L’ARTE RACCONTA prima parte SCUOLA DELL’INFANZIA ANDERSEN ISTITUTO COMPRENSIVO SPINEA 1 GRUPPO ANNI 3 INS: Aiolfi Anna, Sara Arcurdi Documentazione a cura di Anna Aiolfi “…Per arricchire il sapere infantile abbiamo pensato di mostrare ai bambini alcune opere d’arte, facendone notare diversi aspetti. Forme, spazi, superfici, estensioni di colore, segni grafici rintracciabili nelle opere di vari autori hanno stimolato idee e riflessioni come sempre in continua trasformazione, perfezionate a poco a poco dall’ esperienza e dal fare di tutti i giorni. Abbiamo quindi scelto opere dell’ arte contemporanea sia per avvicinare i bambini alla diversità dell’espressione artistica sia per educarli a ragionare sulla spazialità e sulle sue rappresentazioni. Ogni quadro, di volta in volta, ha partecipato al dialogo parlando nel suo particolare linguaggio e suggerendo ai bambini idee e opinioni…. …Fare al bambino richieste elevate significa farle anche a noi insegnanti, che ci ritroviamo a sfogliare in biblioteca i cataloghi di arte contemporanea, a cercare informazioni in internet, fino a individuare le opere che secondo noi possono rendere viva la discussione sia quando richiamano esperienze già vissute sia quando propongono situazioni mai affrontate…” … i bambini aspettano l’ opera d’arte che arriverà al momento opportuno, proposta dall’ insegnante come un “atteso imprevisto” : l’ arte diventa un regalo dove il segno dell’ artista, le figure, gli spazi aperti e chiusi, i contrasti e i ritmi di colore,i simboli ripetuti e diversamente utilizzati, accostati, modificati, e interpretati a secondo del fare artistico dell’ autore, vengono letti con estrema attenzione e con sempre crescente competenza. “ TRATTO DAL LIBRO “NUMERI SPAZIO E TEMPO” cap.2 - Lo spazio immaginato collana Scuola Facendo - Carocci Editore di Anna Maria Aiolfi MOTIVAZIONE “I bambini esprimono pensieri ed emozioni con immaginazione e creatività : l’arte orienta questa propensione,educando al piacere del bello e al sentire estetico. L’esplorazione dei materiali a disposizione consente di vivere le prime esperienze artistiche, che sono in grado di stimolare la creatività e contagiare altri apprendimenti “ … “l’incontro dei bambini con l’arte è occasione per guardare con occhi diversi il mondo che li circonda. I materiali esplorati con i sensi, le osservazioni di luoghi e opere aiuteranno a migliorare le capacità percettive, a coltivare il piacere della fruizione, della produzione e della invenzione,e ad avvicinare alla cultura e al patrimonio artistico”. INDICAZIONI NAZIONALI PE IL CURRICOLO SETTEMBRE 2012 FINALITA DEL PROGETTO Avvicinare il bambino al modo dell’ arte e della immagine attraverso l’ osservazione di alcune opere d’arte che per caratteristiche e soggetti completano o rinforzano le attività disciplinari in corso. Continuare il rapporto di formazione e didattica con il Museo Guggenheim TRAGUARDI DI SVILUPPO E’ capace di osservare i quadri interpretandoli e rielaborandoli Individua e utilizza i suggerimenti dell’ artista .. Dimostra senso critico ed estetico nell’osservazione d’immagini d’arte Dimostra personale opinione nella lettura delle opere artistiche. Esprime sensazioni .. idee.. attraverso l’ attività pittorica Sviluppa la creatività individuale e collettiva attraverso tecniche modalità particolari Utilizza in modo personale lo spazio foglio, il segno, il colore Perseguire una propria finalità nello svolgere attività espressive Ricerca nell’ opera d’arte i diversi significati condividendo le opinioni PRIMO QUADRIMESTRE Il progetto si svolge tutti i venerdi mattina a supporto e completamento dei tre progetti disciplinari previsti dalla scuola SECONDO QUADRIMESTRE Il progetto prevede la lettura di piccole storie