LA VITA È BELLA Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo Associazione di Enti Locali per l’Educational e la Cultura - Ente Formatore per Docenti Istituzione Promotrice della Staffetta di Scrittura Bimed/Exposcuola in Italia e all’Estero Partendo dall’incipit di Leonilda Colamarino e con il coordinamento dei propri docenti, hanno scritto il racconto gli studenti delle scuole e delle classi appresso indicate: Istituto Comprensivo “Edoardo De Filippo” di Sant’Egidio del Monte Albino – Classi II A/B Scuola Statale Italiana di Madrid – Classe II B Istituto Comprensivo “Regio Parco” di Torino – Classe II D Istituto Comprensivo “Europa Unita” di Afragola – Classe I C Scuola Primaria “S. G. Bosco” di Pignataro Maggiore - Classe II A Istituto Comprensivo “Europa Unita” Scuola dell'infanzia di Afragola - Infanzia Sezioni H/A Istituto Comprensivo di Forino - Classi I II A/B Scuola Statale Italiana di Madrid - Classe II A Istituto Comprensivo Rovigo 4 di Rovigo “A. Maini” - Classe I scuola primaria Istituto Comprensivo Castellabate - Plesso Scuola Primaria di Perdifumo - Classi I/II elementare Istituto Comprensivo 1 “Don Milani” di Quarto (Indirizzo musicale) di Quarto - Plesso “Don Milani” - Classe I D Direzione Didattica I Circolo- Castelletto M.To di Valenza - Classi I A Scuola Primaria Castelletto M.to, Sezione A “Orsetti”, Sezione B “Violette” Scuola dell’infanzia Castelletto M.to Editing a cura di: Silvia Tortorella Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo Associazione di Enti Locali Ente Formatore per docenti accreditato MIUR Il racconto è pubblicato in seno alla Collana dei Raccontiadiecimilamani Staffetta Bimed/Exposcuola 2014 Istituzione Promotrice della Staffetta di Scrittura Bimed/Exposcuola in Italia e all’Estero Direzione e progetto scientifico Andrea Iovino Monitoraggio dell’azione e ottimizzazione delle procedure Ermelinda Garofano Segreteria di Redazione e responsabili delle procedure Valentina Landolfi Margherita Pasquale Staff di Direzione e gestione delle procedure Angelo Di Maso Adele Spagnuolo Responsabile per l’impianto editoriale Marisa Coraggio Grafica di copertina: l’Istituto Europeo di Design, Torino Docente: Sandra Raffini Impaginazione Tullio Rinaldi Ermanno Villari Relazioni Istituzionali Nicoletta Antoniello Piattaforma BIMEDESCRIBA Gennaro Coppola Angelo De Martino Amministrazione Rosanna Crupi Annarita Cuozzo Franco Giugliano I libretti della Staffetta non possono essere in alcun modo posti in distribuzione Commerciale RINGRAZIAMENTI I racconti pubblicati nella Collana della Staffetta di Scrittura Bimed/ExpoScuola 2014 si realizzano anche grazie al contributo erogato in favore dell’azione dalle istituzioni e dai Comuni che la finanziano perché ritenuta esercizio di rilevante qualità per la formazione delle nuove generazioni. Tra gli Enti che contribuiscono alla pubblicazione della Collana Staffetta 2014 citiamo: Siano, Bellosguardo, Pisciotta, Pinerolo, Moncalieri, Castellamonte, Torre Pellice, Forno Canavese, Ivrea, Chivasso, Cuorgnè, Santena, Agliè, Favignana, Lanzo Torinese, Sicignano degli Alburni, Petina, Piaggine, San Giorgio a Cremano, l’Associazione in Saint Vincent e l’Associazione Turistica Pro Loco di Castelletto Monferrato. La Staffetta di Scrittura riceve un rilevante contributo per l’organizzazione degli Eventi di presentazione dei Racconti 2014 dai Comuni di Moncalieri, Salerno, Pinerolo e dal Parco Nazionale del Gargano/Riserva Naturale Marina Isole Tremiti. Si coglie l’occasione per ringraziare i tantissimi uomini e donne che hanno operato per il buon esito della Staffetta 2014 e che nella Scuola, nelle istituzioni e nel mondo delle associazioni promuovono l’interazione con i format che Bimed annualmente pone in essere in favore delle nuove generazioni. Ringraziamenti e tanta gratitudine per gli scrittori che annualmente redigono il proprio incipit per la Staffetta e lo donano a questa straordinaria azione qualificando lo start up dell’iniziativa. Un ringraziamento particolare alle Direzioni Regionali Scolastiche e agli Uffici Scolastici Provinciali che si sono prodigati in favore dell’iniziativa. Infine, ringraziamenti ossequiosi vanno a S. E. l’On. Giorgio Napolitano che ha insignito la Staffetta 2014 con uno dei premi più ambiti per le istituzioni che operano in ambito alla cultura e al fare cultura, la Medaglia di Rappresentanza della Repubblica Italiana giusto dispositivo SGPR 01/10/2013 0102715P del PROT SCA/GN/1047-1 Partner Tecnico Staffetta 2014 Si ringraziano per l’impagabile apporto fornito alla Staffetta 2014: i Partner tecnici UNISA – Salerno, Dip. di Informatica; Istituto Europeo di Design - Torino; Cartesar Spa e Sabox Eco Friendly Company; il partner Must Certipass, Ente Internazionale Erogatore delle Certificazioni Informatiche EIPASS By Bimed Edizioni Dipartimento tematico della Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo (Associazione di Enti Locali per l’Educational e la Cultura) Via della Quercia, 64 – 84080 Capezzano (SA), ITALY Tel. 089/2964302-3 fax 089/2751719 e-mail: [email protected] La Collana dei Raccontiadiecimilamani 2014 viene stampata in parte su carta riciclata. È questa una scelta importante cui giungiamo grazie al contributo di autorevoli partner (Sabox e Cartesar) che con noi condividono il rispetto della tutela ambientale come vision culturale imprescindibile per chi intende contribuire alla qualificazione e allo sviluppo della società contemporanea anche attraverso la preservazione delle risorse naturali. E gli alberi sono risorse ineludibili per il futuro di ognuno di noi… Parte della carta utilizzata per stampare i racconti proviene da station di recupero e riciclo di materiali di scarto. La Pubblicazione è inserita nella collana della Staffetta di Scrittura Bimed/Exposcuola 2013/2014 Riservati tutti i diritti, anche di traduzione, in Italia e all’estero. Nessuna parte può essere riprodotta (fotocopia, microfilm o altro mezzo) senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. La pubblicazione non è immessa nei circuiti di distribuzione e commercializzazione e rientra tra i prodotti formativi di Bimed destinati unicamente alle scuole partecipanti l’annuale Staffetta di Scrittura Bimed/ExpoScuola. La Staffetta 2013/14 riceve: Medaglia di Rappresentanza della Presidenza della Repubblica Italiana Patrocini: Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Ministero della Giustizia, Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Ministero dell’Ambiente PRESENTAZIONE Quante attenzioni, quanta positiva tensione e quanto straordinario e felice impegno nella Staffetta di quest’anno. L’emozione che abbiamo provato quando il Presidente della Repubblica ha conferito alla Staffetta la Medaglia di Rappresentanza è stata grande ma ancora e di gran lunga maggiore è stata, l’emozione, nel vedere gli occhi dei nostri ragazzi in visita al Quirinale. Ho