Un calcio ai pregiudizi (03-02-09) RE PV B BLICA A I TALI AN 4-02-2009 13:02 Pagina 1 Un calcio ai pregiudizi (03-02-09) 4-02-2009 13:02 Pagina 2 Un calcio ai pregiudizi (03-02-09) 4-02-2009 13:02 Pagina 3 Che bello giocare a calcio! Piace a tutti: alti e bassi, belli e brutti, magri e grassi. Tutti possono e devono poter giocare. Nessuno escluso. La squadra più bella è quella che trova un posto per ognuno, senza fare differenze. Ci sono neri e bianchi, rossi e gialli: nessuno si odia, magari perché crede in un dio diverso o perché è nato in un posto lontano. È proprio brutto lasciare qualcuno ai margini del campo. Non bisogna farlo mai. Giocano i ricchi e i poveri. Quelli che sono più bravi a scuola e quelli che vanno un po’ meno bene. Tutti. Proprio tutti. Pensate che a calcio possono giocare e divertirsi anche persone che non vedono o che non muovono bene il proprio corpo. Nelle prossime pagine scoprirete che ci sono stati campioni con una gamba più corta dell’altra o senza un braccio. © FIFA Un calcio ai pregiudizi (03-02-09) 4-02-2009 13:02 Pagina 4 Tanti ragazzi e ragazze che hanno una disabilità e magari sono in carrozzina fanno sport con una palla e sono bravissimi. Ricordate: basta una palla per divertirsi tutti insieme. Non dite a nessuno: “Tu non puoi giocare”. Quando vedete qualcuno che vi guarda fuori dal campo, chiamatelo con un sorriso: “Ehi, verresti a giocare con noi?” Un calcio ai pregiudizi (03-02-09) 4-02-2009 13:03 Pagina 5 Nessuno è escluso. Certo ci sono le discipline riservate alle persone con disabilità, ma in tanti casi lo sport non ammette differenze. La palla per chi non vede Chi non ci vede deve poter sentire. La palla del calcio giocato da persone cieche è uguale alle altre, ma dentro ha dei campanellini che suonano appena si muove. Ecco perché, quando si assiste a una partita o si gioca insieme a una persona che non ci vede, bisogna stare in silenzio. I suoi occhi sono le sue orecchie. Lo sai che...? A calcio giocano anche le persone cieche o che ci vedono pochissimo, magari solo delle ombre. Sono in cinque per squadra e usano un pallone che fa rumore e delle mascherine sugli occhi. Solo il portiere ci vede. É difficilissimo, ma questi calciatori sono bravissimi. Andate a vedere una partita o, per capire come sia difficile, perché non provate a giocare bendati? Sul campo nessuno e diverso Ci sono anche tornei di calcio a 7 per persone che hanno difficoltà a muovere alcune parti del corpo e per questo vengono tenute lontane. Invece sanno giocare anche loro. Hanno una lesione al cervello e a volte vengono chiamati, sbagliando, spastici. Sono cerebrolesi e hanno meno equilibrio degli altri, ma si divertono a giocare come tutti. Un calcio ai pregiudizi (03-02-09) 4-02-2009 13:03 Pagina 6 Il goleador con gli occhiali Annibale Frossi ci vedeva molto poco e portava gli occhiali, ma era un grande calciatore: con sette reti è stato il capocannoniere dell’Italia alle Olimpiadi di Berlino 1936, segnando in tutte le quattro partite che hanno dato la medaglia d’oro all’Italia. Si può giocare ed essere bravissimi anche se si portano gli occhiali. Barboni? No, calciatori Dormono per terra, in strada, al freddo in mezzo a stracci e cartoni. Li chiamiamo “barboni” o clochard o persone senza fissa dimora. In inglese dicono Homeless, senza casa. Sono persone che hanno avuto una vita sfortunata o sono malati. Eppure anche loro si divertono con il calcio. C’è addirittura un mondiale dei clochard, si chiama Homeless World Cup. Grazie a questo torneo, molti di questi “barboni” hanno cambiato vita, cercato un lavoro o ripreso gli studi. Fai il tifo per... Julio Gonzalez è un grande campione. Attaccante nato in Paraguay, ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene 2004. Poi è venuto a giocare in Italia, nel