Crociati Noceto Giovanissimi 1997: quattro tiri mancini al Corte Noceto (PR) 25 novembre 2011 Week-end calcistico importante per il settore giovanile dei Crociati Noceto, con le due squadre Giovanissimi (1997 e 1998), gli Esordienti 1999 e i Pulcini 2002 in evidenza. Otto formazioni in campo (turno di riposo per Allievi 1995, sempre in vetta ed Esordienti 2000) e i Crociati incassano 3 vittorie “pesanti”, 3 pareggi e due sconfitte. La Juniores, sempre al sesto posto, non sfrutta appieno il turno casalingo, si lascia irretire dalla nebbia e perde l’occasione per avvicinare la Casalese, capace di pareggiare al “Noce”, mentre la Correggese è sempre al comando. Va peggio agli Allievi interprovinciali 1996 che, perdendo in casa lo scontro diretto col Fiorenzuola, vengono raggiunti al quarto posto dal San Lazzaro Alberoni, mentre la Juventus Club vola solitaria in testa, seguita a 3 distanze proprio dai piacentini. Prepotente vittoria (3-1) dei Giovanissimi interprovinciali 1998 che sconfiggono sul terreno amico di Medesano l’ex-capolista Audace, scavalcata in vetta proprio dai Crociati, a bersaglio col centrocampista Zoboli, col bomber Ravanetti e con il difensore indiano Singh. La squadra di Brianti ha dominato in lungo e in largo, esprimendosi su alti livelli e utilizzando tutti gli effettivi a referto. Splendida vittoria interna dei lanciatissimi Esordienti F.P. 1999 che, trascinati dall’eclettico Moreni (per il capitano anche 2 gol), da D’Andrea e da Barbieri, mettono a ferro e fuoco la difesa del Mercury e guardano con fiducia già al prossimo turno, quando ospiteranno l’Audace (imbattuta nella sfida col Parma), per uno scontro al vertice tutto da seguire. Il Real Crociati Pulcini 2001 non va oltre un discreto pareggio interno con la Casalese, mentre danno spettacolo a Parma, nel posticipo serale del lunedì i Pulcini 2002 del Real Crociati che mettono alla frusta i pari quota del Parma, per un 2-2 finale al cardiopalmo. I Pulcini del Real Crociati 2003 segnano il passo in casa al cospetto del forte Arsenal. La squadra del giorno e di queste prime 11 giornate di campionato è rappresentata dai Giovanissimi “A” 1997 (inseriti nel campionato provinciale piacentino). Squadra da record quella del tecnico argentino Julio Cesar Dolci e del dirigente accompagnatore “tuttofare” Rosario Mangiameli: 11 partite e altrettante vittorie, 89 reti fatte e 8 subite, media inglese +12, con una media realizzativa di 8 gol a partita: numeri che non hanno bisogno di commenti. Il team ha aggiunto due elementi in rosa, a fronte di sei “uscite” e procede come un rullo compressore. In squadra il più giovane è “il 98’ ” Davide Messineo, centrale difensivo che in realtà giganteggia per fisicità e personalità. Nell’ultima giornata di campionato la vittima sacrificale al “Noce” è stato il Corte Calcio, superato con due gol per tempo da una squadra che ha disposto a proprio piacimento dell’avversario per l’intera durata del match. Tutte le reti sono state realizzate con conclusioni di sinistro (3 dal fantasista Corbelli e una, la prima, dalla punta Sessa). Scongiurato il pericolo nebbia, i ragazzi di Dolci, schierati con una “difesa a 3”, iniziano a far girar palla con un ritmo vertiginoso, qualche volta a scapito della precisione in attacco. Con capitan Zaccomer, l‘ala destra Calzi e il trottolino Zilocchi a lavorare ai fianchi la difesa piacentina, pian piano i padroni di casa creano i presupposti per le marcature e Sessa e Corbelli aprono le danze andando a bersaglio rispettivamente con una gran botta mancina dal limite dell’area e con una conclusione di controbalzo, sempre di sinistro, che sorprende il pur bravo Sterzi. Nella ripresa va in scena il Corbelli-show, col trequartista crociato che prima d’infortunarsi alla caviglia, insacca con un missile terra-aria scagliato da media distanza e un minuto dopo è bravo e fortunato nel trovare la complicità di una deviazione avversaria per il suo tris personale. Nel prossimo turno la capolista osserverà un turno di riposo ufficiale, ma sarà ugualmente impegnata in un “triangolare in famiglia” con gli