Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori
Progetto Spes Goal
Provincia di Napoli
Fare clic per modificare lo
stileTecniche
del titolo
d’intervento psico-pedagogico
per la promozione
dell’Autoefficacia, della Resilienza e
dell’Apprendimento
16 giugno 2009
Daniela Pavoncello
Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori
Fare clic per modificare lo
stile del titolo
Il presente lavoro è il risultato di una ricerca azione condotta
dall’Isfol nell’ambito del progetto “Spes Goal” finanziata con i
fondi provinciali – annualità 2008-2009
Hanno partecipato al gruppo di lavoro: Daniela Pavoncello (
coordinamento tecnico scientifico), Virginia Marella, Concetta
Procopio, Lauretta Valente, Mario Becciu e Klement Polacek
Autori del testo sono: Daniela Pavoncello, Virginia Marella,
Concetta Procopio
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16 giugno 2009
Daniela Pavoncello
Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori
INDICE
Fare clic per modificare lo
stile
del titolo
1. PRESENTAZIONE
…………………p. 4
2.
3.
4.
5.
6.
AUTOEFFICACIA
RESILIENZA
APPRENDIMENTO
CONCLUSIONI
BIBLIOGRAFIA
…………………p. 5
…………………p. 17
…………………p. 26
…………………p. 38
…………………p. 39
3
16 giugno 2009
Daniela Pavoncello
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1. PRESENTAZIONE
Fare clic per modificare lo
stile del titolo
Il seguente lavoro si presenta come una linea-guida per gli
insegnanti coinvolti nel progetto Spes Goal promosso dalla provincia
di Napoli. L’obiettivo del progetto è stato di individuare i ragazzi
particolarmente a rischio di dispersione scolastica negli istituti
secondari inferiori e superiori Casanova, Caracciolo, Costantinopoli,
Croce e Novaro.
In vista dell’obiettivo generale, mira a sottolineare l’importanza
di tre costrutti: Autoefficacia, Resilienza e Apprendimento per ridurre
il rischio di abbandono scolastico, fenomeno frequente nei ragazzi
del Rione della Sanità.
La presente proposta di intervento psico-pedagogico definisce
l’importanza e la promozione dei costrutti analizzati e presenta
alcune linee di azioni.
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2. AUTOEFFICACIA
Definizione
Fare clic per modificare lo
Il concetto di Autoefficacia, in generale, si riferisce
stile
del titolo
alla “convinzione
nelle proprie capacità di organizzare e
realizzare il corso di azioni necessarie a gestire
adeguatamente le situazioni che si incontrano in modo
da raggiungere i risultati prefissati. Le convinzioni di
efficacia influenzano il modo in cui le persone pensano,
si sentono, trovano le motivazioni personali e agiscono”
(Bandura, 1996).
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AUTOEFFICACIA
Definizione
Fare clic per modificare lo
L'autoefficacia
consiste
nella
convinzione
stile
del titolo
dell'individuo di possedere delle abilità richieste per un
determinato compito. Il soggetto valuta in modo
personale le sue capacità di affrontare un certo compito
con successo.
L'autoefficacia intesa nella concezione più ampia,
rappresenta l'abilità dell'individuo di gestire la sua
esistenza. In tal senso essa guida il processo di
selezione operato dal soggetto.
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PERCHE’ E’ IMPORTANTE SVILUPPARE
L’AUTOEFFICACIA?
FareLaclic
per dell’autoefficacia
modificare
lo il livello di
promozione
aumenta
aspirazione del ragazzo, la sua costanza nell’impegno, lo
stile
titolo le mete che si è prefissato e anche
aiutadel
a raggiungere
quelle che gli sono state suggerite dall’insegnante.
Occorre promuovere questa capacità perché offre un
aiuto al ragazzo a tollerare le frustrazioni, come p.e. un
brutto voto o una delusione d’amore, per gestire lo stress
che ne consegue. L’autoefficacia è uno strumento
basilare per comprendere le cause di un possibile
successo o fallimento, consapevolezza fondamentale per
essere efficaci in un’altra occasione.
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LE FONTI DELL’AUTOEFFICACIA
Fare clic per modificare lo
stile del titolo
Bandura ha descritto
quattro "sorgenti"
dell'autoefficacia:
I. previa esperienza positiva (successo): le esperienze
comportamentali dirette di gestione efficace, che
hanno la funzione di indicatori di capacità;
II. esperienza vicaria (osservazione delle persone di
successo): le esperienze vicarie e di modellamento,
che alterano le convinzioni di efficacia attraverso la
trasmissione di competenze e il confronto con le
prestazioni ottenute dalle altre persone;
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LE FONTI DELL’AUTOEFFICACIA
Fare clic per modificare lo
III. persuasione verbale (esortazioni da parte di terzi):
stile ladel
titolo verbale ed altri tipi di influenza
persuasione
sociale, che infondono e costituiscono la possibilità
di possedere competenze da sperimentare;
IV. stati affettivi costruttivi (rilassamento): gli stati
fisiologici ed affettivi, in base ai quali le persone
giudicano la loro forza, vulnerabilità, reattività al
disfunzionamento.
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COME PROMUOVERE L’AUTOEFFICACIA?
L’insegnante, per promuovere l’autoefficacia, nel
proprio allievo, dovrebbe mettere in atto alcuni
atteggiamenti:
Fare clic per modificare lo
stile del titolo

