Le paure e i bisogni che fanno sbagliare i genitori
PIUNTO D’ARRIVO: ESSERE GENITORE SAGGIO ED EQUILIBRATO CHE IN OGNI SITUAZIONE SA
SEMPRE COSA FARE.
PER DIVENTARE G.E. OCCORRE SEMPRE CHIEDERSI “perche’ agisco in questo modo?” senza
fermarsi a dare proprie giustificazioni
CAMPANELLI
D’ALLARME
DI
MOTIVAZIONI
INCONSISTENTI
MANCANZA
DI
MISURA
MANCANZA
DI
FLESSIBILITA’
MANCANZA DI
PROFONDITA’
DELLE
PROPRIE
CONVINZIONI
EDUCATIVE
COME SI MANIFAESTANO I PUNTI DEBOLI DI UN GENITORE
Espressioni che rivelano errori educativi
Lo specchio dell’altro:
 Reagisce in modo esagerato se…
 Pretende che i figli….
 Con loro evita tutte le situazioni in cui….
 Parla con loro solamente per
 Non permette mai
 Fa pesare troppo
 Vorrebbe che i figli, ma non fa niente per…
 Stravede per i figli quando..
 Attribuisce un’importanza esagerata a..
 Ha troppo paura di perdere la loro….
 Nei loro confronti passa da un estremo all’altro…………
 .................................................................................
Conseguenze degli errori educativi
Il genitore avverte confusamente di essere responsabile di ciò
che succede al figlio, ma non ne capisce le cause che
determinano il disagio relazionale.
Problemi educativi possono derivare
 DALLA PERFETTA RIUSCITA DELLE STRATEGIE
DETTATE DAI BISOGNI INCONSISTENTI (es.
autonomia/timidezza)
 DAL FALLIMENTO DI TALI STRATEGIE (es. ribellione
aggresssività)
Per conoscere se stessi
 Pregi e punti deboli del proprio carattere
 Ammettere, accettare e integrare anche il proprio
negativo e i propri limiti
 Riconoscere le proprie paure e i propri bisogni
 Tener conto dell’opinione che hanno di noi le persone
più vicine (Coniuge, figli amici)
Catalogo delle paure
Le paure sono reazioni affettive originate
dalla possibilità di perdere qualcosa
di positivo o importante per sé. La
tendenza suscitata dalla paura
consiste nell’evitare situazioni che
possano provocare dolorosi
sentimenti di perdita
La paura di essere cattivi
descrizione
NECESSITA’ DI NON ESSERE CONSIDERATI DAI FIGLI TROPPO
OPPRESSIVI, SEVERI O ALL’ANTICA, INCAPACI DI
COMPRENSIONE O AFFETTO.
Atteggiamento
con figli
Troppo tollerante
Come agisce
E’ un g. che avendo avuto un rapporto difficile con propri g. con vissuti
non superati di collera o di odio, teme che il f. provi nei suoi stessi
confronti tali sentimenti. Evita così situazioni che lo espongano a sentirsi
rifiutato
Il genitore
motivato da
questa paura
Ha troppa pazienza, si sente in colpa nell’esigere disciplina,
permettendo al f di approfittare della sua debolezza; quando si impone,
urla, ma non è disponibile ad andare fino in fondo, quando punisce i f,
sembra scusarsi con loro, quando il coniuge prende posizioni
impopolari, si tira indietro per apparire più buono con i f.
La paura di essere autoritari
descrizione
NECESSITA’ DI EVITARE DI ESSERE CONSIDERATI DAI FIGLI
TROPPO DIRETTIVI E IMPOSITIVI NELLO STILE EDUCATIVO
Atteggiament
o con figli
Poco determinato
Come agisce
Il g. che ha questa paura non agisce istintivamente quando deve
prendere posizioni nette e precise. In genere questo atteggiamento si
forma dopo aver preso coscienza degli errori con il primo f.. Il g. eccede
nell’atteggiamento opposto. Da troppo severo e direttivo diventa
permissivo e lascia che il f. cresca senza vincoli di disciplina.
