5 Analisi cinematica dei sistemi di travi 5 Analisi cinematica dei sistemi di travi 5.1 Analisi cinematica di una trave Nel seguito si studiano i possibili campi di spostamento rigido piano per una trave. Lo spostamento del generico punto P dell’asse della trave può essere quindi espresso in funzione dello spostamento di un fissato punto Q della trave e della rotazione ϕ che è ora indipendente dall’ascissa s del punto. Il campo degli spostamenti rigidi infinitesimi di una trave piana è dunque descritto dai tre parametri lagrangiani scalari u1 (Q), u2 (Q), ϕ. In questo senso una trave piana libera ha tre gradi di libertà. Si supponga che alla trave siano applicati a vincoli, ciascuno con molteplicità vi . Il numero totale di equazioni di vincolo sarà dato quindi da v= a ! vi . i=1 Se si esprimono queste equazioni in funzione dei parametri lagrangiani, si ottiene un sistema di v equazioni omogenee lineari nelle tre incognite u1 (Q), u2 (Q) e ϕ. Le soluzioni forniscono i parametri che definiscono i campi di spostamento che eventualmente i vincoli applicati alla trave consentono. Il sistema assume quindi la forma matriciale c11 c12 c13 0 u (Q) 1 c21 c22 c23 0 (5.1) ... ... ... u2 (Q) = ... ϕ cv1 cv2 cv3 0 La matrice [ C ] di dimensioni v × 3 prende il nome di matrice cinematica ed ha rango r[ C ] ≤ min{v, 3} . Poiché il sistema è omogeneo, ammette sempre la soluzione banale (0, 0, 0) corrispondente a spostamenti tutti nulli. Definendo il parametro l = 3 − v, a seconda del rango della matrice [ C ], si possono verificare i seguenti casi: 1. r[ C ] = 3: in tal caso il sistema (5.1) ammette la sola soluzione banale e si dice cinematicamente determinato; la trave non può dunque subire spostamenti rigidi infinitesimi. In tal caso ci sono due possibilità: Corso di Scienza delle Costruzioni 60 A. A. 2009-2010 5 Analisi cinematica dei sistemi di travi 5.2 Analisi cinematica di un sistema di travi • se v = 3 (l = 0) il numero di vincoli è quello strettamente necessario ad impedire tutti gli spostamenti rigidi infinitesimi, ed il sistema si dice isostatico; • se v > 3 (l < 0) il numero di vincoli è sovrabbondante, ed il sistema si dice iperstatico; 2. r[ C ] < 3: in tal caso il sistema (5.1) ammette soluzioni diverse dalla banale e si dice cinematicamente indeterminato e la trave può subire spostamenti rigidi infinitesimi; in questo caso il sistema (5.1) è costituito da equazioni linearmente dipendenti. In particolare • se v = r (l > 0) il sistema si dice labile con grado di labilità 3 − v; • se v > r (l ! 0) il sistema si dice labile a vincoli inefficaci, con grado di labilità 3 − r. 5.2 Analisi cinematica di un sistema di travi Si consideri un sistema di travi costituito da n tratti. Il campo degli spostamenti rigidi infinitesimi ui dell’i-esima trave è descritto dai parametri lagrangiani (ui1 (Qi ), ui2 (Qi ), ϕi ), dove Qi è il polo di riduzione degli spostamenti dell’i-esima trave. Per ogni campo di spostamento risulta u (P) = u (Qi ) + ϕ e3 × (P − Qi ) , i = 1, . . . , n , ( i = 1, . . . , n . i i i a ! vj . Analisi cinematica di un sistema di travi Se vi sono inoltre b connessioni, ciascuna con molteplicità ck , il numero totale di equazioni di connessione è c= b ! ck . k=1 Se si esprimono queste equazioni in funzione dei parametri lagrangiani, si ottiene un sistema di m = v + c equazioni omogenee lineari in 3n incognite. Il sistema assume quindi la forma matriciale: 1 u1 (Q1 ) 1 u (Q ) c11 c12 c13 