15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Cinematica • • • • • Vincoli e gradi di libertà Coppie cinematiche Meccanismi Equazioni di struttura Cinematica del moto rigido piano www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Vincoli e gradi di libertà • La principale caratteristica dei sistemi meccanici è quella di essere costituiti da più corpi (membri), collegati fra loro in modo opportuno. • In conseguenza di tali legami (vincoli) risultano limitate le possibilità di movimento di ciascun membro relativamente agli altri, ossia il numero dei gradi di libertà del singolo membro e di tutta la catena cinematica. Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 1 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Vincoli e gradi di libertà • Consideriamo 2 corpi nello spazio tra cui sia possibile uno spostamento relativo e definiamo 2 terne {A} e {B} solidali ai 2 corpi, rispettivamente: x A , y A , z A in OA xB , yB , z B in OB • La posa relativa tra i 2 corpi in assenza di vincoli è espresso da 6 parametri (gradi di libertà del moto relativo) e può essere descritto per mezzo delle 2 terne {A} e {B}: 3 componenti cartesiane per definire lo spostamento relativo delle origini delle 2 terne lungo i 3 assi coordinati; p 3 parametri indipendenti (ad esempio tre angoli) per definire l’orientamento relativo delle due terne nelle 3 direzioni dello spazio. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Vincoli e gradi di libertà • Nel piano la definizione della posa relativa tra due corpi (terne) si riduce a 2 parametri per lo spostamento relativo (es. le coordinate X,Y) e ad un ulteriore parametro per l’orientamento relativo (es. l’angolo ): • Quindi un corpo rigido libero di muoversi nel piano possiede 3 gradi di libertà. Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 2 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Vincoli e gradi di libertà • Vincoli: definizioni e classificazioni • Chiamiamo vincolo ogni dispositivo che limita le posizioni e le velocità dei punti del sistema meccanico: pertanto la presenza di un vincolo tra i membri 1 e 2 riduce la mobilità relativa dei membri stessi. • I vincoli possono essere espressi analiticamente mediante relazioni fra le coordinate e le velocità di punti del sistema. • Un vincolo è detto bilaterale se le restrizioni imposte al sistema si rappresentano tramite sole equazioni (es: punto vincolato ad una linea, corpo con un punto fisso), mentre è detto unilaterale se compare almeno una disequazione (es: corpo appoggiato ad un piano o vincolato a stare all’interno di una sfera). • Un vincolo è interno se è dovuto alla costituzione del corpo stesso (per es. rigidezza) ed esterno se è dovuto alla presenza di altri corpi. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Coppie cinematiche • Si definisce coppia il sistema formato da 2 membri contigui collegati: se tra di essi esiste un movimento relativo (cioè il sistema ha almeno 1 g.d.l.) si ha una coppia cinematica. Coppia cinematica (1 gdl di rotazione) Manovellismo di spinta Articolazione del gomito • Le coppie sono caratterizzate essenzialmente dallo spostamento relativo dei membri a contatto, che dipende dalla forma delle superfici che sono in contatto durante il moto: tali superfici sono dette superfici coniugate. Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 3 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Coppie cinematiche • Uno stesso spostamento relativo fra i membri può essere ottenuto con differenti coppie di superfici coniugate: l’effettiva forma costruttiva ha influenza sulla trasmissione delle forze, l’usura, l’ingombro, ecc. (es: in figura sono visualizzati diversi sistemi che realizzano lo stesso spostamento relativo con diverse modalità). a. Coppia prismatica semplice b. Guida e pattino c. Guida volvente www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Coppie cinematiche • Dal punto di vista cinematico si distinguono: a) contatti di strisciamento b) contatti di rotolamento c) contatti d’urto • Dal punto di vista realizzativo si distinguono: a) accoppiamenti di forma (in forma chiusa) b) accoppiamenti di forza (in forma aperta) • Tutte le coppie possono essere realizzate in entrambi i modi: gli accoppiamenti di forza sono monolaterali ed il contatto è mantenuto da opportuni forze e momenti. Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 4 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Coppie cinematiche • In relazione alla geometria di contatto si hanno: a) contatti puntiformi (es: cuscinetto a sfere) b) contatti lineari (es: cuscinetto a rulli) c) contatti superficiali o di combaciamento (es: vite‐madrevite, snodo sferico) • Si indica classe di una coppia cinematica il numero di gradi di libertà residui nel moto relativo. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Coppie cinematiche • Coppie cinematiche inferiori • Si definiscono coppie inferiori quelle coppie rigide che sono realizzabili tramite contatti di superficie: le superfici coniugate sono rigide, identiche e combacianti. • Nell’uso corrente sono spesso considerate “elementari” esclusivamente le coppie che lasciano 1 solo grado di libertà, e quindi quelle rotoidali, prismatiche ed elicoidali. Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 5 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Coppie cinematiche • Coppie cinematiche inferiori 1 gdl (elementari) P prismatica (prismatic) R rotoidale (revolute) S elicoidale (screw) F piana (flat) C cilindrica (cylindrical) G sferica (globular) www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Coppie cinematiche • Coppie cinematiche superiori • Si definiscono superiori le coppie cinematiche che non sono inferiori; esse non sono in alcun modo realizzabili tramite contatti di superficie ma esclusivamente tramite contatti lineari o puntiformi. Gs Ca GS‐Ca G‐C F‐C G‐F sferica guidata (anche U universale) camma piana sfera‐cilindro guidati sfera cilindro piano‐cilindro sfera‐piano Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 6 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Coppie cinematiche • Coppia prismatica • Le superfici coniugate dei due corpi accoppiati sono prismatiche. 