Una strutta Web che occupi una sola schermata non è di
difficile implementazione, ma è una layout datata e
ormai abbandonata per i suoi limiti, soprattutto in quanto
presenta varie problematiche che rendono un sito web
difficile da navigare e soggetto nel breve periodo d’utilizzo
a un progressivo disordine nei contenuti.
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Premessa: Web Usability
La web usability è un approccio della progettazione per rendere i siti web facili da usare per l'utente
finale, senza richiedere all'utente di sottostare a una formazione specifica. L'utente deve essere in
grado di mettere in relazione in modo intuitivo le azioni che ha bisogno di compiere nella pagina web
con altre interazioni che svolge fisicamente nella vita quotidiana, come ad esempio premere un
pulsante per ottenere un'azione. L'obiettivo principale della web usability è in sintesi:
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Presentare l'informazione all'utente in modo chiaro e conciso
Offrire all'utente le scelte corrette, in una maniera che risulti ovvia
Eliminare ogni ambiguità relativa alle conseguenze di un'azione (es. fare clic su
cancella/rimuovi/compra)
Mettere la cosa più importante nella posizione giusta della pagina web o dell'applicazione web.
Oltre vent’anni di sinergie tra varie discipline: dall’informatica alle scienze cognitive hanno portato
all’attuale struttura dei portali Internet. La struttura che si sviluppa in un’unica schermata
senza scroll verticale è stata scartata dal Web 2.0 in quanto inefficiente e falsamente
semplice nell’uso. La maggioranza dei portali presenta una struttura verticale frutto di
studi multidisciplinari e dell’analisi statistica relativa all’interazione tra utenti e portali internet. Nella
navigazione gli utenti tendono a seguire automatismi e operazioni familiari, una struttura che
risulti antiquata e fuori standard risulta scartata con l’abbandono immediato da parte degli utenti
sia inesperti che esperti del portale. Con la diffusione di Facebook e altri Social Network gli utenti
hanno preso familiarità con le strutture tipiche della seconda era di Internet e di fatto i principali
portali sia esteri che italiani si sono adeguati ai nuovi standard e la struttura che rimanga in
un’unica schermata è di fatto scomparsa dal Web a favore di un sviluppo in lunghezza dei
portali Internet.
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Regola dei 3 Click!
Un Sito Web che si sviluppi in un’unica schermata, va in contrasto con una delle più
importanti regole dettate dalla Web Usability. L’utente giunto nel sito deve poter raggiungere
le informazioni che cerca entro tre click dalla pagina in cui si trova. Una struttura simile
brucia 2 Click in partenza e costringe ad abusare di link dividendo in contenuti in
innumerevoli sezioni e categorie aumentando la complessità dell’intero portale internet.
L’analisi statistica ha dimostrato che il mancato rispetto della regola dei 3 click - l’anteporre
una pagina di selezione tra diverse aree di un portale o diverse lingue o versioni grafiche –
porta ad un incremento esponenziale delle visite di rimbalzo portandole spesso oltre l’80%.
Ovvero, 80% degli utenti che visitano un sito strutturato senza tenere conto di
questa regola, lo abbandonano immediatamente in un tempo inferiore ai 20 secondi
andando a cercare le informazioni altrove. Infatti, gli utenti si fermano sulla prima pagina e
non proseguono la navigazione all’interno del portale, non trovando nulla di interessante su
una pagina che, non sviluppandosi in verticale, non ha spazio per avere contenuti subito
fruibili, abbandonano il sito senza interagire.
Proprio per questo motivo, si tende a mettere nella pagine di un portale più informazioni
possibili, i contenuti è importate siano immediatamente usufruibili e non ambigui,
non potendo eccedere oltre i 1024 px orizzontali si espande in verticale il portale.
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Contenuti Ridondanti
Una sito web che si sviluppi in un’unica schermata senza necessità di scroll della pagina
Web, crea inutili ridondanze di contenuti. Tali ridondanze creano:
1. Ambiguità all’utente che si troverebbe spaesato e confuso, trovandosi a cercare in aree
distinte rigidamente sequenziali e gerarchiche, abbandonerà la navigazione nel portale
cercando l’informazione altrove.
2. Difficoltà di aggiornamento e correzione dei contenuti, causata dal dover agire su
contenuti simili se non identici in più punti del portale e dover visionare ogni volta più
pagine per vedere gli effetti conseguenti di un nuovo inserimento o modifica.