avvertito in quegli occhi l’orgoglio di chi sentiva di essersi impegnato in un’attività che le istituzioni gli stavano riconoscendo … È quello che vorrei vedere negli occhi di quei tanti giovani che dopo la scuola, a conclusione del proprio ciclo d’istruzione, invece, in questo tempo sentono l’apprensione di un contesto che, probabilmente, dovrebbe sancire la Staffetta come buona prassi da adottare in funzione del divenire comune. Cos’è, in fondo la Staffetta? E’ un format educativo, un esercizio imperdibile per l’acquisizione gli strumenti necessari a affrontare LA VITA sentendo lo straordinario dono della vita. La Staffetta è una sfida in cui tutti si mettono insieme stando dalla stessa parte, sentendo anche le entità lontane come i compagni di un cammino comune … L’altro che diventa te stesso … Questo è la Staffetta un momento che dura un intero anno e che alla fine ti mette nella condizione di sentirti più forte e orgoglioso per quello che è stato fatto, insieme a tanti altri che hanno concorso a realizzare un prodotto che alla fine è la testimonianza di un impegno che ci ha visti UNITI (!) in funzione di un obiettivo … Si tratta di quello di cui ha bisogno il Paese e di quello che appare indispensabile per qualificare il tempo e lo spazio che stiamo attraversando. Andrea Iovino L’innovazione e la Staffetta: una opportunità per la Scuola italiana. Questo è il secondo anno che operiamo in partnership con Bimed per la realizzazione della “Staffetta di scrittura Creativa e di Legalità”. Siamo orgogliosi di essere protagonisti di questa importante avventura che, peraltro, ci consente di raggiungere e sensibilizzare un così grande numero di persone sull’attualissimo, quanto per molti ancora poco conosciuto, tema che attiene la cultura digitale. Sentiamo spesso parlare di innovazione, di tecnologia e di internet: tutti elementi che hanno rivoluzionato il mondo, dalle amicizie, al tempo libero,lo studio, il lavoro e soprattutto il modo di reperire informazioni. L’innovazione ha travolto il mondo della produzione, dei servizi e dell’educazione, ma non dobbiamo dimenticare che “innovare” significa, prima di tutto, porre la dovuta attenzione alla cultura. Da un punto di vista tecnico, siamo tutti più o meno esperti, ma quanti di noi comprendono realmente l’essenza, le motivazioni, le opportunità e i rischi che ne derivano? La Società è cambiata e la Scuola, che è preposta alla formazione di nuovi individui e nuove coscienze, non può restare ferma di fronte al cambiamento che l’introduzione delle nuove tecnologie e internet hanno portato anche nella didattica: oggi gli studenti apprendono in modo diverso e questo implica necessariamente un metodo di insegnamento diverso. Con il concetto di “diffusione della cultura digitale” intendiamo lo sviluppo del pensiero critico e delle competenze digitali che, insieme all’alfabetizzazione, aiutano i docenti e i nostri ragazzi a districarsi nella giungla tecnologica che viviamo quotidianamente. L’informatica entra a Scuola in modo interdisciplinare e trasversale: entra perché i ragazzi di oggi sono i “nativi digitali”, sono nati e cresciuti con tecnologie di cui non è più possibile ignorarne i vantaggi e le opportunità e che porta inevitabilmente la Scuola a ridisegnare il proprio ruolo nel nostro tempo. Certipass promuove la diffusione della cultura digitale e opera in linea con le Raccomandazioni Comunitarie in materia, che indicano nell’innovazione e nell’acquisizione delle competenze digitali la vera possibilità evolutiva del contesto sociale contemporaneo. Poter anche soltanto raccontare a una comunità così vasta com’è quella di Bimed delle grandi opportunità che derivano dalla cultura digitale e dalla capacità di gestire in sicurezza la relazione con i contesti informatici, è di per sé una occasione imperdibile. Premesso che vi sono indagini internazionali da cui si evince l’esigenza di organizzare una forte strategia di ripresa culturale per il nostro Paese e considerato anche che è acclarato il dato che vuole l’Italia in una condizione di regressione economica proprio a causa del basso livello di alfabetizzazione (n.d.r. Attilio Stajano, Research, Quality, Competitiveness. European Union Technology Policy for Information Society IISpringer 2012) non soltanto di carattere digitale, ci è apparso doveroso partecipare con slancio a questo format che opera proprio verso la finalità di determinare una cultura in grado di collegare la creatività e i saperi tradizionali alle moderne tecnologie e a un’idea di digitale in grado di determinare confronto, contaminazione, incontro, partecipazione e condivisione. Promuoviamo, insieme, la cultura digitale e la certificazione delle I-Competence per garantire competenze indispensabili per acquisire a pieno il ruolo di cittadino attivo nella società della comunicazione e dell’ informazione. Partecipiamo attivamente alla diffusione della cultura digitale, perché essa diventi patrimonio di tutti e di ciascuno, accettando la sfida imposta dalle nuove professioni che nascono e dai vecchi mestieri che si trasformano, in modo profondo e radicale. Tutti noi abbiamo bisogno di rigenerare il pensiero accettando nuove sfide e mettendo in gioco tutto quanto imparato fino adesso, predisponendoci al cambiamento per poter andare sempre più avanti e un po’ oltre. Il libro che hai tra le mani è la prova tangibile di un lavoro unico nel suo genere, dai tantissimi valori aggiunti che racchiude in sé lo slancio nel liberare futuro collegando la nostra storia, le nostre tradizioni e la nostra civiltà all’innovazione tecnologica e alla cultura digitale. Certipass è ben lieta di essere parte integrante di questo percorso, perché l’innovazione è cultura, prima che evoluzione tecnologica! Il presidente Domenico PONTRANDOLFO INCIPIT LEONILDA COLAMARINO Il Semino Trascorso l’inverno, il sole faceva capolino sempre più presto al mattino, risvegliando la natura con i suoi caldi raggi. Con l’aria tiepida della primavera un albero dai tralci alti e articolati si stiracchiò, aprì i pori chiusi per il freddo e con voce rauca di chi si è appena svegliato augurò “buon risveglio” a tutti i suoi rami, che si preparavano a vivere il periodo più bello dell’anno: la primavera. Col passare dei giorni sui rami spuntarono le prime verdi e tenere foglioline e anche i primi semi che, trasportati grazie all’aiuto del vento, avrebbero gene- 16 rato alberi alti e verdeggianti. Tra i semi c’era un continuo chiacchierio, infatti molti di essi dicevano: «Speriamo di essere trasportati lontano!» Altri ancora mormoravano: «Speriamo di trovare un terreno fertile dove mettere radici!» Insomma per quei piccoli semi tondeggianti era entusiasmante sognare e progettare il futuro; però un Semino color sabbia del deserto, grande come un’unghia del dito mignolo, tremava e frignava tutta la giornata. Allora il ramo più anziano gli chiese: «Perché tremi e piangi?» Il Semino, continuando a tremare col corpo e con la voce, rispose: «Io… io… io non... non… voglio volare via! Ho paura…» CAPITOLO PRIMO Le avventure del Semino Mentre il Semino continuava a piangere, un’improvvisa folata di vento lo portò in alto nel cielo. «Aiuto, aiuto!» gridava il Semino sempre più impaurito, mentre il vento lo portava sempre più in alto e lontano. All’improvviso, si ritrovò adagiato su una soffice nuvola bianca. 18 Le avventure del Semino Si guardò intorno tremante e angosciato e si chiese: «Dove sono?» Una delle tante goccioline d’acqua che componevano la nuvola gli sussurrò: «Non aver paura, sei tra amiche». Il Semino non sapeva perché, ma la voce della gocciolina lo tranquillizzava e si lasciò coccolare dalla mor- bidezza della nuvola. Un venticello primaverile faceva muovere lentamente la nuvola e il Semino, curioso, iniziò a guardarsi intorno. Si affacciò e si meravigliò di quello che vedeva. 20 Le avventure del Semino Da lassù vide città, montagne, fiumi, laghi, campagne… e rimase affascinato da quella visione. Nel frattempo, il vento trascinava la nuvola verso il sole e i caldi raggi facevano evaporare le goccioline che lo salutarono affettuosamente. Prima di dissolversi le goccioline augurarono al Semino: «Buona vita!» Il Semino, un po’ più tranquillo, continuò il suo viaggio alla scoperta delle meraviglie del mondo. Capitolo primo 21 CAPITOLO SECONDO A spasso nella Foresta Amazzonica Il vento gentile smise di spingere la nuvola e il Semino si trovò sopra un bosco gigantesco, una foresta, la Foresta dell’Amazzonia. Cominciò a cadere. Era così spaventato che svenne. Cadendo fra l’erba alta si svegliò mentre due occhioni giganteschi lo stavano guardando. Erano gli occhi di una coccinella. «Che Semino strano sei, da dove vieni?» Il Semino non lo sapeva... «Tu mi fai paura, hai tanti colori». «Non avere paura, io ti proteggerò perché sei strano ma tanto bello». La coccinella prese delicatamente il Semino con l’idea di condurlo a conoscere la sua casa. Il Semino ora era più tranquillo e felice e ne approfittò per guardare e familiarizzare con la foresta. Capitolo secondo 23 Mentre volavano vide tanti fiori colorati che gli sorrisero e lo salutarono dicendogli: «Benvenuto Semino, la foresta è la tua casa». Poi vide volare delle farfalle variopinte che li accompagnarono per un tratto. C’era un bel fiume azzurro brulicante di pesciolini che, saltando, lo salutarono augurandogli una bella giornata. La coccinella era stanca e si fermò tra i rami di un albero. Arrivò uno scoiattolo che, dolcemente, li prese su di sé per aiutarli nel loro cammino, saltando 24 A spasso nella Foresta Amazzonica di ramo in ramo, fino alla casa della coccinella. Era in un prato pieno di orchidee e la tana della coccinella si trovava sotto terra tra quelle meraviglie. Le radici delle orchidee formavano le pareti della casetta e la adornavano. Il Semino era sorpreso e si intimidì un po’ perché la casetta era strana. Piena di quadri di fiori, farfalle e pesciolini. La coccinella non solo era un’artista, ma era anche una fata buona che poteva esaudire desideri. Capitolo secondo 25 CAPITOLO TERZO Il Semino fa amicizia Il Semino superò il suo timore perché nella casetta trovò tanti altri semini che gli sorridevano, però questi parlavano varie lingue sconosciute. Allora il piccolo Semino si sentì sperduto perché incompreso e, a sua volta, non comprendeva gli altri. Intervenne la fatina che percepì il disagio del piccolo e, con una magica filastrocca, permise a quei semini di comunicare e di capirsi: 26 «Cari semini guardate tutti me, non siete cugini, ma tanti fratellini, ed ora per mia magia, vi capirete in allegria: Hello, dice l’inglese, Bonjour, dice il francese, Ciao, l’italiano Il Semino fa amicizia e Salem, l’iraniano. Ma un abbraccio in compagnia riempie i cuori di allegria!» I piccoli semini dissero alla fatina: «Cara mammina (così i semini chiamavano la fatina), spiegaci come faremo a crescere, a svilupparci per diventare fiori e frutti». La fatina rispose: «Non abbiate timore perché ci penseranno la terra, il sole, la pioggia e il vento». E così cominciò l’avventura dei piccoli semini che, trasportati dal vento, caddero in bellissime distese di terra, ricche di sali minerali e di altre sostanze nutritive. I semini cominciarono a ballare, a giocare, a rincorrersi e a saltare cantando felici la filastrocca del loro girotondo: 28 «Seme, Semino, attento a quel tacchino, Il Semino fa amicizia nascondi nel buchino il tuo piccolo capino». Spaziavano in quei grandi terreni contenti di essere diventati amici e di volersi un mondo di bene! Poi si sedettero in cerchio e decisero di aiutarsi sempre fino a quando fossero diventati piante, fiori e frutti. Ognuno dei semini aveva una sua particolarità. Erano tutti diversi, nel colore, nella forma e nella sostanza e avrebbero dato tutti prodotti diversi. La fatina era contenta perché aveva permesso a quei semini, prima sconosciuti, di diventare amici e di aiutarsi l’uno con l’altro. I piccoli semini, però, non avevano fatto i conti con i loro vecchi amici: acqua e vento che si sarebbero potuti trasformare in pericolosi nemici. Capitolo terzo 29 CAPITOLO QUARTO La magia dell’amicizia I semini giocavano tra loro e, nel tepore del sole primaverile, si giurarono eterna amicizia, promettendo di aiutarsi nei momenti difficili: «Sempre amici noi saremo e insieme cresceremo. Promettiamo di aiutarci, l’un con l’altro sempre uniti». 30 La magia dell’amicizia Mentre giocavano, una folata di vento spazzò via foglie e terreno, rischiando di trascinare con sé anche i semini. Tutti, allora, ricordando il giuramento, si presero per mano per proteggersi l’un l’altro. La coccinella, che era la fata della natura, con una magia donò loro la forza per combattere. Tramite lo scoiattolo, suo aiutante, li avvertì della tempesta che stava per scoppiare: «Semini! Semini! Sta per arrivare un forte temporale, Fata Natura vi manda a dire che l’acqua è un pericolo e può portarvi via!» 32 La magia dell’amicizia Così, i semini pregarono lo scoiattolo di chiedere l’aiuto di Fata Natura per superare la minaccia del cattivo tempo. Subito, magicamente, dal cielo insieme alla pioggia cadde polvere di fata che rese il terreno più soffice, permettendo ai semini di mettersi al riparo in profondità e non scivolare via. Scongiurato il pericolo, i semini ringraziarono la Fata, che aveva voluto così premiarli per la loro amicizia e, insieme, si misero a pensare a come rendere più sicuro il nuovo rifugio. CAPITOLO QUINTO Il coraggio e l’amore Nel tepore del soffice terreno, i semini si resero conto di essere diventati forti e coraggiosi e quindi consapevoli della sicurezza conquistata insieme, intonarono in coro: «Dopo tante avventure non abbiam più paura ora è tempo di andare e gli altri aiutare». Il Semino e i suoi amici avevano capito che era giunto il momento di mettere radici e di diventare degli alberi per donare la loro frutta dolce e succosa a chi ne avesse avuto bisogno. 