INGREDIENTE COSMETICO SOSTENIBILE: OPPORTUNITÀ PER UNA SCELTA RESPONSABILE Analisi di criteri, dinamiche tecnologiche, flussi di processo e priorità Vincenzo Rialdi Amministratore Delegato e Direttore Tecnico Vevy Europe Presidente Mapic ‐ EFfCI Board Member RESPONSABILITÀ E CONSAPEVOLEZZA «A true conservationist is a man who knows that THE WORLD IS NOT GIVEN by his fathers, BUT BORROWED from his children» John James Audubon 1785‐1851 ‐ Naturalista, Illustratore 2/44 Vincenzo Rialdi ‐ Mapic L’IMPATTO ANTROPICO Consapevolezza e Responsabilità L'economista HERMAN DALY definisce lo SVILUPPO SOSTENIBILE come necessità di «... svilupparsi mantenendosi entro la capacità di carico degli ecosistemi» Il peso dell'impatto antropico sui sistemi naturali NON DEVE SUPERARE la capacità di carico della natura Il tasso di utilizzo delle risorse rinnovabili NON DEVE ESSERE SUPERIORE alla loro velocità di rigenerazione. L'immissione di sostanze inquinanti e di scorie NON DEVE ECCEDERE la capacità di assorbimento dell'ambiente. Il prelievo di risorse non rinnovabili DEVE ESSERE COMPENSATO dalla produzione di una pari quantità di risorse rinnovabili, in grado di sostituirle. 3/44 Vincenzo Rialdi ‐ Mapic UN PASSATO DA CORREGGERE > 1.000 MILIONI DI KG di composti chimici rilasciati nell’ambiente: 70% nell’aria 15% nel suolo 15% acque superficiali e sotterranee > 2.000 MILIONI DI KG di prodotti chimici trasferiti per: riciclo, risanamento (incluso il recupero energetico) trattamento e smaltimento (spesso per combustione) 5 dei 10 più rilevanti composti chimici rilasciati o smaltiti: solventi o composti organici volatili [VOC] (Metanolo, Toluene, Xilene, Metiletilchetone, Diclorometano) 4/44 Fonte: US Environmental Protection Agency (EPA) Vincenzo Rialdi ‐ Mapic BENVENUTI NEL FUTURO L’impatto della Chimica in Italia dal 1989 al 2011 EMISSIONI IN ARIA riduzione EMISSIONI IN ACQUA ossidi di azoto -87% metalli pesanti -36% composti organici volatili -90% azoto -68% anidride solforosa -97% domanda chimica O2 -76% polveri -97% RIFIUTI INDUSTRIALI totale (dal 2005) riduzione -12% di cui destinati a recupero CONSUMO DI ACQUA totale (dal 2005) riduzione -24% +122% INFORTUNI SUL LAVORO 5/44 riduzione riduzione frequenza (dal 2006) -43% gravità (dal 2006) ‐30% Fonte: Federchimica Vincenzo Rialdi ‐ Mapic UN FUTURO DA RIPROGETTARE 1950 1972 1997 2050 2,5 3,8 5,8 10,7 2 9 25 200 1.980 2.450 2.770 2.200 19 58 91 35 1.300 2.600 4.200 7.500 100 85 70 45 EMISSIONI CO2 1,6 4,9 7,0 14,0 STRATO OZONO ‐‐‐‐ 1,4 3,0 7,0 POPOLAZIONE mld persone MEGALOPOLI > 8 mio abitanti CIBO cal/individuo PESCE mio ton/anno CONSUMO ACQUA km3/anno FORESTE PLUVIALI n° totale mld ton/anno ppb CFC 6/44 Fonte: World Resource Institute Vincenzo Rialdi ‐ Mapic UN RUOLO CHIAVE Le Istituzioni INFORMAZIONE ORIENTAMENTO SUPPORTO INFRASTRUTTURE Sociale Equo Vivibile SOSTENIBILE Economico Ambientale Realizzabile ISTITUZIONI 7/44 Vincenzo Rialdi ‐ Mapic CRESCITA DELLE NORME AMBIENTALI 8/44 Fonte: I principi della chimica verde e sostenibile ‐ Prof. A. Citterio – Dipartimento CMIC ‐ Politecnico di Milano Vincenzo Rialdi ‐ Mapic ISO 14000 Impatto sull’Ambiente e Ciclo di Vita dei Prodotti ISO 14040 Gestione Ambientale – Valutazione del ciclo di vita ‐ Principi e Struttura ISO 14041 Gestione Ambientale – Valutazione del ciclo di vita – Definizione degli obiettivi e dell’ambito e analisi degli inventari ISO 14042 Gestione Ambientale – Valutazione del ciclo di vita – Valutazione dell’impatto del ciclo di vita ISO 14043 Gestione Ambientale – Valutazione del ciclo di vita – Interpretazione del ciclo di vita ISO 14046 Gestione Ambientale – Valutazione del ciclo di vita – Requisiti e Linee Guida ISO TR 14047 Gestione Ambientale – Valutazione del ciclo di vita – Esempi di applicazione della ISO 14042 ISO 14048 Gestione Ambientale – Valutazione del ciclo di vita – Formato dei dati per la documentazione della valutazione del ciclo di vita ISO TR 14049 Gestione Ambientale – Valutazione del ciclo di vita – Esempi Applicaz. ISO 14041 – Definiz. obiettivi, ambiti ed analisi inventari ISO 14060 Guida per l’inclusione degli Aspetti Ambientali negli Standard di Prodotto ISO TR 14061 Informazioni per assistere le organizzazioni estere nell’uso degli standard ISO 14001 e ISO 14004 del Sistema di Gestione Ambientale ISO TR 14062 Gestione Ambientale – Linee guida per integrare gli aspetti ambientali nello sviluppo di prodotto ISO 14063 Gestione Ambientale – Comunicazioni Ambientali – Linee guida e esempi ISO 14064 Linee guida per Misurare, Rendicontare e Verificare l’entità e il livello prefissato di Emissioni di Gas Serra ISO/DIS 14067 Carbon Footprint dei prodotti – Requisiti e Linee Guida per qualificazione e comunicazione 9/44 Vincenzo Rialdi ‐ Mapic LE INFRASTRUTTURE I Trasporti EU15 2005 - Km Ferrovia Strada 2030 - Km Acqua Ferrovia Strada ∆ % 2030-2005 Acqua Ferrovia Strada Acqua GERMANIA FRANCIA ITALIA GRAN BRETAGNA 88.560 34.580 25.110 26.520 274.100 176.400 220.010 114.050 34.960 7.080 0 60 101.600 49.170 33.270 44.150 315.270 238.840 277.680 171.800 35.650 8.570 0 230 14,7% 42,2% 32,5% 66,5% 15,0% 35,4% 26,2% 50,6% 2,0% 21,0% 0,0% 283,3% SPAGNA 12.580 285.070 0 23.990 475.490 0 90,7% 66,8% 0,0% ALTRI 76.290 395.190 51.940 112.620 541.430 63.100 47,6% 37,0% 21,5% 263.640 1.464.820 94.040 364.800 2.020.510 107.550 38,4% 37,9% 14,4% EU15 ITALIA (2009) merci passeggeri Ferrovia 9,3% 5,9% Strada 62,3% 92,1% Impatto trasporto 1kg/1km: strada = (5) ferrovia, (16) acqua Fonte: LogMan ‐ Logistics & Manufact. trends and sust. transport; Carbon footprint (preliminary analysis) 10/44 Vincenzo Rialdi ‐ Mapic CHIMICA VERDE = CHIMICA SOSTENIBILE Etica e Chimica Criteri ‐ Priorità ‐ Obiettivi Progettazione, produzione, impiego di prodotti e processi chimici efficienti ed efficaci per favorire uno SVILUPPO SOSTENIBILE RIDUZIONE / ELIMINAZIONE 11/44 Materiali Fonti non rinnovabili Energia Rifiuti e Scarichi Rischio = f(Pericolo‐Esposizione) Incidenti Impatto Ambientale Costi X Vincenzo Rialdi ‐ Mapic ECOLOGIA Attenzione al termine «Ecologia» OIKOS (casa, ambiente) + LOGOS (discorso, studio) ECOLOGIA Disciplina che studia l’ECOSFERA e in particolare l’interazione degli organismi fra loro e con l’ambiente circostante. 