2 • L’unico moto concesso al corpo 1 è la traslazione rispetto al corpo 2. V 2 1 1 • Le superfici strisciano e sopportano carichi: si sviluppano forze d’attrito e dissipazione di energia. Si ricorre solitamente a lubrificazione. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Coppie cinematiche • Coppia prismatica • Esempio di coppia cinematica prismatica: accoppiamento albero‐ mozzo attraverso un profilo scanalato. L’unico grado di libertà residuo è lo scorrimento assiale dell’albero rispetto al mozzo o viceversa. Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 7 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Coppie cinematiche • Coppia rotoidale • Le superfici coniugate dei due corpi accoppiati sono cilindriche. • L’unico moto concesso al corpo 1 è la rotazione rispetto al corpo 2. • Anche in questo caso si creano forze di attrito tra le superfici. Si ricorre quindi all’uso di lubrificante o di cuscinetti radenti o volventi. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Coppie cinematiche • Coppia rotoidale • Esempio di coppia cinematica rotoidale: cerniera realizzata tramite cuscinetto radente. I cuscinetti radenti sono solitamente costituiti da bronzine. La bronzina, di materiale tenero, viene accoppiata con un perno di materiale più duro. Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 8 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Coppie cinematiche • Coppia rotoidale Impossibile v isualizzare l'immagine. • Esempio di coppia cinematica rotoidale: cerniera realizzata tramite cuscinetto volvente. I cuscinetti volventi sono solitamente costituiti da due anelli (interno ed esterno) e da elementi volventi (sfere, rulli, rulli conici, rullini). Si ottengono valori di attrito inferiori a quelli dei cuscinetti radenti. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Coppie cinematiche • Coppia elicoidale • In figura l’accoppiamento tra vite e madrevite è realizzato tramite la superficie della filettatura caratterizzata da: β angolo d’elica; d diametro medio; p passo. • La vite è vincolata in modo tale da poter solamente ruotare intorno al suo asse. La madrevite è vincolata con una coppia prismatica e può solo traslare lungo il suo asse. Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 9 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Coppie cinematiche • Coppia elicoidale • Per ogni giro la vite trasla di p. • Vi è una combinazione di moto traslatorio e rotatorio, ma i due sono legati tra loro e vi è quindi un unico g.d.l. • Indicando con t il tempo in cui la vite effettua un giro si ha: p v t 2 t v p 2 www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Coppie cinematiche • Coppia elicoidale • Applicazione di una coppia cinematica elicoidale: martinetto meccanico a vite Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 10 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Coppie cinematiche • Coppia sferica • Rotazione libera del membro 2 attorno ad un punto fisso (centro del moto sferico). Il moto relativo ha 3 gdl 1 2 • Applicazioni di una coppia cinematica sferica: snodo sferico, protesi di anca. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Coppie cinematiche • Camma piana • La camma piana è una coppia superiore; essa lascia 2 gradi di libertà nel moto relativo dei membri collegati: vengono consentiti la traslazione in direzione tangenziale e la rotazione, mentre viene impedita la traslazione nella direzione normale alle superfici coniugate nel punto di contatto. • Applicazione della coppia camma piana: meccanismi di apertura valvole di motori a combustione. Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 11 15/03/2012 Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Università Politecnica delle Marche Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Coppie cinematiche • Universale (sferica guidata) • Rotazione intorno a perpendicolari tra loro. due assi • Il moto relativo ha 2 gradi di libertà (operando nello spazio, sopprime 4 dei 6 gdl del moto relativo). • Applicazione: giunto protesi del polso. cardanico, www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Meccanismi • Le catene cinematiche sono sistemi di membri collegati tra loro da coppie cinematiche. • Una catena è detta: semplice: se ciascun membro presenta 1 o 2 accoppiamenti composta: se almeno un membro presenta 3 o più accoppiamenti chiusa: se si instaurano percorsi chiusi tra i membri della catena aperta: se non si instaurano percorsi chiusi tra i membri della catena Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 12 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Meccanismi • I membri delle catene cinematiche sono anche detti: membri binari se presentano 2 accoppiamenti; membri ternari se presentano 3 accoppiamenti; membri quaternari se presentano 4 accoppiamenti; .... • Nello studio delle catene cinematiche si astrae spesso dalla loro effettiva realizzazione e si utilizzano due tipi di schemi: schema cinematico: schema della geometria della catena essenziale per la definizione del movimento; schema strutturale: schema che rispetta la struttura della catena (non la geometria): le coppie possono essere rappresentate con i relativi simboli o con cerchi affiancati dai simboli. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Meccanismi • Esempio: catena cinematica chiusa semplice Schema cinematico Schema strutturale Rappresentazione geometrica della catena Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 13 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Meccanismi • Esempio: catena cinematica chiusa composta Schema cinematico Schema strutturale Rappresentazione geometrica della catena www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Meccanismi • Esempio: catena cinematica aperta semplice Schema cinematico Schema strutturale Rappresentazione geometrica della catena Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 14 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Meccanismi • Esempio: catena cinematica aperta semplice Schema cinematico Schema strutturale www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Meccanismi • Esempio: catena cinematica aperta composta Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 15 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Meccanismi • Esempio: catena cinematica aperta composta membro binario membri terziari www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Meccanismi • Meccanismo: è una catena cinematica con un membro fissato al riferimento assoluto. • Il membro fisso è detto telaio. MOVENTI Lavoro motore MECCANISMO CEDENTI Lavoro resistente Ambiente Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 16 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Meccanismi • L’analisi di mobilità di un meccanismo è la determinazione del campo ammissibile per gli spostamenti. è funzione della struttura: le coppie non solo riducono il numero di g.d.l. del meccanismo, ma introducono anche delle limitazioni al campo ammissibile degli spostamenti; è funzione della geometria; è funzione della configurazione del meccanismo. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Meccanismi • Esempio: mobilità di un escavatore • In figura viene riportato lo spazio di lavoro di un escavatore (senza movimento dei cingoli). In macchinari di questo tipo l’analisi di mobilità ricopre un ruolo molto importante. Lo spazio di lavoro può essere determinato svolgendo una sequenza di analisi di posizione. Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 17 15/03/2012 Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Università Politecnica delle Marche Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Meccanismi • Meccanismi associati Il meccanismo A) composto da due membri mobili a contatto attraverso una coppia di tipo camma piana ha la stessa mobilità del meccanismo B) in cui tali membri sono collegati attraverso un pattino (3) incernierato alla manovella (1). 2 2 2 1 1 A ) Catena cinematica con 2 membri e coppia camma piana 3 B) Catena cinematica equivalente con 3 membri, coppia prismatica e rotoidale 1 3 C) Schema cinematico D) Schema strutturale www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Università Politecnica delle Marche Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Meccanismi • Meccanismi associati Pertanto, ai fini dello studio della mobilità, a volte si definisce un meccanismo associato a quello originale ottenuto tramite la sostituzione della coppia camma piana con un membro incernierato agli estremi da 2 coppie elementari, solitamente rotoidali. 3 2 2 1 Gruppo di Meccanica delle Macchine 1 www.dipmec.univpm.it/meccanica 18 15/03/2012 Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Università Politecnica delle Marche Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Meccanismi • Meccanismi associati Gli schemi strutturali, pertanto, spesso considerano solo coppie rotoidali o prismatiche (di classe 1). 3 2 2 1 1 www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Equazioni di struttura Per meccanismi nello spazio tridimensionale • Il numero di gradi di libertà n (detto anche grado di mobilità) di un meccanismo con m membri rigidi, uno dei quali è il telaio, è (formula di Kutzbach): n 6m 1 5c1 4c2 3c3 2c4 c5 dove: ci = numero delle coppie cinematiche di classe “i” presenti nel meccanismo • se n ≥ 1 si tratta di un meccanismo; • se n = 0 si tratta di una struttura isostatica; • se n < 0 si tratta di una struttura iperstatica. Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 19 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Equazioni di struttura Per meccanismi nello spazio tridimensionale • Esempio: braccio n 6m 1 5c1 4c2 3c3 2c4 c5 64 1 4 2 3 1 7 gdl Il braccio umano è ridondante (n>6). www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Equazioni di struttura Per meccanismi nello spazio tridimensionale • Esempio: robot SCARA n 6m 1 5c1 4c2 3c3 2c4 c5 65 1 5 4 4 gdl 3 traslazioni, una rotazione attorno all’asse verticale (z). Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 20 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Equazioni di struttura Per meccanismi nel piano • Nel piano un corpo libero ha 3 gradi di libertà: 2 coordinate di posizione, 1 coordinata di rotazione. • Un meccanismo composto da m membri ha n gradi di libertà, forniti dalla equazione di Grübler : n 3m 1 2c1 c2 c1 = numero delle coppie cinematiche di classe “1” (rotoidali, prismatiche); c2 = numero delle coppie cinematiche di classe “2” (camme piane). www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Equazioni di struttura Per meccanismi nel piano • Esempio: manovellismo di spinta m = 4 numero membri c1 = 4 numero vincoli di classe 1 di cui: 3 coppie rotoidali, 1 coppia prismatica L’equazione di Grübler fornisce: n 3m 1 2c1 c2 34 1 2 4 1 gdl Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 21 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Equazioni di struttura Per meccanismi nel piano • Esempio: meccanismo piano a camma m = 3 numero membri c1 = 2 numero vincoli di classe 1 di cui: 1 coppia rotoidale, 1 coppia prismatica c2 = 1 numero vincoli di classe 2: coppia camma piana L’equazione di Grübler fornisce: n 3m 1 2c1 c2 33 1 2 2 1 1 gdl www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Equazioni di struttura Equazioni di struttura: casi particolari • L’equazione di struttura deve essere applicata con cautela in alcuni casi particolari. • Ad esempio: nel caso in cui una coppia connetta più di 2 membri occorre contare il vincolo più volte (tante quanto i membri concorrenti nella coppia meno 1); se sono presenti vincoli ridondanti l’equazione di struttura restituisce valori errati. Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 22 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Equazioni di struttura Equazioni di struttura: casi particolari • Coppie multiple: Nel caso di meccanismi con catene composte (cioè con accoppiamenti multipli) l’equazione di struttura non dà risultati corretti se applicata senza cautela; ad es. (meccanismo di Watt): n 3m 1 2c1 c2 36 1 2 6 3 gdl www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Equazioni di struttura Equazioni di struttura: casi particolari • Coppie multiple: Nel precedente schema vi erano due coppie rotoidali coincidenti. Lo schema strutturale diventa: Esalatero di Watt n 3m 1 2c1 c2 36 1 2 7 1 gdl Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 23 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Equazioni di struttura Equazioni di struttura: casi particolari • Vincoli virtuali: 2 3 m=4 numero membri M 1 c1=4 2 coppie rotoidali 2 coppie prismatiche 4 n 3m 1 2c1 c2 34 1 2 4 1 gdl Si dimostra banalmente che il punto M dell’asta 3 equidistante dai pattini 2 e 4 descrive una circonferenza di raggio l/2, essendo l la lunghezza dell’asta 3. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Equazioni di struttura Equazioni di struttura: casi particolari • Vincoli virtuali: 2 L’aggiunta di un’asta 5 incernierata in M ed in O non cambia quindi il comportamento funzionale del meccanismo: tale asta impone infatti ad M di percorrere la stessa circonferenza di cui sopra. in presenza di un vincolo apparente o ridondante come questo non vale l’equazione di struttura per il calcolo dei g.d.l. : 3 1 M 4 O n 3m 1 2c1 c2 35 1 2 6 0 gdl Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 24 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Cinematica del moto rigido piano La cinematica consiste nello studio di posizioni, velocità, accelerazioni di un sistema di corpi interconnessi indipendentemente dalle forze che producono il moto. • ANALISI CINEMATICA = trovare posizioni, velocità ed accelerazioni di punti di un assegnato meccanismo. • SINTESI CINEMATICA = trovare la geometria e la struttura di un meccanismo per realizzare le assegnate leggi di moto. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Cinematica del moto rigido piano Le 3 coordinate x0, y0 e θ individuano i 3 gradi di libertà che ha il corpo nel piano e dipendono dalla posizione del punto solidale al corpo O scelto come riferimento (x0, y0) e dall’orientamento della retta di riferimento r (fissa al corpo) prescelta (θ). Passando alle derivate delle coordinate, le velocità lineari dipendono ancora dal punto O prescelto mentre ciò non accade per la derivata della coordinata angolare θ, che viene chiamata velocità angolare ω: essa, pertanto, non va riferita a nessun punto particolare, ma caratterizza il moto dell’intero corpo. dxO xO vOx dt Gruppo di Meccanica delle Macchine dyO y O vOy dt d dt www.dipmec.univpm.it/meccanica 25 15/03/2012 Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Università Politecnica delle Marche Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Cinematica del moto rigido piano Le stesse considerazioni valgono per le derivate seconde, e cioè per le accelerazioni lineari e per l’accelerazione angolare. d 2 xO xO aOx dt 2 d 2 dt 2 d 2 yO yO aOy dt 2 www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Università Politecnica delle Marche Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Cinematica del moto rigido piano Moto traslatorio Il moto si chiama traslatorio quando l’orientamento θ del corpo rimane costante. Nel moto traslatorio tutti i punti hanno la stessa velocità ed accelerazione. y r r r B A B’ B’’ A’’ A’ x Successive posizioni di un corpo soggetto a moto traslatorio Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 26 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Cinematica del moto rigido piano Moto rotatorio Quando un corpo rigido ruota attorno ad un asse fisso tutti i suoi punti si muovono su traiettorie circolari. Successive posizioni di un corpo soggetto a moto rotatorio www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Cinematica del moto rigido piano Moto generale Consideriamo un corpo in movimento ed osserviamo il moto di un suo punto (B) da una postazione solidale al corpo stesso ma distinta (A traslante con velocità vA): tale moto non può essere che circolare in quanto la distanza tra i due punti non cambia, ovvero vBA (velocità di B rispetto ad A) è perpendicolare al segmento AB. Pertanto il generico moto piano di un corpo rigido è una combinazione di una traslazione e di una rotazione, cioè è un moto di rototraslazione. Gruppo di Meccanica delle Macchine Distribuzione delle velocità nel moto generale www.dipmec.univpm.it/meccanica 27 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Cinematica del moto rigido piano Moto generale Nel caso generale (anche per moti spaziali) valgono le seguenti distribuzioni di velocità ed accelerazioni dei corpi rigidi: B O A O B A vB v A d B A O B A ω B A dt v B v A ω B A d B A B A ω B A ω B A aB a A ω dt B A ω ω B A aB a A ω O Velocità e accelerazioni nel moto generale www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Cinematica del moto rigido piano Moto generale Nel caso piano l’accelerazione si semplifica in: B A ω ω B A aB a A ω B A 2 B A aB a A ω O O Velocità e accelerazioni nel moto generale Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 28 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Cinematica del moto rigido piano Moto generale Le formule precedenti sono fondamentali per la cinematica e possono essere espresse mettendo in risalto in modo esplicito la velocità e l’accelerazione relative nel moto di un punto rispetto all’altro. O Teorema di Galileo v B v A v BA v BA ω B A Teorema di Rivals a B a A a BA a A a BAn a BAt a BAn 2 B A B A a BAt ω O Velocità e accelerazioni nel moto generale www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Esercitazione: cinematica di un rullo rotolante su binario Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 29 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Il rullo in figura rotola senza strisciare su una guida orizzontale con assegnate velocità vO ed accelerazione aO del suo centro O: determinare le velocità e le accelerazioni dei punti A, B, C, D mostrati in figura. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Svolgimento • Dal momento che il rullo rotola senza strisciare, la sua velocità nel punto C di contatto con il suolo deve essere nulla; scrivendo il teorema di Galileo per i punti O e C è facile allora ricavare la sua velocità angolare: (1) Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 30 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Svolgimento • Si noti che la velocità angolare risulta negativa in quanto corrispondente ad una rotazione in senso orario. La velocità del punto A vale: • Tale conclusione poteva anche essere immediatamente raggiunta osservando che la distribuzione di velocità dei punti che stanno sul diametro AC deve essere triangolare. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Svolgimento • La velocità nel punto B vale: • Analogamente per D si ha: Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 31 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Svolgimento • Per quanto riguarda le accelerazioni, si noti che il punto O ha solo la componente tangenziale di accelerazione, in quanto si muove su una traiettoria rettilinea (cioè a curvatura nulla), per cui: • Inserendo la condizione rotolamento (1), si ottiene: di puro • Allora in questo caso l’accelerazione angolare è ricavabile dalla accelerazione del centro del rullo: www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Svolgimento • L’accelerazione nel punto C, centro di istantanea rotazione, vale: Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 32 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Svolgimento • Per il punto A, l’applicazione del teorema di Rivals fornisce: www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Svolgimento • Infine per i punti B e D: Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 33 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Svolgimento • Nel caso in cui il moto del rullo sia a velocità costante (ovviamente con riferimento al centro O) la distribuzione delle accelerazioni diventa quella mostrata in figura. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Esercitazione: cinematica di un rullo rotolante tra due lastre Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 34 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Il rullo in figura rotola senza strisciare tra 2 lastre orizzontali che traslano in direzioni opposte con assegnate velocità vU e vL: trovare la velocità angolare del rullo e la velocità lineare del suo centro O. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Svolgimento • Siccome il rullo rotola tra le 2 lastre senza strisciamenti, le velocità delle lastre rappresentano anche le velocità del rullo stesso nei corrispondenti punti di contatto, indicati con U ed L. • La velocità del centro O può essere immediatamente ricavata da una semplice proporzione, osservando che la velocità dei punti diametrali da U a L rispetta una distribuzione lineare: Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 35 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Svolgimento • In alternativa si può scrivere il teorema di Galileo per i punti U ed L, il che consente di ricavare facilmente la velocità angolare del rullo: • Si noti che la velocità angolare risulta negativa in quanto corrispondente ad una rotazione in senso orario. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Svolgimento • A questo punto la velocità del punto O vale: Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 36 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Esercitazione: cinematica del salto verticale www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Un saltatore è schematizzato con 4 aste incernierate. In figura vengono definiti gli angoli di ogni segmento rispetto alla direzione orizzontale, i quali sono stati misurati attraverso un’analisi videoregistrata ottenendo le seguenti leggi temporali: f 2t [rad ] l 20t 0.152 0.7 [rad ] t 15t 0.102 0.6 [rad ] c 2.5 t 0.4 [rad ] Si prende come riferimento t=0 l’istante finale del movimento di preparazione del salto in cui il saltatore abbassa il suo centro di massa. Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 37 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Inoltre sono note le seguenti dimensioni: L f 27 cm ( piede) Ll 48 cm (caviglia ginocchio) Lt 50 cm ( ginocchio anca) Lc 28 cm (anca centro di massa C ) Calcolare la velocità e l’accelerazione dei punti A (Ankle), K (Knee), H (Hip) e C nell’istante t=0.2s (antecedente allo stacco). www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Svolgimento Calcolando gli angoli negli istanti t=0 e t=0.2s si ottengono le seguenti configurazioni: f 2t [rad ] l 20t 0.152 0.7 [rad ] t 15t 0.102 0.6 [rad ] c 2.5 t 0.4 [rad ] t0 t 0. 2 s f 0 rad f 0.4 rad l 1.15 rad t 0.75 rad c 0.4 rad l 0.75 rad t 0.75 rad c 0.9 rad Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 38 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Svolgimento Derivando gli angoli si ottengono le espressioni delle velocità angolari: f 2t [rad ] l 20t 0.152 0.7 [rad ] t 15t 0.10 0.6 [rad ] c 2.5 t 0.4 [rad ] 2 f 2 [rad / s] l 40t 0.15 [rad / s] t 30t 0.10 [rad / s] c 2.5 [rad / s] Nell’istante t=0.2s le velocità angolari valgono: t 0. 2 s f 2 [rad / s] l 2 [rad / s] t 3 [rad / s] c 2.5 [rad / s] www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Svolgimento Utilizzando il teorema di Galileo otteniamo le velocità dei vari punti: cos 23 0.2 v A v O ω f A O 0 ω f 0.27 m / s sin 23 0.5 cos 43 0.5 v K v A ω l 0.48 m/s sin 43 1.2 cos 43 0.6 v H v K ω t 0.50 m / s sin 43 2.3 cos 52 0 v C v H ω c 0.28 m / s sin 52 2.7 Gruppo di Meccanica delle Macchine O www.dipmec.univpm.it/meccanica 39 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Svolgimento Derivando le velocità angolari si ottengono le accelerazioni angolari: f 0 [rad / s 2 ] f 2 [rad / s] l 40t 0.15 [rad / s] t 30t 0.10 [rad / s] c 2.5 [rad / s] l 40 [rad / s 2 ] t 30 [rad / s 2 ] c 0 [rad / s 2 ] www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Svolgimento Utilizzando il teorema di Rivals otteniamo le accelerazioni dei vari punti: cos 23 cos 23 1 2 2 a A a O α f A O ω 2f A O 0 α f 0.27 ω f 0.27 sin 23 0.4 m / s sin 23 cos 43 13.4 cos 43 2 2 a K a A α l 0.48 ωl 0.48 sin 43 12.3 m / s sin 43 cos 43 0.1 cos 43 2 2 a H a K α t 0.50 ωt 0.50 sin 43 20.2 m / s sin 43 cos 52 1 cos 52 2 2 a C a H α c 0.28 ωc 0.28 sin 52 18.8 m / s sin 52 Gruppo di Meccanica delle Macchine O www.dipmec.univpm.it/meccanica 40 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Cinematica del moto rigido piano Centro di istantanea rotazione Consideriamo un membro rigido in moto piano al quale associamo un sistema di riferimento O’x’y’. In ogni condizione di moto che non sia traslazione pura, in ogni istante esiste un punto solidale al corpo rigido avente velocità nulla. Tale punto può essere anche al di fuori del corpo rigido. y Per spostamenti infinitesimi il punto del corpo