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MARTEDÌ
27 OTTOBRE
2009
savona
L’AGENTE STRONCATO DA ANEURISMA DELL’AORTA
LA GUERRA DEL CARBONE IN PORTO
Alti fondali, l’intesa rallenta
sulla scelta del presidente
Dubbi di “Estate” sul nome di Riccardo Genta. I timori dei sindacati
SAVONA. L’accordo sulle quote
societariechemetteràfinealla“guerra
del carbone” per il controllo del Ter­
minal Alti Fondali c’è, ma è sulla com­
posizione del consiglio d’amministra­
zione e sulla figura del presidente (il
nome più gettonato è quello di Ric­
cardo Genta), che le parti stentano a
trovareunasoluzione.Èquestopoten­
ziale nuovo intoppo, questa incertezza
che ha spinto Cgil, Cisl e Uil, ieri, ad
esprimere preoccupazione per quanto
sta accadendo intorno al porto di Sa­
vona e per i rischi che comporterebbe
il prolungarsi di questa situazione.
«L’intervento dell’autorità giudizia­
ria – dicono Cgil­Cisl e Uil nel comuni­
cato congiunto – con la decisione di
congelare il 60 per cento delle quote
del Terminal Alti Fondali Savona – il
protrarsi di una infruttuosa contrap­
posizione tra gli imprenditori interes­
sati all’acquisizione delle quote e, per
finire, le dimissioni del presidente
dell’Autorità Portuale Rino Canavese
dalla presidenza di Funivie Spa, sono
tutti eventi che non si limitano solo a
gettare un’ombra sul futuro di
un’azienda ma mettono in discussione
un progetto che coinvolge tutta la pro­
vincia attraverso una delle sue filiere
più importanti».
Due settimane fa è stata elaborata
un’ipotesi di accordo che prevede la
cessione del 51% di Terminal Alti Fon­
dali a una new company formata dai
soci di Estate ( composta all’80% da
BBI e al 20% da Italiana Coke) che ha il
controllo del 100% di Rinfuse Italia
–Tri al porto di Vado. Il resto delle
quote andrebbe per il 40% a Portlog di
Franco Gattorno , il 3% a Saif , il 3% a
Unicoal e il 3% a Energy Coal. La crea­
zione della new company comporte­
rebbeunasoluzione“amichevole”trai
terminalisti della controversia giudi­
ziaria per il controllo del Terminal Alti
Fondali. Infatti attualmente le quote
degli Alti Fondali sono al 60% in mano
a Società Funiviaria Alto Tirreno, con­
>> IL TERMINAL
NEL 2010 ULTIMATO
IL NUOVO TUNNEL
••• IL TERMINAL Alti Fondali
diventerà lo scalo savonese del
carbone (ad eccezione di
quello destinato alla centrale
Tirreno Power che sarà sbar­
cato a Vado) una volta dimessa
la stazione di Miramare.
Entro la primavera del 2010
verrà terminato il collaudo del
nuovo tunnel sotterraneo – sot­
tomarino di Funivie che tra­
sporterà il carbone dal Terminal
Alti Fondali direttamente alla
nuova stazione di San Rocco
(Valloria) e da lì, tramite la funi­
via, verrà trasportato al depo­
sito di Cairo, dove è prevista la
costruzione di un nuovo parco
carbone. Nel 2008 sbarcate 3,5
milioni di tonnellate di carbone.
Gli impianti delle Funivie
‘
FUTURO
A RISCHIO
Gli ultimi eventi
mettono a rischio
il progetto e
gettano un’ombra
sul futuro
dell’azienda
CGIL, CISL E UIL
comunicato congiunto
trollataal100%daCampostanoGroup
e da imprese alleate del gruppo, e al
40% alla Portlog; il 60% delle quote in
mano a Campostano Group è stato se­
questrato dall’autorità giudiziaria su
istanza di Estate lo scorso settembre.