12/44 SINECOLOGIA Aspecifica, visione olistica AUTOECOLOGIA Molto specifica Disciplina che studia gli ECOSISTEMI nella loro globalità: equilibri, evoluzione, efficienza. Disciplina che studia i rapporti ecologici intrattenuti da un’unica specie (es.: Ecologia Umana). Vincenzo Rialdi ‐ Mapic ECOLOGIA BIOSFERA ECOSFERA BIOMI ECOSISITEMI 13/44 Vincenzo Rialdi ‐ Mapic ECOLOGIA BIOSFERA ECOSFERA BIOMI ECOSISITEMI ECOSISTEMA Porzione di Ecosfera dove, in modo spontaneo ed autonomo, organismi viventi e non viventi interagiscono in equilibrio dinamico. BIOMA [PAESAGGIO] Grande aggregato di Ecosistemi che si trovano in diverse zone geografiche ma che presentano similitudini climatiche, geo‐morfologiche, ecc. ECOSFERA Porzioni del pianeta in cui è presente la vita in bio‐aggregazioni sistemiche o Ecosistemi che prevedono l’interazione degli organismi fra loro e con l’ambiente circostante. BIOSFERA Insieme delle zone del pianeta che presentano condizioni ambientali tali da permettere lo sviluppo della vita. 14/44 Vincenzo Rialdi ‐ Mapic ECOLOGIA INDUSTRALE Dinamiche Tecnologiche per un nuovo e stabile Ecosistema Industriale Studio del sistema produttivo, ambientale e socio‐culturale umano, fondato su un approccio interdisciplinare, per la valutazione degli impatti che le attività industriali hanno sulla disponibilità di risorse naturali, sulla capacità dell'ambiente di assorbire scarti e sugli ecosistemi, per la pianificazione e la gestione ecosostenibile dei sistemi produttivi. Chimica verde 12 Principi TRASFORMAZIONI CHIMICHE Uso efficiente delle risorse Riduzione pericolosità e insalubrità Riduzione impatto ambientale ECOLOGIA INDUSTRIALE Ingegneria Verde 9 Principi 15/44 INGEGNERIA DEI PROCESSI Progettazione di processi e sistemi efficienti Soluzioni innovative compatibili Analisi di sistema e di impatto Vincenzo Rialdi ‐ Mapic ECOLOGIA INDUSTRALE Flusso di Processo e Costi IMPLEMENTAZIONE PIANIFICAZIONE VALUTAZIONE PROGETTAZIONE Il 70% dei costi di SVILUPPO ‐ PRODUZIONE ‐ USO di un prodotto è determinato nella fase di PROGETTAZIONE 16/44 Vincenzo Rialdi ‐ Mapic ECOLOGIA INDUSTRALE Principi e Progettazione per l’Uomo e per l’Ambiente 2 3 8 5 INNOVAZIONE E INVENZIONE per raggiungere la sostenibilità MINIMIZZAZIONE sfruttamento risorse naturali non rinnovabili 7 MATERIE PRIME RINNOVABILI Preferenza materie prime e precursori ottenuti da fonti rinnovabili 9 PROTEZIONE E MIGLIORAMENTO ecosistemi e benessere umano PROGETTAZIONE basata sul ciclo di vita 1 SINTESI CHIMICA MENO PERICOLOSA Metodi di sintesi per uso e generazione sostanze con tossicità ridotta o nulla 11 4 PROGETTAZIONE COMPOSTI CHIMICI SALUBRI Minimizzazione tossicità con mantenimento funzione attesa 12 17/44 CHIMICA VERDE 6 PROGETTAZIONE PER LA DEGRADAZIONE Non persistenza nell’ambiente alla fine del ciclo di vita ANALISI PREVENZIONE INQUINAMENTO Monitoraggio e controllo in tempo reale e in-process prevenzione formazione sostanze pericolose PREVENZIONE scarti e rifiuti GARANZIE su sicurezza e benignità materiali ed energie 1 6 PROGETTAZIONE EFFICIENZA ENERGETICA Minimizzazione requisiti energetici per impatto ambientale ed economico (preferibile temperatura e pressione ambiente) 2 8 PREVENZIONE INCIDENTI Minimizzazione rischio incidente chimico, (rilascio-incendio-esplosione) 9 INGEGNERIA VERDE RISPETTO geografia e culture del luogo 4 INGEGNERIZZAZIONE basata su visione olistica, analisi sistemi e valutazione impatto ambientale 10 3 7 COINVOLGIMENTO comunità e investitori nello sviluppo delle soluzioni ECONOMIA ATOMICA Metodi progettati per massimizzare la resa e valutazione della resa della reazione 5 PREVENZIONE SCARTI Riduzione / eliminazione produzione scarti vs successivo trattamento SOLVENTI E AUSILIARI PIÙ SALUBRI Minimizzazione / eliminazione solventi e agenti di separazione insalubri LIMITAZIONE DEI DERIVATI Minimizzazione / eliminazione derivatizzazioni non necessarie (gruppi bloccanti, protezioni e de-protezioni) per limitare ulteriori reagenti e scarti CATALISI SELETTIVA Preferenza per reagenti catalitici selettivi Vincenzo Rialdi ‐ Mapic ECOLOGIA INDUSTRALE Team di Sviluppo 18/44 Chimica Ingegneria Chimica Produzione Sicurezza, Salute, Ambiente Gestione Scelta materiali e fonti Diagramma di flusso dei processi Operatività Emissioni Costi produzione e processo Resa e Purezza Trasferimenti massa/calore Opportunità modifiche Trattamento reflui gas‐liquidi‐solidi Costi di smaltimento Selettività Efficienza energetica Sicurezza operatori Rispetto Norme e Leggi Confezionamento e condizionamento Identificazione Sottoprodotti Scelta attrezzature Manipolazione materiali Sicurezza sito produttivo Garanzie prodotto Chimica Fisica Analisi sistema e impatto Flussi dei materiali Prevenzione incidenti Qualità sistema e prodotto Vincenzo Rialdi ‐ Mapic LA SOSTENIBILITÀ È DI FILIERA Condividere e costruire insieme RICERCA SVILUPPO PRODUZIONE CONFEZIONAMENTO TRASPORTO Progettazione per l’Ecologia Industriale Riduzione energia/acqua/materiali/rifiuti “Meno è meglio” ‐ Progettato per riciclo ‐ Ottimizzazione e riduzione trasporti MATERIE PRIME DI BASE PRODOTTO FINITO CONSUMATORE SMALTIMENTO DISTRIBUZIONE Ottimizzazione organizzazione ‐ Credenziali verdi CONSUMATORE Attenzione a sicurezza degli ingredienti cosmetici e problematiche ambientali SMALTIMENTO (FINE VITA) 19/44 INGREDIENTI Biodegradabilità ‐ Riciclabilità Vincenzo Rialdi ‐ Mapic APPROCCIO I Perimetri di Intervento SINGOLO AZIENDA/COMPARTO Progettazione, sviluppo prodotti/processi Attenzione alle risorse Prevenzione scarti Valutazione impatto Organizzazione efficiente Buon ambiente lavorativo Protagonista del cambiamento Responsabilità Senso civico Attenzione alle risorse AMBIENTE ESTERNO ISTITUZIONI CENTRALI 20/44 Informazione in/out Infrastrutture Normazione Legiferazione ISTITUZIONI DI SETTORE Flussi informativi Sensibilizzazione Contrattazione Requisito Informazione in/out Sensibilizzazione Coordinamento Linee Guida Vincenzo Rialdi ‐ Mapic LIFE CYCLE ASSESSMENT (LCA) Definizione e Processo «Procedimento analitico, obiettivo e sistematico di VALUTAZIONE dei carichi energetici ed ambientali associati all’INTERO CICLO DI VITA di un prodotto, processo o attività, effettuato tramite l’IDENTIFICAZIONE e la QUANTIFICAZIONE di energia, materiali e rifiuti per valutarne l’IMPATTO e verificare le opportunità di miglioramento». Fonte: Society of Environmental Toxicology and Chemistry” (SETAC) Descrizione del prodotto/processo/attività Definizione del contesto e del perimetro dell’analisi Definizione obiettivi e scopi Identificazione e quantificazione energia/acqua/materiali/rifiuti per ogni fase Analisi Inventari Interpretazione Comprensione e valutazione: Effetti sull’uomo e sull’ambiente di energia/acqua/materiali/rifiuti identificati nell’Analisi Inventari Valutazione opportunità di riduzione energia/acqua/materiali/rifiuti e impatto per ogni fase 21/44 Valutazione Impatto COERENZA base di dati ATTENDIBILITÀ ipotesi RILEVANZA incertezza Analisi Miglioramento Vincenzo Rialdi ‐ Mapic LIFE CYCLE ASSESSMENT (LCA) Diagramma di Prodotto Start 22/44 Fonte: Department of Energy and Mineral Engineering, The Pennsylvania State University Vincenzo Rialdi ‐ Mapic EFFETTO SERRA Quello che è opportuno sapere Fenomeno che si verifica nell’atmosfera ad opera di alcuni gas, trasparenti alla radiazione solare entrante e parzialmente opachi alla radiazione infrarossa riemessa dalla terra. 