Il genitore
motivato da
questa paura
Sempre attento a far capire le cose, si dilunga in spiegazioni lunghe e
sfiancanti delle proprie decisioni, il f ha capito benissimo che il g ha
ragione; fa prendere al partner ruoli castiganti; si lascia trascinare in
discussioni fuorvianti, mentre f si meraviglia che g non imponga ciò che è
giusto. Non è una guida
La paura delle reazioni dei figli
descrizione
Necessità di evitare che i figli abbiano reazioni eccessive a seguito di
prese di posizione educative dei genitori. Il genitore teme che se si
comportasse come sente di dover fare, i figli potrebbero REAGIRE
MALE
Atteggiament
o con figli
Sudditanza eccessivo timore, gliele dà vinte
Come agisce
Il genitore teme che il figlio:
Gli venga l’esaurimento, sia troppo aggressivo, scappi di casa, si senta
rifiutato, sia geloso dei fratelli. Il g. ha eccessiva cautela nel farlo
confrontare con esigenze della realtà. Intuendo questa paura, il f.
condiziona il g. manifestando proprio i comportamenti che egli teme
Il genitore
motivato da
questa paura
È arrendevole, è super premuroso, non critica il f. si sottomette alle sue
pretese, non si rende conto che il f lo condiziona facendo il
“problematico”, va in crisi quando il figlio è triste, sentendosi in colpa
La paura di tutto
descrizione
NECESSITA’ DI EVITARE CHE AL FIGLIO SUCCEDA
QUALCOSA
Atteggiament
o con figli
Ansioso
Come agisce
Ingigantisce i pericoli che i f possono correre;immagina sempre problemi che i f
potrebbero incontrare e vive in modo drammatico le normali contrarietà.
E’ un g. condizionato dallo stile educativo della propria famiglia, che in modo
ansiogeno ha trasmesso paure irragionevoli ai figli. E’ ancora troppo identificato con
i propri genitori
Il genitore
motivato da
questa paura
Vede pericoli dappertutto e disgrazie imminenti; teme sempre il peggio;stressa il f.
con continui “stai attento” “mi raccomando”; teme in modo eccessivo le novità e le
situazioni poco conosciute: inizio a.s, i nuovi insegnanti, non vive il presente, non sa
godere delle circostanze positive della vita, ha una visione pessimistica, il futuro è
minaccioso
La paura che il figlio provi ciò che ho
provato io
descrizione
NECESSITA’ DI EVITARE CHE IL FIGLIO VIVA ESPERIENZE
NEGATIVE SIMILI A QUELLE DELLA PROPRIA INFANZIA O
ADOLESCENZA
Atteggiament
o con figli
Troppo protettivo
Come agisce
Immagina che il f possa provare gli stessi suoi sentimenti e abbia sue stesse
reazioni emotive. Non si rende conto che il f. non ha suo stesso carattere e che vive
diversamente esperienze simili alle proprie. I sentimenti del f. non sono ancora
sufficientemente distinti dai propri ed è comprensibile che voglia evitare sofferenze
al f. immaginate dalla sua paura, possibili ma non reali
Il genitore
motivato da
questa paura
Teme che il f..si vergogni di fronte ai compagni, se a scuola non è preparato
nell’interrogazione, teme che non si senta seguito dai g. (come a lui da piccolo)
teme di ossessionarlo con i compiti a casa (come succedeva con lui) pensa che non
controllando il f possa diventare un fannullone; copre di attenzione il secondo f
perché teme che si senta meno amato
La paura di non essere capiti dai figli
descrizione
DIFFICOLTA’ AD ATTUARE COMPORTAMENTI CHE POTREBBERO
SUSCITARE NEL FIGLIO IRRITAZIONE INCOMPRENSIONE RITIRO
DELLA SUA BENEVOLENZA, RIFIUTO AFFETTIVO
Atteggiament
o con figli
Troppo accondiscendente
Come agisce
La fatica di accettare di non essere capito rende meno fermo il g. nelle
sue decisioni, bisognoso com’è di apparire buono, giusto e apprezzato o
agli occhi del figlio. E’ assillato dall’insicurezza “non vorrei che i miei figli
pensassero che io..” e così viene intaccata l’insicurezza delle sue
decisioni
Il genitore
motivato da
questa paura
Accontenta troppo i figli, quando impone castighi, poi fa sconti o li
abolisce; quando rimprovera i f, motiva come a scusarsi; scusa e
giustifica i f con l’altro g; cerca di far fare il cattivo al partner; è molto