ideate appositamente dalla scrittrice Gabriella Bosmin che aiutano i bambini ad interpretare il quadro Immagini d’arte che raccontano storie di corpo in movimento PROGETTO CORPO : “ IO E IL RESTO DEL MONDO ” Il percorso prevede esperienze di gioco con il corpo e materiali diversi come palla, carta, stoffa, cerchi, corde ed altro per evidenziare le possibilità e i limiti dei movimenti . Esperienze di equilibrio e di forza per imparare ad adeguare il gesto e il movimento al contesto in uso . Le proposte si completeranno con l’ osservazione di corpi rappresentati con tecniche e modalità personali dagli artisti nelle loro opere: corpi stilizzati e minimali come quelli di Klee , corpi rivisitati come quelli di Picasso, i movimenti accentuati delle figure umane nell’ arte di Mirò e di Herring, esperienze che serviranno a rafforzare e completare la proposta. Pablo Picasso -“Il gioco della palla” ..sembrano dei dinosauri.. Ma no! Sono bambini con le braccia in alto perché giocano a palla volo …pre prendere la palla devi alzare le braccia… ..uno la prende e l’altro la tira in alto.. ..quello piccolo ha le braccia alte perché vuole anche lui la palla.. .. Sono in spiaggia perché hanno il costume… SIMULARE E SPIEGARE IL MOVIMENTO OSSERVATO NELL’IMMAGINE Sono io che sto facendo alzare il palloncino con la mano che lo spinge forte TUTTI BAMBINI CHE GIOCANO CON LE PALLE Dall’ immagine ricaviamo il disegno dei personaggi che giocano a palla. Ogni bambini colora con l’ acquerello rendendo personale il soggetto. In un collage raccogliamo le pitture e accanto alle mani incolliamo la palla. Quali bambini prendono la palla e quali la lanciano? IL “FUNNAMBOLO” DI P. KLEE Il quadro racconta ai bambini un situazione provata e sperimentata nei giochi motori. I commenti dei bambini: …c’è una scala per salire.. ..è quello del circo che cammina sul filo.. ..ha un bastone in mano.. Fa l’ equilibrio sul filo Fa piano piano per non cadere.. È quello che fa l’equilibrista come abbiamo fatto noi con le corde.. ..sta in alto e deve stare attento per non cadere giù… MUOVERSI NELLO SPAZIO SEGUENDO UN PERCORSO Che cos’è un percorso? Perché bisogna seguire delle regole? Il percorso degli equilibristi SOPRA LE PANCHINE DENTRO AL TUNNEL SOPRA I CUBI CON I PIEDI SOPRA I MATTONI Con i bambini decidiamo come superare gli ostacoli, movimenti e posture adeguate. “LA BAMBOLA SNODATA” DI P. KLEE È un bambino a pezzi con le braccia, le mani,anche le orecchie che stanno staccate dalla testa … sembra un burattino di legno… ..io vedo che ha la gonna allora è una burattina… ..la faccia è strana ci stanno gli occhi attaccati ma la bocca dov’è? .. Forse la bocca sta girata… …la bambina sta camminando.. Si capisce perché il ginocchio della gamba sta piegato e si fa cosi quando si cammina… Ha l’ ombelico… forse tanti ombelichi in mezzo alla pancia… ….Io dico che è una bambina a pezzetti prendiamo la colla e l’attacchiamo!!! Copiando le forme e il numero dei pezzi prepariamo le parti che compongono la bambola Ai bambini chiediamo di ricomporla rispettando le posizioni e nominando le varie parti Ogni bambino realizza la sagoma di un corpo capace di muoversi. METTIAMO A CONFRONTO LE DIVERSE SOLUZIONI Le ballerine di Man Ray Concludiamo proponendo ai bambini l’ osservazione delle ballerine di M. Ray che richiamano alcuni aspetti del corpo trattato : la postura, il movimento, la relazione con gli stimoli esterni in questo caso la musica. …sono ballerine , tre che danzano forse c’è la musica e loro girando fanno giare anche la gonna tutta a pieghe…. sono ballerine brave perché stanno sulla punta dei piedi… ..anche su un piede solo come quelle che ballano davvero… …si piegano per fare le giravolte sentono la musica e ballano con le braccia