Periodico degli studenti del Liceo ‘Porporato’ di Pinerolo - Anno XIV, n.1, Ottobre 2012
www.liceoporporato.it/studenti/onda/onda_d'urto.htm
Indice:
Il punto sul Porporato
pag.5
Ricordi del Porporato
pag.6
Siamo noi il Porporato pag. 2 Il lavoro degli insegnanti pag. 7
150 anni di storia
pag. 3 Un bidello storico
pag.8
Dichiarazione d’amore pag. 4 Intervista al n. Dirigente pag. 9
Diariolando
pag.10
Who’s Who? Porporato pag.11
Il Gruppo Amnesty
pag.12
Ex 7 in condotta
pag.13
Frasi famose
pag. 13
ins. resp. Antonio Denanni/Joram Gabbio
Splash
pag. 14
Test divertentissimo
pag. 15
Il vecchio piace
pag. 15
Primo giorno di scuola... pag.16
Tutti gli studenti
pag.17-18
I nomi più diffusi
Caro Enrico
Bookcrossing
Programma 150 anni
Vignetta finale
pag.19
pag.19
pag.19
pag.20
pag.22
Periodico degli studenti del Liceo ‘Porporato’ di Pinerolo - Anno XIV, n.1, Ottobre 2012
Siamo noi il frutto dei 150 anni del Porporato
Per festeggiare i suoi centocinquant’anni il Liceo Porporato ha organizzato due settimane un po’ speciali, dal 10 al 24 novembre.
Sono un’occasione per ricordare gli uomini e le donne di ieri e di oggi, insegnanti, studenti, operatori scolastici... che ne hanno fatto la storia. Sono due settimane speciali con dibattiti, conferenze, spettacoli teatrali e musicali… Si inizierà sabato 10 con la rievocazione storica da parte del preside emerito Elio Salvai, di cui pubblichiamo a lato un articolo.
Il Liceo Porporato è oggi una realtà molto diversa da quella dei suoi albori (1862). Non è più solo il Liceo Classico, ma un
complesso di quattro indirizzi di studio (Classico, Linguistico. Economico sociale e Scienze Umane) con circa 1500 studenti, divisi
in due edifici. L’ex caserma Fenulli, dove vi è la sede e la presidenza, l’ex Magistrale Rayneri (la succursale) con un’altra ventina
di classi. L’attuale corpo docente proviene in buona parte da fuori Pinerolo ed è soggetto a un frequente ricambio, ma sono ancora
tanti i docenti tra noi che hanno tra i ricordi gli anni passati nel nostro Liceo da studenti.
Negli articoli per questi 150 anni abbiamo riportato qualcuno di questi ricordi lontani, ma soprattutto abbiamo voluto portare
delle testimonianze del Porporato di oggi, di insegnanti e di studenti, per capire qual è il frutto di questi 150 anni. Sono la dichiarazione d’amore per il Porporato di tre insegnanti, che da Torino continuano a venire a Pinerolo, il giudizio di giovani studenti ed ex
studenti ed anche della nuova Preside, che nonostante sia appena arrivata ha capito la forza del nostro Liceo.
150 anni racchiudono in sé forse solo la forza dei ricordi, ma possono anche essere stimolo per una nuova vivacità, con lo spirito
di chi si rinnova e trova ulteriori stimoli.
I 150 anni sono l’argomento principale di questo giornalino, ma ugualmente importante è l’intervista alla nuova Dirigente scolastica, che ci aiuta un po’ a capire le sue attese. Naturalmente è solo un primo assaggio. Ci sono poi tutte le altre rubriche. Nelle note
di questo editoriale non possiamo non ricordare una delle ragazze della redazione, Irene, che si trova in ospedale da qualche
settimana a combattere una brutta malattia. A lei dedichiamo questo giornalino. Forza Irene siamo tutti con te!!!
La Redazione
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150 anni di storia
Il Preside emerito Elio Salvai ci racconta la storia del nostro Liceo
Il 3 novembre 1862 un regio decreto istituiva a Pinerolo il triennio liceale pareggiato aggiungendolo al ginnasio quinquennale già esistente (tre classi di ginnasio inferiore – oggi la scuola media e due di ginnasio superiore).
Il Liceo vuole festeggiare insieme con la città questo significativo compleanno attraverso una
serie di iniziative di vario genere (convegni, concerti, spettacoli, mostre, conferenze).
L’attuale Liceo è ben diverso dal Regio Liceo-ginnasio delle origini; in un secolo e mezzo è mutata profondamente l’identità culturale ed istituzionale. Per tale ragione festeggiare i 150 anni del
“Porporato” non può voler dire guardare solo al passato con orgoglio, ma ripensare alla funzione
svolta oggi ed al contributo che si può dare guardando al futuro in un tempo ed in un territorio segnati da molte trasformazioni e da nuove esigenze.
In questa operazione è comunque importante conoscere la nostra storia, capire da dove veniamo,
in che modo ci siamo modificati nel tempo, come contributo per riuscire a rispondere alla domanda di dove andiamo.
Il nome del Liceo “Porporato”: non è un titolo cardinalizio; docenti ed autorità comunali decisero nel 1869 di intitolarlo a Giovanni Francesco Porporato (1484-1544) di famiglia originaria di Volvera, studioso di diritto, docente universitario, chiamato a varie cariche di governo dal Duca di Savoia, che attribuì titolo nobiliare alla sua famiglia, morto
a Ivrea ed ora sepolto con suoi famigliari nella Chiesa del Colletto.
150 anni fa le otto classi di Liceo-ginnasio avevano complessivamente un centinaio di studenti – tutti maschi; le lezioni si svolgevano in Palazzo Vittone, che rimase la sede della scuola fino al 2004.
Una cinquantina di anni dopo nel 1914 il liceo passa da pareggiato (autorizzato e controllato dal ministero
dell’istruzione, ma con oneri per locali, funzionamento e stipendi del personale docente e non a carico del comune di
Pinerolo) a statale (ma il comune deve continuare a fornire i locali). I registri segnalano la presenza di 120 studenti di
cui 15 donne. Gli allievi provengono da famiglie appartenenti alle classi sociali più agiate ed al ceto medio.
Nel secondo dopoguerra si assiste ad una lenta crescita del numero degli studenti: fino alla fine degli anni ’60 funziona un corso solo (due classi al ginnasio, forte selezione con numerosi passaggi al liceo non statale esistente sul
territorio ed una sola al triennio), poi si arriva a due corsi ed anche a tre ma in modo non stabile. E’ “figlio” del classico il liceo scientifico, la cui prima classe viene aperta come annessa nel 1963; dieci anni dopo lo scientifico diventerà
autonomo. Alla fine degli anni ’80 sono introdotte su richiesta del collegio dei docenti alcune modifiche di struttura
(si chiamavano mini-sperimentazioni) per un adeguamento indispensabile ai nuovi contesti sociali e culturali: lo studio della lingua straniera per cinque anni – fino ad allora erano solo i primi due – e l’ampliamento dell’area scientifica
attraverso il piano nazionale di informatica con relativo laboratorio.
Nel 1994 il Ministero della Pubblica Istruzione decide di unificare in una unica scuola il classico e l’Istituto
Magistrale “Rayneri”, istituzione di ricca tradizione, nato nel 1858 come Scuola Normale maschile per la preparazione dei maestri, diventata poi scuola mista con annesso “giardino d’infanzia” a partire dal 1910. Dal 1884 ebbe sede
insieme con le elementari della città nell’edificio oggi succursale del “Porporato”; vide un grande sviluppo a partire
dagli anni’60 fino ad arrivare ad oltre 500 allievi - con una proporzione maschi/femmine di 1:15 - attorno al 1985.
Quattro anni dopo il collegio dei docenti vedeva accolta dal ministero la richiesta di sperimentazione di liceo linguistico per il quale c’era una forte domanda sul territorio, anche in considerazione del fatto che in Italia allora non
esistevano licei linguistici statali.
Dopo l’unificazione la scuola vede un ulteriore sviluppo e trasformazione: è il momento delle maxi-sperimentazioni
“Brocca” (dal nome del sottosegretario all’istruzione che guidò la commissione che preparò programmi ed orari relativi). Nella sperimentazione confluisce l’esistente linguistico ed il nuovo indirizzo sociopsicopedagogico (1995).
Questo indirizzo vuole ovviare ai limiti del vecchio corso magistrale (che durava solo quattro anni, abbandonava la
lingua straniera dopo due anni, dava spazio limitato a psicologia e sociologia, consentiva l’iscrizione diretta
all’università solo a Magistero ed alle altre facoltà dopo un anno integrativo di dubbia efficacia formativa). Non per
nulla il Magistrale finì definitivamente in tutta Italia nel 2001.
Nel 1998 inizia al “Porporato” la sperimentazione di liceo delle scienze sociali che nel suo curricolo intende dare uno spazio centrale a
quelle materie come diritto, economia, sociologia, psicologia che forniscono mezzi di analisi ed interpretazione della nostra società e
delle sue trasformazioni; non c’è il latino e ciò viene erroneamente inteso come scuola poco impegnativa.
L’ultimo cambiamento è l’introduzione per tutti gli indirizzi della cosidetta “riforma Gelmini” giunta oggi al terzo
anno di attuazione.
Negli ultimi venti anni il “Porporato” ha visto una crescita impetuosa del numero degli studenti: oggi sono circa 1500
che provengono da oltre 70 comuni; lavorano quest’anno 140 insegnanti e 33 non docenti.
La nuova situazione ha reso indispensabile il reperimento di una nuova sede. Dopo il passaggio delle competenze alla
amministrazione provinciale è stata recuperata e restaurata l’ex caserma Fenulli dove nel 2004 si è trasferito il Liceo.
La vecchia sede del Magistrale è poi diventata succursale del “Porporato”, mentre la sede originaria del classico attende ancora il recupero per la prevista destinazione a sede dei musei cittadini (ma quando?).
Elio Salvai
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da Pinerolo Indialogo, n.11, nov.2012
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Confessione di tre professoresse: “nonostante abitiamo a Torino continuiamo a venire
ad insegnare al Porporato perché c’è un clima stimolante e collaborativo”
Dichiarazione d’amore per il Porporato
Salve, prima di tutto ci racconti quale percorso l’ha portata ad insegnare al Porporato.
Carlino: “Dunque, io innanzitutto ho insegnato presso l’istituto magistrale Rayneri, quando è
stato attivato il tedesco nel Linguistico, che nel 1991, ovvero quando ho cominciato a lavorarci,
era incluso nell’edificio che adesso è la succursale del Porporato. Sono stata la prima
insegnante di tedesco dell’Istituto. ”
Carbone:”E’ stata una scelta dettata dal caso. Lavoravo in un liceo di Torino, ma in seguito sono
stata ac-cettata a Pinerolo. Ho insegnato, in tutti gli indirizzi del Liceo, matematica e fisica; sono stata anche inse-gnante di sostegno. Sono soddisfatta del Porporato e ho scelto di rimanere qui proprio per questo motivo.”
Pozzi: Nel lontano 1996 ho avuto la nomina al Porporato e me ne sono subito innamorata, sia dei ragazzi
che dei miei accoglienti colleghi.
Che cosa pensa del Porporato? Perché rimane in questa scuola anche se abita a Torino?
Carlino:”Questa scuola è la mia seconda casa. Penso che sia importante che l’ambiente in cui lavoro sia
piacevole e famigliare, preferisco trascorrere il mio tempo lavorativo in un luogo in cui mi trovo bene,
anche se non si trova proprio vicino a casa”
Carbone:”E’ un ambiente positivo, collaborativo e che ti permette di intessere relazioni di
ogni livello. Purtroppo mi sento meno coinvolta nella storia del Porporato proprio perché
vivo a Torino, al contrario dei miei colleghi che oltre ad essere insegnanti sono stati anche
allievi in questo istituto. ”
Pozzi: È una scuola che guarda avanti dando delle opportunità a tutti gli studenti di ogni
indirizzo
Quale rapporto ha con gli altri professori? E con gli studenti?
Carlino:”Ho sempre avuto rapporti cordiali con tutto il personale, i vari dirigenti, il personale ATA e naturalmente i colleghi; ho avuto l’occasione di trovare persone competenti che svolgono il loro lavoro con passione ed entusiasmo. In particolare ricordo con piacere lo “storico” preside Elio Salvai, con il quale ho maturato buona parte degli anni di mia presenza in questo istituto e verso il quale conservo ancora una profonda stima. Sono affezionata ai miei studenti e non ho mai avuto grandi problemi con loro, perché per fortuna
ho sempre avuto a che fare con allievi diligenti ed educati.”
