MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE VIA GRAMSCI INDIRIZZI: AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING (VIA SCROCCAROCCO, 20 – SEGNI - RM, VIA GRAMSCI SNC – VALMONTONE – RM) COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO (VIA SCROCCAROCCO, 20 – SEGNI – RM) MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA (VIA PALIANESE KM. 1,200 – COLLEFERRO – RM) PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI (VIA PALIANESE KM. 1,200 – COLLEFERRO – RM) TURISMO (VIA GRAMSCI SNC – VALMONTONE – RM) tel. 069596434 (VALMONTONE), 06121126845 (SEGNI), 0697710009 (COLLEFERRO) fax 069596434 (VALMONTONE), 0667663930 (SEGNI) – 0697201471 (COLLEFERRO) C. F. 95036960581 URL: www.plnervi.it – URL: www.ipsiadelfino.it e-mail [email protected] – PEC [email protected] Via Gramsci snc – 00038 Valmontone (RM) Circolare n. 187 Valmontone, 23 aprile 2015 PERSONALE DOCENTE E p.c. D.S.G.A. OGGETTO: Oggetto: Progetto di apertura al pubblico del sito archeologico della DOMUS FAUSTAE affidato alla custodia dell'INPS. 12-13-14 maggio 2015. . Si trasmette comunicazione relativa all’oggetto. Il Dirigente Scolastico F.to* cÜÉyAáát ctàÜ|é|t Y|táv{xàà| * Firma autografa sostituita a mezzo stampa, ai sensi dell'art. 3 § 2 del D.Lgs. 39/93 Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Ufficio III Via Pianciani, 32 – 00185 Roma Indirizzo PEC: [email protected] – [email protected] Tel.: 06/77392561 C.F.: 97248840585 AOODRLA – Registro ufficiale Prot. n. 8922 - USCITA Roma, 22 aprile 2015 Ai Dirigenti degli Istituti d’Istruzione Secondaria di Secondo Grado statali e paritari del Lazio Oggetto: Progetto di apertura al pubblico del sito archeologico della DOMUS FAUSTAE affidato alla custodia dell'INPS. 12-13-14 maggio 2015. Si porta a conoscenza delle SS.LL. che la Direzione dell’INPS offre alle scuole la possibilità di visitare il complesso archeologico della Domus Faustae in Laterano, ubicato nei sotterranei del palazzo della Direzione Metropolitana dell’INPS di Roma in Via dell’Amba Aradam. Il progetto ha il benestare della Soprintendenza del polo museale di Roma e il patrocinio della Regione Lazio. Gli Istituti scolastici interessati possono manifestare la loro volontà di adesione a mezzo posta elettronica alla casella [email protected] , nella quale dovranno inserire i loro contatti (mail , telefono , referenti) ed indicare preferenza di date ed orari delle visite (non vincolanti per l’Inps) oltre a segnalare il numero dei partecipanti che non potrà essere superiore a n. 36 per plesso scolastico da suddividere in due visite da 18 studenti cadauna; inoltre gli Istituti dovranno garantire l’esistenza di specifica polizza assicurativa per eventuali infortuni dei partecipanti nel corso delle visite. Il numero massimo di visite giornaliere è di quattro da effettuarsi nelle giornate del 12 – 13 – 14 maggio 2015, cadenzate alle ore 9:00 – 10:00 – 11:00 – 12:00; L’accesso sarà riservato, in linea di massima, ai licei classici, artistici e agli istituti d’arte ed a studenti preferibilmente maggiorenni. Sarà cura dell'ufficio INPS "Presidio Sponsorizzazioni e valorizzazione dei beni " di contattare gli Istituti per concordare il calendario delle visite selezionandone un numero massimo di 6 per le tre giornate dell’evento. Allegati: Invito alla visita della Domus Faustae in Laterano. Il Dirigente F.to Michela Corsi UN VIAGGIO NEL PASSATO Invito alla visita della Domus Faustae in Laterano di Maria Cristina Zitelli Chi ha passione per Roma e passeggia per le sue antiche strade, sa cogliere le vibrazioni sotterranee di una vita antica, ancora pulsante sotto i suoi piedi, fatta di storie e vicende dimenticate o rimaste per caso impigliate nella ragnatela della storia. Lungo uno di questi itinerari, risalendo la Via dell’Amba Aradam, si giunge al Palazzo della Direzione Metropolitana INPS di Roma. Nel 1959, mentre si scavavano le fondamenta per la costruzione della sede, venne ritrovato il sito archeologico detto “Domus Faustae”. Da allora si avviò un lungo periodo di ricerche scientifiche e opere di consolidamento e di tutela del sito sotterraneo. La Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma ha affidato la custodia del prezioso ipogeo all’INPS, che dal primo momento ha patrocinato e sostenuto le indagini. I risultati dello scavo archeologico e degli studi condotti dalla professoressa Valnea Santa Maria Scrinari vennero pubblicati dal Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana di Roma, insieme all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Ecco le ipotesi formulate