Itinerario di formazione per catechisti all’inizio del cammino
Anno pastorale 2015/2016
VIENI, VIENI, SPIRITO D'AMORE
VIENI, VIENI, SPIRITO D'AMORE
Dal vangelo di Marco
Mentre Gesù ancora parlava, dalla casa del capo della
sinagoga vennero a dirgli: «Tua figlia è morta. Perché disturbi
ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse
al capo della sinagoga: «Non temere, continua solo ad aver
fede!». E non permise a nessuno di seguirlo fuorché a Pietro,
Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero alla casa
del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che
piangeva e urlava. Entrato, disse loro: «Perché fate tanto
strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme».
Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con
sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con
lui, ed entrò dove era la bambina. Presa la mano della
bambina, le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti
dico, alzati!». Subito la fanciulla si alzò e si mise a
camminare; aveva dodici anni.
Atto di fede
CCC, n.1812-1812
Viviamo in questo mondo, in una casa che non abbiamo scelto
che ci è stata data, in una famiglia che ci ha pensato e a cui
siamo stati affidati, con delle persone che ci siamo trovati al
fianco e con le quali tessere relazioni. Un paese che c’era prima
di noi e che ci sarà anche dopo, una comunità che è nata prima
di noi e quasi certamente non morirà con noi. Ma noi ne
determiniamo ora il valore, il senso, la qualità, la credibilità. Il
nostro esserci oggi non è uno starci a caso, ma bensì il
compimento di un progetto.
Ciascuno riceve in eredità un mondo e una cultura dalle
generazioni che l’hanno preceduto, rielabora questa eredità per
trasmetterla, rinnovata ed arricchita, alle generazioni future.
L’azione umana rompe il
determinismo che regna
nell’universo materiale e
introduce nel mondo la possibilità
della novità, la creazione di
qualcosa che prima non esisteva e
che senza di essa non sarebbe
esistito. In una parola, l’azione
umana introduce nel mondo la
libertà.
Ogni scelta fa sorgere delle domande:
a noi sta a cuore la
RISPOSTA CRISTIANA
Il credente trova in Cristo, suo maestro di vita, la risposta piena
agli interrogativi. Cristo è colui che ci rivela il Padre e il suo
progetto d’amore nei confronti dell’uomo. La sua parola
conferisce senso e garantisce speranza a tutta l’impresa umana,
illumina il cammino di ogni singolo uomo e il destino dell’intera
storia. Cristo irrompe nella vita del credente e domanda
un’adesione totale alla sua parola e un abbandono confidente
all’azione del suo Spirito. Questa adesione e questo
affidamento costituiscono la fede.
1. Cristo è la risposta agli interrogativi
2. Cristo è colui che ci rivela il Padre e il suo
progetto d’amore verso gli uomini
La sacra Scrittura descrive la
FEDE come una forma forte di
ASCOLTO.
Capitolo 11
1 La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di
quelle che non si vedono. 2 Per mezzo di questa fede gli antichi
ricevettero buona testimonianza.
3 Per fede noi sappiamo che i mondi furono formati dalla
parola di Dio, sì che da cose non visibili ha preso origine quello
che si vede.
4 Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio migliore di quello di
Caino e in base ad essa fu dichiarato giusto, attestando Dio
stesso di gradire i suoi doni; per essa, benché morto, parla
ancora.
5 Per fede Enoch fu trasportato via, in modo da non vedere la
morte; e non lo si trovò più, perché Dio lo aveva portato via.
Prima infatti di essere trasportato via, ricevette la testimonianza
di essere stato gradito a Dio. 6 Senza la fede però è impossibile
essergli graditi; chi infatti s'accosta a Dio deve credere che egli
esiste e che egli ricompensa coloro che lo cercano.
7 Per fede Noè, avvertito divinamente di cose che ancora non si
vedevano, costruì con pio timore un'arca a salvezza della sua
famiglia; e per questa fede condannò il mondo e divenne erede
della giustizia secondo la fede.
