A Piazzola sul Brenta, anziani soddisfatti • Riqualificazione urbana a Battaglia Terme
Sped. in a.p. - 45% - Art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Filiale di Padova - N. 2 - Dicembre 2003
Periodico dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale della Provincia di Padova
Intervista al Presidente Andrea Drago • Bilancio 2004: un
forte impegno su più campi • Piano triennale 2004 - 2006
Inaugurato il Contratto di Quartiere Savonarola • Ater, Comune
di Padova e Regione insieme nella riqualificazione di via Anelli
Ater
S
O
PADOVA
M
M
INTERVISTA AL PRESIDENTE
DELL’ATER DI PADOVA
ANDREA DRAGO
Dopo un 2003 di grande rilievo,
l’Ater guarda con fiducia
al nuovo anno
4
BILANCIO DI PREVISIONE 2004
Un forte impegno su più campi
6
informa
A
R
I
VERSO LA NUOVA VIA ANELLI
Ater, Comune e Regione
insieme nella riqualificazione
di via Anelli
14
Zanon: “Per via Anelli il 2004
sarà l’anno decisico”
14
“Via Anelli non sarà
più un ghetto!”
15
Manutenzione straordinaria,
manutenzione programmata,
adeguamento impiantistico
Ater
PADOVA
informa
Periodico d’informazione
dell’Azienda Territoriale
per l’Edilizia Residenziale
della Provincia di Padova
Numero 2/2003
Dicembre
Registrazione
Tribunale di Padova n. 562
del 27 ottobre 1977
Realizzazione
ATER Padova
Via Raggio di Sole, 29
Tel. 049 8732911
Fax 049 8732910
e-mail: [email protected]
Direttore editoriale
Avv. Andrea Drago
Direttore responsabile
Stefano Zerbetto
16
Direzione, Redazione
e Amministrazione
Via Raggio di Sole, 29
Tel. 049 8732911
Fax 049 8732910
PADOVA E PROVINCIA
A Battaglia Terme,
un esempio di
riqualificazione urbana
17
Stampa
Silsab snc - Monselice (PD)
Viale Tre Venezie, 14
Tel. 0429 781133
Fax 0429 710217
A Piazzola sul Brenta,
tanti anziani soddisfatti
18
Dall’Ater 135 alloggi
temporanei per i lavoratori
19
IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
Emergenza abitativa:
soddisfatto il 10 per cento
della richiesta
PIANO TRIENNALE 2004-2006
Nuove costruzioni, ristrutturazioni
e risanamenti
8
O
10
Consulenza grafica
Pubblylive - Monselice (PD)
Via Tortorini, 3/11
Tel. e Fax 0429 784001
Materiale fotografico
Archivio ATER di Padova
Numero chiuso il 23.12.2003
GRANDI OPERE
Inaugurato il Contratto
di Quartiere Savonarola
11
INTERVENTI E CONVEGNI
Alloggi Ater: è necessario rivedere
le regole del “gioco”
12
L’ing. Aldo Luciano Marcon:
“Siamo consapevoli:
servono nuovi alloggi”
Gentile lettore le rendiamo noto che
secondo quanto disposto dall’art. 13,
comma 1, della Legge 675/96 sulla
“Tutela dei dati personali”, lei tramite
comunicazione ha diritto di essere
cancellato dall’indirizzario di codesto
notiziario di informazione.
12
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
ATER PADOVA
CASA: “ISTRUZIONI” PER
MANTENERLA EFFICIENTE
E IN ORDINE
Tinteggiatura delle pareti
e manutenzione di serramenti
e ringhiere dell’alloggio
20
Infissi e serramenti in legno:
se manca la manutenzione
non c’è la sostituzione!
20
Azienda più vicina
con www.aterpadova.it
Presidente
ANDREA DRAGO
21
Vice Presidente
LUISELLA VACCATO
Consiglieri
LIONELLO TONIOLLI
GIUSEPPE MARIO
ALESSANDRO BALDIN
Direttore Generale
ALDO LUCIANO MARCON
3
Ater
PADOVA
informa
Dopo un 2003 di grande rilievo, l’Ater
guarda con fiducia al nuovo anno
Il Presidente dell’ATER di Padova, avvocato Andrea Drago,
esprime soddisfazione per i risultati ottenuti nel corso dell’anno che si chiude. In questa intervista, oltre al resoconto sull’attività degli ultimi dodici mesi, anticipa gli obiettivi e le
progettualità del 2004.
di Stefano Zerbetto
P
4
er l’ATER di Padova l’anno
che si chiude è stato contraddistinto da un’intensa
attività. Al di là dell’aspetto fiscale
che continua a penalizzare le Ater,
l’Azienda ha centrato alcuni bersagli di assoluto rilievo e ha portato
in porto dei lavori di portata nazionale ed europea. Uno su tutti: il
Contratto di Quartiere Savonarola.
Anche il nuovo anno si apre sotto
buoni auspici e l’ATER è pronta a
un nuovo salto di qualità. Su ciò
che è stato fatto e sugli obiettivi futuri ne parliamo con il presidente,
avvocato Andrea Drago.
Allora, presidente, come si chiude questo 2003?
“L’anno si chiude con nostra buona soddisfazione. Abbiamo ottenuto i risultati che ci eravamo proposti. E’ un risultato che reputiamo
molto importante anche alla luce di
alcuni eventi assolutamente imprevedibili che abbiamo patito nel
corso dell’anno e che ci hanno particolarmente penalizzato sul piano
finanziario. Mi riferisco all’applicazione dell’Irap, che con la nuova
interpretazione del Ministero risulta
assai più pesante, e al conseguente
condono per gli anni precedenti.
Ecco perché il Consiglio
d’Amministrazione dell’Ater ritiene
molto positivo per l’anno che si
chiude l’aver conseguito il pareggio
di bilancio rispettando il severo
programma che ci eravamo prefissati all’inizio dell’anno”.
Avvocato, in particolare, quali
sono gli obiettivi raggiunti che ritiene più significativi?
“Senza dubbio al primo posto va
inserita la chiusura del Contratto di
Quartiere Savonarola. E’ stato inaugurato e siamo arrivati primi in
Italia. Tanto è vero che a gennaio
verrà organizzato dall’Università di
Padova un convegno sui Contratti
di Quartiere che partirà proprio
con la presentazione della nostro
Avvocato, Andrea Drago
Presidente dell’ATER di Padova
“L’anno si chiude con nostra buona
soddisfazione. Abbiamo ottenuto i risultati che ci eravamo proposti. È un risultato che reputiamo molto importante anche alla luce di alcuni eventi assolutamente imprevedibili che abbiamo
patito nel corso dell’anno e che ci hanno penalizzato sul piano finanziario”.
lavoro, a conferma che l’esperienza da noi condotta è ritenuta primaria in materia. All’incontro promosso in collaborazione con il
Ministero per le Infrastrutture, parteciperanno i responsabili dei diversi Contratti di Quartiere che sono in giro per l’Italia.
Un altro obiettivo di grande rilievo è rappresentato dalla chiusura
della convenzione con la
Parrocchia, il Comune e la
Fondazione dei genitori per la realizzazione di un ambizioso programma di riqualificazione del
centro storico di Piove di Sacco.
Qui, in un’area importantissima del
centro storico, andremo a realizzare alloggi per giovani coppie, per
anziani e di edilizia residenziale
pubblica, nonché un centro direzionale e di servizi. Allo stesso
tempo, interverremo sull’asilo nido,
sulla scuola materna e sulla scuola
elementare. Si tratta di un lavoro di
grande portata, che in ambito nazionale farà da apripista ad altri
progetti analoghi, e che riqualificherà compiutamente un’estesa
area del centro storico di Piove di
Sacco.
Tra i traguardi raggiunti nel corso
dell’anno, figura anche il via ai lavori delle strutture di prima accoglienza rivolte agli immigrati che
vengono a lavorare in Italia ai sensi
della legge Bossi-Fini. Siamo certi
che nel Veneto saremo i primi a
consegnarle.
Dulcis in fondo, nei giorni scorsi
e in via informale, il responsabile
del Settore Edilizia Abitativa del
Ministero delle Infrastrutture, ci ha
informato che nostri progetti hanno
vinto un bando regionale utile alla
realizzazione di alloggi per anziani. In quest’ambito, i due progetti
finanziati dal Ministero, ci permetteranno di intervenire sui Comuni
di Padova e Piove di Sacco.
Oltre alla chiusura di tanti cantieri, il 2003 è stato contraddistinto
anche dalla raggiunta ‘certificazione di qualità’ dell’Azienda, stabilita
da un ente specializzato. Una conferma dell’alto indice di efficienza
e dei severi standard di qualità che
abbiamo saputo raggiungere attraverso il lavoro di tutte le maestranze”.
Contratto
di
Quartiere
Savonarola, cosa significa per
l’Ater di Padova?
“Significa aver acquisito un’esperienza in un settore molto specifico, che è quello del recupero edilizio concordato con i residenti. Allo
stesso tempo quella del
Savonarola, è un’esperienza che ci
permetterà di partecipare con successo all’assegnazione di altri
Contratti di Quartiere. Da parte
sua, l’Azienda ha tesorizzato un
percorso di lavoro che si rivelerà
molto utile anche per tanti altri interventi. Con il Contratto di
Quartiere Savonarola, l’Ater di
Padova è intervenuta a fondo con
un progetto complessivo di riqualificazione urbana che ha coinvolto
centinaia di alloggi e che ha letteralmente restituito la vita ad un
quartiere che stava morendo”.