c14 ... c1 3n 0 2 1 c21 c22 c23 c24 ... c2 3n ϕ1 0 ... (5.2) ... ... ... ... ... u21 (Q2 ) = ... ... ... ... ... ... ... ... ... cm1 cm2 cm3 cm4 ... cm 3n 0 ... n ϕ La matrice cinematica [ C ] di dimensioni m × 3n ha rango r[ C ] ≤ min{m, 3n} . ove s è la molteplicità totale delle sconnessioni, a seconda del rango della matrice [ C ], si possono verificare i seguenti casi: 1. r[ C ] = 3n: in tal caso il sistema (5.2) ammette la sola soluzione banale e si dice cinematicamente determinato; il sistema di travi non può dunque subire spostamenti rigidi infinitesimi; • se m = 3n (l = 0) il numero di vincoli è quello strettamente necessario ad impedire tutti gli spostamenti rigidi infinitesimi; il sistema si dice isostatico; j=1 Corso di Scienza delle Costruzioni 5.2 l = 3n − m = 3n − (v + c) = 3 + s − v , I parametri di spostamento sono dunque 3n. Si supponga che al sistema siano applicati a vincoli, ciascuno con molteplicità vj . Il numero totale di equazioni di vincolo è dato quindi da v= Analisi cinematica dei sistemi di travi Poiché il sistema è omogeneo, esso ammette sempre la soluzione banale, corrispondente a spostamenti tutti nulli. Introducendo il parametro ossia ui1 (P) = ui1 (Qi ) − ϕi (yP − yQi ) ui2 (P) = ui2 (Qi ) + ϕi (xP − xQi ) 5 61 A. A. 2009-2010 Corso di Scienza delle Costruzioni 62 A. A. 2009-2010 5 Analisi cinematica dei sistemi di travi 5.3 Metodo geometrico • se m > 3n (l < 0) il numero di vincoli è sovrabbondante, ed il sistema si dice iperstatico; 2. r[ C ] < 3n: in tal caso il sistema (5.2) ammette soluzioni diverse dalla banale e si dice cinematicamente indeterminato e il sistema di travi può subire spostamenti rigidi infinitesimi; il sistema (5.2) è costituito da equazioni linearmente dipendenti; 5 Analisi cinematica dei sistemi di travi 5.3 Metodo geometrico • cerniera: u(A) = 0 ⇒ CR ≡ A ( ) u(A) = 0 • incastro: ⇒ ∃ CR . ϕ=0 • se r = m (l > 0) il sistema si dice labile; • se r < m (l ! 0) il sistema si dice labile a vincoli inefficaci. Dunque risulta: • se l = 0 la struttura può essere isostatica o labile a vincoli inefficaci; • se l < 0 la struttura può essere iperstatica o labile a vincoli inefficaci; • se l > 0 la struttura può essere labile o labile a vincoli inefficaci. 5.3 Metodo geometrico Come già visto in precedenza, per classificare cinematicamente una trave o un sistema di travi è necessario determinare il parametro l = 3n − (v + c) e successivamente il rango della matrice cinematica. Sfruttando considerazioni geometriche è possibile evitare quest’ultimo calcolo. Si consideri una trave alla quale è applicata un vincolo esterno. Come visto nel paragrafo 4.4, un vincolo impone delle limitazioni sugli spostamenti rigidi possibili, ovvero impone delle condizioni sul possibile centro del campo degli spostamenti assoluti della trave (centro assoluto, indicato in figura con CR ). In particolare risulta (figura 5.1): Fig. 5.1 Si osservi come i vincoli semplici consentano ∞1 possibili centri di rotazione, i vincoli doppi un solo possibile centro, mentre i vincoli tripli non lasciano alcun possibile centro di rotazione (impediscono tutte le possibili componenti di spostamento). L’analisi cinematica di una trave può essere dunque condotta verificando l’eventuale possibilità che esista un centro di rotazione compatibile con tutti i vincoli. Si consideri ad esempio la trave in figura 5.2. Si ha l = 3 − (2 + 1) = 0, • carrello o pendolo: u(A) · e = 0 ⇒ CR ∈ r • pendolo