Comunicare esplicitamente accettazione, calore, affetto,
supporto (a livello verbale/non verbale).

Gratificare immediatamente comportamenti positivi.

Evitare i paragoni del tipo “Vedi Mario come è tranquillo,
fai come lui”.
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COME PROMUOVERE L’AUTOEFFICACIA?
Fare clic per modificare lo
 Evitare i “sempre” e i “mai”; aiutarlo a ridefinire il proprio
stilecomportamento
del titolo
in modo meno categorico (“qualche
volta disturbo, ma il più delle volte mi comporto in modo
adeguato”).
 Insegnare strategie di autoregolazione e di pianificazione
(l’insegnante modello: dialogo esterno e autoistruzioni).
 Bilanciare le valutazioni in campo scolastico (rispetto ai
diversi ambiti, rispetto ai successi ottenuti in altre aree
extra-scolastiche
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L’INSEGNANTE COME MODELLA DI
AUTOEFFICACIA
FarePerclicpromuovere
per modificare
lo
nel
proprio
allievo
lo
dell’autoefficacia, l’insegnante può funzionare come
stile
del titolo
muovendosi secondo i seguenti passi:







sviluppo
modello,
Definisce un obiettivo realistico da raggiungere;
Valuta il contesto, ovvero le possibilità e i limiti di realizzazione;
Ipotizza le possibilità di riuscita e i rischi di insuccesso;
Pianifica un’alternativa per gestire l’imprevisto;
Considera quali capacità personali utilizzare;
Ricerca sostegno e feedback all’esterno;
Individua varie soluzioni per il raggiungimento dell’obiettivo
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SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI
FareL’insegnante,
clic per modificare
lo
attraverso
un’osservazione
sistematica dell’allievo, può identificare comportamenti
stile
del titolo
non-efficaci.
Gli indicatori sono:
 l’allievo non raggiunge gli obiettivi prefissati
 lascia il lavoro a metà
 non svolge i compiti difficili
 non affronta i problemi che si trova davanti
 ha difficoltà a comunicare con gli altri, anche quando
manifesta interesse e volontà al lavoro non si attiva.
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SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI
Fare clic per modificare lo
L’insegnante può promuovere lo
stile
del titoloa due livelli:
dell’autoefficacia
sviluppo

Promozione della Gestione efficace dei
comportamenti problematici
 Promozione dell’autoefficacia rispetto ai
compiti scolastici
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PROMOZIONE DELLA GESTIONE EFFICACE DEI
COMPORTAMENTI PROBLEMATICI
Fare
clic
lo in forma
Stabilire
pocheper
regole modificare
chiare, possibilmente espresse
positiva, specifiche per le diverse situazioni;
stile
delrichiami
titolo
Utilizzare
visivi/vicinanza fisica;






Concordare conseguenze specifiche in caso di trasgressione delle
regole;
Prevedere conseguenze positive per il rispetto delle regole;
Concordare conseguenze specifiche in caso di trasgressione delle
regole;
Fare attenzione a non identificare l’allievo con il suo
comportamento (es. invece di apostrofare il ragazzo con “sei il solito
disordinato”, meglio utilizzare un messaggio – Io del tipo “mi
disturba quando non metti in ordine le tue cose”).
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PROMOZIONE DELL’AUTOEFFICACIA RISPETTO
AI COMPITI SCOLASTICI
Fare clic per modificare lo
stile del titolo

