche peculiarità segnalate nella diagnosi, attraverso il quale si realizza il contratto formativo con la famiglia e l’interazione con gli enti territoriali coinvolti. Esso è un patto d'intesa fra docenti, famiglia e istituzioni sociosanitarie, nel quale devono essere individuati e definiti gli strumenti dispensativi e compensativi necessari all'alunno per raggiungere in autonomia e serenità il successo scolastico. Il PDP non è un documento statico e come tale deve quindi prevedere dei momenti in cui esso possa essere aggiornato con nuove informazioni derivanti dall'osservazione dell'alunno. L’alunno con il tempo acquisisce sempre più autonomia e sicurezza, e magari, crescendo, ha necessità di cambiare anche le strategie che utilizza. E’ fondamentale che l’osservazione attenta dei docenti e la consapevolezza dell’alunno portino a momenti di verifica del PDP al fine di modificarlo a seconda delle nuove esigenze. AREA DELLO SVANTAGGIO Per l’area dei Bes che interessa lo svantaggio socio-economico, linguistico e culturale, si chiarisce che ogni alunno, con continuità o per determinati periodi di tempo, può manifestare bisogni educativi speciali per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici e sociali. Rispetto ad essi il nostro Istituto offrirà adeguate e personalizzate risposte. Queste tipologie di BES, qualora non rientrino nelle previsioni delle leggi 104 o 170, vanno individuate dal Consiglio di classe sulla base di elementi oggettivi – segnalazione degli operatori dei servizi sociali - ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche opportunamente verbalizzate. Tutte queste differenti problematiche hanno bisogno di un 66 intervento didattico attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato condiviso con la famiglia per definire, monitorare e documentare le strategie di intervento e i criteri di valutazione degli apprendimenti. Il P.D.P. è la trasformazione in atto concreto del diritto a ricevere il tipo di istruzione adatto alle proprie specifiche condizioni perché individualizzare e personalizzare la didattica significa dare ad ognuno ciò di cui ha bisogno. I docenti per disegnare questi percorsi per gli studenti possono avvalersi degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010. Si tratta, quindi, di un intervento commisurato alle potenzialità dell’alunno, che rispetti i suoi tempi di apprendimento , che ne valuti i progressi rispetto alle abilità di partenza attraverso una programmazione flessibile (che varia in funzione dei tempi,ritmi e modalità di apprendimento della classe), calibrata sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita. LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI La valutazione, sia periodica che finale, degli alunni con disabilità riconosciuta viene operata sulla base del Piano Educativo Individualizzato e prescinde, pertanto, dal raggiungimento degli obiettivi standard e valuta, invece, il processo formativo in rapporto alle loro potenzialità ed ai livelli di apprendimento e di autonomia iniziali. Il PEI resta lo strumento prioritario per esplicitare, motivare e definire le modalità valutative, in relazione al percorso educativo dell’alunno/studente e agli obiettivi personalizzati/individualizzati. Nella valutazione degli alunni d.a. effettuata da tutti i docenti curriculari con l’insegnante di sostegno gli insegnanti stabiliscono obiettivi educativi, cognitivi e comportamentali tenendo presenti le difficoltà manifestate e calibrando le richieste in relazione ai singoli alunni e alle specifiche patologie. I criteri di valutazione saranno riferiti ai seguenti indicatori: condizioni socio-ambientali e personali dell’alunno/a; livello di partenza; qualità del metodo di lavoro; progressi fatti registrare in direzione del raggiungimento degli obiettivi; partecipazione alle lezioni; impegno nello studio e nello svolgimento delle consegne; competenze raggiunte; grado di maturazione globale della personalità. Operativamente nella scuola Primaria e Secondaria si ritiene utile utilizzare una scala di valutazione numerica da 5 a 10. Nel documento di valutazione della scuola Primaria, dove è ancora prevista la trascrizione di un giudizio descrittivo, si ritiene che non debba comparire alcun riferimento specifico al PEI o alla Legge 104, ma una breve motivazione che specifichi il tipo di percorso effettuato dall’alunno: ad esempio: “le valutazioni si riferiscono ad obiettivi personalizzati (o individualizzati)” oppure: “ l’alunno ha seguito un percorso didattico (educativo) personalizzato (individualizzato)” 67 GRIGLIA VALUTAZIONE DISCIPLINARE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Indicatori Conoscenze Abilità e competenze Conoscenze Abilità e competenze Conoscenze Abilità e competenze Conoscenze Abilità e competenze Conoscenze Abilità e competenze Conoscenze Abilità e competenze Descrittori Ampie de approfondite E’ in grado di esplicitare le conoscenze acquisite ed usa con padronanza la strumentalità appresa. Sa svolgere le attività in completa autonomia ed è propositivo. Applica con sicurezza i procedimenti acquisiti in situazioni nuove. Affronta situazioni problematiche utilizzando strategie adeguate. Ampie e consolidate E’ in grado di esplicitare le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità appresa. Sa svolgere le attività in autonomia. Applica i procedimenti acquisiti in situazioni nuove. Affronta situazioni problematiche utilizzando strategie adeguate. Consolidate E’ in grado di esplicitare le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità appresa. Sa svolgere attività semplici in autonomia. Applica i procedimenti acquisiti in situazioni semplificate. Affronta semplici situazioni problematiche utilizzando strategie adeguate. Parzialmente consolidate E’ in grado di esplicitare con qualche incertezza le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità appresa in parziale autonomia. Sa svolgere attività semplici in autonomia. Applica i procedimenti acquisiti in situazioni semplificate. Affronta semplici situazioni problematiche con l’aiuto dell’adulto. Essenziali Esplicita le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità appresa con l’aiuto dell’insegnante. Svolge attività semplici ed affronta situazioni problematiche se guidato. Applica i procedimenti acquisiti se supportato dall’adulto. Inadeguate Esplicita le conoscenze affrontate con molta difficoltà, anche se guidato dall’insegnante. Ha difficoltà ad applicare semplici strategie di base anche se supportato dall’adulto VOTO 10 9 8 7 6 5 68 CRITERI GENERALI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI La Scuola, oltre che all’istruzione e all’educazione degli alunni, è impegnata in un costante processo di formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile in una comunità. Il voto di comportamento, o voto di condotta, ha la funzione di registrare e di valutare l’atteggiamento e il comportamento dell’alunno durante la vita scolastica e di suggerirgli un ripensamento di eventuali comportamenti negativi. La valutazione dovrà rispecchiare la specificità di ogni alunno ed il suo personale percorso formativo: i progressi legati all’integrazione, all’acquisizione di autonomia e di competenze sociali e cognitive. La valutazione in decimi va rapportata al P.E.I. e dovrà essere sempre considerata in riferimento ai processi e non solo alle performances dell’alunno. PARAMETRI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI IN AMBITO SCOLASTICO 1.Frequenza e puntualità; 2.interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo; 3.rispetto dei doveri scolastici; 4.collaborazione con i compagni e i docenti; 5.rispetto delle persone, dell’ambiente scolastico, del Regolamento Interno d’Istituto; 6.partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere; 7.comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni; 8.cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze INDICATORI VOTO Assenze irrilevanti. Partecipa sempre costruttivamente alle attività proposte con impegno costante e motivazione ad apprendere. Si comporta in maniera conforme alle regole in 10 qualsiasi situazione e attiva più che positive interazioni con adulti e compagni. Si prende cura del proprio materiale, rispetta quello altrui ed i contesti nei quali vive le esperienze. Assenze minime. Partecipa costruttivamente alle attività proposte con impegno e motivazione. Si comporta in maniera conforme alle regole e attiva positive interazioni con 9 adulti e compagni. Ha cura del proprio materiale, rispetta quello altrui ed i contesti nei quali vive le esperienze. Assenze saltuarie sempre giustificate. Partecipa quasi sempre alle attività proposte con impegno e motivazione. Generalmente rispetta le regole ed interagisce con adulti e 8 compagni in maniera abbastanza positiva. Ha cura del proprio materiale, di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze. Assenze saltuarie ingiustificate. Partecipa in maniera discontinua alle attività proposte, impegno e motivazione vanno sollecitati e sostenuti. Deve ancora interiorizzare pienamente le regole scolastiche e le interazioni con adulti e compagni necessitano di 7 essere spesso mediate dall’adulto. La cura del proprio materiale, il rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze devono essere sollecitate dalle figure di riferimento. Frequenza discontinua. Partecipa alle attività proposte solo se costantemente sollecitato, impegno e motivazione sono molto discontinui. Non sempre rispetta le regole ed ha 6 difficoltà ad interagire positivamente con adulti e compagni. Ha scarsa cura del proprio materiale, è poco rispettoso di quello altrui e del contesto nel quale vive le esperienze. Numerose assenze. Attiva comportamenti molto gravi per la propria e l’altrui incolumità 5 psico-fisica e destabilizza relazioni ed attività. 69 COMPOSIZIONE G.L.I. A.S. 2015/2016 Docenti di sostegno N Scuola Primaria 1 2 3 4 Alì Maria Rosa Congiusta Paola Errigo Liliana Fuda Emanuela 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 Curriculari Scuola Primaria Cristallo Carmela Taliano Rosetta Greco Teresa Jeraci Silvia Ornella Jerinò Ornella Macrì Francesca Macrì Gloria Marando Anna Teresa Marando Elsa Muià Stefania Pachì Giuseppina Pasquino Daniela Passerelli Renato Romeo Maria Grazia Sgrò Teresa Sposari Giuseppina Veneto Benedetta Veneto Caterina Vinci Elio Zecca Antonella N 1 2 3 4 Scuola Secondaria Primo Grado Cagliuso Concetta Commisso Loredana Cordì Giuseppina Cristiano Francesca 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Macrì Elisabetta Marta Macrì Lisa Napolitano Anna Rita Nicita Annunziata Panetta Corrado Panetta Salvatore Scarfò Maria Antonietta Tino Alexandra Villari Mirella UNITA’ MULTIDISCIPLINARE GENITORI Dott.ssa Foti Giuseppa – NPI Scali Vittoria – Assistente Sociale Alagna Maria Immacolata ( Primaria Spilinga) Bella Marilena ( Primaria E. Rodinò ) Mirarchi Caterina – Pedagogista Sainato Salvatore ( Primaria Possessione) Curriculari Scuola Secondaria 1° Guarnieri Mimma Ferraro Silvana Romeo Marisa (Primaria Mammola) Salerno Rosaria ( Sec. 1° - M.G.J.) Trentin Maria Cristina ( Sec. 1° Mammola) Il G.L.I. si riunirà in composizione ristretta o allargata in rapporto alle esigenze di ciascuna categoria di alunni con BES. Il G.L.I. riguarda il singolo alunno con certificazione di disabilità ai fini dell’integrazione scolastica ed è composto dal Consiglio di Classe (insegnanti curricolari e di sostegno), operatori A.S.P. che seguono il percorso riabilitativo dell’alunno con disabilità, i genitori dell’alunno, A.E.C., operatori di contesti extrascolastici, al fine di creare unità e organicità tra i diversi interventi di facilitazione per la realizzazione del progetto di vita. 70 ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI PREMESSA Da alcuni anni la nostra scuola è frequentata da alunni stranieri provenienti da paesi europei ed extraeuropei, da qui l’esigenza di fare in modo che il loro inserimento risulti sempre più positivo e che la loro presenza a scuola sia vissuta come un arricchimento umano e culturale. Finalità La scuola si propone di: Definire pratiche condivise all’interno della Scuola in tema di accoglienza e di integrazione degli alunni stranieri Facilitare l’ingresso di bambini e ragazzi appartenenti ad altra nazionalità e ad altre culture nel sistema scolastico e sociale de nostro territorio Sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto Favorire un clima d’accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione Costruire un contesto favorevole all’incontro con le altre culture e con le “storie” di ogni bambino/ragazzo Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato. I CRITERI DI ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE I criteri per l’assegnazione alla classe, deliberati dal Collegio dei docenti, sulla base di quanto previsto dalla normativa vigente e di cui tiene conto la commissione sono: I minori stranieri vengono iscritti alla classe corrispondente all'età anagrafica. Slittamenti di un anno su classe inferiore vanno ponderati con molta attenzione in relazione ai benefici che potrebbero apportare e sentita la famiglia. Scelte diverse andranno valutate caso per caso. L'iscrizione ad una classe diversa da quella corrispondente all'età anagrafica deve tenere conto dei seguenti elementi: ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell'alunno, che può determinare l'iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica; accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell'alunno; corso di studi eventualmente seguito dall'alunno nel Paese di provenienza; titolo di studio eventualmente posseduto dall'alunno; 71 periodo dell’anno scolastico nel quale viene effettuata l’iscrizione. (Es. per iscrizioni richieste verso la fine del secondo quadrimestre, è auspicabile evitare situazioni che sfocino inevitabilmente nel cambio classe per ripetenza); Eventuali situazioni problematiche delle classi accoglienti (presenza di alunni disabili, situazioni di svantaggio non certificato, numero eccessivo di alunni stranieri già inseriti, numero di alunni ripetenti, dinamiche di gruppo particolari ...). LA VALUTAZIONE E’ evidente che valutare un alunno straniero è sicuramente molto più difficile di quanto non lo sia per un alunno italiano. L’alunno non italofono, o non ancora sufficientemente italofono, non è generalmente un alunno incompetente su tutto, ma si trova, per qualche tempo, in una situazione nella quale non ha le parole per dire, comunicare la sua competenza scolastica, disciplinare … Incompetenza linguistica, quindi, non significa incompetenza scolastica. Sul documento di valutazione, laddove non si abbiano indicazioni chiare sul raggiungimento degli obiettivi, e, a seconda della data di arrivo dell’alunno e delle informazioni raccolte sulle sue abilità e conoscenze scolastiche, negli spazi riservati alle discipline o agli ambiti disciplinari, possono essere espressi enunciati di questo tipo o simili: A. “La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in lingua italiana” B. “La valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana” Per quanto concerne la valutazione finale, è possibile, almeno per il primo anno dell'inserimento scolastico degli alunni non italofoni, avere una visione ed un uso più elastico della scheda, utilizzando giudizi globali che mettano in evidenza i progressi nell’acquisizione del lessico disciplinare e le operazioni mentali che lo sottendono, facendo riferimento agli obiettivi programmati per il singolo piano di lavoro individualizzato e tenendo conto dei dati di partenza di ciascun alunno. L’ORIENTAMENTO L’Istituto promuove attività di orientamento per tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado e, con particolare attenzione, anche per gli studenti stranieri, affinché siano sostenuti ed “accompagnati” nelle proprie scelte scolastiche e lavorative, al fine di contenere il più possibile il rischio di dispersione o abbandono scolastico particolarmente elevato fra gli studenti stranieri. Tale processo avviene con il coinvolgimento delle famiglie. Normativa di riferimento Circolare n. 74 del 21/12/ 2006 D.P.R. 275/1999 DPR 31/8/99 n° 394 Linee guida del MPI per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri - Febbraio 2006 CM 26 luglio 1990, n. 205 Legge n. 40 del 6/3 72 LA PROVA INVALSI IL decreto legge del 7 settembre 2007, n°147 ha introdotto, per l’esame finale della scuola secondaria di Primo grado un’ulteriore prova scritta, a carattere nazionale, con l’obiettivo di verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli alunni in italiano e matematica. I testi relativi alla suddetta prova sono uguali per le scuole di tutta Italia e vengono scelti dal Ministro della Pubblica Istruzione predisposti annualmente dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di Istruzione e Formazione, il 17 giugno 2008 si è svolta la prima prova scritta, introdotta dalla legge del 25 ottobre 2007 n°176 ( INVALSI ). A partire dall’anno scolastico 2010, in base D.P.R. 22 giugno 2009.122 ( art.3. comma 4 e 6) la prova concorre alla valutazione finale degli alunni insieme altre prove scritte, al colloquio orale e al voto di ammissione all’esame. La sezione di matematica prevede quesiti a scelta multipla e a risposta aperta sulle seguenti aree: numeri, geometria, relazioni e funzioni, misure, dati e previsioni. La sezione di italiano prevede test oggettivi per rilevare le conoscenze grammaticali riferite alla morfologia e alla sintassi della frase semplice e complessa e diverse tipologie testuali per verificare le capacità di comprensione di un testo attraverso la comprensione locale e globale, l’organizzazione logica del discorso entro e oltre la frase e la competenza lessicale. Le finalità della prova nazionale sono: Completare gli elementi di valutazione propri della scuola con elementi rilevati a livello nazionale in modo da avviare azioni per migliorare la qualità della scuola. Contribuire al progressivo allineamento degli apprendimenti degli studenti a standard nazionali. Favorire il completamento dell’autonomia scolastica con mirate azioni di stimolo e sostegno, verso il raggiungimento di livelli crescenti di qualità. Acquisire ulteriori elementi per definire lo stato del sistema di istruzione. Metodologia La Programmazione educativo -didattica della Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado è l’elaborazione di un progetto che ha il compito principale di esplicitare con chiarezza, precisione e coscienza le varie fasi del processo educativo tenendo contemporaneamente presente sia le reali condizioni sociali, culturali e ambientali in cui l’Istituto opera sia le risorse disponibili. a. Rilevamento situazione iniziale mediante contatti preliminari con la scuola dell’Infanzia e Primaria, 73 prove di ingresso e osservazione sistematica dei comportamenti. b. Progettazione degli interventi educativi e didattici individualizzati sulla base di quanto emerso nella rilevazione iniziale e definiti attraverso indicatori e descrittori di valutazione. Si farà ricorso a interventi di: Recupero delle abilità di base per gli alunni diversamente abili attraverso la semplificazione degli obiettivi e l’uso dei mezzi informatici; Recupero delle abilità di base attraverso la compresenza dei docenti; Consolidamento e potenziamento delle abilità di base attraverso opportune esercitazioni personalizzate; c. Metodi e strumenti Le diverse metodologie vengono seguite, secondo le scelte dei singoli consigli di classe, in relazione alle situazioni di partenza. Si utilizzano perciò: Il metodo induttivo, partendo dall’osservazione e dall’analisi, per stimolare la riflessione e il senso critico; Il metodo deduttivo, partendo dal generale, per arrivare al particolare e all’applicazione delle regole; L’uso del dialogo e della discussione per favorire la comunicazione e la comprensione; La ricerca sul campo anche attraverso visite di istruzione; L’organizzazione del lavoro a livello individuale per sviluppare le proprie capacità; L’organizzazione del lavoro a piccoli gruppi per la socializzazione dell’apprendimento; Attività integrative (informatica, teatro…), di recupero e di sostegno; Uso dei testi in adozione, quaderni di lavoro, schemi e cartelloni sussidi audiovisivi, materiali multimediali, laboratori (linguistica, informatica, scientifica, tecnica, artistica, musicale), biblioteca, lavagna interattiva attrezzature sportive; Interventi di esperti ai fini dell’orientamento, dell’educazione alla salute, ambientale, stradale, alla lettura e alla scrittura; Arricchimento dell’offerta formativa. Le metodologie e gli strumenti summenzionati oltre a favorire l’apprendimento e la socializzazione, mireranno a stimolare la creatività personale di ogni discente secondo le proprie attitudini. Per quanto concerne la scuola primaria Gli insegnanti, per valorizzare il lavoro di gruppo degli alunni, una didattica attiva, laboratoriale e di ricerca attraverso il cooperative learning, il circle time, il braistorming, per promuovere apprendimenti significativi, pianificare gli interventi in classe e per proporre attività diversificate affinché gli alunni, con sempre maggior correttezza ortografica e sintattica sia orale sia scritta imparino a raccontare, descrivere, ricercare, sintetizzare e raccogliere informazioni propongono: Percorsi graduali, progressivi, flessibili ed interdisciplinari che consentano di puntare l’attenzione sia sugli aspetti peculiari di ciascuna abilità, sia sulla loro integrazione. Manualità, rielaborazione cognitiva ed uso delle abilità linguistiche, logiche matematiche, scientifiche, antropologiche ed espressive facendo ricorso all’esperienza ed all’operatività. 