Parrocchia di San Michele Arcangelo Monte Porzio Pasqua 2007 • n. 112 La monumentale “Resurrezione” in bronzo di Pericle Fazzini, sullo sfondo dell'aula delle udienze pontificie - Vaticano Camminiamo Insieme Anno XIX n. 112 - Pasqua 2007 Mensile di “Formazione - Informazione” comunitaria Direzione e Redazione: Piazza della Pace n. 4 - 61040 Monte Porzio (PU) tel. Fax 0721955145 - cellulare don Luigi: 339-8336807 IN QUESTO NUMERO: Celebriamo la festa della Pasqua . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 3 I Vangeli alla prova: la storia e i fantasmi del mito. Non solo un uomo . . . . . . 5 Testi letterari sulla Pasqua . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 La testimonianza dell'arte sul Crocifisso e sul Risorto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 L'Organo a Canne sito nella nostra chiesa parrocchiale . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 Equiparazione al matrimonio delle convivenze? No! La politica aiuti le famiglie “normali” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 In ricordo di don Sigefrido Messina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 Ricordiamo i nostri Defunti 2006 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 A proposito di mercati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 Lettera di sr Cristiana dall'Albania . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 Altri segni di solidarietà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 Rendiconto finanziario parrocchiale 2006 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 Campo-scuola estivo 2007 in Val di Susa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Sabato 2 giugno 2007: gita a Firenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 Agenda Quaresima-Pasqua 2007 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 Preghiera per la benedizione pasquale 28 ............................. Questo è un giornale di coordinamento con tutte le famiglie della parrocchia che vogliono impegnarsi a vivere più cristianamente SENTIRSI PARTE DELLA PARROCCHIA, SIGNIFICA: Interessarsi attivamente di tutto l’andamento pastorale = istruzione, sacramenti materiale = tutti i mezzi per attuarli 2 Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 CELEBRIAMO LA PASQUA, FESTA DELLA COMUNITÀ CRISTIANA Il Cristo risorto viene a suscitare una festa nel più profondo dell’uomo Con questa riflessione vorrei rivolgermi ai cristiani, battezzati in Cristo, che vivono in Monte Porzio e a tutte le persone di buona volontà qui residenti. La nostra Comunità, insieme a tutte le Comunità cristiane sparse nel mondo, ancora una volta celebra la festa della Pasqua, credendo e annunciando all’umanità intera che Gesù di Nazaret, il Profeta e Messia, il Figlio Unigenito di Dio, è risorto dalla morte. Alla celebrazione si giunge dopo un cammino quaresimale di serio impegno: ascolto della parola di Dio, preghiera, conversione, servizio ai fratelli. Cosicché, il celebrare la festa comprende due momenti: la Quaresima e la Pasqua. I. Quaresima «E’ scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4) Tutto l’impegno quaresimale deriva da queste parole di Gesù che nel deserto respinge la tentazione. Come lui, il discepolo è chiamato a sua volta a respingere la tentazione e la prova. a) Non di solo pane vivrà l’uomo. Egli ha bisogno di pane e con il pane di tutto ciò che serve a una vita veramente umana: di una casa, del lavoro, di scuole, di ospedali, di servizi, di tempo libero... Ma se del pane e di tutte le altre cose ne facciamo degli ìdoli e ci prostriamo davanti ad essi, se i beni servissero per dividere gli uomini, allora diventeremmo schiavi di poteri perversi, distruggendo gli altri e noi stessi. Oltreché di pane e di beni, si ha bisogno di giustizia, di condivisione, di fraternità. Usare i beni come padroni assoluti è l’antipasqua per eccellenza; il pane, il denaro si fa canceroso e produce il dominio, lo sfruttamento, la divisione. Per fare comunione, i credenti devono partire dalle cose, dividendole fra tutti. Per compiere questo hanno bisogno della Parola che viene da Dio e dell’Eucaristia, cioè del pane che viene spezzato e diviso fra tutti come segno di Cristo che ha dato la propria vita per la moltitudine dell’umanità. Cristo è risorto! Christòs anésti! Il parroco porge a tutte le famiglie i più fervidi auguri di Buona Pasqua! Pesach tov! b) Non di solo sesso potranno vivere gli uomini e le donne. La sessualità è essenziale nella vita di ogni creatura: «Dio creò la persona umana a sua immagine… maschio e femmina li creò» (Gen 1,27); il maschio è metà dell’umano; e la femmina è metà dell’umano. L’essere umano è completo nell’unità e nella comunione di uomo e di donna. La relazione tra uomo e donna Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 3 è un problema di amore. Attraverso la sessualità che tende all’unità, l’uomo e la donna si aprono alla gioia, alla vita, si maturano, si proiettano al di fuori del proprio limite, si mettono in relazione con gli altri e con il mondo. Ma non si vive di solo sesso. La sessualità, da mezzo di amore e di comunione può diventare causa di dominio, di sfruttamento e quindi di divisione; può favorire una “cosificazione” della persona, diventando strumento facile per impadronirsi dell’altro o dell’altra; spesso diventa una droga. Da ciò la delusione, la noia che la gente vive. Qui sta il peccato: la non comunicazione, il dominio! Non contarci troppo, non farne un assoluto e il fine della tua vita! La sessualità è una funzione provvisoria, dice il Vangelo, anche se ha un’importanza decisiva nella formazione e nel comportameto della persona: la sua funzione passa e finisce, mentre l’amore non finisce. Il Regno di Dio esige una rivoluzione permanente nella relazione umana. Vivere una sessualità schiavizzante è un’antipasqua. Il Cristo pasquale ci libera dalla dipendenza, dal dominio, dalla paura. c) Non si può vivere di sole sicurezze mondane. Tutti abbiamo bisogno di punti di appoggio vitali: persone che ci amano, una società organizzata per i servizi, punti di riferimento culturali, sociali, economici, politici, religiosi… Ma nessuna sicurezza soddisfa appieno l’uomo e la donna. Quando abbiamo ottenuto qualcosa, cerchiamo ancora qualcosa di nuovo e di più: il cuore è inquieto! C’è in noi una speranza che va oltre e al di là delle cose, un’attesa di infinito… II. Pasqua «Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato. Perciò celebriamo la festa con sincerità e verità» (1Cor 5,7b-8) Il cammino quaresimale confluisce nella celebrazione pasquale. Professiamo e celebriamo il Cristo risorto che viene a suscitare una festa nel più profondo dell’uomo. a) La persona umana è fatta per amare, per costruire la comunione, la fraternità. La relazione ricostruita crea giustizia, condivisione dei beni e dei valori, solidarietà