34 Il coraggio e l’amore Un po’ dispiaciuti per l’imminente separazione, ma felici di potersi rendere utili, si divisero in coppie. 36 Il coraggio e l’amore «Vieni amica coccinella, vogliamo fare un ultimo viaggio, portaci in luoghi incontaminati e poveri, dove le persone apprezzino un albero da frutta» disse il Semino. «Dove vorreste andare?» chiese la coccinella. I semini risposero: «In coppia vogliam migrare, non troppo lontano dalle nostre origini tornare. Di posti bellissimi ne abbiamo visti tanti, voglia di viaggiar ne abbiamo non sai quanta, ma per quei poveri bimbi della nostra terra c’è tanto amore, qui nel nostro cuore». La coccinella decise di accontentarli e loro, felici ed eccitati, organizzarono una festa d’addio. Capitolo quinto 37 Tra giochi e danze i semini promisero di impegnarsi ad aiutare gli altri come la coccinella li aveva aiutati finora. Ogni Semino scelse una compagna… erano pronti ad affrontare una nuova vita! Con un lieve volo la coccinella salì su, tra i rami degli alberi, dove volavano festose farfalle, quasi volessero salutarli, e poi… via lontano verso i bambini delle favelas brasiliane. “Che dolce sensazione! Planare nell’aria, caro amico, andare giù in Brasile, mettere radici, crescere l’uno accanto all’altro sostenendoci, dare tanta buona frutta, rendere sorridenti quei visetti tristi che spesso piangono perché non hanno cibo”. 38 Il coraggio e l’amore Dall’alto videro sfavillanti città, ville, cascate: immagini meravigliose che rallegravano l’animo e donavano la gioia di esistere. Capitolo quinto 39 I semini avrebbero voluto che il viaggio durasse all’infinito, ma all’improvviso incominciarono a cadere le prime gocce di pioggia. «Sono stanca, Semino mio!» disse la coccinella. «Puoi scendere giù e cercare un riparo dove c’è un terreno fertile?» chiese il Semino. Finalmente atterrarono nei pressi di un cespuglio variopinto e profumato. Il Semino e la sua compagna salutarono la coccinella, che dopo essersi riposata, ripartì, per tornare nella foresta. 40 Il coraggio e l’amore Timorosamente, perché la separazione aveva impoverito il suo coraggio; il Semino sbirciò fuori dalle foglie e, meraviglia delle meraviglie, ai suoi occhi apparve uno spettacolo strabiliante. In lontananza c’erano tante cascate che sembravano precipitare dal cielo, tra nuvole di goccioline accompagnate da un sonoro sciabordio d’acqua. Era una vista mozzafiato. Sia pure in lontananza, si distinguevano la foresta, il fiume, le bianche rocce della montagna e tutta quell’acqua che creava effetti scenici e sonori. Capitolo quinto 41 Dall’altro lato, poco più in là, c’erano tante piccole case: era il posto ideale per un albero. Il Semino e la sua compagna si tuffarono nel terreno, cercando un posticino comodo mentre alcune gocce d’acqua, scivolando dalle foglie, li innaffiavano. In un mattino luminoso sbucarono dal terreno due teneri germogli. 42 Il coraggio e l’amore CAPITOLO SESTO I piccoli germogli sognano Che splendida giornata! Il cielo era azzurro e l’aria calda. Un piacevole venticello muoveva le tenere foglioline dei piccoli germogli. Sembravano danzare. Si svegliarono felici. «Evviva, evviva siam due piccoli germoglini, siamo piccoli e carini, presto noi cresceremo; grandi e forti diverremo!» 44 I piccoli germogli sognano «Immagina fratellino mio, presto saremo alberi. Faremo più bella la natura. Ci saranno altre piante come noi. Renderemo l’aria più pulita e l’ambiente più sano. Produrremo tanta deliziosa e dolce frutta che aiuta a crescere bene, nutriente e saporita, ricca di vitamine che i bambini potranno anche portare a scuola per una sana merenda!» Capitolo sesto 45 «Con gioia ospiteremo gli uccellini che costruiranno i loro nidi fra i nostri rami, e vedremo le farfalle allietarli con i loro gioiosi voli! Daremo riparo e nutrimento a tanti nostri amici animaletti. Staremo tutti in allegria ascoltando il dolce cinguettio dei passerotti. Che bel futuro ci aspetta! Siamo proprio fortunati!» 46 I piccoli germogli sognano «Sarà bellissimo quando ci circonderanno bimbi festosi che avranno cura di noi e riconoscenti abbasseremo i nostri rami per abbracciarli. Ora siamo solo due ma numerosi diventeremo e tanta frutta doneremo così il nostro sogno si realizzerà; che grande felicità!» Capitolo sesto 47 CAPITOLO SETTIMO L’unione fa la forza Passarono gli anni e il sogno dei due germogli si avverò: diventarono due alberi dai tronchi alti e diritti, con le chiome talmente intrecciate tra loro, da sembrare una sola. Grande fu la loro gioia nel ritrovarsi circondati da tanti altri fratelli con i quali rendere quel luogo unico e straordinario, sia per gli animali che per gli uomini. In un gesto di grande affetto, tesero le loro radici fino a quando si unirono in un grande abbraccio con cui affrontare le avversità della vita perché consapevoli che l’unione fa la forza. Così, la loro vita scorreva tranquilla, allietata dal canto degli uccellini, dalle voci degli animaletti che popolavano il bosco e da quelle dei bambini che si rincorrevano felici tra i tronchi per giocare a nascondino. 48 L’unione fa la forza Un giorno incominciò a esserci un viavai di strani personaggi che armeggiavano con strumenti mai visti prima; quando parlavano, menzionavano spesso la parola hotel, ma gli alberi continuavano a non comprendere le motivazioni del loro arrivo. Finché una mattina videro comparire persone che conoscevano molto bene: erano i boscaioli, attrezzati di tutto punto, venuti per disboscare il loro terreno per costruire l’hotel di cui avevano sentito parlare. Solo allora gli alberi compresero i movimenti dei giorni precedenti e il conseguente pericolo. I boscaioli si misero al lavoro, tentarono di abbattere un albero, ma, per quanti sforzi facessero, non riuscirono nel loro intento. All’improvviso sentirono una voce: «Ehi, voi, basta! Andate via perché non riuscirete mai ad abbatterci; le nostre radici sono ben salde tra loro e nessuno mai, con qualsiasi mezzo possa tentare, riuscirà a dividerci». Capitolo settimo 49 I boscaioli si spaventarono perché sapevano che gli alberi non parlano, ma, oltre a loro, non c’era nessuno, per cui la voce udita poteva provenire solo dagli alberi. Fecero molti altri tentativi, ma tutti fallimentari. Si convinsero, quindi, di trovarsi in un luogo incantato, protetto dagli spiriti del bosco e decisero di andar via in cerca di un altro posto perché vinti dalla vitalità di quell’amore straordinario che superava tutte le paure e affrontava con coraggio le difficoltà della vita. La gioia fu incontenibile, erano fieri del risultato raggiunto. Con la sola forza della loro unione, avevano salvato quell’incantevole bosco dove bambini e animali avrebbero potuto ancora a lungo vivere felici e spensierati. Dalla felicità, cominciarono a scuotere le chiome, tanti piccoli semini presero il volo 50 L’unione fa la forza e… Capitolo settimo 51 CAPITOLO OTTAVO Gli alberi della vita …il vento forte di un improvviso temporale trasportò alcuni semini molto lontano. Sorvolarono un’immensa distesa di acqua e atterrarono nel giardino di una strana casa, in un posto lontano dell’Africa. I semini caddero a terra, si guardarono intorno e capirono: nella casa abitava il Mago Tempo! Quando lui li vide chiese subito se conoscessero un altro mago perché aveva bisogno di amici. I semini, che erano quattro, risposero che non c’era bisogno di un altro mago, perché loro sarebbero diventati i suoi amici. 