74 Sviluppo delle capacità di ascolto e di interazione attraverso la conversazione, la capacità di lettura e comprensione di testi di vario tipo. L’obiettivo di una matematica viva attraverso una metodologia laboratoriale come modalità privilegiata di approccio al conoscere, al fare, alla soluzione di problemi per educare il pensiero logico. Un clima di ricerca e confronto per sollecitare gli alunni a riconoscere problemi, porre domande, cercare risposte e mettere in discussione proposte, avendo coscienza delle proprie idee e rispettando quelle degli altri. Atteggiamenti di curiosità ed interesse verso le conoscenze storiche, geografiche e scientifiche affinché i discenti imparino a comprendere i testi disciplinari, sappiano usare i linguaggi specifici, a praticare le procedure di osservazione, di ricerca e sintesi per costruire un sapere strutturato in modo da aggregare le conoscenze all’interno di un sistema, utilizzando una metodologia che valorizza la ricerca e l’interpretazione, nonché la ricostruzione degli eventi storici e geografici. Verifiche e criteri di valutazione Nel quadro delle finalità educative la valutazione ha la funzione di aiutare insegnanti, allievi e famiglie a prendere coscienza dell’evoluzione del processo formativo dei singoli ragazzi. Per la valutazione interperiodale, quadrimestrale e finale i team e i consigli di classe e di interclasse per ciascun allievo prendono in considerazione i seguenti elementi: La situazione di partenza; L’interesse l’impegno e il senso di responsabilità; Il ritmo del processo di apprendimento; Le abilità nell'acquisire procedimenti metodologici per ogni disciplina; La personalità, e il grado di maturazione del singolo alunno, in relazione, anche, all’ambiente socio culturale di appartenenza; Il progresso in relazione agli obiettivi programmati; Le eventuali carenze dimostrate; IL livello di maturazione globale. Per la valutazione in itinere, tutti i docenti, in modo vario e a seconda delle discipline, osservano sistematicamente l’apprendimento degli alunni tramite strumenti diversi: relazioni, questionari, test, prove strutturate e non, interrogazioni orali e scritte, ricerche individuali e di gruppo, elaborazioni grafiche, simulazioni delle prove Invalsi, compiti svolti a casa, per verificare il raggiungimento degli obiettivi specifici e differenziati. A partire dall’a.s. 2015-2016 sono stati introdotti, nella Scuola Secondaria, test oggettivi comuni per classi parallele da somministrare all’inizio, in itinere e a conclusione del periodo formativo di ciascuna disciplina. I docenti avranno altresì il compito di: Rinforzare gli atteggiamenti positivi degli alunni stimolando le loro attitudini. Motivare al recupero qualora i ragazzi conseguissero risultati negativi. Coinvolgere l’alunno nel processo della valutazione per informarlo sul valore dei criteri e degli obiettivi adottati e per aiutarlo a non demonizzare l’errore. 75 Ricorrere alla non ammissione della classe solo dopo essere intervenuti con tutte le risorse a disposizione per condurre l’alunno al conseguimento degli obiettivi prefissati. La valutazione quadrimestrale ed annuale di tutti gli apprendimenti, la certificazione delle competenze acquisite dagli studenti e la valutazione dell’esame finale del ciclo (Scuola Secondaria di Primo Grado) sono effettuate tramite l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi. Al fine di contribuire alla chiarezza e alla trasparenza della comunicazione fra docenti, alunni e famiglie, i docenti hanno formulato la seguente tabella. Inoltre, nella scuola secondaria di I grado, gli esiti delle prove scritte ed orali sono trascritti da tutti i docenti sul loro registro personale e tutti i genitori possono prendere visione degli elaborati che i loro figli svolgono in classe. 76 SCUOLA PRIMARIA DESCRITTORI DEI PARAMETRI DI VALUTAZIONE FASCE LIVELLO VOTO CONOSCENZE APPLICAZIONE STRATEGIE RISOLUTIVE COMPRENSIONE LINGUAGGIO LIVELLO AUTONOMIA MOLTO BASSA 4 Conoscenza molto scarsa dei contenuti Applica solo le tecniche operative più semplici Richiede di essere guidato durante tutto il percorso risolutivo Riesce a cogliere solo gli elementi minimi di un testo Manifesta grosse difficoltà nell’uso dei vari linguaggi Manca quasi completamente di autonomia BASSA 5-6 Conosce i contenuti in modo parziale e frammentario Applica con difficoltà le tecniche operative Richiede la guida del docente per impostare strategie risolutive Ha difficoltà a cogliere il significato essenziale di un testo Si esprime nei diversi linguaggi in modo inadeguato Possiede scarsa autonomia MEDIOBASSA 6-7 Conosce i contenuti principali Ha una parziale conoscenza delle tecniche operative Non imposta autonomamente strategie risolutive in semplici situazioni Coglie il significato essenziale di un testo Si esprime in modo semplice È autonomo solo in parte MEDIA 7-8 Conosce gran parte dei contenuti in modo puntuale Applica in modo abbastanza corretto le tecniche operative Usa in modo consapevole le strategie risolutive Comprende gli argomenti fondamentali Si esprime in modo chiaro e adeguato È sufficientemente autonomo Conosce i contenuti in modo completo Utilizza ed applica correttamente le tecniche operative È in grado di definire strategie risolutive in situazioni note anche complesse. Coglie gli elementi di un messaggio in forma adeguata Ha padronanza dei termini specifici e si esprime in modo appropriato nei diversi linguaggi Possiede buona autonomia Conosce i contenuti in modo approfondito ed organico Utilizza correttamente tutte le tecniche operative È in grado di definire strategie risolutive in situazioni note anche complesse Ricava le informazioni ed opera i collegamenti richiesti Ha padronanza dei termini specifici e si esprime in modo appropriato nei diversi linguaggi Possiede piena autonomia MEDIOALTA ALTA 8-9 9-10 77 GRIGLIA VALUTAZIONE Scuola Secondaria di Primo Grado INDICATORI DESCRITTORI CONOSCENZE -concetti, norme, argomenti, utilizza conoscenze complete, ben procedure e strumenti articolate ed culturali: -strategie e tecniche approfondite di comprensione e produzione scritta ed orale applica -procedure matematico autonomamente, scientifiche (di calcolo, di con sicurezza e svolgimento, di correttezza,tecniche rappresentazione, di e procedure formalizzazione e di operative funzionali dimostrazione) allo svolgimento del - procedure grafico compito richiesto rappresentative tecniche e strategie motorie tecniche multimediali di base COMPRENSIONE DEL TESTO identifica con -dati, elementi di contenuto, prontezza, in modo concetti completo e -gli elementi costitutivi del puntuale,le discorso informazioni - gli elementi del contesto specifiche richieste comunicativo - principi, modalità di comunicazione - tipologie testuali - terminologia afferente i linguaggi specifici ESPOSIZIONE si esprime in modo uso formale della chiaro e corretto lingua (strutture sempre adeguato al morfosintattiche, contesto ed allo lessico, registro scopo comunicativo utilizza conoscenze complete ed approfondite utilizza conoscenze complete ma non molto approfondite applica autonomamente con correttezza tecniche e procedure operative funzionali allo svolgimento del compito richiesto identifica con facilità, in modo completo e appropriato, le informazioni specifiche richieste utilizza conoscenze utilizza conoscenze complete essenziali utilizza conoscenze superficiali utilizza conoscenze frammentarie e lacunose applica in modo applica in modo applica in modo solo commette gravi errori nell’applicazione anche generalmente globalmente corretto parzialmente corretto di tecniche e procedure operative funzionali corretto tecniche e tecniche e procedure tecniche e procedure allo svolgimento di compiti molto semplici applica procedure operative funzionali allo operative funzionali autonomamente operative funzionali svolgimento di compiti allo svolgimento di in modo allo svolgimento del semplici compiti semplici generalmente compito richiesto corretto tecniche e procedure operative funzionali allo svolgimento del compito richiesto identifica in modo identifica in modo appropriato le generalmente informazioni adeguato le specifiche informazioni richieste specifiche richieste si esprime in modo chiaro e corretto, adeguato al contesto ed allo scopo comunicativo - si esprime in modo chiaro e generalmente corretto, adeguato al contesto ed allo scopo comunicativo uso del linguaggio -incorre specifico occasionalmente in qualche imprecisione che non ostacola la chiarezza espositiva PERTINENZA, ORGANIZZAZIONE DEI individua con facilità individua in modo individua in CONTENUTI appropriato e modo corretto: e correttezza corretto: - i concetti chiave 1. i concetti chiave -i concetti chiave degli argomenti degli argomenti degli argomenti affrontati affrontati affrontati - i principali i principali collegamenti e 2. i principali collegamenti e riferimenti collegamenti e riferimenti contestuali riferimenti contestuali contestuali individua in modo individua solo in commette gravi errori di comprensione adeguato le parte le informazioni informazioni specifiche specifiche richieste più semplici - si esprime in -si esprime in modo si esprime in modo modo chiaro e semplice ma nel non sempre chiaro generalmente complesso chiaro e incorrendo in corretto, adeguato corretto, generalmente frequenti errori che al contesto ed allo adeguato al contesto ed compromettono in scopo comunicativo allo scopo comunicativo parte la - incorre in errori - incorre in errori comprensione del sporadici di lieve tuttavia non sostanziali messaggio entità che non ai fini della ostacolano la comprensione del chiareza espositiva messaggio individua in modo generalmente corretto: - i concetti chiave degli argomenti affrontati - i principali collegamenti e riferimenti contestuali individua in modo generalmente corretto - talvolta con l’ausilio di supporti didattici -: - i concetti chiave di argomenti semplici -semplici collegamenti incorre in frequenti e gravi errori di forma che compromettono la comprensione del messaggio utilizza conoscenze gravemente frammentarie e lacunose commette numerosi e rilevanti errori nell’applicazione anche di tecniche e procedure operative funzionali allo svolgimento di compiti molto semplici commette rilevanti errori di comprensione incorre in frequenti e rilevanti errori di forma che pregiudicano la comprensione del messaggio incontra difficoltà ad commette gravi errori nella identificazione dei individuare concetti chiave di argomenti semplici -i concetti chiave di argomenti semplici -semplici collegamenti commette numerosi e rilevanti errori nella identificazione dei concetti chiave di argomenti semplici CAPACITÀ DI ANALISI E COLLEGAMENTO effettua sintesi puntuali ed efficaci effettua sintesi effettua sintesi effettua sintesi effettua sintesi complete ed complete generalmente essenziali efficaci complete effettua sintesi parziali effettua sintesi incomplete effettua sintesi lacunose LIVELLI DI APPRENDIMENTO Eccellente 10 Ottimo 9 Mediocre 5 Insufficiente 4 Scarso 3 Buono 8 Livello avanzato (A): lo studente Livello Discreto 7 intermedio (I): Sufficiente 6 lo Livello base (B): lo VALUTAZIONE SINTETICA svolge compiti e problemi complessi studente svolge compiti e studente svolge LIVELLI RELATIVI ALLA ACQUISIZIONE in situazioni anche non note, risolve problemi complessi in compiti semplici in DELLE COMPETENZE DI BASE mostrando padronanza nell’uso situazioni note, compie scelte situazioni note, delle conoscenze e delle abilità. Sa consapevoli, mostrando di saper mostrando di proporre e sostenere le proprie utilizzare le conoscenze e le possedere opinioni ed assumere abilità acquisite. conoscenze ed autonomamente decisioni abilità essenziali e consapevoli. di saper applicare regole e procedure fondamentali. Sono state identificate le seguenti fasce di livello VOTO 3-4 5-6 7 8 9-10 FASCE DI LIVELLO BASSA MEDIO-BASSA MEDIA MEDIO-ALTA ALTA 78 CRITERI PER VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Il comportamento concorre alla valutazione degli studenti. Per attribuire a questa un valore formativo ed educativo vengono spiegati ai discenti gli indicatori di cui l’istituto si è dotato con l’obiettivo principale che all’interno, dell’Istituto e di ogni classe debba regnare una pacifica convivenza per poter svolgere tranquillamente l’attività didattica ma soprattutto per far assumere comportamenti responsabili, corretti e solidali ritenuti i pilastri portanti per una cittadinanza consapevole. Nella Scuola Primaria la valutazione del Comportamento viene espressa sulla base dei seguenti elementi. Rispetto delle regole (in classe, in mensa, durante l’intervallo, nelle uscite didattiche). Rispetto dei doveri scolastici (puntualità, frequenza regolare, regolarità nell’esecuzione dei compiti, cura del materiale). Partecipazione alle attività didattiche. OTTIMO Puntuale e preciso nell’osservare le regole della vita scolastica. Autonomo e sicuro nell’adempimento dei doveri scolastici. Partecipa attivamente ed è propositivo all’interno del gruppo classe. Ha pieno rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente DISTINTO Osserva con diligenza le regole della scuola. Adempie costantemente i doveri scolastici. Partecipa attivamente al funzionamento del gruppo classe. Ha rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. BUONO Quasi sempre rispetta le regole stabilite. Non sempre è costante nell’adempimento dei doveri scolastici. E’ costante nella partecipazione alla vita scolastica, anche se, a volte, necessita di sollecitazione. Disponibile a collaborare con gli altri. DISCRETO Rispetta abbastanza le regole stabilite. Non sempre è costante nell’adempimento dei doveri scolastici. E’ poco costante nella partecipazione alla vita scolastica e spesso necessita di sollecitazione. Abbastanza disponibile a collaborare con gli altri. SUFFICIENTE Non sempre rispetta le regole della vita scolastica. Scarso adempimento dei doveri scolastici. Partecipa in modo discontinuo alle attività scolastiche. Poco collaborativo nel gruppo classe, è poco corretto nei confronti degli insegnanti e degli adulti NON SUFFICIENTE Mostra difficoltà a rispettare le regole della vita scolastica. Non adempie i doveri scolastici. Non partecipa e disturba le attività. Ha rapporti problematici con i compagni e con gli adulti. Svolge una funzione negativa nel gruppo classe. 79 Nella Scuola Secondaria di 1° grado la valutazione del comportamento viene espressa con voto numerico sulla base dei seguenti indicatori: 1. Impegno e Partecipazione. 2. Consapevolezza e rispetto delle regole. 3. Responsabilità 4. Metodo di studio Concorre alla valutazione complessiva del discente e determina, se inferiore a 6 decimi la non ammissione al successivo anno scolastico o all’esame conclusivo del ciclo. VOTO 10 Impegno e partecipazione Consapevolezza e rispetto delle regole Responsabilità Metodo di studio VOTO 9 Impegno e partecipazione Consapevolezza e rispetto delle regole Responsabilità Metodo di studio VOTO 8 Impegno e partecipazione Consapevolezza e rispetto delle regole Responsabilità Presta attenzione continua per tutte le attività programmate. Nelle discussioni interviene e propone il suo punto di vista. Rispetta le opinioni degli altri e non interviene squalificandole. Esegue qualsiasi attività e non solo quelle per cui prova interesse Rispetta le regole della convivenza civile e le discute quando ritiene che non siano giuste. Sa controllare i propri stati emotivi e interviene se necessario in difesa dei suoi compagni e/ o di chi vede in difficoltà. Sa valutare le conseguenze delle proprie azioni e accetta di confrontarsi con gli altri. Accetta criticamente i giudizi e i consigli degli altri Esegue tutti i lavori che gli vengono assegnati con serietà e consapevolezza delle sue responsabilità. Ha cura delle proprie cose, dei materiali che mette a disposizione di tutti i compagni. Partecipa alla suddivisione dei compiti e si fa carico di quelli più difficili e complessi. Nella conduzione del lavoro, sa prendere decisioni importanti senza dipendere dai compagni e/o dagli insegnanti. Porta a termine il lavoro in modo completo applicando procedure adeguate per la realizzazione. Procede seguendo criteri logici e proponendo itinerari di lavoro personale. Sa organizzare il suo lavoro in rapporto al tempo e ai materiali a disposizione. Approfondisce le informazioni con ricerche personali E’ attento a tutte le attività proposte. Nelle discussioni interviene con domande pertinenti. Rispetta le opinioni degli altri e si mostra disponibile all’aiuto. Esegue i compiti che gli vengono assegnati e ha cura per i propri lavori Conosce le regole che sono alla base della vita scolastica e le rispetta sempre. Controlla le proprie reazioni emotive e le esprime in modo corretto. Sa valutare le conseguenze delle proprie azioni e modificare i suoi atteggiamenti. Difende i diritti dei compagni anche quando sono in contrasto con i suoi. Esegue i compiti che gli vengono assegnati mostrando motivazione. Ha cura dei materiali, delle cose sue e di quelle degli altri. Accetta le decisioni degli altri anche quando sono in disaccordo con le sue. Sa assumersi le proprie responsabilità nella conduzione di un lavoro. Sa organizzare autonomamente la propria attività di studio Procede rispettando itinerari operativi e indicazioni date Rispetta tempi di esecuzione e organizza il materiale da elaborare. Integra le informazioni con ricerche personali Mostra attenzione per le attività programmate. Risponde alle domande dell’insegnante su quanto viene detto. Lavora con tutti i compagni in un rapporto di reciproco rispetto. Porta a termine tutte le attività prima di passare ad altro Accetta le regole senza assumere atteggiamenti di rifiuto e/o di indifferenza. Emotivamente equilibrato, non assume atteggiamenti di aggressività neppure se provocato. Accetta le proprie responsabilità senza autogiustificarsi e/o scaricare le colpe sugli altri. Si offre personalmente di compiere azioni utili alla classe. Esegue regolarmente i compiti senza bisogno di controllo. Lavora in modo puntuale avendo cura del materiale a disposizione. 