vulnerabile di fronte alle frasi killer “la nonna mi vuole più bene di te” o “tu
non mi vuoi bene”; è molto attento a non rovinare l’atmosfera nel
rapporto con loro
La paura di deludere
descrizione
NECESSITA’ DI AVERE COMPORTAMENTI SEMPRE ALL’ALTEZZA
DELLE ASPETTATIVE ALTRUI
Atteggiament
o con figli
Perfezionistico
Come agisce
Paura tipica di chi si è sempre mostrato all’altezza della situazione, riscuotendo
apprezzamento e considerazione, a patto di dare sempre il massimo. Il rischio di
perdere la considerazione degli altri degli altri è insostenibile per la stima di sé.
Bisogno di sentirsi un genitore bravo attraverso un figlio che dia sempre il massimo
a scuola nello sport, nelle relazioni sociali. Il f diventa strumento del proprio bisogno
di non deludere gli altri e a sua volta anche lui ha paura di non essere all’altezza di
ciò che gli altri si aspettano.un figlio eccellente rassicura il genitore. Anche nel
rapporto con il partner la paura di deludere, la moglie ha bisogno di sentirsi una
mamma perfetta nel suo compito educativo.
Il genitore
motivato da
questa paura
Si sente sempre osservazione, sotto esame; è terrorizzato da possibili
insuccessi dei figli; accetta con fatica i loro limiti: devono essere perfetti
in tutto
La paura di perdere la facciata
descrizione
Necessità di evitare di fare brutte figure e tutte le situazioni a rischio di biasimo e
di critica, anche a costo di rinunciare alle proprie convinzioni
Atteggiamento
con figli
Richiede loro adattamento conformistico alle regole sociali
Come agisce
Prevale la necessità di difendere la facciata adeguandosi a ciò che si
suppone essere approvato dagli altri. Ciò porta il G a limitare
eccessivamente la libertà dei figli nelle situazioni di visibilità sociali
(orari di rientro, abbigliamento, amicizie, frequentazione ambienti) per
necessità di proteggere la propria immagine e la propria reputazione. Il
g. spinge il f. ad attuare comportamenti che non vadano “fuori dalla
norma” più per proteggere se stesso, anche se le motivazioni ufficiali
possono apparire nell’interesse educativo del figlio. Il g. insiste perché
il f. non si vesta in un certo modo, non si metta l’orecchino, non
frequenti certi ambienti anche se quando considera con sincerità le
richieste del figlio le trova ragionevoli o innocue, ma la paura lo rende
insensibile alle ragioni del f. o incapace di valutarle serenamente (per
critica altrui)
Il genitore
motivato da
questa paura
Mette il f sotto la campana di vetro del perbenismo, ponendo sopra ogni cosa il BUON NOME
della famiglia
Limita il comportamento del f. che potrebbe esporlo al giudizio della gente
Fa di tutto perché le cose negative dalla fam. non vengano fuori, purchè gli altri non sappiano,
nega l’esistenza dei problemi o si lascia ricattare dalle minacce dei figli pur di non
La paura di restare soli
descrizione
Necessità di evitare l’esperienza del distacco, della
separazione dai figli
Atteggiamento
con figli
adesivo
Come agisce
Per paura di vivere l’esperienza del distacco
inconsapevolmente scoraggia o limita l’autonomia e il
distacco affettivo del figlio, è meno libero nell’agire
realmente nel suo interesse
Il genitore
motivato da
questa paura
Da meno autonomia, limita azioni o cose ( motorino,
vestiario) “da grandi”, scuola o appartamento più vicini a
casa sua, cameretta/museo quando esce di casa
La paura di sbagliare
descrizione
Necessità di superare le propria insicurezza nell’accudire
ed educare i figli cercando un “appoggio” che dia
sicurezza
Atteggiamento
con figli
Troppa rigidità
Come agisce
Nell’insicurezza per non sbagliarsi si affida a schemi
precostituiti o imparati in famiglia, applicati sempre
rigidamente
Il genitore
motivato da
questa paura
Fa scelte per non aver da rimproverarsi più che per il
bene del figlio. Dice a se stesso HO SEMPRE PENSATO
CHE UN BRAVO GENITORE…MI HANNO SEMPRE
INSEGNATO CHE…. VEDEVO CHE TUTTI GLI ALTRI
GENITORI SI COMPORTAVANO IN QUESTO MODO..