rigido che non muta posizione si indica come centro di istantanea rotazione C. O x’ C O’ x www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche y’ Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Cinematica del moto rigido piano Centro di istantanea rotazione Istantaneamente il corpo si muove di moto rotatorio intorno al centro di istantanea rotazione C. Quindi le velocità istantanee dei punti P del corpo possono essere espresse in funzione di C: y y’ x’ C O’ v P ω P C In generale C si muove sia rispetto la terna fissa Oxy sia rispetto la terna mobile O’x’y’. Esso non varia solo se il corpo è in rotazione rispetto a un punto fisso. Gruppo di Meccanica delle Macchine O x www.dipmec.univpm.it/meccanica 41 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Cinematica del moto rigido piano Curve polari Il luogo dei punti occupati nel corso del moto dal centro di istantanea rotazione nel riferimento fisso si indica come polare fissa dello spostamento considerato. Il luogo dei punti occupati dal centro di istantanea rotazione nel riferimento locale (mobile) si indica come polare mobile dello spostamento considerato. Lo spostamento effettivo del membro considerato provoca il puro rotolamento della polare mobile sulla polare fissa: le due polari risultano tangenti fra loro nei successivi punti di contatto, che rappresentano il centro di istantanea rotazione dell’istante considerato. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Cinematica del moto rigido piano Teorema di Chasles Prima formulazione: Le normali alle traiettorie dei punti di un corpo rigido in moto piano concorrono in ogni istante nel centro di istantanea rotazione. vQ vP P Q C Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 42 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Cinematica del moto rigido piano Teorema di Chasles vQ Seconda formulazione: 1 vP P Se s1 è una qualsiasi linea (o superficie) rigida solidale con il corpo 1 ed s2, solidale al corpo 2, è l’inviluppo delle successive posizioni assunte da s1 durante il moto di 1 rispetto a 2, le due linee (superfici) s1 ed s2 sono chiamate profili (superfici) coniugati (sono in ogni istante tangenti nel punto di contatto K). s1 Q pm C s2 pf K t n 2 le normali di contatto di tutti i profili coniugati in un medesimo istante si intersecano nel centro di istantanea rotazione. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Cinematica del moto rigido piano Teorema di Chasles vQ Nel punto di contatto K i profili coniugati hanno tangente t e normale n comune. La normale n passa per il centro di istantanea rotazione C (teorema di Chasles). 1 vP P s1 Q pm C s2 pf K Se è la velocità angolare relativa dei due corpi, la velocità relativa di strisciamento fra i profili nel punto di contatto K vale: vs t n 2 v s ω K C K C tˆ Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 43 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Cinematica del moto rigido piano Curve polari Esempio 1 Determinare la curva polare fissa e la curva polare mobile del movimento di un rullo che rotola senza strisciare su una guida orizzontale. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Cinematica del moto rigido piano Curve polari Esempio 1 Se il rullo rotola senza strisciare, il punto di contatto rullo‐guida è centro di istantanea rotazione: siccome esso cambia posizione nel tempo, il moto è rototraslatorio. Il luogo dei punti C che, istante dopo istante, divengono centro di istantanea rotazione è costituito dalla guida per un osservatore fisso (polare fissa) e dalla circonferenza del rullo stesso per un osservatore in moto con il rullo (polare mobile). Gruppo di Meccanica delle Macchine Polare mobile Polare fissa C www.dipmec.univpm.it/meccanica 44 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Cinematica del moto rigido piano Curve polari Esempio 2 La cinematica dell’articolazione del ginocchio è caratterizzata da un movimento relativo di rototraslazione. Il centro di rotazione è fisso per il primi 25‐ 30° di flessione per poi spostarsi gradualmente avvicinandosi all’estremità del condilo femorale. In rosso sono rappresentate le successive posizioni del centro istantaneo di rotazione del femore rispetto alla tibia. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Moto relativo tra membri Sia O{x, y} una terna fissa e O’{x’, y’} una terna mobile; il punto P sia in moto anche relativamente alla terna mobile O’{x’, y’}. Il moto assoluto di P (cioè riferito alla terna O{x, y}) risulta somma del moto relativo (rispetto alla terna O’{x’, y’}) e del moto di trascinamento che il punto avrebbe se fosse solidale con il sistema di riferimento mobile. Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 45 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Moto relativo tra membri Nel caso delle accelerazioni, compare anche una accelerazione complementare (detta anche Accelerazione di Coriolis). att www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Moto relativo tra membri Analiticamente si ha: v P v r v t velocità assoluta v r velocità relativa v t v O ' ω P O' velocità di trascinamento Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 46 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Moto relativo tra membri Analiticamente si ha: a P a r a t a c accelerazione assoluta a r accelerazione relativa P O ' accelerazione di trascinamento a t a o ' ω ω P O ' ω a 2ω v accelerazione di Coriolis r c www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Moto relativo tra membri Interpretazione fisica dell’accelerazione di Coriolis: Consideriamo un punto mobile con velocità ṙ costante lungo una guida rotante con velocità angolare costante. In un istante di tempo dt il raggio di rotazione varia di ṙdt e quindi la velocità tangenziale passa da r a r rdt . Si ha quindi una componente tangenziale di accelerazione pari a: r rdt r dt . r Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 47 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Moto relativo tra membri Interpretazione fisica dell’accelerazione di Coriolis: Anche la direzione della velocità radiale varia di un angolo pari a dt , con una conseguente variazione del vettore velocità rdt . Nasce quindi un ulteriore termine di