in alto… MUOVERSI ASCOLTANDO LA MUSICA Simuliamo il movimento delle ballerine: indossiamo una gonnellina e muoviamoci ascoltando la musica, come si muovono le mie braccia? Come girare il mio corpo su se stesso? Quando mi devo fermare? UN COLLAGE CHE PARLA DI CORPI IN MOVIMENTO Dall’ immagine ricaviamo il disegno delle tre ballerine nelle loro diverse posture. Ogni bambino colora con l’ acquerello rendendo personale i soggetti. Incolliamo delle linnee sopra il cartoncino per simulare la musica e sopra incolliamo le ballerine realizzate. Quali movimenti sono uguali e quali diversi? Immagini d’arte che raccontano storie geometriche di spazio,segni,forme e colore PROGETTO MATEMATICA : “ SOSPESI AD UN FILO DI UNA RAGNATELA “ Nel progetto la linea traccia nello spazio ragnatele e di volta in volta il contesto stimola nei bambini riflessioni matematiche come lo spazio chiuso e aperto, deformabile e statico, linee dritte, curve e spezzate, costruzione di angoli e spigoli. Le tracce geometriche vengono cercate e individuate nell’ opera dell’ arte contemporanea che a secondo del fare artistico mostra una diversa interpretazione dell’ oggetto matematico. Le rigorose linnee di Mondrian e il segno diKandiski, sono un esempio. Seguendo i suggerimenti dell’opera si intende realizzare delle semplici installazioni di strutture nel tentativo di avviare l’idea di spazio e oggetti geometrici dinamici. La linea di Kandinsky “La linea è la traccia lasciata dal punto in movimento, per questo è dinamica. Può essere orizzontale (forma più concisa dell ’ infinita mobilità fredda); verticale (forma più concisa dell’infinita mobilità calda), diagonale (unione uniforme di freddo e caldo). Può essere spezzata, curva, mista. I singoli suoni possono essere mescolati tra loro; più la linea è variata, più cambiano le tensioni spirituali che suscita: drammatiche se è spezzata, più liriche se è curva. Anche lo spessore cambia: può essere sottile, marcato, spesso, variabile. “ “Linea, punto e superficie” di V. Kandisky Composition VIII L’ immagine è stata scelta per la presenza di linee rette, spezzate, curve. Viene mostrata ai bambini e osservate nei dettagli con la lavagna multimediale. Alla lavagna i bambini a turno cercano ed evidenziano la linea “tracciando”con le dita sopra il segno. Ognuno collabora consigliando, completando, aggiungendo o togliendo particolari. Stampiamo le soluzioni trovate e poi decidiamo un criterio : cercare nell’immagine solo le linee dritte. I bambini si accorgono che ci sono delle linee spezzate che formano punte e linee che si incrociano, altri ricordando le esperienze fatte parlano di angoli grandi e piccoli. Questi sono gli angoli trovati ed evidenziati dai bambini Le linee hanno spessori diversi Il giorno dopo nello stessa immagine cerchiamo e tracciamo con le dita la linea curva che in alcuni casi si presenta aperta e in altri chiusa. In questo caso abbiamo un cerchio. Spessori di linee diversi Cerchi grandi e piccoli Stampiamo per ogni bambino e chiediamo di darne una personale Interpretazione. Raccogliamo le idee e mettendole a confronto scopriamo che lo stesso segno è letto in modo differente a seconda dei personali significati. Un sole con raggi Un viso arrabbiato Un mare con le onde Schiuma con bolle Un arcobaleno nel cielo Un mare in burrasca con schizzi di acqua Un bambino che si tuffa tra le onde Una ragnatela nel quadro di V. Kandisky I commenti dei bambini … ci sta un ragnatela piccola.. ..hanno disegnato la ragnatela di Nicola.. …è passato il ragno … Io ho visto che c’è il numero 3… ..ci sono due numeri tre… Io vedo una luna storta e anche il sole… ..sotto c’è un incrocio (mostra un incrocio con le dita della mano) ..ci sono anche altri incroci piccoli e poi una strada lunga.. ..