La paura di sentirsi giudicato male
descrizione
Necessità di non essere considerati responsabili di ciò che
di negativo potrebbe accadere ai figli (insuccessi
scolastici, comportamenti criticabili, incidenti motorino…)
Atteggiament
o con figli
ECCESSIVA PREOCCUPAZIONE
Come agisce
Per non essere il responsabile morale in caso succedesse qualcosa ai
figli e per il bisogno di proteggersi da eventuali accuse limita la libertà del
figlio evitando di esporsi a rischi anche ragionevoli. Non permette ai figli
di sbagliare
Il genitore
motivato da
questa paura
Sempre preoccupato delle possibili conseguenze delle scelte del f
Lo tiene lontano da tutti i rischi, teme di sentirsi dire TE L’AVEVO
DETTO, NON AVRESTI DOVUTO PERMETTERGLIELO
Ha reazioni eccessive quando scopre trasgressioni del figlio, sembra che
gli cada il mondo addosso immaginando di essere incolpato
dell’accaduto da persone di stima
La paura di preferire un figlio
descrizione
TIMORE DI LASCIAR TRASPARIRE LA PROPRIA MAGGIOR
SINTONIA VERSO UNO DEI FIGLI A SCAPITO DEGLI ALTRI
Atteggiament
o con figli
Non tratta diversamente i figli anche quando è
giusto farlo
Come agisce
Ha un grande senso di colpa quando si accorge di aver maggior sintonia con un
figlio, si può creare il “preferito di nascosto”: il g. ufficialmente nega la preferenza
per un f., segretamente voluta e giustificata.
In alcuni casi il g. si identifica con uno dei figli, correndo il rischio di trattarlo come
se fosse sé stesso in miniatura.
