Stato Maggiore dell’Aeronautica 1° Reparto L’ORDINAMENTO IN AERONAUTICA MILITARE Strutture organizzative e strumenti ordinativi Anno Accademico 2014 – 2015 L’Ordinamento in AM PREMESSA Negli ultimi anni la comunità internazionale è stata interessata da numerosi e repentini mutamenti geopolitici che hanno influenzato in maniera significativa le relazioni internazionali tra Stati. Lo scenario strategico globale è orientato a perseguire un nuovo ordine internazionale più democratico, più libero e più attento al rispetto dei diritti umani. Nel periodo storico caratterizzato dal dualismo Est-Ovest la minaccia era chiara e le risposte a eventuali situazioni di crisi erano pianificabili in termini quantitativi e qualitativi. L’insicurezza e l’instabilità che hanno caratterizzato il panorama internazionale post 1989, per molti osservatori del tutto inattese, hanno indotto un significativo ripensamento dei modelli di Difesa delle nazioni occidentali. Ogni Stato ha, quindi, dato corso a profonde ristrutturazioni per adattare le organizzazioni difensive ai nuovi concetti strategici necessari per fronteggiare le emergenti minacce multiformi, diffuse, multi-direzionali e asimmetriche. Eserciti numerosi hanno lasciato il posto a componenti militari assai più ridotte in grado di operare a grande distanza dalla madrepatria. Contestualmente, sono aumentati gli interventi di carattere operativo della compagine militare nell’ambito di operazioni di pace multinazionali (Crisis Response Operations - CRO) sotto l’egida dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), della North Atlantic Treaty Organization (NATO) o dell’Unione Europea (UE) per salvaguardare la sicurezza internazionale. Nel contempo, la crescente professionalità richiesta allo strumento militare e la continua contrazione delle risorse hanno determinato la necessità di riorganizzazione del Dicastero Difesa. In tale contesto, l’Aeronautica Militare, da un ventennio è in continua trasformazione. Il presente testo è stato redatto con l’intento di descrivere in una sinossi le strutture, i processi e le direttive che regolano il funzionamento di un’organizzazione complessa quale quella costituita dalla FA. Quanto sopra viene sintetizzato con il termine Ordinamento che, in linea con la Direttiva SMA-ORD-001 “La Politica del Personale dell’Aeronautica Militare”, stabilisce le relazioni, attribuisce le competenze e le responsabilità e disciplina le mansioni specifiche del personale. Considerata la portata dell’ambito di trattazione, il testo rappresenta un documento di sintesi dei provvedimenti della FA e un punto di situazione aggiornato sulla realtà organizzativa per i frequentatori dei corsi di formazione. Inoltre, può essere d’ausilio per gli insegnanti in quanto delinea un collaudato percorso formativo per le lezioni sulla materia. Infine può essere un utile 1 L’Ordinamento in AM riferimento anche a coloro i quali, a tutti i livelli, desiderano seguire con puntuale attenzione e partecipazione il processo di riorganizzazione. I contenuti del testo sono stati elaborati dal personale del 1° Ufficio “Ordinamento” del 1° Reparto dello Stato Maggiore dell’Aeronautica, che rappresenta l’articolazione dello staff del Capo di SMA chiamata a gestire proprio gli aspetti ordinativi delle riorganizzazioni. L’aggiornamento del testo, pertanto, è continuo e, considerato che parte del personale che si occupa della redazione svolge attività di insegnamento della materia presso gli istituti di formazione della FA, tiene conto dei commenti e dei bisogni formativi rappresentati dai frequentatori.1 1 La presente sinossi è distribuita presso gli Istituti di Formazione dell’Aeronautica Militare allo scopo di integrare gli interventi in aula dei formatori e non sostituisce i documenti ordinativi ufficiali della FA. In caso di riproduzione parziale dei suoi contenuti deve essere sempre indicata la fonte. Non può essere oggetto di alterazione rispetto al formato originario di distribuzione o di pubblicazione, a nessun titolo, su siti internet. La sinossi è oggetto di revisione annuale e/o in occasione di significative variazioni organizzative. I contenuti delle presente edizione sono stati aggiornati dal Col. AAran Romeo Paternò, Col. AAran Pietro Spagnoli, Col. AArnn David Morpurgo, T.Col. AAran Davide Rosellini, T.Col. AAran Andrea Giuliani, T.Col. AAran Salvatore Di Fato, T.Col. AAran Luca Di Pasquale, Magg. AAran Raffaele Siano, Magg. AAran Fabio Grassadonia e Magg. AAran Valentino Vaglio. La parte grafica è stata curata dal Cap. AAran Tommaso Carbotti, M.llo 1ª Cl. Alessandro Triarico, M.llo 1ª Cl. Luigi Savarese, Serg.Magg. Gianfranco Farina, Serg.Magg. Giuseppe Sola, Serg. Gianluca Esposito e Serg. Angela Giorgio. 2 L’Ordinamento in AM SOMMARIO PREMESSA .............................................................................................................................. 1 SOMMARIO ............................................................................................................................. 3 1. CENNI STORICI .......................................................................................................... 6 a. LA NASCITA DELL’AERONAUTICA MILITARE ............................................................................... 6 b. INFLUENZA DELLA 2ª GUERRA MONDIALE SULL’ORDINAMENTO POSTBELLICO .......................... 9 c. RIORGANIZZAZIONE ANNI ‘90 ................................................................................................. 10 2. ORDINAMENTO DEL MINISTERO DIFESA .................................................................. 12 a. RIFERIMENTI NORMATIVI ........................................................................................................ 12 b. AREA DI VERTICE...................................................................................................................... 13 c. AREA TECNICO-OPERATIVA ...................................................................................................... 17 Stato Maggiore della Difesa (SMD) ............................................................................................................... 18 Il Comando Operativo di vertice Interforze (COI) ......................................................................................... 20 Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali (COFS) .............................................................. 21 Centro Alti Studi per la Difesa (CASD) ........................................................................................................... 22 AREA TECNICO-AMMINISTRATIVA E TECNICO-INDUSTRIALE ....................................................................... 24 3. MISSIONE DELLE FORZE ARMATE ............................................................................. 27 4. GLI ORGANI COLLEGIALI DELLA DIFESA .................................................................. 31 a. CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA ............................................................................................. 31 b. COMITATO DEI CAPI DI STATO MAGGIORE ............................................................................... 32 5. ORDINAMENTO DELL’AERONAUTICA MILITARE ........................................................ 33 a. GENERALITÀ ............................................................................................................................. 33 b. MISSIONE E COMPITI DELL’AERONAUTICA MILITARE .............................................................. 34 c. STRUTTURA ORDINATIVA DELL’AERONAUTICA MILITARE ........................................................ 35 6. IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL’AERONAUTICA (CaSMA) ................................... 38 7. ORGANISMI DI VERTICE DELL’AERONAUTICA MILITARE ......................................... 41 a. STATO MAGGIORE DELL’AERONAUTICA (SMA) ......................................................................... 42 I Reparti/Uffici Generali dello SMA ............................................................................................................... 43 b. UFFICIO GENERALE CENTRO DI RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA – AERONAUTICA MILITARE (UCRA – AM) ............................................................................................................ 46 c. UFFICIO GENERALE PER L’INNOVAZIONE MANAGERIALE (UIM) ............................................... 47 d. UFFICIO GENERALE PER LA COMUNICAZIONE (UCOM) ............................................................. 48 e. UFFICIO GENERALE COORDINAMENTO DELLA PREVENZIONE E VIGILANZA ANTINFORTUNISTICA (UCOPREVA) ......................................................................................... 49 f. DIREZIONE PER L’IMPIEGO DEL PERSONALE MILITARE DELL’AERONAUTICA (DIPMA) ........... 49 g. ISPETTORATO PER LA SICUREZZA DEL VOLO (ISV) .................................................................. 50 h. ISTITUTO SUPERIORE PER LA SICUREZZA DEL VOLO (ISSV) .................................................... 50 i. GENERALE DEL RUOLO DELLE ARMI E CAPI DEL CORPO DEL GENIO, DI COMMISSARIATO E SANITARIO AERONAUTICO ...................................................................................................... 51 3 L’Ordinamento in AM j. COMANDO 1ª REGIONE AEREA .................................................................................................. 51 k. COMANDO AERONAUTICA MILITARE ROMA (COMAER) ............................................................. 53 l. ISPETTORE DELL’AVIAZIONE PER LA MARINA (ISPAVIAMAR) .................................................. 54 m. UFFICIO DEL VICARIO EPISCOPALE PER L’AM .......................................................................... 55 8. a. COMANDI DI VERTICE DELL’AERONAUTICA MILITARE ............................................. 56 COMANDO DELLA SQUADRA AEREA........................................................................................... 56 Il Vice Comandante ....................................................................................................................................... 57 Lo Stato Maggiore ......................................................................................................................................... 58 Comando Operazioni Aeree (COA) ............................................................................................................... 59 Comando Forze da Combattimento .............................................................................................................. 62 Comando Forze di Supporto e Speciali ......................................................................................................... 66 9ª Brigata Aerea ISTAR-EW ........................................................................................................................... 70 b. COMANDO LOGISTICO DELL’AM ................................................................................................ 73 Il Vice Comandante ....................................................................................................................................... 75 Lo Stato Maggiore ......................................................................................................................................... 75 1ª Divisione Centro Sperimentale di Volo ..................................................................................................... 75 2ª Divisione Supporto Tecnico Operativo Aeromobili, Armamento e Avionica ............................................ 76 3ª Divisione Supporto Tecnico Operativo Sistemi Comando e Controllo, Comunicazioni e Telematica ...... 79 Servizio dei Supporti ..................................................................................................................................... 81 Servizio di Commissariato e di Amministrazione .......................................................................................... 83 Servizio Infrastrutture ................................................................................................................................... 84 Servizio Sanitario AM .................................................................................................................................... 85 Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra (PISQ) – Perdasdefogu ............... 88 c. COMANDO DELLE SCUOLE DELLE’AM/3ª REGIONE AEREA (CSAM/3ªRA) .................................. 88 Lo Stato Maggiore ......................................................................................................................................... 90 Istituto di Scienze Militari Aeronautiche (ISMA) - Firenze ............................................................................ 90 Accademia Aeronautica - Pozzuoli ................................................................................................................ 91 Scuola Specialisti AM - Caserta ..................................................................................................................... 91 Scuola Marescialli AM/Comando Aeroporto – Viterbo ................................................................................ 92 Scuola Volontari di Truppa AM – Taranto ..................................................................................................... 92 Scuola di Aerocooperazione – Guidonia ....................................................................................................... 92 Centro di Selezione Aeronautica Militare – Guidonia ................................................................................... 92 Comando Aeroporto/Gruppo di Volo a Vela – Guidonia .............................................................................. 93 Centro di Formazione Aviation English – Loreto ......................................................................................... 93 61° Stormo – Lecce ....................................................................................................................................... 93 70° Stormo – Latina....................................................................................................................................... 94 72° Stormo – Frosinone ................................................................................................................................ 94 CENTRO ADDESTRAMENTO EQUIPAGGI MULTI CREW - Pratica di Mare ..................................................... 94 9. ORGANIZZAZIONE PERIFERICA DELL'AM (Enti “Tipo”) ............................................ 95 a. LO STORMO ............................................................................................................................... 95 b. QUARTIER GENERALE DI ALTO COMANDO/ORGANISMO DI VERTICE (QG) ............................... 96 c. IL COMANDO AEROPORTO ........................................................................................................ 96 d. DEPOSITI CENTRALI, TERRITORIALI E SUSSIDIARI AM ........................................................... 98 e. TELEPOSTI AM .......................................................................................................................... 98 4 L’Ordinamento in AM f. DISTACCAMENTO AEROPORTUALE/AERONAUTICO ................................................................... 98 10. RAPPRESENTANZE DELL’AERONAUTICA MILITARE (RAMI) .................................... 100 11. ELEMENTI DI ORGANIZZAZIONE EXPEDITIONARY/DEPLOYABLE ........................... 101 12. CIRCOSCRIZIONE AEROPORTUALE ......................................................................... 103 13. PRESIDIO MILITARE .............................................................................................. 104 14. PRESIDIO AERONAUTICO ....................................................................................... 105 15. GLI ORGANI COLLEGIALI DELL’AERONAUTICA MILITARE ...................................... 106 a. LE RIUNIONI DI VERTICE DI FA.............................................................................................. 106 b. I CONSIGLI DI COORDINAMENTO ........................................................................................... 106 c. I CONSIGLI DI ALTO COMANDO .............................................................................................. 106 16. POLITICA E FONDAMENTI ORDINATIVI DELL’AM ................................................... 108 a. POLITICA DELL’ORDINAMENTO (SMA-ORD-001) .................................................................... 108 Che cos’è l’ordinamento ............................................................................................................................. 108 Scopo della politica ..................................................................................................................................... 108 I Responsabili .............................................................................................................................................. 108 Attuazione della politica ............................................................................................................................. 110 Sviluppo delle attività ................................................................................................................................. 110 b. FONDAMENTI ORDINATIVI DELL’AM ....................................................................................... 111 Il concetto di “dipendenza” ........................................................................................................................ 111 La dipendenza gerarchica ........................................................................................................................... 112 Il collegamento tecnico ............................................................................................................................... 113 Il supporto logistico-amministrativo ........................................................................................................... 114 Il Comandante di Corpo .............................................................................................................................. 114 La continuità di comando............................................................................................................................ 118 La potestà ordinativa e gli strumenti ordinativi .......................................................................................... 119 Decreto Ministeriale ................................................................................................................................... 120 La Circolare Ordinativa ................................................................................................................................ 120 Le Tabelle Ordinative e Organiche (TOO) ................................................................................................... 121 Tipologia degli incarichi previsti nelle TOO ................................................................................................. 122 La potestà ordinativa decentratata............................................................................................................. 124 L’Ufficio Stralcio .......................................................................................................................................... 124 Il comprensorio operativo ........................................................................................................................... 125 La posizione quadro .................................................................................................................................... 125 Le posizioni di forza del personale .............................................................................................................. 125 ALLEGATI ........................................................................................................................... 127 Allegato Allegato Allegato Allegato “A” – Glossario….............................................................……………………………… A-1 “B” – Acronimo…….............…………………………………………….……………..……………………… B-1 “C” – Reparti Operativi e Sistemi d’Arma associati..……………………….………...………… C-1 “D” – Organigramma Generale dell’Aeronautica Militare.................................. D-1 5 L’Ordinamento in AM 1. CENNI STORICI a. LA NASCITA DELL’AERONAUTICA MILITARE Le origini dell’aviazione in Italia risalgono alla fine dell’800, quando in Europa si comprese l’importanza dell’uso dei palloni aerostatici per esigenze di carattere militare. Ciò orientò molti paesi a investire nel settore; tra questi l’Italia che, nel 1884, con una Circolare del Ministero della Guerra, autorizzò la costituzione di un “Servizio Aeronautico” nell’ambito del 3° Reggimento Genio Militare trasformatosi, nel gennaio dell’anno successivo, in “Sezione Aerostatica” del medesimo Reparto. Con l’avvento dell’aeroplano e i successi del mezzo aereo nella guerra di Libia (1911), si diffuse il convincimento che l’aviazione dovesse essere un’arma autonoma, riorganizzando il settore con relativo ampliamento delle competenze. Ciò portò all’emanazione della Legge 27 giugno 1912, n. 698 che istituì il “Servizio Aeronautico” presso la Direzione Generale Genio e Artiglieria del Ministero della Guerra. La costante ascesa dell’uso del mezzo aereo per scopi militari indusse una rivisitazione ordinativa del settore aeronautico che puntualmente si realizzò con la costituzione della “Direzione Servizio Aeronautico” presso il citato 3° Reggimento Genio e con la successiva istituzione, in luogo del Servizio Aeronautico, del “Corpo Aeronautico Militare” autonomo, ovvero equiparato con le altre armi e corpi dell’Esercito e con organizzazione indipendente dall’arma del genio (RD 7 gennaio 1915, n. 11). Tuttavia, è solo nel 1923 che la componente aerea militare italiana fu elevata al rango di Arma indipendente rispetto alle altre forze armate con la costituzione, dapprima, del “Commissariato per l’Aeronautica2”, avvenuta con il RD 24 gennaio 1923, n. 62 e, successivamente, con la 2 Tale istituto aveva la funzione di coadiuvare il Ministro nella discussione dei provvedimenti normativi che richiedevano particolari conoscenze tecniche. Il Commissario per l’Aeronautica esercitava tutte le attribuzioni del Governo per quanto concerneva l’Aeronautica civile e militare. Il Commissariato era articolato in un Comando Generale, al quale facevano capo le forze aeronautiche del territorio metropolitano e delle colonie nonché un’Intendenza Generale che sovraintendeva a tutti i servizi tecnici. 6 L’Ordinamento in AM costituzione, proprio alle dipendenze del neo Commissariato, della “Regia Aeronautica3” (RA), avvenuta con il RD 28 marzo 1923, n. 645 alla quale erano subordinate tutte le forze aeree militari del Regno e delle Colonie. La Regia Aeronautica era costituita da un Comando Generale della Regia Aeronautica dal quale dipendevano i Comandi di Squadra Aerea e di Divisione Aerea costituiti da: stormi di aeroplani da bombardamento notturno o diurno, da caccia, da ricognizione; stormi di idrovolanti; un gruppo dirigibili; Regia Accademia e da una scuola di applicazione alle specialità; centri (depositi di aeronautica) e servizi. Gli aspetti tecnico-amministrativi erano competenza dell’Intendenza Generale dell’Aeronautica (organizzata in Direzioni Superiori) che rappresentava, pertanto, l’organo tecnico-amministrativo del Commissariato dell’Aeronautica. Il personale della RA, costituito da Ufficiali e Sottufficiali (naviganti e non naviganti), e da personale di Truppa, venne interessato da una serie di provvedimenti adottati nel 1923 e negli anni immediatamente successivi che contribuirono a definire nei dettagli le professionalità necessarie affinché la nuova Arma fosse efficace ed efficiente. Il 31 luglio 1923 con apposito Decreto Commissariale (DC) venne costituito il Regio Corpo del Genio Aeronautico che esercitava tutte le “funzioni tecniche, direttive, ispettive e sperimentali inerenti al progetto, alla costruzione, all’allestimento e alla manutenzione del materiale aeromobile, mobile e immobile dell’Aeronautica di Stato”. Con altro DC, emanato sempre in data 31 luglio 1923, venne costituito il Corpo di Commissariato militare dell’Aeronautica per esercitare le “funzioni amministrative di carattere direttivo, sia per quanto riguarda il bilancio dell’Aeronautica, l’approvvigionamento e la gestione del materiale necessario così allo svolgimento delle varie attività aeree, come alla vita dei reparti e sia per quanto riguarda la gestione economica delle direzioni e dei servizi dipendenti”. Il Corpo di Stato Maggiore della RA, attuale Ruolo Naviganti, venne istituito con il Decreto Commissariale 12 ottobre 1923, n. 7. Il personale appartenente a tale corpo esercitava tutte le funzioni devolute al 3 La Royal Air Force (1918) e la Regia Aeronautica sono state le prime aeronautiche militari al mondo a nascere come forze armate indipendenti. La Luftwaffe, ad esempio, nacque solo nel 1935 e l’USAF nel 1947. 7 L’Ordinamento in AM comando degli aeromobili, nonché tutte le altre funzioni tecnico-militari sull’impiego dei mezzi aerei e sull’addestramento e impiego di tutte le forze in attività di servizio e di riserva. Il Regio Corpo degli Aeroporti, attuale Ruolo delle Armi, fu costituito con DC 10 dicembre 1923 per “presiedere tutti i servizi degli aeroporti assicurandone il regolare funzionamento” e per evitare di distogliere il personale navigante dalle attività di volo. Il quadro dei provvedimenti di costituzione dei ruoli del personale della RA venne completato con l’emanazione del Decreto Commissariale 25 agosto 1924, n. 200 che istituì il Corpo degli Equipaggi della Regia Aeronautica, e del Decreto Commissariale 27 agosto 1924, n. 183 che costituì il Corpo Ufficiali degli Equipaggi della Regia Aeronautica. La bandiera dell’Aeronautica fu concessa con RD 17 ottobre 1920, n. 1485 all’allora Corpo Aeronautico e successivamente venne consegnata alla neo-costituita Regia Aeronautica il 4 novembre 1923 nel corso del primo raduno generale dell’arma azzurra tenutosi presso l’aeroporto di Centocelle (Roma). In questa occasione la Bandiera venne consegnata nelle mani del Comandante Generale pro-tempore, il Gen. Piccio. L’ulteriore sviluppo dell’arma aerea, il significativo livello raggiunto dai singoli servizi e l’autorevolezza dimostrata dalla RA indussero a elevare il Commissariato a livello di Ministero. Si trattò, di fatto, di un provvedimento che tradusse in precisi termini ordinativi la realtà dei fatti che vedeva, in concreto, il Commissariato operare come un vero e proprio Ministero pur non avendone il rango e, pertanto, incontrando una serie di inconvenienti sia in materia di bilancio sia nei rapporti con le altre amministrazioni militari4. Il passaggio da Commissariato a Ministero si realizzò con l’emanazione del RD 30 agosto 1925, n. 1513. Tale provvedimento rappresentò il culmine di una serie di atti adottati per assicurare all’Aviazione Militare il posto che le competeva e per stabilire le condizioni necessarie per il futuro sviluppo. L’ordinamento della RA subì negli anni tra le due Guerre Mondiali una serie di modifiche, trovando la sua ultima espressione legislativa nel RDL 22 febbraio 1937, n. 220. 4 Tale provvedimento prevedeva per la RA: 1 Ufficio di Stato Maggiore; Tratto dalla relazione del Commissario per l’Aeronautica al Re relativa al RD per l’elevazione a rango di Ministero del Commissariato. 8 L’Ordinamento in AM 4 Comandi di Zona Aerea Territoriale; 6 Comandi di Aeronautica (Sicilia, Sardegna, Egeo, Libia, Africa Orientale Italiana e Albania). Inoltre, l’articolo 6 del RDL definiva gli elementi della Regia Aeronautica come segue: l’Arma Aeronautica; il Corpo del Genio Aeronautico; il Corpo di Commissariato Aeronautico; il Corpo Sanitario Aeronautico5; le Scuole Militari della Regia Aeronautica. È rilevante sottolineare che la locuzione “Arma Aeronautica” comprendeva: l’Arma Aerea, ovvero il complesso delle forze aeree destinate ad assolvere i compiti della guerra aerea, compresa la difesa aerea del regno e dei territori comunque soggetti alla sovranità dello Stato; l’Aviazione per il Regio Esercito (RE), costituita dalle forze aeree destinate ad assolvere i compiti assegnati in pace e in guerra ai comandi del RE; l’Aviazione per la Regia Marina (RM), costituita dalle forze aeree destinate ad assolvere i compiti di impiego assegnati in pace e in guerra ai comandi della RM; Aviazione Coloniale, costituita dalle forze aeree dislocate nei territori delle colonie destinate esclusivamente ad assolvere i compiti di presidio assegnato in pace e in guerra. b. INFLUENZA DELLA 2ª GUERRA MONDIALE SULL’ORDINAMENTO POSTBELLICO Le unità aeree della RA erano state organizzate in modo da dover necessariamente contare su una rigida organizzazione di supporto a terra. La 2ª Guerra Mondiale si rivelò una guerra di movimento e ciò mise in crisi le nostre unità aeree, costrette a spostarsi su basi di fortuna affrettatamente approntate e sprovviste delle strutture organizzative di supporto logistico indispensabili per garantirne l’operatività. Da questa esperienza derivò, da una parte, la tendenza a rendere autonomi, almeno per un certo periodo di tempo, i reparti di maggiore valenza operativa, dotandoli dei necessari mezzi tecnici e, dall’altra, 5 Il RDL 22 febbraio 1937, n. 220 costituisce per la prima volta il Corpo Sanitario che, pertanto, viene costituito con ritardo rispetto agli altri Corpi istituiti nel 1923. 9 L’Ordinamento in AM quella di predisporre, sin dal tempo di pace, aeroporti di rischieramento in grado di garantire l’immediata operatività ai reparti di volo. Anche nei settori della difesa aerea e terrestre, i reparti furono resi maggiormente autonomi mettendo loro a disposizione uomini e mezzi. Rispetto alla legge ordinativa fondamentale del 22 febbraio 1937, furono soppressi i Comandi di Armata e Squadra Aerea. Per quanto concerne invece l’ordinamento territoriale, in luogo delle Zone Aeree Territoriali (ZAT), furono costituiti, con la legge 8 giugno 1961, n. 509 i Comandi di Regione Aerea e le Circoscrizioni Aeroportuali. A queste modifiche si sono poi aggiunte quelle derivanti dall’applicazione del DPR 18 febbraio 1965, n. 1477 relativo alla ristrutturazione dello Stato Maggiore della Difesa a degli Stati Maggiori di FA. c. RIORGANIZZAZIONE ANNI ‘90 Negli anni ‘90 fu percepita a livello politico la necessità di riorganizzare il Dicastero della Difesa, la cui configurazione era allora disciplinata dai DPR 1477 e 1478 del 1965, per razionalizzarne la struttura tecnico-operativa, quella tecnico-amministrativa e quella tecnico-industriale allo scopo di individuare un'organizzazione più snella, funzionale e sinergicamente rispondente ai compiti istituzionalmente affidati. Con la legge 28 dicembre 1995, n. 549 (cd. legge finanziaria), il Governo è stato delegato a predisporre uno o più decreti legislativi per riordinare l'Amministrazione Difesa. Furono pertanto emanati i seguenti provvedimenti: D.Lgs. 464/97 relativo all’area Tecnico-Operativa; D.Lgs. 264/97 relativo all’area Tecnico-Amministrativa; D.Lgs. 459/97 relativo all’area Tecnico-Industriale; D.Lgs. 265/97 relativo alla componente Civile della Difesa, che hanno ridisegnato le strutture centrali e periferiche. In particolare, per l’AM furono previsti e adottati, in un arco temporale di sette anni (dal 1997 al 2003), una serie di provvedimenti di riorganizzazione6 e soppressione7 di Enti/Reparti operativi di cui si elencano i più significativi: 6 7 Riorganizzazione, qualsiasi provvedimento connesso alla revisione o all'integrazione della missione dell'ente ovvero qualsiasi determinazione volta ad accentrare in nuovi organismi funzioni svolte da enti soppressi o ridefiniti. Soppressione, qualsiasi provvedimento connesso all'esaurita missione dell'ente da cui consegue lo scioglimento o la ridefinizione dell'organismo per altra missione. 