Le paure e i bisogni che fanno sbagliare i genitori PIUNTO D’ARRIVO: ESSERE GENITORE SAGGIO ED EQUILIBRATO CHE IN OGNI SITUAZIONE SA SEMPRE COSA FARE. PER DIVENTARE G.E. OCCORRE SEMPRE CHIEDERSI “perche’ agisco in questo modo?” senza fermarsi a dare proprie giustificazioni CAMPANELLI D’ALLARME DI MOTIVAZIONI INCONSISTENTI MANCANZA DI MISURA MANCANZA DI FLESSIBILITA’ MANCANZA DI PROFONDITA’ DELLE PROPRIE CONVINZIONI EDUCATIVE COME SI MANIFAESTANO I PUNTI DEBOLI DI UN GENITORE Espressioni che rivelano errori educativi Lo specchio dell’altro: Reagisce in modo esagerato se… Pretende che i figli…. Con loro evita tutte le situazioni in cui…. Parla con loro solamente per Non permette mai Fa pesare troppo Vorrebbe che i figli, ma non fa niente per… Stravede per i figli quando.. Attribuisce un’importanza esagerata a.. Ha troppo paura di perdere la loro…. Nei loro confronti passa da un estremo all’altro………… ................................................................................. Conseguenze degli errori educativi Il genitore avverte confusamente di essere responsabile di ciò che succede al figlio, ma non ne capisce le cause che determinano il disagio relazionale. Problemi educativi possono derivare DALLA PERFETTA RIUSCITA DELLE STRATEGIE DETTATE DAI BISOGNI INCONSISTENTI (es. autonomia/timidezza) DAL FALLIMENTO DI TALI STRATEGIE (es. ribellione aggresssività) Per conoscere se stessi Pregi e punti deboli del proprio carattere Ammettere, accettare e integrare anche il proprio negativo e i propri limiti Riconoscere le proprie paure e i propri bisogni Tener conto dell’opinione che hanno di noi le persone più vicine (Coniuge, figli amici) Catalogo delle paure Le paure sono reazioni affettive originate dalla possibilità di perdere qualcosa di positivo o importante per sé. La tendenza suscitata dalla paura consiste nell’evitare situazioni che possano provocare dolorosi sentimenti di perdita La paura di essere cattivi descrizione NECESSITA’ DI NON ESSERE CONSIDERATI DAI FIGLI TROPPO OPPRESSIVI, SEVERI O ALL’ANTICA, INCAPACI DI COMPRENSIONE O AFFETTO. Atteggiamento con figli Troppo tollerante Come agisce E’ un g. che avendo avuto un rapporto difficile con propri g. con vissuti non superati di collera o di odio, teme che il f. provi nei suoi stessi confronti tali sentimenti. Evita così situazioni che lo espongano a sentirsi rifiutato Il genitore motivato da questa paura Ha troppa pazienza, si sente in colpa nell’esigere disciplina, permettendo al f di approfittare della sua debolezza; quando si impone, urla, ma non è disponibile ad andare fino in fondo, quando punisce i f, sembra scusarsi con loro, quando il coniuge prende posizioni impopolari, si tira indietro per apparire più buono con i f. La paura di essere autoritari descrizione NECESSITA’ DI EVITARE DI ESSERE CONSIDERATI DAI FIGLI TROPPO DIRETTIVI E IMPOSITIVI NELLO STILE EDUCATIVO Atteggiament o con figli Poco determinato Come agisce Il g. che ha questa paura non agisce istintivamente quando deve prendere posizioni nette e precise. In genere questo atteggiamento si forma dopo aver preso coscienza degli errori con il primo f.. Il g. eccede nell’atteggiamento opposto. Da troppo severo e direttivo diventa permissivo e lascia che il f. cresca senza vincoli di disciplina. Il genitore motivato da questa paura Sempre attento a far capire le cose, si dilunga in spiegazioni lunghe e sfiancanti delle proprie decisioni, il f ha capito benissimo che il g ha ragione; fa prendere al partner ruoli castiganti; si lascia trascinare in discussioni fuorvianti, mentre f si meraviglia che g non imponga ciò che è giusto. Non è una guida La paura delle reazioni dei figli descrizione Necessità di evitare che i figli abbiano reazioni eccessive a seguito di prese di posizione educative dei genitori. Il genitore teme che se si comportasse come sente di dover fare, i figli potrebbero REAGIRE MALE Atteggiament o con figli Sudditanza eccessivo timore, gliele dà vinte Come agisce Il genitore teme che il figlio: Gli venga l’esaurimento, sia troppo