80 Metodo di studio VOTO 7 Impegno e partecipazione Consapevolezza e rispetto delle regole Responsabilità Metodo di studio VOTO 6 Impegno e partecipazione Consapevolezza e rispetto delle regole Responsabilità Metodo di studio Ha buona interazione con i compagni e accetta di svolgere anche compiti per cui non prova interesse. E’ perseverante nella conduzione dei compiti e non abbandona alle prime difficoltà. Sa organizzarsi nel lavoro e rispettare le indicazioni ricevute. Sa organizzarsi nel lavoro e rispettare le indicazioni ricevute. Rispetta i tempi e porta a termine le attività. Approfondisce le informazioni con ricerche personali . E’ in genere, attento alle attività proposte. Interviene nel dialogo. Ha buona interazione con i compagni. Porta a termine le attività per cui prova interesse Conosce le regole che sono alla base della vita scolastica. Controlla e gestisce quasi sempre le proprie reazioni emotive. Non sempre valuta con attenzione le conseguenze del suo operato. Ha cura del materiale e lo condivide con i compagni Ha buoni rapporti con i compagni, anche se spesso impone solo attività per cui prova interesse Non sempre applica procedimenti adeguati alle richieste del compito. Si distrae facilmente e non sempre partecipa alle attività. Fa fatica nel dialogo e va incoraggiato per prendere la parola. Stabilisce rapporti di interazione solo con alcuni compagni Si scoraggia di fronte alle difficoltà e non sempre esegue i compiti Conosce le regole che sono alla base della vita scolastica, ma non sempre le rispetta quando sono in contrasto con i suoi punti di vista. Si isola e ha difficoltà a controllare le proprie reazioni emotive. Non sempre reagisce positivamente alle critiche che gli vengono rivolte. Manifesta spesso indifferenza verso le necessità degli altri. E’ alterno nell’esecuzione dei compiti e non riesce a procedere in modo autonomo. Non sempre condivide il materiale con i compagni e ne ha cura. E’spesso litigioso e poco interessato a dare il suo apporto ad attività comuni. Abbandona di fronte alle difficoltà e non porta a termine Non sa organizzarsi nel lavoro, procede in maniera approssimata e confusa. Ha poca consapevolezza dei procedimenti operativi da applicare. Non sempre rispetta i tempi e ha spesso bisogno di essere guidato. Necessita di stimoli e tende ad essere discontinuo e superficiale Il voto di comportamento viene attribuito dall'intero Consiglio di Classe riunito per gli scrutini e per il pagellino. Una valutazione inferiore a 6 è da considerarsi decisamente negativa e comporta la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo come stabilito dal Decreto Legge n.137 del 01-09-2008. Viene attribuito con criterio di gradualità se preceduto da gravi provvedimenti disciplinari (sospensioni, ripetuti richiami del Preside) o da numerose note sul registro, escluse “quelle collettive” e/o sul diario personale, sempre segnalate alle famiglie. 81 INTERVENTI PER PROMUOVERE IL DIRITTO ALL’APPRENDIMENTO E IL SUCCESSO DEGLI ALLIEVI La dispersione è un fenomeno complesso causato da un insieme di fattori che modificano o annullano il regolare svolgimento dell’itinerario didattico di uno studente. Le cause possono essere soggettive e macrosociali, anche se lo sviluppo socio-economico resta uno dei fattori discriminanti per il manifestarsi del fenomeno. Al fine di prevenire la dispersione scolastica, saranno messi in atto interventi finalizzati a: Individuare le cause del disagio scolastico e delle difficoltà di apprendimento. Promuovere negli allievi una graduale consapevolezza delle proprie capacità e delle proprie competenze. Individuare in maniera scientifica ed oggettiva attitudine e vocazione degli allievi. Favorire interventi finalizzati a sollecitare e sostenere la motivazione allo studio. Progettare percorsi formativi diversificati, per offrire a tutti uguali opportunità di apprendimento, di crescita e maturazione personale. Attivare percorsi di intervento preventivo al fine di evitare che il disagio diventi patologico. Garantire un supporto psico-pedagogico per ragazzi” Difficili” MODALITA’ Progettazione interventi didattici specifici e nomina dei docenti referenti; Attività di orientamento; Servizio di Counseling e Tutoring; Collegamento con rappresentanti Enti extra-scolastici; Controllo adempimento obbligo scolastico; Organizzazione di incontri sui temi di prevenzione e informazione psico-pedagogica; Flessibilità dei percorsi formativi; Attivazione dei laboratori; Raccolta e lettura dati: a) In itinere e finali; b) Quantitativi e qualitativi riferiti a: 1) Evasione e frequenza irregolare; 2) Bisogni di alunni e docenti; 3) Casi di rischi di insuccesso formativo. Nella Scuola Primaria sono coinvolte tutte le classi, con l’introduzione di: Laboratorio di Informatica; Attività artistiche, musicali e ricreative Nella Scuola Secondaria di I Grado, nella quota del curricolo locale sono state coinvolte tutte le classi e sono state introdotte e/o potenziate le seguenti attività: Informatica; Artistiche, ricreative e musicali (musica d’insieme e progetti specifici); Il potenziamento riguarda la Lingua Italiana e le Scienze Matematiche. Scientifica Lingua Francese. Si è fatto ricorso alla quota del curricolo locale per rispondere ai bisogni del territorio e alle attese espresse dalle famiglie. In tutte le classi della Scuole Primaria e Secondaria di I Grado é previsto il raggruppamento flessibile degli 82 alunni in senso orizzontale e verticale, al fine di realizzare la formazione di gruppi temporanei di studio, ricerca, creatività. Gli alunni verranno aggregati in piccoli gruppi per livelli di competenza (attività di studi) e per interessi (laboratori a carattere multidisciplinare). Nella scuola primaria, l’insegnamento della lingua inglese viene impartito in tutte le classi. Sono state individuate le seguenti forme di collegialità: Equipe pedagogica, che riunisce tutti i docenti dell’Istituto e progetta, realizza e verifica il piano dell’offerta formativa e definisce il modello valutativo d’Istituto; Equipe pedagogica di classe, costituita da tutti i docenti che hanno un rapporto con il gruppo classe (insegnanti di discipline obbligatorie e facoltative, insegnanti di sostegno) coordinata da un docente. Cura la personalizzazione dei piani di studio e la loro distribuzione flessibile (a livello mensile, settimanale, giornaliero del monte ore annuale delle lezioni, recependo i bisogni di apprendimento degli alunni e delle famiglie; Equipe pedagogica di interclasse, finalizzata alla progettazione e gestione di UU. AA. disciplinari e interdisciplinari. ATTIVITA’ FACOLTATIVO-OPZIONALI Scuola Primaria Tutte le classi svolgono attività di potenziamento delle abilità strumentali di base (3 ore settimanali) Scuola Secondaria di Primo Grado Sono state proposte le seguenti attività facoltative - opzionali: 1 ora di approfondimento in tutte le classi della scuola secondaria di I grado di Marina di Gioiosa e 2 ore di Musica d’insieme in tutte le classi della scuola secondaria di I grado di Mammola. 83 ATTIVITA’ INTEGRATIVE MULTIDISCIPLINARI CURRICULARI Nel corso del triennio 2016 - 2019 verranno attivate le seguenti attività integrative CONTINUITA’ ED ACCOGLIENZA La continuità e l’accoglienza scaturiscono dall’esigenza primaria di garantire il diritto del discente ad un percorso formativo, organico e completo per prevenire tutte le difficoltà che spesso si riscontrano nel passaggio da un ordine di scuola all’altro. Orientamento L’attività di orientamento sin dai primi anni di scuola costituisce una parte integrante del processo educativo e formativo; coordinato dalla docente Funzione Strumentale, si realizza in un insieme di attività che nel corso degli anni scolastici mirano a formare e potenziare le capacità degli alunni affinché conoscano sé stessi, l’ambiente in cui vivono e principalmente le offerte del territorio. L’attività del terzo anno della Scuola Secondaria di Primo Grado si esplica in diverse iniziative interne ed esterne ed è rivolta, a far comprendere ai discenti le scuole superiori, le discipline di studio i diversi indirizzi e gli sbocchi professionali per consentire ad ognuno di potersi misurare con le proprie competenze e attitudini e per operare scelte consapevoli e coerenti con la propria personalità CLASSE I RISULTATI ATTESI (obiettivi) 1. Conoscere se stessi Rendersi conto dei cambiamenti della propria persona. Prendere coscienza delle proprie attitudini e interessi. Saper valutare la propria personalità 2. Conoscere il mondo della scuola e del lavoro Riflettere sull'importanza dell'istruzione. Saper distinguere i diversi indirizzi scolastici. Conoscere mestieri e professioni 3. Riflettere sulle scelte future MODALITA' OPERATIVE (metodologie) • Discussioni guidate • Somministrazioni di questionari • Lettura di brani antologici • Visione e lettura di pubblicazioni specifiche • Lavori individuali e di gruppo CONTENUTI • La dimensione fisica, psichica e sociale del ragazzo • La scuola e il territorio • Professioni e mestieri STRUMENTI E RISORSE • Libri di testo e della biblioteca scolastica • Documenti specifici • Questionari • Audiovisivi • Uscite didattiche sul territorio PRODOTTI Documentazione del lavoro svolto Grafici e tabelle di sintesi DISCIPLINE COINVOLTE Tutte 84 CLASSE II RISULTATI ATTESI (obiettivi) 1. Avviare alla conoscenza di sé Percepire il sé fisico sentimentale e sociale. 2. Avviare all'autovalutazione: Riflettere sulla propria persona, sulle proprie attitudini, sui propri interessi e sul rendimento scolastico. 3. Avviare alla capacità di scelta Conoscere mestieri, professioni Comprendere l'importanza dell'istruzione MODALITA'OPERATIVE (metodologie) Discussioni guidate Somministrazione di questionari Lettura di brani antologici Lavori individuali e di gruppo CONTENUTI Il ragazzo in famiglia Il ragazzo in classe Il ragazzo a scuola Il ragazzo e lo sport Il ragazzo e il tempo libero Mestieri e professioni STRUMENTI E RISORSE Libri di testo e della biblioteca scolastica Questionari Audiovisivi PRODOTTI Documentazione del lavoro svolto Grafici e tabelle di sintesi DISCIPLINE COINVOLTE Tutte VERIFICA COMPLESSIVA DELL'EFFICACIA PROGETTO Interesse per le attività Competenze cognitive ed operative Capacità di applicare le conoscenze acquisite Difficoltà incontrate DEL 85 EDUCAZIONE AMBIENTALE Obiettivo Aiutare gli alunni ad un comportamento responsabile per la salvaguardia del territorio CLASSEculturali III naturale. Conoscere e interiorizzare aspetti specifici e socio-economici del nostro ambiente. RISULTATI ATTESI (Obiettivi) RISULTATI ATTESI (obiettivi) Conoscere i diversi indirizzi scolastici per la salvaguardia del Aiutare gli alunni1.ad un comportamento responsabile Confrontare l'ordinamento scolastico italiano con quelli di alcuni Paesi dell'UE. territorio naturale. Valutare l'offerta formativa del territorio. Conoscere aspetti culturali specifici del nostro ambiente. Conoscere e interiorizzare aspetti ilsocio-economici del nostro ambiente. 2. Conoscere mondo del lavoro o Conoscere terminologie specifiche MODALITA' OPERATIVE (Metodologia). o Conoscere diritti e doveri del lavoratore Il lavoro interesserà la scuola nella sua interezza e, su determinate piste, classi specifiche. o Conoscere le offerte del territorio Prevede diverse fasi operative: Uscite per indagini dirette sul territorio. 3. Definire le proprie scelte e aspirazioni Incontri con esperti Valutare criticamente scuola e lavoro Raccolta di testimonianze Essere di operatori dei settori interessati consapevole delle proprie scelte CONTENUTI MODALITA' OPERATIVE (metodologie) Ecologia, Giornata del verde Discussioni guidate Visite guidate a Mammola e a qualche centro vicino su ambiti particolari Somministrazione di questionari Lettura di brani e documenti specifici STRUMENTI E RISORSE Lavori individuali e di gruppoecc.), riviste e pubblicazioni, Libri, archivi (comune, comunità montana, parrocchia, prodotti da enti locali, macchina fotografica, cinepresa, interviste, questionari, ecc. CONTENUTI • L'ordinamento scolastico italiano ed europeo PRODOTTI • Il lavoro e l'economia delcartelloni, territorio manufatti specifici, ecc. Produzione di opuscoli, fotografie, diapositive, grafici, • La disoccupazione e i giovani STRUMENTI E RISORSE DISCIPLINE COINVOLTE • Libri di testo e della biblioteca scolastica Tutte • Documenti specifici VERIFICA COMPLESSIVA DELL'EFFICACIA DEL PROGETTO • Questionari Interesse per le attività. • Audiovisivi Competenze cognitive ed operative. • Incontro con esperti Capacità di applicare le conoscenze acquisite. • Uscite didattiche sul territorio Difficoltà incontrate. PRODOTTI • Documentazione del lavoro svolto • Grafici e tabelle di sintesi DISCIPLINE COINVOLTE Tutte 86 EDUCAZIONE ALIMENTARE OBIETTIVO Far acquisire agli allievi piena consapevolezza dell’importanza di una sana alimentazione per l’equilibrio biopsichico nella crescita e per la prevenzione delle malattie da adulti. RISULTATI ATTESI Stabilire un rapporto positivo con il cibo e maturare spirito critico di fronte ai messaggi pubblicitari. Far maturare negli alunni un comportamento responsabile e consapevole a tavola e nelle occasioni di vita quotidiana con gli amici. MODALITA’ OPERATIVE Somministrazioni di contenuti teorici. Non eccedere nel consumo di bevande e alimenti prelevabili dai distributori automatici che dovranno restare non operativi dalle 11,00 alle 15,00. Momento fondamentale è la mensa scolastica. L’ora di mensa ed il pasto dei docenti e del personale non devono essere intesi come il godimento di un diritto (la cosiddetta pausa pranzo) ma come prestazione di lavoro fortemente connotata in termini educativi e didattici oltre che di assistenza, di conseguenza deve essere condivisa in completa interazione con gli alunni. STRUMENTI E RISORSE Libri, CD multimediali, etichette di prodotti Alimentari vari – posaterie-. Interazioni con i genitori per stabilire una filiera di continuità casa scuola. DISCIPLINE COINVOLTE Tutte. DOCENTI COINVOLTI Tutti, in particolare quelli in servizio di assistenza mensa. VERIFICA Osservazioni sistematiche nell’acquisizione dei contenuti teorici e soprattutto nei comportamenti pratici. 87 EDUCAZIONE ALLA LETTURA Obiettivo: Comunicare e diffondere, in un’età decisiva per lo sviluppo dei gusti e delle abitudini future, il piacere della lettura. FINALITA' GENERALE Promuovere la lettura avvicinando gli alunni al mondo del libro, al mondo in esso presente e ai relativi autori. RISULTATI ATTESI (Obiettivi) Conoscere autori rappresentativi della nostra zona. Conoscere ed interiorizzare periodi storici di questo secolo della nostra realtà locale. Disponibilità psicologica alla lettura, alla concentrazione, ad una lettura espressiva e alla scoperta della costruzione di testi. Leggere autori, film, un quadro, una scultura, una fotografia. MODALITA' OPERATIVE (Metodologie) Lettura individuale e collettiva di testi. Colloqui con autori. Ricerche ed interviste. DISCIPLINE COINVOLTE Tutte 88 SICUREZZA OBIETTIVO: Far conoscere ai docenti e agli alunni le procedure di sicurezza e i piani di evacuazione. Conoscenza dell'ambiente scolastico. Individuazione dei fattori di rischio all'interno della scuola e nel territorio. Piano di evacuazione: I II fase con preavviso; III fase senza preavviso. Pronto soccorso. RISULTATI ATTESI (Obiettivi) Cogliere i comportamenti personali in caso di rischio. Conoscere i diritti e i doveri finalizzati alla tutela della salute. Conoscere le sequenze per un'ordinata evacuazione in caso di emergenza. Conoscere le norme di primo soccorso in caso di infortunio. STRUMENTI E RISORSE Piano di evacuazione. Lettura di riviste e quotidiani. Audiovisivi. PRODOTTI Cartelloni Questionari Diagrammi DISCIPLINE COINVOLTE Tutte. VERIFICA COMPLESSIVA DELL'EFFICACIA DEL PROGETTO Interesse per le attività. Competenze cognitive ed operative. Capacità di applicare le conoscenze acquisite. Difficoltà incontrate 89 EDUCAZIONE ALLA SALUTE OBIETTIVO: Conoscere i diritti e i doveri finalizzati alla tutela della salute. Acquisire corrette abitudini igieniche e consapevolezza dei problemi sanitari e sociali. Conoscere le norme di pronto soccorso. RISULTATI ATTESI (Obiettivi) Conoscere i diritti e i doveri finalizzati alla tutela della salute. Acquisire corrette abitudini igieniche. Acquisire consapevolezza dei problemi sanitari e sociali. Conoscere le norme di pronto soccorso. MODALITA' OPERATIVE (Metodologie) Interviste, relazioni, incontri con esperti (dentista, ematologo, diabetologo, ortopedico). Uso di audiovisivi. Conversazioni guidate STRUMENTI E RISORSE Lavori individuali e di gruppo. Dibattiti guidati. Letture di riviste scientifiche. Sussidi audiovisivi. PRODOTTI Grafici. Schede di controllo. Questionari. Documenti finali: L'ABC della salute. DISCIPLINE COINVOLTE Tutte VERIFICA COMPLESSIVA DELL'EFFICACIA DEL PROGETTO Interesse per le attività. Competenze cognitive ed operative. Capacità di applicare le conoscenze acquisite. Difficoltà incontrate. 