PROVINCIA di TERAMO REGIONE ABRUZZO COMUNE di MONTORIO AL VOMANO VARIANTE AL P.R.G. REALIZZAZIONE DI UN COMPLESSO SPORTIVO DESTINATO AGLI SPORT MOTORISTICI IN LOCALITA’ SAN MAURO V.A.S. Valutazione Ambientale Strategica RAPPORTO AMBIENTALE D. Lgs 3 aprile 2006 n. 152 e ss.mm.ii. D.lgs 16 gennaio 2008, n. 4 art. 13 RELAZIONE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL CIRCUITO Soggetto Competente-Procedente: in collaborazione con: Il professionista incaricato: Comune di Montorio al Vomano Viale Duca degli Abruzzi, 1 64046 Montorio al Vomano (TE) Autodromo del Gran Sasso S.r.l. Viale Risorgimento, 28 64046 Montorio al Vomano (TE) dott. ing. Adamo Leonzio (coordinatore gruppo progettazione) Teramo, luglio 2011 CARATTERISTICHE PRINCIPALI CIRCUITO DEL GRAN SASSO Il circuito oggetto della presente relazione, è stato progettato su di un ‘area di circa 500.000 mq situata in una zona collinare del comune di Montorio al Vomano. Nel sito si accede per mezzo di viabilità locale che si immette in due punti sulla S.S. n. 80. La viabilità secondaria esistente, in parte, interseca i terreni oggetto dell’insediamento per cui si propone la rimodulazione con previsioni di sostituzioni ed integrazioni di nuovi tratti di strada che funzionalmente ripristinano i collegamenti eventualmente interrotti e prevedono gli accessi sia alla zona paddock che per i camminamenti pedonali che portano alle previste zone per il pubblico dislocate lungo il circuito. La natura orografica del terreno esclusivamente collinare, prevede che lo sviluppo del tracciato della pista si presenta modulato con saliscendi che lo renderanno, una volta realizzato, molto tecnico e spettacolare. CARATTERISTICHE DIMENSIONALI PISTA 1) Circuito della lunghezza di circa 4200 metri avente larghezza pista 13 metri con 13 curve di vario raggio (da 21 a 150mt) con senso di percorrenza antiorario e con un rettilineo principale della lunghezza di circa 830 metri e larghezza 15 metri alla fine del quale si raggiunge la velocità massima di progetto (circa 300 Km/h) ed un secondo rettilineo di circa 510 metri (opposto a quello principale) nel quale si raggiunge il secondo picco di velocità massima (circa 260 Km/h). 2) Il circuito è stato dimensionato, sia come tracciato che come spazio ad esso afferente (banchine e vie di fuga), avente per riferimento le caratteristiche di accelerazione, frenata e tenuta in curva dei veicoli più performanti ed in particolare i mezzi che partecipano alla Formula 1 ed alla MotoGP, anche se nel circuito in oggetto non sono previste competizioni ma solo test di mezzi a questi livelli. 3) Per sfruttare al meglio l’orografia del territorio nel quale esso verrà realizzato, si è deciso di adagiare il progetto, il più possibile, alle ondulazione del terreno così da ottenere un continuo saliscendi con pendenze dell’ordine dell’8% (8,3) in discesa e del 9% (9,4) in salita. 4) Questo andamento altimetrico della pista, se da un lato ne ha limitato la velocità media rendendolo un circuito non molto veloce, ne ha però esaltato le caratteristiche tecniche di guida necessarie per percorrerlo al meglio. In particolare vi sono due punti con staccate da effettuare in discesa (curve 3 e 7) ed un’altra frenata in discesa che pur non essendo particolarmente violenta è però tecnicamente impegnativa essendo la curva 10 del tipo a “chiudere”. Questi, uniti a dei tratti con curve in salita da fare in accelerazione, metteranno a nudo l’abilità dei piloti. 5) Analogamente si è cercato di rendere il tracciato il più vario possibile inserendo in esso tutte curve di tipo diverso. Abbiamo quindi il tornantino lento (curve 5 e 13), il nterna veloce (uscita curva 2 e curva 10), la S veloce (curve 11-12), la curva parabolica ad aprire (curva 2) e la curva parabolica a chiudere (curva 10). 