improprio: ϕ = 0 ⇒ CR ∈ r∞ (punto improprio qualunque) ( u(A) · e = 0 • doppio pendolo: ⇒ CR ≡ C∞ ϕ=0 (punto improprio della direzione di e) Corso di Scienza delle Costruzioni 63 Fig. 5.2 per cui la trave può essere isostatica o labile a vincoli inefficaci. Il vincolo in A impone che CR ≡ A, mentre il vincolo in B impone che CR ∈ r. Queste due condizioni sono incompatibili in quanto A )∈ r, per cui u(P) = 0 per ogni A. A. 2009-2010 Corso di Scienza delle Costruzioni 64 A. A. 2009-2010 5 Analisi cinematica dei sistemi di travi 5.3 Metodo geometrico 5 Analisi cinematica dei sistemi di travi 5.3 Metodo geometrico P e la trave è isostatica. Se il carrello avesse asse orizzontale (figura 5.3), la condizione CR ≡ A sarebbe compatibile con entrambe le condizioni di vincolo, per cui la trave potrebbe subire rotazioni intorno ad A e sarebbe dunque labile a vincoli inefficaci. Fig. 5.5 È possibile cosı̀ definire il campo degli spostamenti relativi tra il corpo j e il corpo i: Fig. 5.3 Si consideri la struttura in figura 5.4. Si ha l = 3− (1+ 1+ 1+ 1) = −1, per cui la trave può essere iperstatica o labile a vincoli inefficaci. Ciascun pendolo impone che il centro di rotazione si trovi sul proprio asse. Se gli assi non sono ui,j (P) = uj (P) − ui (P) ; se ui,j (P) = 0 per ogni P i due corpi sono solidali tra loro. Fig. 5.6 Fig. 5.4 concorrenti in un unico punto, non esiste alcun centro, proprio o improprio, compatibile con i vincoli, per cui la trave è iperstatica. Se gli assi sono concorrenti (figura 5.5), la struttura è labile a vincoli inefficaci. In particolare se gli assi concorrono in un punto proprio, il campo degli spostamenti consentiti è una rotazione, altrimenti se gli assi sono tutti paralleli, il centro è improprio e lo spostamento consentito è una traslazione. Si consideri ora un sistema di più corpi (figura 5.6). Per ciascuno è possibile descrivere il campo degli spostamenti rigidi assoluti e definire il corrispondente centro di rotazione assoluto: ui (P) = ui (Qi ) + ϕi e3 × (P − Qi ) −→ Ci uj (P) = uj (Qj ) + ϕj e3 × (P − Qj ) −→ Cj Corso di Scienza delle Costruzioni 65 A. A. 2009-2010 Corso di Scienza delle Costruzioni 66 A. A. 2009-2010 5 Analisi cinematica dei sistemi di travi 5.3 Metodo geometrico Teorema. 5.1. Primo teorema delle catene cinematiche. Ipotesi: Siano ui , uj campi di spostamento rigido infinitesimo piano assoluto di due corpi i e j, e siano ui )= 0 , uj )= 0 , 5 Analisi cinematica dei sistemi di travi Tesi: Il campo di spostamento relativo ui,j è anch’esso rigido infinitesimo piano, ed il suo centro Ci,j (centro di rotazione relativo) è allineato con i centri assoluti Ci e Cj . Si osservi che se ϕi )= ϕj allora ui,j è una rotazione propria intorno a Ci,j con ϕi,j = ϕj − ϕi , altrimenti ui,j è una traslazione e Ci,j è un punto improprio. Teorema. 5.2. Secondo teorema delle catene cinematiche. Ipotesi: Siano ui,j )= 0 , uj,k )= 0 , uk,i )= 0 i campi di spostamento relativo di tre corpi i, j e k. Tesi: I centri di rotazione relativi Ci,j , Cj,k , Ck,i sono allineati. Si consideri la struttura in figura 5.7. È possibile individuare due distinti campi di spostamento rigido per AB(I) e BC(II), per cui si ha l = 6 − (2 + 2 + 2) = 0 e la struttura può essere isostatica o labile a vincoli inefficaci. La Metodo geometrico Dunque B è il punto del campo di spostamento relativo che subisce spostamento nullo, ossia CI,II ≡ B. Dunque gli spostamenti compatibili con i vincoli e la connessione sono quelli per cui CI ≡ A ui,j )= 0 . 