«L’orientamento permanente:
dimensione strategica nel sistema
educativo e formativo».
Catania, 20 settembre 2013
Speranzina Ferraro
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
1
Alcune frasi oggi ricorrenti in tema di orientamento
“L’orientamento
ha
bisogno
di
tempo.
Finora abbiamo sempre pensato ad esso in termini di
scelta finale. Bisogna, invece, anticipare le azioni per
consentire la maturazione della persona”.
E ancora:
“Orientamento non è fare pubblicità a questo o quell’istituto,
ma fornire agli studenti informazioni complete su tutte le
possibilità formative per una scelta coerente con le
capacità e i sogni di ciascuno, ma che possa anche
rispondere alle richieste del mondo del lavoro”.
Speranzina Ferraro
2
“C’è fame, oggi, di orientamento!”
Nell’attuale contesto di grandi e complessi
cambiamenti economici e sociali, che ha
generato negli individui di tutte le età un
aumento della richiesta di informazioni e di
sostegno nelle scelte e nelle decisioni,
l’orientamento diventa lo strumento chiave per
garantire il conseguimento degli obiettivi di
piena occupazione e crescita economica.
Speranzina Ferraro
3
Orientarsi e essere “imprenditori di se stesso”
L’orientamento oggi non si limita più a delineare solo la
direzione di un percorso professionale, ma costituisce
l’attività di concezione e costruzione della propria vita: “life
designing”.
(Savickas, Guichard)
Questo implica il possesso di competenze come:
la capacità dell’individuo di ritornare sulle proprie
esperienze, saperle analizzare e leggere, in modo da saper
determinare ciò che è importante nella propria vita, e di
definire i valori fondamentali che possano consentirgli di
compiere scelte rilevanti in ogni momento o fase della
vita.
Speranzina Ferraro
4
Il nuovo significato di orientamento permanente
La nuova dimensione di
LONGLIFE GUIDANCE & LIFE DESIGNING
porta a rivedere i modelli praticati nella scuola fino a oggi.
Si chiede alla scuola di promuovere negli studenti lo sviluppo di
competenze generali relative ai principali assi culturali: linguistico,
matematico, scientifico-tecnologico, storico sociale e le competenze
chiave per l’apprendimento permanente, in grado di favorire
l’inclusione sociale e lavorativa sempre e in ogni fase della vita.
Presa in carico del soggetto a partire dall’avvio della
scolarizzazione e finalizzazione orientativa degli
interventi
Speranzina Ferraro
5
Il compito della scuola oggi
La scuola ha il dovere di accompagnare le persone nei loro percorsi
professionali e di vita, attraverso la presa in carico globale del
bambino sin dalla scuola d’infanzia.
Il comportamento del bambino a scuola nei primi anni è già “predittivo”
del percorso scolastico successivo e del suo esito positivo o negativo.
La motivazione allo studio e l’interesse sono veicolati, nei primi anni,
dall’atteggiamento con cui il docente presenta la propria disciplina.
Il suo comportamento può essere attraente o respingente e suscitare
atteggiamenti di autostima o disistima che difficilmente muteranno
negli anni a seguire..
Speranzina Ferraro
6
Imparare
ad imparare
Collaborare
e
partecipare
Progettare
Acquisire
ed interpretare
l’informazione
COMPETENZE
CHIAVE DI
CITTADINANZA
Risolvere
problemi
Agire in modo
autonomo
e responsabile
Individuare
collegamenti e
relazioni
Comunicare
Speranzina Ferraro
7
L’Orientamento nella scuola dell’autonomia
L’orientamento a scuola è proposto come dimensione
trasversale al curricolo delle scuole di ogni ordine e grado
e a tutte le discipline, nessuna esclusa.
Con l’espressione “Orientamento formativo” il P.N.O.
sottolinea l’urgenza che nella scuola si realizzino azioni
finalizzate non solo a sviluppare buone competenze,
spendibili dentro e fuori la scuola, ma soprattutto a
sviluppare in ogni persona personalità mature con
competenze trasversali, che mettano in grado ciascuno
di gestire l’ insicurezza,
di adattarsi a nuovi contesti,
di assumersi responsabilità,
di pianificare il cambiamento e non subirlo,
di promuovere l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva.
Speranzina Ferraro
8
Revisione del modello di orientamento dei docenti
Il modello prevalente nella scuola è quello improntato
all’approccio informativo nei momenti di scelta.