Vicenza. Ma ha avuto un incidente stradale e gli è stato amputato il braccio sinistro. Ma Julio ama tanto il calcio che non ha voluto smettere ed è tornato a giocare, senza un braccio, nel campionato del suo Paese, nel Tacuary. Facciamo il tifo per lui. chiedi a mamma e papà... A calcio non conta essere alti o bassi. Cerca le altezze di due grandi giocatori come Maradona e Facchetti. Scoprirai come per essere campioni l’altezza non conta. Un calcio ai pregiudizi (03-02-09) 4-02-2009 13:03 Pagina 7 Guerra, religione e politica troppo spesso dividono gli uomini. Il calcio dimostra come non esistano differenze di alcun tipo. Un calcio alla guerra Sai dove è il Medio Oriente? Guarda su una carta geografica insieme a mamma e papà. In quel luogo, israeliani, in maggioranza di religione ebrea, e palestinesi, in maggioranza di religione musulmana, non riescono a stare insieme: ci sono guerre e terrorismo. Eppure, grazie al calcio, tanti giovani israeliani e palestinesi hanno giocato e si sono divertiti insieme in una squadra mista, chiamata “Squadra della Pace”, che ha anche partecipato a un torneo in Svizzera. Il calcio può anche aiutare a dimenticare le guerre. Un calcio al terrorismo In Irlanda del Nord, qualche anno fa, cattolici e protestanti vivevano in quartieri separati e vi erano atti di violenza fra di loro. Anche lo sport ha aiutato a superare questa situazione. A Belfast, città simbolo di queste guerre per la religione, è stata fondata la Belfast United, una squadra dove ragazzi cattolici e protestanti giocano insieme a calcio e basket. Un calcio ai pregiudizi (03-02-09) 4-02-2009 13:03 Pagina 8 A calcio con le stampelle Le guerre, le bombe e le mine uccidono, ma fanno anche rimanere senza gambe o senza vedere o senza braccia. I medici di Emergency, un’organizzazione che è nata a Milano, aiutano chi è colpito dalla guerra in tanti posti del mondo, come la Cambogia, l’Afghanistan o l’Iraq. E negli ospedali tanti bambini, giovani e grandi che non hanno magari più le gambe, ritrovano il sorriso giocando a calcio nel campionato dell’ospedale con le protesi o con le stampelle. Lo zingaro campione Gli zingari sono spesso emarginati. C’è uno zingaro che gira l’Europa per giocare a calcio ed è stato anche in Italia. Si chiama Ricardo Quaresma, ma in Portogallo, dove è nato, lo hanno soprannominato Ciganito, “piccolo zingaro”. Il papà è infatti di origine gitana, mentre la mamma è dell’Angola, in Africa. Un calcio ai pregiudizi (03-02-09) 4-02-2009 13:04 Pagina 9 CALCIO SENZA “APARTHEID” A scuola fatti spiegare bene cosa è l’apartheid. Questa parola vuol dire “separazione” nella lingua Afrikaans, che si parla in Sud Africa, sede del Campionato del Mondo di calcio 2010. Lì le persone bianche e quelle nere non potevano stare insieme per il colore della pelle. Dalla fine del secolo scorso questa “separazione” non esiste più, per fortuna. Negli stadi del Sud Africa persone con la pelle bianca e persone con la pelle nera possono fare il tifo insieme. Il calcio insegna che nella vita non ci deve essere apartheid. Lo sai che...? Ci sono state squadre italiane senza giocatori italiani in campo o squadre inglesi senza giocatori inglesi. L'Inter ha giocato in campionato o in Champions League senza avere giocatori italiani. L'Arsenal, una squadra di Londra, in Inghilterra, nel 2005 non aveva inglesi in campo per la prima volta nei suoi 119 anni di vita. Fai il tifo per la squadra che ami, i giocatori possono venire da tutto il mondo. Un calcio ai pregiudizi (03-02-09) 4-02-2009 13:04 Pagina 10 N ella Coppa del mondo 2002 la Francia era composta da molti giocatori neri o di origine non europe a. I f rancesi non hanno guardato al colore della pelle perche non e importante. Lo sai che...? DA PAESI DIVERSI L’attaccante Zlatan Ibrahimovic è