5.3 CII ≡ C CI,II ≡ B . Si osservi che questi tre centri di rotazione non sono allineati, il che nega la tesi del primo teorema delle catene cinematiche. Si deduce quindi che l’ipotesi dello stesso teorema non può essere vera (se lo fosse, allora sarebbe vera anche la tesi), dunque i tre campi di spostamento uI , uII e uI,II non possono essere tutti diversi da 0. È facile verificare che questo implica che i tre campi di spostamento sono tutti nulli, e cioè che la struttura è isostatica. Infatti, se ad esempio si suppone uI = 0, si ha uI,II = uII − uI = uII , dunque la condizione imposta dalla sconnessione su CI,II diventa una condizione su CII , ossia CII ≡ B. Quest’ultima condizione è incompatibile con la condizione imposta dalla cerniera in C per cui anche il campo degli spostamenti uII è nullo e di conseguenza uI,II è nullo. In modo analogo si dimostra che sono impediti gli spostamenti del sistema se si assume uII = 0, ovvero uI,II = 0. Affinché il sistema sia labile a vincoli inefficaci le tre cerniere devono essere allineate. In tal caso i campi di spostamento consentiti sono raffigurati in figura 5.8. Fig. 5.7 cerniera in A impone che il campo degli spostamenti assoluti uI , se diverso da zero, abbia centro CI ≡ A, cosı̀ come la cerniera in C impone * che CII ≡ C. La cerniera in B è definita dall’equazione di connessione [[u]]*B = 0, per cui risulta: * [[u]]*B = uII (B) − uI (B) = uI,II (B) = 0 . Corso di Scienza delle Costruzioni 67 A. A. 2009-2010 Fig. 5.8 Corso di Scienza delle Costruzioni 68 A. A. 2009-2010 5 Analisi cinematica dei sistemi di travi 5.3 Metodo geometrico Si riassumono di seguito le condizioni imposte dalle connessioni sui possibili centri relativi (figura 5.9): * • pendolo: [[u]]*B · e = 0 ⇒ CI,II ∈ r • pendolo improprio: [[ϕ]] = 0 ⇒ CI,II ∈ r∞ (punto improprio qualunque) * ( [[u]]*B · e = 0 • doppio pendolo: ⇒ CI,II ≡ C∞ [[ϕ]] = 0 (punto improprio della direzione di e) * • cerniera: [[u]]*B = 0 ⇒ CI,II ≡ B 5 Analisi cinematica dei sistemi di travi 5.4 5.4 Esercizi Esercizi Si esegua l’analisi cinematica della struttura in figura 5.10. La struttura senza vincoli ha 3 gradi di libertà. Ciascun vincolo sottrae un singolo grado di libertà alla struttura stessa, per cui l = 3 − (1 + 1 + 1) = 0. Dunque la struttura può essere isostatica o labile a vincoli inefficaci. Si studia ora per quali valori dell’angolo α si ha labilità. Fig. 5.10 Il versore della direzione dell’asse del carrello in C ha le seguenti componenti: e(− sin α, cos α). Si assumano come parametri lagrangiani (u1 (B), u2 (B), ϕ). Lo spostamento di ciascun punto P appartenente alla trave può essere espresso nella forma ( u1 (P) = u1 (B) − ϕ(yP − yB ) (5.3) u2 (P) = u2 (B) + ϕ(xP − xB ). Fig. 5.9 Il vincolo in A impedisce la rotazione e la corrispondente equazione di vincolo è quindi: ϕ = 0. (5.4) Il vincolo in B impedisce lo spostamento della sezione in B nella direzione efficace del carrello. La corrispondente equazione di vincolo è quindi u2 (B) = 0. (5.5) Il vincolo in C impedisce lo spostamento della sezione corrispondente nella direzione efficace del carrello, in particolare lungo la direzione del versore e. Corso di Scienza delle Costruzioni 69 A. A. 2009-2010 Corso di Scienza delle Costruzioni 70 A. A. 2009-2010 5 Analisi cinematica dei sistemi di travi 5.4 Esercizi L’equazione di vincolo è quindi u(C) · e = 0 ⇔ u1 (C)(− sin α) + u2 (C) cos α = 0. Quest’ultima