6) Tutti gli elementi sopra evidenziati, sono stati pensati soprattutto per rendere appetibile il circuito ai test sia di veicoli (auto e moto) da competizione che per l’utilizzo industriale e ludico del circuito. Il circuito si rivolge comunque anche alle competizioni per cui sono stati anche inseriti tre punti di staccata importanti (curve 1, 6 e 9) che, uniti ad altri punti di staccata minori, dovrebbero assicurare la possibilità di sorpasso a tutto beneficio dello spettacolo, derivante dai continui cambiamenti di posizione tra i concorrenti. PADDOCK 1) Paddock principale delle dimensioni di circa 40.000 mq posizionato sul lato destro del rettilineo di partenza arrivo in grado di sopperire alle esigenze delle competizioni del livello previste. Esso è costruito da un’area pianeggiante asfaltata, destinata al parcheggio dei mezzi che trasportano i veicoli (auto e moto) da competizione ed al montaggio delle strutture provvisorie (tende) che vengono normalmente utilizzate come hospitality durante le competizioni 2) All’interno dell’area sopra indicata sono state individuate la palazzina box-direzione gara, il parco chiuso, area riservata e con accesso controllato di 1.000 mq circa con relativa palazzina officina, destinato ad ospitare i mezzi da competizione per procedere alle necessarie verifiche tecniche pre e post gara, la zona di pronto soccorso di 2.000 mq circa con il centro medico e l’area di atterraggio per l’eliambulanza e la zona recintata destinata ad ospitare i mezzi dei media di 4000 mq circa che per le loro caratteristiche hanno bisogno di essere accorpati e sorvegliati. 3) E’ stata prevista inoltre una palazzina ad uso rimessa dei mezzi di servizio ed i mezzi destinati alla manutenzione del circuito. 4) Tutti i servizi tecnici del circuito sono stati concentrati in una palazzina posta in corrispondenza dell’inizio della pit-lane 5) Sono stati previsti due blocchi di servizi igienici dotati di tutte le normali funzioni (wc, lavabo, doccia ecc.) in grado di sopperire alle esigenze di circa 2.000 persone. PALAZZINA BOX – DIREZIONE GARA – OSPITALITY 1) Palazzina delle dimensioni in pianta di circa mq. 2500 a due livelli con parziale sopraelevazione a tre. 2) Al piano terra sono previsti 36 boxes modulabili della superficie di circa 66 mq per ciascun modulo, dotati di porta carraia sia verso la pit-lane che verso il paddock e di servizi igienici autonomi ed un’area di circa 150 mq destinata alle verifiche sportive, alla sala briefing ed alla reception della direzione gara. 3) Al piano primo troveranno posto i locali per la direzione gara per circa 200 mq situati all’inizio della palazzina, a seguire l’area per i media per circa 500 mq mentre la restante area (circa 1.800 mq) sarà destinata alle ospitalità. 4) Nelle sopraelevazioni parziale posta all’inizio della palazzina troveranno posto essenzialmente il completamento della direzione gara, le postazioni per i telecronisti ed un ristorante mentre in quella posta alla fine dei locali di servizio. 5) Tra le due sopraelevazioni trova posto un terrazzo praticabile destinato ad essere allestito come ospitalità durante gli eventi. 6) A tutti i piani troveranno ovviamente posto tutti i servizi necessari per un corretto e funzionale utilizzo della struttura. ALTRI FABBRICATI 1) Centro medico ad un piano delle dimensioni in pianta di circa 250 mq ed un’altezza totale di 4 ml. Dotato di rianimazione, osservazione, trattamento delle ustioni e controllo antidoping con i relativi servizi ed annesso eliporto. 2) Rimessa mezzi di servizio del circuito ad un piano per una superficie in pianta di 200 mq ed un’altezza utile di 5 ml. 3) Fabbricato tecnico ad un piano di superficie in pianta di circa 50 mq ed un’altezza di 4 ml. Destinato ad ospitare le centraline degli impianti tecnologici del circuito. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE PISTA La pista asfaltata verrà realizzata seguendo i moderni dettami di costruzioni stradali per cui vedrà la posa in opera di uno strato di fondazione su terreno consolidato, uno strato di misto sul quale verranno stesi tre strati di materiale legato, strato di base, binder e tappetino d’usura. Particolare accuratezza verrà posta nella progettazione del pacchetto stradale “binder + usura” che dovrà essere in grado di assorbire gli sforzi tangenziali scaricati dagli pneumatici dei mezzi da competizione e nello stesso tempo assicurare il grip minimo richiesto