Anziani digitali. ICTs, relazioni e vita quotidiana dei giovani anziani italiani Nutrire la memoria per nutrire le generazioni: anziani attivi e benessere Università Cattolica del Sacro Cuore - 12 Maggio 2015 Introduzione Il contesto europeo La diffusione delle ICTs tra gli anziani europei è ancora limitata 65-74 y/o All individuals Percentage of individuals that never use the Internet by age group. Sources: Digital agenda data Il contesto europeo I 65 – 74enni sono la coorte che più di tutte cresce nell’uso di Internet 16 -24 y/o 65 – 74 y/o Individuals who are regular Internet users (at least once a week). Source: European Commission Il contesto europeo L’Italia è significativamente al di sotto della media europea Individuals who are regular Internet users (at least once a week). Individual, 65 to 74 years old. Source: European Commission Il contesto europeo Il divario si allarga: i paesi meno digitalizzati arrancano Individuals who are regular Internet users (at least once a week). Individual, 65 to 74 years old. Source: European Commission La ricerca. Young elderly and ICTs: risks and opportunities in active ageing La ricerca «"Non mi ritiro": l’allungamento della vita, una sfida per le generazioni, un'opportunità per la società» 2013-2014 https://anzianiinrete.wordpress.com/ Obiettivi: Comprendere i contesti sociali, le predisposizioni, le resistenze, gli entusiasmi legati all’uso delle ICTs da parte degli anziani. Comprendere e investigare il ruolo giocato dai media e dalle ICTs nella realizzazione di un ambiente domestico accogliente e positivo, nella ri/costruzione e mantenimento delle relazioni sociali e nella promozione di un invecchiamento attivo e in salute. La ricerca In particolare le domande di ricerca sono state così articolate: 1) (a) Quali sono le caratteristiche socio-demografiche degli utenti Internet tra i 65 e Ii74 anni? (b) Quali fattori sono correlati con l’uso delle ICTs da parte dei giovani anziani italiani? 2) (a) Come le ICTs sono incorporate (Silverstone & Hirsch, 1992) nella vita quotidiana delle persone aziani?; (b) Come le ICTs contribuiscono al miglioramento della qualità della vita degli anziani e all’invecchiamento attivo? (Nimrod, 2007) La ricerca La ricerca si basa su: (1) Una survey su un campione rappresentativo di “giovani anziani” italiani (65-74 anni) (N=900) (2) 20 interviste domestiche e familiari nella provincia di Milano. 1. Il questionario Dotazione e uso dei media digitali • Il questionario indagava: o o o o o o o le dotazioni tecnologiche (numerosità delle ICT presenti nel nucleo domestico e possesso di device digitali personali – smartphone, tablet, ebook) la dimensione temporale dell’uso di Pc e Internet (anno d’inizio, frequenza d’uso, momenti della giornata preferiti per l’uso) le modalità d’uso di Pc e Internet (luogo d’uso e d’accesso a Internet, scelta delle piattaforme, sessioni collettive con altri utenti) le tipologie di attività (attività svolte con il pc e in Internet) le modalità di apprendimento (dove e con chi si è imparato a usare PC, Internet e i servizi on-line) le motivazioni all’uso di Internet (cambiamenti percepiti nella propria vita grazie all’uso di Internet; paure, ansie, entusiasmi nell’uso di Pc e Internet) l’uso e l’atteggiamento nei confronti delle tecnologie della salute La dotazione Desktop Computer per età e gender (% all’interno di queste categorie) Età 65-69 anni Desktop Possiede e usa Computer % within Genere 70-74 anni Maschio Femmina Totale 20,3% 12,8% 23,1% 11,3% 16,7% 2,1% 1,7% 1,4% 2,1% 1,9% 1,7% 1,2% 2,2% 1,0% 1,5% 75,9% 84,4% 73,3% 85,6% 79,9% 100,0% 100,0% 100,0% Possiede ma non usa % within Non possiede ma usa % within Non possiede