Ater
PADOVA
Quali saranno i passaggi fondamentali del nuovo anno?
“…Premesso che siamo già partiti
con il Piano triennale 2004-2006,
quello finanziato dalla Regione per
intenderci, nel 2004 saremo impegnati su alcuni fronti specifici.
Quello dei Contratti di Quartiere,
dove concorriamo con ben quattro
progetti: tre nella città di Padova e
uno a Montagnana. A Padova, i
progetti sono quelli di via Anelli,
del Portello e dell’Arcella. Siamo
sicuri che due se non tre Contratti
ci saranno finanziati. Personalmente mi piacerebbe che anche
quello di Montagnana rientrasse
nel novero, perché proprio per il
prezioso contesto monumentale
della città, rappresenta una bella e
singolare esperienza. Altri fronti già
definiti sono quelli della realizzazione di nuove caserme in diversi
comuni della provincia e della costruzione di alloggi riservati agli
immigrati in ossequio alle nuove
leggi.
Nel nuovo anno contiamo di
aprire anche un nuovo versante
d’intervento: quello dell’edilizia
convenzionata in grado di autofinanziarsi attraverso canoni estremamente competivi. Allo scopo,
puntiamo alla rapida costituzione
di una società per azioni idonea a
gestire un’operazione che per il
mercato della casa sarà senza dubbio rilevante. Contemporaneamente e con lo stesso obiettivo,
con diversi Comuni della provincia
stiamo per chiudere l’accordo che
porterà alla costituzione di una
fondazione ad hoc”.
Presidente, quando si è insediato
dichiarò che l’Ater nello specifico
ambito d’intervento avrebbe raggiunto una grande competitività.
L’obiettivo è stato raggiunto?
“Posso dire che sostanzialmente
l’obiettivo è stato raggiunto. Sul
piano dei costi, costruiamo alloggi
che sono senza dubbio in linea con
quelli realizzati dall’impresa privata. Con una squadra di 55 persone
tutto compreso, movimentiamo
una mole notevolissima di operazione. E il fatto stesso che amministriamo circa 10 mila alloggi ne è
la più autorevole conferma. Certo,
c’è da lavorare sul versante dell’edilizia convenzionata e dei programmi futuri, ma anche su questi
fronti siamo ormai a buon punto”.
Quali sono i punti di forza
dell’Ater di Padova?
“Credo che il principali punti di
informa
forza dell’Azienda siano
l’innovazione e la grinta.
Devo dire che ho avuto
modo di verificare che lo
spirito di competizione è
molto forte. La nostra è
una squadra mediamente
giovane, e come tale ama
le sfide”.
Più in là, a cosa guarda
l’Ater di Padova?
“L’Ater di Padova guarda
alla piena competitività.
l’Ater, infatti, pur essendo
un ente pubblico opera in
un settore che è soggetto
alla concorrenza dei grandi gruppi privati. Tali gruppi magari non sono ancora
presenti nella realtà veneta, ma altrove (Milano,
Roma, Torino e altre grandi città) amministrano come noi migliaia e migliaia di appartamenti. Svolgono un’attività
molto simile alla nostra, anche se
ovviamente la locazione degli alloggi avviene a tariffa ordinaria.
Ecco, in prospettiva noi dobbiamo
essere pronti a sostenere una tale
concorrenza. E’ una prospettiva che
deve coinvolgere tutti quanti. Lo
stesso dipendente dell’Ater deve
sapere che, a differenza di altri enti
pubblici, non gode di una rendita
di posizione, ma che il suo lavoro
è garantito solo dalla qualità del
servizio. Credo siano argomentazioni sufficienti per dire che l’Ater
della nostra provincia guarda alla
totale competitività”.
Presidente, sul fronte fiscale
spesso lei si è lamentato.
Quest’anno come va?
“Quest’anno va peggio! Se prima
mi lamentavo, adesso dovrei piangere... L’Ater paga le tasse su tutto.
Tant’è vero che siamo il primo contribuente del Comune di Padova. E’
un paradosso! E’ una situazione insopportabile!”
...Nello specifico, l’Ater cosa
chiede?
“L’Ater non chiede alcun privilegio; chiede solo di essere equiparata ad un’impresa privata.
Un’impresa di costruzioni privata,
tanto per fare alcuni esempi, può
defalcare l’Iva dai costi, può dedurre le spese d’investimento dai redditi eccetera. Va da sé che uscendo
da questo sistema fiscale estremamente penalizzante, proprio per la
funzione sociale che svolgiamo,
potremo dare una risposta formidabile sul territorio!”
Quali sono gli scogli che l’Ater
deve superare nel corso del 2004?
“Al primo posto metto il calo costante della finanza pubblica.
Significa che dall’ente pubblico riceveremo sempre meno soldi: quest’anno meno dello scorso anno, e
l’anno prossimo meno di quello
corrente. Al secondo posto colloco
i canoni d’affitto che stanno progressivamente calando, nonostante
il costante aumento del numero degli alloggi. Ciò avviene perché nelle nostre case entra gente sempre a
minor reddito e che conseguentemente paga un affitto sempre più
basso. Al terzo e ultimo posto c’è il
significativo aumento degli inquilini immigrati. E ciò nel breve e medio periodo comporterà inevitabili
problemi di convivenza”.
Presidente, in questa intervista di
fine anno, c’è qualcosa che vuole
dire agli inquilini?
Sì. I nostri inquilini devono sapere che sono delle persone privilegiate e molto fortunate perché nella
nostra regione arrivano all’alloggio
pubblico solo il 5 per cento di coloro che fanno regolare domanda.
In virtù di questa posizione devono
essere disponibili alla collaborazione, soprattutto in quelle piccole
manutenzioni che ci aiutano a preservare il bene casa. Al di là di
questo invito alla collaborazione, i
nostri inquilini possono stare tranquilla perché fanno parte di un’azienda sana che guarda al futuro
con serenità perché ha solide prospettive. Auguro a tutti gli inquilino
di conoscere un sereno e proficuo
2004”.
5
Ater
PADOVA
informa
NELLA FOTO,
UNA VEDUTA
AEREA DEL CENTRO DI PADOVA.
NELL’ALTRA
PAGINA,
UN’ALTRA
VEDUTA
DELLA CITTA’.
Bilancio 2004: un forte
impegno su più campi
Nuovi “Contratti di Quartiere”, edilizia per immigrati/emigrati, via al
progetto di riqualificazione di via Anelli a Padova, ristrutturazione
urbanistica di un’importante area del centro storico a Piove di Sacco,
nuove caserme per i carabinieri in tre comuni della provincia. E ancora: costituzione di una Società per Azioni e della “Fondazione
ATER”. Sono alcuni dei punti qualificanti del nuovo Bilancio di previsione, che annuncia un 2004 decisamente ambizioso...
I
6
l Consiglio di Amministrazione dell’ATER di Padova il
29 ottobre scorso ha approvato il bilancio di previsione
2004 che, come previsto dal regolamento di contabilità chiude
in pareggio.
In prima battuta è utile ricordare che il settore dell’Edilizia
Residenziale Pubblica è stato oggetto negli anni recenti di vari interventi legislativi: tra questi il
“decentramento”, ovvero l’affidamento alle Regioni – tra le altre –
delle competenze sulla Casa,
purtroppo concomitante con la
soppressione delle contribuzioni
cosiddette “istituzionalizzate”
quale era la “Gescal”, con conseguente carenza di fondi a ciò
destinati.
Però si rileva che l’opinione
pubblica e più amministratori
pubblici risultano indifferenti alla
fine di un modello che fino agli
anni ‘90 ha dato adeguata risposta alla richiesta di alloggio da
parte di vari strati della società,
ed inoltre è bene ricordare che
oggi è la Regione il soggetto titolare delle Politiche Abitative, e
che, per l’ATER, in quanto Ente
Pubblico economico ispirato ai
criteri della efficienza ed economicità, con l’obbligo del pareggio di bilancio, sono ormai improcrastinabili oltre a finanziamenti certi e duraturi nel tempo,
interventi legislativi sui canoni e
contratti di affitto degli alloggi
ERP, nonché l’intervento pubblico sulle problematiche sociali a
sostegno delle categorie deboli,
non tralasciandone comunque
altre quali l’abusivismo e la morosità.
Dopo questa doverosa premessa, le principali attività programmate dall’Azienda nell’anno possono così essere elencate:
A - Si attiverà con vari Comuni
della Provincia per partecipare
ai bandi indetti dalla Regione
Veneto per concorrere ai finanziamenti dei cosiddetti
“Contratti di Quartiere”, con
almeno quattro interventi (le
proposte saranno presentate il
prossimo marzo 2004).
B - Completerà nell’anno il programma per la costruzione di
alloggi “temporanei per immigrati/emigrati di ritorno” che
prevede la realizzazione di n.
115 nuovi posti letto, per far
fronte a situazioni di disagio
abitativo per l’immigrato.
C - Continuerà anche nel 2004
ad investire, utilizzando strumenti finanziari di mercato,
nella realizzazione di alloggi
non ERP, per calmierare il mercato sia della locazione che
della cessione in proprietà.
D - Darà corso al programma
triennale approvato con delibera n. 1078-199 del 15 ottobre u.s. ed al piano annuale
che prevedono rispettivamente
la realizzazione di n. 1933 alloggi e di n. 49 unità commerciali, mentre il piano annuale
prevede l’avvio della realizzazione di n. 503 alloggi e n. 29
unità commerciali.