Iniziare un nuovo compito definendo chiaramente le
aspettative (realizzabili) in modo che l’allievo possa misurarsi
con il proprio successo;
 Fornire consegne semplici e assicurarsi che siano
comprese;
 Suddividere il compito in fasi intervallabili con pause;
 Fornire frequentemente incoraggiamenti;
 Rinforzare il completamento delle singole fasi del lavoro;
 Favorire gradualmente l’autonomia;
 Premiare lo sforzo e non concentrarsi solo sul risultato;
 Riconcettualizzare l’errore/riconoscere la difficoltà di un
compito;
 Aiutare l’allievo a riconoscere e identificare le reazioni
16
emozionali
derivanti
dai
risultati
ottenuti.
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3. RESILIENZA
Definizione
Fare clic per modificare lo
La Resilienza è la capacità dell'uomo o delle comunità di
stile
del
titolo
resistere
e superare
le avversità della vita. E’ la capacità umana
universale di affrontare, superare o addirittura uscire rinforzati da
esperienze negative. È, inoltre, una competenza che si esprime in
un contesto di sfide significative all’adattamento e allo sviluppo.
Nella sua accezione maggiormente condivisa, il costrutto di
resilienza si riferisce a quel processo dinamico che consente di
mantenere un adattamento positivo, malgrado un contesto in cui il
soggetto è messo alla prova da circostanze avverse, adattamento
che può consistere tanto nel raggiungimento di esiti evolutivi
funzionali quanto nell’ evitamento di esiti maladattivi (Renati Zanetti, 2008, 264).
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RESILIENZA
Definizione
Fare clic per modificare lo
La resilienza è una capacità che può essere
appresa
riguarda la qualità degli ambienti di vita, in
stile
dele che
titolo
particolare i contesti educativi, qualora sappiano
promuovere l’acquisizione di comportamenti resilienti.
La resilienza rappresenta la capacità degli individui
di adattarsi positivamente al loro ambiente nonostante la
presenza di rischi per lo sviluppo.
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RICONOSCERE I COMPORTAMENTI NON RESILIENTI
Fare clic per modificare lo
L’insegnante, attraverso un monitoraggio del proprio
stile
del
allievo,
puòtitolo
individuare i comportamenti non resilienti. Il
ragazzo con bassa resilienza ha difficoltà ad affrontare le
situazioni problematiche, non sopporta che si
contraddica il suo modo di pensare, in seguito ad un
voto basso si scoraggia perdendo la fiducia in se stesso
e non procede di fronte ad una difficoltà.
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COME COSTRUIRE LA RESILIENZA?
Laclic
strutturaper
su cui modificare
si va costruendo una solida
capacità di
Fare
lo
resilienza poggia su 3 fondamentali concetti dell’essere umano:
stile del titolo


Sicurezza interna intesa come la stabilità dell’individuo centrato su
di sé ovvero in grado di riconoscere e curare i propri pensieri, le
proprie emozioni, i propri desideri e soprattutto le proprie necessità;
Stima di sé o autostima intesa come un insieme di idee che
l’individuo ha sviluppato su di sé. Si forma in base a come
l’individuo, negli anni della crescita, è stato trattato o visto dagli altri
significativi. Quando il bambino ha sviluppato una serie di idee su di
sè, è probabile che cominci a comportarsi con maggiore frequenza
in modo conforme al proprio concetto di sé, provocando negli altri
feedback tali da avvalorare ulteriormente l’immagine che si è creato
di se stesso.
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COME COSTRUIRE LA RESILIENZA?
Fare clic per modificare lo
stile
del
titolo
 Sentimenti della propria efficacia o autoefficacia
intesa come convinzione nelle proprie capacità di
organizzare e realizzare il corso di azione necessario a
gestire adeguatamente le situazioni che si incontrano, in
modo da raggiungere i risultati prefissati. Le convinzioni
di efficacia influenzano il modo in cui le persone
pensano, si sentono, trovano le motivazioni personali e
agiscono.
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L’INSEGNANTE COME PROMOTORE DI
RESILIENZA
FareL’insegnante
clic perrappresenta
modificare
lo sicura di
una ‘base
attaccamento’; può essere definito un vero e proprio
stile
delSICURO”
titoloa cui il ragazzo spesso ha bisogno di
“PORTO