e non usa % within Totale % within 100,0% 100,0% La dotazione Laptop computer or netbook per età e gender (% all’interno di queste categorie) Età 65-69 anni Possiede e usa Laptop computer o netbook Possiede ma non usa % within Genere 70-74 anni Maschi Femmine Totale 24,0% 10,2% 22,6% 13,3% 17,5% 4,0% 2,4% 4,6% 2,1% 3,2% ,6% ,5% 1,0% ,2% ,6% 71,4% 87,0% 71,9% 84,4% 78,7% % within 100,0% Totale: tutti gli italiani tra i 65 e i 74 anni 100,0% 100,0% % within Non possiede ma usa % within Non possiede e non usa % within Totale 100,0% 100,0% Anziani (già) digitali A che età hai iniziato ad usare il computer? (% all’interno di queste categorie) Totale: Italiani età 65-74 con accesso a Internet A che età Prima dei 50 anni hai iniziato ad Tra i 50 e i 59 anni usare il computer ? % within Età 65-69 anni Genere 70-74 anni Maschi Femmine Totale 49,7% 30,9% 47,6% 37,2% 43,6% 24,8% 34,6% 26,5% 30,9% 28,1% 18,6% 19,8% 19,0% 19,1% 19,0% 6,8% 14,8% 6,8% 12,8% 9,1% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% % within Tra i 60 e I 64 anni % within Dopo i 64 anni % within Total % within I contesti di apprendimento - 49.8% ha imparato a usare il computer al lavoro: - maschi (57.8 %) vs femmine (37.6 %): - Gli uomini hanno un approccio all’apprendimento tendenzialmente solitario, basato sulla pratica (45.5% vs. 40.6 % delle donne) o su l’uso di manuali (14.9% vs. 6.9%). - Le donne hanno invece sono più aperte all’apprendimento attraverso l’aiuto di persone più giovani (36.6% delle donne vs. 31.2 % degli uomini) o di coetanei (9.9% vs. 2.6%) . Total: Italiani tra I 65 e I 74 anni con accesso a Internet I luoghi d’uso -La casa è il posto migliore da dove connettersi: -98.8% si connette da casa -15.3% si connette da lavoro -5,5% si connette in mobilità -Gli anziani accedono primariamente da soli: - naviga con il partner (19.2%) - naviga con i figli (17.6%) - naviga con i nipoti (4.7%) Total: Italiani tra I 65 e I 74 anni con accesso a Internet Una nicchia di heavy user Età Totale: Italiani età 65-74 con accesso a Internet 65-69 anni Genere 70-74 anni Maschi Femmine Totale % within 1,3% 4,1% 2,1% 3,4% 2,6% % within 5,1% 12,2% 4,9% 11,2% 7,4% % within 17,9% 20,3% 18,3% 19,1% 18,6% Quasi ogni giorno % within 75,6% 63,5% 74,6% 66,3% 71,4% Totale % within Una volta all’anno Almeno una volta al Frequenza d’uso mese di Internet Almeno una volta alla settimana 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Attività online: la “scala delle opportunità” Uso dei social network Uso dei social network Età Totale: Italiani età 65-74 con accesso a Internet Genere 65-69 anni 70-74 anni Maschi Femmine Totale Mai % within 68,2% 78,9% 72,1% Qualche volta al mese % within 7,8% 5,3% 7,9% 4,4% 6,5% 1-2 volte alla settimana % within 5,2% 5,3% 7,1% 3,3% 5,7% Tutti i giorni % within 18,8% 10,5% 12,9% Totale % within 71,1% 71,7% Utilizzo Facebook 21,1% 16,1% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Anziani e vita quotidiana Cambiamenti positivi nella dimensione cognitiva (informazione e interessi), nella sfera relazionale (“rimango in contatto con i miei amici e parenti”) e nella percezione complessiva circa la propria attività (“rispetto ai miei coetanei senza Internet mi sento più attivo”). Internet costituisce una risorsa anche sul piano delle conoscenze relative al benessere e alla salute (40,3%) e alla cura delle proprie patologie (29,9%). Anziani e vita quotidiana Non trascurabile, anche se minoritaria, è l’area problematica delle paure connesse all’uso di Internet: paura di fare errori, o che la propria privacy venga violata (più del 20%), o di non saper valutare l’attendibilità delle fonti online (18,7%). I fattori correlati con l’adozione