Smolino n. 2 – Novembre 2012 Er Chiarino GIORNALINO A CURA DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA S. CHIARA DI SANTA MARIA DELLE MOLE Eccoci al City Camp con i nostri tutors e le nostre maestre! Progetto City Camp Quest’anno, nell’Istituto “Santa Chiara” in Santa Maria delle Mole, ha avuto luogo, dall’11 al 22 giugno 2012 un nuovo progetto “il City Camp”. È stata una “full immersion” nella cultura anglosassone che ha coinvolto molti degli alunni dell’Istituto. I Tutors (insegnanti di madre lingua) giunti dagli Stati Uniti e dal Canada hanno entusiasmato e motivato con le loro energie ludiche e competenze didattiche tutti gli studenti. Vera, Jache e Julie, i nostri Tutor, sono stati ospitati e coccolati da tre famiglie dei nostri alunni. È stata un’esperienza emozionante che ha toccato il cuore di tutti noi. L’intreccio della cultura italiana con quella americana ha avuto l’obiettivo di motivare sempre più l’apprendimento della lingua inglese. Tre Insegnanti dell’Istituto hanno organizzato e diretto il campo dalle 9 alle 17 tutti e quindici i giorni. Maria, Marzia e Ida le interessate al progetto sperano coraggiosamente di ripetere l’esperienza l’anno prossimo! Le insegnanti Maria, Marzia e Ida Indice degli articoli Progetto City Camp 1 Viaggi: viaggio nella storia “Gli antichi romani” Intervista alle maestre Cosa pensiamo di… 2-3 4 5 Gli Speciali: Musical 6-7 Attualità: Visita Aeroporto 8-9 Fantasia: Immagina di vivere..10-11 Umorismo: le barzellette 12 La Bella e la Bestia Lo sapevate che… Il toponimo di Santa Maria delle Mole nasce dalla composizione di Santa Maria, in onore della Vergine Maria patrona del centro abitato, e delle Mole, dalle mole che sorgevano nel luogo, alimentate dalle acque del fosso di Fiorano e dalle sorgenti presenti in loco. È consuetudine ritenere che il nome provenga dal ritrovamento, effettuato in origine, di una piccola statua raffigurante la Madonna e di una coppia di mole. La statua e le mole sono state conservate a lungo in un piccolo spazio recintato nei pressi del semaforo all'incrocio di Viale della Repubblica con la Via Appia Nuova. Attualmente sono poste in bella vista al centro di piazza Sandro Sciotti. 1 Viaggi Questa volta si tratta di un viaggio speciale: un viaggio nella STORIA. I bambini della Quinta A immaginano di trascorrere una giornata nell’antica Roma. Ieri stavo sul mio letto a vedere i cartoni di Asterix alla TV quando ho iniziato a pensare agli antichi Romani. Pensando pensando mi sono ritrovata nell’antica Roma… … Sono Ilenias, una bambina patrizia che vive nell’antica Roma. La mia casa è enorme, su un unico piano e ha molte stanze. La mia abitazione ha delle finestre che danno sulla corte, tanto che da fuori sembra una piccola fortezza. La casa è circondata da un giardino cjon molti alberi piantati. La famiglia per andare a scuola vengo accompagnata dallo schiavo della famiglia di nome Acumas. Le lezioni si fanno a casa del maestro, noi bambini ci dobbiamo alzare quando è ancora buio perché le lezioni iniziano all’alba. D’inverno dobbiamo portare delle lanterne. Noi dobbiamo scrivere su tavolette cerate e per scrivere non usiamo i banchi ma dobbiamo appoggiare la tavoletta sulle nostre ginocchia. L’arredamento della nostra aula è composto da una sedia alta per il maestro, qualche panca per noi alunni però noi non la utilizziamo mai perché è più comodo appoggiare la tavoletta sulle ginocchia. Per scrivere utilizziamo uno stilo appuntito do osso o di metallo. Spesso, quando torno da scuola, o vado a fare compere per la città insieme ad Acumas, o mi metto a giocare in giardino.Questa è la mia seconda settimana di scuola e, quando lo schiavo Acumas mi ha riportato a casa, i miei genitori di nome Mauros e Patrizias mi hanno premiato facendomi comprare due giochi. Io con il mio papà sono andata subito a comprare i giocattoli e, appena siamo entrati nel negozio ho