Intervista a Park Smart
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di Ing.
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Park Smart è una startup tutta italiana che ha pensato di migliorare la nostra
vita con una app poco invasiva che ci aiuta in una delle attività quotidiane di cui
non possiamo purtroppo fare a meno: trovare parcheggio.
Intervista a Park Smart
Park Smart è un sistema che sfrutta le comuni telecamere di sorveglianza di cui
si avvalgono le amministrazioni pubbliche e offre all’utente un’applicazione che
offre indicazioni circa la disponibilità di parcheggi nelle aree limitrofe in tempo
reale.
Il software oltre ad essere utile al cittadino consente all’amministrazione
comunale che lo utilizza di avere delle statistiche su quanti e quali parcheggi
sono disponibili durante la settimana, in specifiche fasce orarie o in determinati
periodi dell’anno.
Ingoccupati ha intervistato Pierluigi Buttiglieri, project manager e cofondatore
della startup.
Intervista a Park Smart
Ingoccupati: Ciao Pierluigi, domanda d’obbligo, come è nata l’idea di
aiutare il cittadino nel parcheggio e come si è concretizzata?
Ciao, l’idea è nata nelle più classiche delle serate con amici, in cui si
raccontano i propri progetti e quello che ci sarebbe piaciuto fare… io ho
iniziato con l’idea di car sharing che avevo nel lontano 2003 quando ancora
erano pochi quelli che sapevano cosa fosse… e marco mi parlava di video
analisi e del suo percorso accademico all’università… da mobilità e video
analisi… il passo a strutturare Park Smart è stato breve.
Ingoccupati: Parlaci della startup, chi sono i soci, quali i ruoli e il loro
background?
Ok i soci fondatori sono io e Marco (Sciuto il CEO della società), ma abbiamo
degli accordi societari per altre due figure che acquisiranno parte delle quote al
raggiungimento di risultati concordati
Ingoccupati: Quale è lo stato di avanzamento del progetto? Quali sono le
amministrazioni pubbliche che pensate di raggiungere per prime con il
nuovo servizio?
Abbiamo completato ad ottobre il nostro prototipo di impianto e stiamo lavorando
per realizzare il primo progetto pilota in aree pubbliche a Catania, per ora
l’accordo non è ancora firmato ma sappiate che è un’area piena di giovani che
possono provare concretamente come funziona il progetto.
Ingoccupati: Il bello della vostra idea è che, per trovare parcheggi liberi,
vengono utilizzate le comuni telecamere per la video sorveglianza. Tutto il
resto è gestito lato server. Quali sono i minimi requisiti tecnici necessari
al corretto funzionamento della tecnologia?
Uno degli elementi che ci ha spinto ad intraprendere questa strada è proprio il
fondamento della sharing economy: è assurdo comprare (e mantenere) nuovi
impianti se, nel territorio, esistono già infrastrutture che possono essere
sfruttate per fornire il medesimo servizio (se non superiore). Basandoci su
questo abbiamo stabilito che i requisiti minimi per il nostro impianto dovessero
essere le infrastrutture obsolete di almeno 15 anni cosicché l’eventuale
presenza di infrastrutture più recenti potessero essere solo migliorative per il
progetto.
Ingoccupati: A livello applicativo invece avrete probabilmente utilizzato
una sorta di intelligenza artificiale. Avete utilizzato un framework (se si,
quale) o avete scritto ex novo il codice?
A livello applicativo stiamo ancora completando di sviluppare la web app per
l’utente finale… o meglio le funzionalità già ci sono ma stiamo rivedendo il
flusso dei dati con esperti di user experience. Il codice è stato creato ex novo
dai nostri sviluppatori.
Ingoccupati: Una serie tv americana, Person of Interest, si basa
sull’utilizzo delle telecamere di sicurezza per prevenire atti terroristici.
Quali pensate possano essere le eventuali evoluzioni del servizio che
proponete?
La nostra società vuole lavorare in maniera verticale solo sulla gestione dei
parcheggi, non registrando niente ma lavorando esclusivamente sullo
streaming. Ovviamente i sensori video, sia quelli esistenti che quelli che
eventualmente andrebbero integrati in aree sprovviste, possono produrre
streaming video per servizi di controllo del territorio, questo però deve e può
essere fatto solo dalle entità che ne hanno l’autorizzazione (forze dell’ordine,
pubblica sicurezza ecc.)
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Ingoccupati: Quali sono le principali difficoltà che avete incontrato nella
realizzazione del vostro progetto?