1753 James Black rileva la presenza di CO2 nell’atmosfera 1827 Jean‐Baptiste Fourier parla per la prima volta di «effetto serra» 1863 John Tindall identifica il principale gas serra: vapore acqueo (>90%) Temperatura media mite e sbalzi di temperatura limitati: con Effetto Serra Tmedia = +15°C, senza Effetto Serra Tmedia = ‐10°C/‐20°C 23/44 Vincenzo Rialdi ‐ Mapic NUOVA ERA GLACIALE IN ARRIVO Habibullo Abdussamatov Fisico solare Capo della ricerca spaziale dell’Accademia Russa delle Scienze [Pulkovo Astronomical Observatory, San Pietroburgo] Direttore del segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale TESI ISS o o o o o o 24/44 Riscaldamento medio globale non innescato da emissione antropica di CO2e ma dall’aumentato irraggiamento solare che ha provocato la degassificazione di grandi quantità di biossido di carbonio rilasciato nell’atmosfera dagli oceani. Riscaldamento medio globale registrato simultaneamente anche su Marte non per cause antropiche e dove l’effetto serra molto blando. Evidenza della mancanza di riscaldamento negli ultimi 17 anni (inspiegabile secondo la teoria del global warming) come risultato del declino della radiazione solare. Ciclicità dei «minimi di Maunder» [5 negli ultimi 1.000 anni: 1030, 1315, 1500, 1680, 1805]. Registrato calo della irradiazione solare con effetti importanti sul clima globale. Piccola Età Glaciale (PEG) a partire dal 2014 fino al 2050, con picco minimo della temperatura media nel 2040-2045. Vincenzo Rialdi ‐ Mapic EFFETTO SERRA Quello che è opportuno sapere Earth Summit ‐ Rio 1992 Heidelberg Appeal: opposizione ai catastrofismi degli ambientalisti [oltre 4.000 firmatari, fra i quali 425 scienziati di 106 paesi, di cui 72 premi Nobel] Dopo Protocollo di Kyoto ‐ 1997 Oregon Petition (1999‐2001): valutazione molto critica delle teorie del global warming [oltre 31.000 firmatari, fra i quali 19.800 scienziati] Dubbi di base sollevati: • • • • • • • 25/44 IPPC [Intergovernmental Panel of Climate Change] non svolge attività di ricerca scientifica mancanza assoluta del dubitativo inattendibilità e obsolescenza dei modelli matematici impiegati mancanza di evidenze scientifiche mancanza di calcoli e di evidenze a fronte degli interventi prospettati rifiuto della possibilità che un aumento della % di CO2 possa essere benefico rifiuto della possibilità che un aumento moderato della temperatura media possa essere benefico Vincenzo Rialdi ‐ Mapic GLI ALLARMISMI Effetti e conseguenze Nathan Zonher, uno studente di una scuola media di Idaho Falls negli U.S.A., ha voluto misurare il grado di attenzione all’impatto ambientale degli abitanti del suo paese. Ha così organizzato una raccolta di firme per la messa al bando di una specifica sostanza. I ragazzi che lo hanno aiutato per strada al tavolo delle firme hanno distribuito un volantino in cui era spiegata la pericolosità di questa sostanza: • nella sua forma gassosa può provocare gravi ustioni; • è il componente principale delle piogge acide; • è uno dei principali responsabili dell’erosione dei terreni; • ossida e corrode diversi metalli; • arriva a ridurre l’efficacia dei freni dei mezzi di locomozione; • se inalato accidentalmente, anche in piccole quantità, può uccidere; • è presente nei tessuti di tutti i pazienti malati di cancro. 