Smolino
n. 2 – Novembre 2012
Er Chiarino
GIORNALINO A
CURA DEGLI
ALUNNI DELLA
SCUOLA
PRIMARIA
S. CHIARA DI
SANTA MARIA
DELLE MOLE
Eccoci al City Camp con i nostri
tutors e le nostre maestre!
Progetto City Camp
Quest’anno, nell’Istituto “Santa
Chiara” in Santa Maria delle Mole,
ha avuto luogo, dall’11 al 22
giugno 2012 un nuovo progetto “il
City Camp”.
È stata una “full immersion” nella
cultura
anglosassone
che
ha
coinvolto
molti
degli
alunni
dell’Istituto.
I Tutors (insegnanti di madre
lingua) giunti dagli Stati Uniti e dal
Canada hanno entusiasmato e
motivato con le loro energie
ludiche e competenze didattiche
tutti gli studenti.
Vera, Jache e Julie, i nostri Tutor,
sono stati ospitati e coccolati da tre
famiglie dei nostri alunni.
È stata un’esperienza emozionante
che ha toccato il cuore di tutti noi.
L’intreccio della cultura italiana con
quella
americana
ha
avuto
l’obiettivo di motivare sempre più
l’apprendimento della lingua inglese.
Tre Insegnanti dell’Istituto hanno
organizzato
e diretto il campo
dalle 9 alle 17 tutti e quindici i
giorni.
Maria, Marzia e Ida le interessate
al progetto sperano coraggiosamente
di ripetere l’esperienza
l’anno
prossimo!
Le insegnanti
Maria, Marzia e Ida
Indice degli articoli
Progetto City Camp
1
Viaggi: viaggio nella storia
“Gli antichi romani”
Intervista alle maestre
Cosa pensiamo di…
2-3
4
5
Gli Speciali: Musical
6-7
Attualità: Visita Aeroporto
8-9
Fantasia: Immagina di vivere..10-11
Umorismo: le barzellette
12
La Bella e la Bestia
Lo sapevate che…
Il toponimo di Santa Maria delle Mole nasce dalla composizione di Santa Maria, in onore della Vergine Maria patrona del centro
abitato, e delle Mole, dalle mole che sorgevano nel luogo, alimentate dalle acque del fosso di Fiorano e dalle sorgenti presenti in loco.
È consuetudine ritenere che il nome provenga dal ritrovamento, effettuato in origine, di una piccola statua raffigurante la Madonna e di
una coppia di mole. La statua e le mole sono state conservate a lungo in un piccolo spazio recintato nei pressi del semaforo all'incrocio
di Viale della Repubblica con la Via Appia Nuova. Attualmente sono poste in bella vista al centro di piazza Sandro Sciotti.
1
Viaggi
Questa volta si tratta di un viaggio speciale: un viaggio nella STORIA.
I bambini della Quinta A immaginano di trascorrere una giornata nell’antica
Roma.
Ieri stavo sul mio letto a vedere i cartoni di
Asterix alla TV quando ho iniziato a
pensare agli antichi Romani. Pensando
pensando mi sono ritrovata nell’antica
Roma…
… Sono Ilenias, una bambina patrizia che
vive nell’antica Roma. La mia casa è
enorme, su un unico piano e ha molte
stanze. La mia abitazione ha delle finestre
che danno sulla corte, tanto che da fuori
sembra una piccola fortezza. La casa è
circondata da un giardino cjon molti alberi
piantati. La famiglia per andare a scuola
vengo accompagnata dallo schiavo della
famiglia di nome Acumas. Le lezioni si fanno
a casa del maestro, noi bambini ci
dobbiamo alzare quando è ancora buio
perché le lezioni iniziano all’alba. D’inverno
dobbiamo portare delle lanterne. Noi
dobbiamo scrivere su tavolette cerate e per
scrivere non usiamo i banchi ma dobbiamo
appoggiare la tavoletta sulle nostre
ginocchia. L’arredamento della nostra aula
è composto da una sedia alta per il maestro,
qualche panca per noi alunni però noi non
la utilizziamo mai perché è più comodo
appoggiare la tavoletta sulle ginocchia. Per
scrivere utilizziamo uno stilo appuntito do
osso o di metallo. Spesso, quando torno da
scuola, o vado a fare compere per la città
insieme ad Acumas, o mi metto a giocare in
giardino.Questa è la mia seconda settimana
di scuola e, quando lo schiavo Acumas mi
ha riportato a casa, i miei genitori di nome
Mauros e Patrizias mi hanno premiato
facendomi comprare due giochi.
