LOCALIZZAZIONE: DICEMBRE 2012 COMUNI DI MAGASA E VALVESTINO DEL TERRITORIO *** RELAZIONE GEOLOGICA GENERALE (ai sensi della D.G.R. n° IX/2616 del 30 novembre 2011, Aggiornamento dei “Criteri ed indirizzi per la definizione della componente geologica, idrogeologica e sismica del Piano di Governo del Territorio, in attuazione dell’art. 57, comma 1, della l.r.11 marzo 2005, n°12”, approvati con d.g.r.22 dicembre 2005, 8/1566 e successivamente modificati con d.g.r 28/05/2008 n. 8/7374) REGIONE LOMBARDIA PIANO DI GOVERNO PROVINCIA DI BRESCIA OGGETTO DELL’ELABORATO: Dott. Giovanni Bembo – Geologo Studio di Associato di Geologia Applicata ed Ambientale Dott.ssa Loredana Zecchini – Geologo Via Trieste, 45 Bogliaco STUDIO A CURA DI: 25084 Gargnano (Bs) Tel/Fax 0365/ 7910 70; cell.347/−7838837/ − 347/−5747290 TIMBRI E FIRME e−mail : [email protected] casella PEC : [email protected] [email protected] Geologi Bembo G. & Zecchini L. DATA 20/12/2012 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale INDICE 1. Premessa ___________________________________________________________________________ 5 2. Inquadramento generale ________________________________________________________ 12 3. Inquadramento geologico strutturale generale _______________________________ 13 4. Geologia e stratigrafia generale ________________________________________________ 18 5. Geomorfologia ____________________________________________________________________ 27 6. Cenni di idrografia superficiale _________________________________________________ 46 7. Inquadramento idrogeologico __________________________________________________ 48 8. Carta Litotecnica _________________________________________________________________ 52 9. Note geologiche di dettaglio dei centri abitati (da verificare se inserire) _ 58 10. Carta del dissesto con legenda uniformata PAI ____________________________ 65 11. Carta di Sintesi della Pericolosita’ geologica _______________________________ 65 12. Carta della Pericolosita’ sismica locale _____________________________________ 67 13. Indagini di sismica passiva ___________________________________________________ 71 13. 1 STRUMENTAZIONE IMPIEGATA E IMPOSTAZIONI DI MISURA_________________________________71 13.2 DEFINIZIONI __________________________________________________________________________71 13.3 UBICAZIONE DELLE MISURE ____________________________________________________________71 13.4 PROCEDURA DI ANALISI DATI PER STAZIONI SINGOLE H/V _________________________________72 13. 5 14. CONCLUSIONI ______________________________________________________________________82 Amplificazione Sismica locale ________________________________________________ 84 Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 3 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale ALLEGATI CARTOGRAFICI E DI CALCOLO Carta Geologica generale (Tav. 01) 1: 10 000 Carta della dinamica geomorfologica (Tav. 02) 1: 10 000 Carta idrologica e Idrogeologica (Tav. 03) 1: 10 000 Carta litotecnica (Tav. 04) 1: 10 000 Carta dei Vincoli esistenti (Tav. 05) 1: 10 000 Carta di sintesi della pericolosità geologica (Tav. 06) 1: 5.000 Carta di pericolosità sismica locale (Tav. 07) 1: 10 000 Carta di fattibilità e delle azioni di piano (Tav. 08 e Tav.08a) 1: 10 000 1: 5.000 Carta del dissesto con legenda uniformata P.A.I. (Tav. 09) 1: 10 000 Amplificazione sismica locale – schede effetti litologici Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 4 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale 1. Premessa Su incarico dell’Amministrazione Comunale di Magasa e di Valvestino si è eseguito lo studio geologico congiunto dei due territori comunali ai fini della stesura del Piano di Governo del Territorio, svolto in ottemperanza e secondo le direttive della D.G.R. n° IX/2616 del 30 novembre 2011, Aggiornamento dei “Criteri ed indirizzi per la definizione della componente geologica, idrogeologica e sismica del Piano di Governo del Territorio, in attuazione dell’art. 57, comma 1, della l.r.11 marzo 2005, n°12”, approvati con d.g.r. 22 dicembre 2005, 8/1566 e modificati con dgr 28 maggio 2008, n. 8/7374 . Per quanto concerne il Comune di Magasa si è condotto lo studio ex novo su tutto il territorio comunale, non essendo dotato di studio geologico a supporto del PRG redatto in ottemperanza ed in conformità alla L.R. 41/97 “Prevenzione del rischio geologico, idrogeologico e sismico mediante strumenti urbanistici generali e loro varianti” e D.G.R. 6 agosto 1998, n° 6/37918 “Criteri ed indirizzi relativi alla componente geologica della pianificazione comunale”. Essendo, inoltre, inserito nella Tabella 1 dell’Allegato 13 della DGR IX/2616 del 30/11/2011, si è avviato l’iter di adeguamento al PAI come previsto di cui all’art.18 delle N.d.A. del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) (art.5 della D.G.R. n° 7/7365 del 11/12/2001) e del quadro del dissesto. Per il comune di Valvestino, diversamente, si è proceduto all’aggiornamento dello Studio geologico esistente, redatto in ottemperanza ed in conformità alla L.R. 41/97 nell’anno 2003 ed alla conclusione dell’iter per l’adeguamento al PAI e del quadro del dissesto vigente. Il Piano stralcio per l’assetto idrogeologico del bacino del Fiume Po (PAI), è entrato definitivamente in vigore con la D.P.C.M del 24 maggio 2001 (seguita alla Delibera di adozione del Piano Stralcio del Comitato istituzionale n°18 del 26 Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 5 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale aprile 2001) e la pubblicazione del D.P.C.M di approvazione della G.U. n°183 del 8 agosto 2001. Tale approvazione ha portato effetti immediati nell’applicazione delle norme del PAI stesso (Art. 18 delle NdA del Pai) in campo urbanistico, già peraltro parzialmente anticipate dalla L.R. 41/97, con la D.G.R. n° 7/7365 del 11/12/2001 “Attuazione del piano stralcio per l’assetto idrogeologico del Bacino del Fiume Po (PAI) in campo urbanistico”. Principali normative di riferimento : • L.R. 11 marzo 2005 – n°12 – Legge per il governo del territorio; • DGR n°8/1566 del 22/12/2005 - Criteri ed indirizzi per la definizione della componente geologica, idrogeologica e sismica del Piano di Governo del Territorio, in attuazione dell’art. 57, comma 1, della l.r.11 marzo 2005, n°12 • D.G.R. n° 9/2616 del 30 novembre 2011, Aggiornamento dei “Criteri ed indirizzi per la definizione della componente geologica, idrogeologica e sismica del Piano di Governo del Territorio, in attuazione dell’art. 57, comma 1, della l.r.11 marzo 2005, n°12, approvati con d.g.r.22 dicembre, 8/1566 e successivamente modificati con dgr 28 maggio 2008, 8/7374”, pubblicata sul BURL n°50 Serie Ordinaria – 19 gennaio 2012. • D.G.R. n° 8/7374 del 28 maggio 2008, Aggiornamento dei “Criteri ed indirizzi per la definizione della componente geologica, idrogeologica e sismica del Piano di Governo del Territorio, in attuazione dell’art. 57, comma 1, della l.r.11 marzo 2005, n°12”, approvati con d.g.r.22 dicembre, 8/1566. • Norme tecniche per le costruzioni (Decreto Ministeriale 14/01/2008 pubblicato sulla G.U. 04/02/2008); Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 6 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale • Circolare 2 febbraio 2009, n°617 - Istruzioni per l’applicazione delle “Nuove Norme tecniche per le costruzioni” di cui al Decreto Ministeriale 14/01/2008 (G.U. n°47 del 26-02-2009 – Suppl. Ordinario n°27); • D.M. LL.PP. 11.03.1988 e successive istruzioni applicative “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate di sostegno delle terre e delle opere di fondazione; • LEGGE REGIONALE del 12 dicembre 2003 n. 26 “Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche”; • Decreto legislativo 3 aprile 2006, n°152 – Norme in materia ambientale; • Regolamento regionale 24 marzo 2006, n°2, Disciplina dell’uso delle acque superficiali e sotterranee, dell’utilizzo delle acque a uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell’acqua in attuazione all’art.52 comma 1, lettera c, della legge regionale 12 dicembre 2003, n.26; • Regolamento regionale 24 marzo 2006, n°3, Disciplina e regime autorizzatorio degli scarichi di acque reflue domestiche e di reti fognarie, in attuazione dell’art.52 comma 1, lettera a, della legge regionale 12 dicembre 2003, n.26; • Regolamento regionale 24 marzo 2006, n°4, Disciplina dello smaltimento delle acque di prima pioggia e di lavaggio delle aree esterne, in attuazione dell’art.52 comma 1, lettera a, della legge regionale 12 dicembre 2003, n.26; • D.g.r. 10 aprile 2003 – n°7/12693 – Decreto legislativo 11 maggio 1999, 152 e successive modifiche, art. 21, comma 5 – Disciplina delle aree di salvaguardia delle acque sotterranee destinate al consumo umano. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 7 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Struttura dello studio Fase 1 - Analisi e rielaborazione critica della documentazione cartografica e tecnica a disposizione La prima fase del lavoro è consistita nella raccolta di documentazione tecnica inerente il territorio comunale mediante la consultazione dei seguenti elaborati cartografici e pubblicazioni specialistiche: • Inventario delle frane e dei dissesti idrogeologici della regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica - Struttura Rischi idrogeologici, consultazione Sistemi informativi tematici – GEOIFFI; • Frane di Lombardia – Centri abitati e infrastrutture a rischio frana in Lombardia – giugno 2012 • Piano per l’Assetto Idrogeologico - Autorità di Bacino del Fiume Po; • Carta delle precipitazioni medie, minime e massime annue del territorio alpino lombardo (1891-1990) – Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio ed Edilizia Residenziale: • Carta tettonica delle Alpi Meridionali – CNR – Progetto finalizzato geodinamica; • Una nuova geologia per la Lombardia –Convegno in onore di Maria Bianca Cita – Orombelli –Cassinis – Gaetani in collaborazione con Regine Lombardia; • Documentazione tecnica inerente problematiche e dissesti idrogeologici di competenza dell’Amministrazione Comunale; • Documentazione tecnica reperita presso analisi d’archivio dell’Ufficio tecnico della sede comunale; • Documentazione tecnica relativa ai dissesti e problematiche geomorfologiche occorse in seno al territorio comunale di competenza della Regione Lombardia (analisi d’archivio dello STER sede di Brescia); • Carte geoambientali • La Regione del Garda, Lineamenti di Storia Naturale – Eugenio Montagnoli • Note illustrative della carta geologica delle Tre Venezie – Arturo Cozzaglio Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 8 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale • Carta geologica delle Prealpi Bresciane a sud dell’Adamello (1972) • Documentazione tecnica inerente problematiche e dissesti idrogeologici di competenza dell’Amministrazione Comunale • Documentazione tecnica inerente problematiche e dissesti idrogeologici di competenza della Comunità Montana Parco Alto Garda • Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Brescia • Censimento delle Aree a rischio per la Comunità Montana Parco Alto Garda – 1996 • Piano idrogeologico della Comunità Montana Parco Alto Garda (1978-1980) • Carte geologiche e geomorfologiche della provincia di Brescia (1989). • Consultazione degli archivi parrocchiali dei nuclei abitativi del comune di Valvestino (Turano, Bollone, Armo, Persone, Moerna) e di Magasa. I sopralluoghi in seno al territorio con l’analisi delle problematiche evidenziate unitamente all’acquisizione della documentazione tecnica a disposizione e le informazioni reperite presso gli uffici comunali, hanno consentito una ricostruzione cronologica di alcuni eventi occorsi. Fase 2 – Approfondimento e integrazione dei dati contenuti nella documentazione acquisita. Si è proceduto quindi secondo il seguente schema: • Rilevamento geomorfologico volto all’individuazione e all’analisi dei differenti fenomeni geomorfici agenti sul territorio; • Rielaborazione per Valvestino e stesura ex novo per il territorio di Magasa delle carte tematiche di inquadramento alla scala 1:10.000 (Carta Geologica Generale, Carta della dinamica geomorfologica, Carta idrologica ed idrogeologica e Carta Litotecnica); • Acquisizione e recepimento dello Studio del reticolo Idrico Minore del territorio comunale; • Rilevamento geologico-tecnico di dettaglio delle aree urbanizzate e di un intorno significativo delle stesse; Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 9 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale • Analisi ortofoto aeree disponibili del territorio comunale; • Raccolta dati tecnici e sopralluoghi in campagna relativamente ai punti di captazione delle acque sotterranee a scopo idropotabile; • Stesura relazione geologica generale; Fase 3 – analisi e valutazione degli effetti sismici di sito - acquisizione ed analisi strumentale – microzonazione sismica del territorio comunale. • Analisi di 1° livello – approccio qualitativo mediante applicazione di un metodo empirico basato sull’osservazione diretta degli effetti prodotti dai terremoti; permette l’individuazione, sulla base di tutti i dati a disposizione, delle zone (scenari di rischio sismico) ove i diversi effetti sopraccitati siano omogeneamente prevedibili – redazione della Carta di pericolosità sismica locale su tutto il territorio comunale alla scala 1: 10.000. • Esecuzione di indagini geofisiche di sismica passiva a stazione singola, con tromografo (Tromino®, Micromed spa), dotato di tre sensori elettrodinamici (velocimetri) orientati N-S, E-W e verticalmente, ai fini della misura del periodo proprio e stima delle velocità sismiche di alcuni siti ritenuti rappresentativi dei principali scenari di rischio sismico individuati nella fase di analisi precedente. • Analisi di 2° livello approccio semiquantitativo - permette la caratterizzazione degli effetti di amplificazione sismica attesi al sito, con individuazione, nell’ambito degli scenari qualitativi suscettibili di amplificazione Z3 e Z4, della presenza di eventuali aree in cui la normativa nazionale risulta dell’amplificazione insufficiente sismica; a tenere redazione in della considerazione Carta di gli effetti pericolosità sismica locale alla scala 1:10.000 coprente l’intero territorio comunale; Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 10 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Fase 4 – Valutazione e proposta finale Il comune di Magasa e Valvestino non risultano dotati di rilievo/volo con cartografia aerofotogrammetrica alla scala 1:2000, pertanto come base cartografica di studio si è utilizzata la Cartografia Tecnica Regionale CTR alla scala 1: 10 000. Nella fase finale si è giunti alla: • Redazione della Carta dei vincoli esistenti (recepimento del vincolo di polizia idraulica, Piano di assetto idrogeologico - PAI, pozzi, sorgenti, ecc.); • Redazione della cartografia di Sintesi della pericolosità geologica (scala 1:10.000) rappresentante le aree omogenee dal punto di vista della pericolosità geologica, geomorfologia ed idraulica; • Redazione della carta del Dissesto con legenda uniformata PAI (scala 1:10.000); • Redazione della Carta di Fattibilità delle Azioni di Piano alla scala 1:10.000 coprente tutto il territorio comunale (utilizzando come base la Carta Tecnica Regionale come prescritto dalla Normativa) in cui il territorio comunale viene classificato secondo 4 classi di fattibilità. Tale elaborato tecnico-cartografico costituisce lo strumento finale per la pianificazione territoriale del comune e rappresenta il risultato conclusivo globale dello studio geologico in oggetto. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 11 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale 2. Inquadramento generale I due comuni lombardi insistono nella parte nord orientale della Provincia di Brescia al confine con quella di Trento e coprono una fascia di territorio pari ad una superficie complessiva di circa 50 km2 posizionata tra i bacini del Garda e dell’Eridio. L’area è limitata dalla dorsale che collega il Monte Cingla (m. 1670) alla Cima Tombea (m. 1950), Bocca di Campei a nord e M.te Caplone (1976) e Monte del Costone passando da NE a E. Dal punto di vista cartografico l’area è compresa nelle Sezioni E5a1-Valvestino, E4a5-Magasa, E5a2-Lago di Valvestino, E4a5 Magasa E4b5 Tremosine e E5b1 Tignale della carta Tecnica Regionale C.T.R. - Scala 1: 10.000, e confina ad ovest e nord-ovest con i comuni di Capovalle e Anfo a sud est con Gargnano ed ad est nord-est con Tignale e Tremosine. Sotto il profilo amministrativo si individuano per il comune di Valvestino cinque frazioni: Bollone (676.4 m s.l.m.), Moerna (961.8 m s.l.m.), Persone (905.8 m s.l.m.), Armo (820.00 m s.l.m.) e l’abitato di Turano (676.4 m s.l.m.) in cui si trova la sede municipale; per il comune di Magasa si individuano l’abitato di Magasa (sede comunale), la loc. Rest e l’agglomerato di Cadria. Il paesaggio è quello tipico montano con massicci dolomitici spesso imponenti e pendii che si elevano mediamente sopra i 1000 metri di altitudine alternati a fondovalle incassati e incisi da corsi d’acqua a regime torrentizio. I principali elementi fisiografici sono condizionati dalla storia geologica della valle, dai successivi agenti morfogenetici e dalla più recente fase erosiva fluviale. Sotto il profilo altimetrico le quote variano da un minimo di 500 m s.l.m. alla confluenza tra il Droanello ed il Toscolano, ad un massimo di 1950 m s.l.m. di Cima Tombea e 1976 del M.te Caplone. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 12 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale 3. Inquadramento geologico strutturale generale Il quadro geologico generale vede il territorio all’attenzione inserito nel sistema del Bacino lombardo orientale, posizionato, a livello regionale (Figura n.1 da Castellarin & Picotti, 1990), fra la direttrice della Linea delle Giudicarie Sud e la Linea di Ballino – Garda. Figura 1 – Quadro sintetico dei lineamenti tettonici attorno al Lago di Garda (da Castellarin & Picotti,1990) A grande scala, procedendo da nord-ovest verso sud-est, è infatti possibile individuare tre domini geologico-strutturali differenti: • area di affioramento del Basamento cristallino (il sistema è rappresentato dal “Massiccio delle tre valli bresciane” ed è costituito dalle intrusioni magmatiche dell’Adamello e la sua copertura vulcanica) Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 13 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale • monoclinale dolomitica sovrascorsa (porzione ove insiste l’area in studio) costituita da un esteso “piastrone” di dolomie noriche e retiche a grande scala a comportamento rigido; • Fronte di accavallamento Tremosine Tignale e fascio di pieghe frontali ad esso associato. Studi strutturali accreditati sono concordi nel ritenere il lineamento TremosineTignale ad andamento ENE-WSW un sovrascorrimento sud-est vergente con inclinazIone di pochi gradi verso NW, espressione di una tettonica compressiva esplicatasi nelle differenti fasi dell’orogenesi Alpina. Essa si estende da Limone fino a Toscolano sviluppandosi a grande scala parallelamente alla sponda del lago, non interessando direttamente l’area oggetto di studio. E’ infatti possibile rilevare il contatto tettonico lungo la strada provinciale Gargnano- Magasa (S.P. n°9) in loc. Verzellina. Tale struttura ha preso origine in seguito al sollevamento e alla deriva verso sud est delle formazioni dolomitiche costituenti il “piastrone” citato, sovrascorse sulle più recenti successioni giurassico cretacee, come è ben evidenziato dalla sezione stratigrafica seguente: Figura 2 – Sezione stratigrafica ad orientamento NW-SE Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 14 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale La differente litologia e competenza delle formazioni presenti al tetto e al letto del sovrascorrimento ha comportato a livello reologico una risposta deformativa differenziata all’applicazione dello stress: mentre le formazioni giurassicocretacee, costituenti il footwall del sovrascorrimento e più duttili hanno reagito piegandosi e creando fasci più o meno serrati di piegamenti con assi paralleli alla sponda del lago, le formazioni dolomitiche più competenti al tetto, caratterizzate da un comportamento più rigido, sono traslate verso sud frammentandosi. Il tavolato dolomitico in questione, in corrispondenza del quale si ubica il territorio in esame, è interessato da sistemi di dislocazione e faglie in numero rilevante ricollegabili sostanzialmente allo stato di tensione cui sono state sottoposte durante il loro avanzamento verso S. Sotto l’aspetto giaciturale la Formazione della Dolomia Principale, assume in genere una giacitura suborizzontale caratterizzata da ondulazioni e blandi piegamenti che fanno variare localmente le immersioni. Lo stile tettonico della monoclinale dolomitica è rappresentato da una estrema frammentazione e fratturazione dovuta alla presenza di numerose faglie-fratture e linee di dislocazione in prevalenza di tipo diretto e trascorrente. La figura seguente mostra come nel complesso il quadro tettonico generale del territorio sia in accordo con le direttrici tettoniche regionali quali quelle afferenti al sistema Orobico o Triumplino, a quello Giudicariense e infine a quello Dinarico. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 15 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Figura 3 – Quadro strutturale generale del territorio studiato Dall’attenta analisi dello schema è possibile rilevare, infatti, strutture caratterizzate da orientamenti differenti corrispondenti rispettivamente ai tre gruppi principali: lineazioni ad andamento variabile fra E-W e ENE-WSW (Val di Sas, Linea Camiolo-Al Piano), direttrici aventi direzione prevalente NNE-SSW (Faglia Turano-Armo, Faglia Moerna-Armo) e NE-SW (Rio Rino) e faglie NW-SE (lato orografico destro della Valle del Droanello e Val Larino). Spesso, sulle lineazioni tettoniche si sono impostati impluvi e valli pronunciate e incassate, ciò appare particolarmente evidente per la Val di Sas, le valli tributarie del torrente Droanello e la valle del Rio Rino (Cfr.Figura 4). Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 16 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Figura 4 – Schema degli impluvi principali del territorio studiato Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 17 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale 4. Geologia e stratigrafia generale Le caratteristiche litologiche generali ed i lineamenti strutturali principali del territorio sono illustrati nella Carta Geologica generale con lineamenti tettonici alla scala 1:10.000. Per la redazione della tavola suddetta sono stati utilizzati come riferimento i dati della letteratura geologica esistente e la documentazione cartografica a disposizione (riportati in bibliografia), opportunamente verificati localmente con controlli in campagna e integrati con rilevamenti originali che hanno permesso l’approfondimento della conoscenza del territorio mediante la redazione delle carte tematiche derivate. E’ stata infine effettuata l’analisi delle fotografie aeree disponibili da cui sono stati estrapolati i dati principali relativi al quadro strutturale dell’areale in oggetto. La carta geologica generale riporta principalmente le caratteristiche stratigrafiche del substrato roccioso, con la distinzione dei depositi di copertura più significativi (detrito di versante, alluvioni e depositi di conoide) e delle unità litostratigrafiche affioranti/subaffioranti. Localmente, i rapporti geometrici tra le formazioni rocciose sono di difficile interpretazione perché nascoste dalle estese coltri dei depositi di copertura. Si è scelto inoltre di distinguere la “Facies eteropica della Dolomia Principale” dalla “Dolomia Principale in s.s.” al fine di effettuare a grande scala una caratterizzazione litotecnica scindendo le unità a stratificazione indistinta o a grossi banchi (Dolomia principale in s.s.) dalle porzioni fittamente stratificate, che pur appartenendo dal punto di vista formale alla stessa Formazione litologica presentano caratteristiche tecniche e geomeccaniche chiaramente differenti. Per ciò che concerne le coperture superficiali si è scelto di accorpare in un’unica classe i principali depositi detritici presenti, operando successivamente, nella Carta Geomorfologica una differenziazione ulteriore dei depositi. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 18 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale SUCCESSIONE STRATIGRAFICA PREQUATERNARIA Il territorio comprende una limitata serie di formazioni rocciose appartenenti al Sudalpino lombardo afferente al triassico superiore ed in particolare comprende le litologie marine afferenti al Triassico superiore: Dolomia Principale, Calcare di Zorzino, Calcare di Zu ed Argilliti di Riva di Solto. La successione, dalla più antica alla più recente, può essere così schematizzata: FORMAZIONE DELLA DOLOMIA PRINCIPALE Costituisce il litotipo dominante e l’ossatura del territorio; a questa formazione possono essere attribuite le principali creste rocciose e i rilievi montuosi che cingono a nord il territorio comunale con cospicui affioramenti (fra questi si annoverano Bezplel-Monte Cingla–Cima Pase e Cortina - Corna Lunga); anche la valle del Torrento Droanello è interamente costituita da tale litologia. La Dolomia principale è costituita da una successione ciclica di dolomie originatesi in ambiente di mare basso (qualche metro) tipico delle piane tidali soggette alla sommersione e successiva emersione ad opera delle acque marine. Durante questi periodi si creavano in corrispondenza della piattaforma tidale differenti rispettivamente formazione di ambienti deposizione strutture da di di sedimentazione organismi emersione che marini come alternavano (molluschi), essiccamento a della superficie, birds eyes, teepee e ricoprimento ad opera di tappeti algali (stromatoliti). Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 19 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale I cicli registrati dalla diagenesi si differenziano sedimentologicamente in bancate omogenee e massicce di dolomia cristallina con strutture pedogenetiche (fase di emersione) e bancate a megalodonti costituenti i sedimenti subtidali (fase di sommersione). La lenta subsidenza cui è stata sottoposta la piana tidale suddetta, che nel Norico si estendeva in corrispondenza delle Alpi meridionali dalla Lombardia alla ex Jugoslavia, ha consentito l’accumulo di un imponente successione di sedimenti che raggiunge secondo alcuni Autori potenze anche di 1500 m. La successione, nella sua facies caratteristica e maggiormente conosciuta, si compone di dolomie e calcari dolomitici, massicce o a grandi bancate (1-2 m di spessore), di colore prevalentemente grigio o nocciola brunastro e nocciola. Localmente sono presenti livelli di dolomia straterellata con breccioline e pisoliti. La stratificazione, ove riconoscibile, presenta globalmente basse inclinazioni (20°-28°) e immersioni verso W e NW (Valle Droanello e versante meridionale del Dos di Sas). Il sistema di deformazione ha prodotto anche determinando reazioni ondulazioni secondarie e cunei alla compressione complementari nel principale, substrato dolomitico che localmente immerge verso NE (nord di Persone). La Formazione spesso appare molto fratturata accompagnata da fasce brecciate o cataclastiche, osservate in campagna prevalentemente a ridosso delle principali linee tettoniche. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 20 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale “FACIES ETEROPICA” DELLA DOLOMIA PRINCIPALE A livelli diversi della successione litostratigrafica della Dolomia Principale, ma prevalentemente alla sommità, è ben rappresentato il tipo litologico conosciuto come “Facies eteropica della Dolomia Principale” costituita da dolomie, calcari dolomitici e calcari, di colore scuro, nerastro e grigio brunastro, bituminosi, organizzati in strati evidenti. geologica allegata viene rappresentata la Nella cartografia Facies eteropica della successione ove le litologie calcaree e dolomitiche bituminose ben stratificate sono predominanti, pur presentando localmente al loro interno banchi di dolomie chiare ben ricristallizzate della facies tipica della Dolomia Principale. Dal punto di vista squisitamente sedimentologico la “Facies eteropica” è costituita da alternanze di doloareniti e dolosiltiti in strati decimetrici piano –paralleli frequentemente con clasti pelitici appiattiti in massa di fondo grigio nerastra. In corrispondenza dei livelli più grossolani è possibile distinguere strutture gradate con base erosiva, ritmiti grigio nere piano parallele nonché laminazioni oblique e microripple da corrente. Il contenuto paleontologico è scarso e rappresentato prevalentemente da frammenti bioclastici rimaneggiati. Le associazioni di litofacies individuate sono state interpretate come ripetuti episodi di risedimentazione in massa dei materiali di piattaforma carbonatica e del margine ad opera di microtorbiditi carbonatiche e debris flows. Esse testimoniano l’esistenza di pendii a debole inclinazione che raccordavano la piattaforma carbonatica della Dolomia Principale a bacini intrapiattaforma a circolazione ristretta e fondali prevalentemente anossici. Gli affioramenti più significativi si ritrovano lungo le pendici dei versanti che degradano dall’abitato di Bollone, i versanti del M.te Pralta e nella porzione nord-orientale al confine con il comune di Magasa. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 21 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale CALCARE DI ZORZINO Costituito essenzialmente da calcari micritici bituminosi neri o grigio scuri, fetidi alla percussione, con intercalazioni di calcari dolomitici o dolomie. Localmente gli affioramenti sono delimitati al tetto da livelli a “lumachelle”. La successione appare ben stratificata con livelli e strati piano paralleli da centimetrici a decimetrici e rare intercalazioni di marne nere. Il passaggio della formazione si realizza al letto con la facies eteropica della Dolomia Principale, mentre al tetto con le soprastanti Argilliti di Riva di Solto visibili unicamente nel comune di Capovalle. La formazione che nella sezione tipo raggiunge anche i 1100 m di potenza, nel nostro caso non supera i 200-250 m di spessore complessivo. I maggiori affioramenti si ritrovano nella porzione nord-occidentale del territorio comunale in corrispondenza dell’abitato di Moerna, dei versanti della Valisel, dell’asse Dosso Garsù-Cima delle Frate e nella zona sommitale del monte Pralta. Le caratteristiche geomeccaniche di resistenza del litotipo sono fortemente influenzate dal grado di fatturazione delle porzioni rocciose che, in generale, è elevato; la fitta stratificazione contribuisce inoltre ad incrementare la disarticolazione dell’ammasso e a diminuire le dimensioni del volume del blocco di distacco. Tipiche sezioni di tale litologia sono esposte alla vista in corrispondenza della strada comunale Turano-Persone-Moerna, ove sono inoltre evidenti alcune lineazioni tettoniche subverticali ad andamento generale E-W e NW-SE. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 22 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale CALCARE DI ZU La formazione è costituita da calcari e calcari marnosi di colore prevalentemente da grigio nocciola, a grigio–neri, organizzati in strati generalmente massicce. di spessore medio, frequentemente con bancate Sono presenti intercalazioni di marne e argilliti anche di spessore cospicuo di colore bruno scuro. Il calcare di Zu si sviluppa estesamente nella porzione nord orientale del territorio comunale, principalmente in corrispondenza delle pendici del M.te Olivo ove è caratterizzato da fenomeni di dolomitizzazione, simile alla sottostante Dolomia principale, mentre superiormente la formazione è delimitata dalla Corna. Lo spessore totale della successione raggiunge il suo massimo di circa 1000 m in corrispondenza della sezione tipo e si riduce localmente a valori esigui. ARGILLITE DI RIVA DI SOLTO La formazione è costituita da argilliti e argilliti marnose nere foglcon locali intercalazioni di calcari a sui seguono verso l’alto alternanze regolari di strati calcarei e livelli argillitico marnosi nerastri. Localmente sono presenti livelli fossiliferi con faune a pesci e crostacei; la successione è attribuita al Norico e si è deposta in bacini relativamente poco profonda con sedimentazione mista sia terrigena, proveniente dalla terraferma, che marina, derivante da precipitazione chimica in ambiente marino. La formazione in oggetto affiora solo in territorio comunale di Magasa nella fascia compresa fra Malga Casina, Pilaster e Cordenter. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 23 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale DEPOSITI QUATERNARI E RECENTI Le coperture quaternarie principali sono rappresentate da: DEPOSITI ANTROPICI Sono stati riportati in carta alcuni accumuli di materiale antropico significativi da un punto di vista geologico, cartograficamente indifferenziati. Si tratta di accumuli di terreni derivati da operazioni di scavo e riporto, al fine di ricavare livellamenti, piazzole e terrazzamenti. DEPOSITI DI VERSANTE – DETRITO DI FALDA Nel complesso i depositi di versante si differenziano in : • Detrito di falda attivo • Detrito di versante stabilizzato Diffuse e ampie risultano le porzioni di territorio coperte da depositi detritici in forma di falde, coni coalescenti attivi e coltri detritiche stabilizzate anche di notevoli potenze che ammantano le pendici di interi versanti montuosi. Nella carta geologica sono riportati gli affioramenti detritici di maggiore importanza, non operando la distinzione delle due tipologie (sono stati infatti accorpati sotto la dicitura generica di “Depositi di versante indifferenziati”). Nella Carta Geomorfologica, come sopra accennato sono state evidenziate le falde di detrito attive e le differenziazioni areali fra detriti stabilizzati e le coperture eluviali, che in relazione alle pendenze dei versanti, sono di limitato spessore. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 24 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale ALLUVIONI DI FONDOVALLE Si tratta di materiale a granulometria grossolana, ghiaie e ciottoli da subarrotondati ad arrotondati, sottoposti all’azione di erosione durante il trasporto ad opera delle acque dei torrenti. I depositi più estesi sono localizzati in loc. Molino di Bollone e a valle della frazione di Turano in località Bersaglio alla confluenza tra il Fiume Toscolano ed il Personcino, in comune di Valvestino. La relativa riconoscere giovinezza evolutiva prevalentemente del reticolo depositi idrografico alluvionali porta a che si recenti incontrano lungo gli alvei attuali delle maggiori aste torrentizie. Assenti risultano forme più antiche quali alluvioni terrazzate su più livelli. CONGLOMERATI INTERGLACIALI Tali depositi si ritrovano esclusivamente in corrispondenza del versante orografico destro della valle del torrente Droanello in loc. Droane e S. Virgilio – Corsenich, in comune di Valvestino, ad una quota media variabile fra 810.0 e 870.0 m s.l.m. Essi rappresentano l’unica testimonianza sedimentologica nel territorio del susseguirsi delle epoche glaciali che contrariamente hanno profondamente influenzato la morfologia del primo entroterra gardesano. Per ciò che concerne la collocazione temporale, i vari autori non sono concordi nell’attribuire i suddetti conglomerati ad una fase interglaciale piuttosto che all’altra; lo stesso Venzo dapprima li attribuisce all’anaglaciale Mindel I (1957) successivamente (1969 – Note illustrative della seconda edizione del foglio Peschiera) li colloca nella fase interglaciale Mindel-Riss. La serie, infatti, appare simile a quelle di Castenedolo, di Ciliverghe e di Calvagese e quindi Mindel I, e a conglomerati successivi conosciuti come “ i conglomerati calcarei di conoide (Gardone Riviera. Interglaciale Riss-Mindel”). Si tratta di conglomerati molto potenti organizzati in grossi banchi leggermente Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 25 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale inclinati verso sud, prevalentemente a ciottoli calcarei e/o dolomitici. Un tipico affioramento si rinviene alla sommità del versante che raccorda la località Droane alla Valle del torrente Droanello ove è visibile una potente successione di banchi inclinati verso sud con giacitura a franappoggio rispetto al versante. Fot. n° 1 Crostoni conglomeratici affioranti rilevati tra le coste di Droane e S. Vigilio Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 26 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale 5. Geomorfologia L’analisi dei dati raccolti e a disposizione congiuntamente alle informazioni derivate dai rilievi di campagna, hanno condotto all’elaborazione della CARTA GEOMORFOLOGICA, prodotta alla scala 1:10.000 per tutto il territorio comunale, che visualizza la distribuzione areale degli elementi caratteristici del territorio mediante la rappresentazione grafica delle forme e dei processi legati alla dinamica dei versanti, ai processi fisico-chimici, all’azione delle acque ed all’intervento antropico. La configurazione del paesaggio attuale è il risultato delle varie fasi morfogenetiche che si sono succedute a carico delle successioni rocciose ed i depositi superficiali principalmente legate alle vicissitudini geostrutturali e all’azione modellatrice dell’acqua e della gravità; di minor impatto, rispetto ai precedenti fenomeni, appare l’azione glaciale. Geomorfologia generale e domini geomorfologici Da un punto di vista prettamente geomorfologico all’interno del territorio di Valvestino e Magasa prevale il dominio montano. All’interno di tale assetto morfologico si può distinguere una sottoclasse comunque poco estesa afferente al dominio di fondovalle legato alla presenza del corso delle aste torrentizie principali ed i versanti attigui. L’assetto generale del territorio viene evidenziato nell’estratto ortofoto riportata di seguito estratta dal Portale Cartografico della Regione Lombardia, in cui è possibile avere la percezione dell’assetto morfologico dell’intero territorio. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 27 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Dominio montano Gran parte del territorio studiato nella porzione settentrionale ed ai margini orientali ed occidentali è costituita da rilievi rocciosi a morfologia aspra ed accidentata che raggiungono quote elevate fino a un massimo di 1950 m s.l.m. (M.te Cima Tombea). L’area è limitata dalla dorsale che collega il Monte Cingla (m. 1670) al Cima Tombea (m. 1950) - Bocca di Campei a nord e M.te Caplone (1976) e Monte del Costone passando da NE a E. Magasa (sede comunale) Valvestino – Turano (sede comunale) Comuni Valvestino e Magasa (ortofoto estratta dal portale della Regione Lombardia) Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 28 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Dominio di fondovalle Tale dominio coincide prevalentemente con la fascia centrale di pertinenza della Valle del Fiume Toscolano ove si sviluppano i principali seppure poco sviluppati fondovalle alluvionali. Al quadro litologico, idrogeologico e strutturale illustrati nei distinti paragrafi fanno riscontro situazioni di soggezione geomorfologica che caratterizzano l’intero ambito comunale. La raccolta e l’analisi di una notevole mole di dati prodotti a livello sovracomunale (reperiti presso le strutture tecniche della Regione Lombardia, Provincia di Brescia e della Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano), Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] e la 29 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale sovrapposizione successiva delle singole carte 1 , ha condotto all’elaborazione della CARTA GEOMORFOLOGICA, completata ed integrata dal rilevamento diretto sul territorio. Il prodotto finale, costituito da un’unica carta alla scala 1 : 10.000, visualizza, quindi, la distribuzione areale degli elementi geomorfologici del territorio comunale mediante la rappresentazione grafica di tutte quelle forme e processi legati al dinamismo dei versanti e dei fondi vallivi. PRINCIPALI ELEMENTI DI DINAMICA GEOMORFOLOGICA DEL TERRITORIO ANALIZZATO Forme e processi legati all’instabilità dei versanti La configurazione del paesaggio attuale è il risultato delle varie fasi morfogenetiche che si sono succedute sul territorio prevalentemente negli ultimi milioni di anni. E’ evidente, comunque, come l’assetto geostrutturale dei corpi geologici affioranti costituisca l’elemento di base su cui si sviluppano i processi di modellamento. Tra i fenomeni che hanno svolto un ruolo determinante si annoverano la tettonica prequaternaria, la neotettonica, il modellamento glaciale e le variazioni climatiche. La sovrapposizione di questi processi ai fenomeni primari presenti nell’areale esaminato, quali principalmente l’azione della gravità e l’erosione delle acque di • Carta Geomorfologica della Provincia di Brescia – Scala 1 : 10.000; • Inventario delle frane e dei Dissesti Idrogeologici della Regione Lombardia; • Cartografia Geoambientale - Carta Geomorfologica – Scala 1 : 10.000 messa a disposizione della Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano; • Elaborati cartografici del Piano Territoriale di Coordinamento Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano Tav. B.3.2.1 “Rischio Idrogeologico” e tav. B.3.2.2”Carta geologica e geomorfologica della Provincia di Brescia”; • Atlante dei rischi idraulici e idrogeologici Autorità di Bacino del Fiume Po Modifiche e integrazioni al Progetto di piano stralcio per l’assetto idrogeologico PAI Interventi sulla rete idrografica e sui versanti Foglio 100 Sez. I – Valvestino; • Schede per il censimento delle emergenze geologiche e geomorfologiche Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano; Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 30 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale deflusso, conduce al succedersi di eventi morfogenetici la cui ricostruzione ed interpretazione risulta problematica per il mutare delle condizioni morfodinamiche e per i successivi rimodellamenti che possono cancellare gli indizi delle azioni precedenti. Inoltre, l’assenza nel territorio di depositi continentali e/o di origine glaciale importanti o di un certo significato temporale, rende ancora più problematica, se non incerta e relativa, l’individuazione delle sequenze cronologiche assolute inerenti l’evoluzione dei fenomeni franosi. Sono stati distinti sul territorio i fenomeni avvenuti nei precedenti cicli evolutivi e non sempre chiaramente riconoscibili distinguendo le frane relitte/inattive e quiescenti da quelle attive. La rappresentazione grafica ne restituisce l’esatta ubicazione, con informazioni circa direzione di movimento e la loro estensione areale. Frane relitte – paleofrane cartografabili In generale con tale termine si intende un evento gravitativo verificatosi in condizioni climatiche e morfoevolutive differenti da quelle attuali. Dal punto di vista morfologico, per ciò che concerne i fenomeni riconosciuti nel territorio studiato, si sono individuate le originali nicchie di distacco e le zone di scorrimento. Queste morfologie sono solitamente estese e insistono preferenzialmente sui ripidi versanti vallivi sottesi dalle aste torrentizie principali, in modo tale da rendere arduo riconoscere gli accumuli di frana presumibilmente asportati dalla successiva azione erosiva delle acque incanalate. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 31 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Veduta delle pendici meridionali del M.te Pralta Nel complesso appaiono come scivolamenti traslazionali coinvolgenti materiale detritico o roccioso. I principali fenomeni sono localizzati in corrispondenza dei versanti della valle del Torrente Toscolano in località Tosoli, nella valle del Rio Rino ad oriente di Bollone, valle di Navezi, e lungo le pendici meridionali del monte Pralta. Gli elementi raccolti al riguardo della frana localizzata a ridosso dei prati di Camiolo, a una quota media di circa 1050.0-1060.00 m s.l.m., la caratterizzano come relitta. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 32 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Frane quiescenti cartografabili e aree a franosità diffusa quiescente Le frane quiescenti sono eventi avvenuti in condizioni morfologiche e climatiche molto simili alle attuali e che ora si trovano in condizioni di apparente stabilità ma potenzialmente riattivabili dalle cause originali. Morfologicamente tali fenomeni si riconoscono lungo i profili dei versanti per forme concavo-convesse, con presenza di variazioni di pendenza e concavità longitudinali. Tra i fenomeni quiescenti individuati sul territorio si osservano quelli presenti nelle immediate vicinanze della località Droane e quelli nell’intorno di Persone, rispettivamente a sud dell’abitato ed in località Fodere e lungo il versante destro del Torrente Personcino a monte della strada provinciale; in comune di Magasa si sono individuate alcuni areali nei pressi della frazione di Cadria e Proalio. Queste aree presentano superfici ondulate caratterizzate da lobi e contropendenze, con locali e circoscritti indizi di riattivazione (decorticamenti ed aree a franosità diffusa). Frane attive e aree a franosità attiva diffusa cartografabili Nelle frane attive cartografabili si classificano quei fenomeni che presentano sintomi morfologici di attività e di evoluzione, costituenti zone particolarmente sensibili e vulnerabili del territorio. Si cita fra le aree cartografabili che mostrano segni di attività la frana a sud di Persone e locali porzioni lungo il versante a monte della strada provinciale fra Turano e Persone lungo le pendici che raccordano Dosso Garsù al fondo valle inciso dal Personcino. La frana citata appartiene ad una tipologia di dissesto classificabile come scivolamento coinvolgente sostanzialmente la coltre detritica superficiale e in parte anche il sottostante substrato roccioso più allentato e alterato (Formazione del Calcare di Zorzino). Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 33 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale A monte della provinciale si distingue una zona di distacco costituita da una nicchia ondulata estesa per circa 150 m e posizionata ad una quota media di 880.0 m s.l.m. con una estensione che copre una superficie di circa 1000.0 mq. Si tratta di un movimento semplice e poco profondo dalla dinamica retrogressiva e tendente ad allargarsi verso sud con ulteriori nuovi decorticamenti. Al taglio stradale ed ai successivi sbancamenti di monte vengono imputate le cause del movimento condizionate, a loro volta, dai fattori litologici e dalle geometrie intercorrenti fra le unità considerate. Le opere di consolidamento apportate per fasi successive al corpo di frana risultano essere composte da gabbionate e manufatti in c.a. localizzate al piede e rete addossata localmente accoppiata a biostuoie antierosione in seno alla scarpata di frana. In territorio di Magasa si sono individuate all’interno di questa categoria zone di movimento attivo in loc. Denai, ad est della frazione di Cadria e ad ovest della loc. Crone. Nella fattispecie di queste ultime aree si tratta di movimenti della porzione superficiale coinvolgenti i primi metri di copertura, a causa di imbibizione dovuta ad emergenze idriche diffuse affioranti in seno al substrato roccioso delle Argilliti di Riva di Solto e del Calcare di Zorzino con caratteristiche scadenti. Frane non cartografabili I fenomeni di dissesto puntuali non cartografabili, molto diffusi sul territorio esaminato sono riconducibili a scivolamenti o fluimenti di coltri detritiche superficiali coinvolgenti anche il substrato roccioso più alterato e allentato superficiale, movimenti localizzati in seno ai detriti attivi, crolli di porzioni rocciose in seno al substrato roccioso affiorante (scarpate stradali esistenti). Si localizzano in genere lungo i versanti più ripidi o in prossimità dei fondi vallivi con estensioni areali variabili tra i 70.00 mq e i 300.00 mq. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 34 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Risultano caratterizzate da evidenti nicchie di distacco di forma arcuata con sviluppi lineari non superiori ai 20.00 m. Frana puntuale di scivolamento superficiale in loc. Cadria Complessivamente il loro stato di attività risulta sospeso, con una dinamica retrogressiva in riattivazione in concomitanza di eventi meteo intensi e prolungati. Quanto ai fattori che concorrono alla loro dinamica si possono citare: mobilitazioni di accumuli di materiale incoerente caratterizzati da condizioni di resistenze al taglio residue, instabilità delle scarpate stradali conseguenti a lavori di ampliamento della sede viaria e non ultimo le perturbazioni laterali delle correnti idrauliche i cui effetti si ripercuotono anche nelle zone più elevate e distali dai corsi d’acqua (evoluzione di rimonta degli avvallamenti di sponda – es. Molino di Bollone) e scivolamenti della coltre superficiale. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 35 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Pareti di origine di crolli Nel territorio esaminato si registrano frequenti crolli localizzati o arrivi di singoli massi che spesso coinvolgono l’infrastruttura viaria. Le aree sorgenti identificate nelle pareti origine di crolli diffusi di singoli blocchi, si localizzano in corrispondenza delle zone di cresta e in seno alle pareti rocciose subverticali e/o nelle aree sottese da forme morfologiche isolate, quali pinnacoli e guglie. Ulteriori areali si individuano lungo i versanti ad elevata acclività interessati con substrato roccioso subaffiorante e quelli coinvolti da incendi boschivi (pendici settentrionali del Monte Pralta poco a nord di Armo). Nel complesso i settori coinvolti comprendono l’intero bordo settentrionale del territorio, dalla dorsale che collega il Monte Stino alla Cima Tombea e in forma più discontinua, in corrispondenza della dorsale che corre parallela all’asta del torrente Droanello. Si evidenza anche tutta la fascia di allineamento delle creste di Corna rossa, M.te Caplone – Cime del Costone ad est, e di Bocca Pagana nella porzione centrale del comune di Magasa. In modo analogo si ravvisano nel settore occidentale del comune in località Confine (Vecchia Dogana), sui versanti orografici della valle del Rio Lanech e lungo i versanti che bordano la provinciale Sp 9 dalla località Lignago fino alle coste di Cedrine. Crolli localizzati e/o frane in roccia non cartografabili costituiscono, insieme alle frane non cartografabili, i processi più comuni nell’ambito territoriale investigato e che si manifestano con più ricorrenza. Queste forme di instabilità, come visto, minacciano direttamente o indirettamente estesi tratti della viabilità comunale, laddove il tracciato si sviluppi ai piedi delle pendici rocciose più acclivi o attraversi affioramenti di per sé già disgregati Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 36 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale dall’evoluzione tettonica a cui si aggiunge un grado più o meno profondo di alterazione ad opera degli agenti meteo climatici. Situazioni si ripresentano, lungo la strada provinciale SP 9 Turano Magasa – Moerna e le comunali che collegano Armo, oppure più a nord loc. Rest – Cadria e Denai anche sottoforma di rilasci di porzioni di ammasso roccioso Crollo localizzato in loc. Ponte franato Affioramento roccioso lungo la strada per Bollone Detriti di falda attivi non stabilizzati sono stati osservati nella fascia centrale del comune di Valvestino e in particolare lungo le pendici meridionali e sud occidentali del M.te Pralta, lungo la testata e la parte mediana della Valle di Larino, e per estese zone che corrono a cavallo della strada provinciale nel tratto compreso tra Moerna e Capovalle, prevalentemente in territorio di Valvestino. Sono caratterizzati essenzialmente da accumuli di materiale incoerente configurati sottoforma di lingue detritiche oppure in falde e/o coni coalescenti, allungati nel senso del pendio. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 37 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale In generale si adagiano sulle pendici dei maggiori rilievi costituiti principalmente dal calcare di Zorzino e dalla facies Eteropica e in minor misura nelle aree in cui affiora la Dolomia nella sua facies massiccia (versante occidentale del M.te Pralta del Camin di Vott). Loc. Vecchia Dogana Loc. Piazza Lunga I depositi sono costituiti da materiale roccioso sciolto, completamente privo di vegetazione (e quindi da ritenersi tuttora attivo); si tratta di ghiaie grossolane a spigoli vivi, ben selezionate a granulometria generalmente uniforme (dimensioni medie 10*15*20 cm) rispecchiante la stratificazione media e il grado di fratturazione dell’ammasso roccioso alimentante. In genere si può ammettere che laddove il detrito è più disomogeneo la sua mobilità è minore. Nel complesso in questi depositi di origine gravitativa si ha una mancata situazione di equilibrio, reale o potenziale che implica un loro continuo movimento con spostamenti verso il basso della massa detritica medesima. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 38 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Aree di possibile ristagno di acque con presenza di terreni imbibiti Sono state comprese all’interno di queste aree, alcune zone sia in comune di Valvestino che di Magasa principalmente ubicate nella porzione nord del territorio, in cui si è ravvisata la presenza di terreni superficiali imbibiti ad opera di emergenze sorgentizie diffuse potenzialmente interessati da reptazione e caratterizzati da potenze non rilevanti e ammasso roccioso soggiacente a bassa profondità. Si manifestano inoltre con decorticamenti e lacerazioni del cotico erboso associati ad una morfologia locale irregolare e ondulata con forme più appariscenti in corrispondenza di piccole rotture di pendenza. Le problematiche connesse a tale configurazione geomorfologica, generalmente localizzate in seno alle facies argillitiche e sottilmente stratificate delle formazioni rocciose, in ambito di intervento, possono essere notevolmente ridimensionate e/o risolte, mediante drenaggi localizzati operati all’interno delle coperture ed all’interfaccia con il substrato roccioso. Le zone interessate si localizzano sulla dorsale di Denai, fascia in loc. Crone, la porzione di territorio nell’intorno dell’abitato di Cadria ed il versante occidentale del dosso delle Saette in comune di Magasa e porzioni in loc. Messane e Vott in comune di Valvestino. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 39 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Pendici in Loc. Messane - Valvestino Versante in loc. Crone - Magasa Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 40 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Forme e processi legati alla dinamica delle acque incanalate Da un primo esame della carta geomorfologica varie sono le forme ed i processi legati alla dinamica delle acque superficiali. Comprendono fenomeni di erosione trasporto e sedimentazione propri dell’attività torrentizia che indirettamente estendono i loro effetti anche alle fasce medio basse dei fianchi vallivi. Si manifestano in modo ricorrente lungo i rii principali a breve decorso longitudinale o lungo le aste torrentizie preferibilmente di primo e secondo ordine in ragione dell’elevata pendenza che caratterizza i loro alvei e in funzione del rilevante grado di disgregazione dei depositi attraversati. Tra le forme più manifeste si osservano Erosioni lineari e/o avvallamenti di sponda lungo il lato idrografico destro del torrente Lanech e i segmenti in prossimità dei nodi di confluenza tra i torrenti Personcino e Magasino con il torrente Toscolano, lungo il talveg di numerose aste affluenti in sinistra idrografica del Magasino . Dissesti legati ad una intensa attività erosiva con locali richiami franosi a carico delle zone prossime ai corsi d’acqua si registrano, inoltre, lungo il Valisel, il Rio che scende dalla località Al Piano ed in generale laddove i tracciati dei canali di scarico solcano depositi incoerenti e facilmente erodibili. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 41 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Erosioni lineari in loc. Valisel con associate frane Potenziali percorsi di colata detritica, percorsi di colata detritica quiescente e percorsi di colata detritica attiva. Nei riguardi dei percorsi di colata detritica ritenuti attivi, gli elementi morfologici che hanno permesso la loro identificazione sul terreno, comprendono piccoli impluvi o incisioni rettilinee impostati su versanti molto acclivi che fungono da collettori e canali di scarico di materiale detritico. Tali depositi sono alimentati in modo pressocchè continuativo sia da piccole frane in roccia localizzate preferibilmente in seno alle zone di testata delle vallette sia dalle prospicienti pareti subverticali che caratterizzano le porzioni sommitali dei versanti. In carta si riconosce l’impluvio poco a nord della località Cedrine, l’asta drenante a valle del Monte Pinel, e quelle che si dipartono dalle pendici del Monte Cingla e Cortina, nonché dalla dorsale di Rest. Nei percorsi di colata, riconosciuti come quiescenti, rientrano quei tronchi d’alveo che mostrano lungo il loro decorso longitudinale tracce di eventi pregressi. E’ da rimarcare, tuttavia, come spesso l’insufficienza di precisi markers morfologici Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 42 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale quali barre laterali e forme di accumulo unitamente alla natura stessa del fenomeno (che si esplica, soprattutto, entro la rete idrografica di primo ordine, associando l’agente gravitativo a quello idrodinamico) non consenta all’interno del territorio studiato di distinguere in modo univoco i fenomeni torrentizi parossistici dai percorsi di colate detritiche in senso stretto. Analogamente, per i casi classificati come potenziali percorsi di colate detritiche, il principio che sta alla base della loro rappresentazione in carta è quello di avere riscontrato in sito o attraverso l’analisi delle fotografie aeree i fattori predisponenti al fenomeno in esame: l’elevata acclività del versante, l’esistenza di un possibile canale di scorrimento rettilineo ingombro di materiale incoerente, coincidente spesso con linee di drenaggio. Percorso di colata attiva - Materiale in alveo Affluente in sinistra idrografica del Torrente Magasino Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 43 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Grotte Il fenomeno carsico, associabile sinteticamente all’azione chimico fisica esercitata delle acque di infiltrazione sulle pareti delle fessure è negli ammassi dolomitici poco sviluppato data la limitata velocità di dissoluzione della dolomite. Conseguenza diretta è l’assenza nell’ambito territoriale investigato di un sistema epicarsico ed ipogeo molto sviluppato mostrante forme localizzate che comprendono alcune doline di piccole dimensioni e grotte e/o cavità. A tale riguardo le informazioni raccolte sulle grotte presenti (Monografie di “Natura Bresciana” - Atti del XII Convegno di Speleologia Lombarda Brescia 1986 e La Speleologia in terra bresciana - Grafo edizioni 1979 e Grotte e forre del parco Alto Garda Bresciano – grafo edizioni 2005) indicano una fenomenologia concentrata a ridosso delle potenti bancate dolomitiche della dorsale di Cortina in comune di Valvestino e analogamente in comune in Magasa. Le due cavità localizzate a valle della località Droane, sul fianco orografico destro del torrente Droanello, costituiscono gli unici elementi accatastati nella porzione meridionale del comune. Nel complesso si tratta di grotte impostate su giunti e fratture preesistenti con estensioni che variano da un minimo di 13.00 m (Cuel sotto Case Droane, n° 439 – quota 690.00 m s.l.m.) ad un massimo di 60.00 m (Fiuricùi n° 395 – quota 1002 m s.l.m.) a morfologia semplice. L’unico caso di genesi riconosciuta come carsica è quella riferibile alla Grotta sotto le Case Vagone n° 431 – quota 1290.00 m s.l.m. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 44 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Conoidi alluvionali I conoidi alluvionali sono rappresentati da corpi deposizionali di forma a ventaglio legati all’azione dell’acqua originatasi per diminuzione della pendenza e competenza della corrente che si verifica generalmente allo sbocco delle valli laterali. Granulometricamente, in forza del meccanismo di deposizione, le dimensioni dei clasti diminuiscono dall’apice, dove si realizza la rottura di pendenza, alla zona distale. All’interno del territorio analizzato poche sono le forme riconducibili a tali elementi geomorfologici, presumibilmente per la prevalenza dell’azione erosiva della corrente, e vista l’energia del rilievo, nel caso di fasi di deposizione, nella stragrande maggioranza dei corsi d’acqua, queste sono da ricondursi a fenomeni di trasporto di massa piuttosto che all’azione trattiva delle correnti. Si identificano come conoidi quiescenti alcuni corpi in sinistra orografica del Rio Lanech in Val dei Molini e loc. Sabbionere, in tale categoria rientra anche la porzione di alveo in loc. Bersaglio nell’intorno della confluenza fra il Torrente Toscolano e il Torrente Personcino. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 45 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale 6. Cenni di idrografia superficiale Dall’analisi della cartografia tematica Carta idrogeologica e del sistema idrografico (Tav. 03) di cui si riporta una rappresentazione schematica di seguito, si evidenzia come il bacino imbrifero con rami piuttosto sviluppati sia localizzato in corrispondenza delle unità a permeabilità media e ridotta (aree con colorazione rosa e verde). Rappresentazione schematica del sistema idrografico del territorio In relazione alla permeabilità dei depositi e litotipi presenti Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 46 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Uno sviluppo minore a tratti quasi assente si localizza nella fascia occidentale di affioramento di litotipi e terreni dotati di un buon grado di permeabilità. Dei corsi d’acqua rappresentati, il Toscolano, Personcino, Armarolo, Magasino e Droanello appartengono al reticolo Idrico Principale (DGR n°7/13950 del 1 agosto 2003 e succ). Tutti gli altri corsi d’acqua sono compresi nel reticolo idrico minore (RIM). Buona parte dei torrenti presenti sul territorio comunale, ad eccezione del Toscolano e gli altri principali citati, contraddistinti da un regime perenne anche se con portate molto diversificate, sono caratterizzati da regimi estremamente variabili per lo più effimeri e legati alle precipitazioni. Nella cartografia sopra riportata sono evidenziate le linee di drenaggio presenti nella cartografia CTR alla scala 1:10.000, non sono evidenziate alcune aste minori visibili ad un eventuale cartografia e studio di maggior dettaglio. Per tali aspetti, informazioni e dati di maggior dettaglio si rimanda allo studio del Reticolo Idrico Minore dei rispettivi ambiti territoriali comunali. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 47 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale 7. Inquadramento idrogeologico La distribuzione delle varie unità idrogeologiche presenti nel territorio esaminato è evidenziata nella Carta idrogeologica e del sistema idrografico alla scala 1 : 10.000 ove sono inoltre riportate le sorgenti, captate e non captate, ed altri elementi direttamente collegati allo sviluppo idrogeologico del territorio. Per la redazione della tavola suddetta è stata utilizzata come riferimento: la “Carta idrologica con indicazioni inerenti la permeabilità” in scala 1 : 10.000, cartografia geoambientale (Regione Lombardia, Provincia di Brescia e Comunità Montana Parco Alto Garda), Carta idrogeologica della parte meridionale delle prealpi bresciane – scala 1 : 50.000 – CNR e ASM, Carta delle grotte e delle sorgenti delle prealpi bresciane alla scala 1 : 50.000 edita da SSI e ASM. Nell’analisi si è fornita una valutazione circa il grado di permeabilità delle successioni litologiche del substrato roccioso e separatamente dei depositi superficiali riassunti nella tabella seguente. CARATTERISTICHE DELLE UNITA’ IDROGEOLOGICHE PERMEABILITA’ SIGNIFICATO IDROGEOLOGICO LITOLOGIA Substrato roccioso Medio alta Per fessurazione e carsismo Media per fessurazione Ridotta Circolazione idrica molto Dolomia Principale, Calcare di Zu sviluppata anche con possibilità di lunghi percorsi sotterranei Circolazione mediamente sviluppata e dipendente dalla fessurazione Calcare di Principale Zorzino – Dolomia Circolazione idrica poco sviluppata o assente ed estremamente irregolare e discontinua Facies eteropica della Dolomia Principale, Argilliti di Riva di Solto Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 48 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Depositi superficiali Circolazione idrica da Depositi alluvionali, detriti attivi molto a sviluppata, in relazione alla granulometria grossolana caratterizzante i depositi Alta Per porosità Circolazione idrica mediamente sviluppata, con locali decrementi in dipendenza del contenuto di matrice fine Media per porosità Detrito di deiezione versante, conoidi di Circolazione idrica poco Depositi eluvio colluviali sviluppata in ordine alla abbondante componente limosa Ridotta In merito alla circolazione idrica sotterranea e quindi all’assetto del sistema o dei sistemi idrogeologici caratterizzanti il comprensorio comunale, sulla base dei dati a disposizione, si sono formulate alcune ipotesi. L’unità litologica ascrivibile alla Dolomia Principale nella sua facies caratteristica costituisce un acquifero carbonatico e quindi una unità idrogeologica particolarmente significativa, essa identifica anche le aree di alimentazione dell’acquifero principale. E’ caratterizzata da permeabilità secondaria per fessurazione e localmente per carsismo, attestatesi su valori medi. Il Calcare di Zorzino (successioni di calcari bituminosi stratificati) è caratterizzato anch’esso da permeabilità di tipo secondario per fessurazione con valori medio localmente medio alti di conducibilità idraulica. Quest’ultima si riduce in corrispondenza della facies eteropica della Dolomia Principale analogamente all’Argillite di Riva di Solto, che va a costituire il livello di emergenza di sorgenti puntiformi e diffuse presenti sul territorio (Magasa - loc. Crone). La circolazione idrica negli ammassi rocciosi è pertanto discontinua e strettamente dipendente dall’orientazione delle fessure e dalla presenza di eventuali cavità; i valori della conducibilità idraulica, ricavati da prove in sito eseguite nel corso delle indagini per le fondazioni della Diga di Ponte Cola, toccano massimi di k=10-2 - 10-3 cm/s fino a decrescere a valori di k=10-5 cm/s. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 49 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale I depositi superficiali, al contrario, sono caratterizzati da permeabilità primaria per porosità, con valori in genere elevati, ma strettamente dipendenti dal grado di cementazione e dalla granulometria degli elementi che li costituiscono. Al loro interno non ha sede una falda idrica vera e propria ma una circolazione idrica che si instaura in occasione di precipitazioni intense e prolungate. Tale circolazione si palesa in superficie, soprattutto nei depositi detritici stabilizzati, sottoforma di una serie di emergenze sorgentizie per soglia di permeabilità (sottostanti livelli cementati) e/o per variazione di permeabilità (livelli a granulometria più fine). Sotto il profilo dell’approvvigionamento idrico ogni nucleo abitativo è alimentato da un acquedotto indipendente servito dalle sorgenti di seguito descritte (I dati riportati sia di portata che di ubicazione sono aggiornati ed attuali e sono stati forniti dall’Azienda Garda Uno attuale gestore della rete acquedottistica dei due comuni) : Sorgenti acquedotto loc. Bal – (Bollone) Si tratta di n°5 emergenze puntiformi ubicate in corrispondenza della testata della Val Selva alla quota media variabile fra 1040-1060 m s.l.m..; la portata media stimata dai dati e le informazioni a disposizione si aggira intorno a 5,5 l/s. Le scaturigini si localizzano nella roccia dolomitica in corrispondenza di fessure. Sorgente acquedotto loc. Ransu (Turano) Consta di un'unica sorgente di fessura, che emerge da un cunicolo di lunghezza pari a 20-25 m, ubicata in corrispondenza del versante in loc. Gardinilla ad una quota di circa 750,00 m s.l.m.. Si tratta di una sorgente perenne con portate costanti che si aggirano intorno ai 2,5 l/s. Sorgente acquedotto loc. Pramaus (Armo) E’ ubicata in destra idrografica del Torrente Armarolo, in loc. Golda di Per, ad una quota ci circa 900,0 m s.l.m. con una portata costante stimata di 6,00 l/s. Anch’essa emerge da una fessura impostata nel substrato roccioso dolomitico. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 50 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Sorgente acquedotto loc. Messane (Persone – Moerna) E’ posizionata in loc. Messane ad una quota di circa 990.0 m s.l.m. ha una portata costante stimata in circa 60-70 l/m. La scaturigine emerge al passaggio fra la coltre detritica superficiale e il substrato roccioso sottostante. Sorgente acquedotto loc. Tombea (Magasa) Non sono stati forniti ulteriori dati. Sorgente acquedotto loc. Presos dismessa (Magasa) Non sono stati forniti ulteriori dati. Nell’ambito del presente studio, finalizzato alla stesura ed aggiornamento del Piano di Governo del Territorio, si sono unicamente recepiti i dati principali. L’approfondimento e l’analisi della genesi, delle aree e delle modalità di alimentazione delle emergenze sorgentizie, unitamente all’ispezione completa di tutti i manufatti di presa ed agli impianti collegati devono necessariamente essere effettuate mediante uno studio idrogeologico di dettaglio, al fine di tutelare nel migliore modo le risorse idriche. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 51 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale 8. Carta Litotecnica Al fine di conseguire una zonizzazione litotecnica le formazioni rocciose e i depositi superficiali presenti sono stati distinti e raggruppati in differenti categorie litotecniche con caratteristiche fisiche e litologiche analoghe e simile comportamento geotecnico. Lo studio di prima caratterizzazione geotecnica dei terreni e delle rocce in oggetto è stata elaborata organicamente prendendo in considerazione dati acquisiti da studi svolti sul territorio comunale ed analisi di dati contenuti nell’archivio comunale (alcune pratiche edilizie archiviate presso l’Ufficio tecnico). Al fine di conseguire una zonizzazione litotecnica del substrato roccioso e dei depositi superficiali presenti sul territorio comunale sono state identificate differenti categorie litotecniche mediante l’accorpamento delle unità geologiche (rocce e terreni) con caratteristiche fisiche e litologiche analoghe e simile comportamento geotecnico. Per ogni categoria si è cercato di fornire una stima dei parametri geotecnici e una caratterizzazione geomeccanica di massima del substrato roccioso (con l’esecuzione di rilievi geomeccanici speditivi nelle aree rappresentative). Tale caratterizzazione fornisce un’indicazione generale delle qualità geotecniche dei terreni e geomeccaniche della compagine rocciosa, che tuttavia devono essere verificate puntualmente in fase progettuale in relazione a particolari eterogeneità dovute a variazioni di litologia e spessori (cfr. transizioni fra depositi o grado di fratturazione/deformazione del substrato roccioso, spessore e caratterizzazione del riporti). Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 52 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale In particolare si è operata la seguente suddivisione: SUBSTRATO ROCCIOSO • Successioni calcareo dolomitiche massicce : Dolomia Principale • Successioni calcareo dolomitiche a banchi : Dolomia Principale - Calcare di Zu • Successioni calcareo dolomitiche stratificate : Calcare di Zorzino – Facies eteropica della Dolomia Principale • Successioni terrigene: Argilliti di Riva di Solto DEPOSITI DI COPERTURA • Terreni prevalentemente a grana medio-fine • Depositi prevalentemente a grana grossa • Depositi caratterizzati da eterogeneità granulometriche CARATTERISTICHE GEOLITOLOGICHE E GEOTECNICHE DI MASSIMA DEI LITOTIPI AFFIORANTI SUBSTRATO ROCCIOSO Le caratteristiche di resistenza intrinseca del substrato roccioso sono globalmente migliori delle coperture, tuttavia, in presenza di particolari condizioni di alterazione, di dissoluzione chimica delle formazioni calcaree, di fratturazione e di giacitura dei piani di discontinuità, anche le proprietà geomeccaniche degli ammassi possono sensibilmente decrescere. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 53 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Mediante l’utilizzo di metodi di rilievo speditivi e la rielaborazione critica di dati a disposizione, si è effettuata una valutazione di massima circa le qualità degli ammassi rocciosi per i diversi litotipi affioranti indicando il valore di RMR secondo la Classificazione di Bienwiasky e una stima dei valori dei principali parametri geotecnici. I parametri riportati per il substrato roccioso si riferiscono sempre all’ammasso roccioso e non al materiale roccia intatto. I valori di RMR riportati sono indicativi e orientativi di una classe di valori; resta inteso come tali valori siano da verificare nel dettaglio per ogni indagine puntuale. SUCCESSIONI CALCAREO-DOLOMITICHE MASSICCE ed a BANCHI DOLOMIA PRINCIPALE - CALCARE DI ZU Le formazioni sono costituite da dolomie e calcari dolomitici a stratificazione indistinta organizzati in banchi di potenza metrica. I rilievi eseguiti hanno fornito i seguenti risultati: In generale appartentenza alla Classe I e II della Classificazione geomeccanica di Bieniawsky con RMRbase 60 - 95 e con qualità dell’ammasso roccioso da buona ad ottima. Zone cataclasate e fratturate possono presentare decisi decrementi delle qualità geomeccaniche. Le caratteristiche geotecniche indicative attribuite all’ammasso roccioso: RMR 55-70-95 c(kPa) φpicco 200- 350-450 35°-40° - 50° Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 54 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale SUCCESSIONI CALCAREO DOLOMITICHE STRATIFICATE : CALCARE DI ZORZINO Gli ammassi sono costituiti da calcari marnosi nettamente e fittamente stratificati in strati centimetrici o decimetrici; le caratteristiche dipendono dalla fratturazione, dalle condizioni delle discontinuità e dall’assetto giaciturale e tettonico. I rilievi e le rielaborazioni eseguite hanno fornito i seguenti risultati:In generale l’appartenenza per entrambe le formazioni alla Classe II-III della Classificazione geomeccanica di Bieniawsky con RMRbase 60-70 e con qualità dell’ammasso roccioso buona-discreta. Le caratteristiche geotecniche indicative attribuite all’ammasso roccioso sono: c(kPa) φpicco 300-350 37° - 42° RMRbase 50 - 70 I parametri per la roccia alterata e fratturata decrescono fino a conferire all’ammasso qualità da mediocri a scadenti con indici RMR=35-55 di corrispondenti alle Classi III- IV. RMR 35-55 c(kPa) φpicco 150-280 20° – 32° SUCCESSIONI TERRIGENE ARGILLITE DI RIVA DI SOLTO Gli ammassi sono costituiti da successioni di livelli terrigeni; le caratteristiche sono influenzate oltre che dalla litologia, dall’assetto tettonico. Localmente la componente terrigena, che è prevalente ma che presenta talora intercalazioni calcaree, si presentano in affioramento sempre molto alterata e fessurata, con livelli che localmente sono assimilabili a terreni incoerenti, soggetti ad imbibizione. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 55 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale I rilievi e le elaborazioni eseguite indicano per queste formazioni in generale appartenenza alla Classe III - IV Bieniawsky con RMR 40 - 65 e RMR 10-30 e con qualità dell’ammasso roccioso da discreta a scadente rispettivamente per la componente calcarea e facies terrigena. Le caratteristiche geotecniche di massima sono: RMR c(kPa) φpicco 10 - 30 30 - 75 15° - 25° 40 - 65 250 - 300 30 ° - 35° Depositi superficiali TERRENI PREVALENTEMENTE A GRANA MEDIO-FINE Rappresentano in generale le coltri eluvio colluviali ed i terreni di alterazione del substrato roccioso, che localmente sono presenti sul territorio ma che non sono state compiutamente e completamente cartografate in relazione alla potenza degli orizzonti. Si tratta in prevalenza di materiali misti, limo argillosi con ghiaia; la consistenza varia in funzione del contenuto naturale d’acqua. I terreni sopra decritti possono essere classificati, in generale come CL- ML, secondo la classificazione USCS e A-4. Si tratta in generale di terreni con scarsa capacità drenante, qualità portanti mediocri/scadenti con spessori estremamente variabili. Si riassumono di seguito i valori dei principali parametri geotecnici: γ φ’ Cu (kN) (°) (kPa) 18-19 28-30 0-10 Nspt 2-5 Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 56 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale TERRENI PREVALENTEMENTE A GRANA GROSSA (E TERRENI MISTI) All’interno di questa categoria sono stati raggruppati i depositi grossolani afferenti al detrito di versante, i depositi detritici attivi ed alle alluvioni recenti. Si tratta di materiali incoerenti differenziati in ghiaie sabbiose, ghiaie con limi e sabbie e ghiaie e sabbie, ghiaie e ciottoli e blocchi, morfometricamente eterogenei e caratterizzati da basso grado di arrotondamento (prevalentemente angolari e subangolari) per i depositi detritici e arrotondamento elevato per i depositi alluvionali. I terreni sopra decritti possono essere classificati, principalmente come, GM, GMGW, GW-GP, secondo la classificazione USCS e A-1a e A-1b e A-2 secondo la CNR UNI 10006. Si tratta in generale di terreni con buona ottima capacità drenante, qualità portanti discrete – buone, compressibilità nulla. Si riassumono di seguito i valori dei principali parametri geotecnici: γ φ’ (t/mc) (°) Ghiaie con limo 1.85-2.00 33-38 0-50 Ghiaie sabbiose Ghiaie e sabbie 1.80-2.00 30-38 0 Terreno c TERRENI CARATTERIZZATI DA ETEROGENEITA’ GRANULOMETRICHE All’interno di questa categoria sono stati raggruppati in generale i materiali ed i corpi costituiti da depositi detritici eterogenei (depositi a comportamento granulare con eterogeneità laterali e verticali) e da materiali rimaneggiati e di riporto. In forza della messa in posto riconducibile all’azione antropica (ad esclusione di riporti strutturali, rilevati realizzati a regola d’arte e terre rinforzate) si tratta di depositi eterogenei dal punto di vista granulometrico ed in termini di comportamento geotecnico. Risulta pertanto difficile una caratterizzazione generale compiuta di tali materiali. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 57 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale 9. Note geologiche di dettaglio dei centri abitati FRAZIONE DI TURANO Osservazioni morfologiche e litologiche La frazione si eleva al di sopra delle aste torrentizie del Personcino e del Toscolano in corrispondenza di una breve dorsale allungata in direzione all’incirca NW-SE. La porzione meridionale del nucleo abitativo è delimitata a est e a sud da una ripida scarpata in roccia, mentre il corrispondente settore settentrionale si colloca a mezza costa a ridosso di una pendice mediamente acclive la cui natura litologica è ascrivibile a detriti stabilizzati, superficialmente colluviati. Sotto il profilo granulometrico sono costituiti da ghiaie grossolane spesso con matrice limosa di alterazione, e alternanze di ghiaie e sabbie debolmente limose e livelli limosi; si tratta di depositi da mediamente a molto addensati in cui, in alcune zone, come nel caso dei deposti colonizzati da bosco, è possibile rilevare, veri propri crostoni detritici parzialmente cementati che localmente inglobano trovanti dolomitici. Per quanto riguarda il loro assetto geometrico dalla documentazione che è stato possibile reperire,si ricava come i corpi detritici si sviluppino in profondità anche per oltre i 15.00 m di spessore. Si riportano di seguito i parametri geotecnici di massima attribuibili al detrito: Parametri geotecnici principali da SPT e analisi di laboratorio Nspt γ (t/mc) φ E’ (Mpa) GC-SC 20-30 1.90-2.00 33-35 35-45 GM-GC >50 1.98-2.05 34-40 50-60 Litologia (da classificazione USCS) Conformemente ai processi propri della dinamica di versante, nell’intorno della frazione esaminata si riconoscono alcune modeste nicchie di frana di scorrimento sia attive che quiescenti e un piccolo lembo di territorio soggetto a franosità superficiale diffusa. Nell’ambito dei dissesti relitti, nelle immediate vicinanze della sede municipale si sono rilevate le tracce di una pregressa nicchia di distacco e la corrispondente fascia di scorrimento immergente a nord est.. Nell’ambito del fenomeno di caduta massi in carta si individuano aree sorgenti in corrispondenza delle pareti rocciose di Dolomia Principale (nella sua facies caratteristica e maggiormente conosciuta che presenta spesso fasce cataclasate con caratteristiche geomeccaniche molto variabili) a sud-est dell’abitato. Come nella maggior parte dei casi la strada provinciale risulta essere l’elemento maggiormente vunerabile a tale tipo di fenomeno per il quale sono necessari studi particolareggiati che consentono di realizzare una perimetrazione del territorio secondo areali di differente pericolosità e rischio. Osservazioni attinenti l’idrografia In questa zona le note idrografiche di rilievo sono rappresentate dai nodi di confluenza tra il torrente Personcino a ovest ed il torrente Magasino a est con il Toscolano. Come noto, i punti di confluenza risultano le zone più sensibili sotto il profilo idraulico con elevate portate idriche, erosioni e scalzamenti di sponda e con fenomeni di trasporto solido. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 58 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Dalla analisi della documentazione che è stato possibile reperire, l’intero segmento del Personcino compreso tra la loc. Bersaglio fino ad oltre la loc. Proal è stata oggetto di dissesti idraulici (alluvioni ‘93 –’98) a cui hanno fatto seguito opere di regimazione idraulica e di protezione spondale. Stessa situazione si presenta lungo l’intero tratto a valle della confluenza con il Magasino con fenomeni analoghi che in occasione delle alluvioni sopra citate hanno determinato erosioni spondali (soprattutto in sponda sinistra) lungo l’intero percorso del Toscolano con locali compromissioni della stessa sede stradale (provinciale SP9). Le principali opere di sistemazione e regimazione idraulica sono state realizzate preminentemente a ridosso delle confluenze e lungo i segmenti immediatamente a valle e a monte. In generale sono state eseguite in più fasi temporali opere radenti che nella fattispecie comprendono scogliere in pietrame, gabbionate e briglie finalizzate alla regimazione idraulica (Loc. Bersaglio). Relativamente alla loro efficacia, si ravvisa la necessità di potenziare la loro continuità longitudinale assicurando al contempo una costante manutenzione. Nei versanti che degradano da Piandino Cerè si individuano due canali di scarico ad elevata pendenza impostati sul substrato roccioso, di cui uno è stato riconosciuto come percorso di colata detritica attiva, mentre il secondo come potenziale. Stessa cosa dicasi per la breve incisione che si diparte dalla località Al Piano caratterizzata da un elevato grado di erosione di fondo innescante richiami di materiale detritico dai relativi fianchi vallivi e cartografato come dissesto quiescente. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 59 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale FRAZIONE DI ARMO Osservazioni morfologiche e litologiche Il nucleo abitato si posiziona a mezzacosta tra le pendici occidentali del M.te Pralta a ridosso di un ripiano morfologico mediamente poco acclive (i valori dell’acclività si mantengono inferiori ai 20°). L’abitato insiste su depositi detritici stabilizzati prevalentemente tenuti a prato, di cui non si hanno dati circa le entità degli spessori (da sondaggi eseguiti nella porzione di valle si attestano su potenze superiori ai 10 m). Per quanto attiene le litologie rocciose si rileva la presenza a nord–est della Formazione della Dolomia Principale massiccia interessata da un elevato grado di fratturazione ed ad ovest la Dolomia Principale in facies eteropica con intercalazioni di banchi di dolomie affiorante sulle pendici del rilievo. Nell’ambito delle morfologie presenti nell’intorno della frazione, si evidenziano forme relitte di dissesti gravitativi, riconoscibili dalle forme depresse dell’originaria zona di scorrimento. Falde di detrito attivo, estese in direzione del versante, si riconoscono dalla località Scaletta –Chinzere fino quasi al fondovalle. Osservazioni attinenti l’idrografia L’elemento idrografico di spicco è il Torrente Armarolo che scorre da nord verso sud con i suoi brevi affluenti, che in questo tratto del territorio, si esplicano sostanzialmente in brevi incisioni ad andamento rettilineo che si immettono perpendicolarmente nell’asta torrentizia principale. L’Armarolo scorre nel tratto compreso tra il ponte sulla SP9 fino ad oltre alla confluenza con il Magasino in un alveo relativamente stretto, non oltre 4-5 m di larghezza ed incassato tra le scarpate di natura prevalentemente detritica. I materiali incoerenti delle sponde vanno soggetti ad erosioni e scalzamenti che divengono più frequenti ed intensi con l’approssimarsi al nodo di confluenza con il Magasino con associati fenomeni di sovralluvionamento che si ripercuotono nei tratti inferiori dell’asta torrentizia. Tra le incisioni minori quella in località Brisa presenta una intensa attività erosiva con locali erosioni longitudinali e piccoli scoscendimenti retrogressivi a carico delle scarpate adiacenti. Si riconoscono spessori anche di 3 – 4 m di detrito misto colluviato. Gli ultimi elementi cartografati, compresi tra quota 1060.00 m s.l.m. 954.00 m s.l.m., poco a monte del nucleo abitato di Armo sono costituiti da brevi depressioni morfologiche in corrispondenza delle quali si sono cartografati accumuli detritici incoerenti che in determinati contesti meteo-climatici possono subire una parziale mobilitazione. In tale prospettiva in carta vengono rappresentati come potenziali percorsi di colate detritiche. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 60 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale FRAZIONE DI PERSONE Osservazioni morfologiche e litologiche La frazione di Persone si estende su uno sperone morfologico che si protende verso SE ad una quota media di circa 900.00 m s.l.m. su substrato roccioso passante a deposti detritici. I maggiori affioramenti della Dolomia Prinicipale sono visibili in corrispondenza dei versanti della Val di Bus, Valle del Rio S. Anna e sulle pendici del M.te Pralta. In questo ultimo caso i banchi dolomitici tipici sono sormontati dalla Facies Eteropica con una successione che si espone alla vista con imponenti pareti subverticali identificate come aree origine di crolli; ai piedi delle pareti si adagia la falda di detrito sviluppantesi a sud fino alla loc.Toresella. La formazione del Calcare di Zorzino in contatto tettonico con la Dolomia Principale affiora a sud lungo i tagli stradali della provinciale dove si osservano numerosi crolli puntuali distribuiti lungo il tracciato stradale e ricollegabili ai fronti di scavo o agli sbancamenti operati per l’allargamento della carreggiata. La Formazione appare costituita essenzialmente da calcari nerastri o grigio scuri, fetidi alla percussione, ben stratificati con giacitura grossomodo suborizzontale, con intercalazioni di calcari dolomitici o dolomie. Per una caratterizzazione tecnica della formazione (Calcare di Zorzino) sono stati eseguiti alcuni rilievi geomeccanici speditivi in corrispondenza del tratto stradale Persone-Moerna. Essi hanno indicato per gli ammassi: Appartenenza alla Classe III e IV della Classificazione geomeccanica di Bieniawsky con RMR di base 55 e RMR corretto pari a 50 equivalenti a condizioni da mediocri a scadenti con caratteristiche geotecniche indicative riassunte nella seguente tabella: RMR Cpicco Cres φpicco φRes 50 190-220 kPa 140-170 kPa 28°-30° 24°-25° Quanto alle morfologie gravitative si riconoscono la frana attiva di Persone già descritta nella parte generale e le forme quiescenti in loc. Fosere e Le Fratte. Osservazioni attinenti l’idrografia A carico delle incisioni torrentizie presenti nell’intorno della frazione, si ripresentano fenomeni legati all’elevato grado di erosione di fondo delle aste torrentizie con processi che episodicamente (alluvioni del ’93-98) in corrispondenza degli attraversamenti stradali hanno determinato locali disalvei con abbondante materiale solido che si è riversato sulla sede stradale. Anche in questo caso le peculiari caratteristiche dei loro canali di scarico congiuntamente al contesto geologico generale ha portato a classificare i tratti d’alveo del S.Anna, del Rio della Val di Bus e del torrente Persone fino alla loro immissione nel Torrente Personcino, come tronchi di impluvi assoggettati in particolari condizioni meteo-climatiche a fenomeni torrentizio di tipo parossistico. Nei medesimi tronchi idrografici l’individuazione di specifiche evidenze morfologiche, prevalentemente concentrate fino ad una certa quota, li fa classificare anche come percorsi di colate detritiche quiescenti. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 61 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale FRAZIONE DI MOERNA Osservazioni morfologiche e litologiche La nota morfologica distintiva della frazione di Moerna (quota di circa 980-1000 m s.l.m) consiste nell’alto morfologico, allungato secondo una orientazione NW-SE che si impone alle circostanti pendici acclivi. Queste ultime sono ricoperte da falde detritiche talora imponenti come quelle osservate nel settore sud occidentale. Sotto il profilo litologico la dorsale citata si presenta come un’ampia zona tenuta a prato o a pascolo in corrispondenza della quale i depositi eluviali di alterazione del sottostante substrato roccioso, ascrivibile al Calcare di Zorzino, gli conferiscono una morfologia ondulata a bassi gradienti topografici (loc. Cultura fino a quota circa 930.00 m s.l.m.). La coltre eluviale potente in media da 1.00 m a 1.50 m è costituita da detriti fini, limi argillosi sabbiosi prevalentemente di colore rossastro, passanti in profondità a limi argillosi sabbioso-ghiaiosi con ciottoli, testimoni della disgregazione del sottostante substrato roccioso. I principali parametri geotecnici attribuibili sono così schematizzati: Terreno γ (t/mc) φ (°) C (kPa) Limo+argilla % CL / A-6 1.6-1.8 20-30 10-25 >35% SC-GC / A-2-4 1.7-1.85 30-33 0-10 ≈ 25% Le zone ad instabilità massima riconosciute nell’intorno della frazione corrispondono ai vasti depositi di materiale incoerente che colmano intere testate vallive (Piazza Lunga) o ricoprono interi versanti (pendici nord orientali della dorsale culminante in Dosso Garsù). Dati i valori medio-elevati di acclività che caratterizzano i pendii, le coltri attive, in generale si trovano in condizioni statiche al limite dell’equilibrio con inclinazioni generali prossime all’angolo di attrito interno del materiale. Nello specifico i detriti non stabilizzati in loc. Piazza Lunga –Gattolece consistono di materiale roccioso sciolto, non colonizzato da vegetazione e granulometricamente assimilabile a ghiaie grossolane a spigoli vivi caratterizzate da un grado di selezionamento medio. I parametri geotecnici principali sono stati stimati come segue: Terreno N φ γ Limo+argilla % GP-GM 8-14 34-38 1.96-2.00 <10% In base ai dati reperiti, tali depositi, presentano spessori anche superiori ai 36.00 m con valori di conducibilità idraulica molto elevati che si mantengono omogenei fino ad elevate profondità. Conseguentemente la circolazione idrica si sviluppa al di sotto di tali materiali con venute a giorno in corrispondenza dei limiti inferiori dei depositi (zona di unghia). Osservazioni attinenti l’idrografia L’intero tratto dell’asta del rio Valisel è caratterizzata da un talweg incassato tra sponde di materiale incoerente o fortemente disgregabile ed un alveo in forte pendenza ad andamento rettilineo che a quota 640.00 m s.l.m. si innesta perpendicolarmente al Torrente Personcino. Il segmento di scarico è sede di un elevato grado di erosione di fondo innescante richiami di materiale detritico dai fianchi vallivi. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 62 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale L’asta torrentizia, nel recente passato, è stata sede di dissesti idrogeologici con locali fenomeni di scalzamento di sponda, erosioni longitudinali e fenomeni di trasporto solido con abbondanti arrivi di materiale detritico riversatisi sulla carreggiata stradale (attraversamento SP n°113 Turano–Persone). Dai dati di archivio esaminati è emerso che le prime opere di regimazione idraulica (n°1 briglia) furono approntate nei primi anni novanta, successivamente a seguito degli eventi alluvionali del ‘93 venne avviata una seconda fase che comportò la realizzazione di una nuova serie di briglie (n°6) abbinata a materassi antierosione e alla posa in opera di un tubo corrugato per bypassare la provinciale. Attualmente alcuni dei manufatti citati necessitano di manutenzione dato il sovralluvionamento creatosi a tergo di alcune briglie e locali aggiramenti delle stesse. FRAZIONE DI BOLLONE Osservazioni morfologiche e litologiche Il nucleo abitato di Bollone sorge in seno alle pendici orientali del Monte Carzen in fianco orografico destro della Val Selva ad una quota media di 802.00 m s.l.m. Tra gli elementi morfologici di spicco si citano i pianori tenuti a prato a nord est della frazione e le ripide pendici a sud est che fungono da raccordo tra il soprastante ripiano morfologico e il fondovalle inciso dal Rio Rino. Le rappresentazioni grafiche riportate in carta, nel complesso, evidenziano crolli puntuali distribuiti lungo il tracciato stradale e ricollegabili ai fronti di scavo o agli sbancamenti operati per l’allargamento della carreggiata. Il percorso stradale si svolge in un ammasso roccioso ascrivibile alla “Facies Eteropica della Dolomia Principale” costituita da dolomie, calcari dolomitici e calcari, di colore scuro, con strati evidenti e intercalazioni argillitiche. Il loro assetto giaciturale risulta prevalentemente a franappoggio. I rilievi geomeccanici speditivi eseguiti lungo gli affioramenti hanno restituito i seguenti valori: appartenenza alla Classe III e IV della Classificazione geomeccanica di Bieniawsky con RMR di base 52 e RMR corretto pari a 47 corrispondenti a qualità dell’ammasso roccioso da mediocre a scadente. Nel territorio investigato si riscontrano alcune forme relitte di dissesti gravitativi taluni con dimensioni anche notevoli. Osservazioni attinenti l’idrografia Sotto il profilo della dinamica delle acque incanalate, nell’intero tratto di competenza del Rio Rino, compreso tra la media e la bassa Val Selva, non si sono riscontrati fenomeni erosivi o processi idraulici degni di nota. Contrariamente alle incisioni più elevate che sono contrassegnate come potenziali percorsi di colate detritiche in funzione delle loro caratteristiche morfometriche e dei potenziali apporti detritici che possono ricevere sia dalle pareti rocciose sia dalle zone di testata ove si localizzano piccole nicchie di distacco. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 63 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale CENTRO ABITATO DI MAGASA Osservazioni morfologiche e litologiche Il nucleo abitato di Magasa si sviluppa, ad una quota media di circa 960-980 m s.l.m. in seno al versante sud orientale di raccordo fra la cresta di Denai e la valle del Torrente Magasino. Litologicamente il versante risulta costituito dalla formazione della Dolomia Principale affiorante e subaffiorante, e caratterizzato da pendenze medio elevate, in cui risulta importante l’aspetto legato all’antropizzazione che mediante un sistema di muri con scavi e riporti ha consentito l’urbanizzazione di questa porzione di pendice. Il percorso stradale che raggiunge l’abitato si svolge in un ammasso roccioso ascrivibile alla “Facies Eteropica della Dolomia Principale” costituita da dolomie, calcari dolomitici e calcari, di colore scuro, con strati evidenti e intercalazioni argillitiche. Il loro assetto giaciturale risulta prevalentemente a traverpoggio. I rilievi geomeccanici speditivi eseguiti lungo gli affioramenti indicano l’appartenenza alla Classe III e IV della Classificazione geomeccanica di Bieniawsky con RMR di base 52 corrispondenti a qualità dell’ammasso roccioso da mediocre a scadente. Tutta la fascia è inoltre soggetta a diffuse ed abbondanti emergenze sorgentizie, legate, prevalentemente in ordine alla portata, alle precipitazioni. Si sottolinea inoltre come gli affioramenti rocciosi esposti parallelamente ai tratti di strada comunale e provinciale (tagli stradali) che si sviluppano in seno al territorio comunale siano soggetti a fenomeni di instabilità puntuali (crolli puntuali) o scivolamenti di porzioni di ammasso roccioso, sia in relazione alle caratteristiche geomeccaniche che litologiche della compagine rocciosa stessa (ultimo evento rilevante di crollo registrato, viene collocato temporalmente nel novembre 2012). Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 64 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale 10. Carta del dissesto con legenda uniformata PAI In ottemperanza alla normativa regionale D.G.R. in oggetto (punto 3.2., punto a)) si è redatta la Carta del Dissesto con legenda uniformata a quella del PAI alla scala 10.000 estesa a tutto il territorio comunale studiato (per il territorio comunale di Valvestino si sono tenute in considerazione anche le risultanze dell’analisi dei dissesti eseguita nel 2003 per lo studio geologico a supporto del PRG). Gli elementi contenuti nella Carta provengono, in parte, dalla Carta inventario dei fenomeni franosi regionale (di cui una parte confermati in campagna, altri da fotografie aeree) ed in parte dal rilevamento originale e dagli studi a disposizione eseguiti sul territorio relativamente all’evoluzione geomorfologica recente ed attuale. Sono stati recepite le conoidi quiescenti ed attive, le frane quiescenti ed attive, i potenziali percorsi di colate di detrito. Dei depositi detritici attivi evidenziati e riportati nella Carta geomorfologica (Tav. 2) si è scelto di recepire all’interno della Carta dei vincoli e della Carta del dissesto, vincolandoli maggiormente, quelli di estensione maggiore e spessori significativi che abbiano un maggiore impatto sul territorio e le infrastrutture. Ulteriori elementi geomorfologici riportati dalla cartografia Regionale sono stati analizzati e verificati valutando quindi l’opportunità di un recepimento in carta. 11. Carta di Sintesi della Pericolosita’ geologica L’elaborazione di tutte le conoscenze geologiche reperite sul territorio, unitamente all’analisi dettagliata dei dati geologico-tecnici e geomorfologici, ha consentito la redazione della cartografia di Sintesi della pericolosità geologica relativa al territorio urbanizzato (Tav. 06 alla scala 1:10.000). Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 65 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Scopo di tale analisi è quello di effettuare una zonazione del territorio per aree omogenee dal punto di vista della pericolosità geologica relativamente ad uno specifico fenomeno che può interessarlo. L’elaborato cartografico deriva dallo sviluppo organico degli elementi ricavati dalle analisi generale e di dettaglio, quali: genesi dei depositi, litologia, giaciture di strato, utilizzo del suolo, grado di fratturazione degli ammassi rocciosi, assetto tettonico, processi geomorfici legati alla gravità ed alle acque superficiali. Si riportano di seguito i principali fenomeni di pericolosità geologica di cui si è riscontrata la presenza a differente scala nel territorio comunale. N° Elementi di pericolosità riscontrati nel territorio comunale 1 Aree con elevata acclività e potenzialmente interessate dal distacco di massi o di porzioni e masse rocciose 2 Aree di frana attiva e quiescente, aree a franosità diffusa 3 Aree con terreni soggetti ad imbibizione 4 Conoidi attivi e quiescenti 5 Aree potenzialmente interessate da percorsi di colata detritica 6 Versanti acclivi potenzialmente soggetti a fenomeni di dissesto (acclività > del 35%) 7 Aree con terreni caratterizzati da caratteristiche geotecniche scadenti e/o eterogenee (riporti antropici) 8 Aree vulnerabili dal punto di vista idraulico su reticolo idrico minore e principale (a differente pericolosità derivate da valutazioni di tipo geomorfologico) 9 Aree adiacenti ai corsi d’acqua da mantenere a disposizione per consentire l’accessibilità per interventi di manutenzione (Fasce di rispetto del Reticolo idrico minore) 10 Zone di rispetto e di tutela assoluta delle captazioni a scopo idropotabile Per la descrizione dettagliata di ogni singolo fenomeno si rimanda al paragrafo dell’inquadramento geomorfologico e litotecnico ed al Quadro dei vincoli Normativi. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 66 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale 12. Carta della Pericolosita’ sismica locale L’elaborazione delle conoscenze geologiche globali reperite sul territorio, unitamente all’analisi dettagliata dei dati geologico-tecnici e geomorfologici, ha consentito la redazione della cartografia della pericolosità sismica locale estesa a tutto il territorio comunale (Tav. 07). Scopo di tale analisi è quello di effettuare una zonazione del territorio per aree omogenee dal punto di vista della pericolosità geologica e del rischio sismico. L’elaborato cartografico deriva dallo sviluppo organico degli elementi ricavati dalle analisi generali e di dettaglio, quali: genesi dei depositi, litologia, utilizzo del suolo, processi geomorfici legati alla gravità ed alle acque superficiali, morfologia del terreno e tutte le combinazioni degli elementi sopraesposti che possano indurre fenomeni di amplificazione sismica locale. In ottemperanza alla D.G.R. IX/2616 del 30/11/11 si è operata inoltre l’analisi e la valutazione degli effetti sismici di sito, applicando le procedure definite dalla Delibera regionale stessa. La procedura prevede, essendo Valvestino e Magasa ricadenti nella Zona sismica 3 (ex Ordinanza PCM 3274 e Classificazione sismica 2006), l’analisi del sito: • sia con l’applicazione dell’approccio di 1° livello, mediante la redazione della carta di pericolosità sismica con riconoscimento delle aree passibili di amplificazione sismica sulla base di osservazioni geologiche geomorfologiche e geotecniche generali; • sia con l’applicazione dell’approccio di 2° livello, mediante una caratterizzazione semiquantitativa degli effetti di amplificazione attesi nelle aree perimetrate nella carta di pericolosità sismica. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 67 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Per l’individuazione degli scenari di pericolosità sismica locale si è fatto riferimento alla Tabella 1 di cui all’Allegato 5 della D.g.r. IX/2616/2011 sotto riportata. Sigla SCENARIO PERICOLOSITA’ SISMICA LOCALE Z1a Zona caratterizzata da movimenti franosi attivi Z1b Zona caratterizzata da movimenti franosi quiescenti Z1c EFFETTI Instabilità Zona potenzialmente franosa o esposta a rischio di frana Zone con terreni di fondazione particolarmente Z2a scadenti (riporti poco addensati, depositi altamente Cedimenti compressibili, …) Z2b Zone con depositi granulari fini saturi Liquefazioni Zona di ciglio H > 10 m (scarpata con parete Z3a subverticale, bordo di cava, nicchia di distacco, orlo di terrazzo fluviale o di natura antropica) Z3b Z4a Z4b Z4c Z4d Z5 Amplificazioni topografiche Zona di cresta rocciosa e/o cocuzzolo: appuntite – arrotondate Zona di fondovalle con presenza di depositi alluvionali e/o fluvio-glaciali granulari e/o coesivi Zona pedemontana di falda di detrito, conoide Amplificazioni alluvionale e conoide deltizio-lacustre Zona morenica con presenza di depositi granulari e/o coesivi (compresi le coltri loessiche) litologiche e geometriche Zone con presenza di argille residuali e terre rosse di origine eluvio-colluviale Zona di contatto stratigrafico e/o tettonico tra litotipi Comportamenti con caratteristiche fisico-meccaniche molto diverse differenziali (da Allegato 5 – DGR n°IX/2616 del 30/11/11) Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 68 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale In base alla tabella precedente sono state riconosciuti per il territorio analizzati i seguenti scenari di pericolosità sismica locale (PSL) riferibili a: Sigla Scenario Effetti Z1a/b Zona caratterizzata da movimenti franosi attivi Instabilità Z1c Zona potenzialmente franosa o esposta a e quiescenti Instabilità rischio di frana Z2a Zone con terreni di fondazione particolarmente scadenti (riporti poco addensati, Cedimenti depositi compressibili,..) Z3a Zona di ciglio H > 10 m (scarpata con parete Amplificazioni topografiche subverticale, bordo di cava, nicchia di distacco, orlo di terrazzo fluviale o di natura antropica) Z3b Z4a Zona di cresta rocciosa e/o cocuzzolo: Amplificazioni topografiche appuntite – arrotondate Zona di fondovalle con presenza di depositi alluvionali e/o fluvio-glaciali granulari e/o coesivi Z4b Zona pedemontana di falda di detrito, conoide Amplificazioni litologiche e alluvionale e conoide deltizio-lacustre Zona con presenza di argille residuali e terre Z4d geometriche rosse di origine eluvio colluviali Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 69 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale 2° livello – Procedura semplificata per effetti litologici La procedura consiste in un approccio semiquantitativo e fornisce una stima della risposta sismica dei terreni in termini di valore di Fa (fattore di amplificazione). Il valore di Fa è stato calcolato sulla base di amplificazioni litologiche o topografiche per tipologie edilizie con periodo proprio compreso nell’intervallo di periodo 0.1-0.5 s e 0.5-1.5 s, in alcune aree campione o considerate di importanza strategica, di sicurezza o aree di futura espansione. Il valore di Fa calcolato con i differenti metodi viene poi utilizzato al fine di valutare il grado di protezione raggiunto al sito dall’applicazione della Normativa geotecnica e sismica vigente (D.M. 2008 - Norme tecniche per le costruzioni) confrontandolo con il valore di Fa di soglia calcolato per il Comune di Valvestino e Magasa. I dati utilizzati nelle analisi ai fini del calcolo del coefficiente di amplificazione sismica locale Fa sono dati a disposizione da analisi di laboratorio, dati di analisi indirette S.C.P.T. e da indagini di sismica passiva originali, di questi si forniscono, come da Delibera regionale, differenti gradi di attendibilità. Dati Attendibilità Tipologia Litologici Media Osservazioni in sito/analisi di laboratorio speditive Stratigrafici Alta Da indagini dirette ed indirette Geofisici Media Da indagini di sismica passiva Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 70 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale 13. Indagini di sismica passiva Nell’area in esame è stata eseguita una campagna di prospezione sismica passiva al fine di classificare alcuni siti secondo le Norme Tecniche per le Costruzioni (2008) e la normativa della Regione Lombardia in materia sismica. A tale scopo sono state effettuate nel comune di Valvestino e di Magasa rispettivamente n°3 misure e n° 2 di sismica passiva a stazione singola che hanno permesso di misurare le frequenze di risonanza dei terreni e di ricostruire la stratigrafia sismica del sottosuolo nel punto di misura con stima delle Vs 30. 