E - Avvierà, sempre nell’anno
2004, in collaborazione con il
Comune di Padova e la
Regione Veneto, il progetto
integrato di riqualificazione urbana, edilizia ed ambientale
relativo ai fabbricati e alle aree
Ater
PADOVA
informa
pertinenti al “Residence
Serenissima” sito in via Anelli
a Padova.
F - Avvierà, nel Comune di
Piove di Sacco, la ristrutturazione urbanistica di un’area in
centro storico con il recupero
di fabbricati legati ad attività
dell’istruzione e alla realizzazione di programmi di edilizia
residenziale pubblica.
G - Avvierà la realizzazione delle
caserme per i carabinieri nei
Comuni di Lozzo Atestino,
Campodarsego e Montegrotto
Terme.
H - A norma delle disposizioni
contenute nella L.S. n.
388/2000, acquisirà gli alloggi
dello Stato per n. 182 unità, in
vari Comuni della Provincia.
I - Costituirà la Società per
Azioni, con la previsione di significative iniziative nel cam-
po immobiliare residenziale
L - Costituirà la Fondazione denominata
“Fondazione
A.T.E.R.”, con l’obiettivo di
sviluppare studi, ricerche, analisi dei fenomeni sociali nel
campo dell’edilizia residenziale pubblica.
Bilancio di previsione 2004 - Composizione ricavi e vendite
12,76%
10,18%
Canoni di locazione
0,40%
Proventi amm. e man. stabili
Corrispettivi diversi
Corrisp. per servizi a rimb.
4,16%
Increm. Immob. Interne
72,50%
Bilancio di previsione 2004 - Composizione costi per servizi
8,45%
11,54%
11,34%
Costi ammin/generali
Costi ammin. stabili
25,71%
Costi manut. stabili
Costi per servizi a rimb.
Costi per int. edilizi
42,96%
E’ da rilevare, circa la manutenzione degli stabili ed alloggi di
proprietà ATER, che nell’anno
2004 l’impegno sarà necessariamente inferiore agli anni precedenti, in quanto la situazione di
bilancio, considerando la riduzione del ricavo fitti di ERP e la
maggiore imposizione fiscale derivante dalle recenti interpretazioni in materia di IRAP, non permette di continuare lo sforzo
compiuto negli ultimi 5-6 anni.
L’Azienda tuttavia si riserva di ricorrere anche all’utilizzo dei
fondi provenienti dai ricavi di
vendita ex legge 560/93 anno
2003, per continuare a mantenere lo standard qualitativo che ci
ha sempre contraddistinto negli
anni precedenti.
Infine, evidenziando che il processo di formazione del Bilancio
di Previsione per il 2004, nonché
i documenti previsionali, puntualizzano anche l’obiettivo di migliorare e di responsabilizzare le
strutture tecnico-amministrative
aziendali, permettendo così lo
sviluppo del modello in qualità
della spesa, nonché l’attuazione
dei principi di trasparenza e responsabilità, si elencano succintamente i dati numerici del documento di previsione del 2004:
- investimenti complessivi per €
20.908.148;
- una situazione economica di
pareggio;
- un ricavo per canoni di complessivi € 11.911.660 (comprendente anche i ricavi degli
alloggi gestiti per altri Comuni
della Provincia);
- un ricavo delle vendite secondo L. 560/93 pari a €
4.000.000 per un totale di n.
100 alloggi;
- un carico fiscale previsto di €
4.956.802 pari al 41,61% delle
entrate da canoni;
- uno stanziamento per la manutenzione degli stabili di €
2.195.576 con una percentuale
del 22,01 % rispetto alle entrate correnti da canoni.
7
Ater
PADOVA
informa
PIANO TRIENNALE 2004-2006
NUOVE COSTRUZIONI, RISTRUTTURAZIONI, RISANAMENTI
Tipologia
intervento
R04
N°
alloggi
altri spazi
locali acc.
Padova - Piazza Toselli
17 1° stralcio parcheggio interrato
Finanziamento totale
2.330.000,00
MS07 -
01 Padova - Piazza Toselli - 2° stral. edificio E
25
R04
18 Padova - Piazza Toselli - 2° stral. edifici A e D
66
7.350.000,00
NC01 -
09 Monselice
32
2.582.284,50
NC01 -
11 Padova - Via Cave - 1° stralcio
25
3
2.840.512,95
R04
-
07 Piove di Sacco
29
1
2.641.677,04
R04
-
08 Padova - Via Todesco - 1° stralcio
15
853.390,00
R04
-
19 Padova - Via Todesco - 2° stralcio
5
303.050,00
NC01 -
12 Sant’Urbano
12
1
898.635,00
NC01 -
15 Brugine
5
1
430.246,00
NC01 -
16 Correzzola
5
374.730,00
NC01 -
17 Cinto Euganeo
6
470.000,00
NC01 -
22 Padova - Via Cave - 2° stralcio
16
1.650.000,00
NC01 -
20 Cadoneghe
9
656.620,25
R04
-
13 Piacenza d’Adige
19
R04
-
14 Gazzo Padovano
19
R04
-
15 Cittadella - Ex Macello
R04
-
16 Padova - Via Citolo da Perugia 86-90
12
655.000,00
NC01 -
23 Mestrino - Peep via Mazzini
30
2.500.000,00
NC01 -
24 Piazzola S/B - Peep 1° Lotto
18
1.980.500,00
NC01 - 24/bis Piazzola S/B - Peep 2° Lotto - 1° stralcio
18
1.980.500,00
NC01 - 24/ter Piazzola S/B - Peep 2° Lotto - 2° stralcio
20
3.431.000,00
-
11
1
2.842.383,00
1.373.775,36
1.400.000,00
8
1.342.787,94
20 Castelbaldo (immigrati)
8
2
825.000,00
NC01 -
25 Vigonza - via Paradisi (anziani)
22
1
4.205.578,17
NC01 -
26 Piove di Sacco (anziani)
48
8
7.726.462,52
R04
21 Maserà ex Lazzareto
6
520.426,91
NC01 -
27 Casale di Scodosia
12
958.000,00
R04
22 Abano T. ex Maestre e Villa Bugia ora Villa Monet
6
400.000,00
NC01 -
28 Legnaro
8
680.000,00
NC01 -
29 Lozzo Atestino
10
937.700,00
NC01 -
30 Solesino - 1° Lotto - 1° stralcio
22
2.120.000,00
NC01 - 30/bis Solesino - 1° Lotto - 2° stralcio
12
1.200.000,00
NC01 - 30/ter Solesino - 2° Lotto
10
920.000,00
R04
8
-
Localizzazione e tipo d’intervento
-
-
NC01 -
31 Padova - Via Lister - 1ª fase
1.370.890,00
NC01 - 31/bis Padova - Via Lister - 2ª fase
60
2.303.110,00
NC01 -
32 Padova - Guizza
21
1.700.000,00
NC01 -
33 Rubano
18
1.800.000,00
Ater
PADOVA
informa
PIANO TRIENNALE 2004-2006
NUOVE COSTRUZIONI, RISTRUTTURAZIONI, RISANAMENTI
Tipologia
intervento
Localizzazione e tipo d’intervento
N°
alloggi
altri spazi
locali, acc.