Allievi interprovinciali 1996 di mister Giordani e quelli degli amici del Fraore. I Pulcini 2002 del Real Crociati (le due squadre iscritte nell’indoor del CSI effettueranno il turno di riposo) saranno di scena invece a Parma in un’amichevole di lusso nella tana dell’Audace, dove, nella prima fase del campionato provinciale FIGC dello scorso anno, rimediarono una sonora, ma utilissima sconfitta... “foriera” di successive, indimenticabili vittorie. CLASSIFICA Punti G V N P Gf Gs Diff. M.I. CROCIATI NOCETO 33 11 11 0 0 89 8 81 12 Lugagnanese 27 10 9 0 1 61 14 47 7 Pontenurese 24 11 8 0 3 30 15 15 1 Pol.Gropparello Calcio Carpaneto 21 20 10 11 7 6 0 2 3 3 42 23 18 16 24 7 1 -2 Cadeo Sporting Fiorenzuola 19 11 11 10 6 3 1 2 4 5 29 17 19 32 10 -15 -4 -9 Corte Calcio Arquatese 9 8 11 11 2 2 3 2 6 7 12 12 28 43 -16 -31 -12 -13 Monticelli Alseno Calcio 6 4 10 10 2 1 0 1 8 8 12 7 47 57 -35 -50 -15 -16 Caorso 1 10 0 1 9 5 42 -37 -19 26/11/11 11° Giornata (ultima d’andata) 5-1 CADEO-CAORSO 4-0 CROCIATI NOCETO-CORTE CALCIO 2-1 GROPPARELLO-PONTENURESE 11-0 LUGAGNANESE-ALSENO CALCIO 0-4 MONTICELLI-CARPANETO 4-1 SPORTING FIORENZUOLA-ARQUATESE CROCIATI NOCETO (Giovanissimi Provinciali Fascia A 1997) Portieri Lorenzo Bettati Difensori Mirko Stefano Desio Andrea Faé Simone Giordano Davide Messineo Lorenzo Pedroni Centrocampisti Filippo Calzi Patrick Corbelli (vice cap.) Davide Savio Leonardo Setti Luca Zaccomer (cap.) Mattia Zilocchi Attaccanti Diego Mangiameli Vincenzo Moreno Sessa Lorenzo Zanellato Staff Allenatore Julio Cesar Dolci Dirigenti accompagnatori Alessandro Calzi Luca Corbelli Rosario Mangiameli Emanuele Pedroni Responsabile Tecnico Settore Giovanile Igor Bonazzi Collaboratori tecnici Michele Coppola e Michele Pietranera Allenatori dei portieri Fabio Chiari e Michele Porta Crociati Noceto Giovanissimi provinciali 1997 20/09/1997 09/05/1997 27/01/1997 20/11/1997 10/04/1998 20/10/1997 16/08/1997 05/11/1997 15/04/1997 04/05/1997 13/12/1997 26/08/1997 17/04/1997 30/09/1997 13/01/1997 Il capitano Luca Zaccomer Intervista con Julio Cesar Dolci, allenatore argentino dei Crociati Noceto “allievi provinciali 1997” Julio Cesar Dolci Soprannome: <<Cacio>> Età: <<50>> Ruolo (da calciatore): <<Mediano>> Squadra per cui fai il tifo: <<Inter in Italia e Rosario Central in Argentina>> Giocatore preferito, storicamente e/o attualmente: <<Storicamente Daniel Passarella, oggi “Leo” Messi soprattutto per la sua fantasia, guarda caso argentini come me>> Ci sono altri sport che ti hanno appassionato come il calcio? <<Ho giocato a pallacanestro a scuola, mi piaceva, poi ho smesso perché non ero un gigante>> Una persona o più di una che ti ha spinto o aiutato a scegliere il calcio come sport: <<Il mio cuore>> Da quanto tempo alleni e perché hai scelto questa attività? <<Alleno da tanto ormai, è un’attività che mi fa “sentire vivo”. Nel prato mi trovo a casa mia e ho chiesto un giorno, quando morirò, che le mie ceneri vengano sparse su un campo di calcio>> Quali sono le tue soddisfazioni principali come “mister”? <<La mia soddisfazione ha a che fare con l’amicizia e l’appartenenza al gruppo, io allenerò nel settore giovanile fino a quando avrò il tempo per farlo… divertendomi. Quando incontro un ragazzo che ho allenato dieci anni fa, sento l’abbraccio sincero, vengo ancora chiamato con un “buongiorno mister”, questa è una soddisfazione>> Quanto pensi possa essere importante il progetto “Crociati Young System” nella vostra società in prospettiva futura? <<Il progetto, per quello che percepisco, mi sembra interessante, mi piacerebbe che fosse credibile nei fatti col passare degli anni, per ora non posso valutare a fondo. Avere un gruppo di allenatori valido è importante, avere un buon coordinamento è altrettanto importante.