preso una scatola di soldati in bronzo, l’altro gioco che ho scelto è stata una palla tutta colorata. Di solito andiamo in giro per la città con Acumas, ma quel giorno sono stata accompagnata da mio padre e questa cosa mi ha reso molto felice. La sera non essendoci l’elettricità abbiamo acceso sia le lanterne che delle candele. La tavola utilizzata per il pranzo o la cena è lnga n metro e mezzo ed io ed il mio papà ci mettiamo a capotavola e la mamma al centro. Il nostro schiavo Acumas ci serve tutto quello che ha cucinato la mamma. Che bella la vita nell’antica Roma! ILENIA BLASI Ieri ero alla finestra a guardare la pioggia quando mi sono messo a pensare a come sarei stato nell’antica Roma. All’improvviso sono diventato un ragazzo romano che si trova nella sua domus con i suoi genitori. Stiamo pranzando sul tablinus. Finito il pranzo mio padre si reca al senato con mia madre che lo acompagna. Io invece vado a fare una passeggiata a piedi per il centro della città, così inizio a gironzolare per i negozi e guardo tutti i giocattoli di bronzo: cavalli, trottole e statuine. Poi stanco della lunga passeggiata decido di andare a fare un pisolino e, mentre mi riavvio verso la domus, già sogno il mio letto tutto di ferro… ma per fortuna lì sopra c’è il mio vecchio materasso morbido, cucito ed imbottito a mano. Finalmente mi riposo ma dopo un po’ mi sveglia il suono di una tromba… è il segnale dell’inizio dei giochi. Allora coro al Colosseo e arrivo proprio quando un romano lancia il suo giavellotto. È lo stesso che seguo poi appassionatamente in una serie di giochi. Alla fine è lui che vince le Olimpiadi! Ad un tratto sento uno strano rumore che diventa sempre più fote e più vicino fino a che di soprassalto e col cuore in gola apro gli occhi. Solo ora mi sono reso conto che mi ero addormentato per davvero e quello strano rumore non era altro che mio fratello che per svegliarmi batteva i pugni sul vetro della finestra e mi chiamava a gran voce. SIMONE LUCCI 2 3 Intervista alle maestre La quinta intervista la maestra Ida Ilaria: Dove sei nata? A Siena. Salvo: Quando sei diventata maestra? Come si chiamava la tua maestra? La mia maestra di prima e seconda a cui volevo molto bene si chiamava Giuseppina Parabolani, quella di terza, quarta e quinta si chiamava Irene Bianchi. Io la detestavo ma è grazie a lei che sono diventata una brava maestra. Riccardo C. Qual è il luogo preferito in cui sei andata in vacanza? Parigi. N icolò: Qual è il tuo cantante preferito? Gianna Nannini e Jovanotti. Caterina: Dove tipiace andare al mare? All’Isola d’Elba. Valerio B: Qual è stata la tua esperienza più paurosa? Quando avevo 5 anni e abitavo a Seggiano, l’unica fonte di riscaldamento era il camino. Una notte di bufera il camino prese fuoco, crollò tutta la parete e io mi misi tantissima paura. M atilda: Qual’era la tua materia preferita quando eri piccola? La Matematica. Sono diventata maestra a 19 anni. Valeria: M atteo: Oltre alla maestra che cosa avresti voluto fare di mestiere? Come era la tua scuola? Carolina: Benissimo perché avevo molti amici. Era grande e vecchia. I banchi erano con il calamaio. Erano banchi di legno con la pedana, duri duri e stretti. Sopra si aprivano per metterci i quaderni ed erano un po’ inclinati. La pediatra. Sara: Federico: Chi era la tua migliore amica? Ce ne avevo tre: Viviana, Brunella e Daniela. Federica: Denise Qual è il tuo hobby preferito? Leggere, fare l’uncinetto e lavorare a maglia. Quando sono nati Francesco e Chiara? Sono nati entrambi a maggio: Federico il 18 dell’88 e chiara il 14 dell’84. Quando eri piccola ce l’avevi un ragazzo? Alessia: Avrei voluto averlo ma non ce l’avevo, però sognavo il principe azzurro. Gli spaghetti con le vongole. Ludovica: Qual è il tuo attore preferito? Richard Gere. Qual è il tuo piatto preferito? Dorotea: Quando e perché hai deciso di fare la maestra? Beatrice: Perché ero