sociale… b) I credenti in Cristo, uniti tra loro e con gli uomini, sono chiamati a vivere un’esperienza di comunione fraterna che è la Comunità-Chiesa… c) La comunità cristiana, radunata dal Cristo Risorto e Vivente, ha la missione di essere segno e testimonianza, fino al martirio, di questa fraternità nei confronti dell’umanità intera… d) Celebrare la Pasqua significa riscoprire insieme l’esperienza di Gesù di Nazaret, il Cristo Signore, mettendosi, al seguito di Lui e del il suo insegnamento, sul cammino della comunione come uomini tra gli uomini, come fratelli tra fratelli… Questa è la nostra festa, questa è la nostra gioia, questa la nostra speranza in Cristo. Shalom! Pace e bene! Il vostro parroco (don Luigi) 4 Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 I Vangeli alla prova: la storia e i fantasmi del mito Nella scia del ciclone Non solo un uomo Il ciclone Il Codice da Vinci di Dan Brown non è passato invano. Sulla sua scia stanno fiorendo, come sempre avviene in questi casi, nuovi libri sulla figura di Gesù di Nazaret con l’intenzione di svelarne il “vero volto” che si pretende sia stato finora ricoperto sotto la coltre dell’ortodossia eccelsiastica. A tale filone appartiene il libro a quattro mani del giornalista Corrado Augias e dello storico antropologo Mauro Pesce, Inchiesta su Gesù (Mondadori). L’asserto di fondo del volume è che “Gesù era ed è rimasto ebreo, non ha detto niente di nuovo e non ha voluto fondare nessuna nuova religione… Sono esistiti, all’inizio, non uno ma diversi cristianesimi; una delle sue versioni ha preso il sopravvento sulle altre, ha stabilito il Canone delle Scritture escludendone altre e si è imposto come ortodossia, relegando le altre al rango di eresie e cancellandone il ricordo. Oggi però, grazie a nuove scoperte di testi e a una rigorosa applicazione del metodo storico, noi possiamo ristabilire la verità e presentare finalmente Gesù di Nazaret per quello che fu veramente, cioè una cosa totalmente diversa da ciò che le varie Chiese cristiane hanno finora preteso che fosse”. A queste argomentazioni bisogna aggiungere la cura con cui Augias raccoglie tutte le insinuazioni scabrose sui vari personaggi dei Vangeli. A lettura ultimata, si ha l’impressione che si passi Pablo Picasso, La Crocifissione, olio su tavola, 1930. dall’inchiesta su Gesù al Collezione Musée National Picasso, Parigi pettegolezzo su Gesù (una visione di taglio giornalistico, con la tendenza a rivestire Gesù coi panni della propria epoca, ossessionata soprattutto dal sesso). Allora uno si pone la domanda: come ha fatto Gesù – che, secondo gli autori del libro, non ha portato assolutamente nulla di nuovo rispetto all’ebraismo, che non ha voluto fondare nessun gruppo o comunità, non ha fatto nessun miracolo e non è risorto se non nella mente alterata dei suoi seguaci- come ha fatto a diventare “l’uomo che ha cambiato il mondo?”. Una seria e documentata risposta viene da vari esegeti, tra i quali Raniero CantaCamminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 5 lamessa, Romano Penna e Gianfranco Ravasi, che qui cerchiamo di riassumere, ma che bisognerebbe leggere e studiare più lungamente (esiste una bibliografia scientifica sterminata che riguarda la ricerca su “Gesù il Cristo”). Nessuno contesta il diritto di accostarsi alla figura di Cristo da storici, prescindendo dalla fede della Chiesa. E’ quello che la critica, credente e non credente, va facendo da almeno tre secoli con gli strumenti più raffinati. La domanda è se la presente inchiesta su Gesù raccoglie davvero il frutto di questo lavoro, o se invece opera già in partenza una scelta drastica all’interno di esso, finendo di essere una ricostruzione di parte. Il filone scelto è quello che va da Reimarus, a Voltaire, a Renan, a Hengel, a critici letterari quali Harold Bloom e Elaine Pagels. Vi è del tutto assente l’apporto della grande esegesi biblica protestante e cattolica, sviluppatasi nel dopoguerra in reazione alle tesi di Bultmann, esegesi molto più positiva circa la possibilità di attingere, attraverso i Vangeli, il Gesù della storia. Sui racconti della passione e morte di Gesù, per esempio, nel 1998 è stata pubblicata da un altro Brown, Raymond Brown (“il più distinto tra gli studiosi americani del Nuovo Testamento, con pochi rivali a livello mondiale”, secondo il New York Times), un’opera di 1608 pagine, definita dagli specialisti del settore “il metro in base al quale ogni futuro studio della Passione sarà misurato”; ma di tale studio non c’è traccia nel capitolo dedicato da Augias e Pesce ai motivi della condanna a morte di Cristo, né esso figura nella bibliografia finale. All’uso selettivo degli studi corrisponde un uso altrettanto selettivo delle fonti, quali sono i Vangeli canonici, privilegiando spesso i Vangeli apocrifi, i quali –si dovrebbe sapere- sono di molto posteriori. La risposta dell’esegesi: i Vangeli sono una realtà complessa Il documento capitale per ricercare i “ritratti originali di Gesù il Cristo” e, quindi, per ricomporre il volto storico di Gesù è costituito dai quattro Vangeli, che costituiscono le più antiche fonti che ce ne parlano. Si tratta essenzialmente di studiare, da una parte “chi è stato Gesù di Nazaret” e “ciò che Gesù pensava di sé stesso” (la fase terrena della sua vita = gesuologìa); dall’altra, “ciò che la prima comunità cristiana pensava di lui” (“è il Cristo” = cristologia). Il fatto incontrovertibile è che le antiche fonti cristiane, in pratica le uniche che ci permettono di conoscere Gesù, contengono unite insieme sia la storia di Gesù di Nazaret che la fede nel “Cristo” dei discepoli. Non ci sarebbe stata nessuna fede nel Cristo se non ci fosse stata la complessa figura di Gesù di Nazaret; il discorso su Gesù in quanto Cristo è stato storicamente possibile proprio perché Gesù stesso ne fornì l’occasione con la sua vita e le sue parole. Cosicché il dato storico va ricavato -e scavando a fondo si può ricavare- dalle fonti canoniche della fede cristiana, ossia dai quattro Vangeli e da tutto il NT, i quali sono insieme storia e teologia inestricabilmente intrecciate tra di loro. Su queste fonti, del resto, si misura la validità della stessa testimonianza viva da parte dei cristiani. Da quando ha preso forma la critica storica si è passati attraverso fasi differenti. Nell’Ottocento dominava lo scetticismo radicale: del “Gesù della storia” –si pensava- non sappiamo nulla (perché era il “Cristo della fede” a dilagare in quegli scritti). A questa tesi, sostenuta dai cosiddetti “razionalisti”, aveva dato un appoggio paradossale proprio una certa teologia, soprattutto protestante, votata ad esaltare solo la divinità di Cristo, mettendo tra parentesi l’aspetto storico, legato all’umanità di Gesù. Dalla metà del Novecento le posizioni sono radicalmente mutate a favore dei molti dati storici