aggressivo, scappi di casa, si senta rifiutato, sia geloso dei fratelli. Il g. ha eccessiva cautela nel farlo confrontare con esigenze della realtà. Intuendo questa paura, il f. condiziona il g. manifestando proprio i comportamenti che egli teme Il genitore motivato da questa paura È arrendevole, è super premuroso, non critica il f. si sottomette alle sue pretese, non si rende conto che il f lo condiziona facendo il “problematico”, va in crisi quando il figlio è triste, sentendosi in colpa La paura di tutto descrizione NECESSITA’ DI EVITARE CHE AL FIGLIO SUCCEDA QUALCOSA Atteggiament o con figli Ansioso Come agisce Ingigantisce i pericoli che i f possono correre;immagina sempre problemi che i f potrebbero incontrare e vive in modo drammatico le normali contrarietà. E’ un g. condizionato dallo stile educativo della propria famiglia, che in modo ansiogeno ha trasmesso paure irragionevoli ai figli. E’ ancora troppo identificato con i propri genitori Il genitore motivato da questa paura Vede pericoli dappertutto e disgrazie imminenti; teme sempre il peggio;stressa il f. con continui “stai attento” “mi raccomando”; teme in modo eccessivo le novità e le situazioni poco conosciute: inizio a.s, i nuovi insegnanti, non vive il presente, non sa godere delle circostanze positive della vita, ha una visione pessimistica, il futuro è minaccioso La paura che il figlio provi ciò che ho provato io descrizione NECESSITA’ DI EVITARE CHE IL FIGLIO VIVA ESPERIENZE NEGATIVE SIMILI A QUELLE DELLA PROPRIA INFANZIA O ADOLESCENZA Atteggiament o con figli Troppo protettivo Come agisce Immagina che il f possa provare gli stessi suoi sentimenti e abbia sue stesse reazioni emotive. Non si rende conto che il f. non ha suo stesso carattere e che vive diversamente esperienze simili alle proprie. I sentimenti del f. non sono ancora sufficientemente distinti dai propri ed è comprensibile che voglia evitare sofferenze al f. immaginate dalla sua paura, possibili ma non reali Il genitore motivato da questa paura Teme che il f..si vergogni di fronte ai compagni, se a scuola non è preparato nell’interrogazione, teme che non si senta seguito dai g. (come a lui da piccolo) teme di ossessionarlo con i compiti a casa (come succedeva con lui) pensa che non controllando il f possa diventare un fannullone; copre di attenzione il secondo f perché teme che si senta meno amato La paura di non essere capiti dai figli descrizione DIFFICOLTA’ AD ATTUARE COMPORTAMENTI CHE POTREBBERO SUSCITARE NEL FIGLIO IRRITAZIONE INCOMPRENSIONE RITIRO DELLA SUA BENEVOLENZA, RIFIUTO AFFETTIVO Atteggiament o con figli Troppo accondiscendente Come agisce La fatica di accettare di non essere capito rende meno fermo il g. nelle sue decisioni, bisognoso com’è di apparire buono, giusto e apprezzato o agli occhi del figlio. E’ assillato dall’insicurezza “non vorrei che i miei figli pensassero che io..” e così viene intaccata l’insicurezza delle sue decisioni Il genitore motivato da questa paura Accontenta troppo i figli, quando impone castighi, poi fa sconti o li abolisce; quando rimprovera i f, motiva come a scusarsi; scusa e giustifica i f con l’altro g; cerca di far fare il cattivo al partner; è molto vulnerabile di fronte alle frasi killer “la nonna mi vuole più bene di te” o “tu non mi vuoi bene”; è molto attento a non rovinare l’atmosfera nel rapporto con loro La paura di deludere descrizione NECESSITA’ DI AVERE COMPORTAMENTI SEMPRE ALL’ALTEZZA DELLE ASPETTATIVE ALTRUI Atteggiament o con figli Perfezionistico Come agisce Paura tipica di chi si è sempre mostrato all’altezza della situazione, riscuotendo apprezzamento e considerazione, a patto di dare sempre il massimo. Il rischio di perdere la considerazione degli altri degli altri è insostenibile per la stima di sé. Bisogno di sentirsi un genitore bravo attraverso un figlio che dia sempre il massimo a scuola nello sport, nelle relazioni sociali. Il f diventa strumento del proprio bisogno di non deludere gli altri e a sua volta anche lui ha paura di non essere all’altezza di ciò che gli