52 Gli alberi della vita Nella casa, che sorpresa! C’era un altro semino che era nascosto in un bicchiere e non si faceva vedere perché era molto timido. Il Mago, che andava a scuola di maghi, si stava specializzando nelle tecniche di crescita e diversificazione delle piante. Il Semino timido incominciò a piangere perché si sentiva solo, allora il Mago lo portò, con il bicchiere, a conoscere i nuovi arrivati, e diventarono tutti amici. Era lunedì e il Mago sarebbe dovuto andare a scuola, allora fece una magia e quel giorno diventò sabato e senza compiti, in modo da essere libero e poter giocare con loro. Capitolo ottavo 53 Il Semino del bicchiere era timido ma simpatico, gli domandarono di cosa avesse paura, e lui rispose: «Ho paura della magia cattiva!» I quattro semini replicarono che doveva stare tranquillo perché loro sarebbero stati insieme a lui per sempre e gli diedero un nome: lo chiamarono Vita! Gli spiegarono che non esiste la magia cattiva, perché la magia nasce dai cuoricini di tutti e dal cuore possono solo nascere cose buone. Il Mago Tempo poteva essere un po’ birichino e fare magie dispettose, ma non c’era da temere: non avrebbe certo fatto nulla di male! In seguito ai discorsi dei semini, e in particolare di Vita, il Mago pensò a tutti i 54 Gli alberi della vita bambini dell’Africa che non hanno cibo, né vestiti, né acqua, né giocattoli. Un folletto gli fece notare che i giocattoli non interessano tanto ai bambini africani che giocano tra di loro con tutto quello che trovano nell’ambiente: legnetti, palline e le foglie che intrecciano in modo fantasioso. Il Mago Tempo decise, quindi, di piantare i cinque semini nel suo giardino incantato, li annaffiò con acqua magica e li fece crescere subito. Vennero fuori cinque enormi alberi un po’ strani perché, volendo sfamare tutti i bambini africani, questi alberi diventarono altissimi come i grattacieli e i loro rami si ricoprirono velocemente di gemme. Uno Capitolo ottavo 55 era carico di svariate qualità di frutta, un altro ricoperto di dolci, un albero con tutti i tipi di carne, un albero di verdura e, infine, l’albero-Vita era pieno di piccole bottigliette scintillanti di acqua potabile, indispensabile per la vita e la crescita. Poiché gli alberi erano altissimi, si chinavano maestosi e gentili per permettere di cogliere i loro frutti. Un giorno un bambino mangiò un frutto vicino all’albero, gettò per terra il seme e… 56 Gli alberi della vita CAPITOLO NONO Una scoperta straordinaria …e sentì una vocina alle sue spalle: «Ehi, dove vai?» Kelvin, il bambino, si voltò e, non vedendo nessuno, chiese: «Chi ha parlato?» «Sono io, il semino che hai appena gettato per terra». «Ma tu… sei… VIVO?» «Sono vivo eccome! Madre Natura mi ha creato perché dovrò diventare un nuovo albero». «E si può sapere che albero diventerai?» «Eh, questo dovrai scoprirlo da solo!» «E in che modo?» «Guardati intorno nella meravigliosa Natura» suggerì il semino. 58 Una scoperta straordinaria Kelvin lo raccolse e lo osservò attentamente, poi si incamminò pensieroso; si ritrovò davanti al giardino di Mago Tempo che gli chiese: «Come mai quell’aria pensosa?» «Devo risolvere un problema e non so come fare, ma forse tu puoi aiutarmi». «Deve essere un grosso problema davvero, di cosa si tratta?» Kelvin aprì la mano e mostrò al Mago il semino: «Devo scoprire che seme è… ma non so da dove cominciare. Io sono troppo piccolo, ho solo sette anni e non posso saperlo. Tu puoi forse dirmi qualcosa?» 60 Una scoperta straordinaria Il Mago osservò il seme e, sorridendo, gli rivelò: «Nelle tue mani c’è qualcosa di molto prezioso, un tesoro per la nostra amata Africa. È un seme di baobab; un albero altissimo, con un tronco così largo che al suo interno ci si potrebbe ricavare una bella casetta. È una pianta molto generosa: le foglie, utilizzate fresche, sono un’ottima verdura; la polpa dei frutti, mescolata all’acqua, diventa una bevanda rinfrescante e ricca di vitamine. Le giovani pianticelle e le radici si possono mangiare; con la corteccia si intrecciano corde, cestini, tappeti e altri oggetti. 62 Una scoperta straordinaria Dai semi del frutto si ottengono olio e farina per l’alimentazione dei bambini; il legno, che contiene molta acqua, può essere masticato da uomini e animali per dissetarsi. Le parti di questa pianta sono utilizzate anche in medicina». Con enfasi, Mago Tempo concluse: «Comprendi l’importanza di questo piccolo tesoro, Kelvin?» «Credo di aver capito… questo seme è speciale perché dovrà diventare… un albero speciale!» e in quel momento, nella sua testa balenò un’idea fantastica… Capitolo nono 63 CAPITOLO DECIMO Il viaggio Kelvin aveva capito la grande importanza di quel seme e non voleva rischiare che, mettendolo nella terra arida, morisse. Non voleva perdere quel dono prezioso e pensò di portarlo in un posto pieno d’acqua. Aveva sentito parlare del fiume più lungo del mondo, il Nilo, e decise di mettersi in cammino per trovarlo, visto che si trovava proprio in Africa. Con grande coraggio, si mise in marcia canticchiando per farsi compagnia. A un certo punto, sentì un sibilo provenire da terra: abbassò lo sguardo e vide la testa di un serpente a sonagli che sbucava dalla sabbia. Era terrorizzato e chiamò aiuto, anche se pensava che nessuno potesse udirlo. 64 Il viaggio Quando ormai stava sul punto di piangere arrivò l’elegante e agile zebra FilaStroc, che si frappose tra lui e il serpente, e gli disse: «Io ti aiuterò e in salvo ti porterò, mio amico diventerai e nel cuore mi porterai!» FilaStroc sferrò un energico calcio al serpente, colpendolo col suo zoccolo duro, e quello scappò spaventato. Kelvin abbracciò la sua nuova amica e le raccontò della sua idea di arrivare fino al fiume Nilo per seminare il suo seme di baobab, dove sicuramente sarebbe nato e cresciuto. La zebra gli disse: Capitolo decimo 65 «Dai, ti ci porto io, salta su, in un battibaleno ti porto laggiù dove da sempre tutto è verde e il tuo semino non si perde». Kelvin salì sulla sua groppa e, veloci come il vento, galopparono per tutta la notte attraverso il deserto. 