Per i linguisti del nuovo millennio
Scritti in onore di Giovanni Ruffino
A cura del
Gruppo di ricerca dell’Atlante Linguistico della Sicilia
Elaborazioni grafiche di
Pino Aiello
Sellerio editore
Palermo
Indice
2011 © Sellerio editore via Siracusa 50 Palermo
2000 © e-mail: [email protected]
www.sellerio.it
Per i linguisti del nuovo millennio
Premessa del Gruppo di ricerca dell’Atlante Linguistico
della Sicilia
15
Quasi un’introduzione: incontri con Giovanni Ruffino
Michel Contini
Duos annos a Orthullè
Max Pfister
Da Saarbrücken alla Sicilia
Rosario Coluccia
Un primo incontro, poi tanti
Lorenzo Massobrio
Dialectos colo
Immacolata Tempesta
Variabili sociolinguistiche. Dal passato una sfida per il futuro
Wolfgang Schweickard
Terrasini
Gruppo di ricerca dell’Atlante Linguistico della Sicilia
Perché Giovanni Ruffino non è un vero «Maestro»
23
30
33
36
38
44
46
Di mestiere faccio il linguista
Per i linguisti del nuovo millennio : scritti per Giovanni Ruffino. – Palermo :
Sellerio, 2011.
(Nuovo Prisma / collana diretta da Antonino Buttitta ; 89)
EAN 978-88-389-2574-0.
1. Linguistica – Scritti in onore.
I. Ruffino, Giovanni
410 CDD-22
SBN Pal0234061
Alberto Sobrero
CIP – Biblioteca centrale della Regione siciliana «Alberto Bombace»
Franco Crevatin
Lettera aperta a un giovane che ha appena scoperto il fascino
della linguistica
Teresa Poggi Salani
Il senso della lingua
Che farsene della linguistica?
53
58
63
7
Pietro Trifone
«Giovanni lo voglio bene». Il linguista al bivio: giudice o
notaio dell’uso?
Enzo Caffarelli
La giornata di un onomasta
Franco Lurà
Da quando ascolto la radio, lo faccio con una certa frequenza
Hans Goebl
Le confessioni di un “atlántico” solitario
Salvatore Trovato
Un’indagine sul campo quasi un racconto
Neri Binazzi
La struggente ossessione delle parole perdute
Annalisa Nesi
Oltre l’inchiesta
Thomas Krefeld
La raccolta di dati linguistici ai tempi dei nuovi media
Sabina Canobbio
Etnotesti
Nicoletta Maraschio
69
75
83
89
93
100
104
111
114
Tullio Telmon
Autobiografie sociolinguistiche. Qualche istruzione per
l’elaborazione
Fabio Foresti
Le lingue degli italiani
La Sicilia della mia infanzia e i diminuitivi del siciliano
118
124
133
150
Maria Luisa Altieri Biagi
Un «concerto» per Giovanni Ruffino
Paolo D’Achille
Dialetto e i suoi derivati
Cristina Lavinio
Interiezioni sardo-italiane
Gaetano Berruto
Una parola: «che»
Francesco Bruni
Politica
Carla Marcato
Lessico alimentare: la muffuletta, specialità di New Orleans
Farinata
178
184
190
195
201
205
Una correzione manzoniana illustrata: il gioco del rimbalzello 209
Nicola De Blasi
Giochi di memoria
Gianna Marcato
A proposito di pitèr, pitàro, confini, foresti e altro
Annarita Miglietta
Sicilia e Salento così lontani, così vicini
Tullio De Mauro
Roland Bauer
158
221
229
232
John Trumper
«Cugliunutu, laidu, vastardu». La spontaneità delle piante
in Calabria
8
173
Claudio Marazzini
L’incontro con il Rohlfs. Ovvero com’è che diventai dialettologo 155
Michele Loporcaro
Il cassetto di Rizzitano
166
Una parola
Silvia Morgana
Da dialettofono (L2) a dialettologo: ricordi, letture, riflessioni 144
Le Origini di Carlo Tagliavini
La linguistica romanza negli anni 1950 e oggi
163
Per la storia di «pigliare una papera» con rinvii al Gioco dell’oca
e alla Corsa della papera
213
Francesco Avolio
Luca Serianni
Alberto Varvaro
Lorenzo Coveri
Esperienze, letture, incontri: la formazione del linguista
Rosanna Sornicola
Un incontro importante
«Torno subito!». Un eufemismo (non solo) siciliano
236
245
9
Antonino Buttitta
Macingun, numen, mana
248
Fu Adamo a dare i nomi agli animali? Genesi, 2, 18-23
Paola Benincà
261
Glauco Sanga
«Istrani mi sono». Tracce di lingua franca nel Contrasto di
Cielo dal Camo?