per questo tipo di attività. Nella realizzazione di questi due strati verranno utilizzati inerti del tipo basaltico legati con bitumi modificati. Nei punti nei quali la linea ideale di percorrenza è tangente alla pista verranno montati dei cordoli scalinati del tipo “MELBOURNE NEGATIVI” in cemento con retrostante erba artificiale incollata su massetto in cemento. Lungo il bordo della carreggiata verrà lasciata una banchina complanare con la pista e seminata con erba. Questo spazio diventa più ampio all’esterno delle curve diventando una via di fuga di dimensioni correlate con la velocità dei mezzi che dovessero uscire fuori pista. Per aumentare la capacità frenante delle vie di fuga, esse verranno totalmente o parzialmente dotati di dispositivi di rallentamento costituiti da letti di ghiaia. In alcune situazioni tra il bordo pista ed i letti di ghiaia verranno interposti delle zone asfaltate ma con il solo binder senza tappetino d’usura per rendere la superficie più rugosa. Le banchine e le vie di fuga verranno limitate al loro esterno da dispositivi di arresto, che nel nostro caso sono costituiti da guard-rail a tre lame sovrapposte sormontate da rete metallica rinforzata con cavi d’acciaio tesati dove è prevista la presenza di pubblico e/o personale di pista dietro le barriere d’arresto. Alle spalle delle barriere d’arresto, verrà realizzata una strada di servizio, con finitura superficiale in massicciata stradale bianca, destinata alla circolazione del personale e dei mezzi di servizio e soccorso. Particolare cura verrà data allo smaltimento delle acque superficiali che prevede sia lo smaltimento delle acque della pista per mezzo di nternazi con grate metalliche poste lungo i bordi della pista, sia la realizzazioni di cunicoli drenanti al di sotto delle banchine e delle vie di fuga. PADDOCK Il paddock verrà realizzato alla stregua di un qualsiasi piazzale asfaltato destinato al parcheggio ed allo stazionamento degli automezzi e quindi dal punto di vista costruttivo è assimilato a tutti gli effetti a quanto visto per la pista almeno fino ad arrivare allo strato superficiale che verrà realizzato in maniera diversa non dovendo assicurare le stesse caratteristiche di quanto richiesto per la pista. La zona paddock verrà divisa nelle varie zone funzionali viste sopra (centro medico, parco chiuso, ecc…) per mezzo di recinzioni in rete metalliche di tipo leggere, mentre verrà chiusa verso l’esterno con una recinzione solida di tipo chiuso (pannelli in cap su fondazione in cls) e di altezza di ml. 2.5 per evitare lo scavalcamento. FABBRICATI Nella realizzazione di tutti i fabbricati e degli altri elementi architettonici sopra individuati, verranno utilizzati materiali rispettosi dell’ambiente (bioarchitettura) e delle tradizioni architettoniche locali. La struttura di base di tutti gli edifici sarà fondata sulla prefabbricazione, con luci e spessori di travi e pilastri in funzione della tipologia del fabbricato. Le rifiniture saranno invece in funzione della loro destinazione d’uso, ma comunque in linea generale saranno adottati pavimenti galleggianti, ampie superfici vetrate, rivestimenti esterni in pietra locale, con variazioni a seconda della funzione. Ad esempio, al piano primo della palazzina box, le ampie superfici vetrate, oltre a permettere il perfetto alloggiamento di pannelli fotovoltaici, ed un’ampia visibilità per gli ospiti, sono state pensate in modo tale che la loro inclinazione consenta un notevole abbattimento nella propagazione del rumore proveniente dalla pista. La stessa inclinazione della parete continua fino al piano superiore, dove si trasforma in semplice parapetto per l’ampio terrazzo praticabile, sul quale si affaccia il ristorante. Le superfici verticali saranno trattate con diversi materiali, dalla pietra locale a taglio sia regolare che irregolare fino al legno, lasciando ampio spazio a vetrate, anche per evitare di dare al fabbricato un aspetto pesante. Lo stesso utilizzo del fotovoltaico in facciata è stato pensato come “decorazione” del prospetto, giocando sulle diverse tonalità di colore, rese possibili grazie al