Finanziamento totale
NC01 -
34 Fontaniva
16
1.585.000,00
R04
23 Bagnoli di Sopra
4
350.000,00
NC01 -
35 Conselve
12
1.286.000,00
NC01 -
36 San Giorgio in Bosco
10
808.000,00
R04
-
24 Padova - Contratto di Quartiere 2 - Portello
182
10.000.000,00
R04
-
25 Battaglia Terme - ex STU Immigrati
6
461.000,00
R04
- 25/bis Battaglia Terme - ex STU Sovvenzionata
10
728.871,00
R04
- 25/ter Battaglia Terme - ex STU Municipio
R04
-25/qua Battaglia Terme - ex STU Convenzionata
R04
-
-
3
1.350.000,00
10
728.871,00
27 Padova - Via Anelli
192
25.170.760,30
NC01 -
41 Tombolo
12
958.000,00
NC01 -
42 Vigodarzere
12
958.000,00
NC01 -
43 Monselice - Monticelli
6
747.798,00
NC01 -
44 Ponso
10
937.500,00
R04
-
28 Padova - Via Pontevigodarzere
17
1.788.000,00
R04
-
29 Masi
6
550.000,00
R04
-
30 Piove di Sacco - Scuola
2.650.000,00
R04
-
31 Piove di Sacco - Villa
1.250.000,00
R04
-
32 Padova - Arcella C. di Q.
186
10.000.000,00
R04
-
33 Montagnana - C. di Q.
101
10.000.000,00
R04
-
34 Padova - Quartiere San Giuseppe - C. di Q.
378
10.000.000,00
R04
-
35 Abano Terme - Ex area Salvagni - C. di Q.
R04
-
36 Teolo - Villa di Teolo
4
R04
-
37 Teolo - Frazione di Castelnuovo
5
1
471.800,00
R04
-
38 Cinto Euganeo - Frazione di Faedo
5
1
671.000,00
NC01 -
45 Cittadella - S. Croce Bigolina - Lotto B
16
1.600.000,00
NC01 -
46 Cittadella - Località Battistei - Lotto C1
8
1.300.000,00
NC01 -
47 Lozzo Atestino (Stazione media Carabinieri)
-
-
1.050.000,00
NC01 -
48 Campodarsego (Stazione media Carabinieri)
-
-
1.100.000,00
NC01 -
49 Montegrotto (Stazione media Carabinieri)
-
-
1.150.000,00
NC01 -
50 Legnaro - Località Volparo
8
NC01 -
51 Vescovana - Centro storico
8
NC01 -
52 Albignasego - Peep San Lorenzo
11
1.115.430,00
NC01 -
53 Albignasego - Peep Lion
12
1.177.000,00
NC01 -
54 Bastia di Rovolon - Mini alloggi per anziani
25
1.980.000,00
R04
39 Pontelongo
2
55 Monselice - Via San Giacomo
10
-
NC01 Totale
10.000.000,00
1.933
494.000,00
820.000,00
4
2
1.300.000,00
555.000,00
450.000,00
49
176.096.289,94
9
Ater
PADOVA
informa
PIANO TRIENNALE 2004-2006
MANUTENZIONE STRAORDINARIA, MANUTENZIONE PROGRAMMATA, ADEGUAMENTO IMPIANTISTICO
Tipologia
intervento
Localizzazione e tipo d’intervento
altri spazi
Finanziamento totale
MS07 - 17AD Padova - Via Varese 16/18 e M. Cengio 7/17
70
640.000,00
MS07 - 19AD Padova - Via Tione 18/22 - 3/11
66
440.946,00
MS07 - 20AD Padova - Via Cabrini 1/9 - 2/10
64
653.683,00
MS07 - 25MS Monselice - Via Buonarroti 18/20
10
(*)
340.000,00
MS07 - 03RI Padova - Cantele, Villasanta, Cardan
252
(*)
195.510,80
MS07 - 04RI Padova - Via Brofferio e Vivanti
148
122.273,86
MS07 - 05RI Padova - Via Cerato 6 e Via Acquette 11
79
87.247,49
MS07 - 06RI Padova - Via Cavalieri 15-17
12
25.155,30
MS07 - 07RI Padova - Via Lagrange 11-13
12
25.155,30
Padova e Provincia Energy Service
MS07 - 34RI (adeguamento e telecontrollo)
831
MS07 - 37MS Padova - Piazza Napoli (tetto amianto)
36
85.000,00
MS07 - 38MS Padova - Via Riello (garage)
47
150.000,00
MS07 - 39MS Conselve - Via Fani (aree)
76
93.000,00
-
750.000,00
Padova - Via Palestro, via Magenta, Toselli,
MS07 - 41MS Varese, M. Cengio (posti auto)
67
465.000,00
MS07 - 42MS Padova - Duprè (tetto amianto)
32
104.700,00
MS07 - 43MS Limena - Tosetto (tetto amianto)
15
89.600,00
Padova - M. Ceva, Marconi, Cerato,
MS07 - 44MS Corso Milano (serbatoi)
80
14.000,00
MS07 - 55MS Padova - handicap
34
169.400,00
-
50.000,00
Padova e Comuni della provincia
MS07 - 40MS (amianto diffuso in superfettazione)
10
N°
alloggi
Padova - Provincia
MS07 - 56MS Sostituzioni gruppi termici centralizzati
MS07 - 57MS Padova - Caldaiette pluriennali
MO06 - 01MO Padova e provincia attività di manut. ordinaria
Totale generale
MS = Manutenzione straordinaria; MO = Manutenzione ordinaria.
(*)
409.771,83
816
3.750.000,00
-
3.522.500,00
2.747
12.182.943,57
Ater
PADOVA
informa
Inaugurato il Contratto
di quartiere Savonarola
La cerimonia si è tenuta martedì 25 novembre alla
presenza delle autorità e dei vertici dell’Ater. Da tutti
tanta soddisfazione per un’opera dai grandi contenuti
tecnici e qualitativi e perché Padova è la prima città
italiana a consegnare un contratto di quartiere. Da
parte dell’assessore regionale Raffaele Zanon e del
sindaco Giustina Destro l’impegno a proseguire lungo
questa strada anche per il recupero del patrimonio
edilizio del Portello e dell’Arcella.
A
lla presenza delle diverse
autorità e dei vertici
dell’Ater, tra cui il sindaco
di Padova Giustina Destro, l’assessore regionale alle Politiche
Abitative Raffaele Zanon, quello comunale Giorgio Castellani, il presidente dell’Ater Andrea Drago e il
direttore Aldo Luciano Marcon,
martedì 25 novembre in piazza
Toselli è stato inaugurato il primo
stralcio del “Contratto di quartiere
Savonarola”.
Con questo primo stralcio, contraddistinto dall’innovativo e tecnologico “Giardino d’Inverno”, l’Ater
di Padova attraverso una radicale ristrutturazione è intervenuta su una
superficie di 23.560 metri quadrati
con la realizzazione di 85 alloggi di
proprietà, 60 alloggi per studenti
(con 96 posti letto nella Casa dello
studente dell’Esu) e 200 parcheggi.
A questa prima parte dell’intervento, a breve seguirà la seconda che
prevede il ripristino di 90 abitazioni, oltre a 11 unità commerciali e
locali accessori.
Come noto, gli aspetti innovativi
utilizzati per mettere a posto queste
palazzine riguardano l’isolamento
termico e acustico, la riduzione dell’inquinamento elettromagnetico, il
teleriscaldamento, il riciclo dell’acqua piovana e di quelle di scarico e
l’impianto di ventilazione meccanica. Inoltre, grazie alla copertura a
vetrata che racchiude un volume
d’aria di ben 10.600 metri cubi, è
stata realizzata una vera e propria
serra solare in grado di assicurare
un rilevante risparmio per il comfort
abitativo degli alloggi circostanti,
oltre che assicurare un clima mite
anche durante le stagioni fredde.
“Il Contratto di quartiere - ha detto l’assessore Castellani - ha la particolarità di rivitalizzare un’area degradata, per assicurare una migliore
qualità della vita ai suoi abitanti.
Durante l’attività del cantiere è stato
trovato il rifugio antiaereo, con tanto di panche perfettamente conservate, che veniva utilizzato durante
la Seconda Guerra Mondiale: ci
spiaceva distruggerlo per fare un
parcheggio, e quindi sarà conservato come memoria di quanto è accaduto da queste parti, dove una bomba provocò diversi lutti”.
ALCUNI PARTICOLARI
DELL’INTERVENTO ESEGUITO
SUL QUARTIERE SAVONAROLA.
NELL’ALTRA PAGINA, ALTRE
OPERE ESEGUITE DALL’ATER
DI PADOVA.
“La Regione - ha
sottolineato Zanon non taglierà i finanziamenti da destinare alle Politiche abitative. Anzi, in questi giorni è stato
emanato un nuovo
bando per un altro
contratto di quartiere, che mette a disposizione 81 milioni di euro, di cui 28
arriveranno dalle casse regionali.
Alcune di queste risorse contiamo
di farle arrivare a Padova, per salvaguardare il patrimonio edilizio del
Portello e dell’Arcella. La Regione
crede nel ruolo dell’edilizia sociale,
che deve restare in mano pubblica.
In Italia, tra l’altro, siamo i primi a
consegnare un contratto di quartiere”.
“Va sottolineata - ha affermato
Giustina Destro - la grande determinazione con cui l’Ater ha realizzato
questo progetto, che è il primo del
genere a livello nazionale.
Quest’opera ha un significato di
enorme valore, perché parte da un
concetto sociale. La ristrutturazione
ha consentito di mettere a disposizione alloggi confortevolissimi e nei
quali gli abitanti potranno condividere momenti di vita in comune.
Speriamo di poter fare un lavoro
analogo - ha concluso il sindaco di
Padova - anche all’Arcella, al
Portello e in via Anelli. Per questo
chiedo aiuto all’assessore Zanon,
che, essendo padovano, ha già mostrato di avere un occhio di riguardo
per la sua città”.
11
Ater
PADOVA
informa
Alloggi Ater: è necessario
rivedere le regole del “gioco”
A margine del super vertice dei ministri europei del 27 e 28
novembre, il presidente dell’Ater di Padova, avvocato Andrea
Drago, numeri alla mano, invita le istituzioni preposte a rivedere le leggi in materia per una più corretta applicazione del
principio di equità e per una più efficace risposta delle stesse
Aziende territoriali di edilizia residenziale.
G
iovedì e venerdì 27 e 28
novembre Padova ha
ospitato il super vertice
dei ministri europei sulle politiche
abitative. Da quanto è emerso, non
c’è dubbio che sul problema della
casa c’è molto da lavorare. Ai margini del convegno, il presidente
dell’Ater di Padova, avvocato
Andrea Drago, ha esposto i numeri
nudi e crudi che sottolineano la gravità del problema. In sintesi: su un
totale di 7.496 alloggi gestiti
dall’Azienda, 2.329 sono occupati
da una sola persona, in pratica il 31
per cento; circa la metà degli inqui-
L’ing. Marcon: “Siamo consapevoli:
servono nuovi alloggi”
12
Dal vertice europeo il direttore generale dell’Ater di Padova ha fatto il
punto della situazione. E’ emerso che quasi 10 mila sono gli alloggi controllati dall’Ater e che crescente è la richiesta di nuove abitazioni. Il dato è
impegnativo, ma le idee e la voglia di fare non mancano...
al vertice di Padova, il preD
sidente della Provincia
Vittorio Casarin ha invitato l’Ater
a “tenere alto il dinamismo dell’azienda”. L’invito è stato prontamente raccolto dal direttore generale dell’Ater, ingegnere Aldo
Luciano Marcon. Al meeting dei
ministri europei, il dirigente ha
fornito un esaustivo profilo della
situazione. A cominciare dal numero degli alloggi pubblici controllati dall’Ater fra proprietà e gestione in città e in provincia.