far ritorno.
E’ importante, dunque, che l’insegnante si presenti:
Stabile e Attendibile;
Empatico, ascolta e capisce i bisogni e le emozioni, dà
un nome ai sentimenti e rispecchia in modo autentico;
In grado di cercare e trovare significati, ovvero legge
il significato del comportamento manifesto del ragazzo
alla luce della storia personale dell’allievo e del
momento storico in cui si trova;
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L’INSEGNANTE COME PROMOTORE DI
RESILIENZA
Fare
clic
per
modificare
lo
 È un contenitore vivificante in quanto propone limiti
costruttivi,
duro nel ruolo di sostegno;
stile
del tiene
titolo


Favorisce i sentimenti di appartenenza promuovendo
la costruzione del gruppo scuola o dopo scuola e gruppo
attività sportiva.
Inoltre: l’insegnante evita che si rinforzi nell’allievo il
senso di colpa che può derivare dai comportamenti dei
genitori, lo aiuta a riporre una speranza nel futuro, gli
insegna che le difficoltà possono essere superate,
trasmette il messaggio che si può essere artefici del
proprio destino e, dunque, scegliere cosa si vuole dalla
vita.
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SUGGERIMENTI PER L’INSEGNANTE: LE SEI
STRATEGIE PER PROMUOVERE LA RESILIENZA
Fare
clicutiliper
modificare
Sei strategie
per l’insegnante
promotore dilo
resilienza:
stile
delaglititolo
1. Offrire
studenti la possibilità di partecipare attivamente alle

2.
3.
attività scolastiche, perché quando gli studenti hanno la
possibilità di partecipare alla pianificazione delle attività
scolastiche, migliorano il loro rendimento e la loro condotta;
Comunicare elevate aspettative, in quanto la probabilità di
avere successo in un compito aumenta in base alla fiducia che
i ragazzi hanno nelle loro competenze;
Fornire cura e supporto, perché se i ragazzi sentono di essere
parte di un ambiente supportivo ottengono più frequentemente
risultati positivi, a prescindere da differenze individuali quali le
abilità o lo status socioeconomico;
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Daniela Pavoncello
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SUGGERIMENTI PER L’INSEGNANTE: LE SEI
STRATEGIE PER PROMUOVERE LA RESILIENZA
Fare
clic
per
modificare
lo
4. Aumentare i legami pro-sociali, in quanto le relazioni tra pari
un’importante risorsa per incrementare le abilità
stile rappresentano
del
titolo
sociali, l’empatia, la cooperazione, l’autonomia e le capacità di
5.
6.
problem solving;
Creare dei legami chiari e consistenti, perché mostrare
effetti delle azioni individuali aumenta il senso
autodeterminazione;
Insegnare abilità sociali che sono un fattore primario
resilienza perché consentono al ragazzo di creare
mantenere rapporti significativi.
gli
di
di
e
25
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4. APPRENDIMENTO
Definizione
FareSiclic
per
modificare
intende per
Apprendimento
l’insieme dellelo
modalità e degli
strumenti che l’individuo utilizza per imparare.
stile Sono
del3 glititolo
approcci all’apprendimento: profondo, superficiale
e strategico.
Approccio profondo: interazione con il contenuto da apprendere,
stabilire rapporti tra nuove informazioni e quelle già possedute,
esaminare il valore delle argomentazioni apportate.
Approccio superficiale: memorizzare i contenuti in vista dell’esame,
apprendere solo quello che è strettamente richiesto all’esame,
fedele riproduzione del testo da studiare.
Approccio strategico: organizzare il tempo e distribuire le forze per
ottenere successo, prevedere le domande di un esame e preparare
le risposte.
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APPRENDIMENTO
Definizione
FareL’effetto
clicdi per
lo nella qualità
questi 3 modificare
tipi di approccio si manifesta
dell’apprendimento.
stile L’apprendimento
del titoloprofondo consiste, infatti, in una ricca
assimilazione delle informazioni dovuta ad una genuina motivazione
del soggetto.
L’apprendimento superficiale rappresenta un’assimilazione
parziale e frammentaria di informazioni, dovuta a ragioni esterne al
soggetto.
L’approccio strategico si colloca a metà strada tra i due
precedenti approcci: la qualità di questo apprendimento dipende,
infatti, da entrambi i tipi di motivazione, intrinseca ed estrinseca, e
dall’efficacia delle strategie adottate.
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PROCESSO D’ APPRENDIMENTO
FareRientrano
clic per
modificare
lo
nel processo
di apprendimento:
stile
del titolo
Motivazione Intrinseca ad apprendere o valore che la persona dà

