Utilizzazione di software o di strumenti grafico – simbolici nell’insegnamento dell’analisi Popolazione a cui è rivolta la lezione: studenti delle scuole di specializzazione per l’insegnamento secondario Prerequisiti richiesti: conoscenza degli elementi di analisi matematica trattati in un corso istituzionale di analisi in corsi di laurea che consentono l’accesso ai ruoli per l’insegnamento della matematica presso le scuole secondarie superiori Inquadramento del tema nell’economia del corso: 1. Gli strumenti come mediatori nei processi di acquisizione di conoscenza (2 ore) 2. L’insegnamento dell’analisi e la ricerca didattica: problemi legati al concetto di funzione, ostacoli epistemologici legati al concetto di limite, concept image e concept definition, cognitive roots, generic organizer e cognitve unit … (6 ore in ambiente di laboratorio di matematica) 3. Uso di software e di strumenti grafico simbolici nell’insegnamento dell’analisi (1 ora) 4. Introduzione al concetto di funzione: presentazione e discussione di attività (3 ore) 5. Introduzione al concetto di derivata: presentazione e discussione di attività (3 ore) 6. Introduzione al concetto di integrale: presentazione e discussione di attività (3 ore) 7. La sistemazione dell’analisi matematica: presentazione e analisi critica di percorsi diversi: Project of Calculus Reform, Progetto Prodi, Percorsi più tradizionali, Percorsi fondati sull’analisi non standard… (6 ore) 8. Applicazioni: attività su equazioni differenziali e sistemi dinamici (4 ore) Uso di software e di strumenti grafico simbolici nell’insegnamento dell’analisi Gli studenti hanno il diritto di lasciare la scuola secondaria superiore avendo un’idea del ruolo che l’analisi matematica ha avuto e ha nella storia del pensiero, nello sviluppo della scienza e di alcune sue significative applicazioni Gli insegnanti hanno il dovere di pretendere un coinvolgimento intellettuale da parte degli studenti e di utilizzare strategie pedagogiche e didattiche opportune per costruire ambienti di insegnamento – apprendimento che motivino gli studenti e consentano loro di compiere esperienze significative Un ambiente di insegnamento – apprendimento sensato dovrebbe fare continuo riferimento alle radici cognitive degli oggetti di studio utilizzando le diverse potenzialità che le nuove tecnologie mettono a disposizione, favorendo la transizione al formale come condensazione e non come Esempi di attività con l’uso di software e di strumenti grafico – simbolici per l’introduzione del concetto di funzione I sensori di movimento (calcolatrici grafico – simboliche + sensori) Acquisizione ed elaborazione di dati on line (calcolatrici grafico – simboliche + sensori) Studio di dati organizzati in tabelle (foglio elettronico) Risoluzione grafica di equazioni e disequazioni (CAS) Uso di software di geometria dinamica Studio degli effetti sui grafici di trasformazioni algebriche sulle formule e loro interpretazione geometrica (GC) Quali radici cognitive? Quale concetto di funzione? Esempi di attività con l’uso di software e di strumenti grafico – simbolici per l’introduzione del concetto di derivata L’uso della funzione Zoom delle calcolatrici grafico – simboliche per lo studio della “piattezza locale” o della “rettificazione locale” del grafico di certe funzioni Il calcolo della pendenza della retta scelta per approssimare localmente una funzione La linearizzazione di una funzione in un punto e l’idea di retta tangente come migliore approssimazione lineare di una funzione in un punto Aspetti numerici legati al calcolo del coefficiente angolare della retta tangente in un punto di una funzione ivi linearizzabile Aspetti formali legati alla derivabilità e alla derivata Quali radici cognitive? Quale concetto di derivata? Esempi di attività con l’uso di software e di strumenti grafico – simbolici per l’introduzione del concetto di continuità L’idea di appiattimento – stiramento del grafico di una funzione continua Si può iniziare a presentare l’idea di stirare un grafico orizzontalmente con un software, mentre si lascia invariata la scala verticale della finestra (il