Il Gallettino N 5- Marzo 2011 Il 17 Marzo 2011 è stato per l’Italia un evento molto importante poiché sono stati festeggiati i 150 anni della sua UniUnità. Nella nostra scuola lo abbiamo festeggiato in modo molto patriottico: abbiamo imparato l’inno Nazionale Italiano,per poi cantarlo quel giorno. La nostra classe,III H, e la II H hanno realizzato degli striscioni:uno rappresenta la penisola Italiana colorata in verde,bianco e rosso con su scritto “150 anni sotto un’unica bandiera” mentre l’altro rappresenta la bandiera Italiana con su scritto “Buon compleanno Italia” ,entrambi sono stati appesi all’esterno dell’edificio. A noi è stata anche spiegata,in modo approfondito dalla prof,la storia per arrivare a questa unità definitiva. Quel giorno hanno partecipato le classi 2° e 3° e a l primo piano sono venuti a trovarci,per questa occasione gli assessori,il sindaco, Danilo Sordi e il vice sindaco, Marcello Accordino,che è anche il Presidente dei Castelli della Sapienza e su iniziativa della stessa c’è stato consegnato il libricino della Costituzione. L’assessore in seguito ha scelto due nostre compagne per portare la corona di fiori al Monumento dei Caduti. Alla fine della giornata in classe ci siamo scambiati le nostre considerazioni. Per noi è stato un onore festeggiare questa ricorrenza perché ci riguarda in prima persona. La vita, dopo la Seconda Guerra Mondiale, soprattutto in paese, si svolgeva nei campi e poche persone svolgevano attività diverse: il medico condotto, l’ostetrica, l’impiegato comunale e il guardiano dell’Università Agraria. La maggior parte dei padri di famiglia lavorava “a giornata” per pochi soldi e tante ore senza assicurazioni o contributi. Chi possedeva la terra coltivava la vite, l’ulivo, un po’ di grano e gli ortaggi per la famiglia. Non c’erano negozi di fruttivendoli ma passavano dei contadini, anche da Poli, per vendere frutta e verdura. Davanti alle case del centro, l’estate, erano messi dei vassoi di legno sulle sedie con la verdura e la frutta da vendere. Non tutte le famiglie avevano l’acqua corrente in casa e si recavamo a prenderla con i secchi alle fontanelle pubbliche. Per lavare, le donne andavano nei lavatoi pubblici per fare il bucato. Studiavano pochi ragazzi e quasi nessuna ragazza e l’istruzione, dopo le elementari non era obbligatoria. Dopo gli anni sessanta, le famiglie hanno preso coscienza del valore dell’istruzione per i figli. Così, piano piano, anche nei ceti popolari si è cercato di far studiare i ragazzi per un avvenire migliore. Anche la vita degli operai è diventata meno dura con la riduzione degli orari di lavoro, le assicurazioni delle malattie, la possibilità di stare in casa in malattia e di usufruire delle ferie. Anche se oggi c’è una crisi economica, nelle case ci sono tutti gli elettrodomestici per alleviare il lavoro delle donne, telefonini e computer. Le conquiste più straordinarie sono i molti diritti: per la maternità, per la crescita dei figli e per le pari opportunità nel lavoro. Filippo Tranquilli I F Dopo 150 anni dalla proclamazione del Regno d’Italia molti traguardi sono stati raggiunti. L’italiano è compreso e parlato su tutto il territorio nazionale. La scuola pubblica per tutti, la stampa, gli spostamenti interni, la radio, la televisione e i nuovi mezzi tecnologici di comunicazione hanno contribuito a formare una lingua nazionale. La disponibilità di una grande cultura comune a tutti gli italiani rende tutti orgogliosi di appartenere a un popolo con una storia e un’antica tradizione comune. È necessario, per rafforzare e consolidare l’unità tra i cittadini italiani, raggiungere l’uguaglianza sociale ed economica, per eliminare le sacche di povertà e dare pari opportunità a tutti. I principali simboli dell’unità d’Italia e degli Italiani sono il tricolore e l’inno di Mameli e in questi tutti si devono riconoscere, a prescindere dalla regione in cui si abita e dalle condizioni economiche, sociali e culturali. Filippo Tranquilli 1F “Noi bambini abbiamo costruito coccarde e bandiere tricolori ed abbiamo addobbato l’albero e la nostra scuola…” …”Il giorno 16 marzo 2011 è venuto il Sindaco, gli assessori, la Preside..” …” E tutti insieme abbiamo cantato l’inno di Mameli. Qui sotto c’è una rappresentanza dei bambini di tutta la scuola primaria.” BUON COMPLEANNO ITALIA! Ogni bambino ha colorato la propria coccarda e la propria bandierina. Alla vigilia del giorno dedicato alla Festa Nazionale per l'Unità d'Italia i bambini della Scuola dell'Infanzia i docenti, la Preside, il Sindaco e la Giunta comunale, sventolando la bandiera tricolore e con la mano destra sul cuore hanno cantato l’inno di Mameli. I bambini inoltre hanno cantato la canzone di Francesco Tricarico “Tre colori” ispirata alla nostra