altri si aspettano.un figlio eccellente rassicura il genitore. Anche nel rapporto con il partner la paura di deludere, la moglie ha bisogno di sentirsi una mamma perfetta nel suo compito educativo. Il genitore motivato da questa paura Si sente sempre osservazione, sotto esame; è terrorizzato da possibili insuccessi dei figli; accetta con fatica i loro limiti: devono essere perfetti in tutto La paura di perdere la facciata descrizione Necessità di evitare di fare brutte figure e tutte le situazioni a rischio di biasimo e di critica, anche a costo di rinunciare alle proprie convinzioni Atteggiamento con figli Richiede loro adattamento conformistico alle regole sociali Come agisce Prevale la necessità di difendere la facciata adeguandosi a ciò che si suppone essere approvato dagli altri. Ciò porta il G a limitare eccessivamente la libertà dei figli nelle situazioni di visibilità sociali (orari di rientro, abbigliamento, amicizie, frequentazione ambienti) per necessità di proteggere la propria immagine e la propria reputazione. Il g. spinge il f. ad attuare comportamenti che non vadano “fuori dalla norma” più per proteggere se stesso, anche se le motivazioni ufficiali possono apparire nell’interesse educativo del figlio. Il g. insiste perché il f. non si vesta in un certo modo, non si metta l’orecchino, non frequenti certi ambienti anche se quando considera con sincerità le richieste del figlio le trova ragionevoli o innocue, ma la paura lo rende insensibile alle ragioni del f. o incapace di valutarle serenamente (per critica altrui) Il genitore motivato da questa paura Mette il f sotto la campana di vetro del perbenismo, ponendo sopra ogni cosa il BUON NOME della famiglia Limita il comportamento del f. che potrebbe esporlo al giudizio della gente Fa di tutto perché le cose negative dalla fam. non vengano fuori, purchè gli altri non sappiano, nega l’esistenza dei problemi o si lascia ricattare dalle minacce dei figli pur di non La paura di restare soli descrizione Necessità di evitare l’esperienza del distacco, della separazione dai figli Atteggiamento con figli adesivo Come agisce Per paura di vivere l’esperienza del distacco inconsapevolmente scoraggia o limita l’autonomia e il distacco affettivo del figlio, è meno libero nell’agire realmente nel suo interesse Il genitore motivato da questa paura Da meno autonomia, limita azioni o cose ( motorino, vestiario) “da grandi”, scuola o appartamento più vicini a casa sua, cameretta/museo quando esce di casa La paura di sbagliare descrizione Necessità di superare le propria insicurezza nell’accudire ed educare i figli cercando un “appoggio” che dia sicurezza Atteggiamento con figli Troppa rigidità Come agisce Nell’insicurezza per non sbagliarsi si affida a schemi precostituiti o imparati in famiglia, applicati sempre rigidamente Il genitore motivato da questa paura Fa scelte per non aver da rimproverarsi più che per il bene del figlio. Dice a se stesso HO SEMPRE PENSATO CHE UN BRAVO GENITORE…MI HANNO SEMPRE INSEGNATO CHE…. VEDEVO CHE TUTTI GLI ALTRI GENITORI SI COMPORTAVANO IN QUESTO MODO.. La paura di sentirsi giudicato male descrizione Necessità di non essere considerati responsabili di ciò che di negativo potrebbe accadere ai figli (insuccessi scolastici, comportamenti criticabili, incidenti motorino…) Atteggiament o con figli ECCESSIVA PREOCCUPAZIONE Come agisce Per non essere il responsabile morale in caso succedesse qualcosa ai figli e per il bisogno di proteggersi da eventuali accuse limita la libertà del figlio evitando di esporsi a rischi anche ragionevoli. Non permette ai figli di sbagliare Il genitore motivato da questa paura Sempre preoccupato delle possibili conseguenze delle scelte del f Lo tiene lontano da tutti i rischi, teme di sentirsi dire TE L’AVEVO DETTO, NON AVRESTI DOVUTO PERMETTERGLIELO Ha reazioni eccessive quando scopre trasgressioni del figlio, sembra che gli cada il mondo addosso immaginando di essere incolpato dell’accaduto da persone di stima La paura di preferire un figlio descrizione TIMORE