10 L’Ordinamento in AM 3° Stormo – Villafranca (soppressione e riconfigurazione in Reparto Mobile di Supporto - Villafranca, nel 2008 3° Stormo SO e 3° Stormo nel 2012); 53° Stormo – Cameri (soppressione); 30° Stormo – Cagliari Elmas (soppressione e riconfigurazione in Distaccamento Aeroportuale); 2ª Regione Aerea (soppressione); Ispettorato Logistico (ILOG) e Ispettorato Telecomunicazioni e Assistenza al Volo (ITAV) (soppressione e riconfigurazione in Comando Logistico AM); Soppressione di 2 Gruppi IT e di 10 Gruppi Radar AM; Soppressione di numerosi Distaccamenti Aeroportuali e Aeronautici. A completamento della cornice legislativa in cui inquadrare la profonda attività di riordino iniziata in quegli anni, ai citati provvedimenti normativi si aggiungano quelli relativi al personale civile della Difesa (Accordi e/o Contratti Collettivi Nazionali), nonché quelli concernenti la riorganizzazione strutturale della FA in chiave gerarchico-funzionale attraverso la costituzione dei cd Alti Comandi (di cui si tratterà più diffusamente nel successivo Cap. 5 "Ordinamento dell'Aeronautica Militare"). Il riordino del Dicastero ha trovato, inoltre, il suo naturale compimento nella Legge 25/97 e relativo DPR attuativo 556/99 concernente le “Attribuzioni del Ministro della Difesa, ristrutturazione dei vertici delle Forze Armate e dell’amministrazione Difesa”, riformando in senso verticistico l’intero apparato del Dicastero. Altro momento fondamentale è costituito dalla Legge 331/2000 (cd. “Professionale”), con la quale è stata attuata una profonda e radicale modifica delle Forze Armate, introducendo due novità sostanziali: la sospensione della leva in tempo di pace; il contingentamento degli organici a 190.000 unità. La Legge prevedeva la progressiva trasformazione dello strumento militare, da implementare entro il 31 dicembre 2006 (anticipata poi al 2004), in senso completamente professionale. Nell’ambito delle 190.000 unità, il DLgs 215/01 ha assegnato all’AM 44.000 unità così ripartite: 5.700 Ufficiali, 9.480 Marescialli, 16.800 Sergenti, 7.049 Truppa in servizio permanente e 4.971 Truppa in ferma volontaria. 11 L’Ordinamento in AM 2. ORDINAMENTO DEL MINISTERO DIFESA a. RIFERIMENTI NORMATIVI Il fondamento giuridico dell’ordinamento del Ministero della Difesa è rappresentato dal D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66 “Codice dell’Ordinamento Militare” (cd. “COM”) e dal DPR 15 marzo 2010, n. 90 “Testo Unico delle disposizioni regolamentari in materia di Ordinamento Militare a norma dell’articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246” (cd. “TUOM”). Il COM ed il TUOM sono il frutto di una intensa attività di ricognizione e di analisi delle norme di interesse del Ministero della Difesa con lo scopo di verificarne l’utilità e l’attualità. E’ stata all’uopo costituita una commissione di studio denominata “Comitato scientifico per il coordinamento delle attività del Ministero della Difesa in materia di semplificazione della legislazione”, che ha proceduto al riassetto delle norme di interesse della Difesa. In particolare, tutte le norme non più utili sono state espressamente abrogate, facendo invece confluire le norme di rango primario quali leggi, decreti legislativi, decreti legge e relative leggi di conversione, regi decreti legge, decreti legislativi luogotenenziali e decreti legislativi del Capo provvisorio dello Stato nel COM e le norme di rango secondario quali decreti del Presidente della Repubblica, decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, decreti del Capo provvisorio dello Stato, decreti interministeriali, decreti ministeriali di natura regolamentare, regi decreti, decreti luogotenenziali e regie patenti nel TUOM. I decreti del Presidente della Repubblica e i Regi Decreti sono confluiti, in virtù della loro valenza giuridica, nel COM quelli aventi forza di legge ovvero nel TUOM quelli aventi natura regolamentare. Sul piano della semplificazione normativa, si è passati da circa 1.600 fonti primarie e secondarie a una sola fonte primaria e una sola fonte secondaria; da circa 17.000 articoli a 3.398 articoli complessivi. Recentemente sono stati adottati due provvedimenti normativi finalizzati ad operare un’ulteriore significativa ristrutturazione in chiave riduttiva dell’organizzazione militare. Il primo, denominato “Spending Review” (D.L. 6 luglio 2012, n. 95 “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle 12 L’Ordinamento in AM imprese del settore bancario”, convertito, con modificazioni, dalla Legge 7 agosto 2012, n. 135), ha previsto la contrazione del volume organico complessivo delle Forze Armate con una diminuzione dei dirigenti pari al -20% per i Generali ed al -10% per i Colonnelli, da realizzarsi entro il 1 gennaio 2016. Con il DPCM 11 gennaio 2013 "Riduzione dell'entità complessiva delle dotazioni organiche delle Forze Armate e rideterminazione della relativa ripartizione" è stata fissata la riduzione a 170.000 unità dell'entità complessiva delle Forze Armate e la relativa ripartizione (EI 100.211, MM 30.421 e AM 39.368) a decorrere dal 1° gennaio 2013. Il secondo, Legge 31 dicembre 2012, n. 244 “Delega al Governo per la riduzione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia” e discendenti Decreti Legislativi n. 7 e n. 8 del 28 gennaio 20148, disciplina la revisione in senso riduttivo: dell’assetto strutturale ed organizzativo dello Strumento Militare, secondo principi e criteri direttivi che prevedono, tra l’altro: la riduzione strutturale complessiva non inferiore al 30%9 da realizzare in 6 anni, l’accentuazione del ruolo di preminenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, il potenziamento del collegamento fra il COI ed i Comandi Operativi di Componente, la standardizzazione organizzativa dell’Area di Vertice e Centrale interforze e delle Forze Armate, una diversa ripartizione di competenze fra l’Area TecnicoOperativa e l’Area Tecnico-Amministrativa, la revisione in ottica interforze dei settori “sanità” e “infrastrutture”, entro il 2020; delle dotazioni organiche complessive del personale militare a 150.000 unità (di cui circa EI 89.400 MM 26.800 AM 33.800), entro il 2024; delle dotazioni organiche complessive del personale civile a 20.000 unità, entro il 2024. b. AREA DI VERTICE L’ordinamento del Ministero della Difesa prevede che il Ministro si configuri sia come vertice politico della struttura ministeriale sia come massimo organo gerarchico e disciplinare del Dicastero. In particolare, il Ministro: 8 9 In vigore dal 26 febbraio 2014. Sono previsti 368 provvedimenti di riorganizzazione 13 L’Ordinamento in AM attua le deliberazioni in materia di difesa e sicurezza adottate dal Governo, sottoposte all’esame del Consiglio Supremo di Difesa e approvate dal Parlamento; emana le direttive in merito alla politica militare, all’attività informativa e di sicurezza e all’attività tecnico-amministrativa; partecipa, direttamente o tramite un suo delegato, a tutti gli Organismi internazionali ed europei competenti in materia di difesa o sicurezza militare; approva la pianificazione generale e operativa interforze con i conseguenti programmi tecnico-finanziari, nonché la pianificazione relativa all’area industriale, pubblica e privata, di interesse della Difesa; propone al Presidente del Consiglio dei Ministri la relazione da presentare al Parlamento; può sopprimere o riorganizzare, con proprio decreto, emanato su proposta del Capo di SMD, Enti e Organismi nell’ambito del processo di ristrutturazione delle Forze Armate. Di seguito sono riportati gli Organi e gli Uffici che fanno capo al Ministro, ripartiti in: Uffici di diretta collaborazione; Uffici Vigilati; Area Tecnico-operativa; Area Tecnico Amministrativa e Tecnico Industriale10. 10 Come da art. 45 e 48 del COM comprende Stabilimenti e Arsenali militari unitamente all’Agenzia Industrie Difesa. 14 L’Ordinamento in AM CONSIGLIERE GIURIDICO1 CONSIGLIERE MILITARE1 MINISTRO DELLA DIFESA PORTAVOCE DEL MINISTRO1 CONSIGLIERE PER LA SANITA’ MIL. 1 UFFICIO DI GABINETTO SEGRETERIA PARTICOLARE UFFICIO LEGISLATIVO UFFICIO DEL CONSIGLIERE DIPLOMATICO SEGRETERIE DEI SOTTOSEGRETARI DI STATO Uffici di diretta collaborazione COMMISSAR. GEN. ONOR. CADUTI ORGAN. IND. DI VALUT. PERFORM. RMI ORDINARIO MILITARE RMI El Alamein ITALBREGUET3 DIFESA SERVIZI SPA AGENZIA INDUSTRIE DIFESA UNUCI ONFA UNIONE ITALIANA TIRO A SEGNO LEGA NAVALE ITALIANA CASSA DI PREVIDENZA DELLE FF.AA. ASS. ITAL. DELLA CROCE ROSSA Enti vigilati CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA DIFESA SEGRETARIO GENERALE DELLA DIFESA/DNA2 BILANDIFE ISPEDIFE Area Tecnico Operativa NOTE: 1 = qualora nominato dal Ministro Area Tecnico Amministrativa 2 = dipende direttamente dal Ministro per attribuzioni amministrative e dal CaSMD per attribuzioni militari 3 = per il tramite del CaSMA Il Ministro della Difesa per l’esercizio delle proprie funzioni si avvale di Uffici di diretta collaborazione. In generale, sono tali gli Elementi di Organizzazione aventi esclusive competenze di supporto dell’Autorità posta al vertice di un Organismo e di raccordo di questo con l’esterno. Fra questi va citato l’Ufficio di Gabinetto, che coadiuva il Ministro per lo svolgimento delle funzioni d’indirizzo politico-amministrativo e per la cura dei rapporti con le strutture degli Stati Maggiori, del Segretariato Generale della Difesa e degli enti e organismi del Ministero, assistendolo nelle relazioni con gli organi costituzionali e nelle altre attività istituzionali di interesse del Dicastero. Il Capo dell’Ufficio di Gabinetto è nominato dal Ministro tra gli Ufficiali Generali o Ammiragli delle Forze Armate in Servizio Permanente. Riveste una particolare rilevanza anche l’Ufficio Legislativo, che cura la definizione delle iniziative legislative e regolamentari, collaborando, anche ai fini dello studio e della progettazione normativa, con i competenti Uffici del Ministero e garantendo la qualità del linguaggio normativo, la fattibilità delle norme introdotte, lo snellimento e la semplificazione normativa, nonché l’analisi dell’impatto della regolamentazione. L’Ufficio Legislativo, inoltre, esamina i provvedimenti 15 L’Ordinamento in AM sottoposti al Consiglio dei Ministri e quelli d’iniziativa parlamentare, segue l’andamento dei lavori parlamentari e assicura il raccordo con l’attività normativa delle Camere e con le altre attività parlamentari. Tra l’altro, sovrintende al contenzioso internazionale, comunitario, costituzionale nonché agli adempimenti relativi al contenzioso sugli atti del Ministro (ferme restando le attuali competenze in materia di contenzioso degli Uffici del Ministero), predispone le risposte agli atti parlamentari di controllo e di indirizzo politico, svolge attività di consulenza giuridica anche nei confronti degli Uffici dell’organizzazione centrale del Ministero. Inoltre, va evidenziato che i due Uffici Centrali (BILANDIFE11 e ISPEDIFE12), ancorché inquadrati nell’ambito dell’Area TecnicoAmministrativa, dipendono direttamente dal Ministro. Del loro operato, comunque, si avvale il Segretario Generale della Difesa/Direttore Nazionale degli Armamenti per l’assolvimento delle proprie attribuzioni in campo nazionale, internazionale e tecnico-scientifico. Dal Ministro della Difesa dipendono il Capo di Stato Maggiore della Difesa (Autorità di Vertice dell’Area Tecnico-Operativa) e il Segretario Generale della Difesa (Autorità di Vertice dell’Area TecnicoAmministrativa e Tecnico-Industriale). In aderenza a quanto previsto dal COM, il Capo di SMD è gerarchicamente sovraordinato al Segretario Generale della Difesa (per le attribuzioni tecnico-operative a quest’ultimo affidate), ai Capi di Stato Maggiore di Forza Armata e al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, limitatamente ai compiti militari devoluti all’Arma stessa (la dipendenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri dal Capo di SMD è conseguenza dell’elevazione a rango di Forza Armata dell’Arma dei Carabinieri ai sensi della legge 31 marzo 2000, n. 7813). Il ruolo sovraordinato del Capo di SMD rispetto ai Capi di Stato Maggiore delle FA rappresenta uno dei più importanti elementi di discontinuità rispetto al passato quando, invece, il Capo di SMD era solo un primus inter pares. 11 12 13 Ufficio Centrale del Bilancio e degli Affari Finanziari. Ufficio Centrale per le Ispezioni Amministrative. Parzialmente abrogata dal COM. 16 L’Ordinamento in AM L’architettura organizzativo-funzionale del Ministero delinea un sistema fortemente caratterizzato dalla sua specificità, nel quale i principi generali dell’azione amministrativa, derivanti dall’attività di indirizzo politico del Ministro, sono combinati con le peculiarità dell’ordinamento militare. c. AREA TECNICO-OPERATIVA Il Capo di Stato Maggiore della Difesa14 ha la responsabilità della Pianificazione, della Predisposizione e dell’Impiego delle FA nel loro complesso. Egli emana direttive ai fini dell’esercizio di tutte le attribuzioni dei Capi di Stato Maggiore di Forza Armata e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri (per i compiti militari) e delle attribuzioni tecnico-operative del Segretario Generale della Difesa/DNA. Inoltre, sulla base delle direttive del Ministro, il Capo di SMD predispone, sentiti i Capi di SM di FA e il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri (limitatamente ai compiti militari dell’Arma), la pianificazione generale finanziaria e quella operativa interforze, definendo i conseguenti programmi tecnico-finanziari. Il CaSMD, inoltre, è organo centrale di sicurezza per la Difesa. 14 Art. 26 del COM. 17 L’Ordinamento in AM CAPO DI SMD Ispettorato Generale della Sanità Militare Ufficio Generale del Capo di SMD Stato Maggiore della Difesa Comitato dei Capi di Stato Maggiore1 Scuola TLC delle FF.AA.2 Scuola Interforze per la Difesa NBC3 Scuola di Aerocooperazione4 ITALDELEGA5 ITALONU6 ITALUE7 ITALNATO8 ITALSTAFF9 Comando Operativo di vertice Interforze Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali Centro Alti Studi della Difesa NOTE: 1 Organo di consulenza del CaSMD. 2 Dipende dall’Ispettore delle Scuole della MM, su delega del CaSMD, ad eccezione emanazione direttive didattiche e formative in campo interforze e potestà ordinativa. 3 Dipende dal Comandante delle Scuole EI, su delega del CaSMD, ad eccezione emanazione direttive didattiche e formative in campo interforze e potestà ordinativa. 4 Dipende dal Com.te delle Scuole AM/3ª RA, su delega del CaSMD, ad eccezione emanazione direttive didattiche e formative in campo interforze e potestà ordinativa. 5 Rappresentanza Militare Italiana presso Comando Supremo Potenze Alleate in Europa 6 Ufficio dell’Addetto per la Difesa e Consigliere Militare presso la Rappresentanza Permanente d’Italia in seno all’ONU 7 Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea 8 Ufficio degli Addetti dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica presso la Rappresentanza Permanente d’Italia presso il Consiglio Atlantico 9 Rappresentanza Militare Italiana presso il Comitato Militare della NATO e della UE Le competenze del CaSMD sono riconducibili a due macro-funzioni: operativa, in quanto ha la responsabilità della pianificazione, predisposizione e impiego delle FA nel loro complesso; finanziaria, poiché predispone la pianificazione generale e finanziaria e quella operativa interforze e definisce i conseguenti programmi tecnico-finanziari. In definitiva, si può ritenere che il Capo di SMD sia il Comandante Operativo delle Forze Armate. Per l’esercizio delle sue attribuzioni: dispone dello Stato Maggiore della Difesa (SMD); si avvale del Comando Operativo di vertice Interforze (COI). Stato Maggiore della Difesa (SMD)15 Lo SMD, competente per la pianificazione, il coordinamento e il controllo nei vari settori di attività, è retto dal Sottocapo di Stato Maggiore (SCaSMD), nominato con decreto del Ministro della Difesa, su indicazione del Capo di SMD, scelto tra gli Ufficiali con grado di 15 Art. 27 del COM e art. 92 del TUOM. 18 L’Ordinamento in AM Generale di Corpo d’Armata, Ammiraglio di Squadra o Generale di Squadra Aerea in Servizio Permanente, appartenente a Forza Armata diversa da quella del CaSMD. Il SCaSMD indirizza e coordina le attività di 6 Reparti (Personale; Informazioni e Sicurezza; Politica Militare e Pianificazione; Logistica ed Infrastrutture; Affari Generali; Sistemi C4I e Trasformazione) e 2 Uffici Generali (Pianificazione, Programmazione e Bilancio; Affari Giuridici), strutturati in senso interforze con organico determinato su base di equilibrata rappresentatività delle Forze Armate. SCaSMD Ufficiale Addetto al SCaSMD Segreteria Particolare del SCaSMD Ufficio del SCaSMD Ufficio Amministrazione Ufficio Protocollo Unico Consiglio Interforze sulla Prospettiva di Genere Reparto Carabinieri dello SMD * 3° REPARTO Politica Militare e Pianificazione 1° REPARTO Personale Ufficio Generale Pianificazione Programmazione e Bilancio 5° REPARTO Affari Generali Ufficio Generale Affari Giuridici CIVA CID 2° REPARTO Informazioni e Sicurezza VCR Sic. Add.Mil. VCR * * Inf. Oper. Ce.Va. CII RMI CCD CoE Tallin CIFIGE 4° REPARTO Logistica ed Infrastrutture VCR Pol.Inf. T.S. 6° REPARTO Sistemi C4I e Trasformazione Centro Joint M&S Comando C4 Difesa CIGC SICRAL CITS * Con compiti di vigilanza delle infrastrutture dello SMD. * * E’ anche Comandante del CII. Dal 2° Reparto dello SMD (RIS) dipendono, tra gli altri, i seguenti Enti, la cui missione riveste particolare interesse ai fini dell’impiego dello strumento aerospaziale: CII (Centro Intelligence Interforze): il Centro ha il compito di assicurare le attività di ricerca, acquisizione, analisi, valorizzazione, valutazione e disseminazione degli elementi di informazione necessari per la configurazione dello strumento militare nel suo complesso e per la pianificazione e la condotta delle operazioni militari. Il Comandante del CII coincide con il Vice Capo Reparto per le Informazioni Operative del RIS. CITS (Centro Interforze Telerilevamento Satellitare): il Centro è responsabile dell’esecuzione delle missioni nazionali del sistema 19 L’Ordinamento in AM militare di osservazione satellitare HELIOS e del sistema di osservazione satellitare COSMO-SKYMED. Il Comando Operativo di vertice Interforze (COI)16 Il COI è l’Elemento di Organizzazione mediante il quale il Capo di SMD svolge le funzioni di pianificazione e di direzione delle operazioni nonché delle esercitazioni internazionali e multinazionali. In tale quadro, il Comandante del COI, nominato con DM e scelto, su indicazione del CaSMD, tra i Generali di Corpo d’Armata, Ammiragli di Squadra e Generali di Squadra Aerea, ha le seguenti attribuzioni: Capo dello Staff del Comandante Operativo delle Forze (CaSMD) per l’esercizio del comando operativo; Comandante Interforze in operazioni nazionali convenzionali (COMINFOR) esercitando il controllo operativo sulle forze assegnate all’operazione stessa, quando delegato dal CaSMD; Comandante dell’Operazione (COPER) di operazioni multinazionali, di cui l’Italia ha la leadership e, come tale, esercita il controllo operativo sulle forze multinazionali assegnategli dalle Nazioni partecipanti. Il COI ha un Capo di Stato Maggiore il quale è responsabile dello sviluppo delle attività dello Stato Maggiore secondo le direttive e gli obiettivi fissati dal Comandante. A tal fine indirizza, coordina e controlla l’attività dei 2 Reparti dipendenti: Reparto Operazioni e Reparto Supporto Operativo. 16 Art. 29 del COM e art. 94 del TUOM 20 L’Ordinamento in AM COMANDANTE VICE COMANDANTE Joint Force Headquarters Aiutante di campo/ bandiera/volo Ufficiale Generale di Collegamento EI Ufficio del Comandante Ufficiale Generale di Collegamento MM Segreteria Particolare Ufficiale Generale di Collegamento AM Quartier Generale Ufficiale Generale di Collegamento CC Ufficio Legale Ufficiale Generale di Collegamento G. di F. RMI MCCE Eindhoven CAPO DI STATO MAGGIORE Ufficio del Capo di Stato Maggiore NIF della Divisione IF/T (Joint Fire/Targeting) Reparto Operazioni Reparto Supporto Operativo Centro Operativo Interforze Divisione J2 Informazioni Divisione J1 Personale Divisione J4 Logistica Divisione J3 Operazioni Divisioni J5 Piani Divisione J8 Finanziaria DivisioneJ6 Comunicazione Divisione J7 Esercitazioni Divisione J9 Cooperazione Civile e Militare Divisione J MED JMCC Dal Comandante del COI dipende il Joint Force Headquarters italiano, Comando interforze a livello di Brigata. Il Joint Force Headquarters è preposto alla pianificazione e alla conduzione di operazioni di limitata entità (small operations), è posto in prontezza operativa ed ha un assetto organizzativo molto flessibile al fine di assicurarne la capacità “deployable”. Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali (COFS) Il COFS è responsabile della concezione, organizzazione e condotta delle Operazioni delle Forze Speciali Interforze, nonché dell’elaborazione e dell’armonizzazione della dottrina d’impiego e dell’addestramento interforze delle Forze Speciali, sia in ambito nazionale sia in contesti multinazionali. Le Operazioni Speciali17 consistono in attività militari condotte da forze appositamente designate, addestrate, organizzate ed equipaggiate mediante l’impiego di tecniche operative non standard per le forze convenzionali. Tali attività sono condotte in tutto lo 17 AAP-6 (Nato Glossary of Term and Definitions). 21 L’Ordinamento in AM spettro delle operazioni militari, in maniera coordinata o indipendente rispetto alle operazioni delle forze convenzionali, con lo scopo di conseguire obiettivi politici, militari, psicologici o economici. Le Operazioni Speciali si caratterizzano per essere svolte in ambienti ostili o non permissivi, anche a grande distanza dalle unità amiche. Al COFS fanno riferimento tutte le Forze Speciali attualmente impiegate in operazioni nei principali e più delicati teatri operativi: il 9° Reggimento d'Assalto paracadutisti "Col Moschin" dell'Esercito Italiano; il Gruppo Operativo Incursori (GOI) della Marina Militare; il 17° Stormo Incursori dell'Aeronautica Militare (che trae le proprie origini e tradizioni dagli ADRA - Arditi Distruttori Regia Aeronautica); il Gruppo Intervento Speciale (GIS) dei Carabinieri. COMANDANTE Segreteria Particolare Consulente Giuridico-Legale Consulente Sanitario Ufficio Amministrazione CAPO DI STATO MAGGIORE Sottocapo di SM Supporto Ufficio J1 Personale Ufficio J8 Pianificazione Finanziaria Ufficio J4 Logistica Sottocapo di SM Operativo Ufficio J2 Intelligence Ufficio J3 Operazioni Ufficio J5 Piani Ufficio J6 Comunicazione e Informatica Sottocapo di SM Addestramento, Innovazione e Interoperabilità Ufficio J7 Addestramento e Esercitazioni Ufficio J10 Innovaz., Interop. e Dottrina Centro Alti Studi per la Difesa (CASD) Il CASD rappresenta l'organismo di studio di più alto livello nel campo della formazione dirigenziale e degli studi di sicurezza e di difesa. Da ciò discende la sua missione: migliorare il background professionale e culturale degli Ufficiali di alto rango e dei Funzionari e Dirigenti civili della difesa; perfezionare la formazione professionale e la preparazione culturale degli Ufficiali in uno spirito interforze; 22 L’Ordinamento in AM elaborare studi relativi alle problematiche inerenti all'organizzazione della difesa nazionale e alla preparazione dello strumento militare. Il CASD è strutturato in una Presidenza, in uno Stato Maggiore e in tre istituti: l’Istituto Alti Studi per la Difesa (IASD), l’Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI) e il Centro Militare di Studi Strategici (CeMiSS). Centro per la Formazione Logistica Interforze (Ce.FLI) (1) (2) Ufficio Segreteria Personale e Benessere PRESIDENTE Aiutante di campo/ bandiera/volo Segreteria Particolare STATO MAGGIORE Sezione di Amministrazione Ufficio Coordinamento Istituto Alti Studi per la Difesa (IASD) Comando Supporti Generali Sezione Servizio Prevenzione e Protezione Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI) Centro Militare Studi Strategici (CeMiSS) (1) Dipendenza gerarchica dal Presidente del CASD. (2) Collegamenti tecnici: dal I Reparto di SMD per gli aspetti formativi e dal IV Reparto di SMD per gli aspetti nella materia di pertinenza. Lo IASD programma e conduce sessioni di aggiornamento professionale annuali che vertono sull'analisi della politica militare, sull'organizzazione delle Forze Armate e sullo studio di strategie di sicurezza e difesa, al fine di: aggiornare il background professionale e culturale degli Ufficiali di alto rango e dei Dirigenti civili della Difesa nel campo della difesa e sicurezza; curare la diffusione della cultura militare e promuovere l'osmosi culturale e scientifica con le maggiori realtà istituzionali e produttive del Paese organizzando, a tale scopo, una "Sessione Speciale" di studi. L’ISSMI ha il compito di sviluppare e perfezionare la formazione professionale e la preparazione culturale degli Ufficiali delle FA e della 23 L’Ordinamento in AM Guardia di Finanza, al fine di consentire loro di ricoprire incarichi di rilievo negli ambiti di Forza Armata, interforze e internazionale. Il CeMiSS ha il compito di effettuare studi e ricerche di carattere politico-militare e strategico-militare, promuovendo la formazione e la specializzazione dei ricercatori scientifici nello specifico settore. Nell’espletamento dei propri compiti istituzionali, può collaborare con le Università e con i Centri di Ricerca italiani e stranieri. AREA TECNICO-AMMINISTRATIVA E TECNICO-INDUSTRIALE Il Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti (SGD/DNA) è il responsabile, nel quadro della pianificazione generale dello strumento militare, dell’organizzazione e del funzionamento delle Aree Tecnico-Amministrativa e TecnicoIndustriale18; è posto alle dipendenze del Ministro della Difesa, per le attribuzioni amministrative, e del Capo di SMD per quelle tecnicooperative. In qualità di Segretario Generale, figura che si inquadra nel contesto generale della Pubblica Amministrazione, assicura il coordinamento dell’azione amministrativa, avvalendosi di due Vice Segretari, di cui uno civile. Come Direttore Nazionale degli Armamenti, esplica la propria funzione nei settori della ricerca, dello sviluppo e dell’approvvigionamento dei materiali. Proprio in quest’ultimo settore il DPR 270/1019 ha apportato le modifiche alla struttura ordinativo-organica esistente, prevedendo, fra l’altro, la soppressione di quattro Direzioni Generali20 (DIFESAN21, ARMAEREO22, NAVARM23 e TERRARM24). In particolare, per quanto concerne la parte degli armamenti, le attribuzioni delle soppresse TERRARM, NAVARM e ARMAEREO, nonché di TELEDIFE, sono state allocate presso apposite articolazioni (denominate “Direzioni”) del Segretariato Generale della Difesa/Direzione Nazionale degli Armamenti (SEGREDIFESA), che si configura come la principale “Agenzia di procurement” della Difesa. Sul piano funzionale, è stata altresì confermata la previsione normativa che permette ai Capi di Stato Maggiore di FA, per l’ottimale 18 19 20 21 22 23 24 Fanno parte dell’Area T-I gli stabilimenti e gli arsenali militari, gestiti dall’Agenzia Industrie Difesa, dipendenti dal Segretariato Generale della Difesa, dai Comandi e dagli Ispettorati Logistici di FA. “Regolamento recante modifiche al TUOM”. TELEDIFE (Direzione Generale delle Telecomunicazioni, dell’Informatica e delle Tecnologie Avanzate) era stata soppressa con il DPR 145/09. Direzione Generale della Sanità Militare. Direzione Generale degli Armamenti Aeronautici e per l’Aeronavigabilità. Direzione Generale degli Armamenti Navali. Direzione Generale degli Armamenti Terrestri. 24 L’Ordinamento in AM realizzazione dei programmi tecnico-finanziari approvati, di avvalersi delle citate Direzioni, fornendo anche specifiche indicazioni. Infine, con il DPR 191/12 è stata attuata una ulteriore razionalizzazione dell’Area Tecnico-Amministrativa, con la riconfigurazione anche di GENIODIFE da Direzione Generale dei Lavori e del Demanio a Direzione dei Lavori e del Demanio. Il Segretariato Generale della Difesa/Direzione Nazionale degli Armamenti è articolato in 5 Direzioni e 6 Reparti, presso i quali sono attestate le attribuzioni e le attività concernenti la politica industriale e le relazioni internazionali, la ricerca e lo sviluppo tecnologico ed il contenzioso; a tali articolazioni è inoltre demandato, negli ambiti di rispettiva competenza, il compito di supportare il SGD/DNA nell’attività di predisposizione delle linee di indirizzo programmatico e di coordinamento dell’Area Tecnico-Amministrativa. Alle dipendenze del SGD/DNA è posto il Circolo Ufficiali delle FA (CUFA) mentre sotto il Vice Segretario Generale/Vice Direttore Nazionale degli Armamenti operano il Raggruppamento Autonomo Ministero della Difesa (RAMDIFE) e l’Ufficio Amministrazioni Speciali (UAS). Dal Capo del II Reparto dipende la Direzione di Amministrazione Interforze (DIRAMINTER). 25 L’Ordinamento in AM Le 4 Direzioni Generali, di seguito elencate, rispondono direttamente al Ministro, da cui dipendono per l’attuazione delle Direttive Ministeriali ma, nell’espletamento delle proprie attività, sono indirizzate, controllate e coordinate dal SGD-DNA: PERSOMIL (Direzione Generale per il Personale Militare); PERSOCIV (Direzione Generale per il Personale Civile); PREVIMIL (Direzione Generale della Previdenza Militare e della Leva); COMMISERVIZI (Direzione Generale di Commissariato e di Servizi Generali). 26 L’Ordinamento in AM 3. MISSIONE DELLE FORZE ARMATE La missione delle Forze Armate ha il proprio fondamento giuridico nel testo della Costituzione (articoli 1125, 5226 e 8727) e nel COM, in cui viene stabilito (art. 87) che sono al servizio della Repubblica. Nel COM viene altresì specificato che le Forze Armate (art. 89): hanno come compito prioritario la difesa dello Stato; devono operare al fine della realizzazione della pace e della sicurezza, in conformità alle regole del diritto internazionale e alle determinazioni delle organizzazioni internazionali delle quali l’Italia fa parte; concorrono alla salvaguardia delle libere istituzioni e svolgono compiti specifici in circostanze di pubblica calamità e in altri casi di straordinaria necessità e urgenza. Inoltre, in caso di conflitti armati e nel corso delle operazioni di mantenimento e ristabilimento della pace e della sicurezza internazionale, i Comandanti delle Forze Armate hanno il compito di vigilare, in concorso con gli organismi internazionali competenti, sull’osservanza delle norme di diritto internazionale umanitario. Alle FA sono, altresì, assegnati dal quadro normativo vigente compiti ulteriori, di seguito declinati: fornire, compatibilmente con le capacità tecniche del personale e dei mezzi in dotazione, il proprio contributo nei campi della pubblica utilità e della tutela ambientale28; garantire la sorveglianza e il controllo di obiettivi fissi, quali edifici istituzionali e altri di interesse pubblico29. Sulla base di tale disposizioni di legge e in esito alle linee di indirizzo del livello Politico Militare (“Direttiva Ministeriale”), in cui vengono fissati gli obiettivi e i criteri di sviluppo dello Strumento Militare, il Capo di Stato Maggiore della Difesa: fornisce la visione strategica del contesto di sicurezza; definisce gli elementi di riferimento concettuali per il processo di trasformazione delle FA; 25 26 27 28 29 “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.” “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l'esercizio dei diritti politici. L'ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica.” “Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale. omissis... Ha il comando delle Forze Armate, presiede il Consiglio Supremo di Difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere.” Art. 92 del COM. Art. 18 della Legge 128/01. 