Ovviamente l’algoritmo di analisi video era l’elemento che non esisteva e quello
che ci ha impegnato parecchio nei primi mesi… era la sfida più impegnativa
che per fortuna siamo riusciti a realizzare e completare ad agosto.
Ingoccupati: Quali sono le principali soddisfazioni e riconoscimenti che
avete avuto dal vostro lavoro?
Beh sicuramente i riconoscimenti dai possibili clienti e dagli stakeholders ci
danno la carica per continuare su questa strada Tuttavia l’apprezzamento di
società come Edison S.p.A ed Altran S.p.A. aziende internazionali con grandi
capacità tecniche e manageriali ci inorgogliscono particolarmente.
Ingoccupati: Creare una startup è di per se un’avventura e lo è ancor più
in un periodo di economico non particolarmente florido come quello
attuale. Avete percepito sulla vostra pelle le difficoltà riconducibili alla
crisi o la bontà dell’idea ha avuto la meglio?
I disfattisti che remano contro li troverai sempre… ma l’azienda ha veramente
avuto sempre il sostegno degli utenti e dei possibili clienti… sa il problema del
parcheggio è una delle cose più snervanti nella vita di un cittadino di una città
medio grande
Ingoccupati: Quali sono i sostenitori e i partner che vi supportano e
sostengono?
Beh sicuramente tra i sostenitori Edison S.p.A e Altran S.p.A. precedentemente
citati, ma anche Invitalia, che ha creduto in noi da subito, e le società
costruttrici di telecamere che ci hanno dato e ci stanno dando il loro pieno
sostegno per sviluppare al meglio il progetto.
Ingoccupati: La sede legale della vostra società è a Catania. La Sicilia è
stata spesso utilizzata come simbolo della scarsa connettività tra giovani
e lavoro. Voi siete l’esempio contrario. Quale è il vostro pensiero a
riguardo?
In realtà lo pensavo anche io qualche tempo fa.. ma oggi non è più così.. vi è
un ambiente ricco di idee e di giovani che vogliono mettersi in gioco… ci sono
associazioni no profit che gratuitamente ti sostengono tecnicamente per fare
crescere il tuo progetto. C’è un grande fermento in Sicilia.. e specialmente a
Catania.
Ingoccupati: Parliamo di soldi. Quanto può costare ad un’amministrazione
pubblica la soluzione che proponete. Quali invece possono essere i
potenziali guadagni?
Il costo per l’amministrazione pubblica dipende dalla quantità di sensori video
già installati , ovviamente più capillare è la presenza più basso sarà il nostro
costo di installazione e gestione. I guadagni li ha dal supporto dato
dall’applicativo all’individuazione in tempo reale degli eventi sosta. In media
l’infrastruttura si ripaga in un anno.
Ingoccupati: Avete creato un’apposita app per fare in modo che l’utente
trovi parcheggio in pochi semplici passi. Da creatori di app ad utilizzatori,
quali sono le 5 applicazioni che consigliereste di installare sul proprio
smartphone e perchè?
Questa domanda è dura… perché dipende dall’uso che uno ne fa.. per
esempio a me piace tutta la parte social quindi tutti i social network… una
startup che non è connessa con il mondo e che non fa di tutto per farsi
conoscere è fortemente limitata.
Ingoccupati: Le buone idee sono spesso le più semplici e ci si chiede
“come mai nessuno l’ha fatto prima”? Nel vostro caso esistono progetti
simili, magari all’estero, da cui avete preso spunto o al contrario, siete voi
a fare da modello?
Ci sono alcune idee embrionali che stanno lavorando nel settore ma niente che
sia mai stato un prototipo o progetto pilota.
Ingoccupati: Come vedete la startup tra 10 anni? Come potrebbe
evolversi?
Stiamo lavorando per diffonderci rapidamente in Europa. Il nostro target nei
prossimi 4 anni è di raggiungere 100.000 posti auto e 4.000.000 di utenti… 10
anni sono un periodo immenso per una startup: è impossibile avere una visione
e strategia chiara per questo lasso di tempo.
Ingoccupati: L’ultima domanda ormai è un classico. Cosa non vi è stato
chiesto e quale la risposta?
Non mi hai domandato se in Italia si assume ancora… la risposta è si… noi
stiamo cercando sviluppatori per allargare il team!
Grazie a Pierluigi Buttiglieri. Per informazioni aggiuntive, curiosità o invio
curriculum vi invitiamo a visitare il sito ufficiale di Park Smart.
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[J.Pulitzer]
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