Carbone:”Ho un rapporto positivo con i miei colleghi, soprattutto perché ho occasione costantemente di
apprendere e scambiare opinioni e suggerimenti. Con gli studenti si è instaurato un rapporto di affetto; in particolar modo credo le gite siano utili per relazionarsi più profondamente
con i ragazzi, anche se preferisco incoraggiare il dialogo in classe. Con i miei studenti
posso parlare di tutto e c’è sempre interesse da entrambe le parti. ”
Pozzi: Ho sempre avuto un rapporto eccellente con i colleghi e con gli studenti. Ho sempre
rispettato le idee e i suggerimenti di tutti.
Ci dica un lato positivo e uno negativo del Liceo Porporato.
Carlino:”Come ho detto prima, la mia esperienza in questo istituto è sempre stata positiva proprio perché
vi è un ambiente accogliente e ricco di rapporti umani. Sinceramente, non riesco ad individuare grossi aspetti negativi, salvo la burocrazia.”
Carbone:”E’ molto facile instaurare rapporti duraturi, anche con gli studenti. Inoltre il Porporato è una
scuola “viva”, che comprende iniziative mirate per tutti gli indirizzi. Certo, tutto è migliorabile, ma sono
ottimista sui cambiamenti che stanno avvenendo in questo periodo. ”
Pozzi: Il lato positivo è che quando entro in questo edificio mi sento a casa mia. Di negativo? Niente, solo
la distanza visto che abito a Torino.
Valentina Garetto , 2A Cl
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Facciamo il punto sul Porporato
L’opinione di alcuni studenti dell’ultimo anno:
“ho sudato sui libri, ma ho anche fatto delle bellissime esperienze”
Dopo aver dato un'occhiata al programma dei festeggiamenti e alla storia del Porporato, vi proponiamo alcune
impressioni di studenti che sono ormai all'ultimo anno e che il Porporato lo conoscono già molto bene, anzi stanno
per abbandonarlo. Senza dubbio, quasi per tutti gli studenti, il nostro liceo ha lasciato una nota positiva, un ricordo
che si porteranno dietro per molto tempo. Alla fine del percorso, o quasi alla fine, si notano bene tutti gli aspetti
positivi, che comprendono il grande impegno degli insegnanti e di tutto il personale, un'ottima preparazione per il
futuro e tutte le possibilità che offre il nostro liceo, con attività e progetti vari. Senz'altro ci sono anche degli
aspetti meno buoni, ma d'altronde, la perfezione non si pretende da nessuno!
Ma lasciamo la parola all'intervista.
Per voi quest'anno è l'ultimo. Come lo state vivendo?
• Sicuramente sono preoccupato per l'esame, ma comunque cerco di vivere serenamente l'ultimo anno con i miei
amici, che probabilmente l'anno prossimo non rivedrò più. (Marco Flesia 3BCl)
• Noi lo stiamo vivendo malissimo: ci sono troppa ansia e pressione da parte dei professori! (Sabrina Farnuso,
Beatrice Zicola e Ambra Cocuzza, 5AL)
• Da una parte lo si vive con un po' di ansia, perché l'esame che segna la fine di questo percorso è vicino. Tuttavia
cerco di godermi al meglio quest'anno. (Rosy Nigro, 5ASPP)
Sicuramente il Porporato vi avrà segnati. Come sono stati gli anni in questo liceo?
• Per prima cosa sono stati lunghi e faticosi! Però oltre ad aver “sudato sui libri”, non nego di aver fatto delle
bellissime esperienze. (Irene Porporato 3BCl)
• Ci sono stati alti e bassi, persone che se ne sono andate e altre che sono arrivate. Il carico dello studio
sicuramente non è e non è stato leggero, ma l'impegno che ci abbiamo messo ci aiuterà sia per l'università che per
il mondo del lavoro. (Stefania Raiola e Barbara Barbano, 5AL)
• Sicuramente sono volati! Mi sembra ieri che sono entrata per la prima volta in questa scuola e guardavo quelli
dell'ultimo anno che mi sembravano così grandi... E ora sono al loro posto! In questi anni sono cresciuta, ho
conosciuto tante persone e ho accumulato tanti bei ricordi! (Ilaria Fiumara, 5ASPP)
Diteci la cosa più bella e quella più brutta che vi è capitata qui al Porporato.
• La cosa più bella che mi è capitata in questi anni è sicuramente la gita a Napoli, in cui mi sono veramente
divertito. La cosa più brutta è accaduta tre anni fa, quando la mia classe è stata separata. (Marco Flesia, 3BCl)
• La cosa più bella, sicuramente la gita in Francia. Le cose più brutte sono state il non essere compresi dai
professori, poi le sei ore quotidiane di lezione e il poco tempo libero a casa. (Sabrina Farnuso, Beatrice Zicola e
Ambra Cocuzza, 5AL)
• Una cosa brutta è stata essere divisi, in terza, e accorpati ad un'altra classe, anche se alla fine non si è rivelata
una così brutta esperienza, perché è stata un'occasione per conoscere nuovi compagni, senza perdere le amicizie
precedenti. Mi sono invece capitate molte cose belle! La più bella di tutte penso sia stata le amicizie che sono
riuscita ad instaurare in questi anni e che mi hanno aiutata ad affrontare ogni giorno la vita con gioia ed
entusiasmo! (Ilaria Fiumara, 5ASPP)
Se doveste descrivere il Porporato con tre aspetti positivi o negativi, cosa rispondereste?
• Gli aspetti positivi del Porporato sono molti, ma in generale posso dire che è un liceo che fornisce un'ottima
preparazione, garantita da uno staff preparato e da una buona organizzazione. Ci sono anche alcuni aspetti
negativi, come gli orari delle lezioni (alzarsi ogni mattina alle sei e tornare ogni giorno a casa alle sette e mezza di
sera è davvero faticoso!), il carico di lavoro a casa e la manutenzione della scuola stessa. (Marco Flesia, 3BCl)
• Gli aspetti positivi sono l'ottima preparazione per il futuro, le gite e le attività extrascolastiche (corsi avanzati di
lingue...). Gli aspetti negativi sono le sei ore per cinque giorni e senza una mensa, la mancanza di scelta
riguardante le lingue straniere (tedesco o spagnolo) e la struttura dell'edificio, in quanto ci vorrebbe una
manutenzione. (Stefania Raiola e Barbara Barbano, 5AL)
• Certamente è una scuola ricca di proposte, attività e progetti vari, all'avanguardia con le LIM... un aspetto
negativo? Forse un po' troppe ragazze! (Ilaria Fiumara, 5ASPP)
Giada Aliverti e Alina Herciu, 3CL
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Gaia De Marchi: “i miei ricordi del Porpy”
“Mi hanno fatto fare tanta di quella
ginnastica mentale e fisica…”
Tempus fugit, il tempo vola via. Quante volte nella vita qualcuno ci ha ripetuto questa frase? E
quante volte abbiamo guardato con aria indifferente chi ci ripeteva per la decimillesima volta
una frase così abusata da essere quasi logora e priva di significato? A pensarci bene, quando hai
diciassette anni, l'idea del tempo che vola via non riesce proprio a fare presa nella tua mente, è
un'idea tanto lontana da te, forse troppo. Invece l'immagine del tempo con le ali un significato ce
l'ha, solo, per accorgersene bisogna vederlo sfuggire davanti a te o, ancora peggio, dietro di te
dove non potrai mai raggiungerlo.
Se qualcuno oggi mi dicesse nuovamente di godere di ogni attimo che sto vivendo, probabilmente capirei che cosa
vuole dirmi, perchè ho provato la sensazione del tempo che passa, ora so che cosa significa guardarsi indietro e rendersi conto di quante cose si sono fatte, di quante si sarebbero potute fare e di quante non potranno mai più accadere.
Una delle cose che, purtroppo, non potranno mai più tornare sono i giorni passati al liceo; infatti, quando sei immerso fino al collo nello studio, nelle verifiche, nei compiti non riesci proprio ad afferrare la bellezza e l'unicità dell'esperienza che stai vivendo. E chi potrebbe afferrarla? Anzi, già solo pensare alla “bellezza” di dover studiare ore e
ore per un compito di una materia che magari si odia potrebbe causare un ricovero d'urgenza alla neuro! Solo con gli
occhi di chi guarda indietro, con un po' di malinconia, il liceo diventa un'esperienza (quasi) bella e esaltante.
Io, infatti, quando guardo indietro, non riesco più a distinguere le giornate belle, quelle assolutamente terribili o, ancora, quelle faticose e frustranti. Mi ricordo uno sforzo continuo, una scalata verso un risultato che, ancora, pareva
alla mia portata; il liceo è il luogo dove un individuo diventa se stesso, dove impara a conoscere e a conoscersi, dove
mette alla prova la sua forza e affronta la propria debolezza. È un periodo in cui cadere è facile, ma rialzarsi è ancora
possibile. È proprio grazie alle cadute (quando non ai ruzzoloni) che si affrontano durante il liceo che una persona
impara a rialzarsi e a continuare a salire per raggiungere i suoi obiettivi. I miei anni al Porpy sono oggi un ricordo
molto piacevole, con cui tedio volentieri chiunque mi stia ad ascoltare, perché ora riconosco quanto siano stati
importanti per me: sono stati gli anni in cui ho imparato ad affrontare le sfide una alla volta, come le interrogazioni
al primo anno, o tutte insieme, come le verifiche a maggio e giugno. Devo molto al Porporato, come istituzione e come insieme di persone: devo quello che sono ai professori che ritenevo, erroneamente, mi sottovalutassero e a quelli
che, invece, hanno lodato i miei sforzi: ai primi devo la forza per resistere nonostante la fatica, ai secondi la fiducia
per non cedere (anche se l'asma mi è rimasta, ora posso correre più di 10 metri senza salutare i miei polmoni una
volta per tutte). Sono grata alle ore passate sui libri (quando ero in 3° liceo classico sono uscita talmente tante volte
che ho scoperto un nuovo palazzo vicino a casa mia il primo giorno di università), che mi permettono oggi una vita
quasi tranquilla all'università. In effetti, chiunque dica che il liceo, e il Porporato in particolar modo, sia una passeggiata, probabilmente non ha i ricordi chiari: è una fatica mortale. Ma, come insegnano i nostri paladini della lotta al
muscolo flaccido e all'artrite da studio, tutto è allenamento e la fatica, terribile all'inizio, diventa poi sopportabile e,
infine, il tuo corpo è pronto a nuovi sforzi che sembreranno più leggeri. Il Porporato mi ha fatto fare tanta di quella
ginnastica mentale e fisica (poi, però ho seguito la mia indole e ho appeso la tuta al chiodo) da non lasciarmi alla deriva nel mondo “vero”, quello in cui non sempre si riesce a rialzarsi dopo una caduta.
Per concludere il mio lacrimevole sproloquio, spendo ancora qualche parola doverosa, di cui la prima è: Non importa
(lo so, sono due parole, ma altrimenti si sarebbe perso l'effetto). Non importa la fatica, non importano le delusioni,
così come non importano la rabbia e la tristezza. Non importano più, perchè la seconda parola è Grazie: grazie di avermi reso una persona migliore, grazie della forza che mi avete insegnato a cercare dentro di me, grazie della fatica
che mi state risparmiando e grazie di avermi permesso di non essere travolta dal futuro.
Grazie Mille.
Gaia De Marchi, ex sezione B liceo Classico, maturanda nel 2009
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Il lavoro degli insegnanti
La vita della scuola sono gli studenti, ma la forza e la qualità di una scuola
sono soprattutto gli insegnanti, che sovente non sono capiti nella specificità del
proprio lavoro. Per i 150 anni di storia del Porporato abbiamo chiesto al
prof. C.Villiot di parlarci di “quanto e come lavora un insegnante”
Come sappiamo nell’ultima “legge di stabilità” è inserito un intervento che prevede di portare l’orario di servizio a
scuola per gli insegnanti delle scuole secondarie dalle 18, attualmente previste dal contratto, a 24. Un provvedimento
che deve essere criticato e combattuto per molte e, secondo me buone ragioni, innanzi tutto perché modifica unilateralmente, dall’alto, un contratto di lavoro tuttora in vigore, anzi “bloccato” dai vari governi che si sono succeduti in
questi anni e che si rifiutano di rinnovarlo.