delle ICT Condizione economica C’è una forte correlazione tra uso del pc e condizione economica agiata. Consumi culturali Una vita culturalmente attiva si lega a un uso intenso dei media digitali. Benessere Un’intensa attività fisica e un elevato numero di amici sono correlati con un alto livello di dotazione tecnologica. Inoltre la correlazione inversa più significativa riguarda l’anzianità percepita: meno ci si sente anziani, più si dispone di ICT. Inoltre, più si è soddisfatti della propria vita (soddisfazione individuale) e più si dispone di capitale sociale (relazioni e fiducia negli altri) più si è dotati di tecnologia e si usa PC e Internet. I fattori correlati con l’adozione delle ICT Nel complesso, i dati indicano che possesso e uso delle ICT si accompagnano più facilmente a una condizione anziana caratterizzata da una buona attività fisica, un elevato numero di amici e un basso indice di anzianità percepita. 2. L’etnografia Le forme di appropriazione dei media digitali • Tre profili: 1) gli anziani che possedevano già ICT a partire dagli anni ’90, che hanno utilizzato le ICT a partire dalla propria precedente esperienza lavorativa e hanno continuato a utilizzarle anche al termine del periodo di attività. 2) gli anziani che pur non avendo mai utilizzato le ICT, sin da tempi remoti hanno avuto in casa i computer e i laptop dei figli (o del coniuge), ma si sono approcciati al mondo delle ICT solo in tempi recenti. 3) gli anziani che non hanno mai posseduto ICT e hanno iniziato a utilizzarle solo in tarda età, nell’ambito di attività extralavorative e di leisure. Le forme di appropriazione dei media digitali 1) Gli anziani digitali di lungo corso: – Video scrittura, inserimento dati, pacchetto office, programmi di contabilità, gestione ordini – Decisione di dotarsi anche a casa degli strumenti informatici che hanno (in parte) imparato a usare al lavoro. – I personal computer come strumenti a disposizione di tutta la famiglia e utilizzati sia dai genitori sia dagli eventuali figli. – In questa fase iniziale, sono spesso i genitori ad aver insegnato ai figli i primi rudimenti informatici e i primi approcci a Internet (per la scuola). – Il computer viene destinato alle camere dei figli, anche se l’accesso è condiviso e familiare (ma da negoziare comunque con i figli, che progressivamente ne diventano proprietari principali). L’improvvisa disponibilità di tempo e la fuoriuscita dei figli dal nucleo domestico (che liberano camera e postazione informatica), cambiano completamente l’approccio al computer, che diventa fortemente time spending, di intrattenimento, di leisure. Le forme di appropriazione dei media digitali 2) I nuovi anziani digitali in una “vecchia” casa digitale: – Anziani che si sono approcciati al mondo delle ICT solo in tempi recenti pur possedendo in casa computer e laptop per figli o del coniuge. – Tale avvicinamento non avviene in assoluta autonomia, ma risente del contesto familiare: questi anziani vengono aiutati dai figli (e in parte dall’altro coniuge) già digitalizzati ad approcciare il mondo informatico. – La rete familiare, i processi di insegnamento intergenerazionale, sono fondamentali per utilizzare a pieno le potenzialità del digitale. Tali anziani trovano nella propria rete familiare un forte incentivo all’avvicinamento al mondo del computer e di Internet. La radicata presenza di un computer in casa, l’incentivo offerto dall’aiuto dei propri figli, la dotazione di computer di seconda mano e regalati dai figli, sono tutte motivazioni che favoriscono l’entrata nel mondo digitale di tali soggetti. Le forme di appropriazione dei media digitali 3) I «nuovi» anziani digitali in un «nuova» casa