rapido sviluppo della tecnologia. Sempre rispettando la stessa regola costruttiva, sarà concepito il centro medico, ma in questo caso sarà primaria la sua funzione, e quindi, pur adottando i medesimi materiali, le aperture saranno progettate nel rispetto della normativa vigente. Tutti i fabbricati, senza tralasciare l’officina, il locale tecnico, la rimessa dei mezzi, i servizi igienici, saranno realizzati anche tenendo conto delle disposizioni planimetriche più favorevoli, soprattutto per quanto riguarda l’esposizione. I collegamenti verticali nell’edificio principale (box-direzione gara) saranno assicurati da corpi scala e da ascensori. IMPIANTI All’interno del circuito in senso lato avremo due tipi di impianti, gli impianti specialistici e gli impianti ordinari. Gli impianti specialistici sono quelli destinati alla gestione specifica dell’attività sportiva dell’Autodromo e si distinguono in: 1) L’ impianto Tv circuito chiuso consiste nell’installazione di telecamere lungo tutto il circuito, alloggiate su pali di sostegno metallici e opportunamente munite di brandeggi e di zoom. Il collegamento tra le varie telecamere e la sala regia avverrà con cavi in fibra ottica alloggiati in tubazioni in PVC con relativi pozzetti d’ispezione. Dalle telecamere il segnale sarà distribuito all’interno del locale direzione gara dove verrà visualizzato in ogni particolare l’intero evento sportivo tramite opportuni terminali TV. Esso sarà distribuito anche nei locali adiacenti (sala giuria, sala stampa, direzione circuito) a disposizione degli ufficiali di gara ed al centro medico. 2) L’impianto di cronometraggio verrà installato nella torre direzione gara e sarà dotato di un sensore di rilevamento dati annegato nell’asfalto, in corrispondenza della linea di partenza e lungo il percorso per gli intermedi. Anche questo impianto sarà realizzato in fibra ottica. I dati saranno aggiornati in tempo reale dai computer e la loro visualizzazione sarà possibile anche sui terminali gemelli ubicati nelle varie sale della sede direzionale (direzione gara, sala giuria, sala stampa, ecc.). 3) L’impianto semaforico sarà realizzato in relazione alle normative specifiche nazionali ed internazionali per autodromi. Quello principale, lungo la linea di partenza/ arrivo sarà montato su apposito palo a sbraccio. Saranno inoltre previsti ulteriori 5 semafori di cui uno in corrispondenza dell’uscita della pit-lane, uno prima della chicane di ingresso alla pitlane e gli altri lungo il percorso. 4) Impianto speciale interno ai box: sarà istallato all’interno di ogni box e collegati in modo da distribuire la luce e la forza motrice nell’area paddock tramite colonnine di servizio che saranno a disposizione dei team principali alle quali potranno collegarsi per prelevare i suddetti servizi oltre all’acqua e aria compressa. 5) L’ impianto di diffusione sonora sarà costituito da una duplice rete. La prima rete servirà per le comunicazioni di servizio collegata con la direzione gara e sarà costituita da altoparlanti sparsi nella zona paddock. La seconda rete funzionerà per le comunicazioni al pubblico e sarà collegata con la cabina dello speaker agli altoparlanti sparsi lungo il percorso, montati su appositi pali in vetroresina. Gli impianti ordinari si distinguono in: 1) L’ impianto di illuminazione sarà realizzato nella zona paddock per mezzo di pali conici e torri faro in numero ed altezza tale da soddisfare l’illuminamento richiesto dalla normativa vigente. Ogni palo sarà fornito di armatura e lampada specifica. 2) L’impianto elettrico generale servirà a distribuire la corrente dalla cabina generale ai vari fabbricati ed impianti annessi. L’intero impianto sarà anche collegato ad un gruppo elettrogeno, funzionamento in emergenza e provvisto di commutazione automatica, tale da assicurare la fornitura di energia elettrica necessaria nel caso di mancanza da parte della rete Enel. 3) L’ impianto telefonico e trasmissione dati sarà realizzato all’interno della palazzina e distribuito nei vari uffici e locali di lavoro. 