innamorata della maestra di prima e seconda. Qual è il tuo dolce preferito? Lorenzo: Il Tiramisù. Asia: Dove vi siete conosciuti tu e Roberto? Ci siamo conosciuti a casa di una mia amica di nome Silvia che abita in un piccolo paesino a Seggiano. Fabiana: Qual è il tuo film preferito? Titanic. Valerio C: mia Qual è il tuo animale preferito? Sono le mie tartarughe Tarta e Ruga. Luisa: Qual è la tua marca preferita di vestiti? Se avessi abbastanza soldi comprerei tutto da Fendi. Davide: Qual è il tuo colore preferito? Tutti i colori dell’arcobaleno. Come ti trovavi da piccola nella tua scuola? 4 Cosa pensiamo di… dai nostri compagni che ora sono alla scuola media Ricordi della scuola primaria Di questi cinque anni ricordo molte cose che vi voglio raccontare. Ricordo che quando ero in prima Primaria i miei amici: Valerio, Remigio e Lorenzo Berardo piangevano ogni giorno perché volevano le proprie mamme. A metà anno arrivò un nuovo compagno: Johan sembrava proprio una piccola scimmia, perché correva dappertutto. Subito dopo il suo arrivò facemmo la nostra prima gita alla “Centrale del Latte”, e ci divertimmo molto. Poi rammento la nostra prima recita, quella di San Francesco, dove facemmo una gran bella figura. In seconda arrivarono altri compagni: Riccardo e Martina Salvoni con i quali siamo diventati subito amici. Alla fine della seconda andammo allo zoo qui Gabriel che combinava sempre qualche guaio buttò una bottiglia nella vasca delle foche. Inoltre facemmo la recita di Nutrilandia, dove eravamo vestiti tutti da ortaggi. In terza ci recammo in gita a Casa Masca, lì Martina Salvoni si mise dietro un asino con il rischio che l’animale le desse un calcio. Alla Fine dell’anno abbiamo recitato nel Musical di Peter Pan ma è arrivata anche una nuova compagna: Martina Celli. Quest’anno però mi ricorda anche il fidanzamento di Martina Salvoni con Lorenzo Patanè e quello di Valeria con Lorenzo Berardo. L’anno della quarta è stato molto intenso: innanzitutto abbiamo fatto una gita stupenda a Palazzo Chigi e al lago di Castelgandolfo. Poi c’è stato il fidanzamento tra Johan e Martina Salvoni che ha creato alcune liti ed è arrivata anche una nuova alunna: Sara. Anche in questo ultimo anno sono accadute cose interessanti: ad esempio c’è stata una lite tra maschi e femmine, dove io ho discusso soprattutto con Mattias che mi ha girato il polso. Infine domani Faremo una gita di tre giorni a Rimini e vedremo la Repubblica di San Marino, l’’Italia in Miniatura e il parco d’oltremare. In questo ultimo anno mi sento un po’ triste perché non rivedrò più la Maestra e le mie compagne Giulia, Ludovica, Martina Salvoni e Martina Celli, perche in questi anni ci siamo davvero divertiti. Diritti uguali per tutti Cari lettori, con questo testo vi voglio invogliare a fare una sola cosa: lottare contro le ditte che sfruttano i bambini per produrre prodotti per il commercio. La prima cosa che voglio farvi notare è la differenza tra un bambino italiano e uno Pakistano. Un ragazzo del nostro paese ha il diritto di andare a Scuola, di avere una casa abbastanza confortevole, di avere acqua e cibo per vivere e soprattutto di aver assistenza medica ad ogni ora. Un bambino Pakistano non ha nemmeno uno di questi diritti. Pertanto vi voglio far riflettere su come fare per non costringere i bambini a lavorare. Io ha tre idee: la prima è fare una manifestazione contro le ditte, la seconda è denunciare le aziende che sfruttano i bambini e la terza, la più ovvia, è quella di non comprare più i prodotti provenienti dalle fabbriche che fanno lavorare i minori. Per me le persone che approfittano dei ragazzi sono persone senza dignità perché se sfrutti un debole sei davvero una persona cattiva. Concludo dicendovi di mettere una mano sul cuore e di pensare ai bambini che invece di giocare lavorano per mantenere la famiglia. In fondo sono anche loro bambini e hanno i nostri stessi