DI LASCIAR TRASPARIRE LA PROPRIA MAGGIOR SINTONIA VERSO UNO DEI FIGLI A SCAPITO DEGLI ALTRI Atteggiament o con figli Non tratta diversamente i figli anche quando è giusto farlo Come agisce Ha un grande senso di colpa quando si accorge di aver maggior sintonia con un figlio, si può creare il “preferito di nascosto”: il g. ufficialmente nega la preferenza per un f., segretamente voluta e giustificata. In alcuni casi il g. si identifica con uno dei figli, correndo il rischio di trattarlo come se fosse sé stesso in miniatura. In altri casi il g apprezza il f. che risponde ai suoi bisogni: quelli di realizzare le aspettative che gli ha cucito addosso Il genitore motivato da questa paura Pensa che sentirsi più in sintonia equivalga ad amare di più un figlio Diventa ricattabile dal figlio verso il quale si sente in colpa Fatica ad accettare l’idea che ci sono figli più facili da amare ed altri più difficili, senza che ciò significhi che diventi capace di amare tutti i figli nella stessa misura per quanto sia possibile e per quanti essi lo meritino La paura di non trasmettere i valori descrizione Necessità di evitare l’incoerenza tra l’adesione personale ad alcuni valori e le scelte educative nei confronti dei figli Atteggiament o con figli intransigente Come agisce Non tiene conto della realtà concreta dei suoi bisogni e della necessità di tempo perché il f assimili il valore presentato. Le concessioni che fa sono vissute come pericolosi cedimenti. Il g indica ciò che è giusto e ne verifica l’attuazione, le concessioni che fa non sono un tradimento al valore ma solo la possibilità di dare un po’ di tempo per assimilarlo Il genitore motivato da questa paura Agisce con proibizioni a rigor di logica ( le discoteche sono pericolose e quindi tu non ci vai) Agisce con proibizioni assolute, senza tener conto del significato psicologico della richiesta Non tener conto di queste MOTIVAZIONI espone al rischio che i VALORI siano contrari alla propria felicità e in quanto tali rifiutati emotivamente anche se osservati esteriormente La paura di sentirsi inferiori ad altri genitori descrizione Necessità di evitare situazioni che riattivino la dolorosa sensazione di inferiorità Atteggiament o con figli Nasconde i loro limiti Come agisce Qs paura determina il bisogno di negare o minimizzare i limiti e gli insuccessi dei figli in situazioni di confronto sociale, ricorrendo alla bugia . Ciò spinge spesso il g a presentarli come migliori di quanto siano o a coltivare stili di vita tesi all’ostentazione, concedendo di tutto “mio figlio deve avere ciò che non ho avuto io” Poter dire di sì al figlio lo rassicura a sentirsi inferiore a nessuno. Il f cresce viziato, con uno stile di vita superiore ai propri mezzi. Il genitore motivato da questa paura •Nasconde le insufficienze scolastiche, oppure aumenta i suoi voti •Quando un altro g. dice qualcosa di positivo,”anche il mio…” •Fa di tutto perché f abbia ciò che altri possiedono o che altri non hanno ancora •Incentiva nel f uno stile di vita da spaccone, da esibizionista I BISOGNI DEI GENITORI SONO TENDENZE AFFETTIVE ORIGINATE DALLA SENSAZIONE DI NON POTER RINUNCIARE AD APPAGARE DESIDERI A RAGGIUNGERE TRAGUARDI CHE SONO VISSUTI INCONSCIAMENTE MOLTO IMPORTANTI PER IL PROPRIO BENESSERE RELAZIONALE E LA PROPRIA REALIZZAZIONE PERSONALE IL BISOGNO DI SICUREZZA E APPROVAZIONE descrizione NECESSITA’ DI SENTIRSI APPOGGIATO, APPROVATO NELLE PROPRIE DECISIONI EDUCATIVE. FREQUENTE IN PERSONE CHE SI SONO SENTITE SEMPRE SBAGLIATE Atteggiament o con figli Si comporta come fanno gli altri genitori Come agisce Non riesce a prendere decisioni autonome Il genitore motivato da questo bisogno E’ ritenuto persona che da solo non saprebbe cavarsela, che deve sempre chiedere agli altri.Non riesce a vedere i limiti delle persone da cui dipende, che crede infallilibili, da cui prende tutto per oro colato. Il bisogno di sentirsi protagonisti descrizione Necessità di ritenere che le doti e i successi dei figli siano dovuti ai propri meriti educativi Atteggiament o con