Ma all’accordo sulle quote, che
stando ad indiscrezioni dovrebbe es­
serefirmatoabreve, noncorrisponde­
rebbe un’intesa sulla composizione
del cda e in particolare sull’individua­
zione del presidente con il ruolo di ga­
rante. Il nome più accreditato è quello
di Riccardo Genta, ex amministratore
delegato di Ferrania Imaging Techo­
nologies, figura vicina all’imprendi­
tore Aldo Dellepiane, che è stato indi­
cato nei giorni scorsi come il poten­
ziale consigliere nominato da Italiana
Coke. Un nome che troverebbe l’oppo­
sizione di Estate, socio di maggioranza
della new company. Il caso di Termi­
nal Alti Fondali è intrecciato a quello
di Funvie Spa e alla nomina del presi­
dentedopoledimissionidiRinoCana­
vese, presidente dell’Autorità Por­
tuale, che detiene il 4% della società
controllata al 47% da Campostano, al
47% da Italiana Coke e al 2% dalla
compagnia portuale Pietro Chiesa. Se­
condo le organizzazioni sindacali è
fondamentale che il ruolo di garanzia
si assunto da una figura espressa
dall’Autorità Portuale. «Deve essere
confermato – dichiarano Cgil, Cisl e
Uil nel documento – il ruolo di garante
fino ad oggi ricoperto dall’Autorità
Portuale anche a garanzia del corretto
utilizzo del contributo statale».
ELENA ROMANATO
Polizia municipale in lutto
per la morte di Luciano Recagno
SAVONA. I vigili urbani sono in
lutto. Ieri mattina poco dopo le 9,
all’ospedale San Paolo è infatti de­
ceduto Luciano Recagno, 58 anni,
uno degli agenti più anziani in ser­
vizio a Savona. A stroncarlo è stato
quasi certamente un aneurisma
dell’aorta che non gli ha lasciato
scampo. Per stabilire con certezza
le cause della sua morte, i respon­
sabili dell’Asl hanno però deciso di
effettuare un esame autoptico che
verrà effettuato, molto probabil­
mente già quest’oggi, al Santa Co­
rona. Luciano Recagno, che lascia
la moglie Adele e le figlie Silvia e
Laura, avrebbe dovuto andare in
pensione ai primi di gennaio,
anche se aveva chiesto di poter re­
stare in servizio sino ad aprile 2010
per poter maturare il massimo dei
versamenti possibili.
Domenica Luciano Recagno aveva
effettuato in compagnia della mo­
glie una gita a San Giacomo di Ro­
burent. Nel tardo pomeriggio,
rientrando verso Savona, aveva
accusato i primi sintomi del males­
sere e temendo un attacco cardi­
aco si era recato al pronto soc­
TRIBUNALE/1
Luciano Recagno, deceduto ieri
corso dell’ospedale di Mondovì.
Tutti gli esami effettuati avevano
però dato esito negativo, tanto
che verso le 22 era stato dimesso.
Nella notte, però, aveva nuova­
mente accusato un dolore retro­
sternale e si era recato al pronto
soccorso del San Paolo, dove
anche in questo caso tutti gli esami
effettuati avevano dato esito ne­
gativo. È morto poco dopo le 9 di
ieri mattina, mentre era in attesa di
effettuare una ecografia cardiaca.
TRIBUNALE/2
Lesioni colpose
chiropratico processato
Omissione atti d’ufficio
assolto ex sindaco di Urbe
HA PRESO il via ieri mattina in tri­
bunale, ma è stato subito rinviato
al marzo del 2010, il processo nei
confronti del titolare di un centro
fitness di Savona, E. M., di 44 anni,
finito a giudizio per esercizio abu­
sivo della professione di chiropra­
tico e per lesioni colpose nei con­
fronti di una paziente. Una vicenda
che risale al marzo del 2007,
quando una signora savonese, S.
A., si iscrisse a un corso di panca
per fitness nella palestra dell’im­
putato. Secondo le accuse, sempre
respinte dal titolare del centro fit­
ness, l’uomo avrebbe effettuato la
professione di chiropratico, senza
essere in possesso dell’abilita­
zione prevista dalla legge. E a se­
guito di queste manipolazioni la
donna avrebbe riportato danni,
chiedendo i danni per lesioni.
ERA FINITO a giudizio con l’accusa
di omissione di atti d’ufficio per
non aver risposto alla richiesta di
un cittadino che chiedeva di sa­
pere chi aveva presentato un
esposto contro di lui per riaprire
una strada vicinale. Ma ieri mattina
Franco Dimani, 69 anni, ex sindaco
di Urbe, difeso dall’avvocato Fran­
cesco Ruffino, è stato assolto con
formula piena dai giudici del colle­
gio del tribunale di Savona, per­
chè il fatto non costituisce reato.
Una vicenda che risale agli anni
2003 e 2005 e che ha visto Franco
Dimani imputato prima nella sua
veste ci primo cittadino di Urbe e
poi come vice­sindaco con delega
all’urbanistica. Per entrambi i casi
la difesa ha dimostrato che l’am­
ministratore non aveva alcuna re­
sponsabilità penale.
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Altifondali,l`intesarallenta sullasceltadelpresidente