27 L’Ordinamento in AM indica gli obiettivi generali da conseguire nel breve, medio e lungo termine. In questa ottica, il CaSMD ha individuato le “missioni delle Forze Armate”, che si possono così sintetizzare (riportate in ordine di importanza strategica, che non riflette necessariamente la probabilità di occorrenza): 1ª missione Difesa dello Stato contro ogni possibile aggressione, al fine di salvaguardare l’integrità del territorio nazionale - inteso come piattaforma terrestre, spazio aereo e acque territoriali - la sicurezza e la libertà delle vie di comunicazione, la sicurezza delle aree di sovranità nazionale e dei connazionali all’estero, ovunque siano minacciati. Questa missione implica per lo Strumento Militare la capacità di far fronte a tutte le potenziali forme di minaccia realisticamente ipotizzabili dall’azione militare convenzionale all’attacco terroristico, all’impiego di armi di distruzione di massa, alle forme di lotta non convenzionale e asimmetriche – sul territorio nazionale e/o oltre confine. Essa implica, inoltre, per quel che concerne la configurazione delle capacità militari nazionali nel loro complesso, la disponibilità di uno Strumento completo e bilanciato in tutte le sue componenti, ossia in grado di assicurare, se necessario autonomamente, in un contesto esclusivamente nazionale, la Difesa dello Stato contro ogni tipo e livello di aggressione realisticamente possibile. La rispondenza ai requisiti indicati consente allo Strumento Militare di perseguire i fini della prima missione anche attraverso gli effetti dissuasivi della deterrenza. 2ª missione Salvaguardia degli spazi euro-atlantici, nel quadro degli interessi strategici e/o vitali del paese, attraverso il contributo alla difesa collettiva della NATO. Questa missione, che può essere condotta sul territorio nazionale e/o oltre confine, trova il proprio fondamento nel Trattato costitutivo dell’Alleanza Atlantica e negli altri accordi sottoscritti e ratificati dal Parlamento, e, più in dettaglio, nelle enunciazioni del Concetto Strategico dell’Alleanza Atlantica “Active Engagement, Modern Defence” approvato nel corso del Summit di Lisbona del novembre 2010. 28 L’Ordinamento in AM 3ª missione Contributo alla gestione delle crisi internazionali, mediante la partecipazione a operazioni di prevenzione e gestione della crisi, al fine di garantire la pace, la sicurezza, la stabilità e la legalità internazionale, nonché l’affermazione dei diritti fondamentali dell’uomo nello spirito della Carta delle Nazioni Unite, nell’ambito di organizzazioni internazionali – in primis la NATO, l’UE e l’ONU – e/o di accordi bi-multilaterali. 4ª missione Concorso alla salvaguardia delle libere istituzioni e svolgimento di compiti specifici in circostanze di pubblica calamità e in altri casi di straordinaria necessità e urgenza. Questa missione comprende alcuni compiti non direttamente connessi con le responsabilità primarie della Difesa, ai quali le Forze Armate provvedono compatibilmente con le capacità tecniche del personale e dei mezzi in dotazione. Essa richiede adeguate predisposizioni organizzative e comporta oneri di non trascurabile entità, sia di carattere finanziario sia in termini di risorse umane. È possibile affermare che dette missioni sono strettamente interdipendenti, perché utilizzano le stesse capacità e risorse, e fortemente sinergiche negli effetti. Esse vanno sempre considerate in prospettiva sistemica e con visione unitaria (4 missioni - 1 strategia). Dal Modello di Difesa sopra delineato, discende la necessità che lo Strumento Militare sia configurato per esprimere le seguenti CAPACITÀ: comando, controllo, comunicazioni e consultazione di livello strategico e di livello operativo; interoperabilità in ambito interforze e multinazionale; intelligence; sfruttamento massimo dell’informazione mediante la disponibilità di centri e di piattaforme terrestri, navali, aeree (pilotate e non); targeting joint & combined; mobilità strategica in grado di contribuire all’immissione e al supporto di aliquote di forze in Teatro; rilevazione e difesa CBRN; condotta di operazioni speciali; difesa integrata contro Theatre Ballistic Missile; 29 L’Ordinamento in AM cooperazione civile-militare (CoCiM/CiMiC). In tale quadro l’Aeronautica Militare deve essere in grado di effettuare: operazioni di Difesa Aerea contro minacce aeree pilotate e non, tradizionali o emergenti (terroristiche), anche con capacità contro Theatre Ballistic Missile; operazioni Aeree Strategiche (simultanee, di concorso e autonome), ovvero operazioni mirate a conseguire risultati con effetto strategico, quali il bombardamento di precisione, il trasporto aereo ecc.; operazioni Aeree Offensive e Difensive; operazioni nello Spazio; operazioni di Combat Search and Rescue, anche in contesti e con formazioni interforze, ferme restando le capacità autonome di ciascuna Forza Armata; attività di concorso alle altre Istituzioni dello Stato. 30 L’Ordinamento in AM 4. GLI ORGANI COLLEGIALI DELLA DIFESA a. CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA Il Consiglio Supremo di Difesa è un organo istituito dall'articolo 87 della Costituzione che precisa che il Presidente della Repubblica "ha il comando delle Forze Armate, presiede il Consiglio Supremo della Difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere". Il Consiglio, pertanto, è l’unico Organo del Dicastero Difesa a “rilevanza costituzionale”. Il COM ne definisce le funzioni e la composizione. L'art. 2 stabilisce che il Consiglio esamina i problemi generali politici e tecnici attinenti alla difesa nazionale, determina i criteri e fissa le direttive per l'organizzazione e il coordinamento delle attività che comunque la riguardano. L'art. 3 stabilisce che esso è presieduto dal Presidente della Repubblica ed è composto dal: Presidente del Consiglio dei Ministri, con funzioni di vice-presidente; Ministro degli Affari Esteri; Ministro dell'Interno; Ministro dell’Economia e delle Finanze; Ministro della Difesa; Ministro dello Sviluppo Economico; Capo di Stato Maggiore della Difesa. Il Segretario del Consiglio, nominato dal Consiglio stesso e scelto al di fuori dei suoi componenti, partecipa alle sedute. L’art. 4 aggiunge che possono essere convocati alle riunioni i Capi di Stato Maggiore delle FA, nonché persone di particolare competenza nel campo scientifico, industriale ed economico ed esperti in problemi militari. L'art. 8 afferma che il Consiglio si riunisce almeno due volte l'anno ed è, inoltre, convocato tutte le volte che se ne ravvisi la necessità, dal Presidente della Repubblica, di propria iniziativa o su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri. Il Consiglio Supremo è dunque un organo consultivo del Governo, ovvero di un organo costituzionale, i cui interessi e le cui finalità esulano dalla concreta competenza di un singolo Ministero ma 31 L’Ordinamento in AM investono, invece, la vita sociale, economica, politica dello Stato, in relazione al problema della Difesa del Paese. Il Consiglio Supremo è un organo di carattere collegiale i cui atti deliberativi hanno la veste di criteri e direttive, che investendo anche attività estranee al quadro istituzionale della difesa, sono destinate a soddisfare le esigenze generali, di natura politica e tecnica della Difesa (es. produzione industriale, servizi, ricerca scientifica e tecnologica ecc.). b. COMITATO DEI CAPI DI STATO MAGGIORE Il Comitato dei Capi di Stato Maggiore delle FA, istituito con legge 8 marzo 1968, n. 200, è adesso disciplinato dall’art. 28 del Codice dell’Ordinamento Militare, che lo definisce quale “organo di consulenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa”. Sono Membri del Comitato: il Capo di Stato Maggiore della Difesa (Presidente); il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito (Membro); il Capo di Stato Maggiore della Marina (Membro); il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica (Membro); il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri (Membro); il Segretario Generale e Direttore Nazionale degli Armamenti (Membro). In caso di indisponibilità, i Membri possono essere sostituiti dai rispettivi Sottocapi di SM, dal Vice Comandante Generale dell’Arma o dal Vice Segretario Generale. Possono partecipare alle riunioni del Comitato: in qualità di uditori ordinari, il Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa e il Capo Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore della Difesa; in qualità di relatori ordinari, i Capi Reparto/Uffici Generali incaricati dell’esposizione degli argomenti in Ordine del Giorno eventualmente accompagnati dal proprio personale di staff e comunque limitatamente agli argomenti di competenza; come relatori straordinari, gli Ufficiali delle FA, i funzionari dell’Amministrazione Pubblica, nonché le personalità di particolare competenza nel campo scientifico, industriale, economico, giuridico e militare invitati dal Presidente del Comitato, anche su proposta dei Membri, per essere ascoltati sulle questioni all’Ordine del Giorno. 32 L’Ordinamento in AM 5. ORDINAMENTO DELL’AERONAUTICA MILITARE a. GENERALITÀ Nella cornice legislativa delineata nei precedenti paragrafi, anche l’Aeronautica Militare ha ridefinito il proprio ordinamento, tradizionalmente incentrato su un'organizzazione di tipo “territoriale”, ed ha riconfigurato la propria struttura in base alle principali funzioni di FA (operativa, addestrativa, logistica e formativa) attestandole a Comandi appositamente istituiti. Alla fine degli anni ’90 l’Aeronautica Militare, in attuazione delle disposizioni del DLgs 464/97, ha assunto una struttura organizzativa di tipo gerarchico-funzionale con la costituzione dei Comandi di Vertice (cd. Alti Comandi): il Comando della Squadra Aerea (CSA), il Comando Logistico dell’AM (CLOG AM) e il Comando Operativo delle Forze Aeree (COFA) che si sono aggiunti al pre-esistente Comando Generale delle Scuole (CGS) che è stato riorganizzato. A tali Alti Comandi sono state assegnate, rispettivamente, la funzione “addestrativa”, quella “logistica”, quella “operativa” e quella “formativa”. La riorganizzazione della FA ha interessato nel 2008 il Comando Generale delle Scuole che, con il cambio di sede da Guidonia a Bari, è stato oggetto di accorpamento con la 3ª Regione Aerea e ridenominato Comando delle Scuole dell’AM/3ª Regione Aerea (CSAM/3ªRA). Successivamente, alla luce della piena funzionalità del Comando Operativo di vertice Interforze e considerata la necessità di ottimizzare la struttura della Forza Armata, nel dicembre 2010 è stato soppresso il COFA, attestando al CSA (riorganizzato di conseguenza) sia la funzione “addestrativa” sia la funzione “operativa”. Inoltre, nel tempo alle funzioni sopracitate si è aggiunta in maniera autonoma e peculiare la funzione “territoriale”, che è stata attestata, con il d.lgs. 253/2005, ai due Comandi di Regione Aerea, transitati perciò alle dirette dipendenze dal Capo di Stato Maggiore dell’AM, e (recentemente) al Comando Aeronautica Militare Roma. 33 L’Ordinamento in AM STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’AM PER AREE FUNZIONALI CAPO DI SMA 1ª REGIONE AEREA COMANDO DELLA SQUADRA AEREA (2) NOTE: (1) Funzione (2) Funzione (3) Funzione (4) Funzione b. COMANDO AERONAUTICA MILITARE ROMA(1) (1) COMANDO LOGISTICO DELL’AM (3) COMANDO DELLE SCUOLE DELL’A.M./3ª REGIONE AEREA (1) (4) Territoriale Operativo/Addestrativa Logistica Formativa MISSIONE E COMPITI DELL’AERONAUTICA MILITARE Nell’ambito della cornice di riferimento normativo illustrata vanno inquadrate la missione e la visione dell’AM, che si riportano di seguito: Missione: “Difendere l’Italia, il suo territorio, la sua sovranità e i suoi interessi vitali, garantendo l’approntamento, l’efficacia operativa e l’impiego delle forze aeree nel quadro del sistema di sicurezza nazionale e internazionale”. Visione: “Essere una FA di eccellente qualità in grado di difendere il territorio nazionale e di proiettarsi prontamente fuori area, equilibrata nelle sue componenti e dotata di tutte le capacità operative fondamentali, anche se di dimensioni limitate in funzione delle risorse disponibili”. Dalla missione discendono i compiti della FA che possono essere così schematizzati: compiti operativi, derivanti da esigenze nazionali; compiti operativi derivanti da accordi internazionali; altri compiti di interesse nazionale; compiti complementari derivanti da accordi internazionali. I compiti operativi derivanti da esigenze nazionali sono: assicurare la difesa dello spazio aereo; mantenere la necessaria prontezza per condurre operazioni aeree di attacco; assicurare la ricerca e il soccorso aereo; assicurare l’attività di supporto alle operazioni aeree; concorrere con la MM nelle attività di ricerca 34 L’Ordinamento in AM antisommergibile; partecipare ad azioni congiunte con le altre FA; svolgere attività informativa; assicurare la protezione delle installazioni aeronautiche; concorrere alla difesa del territorio. I compiti operativi derivanti da accordi internazionali sono: integrare la difesa aerea nazionale nel sistema NATO; condurre le operazioni aeree previste dai piani operativi alleati/internazionali; mantenere in prontezza gli assetti operativi resi disponibili a seguito di accordi ONU, NATO, UE, nonché bi e multilaterali; assicurare il necessario sostegno logistico alle unità alleate stabilmente costituite, ovvero operanti temporaneamente, sul territorio italiano in base a specifici accordi; garantire la prontezza e il mantenimento in efficienza nel corso delle operazioni, degli assetti operativi designati per la partecipazione ad operazioni combinate di Peace Support Operations (PSO)/Crisis Response Operations (CRO), sulla base degli impegni assunti nell’ambito della politica estera nazionale. Altri compiti di interesse nazionale sono: assicurare l’alta direzione tecnica, operativa e di controllo dei servizi di assistenza al volo; presiedere all’alta direzione tecnica operativa e di controllo dell’intero servizio meteorologico; provvedere alla formazione dei piloti di aeroplano e di elicottero delle altre FA e al rilascio dei relativi brevetti; assicurare i collegamenti aerei per esigenze militari e civili nei casi previsti dalla normativa vigente; delineare gli indirizzi e i criteri generali della sicurezza del volo; concorrere a studi, ricerche e sperimentazioni nel campo aerospaziale; concorrere, quando richiesto, alle operazioni di difesa civile, di ordine pubblico, di soccorso e assistenza alle popolazioni in caso di pubbliche calamità e assicurare i servizi essenziali di pubblica necessità. I compiti complementari derivanti da accordi internazionali sono: diffondere gli elementi di situazione meteorologica; sviluppare il necessario coordinamento con gli organismi non governativi che partecipano alle PSO/CRO; partecipare alle attività di studio ricerca e sperimentazione di interesse nel settore aerospaziale. c. STRUTTURA ORDINATIVA DELL’AERONAUTICA MILITARE L’Aeronautica Militare gerarchico-funzionale. è organizzata 35 secondo un modello L’Ordinamento in AM Oltre ad essere suddivisa per funzioni (operativa/addestrativa, logistica, formativa e territoriale), descritte in precedenza, la FA strutturata su 3 livelli gerarchici: livello centrale, composto da: Organismi di Vertice direttamente dipendenti dal Capo di Stato Maggiore con funzioni di indirizzo generale, deputati a fornire supporto decisionale al CaSMA nell’espletamento delle funzioni attribuitegli e a tradurre in direttive gli obiettivi necessari per conferire allo strumento militare la capacità di assolvere le missioni affidategli; Comandi di Vertice che assicurano la direzione unitaria di ogni singolo settore di attività (“operativo/addestrativa”, “logistica” e “formativa”); livello intermedio, al quale appartengono tutti quegli organismi i cui compiti, riferiti a uno specifico settore di attività (es. addestrativo, operativo, logistico, tecnico, manutentivo, 36 L’Ordinamento in AM amministrativo, infrastrutturale, sanitario) comportano l’esercizio di un’azione di comando, indirizzo, coordinamento e controllo di Enti, Comandi e Reparti dipendenti, anche complessi, di livello periferico. Di fatto, fungono da demoltiplica tra gli enti periferici e i Comandi di Vertice. Gli Organismi di livello intermedio possono avere una propria sede, distinta da quella dell’Alto Comando dal quale dipendono, o, in alternativa, possono essere embedded se co-ubicati sullo stesso sedime del Comando sovraordinato. Tale livello non è presente nell’area organizzativa dello CSAM/3ª RA. livello periferico, composto da tutti quei Comandi/Enti che costituiscono la base dell’organizzazione in quanto assolvono compiti di carattere esecutivo nei vari settori di attività. 37 L’Ordinamento in AM 6. IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL’AERONAUTICA (CaSMA)30 I compiti e le relative attribuzioni, nonché i rapporti con gli organismi militari e civili nazionali, sono disciplinati nel COM e nel TUOM. Il CaSMA è scelto tra gli Ufficiali Generali di grado non inferiore a quello di Generale di Squadra Aerea, viene nominato con DPR, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della Difesa, sentito il Capo di SMD. Ha rango gerarchico preminente nei riguardi di tutto gli Ufficiali Generali dell’AM e si avvale delle seguenti articolazioni poste alle proprie dirette dipendenze: Ufficio Generale del CaSMA, Ufficio Generale Consulenza e Affari Giuridici dell’AM, Aiutante di Volo, Segreteria Particolare e Ufficio del Vicario Episcopale per l’AM. Il CaSMA detiene il comando della Forza Armata e, in questa veste, è il Comandante delle Forze Aeree (CFA) ed è responsabile dell’organizzazione e dell’approntamento della Forza Armata, nonché delle attività relative all’impiego e al governo del personale, all’addestramento e alla logistica. Egli propone al Capo di SMD il programma relativo alla FA ai fini della pianificazione generale interforze, i piani operativi dell’AM, l’aggiornamento delle normative relative a reclutamento, selezione, formazione, stato giuridico, avanzamento, trattamento economico, disciplina e mobilitazione del personale, gli Ufficiali Gen. di SA per gli incarichi di FA, gli Ufficiali per incarichi in ambito internazionale o presso altri dicasteri. 30 Il CaSMA è sentito dal Capo di SMD per: la predisposizione della pianificazione generale finanziaria dello strumento militare, della pianificazione operativa interforze e dei conseguenti programmi tecnico finanziari; l’individuazione degli obiettivi operativi dell’AM; la definizione degli obiettivi e lo sviluppo della ricerca informativa dell’AM, la direzione, il coordinamento e il controllo delle attività volte alla tutela del segreto e di polizia militare in ambito AM; la predisposizione dei piani operativi e contingenti, nonché delle linee guida per il necessario supporto logistico e di mobilitazione; la formulazione di direttive concernenti la configurazione complessiva della struttura ordinativa e dei relativi organici, lo schieramento, la prontezza e l’impiego operativo dell’AM; Artt. 32 e 33 del COM. 38 L’Ordinamento in AM la stesura delle direttive relative alla difesa dello spazio aereo nazionale, nonché delle vie di comunicazione aeree; la definizione delle linee generali dell’ordinamento dell’AM da proporre al Ministro della Difesa; la ripartizione delle risorse del personale militare e civile da assegnare agli organismi tecnico-operativi nonché di quelle del personale militare da assegnare agli organismi amministrativi e tecnico-industriali della Difesa, da proporre al Ministro della Difesa; l’emanazione di disposizioni, a carattere interforze, che investono le attività generali e territoriali dell’AM; la formulazione di direttive concernenti la mobilitazione e le relative scorte; la definizione di disposizioni di carattere generale sugli obiettivi del reclutamento, della selezione, della formazione e dell’addestramento; l’impiego degli Ufficiali dell’AM presso organismi interforze; la definizione degli obiettivi, degli indirizzi e delle priorità degli studi e delle sperimentazioni tecnico scientifiche di interesse dell’AM. Il CaSMA nell’esercizio delle sue attribuzioni: si avvale delle Direzioni di SEGREDIFESA interessate, per l’ottimizzazione dei programmi tecnico finanziari approvati, di cui segue lo stato di avanzamento tenendo informati il Capo di SMD e il Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti; provvede all’impiego operativo dei fondi del settore investimento per la realizzazione dei programmi di competenza AM e del settore funzionamento; provvede alla diretta amministrazione dei fondi del settore finanziario finalizzati ad assicurare l’efficienza dei mezzi, degli equipaggiamenti, dei materiali e delle infrastrutture, anche avvalendosi delle competenti Direzioni Generali, nei limiti degli stanziamenti approvati dal Ministro; è organo centrale di sicurezza dell’AM; determina l’ordinamento, gli organici e il funzionamento dei comandi e dei reparti, le esigenze del personale civile per i comandi e i reparti, le giurisdizioni territoriali delle Circoscrizioni e dei Presidi, le modalità attuative della mobilitazione e delle relative scorte; emana le direttive per il reclutamento, la selezione, la formazione, l’addestramento e l’impiego del personale; assicura, per l’esecuzione di operazioni ed esercitazioni nazionali ovvero multinazionali interforze, la disponibilità qualitativa e 39 L’Ordinamento in AM quantitativa delle forze, stabilita dal Capo di SMD, individuando i relativi reparti; definisce l’attività addestrativa ed esercita le funzioni delegate di comando operativo in relazione alle operazioni ed esercitazioni di Forza Armata; esercita le attribuzioni connesse all’attività logistica, esercita la gestione, il controllo, la determinazione e il ripianamento delle dotazioni, delle scorte e dei materiali di consumo, provvede alla gestione dei fondi occorrenti per l’espletamento delle correlate attività logistiche e tecnico amministrative. Il CaSMA in campo tecnico-scientifico individua le esigenze e definisce i requisiti militari e operativi dei sistemi d’arma, i mezzi, i materiali e gli equipaggiamenti e ne valuta l’idoneità all’impiego operativo; è responsabile in materia di valutazione tecnico-operativa dei propri sistemi d’arma, dei mezzi e dei materiali e, in caso di peculiari o particolari esigenze operative, della certificazione e omologazione tecnico-operativa di quelli sottoposti a modifica o integrazione presso strutture tecniche dell’AM e ne autorizza l’impiego operativo; a tale scopo si avvale di appositi comandi od organismi tecnico logistici di FA. Egli è responsabile dell’approntamento e dell’impiego del dispositivo per la difesa dello spazio aereo nazionale e coordina tutti i mezzi che a essa concorrono, predispone, con gli altri organi competenti, i piani per l’impiego dell’aviazione civile in caso di emergenza. Delinea gli indirizzi e i criteri generali della sicurezza del volo, presiede, tramite appositi comandi, all’alta direzione tecnica operativa e di controllo dei servizi di assistenza al volo e dell’intero servizio meteorologico. Il CaSMA, per l’esercizio delle sue attribuzioni, dispone di uno Stato Maggiore, ordinato in Reparti e Uffici, competente per la pianificazione, il coordinamento e il controllo dei vari settori di attività e si avvale di Alti Comandi/Ispettorati per l’esercizio delle sue attribuzioni. In caso di assenza improvvisa o impedimento all’esercizio delle funzioni è sostituito dall’Ufficiale Generale più anziano tra i Comandanti di Vertice e il Sottocapo di SMA, mentre in caso di assenza programmata il CaSMA designa un sostituto tra gli Ufficiali Generali di Squadra Aerea. 40 L’Ordinamento in AM 7. ORGANISMI DI VERTICE DELL’AERONAUTICA MILITARE Gli Organismi di Vertice dell’AM, il cui vertice è rappresentato dal Capo di Stato Maggiore (CaSMA), sono: lo Stato Maggiore dell’Aeronautica (SMA); la Direzione per l’Impiego del Personale Militare dell’Aeronautica (DIPMA); l’Ufficio Generale per l’Innovazione Manageriale (UIM); l’Ufficio Generale di Coordinamento della Prevenzione e Vigilanza Antinfortunistica (UCOPREVA); l’Ufficio Generale Centro di Responsabilità Amministrativa – Aeronautica Militare (UCRA-AM); l’Ufficio Generale per la Comunicazione (UCOM) l’Ispettorato per la Sicurezza del Volo (ISV); l’Istituto Superiore per la Sicurezza del Volo (ISSV); l’Ufficio del Generale del Ruolo delle Armi; gli Uffici dei Capi dei Corpi; le Commissioni di Avanzamento e la Segreteria Permanente; il Comando 1ª Regione Aerea; il Comando Aeronautica Militare Roma (COMAER); l’Ufficio Generale del Capo di SMA; l’Ufficio Generale Consulenza e Affari Giuridici dell’AM; l’Ufficio del Vicario Episcopale per l’AM. 41 L’Ordinamento in AM CAPO DI SMA Ufficio Generale del CaSMA Aiutante di Volo del CaSMA Ufficio Generale Consulenza e Affari Giuridici dell’AM Segreteria Particolare CaSMA Ufficio Generale per l’Innovazione Manageriale Ufficio Vicario Episcopale per l’AM Ufficio Generale Coordinamento Prevenz. e Vigilanza Antinfortunistica Ufficio Generale Centro Responsabilità Amministrativa - AM Ufficio Generale per la Comunicazione Comando 1ª Regione Aerea Direzione per l’Impiego del Personale Militare Aeronautica Ufficio del Generale del Ruolo delle Armi e dei Capi dei Corpi Ispettorato per la Sicurezza del Volo Commissioni di Avanzamento e Segreteria Permanente Istituto Superiore per la Sicurezza del Volo Comando Aeronautica Militare Roma Ispettore dell’Aviazione per la Marina Comando Carabinieri per l’AM SOTTOCAPO DI SMA 1° Reparto 3° Reparto RGS USAM 5° Reparto(1) 4° Reparto 6° Reparto Collegamento diretto in relazione alle attribuzioni del Capo di SMA quale Organo Centrale di Sicurezza. Collegamento Tecnico per i compiti istituzionali. (1) Posizione Quadro. Inoltre, dal Capo di SMA dipende, per quanto attiene alle attività di specifica competenza dell’AM, l’Ispettore dell’Aviazione per la Marina, Ufficiale Generale del ruolo naviganti dell’AM, che sovrintende alle attività tecniche e logistiche dei reparti di aviazione antisommergibile e al relativo addestramento tecnico professionale. Dall’Ispettore dipende il 41° Stormo AS di Sigonella, l’Ente dell’AM deputato allo svolgimento di attività operativa nel ruolo antisom. a. STATO MAGGIORE DELL’AERONAUTICA (SMA)31 La missione dello SMA, che è retto dal Sottocapo di SMA (SCaSMA), è la seguente: “Supportare il Capo di Stato Maggiore nella pianificazione, organizzazione, coordinamento e controllo dei vari settori di attività dell’AM”. Lo Stato Maggiore fornisce al Capo di SMA gli elementi per le decisioni di sua competenza, predispone regolamenti, direttive, piani, programmi e ordini e ne controlla l’attuazione. Il Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea/Divisione Aerea, è responsabile di tutte le attività di 31 Art. 34 del COM. 42 L’Ordinamento in AM competenza dello SMA. In caso di assenza è sostituito dal Capo Reparto/Ufficio Generale più elevato in grado/più anziano. SOTTOCAPO DI SMA Ufficiale Addetto al SCaSMA Ufficio del SCaSMA Segreteria Particolare del SCaSMA 1° Reparto Ordinamento e Personale 3° Reparto Pianificazione dello Strumento Aerospaziale Reparto Generale Sicurezza (1) 5° Reparto Affari Generali(1) 4° Reparto Logistica Ufficio Generale Spazio Aereo e Meteorologia 6° Reparto Affari Economici e Finanziari Posizione Quadro Dal SCaSMA dipendono, oltre l’Ufficio del Sottocapo, la Segreteria Particolare e l’Ufficiale Addetto: il 1° Reparto “Ordinamento e Personale” (SMA-ORD); il Reparto Generale Sicurezza (SMA-SEC); il 3° Reparto “Pianificazione dello Strumento Aerospaziale” (SMAPIANI); il 4° Reparto “Logistica” (SMA-LOG); il 5° Reparto “Affari Generali” (SMA-GEN) (Posizione Quadro); il 6° Reparto “Affari Economici e Finanziari” (SMA-FIN); l’Ufficio Generale Spazio Aereo e Meteorologia (SMA-USAM). I Reparti/Uffici Generali sono strutturati in Uffici che sono, a loro volta, articolati in Sezioni. I citati Elementi di Organizzazione sono retti, rispettivamente, da Ufficiali Generali, Colonnelli e Tenenti Colonnelli. I Reparti/Uffici Generali dello SMA 1° Reparto “Ordinamento e Personale” Il Reparto si articola su: Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo Reparto); Organi di staff del Capo Reparto; Ufficio di Progetto per la Politica del Personale; 1° Ufficio: Ordinamento; 2° Ufficio: Reclutamento, Stato Giuridico e Avanzamento; 43 L’Ordinamento in AM 3° 4° 5° 6° 7° Ufficio: Formazione e Impiego del Personale Militare; Ufficio: Personale Civile e Relazioni Sindacali; Ufficio: Affari Giuridici; Ufficio32: Rappresentanza Militare; Ufficio: Trattamento Economico. Il compito assegnato al Reparto può essere così sintetizzato: definire la struttura ordinativa e organica degli Enti/Reparti della FA; concorrere a elaborare quella interforze e internazionale; trattare gli aspetti connessi con il personale militare e civile (reclutamento, stato giuridico, avanzamento, trattamento economico, formazione e impiego); fornire consulenza giuridica e assicurare la gestione del contenzioso in FA. Reparto Generale Sicurezza Il Reparto si articola su: Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo Reparto); Organi di staff del Capo Reparto; 1° Ufficio: Sicurezza; 2° Ufficio: INFOSEC; Gruppo Carabinieri Sicurezza. Il compito assegnato al Reparto può essere così sintetizzato: supportare il Capo di SMA nell’esercizio delle attribuzioni di Organo Centrale di Sicurezza della FA; curare gli adempimenti relativi al procedimento di rilascio del NOS; svolgere attività di ricerca e controllo dei fatti afferenti alla sicurezza nell’ambito dell’AM; supportare le Superiori Autorità nell’esercizio in FA delle attribuzioni di sicurezza. Il Reparto mantiene un collegamento tecnico con il Capo di SMA in relazione alle sue attribuzioni quale Organo Centrale di Sicurezza. Dal Capo Reparto dipende il Centro Coordinamento Sicurezza AM di Ciampino, deputato a svolgere attività di ricerca e controllo dei fatti afferenti la sicurezza in ambito AM e di concorso nel settore delle informazioni operative. Dal Comandante del Centro dipendono due Gruppi Sicurezza, che dirigono, coordinano e controllano i Nuclei Sicurezza dipendenti, sia in Italia (complessivamente 33, suddivisi per aree geografiche di responsabilità) sia quelli all’estero presso le Task Force Air. 32 Il Capo Ufficio ha un collegamento tecnico con il CaSMA per i compiti istituzionali. 