che si potevano estrarre e isolare dai Vangeli, so- 6 Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 prattutto tenendo conto dell’orizzonte giudaico entro cui Gesù era vissuto. Ma intanto si poneva un problema che toccava la stessa ricerca storiografica: la verità storica è solo quella che si ottiene attraverso la verifica dei fenomeni, dei dati, dei fatti nel loro manifestarsi esterno o è anche il tener conto della molteplice complessità della realtà? Nel caso dei Vangeli, lo storico tradizionale di fronte alle affermazioni di Gesù sulla sua divinità, ai miracoli, agli eventi pasquali tagliava senza esitazione quelle testimonianze e le gettava nel cestino del mito. Ora, i dati storicamente verificabili di Gesù e su Gesù sono in realtà impastati con la dimensione religiosa: un filtro grossolano e sbrigativo come quello adottato dalla citata Inchiesta su Gesù e da altre opere simili –che rade al suolo una massa enorme di dati evangelici inviandoli nel limbo dei miti o della teologia, quasi come cascami irrazionali e marginali- riduce la figura storica di Gesù a una larva o a un tronco mutilo o a un soggetto irrilevante, tant’è vero che si è condotti spesso ad attribuire la crescita grandiosa del fatto cristiano all’opera della Chiesa o di Paolo. E’ per questo che la recente storiografia, come è pronta ad adottare nuovi canali interpretativi dei dati storici (si pensi all’uso della psicologia, dell’antropologia e di altre scienze umane), così è incline a vagliare anche categorie teologiche o mistiche, considerandole parte dell’esperienza dell’umano. Per comprendere Gesù il Cristo bisogna capire che i dati storicamente verificabili sono impastati con la dimensione religiosa e teologica. La piena comprensione della sua figura reale comprende, quindi, persino l’analisi di quegli elementi che sono oggetto della fede. Amputare dalla storia di Gesù quest’altra dimensione complessa e misteriosa della realtà di lui e della cristianità delle origini, non è segno di rigore scientifico, ma di semplificazione sbrigativa. Semplificazione che, tra l’altro, impedirebbe di comprendere autenticamente lo stesso san Paolo e la sua opera, cosi come il configurarsi della comunità ecclesiale e dell’esperienza cristiana. Questo nuovo e più completo approccio –senza confusione di ruoli tra storico e teologo- si sta sempre più collaudando. Un percorso certamente delicato, ma necessario per una più completa e genuina ricostruzione della realtà di Gesù nelle sue diverse dimensioni, compresa quella di fede. Lui e la risposta dei discepoli Il moltiplicarsi di questa ricerca, fatta da credenti e non credenti di ogni fede e cultura –il più delle volte in buona fede- denòta un grande e crescente interesse intorno alla figura di Gesù di Nazaret. Si ha un bel dire che siamo in epoca postcristiana, ma la figura di Gesù sembra continuare a lanciare, anche nei nostri tempi così distratti e superficiali, la domanda di quel giorno a Cesarea di Filippo nel nord della Galilea: «Ma voi chi dite che io sia?». A chi di noi risponda, come Simon Pietro (Mt 16,16): «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente», Gesù il Signore rivolge, come allo stesso Simon Pietro (Gv 21,15-17), un’ultima e decisiva domanda: «Mi ami?». Certamente c’è bisogno di inchieste e di studi, ma soprattutto urge una risposta! (Sintesi da Raniero Cantalamessa, Romano Penna e Gianfranco Ravasi, a cura di Luigi Gianantoni) Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 7 Il codice da Vinci «ma la verità e un’altra cosa» Domenica 28 gennaio 2007 presso la sala del Consiglio Comunale di Monte Porzio, si è svolta la conferenza dal titolo “Il codice da Vinci: ma la verità e un’altra cosa” con la relatrice Dott.ssa Rosanna Virgili biblista marchigiana, docente all’Istituto Teologico Marchigiano di Ancona-Fermo. Buona è stata la partecipazione di pubblico, definito dalla stessa Virgili molto competente. Dopo i saluti del presidente dell’Associazione “Monte Porzio cultura” Ing. David Guanciarossa e del Sindaco Prof. Attilio Patrignani, si è entrati subito nel vivo della conferenza. Chiaramente non è stato analizzato in dettaglio tutto il romanzo dato il tempo limitato, ma è stata fatta un’analisi dei punti più controversi, soprattutto quelli riguardanti le colonne del credo cristiano. L’esposizione è stata molto chiara e seguita attentamente dai presenti non tutti praticanti; alla fine sono state fat- te molte domande per cercare quei chiarimenti necessari per comprendere di quanto si discosta il testo di Dan Brown dalla verità. Si è sottolineato più volte che il romanzo è un giallo, ma non un romanzo storico, come si è indotti a pensare quando si legge a pagina 9 dell’introduzione: «…. tutte le descrizioni [...] di documenti e rituali segreti contenute in questo romanzo rispecchiano la realtà». La relatrice ha anche sottolineato che la lettura di questo romanzo deve portare a porsi delle domande, ma soprattutto a stimolare la lettura dei Vangeli canonici e aprocrifi per capire meglio quanto si dice, riscoprire quanto di bello e di buono c’è nella religione cristiana e non rimanere solo sulla superficie senza essere in grado di discernere quanto ci viene proposto da questo libro e da altri simili. Alla fine della conferenza, della durata di circa 2 ore seguite senza battere ciglio, ci si è dati appuntamento a novembre 2007 per una seconda conferenza su temi ancora da definire in dettaglio ma che coinvolgeranno sicuramente il pubblico credente e non credente. (la registrazione audio della conferenza, su autorizzazione della relatrice, è disponibile sul sito dell’Associazione Monte Porzio cultura all’indirizzo www.monteporziocultura.it) David Guanciarossa Poul Gauguin, Autoritratto con Cristo giallo 8 Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 Testi letterari sulla Pasqua Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 9 Resiste il “paradosso” Gesù Certo è che Gesù, oggi, è più vivo che mai fra gli uomini. Tutti hanno bisogno di lui, o per amarlo o per bestemmiarlo: ma farne a meno non possono. Molti uomini furono amati intensissimamente nei tempi andati: Socrate dai suoi discepoli, Giulio Cesare dai suoi legionari, Napoleone dai suoi soldati; ma oggi questi uomini sono inesorabilmente trapassati, nessun cuore palpita più per le loro persone, nessun uomo darebbe la sua vita o anche solo le sue ricchezze per essi, anche se i loro ideali siano propugnati da altri; se poi i loro ideali siano avversati, nessuno pensa a bestemmiare né Socrate né Giulio Cesare, né Napoleone, perché le loro persone non hanno più efficacia e sono trapassate. Gesù, no; Gesù è tuttora amato e tuttora bestemmiato; si rinunzia tuttora alle ricchezze e perfino alla vita sia per suo amore sia anche per odio contro di lui. Nessun vivente è tanto vivo quando Gesù. Egli è “segno di