Taglio del nastro per la nuova dialisi Il sindaco lancia
un sos per l’ospedale
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Il taglio del nastro del nuovo centro dialisi dell’ospedale di Tolentino
di Marco Cencioni
(foto di Andrea Petinari)
«Siamo qui per l’inaugurazione di una struttura da sempre vanto e punto di riferimento di questo
ospedale: lo voglio chiamare così ancora per molto tempo». Sono le parole che non lasciano
spazio ad interpretazioni del sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ad aprire la cerimonia del
taglio del nastro del nuovo reparto dialisi della struttura. Il primo cittadino dichiara di «non voler
fare polemica, di essere orgoglioso di questa importante iniziativa» ma è evidente il messaggio
che ha voluto mandare in occasione dell’inaugurazione della nuova struttura, concetto che ha più
volte ribadito: «Abbiamo poco, lo facciamo funzionare bene e quel poco non lo vogliamo perdere
perché per i nostri cittadini è molto». Pezzanesi sottolinea il grande investimento economico fatto nella
nuova struttura (circa un milione di euro, ndr)» definendolo «una buona notizia che ci rende molto felici»,
ma dichiara «la riforma sanitaria si sta calando sul territorio e sta portando diverse amarezze» e ribadisce
«il prossimo 29 ottobre ci sarà un consiglio comunale aperto (leggi l’articolo) al quale parteciperanno 17
sindaci per testimoniare un messaggio forte. L’ospedale può restare quello che è e continuare a dare un
servizio essenziale ai 38mila cittadini dell’unione montana, 22mila dei quali abitano a Tolentino: la
popolazione non capirà ulteriori tagli, le strutture importanti non possono essere ancora sottoposte ai raggi
x».
«Le parole del sindaco mi ricordano un po’ mia madre, che mi picchiava soprattutto nei giorni di
festa» afferma suscitando le risate dei presenti il direttore dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni –
Voglio subito smorzare il filo di tensione che ho avvertito e che capisco possa esserci. Stiamo
facendo molta attenzione ai finanziamenti per la sanità, operando scelte ponderate senza
penalizzare né sprecare anche visti i tempi che corrono, diversi rispetto a quelli che anni fa hanno
permesso la programmazione di questo intervento – sostiene Maccioni – Dopo otto anni di lavori
ritengo che oggi, con questa inaugurazione, ci sia un segno tangibile della buona politica. Voglio
ringraziare gli operatori, chi tutti i giorni è a contatto con i malati. Loro spendono la loro faccia e anche la
nostra, gli siamo sempre
vicini. Questo reparto dà una
risposta non solo a Tolentino
ma a tutta l’Area Vasta:
essere in grado di prestare
servizio ad un centinaio di
pazienti non è cosa da
poco». «Per me è una gioia
essere qui oggi – afferma
il primario Franco
Sopranzi – perché non
esiste solo l’ospedale di
Tolentino o di Macerata,
stiamo costruendo una
rete nefrologica gestendo
un’unica unità operativa
Un momento dell’intervento di Giuseppe Pezzanesi, sindaco di Tolentino
che lavora su due presidi
ospedalieri, dividendo le
terapie. L’esistenza di una dialisi diffusa è molto importante e oggi viene confermata una scelta fatta tanti
anni fa dalla Regione: bisogna portare le strutture sul territorio per non far viaggiare troppo i pazienti.
Devo dire che questo reparto è nato prima di Macerata, nel 1973, la prima struttura in provincia – ricorda
Sopranzi – Ampliata e diretta dal 1981 dalla dottoressa Paola Vitali è sempre rimasta al quarto piano, ma
con il tempo è diventata strutturalmente vecchia nonostante gli sforzi fatti. Non abbiamo cambiato la
qualità del servizio, abbiamo solo cambiato il posto. I pazienti saranno al piano terreno, la dialisi deve
stare lì. ci siamo riusciti dopo tanto lavoro, speriamo di averlo fatto bene».
«Papa Francesco ha detto nella sua lettera “Laudato Sii” che si confrontano nel mondo di oggi tre
mentalità: quella dell’accumulo e della speculazione, quella dello spreco e quella del prendersi
cura – dice il vescovo Nazzareno Marconi nel suo intervento – Prendersi cura delle persone è il vero
futuro e lo costruisce con speranza».