Ma non vorrei qui affrontare un discorso di pura rivendicazione sindacale; mi sembra più utile mettere in luce come dietro a provvedimenti del genere operi una certa visione, riduttiva e pericolosa, della figura dell’insegnante e del
suo lavoro: l’idea che 18 h. di lezione siano una sorta di lavoro part-time, un arcaico privilegio che in questi “tempi
di crisi” stride con i “sacrifici che vengono chiesti agli italiani” (uso le virgolette per segnalare che anche su queste
formule che ci sentiamo ripetere da tempo, ci sarebbe molto da dire e sarebbe ora forse di fare un po’ di controinformazione anche all’interno della scuola). Questo è il presupposto, diffuso non soltanto a livello governativo, ma
anche, inutile nascondercelo, in una parte significativa dell’opinione pubblica. E questo, credo, è ciò che va
contestato se vogliamo difendere la qualità e il futuro della scuola pubblica italiana.
Ora, cominciamo a dire che
l’orario di lezione non coincide
con l’orario di servizio e di
presenza a scuola: tutti i docenti sono tenuti a partecipare alle
attività collegiali che in varia
forma permettono il funzionamento della scuola (consigli di
classe, collegi docenti, riunioni
di dipartimento e di indirizzo,
ecc.) per circa 80 h. all’anno a
cui vanno aggiunti gli scrutini
di I e II quadrimestre, per un
totale sicuramente non inferiore
a 100 ore, il che significa una
presenza “fisica” a scuola di
almeno 21 h. alla settimana. A
questo va poi aggiunta l’ora
settimanale a disposizione del
ricevimento dei genitori, che
porta il totale a 22. Questo è il
tempo di permanenza minimo
di ogni docente del Liceo
Porporato a scuola, dico minimo perché molti colleghi in
realtà superano di gran lunga
questa soglia in quanto partecipano a varie commissioni di
lavoro o comunque si assumono impegni, solitamente non retribuiti, che li portano sicuramente oltre questo limite.
Ma fin qui abbiamo preso in considerazione soltanto orario di lezione e di presenza a scuola; sembra del tutto
ovvio che, per realizzare una didattica di qualità, i docenti debbano lavorare, e molto, al di fuori dell’orario di lezione e di presenza a scuola.
Quando e dove preparano le 18 h. di lezione? Quando e dove compiono tutte quelle operazioni intellettuali
(consultare testi, raccogliere informazioni, preparare materiali didattici per gli allievi, consultare colleghi, elaborare
strategie didattiche, preparare prove di verifica, ecc.) che poi permetteranno loro di rendere interessante e produttiva
1 h. di lezione? E naturalmente, come gli allievi sanno bene, il lavoro non finisce qui: dove e quando correggere le
prove di verifica scritte? Non certo a scuola; anche se volessero farlo, questo nella scuola italiana attuale è impossibile – mancano gli spazi, i computer, le biblioteche… Prendete in considerazione tutto questo e vedrete che le 22 h.
aumentano in modo significativo. Il lavoro dell’insegnante è già un lavoro a tempo pieno! Ma in gran parte
invisibile, sommerso, perché non si svolge e non può svolgersi a scuola.
Non solo, ciò che in realtà non si vuole riconoscere è la sua specificità di lavoro intellettuale e relazionale che in
quanto tale non risponde a criteri soltanto quantitativi: 18 h. di lezioni preparate, pensate, richiedono conoscenza,
immaginazione, pazienza, capacità di relazione, tutte qualità che non possono essere semplicemente “misurate”, ma
possono essere favorite o sfavorite dal contesto in cui si lavora .
Da questo punto di vista moltiplicare il numero di ore di lezione non può che abbattere la qualità del nostro lavoro
fino a cambiarne la natura: se saremo costretti a fare molte più ore di lezione avremo meno tempo per la preparazione, per la relazione, per la conoscenza, l’immaginazione, ecc. Saremo finalmente equiparati a tutti gli altri lavoratori
dipendenti, sottoposti ai ritmi incalzanti di una presunta efficienza: più classi, più allievi, più allievi per classe, sempre di corsa, a fornire un po’ di conoscenza in pillole senza più avere la possibilità di stabilire una relazione con chi
ci sta di fronte (come stabilire una relazione educativa con centinaia di allievi contemporaneamente?); si saranno
realizzati dei bei risparmi, gran parte dell’opinione pubblica sarà contenta, peccato che la qualità della scuola non
potrà che peggiorare! Ma questo, forse, non interessa più a molti.
Claudio Villiot
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Intervista a un bidello storico...
Antimo Montanaro, da 33 anni al Porporato
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Ne abbiamo lette molte di interviste su questo
giornalino, di insegnanti, studenti, ex allievi, presidi e
quindi per una volta, per il centocinquantenario della
nostra scuola, ascoltiamo qualcun’altro, qualcuno di
altrettanto importante nella vita di questo istituto.
Ascoltiamo un bidello. L’immancabile guardiano della
nostra palestra. Il bidello Antimo Montanaro, che ha
anche la peculiarità di essere una delle persone con
maggiore anzianità di servizio in questo istituto.
Da quanto tempo lavora in questo liceo?
Da trentatré anni, ho cominciato nel 1979.
Come è stata la sua esperienza lavorativa al
porporato?
Piacevole.
Sarebbe capace di dirci il numero di studenti che
ha visto passare in tutti questi anni?
Una vita; tanti, tanti, veramente tanti, alcuni di loro
ora fanno anche gli insegnanti qui e altri hanno i figli
che frequentano questo liceo.
I fatti più divertenti a cui ha assistito?
È stato in succursale quando si facevano le feste di fine anno. Io collaboravo costruendo il palco, mentre
qui è tutto più tranquillo. Avevo realizzato in cortile
anche una vasca con dei pesciolini.
Il liceo porporato è cambiato molto dal suo primo
giorno di lavoro?
Tantissimo, prima
c’erano centocinquanta ragazzi ora ci
sono millecinquecento ragazzi/e. E
noi bidelli, che
siamo pochi, ormai
fatichiamo ad andare avanti.
Il suo rapporto con
gli studenti?
Bellissimo.
La più grande soddisfazione che ha
ottenuto durante la
sua permanenza?
Non saprei
Cosa ci dice invece
della sua più grande delusione?
Forse il fatto che i
presidi e gli insegnanti cambiano in continuazione…
Ormai non è più come una volta…
Irene Ambricco
Tuffarsi nell’ignoto
L'unica cosa che ricordo del primo giorno di scuola è una paura cieca. Non conoscevo nessuno nella mia classe o nel mio
indirizzo, ero terrorizzata all'idea di non riuscire a socializzare e passare i miei 5 anni da liceale sola e disperata. Continuavo a
guardarmi intorno e l'angoscia saliva dentro il mio cuore. Quando mi sedetti al banco della mia classe la sensazione di disperazione non cambiò minimamente. Durante l'estate la mia famiglia e i miei amici mi avevano chiesto molte volte se ero sicura
della decisione che avevo preso o se preferissi cambiare per andare in un indirizzo con qualche mio compagno; ma io avevo
fatto l'orgogliosa e la spavalda come al solito dicendo che sarei stata bene da sola.
Ma in quel momento tutto il mio coraggio m'aveva abbandonato, era volato via... Eppure neanche per un momento mi sono
pentita della mia decisione. Ero convinta che questa scuola mi avrebbe aiutato a trovare il mio Sogno e cosi è stato.
Penso che ogni tanto nella nostra vita dobbiamo tuffarci nell'ignoto, andare incontro al nulla per trovare noi stessi. Ci vuole
coraggio per trovare e realizzare i nostri sogni, altrimenti non ne saremmo degni. Ci vuole coraggio per essere felici, ci vuole
coraggio per cercare la nostra felicità. Perciò, per una volta, tuffiamoci! Rischiamo! Proviamo a realizzare i nostri sogni!
Perchè se non tentiamo, cosa dovremmo fare? Lasciare che decidano gli altri per noi? Ma questo si chiama vivere?
Ora faccio terza superiore del liceo delle Scienze Umane e non c'è giorno in cui io non ringrazi per quella decisione che ho
preso alcuni anni fa. Ora ho trovato il mio sogno, ho conosciuto persone stupende che mi hanno aiutato a migliorare e che mi
hanno fatto ridere.
Grazie a quella decisione, ora sono felice.
Alice Bessone, III b S.U.
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Intervista a Maria Teresa Ingicco,
nuova Dirigente Scolastica del Liceo Porporato
Ingicco:“Ho trovato una scuola vivace, con moltissime potenzialità”
Nostra intervista non formale alla nuova dirigente scolastica del Liceo. Vi
proponiamo una sintesi dell’intervista che è visibile in modo completo su youtube all’indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=U3UGea3bB_A
Prima di essere Preside era professoressa di diritto ed economia. Si descriva
utilizzando i termini della sua disciplina.
Prima di tutto sono una cittadina, titolare di diritti, con dei doveri, molto appassionata della Costituzione, per cui è fondamentale la partecipazione di tutti in
modo da garantire i diritti di ciascuno. Poi, dopo l’essere una cittadina, sono
un’insegnante che crede nel diritto d’istruzione per tutti, che crede nella libertà
d’insegnamento e che crede che lo Stato debba essere il più attento possibile soprattutto verso chi è in difficoltà, in modo da garantire l’uguaglianza sostanziale
di tutti quanti.
E’ stata nominata quest’anno come preside. Com’è stato il primo giorno di scuola?
Sono arrivata qui il primo settembre con grande piacere, perché il Porporato è una scuola di cui avevo sentito
tanto parlare. Il mio primo giorno di scuola è stato una grande emozione, soprattutto il mio primo collegio docenti,
perchè è stata la prima volta che mi sono trovata dall’altra parte con centoquaranta insegnanti davanti. Però sono
molto felice, nonostante la fatica, l’impegno e le responsabilità.
È stato più difficile l’esame di maturità o il concorso per diventare preside?
Sicuramente il concorso per diventare preside!
Ci racconti il suo più brutto e il suo più bel ricordo legato alla scuola.
Entrambi i ricordi risalgono al periodo del mio liceo. Ho fatto il liceo classico al Cavour di Torino…. una scuola
che ho molto amato e molto odiato. Il ricordo più felice è legato al completamento degli studi, raggiunti anche con
soddisfazione. I ricordi più brutti sono legati alla mia quarta ginnasio, per l’assoluta mancanza di interesse che gli
insegnanti avevano nei nostri confronti. E’ anche per questo che ho cercato per tutta la mia vita lavorativa di non
fare la stessa cosa.
Invece, per quanto riguarda il suo rapporto con i presidi, sia da allieva che da professoressa: cosa le hanno
insegnato in positivo e in negativo?
Da allieva poco, perché non c’era molto contatto. Da insegnante ho ricevuto molto perché ho beneficiato di buone
proposte sul piano pedagogico. Poi, era una preside molto appassionata, sempre a scuola, molto attenta ai ragazzi,
conosceva sempre tutti: io non so se ce la farò visto che siete così tanti! Mi ha insegnato molto proprio sul piano
della professione.
Veniamo ora al Porporato: ci ha detto poco fa che ne aveva già sentito parlare. Ora che è preside la realtà
corrisponde alle sue aspettative?
Ho trovato una scuola molto vivace - e di questo sono molto contenta!- , con degli insegnanti motivati e disponibili. Ho chiesto di dirigere questa scuola perché vi è una realtà a cui mi sento appassionata e molto vicina… il
progetto ESABAC a cui mi sono dedicata nel mio lavoro precedente.
Quanto all’essere delusa è presto per dirlo.La mia ambizione è quella di unificare un po’ di più le quattro anime
della scuola.
In pochissime parole: un pregio e un difetto dell’istituto?
L’essere molto grande. È sia un pregio che un difetto.
Un pregio e un difetto della preside di questa scuola?
In questo momento sta troppo a scuola.
Studenti, genitori, insegnanti, personale ATA: come li mette in classifica?
Non si può fare una classifica… Comunque prima gli studenti, perché questo è lo spirito della scuola. Per gli altri,
direi che ciascuno faccia la sua parte.
Oltre alla maggiore unificazione degli indirizzi, cosa pensa ci sia bisogno in questa scuola?
Una cosa, che è molto legata all’unificazione degli indirizzi di cui ho parlato prima: una progettazione integrata
d’Istituto. Nel senso che ci sono tante iniziative e qualche volta è difficile avere una visione globale. Poi mi
piacerebbe la costituzione di un comitato studentesco; di un comitato genitori. Vorrei usare bene questo verde ed
essere un po’ più tranquilla su tutte le questioni sicurezza. Poi che riusciamo tutti quanti a gestire bene la vita a
9
scuola: è un disagio vedere le classi scoperte e i ragazzi fuori… Vorrei anche favorire il più possibile la mobilità
degli studenti. So che avete già tanti scambi e questo è bene.