8 Per fede Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un
luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove
andava.
9 Per fede soggiornò nella terra promessa come in una regione
straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e
Giacobbe, coeredi della medesima promessa. 10 Egli aspettava
infatti la città dalle salde fondamenta, il cui architetto e
costruttore è Dio stesso.
11 Per fede anche Sara, sebbene fuori dell'età, ricevette la
possibilità di diventare madre perché ritenne fedele colui che
glielo aveva promesso. 12 Per questo da un uomo solo, e inoltre
già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa
come le stelle del cielo e come la sabbia innumerevole che si
trova lungo la spiaggia del mare.
13 Nella fede morirono tutti costoro, pur non avendo
conseguito i beni promessi, ma avendoli solo veduti e salutati di
lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sopra la
terra. 14 Chi dice così, infatti, dimostra di essere alla ricerca di
una patria. 15 Se avessero pensato a quella da cui erano usciti,
avrebbero avuto possibilità di ritornarvi; 16 ora invece essi
aspirano a una migliore, cioè a quella celeste. Per questo Dio
non disdegna di chiamarsi loro Dio: ha preparato infatti per loro
una città.
17 Per fede Abramo, messo alla prova, offrì Isacco e proprio lui,
che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unico figlio, 18 del
quale era stato detto: In Isacco avrai una discendenza che
porterà il tuo nome. 19 Egli pensava infatti che Dio è capace di
far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe e fu come un
simbolo.
20 Per fede Isacco benedisse Giacobbe ed Esaù anche riguardo
a cose future.
21 Per fede Giacobbe, morente, benedisse ciascuno dei figli di
Giuseppe e si prostrò, appoggiandosi all'estremità del bastone.
22 Per fede Giuseppe, alla fine della vita, parlò dell'esodo dei
figli d'Israele e diede disposizioni circa le proprie ossa.
23 Per fede Mosè, appena nato, fu tenuto nascosto per tre mesi
dai suoi genitori, perché videro che il bambino era bello; e non
ebbero paura dell'editto del re.
24 Per fede Mosè, divenuto adulto, rifiutò di esser chiamato
figlio della figlia del faraone, 25 preferendo essere maltrattato
con il popolo di Dio piuttosto che godere per breve tempo del
peccato. 26 Questo perché stimava l'obbrobrio di Cristo
ricchezza maggiore dei tesori d'Egitto; guardava infatti alla
ricompensa.
27 Per fede lasciò l'Egitto, senza temere l'ira del re; rimase
infatti saldo, come se vedesse l'invisibile.
28 Per fede celebrò la pasqua e fece l'aspersione del sangue,
perché lo sterminatore dei primogeniti non toccasse quelli degli
Israeliti.
29 Per fede attraversarono il Mare Rosso come fosse terra
asciutta; questo tentarono di fare anche gli Egiziani, ma furono
inghiottiti.
30 Per fede caddero le mura di Gerico, dopo che ne avevano
fatto il giro per sette giorni.
31 Per fede Raab, la prostituta, non perì con gl'increduli,
avendo accolto con benevolenza gli esploratori.
32 E che dirò ancora? Mi mancherebbe il tempo, se volessi
narrare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di
Samuele e dei profeti, 33 i quali per fede conquistarono regni,
esercitarono la giustizia, conseguirono le promesse, chiusero le
fauci dei leoni, 34 spensero la violenza del fuoco, scamparono al
taglio della spada, trovarono forza dalla loro debolezza,
divennero forti in guerra, respinsero invasioni di stranieri.
35 Alcune donne riacquistarono per risurrezione i loro morti.
Altri poi furono torturati, non accettando la liberazione loro
offerta, per ottenere una migliore risurrezione. 36 Altri, infine,
subirono scherni e flagelli, catene e prigionia. 37 Furono
lapidati, torturati, segati, furono uccisi di spada, andarono in
giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, tribolati,
maltrattati - 38 di loro il mondo non era degno! -, vaganti per i
deserti, sui monti, tra le caverne e le spelonche della terra.