3. Un progressivo disordine dei contenuti a seguito della ridondanza dei medesimi e
della scarsa possibilità d’organizzazione conseguente a un eccessiva rigidità della
stuttura.
4. Una penalizzazione da parte dei motori di ricerca che vedrebbero i contenuti come
doppi e addirittura tripli considerando tale azione come un tentativo d’inganno e
penalizzando pesantemente l’indicizzazione del portale. Oltre il 90% delle visite a un
sito Web viene dai motori di ricerca una penalizzazione in tal senso è da
evitare.
Tale struttura risulterebbe chiara solo a chi ci lavora, gli utenti si troverebbero
spiazzati. Non ultimo renderebbe difficile la navigazione da parte di software di
supporto ai diversamente abili.
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Navigazione: Articoli e contenuti
In una struttura in cui il portale non si viluppi in verticale presenta la necessita di
dividere in più pagine un articolo, cosa molto più scomoda e macchinosa rispetto allo
scorrere con la “rotellina” del mouse come su un qualsiasi documento PDF o Word.
La divisione in più pagine rende vana qualsiasi tecnica per rendere appetibile
la lettura di un articolo, come dividere i periodi con uno spazio, per invitare a
leggere il seguito del testo. Soprattutto maschera l’effettiva lunghezza del testo
scoraggiando il lettore dal proseguire la lettura delle pagine seguenti. I motori di
ricerca frantumerebbero il risultato facendo visitare a un eventuale utente solo la
parte di un documento che contiene le parole chiave ricercate, quindi un lettore
potrebbe giungere a pagina 10 di 20 di un artico, un po’ come se aprisse un libro
su una pagina a caso non ne capirebbe il contenuto o addirittura lo fraintenderebbe e
non sempre capirebbe di trovarsi in una porzione di un contenuto molto più vasto e
articolato. I libri e riviste si sfogliano, il Web si naviga!
Un altro problema di una struttura simile risiede negli elenchi di più articoli che,
non potendo svilupparsi in verticale, risulterebbero suddivisi in un numero
elevato di pagine e soprattutto presenterebbe meno informazioni come il solo titolo,
non invitando quindi alla lettura e approfondimento. Diversamente in un portale che si
sviluppa in verticale gli elenchi non solo possono rimanere su un’unica pagina, ma
possono presentare un testo introduttivo che invogli alla lettura dell’articolo.
Analogamente un articolo si svilupperebbe in un’unica pagina rendendo più facile la
lettura.
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Accessibilità
Software di Supporto
Il Web è vasto e sono presenti non solo
diversi browser per la navigazione (Explorer,
Firefox,
Opera,
ecc.),
diversi
Sistemi
Operativi (Windows, Linux, Mac OX, BSD,
ecc.) e diverse piattaforme Hardware, sono
inoltre presenti, anche utenti che necessitano
di software e hardware che sia loro di
supporto a difficoltà psicomotorie di varia
natura.
Il Mouse è adattato ai portali
che si sviluppano in lunghezza.
Con la nascita del Web il principale
strumento d’interazione con il computer a
subito importati modifiche per facilitare la
navigazione nei portali verticali.
Una struttura che nella pagina iniziale
presenta un rimando ad altre sezioni interne e
che non rispetti gli standard attuali, presenti
ridondanze di contenuti , riduca il testo a
favore di link o addirittura immagini ostacola i
software che sono progettati per facilitare al
navigazione ai diversamente abili.
Stessi problemi avrebbero i software di
traduzione e i spider/bot dei motori di ricerca
che scandagliano il Web per indicizzare le
informazioni in esso contenute.
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Risoluzione video
Il passaggio dallo standard CRT (quelli con tubo catodico, pesanti e ingombranti) dei monitor
ai nuovi schermi a LED (quelli piatti) ha aumentato la dimensione dei monitor passando
rapidamente dai 15” ad oltre i 24”. Si è passati dunque, da una risoluzione di 800x600 dei
vecchi CRT da 14” ad una di 1920x1080. L’area disponibile al desktop è praticamente più che
raddoppiata e attualmente tutti i siti Web sono progettati per essere visti a una risoluzione
minima orizzontale di 1024 pixel, di conseguenza una pagina strutturata per apparire entro
la risoluzione di 1024x600 pixel come quella richiesta, occuperebbe metà dello schermo alla
risoluzione attualmente più elevata ovvero 1920x1080.