dall’archeologa: sono davvero affascinanti, forti di numerosi riscontri tra fonti storiche, letterarie ed archeologiche… ma, in verità, anche molto discusse da altri studiosi. *** Qui, in Via dell’Amba Aradam, un paio di millenni fa, ci si sarebbe trovati a camminare tra un digradare di campagne coltivate, giardini, ricche dimore private, luoghi di abitazione di famiglie aristocratiche che preferivano la tranquillità del Celio ai clamori del Palatino. Qui, secondo le fonti, abitava Lucio Calpurnio Pisone, mente eccellente della più famosa congiura ordita contro l’imperatore Nerone: la congiura dei Pisoni, appunto. Vi parteciparono alcune personalità della corte, vicine di casa tra loro: Seneca, il poeta Lucano, lo stesso Pisone, il console Plauzio Laterano. La ricca abitazione di quest’ultimo si trovava proprio sotto l’attuale sede dell’INPS e se ne possono ancora agevolmente visitare alcune strutture. Tutta la zona circostante mai più avrebbe perso l’appellativo di Laterano, toponimo ancor oggi vivissimo e risonante, derivante proprio dalle “Egregiae Lateranorum Aedes”: così Giovenale si esprime, parlando della sontuosa dimora dei Laterani. Proprio qui, una decina di metri sotto l’attuale livello della strada, il complotto contro Nerone nacque tra segretissime riunioni, messaggi sussurrati, segnali convenuti…e miseramente fallì nella terribile vendetta di Nerone stesso, che mise a morte i congiurati e ne confiscò le proprietà. Il bel palazzo dei Laterani venne salvato dalla distruzione ed entrò a far parte dei possedimenti imperiali. Correva l’anno 65 d.C., in una Roma che era stata dilaniata dal grande incendio neroniano ed accesa dalla predicazione degli apostoli Pietro e Paolo. Di imperatore in imperatore, giungiamo fino a Costantino, agli inizi del IV sec. d.C. Il suo collega e rivale Massenzio regnò con lui tra il 306 e il 312 come imperatore associato, risiedendo a Roma, ove realizzò una serie di interventi edilizi con l’intento di restituire all’impero l’antico prestigio. Ristrutturò anche l’antica dimora dei Laterani e la intitolò alla sorella Fausta. La “Domus Faustae in Laterano” venne poi portata in dote all’atto delle nozze che si celebrarono tra Fausta e Costantino nel 307. Intanto, tra Costantino e Massenzio stava per avvenire lo scontro finale: la vittoria nella battaglia del ponte Milvio, sotto il segno della croce (“In hoc signo vinces”, “In questo segno vincerai”), lasciò definitivamente nelle mani di Costantino l’impero, nel 312. Appena un anno dopo, il papa Milziade indisse il primo concilio della Chiesa Romana, contro l’eresia di Donato, che affermava che i sacramenti per essere validi esigevano la santità del sacerdote. Secondo le fonti, l’evento, di straordinaria importanza, si svolse proprio presso la Domus Faustae. In questo quadro maturò la decisione di Costantino di offrire una sede adeguata al Vescovo di Roma, capo di questa crescente comunità cristiana che doveva convivere pacificamente con l’antica e sempre dominante comunità pagana di Roma. Egli donò quindi al papa la zona, abbastanza periferica da non creare interferenze con la vita della città pagana, che mantenne per sempre l’appellativo di Laterano, rimastole dall’antica dimora dei Laterani, poi divenuta proprietà di Fausta. Sarebbero passati più di mille anni prima che il papa spostasse la sua sede in Vaticano, al rientro dall’esilio di Avignone, mantenendo però la Basilica Lateranense come sua sede in qualità di Vescovo di Roma, come è ancora oggi. La nostra zona vide saccheggi, terremoti, distruzioni e ricostruzioni, l’edificazione del Battistero, della Basilica Lateranense, dedicata nel 318 (la più antica basilica cristiana costruita in Roma); la realizzazione del “Patriarchio”, sede medievale del Papa… Intanto, silenziose vestigia del passato, continuarono a sussistere le antiche strutture, venute poi alla luce nel 1959. Luoghi tanto importanti non possono certo essere dimenticati. Fanno parte a pieno titolo di tutta quella serie di siti, visitabili dietro il permesso delle Autorità competenti, che vanno sotto il nome di “Roma sotterranea”. L’INPS ha l’orgoglio di aver offerto la sua più ampia disponibilità e collaborazione alla ricerca scientifica e alla tutela del sito archeologico sotterraneo, venuto alla luce nell’ambito di una sua sede. Scavi, opere di consolidamento, pubblicazione delle ricerche scientifiche, storiche e artistiche, sono avvenuti sotto il patrocinio dell’Istituto, che prosegue nel proprio impegno con tutte le azioni di tutela e l’offerta al pubblico interesse di questo tesoro nascosto.