90 EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ E ALLA SOLIDARIETÀ Obiettivo: Acquisire consapevolezza del valore della legalità e aprirsi al confronto con l’alterità, intesa come problema ma anche come risorse e valore. RISULTATI ATTESI (Obiettivi) Interiorizzare il rispetto per le persone, per l'ambiente, per le regole della convivenza civile e rafforzare il senso di responsabilità personale. Essere disponibili al cambiamento, nella consapevolezza che ognuno può portare il proprio contributo al vivere civile. Prendere coscienza dell'importanza delle istituzioni. Saper intervenire nei dibattiti in modo pertinente e personale. MODALITA' OPERATIVE (Metodologie) Discussioni guidate. Incontro con esperti. Lettura di brani e documenti specifici. Partecipazione e corresponsabilità alle attività programmate dalla scuola. CONTENUTI Vivere bene a scuola e nella società Essere cittadino nel proprio paese e cittadini del mondo STRUMENTI E RISORSE Sussidi audiovisivi Libri di testo e di documenti specifici Presenza di esperti Sussidi e strumenti vari PRODOTTI Documenti del lavoro svolto Quadri di sintesi DISCIPLINE COINVOLTE Tutte 91 EDUCAZIONE STRADALE RISULTATI ATTESI (Obiettivi) Acquisire consapevolezza che la strada è un bene comune da rispettare; Conoscere le principali norme del codice della strada; Acquisire comportamenti coscienti e responsabili; Conoscere le norme essenziali del primo soccorso; MODALITA' OPERATIVE (Metodologia) Attraverso la lettura e l'illustrazione delle norme più significative del codice della strada, gli allievi saranno guidati all'acquisizione di comportamenti corretti, sia come pedoni, sia come motociclisti. Saranno effettuate prove pratiche per le via di Mammola. STRUMENTI E RISORSE Materiale illustrativo; Videocassette; Esperti. PRODOTTI Cartellone illustrativo; DISCIPLINE COINVOLTE Scienze matematiche; Tecnologia. VERIFICA Attraverso questionari, prove individuali e di gruppo, sarà accertato il conseguimento degli obiettivi prefissati 92 FIGURE SENSIBILI Il Dirigente Scolastico ha nominato nel Collegio dei docenti dell’8 settembre 2015, delibera n.10, Figure sensibili, nei plessi scolastici dove prestano servizio, i sotto indicati docenti: PLESSO Scuola dell’Infanzia Capoluogo Marina di Gioiosa Ionica Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria Possessione Marina di Gioiosa Ionica Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria Spilinga Marina di Gioiosa Ionica Scuola Primaria Capoluogo Marina di Gioiosa Ionica Scuola Secondaria I Grado “Brugnano” Marina di Gioiosa Ionica Scuola dell’Infanzia Mammola Scuola Primaria Mammola Scuola Secondaria I Grado Mammola ADDETTI PRIMO SOCCORSO ADDETTI ANTINCENDIO Mercuri Silvana Lo Presti Antonia Taverniti Rosa Alba Englen Rita Fortunata Aquino Maria Ierinò Ornella Pugliese M.Rosa Pasquino Daniela Raspa Damiano Taliano Rosetta Sidoti Adele Alberta Belcastro Vincenzo Tassone Rosanna Vinci Elio Francesco Fragomeni Margherita Cuzzola Irene Falcone Ines Sgambelluri Antonio In seguito a regolare bando interno e nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza, il Dirigente Scolastico ha nominato RSPP ( Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ) per tutti i plessi dell’Istituto Comprensivo il prof. Antonio Sgambelluri, in possesso dei titoli professionali necessari all’espletamento di tale incarico. La componente RSU della Scuola ha, inoltre, designato come RLS l’insegnante Marando Maria Teresa Nella Scuola primaria e Secondaria di Primo Grado sono stati individuati: - 2 ragazzi apri- fila, con il compito di aprire le porte e guidare i compagni verso la zona di raccolta. - 2 ragazzi con il compito di aiutare i disabili ad abbandonare l’aula e a raggiungere il punto di raccolta. - 2 ragazzi serra-fila, con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e chiudere la porta. 93 Uscite - Visite - Viaggi d’Istruzione I Consigli di classe e interclasse per arricchire le attività di studio programmano diverse attività integrative: spettacoli teatrali in italiano, inglese e francese, concerti musicali nei periodi delle festività, visite guidate a mostre, musei e aziende, attività sportive, viaggi di istruzioni. Le attività su esposte permettono ad ogni discente e a tutti coloro che vi partecipano di esternare, abilità, capacità e attitudini che spesso rimangono o nascoste o incontrano difficoltà ad emergere. Sia le visite guidate sia i viaggi di istruzione costituiscono uno dei migliori strumenti di conoscenza e di crescita culturale e psicologica in quanto permettono a tutti di allargare i propri orizzonti culturali, inoltre, concorrono a superare alcune situazioni di disagio e a rendere consapevole i discenti che esistono realtà diverse da quelle in cui sono abituati a vivere. Dal punto di vista organizzativo, vista l’esiguità dei ragazzi, vengono coinvolte tutte le classi e prese in considerazione: l’età degli educandi, l’ordine di scuola, gli obiettivi curriculari, il coinvolgimento e l’approvazione dei genitori. Prima della loro attuazione pratica devono obbligatoriamente essere sottoposti all’approvazione del Collegio dei docenti e del Consiglio D’Istituto. PROSPETTO USCITE DIDATTICHE- VISITE GUIDATEVIAGGI D’ISTRUZIONE TIPOLOGIA EVENTO USCITA DIDATTICA DATA 17 Novembre 2015 ORDINE SCUOLA/PLESSO SCUOLA SECONDARIA MAMMOLA DESTINAZIONE CLASSI Reggio Calabria Teatro “Lo Schiaccianoci” OLEIFICIO ORO VERDE C/DA CARRI TUTTE LE CLASSI USCITA DIDATTICA 25 Novembre 2015 SCUOLA PRIMARIA RODINO’ +SPILINGA USCITA DIDATTICA 26 Novembre 2015 SCUOLA SECONDARIA MAMMOLA Locri Teatro in Lingua Inglese “The Blues Brothers” OLEIFICIO IERACI TUTTE LE CLASSI USCITA DIDATTICA 21 Dicembre 2015 SCUOLA PRIMARIA RODINO’ VISITA GUIDATA 18/22 Gennaio 2016 SCUOLA SECONDARIA MARINA 2A+B+C 3A+B+C SCUOLA PRIMARIA RODINO’, POSSESSIONE e SPILINGA Sila-Fallistro-Nave Sila S. Giovanni F. Centro Storico Abb. Florense Teatro Gioiosa Spett. Pinocchio DA DEFINIRE USCITA DIDATTICA 28 Gennaio 2016 23 Febbraio 2016 SCUOLA PRIMARIA SPILINGA Mondadori Gru 4A+4B+4C+ 3A+3B+3C+3E (POSSESSIONE TUTTE LE CLASSI) 2E+3E USCITA DIDATTICA USCITA DIDATTICA VISITA GUIDATA 4 Marzo 2016 SCUOLA PRIMARIA RODINO’ MONDADORI GRU 5B 8 Marzo 2016 SCUOLA PRIMARIA RODINO’ Pizzo – Castello Piedigrotta-Chiesa Grazie 4A+4C 4A+4C+3E 3A+3B+3C 94 Soriano- Monardo Cioccolato Mondadori- Gru 3A+3B+3C USCITA DIDATTICA 11 Marzo 2016 SCUOLA PRIMARIA RODINO’ VISITA GUIDATA 15 Marzo 2016 SCUOLA PRIMARIA RODINO’+SPILINGA Reggio C. Planetario Ore 9.30 +Museo Ore 15.00 5A+5B+5E TRE TURNI 15.10 15.30 15.50 VISITA GUIDATA 9 Marzo 2016 SCUOLA SECONDARIA MARINA Serra San Bruno Centro Storico-ChieseCertosa 1A+B+C Simbario Parco Preistoria USCITA DIDATTICA Marzo DAL 22 AL 27 SCUOLA PRIMARIA RODINO’+ POSSESSIONE +SPILINGA Gioiosa J. Naniglio 4B 3D+4D+5D 4E DA DEFINIRE VISITA GUIDATA Aprile 2016 SCUOLA PRIMARIA RODINO’+SPILINGA 5A+5B 5E 5 Aprile 2016 SCUOLA PRIMARIA RODINO’ Casignana Villa Romana + Saor Gioiosa J. Reggio C. Planetario Ore 10.45 + Museo Ore 15.00 Mongiana Ferriere+Parco 2 TURNI 15.30 15.50 VISITA GUIDATA VISITA GUIDATA VISITA GUIDATA VISITA GUIDATA VISITA GUIDATA 4 Aprile 2016 SCUOLA SECONDARIA MARINA 13 Aprile 2016 SCUOLA PRIMARIA RODINO’ 19 Aprile 2016 SCUOLA PRIMARIA RODINO’+ SPILINGA SCUOLA PRIMARIA RODINO’+SPILINGA 26 Aprile 2016 DA DEFINIRE USCITA DIDATTICA 5 Aprile 2016 SCUOLA PRIMARIA MAMMOLA VISITA GUIDATA Aprile 2016 Sec. Meta’ SCUOLA SECONDARIA MAMMOLA DA DEFINIRE VISITA GUIDATA Dal 26 al Aprile 30 2016 SCUOLA SECONDARIA MAMMOLA DA DEFINIRE VISITA GUIDATA Dal 20 al 30 Aprile 2016 SCUOLA PRIMARIA MAMMOLA DA DEFINIRE VISITA Maggio 2016 SCUOLA PRIMARIA RODINO’ Nardodipace Megaliti Bagnara Fatt. Caratozzolo Simbario Mondo Della Preistoria Monasterace Museo Parco Archeol. Faro Puntastilo Gioiosa J. Palazzo Amaduri Centro Storico Serra San Bruno Centro-Chiese-Certosa Soriano-San DomenicoDolci-Vimini Bivongi Monasterace Territorio Catanzaro Parco Biodiversita’ + Musmi Cosenza 4A+4C 1A+B+C 2A+2B 3A+3B+3C 3E 4B 4E TUTTE LE CLASSI 2 A+B 3 A+B 1 A+B TUTTE LE CLASSI 5 A /B/E 95 GUIDATA DA DEFINIRE VISITA GUIDATA Sede Gazzetta Del Sud Citta’ Dei Ragazzi Dal 2 al 10 Maggio 2016 SCUOLA SECONDARIA MAMMOLA Sersale Valli Cupe Planetario Porta Del Parco 2/10 CLASSI PRIME DA DEFINIRE Dal 10 al 20 Maggio USCITA DIDATTICA Maggio 2016 SCUOLA SECONDARIA MARINA Roccella J. Coop. Felice Da Matti Dal 2 al 7 Maggio 2016 SCUOLA SECONDARIA MARINA 2A+B+C 3A+B+C DA DEFINIRE USCITA DIDATTICA 3 Maggio 2016 SCUOLA PRIMARIA RODINO’ + SPILINGA Sersale Territorio Petrona’ Canyon Locri Museo DA DEFINIRE VISITA GUIDATA 11 Maggio 2016 SCUOLA PRIMARIA RODINO’ +POSSESSIONE+SPILINGA Cz San Floro Nido Di Seta 4B 3D+4D+5D 3E+4E 24 Maggio 2016 SCUOLA PRIMARIA RODINO’ +POSSESSIONE+SPILINGA Reggio Calabria Catona Sport Village 4B TUTTO POSSESSIONE TUTTO SPILINGA 10 Giugno 2016 INFANZIA CAPOLUOGO + POSSESSIONE+ SPILINGA Caulonia Agriturismo Gagliardi 4/5 ANNI DA DEFINIRE VISITA GUIDATA 10/20 CLASSI SECONDE /TERZE 2A+B+C 3A+B+C 4A+4C 5E DA DEFINIRE VISITA GUIDATA DA DEFINIRE VISITA GUIDATA DA DEFINIRE PROPOSTE VIAGGI D’ISTRUZIONE SECONDARIA 1° G. MARINA DI GIOIOSA JONICA + MAMMOLA DATA SCUOLA DESTINAZIONE CLASSI Dal 2 al 5 Maggio 2016 SCUOLA SECONDARIA MARINA DI GIOIOSA JONICA Umbria 1 A/B/C Lago Trasimeno Castiglione Del Lago(Hotel) Isola Maggiore Assisi Perugia(Casa Cioccolato) Spello-Gubbio Spoleto Cascia Cascata Delle Marmore Dal 18 al 23 Aprile 2016 SCUOLA SECONDARIA MARINA DI GIOIOSA JONICA Marche-Emilia Romagna Rimini(Hotel) 2 A+B+C 2 A+B+C Recanati 96 Loreto San Marino Ravenna Mirabilandia San Mauro Di Romagna Gradara Ferrara Grotte Di Frasassi Fine Aprile/ Prima Decade Maggio SCUOLA SECONDARIA MAMMOLA Marche 2 A+B (Stesso Itinerario Marina) Oppure Sicilia Palermo-Catania Fine Aprile/ Prima Decade Maggio SCUOLA SECONDARIA MAMMOLA Marche 3 A+B (Stesso Itinerario Marina) Oppure Sicilia Palermo-Catania 97 AMPLIAMENTO E ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA La scuola promuove l’ampliamento dell’offerta formativa triennale per mezzo dei seguenti progetti curriculari ed extracurriculari: Scuola dell’Infanzia Progetti curriculari 1) Momenti di festa Finalità: conoscere l'ambiente culturale e le sue tradizioni favorendo la nascita di un sentimento di appartenenza ad una comunità che susciti disponibilità a partecipare e a condividere. 2) Un mondo a colori Finalità: il progetto intende stimolare la fantasia, l'immaginazione e la creatività attraverso la conoscenza dei colori fondamentali e successivamente della scoperta dei colori derivati e delle gradazioni cromatiche. 3) Conosciamo le fiabe Finalità: stimolare la curiosità e il desiderio di ricercare, scoprire, conoscere, sviluppare e sperimentare diversi linguaggi per comunicare stati d'animo, emozioni e sentimenti. Progetti extracurriculari a. Progetto di educazione psicomotoria: "Giochiamo con il corpo" Finalità: il progetto si propone di sollecitare la conoscenza di sé per favorire un' evoluzione motoria, affettiva e psicologica attraverso il piacere dell'agire e di trasformare in modo personale l'ambiente e i materiali a sua disposizione. b. Progetto di educazione alle emozioni: "Scatola delle emozioni" Finalità: favorire la competenza emotiva dei bambini per aiutarli a decentrarsi, riconoscendo le "ragioni" dell' altro. Scuola Primaria Progetto extracurriculare "Imparare in...allegria" (recupero e consolidamento linguistico e logico/matematico) Finalità: sviluppare e consolidare le competenze linguistiche e logico-matematiche. Progetto extracurriculare "Crea... attivAmente" (valorizzazione dei diversi linguaggi espressivi) Finalità: sviluppare e potenziare la capacità di esprimersi e di comunicare in modo creativo e personale, attraverso l'integrazione dei vari linguaggi. 98 Progetto extracurriculare “Musica, musica, musica” Finalità: promuovere e potenziare le competenze nella pratica e nella cultura musicale. Progetto extracurriculare “Corpo in movimento” Finalità: contribuire attraverso un’adeguata educazione al movimento alla formazione integrale della persona e di arricchire il patrimonio motorio e culturale degli alunni Progetto extracurriculare “Giornalino scolastico” Finalità: potenziare le capacità di osservazione e di analisi della realtà circostante degli alunni e di sensibilizzare il loro spirito critico basato sulla tolleranza e sul dialogo. Motivare e stimolare gli alunni alla scrittura Progetto extracurriculare lettura Finalità: promuovere itinerari e strategie atti a suscitare curiosità e amore per il libro e far emergere il bisogno e il piacere della lettura. Avvicinare gli alunni ai libri per condurli ad una lettura spontanea e divertente, e alla consapevolezza della sua funzione formativa, volta all’arricchimento del pensiero e allo sviluppo delle potenzialità espressive. Progetto extracurriculare “Giochi logici linguistico matematici” Finalità: sviluppare abilità cognitive, creative e logico – linguistiche nei processi di pensiero. Progetto extracurriculare “Apprendo con il digitale” Finalità: diffondere conoscenze scientifiche di base per la comprensione di processi e per sviluppare il pensiero computazionale, le competenze logiche e la capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente. Progetto extracurriculare “Laboratorio teatrale” Finalità: promuovere lo sviluppo della capacità "metarappresentativa", attraverso l'uso del linguaggio teatrale complesso e pluridisciplinare: corpo, movimento, suono, ritmo, gesto, parola e immagine. Scuola Sec. di primo grado “P. Brugnano” Progetti extracurricolari Progetto Psicomotricità, Musica e Canto “Connubio Magico” (alunni di tutte le classi) Finalità: - stimolare e sostenere l'esercizio personale diretto, avviando anche alla musica d’insieme; - stabilire relazioni positive con adulti e compagni; - esprimere le proprie emozioni e i propri sentimenti; - differenziare i vari modi di muoversi e camminare; - sviluppare la sensibilità musicale; - saper esprimere la creatività. Progetto Ambiente “Macchia Mediterranea” (alunni di tutte le classi) Finalità: - curare ed abbellire spazi esterni della scuola. Progetto Arte: “Murales” (alunni di tutte le classi) Finalità: - curare ed abbellire le pareti interne della scuola. 99 Progetto Musica e Canto “Crescendo …con la musica” (alunni di tutte le classi) Finalità: - Condividere esperienze sonore ed inventare, riprodurre e imitare suoni o ritmi sia a livello corale che individuale; - Formare un coro all’interno della scuola. Teatro in Vernacolo “Vernacoliamo in Italia” (alunni di tutte le classi) Finalità: - Drammatizzare opere teatrali nei vari dialetti Italiani, dando precedenza a quello calabrese, al fine di riscoprire analogie e differenze dei dialetti con la lingua Italiana; - Esaltare la creatività e lo spirito artistico; - Creare un gruppo teatro. Progetto Tradizioni, Usi e Costumi “Gioiosanella” (alunni di tutte le classi) Finalità: - Conoscere il territorio e le sue risorse naturali, alimentari ed economiche; - Favorire la dieta mediterranea; - Far conoscere l’importanza dei prodotti del luogo per una corretta alimentazione e le conserve alimentari della nonna. Progetto Recupero Lingua Italiana (alunni di tutte le classi) Finalità: - Recuperare e potenziare le abilità nell’uso della lingua italiana. Scuola Secondaria di I Grado Mammola Progetto curriculare “Sentimenti e paure in versi” Descrizione: il percorso progettuale prevede la ricerca attraverso la rete di testi poetici in italiano, inglese e francese, su argomenti vari fissati preventivamente ogni mese (legalità; solidarietà; amicizia; amore; affetti familiari; religione; guerra e pace; accoglienza). Finalità: 1. Promuovere le competenze sociali e civiche. 2. Lavorare in collaborazione e con partecipazione. 3. Sensibilizzare alla legalità e all’affettività. 4. Comunicare in lingua madre e in lingua straniera. Progetto curriculare “Usi e costumi” Descrizione: il progetto prevede la ricerca attraverso la rete dei principali usi, costumi e tradizioni della nostra terra, messi a confronto con quelli di altri territori (altre regioni, altre nazioni, altri continenti). Finalità: 1. Promuovere le competenze digitali. 2. Accrescere la consapevolezza e l’espressione culturale. 3. Comunicare nella lingua madre. Progetto curriculare “Matematica in gioco” Descrizione: scopo del progetto è approfondire, divertendosi, le conoscenze nel campo della risoluzione di problemi logici, per poter partecipare consapevolmente ai vari giochi matematici organizzati in ambito scolastico sul territorio (Olimpiadi dei giochi logici linguistici matematici di GioiaMathesis, Campionati internazionali di giochi matematici di centro Pristem-Università Bocconi, Giochi matematici del Mediterraneo di AIPM-Università di Palermo). Gli “allenamenti” per i giochi matematici si svolgono on line sul sito www.campigotto.it nell’ambito del progetto “Phi Quadro”. Finalità: 1. Migliorare le competenze in matematica. 100 Progetto curriculare “Gioco degli scacchi” Finalità Insegnare il rispetto delle regole e degli avversari di gioco. Motivare alla corretta competizione e suscitare nuovi interessi. Favorire l’acquisizione di un adeguato pensiero logico-deduttivo; Migliorare le capacità di osservazione, di logica e di strategia; Sviluppare il senso di responsabilità; Accrescere la fiducia in sé; Migliorare il grado di autonomia. Progetto extracurriculare “Giornalisti in erba… tra i banchi di scuola” Finalita’ Contribuire alla formazione di cittadini informati, responsabili e capaci di pensiero critico e propositivo; lettori attenti alla realtà scolastica e territoriale circostante in continuo dialogo con il territorio, capaci di orientarsi nella complessità del presente e nella comprensione di alcuni problemi fondamentali del mondo contemporaneo; Attuare modalità di apprendimento flessibili sotto il profilo culturale e educativo che colleghino la formazione in aula e le conoscenze pregresse con l’esperienza pratica; Promuovere l’uso di conoscenze e abilità utili a padroneggiare in modo corretto diversi tipi di linguaggio in modo creativo e collaborativo, con particolare attenzione alle tecnologie informatiche e alle nuove possibilità offerte dal web; Dare voce alle esigenze dei ragazzi e al loro pensiero ascoltandone le attese. Progetto extracurriculare “Recupero CLIL (Matematica - Scienze – Inglese)” Finalità Sviluppare, acquisire e migliorare le competenze necessarie per accrescere conoscenze e abilità in matematica, scienze e inglese; Colmare le lacune di base; Migliorare le capacità di osservazione; Favorire l’acquisizione di un adeguato metodo di studio; Sviluppare il senso di responsabilità; Accrescere la fiducia in sé e migliorare il grado di autonomia; Motivare allo studio e suscitare nuovi interessi. Progetto extracurriculare biennale (classi II e III) “Giusti tra le Nazioni” Finalità Promuovere la conoscenza dei Non-Ebrei italiani e stranieri che con coraggio hanno agito in modo eroico per salvare la vita di moltissimi ebrei dal genocidio nazista della Shoah. Favorire la meditazione e la riflessione su come molti uomini tra cui Giovanni Perlasca, Carlo Angela, Oscar Schindler, e Anton Schmid abbiano lottato contro la barbarie nazista e tedesca. Far conoscere e trasmettere come, anche durante le fasi storiche, dominate da atrocità ineffabili, il “Bene”, pur con molta fatica, riesca a dominare ogni forma di disumanità. Progetto extracurriculare (classi I) “Recupero CLIL Italiano-Inglese” Finalità Due lingue a confronto per comunicare e per il futuro successo professionale Progetto didattico “Il libro e la rete” Descrizione: il progetto prevede la pratica didattica quotidiana di uso della rete per la promozione delle competenze digitali (competenza chiave delle Indicazioni Nazionali). Si vuole così integrare le nozioni apprese per mezzo dei libri cartacei con l’informazione aggiornata offerta dalla rete. Molti testi adottati dai Consigli di Classe/Interclasse hanno un’espansione digitale fruibile on line. Finalità: 1. Promuovere le competenze digitali. 