contraddizione” anche come fatto storico. Giuseppe Ricciotti (1890-1964) “La vittoria di Dio”, di Renato Laffranchi, chiesa di san Giovanni Crisostomo - Bari “Perché risorgo, Padre? Perché il tuo nome è stato il mio pane quotidiano. Ogni giorno Tu mi hai dato da mangiare e da bere come il migliore dei padri. Tu mi hai nutrito del tuo vero nome. Era inutile parlare agli altri del sommo amore per il divino: perciò sono gonfio di parole e di esempi, sono diventato un’offerta, un’offerta viva, viva e morta, Signore, ma non tanto morta da non poter sollevare la pietra del sepolcro, perché nel tuo nome, Dio, si può tutto, si può nascere e morire, e trionfare nel mondo. Nel tuo nome, Padre, si può finalmente baciare Maria sulle labbra”. Alda Merini, Poema della croce, Ed. Frassinelli, Piacenza 2004, 105-106 Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 11 Le testimonianze dell’arte Immensa la produzione artistica sulla Passione e Risurrezione del Signore, con la presenza degli apostoli nell’Ultima Cena, della Madre di Gesù sotto la croce e di una grande quantità di personaggi attorno alla crocifissione, alla sepoltura, sino all’annuncio della Risurrezione e alla scena dell’Ascensione. Ne presentiamo qualche esempio. Ultima Cena Ultima Cena: Giotto (Cappella degli Scrovegni – Padova) Lavanda dei piedi: Giotto (Cappella degli Scrovegni – Padova) Ultima Cena (prima del 1329): Pietro Lorenzetti (Basilica inferiore di San Francesco – Assisi) Ultima Cena: affresco di Taddeo Gaddi (Museo dell’Opera di Santa Croce – Firenze) Ultima Cena: (seconda metà del XIV sec.): Scuola di Arnolfio di Cambio e di Tino di Camaino (Cappella funeraria Minatolo del Duomo di Napoli) Ultima Cena: Stefano di Giovanni detto il Sassetta, 1400ca.-1450 (Pinacoteca Nazionale – Siena) Cenacolo: Andrea del Castagno, 1421-1457 (Monastero Benedettine di Sant’Apollonia - Firenze) Ultima Cena: Andrea Mantegna (1431-1506) Ultima Cena: affresco del Ghirlandaio, 1449-1494 (Museo di San Marco – Firenze) Cenacolo: affresco del Ghirlandaio (Refettorio del Convento di Ognissanti – Firenze) Ultima cena: affresco di Leonardo Da Vinci (Santa Maria delle Grazie – Milano) Cenacolo: affresco di Andrea del Sarto, 1486-1530 (in San Salvi – Firenze) Ultima Cena: Ercole Ramazzani, 1530-1598 (Chiesa di San Medardo – Arcevia) Ultima Cena: di Federico Barocci del 1594 (Chiesa Santa Maria Sopra Minerva – Roma) Ultima Cena: tela di Scuola baroccesca (Cattedrale di Pergola) Ultima Cena: (1585): Felice Damiani (Museo-Pinacoteca della Santa Casa di Loreto) Ultima Cena: (1598 circa): Simone De Magistris (Chiesa Collegiata – San Ginesio (MC) Cenacolo di Fuligno: Pietro Vannucchi detto il Perugino, 1445/50-1623 (nell’ex-convento delle Terziarie Francescane di Foligno) Ultima Cena (1627): Simeon Vouet (Museo-Pinacoteca della Santa Casa di Loreto) Ultima Cena: Giovan Battista Salvi il Sassoferrato, morto nel 1685 (in possesso del duca di Bedford a Woburn-Inghilterra) Ultima Cena: Antonio Amorosi (Pinacoteca Comunale – Fermo) Misteri del Rosario, Ultima Cena: Floriano Bodini (venti litografie a colori all’interno di un tondo) Passione / Crocifissione / Pietà Incoronazione di spine (prima metà del sec. III): Affresco (Catacombe di Protestato – Roma) Crocifissione (VIII sec.): Affresco (Santa Maria Antiqua – Roma) Crocifissione: affresco del sec. IX (San Vincenzo al Volturno) Deposizione: fine sec. XI (Porta di San Zeno – Verona) Crocifissione (1138): Guglielmo (esempio più antico di croce dipinta - Duomo di Sarzana) Deposizione (1178): Benedetto Antelami (Rilievo: Duomo di Parma) 12 Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 Deposizione: scultura del 1228 (Duomo di Volterra) Crocifisso (1260-1270): Bencivieni/Benvenuto di Giuseppe o Cenni di Pepi detto Cimabue (Chiesa di San Domenico – Arezzo) Crocifissione (1280 ca.): affresco di Cimabue (Transetto di sinistra: Chiesa Superiore di San Francesco – Assisi) Crocifisso: Cimabue (Museo dell’Opera di Santa Croce – Firenze) Crocifissione: Giotto (Cappella degli Scrovegni – Padova) Compianto sul Cristo morto: Giotto (Cappella degli Scrovegni – Padova) Crocifissione (1310): affresco di Giotto e Scuola (Transetto di destra: Chiesa Inf. S. Francesco – Assisi) Storie della Passione di Cristo: Duccio di Boninsegna (Museo dell’Opera del Duomo – Siena) Crocifissione (1333): Scuola umbro-giottesca (Chiesa di S. Chiara: Cappella di Santa Croce – Montefalco) Crocifissione: affresco di Taddeo Gaddi (Sacrestia di Santa Croce – Firenze) Crocifissione (1320): Pietro Lorenzetti (affresco:Transet. di sinistra: Ch. Infer. di San Francesco – Assisi) Deposizione (prima del 1329): Pietro Lorenzetti (Basilica inferiore di San Francesco – Assisi) Pietà (1340 ca.): Roberto d’Oderisio (Museo Pepoli – Trapani) Pietà: Giovanni da Milano (Galleria dell’Accademia – Firenze) Crocifissione con santi: del 1343-1354 (Mosaici del Battistero di San Marco – Venezia) Vita di Cristo: Betto di Giovanni e Giovanni di Francesco, sec. XIV (Altare Maggiore, parte posteriore e fascia superiore del Duomo di Arezzo) Crocifissione (seconda metà del XIV sec.): Scuola di Arnolfio di Cambio e di Tino di Camaino (Cappella funeraria Minatolo del Duomo di Napoli) Crocifisso: Affresco del Beato Angelico (Chiostro del Convento di San Marco – Firenze) Crocifissione: Beato Angelico (dipinta nel Salone del Capitolo del Convento di San Marco – Firenze) Crocifissione: Beato Angelico (Armadio degli Argenti della SS. Annunziata: Museo di San Marco - Firenze) Deposizione: Beato Angelico (Armadio degli Argenti della SS. Annunziata: Museo di San Marco - Firenze) Crocifissione: Nicola Pisano (Pulpito del Duomo di Siena) Pietà (1450): Parri Spinello (Altare Maggiore di Santa Maria delle Grazie – Arezzo) Crocifissione: Andrea della Robbia, 1435-1525 (nipote di Luca (1400-1482) e padre di Giovanni (14691529) (dopo la sacrestia, sull’altare – Duomo di Arezzo) Esaltazione della Croce: Pier della Francesca: poema pittorico tratto dalla “Leggenda Aurea” di Jacopo da Voragine (Cappella centrale-Coro della Chiesa di San Francesco –Arezzo) Crocifissione: Andrea Mantegna, 1431-1506 (Museo del Louvre – Parigi) Cristo morto: Andrea Mantegna, 1431-1506 (Brera – Milano) Pietà: Botticelli (Poldi Pezzoli – Milano) Pietà, Cristo e Nicodemo: Filippino Lippi,1457-1504 (Palazzo Strozzi – Firenze) Pietà: terracotta policroma tedesca della metà del quattrocento (Cattedrale di San Rufino di Assisi) Pietà: Pinturicchio (affresco della Cattedrale di Santa Maria Assunta – Spoleto) Pietà: Michelangelo, 1475-1564 (Museo dell’Opera del Duomo/Santa Maria del Fiore – Firenze) Pietà: Michelangelo (Basilica di San Pietro – Roma) Crocifissione: Perugino (affresco: parete di fondo della Chiesa di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi – Firenze) Crocifissione (1558): Tiziano Vecellio, 1490?