è quella che fa il filo del ragno …quella che va dritta… ..ci sta anche l’ elmo del guerriero e la spada… Segni, linee, forme e creatività. Ritagliamo dai fogli colorati forme e segni Simili a quelli interpretati dai bambini nella lettura dell’ opera d’arte: -La linea nera e rossa -Il numero tre -I piccoli quadrati neri -La forma di luna e di sole Ogni bambino interpreta in modo personale la Simbologia, la sceglie, l’ accosta, l’ organizza in una personale composizione. La consegna è quella di utilizzare tutti i simboli trattati. Le possibilità sono molte.. Incolliamo i collage vicini per stimolare il confronto tra le diverse soluzioni. Ogni simbolo a seconda della sua posizione nel foglio e dell’ accostamento “racconta una storia diversa”. Onde di mare, barche, occhi, sorrisi….. “Grande collage di Arp” Osserviamo nel quadro la forma quadrata, ritagliamo gli elementi: quadrati grandi e piccoli. Dopo aver data una personale interpretazione i bambini sono invitati a creare una composizione personale. DIAMO UN NOME AI VARI PEZZI TAGLIATI … .. quello nero è un quadrato grande e la chiamiamo “uno” ..questo è un “braccio” con tre piastrelle dritte ..e poi c’è il “braccio a martello” con quattro piastrelle e la chiamiamo 4 piastrelle ..c’è un quadrato piccolo giallino ma è sempre “uno” come quello nero grande Le diverse composizioni composte dalla stesso numero e tipo di elementi messe accanto per un confronto mostrano le molte variabili trovate dai bambini LA FORMA QUADRATA NEI QUADRI DI PIET MONDRIAN Piet Mondrian Broadway Boogie Woogie 1942-43; .. Sembra un labirinto … .. Ci sono molti quadrati e rettangolini.. .. Ci sono dei colori, il giallo, il rosso, il blu… .. I quadrati sono messi in fila Come delle stradine .. Sembra che siano delle stanze… .. possiamo fare le stradine con i duplo che sono colorati.. .. Nei mattoncini ci sono altri colori… I bambini con i mattoncini compongono Il labirinto avvicinandoli e allineandoli. Prima di realizzare un collage Individuale i bambini pin gruppo avvicinano pezzetti di cartoncino colorato per realizzarne uno di gruppo. LA DIVISIONE DELLO SPAZIO SECONDO MONDRIAN Osservando il quadro la suddivisione geometrica fatta dall’artista suggerisce ai bambini la forma delle aiuole in un orto, visto che nei giorni scorsi sono stati impegnati nella realizzazione dell’ orto della scuola. Accettiamo questa interpretazione e dopo aver osservato i semi invitiamo i bambini a incollare negli spazi i semi divisi per genere. L’ ORTICELLO DI MONDRIAN IL CARNEVALE DI ARLECCHIO di Jean Mirò Alla LIM osserviamo il quadro e estrapoliamo i particolari. … ci sono tanti colori, è un quadro che fa allegria…. Sembra una festa …ci sono le note della musica , ci sono dei signori strani che ballano , uno ha la chitarra e suona, C’è una farfalla con due ali colorate e il signore ha la faccia di due colori… DIAMO NOME AI PERSONAGGI INSETTI SCHIFOSI UOMO BAFFONE TIRAMOLLA MUSICISTA FARFALLINA BALLERINA MANONA GATTI TIGRATI DUE COLORI Dopo aver osservato i personaggi cerchiamo i colori adatti per il nostro quadro. I bambini rappresentano omini tiramolla, farfalle e insetti, coriandoli e stelle filanti Collaborando insieme si dividono lo spazio del grande foglio per realizzare una pittura condivisa. CON QUESTO LAVORO DI GRUPPO CHIUDIAMO IL PROGETTO TEATRO Immagini d’arte che raccontano storie di materia PROGETTO SCIENZE : “ SOFFI E CADUTE, BOLLE E SCHIUME“ La materia e le sue specificità vengono a poco a poco scoperte dai bambini attraverso esperienze coinvolgenti, la impalpabilità dell’ aria si veste di consistenza e colore attraverso l’ incontro di altri materiali come l’acqua, il colore, il detersivo, la plastica, ed altro. I mobiles di Calder suggeriranno ai bambini