Un piccolo test sulla severità: ci riassuma il tipico discorso breve che farebbe a uno studente che viene portato in presidenza perché fumava in cortile durante la lezione.
Cercherei di spiegargli perché è bene che queste cose non accadano. Per prima cosa gli ricorderei quali sono i suoi
doveri, che esiste un regolamento e che è necessario il rispetto delle regole. La prima via è un richiamo orale, poi se
la cosa continua bisognerebbe avviare le procedure che sono già previste. E poi cercherei anche di spiegargli che è
meglio non fumare: il fumo fa male!
E ad uno che arriva con mezz’ora in ritardo, per un lungo periodo di tempo senza giustifica.
Convocherei i genitori, se il ragazzo è minorenne.
E ad uno che ha insultato un professore su facebook.
Gli spiegherei innanzitutto la gravità del gesto. Questo tipo di azione è veramente una cosa molto grave, perché può
rovinare la vita delle persone e si può arrivare anche ad una richiesta danni. Poi, purtroppo, oltre alla richiesta della
cancellazione di tutto ciò che è stato pubblicato su facebook, ci sono delle sanzioni da applicare.
Infine, ad uno che ha insultato un professore di persona?
Tra le due trasgressioni di per sé non c’è differenza. Trovo comunque che sia più grave la pubblicazione su facebook.
Per concludere, dia un consiglio ai primini di questa scuola
Ripeto quello che ho detto loro il primo giorno di scuola: fidarsi degli adulti che hanno davanti. Quindi non lasciar sedimentare i problemi, ma fidarsi degli insegnanti e di tutto il personale con cui entrano in contatto tutti i
giorni: è bene comunicare se ci sono degli elementi di disagio. Poi di dedicare il massimo impegno alla scuola e
anche di provare ad avere il gusto dello studio.
Un consiglio ai maturandi?
Di non rinunciare mai ai propri sogni. Molti vi consiglieranno “scegli la facoltà universitaria che ti darà sicuramente lavoro” e quindi vi vorranno tutti a Ingegneria, Giurisprudenza, Economia e cose del genere, ma se avete un
sogno fate la scelta più vicina ai vostri sogni. Questo sì, penso che sia importante.
Ai professori?
Di non perdere l’entusiasmo, perché il nostro è un mestiere difficile. Anche a loro direi di fidarsi dei propri allievi,
perché qualche volta, anzi spesso, sugli allievi si può contare. E di non far prevalere l’amarezza, perché per la scuola questi non sono tempi facili.
In un incontro ipotetico con il ministro dell’istruzione, che cosa gli direbbe?
Gli ricorderei che un Paese non ha futuro se non punta sulla scuola e sui giovani. Credo che il miglior modo per
avere un futuro sia di continuare ad investire sui ragazzi,.
C’è qualcosa che desidera aggiungere?
L’unica cosa che mi viene da dire è che sono contenta di essere in questa scuola. Poi mi auguro di fare bene.
Sbaglierò tante cose, ma spero di farne qualcuna buona. Vi ringrazio per l’occasione di confronto che mi avete offerto con questa intervista.
Lorenzo Giraudo ed Elisa Garis, 3A Cl
Diariolando (frasi dai diari)
• Chi lotta può perdere.... Chi non lotta ha già perso" Chè
• "Il tuo Cristo è ebreo. La tua democrazia greca. Il tuo caffè brasiliano. La tua vacanza turca. I tuoi numeri arabi.
Il tuo alfabeto latino. Solo il tuo vicino è straniero" (1994, manifesto sui muri di Berlino)
• Caro diario ti apro commossa e spero di chiuderti promossa
• Kinder pinguì è morto schiantandosì contro un tronky, siccome era un kinder bueno è finito in kinder paradiso...
lo sapevi? Kinder sorpresa
• Finchè le parole sono nella tua bocca sei il loro padrone, ma appena le hai pronunciate diventi loro schiavo…
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Who’s who G. F. Porporato?
Giovanni Francesco Porporato, trasferitosi da Volvera a Pinerolo per esercitarvi il notariato, nacque nel 1484. Manifestò ben presto ingegno non comune e notevole predisposizione agli studi, in particolare giuridici. Per questo fu
inviato allo "Studio Universale" a Torino, dove nel 1511 si laureò così brillantemente da essere allegato al Collegio di Facoltà e, nel 1512, chiamato a
ricoprire la cattedra di Lettore ordinario di "Diritto Civile"
Resse questa cattedra per più di dieci anni e alle sue lezioni all'ateneo torinese affluivano molti uditori provenienti non solo dall'Italia, ma dalla Germania, dalla Francia e dalla Spagna.
L’epitaffio sulla tomba di G.F.Porporato che
Nel 1519 il Duca Carlo III di Savoia lo nominò suo avvocato fiscale nel
si trova nella chiesa del Colletto di Pinerolo
Consiglio Cismontano (Tribunale supremo di giustizia) e nel 1524 Presidente
patrimoniale generale. Il 12 aprile 1532, a soli 48 anni, il Duca lo nominò Presidente del Senato Piemontese.
Dopo alcuni anni ai gradi più elevati della magistratura gli venne concesso l'acquisto di un feudo. Il
Porporato, acquistati alcuni beni e parte della Giurisdizione della Contea di Luserna, nonché della signoria e del
castello di Levaldigi, chiese al Duca l'investitura e la facoltà di trasmetterli ai figli per donazione o per
testamento. Così ebbe origine la nobile famiglia dei Porporato.
Le meditazioni filosofiche e la storia, le lettere ed il diritto civile e canonico gli valsero l'amicizia di
importanti personaggi e fecero conoscere il suo nome in Italia e in Francia.
Fu poi nominato Gran Cancelliere della Savoia, ufficio che teneva il primo grado fra le cariche dello Stato;
per cui, oltre ad avere la custodia dei sigilli del Principe, la preminenza sopra i consiglieri e il patrocinio della
giustizia, a lui toccava anche distribuire le grazie del Sovrano, dettare le istruzioni agli ambasciatori, dirigerne
le operazioni e i maneggi, provvedere all'Università degli Studi, sovrintendere insomma alle azioni del Governo.
Nel 1512 sposò Leonetta Solaro di Chieri, da cui ebbe 4 figli e cinque figlie. Morì il 21 ottobre 1544 ad Ivrea
e fu sepolto a Pinerolo nella Cappella Maggiore della Chiesa della Madonna degli Angeli dei Frati Minori
osservanti di San Francesco, eretta fuori le mura della città e distrutta nel 1670 per estendere le fortificazioni, su
ordine di Luigi XIV Re di Francia e Signore di Pinerolo. In quell'anno le spoglie dei Porporato furono trasportate nella Chiesa della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo al Colletto, presso Pinerolo, dove tuttora si trovano.
Il Porporato nei secoli
1862. Esattamente 150 anni fa, nasceva il nostro Liceo. Ma già nel Settecento, nel Pinerolese
cominciava a svilupparsi l’antenato della nostra scuola….Durante l’occupazione francese delle Valli
pinerolesi, fu edificato un collegio di Gesuiti che rimase fino al 1773, quando fu costruito un Collegio Reale (situato successivamente nel palazzo dell’architetto Antonio Vittone) contenente un triennio di
grammatica e un biennio di filosofia. Le origini della Scuola Normale di Pinerolo risalgono alla prima
metà del 1800, quando fu affermata la legge del ministro Casati, la quale pone le basi dell’ordinamento
dell’istruzione pubblica in tutta l’Italia.La “Scuola normale” di Pinerolo, inaugurata ufficialmente il 3
gennaio 1859, ha il vanto di essere stata la prima scuola normale maschile di fondazione regia in Italia ed
ebbe come direttore inaugurale Giovanni Battista Meliga.
Nel 1860 nacque anche il Regio Ginnasio con professori appartenenti in maggioranza all’ordine sacerdotale; nel 1862, invece, il Ginnasio si affiancò al Liceo triennale, fondendosi nell’istituto “Regio LiceoGinnasio” solamente nel 1914. La presenza del Liceo divenne per la città di Pinerolo un grande onore e
vanto, e la scuola venne denominata “Liceo Porporato” in merito al noto concittadino Giovanni Francesco
Porporato.
Nel periodo che andò dal 1900 fino al 1920 circa, costantemente gli studenti superarono numericamente
la cinquantina, fino a quando, a causa della Grande Guerra, persero la vita 32 alunni (poco meno della
metà!).Nell’ottobre del 1963, fu fondato il Liceo Scientifico come appendice del Classico, e, nel 1972, fu
trasferito nell’attuale sede in via dei Rochis.
Se pensiamo a tutto ciò che ha visto e passato il nostro
amato Liceo, non possiamo far altro che stupirci e osservarlo con occhi diversi la prossima volta che
ammireremo la sua imponenza, i suoi corridoi, le classi, i professori… Perché anche lui, come una madre,
ci guarda ogni giorno e ci accompagna nel migliore dei modi nella nostra maturità.
Greta Gontero 5A Ginnasio
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SUPPLEMENTO D’ANIMA
Il Gruppo Giovani Amnesty International di Pinerolo
Le attività e le referenti al Porporato
Con l’uscita del primo numero di Onda d’Urto, noi
del Gruppo Giovani Amnesty International di Pinerolo cogliamo l’occasione per presentarci ai nuovi arrivati e per ricordare ai lettori abituali del giornalino
chi siamo e in che cosa consiste il nostro lavoro che
da quasi tre anni (li compiamo a novembre!)
svolgiamo a scuola e sul territorio.
Il nostro gruppo, nato tra le aule del Porporato, è
ora composto da membri che hanno un età compresa
tra i 16 e i 22 anni; proveniamo tutti da differenti
indirizzi di studio, alcuni dai licei tra cui proprio il Porporato, ma anche il Liceo Scientifico Curie e il Liceo Artistico Buniva, altri
dall’università e da indirizzi diversi come
Giurisprudenza, Lettere e Architettura.
Ma che cos’è veramente Amnesty International? È un'Organizzazione non
governativa indipendente, una comunità globale di difensori dei diritti umani
che si riconosce nei principi della solidarietà internazionale. L'associazione è stata fondata nel 1961 dall'avvocato inglese Peter Benenson, che lanciò una campagna per l'amnistia dei
prigionieri di coscienza. Conta attualmente due milioni e ottocentomila soci, sostenitori e donatori in
più di 150 paesi.
Nello specifico, il nostro gruppo è una delle tante
braccia grazie alle quali i propositi internazionali
possono arrivare fino ai singoli territori. Tra le nostre
attività c’è anche l’allestimento periodico di un
piccolo banchetto per la raccolta firme, di solito sotto
i portici pinerolesi o per qualche viuzza del centro
storico, durante il quale vengono proposti ai passanti
appelli riguardanti le questioni cui Amnesty si sta
dedicando al momento e per le quali si richiede il sostegno, cercando di promuoverne la conoscenza.
Detto così potrà sembrare semplice e divertente;
certo è che all’ennesima persona che si rifiuta di firmare una mozione contro la pena di morte perché
ritiene la pena capitale giusta e indispensabile (e magari si rammarica del fatto che non sia prevista
anche in Italia), i capelli si rizzano e nasce
un’irrefrenabile voglia di mandare… un’intera bibliografia di Cesare Beccaria a costui!
Scherzi a parte, riteniamo che l’informazione sia
uno dei principali diritti di cui essere consci e di
cui poter disporre. Malgrado vadano
aumentando le vie di informazione, virtuali e non, sappiamo tutti che non sempre questi strumenti sono attendibili:
basti pensare a certi telegiornali che
affiancano la notizia dell'assalto all'ambasciata americana in Libia con l’esistenza
del nuovo ragazzo di Madonna, due avvenimenti ugualmente scioccanti, ma di spessore ed importanza leggermente diversi!
Di conseguenza, se volete rimanere ben informati
sulle attività del nostro gruppo o (perché no?) entrare
a farvi parte, vi invitiamo a rivolgervi ad Ilaria
Lemmo della III B Linguistico o ad Ariane
Dellavalle, in VB Ginnasio, oppure a scriverci
all’indirizzo [email protected] (ma siamo anche
su Facebook).
Rappresentanti d’istituto
Sono stati eletti come rappresentanti in Consiglio d’Istituto:
Stefano Francia, 5A Spp
Valentina Paradiso, 2B Cl
Francesca Borgarello, 2B Cl
Simone Scaglia, 4B Soc
Sono stati elletti nella Consulta Provinciale: Magnano Chiara, 5C Spp e Giulio Manduca 4C Spp
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Ex 7 in condotta
La rubrica delle news sul comportamento degli studenti e sugli insegnanti che li
hanno sanzionati continua...