26/44 Vincenzo Rialdi ‐ Mapic GLI ALLARMISMI Effetti e conseguenze Il 76% dei cittadini interpellati ha firmato senza esitazione per la messa al bando di questa pericolosissima sostanza. Solo il 15% ha invece capito che quella sostanza, presentata con il nome chimico «Monossido di Diidrogeno», formula chimica H20, altri non è che l’acqua. Il Wall Street Journal ha scritto della vicenda: “Evidentemente, gli attivisti ambientalisti hanno tanto allarmato la popolazione e hanno creato una tale intolleranza ai rischi del vivere che la gente può essere facilmente indotta a grande maggioranza a sottoscrivere la messa al bando di una sostanza senza la quale non esisterebbe neppure la vita. Un tale atteggiamento dell’opinione pubblica rischia di spingere i governanti verso scelte disastrose in materia ambientale”. 27/44 Vincenzo Rialdi ‐ Mapic LE IMPRONTE CHE LASCIAMO Gli Indicatori Ambientali IMPRONTA DI CARBONIO (CARBON FOOTPRINT) Impatto delle attività umane sul clima globale. Espressione quantitativa: produzione gas effetto serra (individuo, comunità, organizzazione, evento, prodotto, ecc.). Unità di misura: tonnellata di anidride carbonica equivalente (tCO2e) (es.: CH4 = 21 CO2 – N2O = 310 CO2). IMPRONTA IDRICA (WATER FOOTPRINT) Impatto delle attività umane sul bacino idrografico da cui si preleva acqua, per volume consumato, evaporato o inquinato. Espressione quantitativa: utilizzo acqua (individuo, comunità, organizzazione, evento, prodotto, ecc.). Unità di misura: metro cubo. 28/44 VPMR Auto & Moto 8,75 Voli 3,15 Casa 0,25 Bus & Treno 0,12 Altre attività 4,12 16,39 tCO2e / anno VPMR Lavoro Casa 745 66 Cibo 435 1.246 m3 H2O / anno È IMPROPRIO affermare che Carbon e Water Footprint forniscono un risultato dell’intero impatto ambientale. Essi NON QUANTIFICANO ALTRI IMPATTI normalmente ricompresi nel Life Cycle Assessment (es.: acidificazione, eutrofizzazione, formazione ossidanti fotochimici, effetti tossici per uomo ed ecosistemi). Vincenzo Rialdi ‐ Mapic CARBON FOOTPRINT Gli Strumenti 29/44 Fonte: Biochem Eco‐Innovation Vincenzo Rialdi ‐ Mapic RIFIUTI E ATTIVITÀ UMANE 4 miliardi di tonnellate di rifiuti per anno Stati Uniti: 226 mio ton Europa: 225 mio ton Cina: 145 mio ton Italia: 32,4 mio ton (550 kg pro‐capite) 30/44 1 kg di vetro No emissioni CO2 10 km utilitaria Riciclo carta tra 1999 e 2011 No formazione di 222 discariche 7 vaschette porta uova 1 lampadina accesa per 1,5 ore 20 bottiglie di plastica 1 coperta di pile Fonte: Corepla (Consorzio raccolta recupero riciclaggio rifiuti imballaggi in plastica) Vincenzo Rialdi ‐ Mapic RIFIUTI E INDUSTRIA CHIMICA Le aree tradizionalmente ritenute essere sporche (raffinazione del petrolio e produzione chimica di base) sono relativamente pulite (obbligo intrinseco per bassi margini per ogni kg). Le aree più nuove ed innovative con margini di profitto più alto fanno uso di una chimica più complessa e producono molti più scarti. Fonte: R. A. Sheldon J. Chem. Tech. Biotechnology 1997, 68, 381 31/44 Vincenzo Rialdi ‐ Mapic LA RISPOSTA DEI PRODUTTORI DI INGREDIENTI Conversione Enzimatica ACIDO OCTADECENEDIOICO PER OMEGA OSSIDAZIONE DELL’ACIDO OLEICO DA CELLULE DI LIEVITO ‐ Croda Europe SETTORE Cosmetico APPLICAZIONI Inibitore della tirosinasi, schiarente cutaneo 32/44 Vincenzo Rialdi ‐ Mapic LA RISPOSTA DEI PRODUTTORI DI INGREDIENTI Catalisi Enzimatica ESTERI DA ACIDI E ALCOLI GRASSI, TRANSESTERIFICAZIONI ‐ Evonik, Eastman SETTORE Cosmetico APPLICAZIONI Fasi grasse emulsioni, oleoliti, proprietà specifiche REAZIONE PURIFICAZIONE DECOLORAZIONE DEODORAZIONE Esterificazione tradizionale ad alta richiesta di energia R‐COOH + R’‐OH R‐COOR’ + H2O Bio‐esterificazione a bassa richiesta di energia BIOREAZIONE DA CATALISI ENZIMATICA RIFINITURA Catalisi selettiva Temperature e pressioni di esercizio medio/basse Elevata purezza del prodotto finale ‐ 60% Energia ‐ 90% Agenti inquinanti 33/44 Fonte: Biochem Eco‐Innovation Vincenzo Rialdi ‐ Mapic LA RISPOSTA DEI PRODUTTORI DI INGREDIENTI Biotecnologie Innovative STANDARD EXTRACTION, UN NUOVO PROCESSO ‐ IRB Istituto di Ricerche Biotecnologiche SETTORE Cosmetico; nutrizionale APPLICAZIONI Antiossidante; supporto alle difese naturali dell’organismo (vie urinarie e funzione delle vie respiratorie superiori) 1 kg ECHINACOSIDE 85% (Echinacea Angustifolia) DRASTICA RIDUZIONE di uso di acqua e solventi NO agrofarmaci NO metalli pesanti NO Aflatossine MINIMA occupazione del suolo NO IMPOVERIMENTO della flora 3 ANNI di coltivazione dell’Echinacea prima del raccolto delle radici (contro 2 mesi di lavorazione) 34/44 Vincenzo Rialdi ‐ Mapic L’IMPEGNO ISTITUZIONALE: FEDERCHIMICA FEDERCHIMICA FEDERAZIONE NAZIONALE DELL’INDUSTRIA CHIMICA SISTEMA CONFINDUSTRIA Rappresenta 1400 imprese per un totale di 90,000 addetti. 17 Associazioni di Settore, suddivise in 40 Gruppi Merceologici. La SOSTENIBILITÀ come tematica trasversale Impegno formale [comitato di ricerca, definizione GRP, annuario ARCS] Azione forte e condivisa Coinvolgimento di tutte le imprese associate Supporto a partire dalle attività di R&D Condivisione per ampliamento della rete di imprese Gestione Responsabile del Prodotto e centralità del suo Ciclo di Vita 35/44 Vincenzo Rialdi ‐ Mapic IMPEGNO DEL SETTORE IN EUROPA E ITALIA I Rappresentanti Istituzionali dei Produttori di Ingredienti Cosmetici THE EUROPEAN FEDERATION FOR COSMETIC INGREDIENTS EFfCI Mapic 36/44 Rappresenta in Europa 120 grandi, medie e piccole aziende che operano nel settore degli ingredienti cosmetici. (5 associazioni nazionali + membri diretti) GRUPPO MATERIE PRIME PER L’INDUSTRIA COSMETICA E ADDITIVI PER L’INDUSTRIA COSMETICA E FARMACEUTICA Gruppo merceologico di Aispec - Federchimica. Rappresenta 40 aziende operanti nel settore degli ingredienti cosmetici. Vincenzo Rialdi ‐ Mapic EFfCI The European Federation for Cosmetic Ingredients General Assembly Board Direct Members Council Secretary General WG International Regulation WG Ingredient Defence WG Ingredients of natural origin Regulatory Affairs & Product Safety [RAPS] WG Analythical Methods WG Colorants TF Toxicology / Alternative Methods TF Ecotoxicology TF Good Manufacturing Practices [GMP] TF REACh WG Communication TF SUSTAINABILITY 37/44 Vincenzo Rialdi ‐ Mapic EFfCI Task Force on Sustainability APPROCCIO Selezione STRUMENTI e RISORSE adeguati INFORMAZIONE e DIVULGAZIONE