Si basa sul “consiglio orientativo”
e si colloca alla fine della scuola sec. di 1° grado, in un
momento,
la pre-adolescenza,
di grandi cambiamenti e rivoluzioni interne ed esterne di
ogni soggetto, il quale non ha forse avuto modo di
esprimere e conoscere a pieno le proprie potenzialità, né di
scoprire vocazioni o attitudini.
In tali casi, esso può cadere in un contesto di già
preesistenti fragilità e contribuire a renderlo più insicuro.
Speranzina Ferraro
9
Quale attenzione e quale cambiamento nelle transizioni?
Oggi non è più corretto parlare di scelta di vita o di scelta che
connoterà la vita di una persona, perché sappiamo con certezza che
non più di scelta bisogna parlare, ma di tante scelte che ogni
persona affronterà nel corso della vita, del cambiamento come
dimensione strutturale della vita di ciascuno, che costringe ogni
persona a rivedere più volte nella vita le proprie scelte, il proprio
modello di vita, ad acquisire nuove competenze, ad affrontare
nuove sfide …..
Speranzina Ferraro
10
«Risulta particolarmente evidente l’importanza
dell’esito scolastico delle medie inferiori»
• La scuola secondaria di 1° grado costituisce l’anello più
delicato della nostra scuola, perché la prima scelta si
colloca in un momento molto delicato della vita dei
ragazzi.
• E’ necessario rafforzare la scuola media e far diventare
l’orientamento non un elemento accessorio e finale di un
percorso di studi, ma l’elemento permeante e trasversale
dell’intervento formativo di ogni docente.
Se vogliamo evitare insuccessi e abbandoni conseguenza di errate
scelte.
Speranzina Ferraro
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Attenzione all’orientamento di genere!
• I dati di AlmaDiploma confermano la netta prevalenza
femminile in alcuni indirizzi di studio, come il
linguistico, liceo pedagogico-sociale, servizi sociali, etc.
• La persistenza di tali scelte ci conferma la necessità di
sviluppare specifiche azioni di orientamento con
approcci differenziati specie nei momenti di transizione,
per fornire a ciascuno quelle capacità di governo e di
scelte certe e autentiche, che superino gli stereotipi.
Speranzina Ferraro
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Le opinioni degli studenti
• “Siamo a caccia di competenze e vogliamo
un’organizzazione della scuola che risponda in questo
senso”.
• “Vogliamo saper cogliere l’opportunità sempre e non avere
paura di fare scelte”.
• “Ecco cosa vorremmo diventasse la scuola: un luogo di
apprendimento di competenze – certo -, di conoscenze senza dubbio, ma anche e soprattutto una finestra aperta
sul mondo, un luogo di solidarietà e di crescita, un valore
su cui tutti i ragazzi possano contare sempre”.
Speranzina Ferraro
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Gli studenti ci chiedono un’apertura della scuola al lavoro e
al rapporto con le imprese, che li aiuterebbe ad operare
scelte consapevoli e coerenti rispetto al mercato del lavoro e
con minori insuccessi anche all’università.
Nel Rapporto AlmaDiploma 2012 colpisce il dato dei
42% di diplomati che, se tornassero alla scuola superiore,
cambierebbero l’indirizzo di studio o la scuola.
Fa riflettere la considerazione che solo 42 diplomati su 100
(quasi tutti provenienti dagli istituti professionali) hanno
svolto uno stage. Vuol dire che le attività di stage, di
alternanza sono ancora poco diffuse, specie nei licei.
Speranzina Ferraro
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Per un apprendimento fondato, duraturo e orientante
Gli elementi del modello di orientamento formativo:
1. Nuovo modello di docente, come guida e sostegno
degli studenti,
2. La personalizzazione degli interventi formativi
3. Il coinvolgimento attivo dello studente
4. La progettazione per competenze
5. Lo sviluppo di un curricolo unitario e verticale
6. Il raccordo e la rete con il territorio, il mondo del
lavoro e la realtà più ampia
7. La didattica attiva e laboratoriale.
Speranzina Ferraro
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Nuove competenze per il nuovo docente
• Saper leggere bisogni e
aspettative di ogni studente
•
Monitorare processi, vissuto e
bisogni di ogni studente
• Sostenere l’interesse, la
curiosità e la motivazione di
ogni studente
•
Utilizzare strumenti e forme di
comunicazione vicini al mondo
degli studenti (Tecnologie)
• Facilitare i processi
apprenditivi degli studenti
•
Utilizzare la disciplina come
strumento
• Portare la vita reale all’interno
della scuola, riconoscendo ad
essa dignità formativa
(percorsi significativi e dotati
di senso).