Il filone è sempre quello di una sana risata, con le disavventure scolastiche di studenti e
professori. Specie nei momenti tristi o pesanti, “una risata tira su la vita”, come ha detto Roberto Benigni, riprendendo una frase di papa Giovanni.
Ecco quindi a voi cosa hanno fatto a scuola alcuni “studenti modello”( non
del Porporato!!) che si sono beccati un bel 7 (o giù di lì) in CONDOTTA!!
NOTE DISCIPLINARI:
• M. N. legge la Bibbia nelle ore di tecnologia.
• La classe dopo ripetuti richiami continua a simulare un inesistente terremoto battendo i piedi sul pavimento.
• L'alunno X si scoppia i brufoli mentre lo interrogo!
• L'alunno M, dopo la richiesta della professoressa di essere interrogato, si mette dentro al cestino dicendo: “Mi
rifiuto!”
• La classe fa la “ola” mentre spiego.
• L'interrogato M. esulta alle (rare) risposte esatte dicendo: “Ed è goal!!!”. La classe lo incoraggia con cori da
stadio.
• T., dalla finestra della classe, partecipa ad una gara di rutti con un ignoto nel parcheggio.
• M., durante l'interrogazione di storia, insiste che Shimon Peres, nel 1994, ha vinto il premio Nobel per la Pace
dopo aver ucciso tutti gli altri candidati.
• La classe si è vestita uguale per “semplificarmi” la vita nei primi giorni di insegnamento in questo istituto.
• R. dopo essere stato mandato dal Preside dicendogli: “Prendi la porta e vai dal Preside”, stacca la porta dal muro
e va in presidenza con essa.
• S.Q. inventa scuse sul perché non consegna i compiti in tempo. Per ogni compito assegnato gli muore un parente.
• "Durante l'ora di religione, l'alunno F. va affermando che il giorno del giudizio è ormai vicino, correndo per la
classe a piedi nudi e sputando sui compagni per purificarli."
GIUSTIFICAZIONI:
• Dopo un'assenza di circa due settimane l'alunno ***** si giustifica dicendo: “Scusate, non mi è suonata la
sveglia!”
• L'alunno V. giustifica il ritardo del giorno 12.01 dicendo: “L'autobus ha sbagliato strada!”
• T.R. giustifica l'assenza: “Trovare le sette sfere del drago è stata un'impresa!”
• L'alunno G.B. giustifica l'assenza: “Pensavo mi avreste fatto uno scherzo di cattivo gusto, interrogandomi”.
Alina Herciu, 3CL
Le frasi famose più belle di tutti i tempi
Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo,
allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno.
Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo,
allora abbiamo entrambi due idee.
George Bernard Shaw
Un passo alla volta mi basta.
Mahatma Gandhi
Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero.
Se non puoi essere il sole, sii una stella.
Sii sempre il meglio di ciò che sei.
Martin Luther King
Guarda le piccole cose
perché un giorno ti volterai
e capirai che erano grandi.
Jim Morrison
Non importa quanto si dà
ma quanto amore si mette nel dare.
Madre Teresa di Calcutta
Chi ha l'occhio, trova quel che cerca anche a
occhi chiusi.
Italo Calvino da "Marcovaldo"
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Anche un orologio fermo segna l'ora giusta
due volte al giorno.
Hermann Hesse
“Humour Art”
Onda d’Urto
Ipse Dixit
• Denanni: “...il cous cous klan è un’organizzazione razzista americana…” Studente: “prof. il cous cous è un cibo
che si mangia!” Denanni: “È vero! Intendevo il Ku Klux
Klan…”
• Prof di Matematica a quella di Italiano: "Ma non ci sono io in primo B a quest'ora?" Prof di Italiano: "No tu sei
in primo A, c'hanno invertito le classi!" Prof di
Matematica: "Visto ragazzi? Cambiando l'ordine delle
classi il risultato non cambia!"
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Quando il “vecchio” piace
Lode per il ritorno del vecchio libretto scolastico
Per la maggior parte di coloro che non sono al primo
anno sarà stata una vera gioia veder tornare in classe il
vecchio libretto. Infatti quello dell’anno scorso aveva
ricevuto parecchie critiche: poco pratico, troppo confusionario, più spesso e meno ecologico.
Quest’anno, grazie alle pressioni dei professori e alle
critiche degli studenti, il vecchio libretto a fisarmonica
è tornato, mantenendo uguale a due anni fa la parte cartacea e cambiando solo la bustina plastificata. Che
ovviamente ha già ricevuto le sue critiche: troppo grossa e antiestetica.
In generale, dal nostro breve sondaggio, risulta che
anche coloro che sono al secondo anno (ovvero quelli
che non conoscevano il vecchio libretto) lo apprezzano
di più.
Tuttavia, ci fanno notare, la grafica confusionaria del
libretto dell’anno scorso aveva il suo bel vantaggio: si
notavano meno i brutti voti!
E.Garis, 3A Cl
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Soluzioni: 1-a; 2-c; 3-b; 4-b; 5-a; 6-c; 7-a; 8-c; 9-a; 10-b.
1. Come si chiama la piattaforma tripartita sulla quale
poggiavano le colonne dei templi greci?
a) Crepidoma
b) Stilobate
c) Agora
2. In un cortile vi sono galline e conigli. In tutto si
contano 40 teste e 100 zampe. Quante sono le galline e
quanti i conigli?
a) 20
b) 30
c) 10
3. Un pesce di mare non può vivere in acqua dolce perché:
a) Non ha un apparato respiratorio tale da
estrarre l'ossigeno dall'acqua non salata
b) Le sue cellule hanno una pressione osmotica
calibrata sull'ambiente acqueo salato e
scoppierebbero se immerse nell'acqua dolce
c) I pesci di acqua salata vivono benissimo in
acqua dolce, per esempio nell'estuario dei fiumi; non è
vero il contrario
4. In informatica come è definito il computer sul quale
alloggia un sito web?
a) URL
b) Server
c) Protocollo
5. In un gruppo di 18 persone, ciascuna parla almeno una
lingua, tra inglese, francese e tedesco. 6 parlano inglese,
9 francese , 12 tedesco. 2 parlano inglese e tedesco,
nessuno parla inglese e francese.
Quante parlano francese e tedesco?
a) 7
b) 12
c) 9
6. I gatti bianchi mangiano di più dei cani bianchi. I
gatti neri mangiano di più dei gatti bianchi. I gatti neri
mangiano meno dei cani neri. Quale di questi è l'animale domestico che vi costerebbe di meno per il vitto?
a) Un gatto nero
b) Un cane nero
c) Un cane bianco
7. Marco dice a Francesco: "Se mi dai una biglia, ne
avremo lo stesso numero". Francesco risponde: "Se me
ne dai una tu, io ne avrò il doppio delle tue".
Quante biglie hanno Marco e Francesco?
a) 5 e 7
b) 1 e 3
c) 2 e 5
8. Ho sei pezzi di una catena, ognuno consistente in
quattro anelli. Se tagliare e aprire un anello costa 10
centesimi di Euro e saldarne due insieme costa 25
centesimi, quanto mi costerà riunire i sei pezzi per
formare una sola catena, calcolando che voglio
spendere il meno possibile?
a) 1.35 €
b) 1.25 €
c) 1.40 €
9. In una boccia di vetro ci sono tre tipi di gomme
da masticare: rosse, gialle e blu. Quante occorre
prenderne al buio affinché se ne abbiano almeno tre
dello stesso colore?
a) 7
b) 10
c) 5
10. Due amici non si rivedono dopo molti anni. Il
primo dice al secondo: "Quanti figli hai adesso?". E
l'altro risponde: "Ho una figlia femmina, che ha tanti
fratelli quante sorelle ha. Ognuno dei suoi fratelli ha
un numero di sorelle doppio rispetto al numero dei
fratelli che ha". Quanti figli maschi e quante femmine ha quest'uomo?
a) Due maschi e tre femmine
b) Tre maschi e quattro femmine
c) Quattro maschi e sette femmine
Anche il “nuovo” piace
E’ ormai dallo scorso anno che la scuola ha acquistato le prime L.I.M.,
Lavagne Interattive Multimediali, da distribuire nelle classi dell’Istituto.
Naturalmente il costo di questi “computer-lavagna” interattivi è
elevato, e per questo motivo alcune classi non possono ancora
usufruire di questa nuova tecnologia.
In giro per la scuola si sentono spesso lamentele da parte degli studenti che si ritrovano ad utilizzare i soliti metodi di insegnamento,
alcuni ormai al terzo anno non hanno mai avuto la L.I.M..
I ragazzi basano le loro lamentele su diversi aspetti, primo fra
tutti la monotonia di una lezione che potrebbe essere resa più coinvolgente ed interessante grazie alla tecnologia , anche perché
sarebbe possibile integrare le spiegazioni con immagini e video
facilmente reperibili su internet. Inoltre molti di loro hanno
acquistato libri di testo adatti per la L.I.M., con un costo
maggiorato, ma con gli allegati interattivi inutilizzabili.
E’ certo che questi nuovi computer hanno riscosso molto consenso da parte degli studenti, che vorrebbero poter trovare un modo
affinché la scuola ne acquisti altri e più classi ne possano
usufruire. Perché, in questo caso, a differenza dei vecchi libretti il
“nuovo” piace.
Martina Rostagno, 2B SU
Il mio primo giorno di scuola...
“Cosa avrà mai di speciale per farmi spuntare un sorrisino ogni volta che ci penso?”
Il primo giorno di scuola. Cosa avrà mai di speciale
questo giorno per farmi spuntare un sorrisino ogni volta
che ci penso?
Sarà forse il fatto che sono passato da un piccolo laghetto, come una scuola media, ad un mare, come un liceo? ;
sarà che ho conosciuto 28 nuovi ragazzi? (Anzi, data la
mia classe, potrei quasi dire solo ragazze!)?
Chissà!
Se dovessi riassumere con una parola le emozioni del
primo giorno, scriverei un romanzo; se dovessi
dipingerle avrei già colorato un arcobaleno; se dovessi
suonarle avrei già composto!
Come penso sia normale, ero molto emozionato dal
fatto che avrei conosciuto 28 persone completamente
nuove, però ho cercato fino alla fine di controllare il
mio nervosismo, fallendo miseramente, ovviamente.
Ero molto agitato durante quei minuti di attesa prima
dell’entrata, non avendo mai visto i miei nuovi amici
non sapevo a chi unirmi per entrare e vedevo alcuni
miei compagni che venivano nella mia stessa scuola essere emozionati almeno quanto me, però non credo di
essere mai stato tanto preoccupato quanto durante il momento dell’appello all’auditorium.
Non so perché ma ho avuto paura, paura che quei 28
individui non sarebbero stati miei amici, avevo il timore
di iniziare scuola come alle medie, senza farmi amici
fino in seconda, non potevo rischiare, così ho deciso di
farmi coraggio e di essere il più simpatico possibile.
Molto felicemente scoprii che le mie congetture non potevano essere più stupide di quanto erano. Mi sono
ritrovato in classe con 28 persone che sembrano molto
brave e credo che mi troverò bene con loro, in particolare
ho scoperto che alcuni di loro amano il Giappone almeno
quanto me (questo mi ha reso molto contento).
Gli insegnanti sembrano tutti così disponibili verso di noi
nuovi arrivati e sono felice che sia così, però sono certo
che tutto il tempo passato alle medie mi farà provare una
grande nostalgia, oramai i miei insegnanti erano diventati
come familiari e lasciarli così è un po’ difficile, anche se
andrò, come altri nella mia classe, ancora a trovarli ogni
tanto. Certi professori hanno esigenze e spiegano in modo molto diverso da quelli che avevo prima e devo ancora
abituarmi, ma sono sicuro di farcela.
Sono consapevole che sarà un percorso di 5 anni (si
spera!) molto difficile ma so che le lingue sono
essenziali nella società moderna e credo che senza di
esse non si possa aspirare ad un buon lavoro.
Il primo giorno di scuola è stato quindi una piccola
anticipazione di tutto quello che succederà e sono sicuro
che quando guarderò al passato alla fine degli studi
potrò dire con orgoglio:
‘’E’ in quella classe, il 12 settembre del 2012, con altri
28 ragazzi come me che ho iniziato tutto!’’