ai contenuti, in quanto li considera importanti per se stessi e non per
motivi esterni. Lo studente, in questo caso, risulta coinvolto
razionalmente ed affettivamente nel processo di apprendimento, in
quanto considera ciò che apprende arricchente per la propria
personalità e presupposto per la sua autonomia generale: i
contenuti appresi sono di conseguenza duraturi. La motivazione
intrinseca è una caratteristica generale dello studente e non si
presenta uguale per tutte le materie. Essa è il presupposto per una
continua crescita dello studente durante tutta la sua carriera
scolastica e, in seguito, nell’esercizio della professione.
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PROCESSO D’ APPRENDIMENTO
Fare
clic pere modificare
lo
 Metacognizione
apprendimento auto-regolato:
la
conoscenza dei processi di apprendimento e gestione
stile
del titolo
dei compiti
e dei doveri scolastici in modo autonomo. Il
possesso di una buona capacità metacognitiva
determina una migliore gestione del proprio
apprendimento scolastico. L’apprendimento viene
facilitato se il soggetto è a conoscenza dei processi per
mezzo dei quali esso avviene. Ciò permette di ottenere
un risultato migliore e fa in modo che lo studente non
disperda le forze. Il possesso di questi processi
determina l’apprendimento autoregolato, cioè la gestione
di compiti e doveri scolastici in modo autonomo, senza
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aiuti e stimolazioni esterne.
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PROCESSO D’APPRENDIMENTO
Fare clic per modificare lo
 Strategie
dititolo
apprendimento: i possibili metodi per un
stile
del
apprendimento più efficace, adatto alle proprie esigenze
ed esperienze. Sono le strategie che lo studente utilizza
maggiormente e l’insegnante potrà aiutarlo a rendersi
consapevole se il proprio modo di impostare
l’apprendimento è o meno produttivo e, di conseguenza,
potrà consigliargli dei metodi adeguati alle singole
discipline.
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PROCESSO D’APPRENDIMENTO
Fare clic per modificare lo
 Consolidamento
dell’apprendimento: abitudine dello
stile
del
titolo
studente ad attuare processi di studio che mirano a
consolidare quanto appreso. Il consolidamento avviene
attraverso processi mentali impegnativi che richiedono
capacità di analisi, sintesi e valutazione, usando i metodi
induttivo e deduttivo.
31
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PROCESSO D’APPRENDIMENTO
Fare clic per modificare lo
 Apprendimento
superficiale:
un apprendimento
stile
del
titolo
inefficace o superficiale si basa su una motivazione
estrinseca (lo faccio perché mi è stato imposto), è un
apprendimento povero di contenuti ed incompleto.
Questo tipo di apprendimento si basa, inoltre, sulla
memorizzazione dei contenuti, è finalizzato al
riconoscimento sociale (la promozione). Il metodo è
rigido, perché lo studente utilizza sempre lo stesso per
tutte le materie.
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PROCESSO D’APPRENDIMENTO
FareAttraverso
clic per
modificare lo
l’osservazione del proprio l’allievo, si può
riconoscere un apprendimento superficiale: il ragazzo si
stile
del
titolo
pone solo obiettivi facilmente raggiungibili; i concetti,
anche se ricordati, non sono organizzati in un’unità
coerente; evita i compiti in cui prevede di non ottenere
un buon risultato; non distingue gli argomenti più
importanti da studiare; pur conoscendo un argomento,
non riesce ad organizzarlo in modo da ricordarlo;
quando un argomento è difficile studia solo la parte che
capisce più facilmente; memorizza anche ciò che non
ha compreso; salta un argomento troppo difficile e usa
un metodo di studio senza conoscerne la ragione.
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SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI
Fare clic per modificare lo
L’insegnante, per promuovere un apprendimento
efficace
propri allievi, può muoversi secondo i
stile
delneititolo
seguenti passi:





