RESILIENZA
«La sicurezza di chi si prende cura della sicurezza»
Idea progettuale per
Polizia Stradale Liguria
Yyyyy «La sicurezza di chi si prende cura della sicurezza»
Idea progettuale per la Polizia Stradale Liguria
“La resilienza (…) è l’arte di navigare sui torrenti.“ (Boris Cyrulnik)
Cos’è la resilienza?
“Competenza che si esprime nel contesto di sfide significative all’adattamento e allo sviluppo”.
(Masten & Coatsworth, 1998).
Dal latino “resilire”: saltare indietro, rimbalzare… quindi capacità di tollerare le perturbazioni, di
prevenire ed agire con efficacia a fronte di aspetti critici.
Per un materiale è la capacità di resistere agli urti senza spezzarsi.
In un senso più ampio oggi questo termine viene utilizzato in psicologia, ingegneria, economia,
ecologia, biologia, e nel linguaggio proprio del management e dell’organizzazione.
«La sicurezza di chi si prende cura della sicurezza»
Yyyyy
Idea progettuale per la Polizia Stradale Liguria
L’oggetto all’origine del nostro progetto: «la sicurezza di chi si prende cura della sicurezza»
Indagare questo oggetto ci porta a domande che riguardano: la sicurezza dell’individuo, del gruppo
o squadra operativa, dell’organizzazione.
Questi tre livelli di sicurezza sono curati nel modo opportuno? Si potrebbe fare di meglio? Se il
Corpo della Polizia Stradale fosse un’azienda il livello di incidentalità degli operatori sarebbe
considerato: normale, eccessivo, intollerabile?
Questo significa investigare il livello di resilienza presente:
1. Negli individui
A questo livello la resilienza è basata sulla conoscenza dei limiti percettivi dell’individuo e la
capacità conseguente di superare almeno in parte tali limiti, attraverso un percorso di
consapevolezza.
2. Nei gruppi/contesto (team, squadre operative…)
Dove la resilienza è nella capacità di condividere informazioni e segnali anche deboli di contesto su
fenomeni che possono virare verso criticità di alto livello, aumentando le soglie di allerta e le
barriere di prevenzione.
3. Nell’organizzazione
Livello in cui la resilienza si struttura sul superamento di atteggiamenti di ricerca di capri espiatori
rispetto agli errori, di libera circolazione delle informazioni connesse alle criticità emergenti e sulla
capacità di strutturare Piani articolati che raccolgano le segnalazioni relative alle criticità ed i
contributi degli operatori e ricerchino le migliori iniziative praticabili.
«La sicurezza di chi si prende cura della sicurezza»
Yyyyy
Idea progettuale per la Polizia Stradale Liguria
Operando su questi tre livelli di sviluppo della resilienza si crea una cultura diffusa e condivisa nel
modo di affrontare le problematiche e le criticità emergenti.
Ad ogni livello significativo si crea una visione positiva e condivisa della sicurezza che regola
automaticamente i comportamenti delle persone orientandoli a prassi positive: dalla prescrizione
dei comportamenti si passa alla produzione naturale di comportamenti virtuosi; si è creata una vera
e propria dimensione culturale.
Un’organizzazione caratterizzata dalla cultura della sicurezza è in definitiva un’organizzazione
resiliente, che ha consolidato a livello individuale e di gruppo e accolto a livello organizzativo
diffuso, prassi resilienti nell’affrontare i rischi.
Per noi cittadini un Corpo di Polizia Stradale resiliente è la miglior garanzia di essere «in mani
sicure».
Per gli operatori trovare un’organizzazione che si prende cura della loro sicurezza personale, e che
vuole costruire insieme un ambiente di lavoro più sicuro, e chiede il contributo di tutti, è fattore di
riconoscimento di ruolo, identificazione e motivazione elevati.
Yyyyy «La sicurezza di chi si prende cura della sicurezza»
Idea progettuale per la Polizia Stradale Liguria
Finalità del progetto:
Il progetto si propone di attivare nuove forme di coinvolgimento e partecipazione nel personale
operativo a partire dal tema della prevenzione dei rischi e della sicurezza individuale.