1A L Franco Domolo
Il primo giorno di scuola…
Uno dei più belli della mia vita
Se penso al mio primo giorno di scuola, anche se sono
di cattivo umore, mi viene il sorriso, perché è stato uno
dei giorni più belli della mia vita. Questo è il primo anno
che frequento il Liceo Porporato, e sono molto contenta di
aver scelto di venire in questa scuola. Ma torniamo al mio
primo giorno: per tutta l’estate non ho avuto paura di iniziare le superiori, ma arrivato il 12 settembre, le mie
gambe hanno iniziato a tremare e i pensieri più brutti
hanno invaso la mia mente. Come ogni anno mi sono fatta
le stesse domande: “ Ce la farò a studiare?”, “Verrò
rimandata?” ecc. Tuttavia la domanda più importante che
mi sono posta, è stata: “ Che cosa farò se nessuno vorrà
essere mio amico?”. Ero terrorizzata, addirittura ho penpensato di non presentarmi a scuola. Alla fine, però, sono
riuscita a calmarmi e insieme a mia sorella, mi sono avviata verso l’istituto.
L’entrata era affollatissima, c’erano ragazzi da ogni
parte, ma per fortuna ho incontrato una ragazza di nome
Elisa Lanaro, e insieme a lei e ad un altro ragazzo di nome
Gian Marco, sono andata nell’auditorium, dove abbiamo
conosciuto la nostra preside e altri insegnanti. Essi hanno
parlato per circa 30 minuti, poi appena fatto l’appello, la
professoressa Priotti, che sarebbe stata la nostra futura
insegnante di italiano, ci ha accompagnato nella classe
dove io e i miei compagni staremo per i prossimi cinque
anni ( spero davvero che siano cinque e non di più). La
nostra aula si trova al secondo piano in Sede. Il resto della
giornata è passato molto velocemente e in pochissimo
tempo mi sono ritrovata di nuovo a casa. In quelle poche
ore che avevo trascorso con i miei compagni, ho fatto amicizia con molti ragazzi/e, e di questo sono molto contenta, inoltre spero, anzi, ne sono sicura, che saranno dei
compagni, ma soprattutto degli amici fantastici.
Giorgia Fattori. 1Al
16
TUTTI GLI STUDENTI DEL PORPORATO
Anno Scolastico 2012-2013
CLASSICO
4AGinn: Carmen, Alice, Chiara, Maite, Giosue', Francesca, Martina, Francesca, Maria, Alessio, Samuele, Gabriel, Sofia, Adelaide,
Mirella, Beatrice, Filippo, Ottavio, Alessia, Samuele, Giulia, Chiara, Matteo, Victoria, Sara, Alekos,
4BGinn: Chiara, Alice, Elena, Camilla, Livia, Simone, Nicolo', Marta, Clara, Irene, Jacopo, Betelehem, Daniel, Rebecca, Linda,
Sira, Elena, Giulia, Alessia, Viola, Allegra, Raoabi, Sara, Vittorio, Emanuele, Pietro, Pierpaolo, Alberto,
5A Ginn: Susanna, Alisea, Elisa, Marta, Arianna, Stefania, Federica, Ludovica, Benedetta, Meriam, Francesca, Enrico, Alessandra,
Greta, Lorenzo, Giulia, Luca, Giulia, Giulia, Vittoria, Martina, Cristiano, Francesco, Claudia, Gaetano, Matilde, Fabio,
5B Ginn: Silvia, Sofia, Erica, Eleonora, Elena, Edoardo, Elisabetta, Marta, Valentina, Delia, Ariane, Ilaria, Giorgia, Gabriele, Andrea, Eleonora, Enrico, Carlotta, Eugenia, Caterina, Marco, Valentina, Giulio, Stefano, Federica,
1A Classico: Gabriele, Rebecca, Simone, Guido, Caterina, Lucrezia, Nicole, Irene, Erminda, Filippo, Alessia, Mikail, Chiara,
Nicoletta, Caterina, Isabella, Giulia, Giulia, Valeria, Francesco,
1B Classico: Andrea, Giada, Alexia, Elisa, Alberto, Giorgia, Stefania, Ilaria, Edoardo, Maria, Chiara, Barbara, Mattia, Alessandro,
Tea, Ioana, Federico, Alessandra, Eleonora, Lorenzo, Elisa,
1C Classico: Eleonora, Matteo, Paolo, Anita, Eleonora, Alice, Francesco, Andrea, Edoardo, Giulia, Cristina, Chiara, Eva, Giulia,
Nevio, Beatrice, Beatrice, Martina, Irene, Matteo, Francesco, Francesca,
2A Classico: Eleonora, Sara, Federico, Stefano, Diego, Agnese, Alberto, Giorgia, Elisabetta, Selene, Elisa, Valentina, Giorgia,
Alessandro, Marta, Giada, Edoardo, Gabriele, Chiara, Alessandro, Francesca, Amedeo, Vincenzo, Marcello, Lucrezia, Alessia,
2B classico: Nicolo', Chiara, Eleonora, Beatrice, Francesca, Tommaso, Federica, Francesca, Emanuele, Silvia, Giovanna, Rebecca, Patrizio, Beatrice, Rossana, Federica, Carlotta, Filippo, Alessandro, Valentina, Miriam, Teresa, Matilde, Marica, Stefano, Claudio, Edoardo, Anna,
3A Classico, Chiara, Giulia, Selene, Stefania, Francesco, Andrea, Andrea, Ludwig, Elisa, Sara, Federica, Lorenzo, Stefano,
Francesca, Erica, Cecilia, Gabriele, Lorenzo, Benedetta, Alessandro, Mirko, Jolanda,
3B Classico, Debora, Serena, Camilla, Alessandro, Andrea, Annalisa, Fabio, Dennis, Gloria, Chiara, Samuele, Alberto, Marco, Beatrice, Arianna, Francesco, Andrea, Clara, Giacomo, Francesca, Andrea, Mattia, Irene, Lucia, Federica, Alessandra, Doralice, Davide,
LINGUISTICO
1A L: Alessandra, Giulia, Giorgia, Chiara, Giorgia, Chiara, Amedeo, Marta, Nicolo', Federica, Franco, Chiara, Giorgia, Cecilia, Clarissa, Sofia, Elisa, Irene, Gabriele, Alessio, Nicoletta, Carlotta, Erika, Gianmarco, Luca, Asia, Federica, Andrea, Martina,
1B L: Federica, Luca, Martina, Gaia, Virginia, Valentina, Maria, Giorgia, Intissar, Alessia, Joel, Danny, Giulia, Miriam, Giulia, Roberto, Chiara, Federico, Ginevra, Miriam, Elisa, Zaira, Virginia, Alice, Luna, Marta, Paolo, Irene, Maurizio,
1C L: George, Gabriele, Greta, Davide, Elisa, Alessia, Sara, Sabina, Consuelo, Giulia, Samadhi, Beatrice, Valentina, Anna, Jin,
Elisa, Rebecca, Federico, Marta, Annamaria, Erik, Niccolo', Sara, Alessia, Alba, Daniele, Mariavittoria, Davide, Lucio, Federica,
1D L: Mattia, Alessandro, Aurora, Elisabetta, Alessio, Erika, Lara, Elsa, Alessia, Melania, Chiara, Alice, Federico, Fabiana, Elena,
Pietro, Enrico, Federica, Giulia, Sharon, Cecilia, Virginia, Francesco, Ivan, Sara, Elisabetta, Jacopo, Irene,
1E L: Alessia, Giulia, Rebecca, Serena, Nikolas, Fiorella, Dorothy, Giorgia, Alessandro, Simone, Gloria, Katia, Maria, Cecilia, Eleonora, Giorgia, Flavio, Andrea, Ivan, Umberto, Rebecca, Alessia, Beatrice, Alessia, Lorenzo, Amedeo, Cesario, Fabrizia,
2A L: Lara, Jessica, Stefania, Nicoletta, Giulia, Carlotta, Chiara, Camilla, Antonio, Sara, Eleonora, Christine, Gabriele, Arianna,
Paola, Marianna, Chiara, Daniel, Francesca, Michela, Paulo, Mathia, Elisa, Valentina, Elisa,
2B L: Elisa, Ilaria, Giulia, Luca, Emiliano, Gabriele, Giulia, Alessia, Giulia, Arianna, Sabrina, Camilla, Sabrina, Tiziana, Arianna, Arianna, Desiree, Sara, Giorgia, Emilia, Alessandra, Laura, Matteo, Christina,
2C L: Noemi, Arianna, Alessandra, Ilaria, Valentina, Adina, Alice, Doina, Selma, Francesco, Sara, Francesca, Paolo, Elena, Federica, Kevin, Daniele, Debora, Valentina, Francesca, Elena, Chiara, Alessandra, Viktoriia,
2D L: Marco, Elisa, Emanuela, Barbara, Giulia, Elisa, Veronica, Claudia, Viluta, Vittorio, Patrizia, Giulia, Camilla, Julie, Sara, Alessia, Agnese, Viviana, Noemi, Greta, Miriam, Angelica, Ilaria, Andrea, Giulia, Giovanna,
3al, Beatrice, Vanessa, Alessandra, Andrea, Giulia, Tecla, Beatrice, Elisa, Elena, Giorgia, Eva, Margherita, Sara, Alessia, Kristina,
Erich, Francesco, Stefano, Alice, Ilaria, Elena, Katia, Greta, Lucrezia, Paolo, Michele, Jennifer, Gabriella,
3bl, Beatrice, Lucrezia, Chiara, Lorenza, Alessio, Monica, Lucia, Mihaela, Daniel, Ilaria, Giorgia, Viviana, Aurora, Irene, Elena, Debora, Camilla, Ilaria, Eleonora, Samantha, Claudia, Veronica, Francesca, Francesca,
3cl, Giada, Micaela, Victoria, Anna, Chiara, Serena, Martina, Beatrice, Antonietta, Carolina, Alina, Giulia, Denise, Sara, Michela,
Alex, Mirko, Alessia, Morgana, Lorenzo, Eleonora, Alberto, Valentina, Elisabetta,
3dl, Elena, Vanessa, Eleonora, Ottavia, Martina, Lorenzo, Rebecca, Filippo, Arianna, Violeta, Francesca, Alessia, Stefania, Elisa,
Erica, Angelica, Edoardo, Federica, Edoardo, Ilaria, Anna, Rachele, Martina, Valentina, Michela, Ramona, Federica,
4al, Emilio, Barbara, Pamela, Gerarda, Giorgia, Giulia, Elena, Federica, Silvia, Arianna, Alessia, Natasha, Alessandro, Giulia, Chiara, Alessia, Dalila, Francesca, Paola,
4bl, Giulia, Alice, Davide, Irene, Ilenia, Francesca, Chiara, Alice, Sonia, Virginia, Alessio, Giulia, Simona, Elena, Veronica, Jasmine, Ilaria, Federica,
4cl, Daniele, Chiara, Cristina, Davide, Selena, Alessandra, Alberto, Emiliana, Miriam, Annamaria, Adriana, Matteo, Francesca, Ludovica, Alessandra, Giulia, Sara, Greta, Simona, Debora, Marta,
5al, Elena, Barbara, Giorgia, Stefania, Giulia, Ambra, Chiara, Sabrina, Valentina, Debora, Alessia, Francesca, Eleonora, Gaja, Luca, Valeria, Davide, Francesca, Mirela, Lorenzo, Stefania, Morena, Chiara, Beatrice,
5bl, Gloria, Giulia, Alice, Ana, Deborah, Valeria, Giulia, Erika, Andrea, Mariaserena, Elisabetta, Malin, Marta, Carola, Lorenzo, Beatrice, Alessandra, Lucrezia, Mara, Elisa,
5cl, Irene, Noemi, Chiara, Marta, Francesca, Jessica, Stefania, Federico, Chiara, Ingrid, Magda, Valeria, Valentina, Giorgia, Martina, Arianna, Amalia, Giulia, Valentina, Sara, Chiara, Marta, Valentina,
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SCIENZE UMANE
1A SU: Alessia, Carlotta, Desiree', Nicole, Marianna, Annalisa, Carola, Giorgia, Caterina, Laura, Giorgia, Chiara, Ornella, Layla, Rebecca, Elisabetta, Linda, Ilaria, Ilenia, Giorgia, Silvia, Mara, Monica, Noemi, Giulia, Simona, Martina,
1B SU: Beatrice, Elena, Ilaria, Beatrice, Stefano, Alexandra, Giada, Giorgia, Francesca, Davide, Barbara, Maria Stella, Adelaide,
Marco, Elodie, Lorena, Elisa, Susy, Giada, Alessia, Giorgia, Giulia, Rossella, Fabiola, Marta, Chiara,
1C SU: Sara, Simona, Giulia, Cristina, Micaela, Veronica, Irene, Irene, Viviana, Marta, Vanessa, Debora, Beatrice, Valeria, Giulia,
Chiara, Chiara, Giorgia, Ludovica, Isabella, Chiara, Katia, Daniela, Bogdana, Sonia, Giulia,
2A SU: Giulia, Tobia, Simona, Dea, Clarissarosa, Chiara, Sara, Eleonora, Sarah, Giulia, Nicole, Silvana, Beatrice, Melissa, Stefania,
Davide, Chiara, Cinzia, Matteo,