La scarsità di spazio per far apparire i contenuti in un’unica schermata senza
bisogno di usare il testo Well del Mouse (la rotellina) ovvero una barra di scorrimento
verticale, richiede l’uso di caratteri e immagini di piccole dimensioni che se leggibili a
una risoluzione di 1024x600 risultano praticamente troppo piccole costringendo chi ha un
monitor di ultima generazione o con una risoluzione più elevata (più del 70% degli utenti) a
utilizzare l’apposita funzione del proprio browser par aumentare la grandezza dei caratteri o
funzioni di zoom della pagina, macchinose e sconosciute alla maggioranza degli utenti, in
quanto il portale a risoluzioni diffuse oggi come 1440x900, 1680x1050
risulterebbe di difficile lettura e di difficile navigazione. Eccedere le dimensioni di
larghezza oltre i 1024 pixel comporta la comparsa a quella risoluzione di un odiosa barra
orizzontale (ciò che avete notato in ospedale con il vecchio monitor CRT che ha una
risoluzione di 800x600) oltre a quella classica verticale. Per questo motivo si tende a
sviluppare un portale internet in lunghezza: la barra verticale è facilmente gestibile con
la “rotellina” del Mouse ed è un’esperienza alla quale gli utenti sono abituati, una barra
orizzontale è vista raramente e difficile di conseguenza da gestire.
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Struttura e risoluzioni video
Come si può notare con l’aumento della risoluzione video, le informazioni rimangono le medesime dando
l’effetto di un progressivo rimpicciolimento del portale. Le informazioni contenute in una singola pagina
risultano di conseguenza limitate. E’ un grande spreco di spazio!
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Portale Verticale a diverse risoluzioni
Come si può notare con l’aumento della risoluzione video, le informazioni visibili nella schermata
principale aumentano in modo progressivo, eliminando l’effetto rimpicciolimento, malgrado la larghezza
rimanga invariata. Lo spazio è ottimizzato!
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Libri e riviste si sfogliano il web si naviga
Il Web e Internet hanno cambiato il modo di leggere e di accedere all’informazione: una maggiore
interattività, ricerche veloci e precise attraverso algoritmi semantici sempre più evoluti, hanno fatto
dimenticare velocemente indici ed elenchi alfanumerici
a favore di una struttura che è
fortemente relazionale e non più come nella carta stampata fortemente gerarchica.
L’accesso all’informazione si è fatto più rapido, ma anche più superficiale, le nuove generazioni nate
con il Web non trovano difficoltà alcuna nella lettura a video dei contenuti, anzi ottengono da essa
una maggiore resa in termini di comprensione del testo.
Anche chi non è più giovane e non è solito alla lettura non trova difficoltà nell’accesso alle
informazioni contenute in Internet. Diversamente chi si è abituato alla lettura di libri, giornali e
riviste (una fetta minoritaria della popolazione) si trova disorientato inizialmente in quanto è
abituato a reperire le informazioni accedendo in modo rigidamente sequenziale e
gerarchico alle medesime, che non è il modo più semplice, né quello più corretto, ma dettato
unicamente dalla fisicità e rigidità della carta stampata. Un articolo di un giornale non può
espandersi con un click, non può richiamare un articolo presente su un numero precedente al suo
interno, non può modificarsi e adattarsi alle richieste in modo dinamico, rimane rigido e racchiuso
nei limiti fisici del supporto sul quale è stato stampato.
Questa difficoltà è purtroppo oggi difficilmente colmabile, apprendere è semplice, correggere ciò che
si è appreso è molto più difficile. Con il tempo e un accesso costante alla rete, con le novità
introdotte dal Web 2.0 anche chi trova queste difficoltà comunque può velocemente trarre tutti i
vantaggi da Internet certamente stamperà spesso i contenuti per poi leggerli in modo tradizionale.
Strutturare un portale internet in modo sequenziale e gerarchico come fosse un libro, è
come invertire il pedale dell’acceleratore con il freno in un autoveicolo. Chi non ha mai
guidato non imparerà o lo farà in modo errato (in gli altri veicoli sono progettati in modo diverso),
chi già sa guidare invece …
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