La fondatrice del gruppo di Piacenza: Livia Cagnani (3a parte) AMNESTY Per molto tempo il Gruppo di Piacenza ha avuto pochi membri attivi e pochissimi mezzi, ma l'instancabile attività di Livia Cagnani, le migliaia di lettere che ha scritto in difesa delle vittime di violazioni dei diritti umani, le visite tenaci a ambasciate e consolati, senza lasciarsi scoraggiare dalle porte chiuse e dalla lunga anticamera cui veniva costretta, hanno fatto sì che il Gruppo di Piacenza avesse negli anni '80, tra i gruppi italiani, il numero più alto di prigionieri liberati. INTERNATIONAL notiziario periodico dicembre 2002 – numero 3 LIBERTÀ DI PAROLA Nel 1993, per il ruolo svolto in quanto promotrice dei diritti umani, Livia Cagnani ricevette il premio “Solidarietà per la vita” al Santuario di Santa Maria del Monte di Nibbiano. In occasione della consegna del riconoscimento si legge nella cronaca della giornata che affermò che anche quel premio doveva essere utile al prossimo, servire come strumento di lotta contro i pregiudizi e come incoraggiamento per le altre persone, nelle quali vedere dei fratelli. Poi quando il Gruppo è cresciuto nel numero di soci e nelle risorse economiche, mentre Amnesty International acquistava un ruolo sempre più importante e un peso sempre più riconosciuto fra le organizzazioni non governative, Livia Cagnani ha preferito, con la consueta modestia farsi da parte, lasciare a nuovi iscritti la carica di responsabile ufficiale e tornare a fare la semplice militante, ma fino all'ultimo è sempre stata l'anima autentica del movimento. Nel 2001 l’Amministrazione Provinciale di Piacenza ha istituito il premio per la pace che viene assegnato annualmente a una persona legata al territorio provinciale, espressione della comunità piacentina, e che abbia realizzato iniziative su temi quali la diffusione della cultura della pace. Questo premio è stato intitolato a Livia Cagnani, che, per tutta la vita, si è distinta per l’impegno profuso nella battaglia per la pace, come diritto fondamentale dei popoli e di ogni individuo. Gruppo 6 Piacenza Centro Documentazione Diritti Umani, Pace e Solidarietà Internazionale Via XXI Aprile, 19 29100 Piacenza Riunioni il primo e il terzo lunedì di ogni mese alle ore 21.00 tel. 348.3233739 e-mail: [email protected] http://amnestypiacenza.interfree.it Maratona Azioni Urgenti per la campagna Non Sopportiamo la Tortura Si tratta di una iniziativa che vedrà il gruppo di Piacenza impegnato insieme alla sezione polacca, ai gruppi Amnesty di Giappone e Sud Africa, attivisti di Stati Uniti, Ucraina, Belgio, Canada, Germania e Russia, a scrivere quanti più appelli possibile su cinque azioni urgenti dalle ore 12 del 14 dicembre alle ore 12 del giorno seguente. Per questa iniziativa il gruppo ha pensato di mobilitare tutti i suoi iscritti per inviare il maggior numero di appelli possibile. Per questo motivo troverai allegato al giornalino uno dei cinque appelli che ti chiediamo di inviare nei giorni 14 e 15 dicembre agli indirizzi indicati. Sarà inoltre possibile firmare gli altri appelli on-line su www.amnesty.it e, alcuni giorni dopo il 14 dicembre, sarà anche possibile consultare, sempre sul sito, il bilancio della maratona. Sarà l'occasione per far sentire la nostra voce, unita a quella di altri Paesi che partecipano con noi all'iniziativa, alle autorità a cui scriveremo, per dire: "Basta con la Tortura"! COSA BOLLE IN PENTOLA… “Giustizia per tutti” - Una campagna per i diritti umani in Russia Amnesty International ha dato avvio alla campagna mondiale per la tutela dei diritti umani nell’ex unione sovietica. Gli obiettivi principali sono: informare in maniera articolata l’opinione pubblica nazionale e internazionale sulle violazioni commesse in CSI, allo scopo di rompere l’impunità garantita a tutti gli attori statali e non statali portare al riconoscimento giuridico di reati come la violenza domestica o la discriminazione su base razziale; ottenere un maggior numero di tutele per le categorie più deboli come donne, minoranze etniche e bambini. gettare le basi per la formazione di un coordinamento locale per la difesa dei diritti umani nella Federazione. Quanto più grande sarà l’attenzione che Amnesty International riuscirà a creare con questa campagna, tanto più dovrebbe essere difficile far tacere chi ha subito delle violazioni. Per la campagna “Diritto d’asilo una questione di civiltà” il gruppo inviterà nel mese di febbraio la reporter Mildred Hanciles che parlerà della sua esperienza di richiedente asilo in Italia a seguito delle persecuzioni subite in Sierra Leone. Il gruppo di Piacenza, al fine di poter raggiungere capillarmente e rapidamente i suoi soci, chiede, a chi è interessato, di comunicare il proprio indirizzo e-mail al seguente recapito: [email protected]. Questo ci permetterebbe di creare una rete abbastanza numerosa di persone disposte ad inviare i nostri appelli. Per chi volesse effettuare una donazione al gruppo di Piacenza il nostro conto corrente è presso la Banca di Piacenza, sede centrale al numero 29674/89, codice ABI 05156, CAB 12600.