101 2. Imparare ad imparare (competenza chiave di cittadinanza). 3. Attualizzare i problemi (in tempo reale). Progetto (gestione) “Registro Elettronico” Descrizione: uso quotidiano del Registro Elettronico on line per la registrazione delle attività didattiche e delle presenze in classe. Finalità: 1. Registrare le informazioni relative allo svolgimento delle attività didattiche e delle presenze degli alunni in classe, quotidianamente e in tempo reale. 2. Informare telematicamente i genitori per renderli partecipi dell’andamento didattico e disciplinare dei propri figli. 3. Accedere al diario delle lezioni e dei compiti assegnati a casa. 4. Accedere alla valutazione periodica degli apprendimenti. Progetto sperimentale “Virtualmente in prima classe” Descrizione: il progetto prevede la costruzione e la fruizione di una classe virtuale ovvero uno spazio in rete, in cui gestire lezioni video, diario delle lezioni, blog, community, materiali didattici in condivisione, repository dei lavori svolti dagli alunni, bacheca della classe virtuale, ecc… Il progetto sarà avviato in via sperimentale per le classi prime della scuola secondaria, adottando diverse metodologie, in particolare attività laboratoriali e in flipped classroom. Finalità: 1. Promuovere le competenze digitali; 2. Educare alla condivisione; 3. Migliorare il metodo di studio (imparare ad imparare) Nell’ambito degli interventi di arricchimento dell’offerta formativa occorre menzionare il servizio di ISTRUZIONE DOMICILIARE che consta di una serie di iniziative volte a garantire il diritto all'istruzione per quegli studenti che siano impossibilitati a frequentare la scuola per un periodo superiore a 30 giorni, a causa della malattia o in quanto sottoposti a cicli di cura periodici, nonché ad assicurare un 102 sereno reinserimento dell'alunno nella classe di appartenenza. Il servizio di istruzione domiciliare costituisce una concreta e reale possibilità di ampliamento dell’offerta formativa che coniuga il progetto educativo con quello terapeutico e sarà attivato in caso di necessità. Azioni di innovatività scolastica XXV Olimpiade dei giochi logici linguistici matematici Il Collegio dei docenti, al fine di arricchire il Piano dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2015/2016, ha deliberato di aderire alla XXV Olimpiade dei giochi logici matematici organizzata da GIOIAMATHESIS (Ente accreditato dal MIUR per la valorizzazione delle eccellenze) in collaborazione con il Politecnico di Bari, il cui scopo è quello di promuovere iniziative finalizzate al miglioramento dell’insegnamento delle discipline scientifiche, in particolare della matematica. Si tratta di gare a più livelli (gara di selezione e gara finale) aperte a studenti dai cinque ai diciotto anni, finalizzate all’apprendimento/insegnamento della matematica al passo con i tempi, in diverse lingue. Il comitato organizzativo dell’Ente ha designato, fin dallo scorso anno scolastico, l’Istituto Comprensivo di Marina di Gioiosa Jonica/Mammola SCUOLA POLO in Calabria, cioè sede regionale dei giochi presso cui saranno ospitate tutte le scuole della Calabria per lo svolgimento della gara finale programmata fra fine aprile ed inizio maggio 2016. I GIOCHI MATEMATICI DEL MEDITERRANEO 2016 Sono banditi dall’Accademia Italiana per la Promozione della Matematica, col Patrocinio dell’Università degli Studi di Palermo e del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università degli Studi di Palermo. Partecipano ai Giochi Matematici: Scuola Secondaria di I° Brugnano: 1A 1B, 2B 2C, 3A, 3B, 3C Scuola Secondaria di I° Mammola: tutte le classi Scuola Primaria Capoluogo Marina di G.Jonica: classi 3A 3B 3C, 4A, 4C, 5A 5C Scuola Primaria Spilinga Marina di G.Jonica: classi 3E, 4E, 5E Scuola Primaria Mammola: classi 3A, 4A, 5A I GMM2016 hanno l’obiettivo di favorire il confronto tra allievi di diverse scuole, gareggiando con lealtà nello spirito della sana competizione sportiva al fine di sviluppare atteggiamenti positivi verso lo studio della matematica Essi offrono, perciò, l’ opportunità di partecipazione, integrazione e valorizzazione delle eccellenze. PROGETTO MATCOS Coinvolge le classi IIIA e IVC della scuola primaria del plesso Capoluogo di Marina di Gioiosa Ionica. Si tratta di un percorso matematicodidattico, con il supporto delle tecnologie informatiche. Grazie alla docente curriculare, appositamente formata, l’Istituto partecipa al Progetto Pluriennale “Matematica e Computer“ e, più specificatamente, utilizzando, nel laboratorio informatico e con la Lim, in classe, i software INFA 1.1, INFA 103 2.1 e MATCOS 3.0, grazie ai quali gli alunni acquisiscono il linguaggio proprio della matematica “ giocando”. Il sopraindicato Progetto è stato indetto dal CIRD-UNICAL Dipartimento di Matematica di Cosenza. Campionati Internazionali di Giochi Matematici Gli alunni della Scuola Secondaria I grado dell’Istituto Comprensivo di Marina di Gioiosa Ionica – Mammola partecipano, da alcuni anni, conseguendo ottimi risultati, ai Campionati Internazionali di Giochi Matematici, organizzati dal Centro PRISTEM dell’ Università BOCCONI di Milano. Si tratta di gare matematiche internazionali articolate in più fasi (semifinali provinciali, finale nazionale e finale internazionale) dedicate agli studenti a partire dalla scuola secondaria di I grado e senza limite di età. Per affrontarle, non è necessaria la conoscenza di nessuna formula e nessun teorema particolarmente impegnativo, ma si richiedono "Logica, intuizione e fantasia" ADESIONE A RETI DI SCUOLE Adesione a Rete Scuola Capofila IIS “U. Zanotti Bianco” per la realizzazione di laboratori territoriali per l’occupabilità (PNSD) – Avviso MIUR AOODPPR – R.U. 0003322 del 08/09/2015. Adesione Rete Scuole ad Indirizzo Musicale della provincia di Reggio Calabria per la costituzione dell’Orchestra Provinciale. Adesione alla Rete Regionale “CIBER_MIL_VV” per il progetto “Service Learning” Adesione a “Rete delle Scuole della Locride” PARTENARIATI Partenariato tra l’I.C. e l’organizzazione no-profit S.P.S. (Social Problem Solving) che opera esclusivamente per fini di solidarietà sociale. Bando “#LaNostraScuola” Edizione 2015 promosso da Mission Bambini in collaborazione con Fondazione con il Sud – Progetto “Sicurezza e decoro fin dai primi anni”. SCUOLA E TERRITORIO Proseguendo con le azioni e le iniziative già avviate negli anni precedenti, nonché con le progettualità consolidate nel tempo, si continueranno ad attivare varie forme di collaborazione (Accordi di Rete, Convenzioni, Partenariati, Protocolli d’intesa) con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, coinvolgendo: Enti Locali, Associazioni (di volontariato, culturali, 104 sportive, musicali, sociali, ricreative, economiche), Parrocchie e PRO LOCO dei due Comuni di Marina di Gioiosa Jonica e di Mammola. Si evidenzia anche che, da anni, in riferimento a percorsi didattici concordati con le Amministrazioni dei due sopraindicati Comuni, la scuola partecipa attivamente alle manifestazioni nazionali di carattere storico, celebrativo, sociale, religioso, nonché ad eventi culturali organizzati, a vari livelli, sul territorio. Inoltre, nel corso dell’anno scolastico 2015/2016, l’I.C. ha accolto l’iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Marina di Gioiosa Jonica mettendo a disposizione, in orario pomeridiano, n. 3 aule per un servizio di doposcuola gratuito, gestito da docenti in pensione e da giovani volontari e rivolto ad alunni di Scuola primaria e di Scuola secondaria di I grado che incontrano difficoltà nell’affrontare e seguire il normale andamento didattico e lo svolgimento dei compiti a casa. Ci si propone, altresì, di tener conto delle proposte e dei pareri formulati dai genitori; le famiglie, nel rispetto dei ruoli, saranno sempre coinvolte nelle varie iniziative/manifestazioni scolastiche che saranno socializzate a tutta la comunità territoriale nel corso di specifici incontri. Si continuerà, inoltre, a favorire la partecipazione degli alunni ad iniziative concorsuali e progettuali a livello provinciale, regionale e nazionale relative a tutte le discipline, nonché la partecipazione dell’utenza scolastica (alunni, personale, genitori) a progetti promossi dall’Unione Europea e dal MIUR. 105 Richieste Progetti a.s.2015-2016 L’I.C. ha avviato la richiesta di finanziamento per l’anno scolastico 2015-2016 per i seguenti progetti: Progetto PON FESR per la realizzazione/ampliamento della rete LAN-WLAN – Avviso 9035 del 13 luglio 2015 (titolo del Progetto: “Salpiamo in rete”) Decreto Dipartimento per il Sistema educativo di Istruzione e Formazione Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione prot. AOODPIT n. 1061 del 15 ottobre 2015 (titolo progetto presentato "Anch'io") Piano nazionale per la cittadinanza attiva e l’educazione alla legalità MIUR Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione - Avviso con Decreto direttoriale prot. n. 990 del 1 ottobre 2015 (Titolo del Progetto : "Pensare, conoscere, dire, fare e creare … per essere cittadini") Progetto “La Scuola dei nativi digitali”: Avviso MIUR Prot. AOODGEFID/12810 del 15/10/2015 per la realizzazione di ambienti digitali Progetto “Alla scoperta della Musica” ; Avviso MIUR AOODPIT/0001137 del 30/10/2015 Progetto “La mia Scuola accogliente”: Avviso MIUR AOODGEFID Prot. N.0014384 del 05/11/2015 per la realizzazione di scuole accoglienti (Titolo del Progetto: “Natura, arte, musica…per accogliere”) Progetti AREE A RISCHIO E A FORTE PROCESSO IMMIGRATORIO ex art.9 CCNL Comparto Scuola: L’Istituto si riserva (come negli ultimi dieci anni) di aderire ad eventuali iniziative di riferimento. 106 Nella prospettiva dei percorsi formativi integrati, le attività extracurriculari sono integrate agli altri molteplici interventi educativi, al fine di assicurare da un lato unitarietà e continuità alla formazione della personalità degli alunni, dall’altro ad evitare la disorganicità di iniziative irrelate e confuse. Le suddette attività saranno proposte a piccoli gruppi di alunni, per classi aperte, preferibilmente in orizzontale e in verticale. Esse saranno rivolte a fornire occasioni di confronto con nuove esperienze per facilitare la conoscenza di sé, delle proprie capacità ed attitudini. Per svolgere tali attività si utilizza prevalentemente la struttura di laboratorio che consente di passare da una Scuola della trasmissione della cultura ad una Scuola dell’elaborazione, della produzione culturale, capace quindi di integrare il curricolo formativo tradizionale e di abituare l’alunno all’autovalutazione e l’autodiagnosi. Il laboratorio consente il potenziamento alla fantasia, dell’intuizione, dell’intelligenza creativa e l’acquisizione di un’abitudine sperimentale. La progettazione e la proposta dei laboratori per le varie attività potrà essere modificata in relazione ai bisogni degli alunni, che sono in fase evolutiva. Laboratorio multimediale Plesso scuola primaria Capoluogo- Marina di Gioiosa Ionica Laboratorio Musicale –Plesso Scuola Primaria Capoluogo- Marina di Gioiosa Ionica Laboratorio multimediale - Plesso Scuola Primaria Possessione (Marina di Gioiosa Ionica) Laboratorio multimediale - Plesso Scuola Secondaria di I Grado “Brugnano” (Marina di Gioiosa Ionica) laboratorio musicale - Plesso Scuola Secondaria di I grado “Brugnano” (Marina di Gioiosa Ionica) laboratorio linguistico - Plesso Scuola Secondaria di I grado “Brugnano” (Marina di Gioiosa Ionica) Laboratorio multimediale - Plesso Scuola Primaria Spilinga (Marina di Gioiosa Ionica) Laboratorio multimediale - Scuola Primaria e Secondaria di Mammola Laboratorio scientifico - Scuola Primaria e Secondaria di Mammola Laboratorio linguistico - Scuola Primaria e Secondaria di Mammola Laboratorio musicale - Scuola Primaria e Secondaria di Mammola Laboratorio di Arte - Scuola Primaria e Secondaria di Mammola Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali In riferimento a quanto indicato in merito dalla Nota MIUR prot.n.2805 del 11/12/2015, ribadendo l’indubbia e crescente importanza di un utilizzo diffuso delle nuove tecnologie si conferma la volontà e la disponibilità dell’I.C. di “…passare da un’ottica ‘statica’ di descrizione dell’esistente ad un’ottica ‘dinamica’ di analisi dei fabbisogni, in coerenza con le priorità di medio e lungo periodo e con i traguardi prefigurati nel Piano di Miglioramento”. Nel triennio ci si propone di completare ed arricchire ulteriormente gli spazi laboratoriali e le rispettive attrezzature, continuando a promuovere la didattica multimediale e laboratoriale quale asse metodologico portante e come occasione privilegiata per la personalizzazione dei percorsi formativi, creando ambienti di apprendimento innovativi. A tal fine l’I.C. ha aderito a varie iniziative progettuali per le quali si è in attesa di approvazione e relativo finanziamento. 107 Scuola Secondaria Mammola (Tutte le classi) BIO ALIMENTA Il domani “LIBRIAMOCI” Scuola Sec.Marina di Gioiosa (Classe II B) Scuola Sec. Mammola (Tutte le classi) Scuola Primaria Rodinò (Classi II B, III A, IV B, IV C e V B) Scuola Primaria Possessione (IV e V D) Scuola Primaria Spilinga (Classi V E) Iniziativa promossa Dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT) con il Centro per il Libro e la Lettura e del MIUR Amici in Fiore Scuola Primaria Rodinò (Classe 4C) Scuola Primaria Possessione (Classi 3, 4 e 5) “GIFFONEFUNGHI 2016” (promosso dall’Associazione Culturale e Micologica Giffonese, aderente all’A.M.B. di Trento – attività sostenuta dal Patrocinio della Commissione Italiana per l’UNESCO e dall’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria) Tema prescelto: “Il ruolo della luce come fonte di energia e di vita” Scuola Secondaria Mammola (Tutte le Classi) 108 Scuola Secondaria Marina di Gioiosa e Mammola Concorso Lions International “Un poster per la pace” Anno scolastico 2015/2016 Io e i Rischi Scuola Secondaria Mammola Classe 3 A I.C. Marina di Gioiosa Jonica Mammola Scuola Primaria Rodinò (classi 2 A, 3 A) Scuola dell’Infanzia e Primaria Possessione “Adotta una Pigotta” Concorso Zalex “Arte e regole” Quinta edizione “L’importanza del Rispetto delle Regole, sull’esempio di Zaleuco Locrese, primo legislatore del mondo occidentale e il Rispetto delle Regole dei Parchi e Siti Naturali Scuola Secondaria I Grado Mammola 109 In libreria Scuola Primaria Rodinò classi 3A - 3C Con la classe Scuola Primaria Possessione Scuola Secondaria I Grado Mammola Piccola Coppa Teano Sport di Classe Scuola Primaria Rodinò classe 5B Scuola Primaria Spilinga classi 1E e 2E Scuola Primaria Rodinò (Classe 5 B) Momenti di Sport Scuola Secondaria Mammola 2015-2016 110 Da una Regione in Movimento ai Campionati Studenteschi Referenti del progetto Docente referente Scuola dell’Infanzia Nominativi docenti Tuccio Anna Maria Docenti referente Scuola Primaria Classi I-II-III Tredici Maria Teresa Docente referente Scuola Secondaria Belcastro Vincenzo UNA REGIONE IN MOVIMENTO Attraverso il progetto “UNA REGIONE IN MOVIMENTO”, si pone in risalto la valorizzazione della pratica motoria fin dai primi anni di scuola con una serie di proposte ed esperienze di movimento che consentono ad ogni bambino, dalla scuola dell’infanzia fino all’ultimo anno di scuola primaria, di completare l’organizzazione neurologica, sviluppare capacità cognitive, motorie e socio-relazionali e, nel quadro di un armonico sviluppo della personalità, acquisire uno stato di benessere psico-fisico. GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI L’obiettivo del progetto è quello di riunire i ragazzi e far vivere loro, attraverso l’aggregazione sportiva, momenti di comune interesse e di sana crescita psico-fisica; in quanto è ampiamente documentato che l’attività sportiva contribuisce a sviluppare e perfezionare, attraverso l’esercizio, le potenzialità fisiche e psichiche dell’individuo, a formare il carattere etico -sociale della persona, e a stimolare il sorgere di atteggiamenti eticamente e socialmente motivati. Obiettivi formativi: Favorire il potenziamento delle capacità motorie di base e lo sviluppo di quelle specifiche. Acquisire la padronanza della tecnica e della gestualità sportiva. Migliorare le capacità coordinative e condizionali. Conoscere, rispettare e applicare le regole nei diversi giochi, collettivi ed individuali. Controllare i propri movimenti e il proprio corpo, sia in situazione dinamica che statica. Ricadute Educative e Didattiche Finalità formative della personalità e del carattere. Acquisizione di una coscienza sportiva, le cui finalità non siano essenzialmente agonistiche, ma intese come momento ludico-ricreativo. Saper accettare le sconfitte. Maggiore controllo delle emozioni. Socializzare, rispettando se stessi e gli altri. Comprendere il significato della collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi sportivi. Far capire l’importanza del sacrificio, dell’impegno e della lealtà sportiva. Sviluppare attraverso l’acquisizione dl gesto tecnico-sportivo, maggiore autostima, sicurezza nelle proprie capacità e padronanza del proprio corpo. 111 Il dialogo tra la scuola e la famiglia rappresenta un momento indispensabile e fondamentale per la crescita culturale e per la formazione dei ragazzi. Il Collegio Docenti propone e delibera (ex art. 14, sub 5, D.P.R. 23/08/1988 n.399) il Piano annuale degli incontri con le famiglie. Al fine di favorire al massimo la programmazione degli organi collegiali ed il confronto con le famiglie, il Dirigente Scolastico elabora sin dall’inizio dell’anno scolastico il dettagliato e completo calendario di tutte le riunioni dei Consigli di classe, di intersezione e di interclasse, che potranno aver luogo in qualsiasi giorno della settimana. A fine ottobre i genitori sono convocati per essere informati: Sulla situazione di partenza. Sugli interventi individualizzati per favorire i processi di apprendimento di ogni alunno e per perfezionare strategie d’intervento mirate al conseguimento delle finalità e degli obiettivi ipotizzati dal Consiglio di Classe e dal Collegio. Per eleggere i rappresentanti di classe, interclasse, di sezione. Bimestralmente si svolgeranno gli incontri con tutti i genitori per informarli sul rendimento scolastico. Gli incontri avverranno nei mesi di Dicembre, Febbraio, Aprile e Giugno contestualmente alla consegna del pagellino o della scheda di valutazione. I genitori, tramite diario o libretto personale, possono a loro volta chiedere colloqui per qualsiasi chiarimento o qualora insorgessero delle situazioni che meritano la dovuta attenzione. 