ONDE SUPERFICIALI Alla superficie libera di un mezzo elastico si realizzano condizioni particolari nel campo di sforzi, essendo nulli gli sforzi di taglio. Nel caso della Terra, dal momento che le misure sismiche vengono fatte alla sua superficie, è importante considerare gli effetti della superficie libera. Alla superficie coesistono, simultaneamente, sia onde incidenti che onde riflesse, ed il moto totale implica la somma delle loro ampiezze. L’interazione delle onde P e SV alla superficie libera dà luogo alla genesi delle onde di Rayleigh che viaggiano lungo la superficie della Terra La riflessione totale delle onde SH alla superficie, in presenza di stratificazione superficiale, dà luogo alla genesi delle onde di Love che si propagano orizzontalmente lungo la superficie. Proprietà delle onde superficiali: • la loro velocità di propagazione è minore di quella delle onde S • la loro ampiezza diminuisce in funzione della radice quadrata della distanza dalla sorgente onde superficiali S r AS ∝ fronte d'onda • 1 x onde di volume nel caso di un mezzo stratificato danno luogo al fenomeno della dispersione, cioè la velocità di propagazione è funzione della frequenza ONDE DI RAYLEIGH Implicano l’interazione di onde P e SV alla superficie libera: x3 = 0 σ 13 = σ 12 =0 Consideriamo due casi di onde P e SV incidenti su una superficie libera, che si propagano nel piano x1-x3 : 1 2 x1 j1 j2 i 1 i2 j2 α, β, π SVRifl x3 α, β, π i2 PRifl SVRifl PRifl PI x1 SVI x3 Poiché α > β, esiste un angolo di incidenza per le onde SV definito critico: j = jc = sin −1 (β α ) tale che le onde P riflesse viaggiano lungo la superficie libera (i2 = 90°). Per angoli di incidenza j > jc vengono generate onde evanescenti, con ampiezza che decade esponenzialmente con x3. PRifl SVI jc j2 x1 x1 SV P α, β, π i2 SVRifl x3 x3 L’esistenza simultanea di onde evanescenti P e SV dà luogo ad un nuovo tipo di onde, definite onde di Rayleigh. Lo spostamento che imprime al mezzo la propagazione di onde di Rayleigh è dato dalle componenti: ( u1 = − Ak sin(kx1 − ωt ) ⋅ e − 0.85kx3 − 0.58e − 0.39 kx3 ( ) u31 = − Ak cos(kx1 − ωt ) ⋅ 0.85e− 0.85kx3 − 1.47e− 0.39kx3 (1a) ) (1b) Lo spostamento risulta, dunque, dipendere armonicamente da x1 ed esponenzialmenteda x3. Gli spostamenti x1 e x3 sono sfasati di 90°, e perciò si combinano insieme per dare un moto delle particelle di tipo ellittico e retrogrado. In superficie, x3 = 0: u1 = −0.42 Ak sin(kx1 − ωt ) (2a) u3 = 0.62Ak cos(kx1 − ω t) (2b) C kx1-ωt = -π B D kx1-ωt = -3π/2 kx1-ωt = -π/2 kx1-ωt = -2π E A kx1-ωt = 0 u1,u3 1 0.5 E −2π D A C −π 0 π B 2π (kx1-ωt) -0.5 -1 Le ampiezze dello spostamento generato dalle onde di Rayleigh hanno una dipendenza esponenziale da x3 e k del tipo: A ∝ e −Ckx 3 ∝ e − 2πCx 3 λ in cui: C = costante k = ω c = 2π λ Pertanto si verifica che lunghezze d’onda maggiori producono maggiori spostamenti a maggiori profondità, rispetto a quanto si verifichi nel caso di piccole lunghezze d’onda: A 1 λ grande λ piccolo 0 x3 Il moto impartito dalle onde di Rayleigh al mezzo ha ampiezza che decresce con la profondità. La distanza orizzontale tra due punti che si trovano ad avere lo stesso spostamento durante il ciclo eclittico è definita lunghezza d’onda delle onde di Rayleigh (λ). λ direzione di propagazione La velocità di propagazione delle onde di Rayleigh (c), nel caso di in solido di Poisson (λ = µ) è pari a: c = 0.91β ONDE DI LOVE Si generano in presenza di uno strato di spessore H sovrastante un semispazio, con velocità delle onde sismiche crescente con la profondità. Lo strato forma una guida d’onda in cui le onde SH vengono “intrappolate” a seguito di riflessioni multiple in uno strato lento, per onde SH incidenti con angolo di incidenza maggiore o uguale dell’angolo critico (j1 ≥ jc). x1 SHI SHRIFL j1 j 2 j3 SHT H µ1, β1 µ2, β2 x3 per: β1 < β2 j1 ≥ jc l’energia delle onde SH è totalmente riflessa, all’interfaccia e alla superficie. Le onde con incidenza post-critica vengono, dunque, “intrappolate” nello strato. In tali condizioni vengono generate le onde di Love. Le onde di Love sono caratterizzate da una velocità di propagazione c, che dipende dalla frequenza. La equazione di dispersione è così definita: c2 µ2 1 − 2 2 ⎛ ⎞ β2 c ⎟ = tan ⎜ Hk − 1 ⎜ ⎟ β12 c2 ⎝ ⎠ µ1 2 − 1 β1 in cui: H = spessore dello strato c = velocità di propagazione dell’onda di Love dall’equazione di dispersione si ottiene: T=∞ T=0 → c = β2 → c = β1 (da Stein & Wysession, 2003) (1) Onde con periodo differente viaggiano con velocità differente. Ciò significa che il segnale sismico si “estende” nel tempo, all’aumentare della distanza ipocentrostazione. Modi delle onde di Love Per dedurre la forma della curva di dispersione nella equazione (1) si è posto che l’argomento della tangente variasse tra 0 e π/2. La funzione tangente può assumere valori positivi per una serie infinita di intervalli del suo argomento: 0 - π/2 π - 3π/2 2π - 5π/2 Per ciascuno di questi intervalli è possibile calcolare una funzione di dispersione, ottenendosi, per un fissato spessore H, una famiglia di curve. Ciascuna di tali curve corrisponde ad un modo di propagazione, corrispondendo il primo intervallo al modo fondamentale (MF) e gli altri intervalli ai modi superiori c β2 MF 1MF 2MF 4MF β1 k1 k2 k4 k