diritti. Fatevi questa domanda: Come si può approfittare di un innocente bambino? Descrivo il bambino più distratto del mondo C’era una volta un bambino di nome Mattias. Si può definire un bambino molto robusto ma molto smemorato. Un giorno mentre si preparava lo zaino, visto che era molto distratto mise il gatto nello zaino come se fosse un astuccio peloso poi lo chiuse e andò a scuola. Arrivò prima la maestra Giulia, una maestra che tutti vorrebbero avere, una maestra brava e simpatica con tutti. Arrivò a scuola anche Mattias e si sedette al posto della maestra. Quando la maestra lo vide lo 5 mandò al suo posto e chiese agli alunni di prendere l’astuccio per iniziare a disegnare. Anche Mattias prese l’astuccio ma dal suo zaino uscì un gatto che cominciò a correre tra i banchi della classe con molto divertimento da parte di tutti. Le maestre urlavano, i bambini correvano dappertutto, c’era qualcuno che saliva anche sui banchi, sembravano tutti impazziti. Mattias afferrò il gatto e lo rimise nello zaino ma ricevette una bella punizione che consisteva di non portare a Scuola nessun gioco e un mese senza ricreazione. Però, da quel giorno Mattias ha imparato a fare attenzione a cosa mette nello zaino e a guardare bene cosa afferra con le mani. 5 Gli Speciali Musical La Bella e la Bestia Le impressioni di Ludovica sul M usical “La Bella e la Bestia” A febbraio le nostre Maestre ci hanno proposto di rappresentare il Musical “La Bella e la Bestia”. A noi l’idea è piaciuta molto quindi abbiamo accettato con entusiasmo. Ricordo che le maestre ci hanno fatto fare molte prove per assegnarci i personaggi adeguati al nostro stile di recitare. Io dovevo rappresentare l’armadio e la libreria. All’inizio non ero molto contenta della parte, ma con il passare del tempo, facendo le prove ho cambiato idea. Mi sono immedesimata molto bene nei miei personaggi, a casa ho coinvolto i miei genitori a recitare per ripassare la parte a me assegnata. Nell’esecuzione del Musical tutti i miei compagni sono stati molto bravi grazie all’aiuto di tutte le maestre e anche di Lisa, la costumista, che ha preparato i costumi per tutti noi. La Rappresentazione del Musical “La Bella e la Bestia” è stato un successo ma anche un po’ triste perché è l’ultimo lavoro che ho fatto in questa Scuola, con i miei compagni e con le Insegnanti della Scuola Primaria. 6 Le impressioni di Leonardo Il 25 maggio ho recitato nel Musical “La Bella e la Bestia”. La mia parte era quella di Lumier, un candelabro. La storia è molto semplice. Bella va nel castello per salvare suo padre, lo libera e resta lei con la Bestia. Solo che poi scocca l’amore e si sa vivranno per sempre felici e contenti. Durante lo spettacolo mentre facevo un dialogo mi si è tolto il costume per colpa di un filo e ci sono rimasto male. Lo spettacolo però è riuscito molto bene e ci hanno fatto molti applausi e di questo vado fiero. Il giudizio di Elena Nel Musical “La Bella e la Bestia” dove io ho interpretato Belle era coinvolta tutta la mia classe, logicamente molto emozionati. Quando sono entrata sul palco appena ho visto tutta la gente che mi guardava ho avuto l’intento di scappare e non tornarvi mai più, ma ho avuto la forza di resistere. Secondo me tutti ci siamo impegnati molto e questo impegno è stato ripagato con infiniti applausi del pubblico. I ricordi di Danilo La descrizione di Emanuele Alla fine dell’anno scolastico abbiamo recitato nel Musical “La Bella e la Bestia” . Io ero Kikko, la tazzina. Il personaggio che mi è piaciuto di più è stato Leo, che faceva la parte di Lumier perché al primo dialogo gli si è impigliato il capoccione di gomma piuma al filo trasparente che non aveva visto, ma è stato bravo a improvvisare. Questo Musical è stato il migliore che abbiamo interpretato in tutti questi anni. Devo dire che la recita scolastica fatta quest’ anno mi è piaciuta molto. Durante la prima scena, davanti