•
Farsi carico dell’apprendimento
di ciascuno in termini di sviluppo
cognitivo, relazionale e
motivazionale.
Speranzina Ferraro
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La didattica orientativa
Il nuovo modello formativo implica, da parte del
docente, azioni intenzionali finalizzate a:
• sviluppare la mentalità e il metodo orientativo,
• costruire e potenziare le competenze
orientative generali, ovvero i pre-requisiti per la
costruzione e il potenziamento delle competenze
vere e proprie,
• usare le discipline in senso orientativo,
guidando i giovani ad
• imparare con le discipline e non le discipline.
Speranzina Ferraro
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Il docente progetta per competenze
Lavorare per competenze implica che
ogni esperienza,
per essere realmente metabolizzata, trasformarsi in
competenza
e diventare utilizzabile,
deve coinvolgere mente, cuore, corpo
ed essere riletta secondo categorie di significato che
tengono conto sia della realtà esterna che del mondo
interno e delle loro interconnessioni reciproche.
Speranzina Ferraro
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Le competenze trasversali per la vita
Conoscere se stesso
Gestire le emozioni
Governare le tensioni
(competenze meta-emozionali)
Analizzare/valutare situazioni
Capire, elaborare pensiero
astratto
Acquisire metodo di lavoro
(competenze cognitive)
Affrontare le situazioni
Svolgere compiti e
prendere decisioni
Risolvere problemi
Esprimersi efficacemente
Comprendere gli altri
Interagire positivamente con
essi
(competenze comunicative)
(competenze metacognitive)
Speranzina Ferraro
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La didattica laboratoriale
La didattica laboratoriale si caratterizza per essere una didattica
attraente e vicina ai bisogni degli studenti e per l’operatività delle
situazioni di apprendimento.
L’aula scolastica si
caratterizza come un
«laboratorio», cioè un luogo
fisico attrezzato, in cui gli
studenti progettano,
prevedono, sperimentano,
confrontano, fanno scelte,
decidono….
Il laboratorio, ove ogni
studente è attivo, ha un forte
valore orientante per il suo
coniugare insieme sapere e
saper fare e che lo aiuta ad
acquisire competenze
trasferibili nella vita reale e
quotidiana e a sviluppare il
suo progetto di vita.
Speranzina Ferraro
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Governance e sistema integrato di orientamento
Se condividiamo la necessità di organizzare un sistema di
Orientamento (Long Life Guidance) permanente, aperto a tutti,
personalizzato e differenziato, allora dobbiamo introdurre
l’elemento della “governance”.
L’orientamento ha una pluralità di dimensioni che fanno capo a più
soggetti, titolari di azioni e di servizi spesso poco fruibili o inefficaci
rispetto ai bisogni espressi dall’utenza.
Andare incontro ai bisogni che esprimono le persone e la società,
implica l’impegno per superare l’annosa frammentazione dei servizi
e delle competenze per andare verso un’organizzazione nuova,
unitaria, basata su condivisione e concertazione (RETE).
Speranzina Ferraro
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I compiti della rete per una «governance integrata»
1. Educare i giovani al cambiamento e al protagonismo
delle scelte, nello studio e nei rapporti con i coetanei e
con gli adulti e nella gestione del tempo.
2. Conciliare i bisogni dell’individuo con quelli della
società.
3. Condividere con tutti gli attori del territorio l’attenzione
mirata al disagio giovanile e lo sviluppo della cultura
del farsi carico, affinchè nessun giovane venga disperso
o escluso.
(COMMUNITY CARE )
Speranzina Ferraro
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La piattaforma epistemica
Dallo studente alla persona
Dalle discipline alle competenze
Dall’autoreferenzialità all’apertura al territorio
Dalla frammentazione al sistema
Dall’approccio burocratico all’accoglienza
Dall’organizzazione che crea disagio
all’organizzazione che orienta.
Speranzina Ferraro
23
Grazie per l’attenzione!
[email protected]
Speranzina Ferraro
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