66 Il viaggio Un grande vento si levò e la sabbia volava nell’aria formando dune piccole e grandi. Faceva freddo e non si riusciva a vedere niente: la zebra consigliò di fermarsi per un po’, e si sistemarono per la notte, abbracciati stretti stretti. Al mattino ripresero il cammino e in breve si trovarono davanti uno spettacolo meraviglioso: una distesa verde, alberi altissimi con foglie enormi e cespugli folti. Kelvin rimase a bocca aperta emozionato di fronte a tanta bellezza. Capì che quello era il luogo giusto per piantare il seme: lo depose nella terra e si avvicinò alla riva del fiume per prendere un po’ d’acqua, ma rimase impietrito all’apparire di due grandi occhi che lo fissavano. Non ebbe il tempo di capire a chi potessero appartenere che si spalancò un’enorme bocca, piena di denti aguzzi. Capitolo decimo 67 Un coccodrillo enorme stava per trasformarlo nel suo pasto quotidiano, ma la sua amica zebra, fortunatamente, era vicino a lui e intervenne velocissima dicendo: «Coccodrillo brutto e affamato, non toccare il mio amico adorato, lui deve compiere una missione e non sarà la tua colazione!» Completò l’azione, senza pensarci due volte, assestandogli un bel calcione. Il coccodrillo, per un po’, non si fece vedere da quelle parti. Kelvin, finalmente, poté attingere l’acqua preziosa del Nilo e farla bere al suo seme. Kelvin era fiducioso che ciò bastasse per farlo crescere, ancora non sapeva quanti altri pericoli erano in agguato. 68 Il viaggio CAPITOLO UNDICESIMO Baobab: vita, amicizia e solidarietà Kelvin e la sua amica zebra vivevano contenti nella foresta vicino al fiume Nilo. Spesso, Kelvin, portava acqua al suo seme sperando di veder crescere un bellissimo albero, ma non vedendo crescere nulla, decise di indagare scavando e… OPS! Che incontro! Anzi, uno scontro! Scoprì una talpa dispettosa e con gli occhiali! 70 Baobab: vita, amicizia e solidarietà «Sei tu che bevi l’acqua del mio semino?» chiese Kelvin. «Sì» rispose la talpa «voglio diventare la grande e potente regina della foresta!» «Io sarò l’Albero della Vita» disse piangendo il seme «ho bisogno di tanta acqua per diventare grande, offrire i miei frutti ai bambini e, con i miei fiori, profumare le notti stellate». Capitolo undicesimo 71 Ed ecco, all’improvviso, apparire il Mago Tempo che borbottò una delle sue formule magiche: «Unci, dunci, merinci» e, con un colpo di bacchetta, trasformò il seme in un variopinto albero di Baobab. La talpa guardò l’albero stupita e sussurrò: «Sei un arcobaleno profumatissimo, con i tuoi fiori simbolo dell’amicizia e della solidarietà!» 72 Baobab: vita, amicizia e solidarietà Nel silenzio della notte, ammirato da Kelvin, dalla zebra e dalla talpa, il Baobab aprì i suoi fiori sgargianti e profumatissimi. Gli animali della Foresta, incantati da quel profumo, ne seguirono la scia e si incamminarono felici, zampa nella zampa, verso il Baobab, dove fecero amicizia con gli altri; insieme iniziarono un girotondo e… Capitolo undicesimo 73 CAPITOLO DODICESIMO La forza dell’amore …mentre con gioia si stringevano le zampe, cantavano ammirati alla vista di un albero così bello. Era veramente uno spettacolo: il profumo e i colori dell’albero circondati dalla loro allegria. La dispettosa talpa fu assalita di nuovo dal desiderio di essere una potente regina e così si allontanò in cerca di aiuto per realizzare il suo sogno. 74 La forza dell’amore Radunò tutte le talpe del luogo e chiese loro di aiutarla a succhiare l’acqua dalle radici del Baobab, per prendere la sua energia. Così fecero e in breve tempo l’albero si indebolì e la talpa si ingigantì. Kelvin, la zebra e tutti gli altri animali, preoccupati, decisero di aiutarlo in nome della loro grande amicizia. 76 La forza dell’amore Ogni animale rinunciò a un pochino della propria razione di acqua per portarla alla pianta. In breve tempo, l’albero riprese vigore e, grazie al calore ricevuto dai suoi amici, diventò più forte di prima. Anche i suoi deliziosi fiori ripresero colore e profumo, arricchiti da una luce splendente che intenerì definitivamente il cuore avido della talpa vanitosa. 78 La forza dell’amore Finalmente la talpa e le sue compagne avevano compreso l’importanza dell’amore. Il Baobab aveva ormai la certezza della solidità delle proprie radici e, grazie ai suoi veri amici, sentiva di poter affrontare il futuro con ottimismo. Così Kelvin, la tigre, le talpe e tutti gli animali della Foresta ripresero il girotondo iniziale, questa volta però sotto il divino trionfo dell’Albero della Vita. Capitolo dodicesimo 81 APPENDICE 1. Le avventure del Semino Istituto Comprensivo “Edoardo De Filippo” di Sant’Egidio del Monte Albino – Classi II A/B Dirigente Scolastico Francesco Buonocore Docente referente della Staffetta Benedetta Zacardo Docenti responsabili dell’Azione Formativa Teresa Montagna, Natalina Pepe Gli studenti/scrittori delle classi II A/B Federica Amato, Alfredo Apicella, Masha Attianese, Martina Brandini, Carmen Ceglia, Luigi Pio Del Gaudio, Salvatore Fattoruso, Maripia Fusco, Francesco Grimaldi, Michele Leonelli, Emanuele Petti, Francesco Pio Pisani, Manuela Salzano, Alessandro Sorrentino, Rosa Staiano, Luigi Tagliamonte, Sharon Pia Casafredda, Domenico Clemente, Debora Desiderio, Ilaria Gambardella, Simone Gambardella, Denisa Elena Maftei, Annasara Muto, Adrian Emanuel Onitiu, Ettore Pignataro, Noemi Principale, Giovanni Quattordici, Vincenzo Tortora, Mattia Vitale Il disegno è di Alfredo Apicella Hanno scritto dell’esperienza: “… Gli alunni hanno accolto con entusiasmo il progetto di contribuire alla stesura di una storia. È stato motivo di particolare impegno sapere che il loro scritto sarebbe stato letto e partecipato da coetanei di altre città e di altri continenti. Ognuno ha dato un valido suggerimento o un input utile alla stesura della storia sotto la guida sapiente delle insegnanti”. APPENDICE 2. A spasso nella Foresta Amazzonica Scuola Statale Italiana di Madrid – Classe II B Dirigente Scolastico Cosimo Guarino Docente referente della Staffetta Marco Madaro Docente responsabile dell’Azione Formativa Maurizio Sestieri Gli studenti/scrittori della classe II B Paula Jane Alfonso, Luna Andriani, Claudia Anglano Villar, Fernando Ayo Suárez, Michele Beltrame García-Zarza, Serena Boschi Arango, Azzurra Cassinelli, Daniela Chiriatti Sánchez-Prieto, Naira Colagreco García, Juan García Alonso, Ernesto López Duro, Sofia Marafioti Robredo, Irene Matheu Cermeño, Alessandra Olivares Soddu, Inés Ortega Carrillo, Davide Rey Bolaños, Marco Salerno Alonso, Nicolás Sánchez Armenteros, Daniel Sánchez Martín, Diego Sinatti Peludo, Stefano Val Bagli, Leonardo Verdasco Hidalgo, Jaime Villanueva González de Mendoza, Daniel Vita Carrasco, Martina Yañez Hanno scritto dell’esperienza: “… La nostra è stata un’esperienza indimenticabile. Scrivere la storia del semino ci ha emozionato e divertito. Abbiamo scritto in amicizie e abbiamo continuato finché avevamo delle idee. Speriamo tutti di poter continuare a scrivere con la staffetta anche quando saremo in terza elementare”. APPENDICE 3. Il Semino