4) L’impianto di condizionamento-riscaldamento da realizzare all’interno dei vari edifici con distribuzione dell’aria calda/fredda per mezzo di canali in acciaio a soffitto ed unità BTU esterne. Il centro medico sarà dotato di impianto di condizionamento individuale 5) L’impianto antincendio realizzato con gruppo pompe ed annesso serbatoio di accumulo e rete distributiva interrata. Tutti i fabbricati e le colonnine distributive dei servizi del paddock saranno dotate di cassetta con lancia. 6) L’impianto televisivo realizzato con distribuzione via cavo del segnale proveniente dalle reti esterne sia in digitale terrestre che via satellite ricevute per mezzo di antenne e parabole 7) Impianto idrico di adduzione dell’acqua potabile ai vari edifici ed alle colonnine servizio del paddock realizzato con canalizzazioni sottotraccia. 8) Impianto raccolta acque meteoriche del paddock realizzato con nternazi con grate metalliche e collegato ad un sistema di depurazione delle prime acque di pioggia per evitare l’immissione diretta in falda di acque inquinanti. 9) Impianto fognante per la raccolta delle acque bianche e nere provenienti dagli edifici costituiti da discendenti e rete di smaltimento al di sotto della superficie del paddock con tubi in PVC e pozzetti. Le acque fognanti verranno depurate prima della loro immissione al corpo idrico recettore. TRIBUNE Le tribune saranno realizzate in terra rinforzata sagomata in modo da realizzare gradonature per la seduta del pubblico, con pendenze tali da rispettare la visibilità richiesta dalla normativa CONI. Al di sopra di ogni gradonatura verranno alloggiati sedili in materiale plastico. Le tribune metalliche, invece, saranno dislocate negli spazi ove non risulta possibile sfruttare l’andamento del terreno originario o di progetto. Esse saranno costituite da un ‘intelaiatura in tubi tondi giuntati orizzontalmente e verticalmente, in modo da realizzare gradini per la posa di grate anch’esse metalliche. GESTIONE In una struttura di questo tipo si svolgono principalmente quattro tipi di attività che sono: a. attività di tipo sportivo b. attività di tipo produttivo c. attività di tipo educativo d. attività di tipo ludico. Esse come vedremo, hanno caratteristiche di tipo diverse ed interessano diversi periodi dell’anno, fermo restando che non è possibile ipotizzare un utilizzo durante tutto l’arco dell’anno perché si hanno comunque dei giorni di fermo per manutenzione, cattivo tempo. Per il circuito in oggetto, in funzione anche della sua localizzazione, è ragionevole ipotizzare un utilizzo di 270 giorni all’anno, suddivisi nelle attività sopra elencate nella maniera che seguono: ATTIVITA’ DI TIPO SPORTIVO Rientrano in questa categorie tutte le attività connesse con l’utilizzo di mezzi da competizione, sia auto che motocicli. In termini temporali, è ragionevole ipotizzare a regime due competizioni di livello internazionale e sei competizioni di livello nazionale per un totale di due week-end lunghi (da 4 giorni) e sei week-end corti (da 3 giorni) per un totale di circa 30 giorni. A questi si andranno ad aggiungere un certo numero di giornate che vengono destinate ai test dei team da competizione, che richiedono la disponibilità del circuito per effettuare giornate di prova dei loro mezzi. Normalmente questa attività di test esclusivi occupa l’impianto per un periodo simile a quello destinato alle competizioni, ossia circa 30 giorni. L’attività sportiva quindi andrà ad occupare il circuito per circa 60 giorni di attività ed è da tener presente che questa è l’unica che prevede la presenza di pubblico sulle tribune dell’autodromo. Tale presenza di pubblico, nei tre giorni, può essere indicata in circa complessive 50.000 persone per i due eventi internazionali (2.500 per le prove libere del venerdì, 7.500 per le prove cronometrate del sabato e 40.000 per la gara della domenica) ed in 5.000 quella per le competizioni nazionali, quasi tutte concentrate nella giornata della domenica. I test invece non prevedono solitamente la presenza del pubblico e, nel caso ci sia, si parla di poche centinaia di persone. ATTIVITA’ DI TIPO PRODUTTIVO Rientrano in questa categoria tutte le attività