Io con il mio papà sono andata subito a
comprare i giocattoli e, appena siamo
entrati nel negozio ho preso una scatola di
soldati in bronzo, l’altro gioco che ho scelto
è stata una palla tutta colorata. Di solito
andiamo in giro per la città con Acumas, ma
quel giorno sono stata accompagnata da
mio padre e questa cosa mi ha reso molto
felice. La sera non essendoci l’elettricità
abbiamo acceso sia le lanterne che delle
candele. La tavola utilizzata per il pranzo o
la cena è lnga n metro e mezzo ed io ed il
mio papà ci mettiamo a capotavola e la
mamma al centro. Il nostro schiavo Acumas
ci serve tutto quello che ha cucinato la
mamma.
Che bella la vita nell’antica Roma!
ILENIA BLASI
Ieri ero alla finestra a guardare la pioggia
quando mi sono messo a pensare a come
sarei stato nell’antica Roma. All’improvviso
sono diventato un ragazzo romano che si
trova nella sua domus con i suoi genitori.
Stiamo pranzando sul tablinus.
Finito il pranzo mio padre si reca al senato
con mia madre che lo acompagna.
Io invece vado a fare una passeggiata a
piedi per il centro della città, così inizio a
gironzolare per i negozi e guardo tutti i
giocattoli di bronzo: cavalli, trottole e
statuine.
Poi stanco della lunga passeggiata decido
di andare a fare un pisolino e, mentre mi
riavvio verso la domus, già sogno il mio
letto tutto di ferro… ma per fortuna lì
sopra c’è il mio vecchio materasso
morbido, cucito ed imbottito a mano.
Finalmente mi riposo ma dopo un po’ mi
sveglia il suono di una tromba… è il
segnale dell’inizio dei giochi.
Allora coro al Colosseo e arrivo proprio
quando un romano lancia il suo
giavellotto. È lo stesso che seguo poi
appassionatamente in una serie di giochi.
Alla fine è lui che vince le Olimpiadi! Ad
un tratto sento uno strano rumore che
diventa sempre più fote e più vicino fino a
che di soprassalto e col cuore in gola
apro gli occhi. Solo ora mi sono reso
conto che mi ero addormentato per
davvero e quello strano rumore non era
altro che mio fratello che per svegliarmi
batteva i pugni sul vetro della finestra e
mi chiamava a gran voce.
SIMONE LUCCI
2
3
Intervista alle maestre
La quinta intervista la maestra Ida
Ilaria:
Dove sei nata?
A Siena.
Salvo:
Quando sei diventata maestra?
Come si chiamava la tua maestra?
La mia maestra di prima e seconda a
cui volevo molto bene si chiamava
Giuseppina Parabolani, quella di
terza, quarta e quinta si chiamava
Irene Bianchi. Io la detestavo ma è
grazie a lei che sono diventata una
brava maestra.
Riccardo C.
Qual è il luogo preferito in cui sei
andata in vacanza?
Parigi.
N icolò:
Qual è il tuo cantante preferito?
Gianna Nannini e Jovanotti.
Caterina:
Dove tipiace andare al mare?
All’Isola d’Elba.
Valerio B:
Qual è stata la tua esperienza più
paurosa?
Quando avevo 5 anni e abitavo a
Seggiano,
l’unica
fonte
di
riscaldamento era il camino.