nato in Svezia, ma la madre è della Croazia e il padre della Bosnia. La mamma è di fede cristiana e suo papà musulmano. Nonostante le due religioni sono monoteiste hanno tante differenze. Nel calcio, come nella vita, si deve essere differenti, altrimenti non ci sarebbero difensori e attaccanti e tante bandiere mai uguali. Un attaccante molto bravo che è cresciuto nell'Inter si chiama Mario Balotelli, ma il suo papà Thomas e la sua mamma Rose sono immigrati in Italia dal Ghana, in Africa. I suoi genitori erano poveri e Mario è stato adottato da una famiglia italiana, che abita vicino a Brescia. Ha già giocato con la maglia azzurra, nelle Nazionali giovanili. © FIFA Un calcio ai pregiudizi (03-02-09) 4-02-2009 13:04 Pagina 11 Avete visto come il calcio e gli sport in generale non fanno differenze ma adesso scoprirete come per eccellere e vincere non bisogna necessariamente essere dei superman. Il piccolo Oz I suoi genitori lo chiamavano così. Si chiama Oscar Pistorius ed è nato in Sud Africa. È un atleta che ha una disabilità che appare molto grave: non ha le gambe. Grazie a due protesi, che sono due gambe artificiali speciali, corre velocissimo. Più veloce di tante persone che hanno tutte e due le gambe. Infatti, Oscar vuole correre alle Olimpiadi. Hanno provato a dirgli no. Ma ha vinto lui. Ora può correre in tutte le gare. Senza differenze. © ossur.com Lo sai che...? Tanti sport possono essere praticati da persone con una disabilità. Alla Paralimpiade ci sono tanti sport dedicati a: - persone amputate, cioè senza una o tutte e due le braccia o le gambe; - persone cerebrolese, cioè che si muovono con movimenti poco coordinati; - persone non vedenti o ipovedenti, cioè che vedono molto male; - persone in carrozzina; - persone con disabilità intellettiva, con un ritardo mentale o sindrome di Down. Un calcio ai pregiudizi (03-02-09) 4-02-2009 13:04 Pagina 12 Il campione e l'uccellino Uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi è un attaccante brasiliano, che da bambino ha avuto la poliomielite, una malattia che gli ha lasciato una gamba più corta dell’altra, facendolo zoppicare. Per questo la sua sorellina lo © FIFA chiamava Garrincha, come un uccellino che vive in Brasile e ha le gambe sottilissime. Era un fenomeno, più bravo di tutti i calciatori che conosci oggi. Pensa che ha vinto con il Brasile per due volte la Coppa del Mondo, nel 1958 e nel 1962, anche se zoppicava. Non escludere mai nessuno per un difetto fisico. La Paralimpiade Oltre ai Giochi Olimpici, ci sono anche i Giochi Paralimpici, dedicati a persone con una disabilità. Gli ultimi si sono svolti a Pechino, negli stessi posti dell’Olimpiade. Sono stati inventati in Gran Bretagna dopo la guerra mondiale da un medico chiamato Ludwig Guttmann, una delle persone più importanti del secolo scorso. i Lo sa..? che. ci sono In Italia rsone e pe m i s s i t n a t tante, na disabilità. con u siano a l o c l a c i Pensa: s milioni! Lo sport he re almeno t re per tutti, anc ltà deve esse qualche diffico a per chi h oversi, a vedere, a mu ensare. p a o e r a senti Un calcio ai pregiudizi (03-02-09) 4-02-2009 13:05 Pagina 13 Sport con la palla Basket in carrozzina Stesse regole, ma si gioca seduti. Boccia Si gioca in carrozzina. È uno sport che permette di essere praticato anche da persone con una disabilità molto grave. Calcio a 5 Per non vedenti con squadre da 5 giocatori, che usano una palla che fa rumore. Solo il portiere è vedente e il campo è più piccolo. Calcio a 7 Per giocatori cerebrolesi con 7 atleti per squadra. Curling in carrozzina Si usa, come per l’hockey, un disco che scivola sul ghiaccio. Goalball o Torball È lo sport tipico delle persone non vedenti. Si gioca nel silenzio assoluto con una palla sonora. Hockey su ghiaccio su slittino Rugby in carrozzina