COLLABORAZIONE con TF COSMETICS EUROPE e altri attori della filiera ATTIVITÀ RISULTATO 38/44 Analisi MATERIALE IN ENTRATA Preparazione DOCUMENTI e POSITION PAPER Preparazione GLOSSARIO specifico LINEE GUIDA EFFCI SULLA SOSTENIBILITÀ Vincenzo Rialdi ‐ Mapic EFfCI Task Force on Sustainability Le Relazioni con i Fornitori di Ingredienti Richieste spesso non chiare (motivo e impiego dei dati: requisiti volontari/regolatori → interpretazioni errate) Difficoltà estrapolazione/interpretazione informazioni richieste Richiesta di dati avulsi dal contesto (non necessariamente significativi) Richiesta di dati modificati rispetto ai dati standard Richiesta informazioni non dischiudibili Richiesta di partecipare ad analisi e valutazioni aziendali interne È compito delle ISTITUZIONI DI SETTORE organizzare e coordinare i flussi informativi. 39/44 Vincenzo Rialdi ‐ Mapic MAPIC Gruppo di Lavoro «Ecologia Industriale» Elisabetta Merlo (Zschimmer & Schwarz) ‐ Coordinatore Claudio Valerio Aggio (Croda) Eva Baldaro (Lamberti) Gabriele Fontana (consulente tecnico Mapic) Caterina Melzi (DKSH) Vincenzo Rialdi (Vevy Europe) Silvia Sala (Variati) Elena Sgaravatti (IRB) Marco Vassallo (Farcos) PARTECIPAZIONE e SUPPORTO attività EFfCI: 40/44 SENSIBILIZZAZIONE E ORIENTAMENTO SELEZIONE documentazione COORDINAMENTO esigenze associati SUPPORTO per APPLICAZIONE strumenti e Linee Guida Vincenzo Rialdi ‐ Mapic ROAD MAP 41/44 1 Descrivere tipologia e ambito dell’attività, situazione logistica, dotazioni, interfacce, ecc. 2 Definire competenze e responsabilità per l’analisi 3 Reperire Linee Guida attinenti al proprio campo di attività 4 Reperire le ISO attinenti alla tipologia di analisi da effettuare 5 Considerare i requisiti cogenti relativi alla propria attività 6 Stabilire il perimetro dell’analisi (prodotto, linea, reparto, stabilimento, azienda, evento) Vincenzo Rialdi ‐ Mapic ROAD MAP 42/44 7 Determinare consumi e rilasci propri del perimetro stabilito (periodi temporali stabiliti, produzione specifica, ecc.) 8 Reperire gli inventari il più possibile attinenti all’attività da valutare (tipologia attività, zona geografica, ecc.) 9 Valutare le attività in analisi in rapporto ai principi dell’Ingegneria Verde (9) e della Chimica Verde (12) 10 Evidenziare su quali punti dell’analisi si può operare in modo autonomo ai fini di un miglioramento e quali dipendono da infrastrutture fuori da un controllo diretto 11 Determinare i collegamenti critici con gli ambiti fuori perimetro 12 Compilare tabelle che comprendano dati attuali, eventuali dati pregressi, obiettivi minimi da raggiungere, obiettivi auspicabili/ottimali 13 Comunicazione e dialogo con gli altri attori della filiera e verso l’esterno Vincenzo Rialdi ‐ Mapic INGREDIENTE COSMETICO Le Priorità SICUREZZA SICUREZZA SOSTENIBILITÀ 43/44 Vincenzo Rialdi ‐ Mapic CONCLUSIONI INGREDIENTE COSMETICO SOSTENIBILE NON NECESSARIAMENTE = «NATURALE» – «BIO» – «ORGANICO» NO SOSTENIBILITÀ FORZATA NO GREEN WASHING DERESPONSABILIZZAZIONE DATI O PARAMETRI ISOLATI, AVULSI, DECONTESTUALIZZATI, DI IMMAGINE SÌ LIFE CYCLE ASSESSMENT PRODOTTO, PROCESSO, ATTIVITÀ SÌ REVISIONE PERIODICA DI PRODOTTI/PROCESSI SULLA BASE DI NUOVI SVILUPPI, NUOVE CONOSCENZE, NUOVE OPPORTUNITÀ SÌ FILIERA COSMETICA RESPONSABILE E CONSAPEVOLMENTE SOSTENIBILE 44/44 Vincenzo Rialdi ‐ Mapic