>> Quale esperienza senti di poter trasmettere ai giovani e quali sono gli aspetti più importanti che hai capito da ragazzo? <<La mia esperienza cerco di trasmetterla ad ogni allenamento, ogni volta che parlo. A volte sono aggressivo, a volte sono un coccolone, spesso divento provocatore per ottenere una reazione dai ragazzi. Io tengo molto alla buona educazione. Mi arrabbio moltissimo se manca il rispetto. Ho avuto due genitori fantastici e credo che oggi manchi la comunicazione tra padre e figlio, parlo di amicizia, non di ruoli precostituiti. Io cerco sempre di propormi come amico e per me i giocatori sono tutti uguali, mi piace essere un educatore ed essere percepito come tale>> Nello specifico… quali segreti potranno apprendere da te i giovani mediani? <<Io nasco come portiere, poi mi annoiavo e sono diventato difensore centrale perché ero veloce e avevo una buona elevazione. Successivamente sono stato impostato come mediano (il mio ruolo definitivo), prima come incontrista, poi come centrocampista di qualità, in grado di segnare anche 8 gol a stagione. Credo quindi di saper orientare i ragazzi in tutti i ruoli, dal portiere agli attaccanti>> Com’è il rapporto che solitamente instauri con i tuoi giocatori? <<E’ un rapporto basato sulle regole e sul comportamento. Poi lascio all’intelligenza dei ragazzi il saper apprezzare la mia fiducia. Se mi accorgo che la fiducia è mal riposta, allora cambio rotta. A volte sono nervoso, ma fondamentalmente sono comprensivo e cerco sempre di capire il mondo dei ragazzi, informandomi preventivamente sulla loro situazione familiare, in modo da muovermi col tatto giusto per poterli aiutare e comprendere>> Una prima impressione in questo scorcio iniziale di stagione, dopo due mesi e mezzo di lavoro: <<Sono contento, lo scorso anno questa squadra non mi piaceva affatto. Ora ho una squadra che ha carattere, che sta crescendo tecnicamente, tatticamente e questo ovviamente mi soddisfa>> Come valuti il tuo gruppo? <<E’ un gruppo molto buono. Parlo per esperienza (da calciatore): in una squadra ci possono essere molti compagni , ma al massimo uno o due sono amici; a volte c’è qualche problematica da risolvere, ma niente di preoccupante>> Cosa è importante curare per una squadra come i giovanissimi 1997? <<Occorre attenzione al carattere dei ragazzi e bisogna lavorare laddove non c’è molta qualità. La tecnica non si compra al supermercato e allora si può lavorare tanto sulle singole situazioni per migliorare dove c’è un margine per farlo>> Come vedi il girone del campionato giovanissimi in cui è inserita la tua squadra? <<Molti dicono che è un girone facile, ma credo invece che sarebbe stato più facile quello provinciale di Parma: il girone piacentino non era facile, siamo stati bravi noi a rendercelo più agevole…>> Che aspettative hai come allenatore della tua squadra? <<Quella di vincere il campionato provinciale, ma soprattutto lasciare un segno importante in questa squadra, facendola crescere ancora>> La partita che ricordi più volentieri: <<Il 5-1 interno con cui abbiamo battuto il Carpaneto. La squadra si è espressa come piace a me e ha anche ottenuto un buon risultato, giocando con un fraseggio preciso e senza strafare>> La squadra che ti ha impressionato maggiormente tra quelle affrontate in campionato: <<La Lugagnanese, per noi era la prima partita, per loro la quarta, quindi erano più rodati di noi e non è stata una gara semplice>> Un pregio e un difetto del tuo carattere: <<Sono istintivo e a volte questo può essere un difetto, ma forse capisco qualcosa che riguarda il gioco del calcio e credo di saperlo trasmettere>> Intervista doppia con i goleador, il centrocampista Patrick Corbelli e l’attaccante Vincenzo Moreno Sessa Patrick Corbelli Vincenzo Moreno Sessa Patrick Corbelli Soprannome: <<Pat>> Età: <<14 anni>> Da quanto tempo giochi a calcio? <<Questo è il nono anno, precedentemente ho giocato anche 7 anni nel Langhirano>> Ruolo: <<Trequartista>> Hai sempre giocato nel ruolo attuale? <<No, qualche volta vengo schierato come mediano>> Il ruolo che ti ha dato maggior soddisfazione: <<Mi piace giocare di punta perché mi piace segnare, anche se, a pensarci bene, forse preferisco far segnare i miei compagni…>> Una persona o più di una che ti ha spinto o aiutato a scegliere il calcio come sport: <<Ho scelto io, mio papà mi ha sostenuto e mi ha incoraggiato a continuare…>> Ci sono altri sport che ti appassionano