La sicurezza, quindi, come zona di interessi condivisi tra operatore e organizzazione.
La sicurezza individuale come leva motivazionale per la partecipazione alla vita dell’organizzazione.
Individuiamo infatti nella resilienza ed in una cultura diffusa della sicurezza un’area da cui possano
nascere nuove forme di collaborazione tra individuo, squadra operativa e organizzazione, ripensati i
flussi di comunicazione interni, rinnovato il patto tra management e personale operativo.
Prendersi cura di chi si prende cura (dei cittadini): un livello più alto di significato che può rinnovare
la percezione di ruolo degli operatori, rendendo il ruolo più riconosciuto ed importante.
... ed obiettivi:
 Avviare un confronto interno sulle origini dei rischi specifici che portano ad incidenti in cui sono
coinvolti gli operatori e le forme per la loro prevenzione
 Analizzare il contesto specifico in cui opera la Polizia Stradale, le sue caratteristiche e criticità, le
situazioni ed i segnali premonitori che precedono gli incidenti, per poterli prevenire
 Individuare le forme di collaborazione ed i comportamenti nella squadra operativa che
permettono di evitare gli incidenti
 Individuare le forme organizzative (procedure e dimensioni organizzative del servizio,
comunicazione interna) che possono facilitare la prevenzione degli incidenti
 Elevare il livello di partecipazione e coinvolgimento del personale operativo, accrescere il livello
di identificazione aziendale, il livello di riconoscimento di ruolo, e la conseguente motivazione.
«La sicurezza di chi si prende cura della sicurezza»
Yyyyy
Idea progettuale per la Polizia Stradale Liguria
Il Laboratorio
Non a caso abbiamo usato il verbo «investigare»: va quindi trovata una forma che ci permetta di
comprendere nel dettaglio le problematiche di sicurezza che gli operatori vivono e di individuare le
contromisure migliori, cioè le prassi più resilienti.
Di qui la proposta di un Laboratorio che permetta di individuare le situazioni critiche, di valutarne
gli impatti, di individuare le forme di risposta e di prevenzione.
Alle attività del Laboratorio partecipa un Gruppo Pilota composto da 12/15 persone con cui
condividere un’esperienza intensa di apprendimento.
Perché un Laboratorio? Perché un Gruppo Pilota?
Laboratorio e Gruppo Pilota hanno una duplice finalità:
• lavorare nel contesto organizzativo specifico, individuando con persone di esperienza nel/nei
ruoli, le varie tipologie di eventi critici che preannunciano l’incidente e poterlo così prevenire ed
evitare
• formare un gruppo di persone selezionato (il Gruppo Pilota) che possa avere successivamente
un ruolo di diffusione dei contenuti del progetto e faciliti l’adozione delle buone pratiche
conseguenti
«La sicurezza di chi si prende cura della sicurezza»
Yyyyy
Idea progettuale per la Polizia Stradale Liguria
Funzione del Gruppo Pilota
La scelta di attivare un Gruppo Pilota permette di:
 Esplorare le caratteristiche culturali, percettive, operative in una situazione protetta di
«laboratorio»
 testare il processo connesso allo sviluppo della resilienza
 individuare i fattori caratteristici del contesto operativo specifico
 attivare un gruppo di facilitatori che avranno il compito in seguito di diffondere i contenuti del
progetto
Gli obiettivi di verifica del Gruppo Pilota vertono intorno a questi temi:
 analisi dello stato di benessere e cultura della sicurezza percepita (audit preliminare)
 Individuazione di fattori della sicurezza che caratterizzano la Polizia Stradale da un punto di vista
psicologico e organizzativo
 Individuazione delle forme di promozione della salute sul luogo di lavoro più idonee
 impostazione dei presupposti per una cultura della sicurezza alimentata da buone pratiche a
livello di gruppo ed organizzazione (ad es. il safety reporting system)
 Fattori di coinvolgimento degli operatori nello sviluppo delle capacità di resilienza aziendali e
nella costruzione della cultura della sicurezza (dimensione sia organizzativa che motivazionale)
 individuazione delle linee di miglioramento e sviluppo della “resilienza organizzativa”
«La sicurezza di chi si prende cura della sicurezza»
Yyyyy
Idea progettuale per la Polizia Stradale Liguria
Struttura del progetto
Il progetto di sviluppo organizzativo della resilienza e della cultura della sicurezza per il Gruppo
Pilota è costituito da alcune fasi successive:
•
Audit preliminare
•
Formazione
•
On the job assessment
•
Follow-up
In parallelo possono essere attivate azioni su dimensioni di sviluppo organizzativo come:
•
Azioni di comunicazione interna
•
Piano della Resilienza Organizzativa
«La sicurezza di chi si prende cura della sicurezza»
Yyyyy
Idea progettuale per la Polizia Stradale Liguria
IL COMITATO GUIDA
Il progetto sarà monitorato da un Comitato Guida che seguirà direttamente le singole fasi ed attività
del progetto e del Laboratorio, condividendo le scelte ed attivando decisioni ed iniziative necessarie
per un risultato ottimale dell’iniziativa.