la presenza dell’ aria che muta di continuo la struttura, la Spirale di Vaserely come altre rappresentazioni della corrente Dinamista parleranno ai bambini di movimento e di tracce di aria. Verranno proposte ai bambini esperienze con i soffi, le bolle, le schiume e le effervescenze che incontrando i materiali lasciano traccia di se in una rappresentazione artistica. GIOCARE CON L’ARIA E CON L’ARTE Troviamo in Internet alcune foto che ritraggono l’artista mentre “ gioca “ con delle strutture sospese realizzate da lui stesso. Osserviamo come si muovono al tocco o al soffio. ALEXANDER CALDER E LE SUE STRUTTURE “..basta un soffietto per fare volare…” “..bisogna stare appesi un pochino per dondolare ai soffi..” ..quando soffi non sta più fermo ci vuole un po’ per fermarsi come prima .. bisogna che vada via il soffio… LA FORMA CHE AIUTA IL MOVIMENTO I COMMENTI DEI BAMBINI ..è una chiocciola,.. è un giro girotondo.. … è una ruota di tutti i colori che gira in tondo.. ..sembra un serpente e quella striscia piccola è la coda perché il serpente in fondo ha la coda piccola… ..per me è una palla colorata .. Ritagliamo la forma della spirale e la alziamo prendendola dal centro. LA SPIRALE DI VASERELY ..è un serpente che gioca con l’aria adesso lo soffio così si muove bene… I serpenti appesi sopra il termosifone si muovono in continuazione girando su se stessi. DISEGNARE CON L’ARIA Sara controlla Irene dirige lo spruzzo Costanza pompa aria ..l’aria è venuta fuori cosi forte che il colore è schizzato via.. ha fatto un sacco di gocce .. Era da ridere, perché l’aria ha spinto via il colore ha fatto schizzi colorati anche sulla mia faccia e siamo anadti subito a mettere i grembiuli … Rappresentare e interpretare quello che non si vede: l’aria Mostriamo ai bambini questo quadro di Van Gogh (Volo di corvi in un campo di grano) per cogliere le strategie usate dall’ artista: il tratto, la direzione, il colore, il movimento. Segni lunghi azzurri per rappresentare i soffi d’aria … il vento…il cielo. Segni corti allineati gialli per rappresentare il campo mosso dai soffi d’aria. “Volo di uccelli nell’aria” Avviciniamo i fogli in un unico grande disegno ai bambini il compito di trovare un titolo adatto …” Insieme agli aspetti grafici e di significato, l’ opera d’arte può essere utilizzata per soffermarsi sulla sua struttura complessiva, sulle caratteristiche della superficie scabra, liscia, sgocciolata…, sulla scelta del materiale nelle composizioni, sulla tecnica e sugli strumenti usati, sui segni ricorrenti. Si può sollecitare l’ attenzione sulla casualità o la ripetitività nella composizione, sulla simbologia e sul significato dei diversi segni, sul senso di leggerezza o pesantezza, sui sentimenti ed emozioni che i bambini imparano ad esprimere senza timore. Modalità diverse di approccio all’ opera d’arte che offrono possibilità di arricchire e far crescere competenze e sensibilità nei bambini ben al di là dell’abituale repertorio di contenuti disciplinari… …In un ambiente educativo dove si è abituati fin da piccoli a lavorare in gruppo dando parola ai propri pensieri, sollecitati vicendevolmente da una sana competizione linguistica, dove le parole di uno completano il pensiero del compagno o stuzzicano altre idee, commentare l’opera d’arte diventa un momento in cui immaginazione, riflessione, invenzione e sensibilità entrano a comporre le personalità e le conoscenze. Di giorno in giorno, le riproduzioni diventano più familiari, vengono scoperte nei loro dettagli e suggeriscono nuove storie possibili ai bambini che imparano a capirne il linguaggio andando oltre a ciò che vedono. TRATTO DAL LIBRO “NUMERI SPAZIO E TEMPO” cap.2 - Lo spazio immaginato - collana Scuola Facendo Carocci di Anna Maria Aiolfi