Ivano Paccagnella
Gioco delle lingue, naturalità. Fra ‘antico’ e moderno
265
268
Ugo Vignuzzi e Patrizia Bertini Malgarini
«A papà nnostro che stai su ner cielo»: tradurre in dialetto
il Vangelo
273
Gabriella Alfieri
«Una lingua davvero»: spunti per l’italiano letterario
postmanzoniano
Salvatore Claudio Sgroi
Epigrafi in eredità per il linguista del XXI secolo
A partire dai testi
Franco Lo Piparo
Suggestioni di ricerca per il futuro
Auspici per la linguistica del Nuovo Millennio
Bruno Moretti
La competenza bilingue lingua-dialetto
335
347
352
Giovanna Alfonzetti e Margherita Spampinato Beretta
Gli insulti nella storia dell’italiano: dall’italiano antico
all’italiano contemporaneo
355
Antonino Pennisi
Linguistica e scienze cognitive: il caso dell’articolazione fonica
e uditiva
367
Mario Alinei
Perché archeologia e genetica devono diventare parte della
formazione universitaria dei futuri linguisti
379
277
Rosaria Sardo
Lingua e norma nei testi per l’infanzia tra unitarismo e sfide
multimediali
284
Rosa Casapullo
L’italiano di Sicilia nei Diari della città di Palermo di Gioacchino
Di Marzo: cenni introduttivi a un’indagine linguistica
Rita Librandi
Dialetto, ironia e impegno sociale di un siciliano
293
299
Giuseppe Brincat
Per un vocabolario del siciliano antico: l’apporto dei documenti
di Malta (1350-1550)
Mario Pagano
Per un vocabolario del Siciliano medievale
Sergio Lubello
Per un dizionario del lessico pirandelliano
304
312
318
Antonia Mocciaro
Alcune considerazioni sull’italiano popolare (con particolare
riferimento all’italiano popolare di Sicilia)
Vincenzo Lo Cascio
Argomentare nel Sud... ieri e in questo millennio
10
322
327
11
Roland Bauer
Riferimenti bibliografici *
FEW = Walter von Wartburg et al.
1934 Franzözisches etymologisches Wörterbuch, 25 voll., Basilea, Zbinden.
Rohlfs G.
2001 Nuovo Dizionario Dialettale della Calabria, Ravenna, Longo.
Trumper J. B., De Vita P.
1985 Lessico e cultura popolare, «Quaderni del Dipartimento di Linguistica»,
Linguistica 1. 5-38, Università della Calabria.
Trumper, J. B.
1997 Calabria and Southern Basilicata, in M. Maiden, M. Parry, a cura di,
The Dialects of Italy, Routledge, Londra-New York, pp. 355-364.
Trumper J. B.
in stampa La formazione di un lessico fitonimico: apporti complessi e problemi
di etimologia remota (CILPR, Valencia 2010).
Tabella
Periodo 1: 1°
sec. a.C.500/ 600 d. C.
Periodo 2: 600- Periodo 3: 1000
1000 d.C.
d.C. – 1400 d.C.