Una notte di bufera il camino prese
fuoco, crollò tutta la parete e io mi misi
tantissima paura.
M atilda:
Qual’era la tua materia preferita
quando eri piccola?
La Matematica.
Sono diventata maestra a 19 anni.
Valeria:
M atteo:
Oltre alla maestra che cosa avresti
voluto fare di mestiere?
Come era la tua scuola?
Carolina:
Benissimo perché avevo molti amici.
Era grande e vecchia. I banchi erano
con il calamaio. Erano banchi di legno
con la pedana, duri duri e stretti. Sopra
si aprivano per metterci i quaderni ed
erano un po’ inclinati.
La pediatra.
Sara:
Federico:
Chi era la tua migliore amica?
Ce ne avevo tre: Viviana, Brunella e
Daniela.
Federica:
Denise
Qual è il tuo hobby preferito?
Leggere, fare l’uncinetto e lavorare a
maglia.
Quando sono nati Francesco e
Chiara?
Sono nati entrambi a maggio: Federico
il 18 dell’88 e chiara il 14 dell’84.
Quando eri piccola ce l’avevi un
ragazzo?
Alessia:
Avrei voluto averlo ma non ce l’avevo,
però sognavo il principe azzurro.
Gli spaghetti con le vongole.
Ludovica:
Qual è il tuo attore preferito?
Richard Gere.
Qual è il tuo piatto preferito?
Dorotea:
Quando e perché hai deciso di
fare la maestra?
Beatrice:
Perché ero innamorata della
maestra di prima e seconda.
Qual è il tuo dolce preferito?
Lorenzo:
Il Tiramisù.
Asia:
Dove vi siete conosciuti tu e
Roberto?
Ci siamo conosciuti a casa di una mia
amica di nome Silvia che abita in un
piccolo paesino a Seggiano.
Fabiana:
Qual è il tuo film preferito?
Titanic.
Valerio C:
mia
Qual è il tuo animale preferito?
Sono le mie tartarughe Tarta e Ruga.
Luisa:
Qual è la tua marca preferita di
vestiti?
Se avessi abbastanza soldi comprerei
tutto da Fendi.
Davide:
Qual è il tuo colore preferito?
Tutti i colori dell’arcobaleno.
Come ti trovavi da piccola nella tua
scuola?
4
Cosa pensiamo di…
dai nostri compagni che ora sono alla scuola media
Ricordi della scuola
primaria
Di questi cinque anni ricordo molte cose che
vi voglio raccontare. Ricordo che quando
ero in prima Primaria i miei amici: Valerio,
Remigio e Lorenzo Berardo piangevano
ogni giorno perché volevano le proprie
mamme. A metà anno arrivò un nuovo
compagno: Johan sembrava proprio una
piccola
scimmia,
perché
correva
dappertutto. Subito dopo il suo
arrivò
facemmo la nostra prima gita alla “Centrale
del Latte”, e ci divertimmo molto.
Poi rammento la nostra prima recita, quella
di San Francesco, dove facemmo una gran
bella figura.
In seconda arrivarono altri compagni:
Riccardo e Martina Salvoni con i quali
siamo diventati subito amici. Alla fine della
seconda andammo allo zoo qui Gabriel che
combinava sempre qualche guaio buttò una
bottiglia nella vasca delle foche. Inoltre
facemmo la recita di Nutrilandia, dove
eravamo vestiti tutti da ortaggi.
In terza ci recammo in gita a Casa Masca, lì
Martina Salvoni si mise dietro un asino con il
rischio che l’animale le desse un calcio. Alla
Fine dell’anno abbiamo recitato nel Musical
di Peter Pan ma è arrivata anche una nuova
compagna: Martina Celli. Quest’anno però
mi ricorda anche il fidanzamento di Martina
Salvoni con Lorenzo Patanè e quello di
Valeria con Lorenzo Berardo. L’anno della
quarta è stato molto intenso: innanzitutto
abbiamo fatto una gita stupenda a Palazzo
Chigi e al lago di Castelgandolfo.