figli autoreferenziale Come agisce Positività dei figli come conseguenza del proprio contributo Bisogno di utilizzare le circostanze della vita come palcoscenico per dimostrazione del proprio valore Il genitore motivato da questo bisogno N Accetta che le cose debbano essere attuate o che abbiano avuto successo solo se può dire di averle pensate o autorizzate egli stesso (io gli ho fatto prendere il diploma…., io l’ho fatto diventare ingegnere, senza di me non sarebbe dove è..) Se le cose non partono da lui, le boicotta o le svaluta Il bisogno di dimostrare il proprio valore descrizione Necessità di ottenere considerazione di persone da cui ci si sente stimati o giudicati negativamente Atteggiament o con figli Troppo esigente Come agisce Cerca una rivalsa per dimostrare l’infondatezza del giudizio svalorizzante. Usa i successi dei figli per ottenere dimostrazioni di cui ha bisogno. Necessita pertanto un figlio quasi perfetto i cui successi vengono esibiti come un trofeo Il genitore motivato da questo bisogno •Ha bisogno di un f. con ottime prestazioni •Non si accontenta mai del f, pretende molto. •Fa spesso paragoni con altri compagni per stimolarlo al massimo •Ha già deciso che il figlio sarà un genio che dovrà fare l’università, che non sarà mediocre….. Il bisogno di riparare descrizione Necessità di compensare un disagio o un’infelicità che pensa di aver arrecato anche involontariamente al figlio Atteggiament o con figli compensatorio Come agisce Si sente responsabile di un danno psicologico o di uno svantaggio arrecato al proprio figlio e vuole riparare attraverso regali, concessioni. E’ incapace di porre divieti o punizioni Il genitore motivato da questo bisogno •Agisce come se dovesse risarcire danni ai figli •Nell’azione educativa è poco deciso •Sopporta comportamenti che andrebbero contrastati •Si fa ricattare, è vittima delle pretese dei figli Il bisogno di possesso descrizione Necessità di mantenere l’esclusiva dell’autorità genitoriale della guida e del controllo dei figli Atteggiament o con figli Possessivo Come agisce Vive come indebita interferenza l’intervento educativo altrui anche del partner. Vuole essere guida esclusiva nei confronti dei comportamenti , delle scelte e della vita affettiva dei figli. E’ soffocante Il genitore motivato da questo bisogno •Dice di sé: -Quando sgrido io i miei figli, va bene. Se lo fa mio marito, non lo accetto, mi dà fastidio. •Il figlio è vissuto come “cosa mia” •Ha difficoltà a lasciare che il figlio abbia rapporti significativi: non lo “regala” mai a nessuno, nemmeno alla persona che sposerà •Vive la nuora come persona che gli ha portato via il figlio Il bisogno di essere al primo posto descrizione Necessità di vedere prioritariamente soddisfatti i propri bisogni e desideri Atteggiament o con figli Egocentrico Come agisce Fa prevalere i propri desideri a discapito di quelli altrui e non riesce a conciliare i propri con quelli dei figli. Questa tendenza è particolarmente spiccata in persone che sono state sempre servite, accontentate e circondate da mille riguardi Il genitore motivato da questo bisogno •Agisce come se pensasse solo a se’ stesso •E’ come avere un altro bambino (dice il partner) •Condiziona tutti con le sue pretese •Bisogna essere al suo servizio Il bisogno di comandare descrizione Necessità di influenzare o controllare il comportamento altrui attraverso suggerimenti, ordini, imponendo sempre il proprio punto di vista Atteggiament o con figli Oppressivo, comanda a bacchetta Come agisce Pretende assoggettamento passivo del figlio e la rinuncia la proprio punto di vista e alla libertà di decisione. Il figlio o si rassegna o si ribella con atteggiamenti anche devianti. Non percepisce l’umiliazione o il rancore che provoca nel figlio e si distingue per “durezza di carattere”. E’ persona che è stata trattata in questo modo nella sua infanzia , ma non avendo ancora superato la ferita della propria inferiorizzazione, non si ricorda di ciò che prova un bambino trattato in modo opprimente. Non sensibile a questo