Introduce l’argomento che vuole trattare;
Segnala l’ordine e la sequenza dei passaggi;
Rinforza i punti significativi;
Introduce un esempio chiarificatore;
Conclude e sintetizza.
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SUGGERIMENTI PER GLI ALLIEVI
Viene
presentata
quimodificare
di seguito una piccola griglia
di strategie
Fare
clic
per
lo
di apprendimento che ogni insegnante può consegnare ai propri
allievi per stimolare un apprendimento di qualità.
stile del titolo

Strategie di apprendimento

Farsi interrogare dai compagni sugli argomenti di studio
Tenere appunti ordinati secondo materie e argomenti
Fare degli schemi prima di iniziare un tema
Fare i riassunti per apprendere meglio
Porsi da soli delle possibili domande di un’interrogazione
Mentre studia mettere in rilievo le frasi più importanti e segnare le
cose che non capisce per riprenderle in seguito





35
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SUGGERIMENTI PER GLI ALLIEVI
Fare clic per modificare lo
stile
del
titolo
 Dividere un testo difficile in paragrafi per comprendere i
concetti principali
 Se non capisce qualcosa chiedere spiegazione
all’insegnante
 Accettare i consigli degli insegnanti su come apprendere
meglio quella materia
 Per verificare se ha capito bene un argomento cercare di
spiegarlo ad un compagno
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SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI
FareSuccessivamente,
clic per modificare
lol’efficacia delle
l’insegnante può indagare
strategie usate testando il consolidamento dell’apprendimento
stile
della seguente
titololista di domande:
attraverso





Conosce globalmente un argomento?
Applica alla sua esperienza quotidiana quello che impara
studiando?
Consulta varie fonti per comprendere meglio l’argomento?
Cerca di avere chiarezza sul significato delle materie che studia?
Mentre studia si pone delle domande per verificare il suo grado di
comprensione?
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5. CONCLUSIONI
Laclic
promozione
emodificare
lo sviluppo dell’ Autoefficacia,
della
Fare
per
lo
Resilienza e dell’ Apprendimento sono indispensabili per rinforzare
la relazione
tra
insegnante e allievo in un contesto scolastico
stile
del
titolo
complesso e per fornire degli strumenti di consapevolezza e di
gestione delle proprie risorse. Tale investimento da parte degli adulti
significativi si pone come un sostegno al ragazzo che nel proprio
percorso evolutivo ha la possibilità di imparare a riconoscere,
dosare, gestire ed investire le proprie energie verso sani obiettivi di
sviluppo.
Nell’ottica della realtà sociale nella quale si colloca questo
progetto risulta importante, dunque, trasmettere ai ragazzi il
messaggio che realmente si può cambiare il corso del proprio
destino e che si può uscire dai momenti di difficoltà imparando ad
utilizzare “il proprio ombrello personale quando si è sotto la pioggia”.
.
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Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori
6. BIBLIOGRAFIA
Bandura A.
(a curaper
di), Il senso
di autoefficacia. Aspettative
su di sè e
Fare
clic
modificare
lo
azione. Erickson, Trento, 1996.
Bandura,del
A., Autoefficacia:
teoria e applicazioni. Tr. it. Erickson, Trento,
stile
titolo
2000.
Canevaro A., Malaguti A., Miozzo A, Venier C. (a cura di), Bambini che
sopravvivono alla guerra. Erickson, Trento, 2001.
Carkhuff R., L’arte di aiutare. Erickson, Trento, 1997.
Franta H. – Colasanti A., L’arte dell’incoraggiamento, Carocci Editore,
Roma, 1991.
Polacek K., Questionario sui processi di apprendimento (QPA). O.S.
Firenze, 2005.
Renati R., Zanetti M.A., Costruire la resilienza a scuola: il ruolo degli
insegnanti nello sviluppo delle risposte adattive in Psicologia
dell’educazione vol. II, n.2. pp. 263-282. Erickson, Trento, 2008. 39
16 giugno 2009
Daniela Pavoncello
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Pavoncello_Tecniche d`intervento psico-pedagogico