digitale: – Sono casalinghe, operai, lavoratori che si sono pensionati alla fine degli anni ‘80 e in generale ex lavoratori che non hanno avuto la necessità di utilizzare il computer durante la propria attività. – Sono senza figli, o con figli non digitali (poco alfabetizzati), che non hanno avuto necessità nel passato o avuto la possibilità di possedere un computer. – Sono soggetti che hanno comprato (o gli è stato regalato) un computer solo in tempi recenti per generiche curiosità, a una generale esigenza di “stare al passo con i tempi” Molti di questi soggetti sono ancora in una fase esplorativa, in alcuni casi hanno alcune difficoltà nella gestione delle risorse informatiche, anche perché, sono sostanzialmente autodidatti. Hanno poche possibilità di un supporto familiare costante e quotidiano, compensato dalla frequenza di corsi e richieste d’aiuto extrafamiliari (amici, vicini di casa, i figli degli amici, i centri d’assistenza, i negozi, etc…) I luoghi delle ICT 1) I nuclei domestici informatizzati da più tempo: si è sostanzialmente mantenuta la posizione del computer nella stanza dei figli, trasformandola (più o meno radicalmente) in studio, dove oltre al computer, è in alcuni casi presente un divano e un televisore. “Era cameretta di mio figlio, ci sono ancora i suoi libri e cd, e qui aveva il suo computer (F, 74, GC) ”. I luoghi delle ICT 1) Questo luogo diventa una nuova stanza usata prevalentemente da un coniuge (solitamente quello più digitalizzato, che ha maggiormente il controllo e la disponibiità del computer) e non da entrambi indifferentemente. Si tratta quindi di una stanza che acuisce in alcune famiglie l’isolamento e la separatezza (soprattutto pomeridiano, ma anche serale) dei coniugi. “E’ diventato il mio studio, mi metto qui tranquillo, nessuno mi disturba, ho il mio computer, la mia stampante”. (M, 69, GC) ”. I luoghi delle ICT 2) Le famiglie e gli anziani che hanno invece introdotto solo recentemente il computer nel proprio nucleo domestico (o vivono in un appartamento diverso da quello dove hanno cresciuto i figli) o non dispongono di una stanza da destinare all’uso del pc, hanno riadattato lo spazio della casa per fare posto al computer. Postazione fissa vs (medesima) postazione temporanea “Mi metto sul tavolo della cucina, lo tiro fuori dalla borsa, il mouse ed è pronto” (M, 72, GC) ”. I luoghi delle ICT 2) In alcuni casi, la predisposizione della postazione (portatile, mouse, stampante in alcuni casi) è un consuetudine consolidata e non complicata, che si ripete ogni giorno, più volte al giorno, e che rappresenta un vero e proprio “rito” per iniziare la navigazione “Sparecchio, lascio sotto l’altra tovaglia così non si riga il tavolo e ci metto il computer” (F, 72, PC) Le modalità d’utilizzo Time saving: • • Ci sono soggetti che hanno un uso fortemente orientato al compimento di una azione (il fare qualcosa di preciso, l’orientamento a portare a compimento un task: informarsi, consultare, ricercare, l’acquistare, etc). Sono queste azione legate essenzialmente alla comodità di risparmiare tempo, nei confronti di medesime azioni che avrebbero comportato maggiori fatiche e complicazioni (es: l’home banking, i biglietti ferroviari, le utenze, etc). Internet diventa uno strumento utile per risparmiare fatiche e tempo. Tali sessioni di navigazione, spesso brevi, non si collocano in un momento preciso della giornata: l’uso del computer e la connessione a Internet avvengono in maniera non programmata, quando una specifica esigenza lo richiede. Le modalità d’utilizzo Time spending: • • Dall’altra parte ci sono invece soggetti che hanno un uso del computer e di Internet più orientato al “time spending”: ci si