collegate con la produzione e la commercializzazione di veicoli o di parti di essi. Infatti i circuiti vengono normalmente utilizzati dalla case costruttrici per provare i loro prodotti prima di immetterle sul mercato. Essi costituiscono quindi dei veri e propri campi prova per auto, moto, freni, sospensioni, pneumatici, ecc…, da tutte le industrie per le quali non è economicamente conveniente costruire un circuito proprio per svolgere tale attività. A questo tipo di attività prettamente industriale se ne affianca uno più squisitamente commerciale che consiste nell’utilizzare i circuiti per far provare i prodotti (auto e moto) ai concessionari e/o ai potenziali clienti (o a persone che hanno appena acquistato il mezzo) affiancandogli un istruttore che gli sveli, fino in fondo, tutti i segreti del mezzo portato in situazioni limite ma con tutte le sicurezze date dalla struttura del circuito di velocità (assenza di traffico, ampia carreggiata, ampie vie di fuga in caso di errore ecc…). Il numero di giorni occupati da questa attività è molto variabile in funzione del potenziale raggio d’azione del circuito. Nel nostro caso, grazie anche all’assenza di strutture analoghe a breve distanza ed alla presenza sul territorio di importanti realtà industriali del settore (Honda Italia e non solo) è ragionevole ipotizzare una occupazione simile a quella sportiva e quindi dell’ordine dei 60 giorni. Per quanto riguarda la presenza contemporanea di mezzi in pista, queste giornate si pongono a metà tra quelle destinate alle competizioni e quelle destinate ai test prevedendo una presenza in pista massima di circa 20 motocicli o 15 auto. ATTIVITA’ DI TIPO EDUCATIVO Il problema della sicurezza sulle strade di tutti i giorni, ha portato sempre più persone a voler sviluppare al meglio le proprie capacità di guida. Questo fatto ha dato un notevole impulso a quella che una volta era una attività di nicchia riservata a pochi, ossia l’organizzazione di corsi di guida sicura e guida sportiva facendola diventare una delle attività economicamente più importanti per un circuito di velocità. Tutte le strutture similari esistenti in Italia hanno il proprio centro di guida sicura con i propri istruttori e gestiscono questa attività, divisa tra corsi teorici in aula e corsi pratici in pista. In questa struttura è ragionevole ipotizzare, anche grazie al bacino di utenza, almeno 2-3 giorni settimanali di utilizzo della pista ossia circa 10 giorni al mese che moltiplicati per i nove mesi di attività ipotizzati all’inizio portano ad un totale di circa 90 giorni. Questo tipo di attività è molto simile a quella produttiva per cui è ragionevole ipotizzare la stessa presenza contemporanea di mezzi in pista. ATTIVITA’ DI TIPO LUDICO Ultimo aspetto dell’attività di un circuito è anch’esso collegato in parte con la sicurezza stradale. Infatti come tutti ben sappiamo oggi sono sul mercato mezzi (auto ma soprattutto moto) dotati di prestazioni che mal si accordano con le problematiche connesse con la circolazione sulle strade ordinarie per cui sempre più spesso i possessori di mezzi dalle elevate prestazioni si rivolgono ai circuiti chiusi per poterli sfruttare fino in fondo. Questo fatto è notevolmente amplificato per i motociclisti che normalmente acquistano mezzi da oltre 250 Km/h di velocità massima per pura passione (normalmente l’auto è vista come un mezzo di trasporto, la moto come una passione) e quindi sono desiderosi di provarla fino in fondo. Nasce da qui una delle attività più proficue dal punto di vista economico dei circuiti che è quella della organizzazione di prove libere, durante le quali i possessori di mezzi dalle prestazioni elevate pagano un “biglietto” per entrare e guidare in pista la propria auto o la propria moto. Dal punto di vista temporale questa attività incide per 1-2 giorni settimanali per cui, considerando i nove mesi di attività si possono ragionevolmente ipotizzare circa 60 giorni di attività all’anno, mentre per quanto riguarda la presenza, esse sono assimilabili alle competizione per cui si possono ipotizzare 40 moto o 30 auto contemporaneamente in pista.