44 L’Ordinamento in AM 3° Reparto “Pianificazione dello Strumento Aerospaziale” Il Reparto si articola su: Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo Reparto); Organi di staff del Capo Reparto; 1° Ufficio: Pianificazione e Trasformazione dello Strumento; 2° Ufficio: Politica d’Impiego dello Strumento; 3° Ufficio: Politica Spaziale Aeronautica; 4° Ufficio: Politica Internazionale Aeronautica; 5° Ufficio: Politica Intelligence e Awareness; 6° Ufficio: Concetti, Dottrina e AVAC. Il compito assegnato al Reparto può essere così sintetizzato: formulare gli indirizzi per la preparazione e l’impiego dello strumento aerospaziale; concorrere alla definizione della politica di sicurezza e difesa nazionale; curare gli aspetti connessi con la cooperazione tecnico-militare della FA in ambito internazionale. Dal Capo Reparto dipendono il Centro di Eccellenza per Aeromobili a Pilotaggio Remoto (CDEAPR), la RAMI EAG di High Wycombe (GBR), la RAMI presso il Pentagono – Washington DC (USA) e la RAMI presso il Quartier Generale dello Stato Maggiore della Difesa di Kuwait City (KWT). Il CDEAPR, con sede presso l’aeroporto di Amendola, ha il compito di supportare lo sviluppo interforze del settore aeromobili a pilotaggio remoto, ricercando soluzioni integrate a vantaggio dell’interoperabilità e perseguendo l’efficace condotta delle operazioni di settore. 4° Reparto “Logistica” Il Reparto si articola su: Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo Reparto); Organi di staff del Capo Reparto; 1° Ufficio: Programmi C4 ISTAR; 2° Ufficio: Programmi Mezzi Pilotati, Sistemi ed Armamento Aereo; 3° Ufficio: Velivoli a Pilotaggio Remoto, Sistemi Spaziali, Mezzi e Sistemi per il CS; 4° Ufficio: Servizi di Supporto e Infrastrutture; Gruppo di Progetto programma JSF. 45 L’Ordinamento in AM Il compito assegnato al Reparto può essere così sintetizzato: fornire gli indirizzi per l’acquisizione dei mezzi, dei sistemi, degli equipaggiamenti, delle infrastrutture e dei servizi della FA, nonché per il loro mantenimento; seguire i programmi nazionali e internazionali assegnati e mantenere i contatti con l’industria aerospaziale. Dal Capo Reparto dipende l’Agenzia NACMA di Bruxelles (BEL). l’Esperto Nazionale presso 6° Reparto “Affari Economici e Finanziari” Il Reparto si articola su: Responsabili di Progetto(dipendenti dal Vice Capo Reparto); Organi di staff del Capo Reparto; 1° Ufficio: Pianificazione, Programmazione Integrata e Bilancio; 2° Ufficio: Gestione Bilancio; 3° Ufficio: Controllo di Gestione; 4° Ufficio: Accordi e Studi Economico – Finanziari. Il compito assegnato al Reparto può essere così sintetizzato: predisporre gli strumenti finanziari e di bilancio necessari per la pianificazione strategica dell’AM e per la realizzazione dello Strumento Aerospaziale. Ufficio Generale Spazio Aereo e Meteorologia L’Ufficio si articola su: Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo Reparto); Organi di staff del Capo Ufficio Generale; Reparto Spazio Aereo; Reparto Meteorologia. Il compito assegnato all’Ufficio Generale può essere così sintetizzato: supportare il Capo di SMA nell’espletamento delle funzioni di alta direzione tecnica, di regolamentazione, di vigilanza e controllo in materia di Servizi della Navigazione Aerea e Meteorologia Generale. b. UFFICIO GENERALE CENTRO DI RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA – AERONAUTICA MILITARE (UCRA – AM) L'Ufficio Generale ha sede presso il comprensorio di Palazzo AM (PALAM) ed è retto da un Gen. SA/DA. 46 L’Ordinamento in AM La missione è la seguente: “Curare il complesso delle attività tecnico-amministrative per la gestione delle risorse finanziarie iscritte nei capitoli delle Unità Previsionali di Base (UU.PP.BB.) del CRA dell’AM, nell’ambito della programmazione finanziaria approvata ed in linea con le direttive impartite dal CaSMA. Assicurare il finanziamento degli Enti/Distaccamenti/Reparti di FA, la resa dei relativi conti amministrativi e patrimoniali ed esercitare l’azione di controllo amministrativo nei confronti degli Enti stessi. Svolgere gli adempimenti amministrativo-contabili relativi alla liquidazione delle fatture nell’ambito della contabilità ordinaria”. CAPO UFFICIO GENERALE Segreteria Vice Capo Ufficio Generale Ufficio Coordinamento Generale 1° Ufficio Previsione dei Fabbisogni e Gestione Cassa 3° Ufficio Contratti Lavori del Genio Miliare 2° Ufficio Contratti beni e Servizi 5° Ufficio Liquidazione Fatture DIREZIONE DI AMMINISTRAZIONE 4° Ufficio Consulenza, Controllo e Contenzioso Gli Uffici sono posti alle dipendenze di un Ufficio di Coordinamento Generale retto da un Brig. Gen. CCrn, da cui dipende anche la Direzione di Amministrazione (DIRAMM). c. UFFICIO GENERALE PER L’INNOVAZIONE MANAGERIALE (UIM) L'Ufficio Generale ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è retto da un Gen. DA/BA (o gradi corrispondenti). La missione è la seguente: “Assistere il Capo di SMA nel settore dell’Innovazione Manageriale, al fine di attuare il costante miglioramento dei processi decisionali finalizzati all’attuazione sinergica di programmi e progetti”. Ha un istituzionali. collegamento tecnico 47 con il SCaSMA per i compiti L’Ordinamento in AM SCaSMA CAPO UFFICIO GENERALE (1) Vice Capo Ufficio Generale Segreteria Nucleo Sviluppo Tecnologico 1° Ufficio Sviluppo Sistema Gestione Qualità (1) d. 2° Ufficio Gestione Progetti (P3O) Collegamento Tecnico: Il Capo Ufficio Generale con il SCaSMA per i compiti istituzionali UFFICIO GENERALE PER LA COMUNICAZIONE (UCOM) L'Ufficio Generale ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è retto da un Gen. DA/BA (o gradi corrispondenti). La missione è la seguente: “Promuovere, in qualunque contesto, l’immagine e i valori dell’A.M. sviluppando politiche comunicative e strategie di comunicazione calibrate alla dimensione militare e proiettate secondo le linee evolutive della società”. CaSMA SCaSMA CAPO UFFICIO GENERALE (1) Segreteria VICE CAPO REPARTO Sezione Politiche dello Sport Sezione Produzione Audiovisivi 1° Ufficio Comunicazione 3° Ufficio Relazioni esterne 2° Ufficio (2) Pubblica informazione (PI) Relazioni con i media giornalistici (1) (2) 5° Ufficio Storico 4° Ufficio Pubblicistica, Editoria e Multimedialità Collegamento tecnico: Il Capo Ufficio Generale con il SCaSMA per i compiti istituzionali Collegamento tecnico: Il Capo Ufficio con il CaSMA per le funzioni di addetto stampa del CaSMA 48 L’Ordinamento in AM e. UFFICIO GENERALE COORDINAMENTO DELLA PREVENZIONE E VIGILANZA ANTINFORTUNISTICA (UCOPREVA) L'Ufficio Generale ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è retto da un Gen. DA/BA (o gradi corrispondenti). La missione è la seguente: “Formulare la politica della FA nel settore della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e dell’ambiente, favorendo la creazione e condivisione di una cultura antinfortunistica e di tutela ambientale; definire le linee di indirizzo per l’attività di prevenzione antinfortunistica, svolgendo attività di vigilanza nello specifico settore e di salvaguardia ambientale”. L’attività ispettiva è condotta da personale qualificato Ufficiale di Polizia Giudiziaria (UPG). CAPO UFFICIO GENERALE Segreteria Vice Capo Ufficio Generale Consulente Giuridico Nucleo EAD 1° Ufficio Prevenzione f. DIREZIONE PER L’IMPIEGO DELL’AERONAUTICA (DIPMA) 2° Ufficio Vigilanza DEL 3° Ufficio Ambiente PERSONALE MILITARE LA Direzione ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è retta da un Gen. SA/DA. La missione è la seguente: “Attuare gli indirizzi di politica formativa e di impiego del Capo di SMA attraverso la gestione e la finalizzazione dei programmi e delle pratiche relative all’impiego del personale militare dell’AM”. 49 L’Ordinamento in AM DIRETTORE Segreteria Particolare Responsabili di Progetto Ufficio del Direttore Consulente Medico Legale Ufficio Consulente Giuridico e Contenzioso (1) VICE DIRETTORE 1° Ufficio Impiego Ufficiali Dirigenti (1) g. 2° Ufficio Impiego Ufficiali Direttivi 3° Ufficio Impiego Enti Internazionali e Organismi di Sicurezza 4° Ufficio Impiego Personale non Direttivo 5° Ufficio Generazione Forze di Crisi Il Capo Ufficio svolge anche l’incarico di consulente giuridico del Direttore ISPETTORATO PER LA SICUREZZA DEL VOLO (ISV)33 L'Ispettorato ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è retto da un Gen. DA/BA. La missione è la seguente: “Formulare la policy di FA nel settore della Sicurezza del Volo (SV), svolgere attività di prevenzione ed osservazione presso Reparti ed Enti della FA e definire le linee guida per l’attività di investigazione sugli incidenti di volo”. h. ISTITUTO SUPERIORE PER LA SICUREZZA DEL VOLO (ISSV) L'Istituto ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è presieduto da un Gen. DA/BA che si identifica con l'Ispettore per la Sicurezza del Volo. 33 Art. 140 del COM. 50 L’Ordinamento in AM La missione è la seguente: “Assicurare la formazione del personale operatore nel settore della Sicurezza del Volo a livello nazionale riguardo aeromobili militari e di Stato”. i. GENERALE DEL RUOLO DELLE ARMI E CAPI DEL CORPO DEL GENIO, DI COMMISSARIATO E SANITARIO AERONAUTICO34 Sono consulenti del Capo di SMA per le questioni attinenti al rispettivo Ruolo/Corpo, con particolare riguardo alla formazione e ai profili d’impiego del personale, fornendo un parere tecnico non vincolante in termini d’impiego e, quando richiesto, per le questioni tecniche di competenza dei ruoli citati. Sono altresì membri della Commissione Superiore di Avanzamento quando la valutazione riguarda gli Ufficiali del rispettivo Ruolo/Corpo. Per assolvere alle proprie funzioni, dispongono di un apposito Ufficio. j. COMANDO 1ª REGIONE AEREA Il Comando della 1ª Regione Aerea ha sede a Milano ed è retto da un Gen. SA/DA. La missione è la seguente: 34 Artt. da 147 a 150 del COM. 51 L’Ordinamento in AM “Assicurare le funzioni territoriali e di collegamento con gli Enti e le Amministrazioni Territoriali/Locali”. COMANDANTE Ufficio Comando Ufficiale Addetto Ufficio del Cappellano Militare Segreteria Particolare RESPONSABILE DI PROGETTO Organismo CC per l’AM Sezione PIREC Ufficio Territoriale Personale Ufficio Territorio e Patrimonio Ufficio Affari Generali Di seguito sono elencati gli Enti dipendenti dal Comandante della 1ª Regione Aerea. COMANDANTE 1ª REGIONE AEREA Comando Aeroporto/ Quartier Generale 1ª Regione Aerea - Linate Centro Logistico di Supporto Areale Istituto U.Maddalena - Cadimare Distaccamento Aeronautico Capo Mele Distaccamento Aeroportuale – Dobbiaco In particolare, il Centro Logistico di Supporto Areale Istituto U.Maddalena - Cadimare garantisce "il supporto logistico ai corsi addestrativi per il personale della FA, delle altre FF.AA. e corpi Armati dello Stato, svolti sul sedime di Cadimare ", provvede "alle azioni di competenza derivanti dall'applicazione della normativa concernente la gestione degli organismi che espletano attività di protezione sociale" ed assicura "il corretto funzionamento dell'Istituto U.Maddalena", curando la formazione etica, morale e culturale dei giovani volontari in ferma speciale". 52 L’Ordinamento in AM k. COMANDO AERONAUTICA MILITARE ROMA (COMAER) Il Comando Aeronautica Militare di Roma (COMAER) ha sede presso l’Aeroporto di Centocelle (Roma) ed è retto da un Generale di Squadra AAran. La missione è la seguente: “Assicurare le funzioni territoriali e di collegamento con Enti e Amministrazioni Territoriali nell’area della Capitale. Assolvere le funzioni previste dalla Pubblicazione OD.1 in merito ai compiti assegnati quale organismo presidiario nell’ambito del territorio dell’area della Capitale. Assicurare il supporto amministrativo agli enti di FA e a quelli interforze ubicati nel comprensorio di Palazzo AM (PALAM), dell’Aeroporto di Centocelle e dell’Aeroporto di Vigna di Valle” Dal Comandante del COMAER dipendono: il Comando Supporti Enti di Vertice (COMSEV); il Comando Aeroporto – Quartier Generale del COMAER di Centocelle; il Comando Aeroporto Vigna di Valle / Centro Storiografico e Sportivo dell’AM. In particolare, il COMSEV è l’Ente deputato a assicurare il supporto logistico agli Enti di FA e interforze ubicati nel comprensorio di PALAM. Dal Comandante del COMSEV dipende il Distaccamento Aeronautico Terminillo. COMANDANTE Ufficio del Comandante Segreteria Particolare Ufficiale P.I. Servizio Intermedio di Prevenzione e Protezione (SIPP) Ufficio Presidio e Cerimoniale Ufficio Amministrazione Servizio Amministrativo PALAM Servizio Amministrativo Centocelle Servizio Amministrativo Vigna di Valle Comando Supporti Enti di Vertice Comando Aeroporto/Quartier Generale del COMAER 53 Comando Aeroporto Vigna di Valle/Centro Storiografico e Sportivo dell’AM L’Ordinamento in AM l. ISPETTORE DELL’AVIAZIONE PER LA MARINA (ISPAVIAMAR) L’aviazione antisommergibile è costituita dal complesso degli aerei e degli equipaggi, dei mezzi e del personale tecnico a terra, specificamente destinati a condurre azioni aeree nella lotta contro i sommergibili e di concorso alle Forze Navali di superficie impiegando velivoli da pattugliamento marittimo35. I comandanti dei gruppi e delle squadriglie antisommergibile sono ufficiali dei ruoli naviganti dell'Arma Aeronautica. Il pilotaggio di ciascun aereo è affidato a ufficiali dei ruoli naviganti dell'Arma Aeronautica e a ufficiali di Marina piloti e le funzioni di primo pilota e il comando dell'aereo sono affidati al più elevato in grado o più anziano di detti ufficiali36. L’aviazione antisom fa parte organicamente dell'Aeronautica Militare e dipende per l'impiego dalla Marina Militare37. L'Ispettore dell'Aviazione per la Marina è un Ufficiale Generale AArnn che sovrintende alle attività dei reparti antisom e sul quale convergono le responsabilità che il Codice dell’Ordinamento Militare assegna all’AM e alla MM. L’Ispettore ha pertanto una doppia dipendenza (dal Capo di SMA e dal Capo di SMM). Le sue attribuzioni sono: sovrintende, per conto del CaSMA, alle attività tecniche e logistiche dei reparti di aviazione antisommergibile ed al relativo addestramento; fornisce allo SMM il necessario contributo specialistico per assicurare il miglior impiego della componente antisom e per il conseguimento e mantenimento delle desiderate capacità operative. L’Ispettore, per l’espletamento delle proprie attribuzioni, si avvale dell’Ufficio dell’Ispettore dell’Aviazione per la Marina (UIAV) che è posto alle sue dipendenze ed è parte dell’organizzazione centrale della MM. L’UIAV dipende gerarchicamente dal Capo di SMM. L’ordinamento della Marina prevede altresì un “coordinamento funzionale” fra l’UIAV ed il Sottocapo di SMM. Dall’Ispettore dell’Aviazione per la Marina dipende il 41° Stormo A/S di Sigonella. La missione assegnata è la seguente: “Conseguire e mantenere la prontezza operativa dei velivoli da pattugliamento marittimo in dotazione, assicurando la capacità di assolvere tutte le missioni operative ad esso assegnabili”. 35 36 37 Art. 152 del COM. Artt. 125 e 152 del COM. Art. 125 del COM. 54 L’Ordinamento in AM m. UFFICIO DEL VICARIO EPISCOPALE PER L’AM L’Ufficio, costituito nel 2008 e posto alle dirette dipendenze del Capo di SMA, ha il compito di coordinare l’azione pastorale dei Cappellani militari della FA e di curare l’assistenza spirituale del personale militare e civile in servizio presso gli enti di FA e interforze con sede nel comprensorio di Palazzo AM e aree adiacenti. 55 L’Ordinamento in AM 8. COMANDI DI VERTICE DELL’AERONAUTICA MILITARE I Comandi di Vertice dell’AM (cd. Alti Comandi), retti da Generali di Squadra Aerea, sono il risultato della profonda opera di trasformazione organizzativa che ha interessato il Dicastero e, in particolare, l’area Tecnico/Operativa delle tre Forze Armate alla fine degli anni ’90. Tale ristrutturazione, che da un punto di vista normativo è stata originariamente introdotta con il DLgs 464/97, trova adesso il proprio fondamento giuridico nel COM. Essi dipendono dal Capo di Stato Maggiore dell’AM. a. COMANDO DELLA SQUADRA AEREA38 Retto da un Generale di Squadra Aerea, il CSA è stato recentemente oggetto di una complessa riorganizzazione ordinativa mirata a: razionalizzare le funzioni di generazione, addestramento e sostentamento delle Forze; attestare presso il COA la capacità di “Component Command” ai fini della pianificazione e della condotta delle operazioni aeree mediante il trasferimento degli uffici “A” da Centocelle a Poggio Renatico. Contestualmente il CSA, in aderenza a quanto previsto nel “Progetto Governance”, è stato rilocato presso PALAM. Il processo di riordino ha reso possibile la costituzione di una struttura in grado di esprimere le 7 capacità operative fondamentali (prepare, operate, project, inform, protect, sustain, command) nel processo di generazione, approntamento e impiego dei Force Elements, in linea con quanto stabilito dagli indirizzi di carattere interforze39. Il CSA si configura quale staff operativo del CFA e sovraintende alla preparazione e all’impiego delle forze. È altresì l’Alto Comando mediante il quale viene esercitato il Comando e Controllo sugli assetti dell’AM impegnati in attività operativa ed esercitativa. La missione è la seguente: “Assicurare la generazione delle forze nel rispetto dei requisiti e degli standard previsti per i singoli Force Elements. Assicurare l’efficace impiego delle Forze Aeree, attraverso un processo di pianificazione operativa e di gestione delle operazioni. 38 39 Art. 142 del COM. “Direttiva per la Pianificazione Generale della Difesa” SMD-PG-001. 56 L’Ordinamento in AM Generare, approntare e impiegare le capacità aero-spaziali disponibili per l'assolvimento dei compiti assegnati alla Forza Armata e per contribuire alle operazioni interforze e interalleate dentro e fuori il territorio nazionale. Costituire, attraverso la produzione di capacità, competenza e cultura aero-spaziale, efficace riferimento verso il COI/COFS per le esigenze operative/esercitative interforze. Gestire il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare e i Servizi di Assistenza al Volo e della Difesa Aerea”. COMANDANTE Vice Comandante Ufficiale Addetto Responsabili di Progetto Segreteria Particolare Ufficio Relazioni Internazionali e Coordinamento Generale Servizio Intermedio Prevenzione e Protezione Ufficio Generale del Com.te della S.A. Stato Maggiore del CSA Ufficio Personale Comando Operazioni Aeree Comando Forze da Combattimento Comando Forze di Supporto e Speciali Ufficio Comando e Sicurezza 9ª Brigata Aerea ISTAREW Il COMCSA è quindi chiamato a svolgere i compiti relativi alle seguenti attività: Generazione e preparazione delle Forze mediante: addestramento ed esercitazioni; supporto tecnico, logistico e amministrativo. Impiego delle Forze attraverso una struttura di comando e controllo in grado di dirigere e controllare lo svolgimento delle operazioni aeree, interoperabile in ambito interforze e internazionale. Il Vice Comandante È un Generale di Squadra Aerea, la cui posizione è attivabile in base ad esigenze determinate dal Comandante del CSA, che svolge le 57 L’Ordinamento in AM funzioni vicarie di comando. Coadiuva il Comandante in ogni attività, partecipando alle attività informative e decisionali. Dal Vice Comandante del CSA dipende il Comando Aeroporto Capodichino. Comando Aeroporto Capodichino È retto da un Col. AArnn/AAran. La missione è la seguente: "Assicurare la funzionalità di tutti i servizi generali dell'Aeroporto, lo svolgimento dell'attività di volo militare e civile di Stato, nazionale ed estero e per conto della NATO. Esercitare, in applicazione degli Accordi bilaterali o multinazionali, la funzione di garante della sovranità dello Stato Italiano, con piena giurisdizione sul sedime e sulle infrastrutture cedute in uso." Lo Stato Maggiore Assiste il Comandante del CSA indirizzando e controllando le attività dei Reparti dipendenti. Emana direttive per l’addestramento e l’impiego dei Reparti/Enti dipendenti, definendo programmi, procedure esecutive, tecniche e tattiche di impiego, per il conseguimento e il mantenimento della prevista capacità operativa. Definisce le esigenze di risorse tecnico-finanziarie e di materiali, e le relative modalità di ripartizione, per l’Alto Comando e per i Reparti/Enti dipendenti. In particolare il Capo di Stato Maggiore del CSA : Coordina e controlla l’attività dei Reparti/Enti del CSA, verificando che il livello addestrativo conseguito sia in linea con gli standard fissati dal Comandante del CSA. Coordina con il Comando Scuole dell’AM/3ª RA i programmi addestrativi e operativi dei Reparti di Volo. Definisce, in coordinamento con ISPAVIAMAR, le norme per l’addestramento tecnico-professionale dei piloti e degli equipaggi di volo dell’Aviazione per la Marina. Coordina con gli altri Alti Comandi le attività di interesse in ambito interforze e internazionale. 58 L’Ordinamento in AM CAPO DI STATO MAGGIORE Vice Capo di SM Ufficio Coord. Operazioni Ufficio del CaSM Sala Situazioni RAMI TLP Albacete (E) Ufficio Logistica & C.I.S. Ufficio Spazio Aereo Ufficio Supporti Sistema d’Arma Ufficio Risorse Finanziarie Ufficio Addestramento Ufficio Risorse Umane e Ordinamento Comando Operazioni Aeree (COA) Comando Intermedio retto da un Gen. SA/DA posto alle dipendenze del Comandante della Squadra Aerea. Ha sede presso il sedime di Poggio Renatico (FE) La missione è la seguente: “Assicurare l’efficace impiego delle Forze, attraverso un processo di pianificazione operativa e di gestione delle operazioni/esercitazioni. Assicurare la condotta delle operazioni aeree al fine di assolvere ai compiti assegnati dal Comandante del CSA nell’ambito dell’impiego delle Forze. Addestrare il personale a operare all’interno delle strutture di Comando e Controllo nell’ambito di impiego nazionale, di coalizione, multinazionale ovvero all’interno delle organizzazioni NATO e UE. Approntare un nucleo iniziale di Joint Force Air Component Command (Core JFACC). Contribuire alla pianificazione e all’impiego operativo dei sistemi e del personale delle Unità ASACS (Air Surveillance And Control System) e GBAD (Ground Based Air Defence).” 59 L’Ordinamento in AM In particolare, Il Comandante del COA: gestisce gli assetti dedicati alla Difesa Aerea, al SAR, al Trasporto aereo militare (esclusi i voli di stato) e quelli dedicati a operazioni nazionali di FA e interforze; è responsabile della predisposizione e del funzionamento operativo del sistema di Difesa Aerea40. REPARTO MOBILE DI COMANDO E CONTROLLO – Bari Palese Retto da un Colonnello AAran, dipende gerarchicamente dal Capo Reparto Preparazione alle Operazioni del COA. La missione è la seguente: “Assicurare al Comandante del COA l’esercizio della funzione di Comando e Controllo mediante uno strumento rischierabile 41 di tipo 40 41 La Difesa Aerea è costituita da una rete di sensori elettronici - a terra, fissi o mobili - per l’avvistamento, il riporto e il controllo di aeromobili in volo. La dislocazione tattica degli Enti Difesa Aerea è attuata in modo da consentire la totale copertura radar dello spazio aereo e la parziale sovrapposizione della copertura di due o più postazioni radar confinanti, allo scopo di sopperire all’eventuale inoperatività di una postazione con la copertura radar dell’unità vicina. La rete radar nazionale, basata a terra, è costituita da GrRAM (Gruppo Radar Aeronautica Militare) e SqRR (Squadriglia Radar Remota). Il Reparto ha il requisito operativo della mobilità, ed è pertanto dotato di equipaggiamenti (container mobili attrezzati) che consentono di assicurare le funzioni di Comando e Controllo. É rischierabile per operazioni fuori area e viene periodicamente attivato per la conduzione di operazioni/esercitazioni al fine di addestrare il personale e mantenere l’efficienza. 60 L’Ordinamento in AM modulare, trasportabile, flessibile, sicuro, tecnicamente autosufficiente, integrato con i sistemi nazionali di Forza Armata e interoperabile con quelli interforze, NATO e dei paesi alleati”. REPARTO SUPPORTO SERVIZI GENERALI – Poggio Renatico Retto da un Colonnello AA, dipende gerarchicamente dal Comandante del COA. La missione è la seguente: “Assicurare il supporto logistico-amministrativo e la sicurezza delle installazioni al Comando Operazioni Aeree e agli organismi nazionali e internazionali coubicati”. SERVIZIO DI COORDINAMENTO (SCCAM) – Ciampino E CONTROLLO AM – Retto da un Colonnello AAran, dipende gerarchicamente dal Comandante dell’AOC nazionale del COA. Ha alle dipendenze i tre omologhi SCCAM di Milano Linate, Abano Terme e Brindisi, retti da Tenenti Colonnelli AAran. La missione, comune a tutti gli SCCAM, è la seguente: “Assicurare, nello spazio aereo di competenza, il supporto alle operazioni aeree, attraverso il controllo e il coordinamento del Traffico Aereo Operativo (OAT), la gestione dello spazio aereo a livello pre-tattico e tattico e il coordinamento delle attività della Difesa Aerea nel contesto del traffico aereo generale.” In aggiunta l’SCCAM di Ciampino: “Assicura l’efficienza operativa dei Servizi dipendenti provvedendo alla regolamentazione della fornitura del servizio, alla standardizzazione delle procedure operative, al coordinamento e al controllo delle attività/compiti operativi assegnati”. 22° GRUPPO RADAR AM (GrRAM) - Licola Retto da un Tenente Colonnello gerarchicamente dal Comandante del COA. AAran, dipende La missione è la seguente: "Sorvegliare lo Spazio Aereo nell'area assegnata/di responsabilità. Identificare il traffico nell'area di responsabilità. Esercitare il controllo tattico dei mezzi attivi di Difesa Aerea, quando delegato. Condurre le azioni tattiche. Diffondere le informazioni relative alla 61 L’Ordinamento in AM situazione aerea nell'area di responsabilità. Concorrere operazioni aeree ed in particolare alle operazioni SAR". alle Comando Forze da Combattimento Comando Intermedio retto da un Generale di Divisione Aerea alle dirette dipendenze del Comandante della Squadra Aerea. Ha sede a Milano. La missione è la seguente: “Acquisire e mantenere la prontezza operativa di tutti gli assetti della difesa aerea, di attacco e di ricognizione, provvedendo all’efficienza operativa dei sistemi d’arma, dei mezzi e dei materiali, all’addestramento del personale e alla standardizzazione e ottimizzazione delle procedure operative.” COMANDANTE Vice Comandante Ufficio Comando Ufficiale alla S.V. Consulente Giuridico Ufficio Forze di Attacco e Ricognizione Ufficio Forze della Difesa Aerea Ufficio Gestione Risorse Di seguito sono elencati gli Enti dipendenti dal Comandante delle Forze da Combattimento. 62 L’Ordinamento in AM 2° STORMO – Rivolto Retto da un Col. AArnn. La missione è la seguente: “Assicurare e mantenere la prevista prontezza operativa della componente missilistica della FA. Assicurare il regolare svolgimento dei servizi aeroportuali e il mantenimento delle infrastrutture e degli impianti. Concorrere con la componente GBAD (Ground Based Air Defence) al servizio di Difesa Aerea.” 4° STORMO - Grosseto Retto da un Col. AArnn. La missione è la seguente: “Assicurare la difesa aerea dell’area di interesse nazionale concorrendo al controllo, sin dal tempo di pace, dello spazio aereo relativo. Effettuare operazioni di difesa aerea nelle aree assegnate, nel quadro della partecipazione a operazioni internazionali di prevenzione e gestione della crisi. Assicurare la conversione operativa dei piloti da impiegare nella linea EF2000”. 6° STORMO - Ghedi Retto da un Col. AArnn. 63 L’Ordinamento in AM La missione è la seguente: “Acquisire e mantenere la capacità di effettuare operazioni di attacco, ricognizione e supporto alle forze di superficie contro obiettivi relativi alle forze e al potenziale nemico. Assicurare l’attività di conversione operativa e di standardizzazione per gli equipaggi di volo assegnati alla linea Tornado IDS/ECR per il loro successivo inserimento nei Reparti Operativi.” 32° STORMO - Amendola Retto da un Col. AArnn. La missione è la seguente: “Acquisire e mantenere la capacità di effettuare operazioni di attacco, combinate e di supporto alle forze di superficie contro obiettivi relativi alle forze e al potenziale bellico nemico. Svolgere l’attività operativa, addestrativa e tecnica degli aeromobili a pilotaggio remoto, al fine di acquisire e mantenere la capacità di effettuare operazioni ISTAR nazionali e di coalizione.” Il 32° Stormo ha alle dipendenze il Distaccamento AM di Jacotenente (FG). 36° STORMO - Gioia del Colle Retto da un Col. AArnn. La missione è la seguente: “Assicurare la difesa aerea dell’area di interesse nazionale concorrendo al controllo, sin dal tempo di pace, dello spazio aereo relativo. Effettuare operazioni di difesa aerea nelle aree assegnate, nel quadro della partecipazione a operazioni internazionali di prevenzione e gestione della crisi”. 37° STORMO - Trapani Retto da un Col. AArnn. La missione è la seguente: “Assicurare la difesa aerea dell’area d’interesse nazionale, concorrendo al controllo, sin dal tempo di pace, dello spazio aereo relativo”. 64 L’Ordinamento in AM Il 37° Stormo ha alle dipendenze il Distaccamento Aeroportuale di Pantelleria (TP) e il Distaccamento AM di Lampedusa (AG). 50° STORMO - Piacenza Retto da un Col. AArnn. La missione è la seguente: “Effettuare operazioni di attacco, di supporto alle forze d’attacco e di ricognizione elettronica contro obiettivi relativi alle forze e al potenziale bellico nemico”. 51° STORMO - Istrana Retto da un Col. AArnn. La missione è la seguente: “Effettuare operazioni di attacco e ricognizione contro obiettivi relativi alle forze e al potenziale bellico nemico, nonché operazioni combinate di supporto alle forze di superficie. Assicurare l’addestramento operativo dei piloti e la standardizzazione delle procedure d’impiego per la linea AMX.” Il 51° Stormo ha alle Aeroportuale di S. Nicolò (VE) dipendenze il Distaccamento Comando Aeroporto – Aviano Retto da un Col. AArnn. La missione è la seguente: “Sovrintendere all’applicazione degli accordi bilaterali relativi alla presenza dei reparti USA rischierati sull’aeroporto. Assicurare le funzionalità di tutti i servizi generali dell’aeroporto. Fornire il supporto tecnico-logistico agli enti rischierati”. 313° Gruppo Addestramento Acrobatico - Rivolto Retto da un Ten.Col. AArnn. La missione è la seguente: “Rappresentare l’Aeronautica Militare e l’Italia in manifestazioni aeree in Patria e all’estero con programmi di volo acrobatico collettivo. In tali occasioni il Gruppo assume la denominazione di PATTUGLIA ACROBATICA NAZIONALE (PAN). 65 L’Ordinamento in AM Acquisire e mantenere la capacità di concorrere alle operazioni belliche con azioni di Supporto Aereo Offensivo in appoggio alle forze terrestri.” Comando Forze di Supporto e Speciali Comando Intermedio retto da un Generale di Divisione Aerea alle dirette dipendenze del Comandante della Squadra Aerea. Ha sede sull’Aeroporto di Centocelle. La missione è la seguente: “Acquisire e mantenere la prontezza operativa di tutti gli assetti di Proiezione, Protezione ISTAR-EW, Personnel Recovery e Operazioni Speciali, provvedendo all’efficienza operativa dei sistemi d’arma, dei mezzi e dei materiali, all’addestramento del personale e al costante aggiornamento e standardizzazione delle procedure operative”. COMANDANTE Vice Comandante Ufficio Comando Ufficiale alla S.V. Consulente Giuridico Ufficio Operazioni Linee di Supporto Ufficio Addestramento Linee di Supporto Ufficio Forze di Superficie Ufficio Efficienza Sistemi d’Arma Ufficio Supporto Logistico L’organigramma che segue riporta gli Enti dipendenti dal Comandante delle Forze di Supporto e Speciali. 