dolore, non si immedesima in quello dei figli e tende a giustificare l’oppressore. Il genitore motivato da questo bisogno Tutti devono seguire le sue direttive e se ci sono contestazioni, fa l’offeso. Tende a plasmare più che educare Crea condizioni per cui i figli non si sentano liberi di contare sulle proprie forze Ha eccessi di rabbia se viene contraddetto Di lui si dice” si comporta come “padre padrone” Il bisogno che il figlio sia uguale a me descrizione Tendenza a fare del figlio un piccolo se stesso, forzando la sua personalità per adeguarla ai suoi desideri Atteggiament o con figli Li plagia Come agisce Ha una visione onnipotente di sé, si ritiene il migliore, ha atteggiamenti da superuomo e di disprezzo verso chi non condivide il suo pensiero e mostra di avere idee molto chiare su come il figlio dovrebbe crescere. Ha difficoltà ad accettare lati deboli , manchevolezze del figlio che per piacergli presto assumerà acriticamente la mentalità come se fosse un piccolo clone Il genitore motivato da questo bisogno “ mio figlio deve crescere come dico io” Insegna al figlio ad essere prepotente, a comportarsi da pallone gonfiato, da bullo Gli trasmette il culto della forza e si compiace segretamente quando il figlio si mostra aggressivo, copre i suoi errori con tesi “tutti ce l’hanno con lui” Prende le difese del f. quando gli mostrano le sue malefatte per cui il f si sente autorizzato a proseguire nei suoi comportamenti antisociali È molto orgoglioso che il f. gli assomigli Il bisogno di avere qualcuno che ha bisogno descrizione Bisogno di non perdere la sensazione di non essere considerati utili ai figli, alla famiglia Atteggiament o con figli Sostitutivo, troppo servizievole Come agisce Chi ha bisogno di sentirsi apprezzato per le proprie capacità di servizio, non promuove l’autonomia dei figli (salvo poi lamentarsene) per timore di perdere il proprio ruolo e il senso del proprio valore. Spesso si sostituisce nelle mansioni, lascia pochi spazi di sperimentazione, è infastidito da autonomia e intraprendenza Il genitore motivato da questo bisogno •Teme di sentirsi inutile se i figli non hanno più bisogno di lui •Scoraggia i f. sottilmente o li fa sentire incapaci quando provano a fare cose che considera compito suo •Si sostituisce a loro rendendoli dipendenti dal proprio aiuto •Rinuncia con una certa fatica al piacere di accudirli (vestirli, preparare loro la colazione…) Il bisogno di piacere ai figli descrizione Necessità di sorprendere positivamente i figli, suscitare simpatia, e riscuotere ammirazione Atteggiament o con figli Fa di tutto per piacere loro Come agisce Ha tendenza ad attuare comportamenti inconsueti o anticonformisti, attraverso i quali suscitare o mantenere l’ammirazione dei figli Il genitore motivato da questo bisogno •Vuol farsi vedere migliore e diverso dagli altri padri o madri •Vuol fare il ragazzino, si fa piacere ciò che piace loro così che i f. credano di avere un padre moderno •Gioca a fare l’anticonformista, la persona aperta di idee •Esibisce i suoi successi e le sue qualità e fa in modo che i f abbiano chiara l’idea di quanto sia importante Il bisogno di avere l’ultima parola descrizione Necessità di uscire vincitore con il confronto dialettico con i figli, con difficoltà ad accettare il loro punto di vista Atteggiament o con figli Li esaspera Come agisce La sua crescita è avvenuta in contesti dove non ha dovuto misurarsi con forti contradditori, non ha dovuto far i conti con il proprio torto, quindi con i figli e con il partner ha bisogno di veder riconosciuta la sua ragione a tutti i costi Il genitore motivato da questo bisogno •Si mostra cocciuto, si accanisce per cercare di avere ragione •È molto abile nel manipolare il dialogo, cambiando discorso o “voltando la frittata” •Vuole sempre avere l’ultima parola e insiste fino a sfiancare i figli •Mette i f. con le spalle al muro con affermazioni quali “Quando sarai più grande mi darai ragione, ora non hai esperienza” o “dici questo perché non hai esperienza e non vuoi darmi ragione”