fa amicizia Istituto Comprensivo “Regio Parco” di Torino – Classe II D Dirigente Scolastico Concetta Mascali Docente referente della Staffetta Emanuela Di Dio Docente responsabile dell’Azione Formativa Agata Fonti Gli studenti/scrittori della classe II D Sofia Ambrosioni, Kennedy Cisse, Matteo Croce, Alessia Di Mare, Najat Ech-Chellaoui, Soufiane El Guemra, Salah El Khalifi, Jinyi Hu, Amir Jamail, Imane Khadiri, Aymane Khazine, Hamza Kiram, Roberto Meligrana, Mahmoud Sayed Mohamed, Ritu Momin, Yasmine Nanaoui, Adam Nasrallah, Tania Oziosa Okoli, Mohamed Shalby, Zhonghui Xu, Abla Zahoui, Franco Zegarra Il disegno è di Matteo Croce Hanno scritto dell’esperienza: “… Allora, ragazzi vi è piaciuta quest’esperienza? La risposta è stata corale: Si, tantissimo, i semini diversi sono come noi bambini! Tutti diversi, ma tutti uguali; qui ci vogliamo bene e ci capiamo anche se parliamo lingue diverse. Il semino che ha paura sembra il nostro ultimo compagno arrivato, che, dopo la nostra calda accoglienza si sente tra amici e comincia a parlare la nostra stessa lingua. Ora siamo più ricchi e contenti, perché anche lui ci dà qualcosa! Maestra Agata, possiamo scrivere una storia anche il prossimo anno, dai, per favore!”. APPENDICE 4. La magia dell’amicizia Istituto Comprensivo “Europa Unita” di Afragola – Classe I C Dirigente Scolastico Giovanna Mugione Docente referente della Staffetta Anna Laezza Docenti responsabili dell’Azione Formativa Pasqualina De Liso, Raffaela Isernia, Stefania Picciocchi Gli studenti/scrittori della classe I C Bruno Altomare, Michele Amato, Roberta Apuzzo, Ciro Boiano, Antonio Calise, Ferdinando Castaldo, Antonio Cerbone, Biagio D’auria, Salvatore De Biase, Asia Di Domenico, David Fiorentino, Marika Forte, Raffaele Giuliano, Francesca Antonia Mosca, Angelica Russo, Vincenzo Scevola, Sonia Tramontano, Iolanda Zanfardino I disegni sono di Ciro Boiano, Marika Forte, Salvatore De Biase, Francesca Antonia Mosca Hanno scritto dell’esperienza: “… Il laboratorio ha permesso a tutti i bambini di esprimere le proprie idee, di cavalcare la fantasia, senza alcuna paura, ecco questo è stato fantastico e ha consentito un passo in avanti per dei bimbi di prima e un ulteriore consolidamento per la loro autostima”. APPENDICE 5. Il coraggio e l’amore Scuola Primaria “S. G. Bosco” di Pignataro Maggiore - Classe II A Dirigente Scolastico Paolo Mesolella Docente referente della Staffetta Giovanna Elisa Bonacci Docenti responsabili dell’Azione Formativa Giovanna Elisa Bonacci, Teresa Laurenza Gli studenti/scrittori della classe II A Giovanni Affinito, Arianna Bonaccio, Pietro Cenname, Tommaso Cerullo, F. Pio Chiocca, Francesco Cilento, Gerardo Cirelli, G. Pio De Chiara, Ludovico De Lucia., Augusto De Monaco, Mirko De Monaco, Barbara De Spirito, Cristian Feola, , Angelica Giordano, Vincenzo Izzo, Davide Marcello, Nicola Martucci, Marika Palumbo, Miriam Pettrone, Antonio Scialdone, Carmine Scialdone, Domenico Sciorio, Francesco Testa Hanno scritto dell’esperienza: “… La nostra partecipazione alla Staffetta è stata divertente, abbiamo scritto a 23 mani, perché abbiamo usato la LIM e ognuno di noi aggiungeva o correggeva. Forse non è un capolavoro ma è stato un bel gioco”. APPENDICE 6. I piccoli germogli sognano Istituto Comprensivo “Europa Unita” Scuola dell'infanzia di Afragola - Sezioni H/A Dirigente Scolastico Giovanna Mugione Docente referente della Staffetta Anna Fiume Docenti responsabili dell’Azione Formativa Anna Fiume, Antonia Dell'Aglio, Maria Di Lauro Gli studenti/scrittori della scuola dell'infanzia sezioni H/A Aniello Cinicolo, Francesco Petriccione, Bianca Damiano, Ines Adinolfi, Dora Giglio, Antonio Salierno, Rosa Serrano, Giosuè De Simone Hanno scritto dell’esperienza: “… Gli alunni hanno dimostrato un forte interesse , hanno collaborato alla realizzazione dei disegni dando spazio alla loro immaginazione e fantasia. La storia del racconto ha avuto la loro attenzione e li ha incuriositi formulando domande e trovando soluzioni per portare a termine il loro capitolo”. APPENDICE 7. L’unione fa la forza Istituto Comprensivo di Forino - Classi I II A/B Dirigente Scolastico Gregorio Iannaccone Docente referente della Staffetta Vincenza Trerotola Docente responsabile dell’Azione Formativa Vincenza Trerotola Gli studenti/scrittori della classe Chiara Calienno, Ludovica Perna, Vera Galietta, Sabrina Fiorino, Maria Testa, Melissa Criscitiello, Armando Laudati, Carmine Urti, Grazia Rinaldi, Carmen Ruocco, Zaira Saporito, Michela Montuori, Cristian De Filippis, Lorena Faggiano, Giulia Autunno, Manuel Esposito, Luigi Leo Galietta, Yole Granese, Marisa Discepolo, Fatima Smedile, Irene Biondi Il disegno è di Chiara Calienno, Melissa Criscitiello, Antonio Caserta Hanno scritto dell’esperienza: “… L’attività è stata coinvolgente ed ha contribuito a consolidare il rapporto di amicizia di questo gruppo di ragazzi di classi diverse. Il tema conduttore del nostro capitolo nasce da un racconto vero dei una delle nostre docenti, subito ripreso dagli alunni e rielaborato con la loro inventiva”. APPENDICE 8. Gli alberi della vita Scuola Statale Italiana di Madrid - Classe II A Dirigente Scolastico Cosimo Guarino Docente Referente Della Staffetta Marco Madaro Docenti responsabili dell’Azione Formativa Laura Maria Zampardi, Malena Siciliani Gli studenti/scrittori della classe II A Zoe Afonso, Octavio Callum Bartolomei Alderete, Indro Casalini Vergara, Mario De La Sota Alonso, Daniela del Varo Pérez, Luca Diazzi Juan, Chiara Fracanzani Alva, Roberto Franco D’Ambrosio , Livia Gomez Fernández, Martina Greppi Mateos, Daniel Guibelalde Patino, Eva Jiménez di Ciommo, Laura López- Linares Aguirre, Pietro Mantovani, Alessandro Montoya Marchesiello, Ezekiel Novick Martinez, Joel Novick Martinez, Berta Paniego Hernández, Diana Penna Bikdeli, Chiara Perinotto, Sofia Pisciotti, Bruno Saad, Sofia Van Donk, Matilda Vecchi Covian, Marta Vegetti Sanmamed, Erik Roberto Cristian Verona Il disegno è della classe II A Hanno scritto dell’esperienza: “… L’esperienza è stata bellissima, ci ha dato la possibilità di ascoltare ed ascoltarci. È stato bello poter arricchire la storia in base alle esperienze vissute da tutti. I nostri pensieri, pieni di fantasia e di saggi ragionamenti, hanno denotato un certo spirito critico nello scrivere il capitolo e, infine, abbiamo dovuto dosare l’immaginazione, usandola con gioia ma anche con cautela. Bellissimo anche il momento del disegno: tutti abbiamo rappresentato il racconto con entusiasmo e in tanti modi diversi, sentendoci padroni assoluti dalla creazione generata in classe. Decisamente un’esperienza da fare e da ripetere”. APPENDICE 9. Una scoperta straordinaria Istituto Comprensivo 4 di Rovigo “A. Maini” - Classe I Scuola Primaria Dirigente Scolastico Paola Malengo Docente referente della Staffetta Maria Enrica Samiolo Docenti responsabili dell’Azione Formativa Maria