66 L’Ordinamento in AM COMANDANTE DELLE FORZE DI SUPPORTO E SPECIALI 1ª Brigata Aerea Operazioni Speciali 46ª Brigata Aerea Comando Aeroporto di Sigonella 14º Stormo 31º Stormo RAMI Little Rock (USA) RAMI Geilenkirchen (D) RAMI Brize Norton (UK) 1ª Brigata Aerea “Operazioni Speciali” – Cervia Retta da un Generale di Brigata Aerea, è un Comando di Specialità competente per le Forze Speciali e di Supporto alle Operazioni speciali, per la Force Protection (FP) e il Personnel Recovery (PR). La missione è la seguente: “Assicurare la specializzazione, l’addestramento e la qualificazione delle dipendenti Forze di superficie e delle Forze per il Supporto aereo alle Operazioni speciali e per le attività di PR, garantendo il costante aggiornamento delle procedure, la standardizzazione e l’integrazione dell’attività addestrativa, nonché lo stato di efficienza dei sistemi d’arma e dei mezzi necessari. Assicurare la specializzazione, la qualificazione, l’addestramento e l’organizzazione della componente di Force Protection di FA e della componente cinofila dell’AM”. L’organigramma che segue riporta gli Enti dipendenti dal Comandante della 1ª Brigata Aerea Operazioni Speciali. 67 L’Ordinamento in AM COMANDANTE DELLA 1ª BRIGATA AEREA OPERAZIONI SPECIALI 9º Stormo 16º Stormo Protezione delle Forze 15º Stormo 17º Stormo Incursori i. 9° STORMO – Grazzanise Retto da un Col. AArnn. La missione è la seguente: “Assicurare e garantire il supporto aereo alle Operazioni delle Forze Speciali nazionali, NATO o di coalizione. Assicurare le operazioni CSAR, SMI (Slow Mover Intercept) e concorrere alle operazioni SAR.” ii. 15° STORMO – Cervia Retto da un Col. AArnn. La missione è la seguente: “Provvedere al recupero di equipaggi di aeromobili militari incidentati o abbattuti, nonché di altro personale militare isolato in pericolo anche in territorio ostile, attraverso operazioni autonome o in concorso con altri assetti terrestri, aeromobili o navali, ovvero Reparti di Forze Speciali. Integrare il dispositivo di Difesa Aerea Nazionale attraverso operazioni di controllo dello spazio aereo e contrasto della minaccia proveniente da aeromobili a basse e bassissime prestazioni. Concorrere alle operazioni di soccorso per la salvaguardia della vita umana e provvedere alla qualificazione di piloti ed equipaggi di volo destinati a unità di volo con compiti di soccorso”. Costituiscono parte integrante del 15° Stormo: 80° Centro CSAR - Decimomannu; 82° Centro CSAR - Trapani; 84° Centro CSAR - Gioia del Colle; 68 L’Ordinamento in AM 85° Centro CSAR - Pratica di Mare iii. 16° STORMO Protezione delle Forze - Martina Franca Retto da un Col. AAran. La missione è la seguente: “Provvedere alla protezione di personale, sistemi d’arma, mezzi e materiali nonché aree, sedimi e infrastrutture ubicati sul territorio nazionale o all’estero, anche in ambiente contaminato o sotto minaccia Chimica, Batteriologica, Radiologica e Nucleare (CBRN). Effettuare, in qualità di Polo Addestrativo Nazionale di Forza Armata, corsi per il conseguimento della specialità Difesa Terrestre e nel settore STO (Survive To Operate)/FP”. Il 16° Stormo ha alle proprie dipendenze il Centro Cinofili dell’Aeronautica Militare – Grosseto. iv. 17° STORMO Incursori - Furbara Retto da un Col. AAran. La missione è la seguente: “Condurre Operazioni Speciali in ogni condizione ambientale e in presenza di minaccia anche in territorio ostile, operare in qualità di Combat Controller, condurre operazioni CSAR in autonomo o in concorso ad altri Reparti, fornire supporto alle operazioni condotte dalle Forze Aerotattiche. Provvedere all’addestramento del personale, della FA e non, in specifici settori di interesse”. 46ª BRIGATA AEREA – Pisa Retta da un Gen.BA. La missione è la seguente: “Assicurare la mobilità tattica e strategica di forze e risorse nelle aree di interesse nazionale, attraverso la predisposizione, il trasporto, il rifornimento e il recupero di personale, equipaggiamenti e materiali”. La 46ª Brigata Aerea ha alle dipendenze il Distaccamento AM di Sarzana Luni (SP). 69 L’Ordinamento in AM 14° STORMO - Pratica di Mare Retto da un Col. AArnn. La missione è la seguente: “Condurre missioni di supporto nel settore rifornimento in volo, radiomisure e SIGINT”. del trasporto, 31° STORMO – Ciampino Retto da un Col. AArnn. La missione è la seguente: “Effettuare attività di trasporto aereo per soddisfare le esigenze dell’Autorità di Stato, Interforze e di FA. Provvedere all’addestramento per la prontezza operativa degli equipaggi di volo e alla standardizzazione delle procedure d’impiego per le linee volo in dotazione al Reparto”. Comando Aeroporto – Sigonella Retto da un Col. AArnn Nav.Pil. La missione è la seguente: “Fornire il supporto tecnico, logistico, amministrativo e operativo al 41° Stormo A/S, agli Enti co-ubicati e ai Reparti in transito/rischierati sulla Base assicurando i servizi necessari per il sicuro ed efficace svolgimento dell’attività di volo”. Il Comando Aeroporto - Sigonella ha alle dipendenze il Nucleo Iniziale di Formazione (N.I.F.) del Reparto Supporto Nazionale Alliance Ground Surveillance (AGS) NATO. 9ª Brigata Aerea ISTAR-EW Comando Intermedio retto da un Gen. BA posto alle dipendenze del Comandante della Squadra Aerea. Ha sede presso l’aeroporto di Pratica di Mare (RM), La missione è la seguente: “Condurre attività operativa, informativa e di supporto nei settori Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance (ISTAR) and Electronic Warfare (EW) anche a supporto della componente interforze/alleata/di coalizione; Assicurare il conseguimento e il mantenimento della prontezza operativa dei Reparti dipendenti, provvedendo all’efficienza operativa 70 L’Ordinamento in AM dei sistemi in dotazione, alla standardizzazione del personale”. e all’addestramento COMANDANTE Vice Comandante Segreteria Consigliere Giuridico Organo di Sicurezza Ufficiale alla Pubblica Informazione e Comunicazione CIFRA Ufficio Coordinamento ISTAR-EW Ufficio Fusione ISTAR-EW L’organigramma che segue riporta gli Enti dipendenti dal Comandante della 9ª Brigata Aerea ISTAR-EW. COMANDANTE DELLA 9ª BRIGATA AEREA ISTAR-EW Comando Aeroporto Pratica di Mare Centro Nazionale Meteorologia e Climatologia Aeronautica (CNMCA) Centro Informazioni Geotopografiche Aeronautiche (CIGA) Reparto Addestramento Controllo Spazio Aereo (RACSA) Reparto Supporto Tecnico Operativo alla Guerra Elettronica (ReSTOGE) Comando Aeroporto Pratica di Mare Retto da un Gen. BA/B o Col. AArnn/AAran. La missione è la seguente: “Assicurare il supporto tecnico-logistico, amministrativo e operativo agli Enti/Reparti dell’AM ubicati sul sedime aeroportuale, nonché agli enti di altre FA/corpi Armati dello Stato presenti. 71 L’Ordinamento in AM Assicurare i servizi necessari per il sicuro ed efficace svolgimento delle attività di volo. Assicurare la gestione delle attività connesse alla ricezione, imbarco e sbarco di uomini materiali e mezzi”. Centro Nazionale di Meteorologia Aeronautica (CNMCA) – Pratica di Mare e Climatologia Retto da un Direttore che riveste il grado di Brig.Gen./Col. GArn Fis. La missione è la seguente: “Provvedere all’elaborazione delle analisi e delle previsioni meteorologiche, curando il controllo delle metodologie di sviluppo delle analisi e delle previsioni. Provvedere all’addestramento, standardizzazione e impiego dei Reparti ed Enti dipendenti e di tutte le articolazioni meteo di FA, allo scopo di fornire, nel settore della meteorologia, sostegno operativo alle unità aeree, nonché i servizi di supporto alle attività produttive e di Protezione Civile del Paese”. Il Centro ha alle proprie dipendenze: il Reparto Sperimentazioni di Meteorologia Aeronautica (ReSMA) di Vigna di Valle; il Centro AM di Montagna di Monte Cimone; il 1° Centro Meteorologico Regionale (CMR) di Milano Linate; i Teleposti AM Meteo. Centro Informazioni Geotopografiche Aeronautiche (CIGA) – Pratica di Mare Retto da un Direttore che riveste il grado di Colonnello AA. La missione è la seguente: “Assicurare il supporto alle operazioni aeree attraverso la produzione, l’elaborazione e la disseminazione delle informazioni geotopografiche, aeronautiche e dei dati immagine provenienti dai sensori di ricognizione, sorveglianza e acquisizione bersagli della FA, promuovendo nel contempo lo sviluppo tecnico-scientifico e tecnico-operativo nel relativo settore”. 72 L’Ordinamento in AM Reparto Addestramento Controllo Spazio Aereo (RACSA) – Pratica di Mare Retto da un Colonnello AAran. La missione è la seguente: “Assicurare l’addestramento del personale impiegato nei settori del Traffico Aereo, della Difesa Aerea e della Meteorologia, in relazione alle esigenze di impiego dello strumento aereo, svolgendo corsi di specializzazione e qualificazione, nonché attività di studio tese al miglioramento professionale e a una più elevata standardizzazione”. Reparto Supporto Tecnico Operativo alla Guerra Elettronica (RESTOGE) - Pratica di Mare Retto da un Colonnello AArnn. La missione è la seguente: “Fornire il supporto tecnico-operativo di Guerra Elettronica (GE) ai Reparti dell’AM attraverso attività operative, tecniche e addestrative finalizzate a migliorare l’autoprotezione degli aeromobili e ad assicurare una tempestiva risposta alle evoluzioni della minaccia presente in uno scenario operativo. Fornire supporto operativo ai sistemi di Difesa Aerospaziale, in concorso e in modo integrato, in ambito Joint e Combined. Pianificare e condurre attività operativa di volo nella capacità Electronic Warfare Support (EWS)”. Il RESTOGE ha alle dipendenze il Nucleo Iniziale di Formazione del Centro Interforze per il Supporto Operativo alla Guerra Elettronica (NIF CISOGE). b. COMANDO LOGISTICO DELL’AM Retto da un Generale di Squadra Aerea, ha sede nel comprensorio di PALAM. La missione è la seguente: “Assicurare l’efficienza e i supporti tecnici, logistici dei sistemi d’arma, degli apparati, degli equipaggiamenti, dei mezzi, delle infrastrutture, dei materiali, dei beni e servizi in dotazione, nonché l’assistenza sanitaria al personale, attraverso l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in sinergia con gli altri Alti Comandi”. 73 L’Ordinamento in AM COMANDANTE Vice Comandante Segreteria Segreteria Ufficiale Addetto Ufficiale Addetto Ufficiale SV/ATM Ufficio del Vice Comandante Ufficio Consulenza Affari Giuridici Responsabili di Progetto Ufficio del Comandante Ufficio Certificazione Capo di Stato Maggiore Segreteria Vice Capo di SM Servizio Interm. Prevenzione e Protezione 1° Ufficio Pianificazione, Organizzazione Logistica Infrastrutture 3° Ufficio Operazioni e Addestramento L’organigramma che segue Comandante Logistico dell’AM. 4° Ufficio Standardizzazione e Materiali 5° Ufficio Bilancio riporta Enti gli dipendenti dal COMANDANTE LOGISTICO DELL’AM VICE COMANDANTE 1ª Divisione Centro Sperimentale di Volo 3ª Divisione Supp. Tecn. Operativo Sistemi Comando Controllo Comunic. e Telematica 2ª Divisione Supp. Tecn. Operativo Aeromobili/ Armamento/Avionica Servizio dei Supporti Servizio di Commissariato e Amministrazione 74 Servizio Sanitario AM Servizio Infrastrutture Poligono Sperimentale di Add.to Interforze (PISQ) L’Ordinamento in AM Il Vice Comandante È un Generale SA/DA che svolge le funzioni vicarie di comando e coadiuva il Comandante partecipando alle attività informative e decisionali. Assolve, inoltre, gli incarichi particolari che il Comandante ritiene di assegnargli. Lo Stato Maggiore Retto da un Gen. DA/BA, ha tra i principali compiti: assistere il Comandante Logistico dell’AM indirizzando e controllando le attività dei Reparti dipendenti; predisporre le proposte di programmazione finanziaria; individuare gli obiettivi da assegnare alle Divisioni/Servizi del COMLOG; verificare il raggiungimento del livello addestrativo conseguito dai Reparti ed Enti della Comando Logistico, anche attraverso l’effettuazione di esercitazioni, propedeutiche alle esercitazioni programmate nazionali, interforze e/o multinazionali e alle valutazioni tattiche; elaborare i piani di contingenza per assicurare il supporto tecnico e logistico ai reparti Operativi. 1ª Divisione Centro Sperimentale di Volo Comando Intermedio retto da un Gen.DA/BA. Ha sede presso l’aeroporto di Pratica di Mare. La missione è la seguente: “Supportare l’operatività dei Reparti dell’AM attraverso la sperimentazione, il collaudo, la validazione e ottimizzazione dei nuovi sistemi d’arma o di quelli sottoposti a modifica o integrazione presso strutture tecniche di FA e non; l’emanazione delle relative procedure iniziali d’impiego; l’ottimizzazione delle stesse nonché l’addestramento iniziale dei reparti di volo, anche a beneficio delle altre FA e Corpi Armati dello Stato, quando richiesto. Concorrere al processo di certificazione e omologazione tecnicooperativa dei sistemi d’arma, mezzi e materiali, anche a beneficio di altre FA e Corpi Armati dello Stato e degli organismi del Segretariato Generale/DNA, quando richiesto. Concorrere all’addestramento e alla sperimentazione aerofisiologica, anche ai fini di accertamento di idoneità operativa, del personale dei Reparti di Volo (con equipaggiamenti speciali o in condizioni fisiologiche marginali o su velivoli ad altissima dinamica), a beneficio anche di altre FA”. 75 L’Ordinamento in AM COMANDANTE Sezione Locale Prevenzione e Protezione Ufficio Comando Ufficio Coordinamento Prove Ufficio Contratti e Amministrazione Ufficio Coordinamento Tecnico Operativo Ufficio Supporto Logistico Reparto Sperimentale Volo Reparto Chimico 2ª Divisione Supporto Armamento e Avionica Reparto Armamento Tecnico Reparto Medicina Aeronautica e Spaziale Operativo RAMI SCUOLA EPNER ISTRES CEDEX (FR) Aeromobili, Comando Intermedio retto da un Gen.DA/BA. Ha sede presso il presso il Palazzo AM . La missione è la seguente: “Assicurare l’efficienza tecnica e il supporto logistico dei sistemi d’arma e dei materiali d’armamento dei Reparti dell’AM, attraverso l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in sinergia con le strutture tecniche degli altri Alti Comandi”. 76 L’Ordinamento in AM COMANDANTE Ufficio Coordinamento Tecnico Vice Comandante Ufficio Contratti e Amministrazione Segreteria Ufficio Supporto Logistico e Operazioni Ufficio Gestione Risorse 1° Reparto Supp.to Aeromobili 2° Reparto Supp.to Sistemi Avionici/Armamento 2° RMM - Padova Centro Polifunzionale Velivoli Aerotattici - Cameri 3° RMV - Treviso Comando Aeroporto Cameri 5° GMV - Capodichino 1° RMV Cameri 6° RME – Pratica di Mare Nucleo Iniziale di formazione JSF Cameri 10° RMV - Lecce RAMI IEST (BAE) Warton (UK) RAMI IEST C/O CASA Madrid (SP) RAMI C130J C/O WPAFB Dayton OHIO(USA) RAMI IAFFT C/O IWSCC Hallbergmoos (GE) 1° Servizio Tecnico Distaccato di Caselle Torinese (TO) 11° RMV - Sigonella Centro Logistico Polivalente di Guidonia 11° Deposito Centrale - Orte RMV: Reparto Manutenzione Velivoli RMM: Reparto Manutenzione Missili GMV: Gruppo Manutenzione Velivoli RME: Reparto Manutenzione Elicotteri Centro Polifunzionale Velivoli Aerotattici (CEPVA) – Cameri Retto da un Generale Ispettore GArn/Gen.DA, il CEPVA assicura la gestione unitaria della base di Cameri e degli Enti coubicati, costituendosi come polo unico per la gestione delle molteplici attività tecnico-logistico-amministrative connesse con l’introduzione in servizio del velivolo Joint Strike Fighter. 2° Reparto Manutenzione Missili - Padova Retto da un Col. GArn. La missione è la seguente: “Assicurare la gestione tecnico-logistico-manutentiva dei Sistemi di Difesa Aerea Terra/Aria, dell’Armamento di Bordo e dell’Armamento Terrestre in dotazione all’AM, assicurano inoltre la manutenzione (revisione generale) degli Elicotteri AB/212”. 5° Gruppo Manutenzione Velivoli - Napoli Retto da un Ten.Col. GArn. La missione è la seguente: 77 L’Ordinamento in AM ”Effettuare ispezioni periodiche, revisioni motori e riparazioni velivoli a reazione e alternativi”. Reparti Manutenzione Velivoli – Sedi Varie Retti da un Col. GArn. La missione è la seguente: “Assicurare la gestione tecnico-logistica-manutentiva del Sistema d’Arma ad ala fissa secondo le direttive tecnico-operative emanate dal Comando Logistico dell’AM nell’ambito della pianificazione generale della Forza Armata”. 6° Reparto Manutenzione Elicotteri – Pratica di Mare Retto da un Col. GArn. La missione è la seguente: ”Assicurare la gestione tecnica logistica e contrattuale degli elicotteri HH/3F, NH/500 a AB/212 (contestualmente alla riduzione in FA delle attività manutentive sui precitati elicotteri) nonché deve acquisire gradualmente tale capacità anche per la flotta dei velivoli di stato e dei P/180, secondo le disposizioni del Comando Logistico dell’AM”. 11° Deposito Centrale – Orte (VT) Retto da un Col. AAra/AAran. La missione è la seguente: “Accentrare, immagazzinare, conservare e custodire i materiali di competenza provenienti dalle fonti esterne di acquisizione o comunque pervenuti, nonché rifornire gli Enti di Rifornimento di 1^ linea su richiesta degli stessi o su disposizione dell’Alto Comando competente”. Centro Logistico Polivalente – Guidonia (RM) Retto dal un Col. AArnn/AAran. La missione è la seguente: “Assicurare l’approvvigionamento, il rifornimento, il trasporto, la gestione, l’alienazione dei materiali del settore efficienza linea, comprensivo dei materiali presenti in ditta, e della gestione e concessione dei materiali di interesse storico didattico, garantendo anche il necessario supporto tecnico, amministrativo e 78 L’Ordinamento in AM regolamentare, sia nei confronti di Enti/Reparti di FA che di parti terze, nonché il servizio di calibrazione e la manutenzione dei materiali di sopravvivenza”. 3ª Divisione Supporto Tecnico Operativo Sistemi Comando e Controllo, Comunicazioni e Telematica Comando Intermedio retto da un equivalenti), ha sede presso il Palazzo AM. Gen. DA/BA (o gradi La missione è la seguente: “Assicurare l’efficienza tecnica e il supporto logistico dei sistemi di Comando e Controllo, nonché degli Impianti, Sistemi e Mezzi DA/AV/METEO/EAD, di Comunicazione e Telematici degli Enti e Reparti dell’AM, attraverso l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in sinergia con le strutture tecniche degli altri Alti Comandi”. COMANDANTE VICE COMANDANTE Segreteria Ufficio Coordinamento Tecnico Operativo Ufficio Gestione Risorse Ufficio Contratti ed Amministrazione Ufficio Sistemi Comando e Controllo 1° Reparto Sistemi D.A./A.V./TLC Reparto Sistemi Informatici Automatizzati - (ReSIA) Roma 2° Reparto Sistemi Automatizzati 4° Reparto Tecnico Manutentivo D.A./A.V./TLC (4° RTM) Borgo Piave (LT) Reparto Gestione ed Innovazione Sistemi Comando e Controllo (ReGISCC) Pratica di Mare Reparto Gestione e Innovazione Sistemi Comando Controllo (ReGISCC) – Pratica di Mare (RM) e Retto da un Col. AA/GA. La missione è la seguente: “Assicurare la gestione dei sistemi di supporto alle funzioni di C2 e alle capacità C4-ISR della Forza Armata garantendo altresì il 79 L’Ordinamento in AM controllo di configurazione e promuovendo l’innovazione attraverso lo sviluppo e la sperimentazione”. Reparto Sistemi Acquasanta(RM) Informatici Automatizzati (ReSIA) – Retto da un Colonnello AAran. La missione è la seguente: “Progettare, realizzare e mantenere procedure applicative per l’automazione delle aree funzionali della Logistica, al fine di incrementare l’operatività della FA assicurando sia la gestione e il controllo di configurazione del software e delle correlate banche dati e l’addestramento/assistenza agli utenti dei sistemi automatizzati, sia l’interoperabilità degli stessi con quelli presenti presso altri Enti dell’AM e/o interforze/internazionali e la gestione e il controllo di configurazione della rete AERONET”. 4° Reparto Tecnico Manutentivo DA/AV/TLC (4° RTM) – Borgo Piave (LT) Retto da un Gen. B./Brigadier Gen. GArn. La missione è la seguente: “Assicurare sia sul territorio nazionale che in Operazioni Fuori dai Confini Nazionali (OFCN): il 3° livello tecnico (3° LT) per i sistemi di telecomunicazione ed elettronica, per le radio assistenze al volo e i sistemi di aiuto alla navigazione aerea, e per i sistemi di supporto alla meteorologia della FA; fino al 3° LT per i radar e relativi sistemi automatizzati e d’integrazione. Provvedere alla qualificazione del personale assegnato al settore TLC/AV/DA/METEO e rifornimenti. Svolgere attività di analisi e validazione dei sistemi/apparati di Telecomunicazioni, Elettronica e Informatica di nuova introduzione in Forza Armata non connessi con il vettore aereo”. Da esso dipendono il 1° RTC di Milano Linate, il 2° RTC di Bari Palese, il Centro Nazionale Supervisione Reti di Monte Cavo (RM) e le Squadriglie Radar Remote. 80 L’Ordinamento in AM i. 1° e 2° Reparto Tecnico Comunicazioni (RTC) - Milano e Bari Retti da un Col. AAran. La missione è la seguente: “Assicurare, nel territorio di giurisdizione, nei settori di pertinenza e nell’ambito delle competenze definite dal 4° RTM di Borgo Piave, il supporto tecnico-operativo e logistico generale fino al 2° livello di manutenzione. Servizio dei Supporti Comando Intermedio retto da un Gen. D./B. AAran (o gradi equivalenti) . Ha sede presso il Palazzo AM. La missione è la seguente: “Assicurare l’efficienza tecnica e il supporto logistico nei settori trasporti, dogane, motorizzazione, carbolubrificanti avio/auto, ossigeno avio, antincendi, NBC, cinefototipografico e controlli chimicofisici ecologici/ambientali degli Enti e Reparti dell’AM, attraverso l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in sinergia con le strutture tecniche degli altri Alti Comandi”. CAPO Vice Capo Segreteria Sezione Contratti e Amministrazione Ufficio Gestione Risorse e Coordinamento Operativo 1° Reparto Supporto Operativo 2° Reparto Servizio Chimico/Fisico Centro Tecnico Rifornimenti (CTR) – Fiumicino (RM) Comando Rete POL - Parma 64° DT – Porto S. Stefano (GR) 65° DT - Taranto 1° LTC - Padova RAMI PA200-EF2000 Bicester (GBR) 2° LTC - Fiumicino RAMI MRCA-EF2000 Erding (DEU) 3° LTC - Mungivacca RAMI EF2000 Torrejon De Ardoz Madrid (ESP) 2° GMA - Forlì 3° GMA – Mungivacca (BA) 1° GRS – Veveri (NO) 4° LTC - Parma 5° LTC - Decimomannu 6° LTC - Trapani 3° Stormo - Villafranca - Distaccamento Aeroportuale di Brindisi 81 L’Ordinamento in AM 3° STORMO – Villafranca Retto da un Col. AAran. La missione è la seguente: “Assicurare le capacità di Sopravvivenza Operativa e il Sostegno Logistico ai Reparti di Volo, alle Unità mobili sistemi missilistici e a componenti mobili del sistema di Comando e Controllo proiettati ad operare, in tutto o in parte, al di fuori delle proprie sedi stanziali. Curare la predisposizione di procedure, metodologie, attrezzature idonee ad ottimizzare e razionalizzare l’attività delle dipendenti articolazioni in occasione di rischieramenti campali, assicurando la manutenzione degli equipaggiamenti/attrezzature in dotazione.” Centro Tecnico Rifornimenti (CTR) – Fiumicino Retto da un Col. AAran. La missione è la seguente: ”Assicurare, sulla base delle direttive ricevute dal Servizio dei Supporti del Comando Logistico, l’acquisizione, il rifornimento e la gestione dei materiali e mezzi nei settori motorizzazione, trasporti, carbolubrificanti avio/auto, ossigeno, controlli chimico/fisici, antincendi, CBRN e cinefototipografico, garantendo la relativa assistenza tecnica, logistica e doganale agli Enti e Reparti della FA”. i. Comando Rete POL – Parma Retto da un Tenente Colonnello AAran che dipende dal Comandante del CTR. La missione è la seguente: “Effettuare il controllo tecnico-amministrativo sulle Ditte esercenti gli oleodotti; curare il mantenimento in efficienza degli impianti e delle relative infrastrutture, provvedendo alla ricezione, immagazzinamento, trasporto e distribuzione dei carburanti assegnati agli Enti di FA”. ii. Gruppi Manutenzione Autoveicoli – Forlì e Mungivacca Retti da un T.Col. AAran/GArs Mot. Auto, sono posti alle dipendenze del Comandante del CTR di Fiumicino. La missione è la seguente: “Assicurare la manutenzione di 3° LT di autoveicoli e Gruppi Elettrogeni. 82 L’Ordinamento in AM Laboratori Tecnici AM di Controllo I Laboratori sono posti alle dipendenze del Capo del Servizio dei Supporti e sono gli EdO di FA preposti ai controlli a carattere chimico-fisico e chimico-tecnologico. Il Capo Laboratorio è un Ufficiale Superiore GArn Chim. (con l’eccezione del 5° e del 6° LTC per i quali è invece previsto un Cap. GArn Chim.). I Laboratori sono 6 e hanno sede: 1° Laboratorio a Padova; 2° Laboratorio a Fiumicino (RM); 3° Laboratorio a Mungivacca (BA); 4° Laboratorio a Parma; 5° Laboratorio a Decimomannu (CA); 6° Laboratorio a Trapani. Distaccamento Aeroportuale – Brindisi Retto da un Col. AArnn/AAran. La missione è la seguente: “Assicurare il supporto logistico amministrativo agli Edo/Organismi Internazionali coubicati sul sedime aeroportuale. Assicurare i servizi di assistenza al volo, controllo traffico aereo e meteo per tutto il traffico aereo militare e civile operante sulla base. Assicurare l’efficienza del poligono di tiro di Punta della Contessa coordinandone e gestendone l’utilizzo". Servizio di Commissariato e di Amministrazione Comando Intermedio retto da un Gen. Isp./Brig. Gen. CCrn. Ha sede presso il Palazzo AM. La missione è la seguente: “Assicurare il soddisfacimento delle esigenze relative ai settori del contante, del vettovagliamento, del vestiario-equipaggiamento, del materiale ordinario, dei servizi generali di supporto degli Enti e Reparti dell’AM, nonché della corresponsione dei trattamenti economici al personale della FA in servizio e in ausiliaria, attraverso l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in coordinamento con gli Alti Comandi dell’AM”. 83 L’Ordinamento in AM CAPO VICE CAPO Ufficio Gestione Risorse e Coordinamento Operativo Segreteria Reparto di Commissariato Reparto di Amministrazione 1° Ufficio 1° Ufficio 2° Ufficio 2° Ufficio 3° Ufficio 3° Ufficio Direzione Commissariato Magazzino Centrale di Comm. Guidonia 4° Ufficio Servizio Infrastrutture Comando Intermedio retto da un Gen. Isp./Brig. Gen. GArn Infr. Imp.. Ha sede presso il Palazzo AM. La missione è la seguente: “Assicurare il soddisfacimento delle esigenze relative al settore delle infrastrutture comunque in uso agli Enti e Reparti dell’AM, con particolare riguardo alle piste e alle infrastrutture di volo, attraverso l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in sinergia con le strutture tecniche degli altri Alti Comandi. Collaborare alla definizione dei programmi per l’acquisizione, la dismissione e l’utilizzazione del patrimonio immobiliare in uso all’AM”. 84 L’Ordinamento in AM CAPO Ufficio Gestione Risorse e Coordinamento Operativo Segreteria Ufficio Contratti e Amministrazione Ufficio Collaudi e Certificazioni 1° Reparto Programmi 2° Reparto Lavori Reparti Genio AM Reparti Genio AM Reparti Genio AM Reparti Genio AM – RGAM Retti da un Col. GArn Infr. Imp., hanno sede presso Villafranca (1°), Ciampino (2°) e Bari Palese (3°). La missione è la seguente: “Finalizzare studi, indagini, progettazioni, appalti ed esecuzione di lavori necessari per assicurare la disponibilità e l’efficienza delle infrastrutture in uso all’AM anche in situazione di crisi. Progettare, appaltare e curare, su delega di GENIODIFE, l’esecuzione dei lavori di FA, SMD e SGD, nonché dei lavori di manutenzione per le aree SMD e SGD”. I Reparti hanno alle proprie dipendenze i Servizi Tecnici Distaccati Infrastrutture collocati nel proprio territorio di giurisdizione. Servizio Sanitario AM Comando Intermedio retto da un Gen. Isp./Brig. Gen. CSArn. Ha sede presso il Palazzo AM. La missione è la seguente: “Assicurare l’attività di prevenzione e di assistenza sanitaria nei confronti del personale dell’AM, comprensiva degli accertamenti di specifiche idoneità operative, a beneficio anche di altre FA e/o di organismi esterni alla FA, attraverso l’opera dei Reparti ed Enti 85 L’Ordinamento in AM dipendenti e in sinergia con le strutture tecniche degli altri Alti Comandi”. La sanità di aderenza42 è assicurata dalle Infermerie Principali AM e dalle Infermerie di Corpo, alle quali si fa cenno nel prosieguo della presente pubblicazione. CAPO VICE CAPO Segreteria Ufficio Gestione Risorse Umane Ufficio Coordinamento Tecnico 2° Ufficio Medicina Legale, Medicina del Lavoro e Medicina Aeronautica e Spaziale 1° Ufficio Approvvigionamento e Amministrazione 3° Ufficio Igiene e Assistenza Sanitaria CAPO Infermeria Principale Villafranca Istituto di Medicina Aerospaziale AM Milano Istituto di Perf.to e Add.to Med. Aeron. e Spaziale - Roma Commissione Sanitaria d’Appello - Roma Istituto di Medicina Aerospaziale AM Roma DMML Bari Centro Aeromedico Psicofisiologico Bari 42 Attività espletata prevalentemente dalle “Infermerie di Corpo” nell’ambito delle seguenti aree: assistenza sanitaria di urgenza, attività diagnostica/prevenzione al personale degli Enti ove sono dislocate; compiti medico legali di accertamento dell’idoneità al servizio, follow up sanitario pre e post deployment, provvedendo altresì alle pratiche vaccinali; cura dell’efficienza psico-fisica del personale navigante attraverso controlli periodici e straordinari, aggiornamenti sull’aerofisiologica, aspetti connessi al volo e norme dietetiche/igieniche; attuazione, in collaborazione con il datore di lavoro e con il Servizio di Prevenzione e Protezione, delle misure per la tutela della salute e dell’integrità psico-fisica del personale militare e civile, assicurando un’azione capillare sul territorio di competenza 86 L’Ordinamento in AM Istituto di Medicina Aerospaziale dell’AM – Milano e Roma Retti da un Brig. Gen. CSarn, sono posti alle dipendenze del Capo del Servizio Sanitario AM. La missione è la seguente: “Svolgere i compiti previsti nel Libro I, titolo V del D.Lgs. 66/10 della Sanità Militare, nei confronti di tutto il personale militare aeronavigante e non, secondo le procedure consolidate, nelle more dell’adozione da parte del Ministero della Difesa di decreti aventi natura non regolamentare in cui potrà essere recepita la regolamentazione prevista nel RD 2410/1926 -Regolamento sul Servizio Sanitario Aeronautico-. Svolgere i compiti previsti dalla normativa sanitaria nazionale, con particolare riguardo a quella riguardante l’Aviazione Civile e quelli comunque assegnati dalle SA”. L’Istituto, inoltre, svolge tutte le altre attività sanitarie sulla base di appositi protocolli di intesa fra l’AM e altri soggetti giuridici; tratta e definisce le pratiche medico-legali relative al personale di FA (visite mediche preventive, periodiche e straordinarie); effettua attività diagnostica, terapeutica e preventiva finalizzata al mantenimento, potenziamento e recupero dell’efficienza psicofisica del personale. Infermerie Principali Le Infermerie Principali assicurano la funzione sanitaria di aderenza. Esse garantiscono le operazioni di primo rischieramento nei Teatri Operativi (IP di Villafranca) e di supporto alle operazioni Fuori Area contribuendo in attività specifiche di assistenza sanitaria avanzata e di evacuazione aeromedica – CASEVAC, MEDEVAC e STRATEVAC - (IP di Pratica di Mare). Le Infermerie Principali di Villafranca e di Pratica di Mare dipendono dal Capo del Servizio Sanitario AM. Istituto di Perfezionamento e Addestramento in Medicina Aeronautica e Spaziale - Roma Retto da un Direttore Brig. Gen. CSArn che dipende dal Capo del Servizio Sanitario AM. La missione è la seguente: 87 L’Ordinamento in AM “Assicurare la corretta organizzazione di tutte le attività formative e addestrative in campo sanitario, svolgendo le attività connesse con la qualifica di unico Provider di Forza Armata di Educazione Continua in Medicina”. Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra (PISQ) – Perdasdefogu Retto da un Gen. BA, comprende la base e il poligono “a terra” di Perdasdefogu e il distaccamento AM di Capo S. Lorenzo. Il poligono, alimentato con personale AM (50%), EI (35%) e MM (15%), è stato costituito nel 1956 ed è l’unico del genere in Italia. La missione è la seguente: “Provvedere alle predisposizioni necessarie per effettuare: - prove, sperimentazioni e collaudo di razzi, missili, velivoli teleguidati e materiali di armamento; - addestramento delle unità missilistiche”. c. COMANDO DELLE (CSAM/3ªRA) SCUOLE DELLE’AM43/3ª REGIONE AEREA Retto da un Gen. SA, il CSAM/3ªRA ha assunto l’attuale denominazione e sede di servizio (Bari) dal 1° luglio 2008 a seguito di una profonda trasformazione ordinativa che ha visto l’accorpamento con il Comando della 3a RA. La missione è la seguente: “Assicurare sulla base delle direttive e delle deleghe ricevute, la selezione e le attività correlate al reclutamento del personale da immettere in FA. Provvedere, per il suddetto personale, alla formazione militare e culturale propedeutica al successivo addestramento e impiego, ivi compreso quello dirigenziale e, nei casi contemplati, del personale di altre FA, Corpi e Organismi nazionali ed esteri. Assicurare le funzioni territoriali e di collegamento con gli Enti e le Amministrazioni Territoriali”. Tutto il settore formativo della FA è stato oggetto di una profonda ristrutturazione, in attuazione del DLgs 464/97 e successive integrazioni (DLgs 253/05) nonché Legge 7 agosto 2012 n. 135 (cd. Spending Review), mediante soppressione, accorpamento e razionalizzazione degli Istituti di Formazione. 43 Art. 146 del COM. 88 L’Ordinamento in AM COMANDANTE VICE COMANDANTE Ufficio Comando Segreteria Ufficiale Addetto Ufficio Rappresentanza Militare / PUMASS Reparto Territorio e Patrimonio Reparto Territoriale Personale Ufficio Relazioni con il Pubblico Servizio Intermedio Prevenz. e Protezione Segreteria Particolare Ufficio Consulenza Affari Giuridici Ufficio Sicurezza Ufficio Sicurezza Volo Ufficio Consulente Civile Responsabili di Progetto Ufficio del Cappellano Militare Ufficio Personale Organismo CC Ufficiale Sicurezza Volo/ATM 5 Dipartimenti Didattici Sezione EAD CAPO DI STATO MAGGIORE Sala Situazioni 2° Ufficio Ordinamento Personale e Affari Amministrativi 1° Ufficio Pianificazione Generale Segreteria 3° Ufficio Formazione Addestramento e Standardizzazione 4° Ufficio Tecnico Logistico L’organigramma che segue riporta gli Enti/Reparti dipendenti dal Comandante delle Scuole dell’A.M./3ª RA. COMANDANTE delle SCUOLE dell’AM/3ª RA Scuola di Aerocooperazione (Guidonia) VICE COMANDANTE Q.G. del CSAM/3ªRA (Bari) Com. Aerop./Gruppo Volo a Vela (Guidonia) Centro di Selezione A.M. (Guidonia) Distacc. Aeroportuale (Alghero) Distacc. Aeronautico (Montescuro) Distacc. Aeronautico (Otranto) Distacc. Aeronautico (Siracusa) RAMI SHEPPARD (USA) RAMI KALAMATA (GRECIA) CAE MULTI CREW (Pratica di Mare) Accademia Aeronautica (Pozzuoli) Istituto di Scienze Militari Aeronautiche (Firenze) Scuola Volontari di Truppa AM (Taranto) Centro di Formazione Aviation English (Loreto) Scuola Marescialli/Com.do Aeroporto (Viterbo) 70° Stormo (Latina) 61° Stormo (Lecce) 89 Scuola Specialisti AM (Caserta) 72° Stormo (Frosinone) L’Ordinamento in AM Lo Stato Maggiore Accentra le funzioni di coordinamento di tutte le attività/responsabilità del settore formativo, assistendo il Comandante nell’espletamento dei suoi compiti per l’assolvimento della missione assegnata all’Ente. I compiti consistono nello sviluppare le attività di studio in materia di ordinamento e impiego del personale in forza al Comando delle Scuole e fornire gli indirizzi e le priorità per la gestione delle risorse umane assegnate; fornire supporto al processo decisionale delle SA per la direzione, il coordinamento e il controllo delle attività dei Comandi ed Enti dipendenti; predisporre l’emanazione delle direttive nel settore della formazione e della selezione finalizzate al conseguimento degli obiettivi del Comando delle Scuole; proporre modifiche, varianti o correttivi da attuare al fine di ottimizzare l’attività formativa e selettiva, nonché l’impiego delle risorse assegnate per l’assolvimento della missione. Istituto di Scienze Militari Aeronautiche (ISMA) - Firenze Retto da un Gen. DA/BA. La missione è la seguente: “Elevare il livello culturale generale, tecnico-scientifico e professionale degli Ufficiali e, per specifiche competenze professionali, del personale appartenente alle altre Forze Armate (FA) e personale civile dell’Amministrazione Difesa (AD), sviluppandone e perfezionandone la preparazione professionale nelle mansioni direttive e dirigenziali della FA mediante la pianificazione e lo svolgimento di specifici Corsi di formazione avanzata, di tipo tecnico – manageriale e metodologico – didattico, anche, nei casi previsti, di livello universitario. Pianificare e svolgere Corsi per Ufficiali responsabili dei settori istruzionali e per Ufficiali e Sottufficiali insegnanti e istruttori a terra delle Scuole AM e personale di altre FA o Corpi dello Stato e personale Civile della Difesa. Svolgere la prima fase dei Corsi per Istruttore di Volo e di Specialità (formazione teorica a terra) per Ufficiali Piloti. Svolgere attività di focal point AM per gli aspetti delle discipline leadership, comunicazione e Project Management e per ciò che concerne la progettazione e produzione della formazione e-learning. Svolgere attività di ricerca e sviluppo sulle metodologie innovative ed esperienziali in AM. Esercitare azione direttiva, coordinatrice e di 90 L’Ordinamento in AM controllo sulle attività svolte presso la dipendente Scuola Militare Aeronautica G. Douhet”. COMANDANTE SCUOLA MILITARE AERONAUTICA “G. DOUHET” VICE COMANDANTE Ufficio Comando NUCLEO CC PM Ufficio del Cappellano Militare Ufficio Presidio Consulente Giuridico Sezione PUMASS Infermeria di Corpo Servizio Locale Comprensoriale Prevenzione e Protezione Servizio Amministrativo Sezione Pubblica Informazione e Cerimoniale Psicologo CIFRA REPARTO PER LA FORMAZIONE DIDATTICA E MANAGERIALE (REFODIMA) Direzione Studi Comando Corsi Reparto Servizi Tecnici e Generali La Scuola G. DOUHET, retta da un Colonnello AArnn/AAran, è posta alle dipendenze dell’Istituto ed è ubicata sullo stesso sedime. Accademia Aeronautica - Pozzuoli L’Accademia Aeronautica, Retta da un Gen. DA/BA, è il principale Istituto di Formazione degli Ufficiali in SPE. Istituita il 5 novembre 1923, ha iniziato la propria attività nella sede attuale di Pozzuoli (NA) dal Dicembre 1962. La missione è la seguente: “Provvedere alla formazione militare e morale dei giovani destinati a diventare Ufficiali dell’AM nonché alla loro istruzione professionale specifica e, nei casi previsti, a quella universitaria, propedeutiche all’esercizio del comando nelle mansioni direttive e dirigenziali della FA.” Scuola Specialisti AM - Caserta Retta da un Col. AArnn. La missione è la seguente: “Provvedere alla formazione militare e morale degli Specialisti destinati a prestare servizio nell’Aeronautica Militare, nonché del personale specialista di altre Forze Armate (FA), Corpi Armati e Forze di Polizia legato all’assistenza dei mezzi aerei”. 91 L’Ordinamento in AM Scuola Marescialli AM/Comando Aeroporto – Viterbo Retta da un Col. AArnn Nav./AAran. La missione è la seguente: “Provvedere alla formazione militare e morale nonché all’istruzione professionale specifica degli Allievi Marescialli e dei Sottufficiali del Ruolo Marescialli dell’AM. Assicurare la fornitura dei Servizi della Navigazione Aerea e garantire, in accordo a quanto previsto nei piani operativi di settore, l’efficienza delle installazioni aeroportuali funzionali all’attività di volo”. Scuola Volontari di Truppa AM – Taranto Retta da un Col. AArnn Nav./AAran. La missione è la seguente: “Provvedere alla formazione militare e morale del personale di Truppa destinato a prestare servizio in AM, nonché alla relativa istruzione professionale specifica”. Scuola di Aerocooperazione – Guidonia Retto da un Gen. BA, è un Istituto a carattere Interforze. Dipende, per l’impiego, dal Comandante delle Scuole dell’AM/3ª RA, su delega del CaSMD, a eccezione dell’emanazione di direttive didattiche, formative e di addestramento in campo interforze e della potestà ordinativa che rimangono attestate al Capo di SMD. La missione è la seguente: “Specializzare il personale delle FA, e dei Corpi Armati dello Stato, nel campo dell’interpretazione delle immagini telerilevate (aeree e satellitari) ed in quello dell’aerocooperazione”. Presso la Scuola vengono svolti corsi di soccorso aereo, ricognizione aerea a vista e attività di sale operative di Reparti. Centro di Selezione Aeronautica Militare – Guidonia Retto da un Col. AArn/AAra. La missione è la seguente: “Provvedere allo svolgimento delle attività selettive e di orientamento professionale relative ai concorsi di interesse dell’Aeronautica Militare”. 92 L’Ordinamento in AM Comando Aeroporto/Gruppo di Volo a Vela – Guidonia Retto da un Col. AArnn. La missione è la seguente: “Assicurare il supporto logistico–amministrativo agli Enti/Reparti ubicati sul sedime aeroportuale, nonché tutti i servizi necessari per il sicuro ed efficace svolgimento dell’attività di volo. Svolgere i Corsi di Volo a Vela per i frequentatori dei Corsi Normali dell’Accademia Aeronautica per il conseguimento dell’abilitazione aliante prevista dall’iter Brevetto Pilota Militare nonché l’attività volovelistica prevista per il Personale Militare e concorrere nell’attività promozionale dell’immagine della Forza Armata, mediante lo svolgimento dei Corsi di Cultura Aeronautica. Supportare l’attività di volo del CSAM/3ªRA mediante voli di collegamento e trasporto, assicurando, per quanto di competenza, le attività tecniche di manutenzione assegnate. Sviluppare e supportare l’attività semestrale di volo minima e/o complementare per il personale del Ruolo Naviganti in FEO presso gli Enti Centrali che sia stato assegnato per tale attività presso il Comando Aeroporto/Gruppo di Volo a Vela”. Centro di Formazione Aviation English – Loreto Retto da un Col. AArnn Nav./AAran. La missione è la seguente: “Curare la formazione nel settore dell’Aviation English del personale aeronavigante dell’Aeronautica Militare e di altre Forze Armate e dicasteri e del personale non navigante (quali controllori di volo), per la successiva certificazione ENAC ai fini del rilascio della licenza di pilota commerciale standard EASA e della licenza comunitaria dei controllori del traffico aereo e del personale appartenente a precise specialità che, in accordo a normative europee di settore, impongono un adeguato livello di conoscenza tecnico – linguistica per il conseguimento della licenza di manutentore aeronautico." 61° Stormo – Lecce Retto da un Col. AArnn Nav. Pil. La missione è la seguente: “Provvedere alla formazione, per il conseguimento del Brevetto di Pilota Militare, degli Allievi Piloti dell’Aeronautica Militare e alla formazione pre-operativa del personale navigante e concorrere, con i 93 L’Ordinamento in AM propri assetti, all’attività operativa della FA secondo le modalità richieste”. 70° Stormo – Latina Retto da un Col. AArnn Nav. Pil. La missione è la seguente: “Svolgere le previste selezioni e corsi per il conseguimento del brevetto di pilota/navigatore d’aeroplano e per l’addestramento iniziale su velivoli a elica, per gli allievi naviganti dell’AM, delle altre FF.AA. e Corpi Armati dello Stato.” 72° Stormo – Frosinone Retto da un Col. AArnn Nav. Pil. La missione è la seguente: “Svolgere i previsti corsi per il conseguimento dell’abilitazione di pilota d’elicottero per i piloti militari dell’AM, nonché i corsi per il conseguimento del brevetto di pilota di elicottero per il personale delle altre FA e Corpi dello Stato”. CENTRO ADDESTRAMENTO EQUIPAGGI MULTI CREW - Pratica di Mare Retto da un Col. AArnn. La missione è la seguente: “Svolgere i corsi per l’addestramento avanzato su velivoli plurimotore, per gli allievi naviganti dell’AM, delle altre FA e Corpi Armati dello Stato al fine del conseguimento del brevetto di pilota militare (BPM) o brevetto militare di pilota (BMP). Assicurare l’addestramento basico del personale neo assegnato reimpiegato alle linee Multi Crew, assicurando la standardizzazione dell’addestramento delle varie linee operative. Effettuare i corsi per il conseguimento delle qualifiche riconosciute dall’autorità civile competente (ENAC)”. 94 L’Ordinamento in AM 9. ORGANIZZAZIONE PERIFERICA DELL'AM (Enti “Tipo”) L’organizzazione periferica dell’AM comprende tutti i Reparti ed Enti, dipendenti dai tre Comandi di Vertice e dislocati sul territorio nazionale, attraverso il cui operare l’Aeronautica Militare porta a compimento i compiti istituzionali assegnati. a. LO STORMO Gli Stormi sono unità operative organicamente costituite e dotate di autonomia nel campo dell’impiego e in quello logistico, tecnico e amministrativo, tale da consentire loro l’assolvimento della Missione assegnata. Di seguito si riporta l’organigramma tipico. Corre, tuttavia, l’obbligo di precisare che alcuni Reparti hanno strutture diverse in funzione degli assetti/sistemi d’arma assegnati. ORGANIGRAMMA GENERALE DI UNO STORMO “TIPO” COMANDANTE Ufficio Operazioni VICE COMANDANTE Ufficiale P.I. e Comunicazione Ufficio Comando Ufficio Sicurezza Volo Ufficiale S.V./ATM Sezione Aerocooperazione Cappellano Militare Consulente Giuridico Ufficio Presidio e Circoscrizione Nucleo CC per l’A.M. Servizio Locale Prevenzione e Protezione CIFRA Sezione P.UMA.S.S. Gruppo Servizi Tecnico Operativi Gruppo/i di Volo Gruppo Efficienza Aeromobili Gruppo Protezione delle Forze Gruppo Servizi Logistico Operativi Infermeria di Corpo Servizio Amministrativo Gli Stormi sono sede di Comando di aeroporto armato, di Presidio Aeronautico e alcuni di essi fungono anche da Capoluogo di Circoscrizione. La missione è fissata dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, ed enunciata nei suoi elementi essenziali nelle TOO dello Stormo. La denominazione è fissata nella Circolare Ordinativa di costituzione e nella rispettiva TOO nella quale sono riportati anche i compiti di dettaglio che il Comandante di Stormo deve assolvere. 95 L’Ordinamento in AM b. QUARTIER GENERALE VERTICE (QG) DI ALTO COMANDO/ORGANISMO DI Il QG è l’Ente di FA preposto ad assicurare il supporto logistico o logistico/amministrativo al Comando/Organismo di Vertice coubicato e agli altri Enti AM/Interforze/Direzioni Generali/Enti dell’area TA della Difesa coubicati. Sono unità organicamente costituite e dotate di autonomia nel campo dell’impiego e in quello logistico, tecnico e amministrativo, tale da consentire l’assolvimento dei compiti assegnati. Al QG possono essere assegnati compiti di natura “presidiaria”, ma non di capoluogo di circoscrizione. In tal caso si avvarrà di un apposito Ufficio Presidio. Attualmente sono costituiti i seguenti QG: Comando Aeroporto/QG della 1ª Regione Aerea – Linate (MI): Comando Aeroporto/QG del COMAER – Centocelle (RM); QG Comando delle Scuole dell’AM/3ª Regione Aerea (BA). QUARTIER GENERALE DI ALTO COMANDO COMANDANTE Cappellano Militare Ufficio Comando Consulente Giuridico Sezione PUMASS Servizio Locale Prevenzione e Protezione Ufficio Sicurezza Volo CIFRA Ufficio Presidio Gruppo Servizi Tecnico Operativi c. Gruppo Servizi Tecnico Logistici Infermeria di Corpo (1) Ove previsto da SMA – 1° Reparto (2) escluso il Comando Aeroporto/QG del COMAER Servizio Amministrativo(2) (1) (1) Gruppo/Compagnia Protezione delle Forze IL COMANDO AEROPORTO Il Comando Aeroporto ha il compito di assicurare il supporto logistico-amministrativo agli EdO di Forza Armata/Interforze ubicati sul 96 L’Ordinamento in AM proprio sedime o nella circoscrizione di competenza. Inoltre garantisce il coordinamento e il controllo dell’attività di volo svolta sull’aeroporto assicurando, di norma, i Servizi alla Navigazione Aerea. Il Comando Aeroporto ha un’architettura simile a quella dello Stormo, dal quale si differenzia per l’assenza sia di assetti di volo organicamente costituiti e permanentemente assegnati sia delle altre articolazione direttamente correlate all’impiego del mezzo aereo (Gruppi di Volo, Gruppo Efficienza Aeromobili, Ufficiale SV, ecc…). È Comandato da un Col. AArnn/AAran, fatta eccezione per il Comando Aeroporto – Pratica di Mare che invece è retto da un Gen. B.A. (o, in alternativa, Gen. B. AAran). Attualmente sono costituiti i seguenti Comandi Aeroporto: Comando Aeroporto – Pratica di Mare (RM); Comando Aeroporto – Aviano (PN); Comando Aeroporto – Cameri (NO); Comando Aeroporto – Capodichino (NA); Comando Aeroporto - Sigonella (SR); Comando Aeroporto/Gruppo Volo a Vela – Guidonia (RM); Comando Aeroporto/Centro Storiografico e Sportivo – Vigna di Valle (RM); Scuola Marescialli AM/Comando Aeroporto – Viterbo. COMANDANTE Ufficio del Cappellano Militare Ufficio Comando Consulente Giuridico Sezione PUMASS Servizio Locale Prevenzione e Protezione Ufficio Operazioni CIFRA Ufficio Presidio e Circoscrizione (1) Ufficiale Sicurezza Volo/ATM Ufficiale SV Gruppo Servizi Tecnico Operativi (1) Gruppo Servizi Tecnico Logistici Infermeria di Corpo Ove previsto da SMA – 1° Reparto 97 Servizio Amministrativo Gruppo/Compagnia Protezione delle Forze L’Ordinamento in AM d. DEPOSITI CENTRALI, TERRITORIALI E SUSSIDIARI AM I Depositi sono enti di rifornimento di 2a linea preposti ad accentrare, immagazzinare, custodire e conservare i materiali di competenza provenienti da fonti esterne, acquistati o comunque approvvigionati. I Depositi normalmente distribuiscono il materiale agli enti di rifornimento di 1° linea (Servizio Rifornimenti MSA di Base/Sezione Rifornimenti GEA). Inoltre gestiscono il flusso logistico relativo ai materiali inefficienti da inviare agli Enti manutentori per la riparazione e successivo reinserimento nel ciclo d’impiego. Svolgono le funzioni di programmazione delle scorte e valutano i fabbisogni di materiale da approvvigionare. e. TELEPOSTI AM I Teleposti svolgono attività finalizzate al funzionamento di apparati e installazioni per le telecomunicazioni e/o meteo, nonché alla relativa manutenzione. I Teleposti possono essere: Teleposti Meteorologici (METEO); Teleposti per Telecomunicazioni (TLC); Teleposti misti TLC/METEO. Sono retti da 1° Marescialli Lgt. e dipendono, in ragione della loro specificità (Meteo, TLC o TLC/Meteo) rispettivamente dal CNMCA i primi e dal 1° e 2° RTC, in base alla loro dislocazione geografica, gli altri. È in itinere un progetto di remotizzazione dei teleposti mediante l’implementazione di sistemi di gestione automatizzata. f. DISTACCAMENTO AEROPORTUALE/AERONAUTICO I Distaccamenti sono Reparti autonomi costituiti per esigenze operative, tecniche, logistiche e amministrative. Presso alcuni Distaccamenti sono attivati Organismi di Protezione Sociale (OPS) a favore degli appartenenti alle FFAA e ai loro familiari. È generalmente comandato da un Ten. Col. AAran. In funzione della presenza, o meno, di infrastrutture per l’attività di volo e del carattere permanente o temporaneo, possono essere: 98 L’Ordinamento in AM Distaccamenti Aeroportuali (presenza infrastrutture per il volo); Distaccamenti Aeronautici/AM (non dotati di infrastrutture per il volo); Distaccamenti Straordinari (a carattere temporaneo - costituzione a cura dello SMA o del Comando di Vertice competente). Attualmente sono costituiti i seguenti Distaccamenti: Distaccamento Aeroportuale – Brindisi; Distaccamento Aeroportuale – Elmas (CA); Distaccamento Aeroportuale – Alghero (SS); Distaccamento Aeroportuale – Dobbiaco (BZ); Distaccamento Aeroportuale – Pantelleria (TP); Distaccamento Aeroportuale – S. Nicolò (VE); Distaccamento AM – Capo Mele (SV); Distaccamento AM – Lampedusa (AG); Distaccamento AM – Sarzana Luni (SP); Distaccamento AM – Capo S. Lorenzo (CA); Distaccamento Aeronautico – Jacotenente (FG); Distaccamento Aeronautico – Montescuro (CS); Distaccamento Aeronautico – Terminillo (RI): Distaccamento Aeronautico – Otranto (LE); Distaccamento Aeronautico – Siracusa. 99 L’Ordinamento in AM 10. RAPPRESENTANZE DELL’AERONAUTICA MILITARE (RAMI) La complessità dei moderni sistemi d’arma, unitamente agli alti costi associati alle attività di ricerca e sviluppo, hanno spinto molti Paesi a ricercare sinergie industriali e logistiche per gestire programmi che altrimenti sarebbero troppo complessi e onerosi per una singola nazione e conseguire, in tal modo, economie di scala. L’Aeronautica Militare partecipa in maniera attiva alle iniziative di cui sopra inviando il proprio personale all’estero sia presso organismi internazionali sia presso strutture costituite ad hoc e denominate Rappresentanze dell’Aeronautica Militare (RAMI). Le Rappresentanze dell’Aeronautica Militare all’estero sono Elementi di Organizzazione costituiti per seguire attività di cooperazione in paesi stranieri regolate da accordi internazionali (Memorandum of Understanding, Lettera di Intenti, Accordo Tecnico etc.). Le citate attività riguardano, di norma, lo sviluppo, l’acquisizione, l’ammodernamento e la gestione di sistemi d’arma, la cooperazione nel campo logistico ed in quello dell’addestramento del personale finalizzato alla standardizzazione di procedure, tecniche e tattiche di combattimento, la standardizzazione degli armamenti, la definizione di dottrine operative comuni. La costituzione di tali elementi di organizzazione all’estero è autorizzata dal Ministro della Difesa a fronte di richiesta formulata dallo Stato Maggiore della Difesa, sulla base delle esigenze prospettate dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica. 100 L’Ordinamento in AM 11. ELEMENTI DI ORGANIZZAZIONE EXPEDITIONARY/DEPLOYABLE Lo strumento Militare, alla luce degli impegni internazionali assunti dall’Italia e dei nuovi scenari geopolitici, dovrà essere in grado di fronteggiare improvvise minacce e di operare a distanza dalla Madrepatria. Per queste ragioni, la FA ha deciso di dotarsi di strumenti “expeditionary/deployable” in grado di operare tanto sul territorio nazionale quanto all’estero. Tali organismi sono strutturati secondo criteri di modularità organizzativa ed in maniera tale da esprimere capacità operative/logistiche interoperabili ed integrabili in contesti interforze e internazionali. Gli Elementi di Organizzazione (EdO) che soddisfano i suddetti criteri appartengono alle tipologie di seguito elencate. Deployment/Redeployment Team (D/R Team): Unità leggera di proiezione logistica che assicura la capacità di dispiegare gli elementi abilitanti del Combat Service Support (CSS) per supportare operazioni nella terza dimensione, mediante l’implementazione dei servizi aeroportuali e di supporto indispensabili per consentire al Potere Aereo di esprimersi secondo dottrina. Al termine dell’esigenza operativa provvede al ripiegamento e recupero dei componenti, sistemi ed assetti riutilizzabili. Air Mobility Operation Unit (AMOU): Unità in grado di assicurare, stand-alone o in maniera integrata con i “Deployment/Redeployment Team”, le funzioni di Air Terminal Operations, provvedendo alla gestione di ponti aerei e/o trasporti multimodali, in ambiente Joint & Combined, per l’attivazione di insediamenti aeronautici e per il supporto specifico di componenti/elementi del Potere Aereo di particolare rilevanza (quali, a titolo esemplificativo, JFACC e SOATG). Forward Support Base (FSB): Insediamento aeronautico avanzato nell’Area of Operation (AoO) idoneo a operare per periodi di tempo circoscritti. Comprende elementi di proiezione logistica in grado di assicurare i livelli basici dei servizi CSS a supporto delle operazioni aeree. AirPort Of Debarkation (APOD): Insediamento aeronautico avanzato, generalmente collocato all’interno dell’Area of Operation (AoO), rispondente a esigenze di intervento sostenute nel tempo per l’immissione nell’AoO delle forze e dei materiali necessari. Rappresenta il punto di ingresso/uscita in/dall’AoO per via aerea. Deployable Operating Base (DOB): Insediamento aeronautico avanzato nell’AoO rispondente a esigenze di intervento sostenuto nel 101 L’Ordinamento in AM tempo ed avente configurazione ordinativa di tipo modulare, attivabile in funzione delle esigenze operative. Comprende componenti CS/CSS ad elevata prontezza ed in grado di assicurare tutti i servizi aeroportuali indispensabili per il supporto alle forze aeree nazionali e di coalizione e di soddisfare le esigenze di Real Life Support del contingente rischierato. Joint Force Air Component Command (JFACC): Comando in grado di condurre la pianificazione e l’esecuzione di operazioni aeree complesse. Il Comando riceve supporto da un QG che comprende componenti CS/CSS. Il Comando deve essere in grado di mantenere il controllo centralizzato delle operazioni aeree nell’AoO e la sua attivazione si rende necessaria per la conduzione di operazioni sostenute nel tempo. Struttura e funzioni del JFACC sono disciplinate nel dettaglio nella pubblicazione NATO AJP-3.3. Task Force Air (TFA): Raggruppamento di unità di carattere Operativo/Combat, posti alle dipendenze di un unico Comandante, costituito con lo scopo di portare a termine una determinata operazione o missione. La Task Force è dimensionabile in funzione della missione assegnata ed in grado di operare autonomamente o all’interno di un più ampio dispositivo Joint e/o Combined. Reparto Autonomo di Volo (RAV): Reparto costituito allo scopo di assicurare la cornice ordinativa necessaria per inquadrare Forze, provenienti da uno o più Enti, deputate allo svolgimento di attività di volo, di tipo addestrativo e/o operativo, in scenari complessi ed in contesti a carattere internazionale. L’EdO, oltre alle unità di volo, comprende di norma le componenti necessarie per il rischieramento degli assetti, per la trattazione di aspetti di carattere amministrativo e per il sostegno logistico e manutentivo degli aeromobili. Special Operations Air Task Group (SOATG): EdO costituito per assicurare il supporto aereo alle operazioni delle Forze Speciali. E’ organizzato in un Head Quarter (HQ) con funzioni di C2 ed in componenti operative (Special Operation Air Task Unit). Il Task Group comprende inoltre gli elementi di CS/CSS necessari in funzione della missione assegnata. 102 L’Ordinamento in AM 12. CIRCOSCRIZIONE AEROPORTUALE Per Capoluogo di Circoscrizione si intende un aeroporto armato al quale sono attribuiti compiti non attinenti alla “missione operativa” istituzionale, ma relativi alla gestione del personale, alle predisposizioni operative e alla supervisione di altri Enti AM presenti nell’area di competenza. I Capoluoghi di Circoscrizione, e le rispettive giurisdizioni territoriali, sono determinati dal Capo di SMA, anche su proposta dei Comandi di Vertice, con apposita CO predisposta dallo SMA - 1° Reparto. La giurisdizione territoriale coincide con una o più province amministrative, in modo da assicurare, senza soluzione di continuità, la copertura dell’intero territorio nazionale. Gli aeroporti “Capoluogo di Circoscrizione” sono individuati tra quelli sede permanente di Brigata/Stormo in quanto strutturati con elementi di organizzazione in grado di ottemperare efficacemente ai compiti assegnati, i principali dei quali sono: l’elaborazione e l’attuazione dei piani di dettaglio per l’attivazione degli aeroporti non attivati, la preparazione delle zone di terreno predesignate quali sedi di reparti operativi e il relativo mantenimento in funzione e sorveglianza; l’implementazione delle misure previste nei sistemi di allarme nell’ambito degli Enti/Reparti dislocati sul territorio di giurisdizione; il coordinamento ed il controllo delle attività relative alla protezione del personale, delle installazioni aeronautiche, dei mezzi in dotazione nell’ambito degli Enti/Reparti dislocati sul territorio di giurisdizione; l’attuazione dei provvedimenti connessi con la mobilitazione, anche per quanto riguarda gli Enti/Reparti dislocati sul territorio di giurisdizione. 103 L’Ordinamento in AM 13. PRESIDIO MILITARE Si intende per Presidio Militare una porzione di territorio sede stanziale o temporanea di unità militari che per consistenza e livello di comando consentono l’assolvimento delle attribuzioni presidiarie. Nelle località in cui coesistono Comandi di Presidio di diverse FA, essi, ai fini delle attribuzioni presidiarie, sono tra loro indipendenti. Ciascun Comandante assolve le proprie funzioni limitatamente al personale e agli Enti della propria FA. Il Comandante di Presidio più elevato in grado (o più anziano), purché con dipendenza dal Ministero della Difesa, dà disposizioni per il coordinamento e la direzione, nel campo delle esigenze presidiarie di interesse comune, alle singole FA ed entro i limiti territoriali di Presidio concordati tra i singoli Comandanti. 104 L’Ordinamento in AM 14. PRESIDIO AERONAUTICO Si intende per Presidio Aeronautico una determinata area geografica nella quale sono insediati stabilmente Enti AM retti da un Ufficiale. Il Presidio Aeronautico può anche avere carattere di temporaneità qualora Reparti di volo o Enti AM siano provvisoriamente rischierati in una determinata località non facente parte di altro Presidio Aeronautico. I Capoluoghi di Circoscrizione Aeroportuale svolgono anche le funzioni di Presidio Aeronautico per tutto il territorio della Circoscrizione. In talune province, tuttavia, le funzioni presidiarie sono sottratte alle competenze del Comando Capoluogo di Circoscrizione Aeroportuale e sono assegnate a Comandi specifici. Il Comandante di Presidio Aeronautico: rappresenta l’Autorità aeronautica nei rapporti con le Autorità religiose, civili e delle altre Forze Armate; impartisce disposizioni ai Corpi, Reparti ed Enti di F.A. dislocati nel Presidio in occasione di riviste, parate, onori militari e onori funebri militari nel Presidio; regola l’alternarsi dei reparti nell’uso degli impianti comuni (campi sportivi, palestre, ecc.); dispone per l’impiego delle Forze disponibili e dislocate nel territorio del Presidio Aeronautico, nel servizio di ordine pubblico o in occasione di pubbliche calamità o in caso di sciopero dei servizi di pubblica utilità, secondo le norme vigenti in materia; è responsabile della disseminazione nell’ambito del proprio presidio delle circolari e/o comunicazioni d’interesse della FA. Il Comandante di Presidio Aeronautico disimpegna di massima il suo servizio nello stesso Ufficio del proprio incarico primario e si avvale del personale di detto Ufficio. Terrà però distinti i carteggi dei due incarichi ricoperti. 