13. 1 STRUMENTAZIONE IMPIEGATA E IMPOSTAZIONI DI MISURA Le misure di microtremore ambientale sono state effettuate per mezzo di un tromografo digitale portatile Tromino® (Micromed spa), dotato di tre sensori elettrodinamici (velocimetri) ortogonali rispondenti nella banda 0.1-250 Hz. Il rumore sismico ambientale è stato acquisito ad una frequenza di campionamento di 128 Hz, amplificato, digitalizzato a 24 bit equivalenti e registrato per 20 min in ciascun sito. 13.2 DEFINIZIONI Il tipo di stratigrafia che le tecniche sismiche possono restituire si basa sul concetto di contrasto di impedenza. Per strato si intende cioè un’unità distinta da quelle sopra e sottostanti per un contrasto di impedenza, ossia per il rapporto tra i prodotti di velocità delle onde sismiche nel mezzo e densità del mezzo stesso. 13.3 UBICAZIONE DELLE MISURE Tutte le misure sono state ubicate su terreno naturale nei siti indicati nella cartografia allegata. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 71 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale PROCEDURE DI ANALISI 13.4 PROCEDURA DI ANALISI DATI PER STAZIONI SINGOLE H/V Dalle registrazioni del rumore sismico ambientale in campo libero sono state ricavate le curve H/V, secondo la procedura descritta in SESAME (2004), con parametri: ⇒ larghezza delle finestre d’analisi 20 s, ⇒ lisciamento secondo finestra triangolare con ampiezza pari al 10% della frequenza centrale, ⇒ rimozione dei transienti sulla serie temporale degli H/V. TURANO – SITO 1 (modello detrito addensato su substrato roccioso) Il sito presenta due frequenze significative a 2 e a 10 Hz. Entrambe le frequenze sono rilevanti dal punto di vista della microzonazione sismica e vanno considerate come frequenze di amplificazione del moto del suolo del sito. Curva H/V sperimentale (rosso) e curva H/V teorica (blu) per il modello di Figura D e Tabella A. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 72 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Spettri delle 3 componenti del moto registrati nel sito. Modello di sottosuolo per il sito in esame (Vs). Depth at the bottom of the layer [m] 0.4 6.4 26.4 76.4 Inf. Thickness [m] Vs [m/s] 0.4 6 20 50 Inf. 100 250 550 610 900 Vs(0.0-30.0)=427 m/s Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 73 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale PERSONE – SITO 2 (coperture di alterazione e detrito poco addensato su substrato roccioso fratturato) Il sito presenta una frequenza di risonanza principale a 5.5 Hz ed una secondaria a 0.6 Hz. Entrambe le frequenze sono rilevanti dal punto di vista della microzonazione sismica e vanno considerate come frequenze di amplificazione del moto del suolo del sito. Curva H/V sperimentale (rosso) e curva H/V teorica (blu) Per effettuare un fit di questa curva ci si è affidati ad una ipotesi interpretativa della stratigrafia sulla base di dati derivati da un rilievo di dettaglio del sito e dalle risultanze di un sondaggio esplorativo presente nelle vicinanze. Ai fini della valutazIone della categoria di terreno si è tenuto in considerazione il rapporto di pedenza sismica tra i terreni di copertura e il substrato roccioso molto fratturato soggiacente (Vs=600-700 m/s). Depth at the bottom of the layer [m] 0.4 4.4 17.4 57.4 inf. Thickness [m] Vs [m/s] 0.4 4 13 40 inf. 100 200 350 600 800 Vs(0.0-30.0)=365 m/s Modello di sottosuolo per il sito in esame Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 74 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 75 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale BOLLONE – SITO 3 (modello substrato) Ad eccezione di picco alle basse frequenze, non vi sono picchi marcati di frequenza di interesse ingegneristico . Curva H/V sperimentale (rosso) e curva H/V teorica (blu). Spettri delle 3 componenti del moto registrati nel sito. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 76 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Modello di sottosuolo per il sito in esame (Vs) Depth at the bottom of the layer [m] 1.3 11.3 39.3 inf. Thickness [m] Vs [m/s] 1.3 10 28 inf. 290 650 780 1000 Vs(0.0-30.0)=684 m/s Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 77 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale MAGASA CONRALU’ – SITO 1 (modello detrito su substrato) Il sito presenta una frequenza di risonanza principale a 18 Hz ed una secondaria a 2.3 Hz. Entrambe le frequenze sono rilevanti dal punto di vista della microzonazione sismica e vanno considerate come frequenze di amplificazione del moto del suolo del sito. Curva H/V sperimentale (rosso) e curva H/V teorica (blu). Spettri delle 3 componenti del moto registrati nel sito. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 78 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Per effettuare un fit di questa curva ci si è affidati ad una ipotesi interpretativa della stratigrafia sulla base di dati derivati da un rilievo di dettaglio del sito e delle aree contermini (il substrato roccioso si presenta molto fratturato). Modello di sottosuolo per il sito in esame (Vs) Depth at the bottom of the layer [m] 1.2 5.7 60.7 inf. Thickness [m] Vs [m/s] 1.2 4.5 55 inf. 160 380 600 850 Vs(0.0-30.0)=501 m/s Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 79 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale MAGASA MALGA CORVA – SITO M2 (modello substrato roccioso fratturato) Il sito presenta una frequenza di risonanza principale a 3 Hz, con picchi alle alte frequenze dovute al contatto con i depositi superficiali di copertura. Curva H/V sperimentale (rosso) e curva H/V teorica (blu). Spettri delle 3 componenti del moto registrati nel sito. Per effettuare un fit di questa curva ci si è affidati ad una ipotesi interpretativa della stratigrafia sulla base di dati derivati da un rilievo di dettaglio del sito e delle aree contermini (il substrato roccioso si presenta molto fratturato). Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 80 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Modello di sottosuolo per il sito in esame (Vs) Depth at the bottom of the layer [m] 1 4.5 44.5 inf. Thickness [m] Vs [m/s] 1 3.5 40 inf. 160 400 500 900 Vs(0.0-30.0)=455 m/s Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 81 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale 13 . 5 C O N C L U S I O N I All’interno dei siti prescelti è stata eseguita una prospezione sismica passiva con lo scopo di : 1. stimare un profilo di Vs (velocità delle onde sismiche di taglio) fino al bedrock sismico, 2. verificare o meno la presenza di risonanze, ossia amplificazioni attese del moto sismico a determinate frequenze. L’indagine ha evidenziato la presenza di risonanze importanti di interesse ingegneristico nei siti con presenza di substrato roccioso molto fratturato (400500 m/s) e di coltri detritiche su substrato roccioso anche fratturato (vs=600-700 m/s), nonostante i valori di Vs30 ricavati siano alti. Nella tabella seguente si riassumono i caratteri sismici principali dei siti indagati nel comune di Valvestino e Magasa e le incertezze sulle stime effettuate. Vs30 2 - categoria di suolo Sito [m/s] Risonanze del terreno misurate nel solo campo di interesse ingegneristico standard [1-10 Hz] Frequenza [Hz] VALVESTINO - TURANO B 2-10 VALVESTINO - PERSONE C (E) 3 - 5.5 VALVESTINO - BOLLONE B - MAGASA – CONRALU’ B 3 MAGASA – M.GA CORVA B 2.3 3 Riassunto dei valori di Vs30, della categoria di suolo di fondazione e delle frequenze di risonanza misurate (non calcolate) nei vari siti all’interno del campo di frequenze di interesse più comune in ingegneria (1-10 Hz). Le incertezze sperimentali nella misura dei parametri sono descritte nelle note a piede pagina. 2 Gli errori sperimentali nelle stime del Vs30 sono quantificabili nel 15% a 1σ. Gli errori sperimentali nella misura della frequenza di risonanza sono riportati nel testo, nelle sezioni dedicate ai rispettivi siti. Si tratta mediamente di errori di pochi punti percentuali. 3 Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 82 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Nella figura seguente è stata riportata la relazione tipica tra altezza di un edificio standard italiano in c.a. (Masi et al., 2007) e sua frequenza di risonanza. Fascia di vulnerabilità per fenomeni di doppia risonanza terreno-struttura. Le frequenze fondamentali delle strutture si possono misurare agevolmente con tecniche passive simili a quelle impiegate in questo studio. I valori tipici per edifici in c.a. assunti per disegnare questa figura sono stati ricavati dallo studio di Masi et al. (2007). L’analisi congiunta di questa figura e dei risultati esplicitati in tabella permette di ottenere una indicazione degli edifici maggiormente a rischio per fenomeni di doppia risonanza. Si sottolinea, tuttavia, che i modi principali di vibrare di un edificio si possono misurare con tecniche passive molto rapide simili a quelle descritte in questo studio e che le misura diretta è raccomandabile rispetto al calcolo da modello o alla stima tramite relazioni standard in quanto esiste una notevole variazione da struttura a struttura. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 83 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale 14. Amplificazione Sismica locale Ai fini del calcolo semiquantitativo del fattore di amplificazione sismica Fa si è utilizzata la procedura descritta nella Delibera regionale (Allegato 5 – Analisi e valutazione degli effetti sismici di sito in Lombardia finalizzata alla definizione dell’aspetto sismico nei Piani di Governo del Territorio) pervenendo a valori del coefficiente stesso Fa calcolato per i differenti siti individuati e confrontati con i valori soglia dei comuni di Magasa e Valvestino (Bs). Nelle seguenti tabelle si riportano i valori di amplificazione sismica di soglia e quelli calcolati. In allegato si riportano i tabulati grafici illustranti la procedura seguita. Valori soglia di amplificazione sismica dei comuni di Valvestino e Magasa (da Regione Lombardia) Zona sismica periodo Suolo B Suolo C Suolo D Suolo E 3 0.1-0.5 s 1.5 1.9 2.3 2.0 3 0.5-1.5 s 1.7 2.4 4.3 3.1 Effetti litologici Valori di amplificazione sismica Fa calcolati Coefficiente di amplificazione sismica Fa 4 Coefficiente di amplificazione sismica Fa Sito Categoria di suolo Per T - 0.1 - 0.5 s Per T - 0.5 - 1.5 s VALVESTINO - TURANO B 1.73 1.49 VALVESTINO-PERSONE C (E) 1.77 1.43 VALVESTINO- BOLLONE B 1.28 1.06 MAGASA – CONRALU’ B 1.79 1.40 MAGASA –M.GA CORVA B 1.81 1.37 4 I valori riportati in rosso sono quelli eccedenti i valori soglia Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 84 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Globalmente, il territorio studiato vede la presenza di un substrato roccioso (ad eccezione della Dolomia principale a banchi) che per profondità rilevanti è caratterizzato per lo più da qualità geomeccaniche-geotecniche mediocri e scadenti sia per intensa fratturazione sia in ragione della componente argillitica – bituminosa presente. Da tale fattore discende come a tale compagine rocciosa, per la maggioranza dei casi, non possano essere attribuiti valori di velocità sismica compatibili con un bedrock sismico (Vs>800 m/s). In quest’ottica l’applicazione del secondo livello per il calcolo del valori di Fa, che predilige l’ingresso nella scheda litologica in relazione al profilo delle Vs piuttosto che alla litologia, risulta a sfavore di sicurezza rispetto al calcolo del periodo proprio del sito e quindi per il calcolo di Fa, assimilando di fatto un substrato roccioso molto fratturato ad un terreno ghiaioso e portando in determinate configurazioni al superamento dei fattori di amplificazione. Nella fattispecie, si è visto come misure effettuate sul substrato roccioso citato portino all’attribuzione di una Categoria di terreno B (Misura V3 - Bollone) con coefficienti di amplificazione inferiori ai valori soglia, mentre per scenari con coperture detritiche addensate di spessore significativo sormontanti il substrato roccioso molto fratturato, i medesimi coefficienti siano superiori ai valori soglia (Misura V1-Turano). Il superamento non si verifica per coperture detritiche con basso grado di addensamento e spessore significativo sul medesimo substrato roccioso (Misura V2-Persone). Per i valori T compresi nell’intervallo 0.5-1.5 s i valori di Fa calcolati sono sempre inferiori al valore soglia per tutte le misure. Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 85 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale Analisi sismica - Considerazioni conclusive Alla luce dei risultati raggiunti si conclude pertanto che, in generale per le valutazione strumentali fatte e lo spettro stabilito dalla normativa di settore (Norme per le costruzioni 2008) per i comuni di Valvestino e Magasa, prevalentemente in corrispondenza di coltri detritiche addensate poggianti su substrato roccioso molto alterato, è da considerarsi non sufficiente a tenere in considerazione anche i possibili effetti di amplificazione litologica (per periodi T=0.1-0.5 s). Risulta sufficiente per scenari di pericolosità sismica afferenti a depositi detritici poco addensati su substrato roccioso (Categoria C - E), anche molto fratturato. Il substrato roccioso estremamente fratturato e/o alterato può non essere assimilabile ad un bedrock sismico rientrante in Categoria A. Nell’ambito degli studi di dettaglio nei casi citati fra quelli suscettibili di superamento delle soglie, si raccomanda di riapplicare per il sito esaminato il metodo di 2° livello al fine di verificare il superamento o meno del coefficiente di amplificazione sismica. In caso positivo, si potrà procedere o eseguendo studi di 3° livello (come da par. 2.3.3. della DGR vigente 30/11/2011) o applicando lo spettro di risposta previsto dalla Normativa per categoria di suolo superiore, secondo il seguente schema: • anziché lo spettro della categoria di suolo B si utilizzerà quello della categoria di suolo C; nel caso in cui la soglia non fosse ancora sufficiente si utilizzerà lo spettro della categoria di suolo D; • anziché lo spettro della categoria di suolo C si utilizzerà quello della categoria di suolo D; Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 86 PGT dei comuni di Magasa e Valvestino – Relazione geologica generale • anziché lo spettro della categoria di suolo E si utilizzerà quello della categoria di suolo D. Per gli scenari rientranti in categoria Z1, ai fini della quantificazione degli effetti di instabilità dei versanti, laddove necessario, è prevista l’applicazione del 3° livello come da paragrafo 2.3.1. Il superamento del valore soglia per fenomeni di amplificazione sismica legati alla topografia, comporta necessariamente l’esecuzione di studi approfonditi di 3° livello. Dovrà essere eseguito uno studio di 3° livello, in presenza di scenari Z3a e Z3b (scarpate e creste), nel caso di realizzazione di strutture flessibili e sviluppo verticale compreso fra 5 e 15 piani. Dott. Geol. Giovanni Bembo Dott. Geol. Loredana Zecchini Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini - STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− b: [email protected] 87