Poi c’è stato il fidanzamento tra Johan e
Martina Salvoni che ha creato alcune liti ed
è arrivata anche una nuova alunna: Sara.
Anche in questo ultimo anno sono accadute
cose interessanti: ad esempio c’è stata una
lite tra maschi e femmine, dove io ho
discusso soprattutto con Mattias che mi ha
girato il polso. Infine domani Faremo una
gita di tre giorni a Rimini e vedremo la
Repubblica di San Marino, l’’Italia in
Miniatura e il parco d’oltremare. In questo
ultimo anno mi sento un po’ triste perché
non rivedrò più la Maestra e le mie
compagne Giulia, Ludovica, Martina Salvoni
e Martina Celli, perche in questi anni ci
siamo davvero divertiti.
Diritti uguali per tutti
Cari lettori, con questo testo vi voglio
invogliare a fare una sola cosa: lottare
contro le ditte che sfruttano i bambini per
produrre prodotti per il commercio.
La prima cosa che voglio farvi notare è la
differenza tra un bambino italiano e uno
Pakistano.
Un ragazzo del nostro paese ha il diritto di
andare a Scuola, di avere una casa
abbastanza confortevole, di avere acqua e
cibo per vivere e soprattutto di aver
assistenza medica ad ogni ora. Un bambino
Pakistano non ha nemmeno uno di questi
diritti.
Pertanto vi voglio far riflettere su come fare
per non costringere i bambini a lavorare. Io
ha tre idee:
la prima è fare una
manifestazione contro le ditte, la seconda è
denunciare le aziende che sfruttano i
bambini e la terza, la più ovvia, è quella di
non comprare più i prodotti provenienti
dalle fabbriche che fanno lavorare i minori.
Per me le persone che approfittano dei
ragazzi sono persone senza dignità perché
se sfrutti un debole
sei davvero una
persona cattiva. Concludo dicendovi di
mettere una mano sul cuore e di pensare ai
bambini che invece di giocare lavorano per
mantenere la famiglia. In fondo sono anche
loro bambini e hanno i nostri stessi diritti.
Fatevi questa domanda:
Come si può approfittare di un innocente
bambino?
Descrivo il bambino più
distratto del mondo
C’era una volta un bambino di nome
Mattias. Si può definire un bambino molto
robusto ma molto smemorato.
Un giorno mentre si preparava lo zaino,
visto che era molto distratto mise il gatto
nello zaino
come se fosse un astuccio
peloso poi lo chiuse e andò a scuola.
Arrivò prima la maestra Giulia, una maestra
che tutti vorrebbero avere, una maestra
brava e simpatica con tutti. Arrivò a scuola
anche Mattias e si sedette al posto della
maestra. Quando la maestra lo vide lo
5
mandò al suo posto e chiese agli alunni di
prendere l’astuccio per iniziare
a
disegnare. Anche Mattias prese l’astuccio
ma dal suo zaino uscì un gatto che cominciò
a correre tra i banchi della classe con molto
divertimento da parte di tutti. Le maestre
urlavano, i bambini correvano dappertutto,
c’era qualcuno che saliva anche sui banchi,
sembravano tutti impazziti.
Mattias afferrò il gatto e lo rimise nello
zaino ma ricevette una bella punizione che
consisteva di non portare a Scuola nessun
gioco e un mese senza ricreazione.
Però, da quel giorno Mattias ha imparato a
fare attenzione a cosa mette nello zaino e a
guardare bene cosa afferra con le mani.
5
Gli Speciali
Musical La Bella e la Bestia
Le impressioni di Ludovica
sul M usical “La Bella e la
Bestia”
A febbraio le nostre Maestre ci
hanno
proposto
di
rappresentare il Musical “La
Bella e la Bestia”. A noi l’idea è
piaciuta molto quindi abbiamo
accettato con entusiasmo.
Ricordo che le maestre ci hanno
fatto fare molte prove per
assegnarci
i
personaggi
adeguati al nostro stile di
recitare.