«Porto il saluto dei tanti marchigiani con problemi renali riuniti nell’associazione nazionale
emodializzati dialisi e trapianto (Aned) – afferma l’ex segretaria Marche e membro del consiglio
nazionale della Onlus, Marianna Lolli – Dieci anni fa constatammo la necessità di realizzare un nuovo
reparto viste le troppe criticità rilevate. Dopo tutto questo tempo si giunge al termine di questo percorso
virtuoso con grande gioia di tutti i pazienti che sono costretti dalla patologia a diventare frequentatori
abituali dell’ospedale. Anche in un’occasione lieta bisogna ribadire che non bisogna tornare al passato
specialmente se significa
far pagare ai più deboli un
presunto risparmio: per
noi la dialisi è una
famiglia, ringrazio il dottor
Sopranzi e la sua
equipe». Erano presenti il
presidente della Provincia
Antonio Pettinari, l’ex
direttore Area Vasta 3
Pierluigi Gigliucci, il
consigliere regionale
Francesco Micucci della
quarta commissione
sanità, l’assessore ai
lavori pubblici del
Il direttore dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni
Comune di Macerata
Narciso Ricotta e
Francesco Comi che,
salutato dal direttore
Alessandro Maccioni, è
stato invitato, visto che
era presidente della
commissione sanità
all’epoca dei fatti, a
portare la sua
testimonianza.
«Sono intervenuto
come cittadino di
Tolentino ed ex
amministratore perché
sono contento di
condividere con gli
operatori e i pazienti
Il dottor Franco Sopranzi
questo momento molto
atteso dato che i rinvii, i
problemi per appaltare l’opera e le difficoltà sono stati molteplici. E’ un appuntamento di cui
Tolentino aveva bisogno perché il servizio si qualificava sul buon lavoro del personale e sulla
pazienza delle famiglie e degli operatori, ma si trovava in condizioni non degne. Averlo realizzato in
termini di eccellenza penso che sia il minimo che si poteva offrire a tutti».
«Quello che si respira in quella sala è quello che manca nell’istituzione, molto spesso distaccata –
conclude il vice presidente dell’assemblea regionale, Marzia Malaigia – C’è collaborazione che dà a
questo evento più positività. Sono orgogliosa di rappresentare la Regione, iniziative come queste danno
speranza a chi bisogno».
La nuova struttura, di 16 posti letto, si trova al piano terra con ingresso indipendente, aspetto che, dal
punto di vista organizzativo, è molto importante per i pazienti molto spesso defedati o trasportati in
barella. E’ dotata di un nuovo impianto di trattamento e distribuzione dell’acqua biosmotizzata (trattata in
modo da renderla idonea a venire a contatto o essere infusa nel sangue) con un anello di distribuzione in
acciaio che potrà essere disinfettato chimicamente e sterilizzato con il vapore secco. Sono, inoltre,
presenti letti bilancia ed apparecchiature per emodialisi tutti nuovi e di ultima generazione.
Alla struttura afferiscono attualmente 45 pazienti in trattamento emodialitico trisettimanale, 15
pazienti in trattamento dialitico peritoneale e 32 pazienti portatori di trapianto renale che effettuano
i controlli ambulatoriali. Essa accoglie i pazienti provenienti da tutta la zona “interna” dell’area
vasta sia del distretto sanitario di Macerata (ex Zt9) che del distretto sanitario di Camerino (ex
Zt10). Tali pazienti vengono seguiti in rete con la struttura dell’ospedale di Macerata dove oltre al
centro dialisi, sono presenti letti autonomi di degenza nefrologica per la diagnosi e il trattamento
delle acuzie.
L’ex segretaria Marche e membro del consiglio nazionale della Aned, Marianna Lolli
Francesco Comi
Il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, il dottor Franco Sopranzi e il vescovo Nazzareno Marconi
Il vice presidente dell’assemblea regionale, Marzia Malaigia
Il vescovo Nazzareno Marconi
Pierluigi Gigliucci, ex direttore Area Vasta 3
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Taglio del nastro per la nuova dialisi TOLENTINO 23_10_2015