a quella marea di persone ho avuto un po’ di ansia ma tutto è passato in fretta. Adesso descriverò alcuni miei compagni nelle loro parti: Simone ha interpretato il cittadino, questa parte gli si addice molto perché è normalmente normale e un po’ stravagante. Poi arrivano le tre ragazze: Francesca, Chiara, e Michela, Devo dire che come dice Lorenzo la parte delle tre civette gli si addice molto, a tutte e tre. Il mio personaggio preferito è stato naturalmente Michela, bella, bella, troppo bella. Ci sono state tante scene che mi hanno entusiasmato e anche molte canzoni. La scena più divertente è stata quando Jacopo ha chiesto la mano ad Elena, naturalmente nel Musical. (Troppo forte). La mia canzone preferita è stata quella “Di Nuovo Umani”, dove in un pezzo io cantavo da solo e facevo molto ridere, ecco perché mi è piaciuta, mi ha fatto sentire accettato. Cronaca di M ichela Il 25 maggio si è svolto a Scuola il Musical “La Bella e la Bestia”. Siamo arrivati a Scuola alle quindici nonostante lo spettacolo iniziasse alle sedici. Durante questo tempo ci siamo vestiti e truccati. All’inizio eravamo agitati e preoccupati per le battute. Quando sono salita sul palco ero nel panico, per fortuna sono riuscita a nasconderlo o almeno spero. Nella seconda narrazione, ovvero quella mia, con tutti gli occhi puntati addosso ero entrata nel panico più completo ma sono riuscita a controllarlo recitando bene la mia parte.. Le maestre hanno azzeccato perfettamente i personaggi, ed è questa la causa della buona riuscita del Musical. 7 Vita scolastica Visita all’Aeroporto Militare di Ciampino Dopo la visita all’aeroporto Militare di Ciampino ecco come si sono espressi i Bimbi della Seconda e della Terza Primaria A me piace studiare perché da grande vorrei diventare pilota dell’aereo del Presidente e del Papa e mi piace volare sempre. Nicolò – Leonardo - Diego Era una bellissima giornata piena di sole, insieme ai miei amici e la maestra ci siamo recati all’aeroporto ci Ciampino e lì abbiamo visto tanti militari e una grande pista. Siamo saliti sull’aereo del presidente della Repubblica. Gabriele – Riccardo – Alessia - Lorenzo A me piacciono tanto gli aerei, perché ci sono andata da piccolina con mio fratello Marco e mi piace tanto vedere il bellissimo panorama dall’alto. Mi sono divertita a vedere le bandiere di tutte le nazioni, le sale e l’aereo del Presidente e del Papa. Sara – Mattia – D’Amico 8 Noi della Classe Seconda siamo saliti su un aereo dove lavora mio padre. Lì dentro c’erano tante stanze con mobili e comode poltrone, sembrava di essere in casa. La cabina era piena di pulsanti. Diego – Daniele - Gianluca A me piace viaggiare tanto in aereo perché dall’alto posso vedere le montagne, i prati, le case e il mare, insomma, tutto il mondo! Diletta – Carolina - Giada 9 Fantasia Immagina di vivere in un paese fantastico Io vivo in un paese chiamato: Paese delle Meraviglie. E’ chiamata così perché è un paese meraviglioso dove tutto, le case i giardini, i negozi , le montagne ecc.... hanno una forma particolare con dei colori splendidi, non solo ma le persone sono tutte gentili e sorridenti. Questo paese si trova in una piccola città, sopra un’alta montagna, ai margini di una cascata con l’acqua pulita e splendente. Tutti coloro che ci vivono dicono che questo paese è bellissimo e lo dico anch’io. Giulia Il paese in cui vivo si chiama: Dolce Acqua. E’ diviso a colori, ogni via ha un suo colore che lo distingue. In una via tutto è giallo, le case, le strade, i negozi e perfino l’arredamento dentro le abitazioni, in un’altra via tutto è rosso, in un’altra tutto è blu, ora stanno costruendo una strada per il colore verde. La cosa strana delle persone adulte che vivono in questo paese è che, ogni quarto d’ora vanno al bar, invece i bambini vanno a scuola tutti e sette i giorni della settimana e sempre si torna a casa alle diciotto in punto. Gli anziani