equazione va scritta in funzione dei parametri lagrangiani utilizzando le equazioni (5.3), per cui risulta ( u1 (C) = u1 (B) − ϕ(yC − yB ) = u1 (B) u2 (C) = u2 (B) + ϕ(xC − xB ) = u2 (B) + Lϕ. ⇒ −u1 (B) sin α + (u2 (B) + Lϕ) cos α = 0 (5.6) Il sistema delle tre equazioni vincolari (5.4), (5.5) e (5.6), scritto in funzione dei parametri lagrangiani prescelti, è quindi dato da: ϕ=0 (5.7) u (B) = 0 2 −u1 (B) sin α + u2 (B) cos α + (L cos α)ϕ = 0. La matrice dei coefficienti è 0 0 1 [C] = 0 1 0 − sin α cos α L cos α 5 Analisi cinematica dei sistemi di travi 5.4 Esercizi Si osservi che la terza equazione è combinazione lineare delle prime due per cui, posto u1 (B) = ū, il sistema ammette le ∞1 soluzioni (u1 (B), u2 (B), ϕ) = (ū, 0, 0). Il campo degli spostamenti (5.3), nel caso in cui α = ᾱ, diventa quindi ( u1 (P) = u1 (B) − ϕ(yP − yB ) = ū (5.8) u2 (P) = u2 (B) + ϕ(xP − xB ) = 0. Ciascun punto P subisce uno spostamento pari a ū in direzione x e nullo in direzione y, per cui il campo degli spostamenti è una traslazione in direzione x (orizzontale). Gli stessi risultati possono essere ottenuti per via geometrica. I tre vincoli sono semplici, per cui ciascuno consente ∞1 possibili centri di rotazione per il corpo rigido a cui sono collegati. In particolare il pendolo improprio in A consente tutte le possibili componenti di traslazione, ossia consente tutte le rotazioni intorno ad un qualunque punto improprio (CR ≡ C∞ ). Il carrello in B consente tutte le possibili rotazioni intorno ad un punto del suo asse (CR ∈ r) e lo stesso dicasi per il carrello in C (CR ∈ s). Conseguentemente, se α )= 0 (come in figura 5.11), non esiste nessun punto CR che sia compatibile con le tre condizioni dettate dai vincoli. Infatti l’unico possibile centro di rotazione Risulta det C = sin α = 0 ⇔ α = 0 + kπ. L’angolo che rende la struttura labile a vincoli inefficaci è quindi ᾱ = 0, angolo per il quale l’asse del carrello risulta verticale. Gli angoli che si ottengono per k )= 0 corrispondono alla stessa disposizione del vincolo in C. Per α )= ᾱ il rango di [C] è massimo e la struttura risulta isostatica. Determiniamo il campo degli spostamenti rigidi in corrispondenza della condizione di labilità. Sostituiamo il valore α = ᾱ nel sistema (5.7) e determiniamone le soluzioni ϕ=0 u2 (B) = 0 u2 (B) + Lϕ = 0. Corso di Scienza delle Costruzioni 71 A. A. 2009-2010 Fig. 5.11 K compatibile con i vincoli in B e C, non è compatibile con la condizione impasta dal vincolo in A (infatti K non è un punto improprio). Se viceversa α )= 0 (figura 5.12), il punto improprio della direzione verticale soddisfa le tre condizioni (appartiene sia ad r che ad s ed inoltre è un punto impoprio), per cui in tal caso il sistema ammette un centro di rotazione e la struttura è labile a vincoli inefficaci. Il campo degli spostamenti possibili è una rotazione intorno a tale punto improprio, ossia una traslazione in direzione orizzontale. Corso di Scienza delle Costruzioni 72 A. A. 2009-2010 5 Analisi cinematica dei sistemi di travi 5.4 Esercizi 5 Analisi cinematica dei sistemi di travi 5.4 Esercizi Lo spostamento di ciascun punto P appartenente alla trave può essere espresso nella forma ( u1 (P) = u1 (A) − ϕ(yP − yA ) (5.9) u2 (P) = u2 (A) + ϕ(xP − xA ). Fig. 5.12 Si esegua l’analisi cinematica della struttura in figura 5.10. La struttura senza vincoli ha 3 gradi di libertà. Il doppio pendolo in A è un vincolo doppio e sottrae due gradi di libertà alla