Io
dovevo
rappresentare
l’armadio e la libreria. All’inizio
non ero molto contenta della
parte, ma con il passare del
tempo, facendo le prove ho
cambiato idea.
Mi sono immedesimata molto
bene nei miei personaggi, a
casa ho coinvolto i miei genitori
a recitare per ripassare la parte
a me assegnata.
Nell’esecuzione del Musical tutti
i miei compagni
sono stati
molto bravi grazie all’aiuto di
tutte le maestre e anche di Lisa,
la costumista, che ha preparato
i costumi per tutti noi.
La
Rappresentazione
del
Musical “La Bella e la Bestia” è
stato un successo ma anche un
po’ triste perché è l’ultimo
lavoro che ho fatto in questa
Scuola, con i miei compagni e
con le Insegnanti della Scuola
Primaria.
6
Le impressioni di Leonardo
Il 25 maggio ho recitato nel
Musical “La Bella e la Bestia”. La
mia parte era quella di Lumier, un
candelabro. La storia è molto
semplice. Bella va nel castello per
salvare suo padre, lo libera e
resta lei con la Bestia. Solo che poi
scocca l’amore e si sa vivranno per
sempre felici e contenti.
Durante lo spettacolo mentre
facevo un dialogo mi si è tolto il
costume per colpa di un filo e ci
sono rimasto male. Lo spettacolo
però è riuscito molto bene e ci
hanno fatto molti applausi e di
questo vado fiero.
Il giudizio di Elena
Nel Musical “La Bella e la Bestia”
dove io ho interpretato Belle era
coinvolta tutta la mia classe,
logicamente
molto
emozionati.
Quando sono entrata sul palco
appena ho visto tutta la gente che
mi guardava ho avuto l’intento di
scappare e non tornarvi mai più,
ma ho avuto la forza di resistere.
Secondo me tutti ci siamo impegnati
molto e questo impegno è stato
ripagato con infiniti applausi del
pubblico.
I ricordi di Danilo
La descrizione di Emanuele
Alla fine dell’anno scolastico
abbiamo recitato nel Musical “La
Bella e la Bestia” . Io ero Kikko, la
tazzina. Il personaggio che mi è
piaciuto di più è stato Leo, che
faceva la parte di Lumier perché al
primo dialogo gli si è impigliato il
capoccione di gomma piuma al filo
trasparente che non aveva visto,
ma è stato bravo a improvvisare.
Questo Musical è stato il migliore
che abbiamo interpretato in tutti
questi anni.
Devo dire che la recita scolastica
fatta quest’ anno mi è piaciuta
molto. Durante la prima scena,
davanti a quella marea di persone
ho avuto un po’ di ansia ma tutto è
passato
in
fretta.
Adesso
descriverò alcuni miei compagni
nelle loro parti: Simone ha
interpretato il cittadino, questa
parte gli si addice molto perché è
normalmente normale e un po’
stravagante. Poi arrivano le tre
ragazze: Francesca, Chiara, e
Michela, Devo dire che come dice
Lorenzo la parte delle tre civette
gli si addice molto, a tutte e tre. Il
mio personaggio preferito è stato
naturalmente Michela, bella, bella,
troppo bella.
Ci sono state tante scene che mi
hanno entusiasmato e anche molte
canzoni. La scena più divertente è
stata quando Jacopo ha chiesto la
mano ad Elena, naturalmente nel
Musical. (Troppo forte).
La mia canzone preferita è stata
quella “Di Nuovo Umani”, dove in
un pezzo io cantavo da solo e
facevo molto ridere, ecco perché
mi è piaciuta, mi ha fatto sentire
accettato.
Cronaca di M ichela
Il 25 maggio si è svolto a Scuola il
Musical “La Bella e la Bestia”.
Siamo arrivati a Scuola alle
quindici nonostante lo spettacolo
iniziasse alle sedici. Durante questo
tempo ci siamo vestiti e truccati.