“Gli alloggi sono quasi 10 mila,
di cui 1750 del Comune. Il canone di affitto medio -ha detto
Marcon- si aggira sui 100 euro ed
è in diminuzione perché gli assegnatari hanno sempre minor reddito. Anche perché le assegnazioni che fino agli anni ‘60 venivano
fatte con i fondi ex Gescal, e andavano ad operai, oggi vanno
proprio ai ‘poveri’ che non possono pagare l’affitto”.
E veniamo ai nuovi alloggi che
ogni anno l’Ater mette a disposi-
lini ha un’età che supera i 65 anni;
888 pagano un canone mensile di
soli 8,30 euro (perché hanno un reddito inferiore al minimo sociale),
1.418 non ne sborsano più di 20.
Poiché nel libero mercato gli affitti
superano mediamente i 500 euro, è
evidente che nel sistema c’è qualcozione. “Gli alloggi che mettiamo
annualmente a disposizione -ha
sottolineato il dirigente- sono circa 320, di cui 180 per il turnover
e il resto per nuovi ingressi. Noi
costruiamo continuamente, basti
pensare che dal 1997 ad oggi abbiamo realizzato 750 alloggi,
mentre ne abbiamo in corso altri
250. Ne abbiamo fatti in via
Cave, a Torre, in via Tione, in via
Pinelli e fuori in tantissimi comuni: da Castelbaldo a Piazzola, da
Vescovana a Cittadella. Nel 2002
e 2003 abbiamo investito 25 milioni di euro all’anno”.
Numeri senza dubbio importanti, ma come ribadito dall’ingegnere Marcon, ancora insufficienti
per far fronte al mare delle richieste... “Per chiudere col problema
casa, direi che basterebbe avere a
disposizione 2 mila alloggi in città
e altri mille in provincia. In questo modo -ha proseguito Marcon-
Ater
PADOVA
sa che non funziona. Ed è significativo che sia proprio il presidente
dell’Ater a denunciare simili anomalie.
“Nessuno vuole contestare il diritto alla casa dei ceti più deboli - ha
detto Drago - ma questa situazione
deve indubbiamente indurre le forze
politiche ad una profonda riflessione. Credo che le regole del ‘gioco’
vadano cambiate e che il principio
di equità debba evitare che una casa
di edilizia popolare sia ad esempio
abitata da chi ha un reddito annuale
di 40-50 mila euro”. Il presidente ha
anche ribadito che è assurdo quantificare il canone seguendo la regola
dell’autocertificazione del reddito.
E’ una formula che se da una parte
difende la privacy, dall’altra rende
impossibile ogni verifica degli addetti dell’Azienda territoriale.
Da parte sua l’Ater ha però le mani legate perché ogni competenza in
informa
materia spetta alle Regioni, le quali
sono gli unici enti deputati a legiferare. Ovvio quindi l’invito alle forze
politiche “perché acquisiscano una
maggiore consapevolezza del problema”. In che modo? Modificando
la legge numero 10 del 1996 e riscrivendo le regole dei piani casa,
come chiede appunto la società.
Negli alloggi Ater si sfiora invece
il paradosso. Esistono famiglie che
trent’anni fa hanno ricevuto, come
era giusto, appartamenti da 90 metri
quadrati. Nel frattempo è però accaduto che i componenti del nucleo
familiare si siano progressivamente
ridotti, magari sino ad una sola
unità. “Nessuna legge - ha proseguito il presidente dell’Ater di Padova può imporre a questi inquilini il trasferimento in alloggi più piccoli.
Ritengo perciò necessario che le assegnazioni ai single non possano superare i 45 metri quadrati”.
C’è poi un altro pericolo. E cioè
che le case Ater finiscano per diventare l’anticamera degli istituti di riposo, mettendo così in crisi la richiesta di tante coppie giovani con
figli a carico. Questa tendenza è
confermata da alcuni dati. Sono infatti 1.589 gli alloggi occupati dagli
ultra sessantacinquenni; 369 quelli
da persone di età compresa tra i 55
e i 65 anni. Ma non mancano 56 appartamenti i cui inquilini non hanno
più di 35 anni.
L’analisi indica anche come negli
ultimi anni sia radicalmente mutata
la composizione stessa delle famiglie. Emerge così che nuclei di sole
due persone occupano ben 2.338
appartamenti. Un dato positivo è invece quello che riguarda il fenomeno della morosità. Nella provincia di
Padova non superano l’1 per cento,
contro una media nazionale che si
assesta sul 4 per cento.
NELLE FOTO,
DUE PARTICOLARI
DEGLI INTERVENTI
ESEGUITI A TREMIGNON
DI PIAZZOLA SUL BRENTA
E A CADONEGHE.
NELL’ALTRA PAGINA,
UNA FOTO DEL RECENTE
INTERVENTO ESEGUITO
A MONTEGROTTO.
A SEGUIRE,
IL PRESIDENTE DELL’ATER
DI PADOVA, AVVOCATO
ANDREA DRAGO,
E IL DIRETTORE GENERALE
DELL’AZIENDA, ING. ALDO
LUCIANO MARCON.
saremo a posto per almeno sei anni. Senza contare le almeno 250
unità che si potrebbero liberare
da subito se potessimo fare uscire
i nuclei familiari che le hanno
avute in assegnazione anni fa e
che adesso hanno anche due stipendi, tanto che potrebbero procurarsi un’altra casa a libero mercato”.
Ma tutte queste case si possono
realizzare? Per il responsabile, la
risposta è affermativa. “Si possono
realizzare -ha detto Marcon- con
una politica mirata. Io credo che
potremmo fare appartamenti da
75 metri quadrati a 100 mila euro
di costo ciascuno in edilizia sovvenzionata, cioè da dare a chi è
in graduatoria”. Ma come realizzarli? Il dirigente non si è sbilanciato, ma un’idea ce l’ha ed è anche molto semplice: richiesta di
mutuo alla Cassa Depositi e
Prestiti da parte della Regione che
poi ne affiderebbe la realizzazione alle Ater, pagando il mutuo.
Per il dirigente, un’altra strada
utile sarebbe quella di attingere al
patrimonio inutilizzato degli enti
pubblici. “Pensiamo al patrimonio
delle Case di Riposo o delle Ipab
-ha ribadito Marcon- decine di
appartamenti e di alloggi che magari sono vecchi e non ci sono i
soldi per effettuare le manutenzioni. Potrebbero darcele in consegna che ne so, per cinquant’anni.
Noi le risistemiamo, le diamo in
affitto e poi al termine della concessione le restituiamo”.
Per il direttore generale dell’Ater
anche riprendere in qualche modo il flusso di fondi statali interrotto con la fine dei fondi ex Gescal
trattenuti in busta paga, darebbe
una solida risposta. “La Gescal ha
chiuso -ha puntualizzato Marconperché lo Stato aveva capito che
ormai l’80 per cento dei cittadini
ha la casa di proprietà. In teoria
non era sbagliato. Soltanto che
ora ci troviamo davanti ad uno
scompaginamento sociale per due
fatti nuovi. L’aumento delle persone che vivono da sole, e l’arrivo
di una massa imponente di extracomunitari”.
Infine, l’edilizia convenzionata.
“Come ha già detto il presidente
Drago, noi facciamo case per chi
ha un reddito basso, non superiore ai 12 mila euro all’anno, ma ci
sono persone che vivono appena
sopra quella soglia. Faccio il caso
di un operaio con figli, che però
non ha la possibilità di comprarsi
una casa. Noi lo potremmo aiutare -ha concluso Marcon- costruendo alloggi a costo modesto
e ad affitto moderato (300 euro al
posto di 6-700) ma da parte del
Comune ci vuole il coraggio di
acquisire aree private e lasciarle a
noi”.
13
Ater
PADOVA
informa
ALCUNE ISTANTANEE
CHE SOTTOLINEANO
LA GRAVE SITUAZIONE
DI VIA ANELLI A PADOVA.
Ater, Comune e Regione insieme
nella riqualificazione di via Anelli
L’accordo siglato tra le parti prevede investimenti per oltre 13
milioni di euro. Il programma integrato di riqualificazione urbana edilizia ed ambientale cambierà radicalmente l’area più
degradata della città.
A
14
ter, Comune di Padova e
Regione insieme nel
progetto di totale riqualificazione di Via Anelli. Il protocollo d’intesa siglato nei mesi
scorsi dalle parti prevede, con il
coinvolgimento dei privati, la ristrutturazione dei sei edifici che,
con i loro 279 alloggi, rappresentano la causa prima del forte degrado. I proprietari che accetteranno di partecipare al progetto
contribuiranno economicamente
ai lavori, durante i quali verranno sistemati in alloggi temporanei e poi ritorneranno nel loro
appartamento. Agli altri l’immobile verrà espropriato e, una volta ristrutturato, dato in locazione.
Inoltre, agli inquilini che hanno
titolo per entrare nelle graduatorie comunali verranno assegnate
altre abitazioni, mentre i clandestini verranno allontanati.
Per attuare l’importante progetto di riqualificazione urbana verranno spesi oltre 13 milioni di
euro. Una somma che sarà a carico della regione per un importo
iniziale di 2 milioni e 600 mila
euro, del Comune per 2 milioni e
500 mila euro e dell’Ater per la
quota residua, salve eventuali integrazioni regionali per gli anni
successivi. In particolare, il
Comune di Padova si impegna
ad acquisire la disponibilità delle
unità immobiliari favorendone
l’acquisizione bonaria o avviando procedimenti espropriativi
e disponendone l’occupazione se risultasse necessario.