Le attività del Comitato Guida prevedono 6 incontri in corrispondenza delle fasi sopra indicate.
Un’ipotesi di scaletta è la seguente:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Incontro di presentazione dei contenuti del progetto, condivisione finalità e taratura obiettivi e
risultati attesi
Incontro di restituzione risultati assessment preliminare sulla sicurezza
Restituzione risultati esperienza formativa
Check su stato avanzamento lavori in corrispondenza della fase di «on the job assessment»
Restituzione risultati del follow-up, bilancio di esperienza ed ipotesi di progetto esteso
Valutazioni e decisioni su estensione progetto e sue articolazioni
«La sicurezza di chi si prende cura della sicurezza»
Yyyyy
Idea progettuale per la Polizia Stradale Liguria
I risultati attesi sono identificabili a vari livelli:
•
Maggiori capacità diffuse nel personale di individuare eventi critici, fattori che possono - se
trascurati - sfociare in incidenti
•
Consolidamento di prassi operative più corrette in termini di sicurezza, maggior confronto e
dialogo tra operatori e con i capi reparto sui temi della sicurezza
•
Maggior responsabilizzazione del personale nei confronti della propria sicurezza individuale e di
quella dei colleghi, miglioramenti nell’atmosfera di lavoro e partecipazione attiva alla gestione
della sicurezza
•
Miglioramento dei fattori relativi a:
• “Locus of control”: equilibrio e responsabilità nel controllo dei rischi
• Dominio attivo della situazione e conseguente riduzione del livello di criticità percepito
• Fiducia ed identificazione con l’organizzazione e le scelte del management
• Diffusione di prassi di gestione resilienti in materia di sicurezza nelle squadre operative.
•
Dialogo diretto tra personale operativo e management, nuove “regole del gioco” positive sulla
sicurezza, approccio non colpevolizzante e più consapevole del management sul rapporto tra
sicurezza e complessità dei sistemi organizzativi
•
Miglioramento delle funzioni di comunicazione e ascolto, un canale aperto ai contributi e alle
segnalazioni del personale sui near misses e gli eventi critici
«La sicurezza di chi si prende cura della sicurezza»
Yyyyy
Idea progettuale per la Polizia Stradale Liguria
Un ruolo particolare hanno le buone pratiche attivabili attraverso il progetto:
Buone pratiche di resilienza individuale, di ascolto e di attenzione nello svolgimento delle attività
operative, che permettono di superare i naturali limiti della percezione del rischio, prassi di dialogo
tra colleghi, prassi di trasferimento di conoscenze ed esperienze dai ruoli senior.
Buone pratiche di resilienza di gruppo: adozione di prassi di dialogo sui segnali deboli che si
manifestano nelle quotidiane attività operative, e di tutoring (segnalazioni su rischi inavvertiti o
avvertiti parzialmente dal collega).
Buone pratiche di resilienza a livello organizzativo: introduzione di un modello di ricezione di
informazioni e segnalazioni dalle squadre operative che concerne indicazioni sui miglioramenti
attivabili per la sicurezza ed adozione di uno strumento, il Piano di Resilienza Organizzativa, che
permette di rendere operative in modo strutturato le segnalazioni più rilevanti.