112 La formazione in servizio, “obbligatoria, permanente e strutturale” (L.107/2015 art.1 c.124) costituisce uno degli elementi fondamentali per la qualificazione di ogni sistema educativo e per lo sviluppo professionale del personale scolastico che in esso opera. Docenti Nel corso del triennio saranno promossi processi finalizzati a formare/aggiornare/valorizzare il personale Docente. Le attività di formazione saranno definite in base ai bisogni formativi dei docenti ed alle esigenze dell’Istituto evidenziate dal RAV, dal Piano di Miglioramento, dalle proposte innovative che si intende mettere in atto. Si punterà, pertanto, a conseguire le seguenti finalità: Favorire la crescita di un clima positivo nel quale il docente si senta motivato. Infondere nel docente la consapevolezza di essere una “risorsa” indispensabile nel processo educativo e formativo. Valorizzare le attitudini, le competenze e le esperienze professionali e/o personali; Incoraggiare le relazioni interpersonali e con il territorio, gli scambi professionali e le scelte del team; Fornire gli strumenti necessari per accrescere le proprie competenze ed inserirsi adeguatamente nel processo di cambiamento; Sollecitare la necessità di “leggere” ed interpretare i bisogni dell’utenza, per orientare conseguentemente le proprie strategie di insegnamento-apprendimento; Incoraggiare il docente ad intraprendere percorsi didattici - formativi inerenti alla Sicurezza, all’Informatica, alle nuove tecnologie (LIM) e all’Orientamento Scolastico. Promuovere l’autovalutazione in itinere rispetto al proprio comportamento, alle proprie competenze, al grado di gratificazione e alle proprie aspettative; Partecipazione ai seminari di formazione per i docenti di lettere e matematica (OCSE – PISA). Tutte le iniziative aspireranno a: Rafforzare il valore della collegialità per analizzare la situazione di partenza, i bisogni e le risorse esistenti e per condividere la scelte e le strategie; Promuovere le progettualità: creazioni di progetti mirati, anche in rete; Consentire la diffusione dell’informazione e la conoscenza in materia di autonomia; Stimolare la formazione, l’aggiornamento e l’autoaggiornamento per rispondere ai bisogni dell’utenza. Il Piano di Aggiornamento per i docenti di Scuola dell’infanzia, di Scuola Primaria e di Scuola Secondaria di 1° Grado di questo IC per il triennio prevede: 1. Corsi di aggiornamento riferiti ad iniziative PON e POR, finanziati con Fondi FSE, per la promozione delle competenze chiave degli alunni e dei docenti; 2. Corsi di aggiornamento sulle tecnologie della comunicazione, sullo sviluppo dei processi di digitalizzazione e sull’utilizzo delle LIM; 3. Attività di informazione, formazione ed aggiornamento in materia di sicurezza proposte dall’Istituzione Scolastica e/o da scuola polo a livello provinciale e regionale; 113 4. Corsi di formazione sui BES (diversabilità, DSA, inclusione, ecc), rivolti ai docenti dei vari ordini di scuola; 5. Corsi di formazione per lo sviluppo delle competenze linguistico - comunicative e metodologico didattiche dei docenti della scuola Primaria per l’insegnamento della Lingua Inglese; 6. Corsi specifici, con il supporto dei Vigili del fuoco, per la formazione di un addetto antincendio in ogni plesso 7. Favorire la partecipazione dei docenti a corsi di formazione/perfezionamento in presenza e/o a distanza, anche in rete tra scuole di diverso ordine, sulla legge 107/2015, su tematiche varie, di innovazione metodologica, curricolare ed organizzativa, nonché a corsi di formazione destinati a figure di sistema, ai docenti componenti del NIV e dello staff di dirigenza. 8. Corsi di aggiornamento/formazione su valutazione e progettazione per competenze e sulle altre tematiche evidenziate nel Piano di Miglioramento. Tale Piano di aggiornamento potrà essere integrato in itinere. Le iniziative di formazione saranno sostenute da diverse fonti di finanziamento: risorse a valere sulla Legge 107, risorse PON / FSE ed altri finanziamenti MIUR, come quelli previsti dalla ex-legge 440. Valutazione Per valutare l’efficacia dell’aggiornamento, sarà effettuato un monitoraggio attraverso questionari. 114 Posti Org. QUALIFICA COGNOME NOME 1 DSGA 6 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 16 COLLABORATORI SCOLASTICI MUSOLINO 1. BORGESE 2. FRANZE’ 3. GENOVA 4. NAPOLI 5. OCELLO 6. SFARA 1. ANDRIANO’ 2. BARBIERO 3. BAVA 4. CARABETTA 5. COMMISSO 6. CUTRI’ 7. FRANCO 8. GIOFRE’ 9. GUARNACCIA 10. MULE’ 11. NASSO 12. PALERMO 13. PAPANDREA 14. SCALI 15. SERACINI 16. STALTARI Francesca Tiziana Emilio Angela Antonino 18 h Salvatore Nicola 18 h Manuela Francesco Francesco Ercolina Francesco Francesco Luigi Renato Giovanni Celestina Maria Antonio Giampiero Aldo Santo Maria Luisa Romano Francesco Alessandro Nel corso del triennio saranno promossi processi finalizzati a: Valorizzare il personale A.T.A; Favorire la crescita di un clima positivo di collaborazione con la Dirigenza, i docenti, gli alunni e i genitori, nonché tra i colleghi; Valorizzare le figure del personale ATA coinvolgendole nel processo educativo-formativo utilizzando le loro competenze; 115 Inserire il personale ATA nell’organizzazione scolastica per una cooperazione tra dirigente, docenti, alunni e famiglie. Utilizzare il più possibile la competenza professionale e/o personale acquisita in precedenza, sia presso altri istituti sia presso privati; Rendere più efficace il servizio sia per l’utenza, sia per i docenti e sia per le relazioni esterne all’istituzione scolastica, contando su figure qualificate e di sicuro riferimento. Instaurare, tra il personale ATA ed il resto della comunità scolastica, un patto di collaborazione e di disponibilità indispensabili per superare problemi di qualsiasi natura; Disporre un servizio di “accoglienza” efficiente ed efficace teso a soddisfare i bisogni dell’utenza, diventando primo punto di contatto tra “esterni” e la scuola. Fare scelte oculate del personale motivato ed opportunamente formato ; Favorire l’aggiornamento professionale ed in particolare far acquisire le competenze informatiche. Programma Piano Triennale di Formazione del Personale ATA (aa.ss.2016-2019) Risorse Umane: Esperti interni/esterni Ambiente di lavoro: Sede centrale dell’I.C. e Istituti/Enti che attivano formazione e/o aggiornamento Finalità ed obiettivi specifici: favorire l’aggiornamento professionale ed in particolare far acquisire le competenze informatiche Contenuti e modularizzazione Assistenti Amministrativi Processo di dematerializzazione e digitalizzazione per Assistenti Amministrativi Informatica a livello avanzato e utilizzo internet di office Gestionali in uso approfondimenti Sicurezza Normativa Privacy Normativa Fiscale Collaboratori Scolastici Sicurezza nell’ambiente di lavoro Primo Soccorso Assistenza non specialistica agli alunni diversamente abili Utilizzo prodotti igienico-sanitari I corsi verranno organizzati compatibilmente con le disponibilità finanziarie. Materiale didattico e altri sussidi: schede fornite dagli esperti, cartelline, notes, fogli A4 Si prevede alla fine di ogni corso la somministrazione di questionari di gradimento al personale che ha partecipato ai vari corsi, la ricaduta di quanto ha appreso allo scopo di verificare l’efficacia del Piano di Formazione. 116 VALUTAZIONE DEL P.T.O.F. Questa fase è fondamentale nella gestione del PTOF e si articola in tre momenti: • Una disamina delle esigenze ed aspettative dell'utenza, che permette di definire e sviluppare la progettazione dell’I.C. ispirati dalle idee guida. • Un’attenta valutazione delle attività proposte in itinere per opportuni adeguamenti. • Uno scrupoloso esame finale che consenta il riscontro sul successo formativo previsto all'inizio dell'anno e la formulazione di nuove proposte per il futuro. Il Collegio Docenti e i Consigli di classe valuteranno alla fine dell’anno la qualità del lavoro svolto con gli alunni. Verranno utilizzate procedure di controllo sui processi messi in atto per il raggiungimento degli obiettivi prefissati e il livello di gradimento dell’offerta formativa. Come strategia la scuola utilizzerà il questionario che sarà proposto a Docenti, Genitori,Alunni e personale A.T.A. La qualità del lavoro svolto sarà valutata sulla base dei seguenti indicatori: Il grado di soddisfacimento delle aspettative dell’utenza a livello amministrativo e didattico; Proficuità delle iniziative di recupero e sostegno e loro incidenza nella prevenzione degli abbandoni e delle devianze; Livelli di rispondenza della programmazione generale e di classe e capacità degli organismi di riferimento ad adeguarle elle eventuali esigenze emergenti in itinere; Progressi ottenuti rispetto alla situazione di partenza; Partecipazione dei ragazzi alle iniziative della scuola e del territorio; Efficacia degli interventi di recupero e potenziamento effettuati. Inoltre: I genitori, attraverso appositi questionari, valuteranno la coerenza tra quanto indicato nel POF e quanto effettivamente realizzato; Gli studenti, tramite appositi questionari, esprimeranno dell’insegnamento ricevuto il loro parere sull’efficacia 117 Atto di Indirizzo del D.S. Piano di Miglioramento Piano dell’Animatore Digitale Orari di ricevimento Piano Annuale delle attività Patto di corresponsabilità 118 Presentazione del progetto Caratteristiche del PTOF Contesto socio economico e culturale Il PTOF Individuazione degli obiettivi formativi correlati alle priorità del RAV per la scelta di tutte le attività didattiche e dei progetti di arricchimento e ampliamento dell’offerta formativa La Scuola Assicura - Offerta Formativa/Piano delle Attività Bisogni degli alunni Dal contesto ai bisogni Calendario scolastico Organizzazione amministrativo-funzionale dell’Istituto Organizzazione degli Organi Collegiali Organigramma dell’Istituto Organico dell’autonomia (Organico Di Potenziamento Fabbisogno Di Organico [Docenti E Ata] ) Funzioni strumentali e compiti La Buona Scuola Cultura, scuola, persona La Scuola dell’Infanzia(La metodologia, Le finalità, Il Piano di Lavoro) Modello organizzativo: scuola primaria e secondaria di 1°grado (Piani di studio personalizzati, campi di esperienza/ambiti disciplinari nei tre ordini di scuola, area del curricolo nella scuola del primo ciclo, competenze chiave Scuola primaria e secondaria di I grado, dalle discipline alle competenze, valutazione e certificazione delle competenze, strumento musicale, tempo scuola, BES, diversabilità, DSA, accoglienza e integrazione alunni stranieri, prove Invalsi, descrittori parametri di valutazione scuola primaria, griglie di valutazione scuola secondaria di I° grado, criteri di valutazione per il comportamento) Interventi per promuovere il diritto all’apprendimento e il successo dell’allievo Pag. 2 Pag. 3 Pag. 4 Pag.11 Pag.12 Attività facoltativo-opzionali Attività integrative multidisciplinari curriculari Pag. 83 Pag. 84 Figure sensibili Uscite – Visite – Viaggi d’Istruzione Ampliamento e arricchimento dell’offerta formativa (Progetti, azioni di innovatività scolastica, adesione a reti di scuole, partenariati, scuola e territorio, richieste progetti, laboratori, fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, iniziative e concorsi, da una Regione in Movimento ai Campionati Studenteschi) Rapporti Scuola- Famiglia Formazione e aggiornamento docenti Personale A.T.A – Programma Piano triennale di Formazione Valutazione PTOF Allegati (Atto di Indirizzo del D.S., Piano di Miglioramento, Piano dell’Animatore Digitale, Orari di ricevimento, Piano annuale delle attività, Patto di corresponsabilità) Pag. 93 Pag. 94 Pag. 98 Pag. 13 Pag. 14 Pag. 15 Pag. 17 Pag. 18 Pag. 19 Pag. 26 Pag. 31 Pag. 37 Pag. 38 Pag. 38 Pag. 41 Pag. 45 Pag. 82 Pag. 112 Pag. 113 Pag. 115 Pag. 117 Pag. 118 119 ISTITUTO COMPRENSIVO MARINA DI GIOIOSA JONICA – MAMMOLA : [email protected] - [email protected] 0964 415158 Via F.lli Rosselli, 22 - 89046 – MARINA DI GIOIOSA JONICA (RC) ) C.F.: 90011450807 - Cod. Mecc.: RCIC81300V – www.icmarinadigioiosamammola.it Prot. n. 6512/A19 Marina di Gioiosa Ionica 26/09/2015 Al Collegio dei docenti I.C. Marina di Gioiosa Jonica/Mammola ATTI Oggetto: Atto d’indirizzo al Collegio dei docenti per la predisposizione del PTOF IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTO il D.lgs n. 297/1994; VISTO il D.P.R. n. 275/1999; VISTO il D.P.R. 20 Marzo 2009, n. 89 e s.m.i.; VISTO l’art. 25 del D.lgs 30 Marzo 2001, n. 165 c. 1,2,3; VISTA la Legge n. 107/2015; TENUTO CONTO dei risultati del processo di autovalutazione dell’Istituto esplicitati nel RAV; CONSIDERATO che la formulazione del presente atto è compito attribuito al DS dalla Legge n. 107/2015; PREMESSO che l’obiettivo del documento è fornire una chiara indicazione sulle modalità di elaborazione, gli obiettivi strategici, le priorità, gli elementi caratterizzanti l’identità dell’Istituzione, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’ Offerta Formativa e sugli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente; RITENENDO indispensabile che si proceda ad un’attenta lettura integrale della nuova normativa (Legge n. 107/2015) EMANA il presente Atto d’indirizzo rivolto al Collegio dei docenti per la predisposizione del PTOF, documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’Istituzione scolastica che, coerentemente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi ordini di scuola, ne esplicita la progettazione curricolare/educativa/organizzativa, riflettendo le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà territoriale. Tale Piano comprende e riconosce le diverse impostazioni metodologico-didattiche, promuove e valorizza le risorse professionali interne, programma le attività formative rivolte al personale scolastico, mette in atto il Piano di Miglioramento elaborato nel RAV, indica il fabbisogno: - dei posti comuni e di sostegno dell’Organico dell’autonomia; - dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa; - dei posti del personale ATA; - di infrastrutture ed attrezzature materiali 120 Si premette che, proseguendo con le azioni e le iniziative già avviate negli anni passati, nonché con le progettualità consolidate nel tempo, si continuerà a realizzare un progetto di una scuola: di qualità, attenta al processo di apprendimento/insegnamento, centrata sui bisogni dell’alunno; improntata al rispetto delle regole, delle persone e delle cose; impegnata nella trasmissione di valori umani e sociali come la legalità, la democrazia, il rispetto di sé e degli altri; che sviluppi la sua capacità di essere inclusiva e che sappia arricchirsi attraverso la diversità; comunità educante efficiente, attiva e presente nel territorio Pertanto, al fine di orientare le attività decisionali del Collegio dei docenti in ordine ai contenuti tecnici di competenza per l’elaborazione del PTOF si indica il perseguimento dei sotto indicati obiettivi: Tenere conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi di processo individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’utenza; Assicurare unitarietà all’offerta formativa e rafforzare la congruenza e l’efficacia dell’azione complessiva; Migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio nei vari ordini di scuola; Ricercare ed implementare l’uso di metodologie e strategie che coniughino l’innovazione nella programmazione didattica con i modelli organizzativi per migliorare gli apprendimenti di base operando per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà, sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità e della valorizzazione delle eccellenze, nonché contribuire allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, riconducibili a specifici ambiti disciplinari ed a dimensioni trasversali; Superare la dimensione trasmissiva ed individualistica dell’insegnamento, veicolata quasi esclusivamente dalla lezione frontale disciplinare, favorendo cooperazione, sinergia e rendi contabilità, oltre che una didattica coinvolgente mediante l’impiego di modalità attive, laboratoriali, ludiche e riflessive; Continuare a promuovere la didattica laboratoriale e multimediale quale asse metodologico portante e come occasione privilegiata per la personalizzazione dei percorsi formativi; Promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico-culturale-ambientale, consolidando il senso di appartenenza al proprio territorio e valorizzando l’identità specifica della comunità locale; Promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’interno dell’Istituzione; Migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale scolastico, gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, alle modalità di gestione, ai risultati conseguiti. Si renderà, quindi, necessario: - favorire la cultura del lavoro di gruppo a tutti i livelli: dal funzionamento degli OO.CC. alla programmazione, realizzazione e valutazione dell’azione didattica, alla gestione dei progetti; 121 - - - - - - coordinare i risultati formativi all’interno dei tre ordini di scuola, operando in una logica di continuità verticale nel passaggio da un anno di corso all’altro e orizzontale all’interno del team docente; sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico-didattica, sviluppando le competenze professionali attraverso un’articolazione della funzione docente sempre più qualificata; favorire corsi di formazione e percorsi progettuali di approfondimento dei sistemi/strumenti di valutazione didattica; completare ed arricchire gli spazi laboratoriali e le rispettive attrezzature; continuare a valutare i processi attivati ed i risultati osservati, attraverso il monitoraggio “in itinere” delle attività realizzate, dei progressi ottenuti dagli alunni nell’acquisizione delle competenze attese e del grado di soddisfacimento delle famiglie rispetto al servizio erogato; rafforzare i livelli di responsabilità professionale individuali e collettivi di tutti i soggetti che compongono la comunità scolastica, tenendo presente che la valutazione (intesa nei tre ambiti d’intervento di cui necessita un sistema di valutazione del servizio scolastico e cioè valutazione degli esiti formativi, valutazione dei processi organizzativi ed educativi che conducono al raggiungimento di tali risultati e valutazione dei soggetti che concorrono all’erogazione del servizio stesso) rappresenta una parola chiave della nuova Legge, un aspetto caratterizzante che spiega l’interdipendenza tra i diversi temi affrontati; monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio, potenziando l’inclusione scolastica ed il diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali anche con il supporto dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio, degli EE.LL. e delle associazioni di settore; accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio (reti, convenzioni, accordi); operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo, consolidando, nel contempo, una logica di sistema coeso e collaborativo, che considera indispensabile il contributo di ciascuno all’interno del nuovo PTOF. Al fine di poter programmare in maniera flessibile e contestualizzare le azioni più idonee al successo formativo degli alunni, si richiede particolare attenzione nella scelta prioritaria degli obiettivi