105 L’Ordinamento in AM 15. GLI ORGANI COLLEGIALI DELL’AERONAUTICA MILITARE a. LE RIUNIONI DI VERTICE DI FA Il CaSMA, periodicamente, convoca le Riunioni di Vertice di FA. In tale sede sono valutati aspetti di interesse per la Forza Armata relativi ai vari settori di attività. I Consigli sono presieduti dal CaSMA che ne stabilisce i componenti e le procedure di funzionamento. L’ufficio del CaSMA funge da organo di coordinamento per l’attuazione di tutte le predisposizioni connesse allo svolgimento dei Consigli di Vertice. b. I CONSIGLI DI COORDINAMENTO I Consigli di Coordinamento sono convocati per esaminare una specifica problematica e prevedono la partecipazione dei rappresentanti dell’AM che, nelle diverse sedi dell’AD, sono direttamente coinvolti nello specifico settore. I Consigli di Coordinamento sono, di norma, convocati dal Sottocapo di SMA e si volgono presso il Palazzo AM. c. I CONSIGLI DI ALTO COMANDO L’alto Comandante, per favorire la condivisione degli obiettivi di FA e agevolare la “comunicazione orizzontale”, si avvale del “Consiglio di Alto Comando”. Tale organismo collegiale si compone, oltre che dell’Alto Comandante, del Vice Comandante, del Capo di Stato Maggiore, dei Comandanti dei livelli Intermedi e di eventuali altri dirigenti della FA che saranno appositamente convocati. In funzione degli argomenti previsti nell’agenda, l’Alto Comandante può convocare esperti/consulenti specialisti dello specifico settore, sia di FA sia di altre strutture della Difesa coordinando opportunamente con lo SMA per le questioni di competenza. Il Consiglio, oltre a rappresentare un consesso ottimale per il coordinamento orizzontale tra i Dirigenti dell’Alto Comando, consente al Vice Comandante la diretta e sistematica partecipazione nei processi decisionali. Tale interazione fornisce all’Alto Comandante l’opportunità di acquisire contributi di pensiero che, attraverso la condivisione e il 106 L’Ordinamento in AM consenso sin dalla fase di impostazione delle iniziative, sono utili per migliorare e snellire l’analisi e velocizzare i processi decisionali. Lo Stato Maggiore dell’Alto Comando è l’organismo responsabile per il coordinamento, la predisposizione e lo svolgimento dei Consigli di Alto Comando. I Consigli di Alto Comando introducono nell’organizzazione una nuova metodologia di lavoro, basata sul concetto “rete”, tesa alla continua e sistematica condivisione delle informazioni con lo scopo di migliorare l’efficacia dell’organizzazione. 107 L’Ordinamento in AM 16. POLITICA E FONDAMENTI ORDINATIVI DELL’AM a. POLITICA DELL’ORDINAMENTO (SMA-ORD-001) Che cos’è l’ordinamento L’ordinamento è l’insieme dei provvedimenti e delle direttive necessari per definire la struttura ed i processi che regolano il corretto ed efficace funzionamento della Forza Armata. Esso stabilisce le relazioni, attribuisce competenze e responsabilità a tutti gli Elementi di Organizzazione (EdO) ed evidenzia le mansioni specifiche del personale. Scopo della politica La politica dell’ordinamento è quindi volta ad ottimizzare e razionalizzare l’organizzazione dell’Aeronautica Militare, per migliorarne l’efficacia e l’efficienza salvaguardandone le peculiarità. Essa individua gli obiettivi del settore, definisce le linee guida alle quali informare l’azione ordinativa, identifica le responsabilità, delinea le strutture e le metodologie. I Responsabili Gli organismi della Forza Armata competenze nell’ordinamento sono: che hanno specifiche STATO MAGGIORE AERONAUTICA – 1° Reparto: propone al CaSMA la politica dell’ordinamento e le direttive attuative definendo, in coordinamento con tutti gli altri responsabili, gli indicatori di processo e di risultato; concorre con gli altri reparti dello SMA alla definizione della struttura della FA proponendo eventuali adeguamenti; predispone gli atti ordinativi necessari alla costituzione ed al funzionamento dei diversi EdO dell’Aeronautica Militare, attraverso i quali il Capo di SMA esercita, in armonia con le Direttive del Capo di SMD e conformemente al quadro giuridico vigente, la potestà ordinativa; condivide, formula ed aggiorna gli Obiettivi della Politica del Personale (OPP) della FA nel settore dell’ordinamento proponendo e concertando con gli altri responsabili gli opportuni indicatori; partecipa, quando necessario, al processo di pianificazione e programmazione finanziaria proponendo gli elementi necessari al conseguimento degli OPP. 108 L’Ordinamento in AM Il Capo del 1° Reparto è il responsabile del coordinamento tra la politica ordinativa e le altre politiche del personale, nonché delle relazioni tecniche con le altre componenti del Dicastero Difesa. Il Capo Ufficio Ordinamento dello SMA è il “Responsabile del Processo” della politica dell’ordinamento ed è responsabile delle direttive ordinative e della verifica sulla coerenza ordinativa della FA. STATO MAGGIORE AERONAUTICA – 3° Reparto: elabora le esigenze operative generali dello strumento aerospaziale sulla scorta delle quali concorre, con gli altri Reparti dello SMA, alla definizione della struttura della FA (struttura delle forze, struttura di comando, struttura logistica ecc.); contribuisce alla definizione, in coordinamento con gli altri Reparti SMA, la pianta organica dei diversi EdO dell’Aeronautica Militare; elabora concetti operativi di impiego delle forze evidenziandone gli aspetti di natura ordinativa. ORGANISMI DI VERTICE E ALTI COMANDI: assicurano che gli atti di propria competenza siano coerenti con la politica del personale della FA e con i principi della politica ordinativa; propongono allo SMA variazioni afferenti il proprio assetto ordinativo e quello degli Elementi di Organizzazione (EdO) subordinati dopo averne valutato la necessità e verificato la coerenza con la politica ordinativa; partecipano con lo SMA 1° Reparto all’individuazione degli indicatori e delle priorità necessari alla concretizzazione degli OPP; identificano ed assicurano le risorse (personale e materiale) richieste dal “Governo del Progetto”; emanano, nei limiti previsti della potestà ordinativa decentrata (AC e RA), gli atti ordinativi di propria competenza nel rispetto delle linee guida in materia di politica ordinativa; assicurano lo scambio informativo necessario alla misurazione dell’efficacia. COMANDANTI DI CORPO A TUTTI I LIVELLI ORGANIZZATIVI: Sono i responsabili delle attività ordinative nell’ambito della loro area di competenza e, pertanto: verificano l’efficacia, l’efficienza e l’economicità della struttura organizzativa di pertinenza rispetto alla missione assegnata; 109 L’Ordinamento in AM garantiscono la coerenza dell’azione di comando con la politica ordinativa della FA; rappresentano il “dispositivo di controllo sul campo” della politica ordinativa fornendo i ritorni in merito alla sua efficacia. Attuazione della politica Gli OPP dell’ordinamento delineano l’orientamento generale della FA nel settore ordinativo. Essi sono: verificare l’adeguatezza dell’attuale struttura ordinativa rispetto alle esigenze operative. Tale studio, da attuare secondo un approccio modulare, deve individuare le criticità dell’organizzazione proponendo adeguamenti alle strutture, ai processi, ai flussi informativi e alle procedure; adeguare le “posizioni organiche” alle dotazioni di legge razionalizzando le strutture per consentire un’ottimale impiego delle risorse umane a disposizione della FA; promuovere la conoscenza dei principi ordinativi in FA. In particolare l’azione formativa deve coinvolgere sia il personale dei Comandi di Vertice direttamente impiegato nel settore sia i Comandanti di Corpo in quanto responsabili delle attività ordinative dei loro EdO; studiare efficaci ed efficienti soluzioni ordinative funzionali a rispondere prontamente all’estrema variabilità delle esigenze operative. L’ordinamento è al servizio dell’operatività e, quindi, deve contemperare la ridotta flessibilità degli strumenti normativi con la pronta ed efficace risposta alle necessità operative; verificare il corretto bilanciamento nella distribuzione delle risorse umane tra quelle dedicate all’assolvimento delle missioni specifiche di FA rispetto a quelle impiegate in ambito interforze, internazionale e presso altri Dicasteri. Sviluppo delle attività Per concretizzare la politica dell’ordinamento è opportuno fornire le linee guida cui informare l’azione ordinativa di FA: rispettare, nelle proposte di revisione delle TOO, i criteri disposti dal Capo di SMA avendo cura di promuovere l’ottimale impiego delle risorse umane disponibili; applicare gli studi di settore nell’elaborazione delle proposte ordinative. Nel caso non fossero disponibili tali studi, proporre strutture snelle indicando il livello di capacità esprimibile e 110 L’Ordinamento in AM b. l’organico minimo necessario al regolare assolvimento della missione assegnata; ridurre le possibilità di errata interpretazione dei provvedimenti ordinativi, utilizzando terminologia condivisa e specificando nel dettaglio eventuali scostamenti; promuovere l’utilizzo di procedure e metodologie mirate alla diffusione delle informazioni e alla condivisione delle scelte (consigli, comitati, gruppi di studio, reti locali, posta elettronica ecc.). L’impiego di strumenti informatici e la propensione al loro utilizzo concretizza il principio del “need to share” in luogo del “need to know”, rappresentando un fattore abilitante dei processi decisionali; tendere verso una struttura organizzativa che ripartisca le risorse (Ufficiali, Sottufficiali, Truppa) in linea con il “modello” previsto per il comparto Difesa; delineare strutture ordinative flessibili in grado di rispondere efficacemente alle crescenti esigenze organiche in ambito internazionale. Il contributo di risorse per tali esigenze non deve pregiudicare la funzionalità dell’ente ovvero deve essere quantificata la riduzione della capacità; costituire le strutture ordinative in funzione della missione prevedendo il numero minimo di EdO, evitando di proporre strutture solo per salvaguardare lo status quo e il personale in FEO. Le esigenze del personale saranno salvaguardate per altre vie, evitando di distorcere l’organizzazione della FA; integrare nelle strutture la componente civile valorizzandone le peculiarità e promuovendo lo scambio professionale con il personale militare; salvaguardare il principio dell’unicità di comando e della semplificazione (riduzione) dei livelli gerarchici; tendere a realizzare strutture organizzative uniformi a quelle adottate a livello interforze e internazionale, salvaguardando le peculiarità di FA. FONDAMENTI ORDINATIVI DELL’AM Il concetto di “dipendenza” Le fonti giuridiche del concetto di dipendenza sono costituite dal COM44 e dal TUOM45. Poiché tali norme discendono dal concetto di 44 Art. 626. 111 L’Ordinamento in AM disciplina, è frequente l’assimilazione di quest’ultimo con il rapporto di dipendenza. Sovente, però, si tende ad attribuire al termine disciplina un’accezione riduttiva, riferita unicamente agli istituti sanzionatori. Al contrario, per avere la piena cognizione del termine, è necessario rifarsi al citato TUOM il quale indica l’ampio spettro di ricadute che la disciplina militare determina in ogni aspetto della vita militare, imponendo principi che trascendono il semplice dovere dell’obbedienza. La disciplina militare, infatti, oltre a comprendere il dovere di obbedienza, compendia anche i principi della gerarchia e del rapporto di subordinazione, e, pertanto, identifica i parametri organizzativi primari delle FA. La disciplina militare rappresenta, quindi, una regola fondamentale per i cittadini alle armi in quanto costituisce il principale fattore di coesione e di efficienza. Appare consequenziale affermare che – avuto riguardo all’art. 715 del TUOM, in cui si materializza la trasposizione tra il principio di gerarchia (concetto ideale) e la dipendenza gerarchica (rapporto concreto)– la disciplina militare costituisce patrimonio genetico della dipendenza gerarchica. La dipendenza gerarchica Per dipendenza gerarchica si intende il rapporto sancito dall’art. 1346 del COM: “Per il conseguimento e il mantenimento della disciplina sono determinate le posizioni reciproche del superiore e dell’inferiore, le loro funzioni, i loro compiti e le loro responsabilità. Da ciò discendono il principio di gerarchia e quindi il rapporto di subordinazione e il dovere dell’obbedienza”. Inoltre, ai sensi dell’art. 715 comma 1 del TUOM “Dal principio di gerarchia derivano per il militare (…) i doveri inerenti al rapporto di subordinazione nei confronti dei superiori di grado e dei militari di pari grado o di grado inferiore investiti di funzioni di comando o di carica direttiva, nei limiti delle attribuzioni loro conferite”. In altri termini, il rapporto di subordinazione scaturisce dal principio di gerarchia e ne consente la concretizzazione sul piano dell’esercizio del comando o di carica direttiva, divenendo lo strumento per il conseguimento del fine. 45 Titolo VIII “Disciplina militare”. 112 L’Ordinamento in AM Il citato art. 71546 costituisce conferma della indivisibilità dei concetti di dipendenza gerarchica e di disciplina militare. La dipendenza gerarchica implica la supremazia da parte dell’autorità individuata sui subordinati, al fine di conseguire la missione assegnata. Al titolare della supremazia gerarchica risalgono infatti i poteri di: assegnare compiti, impartendo ordini e direttive attinenti al servizio e alla disciplina, nei limiti dei compiti di istituto; controllare e verificare il raggiungimento degli obiettivi e intraprendere le azioni ritenute necessarie; impiegare il personale subordinato, nei limiti delle norme vigenti, in relazione alla missione assegnata; valutare l’operato dei dipendenti attraverso la redazione della documentazione caratteristica, secondo la normativa vigente; esercitare la potestà sanzionatoria nel campo disciplinare, secondo quanto previsto dal TUOM e dalla Direttiva SMA-ORD-013; delegare ovvero avocare l’autorità per l’espletamento di particolari mansioni. Il collegamento tecnico La configurazione organizzativa dell’AM è il risultato della combinazione fra due tipologie di strutture: gerarchica e funzionale. Ne consegue che l’ordinamento dell’AM prevede apposite relazioni di servizio che permettono di combinare la dipendenza gerarchica con le esigenze di carattere funzionale. Tali relazioni di servizio, che esulano dal rapporto di dipendenza gerarchica in senso stretto, sono denominate “collegamento tecnico”. Ciò avviene, in particolare, nei settori a spiccata connotazione tecnica (quali, ad esempio, quello logistico, manutentivo, sanitario, amministrativo e infrastrutturale) per i quali esistono organismi, collocati al di fuori della linea gerarchica, deputati a disciplinare le 46 1. Dal principio di gerarchia derivano per il militare: a) il dovere di obbedienza nei confronti del Ministro della difesa e dei Sottosegretari di Stato per la difesa quando esercitano le funzioni loro conferite per delega del Ministro; b) i doveri inerenti al rapporto di subordinazione nei confronti dei superiori di grado e dei militari pari grado o di grado inferiore investiti di funzioni di comando o di carica direttiva, nei limiti delle attribuzioni loro conferite. 2. Nelle relazioni di servizio e disciplinari il militare è tenuto a osservare la via gerarchica. 3. Per la sostituzione del militare investito di comando o di carica direttiva in caso di morte, assenza o impedimento si applicano le disposizioni previste da ciascuna Forza armata o Corpo armato. In mancanza di particolari disposizioni, al militare investito di comando o di carica direttiva deceduto, assente o impedito, subentra di iniziativa, fino alla nomina del successore da parte dell'autorità competente, il militare, che ne ha titolo, in servizio presso lo stesso comando o reparto p iù elevato in grado, e, a parità di grado, più anziano, tenendosi presente che il militare in servizio permanente ha il dovere di esercitare il comando sui militari pari grado delle altre categorie, prescindendo dalle anzianità. 4. In ogni atto riferito al servizio o compiuto in servizio che comporta l'assunzione di responsabilità con conseguente emanazione di ordini il militare delle categorie in servizio permanente ha il dovere di esercitare il comando sui militari pari grado delle altre categorie, prescindendo dall'anzianità. 113 L’Ordinamento in AM specifiche attività. Il rapporto esistente tra questi organi e i destinatari delle norme da essi prodotte è chiamato collegamento tecnico e si sostanzia con l’emanazione, da parte dell’organo preposto, di manuali, procedure, prescrizioni e normative tecniche. Questi documenti – compatibilmente con gli ordini che promanano dall’autorità gerarchicamente sovraordinata – costituiscono direttive per i destinatari. In nessun caso il titolare della regolamentazione tecnica in uno specifico settore assume nei confronti del destinatario le potestà esclusive del superiore gerarchico. Qualora gli ordini ricevuti dal superiore gerarchico risultino incompatibili con le sopracitate prescrizioni dell’organo deputato alla trattazione degli aspetti tecnico-funzionali, prevale la direttiva del superiore gerarchico; qualora l’incompatibilità sia insormontabile occorre risalire ai comuni superiori delle due catene al fine di dirimere le incongruenze. Il supporto logistico-amministrativo Quando un Reparto dell’AM non è autonomo sotto l’aspetto logistico, ma fruisce dei beni e dei servizi forniti da un altro reparto, si parla di “supporto logistico-amministrativo”. Questo tipo di rapporto di servizio non rientra nel rapporto di dipendenza gerarchica né di collegamento tecnico e nella stesura delle TOO vengono riportati, qualora esistenti, gli Elementi di Organizzazione supportati o che forniscono tale servizio. Il Comandante di Corpo Il Comandante di Corpo è “l’Ufficiale preposto, secondo le disposizioni in vigore, al comando o alla direzione di unità, di ente o servizio organicamente costituto e dotato di autonomia nel campo dell’impiego e in quello logistico, tecnico e amministrativo”. Per l’Aeronautica Militare il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica individua con propria direttiva (SMA-ORD-013) gli incarichi che comportano l’esercizio della potestà sanzionatoria nel campo della disciplina militare. Per individuare gli Ufficiali che esercitano le funzioni di Comandante di Corpo, i fattori che devono essere presi in considerazione sono: la dipendenza gerarchica, significando che l’autorità designata quale Comandante di Corpo ricopre un incarico lungo la linea gerarchica di ciascuna struttura organizzativa; 114 L’Ordinamento in AM la dipendenza disciplinare, intesa come potestà sanzionatoria attribuita ai Comandanti di Corpo, allorquando si renda necessario individuare un’autorità militare al di fuori della linea di impiego nel caso in cui questa faccia capo ad un funzionario civile oppure straniero; particolari condizioni in cui il personale militare potrebbe trovarsi: ricoverato in ospedale civile oppure presso struttura sanitaria militare il cui direttore è di grado inferiore; sospeso dall’impiego, dalle funzioni del grado, dal servizio e dalle attribuzioni del grado. La Direttiva SMA-ORD-021 “Manuale del Comandante di Corpo” fornisce agli Ufficiali designati per l’esercizio delle relative funzioni una guida teorico-pratica per l’esercizio dell’azione di comando e per la risoluzione di casi concreti. Il manuale compendia le norme relative ai settori della disciplina militare, delle funzioni di polizia giudiziaria militare e ordinaria (compresa quella relativa agli illeciti amministrativi e penali connessi all’uso di sostanze stupefacenti) dello svolgimento di alcune peculiari attività amministrative concernenti: il diritto di accesso alla documentazione amministrativa; la tutela dei dati personali e sensibili; l’attività certificativa militare; la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; la vigilanza sull’esercizio di attività extraprofessionali; l’avvio delle pratiche per la tutela legale del personale dipendente. Il Comandante di Corpo è tenuto, innanzitutto, a rispettare i doveri generali imposti a tutti i superiori. Quanto ai doveri particolari, il Comandante di Corpo, nell’ambito del Reparto, è direttamente responsabile: della disciplina; dell’organizzazione; dell’impiego; dell’addestramento del personale; della conservazione dei materiali e della gestione amministrativa, nei limiti previsti da apposite norme. Inoltre, ai sensi dell’art. 301 del cpmp, il Comandante di Corpo (così come il Comandante di distaccamento o di posto) esercita le funzioni di polizia giudiziaria militare per i reati soggetti alla giurisdizione militare. 115 L’Ordinamento in AM Al Comandante di Corpo spetta, altresì, la potestà sanzionatoria di corpo. Il Comandante di Corpo ha, quindi, la potestà di comando, di direzione e di coordinamento nei confronti del personale dipendente, nonché quella di regolare e organizzare tutte le attività che si svolgono nell’ente a cui è preposto, assicurandone il funzionamento, l’efficienza e l’efficacia, cioè il raggiungimento della missione e degli obiettivi assegnati all’ente stesso. Al Comandante di Corpo sono devolute anche le seguenti ulteriori attribuzioni: disporre l’adozione, se ritenuto necessario per la sicurezza delle installazioni militari, di particolari controlli del personale in uscita o in entrata con lo scopo di impedire che dall’ente sia asportato materiale dell’Amministrazione militare o che sia introdotto materiale che possa nuocere al singolo o alla comunità. Tali controlli sono eseguiti dal personale impiegato nelle articolazioni preposte alla protezione locale; curare l’inoltro, per via gerarchica, delle istanze di conferimento con le SA e dei plichi chiusi diretti al Ministro della Difesa; adottare i provvedimenti di riesame, sospensione e condono delle sanzioni disciplinari di corpo; esprimere il parere sulle istanze intese ad ottenere la cessazione degli effetti delle sanzioni disciplinari di corpo; concedere e/o promuovere le ricompense per lodevole comportamento e particolare rendimento in servizio (elogi ed encomi); esprimere il proprio parere nell’ambito delle inchieste formali disciplinari previste dalle leggi di stato del personale militare e dall’esame del giudicato penale; proporre la sospensione precauzionale facoltativa dall’impiego o dal servizio, nei casi di gravi trasgressioni che impongano l’immediato allontanamento dal servizio, in quanto gravemente lesive del prestigio delle Forze Armate o siano incompatibili con lo status di militare in servizio permanente; avviare il procedimento per proporre il proscioglimento dalla ferma dei Volontari in ferma prefissata per “gravi mancanze disciplinari” o la dispensa dal servizio permanente del personale non direttivo e non dirigente (Sottufficiali e Volontari in servizio permanente), per inidoneità a disimpegnare le attribuzioni del 116 L’Ordinamento in AM proprio grado, per insufficienza delle qualità necessarie e/o per scarso rendimento; esercitare il potere discrezionale di richiesta di procedimento penale davanti al giudice militare ai sensi dell’art. 260 cpmp; esercitare, qualora rivesta il grado di Ufficiale Superiore, le funzioni di polizia giudiziaria ordinaria in relazione alle misure di prevenzione e repressione dei reati previsti dal TU delle leggi in materia di sostanze stupefacenti e psicotrope (D.P.R. 309/90), ove commessi da militari in luoghi militari, ai sensi dell’art. 1499 del COM; redigere la relazione tecnica sugli eventi di particolare gravità o risonanza verificatisi nel proprio ente, prevista dal DPR n. 83/2005; esercitare le funzioni di “Titolare” in materia di tutela dei dati personali e sensibili ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003; esercitare le funzioni di “Datore di lavoro” ai sensi del DLgs n. 81/2008 e successive modificazioni; predisporre e gestire, nell’ambito del proprio ente, gli atti di competenza in materia di attività certificativa militare, con particolare riguardo alla legalizzazione di firme, ai sensi del DPR n. 445/2000, nominando i funzionari (militari e/o civili) incaricati di svolgere tali compiti; esprimere il parere sulle istanze finalizzate all’esercizio di attività extraprofessionali, compatibili con lo status di Ufficiale, Sottufficiale e Volontario di Truppa; esprimere il parere sulle eventuali richieste di gratuito patrocinio da parte dell’Avvocatura dello Stato avanzate da personale dipendente interessato da procedimenti giudiziari per fatti correlati al servizio; esercitare, nei riguardi del personale civile dipendente, la potestà sanzionatoria prevista per i “Capi della Struttura” ai sensi del DLgs 30 marzo 2001, n. 165 “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” e successive modifiche ed integrazioni. Indipendentemente dall’assunzione o meno delle funzioni di Comandante di Corpo, il militare investito di comando o carica direttiva è responsabile di tutte le attività e di tutti i provvedimenti posti in essere nell’ambito dell’ente cui egli è preposto, in relazione all’assolvimento della missione assegnata. Sotto l’aspetto 117 L’Ordinamento in AM organizzativo – in particolare nell’ambito dell’area di vertice della FA – può rendersi necessario formalizzare procedure che consentano di decentrare e snellire la trattazione e la gestione delle singole problematiche. Tali procedure sono regolamentate dall’Autorità posta al vertice. La continuità di comando La mancata designazione del titolare dell’incarico, la sua assenza od anche l’impossibilità di esercitare le proprie funzioni determinano la necessità di individuare il sostituto per garantire continuità nell’azione di comando. Gli enti e i comandi dell’organizzazione di vertice dell’A.M. – sulla base delle linee guida di seguito dettate – determinano i criteri e disciplinano le modalità per assicurare la continuità di comando nell’ambito dei reparti dipendenti. La sostituzione del titolare di comando o di carica direttiva avviene, di norma, qualora egli si assenti dalla sede del reparto per un periodo superiore alle 72 ore, a qualsiasi titolo (anche per servizio) e deve essere oggetto di notifica anche nell’Ordine del Giorno. Nel caso il Comandante/Direttore si rechi fuori dal territorio nazionale la sostituzione avviene all’atto dell’effettiva partenza. Solo se le condizioni di distanza e di durata dell’assenza del titolare non pregiudicano l’efficacia dell’azione di comando, l’Ente gerarchicamente superiore, preventivamente informato, può autorizzare il titolare a mantenere il comando. Negli altri casi, vale a dire nelle circostanze in cui avviene un formale, anche se temporaneo, passaggio nell’esercizio del comando, l’Ufficiale investito di funzione vicaria: rileva tutte le responsabilità che caratterizzano l’incarico, se non diversamente previsto dalla normativa in vigore e da disposizioni particolari emanate dal titolare; si astiene dal modificare sostanzialmente le istruzioni e le disposizioni date dal titolare, al quale si deve rivolgere per ricevere istruzioni, qualora si trovi nelle circostanze di dover modificare gli ordini in vigore; esercita pienamente il comando/funzione direttiva nei confronti di tutti i militari di grado inferiore ovvero meno anziani nel grado ma può impartire solo istruzioni od ordini di servizio ad Ufficiali più alti in grado o più anziani dipendenti dal titolare, tanto effettivi all’ente quanto temporaneamente ivi presenti, per fatti specifici 118 L’Ordinamento in AM determinati dalla necessità di perseguire il principio di efficienza e buon andamento dell’amministrazione, informandone quanto prima il titolare; non può fare nomine ad incarichi, ovvero proposte per nomine o destinazioni fuori l’Ente, senza il consenso del titolare o, nel caso in cui questi sia impossibilitato, del Comandante gerarchicamente superiore. La potestà ordinativa e gli strumenti ordinativi La potestà ordinativa è l’autorità di definire, attraverso appropriati strumenti ordinativi, l’ordinamento, gli organici e il funzionamento degli EdO di FA. Lo strumento ordinativo è il provvedimento adottato dall’autorità titolata attraverso il quale si sostanzia tale potestà, allo scopo di “legiferare” (in senso ordinamentale) in tema di strutture e organica di un elemento di organizzazione. Normalmente i processi ordinativi vengono innescati da norme di rango primario o secondario (leggi, decreti legislativi, decreti del Presidente della Repubblica, decreti ministeriali/interministeriali) con i quali il Legislatore o l’Autorità Governativa delineano i principali lineamenti organizzativi. La posizione occupata dalla norma nella gerarchia delle fonti è funzione della rilevanza dell’organismo oggetto del provvedimento stesso. Successivamente all’emanazione del provvedimento ed allo scopo di renderlo “operativo” è sempre necessario produrre un documento ordinativo, a livello di FA, che consenta di precisare tutti gli aspetti rilevanti per il funzionamento dell’organizzazione. La potestà ordinativa in ambito FA è del Capo di SMA, che la esercita in armonia con le direttive del Capo di SMD e conformemente al quadro giuridico vigente. Pertanto, ferma restando l’autonomia riconosciuta dalle normative, tale attività organizzativa deve essere armonizzata con i provvedimenti posti in essere nel campo della Difesa dagli organi istituzionalmente preposti. I provvedimenti ordinativi che possono essere emanati per gli Enti di FA sono: il Decreto Ministeriale (DM), di competenza del Ministro; le Circolari Ordinative (CO); le Tabelle Ordinative e Organiche (TOO); le Aggiunte e Varianti alle Tabelle Ordinative e Organiche (AV); 119 L’Ordinamento in AM Messaggio Ordinativo (MO); Disposizioni particolari (atti dispositivi/decretazioni). Decreto Ministeriale Nel settore ordinativo, il Decreto Ministeriale (cosiddetto “decreto di struttura” per i suoi contenuti e finalità organizzative) è l’atto amministrativo tipico con cui il Ministro della Difesa interviene nel processo di ristrutturazione delle Forze Armate (ai sensi dell’art. 10 del COM). Normalmente questo strumento è impiegato per la modifica di organismi istituiti con analogo atto ministeriale, oppure per particolari provvedimenti di interesse per l’intera struttura dell’Amministrazione Difesa sanciti in norme di rango superiore. È lo strumento ordinativo indispensabile nei casi di provvedimenti che coinvolgono gli interessi di diverse FF.AA. o che riguardano diversi settori del Dicastero (area tecnico-operativa e tecnico-amministrativa). La Circolare Ordinativa La Circolare Ordinativa (CO) è lo strumento interno di FA attraverso il quale il Capo di SMA esercita la potestà ordinativa conferitagli per legge e viene adottata nei casi di: costituzione; soppressione; riorganizzazione; trasferimento di sede/rilocazione; cambio di dipendenza gerarchica di Enti/Reparti dell’AM. Gli elementi essenziali che devono disciplinati mediante CO sono differenti a seconda del motivo che ne ha comportato l’emanazione. In particolare: in caso di “costituzione” di un nuovi Ente, nella CO devono essere riportati gli elementi salienti per il funzionamento del nuovo organismo, demandando alla stesura delle relative TOO la dettagliata definizione di compiti, struttura, ordinamento e organici; in caso di “soppressione” di un Ente, con la CO devono essere fornite tutte le indicazioni di dettaglio relative al reimpiego del personale militare e civile, l’eventuale transito delle funzioni svolte dall’Ente soppresso e tutte le previsioni ordinative necessarie al 120 L’Ordinamento in AM funzionamento degli “uffici stralcio” che saranno costituiti a cura dell’AC competente; in caso di “riorganizzazione” di un Ente, con la CO vanno disciplinate le caratteristiche fondamentali dell’organismo (denominazione, struttura di base, ,missione) come pure la cessazione o transito di funzioni ad altri Elementi di Organizzazione. Le Circolari Ordinative sono elaborate a cura dello SMA 1° Reparto e poste all’approvazione del Capo di SMA. La CO deve contenere le seguenti disposizioni e informazioni: generalità (norme di rango primario e secondario, precedenti provvedimenti ordinativi, ecc.); missione e compiti; dipendenza gerarchica (ed eventuali collegamenti tecnici); il supporto logistico e amministrativo (fornito ad altri enti e reparti ovvero ricevuto da altri enti e reparti); sede ed indirizzi; “posizioni di forza” del personale; Comandante di Corpo; ordinamento e organici; disposizioni particolari. La CO è altresì utilizzata per definire modifiche ordinative trasversali a specifici settori (ad esempio: amministrativo, sanitario, etc..) presenti in molteplici realtà organizzative della F.A. In questi casi essa assume la denominazione di CO “quadro” perché non è immediatamente esecutiva, ma definisce la cornice di riferimento, l’end state desiderato, nonché i limiti ed i vincoli da rispettare nel processo di riordino. Le Tabelle Ordinative e Organiche (TOO) Le TOO costituiscono l’atto ordinativo più completo mediante il quale il Capo di SMA esercita la potestà ordinativa conferitagli per legge. Le TOO di ogni Ente disciplinano tutti gli aspetti ordinativi e organici necessari per il suo completo funzionamento. Le TOO sono composte da due parti: I Parte “Generalità e Ordinamento”, in cui sono indicati: l’elenco dei provvedimenti ordinativi che si sono succeduti nel tempo riguardanti l’ente; la missione; 121 L’Ordinamento in AM i compiti (ove previsto); la sede (o le sedi, qualora trattasi di ente dislocato su più aree) e gli indirizzi (postale, telegrafico e telematico); la dipendenza gerarchica; il collegamenti tecnici (ove previsti); il supporto tecnico, logistico e amministrativo fornito ad altri Enti e Reparti; il supporto tecnico, logistico e amministrativo eventualmente ricevuto da altri Enti unitamente alla configurazione amministrativa (ente amministrativo, distaccamento amministrativo o reparto amministrato); le “posizioni di forza” del personale; l’autorità che esercita le funzioni di Comandante di Corpo; gli organigrammi e i compiti particolari delle articolazioni. II Parte “Organici”, in cui sono indicate le “posizioni organiche” (unità di personale) e il relativo profilo professionale, necessari per assolvere i compiti assegnati in ogni singola articolazione. Per ogni posizione organica (po) sono indicati: incarico; numero della po; grado, categoria e specialità richiesti; livello di NOS richiesto; requisiti aggiuntivi in cui si precisano gli eventuali titoli richiesti (livello di conoscenza della lingua straniera, qualifiche ecc.); note aggiuntive in cui vengono riportate ulteriori informazioni. Alla fine della II Parte vengono riepilogate le dotazioni organiche complessive del personale (suddiviso tra Ufficiali, Sottufficiali, Truppa, Personale civile). Le TOO in genere sono proposte dai singoli Enti/Reparti al rispettivo Comando di Vertice e successivamente da questi inoltrate allo SMA-ORD il quale, dopo averle analizzate ed elaborate, le pone all’approvazione del Capo di SMA. Tipologia degli incarichi previsti nelle TOO Con il termine incarico si indica la denominazione ordinativa che sintetizza il livello di responsabilità, le competenze, i compiti specifici e le attività connesse con una particolare posizione definita con apposito atto amministrativo. 