«La sicurezza di chi si prende cura della sicurezza»
Yyyyy
Idea progettuale per la Polizia Stradale Liguria
La comunicazione riveste un ruolo essenziale per la resilienza dei sistemi complessi; “le anomalie
nei sistemi complessi sono in genere dovute a fallimenti di comunicazione tra i tasselli, tra gli
elementi, piuttosto che a malfunzionamenti degli specifici sottosistemi” (Bracco 2009).
Questo progetto si propone pertanto di essere anche un progetto di comunicazione organizzativa:
comunicazione significa infatti coinvolgimento del personale, e questo fattore ha un ruolo centrale
nello sviluppo della motivazione e della cultura della sicurezza; la cultura è in primo luogo
comunicazione.
In questa logica possono essere introdotti strumenti funzionali alla motivazione degli operatori ed
alla diffusione della cultura della sicurezza, strumenti con funzione di ascolto e dialogo tra
management e personale.
«La sicurezza di chi si prende cura della sicurezza»
Yyyyy
Idea progettuale per la Polizia Stradale Liguria
Specifica attività previste nel progetto
Fase 1.
Il progetto prevede un’azione di assessment preliminare sulla sicurezza per verificare alcuni tratti
caratteristici del contesto organizzativo e di percezione/vissuto sui temi del progetto.
In particolare:
• “Locus of control”: equilibrio e responsabilità nel controllo dei rischi
• Dominio attivo della situazione e conseguente riduzione del livello di criticità percepito
• Fiducia ed identificazione con l’organizzazione e le scelte del management
• Diffusione di prassi di gestione resilienti in materia di sicurezza nelle squadre operative.
I questionari, anonimi, saranno somministrati ai componenti del Gruppo Pilota e del Comitato
Guida. In particolare sul Comitato Guida verrà utilizzato verrà chiesto di rispondere in modo
proiettivo per come valutano siano percepiti quei fattori dagli operatori.
Fase 2 - Formazione
La formazione esplora le forme della resilienza e della cultura della sicurezza a livello di : individuo –
squadra operativa – organizzazione.
Il Gruppo Pilota permetterà di individuare lo specifico di queste dimensioni nella Polizia Stradale
Liguria e di strutturare una serie di ipotesi di intervento e di buone pratiche adatte a migliorare
l’azione di prevenzione dei rischi e le forme organizzative della sicurezza adottabili.
«La sicurezza di chi si prende cura della sicurezza»
Yyyyy
Idea progettuale per la Polizia Stradale Liguria
Specifica attività previste nel progetto
Fase 2 - On the job assessment
Obiettivo: dopo un intervallo di circa 1 mese dopo la fase 2, in cui gli operatori hanno provato a
valutare e applicare i contenuti della formazione allo specifico contesto operativo, si riprenderanno i
temi e si valuterà l’efficacia in seminari, omogenei e focalizzati.
Fase 2 - Follow-up
Obiettivo: Condividere con i partecipanti al Gruppo Pilota problematiche e difficoltà incontrate,
buone pratiche emergenti, idee di miglioramento.
Saranno risomministrati i questionari presentati nella fase 1 (retest), per valutare se vi è stato un
cambiamento nella percezione del proprio lavoro in termini di prestazione e sicurezza, se sono
cambiati gli atteggiamenti, se si sono affinate le strategie di auto-monitoraggio della prestazione.
Incontri con il Comitato Guida
Sono previsti 6 incontri con il Comitato Guida per la condivisione delle linee di azione scelte, le
decisioni necessarie per un risultato ottimale dell’iniziativa, il monitoraggio delle attività di
progetto.
Il progetto prevede infine un supporto in termini di consulenza (stimato in 5 giornate complessive)
per le azioni di comunicazione, gli aspetti organizzativi, ed un supporto ai singoli membri del
Gruppo Pilota nel ruolo di facilitatori che verrà attivato al termine del Progetto Pilota.
Scarica

Bozza prg Polizia St..