quasi come il calcio? <<Mi piace il tennis, uno sport che pratico d’estate>> Squadra per cui fai il tifo: <<Milan>> Giocatore preferito: <<Pastore e Lamela>> Come ti trovi nel gruppo dei Crociati, con il tuo allenatore e come vedi il futuro della tua squadra? << Mi trovo bene in questa squadra, innanzitutto perché siamo un buon gruppo. Il nostro mister è un allenatore in gamba, ma soprattutto è un amico e la società è ok>> Quale lavoro state svolgendo attualmente in allenamento e come valuti il lavoro svolto in questi primi due mesi e mezzo? <<Abbiamo svolto un lavoro tecnico intenso per due mesi e mezzo, so che nel periodo che coinciderà col girone di ritorno saremo più coinvolti in un lavoro fisico, ma per ora stiamo continuando ad usare la palla anche negli allenamenti sulla corsa>> La partita che ricordi più volentieri: <<Quella giocata in casa nostra col Cadeo. Ho messo a segno 5 reti e un gol l’ho realizzato in rovesciata>> La squadra che ti ha impressionato maggiormente tra quelle affrontate in campionato: <<La Lugagnanese, eravamo all’inizio del campionato e ci ha dato del filo da torcere>> Quali sono state finora le tue soddisfazioni più importanti come giocatore dei Crociati? <<Una finale di un torneo dello scorso anno in cui abbiamo incontrato la squadra di La Spezia. E’ stata una partita combattuta, in cui forse loro partivano coi favori del pronostico, ma alla fine l’abbiamo spuntata noi per 2-1>> Quali sono le tue aspettative di giovane calciatore? <<Giocare in serie A, possibilmente nel Milan>> Un pregio e un difetto del tuo carattere: <<Mi arrabbio troppo con me stesso, ma sono molto disponibile coi miei compagni> Vincenzo Moreno Sessa Soprannome: <<Moro>> Età: <<14 anni>> Da quanto tempo giochi a calcio? <<Da quando avevo 4 anni, ho giocato 7 anni al Cervo di Collecchio e poi sono passato ai Crociati>> Ruolo: <<Attaccante>> Hai sempre giocato nel ruolo attuale? <<Ho giocato anche sulla fascia, sia a destra che a sinistra>> Il ruolo che ti ha dato maggior soddisfazione: <<Sicuramente quello di centravanti>> Una persona o più di una che ti ha spinto o aiutato a scegliere il calcio come sport: <<I miei genitori, però sono stato io principalmente a voler giocare a calcio>> Ci sono altri sport che ti appassionano quasi come il calcio? <<Il football americano, lo guardo spesso in TV ed è uno sport di squadra che mi sarebbe piaciuto provare>> Squadra per cui fai il tifo: <<Palermo, essendo io siciliano…>> Giocatore preferito: <<Robben>> Come ti trovi nel gruppo dei Crociati, con il tuo allenatore e come vedi il futuro della tua squadra? <<Mi trovo benissimo, sono ben trattato. La società e il mister sono praticamente perfetti. Un particolare non trascurabile è il fatto che gioco… e mi diverto, questa cosa è fondamentale>> Quale lavoro state svolgendo attualmente in allenamento e come valuti il lavoro svolto in questi primi due mesi e mezzo? <<Giochiamo molto “palla al piede”, anche durante la fase di riscaldamento. Così, a differenza di quanto avviene spesso con altri allenatori di calcio, si unisce l’utile (la corsa) al dilettevole (continuare a giocare a pallone)>> La partita che ricordi più volentieri: <<Quella in trasferta contro la Pontenurese, perché è stata abbastanza combattuta e questo ha rappresentato per me uno stimolo in più per giocare bene e divertirmi>> La squadra che ti ha impressionato maggiormente tra quelle affrontate in campionato: <<Mi ripeto… in un certo senso e dico Pontenurese, perché affrontata in un periodo in cui eravamo comunque ben rodati, un test attendibile anche per loro quindi…>> Quali sono state finora le tue soddisfazioni più importanti come giocatore dei Crociati? <<Quando ho vinto dei tornei, magari siglando dei gol decisivi in finale, come a Chianciano, tre anni fa: vittoria condita da due gol e un assist, insomma una bella soddisfazione personale>> Quali sono le tue aspettative di giovane calciatore? <<Semplicemente… riuscire a giocare in serie A>> Un pregio e un difetto del tuo carattere: <<A volte scarico la colpa sugli altri… ma so impegnarmi molto>> Dario Mambriani