39 Eppure, tutti costoro, pur avendo ricevuto per la loro fede
una buona testimonianza, non conseguirono la promessa: 40
Dio aveva in vista qualcosa di meglio per noi, perché essi non
ottenessero la perfezione senza di noi.
La sacra Scrittura descrive la
FEDE come una forma forte di
ASCOLTO.
3,1-21
1 Il giovane Samuele continuava a servire il Signore sotto la
guida di Eli. La parola del Signore era rara in quei giorni, le
visioni non erano frequenti. 2 In quel tempo Eli stava riposando
in casa, perché i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non
riusciva più a vedere. 3 La lampada di Dio non era ancora spenta
e Samuele era coricato nel tempio del Signore, dove si trovava
l'arca di Dio. 4 Allora il Signore chiamò: «Samuele!» e quegli
rispose: «Eccomi»,…
…Allora Samuele gli svelò tutto e non tenne nascosto nulla. Eli
disse: «Egli è il Signore! Faccia ciò che a lui pare bene».
19 Samuele acquistò autorità poiché il Signore era con lui, né
lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole.
La sacra Scrittura descrive la
FEDE come una forma forte di
ASCOLTO.
6,4-9
4 Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo.
5 Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta
l'anima e con tutte le forze. 6 Questi precetti che oggi ti dò, ti
stiano fissi nel cuore; 7 li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai
quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via,
quando ti coricherai e quando ti alzerai. 8 Te li legherai alla
mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi
9 e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte
Deuteronomio 6,5
Andare oltre la semplice
udienza data a un’opinione
fra le altre e dedicare alla
parola ricevuta tutta la
propria mente e tutte le
proprie forze.
Romani 16,26
Ascoltare nella fede
diventa obbedire.
Colui che parla alla
nostra obbedienza di
fede non comunica
solo verità o
indicazioni
operative: chi parla
comunica se stesso,
dice qualcosa di sé,
vuole fare
dell’ascoltatore un
amico, renderlo
partecipe della
propria vita; credere
significa anche
diventare suoi amici.
Dal vangelo di Giovanni
15 Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa
il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho
udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. 16 Non voi avete
scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e
portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello
che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17
Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.
Dal vangelo di Matteo
Gesù stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: «Ecco mia
madre ed ecco i miei fratelli; 50 perché chiunque fa la volontà
del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e
madre».
Il bene a cui Dio ci chiama, non è solo quello esplicitamente
proposto alla nostra obbedienza nella Bibbia - i comandamenti, le
beatitudini, gli insegnamenti di Cristo e quelli degli apostoli alle
prime comunità -, ma anche il bene che si mostra con evidenza ai
nostri ragionamenti e alle nostre scelte.
Ecco perché una delle caratteristiche indispensabili affinché ci sia
annuncio cristiano è il tema della libertà!
Dei Filius, 3
La fede è quindi un dono?
Oppure è qualcosa che uno ha e un altro non ha?
È rifiutabile oppure ti è buttata addosso e devi tenertela?
La fede è la disponibilità all’ascolto di una Parola, e questa
disponibilità ti è offerta dallo Spirito Santo, nella libertà di essere
accolta o rifiutata. Certamente la fede è dono di Dio, ma è anche
risposta dell’uomo. La fede ti è data e purtroppo non tutti la
accolgono; nello stesso tempo purtroppo non a tutti è data una
buona e sufficiente testimonianza affinché liberamente la
accolgano. Per chi la accoglie la fede diventa risposta alla Parola
che viene seminata, risposta che si concretizza nei criteri
fondamentali per cui compiere le scelte della vita.
Cristo, accolto nella fede,
è ben più che un maestro di vita nuova!
«IO SONO LA VIA, LA VERITÀ E LA VITA»
La sacra Scrittura descrive la
FEDE come una forma forte di
ASCOLTO.
San Paolo
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