1/ 14 = 7.1%
x̄
sativus
13/ 14 = 92.9%
0%
33.3%
domitus/
domesticus
1/ 54 = 1.9%
8/ 54 = 14.8%
hortinus,
hortensis,
hortulanus
12/ 58 = 21%
20/ 58 = 34.5% 26/ 58 = 44.5% 33.3%
45/ 54 = 83.3% 33.3%
agrestis
28/ 228 = 12.3% 29/ 228 = 12.7% 171/ 228 = 75% 33.3%
silvester/
silvaticus
55/ 159 = 34.6% 27/ 159 = 17% 77/ 159 = 48.4% 33.3%
S
162. 7
79
258. 3
N
5
5
5
X
32,5%
15,8%
51,7%
S 500
*
I fitonimi calabresi discussi sono alcuni risultati di anni di ricerca etno-botanica
personale nella regione Calabria.
244
«Torno subito!».
Un eufemismo (non solo) siciliano
Questa è una storia vera, carissimo Giovanni, svoltasi tra la
Pasqua e l’estate del 2010 e cioè ben oltre quattro lustri dopo il
nostro primo incontro. Con ciò mi riferisco, tra l’altro, ai tempi in
cui mi facesti da cicerone geolinguistico accompagnandomi in vari
punti d’inchiesta siciliani dell’Atlante Italo-Svizzero (AIS), come ad
es. nell’Agrigentino, a San Biagio Platani oppure a Vita, in provincia
di Trapani, per svolgere le prime inchieste dell’allora neonato
progetto VIVALDI, un atlante linguistico sonoro virtuale, ormai in
avanzata fase di realizzazione e liberamente accessibile sul sito
www2.hu-berlin.de/Vivaldi/ (per la storia e per lo stato attuale del
progetto cfr. Bauer 1995 e 2010).
Ma lasciamo stare il passato, atteniamoci al titolo di questo racconto e «torniamo subito» al nostro tema. Quello che segue è, se
vogliamo, la storia di due quadri e delle loro «avventure» di viaggio
attraverso l’Europa che conduce, almeno uno dei due dipinti, in
Sicilia. La storia inizia con un viaggetto che parte da Salisburgo e
che porta l’autore di queste righe nella Boemia meridionale, precisamente a Český Krumlov, cittadina medievale situata lungo le rive
della Moldava e, sin dal 1992, patrimonio mondiale sotto la protezione dell’Unesco. Oltre alle sue curiosità storico-architettoniche,
tra cui, in primo luogo, il castello gotico-rinascimentale con, al suo
interno, un graziosissimo teatro barocco, Český Krumlov è conosciuta
anche come centro dell’arte figurativa. Accanto all’Egon Schiele Art
Centrum, che ricorda i ripetuti soggiorni creativi del famoso espressionista austriaco, il visitatore vi trova numerosi musei, gallerie e
botteghe di antiquariato. Uno di questi negozietti suscita la nostra
attenzione per via di un quadro posto dietro a decine di fogli cartografici e di cui era visibile solo un lembo. Eppure, è proprio
questo scorcio di quadro che ci ricorda qualcosa. Si tratta, come si
sarebbe rivelato durante una lunga e piacevole chiacchierata con il
titolare dell’antiquariato (che padroneggia un simpatico tedesco di
stampo «austro-ungarico»), di una serigrafia creata, una ventina
d’anni prima, da Thomas Heinz Fischer, pittore originario di Salisburgo (il punto di partenza del nostro viaggio), e dedicata ad un
suo amico, Miroslav Cicvarek, artista boemo. La ragione per cui la
245
serigrafia ci sembra familiare è molto semplice: l’atelier di Fischer,
che accoglie il visitatore con un manifesto della stessa serie, esposto
all’entrata del laboratorio, si trova in una vecchia fattoria a poche
centinaia di metri da casa nostra. Ebbene, per farla breve, la
serigrafia salisburghese scoperta a Český Krumlov aveva trovato un
nuovo proprietario. A questo punto, assieme al quadro austriaco
che sarebbe ben presto stato «rimpatriato», ci sarebbe voluto anche
un’opera del destinatario della dedica di cui sopra, un Cicvarek originale per l’appunto! Superato l’imbarazzo della vasta scelta, l’antiquario impacchetta con cura l’oggetto di nostro gradimento, un
coloratissimo paesaggio boemo, disegnato a matita su due fogli incollati a mano. Già durante la scelta nasce l’idea che questo quadro
non ci avrebbe solo riaccompagnato a Salisburgo ma che avrebbe,
in estate, continuato il viaggio fino in Sicilia, per trovare posto su
una parete e al mare.