2B SU: Stefania, Giorgia, Francesca, Arlette, Giada, Veronica, Francesca, Valentina, Martina, Miriam, Letizia, Eleonora, Martina,
Alessandra, Clizia, Nicole, Martina, Miriana, Margherita, Giulia, Sara,
2C SU: Irene, Clarissa, Ali, Sara, Dario, Alessia, Irene, Anna, Claudia, Sara, Vanessa, Noemi, Valentina, Elena, Sara, Irisi, Simone,
Valentina, Selene, Jennifer, Claudia, Nicole, Giada,
3A SU: Valeria, Martina, Samanta, Denise, Chiara, Gabriele, Marta, Annalisa, Alice, Angelica, Marco, Elettra, Maria, Beatrice, Debora, Valeria, Giulia, Giulia, Debora, Christian, Valeria,
3B SU: Carolina, Alessia, Alice, Cristina, Emily, Ilaria, Nicole, Cristina, Margherita, Valentina, Francesca, Ilaria, Sara, Marco, Martina, Laura, Eleonora, Stephanie, Davide, Maila, Simone, Gaia,
3C SU: Martina, Nicoletta, Giulia, Miriam, Giulia, Rebecca, Silvia, Chiara, Elena, Miriam, Sara, Elisa, Ilaria, Giulia, Alessia, Elisa, Arianna, Fabiana, Silvia, Eleonora, , Martina, Vittoria, Sara, Pietro, Riccardo, Elena, Alessandro, Ciro, Noemi, Lisa, Diana, Meritxell,
Jessica, Ilaria, Marco, Giorgia, Madalina, Gabriele,
4A Sociopsico, Serena, Sara, Sonia, Martina, Alice, Desiree, Sara, Giovanni, Chiara, Federica, Noemi, Giulia, Veronica, Sara, Chiara, Francesca, Gemma, Mara, Francesca, Chiara, Noemi, Paolo,
4B Sociopsico, Sara, Claudio, Francesca, Marika, Laura, Selene, Noemi, Deborah, Francesca, Erica, Ilaria, Martina, Alessia, Edoardo, Veronica, Veronica, Isabella, Marta, Denisa,
4C Sociopsico, Valeria, Claudia, Ileana, Roberta, Gaia, Alice, Jessica, Francesca, Sara, Silvia, Martina, Alessandra, Sofia, Chiara,
Alice, Giulio, Rachele, Valentina, Mara, Michela, Serena, Tiziana, Luca, Christian, Francesca, Serena, Chiara, Selene, Jennifer,
Martina, Giulia, Adelaide, Valentina, Martina, Vanessa, Diana, Alessandra, Susan, Alessia, Paola, Veronica, Valeria, Ilaria, Marika,
Paola,
5A Sociopsico, Alice, Giulia, Ilaria, Luana, Marta, Luana, Ilaria, Simone, Stefano, Miriana, Chiara, Chiara, Erica, Debora,
Margherita, Rosy, Stephanie, Emanuela, Silvia, Stefania, Marianna, Giulia, Simona, Elisa, Luca,
5B Sociopsico, Clarissa, Davide, Martina, Serena, Martina, Sabrina, Carola, Silvia, Antonietta, Naomi, Giulia, Gioele, Silvia, Marianna, Noemi, Sara, Sabrina, Angela, Erika, Greta, Alberto, Alessia, Luca,
5C Sociopsico, Elisabetta, Liliana, Noemi, Beatrice, Anna, Samantha, Francesca, Veronica, Valentina, Erica, Eliana, Michele, Astrid, Chiara, Naomi, Alessia, Sandra, Michelle, Federica, Chiara, Sara, Clorinda, Erica, Camilla, Giulia,
SCIENZE SOCIALI
1A ES: Martina, Ilaria, Federica, Iman, Rebecca,Luana,Emanuele, Lisa, Federica, Alessandra, Carola, Sharon, Rinaldo, Chiara,
Elisabetta, Gaia, Federica, Alice, Francesca, Ismael, Valentina, Grazia, Anastasia, Morgana, Marika, Stephanie, Deisy, Lucia, Melissa, Teresa,
1B ES: Melania, Manuela, Erica, Mariana, Silvia, Jenny, Noemi, Noemi, Federica, Oumaima, Giorgia, Ida, Karen, Veronica, Camilla,
Monaca, Michela, Francesca, Carlotta, Sara, Roberta, Francesca, Viviana, Giulia, Gabriella, Gioele, Dana, Anna, Alessia, Martina,
2A ES: Sarah, Veronica, Carolina, Aurora, Nicolo', Stefania, Francesca, Francesca, Sonia, Giulia, Chiara, Francesca, Priscilla, Giorgia, Elisa, Sharon, Martina, Giulia, Gianluca, Ledina, Lucrezia,
2B ES: Irene, Jennifer, Nikolaus, Chiara, Veronica, Letizia, Emily, Sara, Patrizia, Sharon, Matilde, Giulia, Alessia, Rebecca, Stefania,
Deborah, Mariateresa, Elisa, Martina, Sara, Greta, Marco,
2C ES: Ermanna, Alberto, Antonio, Matteo, Lucia, Erika, Daniele, Beatrice, Clarissa, Veronica, Alexandra, Cristina, Ilenia, Chiara,
Fabjola, Fabiana, Alessia, Giulia, Marianna, Fabiana, Alessandro, Emma, Federico, Amina,
2D ES: Enrica, Giorgia, Sofia, Silvia, Samantha, Giulia, Emanuela, Alice, Giada, Federica, Erika, Gabriella, Marta, Giulia, Karen,
Francesca, Astrid, Laura, Chiara, Luna, Dumitru, Eleonora,
3A ES: Sara, Viviana, Francesca, Serena, Sanu, Veronica, Simona, Sofia, Elena, Jessica, Miriana, Chiara, Stefania, Alina, Jessica,
Elisa, Sara, Stefania, Elisa, Cristina, Simona, Mara, Matteo, Giada,
3B ES: Emilia, Giada, Chiara, Rebecca, Gloria, Guendalina, Elisa, Giorgia, Laila, Martina, Michela, Alessandro, Davide, Patrizia, Martino, Riccardo, Carol, Giulia, Silvia, Elena,
3C ES: Jessica, Francesca, Martina, Veronica, Alice, Francesca, Desiree', Davide, Ilaria, Sarah, Elisa, Sara, Mariagiorgia, Daniele,
Alessandro, Gaia, Matteo, Martina, Tea,
4A Soc: Giorgia, Francesca, Krizia, Federica, Beatrice, Valentina, Alessandra, Dayana, Francesco, Margherita, Federica, Devis, Jessica, Francesco, Sara, Alessio, Corrado, Giorgia, Miriana, Isabelle, Samira, Federica, Veronica,
4B Soc: Alessia, Francesca, Eleonora, Samanta, Ricardo, Gloria, Roberta, Andrea, Alessio, Martina, Andrea, Martina, Federica, Vanessa, Maria, Giulia, Giulia, Vanessa, Jonatha, Simone, Elisa, Sara, Emilia, Lorenzo,
4C Soc: Cristina, Simona, Alessia, Chiara, Mirian, Claudia, Claudia, Ana, Vittoria, Emily, Elisa, Roberta, Cristina, Isabel, Annachiara,
Alexandrina, Elisa, Arnaldo, Maria, Alessia, Andrea, Sara, Sharon, Margarita,
5A Soc: Ylenia, Irene, Sara, Maddalena, Christopher, Elena, Ilaria, Alice, Martina, Eleonora, Giulia, Elena, Pamela, Sara, Luca, Lara, Noemi, Marta, Isabella, Monia, Elisa,
5B Soc: Sara, Sara, Micaela, Francesca, Alessia, Elisa, Elisa, Veronica, Giulia, Alessia, Eleonora, Isabel, Chiara, Chiara, Alessandro,
Luca, Alessandra, Alessandra, Valentina, Barbara, Cristina, Noemi, Elisa, Alberto, Cassandra,
5C Soc: Alessandra, Erika, Ilenia, Beatrice, Federica, Aurora, Giulia, Federico, Stefania, Martina, Monica, Sara, Margherita, Eleonora, Eleonora, Valeria, Arianna, Martina, Ilaria, Marta, Giulia, Sara,
5D Soc: Federica, Chiara, Michela, Michela, Elisa, Cristina, Giulia, Federica, Mariagrazia, Arianna, Chiara, Anna, Ambra, Giada, Ilaria, Chiara, Rebecca, Giorgia, Gianina, Roberta, Alessandra, Carola, Andrea, Alessandra, Lisa
I nomi più diffusi del Porporato
I nomi femminili
più diffusi:
Giulia 68
Chiara 60
Sara 49
Francesca 45
Martina 36
Alessia 36
Elisa 35
Giorgia 32
Federica 30
Valentina 25
Ilaria 25
Eleonora 23
I nomi maschili
più diffusi:
Alessandro 14
Andrea 17
Francesco 11
Lorenzo 10
Davide 12
Matteo 9
Gabriele 10
Marco 9
Alberto 9
Luca 11
I nomi unici: Ginevra, Mathia, Alisea, Susanna,
Asia, Mikail, Meriam, Gaetano, Cristiano, Delia,
Rinaldo, Deisy, Ariane, Nevio, Alexia, Ludwig, Layla, Ornella, Mariaserena, Malin, Samira, Jolanda,
Tecla, Ottavia,Viluta, Julie, Viktoriia, Gianina, Giovanni, Monia, Alexandrina, Arnaldo, Elettra, Kevin,
Zaira, Gaja, Mirela, Michelle, Jonatha, Dayana, Devis, Corrado, Isabelle, Betelehem, Sira, Raoabi, AlAllegra, Viola, Livia, Gerarda, Kristina, Erich, Natasha, Mihaela, Adina, Doina, Selma, Giacomo, Doralice, Anita, Nikolas, Fiorella, Silvana, Vincenzo,
Marcello, Tommaso, Diego, Patrizio, Rossana, RiRicardo, Dennis, Meritxell, Susy, Madalina, Elodie,
Susan, Stella, Bogdana, Ciro, Dumitru, Sanu, Fabjola, Jenny, Oumaima, Ermanna, Ida, Gemma, Liliana, Rosy, Ottavio, George, Samadhi, Jin, Consuelo,
Sabina, Eliana, Ismael, Anastasia, Grazia, Mariagrazia, Erminda, Emilio, Emiliano, Laila, Krizia, Dayana, Dalila, Adriana, Martino, Mariagiorgia, Denisa,
Ingrid, Magda.
Lettere alla redazione
Caro Enrico, lo studio è duro...
Sì, caro Enrico, lo studio ti è duro, come ti dice tua madre; non ti vedo ancora
andare a scuola con quell’animo risoluto e con quel viso ridente, ch’io vorrei.
Tu hai ancora il restìo. Ma senti: pensa un po’ che misera, spregevole sarebbe
la tua giornata se tu non andassi a scuola! A mani giunte, a capo a una
settimana, domanderesti di ritornarci, roso dalla noia e dalla vergogna,
stomacato dai tuoi trastulli e della tua esistenza. Tutti, tutti studiano ora, Enrico mio. Pensa agli operai che vanno a scuola la sera dopo aver faticato tutta la
giornata; alle donne, alle ragazze del popolo che vanno a scuola la domenica,
dopo aver lavorato tutta la settimana; ai soldati che mettono mano ai libri e ai
quaderni quando tornano spossati dagli esercizi; pensa ai ragazzi muti e ciechi,
che pure studiano; e fino ai prigionieri, che anch’essi imparano a leggere e a
scrivere. Pensa la mattina quando esci, che in quello stesso momento, nella tua
stessa città, altri trentamila ragazzi vanno come te a chiudersi per tre ore in
una stanza a studiare. Ma che! Pensa agli innumerevoli ragazzi che presso a
poco a quell’ora vanno a scuola in tutti i paesi; vedili con l’immaginazione,
che vanno, vanno, per vicoli dei villaggi quieti, per le strade delle città rumorose, lungo le rive dei mari e dei laghi, dove sotto un sole ardente, dove tra le
nebbie, in barca nei paesi intersecati da canali, a cavallo per le grandi pianure,
in slitta sopra le nevi, per valli e per colline, a traverso a boschi e a torrenti, su
per sentieri solitari delle montagne, soli, a coppie, a gruppi, a lunghe file, tutti
coi libri sotto il braccio, vestiti in mille modi, parlanti in mille lingue, dalle
ultime scuole della Russia quasi perdute fra i ghiacci alle ultime scuole
dell’Arabia ombreggiate dalle palme, milioni e milioni, tutti a imparare in
cento forme diverse le medesime cose; immagina questo vastissimo
formicolio di ragazzi di cento popoli, questo movimento immenso di cui fai
parte, e pensa: – Se questo movimento cessasse l’umanità ricadrebbe nella
barbarie; questo movimento è il progresso, la speranza, la gloria del mondo. –
Coraggio, dunque, piccolo soldato dell’immenso esercito. I tuoi libri son le tue
armi, la tua classe è la tua squadra, il campo di battaglia è la terra intera, e la
vittoria è la civiltà umana. Non essere un soldato codardo, Enrico mio.