122 L’Ordinamento in AM Di norma gli incarichi delineati nelle TOO sono strutturati per impiegare il personale con continuità durante tutta l’attività giornaliera; tali incarichi sono indicati come “incarichi esclusivi”. Per questa tipologia di incarico nella parte Organica delle TOO non è prevista alcuna simbologia particolare di fianco alla relativa po. Solo per quelle attività che non prevedono un continuo e costante impegno del personale durante l’intera attività lavorativa giornaliera, sono istituite posizioni organiche particolari (denominate Principale “P” e Secondario “S”) tali da suddividere l’attività del medesimo individuo su distinte funzioni. Tali funzioni sono correlate tra loro ed indicate in modo esplicito nelle TOO. Questa è la tipologia definita dal binomio “incarico principale” (lettera “P” sulle TOO accanto al numero di po), ed “incarico secondario” (lettera “S” sulle TOO accanto allo stesso numero di po previsto come principale). Per consentire il giusto livello di flessibilità, l’ordinamento dell’AM prevede posizioni organiche particolari attivabili in determinati periodi o per specifiche circostanze. Tali PO sono individuate mediante la simbologia sotto descritta: (T): posizione organica, attivata per periodi limitati in ragione di specifiche esigenze, solitamente di impiego. Viene istituita dal 1° Reparto di SMA di iniziativa o, in alternativa, su richiesta della DIPMA o del Comandante di Corpo, per via gerarchica; (R): posizione organica che individua un incarico assolto normalmente da personale dello stesso Ente, identificato di volta in volta secondo specifiche esigenze o regole pre-codificate (es. il più anziano dei Capi Ufficio). L’incarico è svolto dal personale individuato in aggiunta alle normali attribuzioni. La posizione si configura al pari di un incarico secondario “S” per il quale, non essendo possibile o appropriato definire a priori ed in maniera univoca il corrispettivo incarico principale in TOO, il soggetto è discrezionalmente individuato per l’attestazione dei compiti previsti per la posizione “R”. Ove sia necessario individuare peculiari professionalità, può essere ricoperta da personale di altri Enti. Nel caso si verifichino particolari esigenze organizzative ad una stessa persona possono essere assegnati contemporaneamente più incarichi tabellari; in questo caso si parla di “incarichi plurimi”. Questa particolare situazione di “anomalia organizzativa” non va 123 L’Ordinamento in AM confusa con quanto previsto per le posizioni tabellari “P” ed “S” (che si riferiscono ad un solo incarico diviso in due funzioni). Gli incarichi plurimi sono attribuiti con apposito atto dell’autorità competente che avrà cura di specificare, nel relativo atto la numerazione dell’incarico (le diciture da utilizzare sono: “primo incarico”, “secondo incarico”, ecc.). Solo in caso di incarichi plurimi, è inoltre competenza dell’autorità responsabile del conferimento degli stessi, stabilire formalmente quale sia l’ “incarico preminente”. La potestà ordinativa decentratata I Comandanti di Vertice, il Comandante della 1ª Regione Aerea ed il Comandante del COMAER possono costituire con apposita Circolare Ordinativa, nell’ambito dell’area funzionale di propria competenza e per un periodo non superiore a 170 giorni (eventualmente rinnovabili su autorizzazione del Capo di SMA), organismi denominati “Straordinari” per soddisfare esigenze temporanee. Tali organismi consentono di fare fronte ad esigenze di carattere operativo, addestrativo, tecnico, logistico e amministrativo il cui soddisfacimento è strumentale al conseguimento della missione assegnata. Gli organismi straordinari devono essere costituiti utilizzando risorse interne alla propria area organizzativa o presso gli enti coubicati ed impiegando in secondo incarico personale già assegnato. Per la costituzione dell’organismo straordinario è necessaria una Circolare Istitutiva redatta secondo lo schema tipo di CO. La potestà ordinativa decentrata non è delegabile e può essere esercitata solo sul territorio nazionale. L’Ufficio Stralcio Per far fronte alle incombenze tecnico-amministrative conseguenti alla soppressione, trasferimento di sede o rilocazione di un Ente si provvede alla temporanea costituzione di un Ufficio Stralcio a cui viene assegnato il compito di assicurare l’espletamento delle connesse attività logistiche-amministrative e delle conseguenti rendicontazioni finali. L’organismo viene costituito con Circolare Ordinativa. 124 L’Ordinamento in AM La costituzione dell’Ufficio Stralcio è facoltà del Capo di SMA o, su sua delega, degli Alti Comandanti/Comandanti di Regione Aerea che la possono esercitare con le stesse limitazioni previste per gli Organismi Straordinari. Il comprensorio operativo Il Comprensorio Operativo è riferito ad una particolare esigenza operativa o logistica e deriva dalla dislocazione geografica di un ente o reparto dell’AM le cui articolazioni insistono, per ragioni di varia natura, su aree geografiche anche non contigue. In tali condizioni – fermo restando il presupposto che ciascuna articolazione concorre, attraverso l’assolvimento dei propri compiti specifici, alla corretta esecuzione della missione generale – la sede dell’ente è costituita dall’insieme di tutte le aree di cui trattasi e assume la connotazione di Comprensorio Operativo. La “sede legale” dell’ente si identifica nella sede dove è ubicato il Comandante (“rappresentante legale” dell’ente). Il Comprensorio Operativo è istituito da SMA-ORD, autonomamente o su proposta dell’Alto Comando interessato. La posizione quadro La “posizione quadro” è una particolare condizione ordinativa di un elemento di organizzazione della Forza Armata per il quale – ancorché sia stata definita la struttura con l’indicazione di tutti i riferimenti ordinativi (compiti, sede, dipendenza, Comandante di Corpo, posizioni di forza) – le funzioni sono sospese e, conseguentemente, non viene assegnato personale. Questo particolare assetto organizzativo è generalmente adottato nei seguenti casi: mantenere la struttura ordinativa di un EdO le cui funzioni, non avendo più carattere continuativo, vengono sospese; predisporre la configurazione ordinativa di un EdO le cui funzioni potranno essere attivate al verificarsi di determinate circostanze. La “posizione quadro” è istituita dallo SMA-ORD, autonomamente o su proposta dell’Alto Comando interessato. Le posizioni di forza del personale Le “posizioni di forza” del personale sono riferimenti ordinativi necessari per consentire gli adempimenti di natura matricolare e 125 L’Ordinamento in AM amministrativa, da parte degli organismi preposti, connessi al servizio e all’impiego di ogni singolo militare. In particolare: la Forza Effettiva Organica (FEO) indica la consistenza di personale militare assegnato ad un Ente per prestare servizio con continuità. la Forza Matricolare (FoMa) indica la consistenza di personale militare assegnato ad un Ente soltanto ai fini della tenuta dei documenti matricolari e personali; la Forza Amministrativa (FoAm) indica la consistenza di personale militare assegnato ad un Ente solamente ai fini della gestione amministrativa (corresponsione delle competenze e la trattazione delle relative pratiche); la Forza Addestrativa di Volo (FoAV), indica la consistenza di personale assegnato ad un Reparto di volo per lo svolgimento dell’attività di volo e per la trattazione delle attività da essa derivanti (indumenti di volo e del materiale speciale aeronautico connesso al volo); la Forza Amministrata Non Effettiva (FANE), indica la consistenza di personale militare che, pur essendo assegnato in forza matricolare (FoMa) e in forza amministrativa (FoAm) ad un Ente non è in FEO allo stesso né ad altri Enti. Questa condizione si verifica in occasioni di particolari tipologie di stato giuridico o di impiego (es. personale sospeso dal servizio, allievi in forza agli Istituti di Formazione privi di prima assegnazione, ecc). 126 L’Ordinamento in AM ALLEGATI 127 L’Ordinamento in AM Allegato “A” GLOSSARIO AMPIEZZA DELL’AREA DI GESTIONE (o DI CONTROLLO/D’AUTORITÀ) (SPAN OF MANAGEMENT/OF CONTROL/OF AUTHORITY): Numero di subordinati che si riferisce a un dato manager. AREA FUNZIONALE: Articolazione del Dicastero Difesa in macro Aree che identificano la funzione assolta dagli Enti o dagli Organismi Atipici afferenti una determinata area. La suddivisione si articola in area: Tecnico-operativa, Tecnico Amministrativa e Tecnico Industriale; ad esse si affiancano, per motivi organizzativi, l’Area Ministeriale, Altri Dicasteri, nonché Internazionale. In AM si identificano le seguenti aree funzionali: Operativa/Addestrativa, Logistica, Formativa e Territoriale. ARTICOLAZIONE: Elemento di Organizzazione (EdO) non dotato di un autonomo atto ordinativo di costituzione, non ha un assetto organizzativo indipendente. L’EdO è quindi parte di un Ente e la sua configurazione ordinativa ed organica è definita nell’atto costitutivo o nelle TOO dell’Ente medesimo. AUTORITÀ: Il potere concesso al singolo affinché possa adottare le decisioni finali in uno specifico settore, ovvero potere di fare qualcosa, o di farlo fare a qualcun altro, al fine di conseguire gli obiettivi dell’organizzazione. CATENA DI COMANDO: Indica le relazioni d’autorità e di responsabilità che legano superiori e subordinati nell’intera organizzazione. COMANDARE: La funzione di influenzare e determinare comportamenti e azioni del personale con lo scopo di conseguire gli obiettivi assegnati. Include la qualità, lo stile e il potere del leader, nonché tutti i fattori che definiscono la capacità di leadership quali la comunicazione, la motivazione e la disciplina. COMITATO: Gruppo formato per coordinare e per scambiare informazioni, per consigliare l’alta direzione o anche per decidere direttamente. CONTROLLARE: La funzione manageriale di predeterminazione di modi e mezzi per assicurare che la performance pianificata sia effettivamente ottenuta. CONTROLLO: Il processo con il quale si garantisce il conseguimento degli obiettivi generali dell’organizzazione e degli obiettivi particolari dei singoli. CONTROLLO DI QUALITÀ: Attività coordinate per guidare e tenere sotto controllo un’organizzazione in materia di qualità. DELEGA: Processo con il quale si affidano alcune attività ad altre persone conferendo loro l’autorità necessaria ad effettuarle. Il processo di delega è A-1 L’Ordinamento in AM Allegato “A” basato sul principio secondo il quale colui che esercita attività delegate non può, a sua volta, delegarle. DOWNSIZING: l’aumento dell’efficienza con il ridimensionamento degli organici. ELEMENTO DI ORGANIZZAZIONE (EdO): Struttura organizzativa riconducibile alle seguenti fattispecie: Ente, Articolazione, Organismo Atipico. ENTE: Elemento di Organizzazione (EdO), che risponde contemporaneamente a tutti i requisiti sotto elencati: - esiste una circolare ordinativa di costituzione e una tabella ordinativa organica autonoma che ne delinea un assetto organizzativo indipendente e una missione specifica e univoca; - la struttura ordinativa deve prevedere almeno un comando (dotato o meno d’organi di staff) e due articolazioni dipendenti; - al vertice vi è posto un comandante di corpo cui è attribuita, tra le altre competenze, anche la responsabilità amministrativa prevista per gli enti, distaccamenti e reparti come definiti nel COM e TUOM. La specificità delle funzioni attribuite al Comandante di Corpo, garantiscono il necessario livello di autonomia in tutti i settori (impiego, logistico, tecnico e amministrativo). FUNZIONI DI SUPPORTO: Funzioni necessarie a mantenere operative quelle primarie. FUNZIONI PRIMARIE: Le tre funzioni essenziali alla sopravvivenza delle organizzazioni: operativa, logistica e amministrativa. INCARICO TABELLARE: Denominazione ordinativa che sintetizza il livello di responsabilità, le competenze, i compiti specifici e le attività connessi con una particolare posizione ordinativa. Alla posizione ordinativa di norma è associata una determinata figura professionale. INCARICO EXTRA-TABELLARE: Incarico che non ha diretta correlazione con posizioni ordinative definite in TOO, ma che è attribuito a seguito di norme o atti amministrativi di diversa natura. È questo il caso, ad esempio, delle nomine dei gruppi di lavoro o delle commissioni formalizzate con apposito atto o decretazione (atti dispositivi, decretazioni dirigenziali, etc.). MISSIONE (MISSION): Stabilisce il fine ultimo dell’organizzazione. Rappresenta la ragione di esistenza dell’Ente, ne esprime l’identità ovvero definisce chi è, cosa fa, dove opera e perché. Essa è specifica per ogni Ente ed è riportata nelle TOO. A-2 L’Ordinamento in AM Allegato “A” OBIETTIVO: Risultato, conclusione desiderata in un tempo finito da parte dell’organizzazione (o servizio o anche individuo). Un obiettivo per essere tale deve essere SMART ovvero Specific, Measurable, Agreed to/Achievable, Realistic/Rewarding/Relevant, Time-Related. ORDINAMENTO: L’ordinamento è l’insieme dei provvedimenti necessari per definire la struttura, i processi e le direttive che regolano il corretto ed efficace funzionamento di un Elemento di Organizzazione o di un’attività. Esso stabilisce le relazioni, attribuisce competenze e responsabilità a tutti gli Elementi di Organizzazione (EdO) ed evidenzia le mansioni specifiche del personale. Componenti essenziali dell’ordinamento sono le risorse umane, le norme, le strutture organizzative. ORGANISMO ATIPICO: Per specifiche e ricorrenti esigenze di Forza Armata è necessario costituire degli EdO che per loro natura non rispondono a tutti i requisiti richiesti nella definizione di Ente ma solo ad alcuni. Tali EdO non risultano neanche catalogabili tra le Articolazioni perché, in molti casi, hanno una configurazione ordinativa autonoma anche se con compiti direttamente funzionali ad altri Enti. È questo il caso degli organismi con una durata prestabilita, degli Uffici Stralcio, dei NIF e di molte altre realtà organizzative costituite, in generale, per specifiche esigenze e necessità delle FA. ORGANIZZAZIONE: Funzione manageriale che consiste nello stabilire le risorse e le attività occorrenti per raggiungere gli obiettivi dell’organizzazione, nel combinarle nell’ambito di una struttura formale, nell’assegnare le responsabilità e delegare autorità per svolgere gli incarichi affidati. ORGANIZZARE: Determinare le risorse e le attività occorrenti al conseguimento degli obiettivi dell’organizzazione, combinarle in una struttura formale, assegnare a individui capaci la responsabilità del conseguimento dei singoli obiettivi, delegando ad essi l’autorità necessaria. PIANIFICARE: Funzione manageriale che consiste nello scegliere e definire gli obiettivi e, quindi, nel determinare le azioni occorrenti per il loro raggiungimento. PIANIFICAZIONE: Il processo con il quale si stabiliscono gli obiettivi e si determina qual è il modo migliore per conseguirli. PIANIFICAZIONE STRATEGICA: Comprende le attività con le quali si definisce la mission dell’organizzazione, si stabiliscono i suoi obiettivi generali e si elaborano le strategie che le consentiranno d’agire con successo nel suo ambiente. A-3 L’Ordinamento in AM Allegato “A” POSIZIONE DI FORZA: Riferimento ordinativo necessario a consentire gli adempimenti di natura matricolare ed amministrativa, da parte degli organismi preposti, connessi all’impiego di ogni singolo militare. Rientrano nelle posizioni di Forza sia termini quali la Forza Effettiva Organica, quella Matricolare, quella Amministrativa, quella Addestrativa al Volo, quella Amministrata non Effettiva, ecc., sia quelli di Comando e Distacco disciplinati dalla SMD-P-103. POTERE DECISIONALE: Responsabilità nel completamento soddisfacente di un compito specifico (potere decisionale = autorità + responsabilità). PROCEDURA: Piano dettagliato che specifica gli standard di performance e le tecniche esecutive. Le procedure riguardano generalmente le attività ripetitive. QUALITÀ: Insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un prodotto e/o di un servizio che gli conferiscono la capacità di soddisfare i bisogni espliciti e impliciti del fruitore. RESPONSABILITÀ: L’obbligo contratto dai singoli nei rispettivi ruoli nell’organizzazione formale per eseguire con efficacia i compiti assegnati. SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ (SGQ): É un insieme di procedure, comportamenti, risorse che coerentemente concorrono a definire ed attuare attraverso tutti i processi, la Qualità dell’output dell’organizzazione (sia esso un prodotto od un servizio). Il SGQ spinge l’organizzazione ad analizzare i requisiti del cliente e a migliorare continuamente la propria capacità di soddisfare le parti. STAFF: Articolazioni inserite in una struttura organizzativa che aiutano le unità di linea a conseguire con maggiore efficacia e efficienza gli obiettivi dell’organizzazione. Comprende quindi tutti i dipendenti che non sono direttamente coinvolti nelle attività fondamentali dell’organizzazione. Si suddivide in staff personale e specialistico. STAFF PERSONALE: Riguarda l’assistenza, l’aiuto e il servizio a un certo manager. STAFF SPECIALISTICO: Riguarda la consulenza, l’assistenza, l’aiuto e il servizio dell’organizzazione nel suo complesso in un particolare ambito. STRUTTURA FUNZIONALE: Struttura organizzativa nella quale le attività sono raggruppate, dalla base fino al vertice dell’organizzazione, secondo una funzione comune. Tale struttura facilità le economie di scala, premette lo sviluppo di conoscenze e capacità approfondite, permette all’organizzazione di conseguire obiettivi funzionali. Per contro ha lenti tempi di risposta rispetto ai cambiamenti ambientali che richiedono coordinamenti tra le unità A-4 L’Ordinamento in AM Allegato “A” organizzative, la gerarchia è sovraccarica dalle decisioni da prendere, mostra lentezza nell’innovazione e comporta una limitata visione degli obiettivi generali da parte dei dipendenti. STRUTTURA GERARCHICA: Struttura organizzativa caratterizzata da una linea diretta di autorità dal dirigente supremo fino ai livelli intermedi e agli esecutori e da una corrispondente linea di subordinazione dal basso verso l’alto. Di norma è adottata per le unità operative. Tale struttura da il massimo rilievo al principio organizzativo secondo il quale bisogna assicurare in ogni unità operativa l’unitarietà d’azione e, nel contempo, da scarsa rilevanza alla divisione del lavoro secondo il criterio delle competenze specialistiche. STRUTTURA GERARCHICO-FUNZIONALE (oppure line-staff): Struttura organizzativa in grado di contemperare le esigenza di specializzazione con quella della esatta definizione dei rapporti di autorità. Tale struttura si caratterizza per l’innesto di organi specialistici – di staff – sulla linea gerarchica. Le unità operative sono poste lungo la linea gerarchica (in line) volta ad assicurare unitarietà d’azione e di comando, a cui si affianca lo staff, organismi funzionali o operativi indiretti, ciascuno con funzioni specializzate. Nasce con l’ambizioso obiettivo di coniugare i vantaggi delle strutture gerarchiche e di quelle funzionali cercando di ridurne i rispettivi svantaggi. STRUTTURA MATRICIALE (o PER MATRICE): É un ibrido nel quale, oltre alla tradizionale divisione per funzioni, viene anche adottata una ripartizione per compiti o prodotti (riferiti generalmente a progetti o a iniziative di durata limitata). Serve principalmente per combinare le specializzazioni di diverse unità organizzative nel conseguimento d’un obiettivo specifico. Di solito una struttura matriciale offre il vantaggio di essere flessibile, articolata, polimorfa e temporanea. Incrementa i punti decisionali, privilegia il coordinamento e l’operazione rispetto al controllo realizza dei coordinamenti efficaci. Raggiunto l’obiettivo il gruppo si scioglie e i membri ritornano nell’ambito dell’unità organizzativa di appartenenza. Tale struttura è utilizzata quando sia l’esperienza, sia l’innovazione e il cambiamento sono importanti per raggiungere gli obiettivi organizzativi e si è constatato che le altre tipologie di strutture non garantiscono lo stesso risultato. TABELLA ORDINATIVA E ORGANICA (TOO): La TOO costituisce l’atto ordinativo più completo di un Ente mediante il quale il Capo di SMA definisce tutti gli aspetti ordinativi ed organici necessari al corretto funzionamento della struttura. É organizzata in due parti distinte: Generalità e Ordinamento; Organici. A-5 L’Ordinamento in AM Allegato “A” UNITÀ DI COMANDO: Principio secondo il quale ogni individuo in un’organizzazione deve dipendere solo da un capo diretto e deve rispondere solo a lui. UNITÀ DI LINEA: Le unità che svolgono le attività più strettamente connesse alla mission o al fine dell’organizzazione. A-6 L’Ordinamento in AM Allegato “B” ACRONIMI AAran Arma Aeronautica ruolo delle armi normale AAras Arma Aeronautica ruolo delle armi speciale AArnn Arma Aeronautica ruolo naviganti normale AArns Arma Aeronautica ruolo naviganti speciale AC Alto Comando/Alti Comandi AD Amministrazione Difesa AISE Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna AISI Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna AOC Air Operation Center APR Aeromobile a Pilotaggio Remoto ATOC Air Terminal Operation Center AVAC Analisi, Valutazioni, Ammaestramenti e Correttivi AWC Air Warfare Center CAE Centro Addestramento Equipaggi CASD Centro Alti Studi per la Difesa CASEVAC CASualty EVACuation CeFLI Centro Formazione Logistica Interforze CeMiSS Centro Militare Studi Strategici CeVa Centro Valutazione CCrn Corpo Commissariato ruolo normale CCrs Corpo Commissariato ruolo speciale CERT Computer Emergency Responce Team CFA Comandante Forze Aeree CID Centro Innovazione della Difesa CIFIGE Centro Interforze di Formaz. Intell. e Guerra Elettronica CII Centro Intelligence Interforze CiMiC Civil and Military Cooperation CIMSO Centro Interforze Modelli e Simulazione Operativa CIS Communication and Information System CISR Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica CITS Centro Interforze Telerilevamento Satellitare CIVA Centro Interforze Verifica Armamenti CJM&SD Centro Joint Modelling and Simulation della Difesa CO Circolare Ordinativa CoCiM Cooperazione Civile e Militare COFS Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali COI Comando Operativo di vertice Interforze B-1 L’Ordinamento in AM Allegato “B” COM Codice dell'Ordinamento Militare CPMG/cpmg Codice Penale Militare di Guerra CPMP/cpmp Codice Penale Militare di Pace CPP/cpp Codice di Procedura Penale CRO Crisis Response Operations CS Combat Support CSAR Combat Search And Rescue CSArn Corpo Sanitario Aeronautica ruolo normale CSArs Corpo Sanitario Aeronautica ruolo speciale CSS Combat Service Support C2 Comando e Controllo C2W Command and Control Warfare C4ISTAR Command, Control, Communications, Computers, Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance DAI Direzione di Amministrazione Interforze Distaccamento Autonomo Interforze DC Deposito Centrale DG Direzione Generale/Direzioni Generali DIS Dipartimento Informazioni per la Sicurezza DM Decreto Ministeriale DMML Dipartimento Militare Medicina Legale DT Deposito Territoriale EAD Elaborazione Automatizzata Dati EdO Elemento/i di Organizzazione EWCC Electronic Warfare Coordination Center FA Forza/e Armata/e FANE Forza Assegnata Non Effettiva FEO Forza Effettiva Organica FO Foglio d’Ordine FOA Foglio d’Ordine Aeronautica FoAV Forza Addestrativa di Volo FoAm Forza Amministrata FoMa Forza Matricolare Garn Genio Aeronautico ruolo normale Gars Genio Aeronautico ruolo speciale GBAD Gruond Based Air Defence GMA Gruppo Manutenzione Autoveicoli GRS Gruppo Ricezione e Smistamento ICT Information and Communication Technology B-2 L’Ordinamento in AM Allegato “B” IEST International Eurofighter Support Team IAFFT International Air Force Field Team IASD Istituto Alti Studi Difesa INFOSEC INFOrmation SECurity ISSMI Istituto Superiore Stato Maggiore Interforze IT-JFHQ Italian Joint Force HeadQuarters JAT Joint Analysis Team JFACC Joint Forces Air Component Command JMCC Joint Movement Coordination Center JMOC Joint Multimodal Operation Center JSF Joint Strike Fighter LTC Laboratorio Tecnico di Controllo MEADS Medium Extended Air Defence System MEDEVAC MEDical EVACuation MEF Ministero dell’Economia e Finanze NACMA NATO Air Command and Control System Management NATO North Atlantic Treaty Organization NBC Nucleare, Biologico e Chimico NBCR Nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico OAT Operative Air Traffic OFCN Operazioni Fuori dai Confini Nazionali OIV Organismo Indipendente di Valutazione della performance ONFA Opera Nazionale Figli degli Aviatori ONU Organizzazione delle Nazioni Unite OPCON OPerational CONtrol OPORDER Operation ORDER OSCE Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa OV Organismo di Vertice/Organismi di Vertice PCN Punto di Controllo NATO POL Petroleum Oil Lubrificant PSO Peace Support Operations QG Quartier Generale RA Regione Aerea RAMDIFE Raggruppamento Autonomo Ministero Difesa RAMi Rappresenzanza dell’Aeronautica Militare RIS Reparto Informazioni e Sicurezza RMI Rappresentanza Militare Interforze RM-PUmaSS Rappresentanza Militare – Promozione UMAna, Sociale e Sportiva RO Reparto Operativo/Reparti Operativi B-3 L’Ordinamento in AM Allegato “B” R&S Ricerca e Sviluppo SAC Scuola di Aerocooperazione SAR Search And Rescue SECIN SErvizio Controllo INterno SGD/DNA Segretario Generale della Difesa/Direttore Nazionale degli Armamenti SICRAL Sistema Italiano per le Comunicazioni Riservate e ALlarme SIPP Servizio Intermedio Prevenzione e Protezione SIV Sistema Informativo di Vertice SLCPP Servizio Locale Comprensoriale Prevenzione e Protezione Rischi SLPP Servizio Locale Prevenzione e Protezione Rischi SMA Stato Maggiore Aeronautica SMD Stato Maggiore Difesa SME Stato Maggiore Esercito SMM Stato Maggiore Marina SOATG Special Operations Air Task Group STRATEVAC STRATegical EVACuation STT Servizio Tecnico Territoriale TOO Tabelle Ordinative e Organiche TU Testo Unico TUOM Testo Unico disposizioni regolamentari in materia di Ordinamento Militare UAS Ufficio Amministrazioni Speciali UCSe Ufficio Centrale per la Segretezza UGAG Ufficio Generale Affari Giuridici UGPPB Ufficio Generale Pianificazione, Programmazione e Bilancio UIAV Ufficio dell’Ispettore per l’Aviazione della Marina UPI Ufficio Pubblica Informazione UPU Ufficio Protocollo Unico UTT Ufficio Tecnico Territoriale B-4 L’Ordinamento in AM Allegato “C” REPARTI OPERATIVI E SISTEMI D’ARMA ASSOCIATI Di seguito l’elenco che riporta l’abbinamento tra i sistemi d’arma e i Reparti della F.A. presso i quali sono dislocati. I sistemi d’arma sono indicati con la denominazione disciplinata dalla direttiva SMA-LOG-006. Tra parentesi è stata riportata la denominazione comune. Reparto SEDE SISTEMA D’ARMA C 27J, YEC-27J, 46ª BRIGATA AEREA PISA C-130J, C-130J-30, 2° STORMO RIVOLTO (UD) 4° STORMo GROSSETO 6° STORMO GHEDI (BS) 9° STORMO GRAZZANISE (CE) HH 212 (AB-212), RQ-10C (STRIX) 14° STORMO PRATICA DI MARE (RM) KC 767A, VC-180A, VC180B (P-180). 15° STORMO CERVIA (RA) Sistema missilistico Spada - missile Aspide F-2000A (EFA- Typhoon), TF-2000A A-200A (MRCA Tornado), TA-200A A-200C, TA-200B HH-3F, HH-139A, HH-212, TH-500B VC 50A (Falcon 50), VC 900 (Falcon 31° STORMO 900 Ex e Easy) VC 319A (Airbus A CIAMPINO (RM) 319CJ), VH 139A, UH-139A MQ-1C PREDATOR A+, MQ-9A PREDATOR B, 32° STORMO AMENDOLA (FG) 36° STORMO GIOIA DEL COLLE (BA) F-2000A (EFA- Typhoon) 37° STORMO TRAPANI F 2000A (EFA- Typhoon) 41° STORMO SIGONELLA (SR) 50° STORMO PIACENZA T-339A, FT-339C, P 1150 (Breguet Br. 1150 Atlantic) EA-200B(Tornado ECR), A-200A A-200C C-1 L’Ordinamento in AM Allegato “C” 51° STORMO ISTRANA (TV) 61° STORMO LECCE 70° STORMO LATINA 72° STORMO FROSINONE A-11B (AM-X), TA-11A, TA-11B (AMX-T) FT 339 C (MB339CDII), T 339A T 260B (SF.260 EA) TH 500B (NH 500E), OH 500B (NH500D) 313° GRUPPO ADDESTRAMENTO RIVOLTO (UD) AT 339A (MB.339PAN) 80° CENTRO C/SAR DECIMOMANNU (CA) HH 212 (AB-212) 82° CENTRO C/SAR TRAPANI HH 3F, TH 500B, HH 139A 84° CENTRO C/SAR GIOIA DEL COLLE (BA) HH 139A, TH 500B 85° CENTRO C/SAR PRATICA DI MARE (RM) HH 3F, TH 500B PISQ PERDASDEFOGU (OS) HH 212 (AB-212) TH 500B LINATE (MI) TH-500B, U-208A ACROBATICO SQUADRIGLIA DI COLLEGAMENTI Grob Twin Astir, Nimbus 4D, Nimbus GRUPPO VOLO A VELA GUIDONIA (RM) 4DM, LAK 17, U 208A, TH 500B T 260A T 339A,FT 339C A 11B, TA 11B A 200A RSV PRATICA DI MARE (RM) F 2000A VC 180 C 27J TH 500B HH 212 C-2 L’Ordinamento in AM Allegato “D” D-1