All’inizio
eravamo
agitati
e
preoccupati per le battute. Quando
sono salita sul palco ero nel
panico, per fortuna sono riuscita a
nasconderlo o almeno spero. Nella
seconda narrazione, ovvero quella
mia, con tutti gli occhi puntati
addosso ero entrata nel panico più
completo ma sono riuscita a
controllarlo recitando bene la mia
parte..
Le
maestre
hanno
azzeccato
perfettamente
i
personaggi, ed è questa la causa
della buona riuscita del Musical.
7
Vita
scolastica
Visita all’Aeroporto Militare di Ciampino
Dopo la visita all’aeroporto Militare di Ciampino ecco come si sono espressi i Bimbi della
Seconda e della Terza Primaria
A me piace studiare perché da grande
vorrei diventare pilota dell’aereo del
Presidente e del Papa e mi piace volare
sempre.
Nicolò – Leonardo - Diego
Era una bellissima giornata piena di sole,
insieme ai miei amici e la maestra ci
siamo recati all’aeroporto ci Ciampino e
lì abbiamo visto tanti militari e una
grande pista.
Siamo saliti sull’aereo del presidente
della Repubblica.
Gabriele – Riccardo – Alessia - Lorenzo
A me piacciono tanto gli aerei, perché ci
sono andata da piccolina con mio fratello
Marco e mi piace tanto vedere il
bellissimo panorama dall’alto.
Mi sono divertita a vedere le bandiere di
tutte le nazioni, le sale e l’aereo del
Presidente e del Papa.
Sara – Mattia – D’Amico
8
Noi della Classe Seconda siamo saliti su
un aereo dove lavora mio padre. Lì
dentro c’erano tante stanze con mobili e
comode poltrone, sembrava di essere in
casa. La cabina era piena di pulsanti.
Diego – Daniele - Gianluca
A me piace viaggiare tanto in aereo
perché dall’alto posso vedere le
montagne, i prati, le case e il mare,
insomma, tutto il mondo!
Diletta – Carolina - Giada
9
Fantasia
Immagina di vivere
in un paese fantastico
Io vivo in un paese chiamato: Paese
delle Meraviglie. E’ chiamata così
perché è un paese meraviglioso
dove tutto, le case i giardini, i
negozi , le montagne ecc.... hanno
una forma particolare con dei
colori splendidi, non solo ma le
persone sono tutte gentili e
sorridenti. Questo paese si trova in
una piccola città, sopra un’alta
montagna, ai margini di una
cascata con l’acqua pulita e
splendente.
Tutti coloro che ci vivono dicono
che questo paese è bellissimo e lo
dico anch’io.
Giulia
Il paese in cui vivo si chiama: Dolce
Acqua. E’ diviso a colori, ogni via
ha un suo colore che lo distingue.
In una via tutto è giallo, le case, le
strade,
i
negozi
e
perfino
l’arredamento dentro le abitazioni,
in un’altra via tutto è rosso, in
un’altra tutto è blu, ora stanno
costruendo una strada per il colore
verde. La cosa strana delle persone
adulte che vivono in questo paese è
che, ogni quarto d’ora vanno al
bar, invece i bambini vanno a
scuola tutti e sette i giorni della
settimana e sempre si torna a casa
alle diciotto in punto. Gli anziani
invece di stare a casa fanno futing
anche a novant’anni. Come se non
bastasse
gli animali fanno i
direttori alla televisioni, cucinano,
lavano e accompagnano i padroni
a Scuola e li vanno a riprendere
all’uscita.
Secondo voi non è proprio un
paese fantastico?
Letizia
Il mio paese si chiama Bird. Qui
tutto è proprio strano perché i leoni
nuotano
nell’acqua,
i
pesci
mangiano la carne, le farfalle
rotolano nel fango invece i maialini
volano leggeri nel cielo. Le persone
sono impegnate a combattere con i
dinosauri, mangiano solo erba e
bevono solo acqua calda. A Bird
succedono cose incredibili esempio:
per cucinare invece delle pentole
usano le scarpe, non innaffiano le
piante con l’acqua ma con il latte.