Tuo padre
Edmondo De Amicis, “Cuore”, 1886
Leggere e abbandonare… È bookcrossing
Cos’ è il bookcrossing…
“Il libro che vedete nella foto non si è perso, è solo libero!Bookcrossing significa condivisione di libri, significa leggere
un libro e poi decidere di abbandonarlo, per permettere ad altri di leggerlo, di provare emozioni…
Diceva Arthur Bloch “Non si perde mai nessun libro prestandolo, a eccezione di quelli cui si tiene particolarmente”.
Questa è un po’ la filosofia del bookcrossing, ossia della condivisione dei libri con altra gente. Il bookcrossing è nato nel
marzo 2001 con Ron e Kaori Hornbaker che, prendendo spunto da alcuni sistemi di tracciamento in rete, lanciarono il
sito www.bookcrossing.com per lo scambio libero dei libri.
www.bookcrossing-italy.com è la versione italiana e conta ad oggi più di 21.000 iscritti distribuiti sul territorio
nazionale tra città e provincia.
“L’intenzione è quella di condividere un libro con il mondo, liberandolo: è il modo che una persona ha per offrire a tanti
l’occasione di arricchirsi delle stesse o di altre emozioni. Se l’idea di abbandonare un libro in giro ti sembra strana, per un
bookcorsaro il libro è il mezzo per trasmettere un’emozione e questa non smette di esistere quando il libro non c’è più”.
Come è nata la condivisione di libri che si fa nel bookcrossing?
Volendo capire come è nata questa iniziativa, è necessario andare indietro nei secoli, perché già nella Grecia antica il
filosofo Teofrasto liberava scritti chiusi in bottiglia in mare. Nei più recenti anni ’70 fu lanciato il Progetto Gutenberg
con l’obiettivo di realizzare una biblioteca di testi stampati in formato elettronico leggibile gratuitamente da chiunque in
quanto libri senza copyright o con copyright scaduto (oggi sono chiamati eBook). Negli anni ’90 abbiamo avuto molti
esempi di progetti per lo più americani, quali ad esempio Born to read (in italiano l’iniziativa si chiama Nati per Leggere)
lanciato con il fine di permettere a tutti, anche a chi si trovava in ospedale e a chi non aveva i mezzi economici, di leggere un buon libro! Il progetto è nato nella sala d’aspetto di pediatria di un ospedale di Boston, dove i libri messi a disposizione dall’ospedale, sparivano regolarmente… perché allora non istituzionalizzare il furto? E così fu, libri liberi, da leggere e far circolare, per l’arricchimento di tutti e per la felicità di tutti i bambini.
Pescato tutto dal web: http://www.informagiovani-italia.com/bookcrossing.htm#ixzz1lgmbI2WC
19
19
PORPORATO 150 ANNI
(Programma delle manifestazioni)
sabato 10 novembre 2012, Auditorium Baralis, Via Marro 6, Pinerolo (TO)
Ore 9.00 - registrazione dei partecipanti
Ore 9.30 - saluti istituzionali: Ministro dell’Istruzione, F. Profumo; Vice Direttore Generale dell’USR Piemonte, S. Di Costanzo; Dirigente UST Torino, P. d’Alessandro; Sindaco Città di Pinerolo, E. Buttiero; Assessore all’istruzione Regione
Piemonte, A. Cirio; Assessore all’istruzione Provincia di Torino, U. D’Ottavio; Assessore all’istruzione Città di Pinerolo,
G. P. Clement; Assessore alla Cultura Città di Pinerolo, P. Pivaro; Presidente Consorzio Pracatinat, M. Bertiglia.
ore 10.00 - M. T. Ingicco, Dirigente Scolastico Liceo “Porporato”: Introduzione e coordinamento
ore 10.15 - Elio Salvai: Il “Porporato” tra passato e presente. La storia di un liceo
ore 11.00 - Ritratti musicali, a cura di A. Manassero. A. Enrici soprano, S. Lucisano pianoforte.
ore 11.15 - Il punto di vista degli allievi. Uno studente di oggi intervista uno studente di ieri, sig. M. Passet Gros classe 1917 — Trailer del video “Gli ex allievi raccontano”
11.45 - Conclusioni. Senatore E. Fassone
Visita alle Mostre allestite nei locali dell’Istituto
ore 21, auditorium Baralis - concerto Inferno. Opera in musica, del gruppo Effetto Notte. A cura dell’Associazione Ex Allievi.
lunedì 12 novembre 2012 - Auditorium Baralis, ore 8,30-10,15 e 10,30-12,15,
Porporato porte aperte, edizione speciale rivolta agli studenti delle scuole medie del Pinerolese
- spettacoli teatrali Sai un mito?, a cura dell’indirizzo classico
martedì 13 e mercoledì 14 novembre 2012 - Auditorium Baralis, ore 8,30-10,15 e 10,30-12,15
Porporato porte aperte, edizione speciale in lingua straniera “In viaggio …”
rivolta agli studenti delle scuole medie del Pinerolese e agli allievi del Liceo
a cura dell’indirizzo linguistico
ore 20,30, Porporato porte aperte, edizione speciale rivolta alla cittadinanza - auditorium Baralis
spettacoli teatrali in lingua straniera “In viaggio …”
mercoledì 14 novembre 2012
ore 9,00-11,00, corridoio al piano terra e palestra
Porporato porte aperte, edizione speciale rivolta agli studenti delle scuole elementari del Pinerolese
- breve visita al Liceo e alle mostre, giochi in palestra, a cura degli indirizzi sociopsicopedagogico e scienze sociali
giovedì 15 novembre 2012
Convegno Classici pinerolesi, ore 9,30, auditorium Baralis
- Saluti - M. Teresa Ingicco, Dirigente Scolastico Liceo “Porporato”
- Introduzione – Andrea Balbo - Università di Torino, ex allievo e docente del Porporato
- Gli studi classici in Piemonte tra la seconda metà dell'Ottocento e l'inizio del Novecento - Gian Franco Gianotti,
Università di Torino
- L'Aristotele degli Oblati e la sua importanza culturale - Giuliana Besso, dottore di ricerca in Filologia classica docente di ruolo presso il L. C. D’Azeglio di Torino- Francesco Malaguzzi (già docente di Biblioteconomia presso
l’Università del Piemonte Orientale)
- Pausa caffè
- Classici a Pinerolo tra scuola e produzione latina - Andrea Balbo - Università di Torino, ex allievo e docente del Porporato
- Pinerolo, il Piemonte, il Risorgimento e il latino nelle parole di Faldella - Roberta Piastri, Università del Piemonte
Orientale, autrice dell'editio princeps del De redemptione Italica, Vercelli 2011
- Discussione e conclusioni
ore 15 - visita alla Biblioteca degli Oblati - ore 16,30 - visita alla Biblioteca Alliaudi
Il convegno è rivolto alle classi seconde e terze dell’indirizzo classico e alla cittadinanza.
venerdì 16 novembre 2012
ore 8,30-10,15 e 10,30-12,15, Aula Magna
Porporato porte aperte, edizione speciale rivolta agli studenti delle scuole medie del Pinerolese
- spettacoli teatrali “Sai un mito?”, a cura dell’indirizzo classico
ore 10,00, auditorium Baralis - Per gli studenti del Liceo Porporato
Un sorso di terra, spettacolo teatrale a cura della compagnia I Fuori di Teatro, da un testo di H. Böll
sabato 17 novembre 2012 - Auditorium Baralis, ore 10,00-13,00,
Come costruire un curriculum europeo e internazionale per i nuovi licei
Seminario sulla cooperazione internazione e lo sviluppo sostenibile
Presentazione del progetto bilingue “Des Alpes au
Sahel!” e della piattaforma didattica
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A cura del Settore Affari Internazionali della Regione Piemonte
Rivolto ai docenti e agli studenti del triennio del Liceo Porporato e delle altre scuole secondarie del Pinerolese
martedì 20 novembre 2012
ore 8,30-10,15 e 10,30-12,15, auditorium Baralis
Porporato porte aperte, edizione speciale di animazione rivolta agli studenti delle scuole medie del Pinerolese
- spettacoli teatrali “Sai un mito?”, a cura dell’indirizzo classico
mercoledì 21 e giovedì 22 novembre 2012
ore 9,00-11,00, corridoio al piano terra e palestra
Porporato porte aperte, edizione speciale rivolta agli studenti delle scuole elementari del Pinerolese
- breve visita al Liceo e alle mostre, giochi in palestra, a cura degli indirizzi sociopsicopedagogico e scienze sociali
mercoledì 21 novembre 2012
ore 21,00, Teatro Incontro - ingresso libero
Un sorso di terra, spettacolo teatrale a cura della compagnia I Fuori di Teatro, da un testo di H. Böll
giovedì 22 novembre 2012
ore 21,00, chiesa Madonna di Fatima - Ingresso libero
Concerto d’organo. Matteo Bonfiglioli, organo. Musiche di J. P. Sweelinck, M. Weckmann, D. Buxtehude, J. S. Bach.
venerdì 23 novembre 2012
ore 9,00-11,00, corridoio al piano terra e palestra
Porporato porte aperte, edizione speciale rivolta agli studenti delle scuole elementari del Pinerolese
- breve visita al Liceo e alle mostre, giochi in palestra, a cura degli indirizzi sociopsicopedagogico e scienze sociali
Attività di animazione ore 15,00, auditorium Baralis
Incontri con i classici della letteratura: Natascia Tonelli “Petrarca è ancora in vista”
Rivolto agli studenti del Liceo Porporato e di altre scuole del Pinerolese
sabato 24 novembre 2012 - Manifestazione di chiusura
ore 8,45, auditorium Baralis – registrazione dei partecipanti
ore 9,00 - saluti - ore 9,10 Ritratti musicali, a cura di Annalisa Manassero
Filippo Neri violino Chiara Merlo pianoforte; Stefano Gualtiero pianoforte; Renata Silano oboe Nicola Bianciotto
pianoforte; Vittorio Damiano pianoforte; Giorgio Damiano chitarra; Aline Privitera violoncello; Eloise Garello pianoforte;
Irene Silano flauto traverso; Chiara Merlo pianoforte; Giovanni Damiano pianoforte; Elena Martin soprano Patrizia Gastaldi pianoforte
ore 10,00 - Lancio del concorso “Resistenza e Costituzione”. Intervento del senatore Elvio Fassone, promotore
dell’iniziativa; intervento di Mariella Amico
ore 10,30 - Il Porporato dal punto di vista degli allievi: proiezione del video Gli ex allievi raccontano. Introduce il regista, Enrico Lantelme.
ore 11,30 - Premiazione Concorso Service “Scambi giovanili” 2012 (I edizione) – Club Lions Pinerolo Acaja
ore 12,30 cortile - concerto degli studenti (vari gruppi e vari generi musicali)
Per gli studenti del Liceo Porporato e la cittadinanza
MOSTRE
A partire dal 10 novembre 2012 e per tutta la durata delle manifestazioni saranno visitabili, nei locali della scuola, le
mostre fotografiche:
Galassia Porporato. Persone, tempi, spazi
Lo specchio della scuola. Viaggio tra i libri della biblioteca del Liceo Porporato
Gli strumenti del Museo di Fisica del Liceo (10/11/12 ore 12-14; 15/11/12 ore 14-16; 24/11/12 ore 12-14)
Proiezioni continuative di video dalle ore 9 alle ore 13. Tra gli altri:
Visita virtuale al Museo di fisica del Liceo
Capaci vent’anni dopo. Video realizzato dalla 1a B classico, 1° classificato al concorso per il ventennale della strage di
Capaci
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1, Ottobre 2012 - Liceo Porporato