formativi previsti dal comma 7, e nella pianificazione delle professionalità ritenute necessarie all’arricchimento dell’offerta formativa e previste con l’organico funzionale. A tale proposito sono da tenere presenti, oltre al potenziamento delle competenze logicomatematiche, linguistiche, digitali ed in materia di cittadinanza attiva, la notevole consistenza numerica di alcune classi di scuola primaria (al limite dei parametri normativi), l’elevato numero di alunni diversamente abili presenti nei due ordini di scuola (n. 63), la richiesta costante da parte dell’utenza di docenti con competenze certificate per l’insegnamento dell’Educazione motoria e della musica nella Scuola primaria, il semiesonero del docente collaboratore vicario docente di Scuola primaria, nonché l’individuazione di docenti che coadiuvino il DS in attività di supporto organizzativo e didattico. Si conferma la disponibilità e la volontà di: Partecipare ed attuare accordi di rete tra scuole; Collaborare con gli Enti Locali, le associazioni culturali sociali, sportive e ricreative presenti sul territorio, tenendo altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori; Attivare collaborazioni con soggetti singoli e/o istituzionali; Partecipare a progetti promossi dall’Unione Europea e dal MIUR; 122 Promuovere e facilitare la partecipazione degli alunni ad iniziative concorsuali e progettuali a livello provinciale, regionale, nazionale relative a tutte le discipline. Visto il particolare momento di grandi cambiamenti normativi e che il 2015/2016 viene considerato anno ponte tra la Legge n. 170/2015 e la sua attuazione, si ricorda che il PTOF potrà, annualmente, essere oggetto di revisione, modifica o integrazione, tenendo anche presenti ulteriori indicazioni in itinere fornite dagli organi competenti ed altre misure attuative di prossima emanazione: al fine di chiarire i numerosi interrogativi che il personale scolastico si sta ponendo in questo periodo, si stanno rivelando particolarmente utili le numerose iniziative di aggiornamento, alle quali si raccomanda di partecipare. Sicuramente l’impegno professionale che ha sempre contraddistinto il personale docente e l’azione riflessiva e responsabile delle diverse componenti scolastiche consentiranno di lavorare “insieme” in sinergia professionale e relazionale, nel rispetto di ruoli e competenze di ognuno, senza enfasi, pregiudizi né tanto meno polemiche inconcludenti, per cercare di superare difficoltà di realizzazione ed incertezze, per praticare scelte condivisibili, per migliorare il servizio erogato dalla nostra Istituzione scolastica, per “qualificare” la comunità educativo/professionale di cui facciamo parte. Il Dirigente Scolastico F.to Dott.ssa Maddalena Laganà 123 Piano di Miglioramento (PDM) Triennio 2016/2019 Sommario 1. Priorità e obiettivi di processo 1.1 Individuazione degli obiettivi (funzionali) di processo in relazione alle priorità e traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) 1.2 Elenco degli obiettivi di processo 2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo 3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali, tempi di attuazione delle attività 4. Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo 124 1. Priorità e obiettivi di processo 1.1 Individuazione degli obiettivi (funzionali) di processo in relazione alle priorità e traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) Priorità e traguardi 1 Livelli di apprendimento degli alunni: aumentare la percentuale di alunni collocati nei livelli 3, 4 e 5 delle prove (risultati delle prove standardizzate nazionali) aree di processo curricolo, progettazione e valutazione obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Promuovere una più ampia partecipazione del personale scolastico (docente e non) ad iniziative di formazione interne ed esterne (in particolare su progettazione per competenze e valutazione) Riformulare i criteri di valutazione degli alunni di entrambi gli ordini di scuola Adottare prove di verifica strutturate comuni, iniziali, in itinere e finali Verificare la ricaduta che la formazione del personale scolastico ha sulle attività didattiche e amministrativo-contabili. Priorità e traguardi 2 Monitoraggio prosecuzione studi: conoscere in maniera sistematica i risultati dei propri studenti (risultati a distanza) aree di processo continuità e orientamento sviluppo e valorizzazione delle risorse umane obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo Avvio di un progetto di monitoraggio delle valutazioni degli studenti nella prosecuzione degli studi Promuovere una più ampia partecipazione del personale scolastico (docente e non) ad iniziative di formazione interne ed esterne (in particolare su progettazione per competenze e valutazione) Verificare la ricaduta che la formazione del personale scolastico ha sulle attività didattiche e amministrativo-contabili. 125 1.2 Elenco degli obiettivi di processo 1. Riformulare i criteri di valutazione degli alunni di entrambi gli ordini di scuola Risultati attesi Indicatori di monitoraggio 1. Miglioramento degli esiti di 1. apprendimento rilevati attraverso prove di verifica oggettive e condivise 2. 2. Analisi dei dati forniti dalle prove invalsi per individuare gli ambiti di competenza deficitari e predisporre moduli di potenziamento specifici Modalità di rilevazione Livello degli esiti registrati Schede di rilevazione e relativa dopo le prove strutturate tabulazione dei dati. interne Livello degli esiti registrati nelle prove INVALSI 2. Adottare prove di verifica strutturate comuni, iniziali, in itinere e finali Risultati attesi Utilizzo sistematico e regolare dei risultati di valutazione, tale da fornire un feedback utile a orientare la progettazione didattica. Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione 1. Numero dei docenti che Questionari indirizzati ai docenti; utilizzano le prove verbalizzazioni incontri consigli di strutturate interne; 2. Livello di correlazione tra classe e interclasse esiti delle prove strutturate e progettazione didattica 3. Avvio di un progetto di monitoraggio delle valutazioni degli studenti nella prosecuzione degli studi Risultati attesi Diminuzione degli insuccessi e degli abbandoni nel grado di istruzione successivo Indicatori di monitoraggio Passaggio alla classe successive Modalità di rilevazione Confronto in percentuale tra gli alunni ammessi alla classe successiva dell’a.s. in corso rispetto al precedente 4. Promuovere una più ampia partecipazione del personale scolastico (docente e non) ad iniziative di formazione interne ed esterne (in particolare su progettazione per competenze e valutazione) Risultati attesi Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione Aggiornare le competenze professionali Percentuale dei docenti che Attestati di partecipazione dei docenti in tema di metodologie partecipano alle iniziative di questionari di gradimento didattiche, progettazione per aggiornamento /formazione competenze e di valutazione degli apprendimenti e 126 5. Verificare la ricaduta che la formazione del personale scolastico ha sulle attività didattiche e amministrativo-contabili Risultati attesi Indicatori di monitoraggio Miglioramento della capacità di 1. progettazione di prove di verifica strutturate e di individuazione di 2. strumenti metodologico-didattici che supportino il lavoro nelle classi Elaborazione curricolo verticale per competenze e predisposizione di strumenti per la raccolta e la diffusione delle buone pratiche sperimentate. Modalità di rilevazione Livello di condivisione dei Verbali dei collegi docenti. prodotti della formazione del personale scolastico Questionari Percentuale dei docenti che sperimentano in classe strumenti e metodologie didattiche innovative e successiva condivisione negli incontri collegiali. 127 2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo Obiettivo di processo Azione prevista Riformulare i criteri di valutazione degli alunni di entrambi gli ordini di scuola Lavori per gruppi di discipline. Adottare prove di verifica strutturate comuni, iniziali, in itinere e finali Incontri pergruppi riformulare i criteriI adocenti cui attenersi Lavori per di discipline. lavorano per la valutazione. per elaborare le prove condivise da Incontri di lettura critica e socializzazione dei risultati prove INVALSI e SNV. somministrare agli alunni durante l’anno Avvio di un progetto di monitoraggio delle Lavoro della commissione continuità e funzione valutazioni degli studenti nella prosecuzione strumentale per l’orientamento. Pianificazione di un accordo con le scuole superiori del territorio, degli studi preparazione di schede di raccolta dati e rilevazione ed elaborazione dei dati stessi Promuovere una più ampia partecipazione del personale scolastico (docente e non) ad iniziative di formazione interne ed esterne (in particolare su progettazione per competenze e valutazione) Verificare la ricaduta che la formazione del personale scolastico ha sulle attività didattiche e amministrativo-contabili Corsi di aggiornamento e/o formazione su valutazione e progettazione per competenze Lavoro specifico di un gruppo di lavoro per la costruzione di schede di osservazione e monitoraggio da somministrare a tutto il personale durante l’autovalutazione di istituto 128 3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali, tempi di attuazione delle attività Obiettivo di processo 1. Riformulare i criteri di valutazione degli alunni di entrambi gli ordini di scuola DESCRIZIONE Impegno di risorse umane interne alla scuola Figure professionali Tipologia di attività Docenti Lettura critica e socializzazione dei risultati prove INVALSI e SNV Lavori per gruppi di discipline per riformulare i criteri di valutazione Personale ATA Ore aggiuntive presunte Costo previsto Da definire Fonte finanziaria Fis, L. 440; L. 107, altri finanziamenti Supporto ai processi ed alle attività scolastiche Altre figure Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi Impegni finanziari per tipologia di spesa Impegno presunto Fonte finanziaria Computer e stampanti Funzionamento didattico Formatori Consulenti Attrezzature Servizi Altro Tempistica delle attività Attività 2015/2016 Set Lettura critica e socializzazione dei risultati prove INVALSI e SNV Lavori per gruppi di discipline per x riformulare o confermare i criteri di valutazione Attività Set 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019 Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu x x Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu 129 Lettura critica e socializzazione dei risultati prove INVALSI e SNV Lavori per gruppi di discipline per riformulare o confermare i criteri di valutazione x x x x x Obiettivo di processo 2. Adottare prove di verifica strutturate comuni, iniziali, in itinere e finali DESCRIZIONE Impegno di risorse umane interne alla scuola Figure professionali Docenti Personale ATA Tipologia di attività Ore aggiuntive presunte Elaborazione delle prove di verifica Da definire strutturate. Somministrazione prove agli alunni. Costo previsto Fonte finanziaria Fis, L. 440; L. 107, altri finanziamenti Predisposizione fotocopie ed eventuale apertura della scuola in orario extrascolastico. Fis Altre figure Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi Impegni finanziari per tipologia di spesa Formatori Consulenti Attrezzature Servizi Altro Impegno presunto Fonte finanziaria Computer e stampanti Funzionamento didattico Tempistica delle attività Attività 2015/2016 Elaborazione delle prove di verifica strutturate. Somministrazione prove agli alunni. Attività 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019 Elaborazione delle prove di verifica strutturate. Somministrazione prove agli alunni. Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu x x x Set x Ott x x x Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu x x x x x x x x 130 Obiettivo di processo 3. Avvio di un progetto di monitoraggio delle valutazioni degli studenti nella prosecuzione degli studi DESCRIZIONE Impegno di risorse umane interne alla scuola Figure professionali Tipologia di attività Ore aggiuntive presunte Docenti Preparazione di schede di raccolta dati Da definire Costo previsto Rilevazione ed elaborazione dei dati stessi Personale ATA Altre figure Predisposizione fotocopie ed eventuale Da definire apertura della scuola in orario extrascolastico. Funzione strumentale continuità e orientamento: coordinatore delle attività Dirigente scolastico: Pianificazione di un accordo con le scuole superiori del territorio Fonte finanziaria Fis, L. 440; L. 107, altri finanziamenti FIS Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi Impegni finanziari per tipologia di spesa Impegno presunto Fonte finanziaria Computer e stampanti Funzionamento didattico Formatori Consulenti Attrezzature Servizi Altro Tempistica delle attività Attività 2015/2016 Set Preparazione di schede di raccolta dati Attività Set 2016/2017, 2017/2018, x Pianificazione 2018/2019 di un accordo con le scuole superiori del territorio Preparazione di schede di raccolta x dati Rilevazione ed elaborazione dei dati stessi Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu x Ott x Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu x x 131 Obiettivo di processo 4. Promuovere una più ampia partecipazione del personale scolastico (docente e non) ad iniziative di formazione interne ed esterne (in particolare su progettazione per competenze e valutazione) DESCRIZIONE: Corsi di aggiornamento e/o formazione su valutazione e progettazione per competenze Impegno di risorse umane interne alla scuola Figure professionali Tipologia di attività Ore aggiuntive presunte Docenti Frequenza corso di formazione Personale ATA Predisposizione fotocopie ed eventuale Definire apertura della scuola in orario extrascolastico. Costo previsto Fonte finanziaria FIS, altri finanziamenti Altre figure Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi Impegni finanziari per tipologia di spesa Formatori Consulenti Attrezzature Servizi Altro Impegno presunto Fonte finanziaria Da definire (anche docenti interni) L. 440, L. 107, risorse PON FSE e FESR, altri finanziamenti MIUR Docenti delle scuole delle reti del Risorse economiche della rete territorio (anche docenti interni) Tempistica delle attività Attività 2015/2016 Corsi di aggiornamento e/o formazione su valutazione e progettazione per competenze Attività 2016/2017, 2017/2018, Corsi di aggiornamento e/o 2018/2019 formazione su valutazione e progettazione per competenze Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu x Set Ott x Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu x 132 Obiettivo di processo 5. Verificare la ricaduta che la formazione del personale scolastico ha sulle attività didattiche e amministrativo-contabili DESCRIZIONE Impegno di risorse umane interne alla scuola Figure professionali Tipologia di attività Ore aggiuntive presunte Docenti (gruppo Costruzione di schede di osservazione ed Da definire di lavoro) elaborazione di un questionario di monitoraggio sugli esiti degli obiettivi di processo da somministrare a tutto il personale durante l’autovalutazione di istituto Personale ATA Costruzione di schede di osservazione e Da definire monitoraggio da somministrare a tutto il personale durante l’autovalutazione di istituto. Predisposizione fotocopie ed eventuale apertura della scuola in orario extrascolastico. Altre figure Funzione strumentale per l’autovalutazione d’Istituto: somministrazione ed elaborazione schede dati Costo previsto Fonte finanziaria Fis, L. 440, L. 107, altri finanziamenti Fis, L. 440, L. 107, altri finanziamenti Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi Impegni finanziari per tipologia di spesa Impegno presunto Fonte finanziaria Computer, stampanti Funzionamento didattico Formatori Consulenti Attrezzature Servizi Altro Tempistica delle attività Attività Set 2016/2017, 2017/2018, Costruzione 2018/2019 di schede di osservazione e monitoraggio da somministrare a tutto il personale durante l’autovalutazione di istituto Somministrazione ed elaborazione schede dati Predisposizione fotocopie Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu x x x x x x 133 4. Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo Nome Ruolo Maddalena Laganà Dirigente Scolastico Paola Galati Funzione Strumentale area POF e autovalutazione d’istituto, docente di scuola Secondaria Collaboratrice Vicaria del Dirigente Scolastico, docente di scuola primaria Gioconda Saraco Daniela Adornato Collaboratrice del Dirigente Scolastico, docente di scuola Secondaria 134 PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL’ANIMATORE DIGITALE A cura della docente ADORNATO DANIELA PREMESSA L’Animatore Digitale è un docente che, insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore Amministrativo, avrà il compito di coordinare la diffusione dell’innovazione digitale nell’ambito delle azioni previste dal POF triennale e le attività del Piano Nazionale Scuola Digitale. Individuato dal Dirigente Scolastico di ogni Istituto sarà fruitore di una formazione specifica affinché possa (rif. Prot. N° 17791 del 19/11/2015) “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano PNSD”. Si tratta quindi di una figura di sistema e NON DI SUPPORTO TECNICO (su quest’ultimo infatti il PNSD prevede un’azione finanziata a parte per la creazione di un Pronto Soccorso Tecnico, la #26, le cui modalità attuative saranno dettagliate in un momento successivo). Il Miur chiede alla figura dell’Animatore Digitale di poter sviluppare progettualità sui seguenti ambiti: FORMAZIONE INTERNA, COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA E CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE (cfr. Azione #28 del PNSD) FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola SUI TEMI del PNSD, attraverso l’organizzazione e la coordinazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative. COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche aprendo i momenti formativi alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure. Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (azione #28) e dal piano digitale della scuola, in qualità di animatore digitale dell’istituto, la sottoscritta presenta il proprio piano di intervento per il triennio 2016-2019 e coordinato con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa. 135 INTERVENTI TRIENNIO 2016 - 2019 Formazione specifica dell’Animatore Digitale FORMAZIONE INTERNA Cura della comunicazione con il corpo docente - redazione di circolari informative sulle azioni relative al PNSD e di progetti/concorsi relative alle competenze digitali Pubblicazione di un’apposita sezione informativa sul sito della scuola Pubblicizzazione delle "buone pratiche" didattiche nel sito web a disposizione di docenti, studenti, famiglie Formazione base per i docenti sull’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola e sui programmi Proprietari e Open per LIM Formazione per i docenti sull’utilizzo delle Google Apps per la gestione di spazi condivisi e documentazione di sistema Formazione come laboratorio pratico per la creazione di materiale digitale e sperimentazione di nuove metodologie didattiche (flipped classroom, service learning,…) Formazione per i docenti sull’utilizzo della piattaforma Open Source di e-learning (MOODLE o similari) Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali e ricerca di soluzioni sostenibili 136 COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente Somministrazione di un questionario informativo/valutativo per la rilevazione delle conoscenze/competenze/tecnologie/aspettative in possesso dei docenti e degli alunni per l’individuazione dei bisogni sui 3 ambiti del PNSD (strumenti, curricolo, formazione) Produzione di comunicati in formato elettronico e cartaceo per l’alfabetizzazione del PNSD e pubblicazione sul sito Predisposizione di uno spazio nel sito web dell'Istituto per divulgare e condividere con il corpo docente le finalità e le azioni relative al PNSD nonché le informazioni relative a corsi, progetti e concorsi Somministrazione di un questionario informativo/valutativo per la rilevazione delle conoscenze/competenze/tecnologie/aspettative delle famiglie Predisposizione di uno spazio nel sito web dell'Istituto per divulgare e condividere con le famiglie le finalità e le azioni relative al PNSD nonché le informazioni relative a corsi di loro interesse Seminario sul PNSD e preparazione di una breve presentazione illustrativa per i docenti e le famiglie Organizzazione di Laboratori Formativi aperti a studenti/docenti/famiglie in orario extra-scolastico 137 Integrazione, ampliamento e utilizzo della rete wi-fi di Istituto mediante la partecipazione all’azione #2 del PNSD con attuazione del progetto PON. Revisione e utilizzo degli ambienti digitali di apprendimento digitali creati mediante la partecipazione all’azione #4 del PNSD con attuazione del Progetto PON (se la candidatura sarà accettata dal MIUR). CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE Canone di connettività per la banda larga, aderendo alla prossima azione #3 del PNSD Supporto tecnico, aderendo all’azione #26 del PNSD che prevede l’assistenza tecnica per le scuole del I ciclo Uso di testi digitali e risorse di rete Attività didattica e progettuale relativa alla Cl@sse 2.0 (uso delle attrezzature distribuite nei vari plessi) Sperimentazione e utilizzo in alcune classi della piattaforma EdModo o simili. Uso di Internet approfondimenti per la ricerca di informazioni, soluzioni e/o Uso consapevole della Rete Sviluppo e progettazione di attività di alfabetizzazione civica e cittadinanza digitale (rivolte a studenti, docenti e famiglie) Collaborazione e comunicazione tra le scuole in reti territoriali Uso di piattaforme di e-learning Preparazione di lezioni da svolgere in ambienti digitali capovolti (flipped classroom) con l’utilizzo di diversi device e di tecniche di apprendimento digitale cooperativo Sperimentazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo di dispositivi individuali (BYOD), secondo l’azione #6 del PNSD Documentazione e sito o repository di classe. Essendo parte di un Piano Triennale, il presente documento potrebbe subire variazioni o essere aggiornato secondo le esigenze e i cambiamenti dell’Istituzione Scolastica, nonché a seguito dei risultati emersi dai monitoraggi in programma. L’animatore digitale F.to Prof.ssa Daniela Adornato 138 ORARIO UFFICI DIRIGENTE SCOLASTICO MARINA DI GIOIOSA Martedì, Giovedì, Venerdì (dalle ore 10,00 alle ore 12,00) Martedì (dalle ore 15,00 alle ore 16,00) MAMMOLA Mercoledì (dalle ore 10,00 alle ore 12,00) SEGRETERIA DSGA MARINA DI GIOIOSA Martedì, Giovedì, Venerdì (dalle ore 10,00 alle ore 12,00) Martedì e Venerdì (dalle ore 15,00 alle ore 16,00) MARINA DI GIOIOSA Martedì, Venerdì (dalle ore 10,00 alle ore 12,00) 139 Piano annuale delle attivita’ Per i tre ordini di scuola TIPO DI RIUNIONE MESE GIORNO ORA Settembre 03 settembre 2015 Ore 9.30 08 settembre 2015 Ore 9.30 29 settembre 2015 Ore 16.00 Ottobre 16 ottobre 2015 Ore 15,30 Da Novembre a Giugno 07 novembre 2015 Ore 14,00 27 novembre 2015 Ore 17,05 Collegio DEI docenti (unitario o per ordine di scuola) Data e ora da definire Settembre Gruppi di lavoro Assemblea genitori elezione consigli 3, 5, 11, 12 (dalle ore 9.00 alle ore 11,00) per Ottobre Consigli di classe Consigli di interclasse e di intersezione Incontri scuola- famiglia 21 ottobre (Scuola infanzia Marina di Gioiosa Jonica) 22 ottobre (Scuola primaria Marina di Gioiosa Jonica) 23 ottobre (Scuola secondaria 1 grado marina di Gioiosa J. e tutti gli ordini di scuola di Mammola) Novembre, Dicembre, Sc. Sec. 1 grado Marina di Gioiosa J.: Febbraio, Marzo, Maggio, 5 Novembre, 2 e 5 Dicembre, 1 e 3 Giugno Febbraio, 10 e 12 Marzo, 11 e 13 Aprile, 16 e 18 Maggio, 8 e 9 Giugno Novembre, Dicembre, Febbraio, Marzo, Maggio, Giugno Novembre Gennaio Marzo Maggio Dicembre, Febbraio, Aprile, Giugno (Sc. Sec. Marina di Gioiosa J.) Sc. Sec. Mammola: 9 Novembre, 1 Dicembre, 1 Febbraio, 31 Marzo, 10 Maggio, 8 Giugno Data e ora da definire 18 Dicembre (consegna pagellini) 12 Febbraio (presa visione scheda di valutazione) 16 Aprile (consegna pagellini) Giugno: data e ora da definire (consegna scheda di valutazione) Dicembre, Febbraio, Marzo 3 Dicembre (consegna pagellini) (Sc. Sec. Mammola) 4 Febbraio (presa visione scheda di valutazione) 4 Aprile (consegna pagellini) Giugno: data e ora da definire (consegna scheda di valutazione) Presa visione/Consegna scheda di valutazione Esami di stato i ciclo Prova Nazionale INVALSI (Scuola dell’infanzia) (Scuola primaria) (Scuola primaria) Febbraio Giugno Giugno Giugno Data e ora da definire Data e ora da definire Data e ora da definire Data e ora da definire Data e ora da definire 17 140 ISTITUTO COMPRENSIVO MARINA DI GIOIOSA JONICA – MAMMOLA : [email protected] - [email protected] 0964 415158 Via F.lli Rosselli, 22 - 89046 – MARINA DI GIOIOSA JONICA (RC) ) C.F.: 90011450807 - Cod. Mecc.: RCIC81300V – www.icmarinadigioiosamammola.gov.it PATTO DI CORRESPONSABILITA’ TRA LA SCUOLA DELL’INFANZIA E LA FAMIGLIA La scuola è una comunità educante nella quale convivono più soggetti, uniti da un obiettivo comune: quello di educare, cioè di far crescere in maniera equilibrata ed armonica i giovani che fanno parte di questa comunità, di svilupparne le capacità, favorirne la maturazione e la formazione umana e orientarli alle future scelte scolastiche. I soggetti protagonisti della comunità sono: • gli studenti, centro del motivo vero dell’esistenza di una scuola, •le famiglie, titolari della responsabilità dell’intero progetto di crescita del giovane, • la scuola stessa, intesa come organizzazione e come corpo docente, che deve costruire un suo progetto ed una sua proposta educativa da condividere con gli altri soggetti. La scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento ma una comunità organizzata dotata di risorse umane, materiali e immateriali, tempi, organismi ecc. che necessitano di interventi complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione e rispetto dei regolamenti; La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dell’alunno/studente, della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica; Il rapporto scuola-alunno-famiglia costituisce il fondamento che sostiene l’impegno formativo ed educativo. Per il buon funzionamento della scuola e la migliore riuscita del comune progetto educativo, proponiamo alle componenti fondamentali della nostra comunità un “Patto di corresponsabilità educativa”, cioè un insieme di principi, di regole e di comportamenti che ciascuno di noi si impegna a rispettare per consentire a tutti di dare il meglio. Lo sviluppo armonioso del bambino può avvenire solamente con una fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola attraverso il patto di corresponsabilità intende sancire momenti relazionali costanti nel riconoscimento dei reciproci ruoli supportandosi vicendevolmente nelle comuni finalità educative. La scuola si impegna a Creare un clima sereno e formativo favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze. Promuovere il sostegno nelle diverse abilità e l’accompagnamento nelle situazioni di disagio. Mantenere un costante e sistematico confronto con la famiglia, alla quale fornire le informazioni relative al percorso formativo e con la quale affrontare eventuali problematiche. Coinvolgere l’alunno nell’elaborazione delle regole necessarie alla vita in comune. La famiglia si impegna a Favorire la frequenza costante del proprio figlio rispettando gli orari di entrata e uscita. Instaurare un dialogo costruttivo con i docenti rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza educativa. Collaborare con le insegnanti al fine di individuare i percorsi più idonei per sviluppare le attitudini e le 141 potenzialità dei bambini. Prestare interesse al percorso formativo del figlio partecipando ai colloqui individuali e di gruppo con gli insegnanti. Marina di Gioiosa Ionica ………………………… I docenti di sezione Il Dirigente Scolastico ____________________________________ ____________________________________ ************************************************************************************************ Restituire all’insegnante di Sezione debitamente compilato e sottoscritto PATTO DI CORRESPONSABILITÀ SCUOLA-FAMIGLIA Il/la sottoscritto/a______________________________________________genitore dell’alunno/a_______________________ _________________________________della sezione______________Scuola dell’infanzia_____________________________ ___________________dichiara di aver ricevuto il “Patto di corresponsabilità” di sottoscriverne i contenuti. Marina di Gioiosa Ionica……………………….. Firma del genitore 142 ISTITUTO COMPRENSIVO MARINA DI GIOIOSA JONICA – MAMMOLA : [email protected] - [email protected] 0964 415158 Via F.lli Rosselli, 22 - 89046 – MARINA DI GIOIOSA JONICA (RC) ) C.F.: 90011450807 - Cod. Mecc.: RCIC81300V – www.icmarinadigioiosamammola.gov.it PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ TRA SCUOLA PRIMARIA E FAMIGLIA Il patto di corresponsabilità, asse portante della cornice culturale entro il quale si concretizza l’opera formativa ed informativa, vuole essere uno strumento attraverso il quale si rendono espliciti i reciproci rapporti, i diritti e i doveri che intercorrono tra Istituzione scolastica e le famiglie nell’ambito di una alleanza educativa che coinvolga la scuola, gli studenti e i loro genitori, ciascuno nel proprio ruolo e responsabilità LA SCUOLA SI IMPEGNA A: Garantire informazione in riferimento al piano dell’offerta formativa e alle iniziative educative e alle proposte didattiche proposte. Creare un clima scolastico positivo, fondato sul dialogo e sul rispetto, favorendo lo sviluppo di competenze e conoscenze e la maturazione di comportamenti e valori. Tutelare il diritto ad apprendere attraverso la concretizzazione dei programmi ministeriali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche esplicitate nel POF. Favorire il successo formativo promuovendo interventi e strategie operative atti ad ostacolare situazioni di disagio, demotivazione, o scarso impegno. Offrire l’opportunità agli alunni con difficoltà di personalizzare il proprio curricolo con interventi di recupero e/o di sostegno. Contribuire alla socializzazione e all’integrazione dell’alunno nel gruppo classe e nella collettività promuovendo comportamenti ispirati alla partecipazione solidale, alla gratuità, al senso di cittadinanza e alla convivenza civile. Comunicare ed informare periodicamente (tempestivamente in caso di necessità) le famiglie, informandole sull’andamento didattico/disciplinare degli alunni. Procedere alle attività di verifica e di valutazione in maniera congrua, imparziale e trasparente rispetto agli obiettivi prefissati, alle attività progettate, ai contenuti proposti e ai ritmi di apprendimento. LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A Considerare la funzione formativa della scuola ed a dare ad essa la giusta importanza rispetto ad altri impegni extrascolastici, responsabilizzando i propri figli verso gli impegni scolastici. Rispettare la libertà di insegnamento, le competenze professionali e valutative dei docenti, offrendo collaborazione sul piano educativo per affrontare eventuali situazioni di disagio. Partecipare sempre e costruttivamente alle attività scolastiche (riunioni, assemblee, colloqui …). Verificare che lo studente segua gli impegni di studio e le regole della scuola. Garantire la puntualità a scuola del proprio figlio e la regolarità della frequenza scolastica. Limitare al minimo indispensabile le uscite e/o le entrate fuori orario. L’ALUNNO SI IMPEGNA A: Frequentare regolarmente e assolvere assiduamente agli impegni di studio. Favorire in modo positivo lo svolgimento dell’attività didattica e formativa garantendo attenzione e partecipazione. Riferire alla famiglia comunicazioni provenienti dalla scuola. Favorire il rapporto e il rispetto tra i compagni sviluppando situazioni di integrazione e solidarietà. Rispettare le regole di comportamento fissate dall’organizzazione scolastica e le regole comportamentali condivise. 143 Completare i compiti, rispettare i tempi di apprendimento dei compagni, aiutarli in caso di difficoltà. Rispettare tutti gli adulti che si occupano della loro educazione. Indossare il grembiule al fine di favorire uguali condizioni personali e sociali, oltre che la praticità e la comodità dell’uso. Rispettare tutti gli ambienti e gli arredi scolastici, spazi, strutture, sussidi oltre che il proprio e l’altrui materiale. Marina di Gioiosa Ionica ………………………… I docenti di classe _____________________________________ Il Dirigente Scolastico ____________________________________ ********************************************************************************************************************************* Restituire all’insegnante di classe debitamente compilato e sottoscritto PATTO DI CORRESPONSABILITÀ SCUOLA-FAMIGLIA Il/la sottoscritto/a______________________________________________genitore dell’alunno/a___________________________ __________________________________della classe_____sezione_________Scuola Primaria______________________________ ___________________dichiara di aver ricevuto il “Patto di corresponsabilità” di sottoscriverne i contenuti. Marina di Gioiosa Ionica…………………….. Firma del genitore ________________________________ 144 ISTITUTO COMPRENSIVO MARINA DI GIOIOSA JONICA – MAMMOLA : [email protected] - [email protected] 0964 415158 Via F.lli Rosselli, 22 - 89046 – MARINA DI GIOIOSA JONICA (RC) ) C.F.: 90011450807 - Cod. Mecc.: RCIC81300V – www.icmarinadigioiosamammola.gov.it PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ TRA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO, FAMIGLIA E ALUNNO In rispondenza al D.P.R, 235 del 21/11/2007, il Patto di corresponsabilità educativa definisce i diritti e i doveri del rapporto collaborativo tra Collettività scolastica, famiglia e alunni. Lo scopo del Patto Educativo di Corresponsabilità è realizzare la partecipazione responsabile e consapevole tra tutte le componenti coinvolte con l’obiettivo primario di favorire la crescita e la formazione serena ed armoniosa dell’alunno, nel rispetto dell’individuo e del diritto costituzionale allo studio. La scuola si impegna a Offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, con interventi di insegnamento coerenti con le indicazioni ministeriali e ad intraprendere percorsi che diano agli alunni l’opportunità di acquisire una formazione culturale aperta sul mondo. Insegnare abilità sociali necessarie ad una buona convivenza civile, all’educazione, alla responsabilità, all’impegno, al pensiero critico. Garantire un’offerta formativa basata su progetti ed iniziative volte a promuovere il benessere e il successo dello studente nonché la sua valorizzazione umana, culturale, religiosa. Evitare ogni forma di discriminazione per razza, credo religioso, culturale,infermità ed adoperarsi per l’integrazione e valorizzazione delle differenze. Utilizzare strategie idonee a rimuovere situazioni di difficoltà, di disagio,demotivazione, dispersione al fine di promuovere l’integrazione di tutti, gratificare il merito e incentivare situazioni di eccellenza. Garantire il rispetto della legalità ispirandosi a principi di libertà, uguaglianza e non violenza. Incoraggiare gli alunni ad assumersi la responsabilità e le conseguenze delle proprie azioni anche con atti di riparazione, in caso di condotte contrarie alla buona convivenza e al rispetto delle persone e delle cose, degli ambienti, degli orari, delle norme compreso il divieto dell’uso dei cellulari, videofonini e di quanto incompatibile con l’impegno scolastico. Prendere eventuali provvedimenti disciplinari commisurati alla gravità del fatto, sempre con finalità educativa, tendendo al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. Mantenere un costante rapporto con le famiglie, nel rispetto della privacy, per ciò che riguarda il percorso di apprendimento didattico e di crescita formativa del proprio figlio. Assicurare una valutazione trasparente e puntuale. La famiglia si impegna a condividere e rispettare le scelte educativo/didattiche e le strategie d’insegnamento collaborando all’azione della scuola al fine di promuovere la responsabilità e l’autonomia del proprio figlio. garantire la frequenza alle lezioni e la puntualità nell’orario, giustificando sollecitamente le assenze e i ritardi. accettarsi che lo studente rispetti il divieto d’uso del cellulare a scuola e le norme sulla privacy circa la diffusione delle immagini. essere presenti e puntuali alle convocazione della scuola, partecipando agli incontri scuola – famiglia, rispettando le regole stabilite. 145 L’alunno si impegna a Mantenere costantemente un rapporto positivo e corretto, rispettando l’ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti e situazioni, evitando ogni forma di aggressività sia fisica che verbale. Usare un linguaggio adeguato nei modi e nei toni, improntato al rispetto reciproco e mantenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei compagni. Vivere l’esperienza scolastica come un’occasione importante per la propria crescita di futuro cittadino. Frequentare regolarmente e assolvere assiduamente agli impegni di studio, favorire in modo positivo lo svolgimento dell’attività didattica e formativa, garantendo costantemente la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe. Accettarsi che lo studente rispetti il divieto d’uso del cellulare a scuola e le norme sulla privacy circa la diffusione delle immagini. essere presenti e puntuali alle convocazione della scuola, partecipando agli incontri scuola – famiglia rispettando le regole stabilite. Restituire all’insegnante di classe debitamente compilato e sottoscritto PATTO DI CORRESPONSABILITÀ SCUOLA-FAMIGLIA La famiglia La Scuola L’alunno _______________________ Classe_______Sez.___________ ………………………………………. Firma di un genitore ………………………………………. Firma del coordinatore di classe ………………………………………. Firma dell’alunno Marina di Gioiosa Ionica………………………… Il Dirigente Scolastico ________________________________ 146