-1576 (Chiesa di San Domenico – Ancona) Pietà (1570-1579): scolpito dall’orvietano Ippolito Scalza (Duomo di Orvieto) Crocifissione: Lotto (Montesangiusto) Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 13 Crocifissione: Gentileschi (Fabriano) Crocifissione: Bartolomeo della Gatta (Cattedrale di San Giovanni Evangelista – Sansepolcro) Crocifissione (1598 circa): Simone De Magistris (Sagrestia della Chiesa Collegiata – San Ginesio (MC) Pietà: Simone De Magistris (Pinacoteca Civica – San Ginesio (MC) Apparizione della Croce: Stanze di Raffaello (Sala di Costantino, 1483-1520: Musei Vaticani – Roma) Pietà: drammatica opera di Lucas Cranach (Pinacoteca dei Musei Vaticani – Roma) Pietà: di Giovanni Bellini (Pinacoteca dei Musei Vaticani – Roma) Cristo in Croce: di Daniele da Volterra (altare della Chiesa di Santa Maria degli Angeli – Roma) Deposizione: Pietro Lorenzetti (affresco: Transetto di sinistra: ch. Inf. di San Francesco – Assisi) Deposizione: Daniele da Volterra (Chiesa della Trinità dei Monti – Roma) Crocifissione: El Greco (Museo del Prado - Madrid) Deposizione: D. Corvi (Cattedrale di Santa Maria Assunta – Spoleto) Deposizione: Giorgio Vasari giovanile, 1511-1574 (parete sinistra - Chiesa SS. Annunziata – Arezzo) Deposizione: Caravaggio (Pinacoteca dei Musei Vaticani – Roma) Compianto sul Cristo Morto: Giorgio Martini (terracotta policroma: Gall. Naz. d’Arte Antica: Palazzo Barberini – Roma) Crocifissione(1564-1567): Tintoretto (Sala dell’Albergo della Scuola Grande di San Rocco – Venezia) Crocifissione (1605-1610): Pomaramcio/Cristoforo Roncalli (Sala del Tesoro: S. Casa di Loreto) Pietà: Giuseppe Grezzi (San Salvatore in Lauro – Roma) Compianto sul Cristo Morto: Giovan Battista Salvi il Sassoferrato, morto nel 1685 (Staatliche Museen fur Preussischer Kulturbesitz – Berlino) Crocifissione: Nicola Monti (Pinacoteca Civica – Cingoli) Crocifissione e Santi: Nicola Monti (San Francesco – Ascoli Piceno) Deposizione: Nicola Monti (San Francesco – Ascoli Piceno) Crocifissione: Francesco Mancini (San Filippo – Macerata) Deposizione: Filippo Bigioli (Palazzo Comunale, Galleria d’Arte Moderna – Sanseverino) Crocifissione: Biagio Biagetti (Madonna della Misericordia – Macerata) Cristo in Croce: Luca Guordano, 1637-1705 (Cattedrale di Pergola) Cristo morto e santi (sec. XVII): Autore di Scuola Fiamminga (Museo-Pinacoteca S. Casa di Loreto) Crocifissione: Ludovico Seitz (Cappella tedesca: Basilica della Santa Casa di Loreto) Crocifissione (1531): Giuliano Presutti (1490-1544) fanese (Chiesa di Sant’Agostino – Mondolfo) Cristo nell’orto degli ulivi (1889): Paul Gauguin (muore a Tahiti l’8 maggio1903) Pietà (1889): Vincent van Gogh (si uccide il 27 luglio 1890) Stabat Mater: Maria in piedi di fianco al Cristo Crocifisso, Michel Ciry Via Crucis: Enrico Manfrini (Monastero di Santa Croce a Dublino) Via Crucis: Enrico Manfrini (Cattedrale di Lecco) Crocifissione (1951): Salvador Dalì, un mistico surrealista1904-1989 (Cristo visto dall’alto, figura scorciata 14 Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 all’interno di un triangolo equilatero: è Dio, uno e trino, a morire per l’umanità nella persona del Figlio) Cristo di San Giovanni della Croce (1951): Salvador Dalì (al The Glasgow Art Gallery – Glasgow) Croce nucleare: Salvador Dalì (quadro del 1952, con al centro l’Eucaristia) Misteri del Rosario, Agonia, ecc.: Floriano Bodini (venti litografie a colori all’interno di un tondo) Busto di Cristo incoronato di spine (1955-1956): Antonio Ligabue Deposizione: Antonio Ligabue, 1899-1965 (splendida, grande incisione) Crocifissione (1955): Antonio Ligabue (una delle tante) Cristo Crocifisso in mezzo agli sposi alle Nozze di Cana: Marko Ivan Rupnik, gesuita sloveno (mosaico absidale della Cappella della Pontificia Università Auxilium delle suore salesiane – Roma) Trasfigurazione Trasfigurazione, del 550-565 (Monastero di Santa Caterina al Sinai) Trasfigurazione di Cristo: Beato Angelico (Museo di San Marco – Firenze) Trasfigurazione: Giovanni Bellini, 1430-1516 (Museo dell’abate Gregorio Carrer – Venezia) Trasfigurazione: Giovanni Bellini, 1430-1516 (Museo di Capodimonte – Napoli) Trasfigurazione: Raffaello (Pinacoteca dei Musei Vaticani) Misteri del Rosario, Trasfigurazione: Floriano Bodini (venti litografie a colori all’interno di un tondo) Resurrezione / Ascensione Gesù Risorto appare ai discepoli (Duomo di Siena) Risurrezione di Cristo: Giotto (Cappella degli Scrovegni – Padova) Ascensione: Giotto (Cappella degli Scrovegni – Padova) “Noli me tangere”: Giotto (Cappella della Maddalena: Chiesa Inferiore di San Francesco – Assisi) Gesù Risorto e Tommaso: Duccio di Boninsegna (1255-1318) Noli me tangere + Cristo che risorge dalla tomba: Tino di Camaino (Monumento al card. Riccardo Petroni – Duomo di Siena) Cristo Risorto: (seconda metà del XIV sec.): Scuola di Arnolfio di Cambio e di Tino di Camaino (Cappella funeraria Minatolo del Duomo di Napoli) Risurrezione: Andrea Mantenga, 1431-1506 (Museo di Tours) Resurrezione: di Scuola senese attribuito a Niccolò di Segna, sec. XIV (Cattedrale di San Giovanni Evangelista – Sansepolcro) Christus patiens, Dominus gloriae (prima metà sec. XV): Giovanni di Paolo (Pinacoteca Nazionale – Siena) Resurrezione: Rafaellino del Colle, XVI sec. (Chiesa di San Rocco – Sansepolcro) Resurrezione di Cristo: Piero della Francesca (Museo Civico – Sansepolcro) Ascensione di Gesù: Perugino (Cattedrale di San Giovanni Evangelista – Sansepolcro) Ascensione: affresco del Pinturicchio (Appartamento Borgia dei Musei Vaticani – Roma) Pentecoste: affresco del Pinturicchio (Appartamento Borgia dei Musei Vaticani – Roma) Deposizione e Cristo Risorto (1577-1582): Antonio Calcagni (Pala della Cappella laterale Massilla-Rogati: Basilica della Santa Casa di Loreto) Incredulità di S. Tommaso (1481-1485): Luca Signorelli (Sacrestia di S. Giovanni: Santa Casa di Loreto) Ascensione: Ercole Ramazzani, 1530-1598 (Chiesa di San Medardo – Arcevia) Cristo Risorto appare alla Madre: G. F. Barbieri detto il Guercino, 1591-1666 (tela: altare della Sacrestia Maggiore del Santuario della Madonna di San Luca – Bologna) Misteri del Rosario, Resurrezione, Ascensione, ecc.: Floriano Bodini (venti litografie a colori all’interno di un tondo) Cristo Crocifisso come sole che vince la morte (1956-1958): Marc Chagall (sullo sfondo de “La Creazione dell’uomo”) Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 15 L’ORGANO A CANNE DELLA CHIESA PARROCCHIALE Siamo in attesa di uno… Sponsor! D al lungo elenco dei pievani-parroci succedutisi a partire dal 1290 nella pieve parrocchiale di Monte Porzio -nominata nella bolla di Onorio III del 29 maggio 1223 al vescovo Benno e posta sotto il titolo di San Michele Arcangelo (il cui primo ricordo si ha nel Codex Serpentis della Cancelleria Vescovile di Senigallia il 31 gennaio 1367) - si apprende che don Antonio Gradoni di Corinaldo (1854- 16 1887) costruisce, alla sinistra dell’altare maggiore, la cappella del Crocifisso e, nel 1875, l’attuale orchestra; don Pietro Tombari (1888-1894), già minore conventuale, costruisce il campanile con tre campane che portano inciso il suo nome; don Giovanni Cesari di San Ginesio di Arcevia (1894-1920) ingrandisce la chiesa e il 7 Ottobre 1900 la dota a proprie spese di un organo opera di Luigi Giudici di Pesaro. Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 Dai documenti dell’Archivio Parrocchiale si ricavano i seguenti dati sulle caratteristiche di tale Organo: 18 Novembre 1899: Contratto di commissione a firma di don Giovanni pievano Cesari e del Sig. Luigi Giudici. Organo composto di n. 14 Registri, con tastiera di 54 tasti e pedaliera di 17 note reali, coi seguenti dettagli: * Tastiera cromatica di tasti 54 da DO a FA * Pedaliera idem di pedali 18 da DO a FA * Registri che compongono l’organo: 1. Principale Bassi Canne n. 24 2. Principale Soprani “ n. 30 3. Ottava Bassi “ n. 24 4. Ottava Soprani “ n. 30 5. Quinta decima “ n. 42 6. Decima nona “ n. 42 7. Vigesima seconda “ n. 42 8. Vigesima sesta “ n. 42 9. Vigesima nona “ n. 42 10. Flauto polacco di 8 piedi Sop. “ n. 30 11. Voce umana(Undamaris) Sop. “ n. 30 12. Contrabbassi ai pedali _____ * Tira Pieno Totale Canne n. 378 + Trombe a Fagotto = n. 434 * Macchina per il vento di nuovo sistema a manubrio (Nella corrispondenza che segue ci sono delle piccole variazioni) - Prezzo di £ italiane: Mille cinquecento cinquanta. Lo strumento musicale venne collaudato, alla presenza del vescovo di Senigallia mons. Giulio Boschi (poi cardinale-vescovo di Ferrara), il 7 ottobre 1900 dai Signori Maestri Quinto Frediani e Italo Galaverni, che lo giudicarono organo modello. Le eventuali offerte Purtroppo, attualmente l’organo non è utilizzato in erogate a favore quanto ha bisogno di profondo restauro (precedenti restauri dilettantistici lo hanno rovinato). Nell’Ufficio della Parrocchia della nostra parrocchia sono pronti tre Progetti e Preda parte di Ditte ventivi di restauro, già approvati dalla Soprintendenza (artigianali, commerciali, di Urbino: professionali e imprenditoriali), a) PREVENTIVO della Ditta Guido Pinchi di Foligno potranno essere (2000): prezzo totale IVA escl. = £. 101.200.000. b) PREVENTIVO della Ditta Fratelli Ruffatti di Padodedotte dalle imposte va (2001): prezzo totale + IVA = Euro 53.918,10. (art. 65, 95 del DPR 22 c) PREVENTIVO della Ditta Eugenio Becchetti di Pedicembre 1986 n. 917) rugia (2005): prezzo tot. lordo Iva = Euro 54.862,08. verrà rilasciata Per procedere al restauro, siamo in attesa di uno… apposita ricevuta Sponsor! Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 17 Equiparazione al matrimonio delle libere convivenze? No! LA POLITICA AIUTI LE FAMIGLIE “NORMALI” on può mancare – di fronte all’attuale tentativo di trasformare la “famiglia massmediatica” in “famiglia reale” – la preoccupazione per un’eventuale equiparazione al matrimonio delle libere convivenze. Nessuno più della Chiesa, erede di una lunga tradizione, sa che la salvezza della famiglia non viene dalla legge e che vi saranno sempre famiglie cristiane che (come avvenne tanto nel mondo greco-romano del divorzio N Incrementare le iniziative a favore delle giovani coppie per la formazione di una famiglia e l’educazione dei figli e del concubinato, quanto nell’Unione sovietica del “libero amore”) hanno vissuto e vivranno esemplarmente la loro vita familiare sino, alla lunga, a cambiare la società. E, tuttavia, il ruolo della legge non è assolutamente marginale, né i credenti possono assistere senza reagire a tentativi di snaturamento del senso profondo del matrimonio. Non si tratta, tuttavia, della sola preoccupazione per questo aspetto delle problematiche familiari, bensì di una riflessione più ampia sul valore della famiglia, che comprenda, ad esempio le iniziative che possono rendere meno difficili e gravose per le giovani coppie la formazione di una famiglia e poi la generazione e l’educazione dei figli, quali un serio impegno per l’occupazione giovanile, per la questione della casa, per la qualità e la diffusione nel territorio dei servizi sociali. Quella dei “Pacs” è, in realtà, una falsa priorità di certa cultura radicale che ha larga udienza nel mondo dei mass media. Vi è da domandarsi se è giusto che alcu18 ne centinaia di migliaia di conviventi debbano dettare l’ordine del giorno della politica, lasciando in ombra le esigenze e le attese sul matrimonio di circa venti milioni di famiglie. Le priorità della famiglia italiana non sono certo la regolazione delle convivenze o i veri o presunti diritti degli omosessuali, ma i problemi, seri e talora drammatici, delle famiglie e soprattutto delle giovani famiglie. Oltre tutto, le statistiche dell’Istat e degli analoghi istituti di ricerca di ogni parte del mondo attestano che le convivenze sono nello stesso tempo meno stabili e meno feconde delle unioni fondate sul matrimonio. Ci si deve domandare se sarebbe realmente consapevole dei suoi doveri verso il futuro del Paese una società che in qualche modo incoraggiasse instabilità e infecondità, piuttosto che fedeltà e apertura alla vita. E’ dunque venuto il tempo di rifiutare l’agenda delle priorità che la cultura radicale, con il sostegno di gran parte dei mass media, vorrebbe imporre al Paese. Al primo posto delle preoccupazioni di pubblici poteri coscienti delle loro responsabilità dovrebbero essere i troppi irrisolti problemi delle famiglie “normali”. E’ tempo che l’opinione pubblica se ne renda conto e che siano dissipate le cortine fumogene che ancora impediscono di dare ascolto alla voce della famiglia reale, che non è la falsa “famiglia massmediatica”. da Famiglia Cristiana – n. 3/2007, 3: del sociologo Giorgio Campanini Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 I n ri c o r d o d i d o n Si g e f r i d o Messina Cordoglio e commozione per l’ultimo saluto a don Sigefrido Messina, spentosi 85enne giovedì 30 dicembre 2006 all’Ospedale di Senigallia, dopo essere stato per ben quarant’anni parroco a San Pellegrino di Ripe. Era un figlio del nostro paese, nato a Monte Porzio il 1° agosto 1921. La sua vocazione era sorta e si era maturata a partire dalla nostra Parrocchia, dove aveva celebrato la Prima Messa il 19 marzo del 1945. Per due anni viceparroco ad Arcevia, dal 1947 al 1959 era stato chiamato al Seminario Diocesano come vice-rettore e professore nel Ginnasio, mentre prestava servizio pastorale prima a Roncitelli e poi a Scapezzano. Nel 1959 viene nominato parroco di Ripe, dove rimane a compiere il suo fedele servizio sino al 1999, quindi come parroco emerito e coadiutore fino alla morte. E’ stata proprio la bella chiesa parrocchiale ripese ad ospitare il rito di commiato, presieduto dal vescovo diocesano monsignor