ANAS SpA
O.G.B.
Ufficio per l’Autostrada Salerno Reggio Calabria
Visita Tecnica Macrolotto 2 SA/RC
24 luglio 2009
“ Il ruolo del geologo negli Uffici di Direzione dei Lavori e di Alta Sorveglianza”
Dott. Geol. Upremio De Luca
Responsabile Geologia e Ambiente
Pool Specialistico Compartimentale
Contraente
Generale
Ufficio di Direzione
dei Lavori
L’Autostrada Salerno Reggio Calabria è lunga 443 km, tutti in
doppia carreggiata. Essa attraversa 3 regioni (Campania,
Basilicata, Calabria), 6 provincie (SA, PZ, CS, VV, CZ, RC) e, per
quanto ci riguarda, numerosi domini geologici:
• Piroclastiti del Vesuvio ed Argille di Salerno;
• Conglomerati di Eboli;
• Unità Sicilidi (Argille Varicolori);
• Calcari e calcari dolomitici della Piattaforma Carbonatica;
• Sedimenti fluvio-lacustri e palustri del Vallo di Diano;
• Unità Lagonegresi (tratto lucano);
• Unità del Cilento e del Pollino, conoidi di deiezione (Castrovillari);
• Depositi marini della piana di Sibari;
• Depositi plio-pleistocenici della valle del Crati (Calabriano);
• Unità metamorfiche (filladi, scisti filladici, etc. della valle del Savuto);
• Depositi marini recenti (piana di Lamezia):
• Sedimenti plio-pleistocenici della valle del Mesima;
• Unità metamorfiche (gneiss);
• Sedimenti del ciclo Messiniano (Reggio Calabria).
Sviluppo planimetrico dell’Autostrada SA/RC
Tronco 1: da Salerno a Lauria Sud (Sezione SA)
Sviluppo planimetrico dell’Autostrada SA/RC
Tronco 2: da Lauria Sud a Falerna (Centro CS)
Sviluppo planimetrico dell’Autostrada SA/RC
Tronco 3: da Falerna a Reggio Calabria (Sezione RC)
L’Ufficio compartimentale SA/RC, all’interno del Pool
Specialistico “Geologia e Ambiente”, annovera n°4
funzionari geologi, di cui n°1 per la Sezione di Salerno,
n°2 per quella di Cosenza e n°1 per la Sezione di
Reggio Calabria.
I geologi sono prevalentemente inquadrati nell’ambito
dell’Area Tecnica Nuove Costruzioni (struttura dedicata
ai cantieri per lavori di ammodernamento), collaborando
anche con l’Area Tecnica Esercizio e Manutenzione (tratti
di autostrada non ancora oggetto di ammodernamento
e/o tratti attualmente in esercizio).
 Legge 11-02-94 n°109 e s.m.i. (c.d. Legge Merloni)
Artt. 17 e 27 - Attività di Direzione dei Lavori
 DPR 21.12.99 n°554 Regolamento Legge Merloni
Art.123 - Composizione dell’Ufficio di Direzione dei Lavori
Nell’ambito delle D.L., il geologo ANAS è inserito in qualità di
Direttore Operativo Specialistico, con compiti di controllo e
gestione di tutte le attività ricadenti nel contesto della geologia
applicata all’ingegneria (indagini, monitoraggi, rilievi, ...).
 D. Lgs. 20.08.02 n°190 (Attuazione Legge n°443/2001 - c.d.
Legge Obiettivo)
Art.9, comma 3 - Alta Sorveglianza per realizzazione delle opere
Nell’ambito dell’A.S., il geologo ANAS è inserito in qualità di
Responsabile Settore Verifica Geologica, con compiti di indirizzo
ed accertamento delle attività ricadenti nel contesto della
geologia applicata all’ingegneria.
IMPREVISTO GEOLOGICO (o SORPRESA GEOLOGICA)
Art.1664 Codice Civile: Onerosità o difficoltà di esecuzione
Se nel corso dell’opera si manifestano difficoltà di esecuzione derivanti da cause
geologiche, idriche e simili, non previste dalle parti, che rendano notevolmente più
onerosa la prestazione dell’appaltatore, questi ha diritto a un equo compenso.