bandiera nazionale, per unire e non dividere! Domenica sei e martedì otto marzo (Martedì Grasso), a Gallicano si è festeggiato il Carnevale. La piazza principale del paese era stata addobbata con delle bandierine e animata da balli e maschere che hanno coinvolto gente di tutte le età. Questa festa è stata organizzata da dei volontari della parrocchia, un gruppo di genitori vestiti da pagliacci, che hanno cominciato a lavorare molto tempo prima della festa per preparare i bellissimi carri e gli addobbi. Hanno contribuito all' animazione le maestre Catia e Maria delle classi elementari seconda B e seconda C con gli alunni vestiti da streghe e maghi, e la scuola di danza della parrocchia, che hanno ballato coinvolgendo tutta la gente in piazza. Martedì otto, ultimo giorno di Carnevale, come di tradizione è stato bruciato "Re Carnevale", un pupazzo a grandezza naturale vestito da re. Con questo falò è stata segnata la fine del Carnevale 2011, che ha lasciato tutti, o quasi, felici per i bei giorni passati. Sarah Grilli II H Domenica 6 Marzo, mi sono divertita tanto con i miei compagni di scuola, perché ci siamo mascherati da streghe e da maghi e abbiamo sfilato dietro i carri del Carnevale per le strade del nostro Paese. In piazza abbiamo ballato insieme tanti balli. Dopo ci siamo schizzati con le bombolette e tirati tanti coriandoli. C’era anche Giulia Maria, l’ho schizzata con le stelle filanti e le ho tirato tanti coriandoli. Mi sono divertita un mondo. Scuola Primaria Classe II C Sara Delle Fratte Domenica 6 Marzo è stato un giorno bellissimo, io e i miei compagni eravamo pieni di grinta, abbiamo ballato, cantato e ci siamo fatti tanti scherzi. Infatti si dice che:”A Carnevale ogni scherzo vale!”. Ci siamo divertiti tanto e devo dire è stato il miglior Carnevale della mia vita. Scuola Primaria Classe II C Beatrice Grilli Il Carnevale mi piace molto. Il 6 Marzo io e i miei amici ci siamo travestiti da maghi, abbiamo ballato,cantato e ci siamo divertiti un mondo. Questa esperienza mi è piaciuta molto perché siamo stati insieme. Ci siamo incontrati davanti alla scuola e dietro alla banda del nostro Paese in una lunga processione siamo andati alla Piazza della Rocca. Qui, abbiamo fatto un cerchio e abbiamo ballato fino a tardi. Dopo di noi, si sono esibite le ragazze con un balletto molto carino. Tutte e due le classi seconde della scuola elementare si sono sedute per terra e le abbiamo applaudite tutto il tempo. Ci siamo divertiti, anche, a tirare coriandoli e le stelle filanti con le bombolette, siamo diventati bianchi , rosa , verdi, ecc…. Alla fine della giornata abbiamo urlato “ Che bella giornata, ci siamo proprio divertiti!” e siamo tornati a casa. Scuola Primaria, Classe II C, Samuele Oddi. Quel giorno siamo andati in piazza, abbiamo ballato e mangiato qualcosa. Eravamo tutti vestiti da maghi e streghette ed abbiamo fatto la sfilata per il paese dietro la banda. Scuola Primaria, Classe II C, Cristiana Fiumara. Abbiamo fatto una sfilata e ci siamo tutti vestiti da streghe e maghi. C’erano tante stelle filanti di tanti colori, rosso, verde, bianco, ecc E’ stato bellissimo. Scuola Primaria, Classe II C, Raul Radu. A Carnevale ho incontrato tantissimi miei amici, Irene, Sara, Beatrice, Martina, Alessia, Simone, Manuel, Giulia e Beatrice G. Tutti, ma proprio tutti! La mia mamma ci ha truccato disegnandoci sul viso un ragno con la ragnatela. Le femmine erano vestite da strega ed i maschi da maghi, mentre le nostre maestre erano vestite da streghe come noi bambine. Abbiamo passeggiato tantissimo ed io ho giocato con la mia migliore amica Noemi. Scuola Primaria, Classe II C, Alice Bracchetti. Quest’anno il Carnevale è stato stupendo perché abbiamo ballato e giocato tante volte e ci siamo fatti anche i dispetti. Ma poi è tutto passato. Scuola Primaria, Classe II C, Matteo Giordano. Il Gallettino N 5—Marzo 2011 “CON MATERIALI DI RICICLO ABBIAMO COSTRUITO LE NOSTRE MASCHERE DI CARNEVALE E IL GIOVEDI’ GRASSO CI SIAMO TRAVESTITI A SCUOLA“ Poesia sulla scuola A Gallicano abbiamo una scuola carina anche se è un po’ troppo piccolina. È bello giocare, è bello ballare. Durante la lezione ci piace parlare. Siamo diventati una grande famiglia, quasi tutti tifiamo l’Italia. 1, 2, e 3 la differenza non vale niente perché la scuola facciamo apparire accecante. Quando si entra alla prima ora prima che ci sediamo ci vogliono 3 quarti d’ora. La prof si alza e strilla: dammi il diario! Dentro la classe pare tutto un seminario. Al cambio dell’ora, nonostante il divieto facciamo baccano e di certo non ci tiriamo indietro. Kevin & Alex Per risolvere questo gioco, ricorda che ogni riga, ogni colonna e ognuno dei quattro riquadri della griglia deve avere i numeri 1, 2, 3, 4 2 4 3 1 3 4 1