Siamo a fine luglio. Giunti a destinazione – una media cittadina
del messinese – si pone il problema della cornice. Un primo giro ci
disillude dimostrando la volatilità di determinate attività artigianali
e commerciali. Laddove, qualche anno prima, aravamo riusciti a
far incorniciare varie cosette, troviamo o un locale chiuso o un negozio di abbigliamento cinese! Pare che di cornicerie in zona ne
sia rimasta una sola. Dopo qualche altra ricerca, la troviamo: ha la
serranda abbassata. Torniamo il giorno dopo: è aperta. Si tratta di
una piccola bottega situata in una curva di una salita molto trafficata,
vicino al centro. Il palazzo che ospita il laboratorio non è gran che,
la solita simbiosi poco fortunata tra un sostrato antico potenzialmente
bello e i pezzi di ferro fuoriusciti dal cemento armato. Si entra:
«Buongiorno! C’è qualcuno?». Da un locale laterale si affaccia il
titolare, un signore sui quarantacinque, un paio di occhiali da lettura
poggiati sul naso, una minuscola pinza nelle mani, due chiodini tra
i denti. Ci scruta con lo sguardo di uno che tenta di intuire con
chi ha a che fare. Clienti conosciuti? No! Gli spieghiamo il problema,
gli facciamo vedere il Cicvarek, valutiamo le possibilità tecniche di
cornice e passe-partout, le dimensioni, i materiali, i colori, i prezzi
e anche i tempi. Dopo un’ora e mezza di discussioni, interrotte da
varie telefonate e dalle visite di altri clienti, ci mettiamo d’accordo
e stabiliamo anche la presumibile data (scaramantica?, cfr. Farano
2008) di consegna: venerdì 13 agosto, in mattinata.
già aperto? – Improbabile». C’è tempo per una granita. Sono le
nove, andiamo a vedere! Ottimo, c’è un posteggio libero direttamente
davanti al negozio, sulla cui porta chiusa è appeso un pezzo di
cartone recante due parole scritte a mano: «Torno subito!». Il solito
messaggio il cui valore connotativo oscilla tra promessa e minaccia,
un cartello che mettono in tanti quando escono «un attimo» per
passare alla posta, per comprare il giornale, per giocare una schedina
o per prendere un caffè al bar, niente di strano, tutto lì. Va bene,
aspettiamo. Il sole comincia a farsi sentire. Sono le nove e mezzo
passate. «Torno subito?». Meglio chiedere! Nel palazzo di fronte,
due signori anziani sono seduti nella mezz’ombra del loro balcone:
Mi scusi, sa quando torna il signore della corniceria?
– Comu?
Il negozio…, non c’è nessuno…, sa quando apre?
– Ah, u negòzziu! Oraora sinnìu…, partìu!… [pausa] Capisce
quello che dico? È andato in villeggiatura! Ormai se ne parla a settembre.
Riferimenti Bibliografici e Sitografia (aggiornata al 15.10.2010)
AIS
1928-1940 Sprach- und Sachatlas Italiens und der Südschweiz, 8 voll., Zofingen,
Ringier.
Bauer R.
1995 VIVALDI-Sicilia. Documentazione sonora dei dialetti siciliani, in G. Ruffino,
a cura di, Percorsi di geografia linguistica. Idee per un atlante siciliano della
cultura dialettale e dell’italiano regionale, Palermo, CSFLS, pp. 543-550.
2010 Le projet VIVALDI: présentation d’un atlas linguistique parlant virtuel, in
G. Aurrekoetxea, J.-L. Ormaetxea, a cura di, Tools for Linguistic Variation,
Bilbao, UPV-EHU, pp. 71-88.
Farano A.
2008 Venerdì 13 porta (s)fortuna? Non in Italia, http://www.cafebabel.it
È un periodo caldo, si sa, ma quest’anno si preannuncia un Ferragosto caldissimo, con l’umidità alle stelle e un forte vento di scirocco. Meglio alzarsi presto. È venerdì, sono le otto e mezzo. «Sarà
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