accelerazione tangenziale: rdt r dt Sommando i precedenti due termini di accelerazione si ottiene l’accelerazione di Coriolis: . ac 2 r www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Metodi di analisi cinematica Equazioni indipendenti di posizione Il modello descrive le posizioni (coordinate) dei punti significativi dei membri in esame e le informazioni di velocità ed accelerazione si ottengono derivando tali equazioni (un’equazione vettoriale corrisponde nel piano a due equazioni scalari). L’equazione vettoriale di posizione nasce dalla descrizione geometrica del meccanismo: a partire da un punto di cui è nota la posizione, tramite una successione di vettori posizione, si descrive un percorso chiuso che lungo i successivi membri del meccanismo porta nuovamente al punto iniziale: per questo motivo queste equazioni vengono anche chiamate equazioni di chiusura. I meccanismi composti (con accoppiamenti multipli) richiedono per la loro completa modellazione più equazioni di chiusura (un insieme sufficiente di equazioni indipendenti è fornito da tutte le maglie semplici). Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 48 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Metodi di analisi cinematica Metodo analitico delle equazioni indipendenti di posizione Esempio I www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Risolvere i problemi di posizione, velocità ed accelerazione del cinematismo assegnato in figura. Sono noti il raggio di manovella AB, la sua velocità di rotazione costante in e la posizione della cerniera C rispetto ad A. Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 49 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • La mobilità di un meccanismo nel piano può essere valutata tramite la formula di Grübler: n 3 m 1 2 c 1 1 c 2 • In questo caso: m = 3 (numero di membri); c1 = 2 (numero di coppie cinematiche elementari: 2 rotoidali in A e B); c2 = 1 (numero di coppie cinematiche superiori: 1 camma piana in C). • Il meccanismo risulta quindi ad 1 grado di libertà. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Si scriva l’equazione vettoriale di chiusura del meccanismo: a b c d 0 (1) • La (1), proiettata nelle 2 direzioni ortogonali, diventa un sistema di due equazioni non lineari nelle incognite b(θ) e β(θ): a sin b sin d 0 a cos b cos c 0 Gruppo di Meccanica delle Macchine (2) www.dipmec.univpm.it/meccanica 50 15/03/2012 Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Università Politecnica delle Marche Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Risolvendo il sistema 2 si ottiene la seguente soluzione accettabile: b d 2 c 2 a 2 2a d sin c cos d a sin arctan c a cos • Derivando il sistema 2 si imposta il problema di velocità: a IN cos b sin b cos 0 a IN sin b cos b sin 0 (3) • Risolvendo il sistema 3, costituito da 2 equazioni in due incognite si ottiene: b a sin IN a cos IN b www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Università Politecnica delle Marche Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • In maniera analoga a quanto fatto per le velocità, il problema delle accelerazioni si imposta derivando il sistema 3 e risolvendolo rispetto alle variabili b, . • Si ottiene: b a IN2 cos b 2 Gruppo di Meccanica delle Macchine a 2 b IN sin 2 b b www.dipmec.univpm.it/meccanica 51 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Metodi di analisi cinematica Metodo analitico delle equazioni indipendenti di posizione Esempio II www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Risolvere i problemi di posizione, velocità ed accelerazione del cinematismo assegnato in figura. Sono noti il raggio di manovella, la sua velocità di rotazione costante in , il valore dell’angolo costante e la posizione della guida prismatica in C rispetto alla cerniera in A. Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 52 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • La mobilità di un meccanismo nel piano può essere valutata tramite la formula di Grübler: n 3 m 1 2 c 1 1 c 2 • In questo caso: m = 4 (numero di membri); c1 = 4 (numero di coppie cinematiche elementari: 2 rotoidali in A e B, 2 prismatiche in B e C. • Il meccanismo risulta quindi ad 1 grado di libertà. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Si scriva l’equazione vettoriale di chiusura del meccanismo: a b c d e 0 (1) • La (1), proiettata nelle 2 direzioni ortogonali, diventa un sistema di due equazioni non lineari nelle incognite b(θ) e β(θ): a sin b c sin d 0 a cos c cos e 0 Gruppo di Meccanica delle Macchine (2) www.dipmec.univpm.it/meccanica 53 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Dal sistema (2) si ottengono le relazioni di b e c in funzione dell’angolo , che risolvono il problema di posizione: e a cos c cos b d a sin tan e a cos • Per impostare il problema delle velocità occorre derivare il sistema (2): a IN cos b c sin 0 a IN sin c cos 0 (3) • Risolvendo il sistema (3) si ottiene: b a tan sin cos IN a c cos sin IN www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Per l’analisi delle accelerazioni, occorre effettuare la derivata temporale delle (3), tenendo conto della costanza della velocità angolare del movente: 2 a IN sin b c sin 0 a IN cos c cos 0 (4) • Da cui: 2 b a tan cos sin IN a 2 c cos cos IN Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 54 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Metodi di analisi cinematica Metodo delle velocità ed accelerazioni relative Questo metodo può essere applicato solo per l’analisi di velocità e di accelerazione, e quindi presuppone che sia già stato risolto per altra via il problema cinematico di posizione. Si basa sull’utilizzo dei teoremi di Galileo e Rivals e sulle equazioni della cinematica del moto relativo. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Metodi di analisi cinematica Metodo analitico delle velocità relative Esempio I Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 55 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Assegnato il meccanismo rappresentato in figura, determinare la velocità angolare out del cedente, sapendo che la manovella motrice ruota con velocità angolare in unitaria. l www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • La mobilità di un meccanismo nel piano può essere valutata tramite la formula di Grübler: n 3 m 1 2 c 1 1 c 2 • In questo caso: m = 8 (numero di membri); c1 = 10 (numero di coppie cinematiche elementari: 3 prismatiche e 7 rotoidali, perché la rotoidale in D va contata 2 volte). • Il meccanismo risulta quindi ad 1 grado di libertà. Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 56 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Volendo risolvere il problema per via analitica, si impostano le equazioni con il metodo delle velocità relative. Partendo dal membro motore e proseguendo verso il cedente si ha: i j k 2 v B 2 v A 2 v BA v A 2 IN B A 0 0 0 IN IN l 2 0 2l 2l 0 • Essendo il membro 3 collegato al membro 2 con una coppia rotoidale, risulta: v B3 v B2 • Passando dal membro 3 al successivo membro 4, collegato tramite una prismatica, si applica la formula delle velocità relative, tenendo conto che le direzioni di vB4 e vB4/3 sono note: 0 2 v B 4 / 3 v l 2 0 v B 4 v B 3 v B 4 /3 IN B 4 0 0 0 www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine OUT 1 IN 4 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Si ottiene quindi: 0 2 0 v B 4 IN l 2 v B 4 / 3 IN l 0 v C 5 v C 4 v B 4 IN l 2 0 0 0 • Muovendosi all’interno del membro 5 si può trovare la velocità del punto D: v D 5 v C 5 v DC v C 5 5 D C • Va osservato che D è anche punto del pattino 6, e come tale trasla orizzontalmente: 0 i v D 6 v D 5 0 0 l 2 0 IN 0 4l 0 0 j k 0 0 5 IN l 2 5 l 0 l 0 5 4l 2l IN Gruppo di Meccanica delle Macchine 0 5 IN 2 v D 5 IN 1 4 0 1 2 l 0 0 www.dipmec.univpm.it/meccanica 57 15/03/2012 OUT 1 IN 4 Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Università Politecnica delle Marche Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Dato che i membri 5, 6 e 7 sono collegati tra di loro dalla coppia rotoidale, le loro velocità in D devono essere uguali: v D7 v D6 v D5 • Muovendosi all’interno della biella 7 e imponendo la direzione della velocità del punto E, che è nota perché E è anche punto della ruota 8, si ha: v E 7 v D 7 v ED v D 7 7 (E D ) 1 i 0 2 v l 0 0 E 7 IN 0 0 3l j k 0 7 IN 3l 0 1 6 3 3 0 1 2 v E 7 IN l 7 IN • Per via della cerniera in 8: 1 2 l 0 7 l 0 v E 8 v E 7 www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Considerando la ruota 8 e conoscendo le velocità dei punti E ed F si ha: v F 8 v E 8 v FE v D 7 8 (F E ) 0 i 0 0 l 1 0 2 IN l 0 0 j k 0 8 IN 0 0 0 l 1 8 l 2 0 0 1 0 OUT 8 IN Gruppo di Meccanica delle Macchine 2 www.dipmec.univpm.it/meccanica 58 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica Metodi di analisi cinematica Metodo analitico delle velocità relative Esempio II www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Assegnato il meccanismo rappresentato in figura, determinare la velocità angolare out del cedente, sapendo che il pattino trasla con velocità vin unitaria. l Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 59 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • La mobilità di un meccanismo nel piano può essere valutata tramite la formula di Grübler: n 3 m 1 2 c 1 1 c 2 • In questo caso: m = 8 (numero di membri); c1 = 10 (numero di coppie cinematiche elementari: 3 prismatiche e 7 rotoidali, perché la rotoidale in D va contata 2 volte). • Il meccanismo risulta quindi ad 1 grado di libertà. www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Volendo risolvere il problema per via analitica, si impostano le equazioni con il metodo delle velocità relative. Partendo dal membro motore e proseguendo verso il cedente si ha: v v v A3 A2 IN v B 3 v A 3 v BA v A 3 3 B A i j k v IN 1 v B 3 x 3 0 3 v IN 0 3 l 6 v B 3y 0 0 0 0 6l 3l 0 0 0 • Il sistema di due equazioni nelle tre incognite vB3x, vB3y e 3, per cui occorre introdurre nuove relazioni; si osserva che tramite la formula delle velocità relative è possibile correlare la velocità del punto B pensato come appartenente al glifo 3 con quella dello stesso punto, ma solidale all’asta 4: 2 / 5 0 v B 3 x v B 4 v B 3 v B 4 /3 0 v B 3y v B 4 / 3 1 / 5 0 0 0 Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 60 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Dalle precedenti relazioni si ottiene quindi: v B 4 / 3 v IN 4 5 2 5 0 0 0 v IN 0 3 0 l 3 115 v B 3 v IN 4 5 2 5 0 • Dato che il punto B, inteso come appartenente al membro 4, è fisso a telaio, e quindi il membro 4 ruota attorno al punto B, si può subito ricavare il valore della sua velocità angolare, che è la stessa anche per il glifo 3, visto che i due membri sono collegati da una coppia prismatica: 0 v IN 0 4 3 l 115 www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Si può passare al punto C, sempre muovendosi all’interno dello stesso membro 4: v C 4 v B 4 v CB v B 4 4 C B vC4 i v C 4 x 0 v C 4 y 0 0 0 0 4l j 0 2l k 0 2 4 0 4 l 4 v IN 0 0 0 2 15 4 15 0 • Data la cerniera in C si passa al membro 5: v C5 v C 4 • La velocità del punto D è correlata a quella del punto C dalla solita formula che stabilisce la distribuzione di velocità nei corpi rigidi piani: v D 5 v C 5 v DC v C 5 5 D C Gruppo di Meccanica delle Macchine www.dipmec.univpm.it/meccanica 61 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Il punto D è anche punto del pattino 6 che scorre in una guida verticale. La componente vD5x sarà quindi nulla: v D5 0 v D 5 v IN 0 2 15 i 4 0 15 0 2l j 0 4l k 5 v IN 0 2 15 4 l 5 15 0 4 2 0 • Si ottiene quindi: v D 5 v D 6 v D 7 v IN 0 v 5 IN 0 l 0 115 0 1 30 www.dipmec.univpm.it/meccanica Gruppo di Meccanica delle Macchine Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Muovendosi all’interno del membro 7, si può esprimere la velocità del punto E come: v E 7 v D 7 v ED v D 7 7 E D vE7 0 v E 7 v IN 0 0 i 1 15 0 2l 0 j k 0 7 v IN 2l 0 0 1 15 7 l 0 2 2 0 7 0 Gruppo di Meccanica delle Macchine vE 7 1 v IN 15 www.dipmec.univpm.it/meccanica 62 15/03/2012 Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea: Insegnamento: Docente: Ingegneria Biomedica Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata (a.a. 2011/2012) Giacomo Palmieri Cinematica • Considerando il punto F si ha: v F v E v EF v E 8 F E vF 0 0 i 0 V IN 15 0 0 0 2l j k 0 0 8 V IN 15 8l 0 0 0 0 2 0 OUT 8 Gruppo di Meccanica delle Macchine v IN 30l www.dipmec.univpm.it/meccanica 63