In altri casi il g apprezza il f. che risponde ai suoi bisogni: quelli di realizzare le
aspettative che gli ha cucito addosso
Il genitore
motivato da
questa paura
Pensa che sentirsi più in sintonia equivalga ad amare di più un figlio
Diventa ricattabile dal figlio verso il quale si sente in colpa
Fatica ad accettare l’idea che ci sono figli più facili da amare ed altri più difficili,
senza che ciò significhi che diventi capace di amare tutti i figli nella stessa misura
per quanto sia possibile e per quanti essi lo meritino
La paura di non trasmettere i valori
descrizione
Necessità di evitare l’incoerenza tra l’adesione personale ad
alcuni valori e le scelte educative nei confronti dei figli
Atteggiament
o con figli
intransigente
Come agisce
Non tiene conto della realtà concreta dei suoi bisogni e della necessità di
tempo perché il f assimili il valore presentato. Le concessioni che fa sono
vissute come pericolosi cedimenti. Il g indica ciò che è giusto e ne
verifica l’attuazione, le concessioni che fa non sono un tradimento al
valore ma solo la possibilità di dare un po’ di tempo per assimilarlo
Il genitore
motivato da
questa paura
Agisce con proibizioni a rigor di logica ( le discoteche sono pericolose e
quindi tu non ci vai)
Agisce con proibizioni assolute, senza tener conto del significato
psicologico della richiesta
Non tener conto di queste MOTIVAZIONI espone al rischio che i VALORI
siano contrari alla propria felicità e in quanto tali rifiutati emotivamente
anche se osservati esteriormente
La paura di sentirsi inferiori ad altri
genitori
descrizione
Necessità di evitare situazioni che riattivino la
dolorosa sensazione di inferiorità
Atteggiament
o con figli
Nasconde i loro limiti
Come agisce
Qs paura determina il bisogno di negare o minimizzare i limiti e gli insuccessi dei
figli in situazioni di confronto sociale, ricorrendo alla bugia . Ciò spinge spesso il g a
presentarli come migliori di quanto siano o a coltivare stili di vita tesi
all’ostentazione, concedendo di tutto “mio figlio deve avere ciò che non ho avuto io”
Poter dire di sì al figlio lo rassicura a sentirsi inferiore a nessuno. Il f cresce viziato,
con uno stile di vita superiore ai propri mezzi.
Il genitore
motivato da
questa paura
•Nasconde le insufficienze scolastiche, oppure aumenta i suoi voti
•Quando un altro g. dice qualcosa di positivo,”anche il mio…”
•Fa di tutto perché f abbia ciò che altri possiedono o che altri non hanno ancora
•Incentiva nel f uno stile di vita da spaccone, da esibizionista
I BISOGNI DEI GENITORI
SONO TENDENZE AFFETTIVE ORIGINATE DALLA
SENSAZIONE DI NON POTER RINUNCIARE
AD APPAGARE DESIDERI
A RAGGIUNGERE TRAGUARDI
CHE SONO VISSUTI INCONSCIAMENTE
MOLTO IMPORTANTI
PER IL PROPRIO BENESSERE RELAZIONALE
E
LA PROPRIA REALIZZAZIONE PERSONALE
IL BISOGNO DI SICUREZZA E
APPROVAZIONE
descrizione
NECESSITA’ DI SENTIRSI APPOGGIATO,
APPROVATO NELLE PROPRIE DECISIONI
EDUCATIVE. FREQUENTE IN PERSONE CHE
SI SONO SENTITE SEMPRE SBAGLIATE
Atteggiament
o con figli
Si comporta come fanno gli altri genitori
Come agisce
Non riesce a prendere decisioni
autonome
Il genitore
motivato da
questo
bisogno
E’ ritenuto persona che da solo non saprebbe cavarsela, che deve
sempre chiedere agli altri.Non riesce a vedere i limiti delle persone da cui
dipende, che crede infallilibili, da cui prende tutto per oro colato.
Il bisogno di sentirsi protagonisti
descrizione
Necessità di ritenere che le doti e i successi dei
figli siano dovuti ai propri meriti educativi
Atteggiament
o con figli
autoreferenziale
Come agisce
Positività dei figli come conseguenza del proprio contributo
Bisogno di utilizzare le circostanze della vita come palcoscenico per dimostrazione
del proprio valore
Il genitore
motivato da
questo
bisogno
N
Accetta che le cose debbano essere attuate o che abbiano avuto successo solo se
può dire di averle pensate o autorizzate egli stesso (io gli ho fatto prendere il
diploma…., io l’ho fatto diventare ingegnere, senza di me non sarebbe dove è..)
Se le cose non partono da lui, le boicotta o le svaluta
Il bisogno di dimostrare il proprio valore
descrizione
Necessità di ottenere considerazione di persone
da cui ci si sente stimati o giudicati
negativamente
Atteggiament
o con figli
Troppo esigente
Come agisce
Cerca una rivalsa per dimostrare l’infondatezza del giudizio svalorizzante.
Usa i successi dei figli per ottenere dimostrazioni di cui ha bisogno.