Enrica Samiolo, Annamaria Rizzo Gli studenti/scrittori della classe I scuola primaria Joy Asemota, Alessio Baccaglini, Niccolò Baccaglini, Isabel Barbaro, Paolo Barion, Marika Carlino, Angelo Cojocari, Tommaso Fogato, Hu Yong Le, Idemudia Ivie Patrial, Alessandro Milan, Vittoria Monesi, Simone Mori, Simone Mudu, Aicha Nordine, Angelica Poli, Pietro Polichetti, Francesco Recanatese, Leonardo Saggiorato, Samuele Saladino, Gaia Stocco, Thomas Venco, Zhampeng Ye I disegni sono di Pietro Polichetti, Alessio Baccaglini, Vittoria Monesi, Idemudia Ivie Patrial Hanno scritto dell’esperienza: “… I bambini si sono dimostrati coinvolti dalla lettura dei capitoli della storia a loro assegnata, attendendo e richiedendo l’uscita del nuovo capitolo. Sono stati coinvolti nella rielaborazione dei capitoli attraverso i disegni di sequenze con relative didascalie per la costruzione di una striscia del tempo della storia. Al momento della produzione del loro capitolo però, si sono avute le maggiori difficoltà: nonostante gli input delle insegnanti, hanno faticato molto nel trovare idee per la prosecuzione della storia, anche dopo il lavoro di ricerca sugli alberi dell’Africa. Qualcuno ha detto: avevo le idee ma non sapevo come dirle. Spunti utili a noi insegnanti per proseguire il nostro lavoro in classe”. APPENDICE 10. Il viaggio Istituto Comprensivo Castellabate - Plesso Scuola Primaria di Perdifumo - Classi I/II Dirigente Scolastico Luisa Sicignano Docenti referenti della Staffetta Antonella Fronzuti, Amalia Persico Docenti responsabili dell’Azione Formativa Antonella Fronzuti, Maria Grazia Bernardo, Amalia Persico Gli studenti/scrittori delle classi I/II elementare Annarita Borria, Marco Carrano, Maria Chiara Di Gregorio, Alexia Gabriela Ioané, Nicole Malandrino, Antonio Pio Manganelli, Francesca Pecora, Amedeo Lembo, Pasquale Matarazzo Il disegno è di Amedeo Lembo Hanno scritto dell’esperienza: “… La pluriclasse è formata da 7 bambini di 1^ e 2 bambini di 2^. Le attività di lettura dei vari capitoli, svolte sin dalla pubblicazione del 1°capitolo, già li aveva entusiasmati tantissimo: abbiamo visto crescere in loro la curiosità del tipo ‘chissà che scrivono nella prossima puntata!?’. Dopo ogni capitolo erano sempre pronti a dire la propria, in maniera sempre più creativa e personale. Quando è arrivato il testimone, ed è stato il loro turno di continuare la storia, l’entusiasmo è arrivato alle stelle e, come un acquazzone, sono ‘piovuti’ suggerimenti e idee da tutti loro. La cosa che ci ha colpite maggiormente è che non tendevano a fantasticare troppo, bensì cercavano di formulare ipotesi che potessero essere piuttosto verosimili o che potessero avere un risvolto realistico. I bambini ti stupiscono sempre!”. APPENDICE 11. Baobab: vita, amicizia e solidarietà Istituto Comprensivo 1 “Don Milan”i di Quarto (Indirizzo musicale) - Classe I D Plesso Don Milani Dirigente Scolastico Filippo Monaco Docente Referente della Staffetta Giovanna Barretta Docenti responsabili dell’Azione Formativa Anna Martino, Raffaela Cartoncino Gli studenti/scrittori della classe I D Gabriella Elisabetta Cafiero, Vincenzo Carandente, Assunta De Vivo, Mattia Di Francia, Noemi Di Fusco, Pasquale Fruttaldo, Naomi Gaudino, Francesco Pio Granillo, Geremia Intemerato, Desandi Jayasinghe, Giulia Mastropaolo, Salvatore Fabio Regio, Giovanni Trito, Emanuela Troise, Mario Volpe I disegni sono di Salvatore Fabio Reggio, Naomi Gaudino, Vincenzo Carandente Hanno scritto dell’esperienza: “… La partecipazione alla Staffetta è stata sicuramente un'esperienza positiva e costruttiva per noi insegnanti e per i nostri alunni. I bambini hanno partecipato al progetto con entusiasmo sia nell'ascolto dei capitoli scritti dagli alunni delle altre scuole, sia nello scrivere il loro capitolo”. APPENDICE 12. La forza dell’amore Direzione Didattica I Circolo - Castelletto M.To di Valenza - Classi I A Scuola primaria Castelletto M.to, Sezione A “Orsetti”, Sezione B “Violette” Scuola dell’Infanzia Castelletto M.to Dirigente Scolastico Maria Elena Dealessi Docente referente della Staffetta Fiorita Siano Docenti responsabili dell’Azione Formativa Fiorita Siano, Roberta De Grandis Gli studenti/scrittori delle classi I A Scuola primaria Castelletto M.to, Sezione A “Orsetti”, Sezione B “Violette” Scuola dell’infanzia Castelletto M.to Beatrice Bavastri, Rayan Boumlik, Leonardo Brundu, Matteo Conio, Gaia Costanzo, Bilal Ennajar, Mattia Franco, Pietro Fusco, Arianna Gilardenghi, Emanuele Margarone, Rebecca Minetto, Sveva Noce, Nicola Perrini, Giacomo Praglia, Matteo Ratta, Alessia Sanna, Ilary Zito, Beatrice Sorce I disegni sono di Davide Canepari, Andrea Dall’Agnol, Gjyli Ketlin, Kulla Savina, Greta La Salvia, Emanuele Magri, Angelo Maimone Baronello, Ginevra Pancot, Vittoria Pancot, Ludovica Peola, Gabriele Ricci, Luca Sorce, Carlo Luigi Testa, Lorenzo Tudisco Hanno scritto dell’esperienza: “… I bambini si sono appassionati alla storia, vivendo in prima persona avventure e disavventure di tutti i personaggi. Particolarmente coinvolgente è stata la vicenda del baobab in difficoltà. Con tanto ardore i bambini hanno voluto il trionfo del bene sul male, mettendo in luce i valori dell’amicizia e della solidarietà a loro molto cari”. INDICE Incipit di LEONILDA COLAMARINO ............................................................pag 16 Cap. 1 Le avventure del Semino..........................................................................» 18 Cap. 2 A spasso nella Foresta Amazzonica ....................................................» 22 Cap. 3 Il Semino fa amicizia ..................................................................................» 26 Cap. 4 La magia dell’amicizia ..............................................................................» 30 Cap. 5 Il coraggio e l’amore ................................................................................» 34 Cap. 6 I piccoli germogli sognano ....................................................................» 44 Cap. 7 L’unione fa la forza......................................................................................» 48 Cap. 8 Gli alberi della vita ....................................................................................» 52 Cap. 9 Una scoperta straordinaria ....................................................................» 58 Cap. 10 Il viaggio ..................................................................................................» 64 Cap. 11 Baobab: vita, amicizia e solidarietà ................................................» 70 Cap. 12 La forza dell’amore..................................................................................» 74 Appendici ..................................................................................................................» 82 Finito di stampare nel mese di aprile 2014 da Tipogafia Gutenberg, Fisciano (SA)