Art.25 Legge 109/94 (Legge Merloni)
Le varianti in corso d’opera sono ammesse, sentiti il progettista e il direttore dei
lavori, esclusivamente quando ricorra uno dei seguenti motivi:
a) per esigenze derivanti da sopravvenute disposizioni normative;
b.1) per cause impreviste e imprevedibili accertate nei modi stabiliti dal
regolamento;
b.2) per l’intervenuta possibilità di utilizzare materiali, componenti e tecnologie non
esistenti al momento della progettazione che possono determinare, senza aumento
di costo, significativi miglioramenti nella qualità dell’opera o di sue parti e sempre
che non alterino l’impostazione progettuale;
b-bis)per la presenza di eventi inerenti la natura e specificità dei beni sui quali si
interviene verificatisi n corso d’opera, o di rinvenimenti imprevisti o non prevedibili
nella fase progettuale;
c) nei casi previsti dall’articolo 1664, secondo comma, del codice civile (cosiddetta
sorpresa geologica);
d) per il manifestarsi di errori o di omissioni nel progetto esecutivo;
e) per modifiche finalizzate al miglioramento dell’opera e alla sua funzionalità,
motivate da obiettive esigenze sopravvenute e non prevedibili al momento del
contratto, nel limite del 5 per cento dell’importo contrattuale e con copertura nello
stanziamento già previsto per l’intervento (comma 3, secondo e terzo periodo).
E’ importante rilevare come alcuni dei casi di variante descritti in
precedenza (eventi o rinvenimenti imprevisti o non prevedibili,
sorpresa geologica ed errori od omissioni progettuali) siano in
stretta relazione logica tra di loro.
Infatti la “sorpresa geologica” costituisce errore od omissione
progettuale ogni volta che, pur prevedibile con i normali mezzi di
indagine e di rilevazione, non sia stata considerata adeguatamente
in sede di elaborazione del progetto; in tale caso, e la discriminante
non è di facilissima individuazione, la variante in corso d’opera non
può essere disciplinata dalla lettera c) (vedi articolo 1664, secondo
comma, del codice civile) ma ricade, in tutto o in parte, nell’ambito
delle previsioni della lettera d) (errori e omissioni progettuali), con
le relative conseguenze. Lo stesso dicasi per gli eventi ed i
rinvenimenti di cui alla lettera b-bis) quando l’istruttoria della
variante si concluda con l’accertamento che gli stessi eventi e
rinvenimenti erano ragionevolmente prevedibili se il progetto fosse
stato preceduto dalle indagini e dalle rilevazioni secondo i criteri
prescritti dalle norme.
Nelle istruttorie che devono configurare la sussistenza, o
meno, della “sorpresa geologica”, bisogna chiedersi se essa
era imprevedibile, in quanto sfuggita ad ogni diligente
indagine geologica, oppure perché non è stata prevista.
In buona sostanza, l’ “imprevisto” non è stato previsto per
negligenza, incompetenza o perché era “umanamente”
imprevedibile ?
Se un progetto, in tutte le fasi descritte nel Titolo III (artt. 15 ÷
49) del Regolamento DPR 554/99, ha diligentemente
acconsentito alla conoscenza del sottosuolo con tutti i mezzi
disponibili, allora sarà possibile sostenere un’oggettiva
“imprevedibilità” dell’imprevisto (ovvero è sfuggito il c.d.
“vizio del suolo” dalle maglie di una
diligente
progettazione).
State per vedere l’autostrada più
spettacolare del mondo
[ Una super autostrada !!! ]
in
Bolivia, Sud America.
L’autostrada Stremnaya è conosciuta come
“l’autostrada della morte”
Ora potrete rendervi conto di persona perché
questo nome è tanto appropriato
Avanti….
Avete visto abbastanza?
No ! Il vostro viaggio non è ancora finito !!
Controllate ancora una volta che le cinture di sicurezza siano allacciate…..
Così tranquillo… senza traffico tutto il giorno!
Abbiamo parlato troppo presto !...
Scala la marcia per affrontare questa piccola curva…
Ok… di nuovo una marcia più alta e accellera !...
Magnifico… a più di 80 km all’ora per risparmiare tempo !
E’ tanto larga la strada qui ed è tanto facile passare…
Un momento, prego. Ah, se avessi preso la strada interna…
Se suoni il clacson quello che viene nell’altro senso si scansa ???
Non credo proprio che abbia sentito il nostro clacson….
Ci dispiace… abbiamo lavorato sulla curva questa mattina…
Chissà che bella veduta ci sarà da quella curva… quasi quasi mi fermo.
“Padre nostro, che sei nei cieli…”
Grazie per avercela fatta… questa volta ci siete riusciti !
Dopo questo viaggio, ditemi onestamente…. vi lamenterete ancora delle
nostre autostrade ??? GRAZIE A TUTTI !!!!
Scarica

geol. Upremio De Luca 10,75 MB PPT