Necessita pertanto un figlio quasi perfetto i cui successi vengono esibiti come un
trofeo
Il genitore
motivato da
questo
bisogno
•Ha bisogno di un f. con ottime prestazioni
•Non si accontenta mai del f, pretende molto.
•Fa spesso paragoni con altri compagni per stimolarlo al massimo
•Ha già deciso che il figlio sarà un genio che dovrà fare l’università, che non sarà
mediocre…..
Il bisogno di riparare
descrizione
Necessità di compensare un disagio o
un’infelicità che pensa di aver arrecato anche
involontariamente al figlio
Atteggiament
o con figli
compensatorio
Come agisce
Si sente responsabile di un danno psicologico o di uno svantaggio arrecato al
proprio figlio e vuole riparare attraverso regali, concessioni. E’ incapace di porre
divieti o punizioni
Il genitore
motivato da
questo
bisogno
•Agisce come se dovesse risarcire danni ai figli
•Nell’azione educativa è poco deciso
•Sopporta comportamenti che andrebbero contrastati
•Si fa ricattare, è vittima delle pretese dei figli
Il bisogno di possesso
descrizione
Necessità di mantenere l’esclusiva dell’autorità
genitoriale della guida e del controllo dei figli
Atteggiament
o con figli
Possessivo
Come agisce
Vive come indebita interferenza l’intervento educativo altrui anche del partner.
Vuole essere guida esclusiva nei confronti dei comportamenti , delle scelte e della
vita affettiva dei figli. E’ soffocante
Il genitore
motivato da
questo
bisogno
•Dice di sé: -Quando sgrido io i miei figli, va bene. Se lo fa mio marito, non lo
accetto, mi dà fastidio.
•Il figlio è vissuto come “cosa mia”
•Ha difficoltà a lasciare che il figlio abbia rapporti significativi: non lo “regala” mai a
nessuno, nemmeno alla persona che sposerà
•Vive la nuora come persona che gli ha portato via il figlio
Il bisogno di essere al primo posto
descrizione
Necessità di vedere prioritariamente soddisfatti i
propri bisogni e desideri
Atteggiament
o con figli
Egocentrico
Come agisce
Fa prevalere i propri desideri a discapito di quelli altrui e non riesce a conciliare i
propri con quelli dei figli. Questa tendenza è particolarmente spiccata in persone
che sono state sempre servite, accontentate e circondate da mille riguardi
Il genitore
motivato da
questo
bisogno
•Agisce come se pensasse solo a se’ stesso
•E’ come avere un altro bambino (dice il partner)
•Condiziona tutti con le sue pretese
•Bisogna essere al suo servizio
Il bisogno di comandare
descrizione
Necessità di influenzare o controllare il
comportamento altrui attraverso suggerimenti,
ordini, imponendo sempre il proprio punto di
vista
Atteggiament
o con figli
Oppressivo, comanda a bacchetta
Come agisce
Pretende assoggettamento passivo del figlio e la rinuncia la proprio punto di vista e alla libertà di
decisione. Il figlio o si rassegna o si ribella con atteggiamenti anche devianti. Non percepisce
l’umiliazione o il rancore che provoca nel figlio e si distingue per “durezza di carattere”. E’ persona
che è stata trattata in questo modo nella sua infanzia , ma non avendo ancora superato la ferita
della propria inferiorizzazione, non si ricorda di ciò che prova un bambino trattato in modo
opprimente. Non sensibile a questo dolore, non si immedesima in quello dei figli e tende a
giustificare l’oppressore.
Il genitore
motivato da
questo
bisogno
Tutti devono seguire le sue direttive e se ci sono contestazioni, fa l’offeso.