connette a orari spesso precisi (la mattina appena alzati, dopo pranzo, prima di cena, prima di andare a letto, etc) ma prevalentemente per “passare il tempo”, senza uno scopo preciso. Per alcuni soggetti, le attività di time spending sono così centrali nelle sessioni di navigazione, da trasformare la natura di alcune azioni e funzionalità del computer e di Internet: ho 5-6 indirizzi di posta. Perché? Perché per curiosità li ho fatti con tutti i siti: Yahoo, Virgilio, Gmail, Msn…ci passo il tempo, ne ho aperti un po’, poi ci metto le informazioni, a volte mi mando le email da un indirizzo all’altro se no me le disattivano…io non mando tante email in giro e non ne ricevo tante (M, 72, GC) Mi piace essere ordinato, per esempio io ho i volantini delle attività del circolino, li prendo, li scansione, ne faccio delle cartelle e li salvo, ci passo il tempo (F, 72, PC) Le modalità d’utilizzo • • I nostri soggetti intervistati hanno in prevalenza un uso ibrido, che somma entrambe le tendenze: a una base di utilizzo time spending, si inseriscono ulteriori momenti di sessioni di navigazioni più focalizzate. La somma di questi due comportamenti ha come conseguenza un uso, in termini di tempo, molto intenso da parte dei nostri respondent. Appena mi sveglio accendo il pc, poi pranzo, poi ci ritorno, poi pennichella, poi alla sera prima di cena e prima di addormentarmi…6-7 ore al pc al giorno ci starò (M, 72, GC) • L’uso prolungato ed eccessivo di Internet viene in alcuni casi tematizzato come un problema sia rispetto alla propria vita familiare, sia rispetto alle precedenti routine: Mio marito non è contentissimo che passo sempre così tante ore al computer, forse è vero, ma sempre meglio che stare davanti al televisore come fa lui…però magari quando sei alla tv commenti insieme, su Internet ti fai di più i fatti tuoi, stai più in silenzio (F, 72, PC) qui il tempo passa velocissimo, non te ne accorgi neanche, magari c’è il sole, potresti fare 2 ore in bicicletta e invece le passi su YouTube (M, 69, GC) La dimensione relazionale • Manutenzione della propria rete familiare ed intima, estesa geograficamente: Ho un mio amico del Paese che sta a Roma e ci mandiamo gli articoli, le notizie, anche cose sul Molise. Poi d’estate ci vediamo (M, 73, GC) • Funzione fatica: ogni mattina ho questa routine, accendo il computer, aspetto che si facciano le 9 quando mia figlia inizia a lavorare, vado su Gmail e uso la chat per chiacchierare una mezzoretta con lei (F, 69, GC) • Non intima: io le cose via e-mail importanti non le dico, sarò all’antica, ma io devo parlare, magari solo al telefono, ma devo parlare con la gente se devo chiarire o dire cose importanti (F, 72, PC) La dimensione sociale • L’opportunità offerta dai social network nell’estendere la rete sociale non viene considerata positiva o utile: Diciamo che conoscere gente nuova non mi attrae molto…arrivati alla mia età non è che hai bisogno di quello, magari hai bisogno di sentire più spesso la gente che conosci già (F, 67, PC) • Eccezione fanno i soggetti che vedono in Facebook uno strumento per conoscere persone nuove legata a passioni particolari, hobby, associazionismo e volontariato: [Facebook] l’abbiamo aperto con mio marito per il liscio, insieme, così abbiamo gli aggiornamenti sulle scuole, chiediamo l’amicizia agli amici di corso e agli istruttori (F, 67, PC) • Un considerevole numero di anziani intervistati rifiuti l’idea di utilizzare Facebook come strumento per recuperare vecchie amicizie andate perse nel corso degli anni: l’idea di andare a chiedere l’amicizia a persone che non ci vediamo da 30 anni, francamente non mi attira, le persone con cui sono rimasto in contatto sono quelle