che corrisponde a fissare e) . Se la funzione è continua in x0, allora è possibile determinare un intervallo di ampiezza d centrato in x0 tale che la funzione appaia piatta (ossia la sua oscillazione sia minore di e nell’intervallo di ampiezza d) e > 0 esiste d>0 t.c. per ogni x t.c. |x - x0| < d, si Per ogni ha: |f (x) - f (x0) | < e Aspetto numerico (che cosa vuol dire conoscere f(x) se x è irrazionale?) Quali radici cognitive? Esempi di attività con l’uso di software e di strumenti grafico – simbolici per l’introduzione del concetto di integrale (definito) L’idea è quella di utilizzare la nozione di area per aiutare la comprensione dell’integrazione secondo Riemann. Con un software come graphic calculus è possibile effettuare un calcolo numerico dell’area della superficie sottesa al grafico di una funzione coprendola con rettangoli. E’ anche possibile utilizzare l’idea della continuità vista in precedenza e quella di area per dare significato al teorema fondamentale del calcolo che afferma che la variazione istantanea della funzione integrale è la funzione integranda. Per esempio, la seguente figura mostra l’area sottesa al grafico di sin x da 1 a 1.001. Il grafico del seno è stirato orizzontalmente fino ad apparire costante. La figura richiama immediatamente che il valore dell’integrale è circa f(x)*0.001 Quali radici cognitive? Alcune riflessioni sull’uso delle tecnologie nell’insegnamento – apprendimento Gli studenti apprendono attraverso quello che fanno; il software non è inerte, ma dà risposte talvolta inattese e che, quindi, invitano alla riflessione su ciò che si sta facendo; il software mette a disposizione risorse che modellano un sapere teorico che è il vero oggetto di insegnamento – apprendimento Il problema della genesi strumentale Il ruolo dell’insegnante Un approccio embodied si fonda sulla percezione (non solo visiva, ma anche quella pseudotattile del mouse). Questa propsettiva è dirompente in matematica, perché suggerisce che si possa accettare che la derivata di cos x è – sin x non a causa di manipolazioni algebriche, ma perché la forma della derivata di cos x sembra la stessa di quella del grafico di sin Se è possibile scrivere f ( x0 h) - f ( x0 ) ( x0 )h he (h) dove ( x0 )dipende solo da f e da x0 e e (h) è un infinitesimo con h, allora si ha un interessante strumento per il calcolo approssimato di f(x0 + h) potendolo ridurre al calcolo di f(x0) e a quello di ( x0 ) Radici cognitive: l’area è un numero positivo o nullo l’area di un rettangolo è il prodotto della base e dell’altezza l’area di due figure congruenti è la stessa se una regione piana viene divisa in due parti di area a1 e a2, l’area complessiva è la somma delle aree a1 e a2. Proprietà necessarie se si vuole che l’area sia un’estensione del concetto elementare di area di un poligono: l’area è una funzione monotona è possibile calcolare l’area di una regione che si scompone in rettangoli. L’estensione richiede che se io costruisco due classi di plurirettangoli che costituiscono classi separate e contigue, il limite delle successioni delle aree dei plurirettangoli può essere assunto come area della figura elemento di separazione fra le due classi di plurirettangoli La nozione di continuità come possibilità di stirare un grafico fino ad appiattirlo, aiuta nella comprensione della dimostrazione formale del teorema fondamentale del calcolo. Sia A(x) l’area sottesa al grafico di una funzione continua sull’intervallo [a,b] da a a un punto variabile x. Dal punto di vista “embodied” l’area esiste, perché può essere calcolata con l’approssimazione voluta; inoltre la continuità assicura che il grafico della funzione può essere stirato quanto si vuole, ossia che dato un e > 0 e una striscia di ampiezza f (x) e, allora si può determinare un valor d > 0 tale che il grafico, sull’intervallo [x - d, x d] giace completamente nella striscia. Quindi, per –d < h < d, l’area A(x+h)–A(x) giace tra (f(x)– e)h e (f(x)+ e)h, così, per h non nullo, e e f(x)+ e. giace tra f(x)– f ( x0 h) - f ( x0 ) ( x0 )h he (h) f continua in I contenente a x H ( x) f (t )dt a H '( x) f ( x) per ogni x di I