Giuseppe Orlandoni. «Io sono il Buon Pastore»: sono risuonate in chiesa le parole della parabola del Vangelo di Giovanni, scelto proprio per sottolineare il lungo e prezioso ministero che don Sigefrido ha svolto in questa Comunità cristiana. E proprio il parroco attuale don Emanuele Lauretani ha voluto portare il saluto di tutta la Comunità: «Carissmo don Sigefrido, così affettuosamente amiamo rivolgerci a te, in questo momento doloroso per tutti noi! La tua scomparsa , per noi, non è solo la perdita di un sacerdote, ma ancor più di un padre! Sì, perché tu, dal lontano settembre 1959, ci hai accompagnato come un padre, come un buon pastore, in ogni vicenda familiare e comunitaria, condividendo con noi i momenti lieti e dolorosi della nostra vita. Ora possiamo dirti veramente grazie! Sei stato un sacerdote sempre con noi, ci hai trasmesso l’amore per il culto di Dio, in particolare per il canto e la musica sacra. Hai avuto cura del tempio del Signore, hai accompagnato con saggezza la casa di riposo… Sì, don Sigefrido, hai conservato una fede semplice, ardente, orante fino all’ultimo e sei stato il custode della fiamma della fede di noi ripesi in anni difficili, pieni di cambiamenti culturali, di tensioni sociali, di sfide inattese per la Chiesa. Solo il Signore saprà ricompensarti». Grazie da tutti noi! RICORDIAMO I NOSTRI DEFUNTI 2006 Serfilippi Dino Angeloni Maria ved. Carnaroli Guidi Piergiorgio Testaguzza Enrichetta ved. Montanari Toderi Erino Smeraldi Vittoria ved. Mancini Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 19 A proposito di mercati… C i eravamo lasciati mentre parlavamo con entusiasmo della passata edizione della festa “Dall’uva al vino” e del successo dei mercatini che vi erano stati allestiti. Ora parliamo di quelli di Natale. Sabato 16 e domenica 17 dicembre si è svolto, come è ormai consuetudine da qualche anno, il mercatino di Natale con una novità… Quale? La RAI, naturalmente!!! che quest’anno ha scelto Monte Porzio per fare il T.G. itinerante, offrendo così al nostro paese la possibilità di essere conosciuto anche fuori dei confini della Provincia. Nel nostro mercatino chi ha voluto ha potuto esporre ciò che il proprio ingegno aveva creato. C’era un po’ di tutto, ma il successo maggiore è stato registrato dallo stand delle Scuole Elementari che con la loro pesca, in cui c’erano anche i lavori costruiti dai bambini, hanno catalizzato l’attenzione di tutti. Ogni persona che arrivava al mercatino veniva subito attirata da questo stand molto movimentato, in cui i bambini aiutavano le loro insegnanti con molta perizia. Anche le Scuole Medie hanno avuto il loro pubblico con i vari lavori fatti dai ragazzi, come gli allori copribottiglia, gli angeli di feltro tutti cuciti a mano, le palle per l’albero decorate con originalità ed i vari sacchetti e biglietti augurali. La Scuola Materna ci ha deliziato il palato con i biscotti fatti dalle mamme dei bambini; e mentre l’Oratorio di Monte Porzio proponeva barattolini sfiziosi pieni di frutta secca, quello di Castelvecchio ci tentava con golosi dolci e una mega-torta a forma di albero di Natale (molto buona). Altri esposi- 20 tori hanno fatto da cornice a questo quadretto prettamente natalizio. Ah!... dimenticavo di rivolgere un apprezzamento a chi nella PRO LOCO si è adoperato per il successo del mercatino e di esprimere un riconoscimento particolare all’ideatrice (o ideatore) dell’originale albero natalizio con presepe all’interno, molto gradito a tutti ed un riconoscimento all’autrice (o autore) della scenografia per le riprese RAI: queste realizzazioni hanno dato un bel tocco di colore a tutto l’insieme del Centro storico. A deliziare le nostre orecchie c’erano gli zampognari; il coro dei bambini alla chiesola è stata la ciliegina sulla torta di un mercato molto sentito, che neanche la pioggia della domenica è riuscita a rovinare. Ed ora un arrivederci alle prossime edizioni… Anna Rosa Ogni quindici giorni di Giovedì Incontro sulla BIBBIA Lettura della Parola di Dio (Lectio Divina) Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 L’invito è rivolto a tutti quelli che sentono il bisogno di conoscere, ascoltare e pregare la Sacra Scrittura (ore 21,00 nella sala parrocchiale) Lettera di suor Cristina dall’Albania Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 21 Altri segni di solidarietà Le Sorelle della B.V. Addolorata destinano ogni anno parte delle entrate a favore di bambini della Missione delle Suore Francescane in Albania, mediante due adozioni a distanza. Attraverso il Fondo di solidarietà, con una somma annuale di 500,00 euro, la nostra parrocchia sostiene l=adozione a distanza di un seminarista che studia e si sta formando nel seminario albanese di Scùtari, in cui è rettore il gesuita padre Armando Ceccarelli. Il ricavato della Cena di solidarietà – che, ricordiamo, ormai da anni si effettua in occasione del Corpus Domini – nel prossimo Giugno 2007 sarà devoluta a sostegno della Missione Francescana in Albania. Un fiducioso rendimento di grazie al 22 Dio di ogni bontà, insieme a un cordiale grazie a tutti per la grande sensibilità dimostrata. Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 Rendiconto Finanziario 2006 (a norma del Can. 1284 §2 n. 8) ENTRATE Attivo anno precedente Attività caritative Candele votive Offerte domenicali Offerte Battesimi Comunioni Cresime Benediz.Fam. Funerali Matrimoni Raccolta natalizia Varie Contributo per utenze Prestito TOTALE ENTRATE 6.006,15 1.320,00 3.454,84 5.962,57 500,00 290,00 285,00 9.215,00 3.730,00 200,00 1.452,00 1.161,16 1.000,00 1.500,00 36.076,72 USCITE Assicurazioni Attività caritative Camposcuola Cancelleria Manutenzione ordinaria: Immobili Impianti Strumenti Arredi Mutuo Nuovo impianto diffus. chiesa Oratorio Remunerazione del Parroco Culto (Confessori - Predicatori) Spese per: Acqua Enel Riscaldamento Telefono Stampa TOTALE USCITE 1.364,00 1.320,00 691,00 111,00 1.470,00 597,00 105,00 25,00 6.682,60 4.414,00 3.201,80 972,00 1.950,50 268,18 1.622,07 4.287,88 466,50 3.379,67 32.928,20 Totale Entrate Totale uscite Saldo attivo 36.076,72 32.928,20 3.148,52 Mutuo Carifano Residuo (per nuova sede Oratorio): 13.365,20 Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 23 CAMPO-SCUOLA ESTIVO 2007 IN VAL DI SUSA L a località è quella di Savoulx, nel Comune di Oulx (TO) in Val di Susa, dalla Domenica 22 luglio alla Domenica 29 Luglio. Quello di animare le vacanze estive a favore degli adolescenti e dei giovani -i quali già durante l’anno si sono incontrati settimanalmente e hanno fatto insieme un certo cammino- è un servizio utile, bello e urgente, da parte della Comunità parrocchiale e degli Animatori. In tal modo i ragazzi hanno la possibilità di vivere un’esperienza di vita insieme, ben animata, in un luogo nuovo e attraente. L’ambiente nel quale saremo alloggiati è chiamato “Casermette” (ex-caserme da campo, dell’esercito italiano), in Val di Susa, a 10 Km da Bardonecchia, struttura ora gestita da don Sergio Bosco parroco di una Parrocchia di Torino, per ospitare campi di A.C., Scout, Gruppi parrocchiali, ecc. La proposta è rivolta ai nostri ragazzi e ragazze di 2°-3° Media e di 1°-2°-3° Superiore, con le loro animatrici/animatori. La maggior parte delle famiglie hanno assicurato la partecipazione dei figli. Ragazzi, animatrici e animatori, campetto, tanti giochi, passeggiate sui sentieri, allegria, rispetto, responsabilità, amore gratuito, Cristo… questi sono gli ingredienti che fanno del campo un’esperienza unica, in cui ognuno può trovare il suo spazio e il suo tempo… Cari ragazzi e ragazze, dovete assolutamente venire tutti, durante l’anno agli incontri settimanali e in estate al campo. Sarà bello, anzi, strepitoso… Lì si può giocare tra l’erba, si fanno passeggiate in mezzo alla natura, ai monti, al fiume, ai boschi, all’acqua che scorre… Sarà veramente incantevole! 