EA E A SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” Business Plan Luigi Puddu Torino - Ottobre 2010 L.Puddu – A. Indelicato – 2010 – Tratto da: Formez , “Guida semplificata al Business Plan” EA E A SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” SCHEDA DI VALUTAZIONE Ultimi bilanci e Relazione sulla gestione Estrapolazione degli obiettivi strategici Lettura del business plan: 1) Valutazione della coerenza della strategia con i contenuti della relazione sulla gestione 2) Ricerca della formula imprenditoriale e misson 3) Coerenza del piano economico Analisi della movimentazione di PN nei bilanci e distribuzione di utili o versamenti dei soci a vario titolo Verifica se prospettive di versamenti futuri Valutazione dell’innovatività dell’idea e dei processi L.Puddu – A. Indelicato – 2010 – Tratto da: Formez , “Guida semplificata al Business Plan” EA E A SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” CONTENUTI DEL BUSINESS PLAN 1. Sommario 1.Obiettivi 2. L’impresa 1.Ragione sociale, tipo di attività e scopo 2.Organizzazione e personale 3. I prodotti o servizi 1.Descrizione dei prodotti 2.Descrizione della concorrenza 3.Fonti di provenienza e tecnologia 4.Futuri prodotti 4. Strategie di marketing 1. Segmenti e mercati target 2. Strategie dei prezzi e promozione 3. Programmi di marketing 5. Strategie di vendita 1. Previsioni di vendita 2. Programmi, alleanze strategiche, assistenza 6. Piano di ricerca e sviluppo dei prodotti 7. Fabbricazione, rifornimento e distribuzione 8. Piano finanziario 1. Conto economico – Stato patrimoniale e cash flow 9. Indici e rapporti finanziari L.Puddu – A. Indelicato – 2010 – Tratto da: Formez , “Guida semplificata al Business Plan” EA E A SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” COS’È IL BUSINESS PLAN È un documento che raccoglie e riassume un’idea di business, il modello di funzionamento che gli sta dietro, le azioni definite e conseguenze la valutazione delle economico-finanziarie termini di: RISORSE (richieste) RISULTATI (attesi) RISCHI (possibili) L.Puddu – A. Indelicato – 2010 – Tratto da: Formez , “Guida semplificata al Business Plan” in Rappresentazione organica di un progetto imprenditoriale EA E A SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” SCOPO Definire gli obiettivi, le strategie e i programmi necessari a raggiungerli Facilitare un controllo regolare dell’andamento della “BUSINESS IDEA” Sostenere una richiesta di finanziamento STRUMENTO Delimitare eventuali accordi tra soci Definire e valutare nuove attività Considerare l’acquisto, fusione o vendita di società o rami di questa Valutare un nuovo prodotto, processo, progetto, investimento L.Puddu – A. Indelicato – 2010 – Tratto da: Formez , “Guida semplificata al Business Plan” EA E A SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” A CHI E A COSA SERVE INTERNAMENTE ESTERNAMENTE Sviluppo di una nuova iniziativa di business/progetto Management Finanziatori Quotazione e valutazione di Borsa Azionisti Management Analisti esterni Richiesta di finanziamento Management Finanziatori di Azionisti management Azionisti Acquirenti Definizione apporti/sinergie di una joint venture Azionisti management Partner Ristrutturazione / Razionalizzazione Management Fissazione strategico Management Definizione del prezzo un’acquisizione cessione di obiettivi di piano L.Puddu – A. Indelicato – 2010 – Tratto da: Formez , “Guida semplificata al Business Plan” EA E A SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” LE FASI IDEA DI BUSINESS Raccolta e analisi dei dati MODELLO DI BUSINESS Analisi dei fondamenti del business POSIZIONAMENTO COMPETITIVO OBIETTIVO, tenendo conto di: - caratteristiche del business - vantaggi/svantaggi dell’impresa SVILUPPO DEI PIANI OPERATIVI PIANI DI AZIONE possibili che descrivano: - evoluzione e attesa di risultati - eventi critici che li condizioneranno DEFINIZIONE E VALUTAZIONE DEL PIANO EONOMICO-FINANZIARIO - CONTI ECONOMICI, STATI PATRIMONIALI, FLUSSI DI CASSA PROSPETTICI - VALUTAZIONE E ANALISI DELLA CREAZIONE DI VALORE VERIFICA DELLA COERENZA E ANALISI DEL RISCHIO - VERIFICA DI RAGIONEVOLEZZA