Tende a plasmare più che educare
Crea condizioni per cui i figli non si sentano liberi di contare sulle proprie forze
Ha eccessi di rabbia se viene contraddetto
Di lui si dice” si comporta come “padre padrone”
Il bisogno che il figlio sia uguale a me
descrizione
Tendenza a fare del figlio un piccolo se stesso,
forzando la sua personalità per adeguarla ai
suoi desideri
Atteggiament
o con figli
Li plagia
Come agisce
Ha una visione onnipotente di sé, si ritiene il migliore, ha atteggiamenti da
superuomo e di disprezzo verso chi non condivide il suo pensiero e mostra di avere
idee molto chiare su come il figlio dovrebbe crescere. Ha difficoltà ad accettare lati
deboli , manchevolezze del figlio che per piacergli presto assumerà acriticamente
la mentalità come se fosse un piccolo clone
Il genitore
motivato da
questo
bisogno
“ mio figlio deve crescere come dico io”
Insegna al figlio ad essere prepotente, a comportarsi da pallone gonfiato, da bullo
Gli trasmette il culto della forza e si compiace segretamente quando il figlio si mostra aggressivo,
copre i suoi errori con tesi “tutti ce l’hanno con lui”
Prende le difese del f. quando gli mostrano le sue malefatte per cui il f si sente autorizzato a
proseguire nei suoi comportamenti antisociali
È molto orgoglioso che il f. gli assomigli
Il bisogno di avere qualcuno che ha
bisogno
descrizione
Bisogno di non perdere la sensazione di non
essere considerati utili ai figli, alla famiglia
Atteggiament
o con figli
Sostitutivo, troppo servizievole
Come agisce
Chi ha bisogno di sentirsi apprezzato per le proprie capacità di servizio, non
promuove l’autonomia dei figli (salvo poi lamentarsene) per timore di perdere il
proprio ruolo e il senso del proprio valore. Spesso si sostituisce nelle mansioni,
lascia pochi spazi di sperimentazione, è infastidito da autonomia e intraprendenza
Il genitore
motivato da
questo
bisogno
•Teme di sentirsi inutile se i figli non hanno più bisogno di lui
•Scoraggia i f. sottilmente o li fa sentire incapaci quando provano a fare cose che
considera compito suo
•Si sostituisce a loro rendendoli dipendenti dal proprio aiuto
•Rinuncia con una certa fatica al piacere di accudirli (vestirli, preparare loro la
colazione…)
Il bisogno di piacere ai figli
descrizione
Necessità di sorprendere positivamente i figli,
suscitare simpatia, e riscuotere ammirazione
Atteggiament
o con figli
Fa di tutto per piacere loro
Come agisce
Ha tendenza ad attuare comportamenti inconsueti o anticonformisti, attraverso i
quali suscitare o mantenere l’ammirazione dei figli
Il genitore
motivato da
questo
bisogno
•Vuol farsi vedere migliore e diverso dagli altri padri o madri
•Vuol fare il ragazzino, si fa piacere ciò che piace loro così che i f. credano di avere
un padre moderno
•Gioca a fare l’anticonformista, la persona aperta di idee
•Esibisce i suoi successi e le sue qualità e fa in modo che i f abbiano chiara l’idea di
quanto sia importante
Il bisogno di avere l’ultima parola
descrizione
Necessità di uscire vincitore con il confronto
dialettico con i figli, con difficoltà ad accettare il
loro punto di vista
Atteggiament
o con figli
Li esaspera
Come agisce
La sua crescita è avvenuta in contesti dove non ha dovuto misurarsi con forti
contradditori, non ha dovuto far i conti con il proprio torto, quindi con i figli e con il
partner ha bisogno di veder riconosciuta la sua ragione a tutti i costi
Il genitore
motivato da
questo
bisogno
•Si mostra cocciuto, si accanisce per cercare di avere ragione
•È molto abile nel manipolare il dialogo, cambiando discorso o “voltando la frittata”
•Vuole sempre avere l’ultima parola e insiste fino a sfiancare i figli
•Mette i f. con le spalle al muro con affermazioni quali “Quando sarai più grande mi
darai ragione, ora non hai esperienza” o “dici questo perché non hai esperienza e
non vuoi darmi ragione”
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Genitore equilibrato paure e bisogni