24 Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 Natale In occasione delle feste natalizie e precisamente il 17 dicembre 2006, al Centro Olimpia, sotto la direzione di sr. Renata e sr. Maria Gina, è stata allestita una manifestazione con recita da parte dei bambini della Scuola Materna. Il tema della povertà dei piccoli del Terzo Mondo ha trovato nella rappresentazione della favola de “La piccola fiammiferaia” l'espressione più profonda della sofferenza che regna sovrana, in contrapposizione all'indifferenza del mondo occidentale che ostenta ricchezza e benessere, nel disgusto più assoluto. Tantissimi complimenti ai piccoli attori che bene hanno interpretato la bella favola di Hans Christian Andersen. Inoltre, gli stessi bambini hanno cantato la canzone dedicata ai bambini africani, dal titolo We are the World. L'interpretazione di tutti i bambini ha commosso molto i genitori presenti. L'augurio è che la suddetta canzone possa costringere gli adulti a “sentire” come i bambini, con la stessa innocenza e la stessa bontà, affinché la parola 2006 solidarietà acquisisca un valore di immediata azione e non solo di retorico pensiero. Un altro buon successo della Scuola Materna “Luigi e Agnese Latoni”, prolifica di idee sempre in fermento. Un genitore Sabato 2 giugno: gita a Firenze Il programma, a partire da Piazza della Signoria, prevede: • in mattinata la visita alla Galleria degli Uffizi e, passando davanti a Palazzo Pitti, il pranzo presso il Convitto Ecclesiastico di Piazza della Calza; • nel pomeriggio, la visita al Centro della citta, verso Piazza del Duomo di Santa Maria del Fiore… Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 25 Agenda QUARESIMA 2007 Mercoledì 21 Febbraio: Le Sacre Ceneri • ore 21.00: S. Messa e imposizione delle Sacre Ceneri Venerdì 23 Febbraio • ore 21.00: Via Crucis dei Giovani (Vicaria di Marotta, Mondolfo, Ponte Rio, Castelvecchio, Monte Porzio) Domenica 25 Febbraio: 1ª di Quaresima Lunedì 26 Febbraio: Inizio della Benedizione pasquale nelle famiglie Martedì 27 Febbraio • ore 21.00: Centro di Ascolto (presso Gasparini Livio: vie Pozziloco >da Giovanelli Celso a Gasparini< – Catria – Monte) Venerdì 2 Marzo (1º del mese) • ore 16.15: Confessioni • ore 17.00: S. Messa • ore 21.00: Via Crucis Domenica 4 Marzo: 2ª di Quaresima • ore 8,00: S. Messa • ore 11,00: S. Messa • ore 17,30: S. Messa (in chiesola) Martedì 6 Marzo: • ore 21.00: Centro di Ascolto (presso Cattalani: vie Cesan Molino - De Gasperi – Pell Leop – Ross - Trie - Trento) Venerdì 9 Marzo: • ore 21.00: Via Crucis Domenica 11 Marzo: 3ª di Quaresima Lunedì 12 Marzo: • ore 21.00: Centro di Ascolto (presso De Angelis Nello: vie Libertà – parte di via Mazzini) Mercoledì 14 Marzo: • ore 21.00: Centro di Ascolto (presso Landini Benedetto: vie Roma–Pozziloco–Pinzaniviale Cante) Venerdì 16 Marzo: • ore 21.00: Via Crucis Domenica 18 Marzo: 4ª di Quaresima (3ª del mese) • ore 8.00: Confessioni e S. Messa • ore 11.00: S. Messa Lunedì 19 Marzo: • ore 21.00: Centro di Ascolto (presso Canestrari Gildo, vie: Moro-Dalla Chiesa-Gramsci-viale Cante) 26 Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 Mercoledì 21 Marzo: • ore 21.00: Centro di Ascolto (presso Tonelli Patriz: vie Risorg–Gandi-King-MazziniMarco-Garib-Pace) Venerdì 23 Marzo: • ore 21: Via Crucis Domenica 25 Marzo: 5ª di Quaresima • Giornata Diocesana della Carità Venerdì 30 Marzo: • ore 21.00: Via Crucis Sabato 31 Marzo: • Celebrazione Diocesana della Giornata mondiale della Gioventù SETTIMANA SANTA Domenica 1º Aprile: Le Palme • ore 9.30: S. Messa (in chiesola) • ore 10.30: Processione delle Palme (verso la chiesa parrocchiale) • ore 11.00: S. Messa della Passione del Signore Martedì Santo 3 Aprile: • ore 21.00: Confessione comunitaria Mercoledì Santo 4 Aprile: • ore 15.00: Confessione per ragazzi TRIDUO PASQUALE Giovedì Santo 5 Aprile: • ore 20.45: Liturgìa della Cena del Signore • dalle ore 22.00: Adorazione Eucaristica (turni dalle ore 23.00 di Giovedì 5 alle ore 6.00 di Venerdì 6) Venerdì Santo 6 Aprile: • ore 6.00: Lodi e annuncio: la Croce • ore 20.45: Liturgìa della Passione del Signore Processione del Cristo Morto (Anno C = Mazzini Roma – Chiesina di via Roma – Viale della Libertà - Mazzini- P.za Pace – Chiesa parrocchiale) Sabato Santo 7 Aprile: • ore 8.30: Lodi e annuncio: l’Attesa: “Discese agli inferì” Notte di Pasqua 7/8 Aprile: • ore 21,30: Veglia Pasquale e Messa della Risurrezione Domenica di Pasqua 8 Aprile: orario festivo Lunedì dell’Angelo 9 Aprile: orario festivo Camminiamo insieme - Anno XIX - n. 112 - Pasqua 2007 27 Preghiera per la benedizione pasquale Pace a questa casa Sac. Pace a questa casa e a tutti quelli che vi abitano. Tutti Ravviva in noi, Signore, nel segno di quest’acqua, il ricordo del Battesimo e la nostra partecipazione alla Pasqua di Cristo Signore, Crocifisso e Risorto per la nostra salvezza. Lettura Dalla Lettera di S. Paolo apostolo ai cristiani di Roma (6,3B9): «Fratelli, riflettete sul significato del Battesimo. Siamo stati immersi nell’acqua: ciò significa essere sepolti con Gesù Cristo nella morte. Ma come il Cristo fu risuscitato dai morti mediante la potenza gloriosa del Padre, così anche noi siamo emersi a una vita nuova. Ma, se siamo morti con Cristo, crediamo che vivremo con Lui con una vita che non ha termine, perché il Cristo Risorto non muore più». Sac. Signore, Padre Santo, Dio Onnipotente ed Eterno, ascolta la nostra preghiera. Quando il tuo popolo uscì dalla schiavitù dell’Egitto, Tu difendesti le loro case, segnate col sangue dell’agnello, che significava la nostra Pasqua, nella quale Cristo si è immolato. Visita ora questa famiglia, che si prepara a celebrare la festa pasquale: custodisci, conforta, proteggi e difendi tutti gli abitanti di questa casa. Ti preghiamo nel nome di Gesù Cristo, nostro Signore. Tutti Amen