All’Ater è affidato il
compito di predisporre un programma integrato di riqualificazione urbana edilizia
ed ambientale, nonché la promozione
della procedura di
espropriazione degli
immobili destinati a
rimanere in sua proprietà, ad esclusione
Zanon: “Per via Anelli il 2004
sarà l’anno decisivo”
L’assessore regionale alle Politiche Abitative ha anche aggiunto: “Una città
come Padova non può più permettersi di avere una bidonville”. E il presidente dell’Ater Drago: “Se non viene progettato al più presto un piano-case, nel giro di qualche anno in altre zone urbane ci si troverà di fronte ad
altre vie Anelli”.
er la riqualificazione del
“P
ghetto di via Anelli il 2004
sarà l’anno decisivo”. Lo ha dichiarato nei giorni scorsi l’assessore regionale alla Sicurezza, ai
Flussi Migratori e alle Politiche
Abitative Raffaele Zanon interve-
nendo al meeting di studio sulle
tecnologie innovative applicabili
alla casa. “L’investimento in termini di risorse per la bonifica integrale è garantito - ha detto Zanon - e
per questo chiediamo la partecipazione e collaborazione dei pochi
Ater
PADOVA
informa
di quelle restituiti ai proprietari
che avranno aderito al programma integrato e di quelli attribuiti
al Comune in relazione ai costi
sostenuti. Questi ultimi, secondo
quanto annunciato dal sindaco
Giustina Destro in sede di presentazione dell’accordo, saranno
concessi ad agenti di pubblica sicurezza, secondo esperienze già
collaudate in altre città che hanno dato ottimi risultati sul fronte
della deterrenza del crimine.
L’iniziativa abbracciata
da
Comune, Ater e
Regione per il
progetto di riqualificazione urbana di via Anelli
ha ricevuto il
plauso dello stesso capo della Polizia Antonio Di
Gennaro, perché “perfettamente
in linea con le scelte del
Dipartimento di Pubblica
Sicurezza - ha detto lo stesso Di
Gennaro - indirizzate verso la
realizzazione di un sistema di sicurezza integrata, con il coinvolgimento di tutti i soggetti potenzialmente in grado di contribuire
al miglioramento della vivibilità
del territorio e della tranquillità
sociale”.
proprietari dei condomini e degli
amministratori locali, perché una
città come Padova non può permettersi di avere una bidonville.
Eliminare questa terra di nessuno è
quindi un diritto di questa città”.
Secondo Zanon infatti “in quel
quartiere si assiste alla totale assenza di sviluppo ed interconnessione sociale, e per questo è giusto
ridare alla città un quartiere per
troppo tempo sottratto ed estraneo
a valori e regole della civiltà occidentale”.
Su via Anelli è intervenuto anche
il presidente dell’Ater di Padova
Andrea Drago. “Se non viene progettato in tempi rapidi un pianocase serio, entro qualche anno ci si
troverà di fronte ad altre vie Anelli
in altre zone urbane. La pressione
dei nuovi immigrati in arrivo non
va sottovalutata, e tra le possibilità
di nuove abitazioni c’è quella legata alla rivalutazione delle migliaia di edifici padovani sottoutilizzati. Imponiamo il recupero delle caserme dismesse, delle aree degradate e già urbanizzate: l’ex caserma ‘Prandina’, ad esempio, è un
patrimonio pubblico che si presterebbe a questo scopo”.
“Via Anelli non sarà
più un ghetto!”
Lo ha detto il presidente Andrea
Drago, il quale ha anche aggiunto che
“diventerà un’area vivibile abitata da
varie componenti sociali”.
isto che gli interventi
“V
delle forze dell’ordine
non bastano, aderiamo alla ri-
chiesta del Comune con un impegno di ampia portata”. Con
queste parole il presidente
dell’Ater di Padova, avvocato
Andrea Drago, ha avviato con
massima solerzia il progetto di
bonifica ambientale ed urbana di
via Anelli che prevede la completa ristrutturazione degli edifici
esistenti. Come noto, gli edifici
saranno completamente svuotati
e al loro interno verranno ricavati circa 200 appartamenti, una
settantina in meno di quelli attuali. I residenti troveranno ospitalità in altri alloggi Ater sparsi
nel territorio padovano. Una volta ultimata la ristrutturazione, i
nuovi appartamenti verranno assegnati secondo le graduatorie e
ad un canone convenzionato di
circa 250 euro al mese. “In questo modo - ha detto il presidente
Drago - via Anelli non sarà più
un ghetto, ma diventerà un’area
vivibile abitata da varie componenti sociali”. E se i proprietari si
rifiuteranno di vendere? Nessun
problema, perché nei casi di
pubblica utilità la legge consente
l’esproprio. “Come Ater siamo
pronti - ha concluso Drago - bisognerà però osservare l’iter burocratico imposto dalla legge regionale sul recupero delle aree
degradate. Dopo la firma del presidente della Regione, i lavori
potrebbero iniziare nel prossimo
maggio”.
15
Ater
PADOVA
informa
UN PARTICOLARE
DEI RECENTI LAVORI
ESEGUITI A
MONTEGROTTO
TERME.
SOTTO,
L’ASSESSORE
REGIONALE
RAFFAELE ZANON.
E L’INTERVENTO
ATER ESEGUITO
A PIAZZOLA
SUL BRENTA.
Emergenza abitativa: soddisfatto
solo il 10 per cento della richiesta
E’ quanto emerso dal convegno
“Innovazione nell’edilizia residenziale
pubblica” che si è svolto allo Sheraton
di Padova giovedì 4 dicembre.
L’assessore regionale Raffaele Zanon
ha annunciato il rafforzamento delle
Ater e l’imminente costituzione
dell’Osservatorio regionale sulla casa.
A
16
fonte di 3 mila domande
per altrettanti alloggi,
appena 300 trovano risposta. Un dato che vale il 10
per cento delle richieste. E’ la risposta che l’Ater di Padova riesce a produrre a fronte dell’annoso dilagare delle domande per
alloggi di residenza pubblica.
Poco? “Sì - ammette il presidente
dell’Ater Andrea Drago - anche
se va detto che l’azienda padovana risulta la più efficiente del
Veneto, se si considera che la risposta al problema casa delle altre ‘sei sorelle’ provinciali non
supera il 5 per cento del totale”.
E’ in questo delicato contesto
di esigenze socio-abitative che
giovedì 4 dicembre scorso l’assessore regionale alle Politiche
abitative Raffaele Zanon ha lanciato un appello nel corso del
convegno “Innovazione nell’edilizia residenziale pubblica” svoltosi allo Sheraton di Padova e
organizzato dalla Regione in
collaborazione con l’Ater di
Padova.
“L’emergenza abitativa - ha
detto Zanon - obbliga i principali operatori del settore ad una
continua corsa contro il tempo.
Bisogna dunque risvegliare l’attenzione delle istituzioni e della
politica sul problema casa nel
Veneto, promuovendo un programma di ‘casa sociale’ per le
fasce deboli e le classi svantaggiate”.
Dopo il vertice dell’Ue della
settimana precedente sulle politiche abitative, l’assessore ha invitato dunque la politica regionale a fare altrettanto, ponendo
la questione al centro dei propri
programmi e avviando un confronto con la società civile, le
università, gli imprenditori e il
mondo degli enti locali. Proprio
per la crescente domanda di case sociali, Zanon ha anche annunciato il rafforzamento del
ruolo delle Ater e la prossima
costituzione dell’Osservatorio
regionale sulla casa come strumento essenziale di ricerca e verifica dell’andamento del sistema. Dal convegno è emerso che
è necessario agire in fretta, perché come documentato dal presidente Andrea Drago, i circa 10
mila alloggi gestiti dall’Ater (tra
quelli di proprietà e quelli gestiti
per conto del Comune) sono insufficienti a fronteggiare una domanda che è di oltre 3 mila
unità abitative all’anno.
Ma quali sono le province che
più patiscono l’emergenza casa?
“Sicuramente Padova, Venezia e
Vicenza - ha detto Drago - anche se nella nostra provincia c’è
una percentuale di sfrattati maggiore che in altre zone: attual-
mente ci sono infatti 800 sfratti
esecutivi in corso a Padova”. Ma
quali soluzioni adottare per fronteggiare l’emergenza abitativa?
Bisogna impostare - ha concluso
Drago - dei grandi piani casa come avveniva nell’immediato dopoguerra”.
Ater
PADOVA
informa
NELLE FOTO, L’EX MUNICIPIO
DI BATTAGLIA TERME.
SOTTO, IL CONSIGLIERE
DELL’ATER DI PADOVA
ALESSANDRO BALDIN.
A Battaglia Terme, un esempio di
riqualificazione urbana
Il progetto atteso al via già dai prossimi mesi chiama in causa l’ex
Palazzo Municipale e gli edifici ad esso annessi. Dai profondi lavori di ristrutturazione e recupero nasceranno nuove residenze e
inediti spazi polivalenti.
di *Alessandro Baldin
D
a molti anni ormai il
Comune di Battaglia
Terme aveva dovuto rinunciare all’uso del Palazzo
Municipale e degli edifici ad esso
annessi a causa del degrado, la fatiscenza e l’inagibilità dell’intero
complesso. L’edificio, che si affaccia sulla S.S. 16 lungo la riva destra
del canale Battaglia risale ai primi
anni del ‘900 e riveste un interesse
storico notevole poiché ribadisce
una tipologia di base caratterialmente veneta.