struttura, mentre i due vincoli in C e D sono semplici e sottraggono ciascuno un g.d.l., per cui il numero totale dei gradi di libertà è pari ad l = 3 − (2 + 1 + 1) = −1. Dunque la struttura può essere iperstatica o labile a vincoli inefficaci. Si studia ora per quali valori dell’angolo α si ha labilità. Il vincolo in A impedisce la rotazione e lo spostamento orizzontale. La corrispondenti equazioni di vincolo sono quindi ( u1 (A) = 0 (5.10) ϕ = 0. Il vincolo in C impedisce lo spostamento della sezione corrispondente nella direzione efficace del carrello, in particolare lungo la direzione del versore e. L’equazione di vincolo è quindi u(C) · e = 0 ⇔ u1 (C) cos α + u2 (C) sin α = 0. Quest’ultima equazione va scritta in funzione dei parametri lagrangiani utilizzando le equazioni (5.9), per cui risulta ( u1 (C) = u1 (A) − ϕ(yC − yA ) = u1 (A) + Lϕ u2 (C) = u2 (A) + ϕ(xC − xA ) = u2 (A) + Lϕ. ⇒ (u1 (A) + Lϕ) cos α + (u2 (A) + Lϕ) sin α = 0 . (5.11) Il vincolo in D impedisce lo spostamento della sezione in D nella direzione efficace del carrello, in particolare in direzione orizzontale x. La corrispondente equazione di vincolo è quindi: u1 (D) = 0. Dal momento che per le (5.9) si ha u1 (D) = u1 (A) − ϕ(yD − yA ) = u1 (A) + 2Lϕ , Fig. 5.13 si ottiene: Il versore della direzione dell’asse del carrello in C ha le seguenti componenti: e(cos α, sin α). Si assumano come parametri lagrangiani (u1 (A), u2 (A), ϕ). Corso di Scienza delle Costruzioni 73 A. A. 2009-2010 u1 (A) + 2Lϕ = 0 Corso di Scienza delle Costruzioni (5.12) 74 A. A. 2009-2010 5 Analisi cinematica dei sistemi di travi 5.4 Esercizi Il sistema delle quattro equazioni vincolari (5.10), (5.14) e (5.12), scritto in funzione dei parametri lagrangiani prescelti, è quindi dato da: u1 (A) = 0 ϕ = 0 (5.13) u (A) cos α + u2 (A) sin α + (L cos α + L sin α)ϕ = 0 1 u1 (A) +2Lϕ = 0. La matrice dei coefficienti è 1 0 0 0 0 1 [C ] = cos α sin α L(cos α + sin α) 1 0 2L La matrice è di ordine 4 × 3, dunque perché abbia rango massimo , tutti i minori di ordine 3 devono essere diversi da zero. Risulta * * * 0 * 0 1 * * * C1 = * cos α sin α L(cos α + sin α) ** = − sin α * 1 * 0 2L * * * 1 * 0 0 * * C2 = ** cos α sin α L(cos α + sin α) ** = 2L sin α * 1 * 0 2L * * * 0 0 1 * * * C3 = ** 1 0 0 ** = 0 * 1 0 2L * * * * 0 * 0 1 * * * * = sin α 0 0 C4 = * 1 * * cos α sin α L(cos α + sin α) * dunque per sin α = 0 ⇔ α = 0 + kπ la matrice ha rango minore di tre. L’angolo che rende la struttura labile a vincoli inefficaci è quindi ᾱ = 0, angolo per il quale l’asse del carrello risulta Corso di Scienza delle Costruzioni 75 A. A. 2009-2010 5 Analisi cinematica dei sistemi di travi 5.4 Esercizi orizzontale. Gli angoli che si ottengono per k )= 0 corrispondono alla stessa disposizione del vincolo in C. Per α )= ᾱ il rango di [C] è massimo e la struttura risulta iperstatica. Determiniamo il campo degli spostamenti rigidi in corrispondenza della condizione di labilità. Sostituiamo il valore α = ᾱ nel sistema (5.13) e determiniamone le soluzioni u1 (A) = 0 ϕ=0 u (A) + Lϕ = 0 1 u1 (A) + 2Lϕ = 0. Si osservi che la terza e la quarta equazione sono combinazioni lineari delle prime due per cui, posto u2 (A) = ū, il sistema ammette le ∞1 soluzioni (u1 (A), u2 (A), ϕ) = (0, ū, 0). Il campo degli spostamenti (5.3), nel caso in cui α = ᾱ, diventa quindi ( u1 (P) = u1 (A) − ϕ(yP − yA ) = 0 (5.14) u2 (P) = u2 (A) + ϕ(xP − xA ) = ū. Ciascun punto P subisce uno spostamento pari a ū in