invece di stare a casa fanno futing anche a novant’anni. Come se non bastasse gli animali fanno i direttori alla televisioni, cucinano, lavano e accompagnano i padroni a Scuola e li vanno a riprendere all’uscita. Secondo voi non è proprio un paese fantastico? Letizia Il mio paese si chiama Bird. Qui tutto è proprio strano perché i leoni nuotano nell’acqua, i pesci mangiano la carne, le farfalle rotolano nel fango invece i maialini volano leggeri nel cielo. Le persone sono impegnate a combattere con i dinosauri, mangiano solo erba e bevono solo acqua calda. A Bird succedono cose incredibili esempio: per cucinare invece delle pentole usano le scarpe, non innaffiano le piante con l’acqua ma con il latte. Quindi questo fa pensare a chiunque che Bird è un paese stranissimo. Sara Io vivo in un paese particolare di nome New City. Si chiama così perché è una nuova città. E’ molto bella perché tutto è nuovo e moderno: tutti i piccoli negozi sono dei centri commerciali, le case sono navi spaziali, le persone supereroi e gli animali dei robot. Mi trovo molto bene in questo posto perché è fantastico, ed è così che vorrei che fosse il mio paese. Luca 10 Ciao, io sono una bambina che abita in un paese molto strano chiamato: “Il Paese del Sole”. Qui fa così caldo che le pecore sono senza la lana, la gente va in giro in costume con la pelle nera e la testa pelata. Non si può neppure parlare delle case che sdraiate a prendere il sole e bere bevande fresche, quando le persone devono entrare nelle loro case passano sotto il pavimento o dalle finestre che sembrano le braccia. Ma la cosa più importante è che ad ogni stagione questo paese cambia il nome. Laetitia Tanti Auguri Maestra Ida! Il paese di cui vi parlo è molto stravagante, si chiama Attic. Qui tutto è proprio strano perché le persone sono trattate come gli animali e gli animali come le persone, si mangia terra e si beve lava. Qui le cose proibite ai bambini sono proibite anche agli adulti. Tutto è al contrario a cominciare dalle montagne russe che invece di essere veloci sono molto lente, il calcio si gioca con le mani e così via. Noi qui siamo felici perché si fa tutto al contrario e come ci pare da quando non ci sono più le regole, poiché le leggi sono sparite insieme alle regole , ai compiti e agli insegnamenti. Battista 11 Umorismo Barzellette C’è uno tzunami, un signore prega Gesù e gli dice di salvarlo e Gesù acconsente. Arriva un peschereccio che gli chiede di salire ma lui esclama:”Il Signore mi aiuterà!!!” Arriva un aereo e gli dice di salire ma lui urla: “Il Signore mi salverà!!!” Continua così fino a quando non muore, quindi va da Gesù. Egli chiede a Gesù perché non l’ha salvato e Gesù gli risponde: “Ti ho mandato aerei e navi, sei tu che non ci sei salito!” Qual è il colmo per un albero? E l’operaio giapponese? Avere la radice quadrata. Mesudo Lapaga. Qual è il colmo per l’acqua? Essere scaricata dal fidanzato. Preghiamo per la vita di tutti gli yo-yo che ogni giorno è appesa ad un filo. Qual è il colmo per un uovo? Lavorare sodo. Perché il Mar Nero si chiama così? Perché è in lutto per il Mar Morto. Che cosa beve un elettricista? Acqua corrente e birra alla spina. Due poveri si incontrano. Uno dice: - È da ieri che non mangio! E l’altro: - Io ho Come si chiama il camionista nigeriano? Omet Allà. mangiato un tacchino. - E dove l’hai preso? - Sotto una scarpina. Come si chiama il sarto giapponese? Tecucio Sumisura. Come si chiama il capitano delle navi giapponese? Menco Jo. Come si chiama l’elettricista italiano? Lampa Dario. Due tizi, uno in Vespa e uno su una Ferrari. Quello sulla Vespa lo supera esclamando: - La conosci la Vespa? E Come si chiama il ministro dei trasporti quello con La Ferrari lo supera. Continua cinese? così fino a quando dopo una curva si Fur Gon Cin. sente un botto e quello sulla Vespa contro un muro gli chiede: - La conosci la Vespa? Come si frena? 12