Il recupero dell’intera area è stato
reso possibile all’intervento
dell’ATER che si è fatta carico della
realizzazione del progetto.
L’abbandono della sede municipale avvenuto nel 1996 portò come
conseguenza una relativa perdita di
vitalità del centro storico, pertanto
l’intervento si inserisce in un’ottica
di riqualificazione urbana volta a ridare prestigio al paese.
Ridare urbanità ad un luogo significa riportare alla fruizione quotidiana quel luogo, ed ecco che la risposta all’esigenza del Comune di
Battaglia Terme si trova nella realizzazione di nuove abitazioni legate
all’edilizia residenziale pubblica.
Il progetto risponde in modo diverso alle eterogenee vocazioni dei
fabbricati esistenti e si articolerà per
questo, in elementi soggetti a ristrutturazione e, in elementi di nuo-
va costruzione. La prima parte del
progetto, oggi già in fase esecutiva,
con la cantierizzazione prevista per
i primi mesi del 2004 riguarda la
realizzazione di sei residenze legate a specifico uso solidale. La seconda parte dell’intervento, già finanziato, riguarda la realizzazione
di 10 residenze che vanno a soddisfare, in parte, le necessità abitative
del Comune. Si prevedono inoltre
ulteriori interventi destinati ad una
edificazione sovvenzionata e convenzionata rivolta specificamente a
giovani coppie. Il terzo stralcio del
progetto, previsto per il 2005, prevede il recupero del Palazzo
Municipale al quale saranno attri-
buite funzioni polivalenti atte a
soddisfare il bisogno di spazi sociali fortemente sentito nel paese.
L’intero intervento di riqualificazione urbana si legherà ovviamente
anche della relativa viabilità con la
realizzazione delle infrastrutture urbane necessarie a sostenere il mutamento previsto.
Grazie all’ATER, e ad un assiduo
lavoro condotto in collaborazione
con l’Amministrazione Comunale,
un piccolo comune come Battaglia
Terme, che non avrebbe mai potuto
avere i fondi finanziari necessari alla realizzazione di un’opera così
imponente, riuscirà a spegnere
quella nota stonata del suo centro
storico dimostrando come esistano
strade alternative alla vendita dei
beni patrimoniali dello Stato.
*Alessandro Baldin, componente
il Consiglio d’Amministrazione
dell’ATER di Padova.
17
Ater
PADOVA
informa
UN BEL PRIMO PIANO DELLA STRUTTURA
DI PIAZZOLA SUL BRENTA.
SOTTO, IL VICE PRESIDENTE
DELL’ATER DI PADOVA LUISELLA VACCATO.
A Piazzola
sul Brenta, tanti
anziani soddisfatti
Siamo stati a trovare gli anziani che
sono ospitati nella nuova e confortevole struttura di via Bergamin, a due
passi dal centro. A loro abbiamo
chiesto come se la “passano” e come
trascorrono la giornata...
riservati appunto ad anziani indipendenti e di una sala polivalente
destinata a locale di svago e di socializzazione per gli occupanti degli alloggi, per gli anziani ospitati
nel fabbricato adiacente e per tutti
i soci dell’Associazione Anziani
del Comune. Da sottolineare che
gli impianti dell’edificio sono stati
realizzati prestando una grande attenzione al bisogno di sicurezza
delle
persone
anziane.
Conseguentemente, sono stati dotati di apparecchi di rilevazione
per fughe di gas, di videocitofoni e
di impianto di riscaldamento centralizzato a pavimento, che prevede la regolazione della temperatura attraverso cronotermostati. Al di
là di queste note tecniche che ribadiscono l’attenzione con cui è stata realizzata la struttura, vediamo
cosa dicono gli anziani ospiti e come trascorrono la giornata.
Il nostro giro comincia con Italo
Gazzola, 78 anni, un ex carpentiere che ha vissuto, durante la guerra, la prigionia dei fascisti a Pola e
degli slavi in Montenegro. “Abito
qui da un mese – sorride soddisfatto il signor Italo – e mi trovo molto
bene. Prima stavo in una vecchia
D
18
a qualche mese
a Piazzola sul
Brenta, in via
Bergamin a due passi dal
centro storico, funziona
l’innovativa struttura riservata agli anziani autosufficienti. L’edificio realizzato dall’Ater è inserito
in un più ampio progetto
del Comune di Piazzola
sul Brenta, e si compone
di 22 appartamenti (13
monolocali e 9 bilocali)
PARTICOLARI
DEGLI ALLOGGI
PER ANZIANI.
ALCUNI OSPITI
DELLA STRUTTURA DI
PIAZZOLA SUL BRENTA.
NELL’ALTRA PAGINA,
ALTRI ANZIANI OSPITATI
NEGLI ALLOGGI ATER.
Ater
PADOVA
casa umida e malsana. Ora
qui ho tutto quello che mi
serve. Mia sorella Pierina
mi dà una mano. Il pranzo
mi viene portato direttamente a casa e durante il
giorno posso frequentare gli
amici del bar o gli altri
ospiti del palazzo”.
In un altro appartamento
troviamo la signora
Antonietta Favaretto, 83 anni originaria di Pieve di
Curtarolo. “Abito qui da diversi mesi. Mi trovo veramente bene. Durante il giorno mi
occupo dei lavori domestici oppure chiacchiero con le amiche”.
“Nella mia vita ho sempre lavorato, prestavo opera in uno iutificio –
continua la signora Antonietta –
adesso sono tranquilla. E poi ci sono i miei due figli che mi sono vicini”.
La Signora Emilia Venturin, invece, abita in questi alloggi dallo
scorso agosto. Ottantotto anni portati splendidamente, ha quattro fi-
informa
gli che sono attenti alle sue esigenze. “Qui mi trovo
molto bene – ci
dice con soddisfazione – sono comoda per fare la
spesa e poi posso
stare tranquillamente in casa. Mi
piace leggere e
parlare con le
amiche”.
Contenta della sua
sistemazione pure
la signora Emma
Ceccato, che da
agosto ha trovato
posto nel nuovo alloggio Ater. Pur con
qualche acciacco la
signora Emma, a dispetto dei sui 79 anni, sfodera un invidiabile sorriso. “In
precedenza ho abitato a Piazzola ed a
Villafranca – ci racconta la signora –
Ora mi piace passare le giornate guar-
dando al TV e lavorando ai ferri”.
Nell’abitazione della Signora
Francesca Gentilini troviamo allegri addobbi natalizi. “Mi piace stare qui – ci dice la signora
Francesca – ci sono tante amiche
con cui parlare. Abito qui da agosto e mi trovo davvero bene”.
I Signori Giuseppe Ometto e la
moglie Ida Cattin, abitano in fondo
al corridoio. Prima vivevano in
un’abitazione umida a Vaccarino.
“Adesso siamo contenti – dice la
signora Ida – abbiamo tutti i
comfort, siamo comodi per i servizi del paese. E poi siamo attorniati
da tanti amici, cosa che amo visto
che da giovane ho fatto volontariato e mi piace stare con la gente”.
L’ultimo appartamento è quello
della signora Adelina Piggio, settantasette anni che non dimostra.
“Abito in questo appartamento da
settembre e sono contentissima.
Prima stavo in una vecchia casa
isolata, mentre ora qui sono molto
comoda al centro, alle poste ed alla Chiesa”.
Ha collaborato Luisella Vaccato,
Vice Presidente dell’Ater di
Padova.
A Piazzola sul Brenta, anziani soddisfatti • Riqualificazione urbana a Battaglia Terme
Periodico dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale della Provincia di Padova
Dall’Ater 135 alloggi temporanei
per i lavoratori
Sped. in a.p. - 45% - Art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Filiale di Padova - N. 2 - Dicembre 2003
Si tratta del “Progetto immigrati extra Unione Europea e di ritorno”.
’Ater di Padova partecipa al
L
primo progetto delle Ater del
Veneto per dare un alloggio tem-
Intervista al Presidente Andrea Drago • Bilancio 2004: un
forte impegno su più campi • Piano triennale 2004 - 2006
Inaugurato il Contratto di Quartiere Savonarola • Ater, Comune
di Padova e Regione insieme nella riqualificazione di via Anelli
poraneo ai lavoratori. “Stiamo costruendo 135 alloggi - dice il presidente Andrea Drago - che poi daremo in gestione alle cooperative
sociali. Ce ne sono al quartiere
Arcella, a Castelbaldo, a Solesino e
a Battaglia. Si tratta del ‘Progetto
immigrati extra Unione Europea e
di ritorno’ proprio perché riguarda
anche gli oriundi italoamericani e
prevede una serie di monolocali
con 1-2 posti letto come alloggio
di prima accoglienza. L’affitto sarà
contenuto entro i 200 euro. Dopo
diciotto mesi i lavoratori dovranno
lasciare l’appartamento. Le case conclude Drago - avranno anche
un’aula comune dove imparare l’italiano e una mensa-cucina. Se
non ci pensano gli imprenditori,
almeno facciamo qualcosa noi...”.
19
Ater
PADOVA
informa
Tinteggiatura
delle pareti
e manutenzione
di serramenti
e ringhiere
dell’alloggio
in legno o in metallo, ringhiere e altre parti in ferro,
cioè sui lavori di dipintura
che generalmente vengono
effettuati in primavera e
che fanno parte degli obblighi degli inquilini.