DEI RISULTATI - ANALISI DEL RICHIO L.Puddu – A. Indelicato – 2010 – Tratto da: Formez , “Guida semplificata al Business Plan” EA E A SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” ANALISI DEI FONDAMENTI DEL BUSINESS DOVE •Definizione del business PROSPETTIVE •Analisi di mercato/business MEZZI •Forza competitiva dell’impresa IN CHE MODO • Scelta tra le diverse alternative strategiche L.Puddu – A. Indelicato – 2010 – Tratto da: Formez , “Guida semplificata al Business Plan” EA E A SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” DEFINIZIONE DEL BUSINESS Descrizione beni e servizi (bisogni, funzione d’uso) Identificazione segmenti di clienti Definizione delle modalità organizzative e tecnologie da impiegare Delimitazione aree geografiche Identificazione dei concorrenti di riferimento L.Puddu – A. Indelicato – 2010 – Tratto da: Formez , “Guida semplificata al Business Plan” EA E A SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” ANALISI DI MERCATO / BUSINESS Analisi dimensione, segmentazione e sviluppo della domanda (potenzialità del mercato) Analisi dell’offerta (concorrenti) Analisi della struttura del business: Intensità della concorrenza Caratteristiche e forza negoziale dei clienti Caratteristiche e forza negoziale dei fornitori Minaccia di entrata di nuovi concorrenti Minaccia di sostituzione nuovi prodotti L.Puddu – A. Indelicato – 2010 – Tratto da: Formez , “Guida semplificata al Business Plan” EA E A SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” FORZA COMPETITIVA DELL’IMPRESA Fattori critici di successo esterni Fattori critici di successo interni Gruppi strategici di riferimento e SWOT analysis per determinare i punti di forza e di debolezza in relazione alle opportunità e minacce del mercato Posizionamento qualità / prezzo del prodotto L.Puddu – A. Indelicato – 2010 – Tratto da: Formez , “Guida semplificata al Business Plan” EA E A SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” Analisi SWOT FORZE Qual è il principale vantaggio rispetto alla concorrenza; In cosa l'imprenditore o i suoi collaboratori possono vantare le maggiori competenze; Quali sono le risorse rilevanti già disponibili. DEBOLEZZE Quali sono le carenze rispetto ai concorrenti; Quali sono le risorse mancanti; Quali sono le carenze a livello di competenze o capacità OPPORTUNITA’ Quali possibilità di sviluppo ci sono nel mercato di riferimento; Quali evoluzioni tecnologiche avrà nei prossimi anni il mercato di riferimento; Quali sono le possibili novità a livello normativo; Esistono positive tendenze socioeconomiche che possono influenzare positivamente il mercato. MINACCE A quali ostacoli va incontro la nascente iniziativa; Quali problemi possono derivare dall'attuale congiuntura economica; Quali limitazioni normative esistono nel settore di riferimento; I cambiamenti socio-economici previsti possono influenzare negativamente il business nascente. L.Puddu – A. Indelicato – 2010 – Tratto da: Formez , “Guida semplificata al Business Plan” EA E A SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” SCELTE STRATEGICHE DEFINIZIONE OBIETTIVI STRATEGICI IDENTIFICAZIONEALTERNATIVE STRATEGICHE SCELTE STRATEGICHE L.Puddu – A. Indelicato – 2010 – Tratto da: Formez , “Guida semplificata al Business Plan” EA E A SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” SCELTE STRATEGICHE Ogni scelta strategica determina un impatto economico – finanziario PIANI AZIONI IMPATTO ECONOMICOFINANZIARIO PIANO SVILUPPO PRODOTTI /SERVIZI • Iniziative di sviluppo nuovi prodotti • Gamma prodotti/servizi • Investimenti e costi sviluppo prodotti PIANO DEL PERSONALE E COSTI DI STRUTTURA • Sviluppo risorse umane • Acquisizione risorse umane • Adeguamento delle strutture • Numero personale • Costo del personale • Investimenti e costi di struttura …….. • ……. ………. PIANO DEI FINANZIAMENTI E FISCALITÀ • Scelte di struttura del debito • Aumenti/rimborsi di capitale • Politiche di pagamento dividendi • Struttura finanziaria • Costo delle fonti di finanziamento • Pay out dividendi …… L.Puddu – A. Indelicato – 2010 – Tratto da: Formez , “Guida semplificata al Business Plan”