direzione y e nullo in direzione x, per cui il campo degli spostamenti è una traslazione in direzione y (verticale). Gli stessi risultati possono essere ottenuti per via geometrica (5.14). Il doppio pendolo è doppio, per cui fissa nel punto improprio della direzione del → il possibile centro di rotazione. Il vincolo in D è semplice, per cui suo asse C∞ consente ∞1 possibili centri di rotazione, ossia tutti i punti appartenenti al suo asse r. L’unico possibile centro compatibile con i vincoli in A e D è dunque → . Il carrello in C consente il punto improprio della direzione orizzontale C∞ come possibili centri di rotazione tutti i punti appartenenti al suo asse s, per → , dunque C → è compatibile con tutti i vincoli e cui per α = 0 s contiene C∞ ∞ rappresenta il centro di rotazione per la struttura che è quindi labile a vincoli inefficaci. Il campo degli spostamenti possibili è una rotazione intorno a tale punto improprio, ossia una traslazione in direzione verticale. Per α )= 0 non esiste alcun centro compatibile con i vincoli, e la struttura è iperstatica. Si esegua l’analisi cinematica della struttura in figura 5.15. La struttura è composta da due corpi rigidi (I – tratto ABC, II – tratto Corso di Scienza delle Costruzioni 76 A. A. 2009-2010 5 Analisi cinematica dei sistemi di travi 5.4 Esercizi 5 Analisi cinematica dei sistemi di travi 5.4 Esercizi II II tratto (uI1 (A), uI2 (A), ϕI ) e per il secondo (uII 1 (E), u2 (E), ϕ ). Il vincolo in A impedisce lo spostamento del corpo rigido I nella direzione efficace del carrello e la corrispondente equazione di vincolo è: uI1 (A) = 0. (5.15) Il vincolo in B impedisce lo spostamento della sezione in B nella direzione di e. La corrispondente equazione di vincolo è quindi: uI (B) · e = 0 ⇔ uI1 (B) sin α + uI2 (B) cos α = 0. Quest’ultima equazione va scritta in funzione dei parametri lagrangiani. Risulta ( I u1 (B) = uI1 (A) − ϕI (yB − yA ) = uI1 (A) + ϕI H uI2 (B) = uI2 (A) + ϕI (xB − xA ) = uI2 (A) , Fig. 5.14 CDE) e senza vincoli ha 6 gradi di libertà. I vincoli esterni in A, B, D sono semplici e sottraggono ciascuno un grado di libertà alla struttura, mentre il vincolo in E è doppio. La connessione in C è semplice, per cui l = 6 − (1 + 1 + 1 + 2) − 1 = 0. Dunque la struttura può essere isostatica o labile a vincoli inefficaci. Si studia ora per quali valori dell’angolo α si ha labilità. (uI1 (A) + ϕI H) sin α + uI2 (A) cos α = 0 . (5.16) * II I * La connessione semplice in C impone che [[u2 ]] C = u2 (C) − u2 (C) = 0. Essendo ⇒ II II II II uII 2 (C) = u2 (E) + ϕ (xC − xE ) = u2 (E) − ϕ L uI2 (C) = uI2 (A) + ϕI (xC − xA ) = uI2 (A) + ϕI L , si ha II I I uII 2 (E) − ϕ L − u2 (A) − ϕ L = 0 . (5.17) Il vincolo in D impedisce lo spostamento del corpo rigido II nella direzione orizzontale: uII 1 (D) = 0 . Essendo II II II II uII 1 (D) = u1 (E) − ϕ (yD − yE ) = u1 (E) + ϕ H , Fig. 5.15 Il versore della direzione dell’asse del carrello in B ha le seguenti componenti: e(sin α, cos α). Si assumano come parametri lagrangiani per il primo Corso di Scienza delle Costruzioni 77 A. A. 2009-2010 si ha II uII 1 (E) + ϕ H = 0. Corso di Scienza delle Costruzioni (5.18) 78 A. A. 2009-2010 5 Analisi cinematica dei sistemi di travi 5.4 Esercizi Il vincolo in E impedisce la rotazione e lo spostamento del corpo rigido II nella direzione verticale: ( II u2 (E) = 0 (5.19) ϕII = 0. Il sistema delle sei equazioni vincolari (5.15), (5.16), (5.17), (5.18) e (5.19) è quindi dato