Ha Si gioca con due mazze. le regole di rugby e football americano ed è giocato con una palla da pallavolo. Donne e uomini giocano insieme. Tennis da tavolo (ping pong) Si gioca anche in carrozzina. Tennis in carrozzina La palla può rimbalzare due volte. Volley Si gioca in piedi o seduti, rete più bassa e campo più piccolo. Un calcio ai pregiudizi (03-02-09) 4-02-2009 13:05 Pagina 14 Sport senza palla Atletica leggera I non vedenti sono collegati a una cordicella con un atleta normodotato. Vi sono gare in carrozzina e gli amputati utilizzano protesi speciali molto sofisticate ed elastiche. Canottaggio - Judo - Nuoto - Tiro con l’arco - Vela Ciclismo Si usano biciclette, tricicli (per gli atleti cerebrolesi, che non hanno molto equilibrio), tandem (non vedente con un vedente) e handbike, carrozzine che permettono il movimento dei pedali con le mani. Danza sportiva in carrozzina Si può danzare con un compagno “in piedi”. Equitazione I cavalieri senza braccia tengono le redini con la bocca. Scherma in carrozzina La carrozzina è fissata a terra. Sci alpino I non vedenti hanno una guida che con un megafono indica la strada. Chi non può stare in piedi usa il monosci e bastoncini speciali. Sci di fondo e Biathlon Chi non può camminare usa un doppio sci da fondo. Le persone non vedenti gareggiano con una guida. Sollevamento pesi Il solo tipo di gara è la panca. Tiro a segno Come per il tiro con l'arco, gli atleti non vedenti hanno una cuffia che trasmette un suono più forte quando il mirino è sul bersaglio. Alcuni sport non si praticano alla Paralimpiade, ma sono molto belli e importanti come Baseball, Cricket, Golf e Wheelchair hockey. Un calcio ai pregiudizi (03-02-09) 4-02-2009 13:05 Pagina 15 Sì, le parole sono proprio importanti. Quante volte ci è capitato di essere tristi o Leggete questa tabella arrabbiarci perché con la mamma e con il papà ci hanno indicato in modo non bello o a scuola con i maestri e i vostri o sbagliato. compagni. Magari provate a Allora impariamo anche noi a usare le parole giuste. In questa maniera non offenderemo nessuno. immaginare o a trovare parole nuove che non facciano male. Il modo di parlare cambia e ognuno può aiutare a farlo. Un calcio ai pregiudizi (03-02-09) 4-02-2009 13:05 Pagina 16 Ecco le parole giuste! Da EVITARE DA USARE Un handicappato, una persona handicappata, un disabile, una persona disabile Una persona con una disabilità (metti la persona al primo posto invece che riferirti solo alla sua disabilità) Handicappato fisico Persona con una disabilità fisica Persona normale Persona normodotata (preferibilmente) o non disabile Un paraplegico, un tetraplegico Un cieco Un ritardato Anormale, subnormale, difettoso, deforme (sono termini negativi, da non usare mai: feriscono la dignità) Spastico Afflitto da... Confinato oppure relegato in carrozzina (la carrozzina aiuta a muoversi e non limita) Menomato oppure invalido oppure storpio Malattia (molte disabilità possono non essere causate da malattia) Carrozzella (la guidano i cavalli) Tronco o moncone Sofferente per, sofferenza (una persona con disabilità non è necessariamente sofferente) Una persona con paraplegia, tetraplegia Una persona non vedente o una persona ipovedente o una persona cieca Una persona con disabilità intellettiva (o mentale) Specifica la disabilità Persona cerebrolesa o con una paralisi cerebrale o con una lesione cerebrale Una persona con… (disabilità) Usa una carrozzina Con una disabilità fisica disabilità o condizione o indebolimento Carrozzina Una persona amputata, amputazione Persona con… (disabilità) Vittima (le persone con disabilità Persona con… (disabilità) non sono tutte vittime e preferiscono non essere percepite come tali) Quelle in ROSSO sono le parole da evitare assolutamente, le altre sono indicazioni.