Quindi questo fa pensare a
chiunque che Bird è un paese
stranissimo.
Sara
Io vivo in un paese particolare di
nome New City. Si chiama così
perché è una nuova città. E’ molto
bella perché tutto è nuovo e
moderno: tutti i piccoli negozi sono
dei centri commerciali, le case sono
navi spaziali, le persone supereroi
e gli animali dei robot. Mi trovo
molto bene in questo posto perché
è fantastico, ed è così che vorrei
che fosse il mio paese.
Luca
10
Ciao, io sono una bambina che
abita in un paese molto strano
chiamato: “Il Paese del Sole”. Qui
fa così caldo che le pecore sono
senza la lana, la gente va in giro in
costume con la pelle nera e la testa
pelata. Non si può neppure parlare
delle case che sdraiate a prendere
il sole e bere bevande fresche,
quando le persone devono entrare
nelle loro case passano sotto il
pavimento o dalle finestre che
sembrano le braccia. Ma la cosa
più importante è che ad ogni
stagione questo paese cambia il
nome.
Laetitia
Tanti Auguri Maestra Ida!
Il paese di cui vi parlo è molto
stravagante, si chiama Attic. Qui
tutto è proprio strano perché le
persone sono trattate come gli
animali e gli animali come le
persone, si mangia terra e si beve
lava. Qui le cose proibite ai
bambini sono proibite anche agli
adulti. Tutto è al contrario a
cominciare dalle montagne russe
che invece di essere veloci sono
molto lente, il calcio si gioca con le
mani e così via.
Noi qui siamo felici perché si fa
tutto al contrario e come ci pare da
quando non ci sono più le regole,
poiché le leggi sono sparite insieme
alle regole , ai compiti e agli
insegnamenti.
Battista
11
Umorismo
Barzellette
C’è uno tzunami, un signore prega Gesù
e gli dice di salvarlo e Gesù acconsente.
Arriva un peschereccio che gli chiede di
salire ma lui esclama:”Il Signore mi
aiuterà!!!” Arriva un aereo e gli dice di
salire ma lui urla: “Il Signore mi
salverà!!!” Continua così fino a quando
non muore, quindi va da Gesù. Egli
chiede a Gesù perché non l’ha salvato e
Gesù gli risponde: “Ti ho mandato aerei
e navi, sei tu che non ci sei salito!”
Qual è il colmo per un albero?
E l’operaio giapponese?
Avere la radice quadrata.
Mesudo Lapaga.
Qual è il colmo per l’acqua?
Essere scaricata dal fidanzato.
Preghiamo per la vita di tutti gli yo-yo
che ogni giorno è appesa ad un filo.
Qual è il colmo per un uovo?
Lavorare sodo.
Perché il Mar Nero si chiama così?
Perché è in lutto per il Mar Morto.
Che cosa beve un elettricista?
Acqua corrente e birra alla spina.
Due poveri si incontrano. Uno dice: - È
da ieri che non mangio! E l’altro: - Io ho
Come si chiama il camionista nigeriano?
Omet Allà.
mangiato un tacchino. - E dove l’hai
preso? - Sotto una scarpina.
Come si chiama il sarto giapponese?
Tecucio Sumisura.
Come si chiama il capitano delle navi
giapponese?
Menco Jo.
Come si chiama l’elettricista italiano?
Lampa Dario.
Due tizi, uno in Vespa e uno su una
Ferrari. Quello sulla Vespa lo supera
esclamando: - La conosci la Vespa? E
Come si chiama il ministro dei trasporti
quello con La Ferrari lo supera. Continua
cinese?
così fino a quando dopo una curva si
Fur Gon Cin.
sente un botto e quello sulla Vespa
contro un muro gli chiede: - La conosci la
Vespa? Come si frena?
12
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Eccoci al City Camp con i nostri tutors e le nostre maestre!