Come da Regolamento, l’inquilino è tenuto ad effettuare alcune
manutenzioni utili a mantenere in buone condizioni l’alloggio.
Tra le principali: la tinteggiatura delle pareti e le manutenzioni
rivolte ad imposte, serramenti e porte in legno. Ed ancora: a inferriate e ringhiere in ferro e alle parti comuni degli edifici.
D
opo l’inverno arriva la
bella stagione, e quindi i
necessari lavori rivolti alla
cura della casa. I lavori di manutenzione dell’alloggio non sono facoltativi o lasciati alla benevola discrezione di chi vi abita, ma sono
un preciso obbligo di ciascun
assegnatario.
L’inquilino è infatti tenuto
ad usare l’alloggio “con la diligenza del buon padre di famiglia” e
ad effettuare gli interventi di manutenzione previsti dal Regolamento
per gli inquilini. E per manutenzione non si intende solo riparare
quello che si rompe, ma anche
mantenere (da cui “manutenzione”) in buone condizioni tutte le
parti del bene avuto in affitto.
Il Regolamento cita numerosi interventi
di manutenzione a carico dell’inquilino: dalla riparazione e sostituzione di rubinetti alla manutenzione di apparecchiature, serrande, parti dell’impianto di riscaldamento eccetera.
Dato il periodo, questa volta si
vuole però porre l’accento sulla
manutenzione di pareti, serramenti
20 Infissi e serramenti in legno: se manca
la manutenzione non c’è la sostituzione!
e periodicamente levigato e
S
verniciato, un serramento
esterno di legno dura oltre
trent’anni. Senza interventi di manutenzione, lo stesso serramento
dopo soli cinque anni deve essere
buttato via. E se consideriamo che
una coppia di imposte costa da
450 a 700 euro, si comprende
quale sia l’importanza della manutenzione degli inquilini. Discorso
analogo, ovviamente, vale per i telai delle finestre, le tapparelle in
legno, i portoncini d’ingresso.
La manutenzione delle parti in
legno è un obbligo contrattuale
degli inquilini. La mancanza di
manutenzione è un danno economico rilevante per l’Ater, la quale
non può e non deve sostenere.
Per questo l’Ater da tempo non
sostituisce più i serramenti che in
tutta evidenza per molti anni non
sono stati sottoposti a levigatura e
verniciatura.
Gli inquilini che pretendono la
sostituzione degli oscuri e dei serramenti devono perciò prima
Tinteggiatura
delle pareti
All’incirca ogni due anni occorre pitturare le pareti interne dell’appartamento.
Vengono così eliminati i “baffi” scuri nelle vicinanze di
stufe o caloriferi, le tracce
di umidità che possono
essersi formate durante
l’inverno per effetto di forti
sbalzi termici (quando, ad
esempio, l’alloggio è freddo
durante il giorno e viene scaldato
solo nelle ore serali), gli strisci e le
macchie provocati dal vivere quotidiano, le ombre nei posti dove ristagnano i vapori della cucina o il
fumo delle sigarette. A volte basta
una “mano di bianco” per dare alla casa tutto un altro aspetto.
chiedersi se li hanno trattati correttamente: se è così, alla fine del
loro ciclo di utilizzo, cioè dopo
molti e molti anni, l’Ater li sostituirà; al contrario, se gli inquilini
non li hanno periodicamente sottoposti ad adeguati trattamenti
manutentivi, l’Ater non li sostituirà.
In questo caso, la manutenzione
dovrà essere effettuata a cura e
spese degli inquilini.
Mantenere in buone condizioni
l’alloggio in cui abitiamo è un dovere di ciascuno di noi, indipendentemente dal reddito disponibile e dall’affitto pagato.
Ing. Aldo Luciano Marcon,
direttore generale Ater di Padova
Ater
PADOVA
informa
uguale sia nel tipo sia nel colore a
quello originariamente applicato.
(Si ricorda che esistono vari tipi di
prodotti da applicare ai serramenti
in legno: olio di lino, vernice trasparente, impregnante per legno,
smalto ed altro ancora. Se non si sa
quale è il prodotto adatto ai propri
serramenti, è necessario informarsi
al Servizio manutenzione dell’Ater.
Inferriate e
ringhiere in ferro:
da raschiare
e riverniciare
Imposte,
serramenti
e porte in legno:
da raschiare
e riverniciare
Le imposte (dette anche oscuri) e i serramenti in legno
vanno raschiati
con la carta
vetrata e
riverniciati ogni
due o tre
a n n i .
Vengono
usati per
proteggerci dalla
pioggia, dal gelo,
dal sole, ma proprio questi agenti atmosferici li deteriorano: dapprima si scrosta lo
strato di vernice, quindi viene intaccato il legno. E’ assolutamente
necessario, quindi, e obbligatorio,
che gli inquilini mantengano i serramenti nella loro integrità e
funzionalità: devono periodicamente passarli
con la carta
vetrata in
modo da
pulirli in
profondità e
da eliminare
la
vernice
staccata, poi devono verniciarli
con un prodotto adatto,
Anche le parti in ferro - principalmente i parapetti delle terrazze, le
inferriate delle finestre, le serrande
dei garage - devono essere periodicamente sottoposte a manutenzione. Occorre eliminare con spazzola metallica e carta vetrata le tracce
di ruggine e le parti di pittura sollevate o staccate. Quindi, si passa
sulle vecchie macchie di ruggine il
cosiddetto “antiruggine” e si ripittura con uno smalto per esterni.
Manutenzione
delle parti comuni
degli edifici
Lo stesso trattamento indicato - e
prescritto dal Regolamento - per
murature e componenti in legno e
in ferro all’interno dell’alloggio,
vale per le parti comuni degli edifici. Le pareti, i serramenti e le ringhiere delle scale, i cancelli d’ingresso e le recinzioni, per fare
qualche esempio, vanno periodicamente puliti e ridipinti. Per la
manutenzione delle parti comuni
degli edifici, l’Ater fornisce la pittura oppure contribuisce per il 25
per cento della spesa.
IN ALTO,
LA SEDE DELL’ATER
DI PADOVA,
IN VIA RAGGIO DI SOLE.
Azienda più vicina con www.aterpadova.it 21
a qualche mese anche l’Ater di Padova è in rete. www.aterpadoD
va.it è il nuovo sito internet dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale della provincia di Padova. Oltre a presentare
l’Azienda e a spiegarne compiti e ruoli, www.aterpadova.it si prefigge
di essere un utile strumento per l’inquilino e più in generale per chi
desidera un rapido contatto con l’Azienda. Attraverso internet, l’inquilino può essere sempre in contatto con l’Azienda, e attraverso lo strumento della posta elettronica, senza muoversi da casa, può segnalare
agli uffici competenti ogni qualsivoglia esigenza o eventuali imprevisti
ed urgenze (ovviamente secondo quanto dispone il Regolamento).
Insomma, un modo sicuramente al passo coi tempi per comunicare e
per raccogliere le nuove sfide che ci possono migliorare la vita. Per un
servizio e un’informazione più completa, www.aterpadova.it già dalle
prossime settimane completerà le sue sezioni. Tra l’altro nel sito, il periodico dell’Azienda, Ater Padova Informa è già disponibile in un’agevole versione on-line.
Ater
PADOVA
informa
AZIENDA TERRITORIALE
EDILIZIA RESIDENZIALE
DELLA PROVINCIA DI PADOVA
35137 PADOVA - Via Raggio di Sole, 29
Tel. 049 873.29.11 - Telefax 049 873.29.10
e-mail: [email protected]
Ufficio Inquilinato - Canoni
Tel. 049 873.29.15
Manutenzione Ordinaria
Tel. 049 873.29.45
ORARIO DI RICEVIMENTO DEL PUBBLICO
Gli orari di ricevimento del pubblico, ai
quali tutti gli Uffici si devono scrupolosamente attenere, sono i seguenti:
Lunedì
Mercoledì
Giovedì
dalle ore 8.30 alle ore 12.30
dalle ore 15.00 alle ore 17.15
dalle ore 8.30 alle ore 12.30
n. 1 anno 1°
Gennaio 1978
Notiziario dell’I.A.C.P.
della Provincia di Padova
UNA TRADIZIONE
CHE SI RINNOVA
INFORMAZIONE
PROGETTUALITA’
RISPOSTE
OPINIONI
Sped. in a.p. - 45% - Art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Filiale di Padova - N. 1 - Giugno-Luglio 2003
Periodico dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale della Provincia di Padova
A Piazzola sul Brenta, anziani soddisfatti • Riqualificazione urbana a Battaglia Terme
Sped. in a.p. - 45% - Art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Filiale di Padova - N. 2 - Dicembre 2003
Periodico dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale della Provincia di Padova
Intervista al Presidente Andrea Drago • Bilancio 2004: un
forte impegno su più campi • Piano triennale 2004 - 2006
Inaugurato il Contratto di Quartiere Savonarola • Ater, Comune
di Padova e Regione insieme nella riqualificazione di via Anelli
Ater, un’azienda che guarda avanti • Dati positivi per il bilancio 2002
• Ater, Comune di Padova e Regione Veneto insieme per una nuova
via Anelli • A Padova il seminario Federcasa • Guida all’abitazione
protetta, sicura e confortevole • Lavori, cantieri e inaugurazioni
Il Presidente,
il Consiglio
di Amministrazione
e i Dirigenti dell’Azienda
augurano agli inquilini
di conoscere
un proficuo e felice 2004
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Giornalino Dicembre 2003