con cui valeva la pena farlo, le altre…sono ormai andate (F, 67, PC) La dimensione familiare • Apertura (extra)domestica relazionale (con i figli) vs l’isolamento domestico (con i coniugi) Saremmo su due mondi completamente diversi…così sono più unita “Mamma, ti mando le foto su Facebook, ti faccio un whatzapp, ti scrivo via chat, etc…” almeno so di cosa parla (F, 67, PC) Io l’ho percepito come un problema a un certo punto, infatti ho iniziato a dire “ok, va bene, però la sera no, si sta insieme”, perché spesso passavo notti su Wikipedia (M, 73, GC) Da quando ho Internet parlo meno con mia moglie, magari sono lì al computer e mi faccio di più i fatti i miei, magari invece con la televisione due cose ce le dicevamo….è brutto ma è così (M, 66, GC) • L’isolamento è acuito dalla diffusa disparità di competenze informatiche tra i coniugi, i quali trovano in tale divario un (ulteriore) elemento di isolamento, dettato, in alcuni casi, anche da una sorta di orgoglio e competizione, e dalla cristalizzazione dei «ruoli»: Mio marito mi dice sempre: ma quante ore stai lì al computer? Ma lui non capisce, non le sa usare queste cose. Gli dico: “dai, impara!” Ma lui non ne vuole sapere, è così permaloso, secondo me è invidioso che io son capace e lui no, e ha paura di essere meno bravo di me (F, 72, PC) 4. Conclusioni Anziani digitalizzati: un nicchia benestante • Gli anziani digitali sono una significativa minoranza della popolazione italiana tra i 65 e i 74 anni, con particolari e distintive caratteristiche demografiche e relazionali, una condizione economica e occupazionale migliore rispetto ai non digitalizzati, un livello culturale più alto, nonché un contesto relazione soddisfacente e una buona attività fisica. • I contesti domestici sembrano essere cruciali per l’adozione delle nuove tecnologie e il loro «buon uso»: l’uso delle ICT si inserisce in contesti spaziali e temporali che influenza l’addomesticamento delle tecnologie e le routine condivise e negoziate all’interno della famiglia Anziani digitalizzati: un nicchia benestante • Internet è usato dagli anziani digitali in maniera intensa e continuativa. L’accesso a Internet diventa una pratica quotidiana che influenza fortemente la ristrutturazione del tempo libero degli anziani • Le ICT possono essere sia elemento di «apertura» relazionale sia di «chiusura» domestica. Strumenti percepiti in maniera ambivalente: favoriscono l’invecchiamento attivo, offrono nuove occasioni di ritiro prima magari mi capitava di uscire, andare a prendere il giornale, fermarmi al bar, prendere un caffè…adesso alla mattina accendo, leggo le notizie sui siti…ecco un po’ quella cosa lì era bella e non la faccio più tanto…è una questione di pigrizia (M, 70, GC) Anziani digitalizzati e active ageing • ICTs intese sia come strumenti di empowerment (personale e sociale) sia come potenziali fonti di rischi derivanti da un approccio non consapevole alle tecnologie della comunicazione. • Questa attenzione per la complessità del rapporto tra ICTs e rischi/benefici per gli utenti sembra essere in parte marginale nella riflessione (accademica e politica) attorno agli anziani digitalizzati Necessario considerare con attenzione la natura complessa dei media e delle ICTs. Active ageing significa qualità della vita che passa anche dal “buon uso” (consapevole, attento, riflessivo, moderato, in contesti relazionali non perturbati) delle ICTs e non dal loro semplice possesso. Anziani digitalizzati e active ageing Anziani digitali? ICTs, relazioni e vita quotidiana dei giovani anziani italiani Nutrire la memoria per nutrire le generazioni: anziani attivi e benessere Università Cattolica del Sacro Cuore - 12 Maggio 2015