da: I u (A) = 0 (u1I (A) + ϕI H) sin α + uI (A) cos α = 0 2 II1 u2 (E) − ϕII L − uI2 (A) − ϕI L = 0 (5.20) II uII 1 (E) + ϕ H = 0 uII (E) = 0 2II ϕ = 0. La matrice dei coefficienti è 1 0 0 sin α cos α H sin α 0 1 −L [C ] = 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 Risulta 0 0 0 0 1 −L 0 H 1 0 0 1 L . H Per tan α = L/H la struttura è labile a vincoli inefficaci, per tan α )= L/H il rango di [ C ] è massimo e la struttura risulta isostatica. Determiniamo il campo degli spostamenti rigidi in corrispondenza della condizione di labilità. Operiamo la sostituzione tan α = L/H nel sistema (5.20) e determiniamone le soluzioni I u (A) = 0 1 L (uI (A) + ϕI H) + uI2 (A) = 0 1 H II I I uII 2 (E) − ϕ L − u2 (A) − ϕ L = 0 II II u1 (E) + ϕ H = 0 II u2 (E) = 0 ϕII = 0. det [ C ] = H tan α − L = 0 Corso di Scienza delle Costruzioni tan α = ⇔ 79 A. A. 2009-2010 5 Analisi cinematica dei sistemi di travi 5.4 Esercizi Posto ϕI = ϕ̄, il sistema ammette le ∞1 soluzioni / 0 II II uI1 (A), uI2 (A), ϕI , uII = (0, −ϕ̄L, ϕ̄, 0, 0, 0) . 1 (E), u2 (E), ϕ Il campo degli spostamenti per il primo tratto è dato da ( I u1 (P) = uI1 (A) − ϕI (yP − yA ) = −ϕ̄(yP − yA ) uI2 (P) = uI2 (A) + ϕI (xP − xA ) = −ϕ̄L + ϕ̄(xP − xA ). Il centro di tale campo di spostamenti (centro assoluto del I tratto) è il punto CI che subisce spostamento nullo ( I ( u1 (CI ) = −ϕI (yCI − yA ) = 0 y CI = y A ⇒ ⇒ CI ≡ K . uI2 (CI ) = −ϕI L + −ϕI (xCI − xA ) = 0 xCI = xA + L Il campo degli spostamenti per il secondo tratto è dato da ( II II u1 (P) = uII 1 (E) − ϕ (yP − yE ) = 0 II II u2 (P) = u2 (E) + ϕII (xP − xE ) = 0 . Essendo il campo uII (P) identicamente nullo, il centro assoluto del II tratto non esiste. Conseguentemente il campo degli spostamenti relativi coincide, a meno del segno con il campo degli spostamenti assoluti del I tratto: 1 II I I uI,II 1 (P) = u1 (P) − u1 (P) = −u1 (P) = ϕ̄(yP − yA ) I,II I I u2 (P) = uII 2 (P) − u2 (P) = −u2 (P) = ϕ̄L − ϕ̄(xP − xA ) , per cui il centro relativo CI,II coincide con CI . Per via geometrica si osserva che i due vincoli in D ed E sono sufficienti ad impedire qualsiasi spostamento rigido infinitesimo per il secondo tratto. Infatti il doppio pendolo impone che CII sia il punto improprio della direzione verticale, il carrello impone che CII appartenga alla sua retta efficace. Dal momento che questa retta non contiene tale punto improprio, le due condizioni sono incompatibili, per cui CII non può esistere. Il pendolo in C impone che il centro relativo CI,II appartenga alla retta verticale passante per C. Dal momento che il campo degli spostamenti assoluti del secondo tratto è identicamente nullo, gli spostamenti relativi dei due tratti coincidono con gli spostamenti assoluti Corso di Scienza delle Costruzioni 80 A. A. 2009-2010 5 Analisi cinematica dei sistemi di travi 5.4 Esercizi del primo tratto, per cui la condizione imposta dal pendolo diventa una condizione sul centro assoluto CI . Infatti il punto in cui si annulla lo spostamento relativo (centro relativo) coincide con il punto il cui si anulla lo spostamento del tratto I (centro assoluto di I). I carrelli in A e B impongono che CI appartenga ai rispettivi assi, per cui se le tre rette passanti per A, B e C sono concorrenti esiste un possibile CI compatibile con i tre vincoli e la struttura è labile a vincoli inefficaci (figura 5.16). In caso contrario la struttura è isostatica. Fig. 5.16 Corso di Scienza delle Costruzioni 81 A. A. 2009-2010